Ghiringhelli - ORR della Val d'Aosta un nuovo modello di gestione condivisa del problema rifiuti - E

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132 Osservatorio Regionale Rifiuti della Valle d’Aosta: un nuovo modello di gestione condivisa del problema rifiuti in una realtà ad elevata complessità territoriale Giorgio Ghiringhelli [email protected], Coordinatore tecnico-scientifico dell’Osservatorio Regionale Rifiuti della Regione Valle d’Aosta, Aosta Fulvio Bovet - Assessorato territorio e ambiente, Direzione ambiente, Regione Valle d’Aosta Michele Giavini - ARS ambiente Srl, Gallarate (VA) Riassunto Nell’aprile 2009 a seguito di delibera della giunta regionale, è stato istituito l’Osservatorio Regio- nale Rifiuti della Valle d’Aosta (ORR-VDA), con importanti funzioni nell’applicazione di quanto disposto nelle recenti normative regionali in tema di gestione dei rifiuti urbani. Le caratteristiche peculiari del neo-istituito organismo e la particolare situazione territoriale della Valle d’Aosta, rendono interessante l’approfondimento delle tematiche inerenti il futuro sviluppo delle attività volte alla riduzione della produzione di rifiuti, all’incremento della raccolta differenziata e all’individuazione di forme gestionali alternative. Summary In april 2009, with an act of the regional government, was stated the institution of the Regional Waste Monitoring Table of region Valle d’Aosta (ORR-VDA), with important tasks concerning the implementation of what is outlined in recent regional regulation about municipal waste ma- nagement. The peculiar characteristics of this new institutional body and of the territorial situation of Valle d’Aosta, make it interesting to go into more depth on issues regarding next development of tasks aimed at waste minimization, increase of separate collection and the choice of different waste management schemes. 1. Premessa Gli Osservatori Rifiuti, regionali (ORR) o provinciali (OPR), rappresentano un importante strumento di controllo ed azione sul territorio, in merito ai rifiuti solidi urbani (RU), in grado di funzionare da anello di congiunzione operativo tra gli organi nazionali e regionali (Ministero dell’Ambiente, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale-ISPRA, Osservatorio Nazionale Rifiuti-ONR, coinvolti a vario titolo nella filiera del rifiuto) ed i Comuni e gli altri attori locali come Consorzi di Comuni, Comunità Montane, aziende di gestione dei servizi di raccolta e trasporto, impianti di riciclaggio o smaltimento, etc. La costituzione degli Osservatori Rifiuti è stata conseguenza del nuovo ruolo delle Regioni e

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Osservatorio Regionale Rifiutidella Valle d’Aosta:

un nuovo modello di gestione condivisadel problema rifiuti in una realtàad elevata complessità territoriale

Giorgio Ghiringhelli [email protected], Coordinatore tecnico-scientificodell’Osservatorio Regionale Rifiuti della Regione Valle d’Aosta, Aosta

Fulvio Bovet - Assessorato territorio e ambiente, Direzione ambiente, Regione Valle d’AostaMichele Giavini - ARS ambiente Srl, Gallarate (VA)

RiassuntoNell’aprile 2009 a seguito di delibera della giunta regionale, è stato istituito l’Osservatorio Regio-nale Rifiuti della Valle d’Aosta (ORR-VDA), con importanti funzioni nell’applicazione di quantodisposto nelle recenti normative regionali in tema di gestione dei rifiuti urbani. Le caratteristichepeculiari del neo-istituito organismo e la particolare situazione territoriale della Valle d’Aosta,rendono interessante l’approfondimento delle tematiche inerenti il futuro sviluppo delle attivitàvolte alla riduzione della produzione di rifiuti, all’incremento della raccolta differenziata eall’individuazione di forme gestionali alternative.

SummaryIn april 2009, with an act of the regional government, was stated the institution of the RegionalWaste Monitoring Table of region Valle d’Aosta (ORR-VDA), with important tasks concerningthe implementation of what is outlined in recent regional regulation about municipal waste ma-nagement. The peculiar characteristics of this new institutional body and of the territorial situationof Valle d’Aosta, make it interesting to go into more depth on issues regarding next developmentof tasks aimed at waste minimization, increase of separate collection and the choice of differentwaste management schemes.

1. PremessaGli Osservatori Rifiuti, regionali (ORR) o provinciali (OPR), rappresentano un importantestrumento di controllo ed azione sul territorio, in merito ai rifiuti solidi urbani (RU), ingrado di funzionare da anello di congiunzione operativo tra gli organi nazionali e regionali(Ministero dell’Ambiente, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale-ISPRA,Osservatorio Nazionale Rifiuti-ONR, coinvolti a vario titolo nella filiera del rifiuto) ed iComuni e gli altri attori locali come Consorzi di Comuni, Comunità Montane, aziende digestione dei servizi di raccolta e trasporto, impianti di riciclaggio o smaltimento, etc. Lacostituzione degli Osservatori Rifiuti è stata conseguenza del nuovo ruolo delle Regioni e

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Province nella gestione dei rifiuti, già rivalutato dalla L. 142/90, e successivamente ampliatodal D.lgs. n. 22/97. Gli osservatori, costituiti da uffici dedicati all’interno delle struttureprovinciali o regionali, hanno trovato finalmente una precisa identità attraverso la chiarifica-zione normativa introdotta dalla L. 93 del 23 marzo 2001 (art. 10, comma 5), nella quale essisono previsti per legge e sono rappresentati come “nodi” di una rete con la finalità di fornireun supporto alle funzioni di monitoraggio, di programmazione e di controllo dell’Osserva-torio Nazionale Rifiuti (ONR) previsto dall’art. 26 del D.lgs. n. 22/97, riorganizzato dagliartt. 159 e 207 del D.lgs. n. 152/06 e confermato dal primo decreto correttivo (D.lgs. 284/06– art. 1, comma 5) [1] [2].La costituzione di una rete organica che colleghi e correli tra loro gli Osservatori è un progetto,elaborato, già nel 2000, dall’ONR e dall’UPI, con il supporto di ANPA (ora ISPRA), fonda-mentale affinché le iniziative locali e l’enorme mole di dati raccolta sul territorio dagli Osserva-tori venga valorizzata potendo trovare quindi riscontro a livello nazionale servendo anche dabase di discussione reale e da supporto alle decisioni del legislatore. Dall’avvio del progetto direte tra gli Osservatori sono stati fatti numerosi passi in avanti per quanto attiene alraggiungimento degli obiettivi programmati anche se sussisto tuttora rilevanti problematichelegate ad esempio alla mancanza ad oggi di una copertura uniforme del territorio italiano daparte degli Osservatori, la mancanza di un coordinamento su base nazionale per unarazionalizzazione della raccolta dati e mancanza di un coordinamento organizzato tra gli Os-servatori e l’ONR [3].

2. L’Osservatorio Regionale Rifiuti della Valle d’Aosta (ORR-VDA)Nell’aprile 2009 a seguito di delibera della giunta regionale, è stato istituito l’OsservatorioRegionale Rifiuti della Valle d’Aosta (ORR-VDA) completando quindi la rete degli Osservato-ri del nord Italia e dotando un territorio con caratteristiche ambientali, geografiche e socio-economiche molto peculiari di un nuovo strumento per affrontare la complessa tematica dellagestione integrata dei rifiuti urbani. La costituzione dell’ORR-VDA discende dalla legge regio-nale 03 dicembre 2007, n.31 “Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti” la qualedetta norme in materia di gestione di rifiuti e di promozione dei livelli di qualità della vitaumana che assicurino la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente e l’uti-lizzazione accorta e razionale delle risorse naturali nel rispetto delle disposizioni vigenti. L’ORR-VDA deve svolgere le seguenti funzioni:a) vigila sulla gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio;b) vigila sulla riorganizzazione dei servizi di gestione dei rifiuti urbani, in conformità alle di-sposizioni di cui alla presente legge e del Piano regionale di gestione dei rifiuti;c) vigila sulle modalità di pianificazione dei servizi a livello di subATO e sull’attuazione deirelativi piani;d) provvede alla raccolta e all’elaborazione dei dati inerenti ai flussi dei rifiuti urbani ed assimi-lati e dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani;e) provvede al monitoraggio sui costi di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali assimilabiliagli urbani e sulle modalità di applicazione delle relative tariffe;f) controlla la definizione e l’attuazione di accordi di programma e protocolli di intesa con entied operatori coinvolti nella gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali assimilabili agli urba-ni o di particolari tipologie di rifiuto speciale;g) propone alla Giunta regionale azioni volte alla promozione di interventi finalizzati allasensibilizzazione e informazione dei soggetti interessati alle raccolte differenziate, anche ai finidella predisposizione dei programmi pluriennali di attività;h) propone alla Giunta regionale lo svolgimento di studi e indagini su alcuni comparti produt-tivi significativi e, in generale, sulle utenze non domestiche, anche in collaborazione con altrienti ed autorità competenti in materia ambientale;

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i) fornisce alla Giunta regionale il necessario approfondimento sulle tematiche inerenti allagestionej) dei rifiuti, con particolare riferimento agli aspetti applicativi legati all’introduzione del siste-ma tariffario e al miglioramento della resa della raccolta differenziata o del recupero dei rifiuti;k) fornisce alle strutture regionali interessate, qualora necessario, pareri finalizzati anche al-l’adozione di atti amministrativi nel settore della gestione dei rifiuti, con particolare riferimen-to ai rifiuti urbani e ai rifiuti speciali assimilabili agli urbani;l) collabora con la Camera valdostana delle imprese e delle professioni/Chambre valdôtainedes entreprises et des activités libérales al fine di promuovere iniziative finalizzate all’informa-zione e alla sensibilizzazione nel settore della gestione dei rifiuti speciali e allo sviluppo delrecupero dei rifiuti presso le imprese operanti nel territorio regionale;m) provvede all’attivazione e all’organizzazione di uno sportello informativo inerente alla ge-stione dei rifiuti urbani e speciali;n) provvede alla pubblicazione, entro il 31 marzo di ogni anno, di un rapporto sulla gestionedei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani, riportante la situazione per ognisubATO.I rappresentanti dell’Osservatorio, nominati dalla Giunta, resteranno in carica per cinque anni.A svolgere le funzioni di Presidente sarà l’Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena,mentre dell’Osservatorio regionale sui rifiuti faranno parte Fulvio Bovet (Dirigente della dire-zione ambiente), Giovanni Agnesod (Responsabile della sezione competente dell’Agenzia re-gionale per la protezione dell’ambiente della Valle d’Aosta), Delio Donzel, Domenico Chatillard,Claudio Chanoux, (rispettivamente rappresentante del Comune di Aosta delle Comunità mon-tane) Marco Framarin, Patrizia Longis, Marco Marcoz, (rispettivamente Responsabile del set-tore competente in materia di gestione dei rifiuti del Comune di Aosta e delle Comunità mon-tane) Piero Bal, (rappresentante designato dai soggetti affidatari della gestione degli impiantidi smaltimento e di recupero dei rifiuti urbani, operanti nel territorio regionale) Jean-LouisQuendoz, (rappresentante designato dalle imprese che gestiscono il servizio di raccolta e ditrasporto dei rifiuti urbani, operanti nel territorio regionale) Edda Crosa, (rappresentante de-signato dalle Associazioni di categoria operanti nel territorio regionale, maggiormente rappre-sentative degli interessi dei soggetti economici produttori di rifiuti non domestici) FabrizioRoscio, (rappresentante designato dalle associazioni ambientalistiche maggiormente rappre-sentative ed operanti nel territorio regionale) Rosina Rosset (rappresentante designato dalleassociazioni dei consumatori maggiormente rappresentative ed operanti nel territorio regiona-le) e Giorgio Ghiringhelli (titolare e amministratore delegato di ARS ambiente Srl, tecnicoesperto avente particolare esperienza in materia di tutela dell’ambiente dagli inquinamenti enel settore della gestione tecnica ed economica dei rifiuti nel loro complesso, con funzioni dicoordinamento tecnico-scientifico).Dalla composizione dell’Osservatorio si evince una sostanziale differenza di struttura dell’ORR-VDA con quella degli Osservatori istituiti in altre Regioni o Provincie Italiane. Infatti l’ORR-VDA non è solamente un organi tecnico deputato alla raccolta, elaborazione e trasmissionedati (funzione fino ad ora comunque svolta da uffici regionali preposti) ma anche e soprattuttoun’assemblea di tutti i principali stakeholders legati alla filiera del rifiuto urbano ed industriale(produttore-raccoglitore-trasportatore-recuperatore/smaltitore). Questa peculiarità costitutivanasce fondamentalmente da alcuni elementi differenziali rilevanti rispetto alle altre realtà na-zionale che verranno di seguito elencati e descritti.1) semplificazione del sistema: la limitata dimensione territoriale e demografica ha permesso digestire i rifiuti (fino ad ora) attraverso un unico sito di smaltimento/trasferenza/recupero (ValecoSpa) di Brissogne;2) inversione del flusso di dati: i dati rifiuti in Regione Valle d’Aosta seguono un flusso inverti-to rispetto alla altre realtà nazionali; infatti la Regione acquisisce direttamente dal sito finale di

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destino di tutti i rifiuti prodotti sul territorio regionale i dati quali-quantitativi riferiti ai singoliconferitori dei rifiuti (Comuni, Comunità Montane, aziende, etc.) e ad essi li trasmette unavolta validati, mentre nelle altre realtà nazionali i flusso dei dati segue la sequenza Comune-Provincia-Regione, in cui è il Comune parte attiva nel raccogliere i dati dai soggetti gestori edagli impianti di destino dei rifiuti;3) necessità di individuazione di nuove modalità gestionali per quanto attiene all’intera filieradel rifiuto, così come già indicata, con l’obiettivo anche di individuare nuove forme di recupero/smaltimento alternative/integrate con l’attuale sito unico;4) necessità di avviare politiche incisive volte alla minimizzazione della produzione dei rifiutiche necessitano una partecipazione attiva dei soggetti attivi e responsabili presenti sul territo-rio;5) necessità di modificare l’attuale assetto impiantistico, soprattutto per quanto attiene il desti-no della frazione indifferenziata con la valutazione di differenti scenari tecnologici a disposi-zione.

3. La gestione rifiuti in Valle d’AostaLa fonte dei dati di produzione dei rifiuti urbani è stata, fino al 2004, la Società Valeco SpA,gestore del Centro regionale di trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani sito nel Comune diBrissogne, fino ad allora unico reale centro di confluenza di tutti i rifiuti urbani prodotti nellanostra regione [5]. Per gli anni successivi i dati sono stati ricavati direttamente dall’Ammini-strazione regionale, elaborati e integrati dopo averli acquisiti sia da Valeco SpA che dalle singo-le Comunità Montane, in particolare per quelle tipologie di rifiuto che seguono canali di ge-stione differenti dal Centro regionale di Brissogne. Nella figura successiva sono riportati itotali annui, dal 2000 al 2007, di rifiuti urbani prodotti, di raccolta differenziata e di ingom-branti a smaltimento in Valle d’Aosta.

Fig. 1 – Andamento (valore assoluto – ton/anno) della produzione rifiuti urbani e raccolta differenziata nellaregione Valle d’Aosta.

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Come si evince negli anni si è assistito ad un continuo incremento della raccolta differenziata(passata dal 15% del 2000 al 36,1% del 2007) ed ad una riduzione della frazione dei rifiutidestinati allo smaltimento in discarica [6]. Nel grafico successivo sono raffigurate le intercetta-zioni procapite delle principali frazioni da raccolta differenziata. Così come si evidenzianoadeguate (in relazione alle caratteristiche montane del territorio e di dispersione degliinsediamenti abitati) intercettazioni di carta, vetro e plastica, oltremodo si rileva come non sieffettui alcuna raccolta delle frazioni organiche domestiche.

Fig. 2 – Andamento dell’intercettazione procapite (kg/abitante.anno) delle principali frazioni da raccolta diffe-renziata.

Per quanto attiene il destino dei rifiuti in Valle d’Aosta i rifiuti urbani vengono smaltiti in ununico impianto di compattazione con annessa discarica controllata a Brissogne. I rifiuti riciclabilio recuperabili vengono portati, attraverso un sistema regionale di raccolta differenziata, adimpianti di recupero energetico o vengono stoccati in attesa di conferirli a centri interregionalidi recupero o ad industrie che li riutilizzano nel loro ciclo produttivo. I rifiuti di provenienzaindustriale, se non assimilabili ai RU, sono attualmente conferiti fuori valle, siano essi pericolo-si o meno.Da un punto di vista operativo la raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati avviene in modoassolutamente prevalente (in tutte e 8 le Comunità Montane in cui è suddiviso il territoriovaldostano) mediante un sistema a contenitori stradali (cassonetti), eccezion fatta per il Comu-ne di Aosta dove dall’agosto 2005 è stato introdotto un servizio porta a porta (per le frazionicarta, plastica, vetro e indifferenziato) in alcuni quartieri e progressivamente esteso ad altri.Con riferimento proprio alla divisione territoriale delle Comunità Montane si segnala come laproduzione procapite è assai elevata nelle Comunità Montane Valdigne, Walser e Monte Cer-vino (superiore a 600 kg/abitante.anno), poiché la presenza di turismo invernale ed estivo faaumentare la produzione totale di rifiuti mentre il numero di abitanti residenti è relativamentebasso, mentre per il Comune di Aosta, la Comunità Montana Gran Combin e la ComunitàMontana Monte Rosa la produzione procapite è inferiore alla media nazionale.Le Comunità Montane sono state citate in quanto nello spirito della legge, in recepimento diDirettive comunitarie, la citata legge prevede che “nella gestione dei rifiuti urbani e dei rifiutispeciali assimilabili agli urbani, la Regione promuove, in conformità agli indirizzi e alle scelte

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programmatiche già definiti nel Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato con deliberazio-ne del Consiglio regionale del 15 aprile 2003, n. 3188/XI: la corretta gestione delle attività diraccolta, trasporto, smaltimento e recupero finale, attraverso la riorganizzazione dei servizi pub-blici in un ambito regionale unico (ATO), corrispondente al territorio della regione, per le attivitàdi smaltimento e recupero finale dei rifiuti urbani” e “in sottoambiti territoriali ottimali(subATO),coincidenti con il territorio delle Comunità montane e del Comune di Aosta, per leattività di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani”. ATO e sub-ATO dovranno quindi operareaffinché vi sia “il recupero e l’effettivo avvio della valorizzazione, anche a fini energetici, deirifiuti urbani e dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani e la riduzione progressiva dell’uso dellediscariche per rifiuti urbani e rifiuti speciali assimilabili agli urbani, anche attraversol’individuazione di azioni finalizzate, sin dalla fase della produzione, alla riduzione dei rifiuti” enon ultimo “il raggiungimento dell’autosufficienza nelle fasi di smaltimento finale dei rifiutiurbani che residuano a valle delle raccolte differenziate”.Attualmente le Comunità Montane sono impegnate nella redazione e presentazione dei Pianidi sub-ATO “costituente il documento di riferimento per l’attuazione della riorganizzazione delservizio … predisposto in relazione alle particolarità territoriali, insediative e di variazione dellapopolazione turistica evidenziate da ciascun Comune appartenente all’ambito territoriale di rife-rimento del subATO. Il Piano di subATO definisce, in sintesi, le modalità di riorganizzazionedel servizio, rivolto a tutte le tipologie di rifiuto urbano (come definite dall’articolo 184, comma2, del d.lgs. 152/2006), individuando i sistemi previsti per il conferimento dei rifiuti in formadifferenziata, il numero e le modalità di dotazione e di gestione delle stazioni intermedie ditrasferimento dei rifiuti e dei centri comunali di conferimento, il sistema di gestione del servi-zio e il programma operativo di attuazione degli interventi previsti per assicurare la pienariorganizzazione del servizio.

4. Conclusioni: le prime azioni dell’ORR-VDANelle prime riunioni dall’insediamento dell’ORR-VDA sono state decise delle azioni prioritarieda attivare a breve in quanto propedeutiche alle successive attività operative legare agli obiet-tivi istitutivi dello stesso.In particolare i temi oggetto di tali attività di start-up sono:a) la realizzazione di una pagina web dedicata all’ORR VDA, che conterrà la raccolta normati-va aggiornata, studi e relazioni di approfondimento oggetto di discussione e i dati rifiuti sia informa numerica che come rapporti, oltre che news sulle attività dell’ORR VDA;b) l’adozione di un sistema di raccolta dati rifiuti certificati ed aggiornati per avere dati aggior-nati ed omogenei, permettere un confronto con altre realtà simili, consentire un’elaborazioneefficace e costruire un database stabile nel tempo;c) la produzione di rapporti rifiuti aggiornati;d) l’analisi dei piani di sub-ATO;e) la promuovere azioni improntate alla riduzione della produzione dei rifiuti e all’incrementodella raccolta differenziata;f) iniziare a valutare gli scenari proposti per la gestione finale dei rifiuti con particolare riferi-mento allo smaltimento/recupero della frazione indifferenziata.Le attività elencate, trasformandosi in attività operative, proprio in virtù della loro complessitàintrinseca e del fatto che per essere realizzate richiedono una cooperazione quanto degli Enti(pubblici e privati, intese come aziende) quanto dei singoli cittadini, necessitano, per essereattuate con successo del coinvolgimento proattivo di tutti i soggetti. A tal fine la particolarestruttura dell’ORR-VDA, i cui rappresentati sono espressione delle forze componenti la socie-tà e l’economia valdostana, potrà effettuare una sintesi positiva delle proposte affinché questepossano essere accettate ed introdotte con successo a beneficio di tutti con il minor impattosulle abitudini dei cittadini.

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Bibliografia[1] G. Ghiringhelli, M. Giavini, “Strumenti di monitoraggio della gestione integrata dei rifiuti in ambitoprovinciale: l’esperienza dell’Osservatorio Rifiuti della Provincia di Varese”, in Rapporto UPI-LUISS sulRuolo provinciale nelle materie della gestione dei rifiuti, della difesa del suolo e delle risorse idriche,2007;[2] G. Ghiringhelli, M. Giavini, S. Colombo, “La rete nazionale degli OPR. L’esperienza della Provinciadi Varese e la rete degli osservatori lombardi”, in Rifiuti bollettino di informazione normativa, numero 12,dicembre 2002;[3] F. Gerardini, Osservatori Provinciali Rifiuti, una proposta da Teramo, Rifiuti bollettino di informazio-ne normativa, n. 81, gennaio 2002, Edizioni Ambiente;[4] Legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31, “Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti”;[5] G. Agnesod, S. Favre, “IV edizione della Relazione sullo Stato dell’Ambiente – 2007”, ARPA VDA,Aosta, 2008;[6] Direzione ambiente, Assessorato territorio e ambiente, Regione Autonoma Valle d’Aosta, dati pro-duzione e gestione rifiuti urbani ed assimilati 2000-2007.