Storia del territorio delle Giare Chi erano i Giaresi La chiesetta delle Giare L’asparago: prodotto tipico delle Giare Storia della famiglia Pettenon Toponimo di Gambarare Un territorio ricco di storia sospeso tra t

erra e laguna Cippi Le manifestazioni

LEGENDAColore Abbinamento

giallo località

viola chiese

azzurro canali

Le terre delle Giare sono situate a sud del territorio Mirese lungo la laguna di Venezia.

Le Giare, erano un territorio soggetto molto spesso ai capricci delle acque a causa delle alte maree e e gli argini dei fiumi troppo bassi e poco protettivi e ciò contribuisce allo sviluppo delle attività produttive.

Giare viene inserita tra le poche terre del territorio Veneziano (IX secolo)segnando il confine con il territorio Padovano.

I primi colonizzatori del territorio delle giare furono i monaci benedettini del monastero di Sant’Ilario.

Le condizioni allora del paese erano veramente devastanti, infatti, Giare era chiamata “Cao de Villa”, ossia l’inizio di qualcosa.

Infatti, già dal 1740 vennero registrati alle Giare una ventina di casoni ( case dove i contadini abitavano),ma anche delle belle case.

I Giaresi erano una popolazione venuta dalla laguna ma, quasi per certo prima ci furono alcuni passaggi di altre civiltà.

L’uomo, percorrendo il suo cammino ha incontrato persone venute da altri paesi, formando così dei nuclei che introdussero culture e tradizioni contadine, trasmettendole così da una generazione all’altra.

La popolazione divenne sempre più unita, creando legami di amicizie e parentele partecipando con volontà ad ogni evento e dando l’anima alle loro terre senza trascurare i loro prodotti e animali.

Queste persone lavoravano sodo dall’alba al tramonto, specialmente durante i periodi più impegnativi(semina e raccolti), dove venivano coinvolti anche i bambini.

Con il passare del tempo molte persone lasciarono questo territorio, ma tutt’oggi molta gente e rimasta perché la loro storia continui.

L’oratorio fu costruito a fine Ottocento, per volere del parroco Don Resch, e rimase per decenni la chiesa frequentata dai Giaresi per la messa domenicale.

Negli anni quaranta venne realizzato l’asilo parrocchiale, con all’interno una piccola cappella, che i Giaresi iniziarono a frequentare abbandonando così l’oratorio.

Dopo 50 anni è stata ripristinata, restaurata e inaugurata il 1° Maggio 2009 con grande entusiasmo da parte dei Giaresi.

La famiglia Pettenon, è da sempre una famiglia numerosa e che si basa molto sulla coltivazione.

Nel 1939, la famiglia si stabilisce nel territorio delle Giare allora terra poco conosciuta e sviluppata.

Con il passare del tempo, nel territorio le cose iniziarono a cambiare ma Giare, Piazza Vecchia, Gambarare restano ancora paesi meno conosciuti ma con l’incremento di famiglie.

Nel 1948 alle Giare c’erano solo campi e case perché il paesaggio era ancora tutta “barena”, palude.

Si iniziarono via via i lavori per il progresso dove i primi compratori furono i Montecatini.

1962 ci fu l’inaugurazione della Statale Romea; successivamente le cose iniziarono a cambiare e le Giare ad avere un incremento demografico e di sviluppo.

La famiglia Pettenon, che da sempre è appassionata alla coltivazione delle terre, si dedica ad una coltivazione in particolare con l’aiuto di una sola macchina seguita da loro stessi: la coltivazione degli asparagi, ancora oggi eseguita da loro nella terra delle Giare.

La produzione degli asparagi inizia nel 1930 da diverse famiglie e ancora oggi viene portata avanti nel territorio delle Giare.

L’asparago delle Giare si divide in due tipi con una coltivazione diversa: quello bianco mangiato più comunemente lesso assieme alle uova, mentre quello verde usato più comunemente per i risotti. Mentre l’asparago bianco viene coperto di terra e da un telo sopra (possibilmente nero), per la possibilità di farlo maturare bianco e più velocemente, l’asparago verde non ha bisogno ne del telo e nemmeno di terra.

Il nome Gambarare, compare per la prima volta in un documento della prima metà del IX secolo; una donazione dei dogi Agnello e Giustiniano Partecipazio ai monaci benedettini di San Servolo.

L’interpretazione etimologica più largamente condivisa dagli studiosi, lega il significato del nome Gambarare alla natura del luogo (pescoso e ricco di gamberi).

Un’altra ipotesi, dove il nome Gambarare derivi proprio dalla presenza delle cumbe o cumbarie, “tipica barche venete”.

Un’altra ipotesi sull’origine del nome Gambarere, che potrebbe derivare dal latino cammarus, gammarus, “gambero”.

Il Duomo di Gambarare in stile romanico - lombardo, è una delle chiese più antiche del territorio.

È stata edificata nel XII secolo in onore di San Giovanni Battista di Baleello e nel 1198 decade.

Nel 1290, l’abate Benedettino Prando, ne acquistò i ruderi e così si crearono le condizioni per il passaggio sotto la giurisdizione del vescovo di Castello, e dal 1451, sotto il patriarca di Venezia.

La parola CIPPO, deriva dal latino cippus, ed ha il seguente significato:

Cippo di confine, posto sui crinali montuosi, ai margini dei corsi d’acqua o nelle valli, segna il confine tra due o più stati o separa diverse proprietà pubbliche o private, inoltre solitamente riportano l’anno di collocazione del cippo e il suo numero d’ordine.

Gli unici cippi rimasti in terra ferma sono il cippo di Piazza Vecchia e il cippo di Oriago.

Carnevale a Gambarare, festeggiato con carri artigianali, allestiti e animati dai bambini (con l’aiuto di qualche adulto). La manifestazione viene organizzata dalla parrocchia stessa riscuotendo molto successo.

Festa della Madonna immacolata, Piazza Vecchia 8 Dicembre. Una della manifestazioni più importanti e ricordate del Comune di Mira dove adulti e bambini, sfilano con abiti tradizionali, nel giorno dedicato alla Madonna.

Festa dell’asparago di Giare, festeggiata sia a Piazza Vecchia a metà maggio, sia a Stra (presso villa Loredan) nel periodo di Aprile. Viene organizzate per far conoscere e gustare i diversi tipi di asparagi della zona e offrire agli ospiti la possibilità di acquistarli.