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24 Marzo 2015: Aereo
caduto in Francia Classe 5^A T.C.N.
Il 24 Marzo 2015 si è verificato
un grave incidente aereo in
Francia. L‟airbus A320 di Ger-
manwings, della compagnia
Lufthansa, si è schiantato in Al-
ta Provenza sulle Alpi francesi.
L‟ aereo, che era diretto a Dus-
seldorf,è caduto da 10.000 m di
altezza per circa otto minuti con
una velocità di 700 km orari
causando la morte di 150 perso-
ne. Tra i resti dell‟ aereo sono
state ritrovate due scatole nere,e
in una delle due c‟era la regi-
strazione di bordo:il pilota era
uscito dalla cabina di pilotaggio
lasciando solo il copilota; il qua-
le ha azionato volontariamente
il bottone per far perdere quo-
ta all‟ aereo. In seguito si è
scoperto che il copilota sof-
friva di depressione per cui si
(Continua a pagina 2)
La visita di Papa Francesco a
Napoli è stato un evento indi-
menticabile per
tutti i napoletani
che l‟hanno ac-
colto con grande
affetto. Prima
tappa del viag-
gio del Papa è
stato il Santuario
di Pompei, dove
ha pregato di-
n a n z i
a l l ‟ i mma g i n e
della Beata Ver-
gine Maria del
Santo Rosario
ed è stato accol-
to da migliaia di fedeli festan-
ti. Dopo in elicottero ha
IL NOSTRO CARO PAPA FRANCESCO … A NAPOLI Classe 5^B T.C.N
raggiunto “Scampia consi-
derata da molti „Terra di
nessuno‟ e lì il Pontefice ha
dato una benedizione speciale
per “le famiglie che lottano
per rimanere unite, per resi-
stere e cammina-
re nella giusti-
zia” . Infatti Papa
Francesco ha det-
to: “Non lasciate-
vi rubare la vostra
fede e la vostra
bontà!”. Al termi-
ne del suo discor-
so a Scampia, ha
rivolto a tutti i
fedeli un saluto in
napoletano “„A
M a r o n n a
v‟accumpagne!”.
Poi ha proseguito
in piazza del Plebiscito e an-
(Continua a pagina 2)
Davanti al Padiglione Italia
c‟è una struttura spettacolare,
“L‟Albero della Vita”.
L‟Albero è costato 3 mi-
lioni di euro ed è stato
costruito in legno e accia-
io, ha una forma stilizza-
ta, tanto semplice e appa-
rentemente elementare,
quanto ad altissimo conte-
nuto tecnologico. Ha una
base (radici) detta
“gonna” di 45m, una
chioma di 43m ed il fusto
alto 35m. La struttura
centrale è coperta di piante
GIORNALINO DEL 2° ISTITUTO COMPRENSIVO DI PALMA CAMPANIA maggio 2015 anno 13° n° 1
verdi, si può entrare
nell‟Albero attraverso una
passerella sospesa sul Lake
Arena dove si svolgono conti-
nuamente eventi. Gli show
fanno “sbocciare”
l‟Albero con giochi di
luce e fontane con getti
alti fino a 30 metri, sin-
cronizzati con la musica,
luci al led, fumogeni,
laser, la Gioconda e altre
cose proiettate sul fusto.
Alcuni dei brani musica-
li scelti sono :
L‟ombelico del mondo,
Mambo italiano, Caruso,
Napule è… E‟ un‟opera
(Continua a pagina 2)
L’ALBERO DELLA VITA :
“ICONA TECNOLOGICA DEL PADIGLIONE ITALIA” classe 5^ Pozzoromolo
Habemus Sergio Mattarella classe 3D sec. 1°grado
I l Presidente della Re-
pubblica è la massima
carica istituzionale dello
Stato. In Italia si richiede
come requisito un‟età di
almeno 50 anni e viene
eletto dal Parlamento in
seduta comune, cioè dai
630 deputati e dai 315
senatori, ai quali si ag-
giungono i senatori a vita
(6 attualmente) e i 58 dele-
gati delle regioni: tutti costi-
tuiscono i “Grandi Elettori”.
Il Presidente è il rappresen-
tante dell‟unità della nazione
e il garante della nostra Costi-
tuzione : vigila affinché non
si attenti ad essa e si adopera
per farla applicare nella realtà
quotidiana. In quanto Presi-
dente della Repubblica Italia-
na nomina la squadra di go-
verno, i senatori a vita e i cin-
que giudici costituzionali;
può indire referendum, ratifi-
care i trattati internazionali e
dichiarare lo stato di guerra;
può concedere la grazia e
commutare la pena, può pro-
mulgare le leggi o rinviare
alla Camera quella che non
condivide. Presiede, inoltre, il
Consiglio Superiore della
Magistratura e il Consiglio
Supremo di difesa in quanto è
il comandante delle forze ar-
mate. L‟incarico ha una dura-
ta di 7 anni e può essere rin-
novato una seconda volta. Il
31 gennaio 2015, in seguito
Presidente Napolitano
che era al suo 2° manda-
to, è stato eletto Presi-
dente della Repubblica
Italiana Sergio Mattarel-
la: un settantaquattrenne
di origini Siciliane. Lau-
reato in giurisprudenza e
professore di diritto Co-
stituzionale, è fratello di
Piersanti Mattarella, uc-
ciso dalla Mafia nel 1980
mentre ricopriva la carica di
Presidente della regione Sici-
lia. Il 3 febbraio, giorno del
suo insediamento, ha pronun-
ciato davanti al parlamento in
seduta comune, il suo primo
discorso, toccando vari temi.
Il suo augurio è stato quello
di garantire al popolo più si-
curezza, un‟Italia più libera;
ha affermato che sarà un arbi-
tro imparziale, a patto che i
“giocatori” lo aiutino.
continua a pag. 2
L’Italia che crolla Classe 2B, sec. 1°grado
Quello che segue non è il
calendario degli impegni del-
la nazionale di calcio, è lo
scandaloso diario del nostro
Bel Paese che frana a pezzi:
-1 gennaio 2015, crolla il vi-
adotto Scorciavacche sul
tratto autostradale Palermo-
Agrigento (a soli 6 giorni
dalla sua inaugurazione);
-4 febbraio 2015, crolla la
Casa Severus nel sito archeo-
logico di Pompei;
-2 marzo 2015, crolla un pi-
lone sull‟A3 Salerno-Reggio
Calabria;
-10 aprile 2015, crolla ancora
un pilone sull‟A19 Palermo-
Catania;
-13 aprile 2015, crolla il tetto
del nuovissimo edificio che
ospita la scuola elementare di
Ostuni.
Per ora è tutto ma l’anno
non è ancora finito!
Certo non è tutta colpa loro,
ma il presidente dell‟ANAS,
Pietro Ciucci dà l‟addio, do-
po che si era già dimesso il
ministro alle infrastrutture
continua a pag. 2
La Questione
Palestinese
Classe 3C, sec. 1°grado
La Palestina è stata ed è tuttora una
terra sacra per gli ebrei, i cristiani e
i musulmani. Attualmente è una
delle regioni più instabili del Piane-
ta a causa delle gravi tensioni tra i
p o p o l i c h e l a a b i t a n o .
Gli ebrei sono un antichissimo po-
polo che abitava 4000 anni fa in
Palestina e che i Romani dispersero
nel mondo nel 70 d.C., dopo aver
distrutto il tempio di Gerusalemme.
Verso la fine dell'Ottocento sorse il
Sionismo, movimento che propu-
gnava la costituzione di uno Stato
ebraico in Palestina. Il rapporto fra
ebrei e popolazioni arabe è stato
uno dei più gravi problemi interna-
zionali del secondo dopoguerra.
Fin dai primi decenni del '900 sotto
la spinta del movimento sionista,
gli ebrei cominciarono a emigrare
nella loro terra di antica origine, la
Palestina, aumentando di numero
col passare del tempo.
(Continua a pag. 2)
Il Nepal è una zona molto
povera e le costruzioni non
sono adeguate all‟altissimo
rischio sismico che lo caratte-
rizza .Sabato 25 aprile un for-
te terremoto ha colpito con
due fortissime scosse di ma-
nitudo 7.9 e 6.6 della Scala
Richter. Le vibrazioni sono
state avvertite anche in In-
dia, Tibet e Pakistan. Sono
stati contati almeno duemila
morti e quasi cinquemila
feriti. Le scosse hanno gene-
rato anche una valanga dal
(Continua a pagina 2)
IL TERREMOTO
IN NEPAL
classe 5^ C –T.C.N.
La Redazione:
Ambrosio Giovanna
Ferrara Antonella
2 - IN PRIMO PIANO -
24 Marzo 2015: Aereo
caduto in Francia classe 5^A T.C.N
esclude l‟ ipotesi che sia stato un
attentato terroristico. Dal ritrova-
mento del tablet nella casa del
copilota Lubitz, si è accertato che
egli cercasse tecniche di suicidio
su internet e indagasse sulle cabi-
ne di pilotaggio e i loro sistemi
di sicurezza. Tutto questo è terri-
bile, un vero disastro!Tante per-
sone innocenti sono morte per
volontà di una sola persona. Se-
condo le statistiche questa è una
delle peggiori catastrofi aeree di
tutti i tempi.
(Continua da pagina 1)
che lì è stato accolto da una una
folla di migliaia di fedeli e pa-
lazzi decorati da centinaia di
palloncini e festoni. Dopo, Papa
Francesco ha voluto pranzare
n e l c a r c e r e
di Poggioreale con
100 detenuti per far
sentire la sua vicinan-
za e il suo affetto con-
siderando anche le
condizioni critiche di
alcuni istituti carcera-
ri. Si è poi spostato al
Duomo e mentre il
Pontefice era in chiesa
si è verificato il “prodigio” dello
scioglimento del sangue di San
(Continua da pagina 1) Gennaro. Infine l‟ultima tappa
con i giovani ai quali ha racco-
mandato di non perdere la spe-
ranza. «Cari napoletani non la-
sciatevi rubare la speranza !. La
corruzione e la delinquenza non
sfigurino il volto
di questa bella
città! Di più non
sfigurino la gioia
del vostro cuore
n a p o l e t a n o » .
Queste sono bel-
lissime parole
che i napoletani
conserveranno
per sempre nei
loro cuori.
classe 5^B T.C.N
IL NOSTRO CARO PAPA FRANCESCO A NAPOLI
imponente, che obbliga a
guardare in alto e suscita lo
stupore vero,
quello dei
bambini.
L‟ideatore
rendering
dell‟Albero
della Vita è
un costruttore
di sogni, Mar-
co Balich, direttore artistico
creativo del Padiglione Italia.
Ha scelto l‟Albero della Vita
perché esso è un elemento
universale presente in tutte le
culture e le religioni del mon-
(Continua da pagina 1)
L’ALBERO DELLA VITA :
“ICONA TECNOLOGICA DEL PADIGLIONE
ITALIA” classe 5^ Pozzoromolo
do. Il senso dell‟Albero della
Vita è raccontare il nostro
Passato per rivisitarlo e rinno-
varlo. Questa è
l‟Italia che ha
voglia di rina-
scere e di la-
sciarsi alle
spalle il passa-
to. Un‟ Italia
che mantiene
le promesse e
che punta sui giovani, sulle
sue eccellenze, sulle sue im-
prese.
Questa è l‟Italia dell‟Albero
della Vita, l‟opera simbolo di
EXPO MILANO 2015.
Habemus
Sergio Mattarella (segue da pagina 1)
Ha aggiunto che si impegnerà
per l‟affermazione della lega-
lità, per la pace e contro il
terrorismo, sottolineando che
difenderà la Costituzione per
garantire i diritti ai cittadini.
Più volte è stato interrotto
dagli applausi durante la let-
tura del suo discorso, segno
di grande condivisione del
progetto che stava illustran-
do. Egli ha continuato con
numerosi riferimenti alla crisi
economica che ha provocato
l‟aumento delle ingiustizie e
la creazione di nuove povertà
oltre all‟aumento della disoc-
cupazione, soprattutto giova-
nile. Mattarella ha sottolinea-
to il diritto a un futuro, diritto
che deve essere garantito a
tutti i giovani insieme a quel-
lo allo studio, indispensabile
per chi ha deciso di appro-
fondire le proprie conoscenze
e sviluppare le competenze
anche dopo la scuola
d e l l ‟ o b b l i g o p e r c h é
l‟istruzione, la cultura, la pre-
parazione sono componenti
importanti per migliorare uno
Stato. Un popolo più istruito,
infatti, ha un maggiore grado
di civiltà e può portare la Na-
zione a progredire e ad au-
mentare il suo prestigio. Per-
sona sobria e riservata, Mat-
tarella sicuramente non sarà
un presidente mediatico, non
comparirà a giorni alterni sul-
le reti televisive, non abuserà
delle sue prerogative, ma sarà
un Presidente dallo stile
“francescano” e costituirà
per noi un buon esempio. Classe 3D, Sec. 1°grado
L’Italia che crolla (segue da pag. 1)
Maurizio Lupi (solo perché
coinvolto in un‟inchiesta le-
gata a Expo 2015).
Ci chiediamo se quello che è
successo sia dovuto alla man-
canza di fondi da destinare
alla messa in sicurezza delle
nostre strutture o se sia tutto
dovuto alla cattiva ammini-
strazione del denaro pubbli-
co.
Mala gestione e spese di con-
sulenza esose, il nuovo mini-
stro alle infrastrutture, Gra-
ziano Del Rio, si ritrova a
dover sanare una piaga che
da troppo tempo opprime la
nostra penisola.
Se, poi, ai crolli aggiungiamo
frane, smottamenti e alluvio-
ni (la più recente è quella di
Genova), in aggiunta alle
scosse sismiche che di tanto
in tanto attraversano la peni-
sola come un fremito di libe-
razione, che ogni volta met-
tono in mostra le inefficienze
del sistema Italia, allora ci
chiediamo se qualcosa non
debba cambiare.
Il crollo dell’Italia, non tan-
to improvviso, può essere
interpretato come una sorta
di sfida tra i (purtroppo)
grandi errori del passato e
le promesse di un futuro
migliore (speriamo non
troppo lontano). Almeno
questo è quello che ci augu-
riamo tutti. Classe II B, sec. 1°grado
Il viadotto di Scorciavacche
La Questione Palestinese (segue da pagina 1)
I l Medio Oriente ha fatto parte dell'Impero otto-
mano fino alla Prima guerra mondiale: dopo la guerra la Francia e la Gran Bretagna, sconfitti i
turchi, divisero il Medio Oriente in protettorati
e ne ridisegnarono la carta geografica unicamente sulla base dei propri interessi, mettendo in essere
una vera e propria occupazione militare molto du-
ra. Nel 1945 nacque la Lega araba con chiara ispi-
razione anticoloniale e antisionista. Nel 1948 gli ebrei ottennero dall'ONU il consenso a proclamare
uno Stato israeliano in Palestina. Come conse-
guenza un milione circa di arabi abbandonò la Pa-lestina andando a vivere nei campi profughi cioè in
zone chiuse dalle quali non poteva uscire; i Paesi
che li hanno accolti sono: Giordania, Libano, Kuwait, Siria e Arabia Saudita. Questi eventi por-tarono nel 1956 alla nascita di un movimento di resistenza palestinese, Al-Fatah, guidato da
Yasser Arafat, che intendeva combattere con atti di guerriglia gli israeliani. Nel 1964 nacque
l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) attiva ancora oggi, i guerriglieri che
militano nell’OLP si chiamano fedayn. Secondo il piano dell'ONU, la Palestina si sarebbe dovu-ta dividere in tre Stati: Stato ebraico, Stato palestinese e Regno di Transgiordania. Dopo la
proclamazione dello Stato d'Israele gli eserciti arabi invasero il territorio israeliano dando ini-
zio al primo di una serie di conflitti da cui Israele ne uscì vincitore. Nel 1956 il presidente egi-ziano Nasser nazionalizzò il canale di Suez. Israele insieme alla Francia e alla Gran Bretagna
mossero guerra all'Egitto. L'URSS e gli USA fecero pressione sull'ONU affinché intimasse la
sospensione delle ostilità. Nel 1967 Israele scatenò una violenta guerra (la Guerra dei 6 gior-ni) contro gli arabi conquistando a sud il Sinai e la Striscia di Gaza, a est la Cisgiordania, a
nord le alture del Golan e la parte orientale di Gerusalemme facendone la propria capitale. Nel
1970 la Giordania diede luogo a una carneficina massacrando un gran numero di palestinesi,
fu il tragico Settembre nero. Nel 1973 scoppiò la Guerra del Kippur in cui Siria ed Egitto ag-gredirono Israele. Nel 1987 iniziò l'Intifada che consiste nella pratica di tirare sassi sui soldati
israeliani, diffusa soprattutto tra i bambini e le donne. Nel 1993 a Oslo Rabin (Primo ministro
dello Stato d’Israele) e Arafat raggiunsero un accordo che prevedeva il riconoscimento dell'OLP come rappresentante del popolo palestinese. Nel 1995 Rabin venne assassinato da
un estremista israeliano contrario alla pace. Il 20 gennaio 1996 Arafat venne eletto Presidente
dell'ANP. Il primo ministro israeliano Barak rilanciò il piano di pace. Riprese vigore nel 2000 l'Intifada dopo un gesto provocatorio dell'israeliano Ariel Sharon che nel 2001 diventò Primo
ministro. I soldati israeliani circondarono a Ramallah il palazzo dove avevano sede gli uffici di
Arafat e gli impedirono di uscirne. Sharon dopo cinque mesi pose fine alla reclusione di Arafat
e dispose la costruzione di un muro di cemento e di filo spinato tra Israele e i territori dell'ANP. Nel 2003 il Quartetto diplomatico, rappresentato da USA, UE, Russia e ONU, impose ad Arafat
di nominare un premier, con il quale spartire il potere: Abu Mazen, leader storico dell'ANP. Il
Quartetto diplomatico rese nota la "road map" (percorso verso la pace): la cessazione del ter-rorismo e il diritto inequivocabile del diritto all'esistenza dello Stato di Israele da una parte e
l'accettazione alla costituzione dello Stato di Palestina dall'altra. L'11 novembre 2004 Yasser
Arafat morì a 75 anni e Abu Mazen divenne successore naturale di Arafat. Oggi Lo Stato di Palestina, chiamato anche Stato palestinese o impropriamente solo Palestina, è uno Stato si-
tuato nel Vicino Oriente, che si affaccia sul mar Mediterraneo. La sovranità su Cisgiordania e
Gaza è pienamente riconosciuta dall'ONU e anche dagli Accordi di Oslo tra Israele e OLP
(questi ultimi escludono Gerusalemme est). Di fatto Gerusalemme Est è controllata da Israele, così come gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, mentre ampie zone della stessa e, dal
2005, l'intera Striscia di Gaza sono sotto il controllo dell'Autorità Nazionale Palestinese. Per
questo le sedi governative palestinesi sono situate a Ramallah. Il governo di Gaza è costituito da esponenti di Hamas, un partito politico di ispirazione islamica che solo nel 2011 ha accetta-
to di rientrare nell'ANP, pur mantenendo un proprio profilo autonomo.
Classe 3C, sec. 1°grado
monte Everest uccidendo
alcuni alpinisti stranieri. Il
sisma ha distrutto anche la
torre “ Dharahara ” Patrimo-
nio storico dell‟Unesco e
monumento importante di
(Continua da pagina 1)
IL TERREMOTO IN NEPAL classe 5^ C –T.C.N.
Katmandu , alta quasi 62 me-
tri ed estesa su 9 piani. Dal
crollo sono state contate quasi
250 vittime fra cui molti turi-
sti . Papa Francesco e molte
associazioni partecipano con
dolore, preghiera e preoccu-
pazione all‟ evoluzione della
situazione . Gravi sono i dan-
ni agli edifici , molti sono gli
ospedali in emergenza e tante
sono le persone ancora in
strada impaurite dalle scosse
di assestamento.
- CULTURA - 3
Noi alunni della classe quarta di
Pozzoromolo, incuriositi dai nume-
rosi spot pubblicitari trasmessi dalla
TV in occasione del 70° anniversa-
rio della Liberazione d‟Italia, abbia-
mo chiesto alle maestre di appro-
fondire questo evento. Dopo
un‟attenta ricerca abbiamo scoperto
che molti sono gli anniversari che
ricorrono in questo anno, legati in
particolare a fatti storici:
I 100 anni dell’entrata dell’Italia
nella 1a Guerra mondiale, il 24
maggio del 1915 l‟Italia dichiarò
guerra all‟Austria – Ungheria;
I 75 anni dell’entrata dell’Italia nel
2° conflitto mondiale, era il 10 giu-
gno del 1940, l‟Italia dichiarò guer-
ra a Francia e Gran Bretagna;
I 70 anni della Liberazione
dell‟Italia; il 25 aprile del 1945 i
partigiani liberarono Milano
dall‟occupazione dei nazisti e dei
fascisti."Il 25 aprile” è la festa di
tutti, la festa della libertà conquista-
ta, grazie al coraggio, all‟eroismo e
al sacrificio di molti uomini e don-
ne che avevano un solo nome: parti-
giani. Chi erano i partigiani? Perso-
ne comuni, ragazzi e ragazze con
diverse idee politiche o fede religio-
sa, di diverse classi sociali, ma che
avevano deciso di impegnarsi in
prima persona a porre fine al fasci-
smo e fondare una nuova Italia,
democratica. Il 2015 è legato anche
ad avvenimenti non italiani, ma che
comunque sono molto importanti e
che dobbiamo ricordare come:
Il 2015… ricorrenze e anniversari I 70 anni della fondazione
dell‟ONU (Organizzazione delle
Nazioni Unite);
I 25 anni, dopo la caduta del Muro
di Berlino nel 1989, della riunifica-
zione ufficiale della Germania;
I 50 anni della prima passeggiata
nello spazio.
Infine come non possiamo ricordare
che nel 1265 (750 anni fa) nacque
a Firenze Dante Alighieri, padre
della lingua italiana e autore della
Divina Commedia. Il 2 aprile del
2005 (10 anni fa ) morì Papa Gio-
vanni Paolo II, il Papa buono amato
tanto dal popolo e mai dimenticato.
Anche se non tutte queste date ri-
cordano eventi felici sono tutti e-
venti da non dimenticare.
Classe 4^A Plesso Pozzoromolo
La giornata mondiale del libro è un evento patrocinato dall‟ UNE-
SCO per promuovere la lettura e la pubblicazione dei libri. L‟ o-biettivo è incoraggiare a scoprire
il piacere della lettura.
La prima edizione si è tenuta nel 1996 e da allora ogni
anno, il 23
aprile, si ten-gono nel mondo nu-merose ma-
nifestazioni. In Italia il 23 aprile 2015 è stato battezzato il giorno di #ioleggo perché, l‟ Associazio-
ne italiana editori ha messo al centro libri e lettori, ed ha distri-
buito libri nelle scuole, sui treni, al lavoro, nelle librerie… . Obiet-tivo era quello di stimolare la metà degli italiani che non leggo-
no o leggono poco. Con questa giornata l‟ UNESCO vuole ren-
dere omaggio al libro come stru-mento di educazione e confronto, vuole sottolineare il valore socia-
le della lettura come elemento chiave della crescita personale,
23 aprile: giornata mondiale del libro culturale e civile. La scelta della data, 23 aprile, non è casuale vi-
sto che è il giorno in cui sono morti tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes, l
inglese Wil-liam Shake-
speare e il pe ruv iano Inca Garsi-laso de la Vega. An-
che il no-
stro Istituto per incorag-giare noi studenti (e
non solo) a riscoprire il piacere della lettura ci mette a disposizio-ne due biblioteche: una nel plesso
di Traversa Corso Nuovo e l‟ altra in Via Trieste. Gli alunni e
tutti gli operatori della scuola sono ammessi al prestito dei libri per un periodo non superiore a trenta giorni. Noi alunni di quarta
siamo molto celeri a “prendere” libri dalla nostra biblioteca e do-
po averli letti li condividiamo in classe così da stimolare chi … non è molto appassionato alla
lettura.
classeIV A T.C.N.
Pino Daniele nasce a Napoli il 19
marzo 1955 e, a soli 59 anni e
dice addio alla vita stroncato da
un infarto. La musica italia-
na perde uno degli interpreti più
grandi della sua storia. Nonostan-
te le indigenti condizioni econo-
miche, riesce a studiare e a diplo-
marsi in ragioneria, e, profonda-
mente appassionato alla musica,
impara a suonare la chitarra da
autodidatta diventando col tempo
l‟artista che noi tutti abbiamo im-
parato ad apprezzare. Con la sua
voce inconfondibile, la sua abilità
di chitarrista, l‟ironia dei suoi testi
è diventato il leader incontrastato
di un‟autentica rivoluzione musi-
cale. Nel 1977 con il suo primo
LP “Terra mia”, il pubblico sco-
prì un nuovo modo di fare musica
d‟autore, Pino riuscì a fondere la
grande tradizione della canzone
napoletana e gli elementi della
musica del Mediterraneo con le
sue grandi passioni: il blues, il
jazz,il funky, il soul, il rock e,
infine, i ricercati sound medio-
rientali. Ecco perché è ricordato
come l‟esponente principale di un
nuovo “sound napoletano” e come
un musicista di notevole qualità di
livello internazionale. Nella sua
carriera ha collaborato con buona
parte dei più importanti artisti
Addio a Pino Daniele, anima di Napoli italiani e stranieri. E‟ ancora diffi-
cile valutare l‟impatto della sua
morte improvvisa poiché è stato il
personaggio che con la sua arte è
riuscito a travalicare i confini del
proprio ambito creativo per entra-
re nella storia del nostro Paese.
Intere generazioni sono cresciute
con i suoi dischi e i suoi concerti,
e alcune frasi e titoli delle sue
canzoni sono entrate nel linguag-
gio comune. Un esempio è “ Na-
pule è”, nata come canzone di
ammirazione nei confronti di Na-
poli ma, al tempo stesso, di forte
denuncia; l‟uso di mandolini e al
tempo stesso di chitarre elettriche,
la forza di una voce calda, la pre-
senza di un testo bellissimo inte-
ramente in dialetto ha reso questa
canzone una delle più belle e più
ricordate: una grande lezione di
un grande napoletano, attuale an-
cora oggi. Nessuno potrà egua-
gliare le parole di “Napule è”,
non a caso la canzone è diventata
l‟inno della squadra del Napoli…
Napule è mille culure. Napoli è
mille colori. Il bianco dei panni
appesi a un filo tra una casa e
l‟altra. L‟azzurro del cielo, del
mare e delle maglie dell‟undici di
casa. Il rosso del sole quando tra-
monta dietro Ischia. Il grigio della
pavimentazione delle strade scon-
nesse.
Napule è mille paure. La paura di
non farcela, la paura di una metro-
poli caotica ed esasperante.
Napule è ‘a voce de criature. Na-
poli è la voce dei bambini. I napo-
letani chiamano i bambi-
ni”creature”. Ciò che è stato crea-
to, un prodigio della creazione.
Che saglie chianu chianu e tu sai
ca nun si sulo. La voce dei bam-
bini aumenta e sai di non essere
solo. Dove c‟è rumore sei in com-
pagnia, non c‟è spazio per la soli-
tudine.
Napule è nu sole amaro. Un sole
amaro. Il tempo è spesso bello, il
sole riscalda ma la quotidianità è
ugualmente dura.
Napule è addore ‘e mare.
L‟odore del mare ricorda che di
fronte ai gangli tentacolari c‟è
l‟infinito, Si passa dal troppo fini-
to delle case ammassate
all‟infinito dell‟acqua, una distesa
interminabile.
Napule è una carta sporca e ni-
sciuno se ne importa e ognuno
aspetta ‘a ciorta. Una metafora
per ricordare l‟annoso problema
dell‟immondizia e di quanta pas-
sività ci sia su questo tema. E tutti
aspettano un colpo di fortuna, un
cambiamento della sorte, un mira-
colo. In questa frase, c‟è forse
l‟essenza più profonda del napole-
tano-tipo.
Napule è ‘na cammenata inte viche miezo all’ato. Napoli è una
passeggiata tra un vicolo e l‟altro.
I vicoli sono il cuore pulsante
della città. Lì si trova il popolo
con i suoi piccoli e grandi drammi
quotidiani, pettegolezzi, intrallaz-
zi di piccolo cabotaggio.
Napule è tutto ‘nu suonno e ‘a
sape tutto ‘o munno ma nun san-no ‘a verità. Napoli è indolente,
pigra ed è risaputo ovunque. Ma
nessuno sa che in realtà è una città
viva, mai ferma, agitata. Una città
dove sono passati galantuomini
come Eduardo, Toto‟, Troisi e
Daniele. Non è stato un napoleta-
no né un italiano ma un patrimo-
nio dell‟umanità.
Classe 4^ B –T.C.N.
Pensieri tratti da lettere e poesie partecipanti al concorso
“MAMMA C’È POSTA PER TE” Gli alunni di IV C-T.C.N.
Sono felice di avere gli occhi per
guardarti mentre sorridi o mentre
piangi.Tu sei sempre così tenera
Io non voglio perderti mai. Tu
meriti di vivere in eterno. ANGELO BUONAGURA
Sei la persona più giudiziosa, gen-
tile, amorevole: tu trovi sempre
un modo per sistemare tutto. Hai
occhi ovunque, sai tutto ciò che i
tuoi figli fanno. Nel momento del
bisogno sei già lì e, senza nemme-
no parlare, capisci ciò che serve
loro VINCENZA CALIENDO
Sono felice quando mi coccoli
ALESSANDRA CARBONE
Ti voglio bene perché mi coccoli
e mi dai tanti bacini. Grazie per
avermi insegnato ad amare.
DAVIDE CARBONE
Ho bisogno delle tue mani per
essere abbracciato. Ho bisogno
del tuo cuore per essere amato.
Non è facile essere madre, ma tu
ci riesci perfettamente.
ALESSANDRO CARRELLA
Per me dovrebbe essere ogni gior-
no la festa della mamma perché tu
meriti di essere festeggiata quoti-
dianamente. Ti ho amata da pic-
colo, ti amo ora e ti amerò per
sempre CARMINE CARRELLA
Ho sbagliato tante volte, ma tu mi
hai sempre perdonato. Sei bella
come un fiore appena sbocciato.
GIUSEPPE CATAPANO
Tu mi aiuti ad essere una persona
serena. Ottima scelta quella di
Dio quando ha deciso di creare la
mamma. Sei una persona speciale:
talvolta severa, ma sempre affet-
tuosa. Tutto va bene quando sto
con te. Io e te siamo una cosa so-
la. MARTINA DE LUCA
Quando sei nata tu è nata la perso-
na più cara per me. Tutto va bene
quando sto con te.
FRANCESCO PIO FERRARA
Le madri con i loro occhi osserva-
no i figli che crescono ed impara-
no guardano i propri figli e anche
se non sono presenti riescono a
percepire le loro paure e i loro
sentimenti.
FEDERICA FRANZESE
Io con te ho sbagliato tante volte,
ma tu mi hai perdonata sempre.
Grazie perché ci sei sempre. Sei il
meglio del meglio.
IDA FABIANA GIUGLIANO
Ti ringrazio per tutte le belle pa-
role che mi dici. In te trovo sem-
pre riparo da tutti i cattivi. Sono
felice che mi hai insegnato ad
essere generosa con tutti.
CARMEN IERVOLINO
La mamma è la persona più im-
portante per un figlio, non c‟è un
ricambio per lei. Lei è l‟unica
vera e grande amica, il suo amore
rende forti.
DANIELE MYRONIUK
Tu meriti di essere ricambiata di
tutto il bene che hai fatto. Sei la
mamma migliore del mondo.
IVANA PANDICO
Mi hai insegnato a crescere e a
perdonare. Tutto ciò che ho impa-
rato da te io lo insegnerò ai miei
figli. ANTONIO PIZZA
Ti voglio un bene dell‟anima: se
io sono triste tu sei triste, se io
sono felice tu sei felice. Quando
tu non ci sei, io mi sento male.
Non esiste il mondo senza la
mamma. LUIGI PRISCO
Grazie di esistere e di essere sem-
pre con me nei momenti difficili.
Per favore non lasciarmi mai.
FILIPPO REGA
Ringrazio il Signore per aver cre-
ato te: una mamma tenera ma re-
sistente. Non ci sono parole per
dirti quanto ti voglio bene.
FEDERICA ROMANO
Quando sono giù moralmente, tu
mamma mi incoraggi sempre.
ANIELLO RUBINACCI
Sei coraggiosa e forte. Sei la
mamma più speciale del mondo.
NICOLA SANTELLA
Cosa significa essere mamma?
Essere mamma non significa solo
partorire un figlio. La madre è la
persona che sta accanto a chi ha
dato alla luce. Essere mamma è
un compito importantissimo. Gra-
zie mamma, tu ci sei sempre, tutto
va bene quando sono con te. Sei
l‟unica persona che riesce a farmi
ridere quando non ne ho voglia.
MARTINA SCUDIERI
Io dipendo da te, se non ci fossi
mi domando come potrei fare sen-
za di te. Tu mi hai fatto nascere e
adesso mi stai facendo cresce-
re.Tutti dicono che non esiste una
persona perfetta, io invece credo
di aver trovato la perfezione in te.
FELICE SEPE
Se io attraverso un momento diffi-
cile, tu mi sostieni e per questo ti
ringrazio. FRANCESCO SEPE
Lettera che ha conquistato
il primo posto del concorso :
Mia adorata mamma,
ti scrivo perché vorrei abbrac-
ciarti e rivederti. La cosa più
brutta che mi potesse capitare
nella vita è stata quella di non
poterti più toccare. Con il tuo
bacio eri in grado di guarire
ogni mio malanno, ma purtrop-
po non sei riuscita a guarire te
stessa… ...
Tu, anche se non sei visibile, mi
dai la forza per andare avanti,
mi sostieni, mi guidi nella cre-
scita, in poche parole… sei
presente nella mia vita. ...
Mamma ti voglio bene.
Mi manchi tanto.
Il tuo Diego (DIEGO MEDICI)
4 - CULTURA -
La recensione
Vado a scuola di Pascal Plisson
Classe III B, sec. 1°grado
Abbiamo seguito con grande
interesse il film documenta-
rio “Vado a scuola”, la storia
di quattro ragazzi di Paesi
diversi ma uniti dallo stesso
sogno: andare a scuola per
soddisfare la propria sete di
conoscenza in vista di un fu-
turo migliore.
Li abbiamo visti affrontare
grandi sacrifici come percor-
rere molti chilometri a piedi
rischiando addirittura la vita
per realizzare il proprio so-
gno.
Jackson, undici anni, si alza
alle 5:30 del mattino e per-
corre con la sorella 2 ore di
cammino per la savana del
Kenya con il pericolo di esse-
re aggrediti dagli elefanti.
Con grande forza di volontà
ed impegno ha ottenuto una
borsa di studio e sogna di di-
ventare pilota e di viaggiare
per il mondo.
Zahira, dodici anni, ogni lu-
nedì si alza all‟alba e insieme
a due amiche cammina 4 ore
attraverso i sentieri tortuosi
delle montagne dell‟Atlante
in Marocco per raggiungere il
collegio dove resta fino al
venerdì.
Grazie agli ottimi risultati
anche lei ha ottenuto una bor-
sa di studio e spera di diven-
tare un giorno medico per
curare i poveri.
Samuel, un ragazzo di undici
anni sulla sedia a rotelle, vie-
ne spinto dai due fratelli più
piccoli per 1 ora e 15 minuti
tra sabbia e fiumi del sud
dell‟India. Vuole studiare
medicina per aiutare le perso-
ne che soffrono.
Infine Carlito, argentino di
undici anni, ogni mattina a
cavallo con la sorellina attra-
versa per 1 ora e 30 minuti le
montagne e le grandi pianure
della Patagonia per arrivare a
scuola. Da grande desidera
diventare veterinario.
L‟istruzione è per noi un di-
ritto-dovere sancito dalla Co-
stituzione e spesso non ci
rendiamo conto di quanto
siamo fortunati e delle possi-
bilità che abbiamo per svilup-
pare capacità e talenti da in-
vestire per il nostro avvenire.
Da questi ragazzi che vivono
nella povertà e nel disagio
dobbiamo imparare il corag-
gio, l‟impegno, il sacrificio
se vogliamo realizzare i no-
stri sogni.
Classe 3B, sec. 1°grado
La scuola nel tempo: dalla polis greca
a Napoleone Bonaparte
Immagine tratta dal film Vado a scuola, 2012, regia di Pascal Plisson
N elle prime civiltà, l'educazione è data direttamente dalla famiglia. Ma, con la
creazione della POLIS in Grecia e della URBS a Roma, l'educazione diventa
un problema pubblico. Lo Stato, cioè, assicura i mezzi e gli strumenti per im-
parare a "scuola".
L‟Impero Romano creò scuole non solo a Roma, ma in tutto il territorio con lo scopo di
romanizzazione della cultura e della lingua. L'unità politica doveva essere rafforzata dall'u-
nità della lingua e della cultura romana. Ma alla caduta dell'Impero Romano che cosa suc-
cesse? Intanto con questa caduta ha termine l'epoca antica, dominata appunto dall'ideale
"classico".
Inizia una nuova era: il Medioevo. Tale epoca è dominata dall'influenza della Chiesa Ro-
mana che sostituì l'Impero Romano nelle funzioni politiche e sociali, creò, al posto delle
scuole pubbliche, le SCUOLE PARROCCHIALI, dei MONASTERI e le SCUOLE DEL-
LE CATTEDRALI (sedi vescovili). In queste scuole non si insegnava a leggere e a scrive-
re alla popolazione; il loro scopo era la "catechesi", ossia far conoscere le verità della reli-
gione. Le scuole parrocchiali funzionavano unicamente la domenica mattina. Nel Medioe-
vo la Riforma più importante, sul piano scolastico, fu quella operata da Carlo Magno e
porta il titolo, in generale, di RINASCITA CAROLINGIA. Il programma di studi era in-
centrato sull'apprendimento della grammatica e della letteratura classica (litterae humana-
e); ma era riservato esclusivamente per i "destinati al sacerdozio". La cultura religiosa ser-
viva ad allargare il potere dell'Imperatore. Perciò le scuole non erano per "tutti", ma solo
per pochi. La massa delle persone restava nell'ignoranza.
Neppure il feudalesimo fece nulla per la scuola "pubblica". Anzi i Signori Feudatari erano
anch'essi ignoranti e non se ne curavano. Il potere non era dato dalla cultura. Per dominare
i sudditi erano sufficienti la ricchezza e la forza delle armi.
L'UMANESIMO tenta di dare uno sviluppo all'educazione pubblica, ma non trovò molto
sostegno nei Principi, poco illuminati e piuttosto scarsi sul piano della cultura.
Il Rinascimento è fondamentale per la cultura, ma troverà sviluppi nei secoli successivi,
sul piano pratico. Infatti, il fervore delle sue idee sarà raccolto, per lo sviluppo della scuola
pubblica; nei secoli XVIII e XIX: Illuminismo e Napoleone Bonaparte.
Nel secolo XVIII si registrò uno sviluppo notevole di scuole in Francia e in Germania:
scuole dei Portarealisti, dei Giansenisti e le scuole dei Fratelli Cristiani. Ma erano sempre
frutto di iniziative di privati, anzi di sacerdoti illuminati, attenti alle esigenze e alla condi-
zione di abbandono della gioventù e dei ragazzi. Fu sotto l'Impero di Napoleone che si svi-
luppò una scuola pubblica efficiente; era frutto delle idee di Rousseau e di altri pensatori,
quali Diderot, D'Alembert, Voltaire, Montesquieu ecc. Sotto la spinta degli industriali, che
si rendono conto dell'importanza dell'istruzione popolare nell'economia, nascono due so-
cietà per lo sviluppo dell'insegnamento primario: la società di "Incoraggiamento per l'Indu-
stria Nazionale" e la " Società per l'Istruzione Elementare". Napoleone emanò un decreto
sull'istruzione per la creazione di una COMMISSIONE DI STUDIOSI, per l'analisi dei
metodi adottati in Inghilterra. Tra le altre scuole, divennero famose le "scuole di Mutuo
Insegnamento", basate cioè sull'aiuto dei più grandi e più preparati "ai compagni" più biso-
gnosi di aiuto.
Attraverso questo lavoro di ricerca e di approfondimento, abbiamo tracciato, nelle grandi
linee, lo sviluppo della scuola nelle varie epoche storiche. Abbiamo evidenziato le difficol-
tà per la nascita della scuola pubblica, anche oltre il Medioevo, fino al XVIII e al XIX se-
colo.
Classe II C, sec. 1°grado
Lutero
Il monaco
che spaccò in due
l’Europa
Martin Lutero, il
grande riforma-
tore tedesco na-
sce nel 1483 ad
Eisleben in Tu-
ringia, Suo pa-
dre, Hans Luther, originariamente
un contadino, fece fortuna come
imprenditore nelle miniere di rame,
mentre la madre, Margarethe Zie-
gler era una massaia. In giovane
età, si iscrive alla facoltà delle Arti
dell‟ Università di Eurfut. Il 1505 è
un anno cruciale per Lutero: secon-
do i suoi biografi, il 2 luglio, ritor-
nando ad Erfurt dopo una visita ai
genitori, vicino al villaggio di Stot-
ternheim incappa in un violento
temporale durante il quale è quasi
ucciso da un fulmine. Si racconta
che nella tormenta Lutero, terroriz-
zato, fa voto a Sant'Anna che se
fosse sopravvissuto avrebbe preso i
voti. Il temporale passa e lo studio-
so mantiene la promessa. Entra,
contro la volontà paterna, nel con-
vento agostiniano-eremitano di
Erfurt, dove pronuncia i voti nel
1506. La regola dell'Ordine prescri-
ve una sistematica lettura della
Bibbia e in breve Lutero acquista
un conoscenza straordinaria della
Sacra Scrittura . Dopo essere di-
ventato monaco agostiniano, intra-
prende studi teologici e diviene
così, professore a Wittenberg. Nel
1511, recatosi a Roma, rimane de-
luso dalla Curia Papale, in quanto
corrotta, e al suo ritorno consulta
le Sacre Scritture deducendo che
l‟uomo è portato al male. Per tali
convinzioni dà avvio alla dottrina
luterana che si basa su tre principi:
il principio del libero esame, il
principio della salvezza per mezzo
della sola fede, il rifiuto della Chie-
sa come organismo immutabile.
Inoltre respinge ogni distinzione tra
laici e sacerdoti e ritiene validi solo
due sacramenti (battesimo ed euca-
restia). Nel 1517 Lutero affigge
alla porta della cattedrale di Wit-
tenberg le 95 tesi scritte in latino,
sul valore e l‟efficacia delle indul-
genze, in segno di protesta contro
la Chiesa. Papa Leone X dei Medi-
ci, risponde con una scomunica,
che non danneggia l‟immagine di
Lutero, ma lo rende un vero e pro-
prio eroe dinnanzi al popolo. Mar-
tin Lutero con l‟appoggio dei prin-
cipi tedeschi crea un vasto movi-
mento anticattolico che separa la
Germania settentrionale dalla Chie-
sa di Roma . Al contrario
l‟imperatore Carlo V condanna le
te o r i e Lu t e ra ne e l im i ta
l‟autonomia dei principi tedeschi, i
q u a l i , p r o t e s t a n o c o n t r o
l‟imperatore dando così origine ai
protestanti. Inizia così un lungo
periodo di guerre che termina nel
1555 con la pace di Augusta.
Classe II A, sec. 1°grado