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Perché questo è un nuovo Dì giornale scolastico della 1a D della Scuola Media A.Manzoni di Cassano d’Adda Anno 1 Numero 1 dicembre 2016 Cassano d’Adda Nicola Milillo, un intervistatore intervistato Buongiorno a tutti! Noi siamo la classe prima D della scuola secondaria di 1* grado Alessandro Manzoni di Cassano d’Adda e questo è il nostro giornalino. Tutti insieme abbiamo scelto questa testata “1 Dì” perché siamo una 1a media e perché per la maggior parte di noi questa è stata la prima esperienza in questo settore, insomma il primo Dì o il primo giorno. Sul nostro giornale potete leggere no- ve articoli, una intervista e, natural- mente, l’oroscopo con tutti e dodici i segni zodiacali con relative previsioni. La cronaca, oltre ad occuparsi del vo- stro futuro, ha realizzato l’intervista a Nicola Milillo, un giornalista in pensio- ne che ci è venuto a trovare a scuola, mentre lo sport si è concentrato su nuoto e pallanuoto. La cultura si è occupata del cibo italia- no, delle religioni nel mondo e della musica rock, tre argomenti “belli tosti”. L’attualità l’ha fatta da padrona negli esteri con un articolo sulla prossima uscita dalla Ue della Gran Bretagna, mentre Alberto e Francesco hanno voluto contribuire con due disegni. Ma, come potete leggere, ci siamo cimen- tati anche con un articolo in due lingue: italiano e spagnolo. Questo è “1 Dì”, il nostro giornalino, e speriamo proprio che vi piaccia! gruppo? Non so dire, non è capitato quasi mai. * Hai lavorato con giornalisti famosi? Sì, alcuni però con un pessimo carattere. * Che rapporto avevi con i colleghi? Non sempre buono. * Eri bravo? Bravo, ma non bravissimo * In quali settori davi il meglio? Me la cavavo un po’ in tutto. * Hai mai intervistato qualche persona im- portante? Forse sì, qualche attore o qual- che sportivo come Marco Pantani ed Ed- die Irvine. * Hai mai ricevuto critiche? Mai stato all’altezza delle critiche. * Hai lavo- rato a Napoli, come è stato? Napoli è fantastica e quando me ne sono andato ho provato malinconia. * Servono i com- menti dei lettori? Qualche volta * Quale è l’ultimo giornale per il quale hai lavorato? Il settimanale Oggi. * Come è stato anda- re in pensione? All’inizio ho provato sollie- vo poi melanconia. * Hai scelto tu di an- darci? No. * La vita è più bella adesso o prima? Sia prima che oggi. * Sei sposato? Sì * Hai figli? Uno, Giacomo, di 14 anni che mi piace veder crescere. * Consiglie- resti il tuo lavoro a Giacomo? Certo, ma non è necessario. Nicola Milillo, giornalista barese ma mila- nese d’adozione oggi in pensione dopo 42 anni di lavoro, è venuto a trovarci in reda- zione e noi ne abbiamo approfittato per fargli alcune domande. Eccole: * Da piccolo che lavoro volevi fare? So- gnavo di volare. * Cosa hai studiato? Ho fatto il liceo scientifico. * Cosa hai provato quando ti sei diplomato? Sollievo. * Sei andato all’università? Sì, mi sono iscritto ad architettura all’Università di Milano, ma contemporaneamente ho cominciato a lavorare per mantenermi. * Qual è stato il primo lavoro? Impacchettavo giornali il sabato notte, una esperienza interessan- te. Poi ho fatto il correttore di bozze e do- po ho cominciato a scrivere per Il Monello, un lavoro faticoso. * Ha fatto il militare? e penso sia stata una grande perdita di tempo. Ho dovuto smettere di lavorare e non mi è piaciuto. * Quanti anni aveva il tuo primo capo? Un anno più di me. * Hai cambiato molte redazioni? Come mai? Perché allora si poteva e poi perché è bello cambiare. * Quante ore al giorno lavoravi? Circa 10. * Ti piaceva lavorare in FAMILY BANKER OFFICE VIA V.VENETO 24 CASSANO D’ADDA 0363 63323

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Perché questo è un nuovo Dì

giornale scolastico della 1a D della Scuola Media A.Manzoni di Cassano d’Adda

Anno 1 Numero 1 dicembre 2016 Cassano d’Adda

Nicola Milillo, un intervistatore intervistato

Buongiorno a tutti! Noi siamo la classe prima D della scuola secondaria di 1* grado Alessandro Manzoni di Cassano d’Adda e questo è il nostro giornalino. Tutti insieme abbiamo scelto questa testata “1 Dì” perché siamo una 1a media e perché per la maggior parte di noi questa è stata la prima esperienza in questo settore, insomma il primo Dì o il primo giorno. Sul nostro giornale potete leggere no-ve articoli, una intervista e, natural-mente, l’oroscopo con tutti e dodici i segni zodiacali con relative previsioni. La cronaca, oltre ad occuparsi del vo-stro futuro, ha realizzato l’intervista a Nicola Milillo, un giornalista in pensio-ne che ci è venuto a trovare a scuola, mentre lo sport si è concentrato su nuoto e pallanuoto. La cultura si è occupata del cibo italia-no, delle religioni nel mondo e della musica rock, tre argomenti “belli tosti”. L’attualità l’ha fatta da padrona negli esteri con un articolo sulla prossima uscita dalla Ue della Gran Bretagna, mentre Alberto e Francesco hanno voluto contribuire con due disegni. Ma, come potete leggere, ci siamo cimen-tati anche con un articolo in due lingue: italiano e spagnolo. Questo è “1 Dì”, il nostro giornalino, e speriamo proprio che vi piaccia!

gruppo? Non so dire, non è capitato quasi mai. * Hai lavorato con giornalisti famosi? Sì, alcuni però con un pessimo carattere. * Che rapporto avevi con i colleghi? Non sempre buono. * Eri bravo? Bravo, ma non bravissimo * In quali settori davi il meglio? Me la cavavo un po’ in tutto. * Hai mai intervistato qualche persona im-portante? Forse sì, qualche attore o qual-che sportivo come Marco Pantani ed Ed-die Irvine. * Hai mai ricevuto critiche? Mai stato all’altezza delle critiche. * Hai lavo-rato a Napoli, come è stato? Napoli è fantastica e quando me ne sono andato ho provato malinconia. * Servono i com-menti dei lettori? Qualche volta * Quale è l’ultimo giornale per il quale hai lavorato? Il settimanale Oggi. * Come è stato anda-re in pensione? All’inizio ho provato sollie-vo poi melanconia. * Hai scelto tu di an-darci? No. * La vita è più bella adesso o prima? Sia prima che oggi. * Sei sposato? Sì * Hai figli? Uno, Giacomo, di 14 anni che mi piace veder crescere. * Consiglie-resti il tuo lavoro a Giacomo? Certo, ma non è necessario.

Nicola Milillo, giornalista barese ma mila-nese d’adozione oggi in pensione dopo 42 anni di lavoro, è venuto a trovarci in reda-zione e noi ne abbiamo approfittato per fargli alcune domande. Eccole: * Da piccolo che lavoro volevi fare? So-gnavo di volare. * Cosa hai studiato? Ho fatto il liceo scientifico. * Cosa hai provato quando ti sei diplomato? Sollievo. * Sei andato all’università? Sì, mi sono iscritto ad architettura all’Università di Milano, ma contemporaneamente ho cominciato a lavorare per mantenermi. * Qual è stato il primo lavoro? Impacchettavo giornali il sabato notte, una esperienza interessan-te. Poi ho fatto il correttore di bozze e do-po ho cominciato a scrivere per Il Monello, un lavoro faticoso. * Ha fatto il militare? Sì e penso sia stata una grande perdita di tempo. Ho dovuto smettere di lavorare e non mi è piaciuto. * Quanti anni aveva il tuo primo capo? Un anno più di me. * Hai cambiato molte redazioni? Come mai? Perché allora si poteva e poi perché è bello cambiare. * Quante ore al giorno lavoravi? Circa 10. * Ti piaceva lavorare in

FAMILY BANKER OFFICE

VIA V.VENETO 24

CASSANO D’ADDA

0363 63323

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Giornale scolastico della 1a D della scuola A.Manzoni di Cassano d’Adda

Caporedattore: Alessandro M.

Segreteria: Check Grafico: Nicolò G.

Cultura: Flavio, Abigail, Iuliana, Alain, Alessandro G., Mattia, Gabriel. Cronaca: Mattias, Chiara, Luca, Ga-briele. Esteri: Loreley, Sara, Marisol, Fabio, Patrick, Nicolò S.. Sport: Giulia, Francesca, Antonio

Disegni di Francesco e Gabriele

CULTURA

L’uomo ha sempre creduto, in tutto il mon-do e in tutte le epoche storiche, ad un essere superiore, sacro. Una credenza che ha creato dogmi, precetti e riti ma anche, nelle derive fondamentaliste, guer-re e terrorismo. Vediamo allora quali sono e quali caratteristiche hanno le religioni più diffuse oggi nel mondo: CRISTIANESIMO: è una religione mono-teista (un solo dio) presente in tutto il mondo. Si fonda sulla predicazione di Gesù di Nazareth, il Messia. Ad oggi ci sono più di 2 miliardi e mezzo di fedeli spersi sui cinque continenti e sono divisi tra cristiani cattolici, protestanti ed orto-dossi. ISLAM: anch’essa monoteista, è nata nella penisola arabica ed è stata fon-data dal profeta Maometto. È la seconda religione più diffusa con oltre 1,6 miliardi di fedeli. BUDDISMO: nato in India dagli insegnamenti dell’asceta Siddharta Gauta-ma, detto il Buddha, nel 6 secolo a.c.. Diffuso soprattutto nel subcontinente in-diano e in Asia orientale, prevede la rein-carnazione dell’uomo. INDUISMO: ha origini molto antiche e raccoglie credenze e pratiche religiose dell’India, dove è la religione più diffusa. Prevede il culto di molte divinità tra le quali figurano Brahma, V ishnu e Shiva . EBRAISMO/GIUDAISMO: è la religione del popolo ebraico, si fonda sull’Antico Testamento della Bibbia ed è una delle più antiche religioni monoteiste.

Il cibo è un patrimonio culturale, è e-spressione di ogni singola comunità, di ogni campanile, paese, nazione. È però anche tradizione, memoria che si tra-manda nei tempi e che nasce dal basso. Nel caso del cibo, spesso nasce dalla cucina povera, quella delle campagne e della fatica e l’Italia, paese dei mille campanili e dei mille borghi, ne dà am-pia dimostrazione. Nel mondo chi non conosce infatti gli spaghetti alla bologne-se o la pizza o ancora la pasta alla car-bonara? Chi non ha mai sentito nomina-re le lasagne, la fiorentina o, tra i dolci, i cannoli siciliani o il panettone ormai pre-sente nei negozi di tutto il mondo? Restando tra i campanili più vicini a noi come dimenticare i casoncelli, le polen-te, la cassoeula o i pizzoccheri? Tutti piatti poveri a cominciare dalla cassoeu-la, piatto tipicamente invernale (quando si ammazzava il maiale), fatto con le parti meno nobili dell’animale e con la verza gelata. Ma nel mondo cosa è più italiano della pizza? Nata a Napoli ed ormai presente anche negli angoli più sperduti, la pizza altro non è che un impasto di farina, acqua, lievito, sale che una volta p r o n t o viene con-dito e cot-to in un forno a legna. Più povero di così … La più famo-sa? La Margherita che deve il nome dalla Regi-na omonima e prevede come condimen-to mozzarella, pomodoro e basilico. Bianco, rosso e verde, esattamente i colori della bandiera italiana! Certo che dopo questo articolo sale un certo lan-guorino e allora...buon appetito!

La musica, che a noi piace moltissimo, è l’arte di mettere insieme rumori e suoni ma è anche, come dice lo scrittore M.C.Garretty, “la voce che ci dice che la razza umana è più grande di quanto essa stessa sappia”. La si può suddividere in tre grandi cate-gorie: la musica classica, chiamata an-che colta; la musica folk o tradizionale; la musica popolare, il jazz ed il blues. Ogni genere musicale può poi essere suddiviso ancora in sottocategorie, così per la musica classica si hanno l’opera lirica (cantata), la sinfonia (quasi esclu-sivamente strumentale) ed in alcuni casi il jazz. Nella musi-ca popola-re trovia-mo, ad esempio, il rock, nato tra il 1940 ed il 1950 negli Usa dai vari filoni del blues, del country, del jazz, del gospel e che in Italia si diffonde grazie al Quartetto Cetra ed a Adriano Celentano; il pop e, più recentemente il metal. Tra gli autori di musica classica ci piacciono Beethoven e Mozart; di jazz Miles Davis; di rock i Queen, i Beatles ed i Guns N Roses. Molti gli strumenti usati per suonare la musica (flauto, violi-no, viola, chitarra, batteria, pianoforte, arpa, tromba, tamburi, banjo, violoncel-lo, contrabbasso, triangolo, ecc ecc. Eh si, anche il triangolo, uno strumento all’apparenza semplice, ha il suo posto in un’orchestra e non sono pochi i brani nei quali prestando attenzione lo si può ascoltare, come ad esempio nel concer-to n. 1 di Franz Liszt. Questo a dimo-strazione che l’importanza di uno stru-mento, e non solo di uno strumento, non sta nella sua grandezza!

RELIGIONE MUSICA CIBO

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BREXIT: BYE BYE LONDON

OROSCOPO

Toro (21 apr - 20 mag ):

Avrai un anno splendente

Ariete (21 mar - 20 apr):

Vincerai la lotteria

Gemelli (21 mag - 21 giu):

Sarete fortunati in amore e lavoro

Cancro (22 giu - 22 lug):

Diffonderete felicità

Leone (23 lug - 23 ago):

Sarete coraggiosi

Vergine (24 ago - 22 set):

Divertirai i tuoi amici

Bilancia (23 set - 22 ott):

Questo mese avrai fortuna

Scorpione (23 ott - 22 nov):

Attirerai con la tua bellezza interiore

Sagittario (23 nov - 21 dic):

Non vi mancherà niente

Capricorno (22 dic - 20 gen):

Troverai la tua anima gemella

Acquario (21 gen - 19 feb):

I vostri amici vi saranno vicini

Pesci (20 feb - 20 mar):

Sarete amorevoli

Il 23 giugno 2016 gli inglesi hanno votato contro la per-manenza del Regno Unito nell’Unione Europea, dando così il via a quelli che molti chiamano Brexit (parola composta da British e da Exit inventata dai media sulla scia della greca Grexit). Il referendum, proposto dall’ex premier David Cameron, si è concluso con il 51,9% dei partecipant i a favore dell’uscita (48,1% i contrari) con Scozia ed Irlanda del Nord che hanno però eviden-ziato una vittoria dei favore-voli alla permanenza. Risultato che ha spinto i premier di Scozia e Irlanda del Nord a rilanciare un refe-rendum sull’indipendenza da Londra. Un analogo risultato,

la vittoria cioè dei favorevoli alla permanenza nella Ue, si è registrata anche nella “Grande Londra” dove al sin-daco della capitale è stata inviata una petizione, con un migliaio di firme, chiedendo l’indipendenza di Londra dal Regno Unito. Di fatto il Re-gno Unito non è ancora usci-to dalla Ue e non lo sarà pri-ma di marzo 2019, dopo aver cioè discusso con i funzionari europei i termini dell’uscita. Ma le reazioni all’esito del referendum non si sono fatte attendere e si sono eviden-ziate già nelle prime ore con le dimissioni del premier Da-vid Cameron, sostituito da Theresa May ed il crollo della sterlina (scesa ai minimi degli ultimi 30 anni).

bbc.com

Il malcontento per le posizioni dell’Unione Europea e l’illusione dei sudditi di Elisabetta per un futuro migliore fuori dalla Ue. Queste sono state le cause principali della Brexit

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Il nuoto è uno sport individu-ale che, a livello agonistico, prevede discipline di squa-dra. Antico come l’uomo (sono stati trovati disegni risalenti a 10.000 anni fa nella Caverna dei Nuotatori nel deserto del Sahara) e presente sin dalla prima edi-zione delle Olimpiadi, il nuo-to può essere praticato per svago, per competizioni, per soccorso o per lavoro. L’agonistica prevede gare contro il tempo, individuali o di squadra (le staffette), pal-lanuoto, nuoto sincronizzato e per una componente il triathlon. In quello che tutti definiamo nuoto ci sono gare individua-li, che si svolgono in piscina maschili o femminili, suddivi-se in specialità (stile libero, dorso, rana e farfalla) e lun-ghezza. Ci sono poi le staf-fette che possono essere di specialità o miste. Esiste poi quello che viene chiamato nuoto libero (in acque libere) o di fondo. Maschile e femminile gli atleti di questa disciplina non ga-reggiano nella vasca di una piscina ma in acque aperte come quelle dei laghi, dei fiumi o del mare. Si divide in quattro categorie suddivise in base alla lunghezza: 5 km, 15 km, 25 km e oltre 25 km. Nella pallanuoto, specialità nella quale eccelle l’Italia con le due nazionali conosciute come Setterosa e Settebbel-lo, due squadre di sette gio-catori si affrontano in partita e, come nel calcio, vince chi segna il maggior numero di reti. Il nuoto sincronizzato è una disciplina di gruppo dove si eseguono delle coreografie acquatiche sincronizzate ed assomiglia ad una danza. Vi è infine il triathlon, specia-lità nella quale gli atleti (maschi e femmine) si sfida-no in gare composte da pro-ve di nuoto, ciclismo e corsa. Parenti alla lontana, ma non troppo, vi sono infine i tuffi dove gli atleti si sfidano lan-ciandosi dal trampolino (1 o 3 metri) o da una piattaforma posta a 10 metri di altezza. Più recenti i tuffi da grandi altezze (20/30 metri).

Nuoto: perché l’acqua è bella!

L’Italia a Rio 2016

Gli azzurri del nuoto, dei tuffi e della pallanuoto hanno raccol-to alle Olimpiadi 2016 di Rio de Janeiro 8 medaglie: 1 oro con Gregorio Paltrinieri nei 1500 m., 3 argenti con il Set-terosa nella pallanuoto, Ra-chele Bruni nella 10 km di fondo e la coppia Dallapé / Cagnotto nei tuffi sincronizza-ti; 4 bronzi con il Settebello nella pallanuoto, Tania Ca-gnotto nei tuffi trampolino e con Gabriele detti terzo sia nei 400 che nei 1500 metri. A queste medaglie vanno poi aggiunte quelle, numerose, conquistate alle Paralimpiadi: Arjola Trimi (argento nei 50 m sl), Francesco Bettella (argento 50 m sl), Federico Morlacchi (oro nei 200 m mi-sti, argento 100 m farfalla e nei 400 m sl), Efrem Morelli (50 m rana), Francesco Boc-ciardo (oro nei 400 sl) , Giulia Ghiretti (argento nei 100 m rana e bronzo nei 50 m farfal-la), Cecilia Camellini (argento nei 400 m sl) e Vincenzo Boni (bronzo nei 50 m dorso).

Tantissimi i campionissimi sia italiani che stranieri a cominciare da Federica Pellegrini, che ha segnato più record del mondo ed ha vinto molte medaglie. Tra i “mostri” mondiali anche Michael Phelps, ritirato-si dopo le O-limpiadi 2016 di Rio.

A sinistra Federica Pellegrini. Qui sopra, nella foto di Lettera 43, Federico Morlacchi. In basso le incisioni trovate nella Caverna dei nuotatori, in Egitto al confine con la Libia, che risalgono a 10.000 anni fa.

Noi, quelli del

basket, danza

classica, kung fu e

tiro con l’arco “Il basket -secondo Nicolò S.-, è uno sport divertente e lo consiglio perché è faticoso, non ci si fa male e serve mol-ta precisione per tirare”. “Ho scelto il kung fu -ci dice Fabio- perché lo preferisco a molte altre arti marziali e poi perché così da grande mi potrò difendere”. “Il tiro con l’arco richiede mol-ta concentrazione, precisione e regolarità, resistenza allo stress e spirito di squadra. Per questo -confessa Lore-ley- lo pratico da più di due anni”. “Ho scelto la danza classica, parente di una disciplina sportiva visto l’allenamento che ci vuole, perché mi ispi-rava il ballo”. Sara lo suggeri-sce a molti perché richiede concentrazione.