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INDICE

L’avventura continua pag. 1

MONDO DELLA SCUOLA

Wanderlust di Margherita Paganelli III A pag. 2

Raccontando la mia Africa di Rita Igbinomvanhia I F pag. 3

Cos’è la musica di Cecilia Marchetti, I F pag. 4

Open Day, come ho conosciuto il Marco Polo di Anastasia Madamma e Jessica Valentini I F pag. 5-6

CULTURA E INTRATTENIMENTO

Attila, alla conquista del bel canto di Linda Bellucci, VA pag. 6

La Musica di Laura Marcucci IF pag. 7

Speranza di Jessica Valentini IF pag. 7

La Luna di Camilla Lorenzetti, IF pag. 8

Le foglie di Jacopo Zavatta I F pag. 8

L’oro di Karibi, una fiaba senegalese di Nabou Gueye I F pag. 9

La mia città di Enrico Nasuti IF pag. 10

Quo vado, il film comico per eccellenza di Giacomo Lorenzi I A pag. 10-11

Star Wars, Episodio VII , The Force Awakens, Adriano Hametaj I F pag. 11-12

CRONACA E ATTUALITA’

Infrastrutture a Rimini; a che punto siamo? Di Alessandro Romano IV E pag. 12-13

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L’AVVENTURA CONTINUA

Anche quest’anno riparte l’attività del Pologiornale. Il benemerito prof. Bini ha lascito il posto ai nuovi

referenti proff. Giovagnoli ed Esposito che cercheranno di mantenere viva questa bella tradizione.

Siamo convinti che il Pologionale sia un valido strumento di appoggio e integrazione all’attività didattica e

curriculare, per coltivare l’intelligenza e la cultura senza le quali non si possono affrontare le ardue sfide

che la vita oggi ci impone.

Noi crediamo che il Pologiornale possa servire da sprone per tutti quei i ragazzi che vorrebbero esprimere

la loro creatività i loro talenti o semplicemente la loro opinione sui temi a loro più cari.

Abbiamo concepito l’attività del Pologiornale, che si svolge ogni martedì dalle ore 13,30 alle 15,00, come

un work in progress aperto ad addizioni continue di testi non letterari (esperienze legate alla mondo della

scuola, saggi, commenti o riflessione, recensioni, cronache di viaggi, interviste) e testi squisitamente

letterari come poesie, racconti brevi, prose liriche, ma anche fotografie, video disegni, illustrazioni,

vignette ecc.

Il lavoro di redazione dovrà essere prima di tutto un momento di socializzazione, stimolante e creativo.

La struttura del Pologiornale sarà articolata in quattro aree

1. Cronaca e attualità

2. Cultura e intrattenimento

3. Mondo della scuola

4. Tecnologia

Invitiamo tutti i ragazzi a partecipare nel modo loro più congeniale alle attività del Pologiornale, sperando

che tutti gli auspici migliori possano realizzarsi.

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WANDERLUST

lingue, fare fotografie a paesaggi mozzafiato, leggere tanti libri, incontrare persone da ogni parte del

mondo e assaporare il gusto della cultura.

La scuola mi ha offerto questa grande opportunità: poter esaudire l’insaziabile desiderio di evadere fuori

dalla mia piccola città.

Mi sono messa in gioco in prima superiore, con la vacanza studio in Canada: un’esperienza indimenticabile!

Prendere la metro tutti i giorni, ascoltare la musica sull’mp3 mentre si percorrono le grandi strade del

centro, avere lo sguardo fisso al cielo azzurro circondato da immensi palazzi di specchi, pagaiare sulle

fredde rive del lago Ontario, godere della splendida vista d

sette meraviglie del mondo naturale: le cascate del Niagara, conoscere persone da tutto il mondo come

Messico, Cina, Thailandia, Giappone e condividere una

quotidianità assieme alla propria famiglia ospitante;

qualcosa di semplicemente impagabile e non esprimibile a

parole concrete.

Invece in seconda superiore, assieme alla mia compagna di

banco nonché anche mia migliore amica abbiamo deciso di

tuffarci in una nuova esperienza: Brighton!

E’ stato davvero difficile tornare in Italia dopo tre intense

settimane di puro divertimento inglese: urlare a perdifiato

sulle giostre del lunapark del Brighton Pier e osservare il

mare dalla bellissima ruota panoramica, fare shopping a Churchill Square e nei mercatini d’anti

nella zona della Old Town, camminare sulle verdi colline di Devil’s Dyke, intraprendere divertenti cacce al

tesoro per George Street in compagnia dei propri compagni di classe, prendere il treno ed evadere un po’

arrivando a Londra, parlare con gli sconosciuti e fare nuove amicizie… lo dicevano anche i Queen che qui

“c’è ancora un po’ di magia nell’aria.”

Quel che mi sento di dirvi è di non soffermarsi mai troppo a lungo nello stesso posto, non fossilizzarsi ma

espandere i propri orizzonti, sfidare i propri limiti, raggiungere nuovi traguardi, accettare nuove sfide

perché si dice che “Le radici sono importanti, nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, non

le radici e le gambe sono fatte per andare altrove.”

• MONDO DELLA SCUOLA

Ci sono due tipi di persone a

starsene nel porto sicuro di casa propria e c’è chi

invece preferisce salpare e trovare nuove isole

da scoprire. Quest’ultime hanno dentro di loro

del “wanderlust”: un gene contenuto nel DNA

che porta ad essere più propensi all’avventu

Io sono una di esse.

Amo viaggiare, scoprire posti nuovi, imparare

lingue, fare fotografie a paesaggi mozzafiato, leggere tanti libri, incontrare persone da ogni parte del

mondo e assaporare il gusto della cultura.

La scuola mi ha offerto questa grande opportunità: poter esaudire l’insaziabile desiderio di evadere fuori

Mi sono messa in gioco in prima superiore, con la vacanza studio in Canada: un’esperienza indimenticabile!

tro tutti i giorni, ascoltare la musica sull’mp3 mentre si percorrono le grandi strade del

centro, avere lo sguardo fisso al cielo azzurro circondato da immensi palazzi di specchi, pagaiare sulle

fredde rive del lago Ontario, godere della splendida vista della città dalla CN Tower, ammirare una delle

sette meraviglie del mondo naturale: le cascate del Niagara, conoscere persone da tutto il mondo come

Messico, Cina, Thailandia, Giappone e condividere una

quotidianità assieme alla propria famiglia ospitante; è

qualcosa di semplicemente impagabile e non esprimibile a

Invece in seconda superiore, assieme alla mia compagna di

banco nonché anche mia migliore amica abbiamo deciso di

tuffarci in una nuova esperienza: Brighton!

icile tornare in Italia dopo tre intense

settimane di puro divertimento inglese: urlare a perdifiato

sulle giostre del lunapark del Brighton Pier e osservare il

mare dalla bellissima ruota panoramica, fare shopping a Churchill Square e nei mercatini d’anti

nella zona della Old Town, camminare sulle verdi colline di Devil’s Dyke, intraprendere divertenti cacce al

tesoro per George Street in compagnia dei propri compagni di classe, prendere il treno ed evadere un po’

i sconosciuti e fare nuove amicizie… lo dicevano anche i Queen che qui

“c’è ancora un po’ di magia nell’aria.”

Quel che mi sento di dirvi è di non soffermarsi mai troppo a lungo nello stesso posto, non fossilizzarsi ma

e i propri limiti, raggiungere nuovi traguardi, accettare nuove sfide

“Le radici sono importanti, nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, non

le radici e le gambe sono fatte per andare altrove.”

Margh

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MONDO DELLA SCUOLA

Ci sono due tipi di persone al mondo: c’è chi ama

starsene nel porto sicuro di casa propria e c’è chi

invece preferisce salpare e trovare nuove isole

da scoprire. Quest’ultime hanno dentro di loro

”: un gene contenuto nel DNA

che porta ad essere più propensi all’avventura!

Amo viaggiare, scoprire posti nuovi, imparare

lingue, fare fotografie a paesaggi mozzafiato, leggere tanti libri, incontrare persone da ogni parte del

La scuola mi ha offerto questa grande opportunità: poter esaudire l’insaziabile desiderio di evadere fuori

Mi sono messa in gioco in prima superiore, con la vacanza studio in Canada: un’esperienza indimenticabile!

tro tutti i giorni, ascoltare la musica sull’mp3 mentre si percorrono le grandi strade del

centro, avere lo sguardo fisso al cielo azzurro circondato da immensi palazzi di specchi, pagaiare sulle

ella città dalla CN Tower, ammirare una delle

sette meraviglie del mondo naturale: le cascate del Niagara, conoscere persone da tutto il mondo come

mare dalla bellissima ruota panoramica, fare shopping a Churchill Square e nei mercatini d’antiquariato

nella zona della Old Town, camminare sulle verdi colline di Devil’s Dyke, intraprendere divertenti cacce al

tesoro per George Street in compagnia dei propri compagni di classe, prendere il treno ed evadere un po’

i sconosciuti e fare nuove amicizie… lo dicevano anche i Queen che qui

Quel che mi sento di dirvi è di non soffermarsi mai troppo a lungo nello stesso posto, non fossilizzarsi ma

e i propri limiti, raggiungere nuovi traguardi, accettare nuove sfide

“Le radici sono importanti, nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, non

Margherita Paganelli IIIA

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RACCONTANDO LA MIA AFRICA

Mi chiamo Rita Igbinomwanhia , i miei genitori si chiamano Stella ed Eghosa, sono nati in Nigeria nella città

di Benin-city che si trova in Africa. I miei genitori sono arrivati in Italia 20 anni fa; per

difficile integrarsi in Italia perché non conoscevano la lingua. Prima di arrivare in Italia , mia mamma prese

il diploma per diventare infermiera, ma arrivata qua non ha potuto utilizzarlo perché la legge italiana, al

tempo, non riconosceva diplomi conseguiti all’estero. Mio padre invece lavorava in un negozio di proprietà

di mio nonno dove lavoravano anche i suoi tredici fratelli. I miei genitori, arrivati in Italia, prima di tutto

Mia mamma ha sempre considerata questa signora, che si chiama Anna,

infatti io sono cresciuta più con Anna che con mia mamma Stella, visto che lei doveva

considero Anna e Stella come le mie due mamme. Anna ci ha sempre aiutato in tutto , ha aiutato mio

padre e mia madre a trovare lavoro. Ho sempre ammirato questa donna perché non ha adottato solo me,

ma ha adottato tutta la mia famiglia, ed

Anna li considero come miei fratelli, abbiamo un legame fortissimo. La differenza dalla mia famiglia e le

altre e’ che noi siamo una famiglia bellissima e molto unita; ogni sera a tavo

e’ sempre bello stare in compagnia. Io e mio sorella Choice dormiamo un po’ da Anna (mamma adottiva) e

un po’ da Stella (mia mamma) visto che le due case sono vicine. Io e i miei fratelli siamo molto legati tra

noi anche se poi quando litighiamo non ci parliamo per una settimana, però poi ritorna tutto come prima.

Ora i miei genitori si sono integrati molto bene a Riccione, dopo tanti sfo

abbiano incontrato molte persone che non accettavano le lor

Ora i miei genitori hanno ottenuto la cittadinanza italiana, quindi sono italiani a tutti gli effetti, ma sono e

rimarranno africani, non perché sono nati in Africa

saranno per sempre fieri delle loro origini.

RACCONTANDO LA MIA AFRICA

Mi chiamo Rita Igbinomwanhia , i miei genitori si chiamano Stella ed Eghosa, sono nati in Nigeria nella città

city che si trova in Africa. I miei genitori sono arrivati in Italia 20 anni fa; per

difficile integrarsi in Italia perché non conoscevano la lingua. Prima di arrivare in Italia , mia mamma prese

, ma arrivata qua non ha potuto utilizzarlo perché la legge italiana, al

sceva diplomi conseguiti all’estero. Mio padre invece lavorava in un negozio di proprietà

di mio nonno dove lavoravano anche i suoi tredici fratelli. I miei genitori, arrivati in Italia, prima di tutto

hanno incominciato ad imparare la lingua

italiana che serviva loro per il lavoro. Mia

mamma ha incominciato a lavorare in un

albergo a Rimini come aiutante in cucina ed

abitava a Riccione , invece mio babbo abitava a

Padova e lavorava in una fabbrica; lui decise di

trasferirsi a Padova perché là abitava

amico che gli aveva trovato lavoro in modo da

metter via dei soldi visto che doveva aiutare

mia mamma in attesa di me, infatti ogni mese

mandava dei soldi. Nel frattem

mentre mio padre non c’era mia mamma

conobbe una signora che la ai

vestiti, pannolini, e altre cose che mi servivano

Mia mamma ha sempre considerata questa signora, che si chiama Anna, come se fosse la sua vera madre

infatti io sono cresciuta più con Anna che con mia mamma Stella, visto che lei doveva

considero Anna e Stella come le mie due mamme. Anna ci ha sempre aiutato in tutto , ha aiutato mio

padre e mia madre a trovare lavoro. Ho sempre ammirato questa donna perché non ha adottato solo me,

ma ha adottato tutta la mia famiglia, ed e’ una cosa fantastica perché siamo una famiglia allargata. I figli di

, abbiamo un legame fortissimo. La differenza dalla mia famiglia e le

altre e’ che noi siamo una famiglia bellissima e molto unita; ogni sera a tavola siamo più di 10 persone, ed

e’ sempre bello stare in compagnia. Io e mio sorella Choice dormiamo un po’ da Anna (mamma adottiva) e

un po’ da Stella (mia mamma) visto che le due case sono vicine. Io e i miei fratelli siamo molto legati tra

poi quando litighiamo non ci parliamo per una settimana, però poi ritorna tutto come prima.

Ora i miei genitori si sono integrati molto bene a Riccione, dopo tanti sforzi e tanti aiuti

abbiano incontrato molte persone che non accettavano le loro origini e la loro cultura.

Ora i miei genitori hanno ottenuto la cittadinanza italiana, quindi sono italiani a tutti gli effetti, ma sono e

n perché sono nati in Africa, ma perché l’Africa e’ dentro

nno per sempre fieri delle loro origini.

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Mi chiamo Rita Igbinomwanhia , i miei genitori si chiamano Stella ed Eghosa, sono nati in Nigeria nella città

city che si trova in Africa. I miei genitori sono arrivati in Italia 20 anni fa; per loro e’ stato molto

difficile integrarsi in Italia perché non conoscevano la lingua. Prima di arrivare in Italia , mia mamma prese

, ma arrivata qua non ha potuto utilizzarlo perché la legge italiana, al

sceva diplomi conseguiti all’estero. Mio padre invece lavorava in un negozio di proprietà

di mio nonno dove lavoravano anche i suoi tredici fratelli. I miei genitori, arrivati in Italia, prima di tutto

hanno incominciato ad imparare la lingua

e serviva loro per il lavoro. Mia

incominciato a lavorare in un

albergo a Rimini come aiutante in cucina ed

abitava a Riccione , invece mio babbo abitava a

Padova e lavorava in una fabbrica; lui decise di

trasferirsi a Padova perché là abitava un suo

amico che gli aveva trovato lavoro in modo da

metter via dei soldi visto che doveva aiutare

mia mamma in attesa di me, infatti ogni mese

mandava dei soldi. Nel frattempo ero nata io;

mentre mio padre non c’era mia mamma

conobbe una signora che la aiutò a comprarmi

ltre cose che mi servivano .

come se fosse la sua vera madre,

infatti io sono cresciuta più con Anna che con mia mamma Stella, visto che lei doveva lavorare. Oggi

considero Anna e Stella come le mie due mamme. Anna ci ha sempre aiutato in tutto , ha aiutato mio

padre e mia madre a trovare lavoro. Ho sempre ammirato questa donna perché non ha adottato solo me,

e’ una cosa fantastica perché siamo una famiglia allargata. I figli di

, abbiamo un legame fortissimo. La differenza dalla mia famiglia e le

la siamo più di 10 persone, ed

e’ sempre bello stare in compagnia. Io e mio sorella Choice dormiamo un po’ da Anna (mamma adottiva) e

un po’ da Stella (mia mamma) visto che le due case sono vicine. Io e i miei fratelli siamo molto legati tra

poi quando litighiamo non ci parliamo per una settimana, però poi ritorna tutto come prima.

rzi e tanti aiuti, nonostante

o origini e la loro cultura.

Ora i miei genitori hanno ottenuto la cittadinanza italiana, quindi sono italiani a tutti gli effetti, ma sono e

di loro e nonostante tutto

nno per sempre fieri delle loro origini.

Rita Igbinomwanhia IF

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COS’È LA MUSICA

Appena mi si parla di musica mi vengono in mente un mondo di idee, ma poi forse per la mia dif

esprimere quello che penso nel profondo, non riesco a spiegarlo al meglio.

Si pensa che la nascita della musica risalga al paleolitico; e il fatto che sia arrivata fino ad oggi senza

La definizioni di musica che si trova nel vocabolario è:

concatenazione dei suoni”; ma la musica per me non è solo questo, le solite “sei lettere” o il guardare San

Remo alla TV, per me è come una corda a cui aggrapparmi, uscendo dalla realtà di tutti i giorni.

La musica è arte e gli artisti che l’hanno creata avevano e hanno ancora bisogno di esprimere un’emozione

e comunicarla agli altri; magari non avendo altro modo per farlo, hanno scelto di scrivere canzoni. Queste

emozioni ci toccano, ma soltanto a chi ascolt

Si può capire molto di una persona dalla musica che ascolta, ma non tutto e spesso si corre il rischio che le

persone vengano etichettate perchè ascoltano un tale gruppo o un tale cantante, creando così delle

esclusioni che tradiscono il ruolo universale della musica.

Per me la musica è vita e non potrei stare senza ; questo è quello che penso e ora scusate perchè devo

mettermi le cuffie

COS’È LA MUSICA

Appena mi si parla di musica mi vengono in mente un mondo di idee, ma poi forse per la mia dif

esprimere quello che penso nel profondo, non riesco a spiegarlo al meglio.

Si pensa che la nascita della musica risalga al paleolitico; e il fatto che sia arrivata fino ad oggi senza

perdersi mai per me è un fatto

sorprendente.

Spesso in guerra si cantavano canzoni

per ricordare il proprio paese e non

perdere il coraggio, una di quelle che mi

ricordo è Bella ciao, che cantavano i

partigiani italiani nella seconda guerra

mondiale.

La definizioni di musica che si trova nel vocabolario è: “ Arte fondata sul valore, la funzionalità e la

concatenazione dei suoni”; ma la musica per me non è solo questo, le solite “sei lettere” o il guardare San

Remo alla TV, per me è come una corda a cui aggrapparmi, uscendo dalla realtà di tutti i giorni.

musica è arte e gli artisti che l’hanno creata avevano e hanno ancora bisogno di esprimere un’emozione

e comunicarla agli altri; magari non avendo altro modo per farlo, hanno scelto di scrivere canzoni. Queste

emozioni ci toccano, ma soltanto a chi ascolta il cuore.

Si può capire molto di una persona dalla musica che ascolta, ma non tutto e spesso si corre il rischio che le

persone vengano etichettate perchè ascoltano un tale gruppo o un tale cantante, creando così delle

lo universale della musica.

Per me la musica è vita e non potrei stare senza ; questo è quello che penso e ora scusate perchè devo

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Appena mi si parla di musica mi vengono in mente un mondo di idee, ma poi forse per la mia difficoltà ad

Si pensa che la nascita della musica risalga al paleolitico; e il fatto che sia arrivata fino ad oggi senza

perdersi mai per me è un fatto

sorprendente.

guerra si cantavano canzoni

per ricordare il proprio paese e non

perdere il coraggio, una di quelle che mi

ricordo è Bella ciao, che cantavano i

partigiani italiani nella seconda guerra

“ Arte fondata sul valore, la funzionalità e la

concatenazione dei suoni”; ma la musica per me non è solo questo, le solite “sei lettere” o il guardare San

Remo alla TV, per me è come una corda a cui aggrapparmi, uscendo dalla realtà di tutti i giorni.

musica è arte e gli artisti che l’hanno creata avevano e hanno ancora bisogno di esprimere un’emozione

e comunicarla agli altri; magari non avendo altro modo per farlo, hanno scelto di scrivere canzoni. Queste

Si può capire molto di una persona dalla musica che ascolta, ma non tutto e spesso si corre il rischio che le

persone vengano etichettate perchè ascoltano un tale gruppo o un tale cantante, creando così delle

Per me la musica è vita e non potrei stare senza ; questo è quello che penso e ora scusate perchè devo

Cecilia Marchetti I F

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OPEN DAY: COME HO CONOSCIUTO IL MARCO POLO

Ciao a tutti e a tutte, noi siamo due studentesse, Jessica e

Anastasia, dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo”,

conosciuto meglio come P.T. (perito turistico), scuola che forma

in ambito turistico e linguistico.

Di questa scuola ci ha subito colpito la presenza di nuove

materie: Diritto, Economia, Arte del territorio, ma soprattutto la

possibilità di specializzarsi nel turismo, legato alla conoscenza

approfondita delle lingue, altro motivo che ci ha spinto ad

iscriverci qui.

Anastasia

Ho conosciuto questa scuola tramite una mia compagna di classe che mi ha incuriosita molto quando me

ne ha parlato. Mi hanno colpito molte cose. La prima era il fatto che questa scuola è incentrata sul turismo

e questa cosa coincideva con la mia passione per le lingue e per le culture di altri paesi. Per conoscere

meglio la scuola ho fatto l’open day e l’alunno per un giorno. Sono due delle opportunità che le scuole ti

danno per saperne di più, oltre allo sportello. L’open day permette di visitare la scuola che hai scelto,

venendo accolto da professori e/o alunni disposti a parlarti degli aspetti positivi e negativi della scuola.

Ricordo che quando ero andata con i miei amici, avevo trovato la scuola subito molto accogliente e quando

poi ho fatto l’alunno per un giorno si è riconfermata la mia scelta.

Il primo giorno di scuola ero molto emozionata: nuova scuola, nuova classe, nuovi proff., nuovi compagni

di classe ... insomma tutto nuovo, persino l’astuccio, il diario e lo zaino. Nella mia testa immaginavo quest’

anno come un qualcosa di diverso e alla fine è una scuola come le altre, ma molto più divertente e non

noiosa grazie ai professori che non fanno le solite lezioni frontali, come mi è capitato alle medie, ma delle

lezioni in cui interagisci veramente; chiaramente è un divertimento fino ad un certo punto, visto che siamo

sempre in un ambito scolastico e come in tutte le scuole bisogna studiare, altrimenti non si chiamerebbe

così... “purtroppo” ! Nonostante tutto mi sono trovata molto bene e non mi sono pentita della scelta fatta

^ .^!

Jessica

Ho conosciuto questa scuola tramite lo sportello, un’occasione in cui i professori di scuole superiori di

Rimini e dintorni ti presentano gli istituti in cui lavorano recandosi nella tua scuola media. Prima di questa

opportunità non sapevo neanche dell’esistenza di questa scuola e per questo motivo decisi di andare a

parlare con la professoressa che rappresentava l’ I.T.T. Marco Polo, per informarmi. La scuola inizialmente

mi aveva colpito parecchio al contrario dei licei. Per questa ragione vi trascorsi una mattinata con una mia

amica che era interessata a questo istituto quanto me. Inizialmente mi aveva colpito il fatto che ci fossero

materie nuove che non avevo mai studiato come l’economia e il diritto, inoltre questa scuola dispone di

molti laboratori e offre molti progetti interscolastici. Una cosa che però non mi piaceva erano le aule che

ritenevo troppo piccole e diverse rispetto a quelle della mia scuola media. Il primo giorno ero molto

nervosa e temevo che non mi sarei trovata bene con i compagni di classe e soprattutto con i professori, in

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più non conoscevo nessuno e questo mi portava ad essere ancora più ansiosa. Il momento in cui dovevo

entrare nell’aula magna è stato davvero difficile, perché è da quel momento che capii veramente che sarei

stata ufficialmente una studentessa del Marco Polo. Nonostante tutto mi sono trovata benissimo con i

compagni, abbiamo creato in così poco tempo una bellissima intesa. Anche con i professori si è creato un

buon rapporto, infatti loro ci stanno aiutando a migliorare le nostre capacità, facendoci esercitare per

avere un futuro migliore e molte opportunità di lavoro; e per questo motivo li ringrazio tanto!! :-)

Anastasia Madamma e Jessica Valentini IF

• CULTURA E INTRATTENIMENTO

ATTILA: ALLA CONQUISTA DEL BEL CANTO

Riapre la stagione teatrale del Comunale di Bologna con l’Attila di Giuseppe Verdi, opera di grande finezza

artistico musicale rappresentata per la prima volta nel 1846 al teatro “La Fenice” di Venezia. Scritta dal

compositore in giovane età, rievoca la distruzione dell’antica città romana di Aquileia al tempo delle

invasioni barbariche.

Alla direzione dell’orchestra il giovane Michele Mariotti,

alla regia Daniele Abbado e protagonisti lldebrando

D’Arcangelo nei panni di Attila, accompagnato dal soprano

uruguayano Maria Josè Siri nelle vesti di Odabella. L’opera

verdiana, ci propone un Attila insolito, spogliato della

ferocia e della crudeltà che storicamente lo

caratterizzarono, dall’assassinio del fratello alla sanguinosa

avanzata sul territorio italiano. L’Attila verdiano è infatti,

seppur un tiranno, un uomo superstizioso ma leale che

confida nella parola altrui. In contrapposizione alla sua

figura troviamo quella di Odabella una giovane abitante di

Aquileia dall’incredibile tenacia e coraggio. Il re unno, che

non rimane indifferente davanti a sì rare qualità, si

innamora ben presto dello spirito guerriero di Odabella e dopo averle posto in dono la sua spada la prende

in moglie, ignorando le cattive intenzioni della giovane. Odabella infatti, mostra buon viso a cattivo gioco

sin dal principio, celando dietro una falsa accondiscendenza la più ardente sete di vendetta che sfocerà

nell’omicidio di Attila colpevole di essersi macchiato dell’atroce morte del padre di lei.

Grandissimo il successo riscosso in sala durante la prima tenutasi il 23 gennaio, anche dal nutrito gruppo

del Marco Polo capitanato dal prof. Giovagnoli, grande esperto di musica lirica; un dolce assaggio di quello

che si prevede un anno all’insegna del bel canto per il Teatro Comunale di Bologna.

Linda Bellucci VA

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LA MUSICA

Note musicali volteggiano nell’aria

scontrandosi e provocando

dolci suoni armoniosi

che risvegliano i ricordi

più profondi dell’anima

a formare melodie uniche

che si dissolvono nel pensiero.

SPERANZA

Note musicali volteggiano nell’aria

scontrandosi e provocando

dolci suoni armoniosi

che risvegliano i ricordi

profondi dell’anima

a formare melodie uniche

che si dissolvono nel pensiero.

Sarebbe bello andare in un luogo che par

dove la tua bellezza è riflessa nell’acqua

e dove l’aria ha il tuo profumo.

Ma mi ritrovo ancora qua,

indecisa se rimanere sveglia a pensarti

o addormentarmi con la speranza di sognarti…

Speranza, uno strano desiderio che ti induce

a fare scelte migliori

e che ti insegna

che non è ma troppo tardi

per inseguire i propri sogni

7

Laura Marcucci IF

Sarebbe bello andare in un luogo che parli di te,

dove la tua bellezza è riflessa nell’acqua

o addormentarmi con la speranza di sognarti…

Speranza, uno strano desiderio che ti induce

Jessica Valentini IF

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LA LUNA

In alto

sfumature di cielo

si abbracciano con immensa passione,

mentre lei saluta con aria di

sapienza.

Flette la sua immagine

e fa invidia alla creatura più bella

del tutto e del niente;

silenziosa attende l’alba,

sotto il dolce canto di una musa,

la luna

LE FOGLIE

si abbracciano con immensa passione,

Osservate le foglie

cadute a terra,

morbida e soffice

come la culla di un bambino

che sorride

in un paradiso dolce e incantato

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Camilla Lorenzetti IF

in un paradiso dolce e incantato

Jacopo Zavatta IF

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L’ORO DI KARIBI

C’era una volta un contadino di nome Karibi che aveva due mogli bellissime. Karibi era uno scansafatiche

incorreggibile e non aveva proprio nessuna voglia di lavorare.

pieno di monete d’oro e poi fantasticava su tutto quello che avrebbe potuto fare con quelle monete.

Un giorno mentre girovagava ai margini della foresta per raccogliere bacche con la testa piena dei soliti

pensieri disse tra sè: “Ah! Se uno di questi giorni trovassi

proprio felice!” mentre inseguiva questi pensieri, sentì alle sue spalle un rumore, si voltò e vide uno

stregone; Karibi si impaurì, ma lo stregone lo rassicurò: “Da molto tempo di ascolto; tu vuoi dell’oro ed

mondo due gemelli: un maschio e una femmina; erano bellissimi ma il maschio aveva una moneta d’oro

sull’occhio destro, mentre la femmina ne aveva una sull’occhio sinistro; quelle monete però non si

staccavano, facevano tutt’uno con il corpo.

bambini: il primo aveva le orecchie chiuse da sue monete d’oro e per questo non poteva sentire nulla; il

secondo aveva invece due monete d’oro su entrambi gli occhi e non potev

Karibi allora incominciò a capire le parole dello stregone e piangeva spesso mentre guardava i suoi

figli.”Bambini miei” diceva “tutta colpa della mia pigrizia; cosa non darei per far sparire quelle monete

d’oro dal vostro corpo”. In quel moment

l’oro non porta per forza la felicità? Io mi riprendo l’oro, ma ti darò una ricchezza molto più grande: la

salute dei tuoi figli”. Detto questo sparì.

frattempo si accorse che i suoi bambini erano stati liberati dalla maledizione; quelle orribili monete d’oro

non c’erano più.

Dal quel giorno Karibi smise di pensare alla ricchezza e cominciò a lavorare.

suo campo ha il raccolto più abbondante di tutta la zona e i suoi bambini, diventati grandi nel frattempo,

lavorano con lui.

“La vera ricchezza non è l’oro ma la salute e la felicità”, ripete da quella volta, ogni sera, Karibi ai suoi figli.

KARIBI - UNA FIABA SENEGALESE

C’era una volta un contadino di nome Karibi che aveva due mogli bellissime. Karibi era uno scansafatiche

incorreggibile e non aveva proprio nessuna voglia di lavorare. Tutto il giorno sognava di trovare un vaso

te d’oro e poi fantasticava su tutto quello che avrebbe potuto fare con quelle monete.

Un giorno mentre girovagava ai margini della foresta per raccogliere bacche con la testa piena dei soliti

pensieri disse tra sè: “Ah! Se uno di questi giorni trovassi un sacco pieno d’oro non lavorerei più e sarei

proprio felice!” mentre inseguiva questi pensieri, sentì alle sue spalle un rumore, si voltò e vide uno

stregone; Karibi si impaurì, ma lo stregone lo rassicurò: “Da molto tempo di ascolto; tu vuoi dell’oro ed

posso dartene quanto ne vuoi, ma, ti avverto che l’oro

non porta per forza la felicità”; Karibi ridacchiò: “Va là!

Va là! Se io possedessi dell’oro non potrei mai essere

infelice”, “Ognuno dei tuoi bambini nascendo ne

riceverà” promise lo stregone, d

Karibi ritornò a casa tutto eccitato. Non stava più nella

pelle, finalmente non avrebbe più lavorato e sarebbe

stato felice. Giunto a casa raccontò tutto alle sue mogli

e andò a dormire contento.

quello strano incontro, una delle sue mogli mise al

mondo due gemelli: un maschio e una femmina; erano bellissimi ma il maschio aveva una moneta d’oro

sull’occhio destro, mentre la femmina ne aveva una sull’occhio sinistro; quelle monete però non si

’uno con il corpo. Il mese successivo anche la seconda moglie mise al mondo due

bambini: il primo aveva le orecchie chiuse da sue monete d’oro e per questo non poteva sentire nulla; il

secondo aveva invece due monete d’oro su entrambi gli occhi e non poteva vedere.

Karibi allora incominciò a capire le parole dello stregone e piangeva spesso mentre guardava i suoi

figli.”Bambini miei” diceva “tutta colpa della mia pigrizia; cosa non darei per far sparire quelle monete

In quel momento riapparve lo stregone: “ Caro Karibi hai finalmente capito che

l’oro non porta per forza la felicità? Io mi riprendo l’oro, ma ti darò una ricchezza molto più grande: la

salute dei tuoi figli”. Detto questo sparì. Karibi appena entrato in casa, raccontò

frattempo si accorse che i suoi bambini erano stati liberati dalla maledizione; quelle orribili monete d’oro

Dal quel giorno Karibi smise di pensare alla ricchezza e cominciò a lavorare. E oggi a distanza di tempo

suo campo ha il raccolto più abbondante di tutta la zona e i suoi bambini, diventati grandi nel frattempo,

“La vera ricchezza non è l’oro ma la salute e la felicità”, ripete da quella volta, ogni sera, Karibi ai suoi figli.

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UNA FIABA SENEGALESE

C’era una volta un contadino di nome Karibi che aveva due mogli bellissime. Karibi era uno scansafatiche

Tutto il giorno sognava di trovare un vaso

te d’oro e poi fantasticava su tutto quello che avrebbe potuto fare con quelle monete.

Un giorno mentre girovagava ai margini della foresta per raccogliere bacche con la testa piena dei soliti

un sacco pieno d’oro non lavorerei più e sarei

proprio felice!” mentre inseguiva questi pensieri, sentì alle sue spalle un rumore, si voltò e vide uno

stregone; Karibi si impaurì, ma lo stregone lo rassicurò: “Da molto tempo di ascolto; tu vuoi dell’oro ed io

posso dartene quanto ne vuoi, ma, ti avverto che l’oro

non porta per forza la felicità”; Karibi ridacchiò: “Va là!

Va là! Se io possedessi dell’oro non potrei mai essere

infelice”, “Ognuno dei tuoi bambini nascendo ne

riceverà” promise lo stregone, dopodiché sparì.

Karibi ritornò a casa tutto eccitato. Non stava più nella

pelle, finalmente non avrebbe più lavorato e sarebbe

stato felice. Giunto a casa raccontò tutto alle sue mogli

Qualche settimana dopo

tro, una delle sue mogli mise al

mondo due gemelli: un maschio e una femmina; erano bellissimi ma il maschio aveva una moneta d’oro

sull’occhio destro, mentre la femmina ne aveva una sull’occhio sinistro; quelle monete però non si

Il mese successivo anche la seconda moglie mise al mondo due

bambini: il primo aveva le orecchie chiuse da sue monete d’oro e per questo non poteva sentire nulla; il

a vedere.

Karibi allora incominciò a capire le parole dello stregone e piangeva spesso mentre guardava i suoi

figli.”Bambini miei” diceva “tutta colpa della mia pigrizia; cosa non darei per far sparire quelle monete

o riapparve lo stregone: “ Caro Karibi hai finalmente capito che

l’oro non porta per forza la felicità? Io mi riprendo l’oro, ma ti darò una ricchezza molto più grande: la

Karibi appena entrato in casa, raccontò tutto alle mogli e nel

frattempo si accorse che i suoi bambini erano stati liberati dalla maledizione; quelle orribili monete d’oro

E oggi a distanza di tempo il

suo campo ha il raccolto più abbondante di tutta la zona e i suoi bambini, diventati grandi nel frattempo,

“La vera ricchezza non è l’oro ma la salute e la felicità”, ripete da quella volta, ogni sera, Karibi ai suoi figli.

Nabou Gueye IF

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LA MIA CITTA’

Di cose belle il mare ne ha milioni.

Tra secchielli, palette e ombrelloni,

ragazze che rosolano sotto il sole

e ragazzi che giocano a racchettoni.

Si dorme e si riposa, si corre

e ci si mette in posa,

aspettando l’estate con le sue serate,

le sue passeggiate in riva al mare.

Amo il mare

perché quando lo guardo

mi sembra di volare.

Mi manca il mare

perché non riesco ad amare.

Enrico Nasuti IF

Quo vado il film comico per eccellenza

“Adesso ero davvero solo, in balia di un destino avverso, ma l'angelo custode non abbandona i suoi posti

fissi”questa è la frase tratta dal film “QUO VADO” uscito

come protagonista l’attore Checco Zalone. Il

milioni di euro in sole tre settimane e diventando il film che ha avuto maggior incasso in tutta la storia del

cinema italiano.

vivendo lontano da casa. Per tentare di costringerlo a dimettersi

più lontani, sperduti e pericolosi dell’Italia ma lui non cede sapendosi am

aspettando l’estate con le sue serate,

Quo vado il film comico per eccellenza

“Adesso ero davvero solo, in balia di un destino avverso, ma l'angelo custode non abbandona i suoi posti

fissi”questa è la frase tratta dal film “QUO VADO” uscito il 1° gennaio 2016 nelle sale italiane che vede

come protagonista l’attore Checco Zalone. Il film ha avuto grande successo nelle sale italiane incassando 60

milioni di euro in sole tre settimane e diventando il film che ha avuto maggior incasso in tutta la storia del

Checco Zalone è un ragazzo fidanzato che vive a

casa dei genitori. Il suo lavoro che desiderava fin da

piccolo è il “posto fisso” negli uffici provinciali nel

quale timbra i permessi per la caccia e per la pesca.

Purtroppo però una riforma che decreta il taglio

dei lavoratori emanato nel 2015 dal governo gli fa

perdere il posto. Quindi Checco si trovo dav

due opzioni: la prima è

fisso, mentre la seconda è

vivendo lontano da casa. Per tentare di costringerlo a dimettersi, la dottoressa Soloni lo invia nei luo

più lontani, sperduti e pericolosi dell’Italia ma lui non cede sapendosi ambientare benissimo in dovunque

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Quo vado il film comico per eccellenza

“Adesso ero davvero solo, in balia di un destino avverso, ma l'angelo custode non abbandona i suoi posti

il 1° gennaio 2016 nelle sale italiane che vede

film ha avuto grande successo nelle sale italiane incassando 60

milioni di euro in sole tre settimane e diventando il film che ha avuto maggior incasso in tutta la storia del

Checco Zalone è un ragazzo fidanzato che vive a

ori. Il suo lavoro che desiderava fin da

piccolo è il “posto fisso” negli uffici provinciali nel

quale timbra i permessi per la caccia e per la pesca.

Purtroppo però una riforma che decreta il taglio

o nel 2015 dal governo gli fa

dere il posto. Quindi Checco si trovo davanti a

quella di lasciare il posto

fisso, mentre la seconda è quella di mantenerlo ma

la dottoressa Soloni lo invia nei luoghi

bientare benissimo in dovunque.

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La Soloni esausta decide di affidargli un lavoro al Polo nord vicino alla Norvegia in una base scientifica

italiana con il compito di proteggere i ricercatori dagli attacchi degli orsi polari. Lì Checco conosce la

dottoressa Valeria Nobili, una donna che ha girato il mondo dove ha conosciuto diversi uomini con i quali

ha avuto ben quattro figli. Poi la Soloni lo trasferisce in Calabria ma in seguito ottiene nuovamente il posto

fisso. Checco scopre che Valeria è in Africa e che è incinta di sua figlia. Quindi Checco decide di seguirla

rinunciando così al posto fisso e ricevendo un assegno di 50.000 euro che devolverà all’ ospedale nel quale

la figlia Ines è nata per l’acquisto di vaccini e cure.

Giacomo Lorenzi IA

STAR WARS EPISODE VII: THE FORCE AWAKENS

INTRODUZIONE

Questo nuovo successo scritto, prodotto e diretto da J. J. Abrams è la settima parte della saga “Guerre

Stellari”. La “Walt Disney Company” dopo aver comprato il brand nel 2012, annunciò che una “trilogia

sequel” sarebbe stata girata. L’ ideatore della saga George Lucas ebbe un ruolo importante nella

produzione del film, particolarmente nella prima parte. Il budget a disposizione per il film era molto

elevato, infatti le riprese vennero girate in diverse parti del pianeta (come Regno unito, Islanda, e Abu

Dhabi) per favorire la realismo della pellicola. Ovviamente allo spettatore vengono offerti vari tipi di effetti

speciali ben realizzati, che uniti ad una buona regia ha dato vita ad un capolavoro. Il film è uscito nel 16

Dicembre 2015 in alcuni stati europei tra cui l’ Italia, e nel 18 Dicembre in tutti gli stati del mondo

rimanenti. Il film incassato $529 solo nel primo week-end dell’ uscita e ben $1,733 miliardi di dollari fino

all’ 11 Gennaio 2016.

TRAMA

La trama può essere divisa in quattro sequenze principali:

1-Il film si svolge circa trent’anni dopo la battaglia di Endor, nel frattempo si sono perse le tracce dell’

ultimo Jedi, Luke Skywalker. Nel film ci sono: La ribellione sostenuta dalla Repubblica, il cui capo è Leia

Organa. Dall’ altro lato abbiamo la fenice sorta dalle ceneri dell’ impero, cioè il Primo Ordine che dissemina

terrore e distruzione nella galassia nel tentativo di trovare l’ultimo Jedi. All’ inizio del film si ci sono delle

sequenze in cui Poe, un pilota della Ribellione, trova una parte di mappa che conduce a Luke; egli è un

soldato del Primo Ordine che si accorge degli orrori della guerra ed entra nella ribellione. Kylo Ren, un

tiranno del Lato Oscuro, stermina la popolazione di Jakku per trovare la mappa, e cattura Poe e lo

interroga.

2-Il soldato ribelle salva Poe, che lo chiamerà Finn. Fanno entrambi l’ incontro di Rey, che nel frattempo ha

trovato il BB-8 che possedeva la mappa. I tre sono costretti a scappare da Jakku a causa delle spie del

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Primo Ordine. Nello spazio, Chewbacca e Han Solo parlano coi tre e gli spiega che Luke è scomparso perché

un suo allievo in cui lui credeva molto, lo tradì e passò al Lato Oscuro. Il Leader Supremo del Primo Ordine

nel frattempo si mostra ai due allievi tra cui Kylo Ren e Hux, cui viene rivelato che per evitare che i richiami

del Lato Chiaro lo spingano al bene, deve uccidere suo padre, Han Solo.

3-In contemporanea vengono mostrate a Rey visioni della Forza indotte dalla spada laser appartenente a

Luke. La base Starkiller guidata da Hux, distrugge l’intero sistema stellare compresa la base della

Repubblica. La ribellione si trova costretta a sferrare un attacco decisivo sul pianeta Takodana, invaso al

contempo dal Primo Ordine. Alla fine della battaglia si scopre che Rey è stata catturata da Kylo Ren. Questa

riuscirà ad utilizzare la Forza per scappare dalla navicella spaziale del Primo Ordine.

4-Finn si reca su D’qar per escogitare un assalto di massa da parte dei ribelli. Dopo aver trovato la ragazza,

l’attacco ribelle inizia e ha buon fine, sconfiggendo le truppe del Lato Oscuro e sabotando la base militare

StarKiller. Han Solo parla col figlio Kylo Ren, e cerca di convincere questo a lasciare il Primo Ordine, ma

viene purtroppo ingannato da Kylo che lo trafigge con la spada laser. Il gruppo decide quindi di tornare alla

loro casa su Jakku notando che R2-D2 si è riacceso misteriosamente per rivelare il resto della mappa che

conduce a Luke Skywalker. Rey, BB-8 e Chewbecca partono quindi alla ricerca dello Jedi e lo trovano,

porgendogli la sua spada laser.

Adriano Hametaj 1F

• CRONACA E ATTUALITA

INFRASTRUTTURE A RIMINI: A CHE PUNTO SIAMO?

Nella provincia di Rimini la principale industria è quella turistica; essa impiega moltissime persone,

soprattutto in estate. Tale industria si è sviluppata grazie anche alle comunicazioni: passaparola,

pubblicità e siti web dedicati. Ma fin dal passato si è potenziata grazie alla presenza di infrastrutture che

hanno facilitato un collegamento celere dal nord Italia alla costa riminese. La ferrovia è stata la prima

infrastruttura, venne varata nel 1861 e collegava Bologna con Ancona, con interconnessione per Milano,

creando collegamenti diretti verso la città meneghina. Col boom economico negli anni '60 del secolo

scorso e l'espansione dell'industria automobilistica italiana, grazie alla produzione delle utilitarie, venne

realizzata l'autostrada che collegava Bologna a Rimini, diramazione dell’Autostrada del sole, Milano –

Napoli. Negli stessi anni l'aeroporto di Miramare inizia a svilupparsi, garantendo collegamenti verso

Germania, Svezia ed altri paesi. Queste ultime due infrastrutture, unite al contesto socio economico del

tempo. garantirono l'avvio di una nuova forma di turismo, quello di massa. Ma ad oggi queste

infrastrutture, elementi essenziali per poter arrivare alla Riviera Riminese, come sono? Possiamo dire che

grazie al processo d'ammodernamento, di costruzione, manutenzione e sviluppo delle infrastrutture, i

collegamenti sono migliorati, ma non per questo non possono essere ulteriormente potenziate.

Analizziamo la situazione:

Page 15: giornalino 23.02 web - ITT MARCO POLO RIMINI1 L’AVVENTURA CONTINUA Anche quest’anno riparte l’attività del Pologiornale. Il benemerito prof. Bini ha lascito il posto ai nuovi

- Autostrada A14. Da pochi anni dispone di 3 corsie per ogni direzione, garantendo una maggior celerità e

notiamo che l'autostrada A14 ha assunto una molteplice funzionalità di collegamento.

- Altra infrastruttura importante è la linea ferroviaria

particolare, sono stati soppressi i collegamenti notturni e diurni che collegavano Rimini con l'e

lasciare spazio a transiti rapidi verso Milano, con l'uso della linea Alta Velocità Bologna

i treni Frecciarossa e della linea tradizionale

potenziata coi Frecciabianca. Grazie ai lavori di

potenziamento infrastrutturale in corso,

ridurre i tempi di viaggio fra la Riviera, il capoluogo

emiliano e Milano. Infine verso Roma, grazie agli

interventi che a breve saranno effettuati sulla linea

ferroviaria Falconara-Orte, il Frecciabianca Ravenna

Roma avrà un minor tempo di percorrenza.

- L'aeroporto Federico Fellini di Miramare

attraversando un momento non facile, nonostante sia capace di garantire collegamenti annui verso

Catania, Tirana, la Russia e in aggiunta i voli estivi della tedesca "AirBerlin" e alcuni

Ma queste infrastrutture per garantire un'offerta turistica di qualità vanno potenziate? Beh,

su tutti i fronti è notevole, ma sicuramente ha margini di miglioramento. Ad esempio si possono potenziare

i collegamenti ferroviari dal Nord-Ovest alla Riviera,

Bologna e valorizzare di più lo scalo aeroportuale di Miramare che sicuramente merita di accogliere voli

internazionali verso altre importanti mete, visto anche che è dotato

Non resta che aspettare le elezioni comunali di quest'anno a Rimini, per conoscere i futuri

merito alle politiche dei trasporti.

. Da pochi anni dispone di 3 corsie per ogni direzione, garantendo una maggior celerità e

un maggior spazio per coloro che la percorrono. Non sono solo

automobili, camion e bus riservati, i suoi unici fruitori, ma la

utilizzano anche autobus di tante nuove società private di

trasporto su gomma. Alcune sono linee di collegamenti estivi

che trasportano i vacanzieri dalle principali città del paese al

mare. Altri bus presenti tutto l'anno collegano Rimini con le

principali città del Nord-Est e del Sud. Alcune di queste

sono internazionali, come Baltour e Flixbus, ma anche alcune

locali come la "Fratelli Benedettini" di San Marino. Perciò

ssunto una molteplice funzionalità di collegamento.

la linea ferroviaria, che sta avendo un grande momento di sviluppo. In

particolare, sono stati soppressi i collegamenti notturni e diurni che collegavano Rimini con l'e

lasciare spazio a transiti rapidi verso Milano, con l'uso della linea Alta Velocità Bologna

e della linea tradizionale

potenziata coi Frecciabianca. Grazie ai lavori di

corso, si potranno

ridurre i tempi di viaggio fra la Riviera, il capoluogo

emiliano e Milano. Infine verso Roma, grazie agli

interventi che a breve saranno effettuati sulla linea

Orte, il Frecciabianca Ravenna-

empo di percorrenza.

L'aeroporto Federico Fellini di Miramare sta

attraversando un momento non facile, nonostante sia capace di garantire collegamenti annui verso

Catania, Tirana, la Russia e in aggiunta i voli estivi della tedesca "AirBerlin" e alcuni

Ma queste infrastrutture per garantire un'offerta turistica di qualità vanno potenziate? Beh,

su tutti i fronti è notevole, ma sicuramente ha margini di miglioramento. Ad esempio si possono potenziare

Ovest alla Riviera, utilizzando la linea ad Alta Velocità Torino

Bologna e valorizzare di più lo scalo aeroportuale di Miramare che sicuramente merita di accogliere voli

internazionali verso altre importanti mete, visto anche che è dotato di una delle piste più lunghe del Paese.

Non resta che aspettare le elezioni comunali di quest'anno a Rimini, per conoscere i futuri

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. Da pochi anni dispone di 3 corsie per ogni direzione, garantendo una maggior celerità e

un maggior spazio per coloro che la percorrono. Non sono solo

bus riservati, i suoi unici fruitori, ma la

utilizzano anche autobus di tante nuove società private di

trasporto su gomma. Alcune sono linee di collegamenti estivi

che trasportano i vacanzieri dalle principali città del paese al

tto l'anno collegano Rimini con le

Est e del Sud. Alcune di queste imprese

sono internazionali, come Baltour e Flixbus, ma anche alcune

locali come la "Fratelli Benedettini" di San Marino. Perciò

ssunto una molteplice funzionalità di collegamento.

, che sta avendo un grande momento di sviluppo. In

particolare, sono stati soppressi i collegamenti notturni e diurni che collegavano Rimini con l'estero, per

lasciare spazio a transiti rapidi verso Milano, con l'uso della linea Alta Velocità Bologna-Milano che utilizza

attraversando un momento non facile, nonostante sia capace di garantire collegamenti annui verso

Catania, Tirana, la Russia e in aggiunta i voli estivi della tedesca "AirBerlin" e alcuni voli charter.

Ma queste infrastrutture per garantire un'offerta turistica di qualità vanno potenziate? Beh, lo sforzo fatto

su tutti i fronti è notevole, ma sicuramente ha margini di miglioramento. Ad esempio si possono potenziare

utilizzando la linea ad Alta Velocità Torino-Milano-

Bologna e valorizzare di più lo scalo aeroportuale di Miramare che sicuramente merita di accogliere voli

di una delle piste più lunghe del Paese.

Non resta che aspettare le elezioni comunali di quest'anno a Rimini, per conoscere i futuri interventi in

Alessandro Romano IVE

Page 16: giornalino 23.02 web - ITT MARCO POLO RIMINI1 L’AVVENTURA CONTINUA Anche quest’anno riparte l’attività del Pologiornale. Il benemerito prof. Bini ha lascito il posto ai nuovi

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COMITATO DI REDAZIONE

CAPOREDATTORE

. Alex Merli VB

REDATTORI

. Margherita Paganelli IIA

. Cecilia Marchetti IF

. Anastasia Madamma IF

. Jessica Valentini IF

. Rita Igbinomvanhia IF

. Camilla Lorenzetti IF

. Jacopo Zavatta I F

. Nabou Gueye IF

. Enrico Nasuti IF

. Adriano Hametaj IF

. Giacomo Lorenzi IA

. Alessandro Romano IVE

. Linda Bellucci VA

REFERENTI FUNZIONE OBBIETTIVO

prof. Bruno M. A. Esposito

prof. Attilio Giovagnoli

COLLABORATORI

.Luna Magherini VB

.Asia Arlotti VB

.Eleonora Zavatta VB

.Ilde Stamindiroli IVC

.Elena Pazzini VA

.Alisha Battistini IH

.Andrea Giacinti VD

.Eya Arfaoui IF

.Giulia Smerilli IH

.Daria Rizza IH

.Cinzia Marquina IH