Giorgio GILLI Professore Ordinario di Igiene Dipartimento di Sanità Pubblica e Microbiologia
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Giorgio GILLIProfessore Ordinario di IgieneDipartimento di Sanità Pubblica e MicrobiologiaUniversità degli Studi di TORINO
Da rifiuto a Da rifiuto a risorsa:valorizzazione risorsa:valorizzazione
economica ed ecologicaeconomica ed ecologica
Produzione lorda da fonti rinnovabili dal 1996 a oggi
I recenti incrementi nella produzione e la riduzione dei consumi di energia elettrica hanno fatto sì che la produzione da fonti rinnovabili abbia coperto, nel 2009, circa il 20% del consumo interno lordo italiano di energia elettrica.
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Potenza efficiente lorda degli impianti di generazione in Italia, nel 2009
Produzione lorda di energia elettrica in Italia, nel 2009
Relazione dell’autorità per l’energia elettrica e il gas, 3 febbraio 2011
Il quadro globale energetico italiano, nel 2009
Consumo lordo di energia → 180,2 milioni di t.e.p.
Energia primaria da tutte le fonti rinnovabili → 19,3 milioni di t.e.p. (10,7% dei consumi totali di energia)
Energia prodotta dalle biomasse → 5 Mtep (2,3 % dei consumi totali di energia)
Fonte Terna/Relazione dell’autorità per l’energia elettrica e il gas, 3 febbraio 2011
Crescita del numero cumulativo degli impianti qualificati in esercizio, suddivisi per fonte rilevati dal censimento C.R.P.A.
(centro ricerche produzioni animali s.p.a.)del 2010
Fonte : GSE (Gestore del Sistema Elettrico )/CRPA 2010
IL BIOGAS IN ITALIA
Marzo 2010: 319 impianti
Impianti operativi
Impianti in costruzione Totale impianti
Agro-zootecnici 199 74 273FORSU + fanghi di depurazione 14 0 14Reflui agroindustria 30 2 32Totale 243 76 319
(1)
Fonte GSE elaborazione dati ARPA
LE FONTI DI ENERGIA ALTERNATIVA IN PIEMONTE
Impianti IAFR (impianti alimentati da fonti rinnovabili) per fonte – anno 2009
Numero Potenza (MW) Produzione (GWh)Idraulica 252 688 1395Eolica 5 13 24Solare 2 0 0Geotermica / / /Biomasse solide 6 32 175Bioliquidi 4 6 41Biogas 18 17 110Gas di discarica 22 32 207Rifiuti 1 9 21Totale 310 797 1973
4,535
Alessa
ndria 0
0,51
1,52
2,53
3,54
Biella
Cuneo
Novara
Torino
VCO
Vercell
i0
5
10
15
20
25
30
BiogasBiomassePotenza Biogas (MW)Potenza Biomasse(MW)
0
2
4
6
8
10
12
14
Alessa
ndria
Biella
Cuneo
Novara
Torino
VCO
Vercell
i0
5
10
15
20
25BiogasBiomassePotenza Biogas (MW)Potenza Biomasse(MW)
Impianti qualificati Impianti qualificati in esercizioin esercizio
Impianti qualificati Impianti qualificati in progettoin progetto
Fonte GSE 30/6/2008
IL BIOGAS IN PIEMONTE
CODIGESTIONEPer avere una digestione con un rapporto costo/efficienza favorevole si possono trattare differenti tipi di substrato miscelati in un unico digestore, incrementando la produzione di BIOGAS e compensando le fluttuazioni di biomassa stagionale
MATERIE PRIME UTILIZZATE PER LA DIGESTIONE ANAEROBICA
Reflui zootecniciLiquami di suini e boviniPollina
Scarti agro-industrialiSiero Scarti vegetaliFanghi di birrerie e cantine
Scarti macellazioneGrassi SangueContenuto stomacale
FORSU
fanghi di depurazione acque
Scarti colturalipaglia vinacce
Colture energeticheMais Sorgo Triticale
Fonte: Lab .Biocombustibili e biomasse
CARATTERISTICHE CHIMICHE E POTENZIALITA’ PRODUTTIVE DELLE BIOMASSE
MaterialiSostanza Secca (%)
Sostanza organica (%) m3 biogas/t SV
deiezioni suini 3-10 68-85 300-550
deiezioni bovini 6-11 68-85 200-400
Paglia 78-85 80-90
insilato di mais 35 85
insilato d'Erba 26-82 67-98
siero 4,5-6,5 80-90 330
scarti vegetali 10-20 65-85 440
Fanghi macellazione 5-24 83-98 800
Grassi animali 50-90 75-95 1100
Intestini pressati 20-45 90 900
RIFIUTI Frazione organica 9-37 74-98 700
ALLEVAMENTI
AGRICOLTURA
300-700
AGRO-INDUSTRIA
MACELLAZIONE
MaterialiSostanza
organica (%) m3 biogas/t SV
deiezioni suini 3-10 68-85 300-550
deiezioni bovini 6-11 68-85 200-400
Paglia 78-85 80-90
insilato di mais 35 85
insilato d'Erba 26-82 67-98
siero 4,5-6,5 80-90 330
scarti vegetali 10-20 65-85 440
Fanghi macellazione 5-24 83-98 800
Grassi animali 50-90 75-95 1100
Intestini pressati 20-45 90 900
RIFIUTI Frazione organica 9-37 74-98 700
300-700
liquame di 1 bovino(400Kg)
25-35m3 biogas /anno
liquame di 1 suino(100Kg)
8000-12000m3 biogas /anno
1 ha si silomais(55t/a)
200-300m3 biogas /anno
1 ha mais = 40 bovini 1 ha mais = 300-400 suini
R.Chiumenti Dip. Scienze Ambientali Università di Udine
Scelta delle biomasseDue sono gli aspetti importanti della scelta delle matrici organiche da utilizzarsi in un digestore: il costo della matrice e la produttività della matrice in termini di biogas prodotto per unità di peso.
BIOMASSA Sostanza secca%
Produzione potenziale di biogas (m3/t t.q.)
Costo (euro/t)
Costo unitario biogas Producibile(euro/m3 biogas)
Insilato di Mais 30 200,4 72 0.36Liquame suino 4.2 10.4 0 0Liquame bovino 1.8 2.4 0 0Pollina 23.5 97.8 0 0Rifiuto organico selezionato 49 385 - 45 - 0.11Frazione organica dei rifiuti 35 226 - 45 - 0.20Rifiuto a base vegetale 26,4 177 - 45 - 0.25Fango di depurazione 19.3 46.4 0 0Scarti a base di frutta e verdura 23.7 157.1 - 45 - 0.28
L’informatore agrario: Fattori che rendono ottimale la digestione, 2008
FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA (Forsu) 2009 in Piemonte
• Quantità trattata in compostaggio e digestione anaerobica : ~ 181.000 t - 79%• Quantità trattata fuori Regione: ~ 48.000 t (21%)
(Fonte: Indagine sui rifiuti della Regione Piemonte, anno 2010)
PROVINCIA Frazione Organica (t/a)
Alessandria 24.525,77Asti 12.628,82
Biella 4.290,74Cuneo 7.516,25Novara 26.716,63Torino 140.545,98VCO 11.800,41
Vercelli 727,30Totale Regione 228.751,89
51,4 Kg/ ab. * anno
Digestione anaerobica della FORSU
La sola Provincia di Torino ha una potenzialità di quasi 30 milioni di Nm3/anno di biogas da digestione anaerobica di FORSU.
Equivalenti a 50.000 MWh all’anno di energia elettrica.
2006 [ton/a] ITALIA PiemonteProvincia di Torino
FORSU (umido+verde) 2.702.500 272.451 187.266Potenzialità impianti digestione anaerobica 300.000 100.000 100.000FORSU trattata 138.000 35.000 35.000Potenzialità Impianti di Compostaggio 5.901.214 535.657 110.000Quantità tot trattata 3.185.597 342.613 87.944Organico 1.184.097 84.578 55.000Verde 1.076.503 122.072 20.800Fanghi 536.166 84.074 1.800altro 388.848 51.889 10.000
Osservatorio rifiuti Provincia di Torino, 2006
MA QUANTO BIOGAS PRODUCO DA 1 TONNELLATA DI FORSU
Costo smaltimento FORSU € /TON = 80-100 €
Rifiuti in Piemonte
90 € x 228.751= 20.587.590 €
Biogas : 228.751 x 137 =31.338.887 m3 biogas totali
Nel progetto in corso…
PROVINCIA Frazione Organica (t/a)
Alessandria 24.525,77Asti 12.628,82
Biella 4.290,74Cuneo 7.516,25Novara 26.716,63Torino 140.545,98VCO 11.800,41
Vercelli 727,30Totale Regione 228.751,89
RESA 0.73 m3/kg SV 137 m3 biogas per tonnellata FORSU
……E con i Certificati verdi?
1 m3
biogas1,8-2 kWh
energia elettrica1Kwh = 0.09 €
Ricavo da 1 ton di FORSU137 x 2 = 274 KWh274 x 0.09 = ~ 25 €
Vendita energia elettrica (90 €/Mwh)
1Kwh = 0.11 €
Ricavo da 1 ton di FORSU137 x 2 = 274 KWh274 x 0.11 = ~ 30 €
1 m3
biogas1,8-2 kWh
energia elettrica
Cerificati Verdi (112,82 €/MWh €) +
55 €/ ton FORSUa cui bisogna anche aggiungere i costi del “NON SMALTIMENTO” ~ 90 €/ton
= 145 €/ton
A titolo di esempio, un azienda con un impianto di potenza pari ad 1MW, potrebbeteoricamente produrre:1MW x 24h x 365 giorni = 8.760 MWh• Il valore cumulato dei suoi CV sarebbe:
8.760 x 1,8 x 91,38 =1.440.879,8 €
• Nel 2006 il valore medio dei CV è stato di 139,13, nel 2009 di 112,82 €/MW
• La quantità di CV si ottiene moltiplicando i MWh prodotti per un coefficiente variabile tra 0,8 e 1,8 (a seconda del tipo di impianto).
UN ESEMPIO PRATICO: Azienda da 2 MW, che produca elettricità da biogas da FORSU
• Operatività: 16 ore al giorno• Operatività: 290 giorni/anno• Coeff. Di Moltiplicazione per la FORSU: 1,10
MWh = 2 x 16 x 290 = 9280CV = 9280 X 1,10 = 10208PARI AD UN VALORE DI 10.208 MWh x 112,82 = 1.159.789 €
A questa somma si aggiunge il valore dell’elettricità prodotta a 90 euro/Mwh: = 9.280 x 90 = 835.200PER UN TOTALE DI = 1.159.789+ 835.200 = 1.994.989 €
FORZA Capitale necessario relativamente basso
Stato dell’arte della tecnologia, ivi incluso il controllo dell’inquinamento
Potenziale di produzione elettrica tramite il metano prodotto
Riduzione della parte organica nelle discariche con la conseguente riduzione dei
gas prodotti dalle discaricheContributo nelle politiche nazionali ed
europee per l’aumento delle sostanze di scarto riciclate
Riduzione dell’impatto ambientale
La parte biodegradabili dei rifiuti può essereintegrato con materiali provenienti da fonti
animali e vegetaliL’energia prodotta può ottenere i Certificati
Verdi e le varie altre agevolazioni previste
Riduce la massa dei rifiuti
DEBOLEZZALa digestione anaerobica per i rifiuti richiede un
costoso pre-processoEmissione di cattivi odori durante le fasi discarica dai camion, separazione e carico nei
digestoriLa digestione anaerobica richiede più capitali
del compostaggioSolo la parte organica dei materiali può essere
usata per ottenere i benefici legislativi per laproduzione di energia.
Vi sono costi per le varie fasi di avvicinamento,carico, scarico, sollevamento dei materiali da
trattareI prodotti finali separati (sostanze non
biodegradabili) possono essere compromessiper il riciclaggio in quanto contaminati
E’ necessaria la pulizia, la lavorazione e lostoccaggio del gas prodotto, cose che hanno
un costo.Il digestato prodotto, se non utilizzato in
agricoltura, deve essere portato a discaricacon i costi connessi
Punti di forza e di debolezza della digestione anaerobica
Fonti di biomassa per la produzione di biogas nel vostro territorio. Campagna Energia sostenibile per l'Italia Supplemento al N. 405 Lug 2008
BILANCIO COMPLESSIVO DELLE EMISSIONI DI CO2 IN IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO E
DIGESTIONE ANAEROBICA DELLA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI
Regione Veneto/ dati ARPAV – Osservatorio regionale per il Compostaggio Compost una fonte di nuova fertilità (2009)
Michael Köttner, Dipl. Agrar-Biologe Internationales Biogas und Bioenergie Kompetenzzentrum
FERMENTAZIONE ANAEROBICA COMPOSTAGGIO
ENERGIA Produzione (300-600 kWh/t) Consumo h (20-100 kWh/t)
RISANAMENTOGarantito sotto gli standard da
osservare e rispettareGarantito sotto gli standard da
osservare e rispettare
EMISSIONI Bassi (Odori, ammoniaca)Alti (Odori,
ammoniaca,Metano,Nox, H2SO4)EFFETTO FERTILIZZANTE (N) Veloce Lento
MATRICI NON IDONEE Potature alberi e cespugliMatrici liquide (tali biomasse
possono essere utilizzate solo se
FERMENTAZIONE ANAEROBICE VS. COMPOSTAGGIO
IMPIANTO PER 550 BOVINI 75KW
Utile operativo 52900 euro/anno
pay-back 6,6 anni
entrate uscite
Costo dell'Impianto euro 350.000
energia elettrica prodotta kWh/anno 622.500energia elettrica finanziata dai CV (al netto dell'autoconsumo) kWh/anno 560.250 67.230
energia elettrica utilizzata (1) kWh/anno 80.000 3.200
vendita energia elettrica (2) kWh/anno 480.250 38.420
costo biomassa euro
ammortamento interessi (3) euro 40.000
quote varie (4) euro 3.500
manutenzione euro 12.450
(1) Per sala mungitura e altre utenze(2) A 0,08 euro/KWh(3) In 12 anni con interesse al 6%(4) 1% del costo dell’impianto
entrate uscite
Costo dell'Impianto euro 350.000
energia elettrica prodotta kWh/anno 622.500energia elettrica finanziata dai CV (al netto dell'autoconsumo) kWh/anno 560.250 168.000
energia elettrica utilizzata (1) kWh/anno 80.000 3.200
vendita energia elettrica (2) kWh/anno
costo biomassa euro
ammortamento interessi (3) euro 35.000
quote varie (4) euro 3.500
manutenzione euro 12.450
Utile operativo 120,000 euro/anno
pay-back 2,9 anni
(1) Per sala mungitura e altre utenze(2) A 0,3 euro/KWh(3) In 15 anni con interesse al 6%(4) 1% del costo dell’impianto
…CON I CERTIFICATI VERDI (KWh 0,3 €)
Propensione al recupero mediante DIGESTIONE ANAEROBICA e/o compostaggio di scarti/sottoprod. organici da agroindustria
*** ottima ** buona * scarsaFonte: CRPA
DIGESTIONE ANAEROBICA
Criticità COMPOSTAGGIO Criticità
DEIEZIONI ZOOTECNICHE - liquami suini e bovini *** - NO -
- letame bovino ** lettiera ** umidità - lettiera avicola NO -- ** azoto
- pollina (senza lettiera) ** azoto, inerti ** azoto
SOTTOPRODOTTI ANIMALI
- sangue e altri SOA liquidi *** pastorizzazione,
azoto, grassi NO --
- SOA solidi (U< 80-85%) ** pastorizzazione,
azoto, grassi ** azoto
- siero di latte *** acidità NO --
SCARTI VEGETALI
- buccette di pomodoro * scarsa
biodegradabilità * scarsa
biodegradabilità - scarti vegetali vari (mais dolce, polpe bietola, ecc.) *** acidità *** umidità
FANGHI DEPURAZIONE - dal comparto vegetale ** inerti ** umidità - dal comparto animale ** grassi ** umidità
Gerarchia di gestione dei rifiuti
Sostenibilità minima
Sostenibilità massima
Minimizzazione Minimizzare la produzione
Massimizzare il recupero di materia
Massimizzare il recupero di energia
Minimizzare il ricorso in discarica
Incenerimento VS riciclo plastica
pulita
Incenerimento VS Digestione anaerobica
Incenerimento VS compostaggio
Incenerimento VS Discarica rifiuti misti
L’incenerimento è la soluzione migliore
L’incenerimento non è la migliore alternativa
La differenza tra l’incenerimento e le alternative è minima
Inceneritore Vs Digestione anaerobica SINTESI DELL’ESAME DEGLI IMPATTI AMBIENTALI STIMATI DA 12 DIVERSI STUDI
Evaluating waste incineration recovery method from an environmental point of view (Confederation Of European Waste to Energy Plants 2004)
GWP potenziale di riscaldamento globaleAcid potere acidificanteEutr. EutrofizzazionePhot. Fotossidazione Tox. Tossicità
2631
64
100
68 64
24
6 512
0
20
40
60
80
100
120
Incenerimento VS riciclo plastica
pulita
Incenerimento VS Digestione anaerobica
Incenerimento VS compostaggio
Incenerimento VS Discarica rifiuti
misti
L’incenerimento è la soluzione miglioreL’incenerimento non è la migliore alternativa
La differenza tra l’incenerimento e le alternative è minima
RISULTATI DELL’ESAME DEGLI IMPATTI AMBIENTALI STIMATI DA 12 DIVERSI STUDI