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1 ASSISTENZA SANITARIA ALTO ADIGE 2020 DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELLA RIFORMA SANITARIA IN ALTO ADIGE GESTIRE LE SFIDE INSIEME Delibera della Giunta Provinciale n. 171 del 10.02.2015

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ASSISTENZA SANITARIAALTO ADIGE 2020D O C U M E N T O P R O G R A M M A T I C O D E L L A R I F O R M A S A N I T A R I A I N A L T O A D I G E

GESTIRE LE SFIDEINSIEME

Delibera della Giunta Provinciale n. 171 del 10.02.2015

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IN RESPONSABILITÀ

“Non è importante correre verso il punto dove si trova il puck, ma verso il punto dove arriverà."Martha Stocker, liberamente tratto daWayne Gretzky, idolo dell'hockey

L’incarico di realizzare la riforma del sistema sanitario è stato stabilito nel programma di coalizione 2013–2018, partendo dal presupposto che l’Alto Adige può – nonostante l’enorme sfida – garantire anche per il futuro un’assistenza sanitaria finanziata con fondi pubblici, che metti a disposizione dei cittadini e delle cittadine i servizi medici essenziali. In questo senso è necessario eviden-ziare la responsabilità di ognuna e ognuno, rafforzando, anche nel senso della sostenibilità, sia l’appropriatezza sia la prevenzione.La massima qualità delle prestazioni, la sicurezza e l’assistenza primaria delle persone sono in definitiva i principi cardine della proposta progettuale per il futuro modello dell’assistenza sanitaria in Alto Adige. Il modello è anche e soprattutto orientato al domani.

Questa responsabilità complessiva per il futuro necessita ovviamente cam-biamenti che possono richiedere adattamenti dolorosi ma necessari per la salvaguardia del futuro.

Martha StockerAssessora alla Salute, Sport, Politiche Sociali e Lavoro

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L’incarico ................................................................................................................................................................................................................. 6

Lo stato attuale ............................................................................................................................................................................................. 6

L’Alto Adige a confronto con le Regioni confinanti ................................................................................................................ 6

Spese correnti per il servizio sanitario in rapporto con il PIL ................................................................................................. 7

Spese correnti per il servizio sanitario procapite ................................................................................................................... 7

Spending Review .................................................................................................................................................................................. 8

Le sfide ..................................................................................................................................................................................................................... 9

L'invecchiamento della società e l’aumento delle malattie croniche ........................................................................... 9

Aspettative in cambiamento ........................................................................................................................................................... 9

Fabbisogno di medici specialisti ................................................................................................................................................. 10

Il nuovo contesto normativo ......................................................................................................................................................... 10

L’approccio: la riforma è un processo ............................................................................................................................................. 11

L’obiettivo:garantire l’alta qualità dell’assistenza medica ........................................................................................................................ 11

Prevenzione e promozione della salute ................................................................................................................................... 12

Innovazione e ricerca ........................................................................................................................................................................ 12

I punti cardine della riforma ................................................................................................................................................................. 13

Potenziare l’assistenza sanitaria sul territorio .................................................................................................................... 13

Progetti pilota ........................................................................................................................................................................... 13

Fabbisogno di medici di medicina generale ............................................................................................................................ 14

Mantenere le 7 strutture ospedaliere ....................................................................................................................................... 14

Ottimizzare l’organizzazione aziendale e i processi .......................................................................................................... 16

Riorganizzare la struttura dirigenziale e amministrativa ................................................................................................ 17

Assicurare il finanziamento – il risultato ....................................................................................................................................... 19

Pianificazione del processo di riforma ............................................................................................................................................ 22

Gestione dell’implementazione della riforma .......................................................................................................................... 23

Ringraziamenti ................................................................................................................................................................................................. 24

CONTENUTO

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’incarico per la Riforma sanitaria si evince fondamentalmente dall’accordo di coalizione per il periodo di legislatura 2013–2018. Nell’ambito della salute si definisce quanto segue:"Le periodiche rilevazioni sullo stato di salute della popolazione ma anche dei servizi sanitari in Alto Adige attestano buoni risul-

tati al sistema sanitario locale, collocato nelle posizioni più avanzate non solo a livello nazionale ma anche europeo. L'evoluzionedemografica (crescita dell’aspettativa di vita, aumento della popolazione anziana) ed epidemiologica (aumento di malattie croniche, de-menza e disturbi psichici), la modifica delle abitudini di vita legate al moto e all’alimentazione, le sfide sociali riferite al trattamento di post-acuti e all’assistenza di persone malate e anziane (cura fuori dalla cerchia dei familiari, strutture per assistenza di breve durata) nonché l'innovazione tecnologica e scientifica, portano a un’evoluzione costante della pratica clinica e dell'assistenza sanitaria. Prioritarie devono restare la persona e la sua salute, tutelate in un lavoro di squadra in cui giocano ruoli importanti e distinti la medicina territoriale e la struttura ospedaliera. Ma soprattutto vanno sostenute promuovendo nel singolo un comportamento responsabile."

ulla base della Riforma del sistema sanitario del 2001, le 4 unità sanitarie locali sono state trasformate in 4 aziende sanitarie. Il Piano sanitario provinciale, attualmente ancora in vigore, era stato approvato per il periodo 2000–2002. Con la seconda Riforma sanitaria dell’anno 2007, le 4 aziende sanitarie sono state riunite nell’unica Azienda Sanitaria dell’Alto Adige con 4 comprensori

sanitari , dotati in gran parte di autonomia operativa. L’attuale sistema sanitario è così costituito: 1 Azienda Sanitaria dell’Alto Adige 4 comprensori sanitari7 ospedali5 cliniche ovvero centri di riabilitazione convenzionati (gestiti da privati)20 distretti sanitari273 medici di medicina generale61 pediatre e pediatri di libera scelta119 farmacie…nonché altri partner (organizzazioni di soccorso, medici specialisti privati, associazioni di pazienti, associazioni di auto mutuo aiuto ecc.)

L’ALTO ADIGE A CONFRONTO CON LE REGIONI CONFINANTI

Regione AltoAdige(2013)

Trentino(2013)

Udine(2013)

Belluno(2013)

Tirolo (2013)

Vorarl-berg (2013)

Steier-mark (2013)

Abitanti 508.551 530.038 537.943 209.430 721.732 375.130 1.214.738Numero di ospedali generali 7 7 3 6 8 5 14

Letti per acuti (stat. + Day Hospital.) 1.704 1.329 1.714 903 3.746 1.459 4.359

Letti/1000 abitanti 3,4 2,5 3,2 4,3 5,2 3,9 3,6di cui letti Day-Hospital 179 172 205 81

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Fonti::

per l’Alto Adige: banca dati della popolazione assistibile residente 2013 (popolazione

dell’Alto Adige secondo ISTAT: 515.714 abitanti); per altre Regioni/Province: ISTAT

dati forniti dalla Regione Friuli Venezia Giulia e tramite la Provincia Udine

dati forniti dalle Aziende Sanitarie di Belluno e Feltre

www.statistik.at e dati della Tilak

L’INCARICO

LO STATO ATTUALE

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S

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In rapporto all'Austria, l’Alto Adige dispone di un numero di posti letto per 1.000 abitanti inferiore alla media, mentre in quello nazionale tale media è superata. Nell’ambito europeo, anche in rapporto al numero di posti letto, si sta provvedendo alla pianificazione delle strutture sa-nitarie secondo criteri economici di mercato e sulla base dei risultati ricavati dal sistema di classificazione DRG. La Baviera, ad esempio, con 6,1 posti letto per 1.000 abitanti, ha un numero di posti letto chiaramente superiore al Tirolo, a differenza dei paesi nordici, come ad esempio la Svezia, che dispone solo di 2,6 posti letto per 1.000 abitanti (e ciò in ambiti importanti con dati sulla salute evidentemente migliori rispetto alla Repubblica Federale di Germania).In Italia la “spending review” prevede tagli in tal senso più rigorosi.

SPESE CORRENTI PER IL SERVIZIO SANITARIO IN RAPPORTO CON IL PIL

Il rapporto tra spese correnti per il servizio sanitario e il PIL risulta in Alto Adige più basso rispetto alle altre regioni del Nord Italia, ad ec-cezione del Veneto, dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Il PIL dell’Alto Adige giustificherebbe, pertanto, una maggiore spesa nel servizio sanitario. In tal senso, però, un’affermazione definitiva è possibile solo prendendo in considerazione un ulteriore valore di comparazione, ovvero la spesa per il servizio sanitario quantificata in rapporto al numero di abitanti.

In questo confronto si precisa che l’Alto Adige – dove il PIL per abitante è più elevato – eroga per ogni abitante 2.300 Euro all’anno, sostenen-do pertanto una spesa maggiore rispetto alle altre Regioni del Nord Italia (ad esempio la Liguria ha una spesa annuale di “solo” 2.000 Euro per abitante, mentre il Piemonte prevede “solo” 1.900 Euro). A questo si aggiunge che il sistema sanitario in Alto Adige garantisce prestazioni assistenziali di alta qualità.

Fonte: ISTAT (health for all)

Fonte: ISTAT (health for all)

Valori in €

2008 2009 2010 2011 2012Piemonte 6,35 7,74 7,66 7,36 7,38Valle d'Aosta 6,08 7,21 7,28 7,30 7,31Lombardia 5,16 6,00 6,02 5,96 6,05Trentino-Alto Adige 6,06 6,71 6,75 6,67 6,82

Bolzano 6,38 6,63 6,64 6,46 6,55Trento 5,71 6,81 6,87 6,90 7,13

Veneto 5,64 6,61 6,59 6,35 6,47Friuli-Venezia Giulia 6,55 7,73 7,62 7,55 7,68Liguria 7,21 8,48 8,60 8,29 8,19Emilia-Romagna 5,51 6,56 6,60 6,37 6,47Toscana 6,35 7,59 7,52 7,36 7,18

2010 2011 2012 2013Piemonte 1.922 1.906 1.904 1.847Valle d'Aosta 2.187 2.237 2.193 2.160Lombardia 1.825 1.850 1.814 1.807Trentino-Alto Adige 2.054 2.084 2.145 2.084

Bolzano 2.219 2.235 2.307 2.231Trento 1.895 1.943 1.990 1.943

Veneto 1.754 1.745 1.734 1.724Friuli-Venezia Giulia 2.001 2.045 2.060 2.040Liguria 2.070 2.061 2.019 1.999Emilia-Romagna 1.850 1.863 1.893 1.872Toscana 1.889 1.902 1.853 1.813

SPESE CORRENTI PER IL SERVIZIO SANITARIO PROCAPITE

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SPENDING REVIEW

iste le disposizioni nazionali della „Spending Review“, si rende necessario provvedere ad un’ulteriore riduzione dei posti letto per acuti e di quelli per postacuti che attualmente sono previsti dal piano provinciale.Con delibera del 27.12.2012, n. 2016, la Giunta provinciale aveva stabilito di ridurre, secondo le disposizioni di legge (3 posti letto per

1.000 abitanti), 216 posti letto per acuti, prevedendo la seguente ripartizione tra i Comprensori sanitari: riduzione di 30 posti letto per acuti nel Comprensorio di Bolzano, 67 posti letto per acuti nel Comprensorio di Merano, 75 posti letto per acuti nel Comprensorio di Bressanone e 45 posti letto per acuti nel Comprensorio di Brunico. Inoltre, era stato stabilito di ridurre ulteriori 61 posti letto per postacuti.Con successiva delibera della Giunta provinciale del 18.03.2013, n. 406, era stato stabilito di ridurre entro il 31.12.2013 il 30% dei posti letto per acuti ed il 30% di quelli per postacuti. Ciò corrisponde alla riduzione di 65 posti letto per acuti: 20 posti letto nel Comprensorio di Bolzano, 18 posti letto nel Comprensorio di Merano, 14 posti letto nel Comprensorio di Bressanone e 13 posti letto nel Comprensorio di Brunico. Era stato deliberato, inoltre, di ridurre 20 posti letto per postacuti nella Clinica Martinsbrunn. Alla data di verifica del 31.10.2014, risultano essere stati ridotti già 84 dei 216 posti letto per acuti e 22 dei 61 posti letto previsti per postacuti.Di seguito, si riporta la situazione attuale relativa alla riduzione già effettuata, come previsto dalle disposizioni della spending review rispet-to al numero di posti letto per acuti e postacuti da ridurre:

Con delibera del 23.12.2014, n. 1569, la Giunta provinciale aveva riapprovato le due delibere precedenti stabilendo, inoltre, che il periodo per l’ulteriore riduzione dei posti letto sarebbe stato definito nell’ambito del processo di riforma.

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Riduzione lettisecondo la “spending review”

Posti letto per acuti(situazione attuale)totale aggiornato al31.10.2014

Posti letto per acuti secondo la spending review per Comprensorio sanitario (3 posti letto per 1000 abitanti)

Posti letto per postacuti (situazione attuale) totale aggiornato al 31.10.2014

Posti letto per postacuti secondo la spending review per Comprensorio sanitario (0,7 posti letto per 1000 abi-tanti)

CS di Bolzano 742 732 167 123CS di Bressanone 267 210 47 55CS di Brunico 255 222 29 41CS di Merano 425 393 153 135Risultato complessivo 1689 1557 396 354

Posti letti ancora da ridurre per Comprensorio situazione al 31.10.2014 (Differenza)

Posti letto per acuti da ridurre per CS

Posti letto per postacuti da ridurre per CS

CS di Bolzano 10 44CS di Bressanone 57 *-8CS di Brunico 33 *-12CS di Merano 32 18Risultato complessivo 132 42

Fonte: Ufficio controllo di gestione, Azienda Sanitaria dell'Alto Adige

*Trasformazione prevista di posti letto per acuti in postacuti

Il bilancio attuale per la sanità dell’Alto Adige non permette un ulteriore margine di spesa, altrimenti si renderebbe necessario attingere da fondi destinati ad altri settori. D’altra parte è anche evidente che la Sanità, in considerazione dello sviluppo demografico, è un settore in costante crescita.In riferimento a ciò, il Presidente della Provincia di Bolzano nel suo discorso sul bilancio provinciale del 2015:“…Chi crede dunque che in futuro spenderemo meno per la nostra salute, si sbaglia proprio. Tuttavia, ciò che occorre fare, è contenere l’au-mento dei costi affinché il settore della salute resti finanziabile, per non dover tagliare prestazioni e per non dover risparmiare a spese del cittadino.”

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ei paesi industrializzati occidentali, l'invecchiamento della società costituisce indubbiamente la sfida più impegnativa per tutti i sistemi della sicurezza sociale e sanitaria.Oggi vivono in Alto Adige 98.000 persone con un’età superiore a 65 anni, ¾ di queste soffre di una o anche più malattie croniche,

che aumentano inesorabilmente con l’avanzare dell’età. L’invecchiamento della popolazione progredisce gradualmente e, in base a dati statistici, si calcola che nell’anno 2030 vivranno in Alto Adige oltre 140.000 persone di età superiore ai 65 anni.

Ciò comporta per il sistema sanitario un aumento consistente di destinatarie e destinatari di prestazioni mediche, in considerazione del fatto che già oggi la percentuale del 28% di queste pazienti e di questi pazienti richiede il 77% delle prestazioni sanitarie.Si rende quindi doveroso orientare l’assistenza medica alle persone con malattie croniche considerando le loro necessità più urgenti: non come assistenza acuta in ospedale, ma come assistenza stabile e continuativa più vicina al luogo di residenza.

egli ultimi tempi le aspettative delle pazienti e dei pazienti rispetto all’assistenza sanitaria sono cambiate: esigono la migliore prestazione medica ovunque e subito, pretendendola anche dal sistema sanitario pubblico.La società dell’informazione („dott. Google“) favorisce l’autodiagnosi, permettendo alle pazienti e ai pazienti di mettere in discus-

sione più frequentemente e con più insistenza le prestazioni erogate, le cure sanitarie ed i relativi risultati. L’esigenza della richiesta di una seconda e terza diagnosi rientra, quindi, sempre più nella normalità.I progressi nella ricerca e nell’innovazione porteranno inoltre a offrire prestazioni sempre più personalizzate che comporteranno costi maggiori.

Il 28% dei pazienti sono attualmente malati cronici, gravando per il 77% sulle risorse economiche dell’assistenza sanitaria provinciale (in aumento!)

Ripartizione %utenti di prestazioni sanitarie

Ripartizione %Risorse economiche

dell’assistenza sanitaria

Valore complessivo delle prestazioni cliniche e sociali per malati cronici: Ricovero in ospedale, dispositivi medici, cure specialitiche, cura e assistenza, medicinali in ospedale.

Fonte: ISTAT Previsioni 2011–2055 e BOPA 2015

72%28%

23%77%

Malati cronici

Non malati cronici

L'INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ E L’AUMENTO DELLE MALATTIE CRONICHE

ASPETTATIVE IN CAMBIAMENTO

LE SFIDE

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ome nel resto d’Europa, anche in Alto Adige è in costante aumento il fabbisogno di medici specialisti.Ciò è dovuto da una parte all’invecchiamento della popolazione con un crescente fabbisogno di prestazioni mediche, dall’altra all’invecchiamento della categoria dei medici ed alla carenza di un numero equivalente di giovani medici.

Una sfida cruciale nei prossimi anni è, pertanto, la formazione medica specialistica. Per questo motivo, la Provincia dovrà emanare provve-dimenti che consentiranno l’accesso alle università di medicina e alle specializzazioni mediche e che terranno inoltre conto delle esigenze della categoria medica stessa, soprattutto delle necessità del sistema sanitario provinciale. L’offerta formativa deve essere resa quindi più allettante.

Per favorire il ritorno in Alto Adige dei medici specializzati all’estero o in altre regioni d’Italia, si dovrà potenziare, con l’adozione di specifiche misure, la Provincia come sede lavorativa:▪ Lo sviluppo della società comporta che la professione medica diventi una professione al femminile. La “femminilizzazione” della medicina,

e pertanto la sfida per i medici donna di conciliare lavoro e famiglia, richiede una maggiore flessibilità delle condizioni di impiego e nuovi modelli di orario di lavoro.

▪ Anche la soppressione di gerarchie nei reparti ospedalieri favorisce la collaborazione a pari livello tra la primaria ed il primario ed il team medico, nonché una migliore collaborazione tra professionisti. Il potenziamento della mobilità e pertanto la possibilità di rotazione tra le sedi ospedaliere offrono nuove prospettive di sviluppo per il personale.

▪ La possibilità di partecipare a progetti di ricerca è di particolare importanza per quei medici che intendono sviluppare le proprie capacità e i propri interessi. L’attività di ricerca negli ambiti della prevenzione, della medicina diagnostica-curativa, della riabilitazione fisica e psichica, nonché la gestione di servizi sanitari nelle strutture dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige con il coinvolgimento di reti interregionali e internazionali, costituiscono un ulteriore fattore di attrazione che può motivare medici, attualmente occupati all’estero o in altre regioni, a rientrare in Alto Adige.

▪ Ulteriori provvedimenti sono un chiaro orientamento ed una chiara pianificazione strutturale, nonché la prevedibilità dell’implementazione della riforma.

onsiderando che la “tutela della salute”, come ovunque nei paesi europei, è di competenza primaria dello Stato, la riorganizza-zione dell’assistenza sanitaria può essere realizzata solo nel rispetto della nuova normativa. Il presente concetto si basa sulle seguenti disposizioni:

▪ Accordo della Conferenza Stato, Regioni e Province Autonome recante le “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo“,

▪ Legge 7 agosto 2012, n. 135 – “Definizione degli standard qualitativi, strutturali e tecnologici dell’assistenza ospedaliera”, ▪ „Patto della salute 2014–2016” del luglio 2014 ▪ „Regolamento recante la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera“,

approvato dalla Conferenza Stato, Regioni e Province Autonome nell’agosto 2014.

In base a questa normativa nazionale, tutte le strutture sanitarie devono operare secondo i principi dell’efficienza, efficacia, qualità delle cure e sicurezza delle pazienti e dei pazienti.L’assistenza sanitaria deve garantire, secondo criteri di efficacia ed efficienza, gli standard qualitativi stabiliti dallo Stato nell’ambito della Conferenza Stato, Regioni e Province Autonome, che implicano cambiamenti nell’offerta medica e richiedono una riduzione del numero dei posti letto. La sicurezza delle pazienti e dei pazienti e la qualità delle cure erogate in un reparto, sono misurate tra l’altro in base al numero di interventi effettuati all’anno.

Al fine di poter rispettare i principi di qualità stabiliti per l’assistenza sanitaria, le regioni e le province autonome sono tenute a impiegare in modo più efficiente e appropriato le risorse disponibili, implementando anche possibilità alternative ai ricoveri in ospedale. Per conseguire questo obiettivo, l’assistenza sanitaria dovrà essere riorganizzata in modo tale che gli ospedali creino tra di loro una rete ospedaliera e che questa si integri con quella dei servizi già presenti sul territorio (medici di medicina generale, ambulatori privati di medici specialisti, distretti sanitari ecc.).

FABBISOGNO DI MEDICI SPECIALISTI

IL NUOVO CONTESTO NORMATIVO

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’Assessorato alla Salute ha avviato in primavera 2014 un processo di riorganizzazione dell’assistenza sanitaria in Alto Adige. Al lavoro hanno partecipato l’Assessora provinciale competente, dott.ssa Martha Stocker, la Direzione del Dipartimento Salute, i Direttivi della Ripartizione Salute e dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.

Nella prima clausura del maggio 2014, sono stati individuati quattro gruppi di lavoro principali per l’elaborazione dei punti chiave della riorganizzazione, i quali hanno presentato le loro proposte fino alla clausura conclusiva del settembre 2014. I gruppi di lavoro sono stati accompagnati da team di esperti esterni con esperienza pluriennale nella riorganizzazione di sistemi sanitari.La prima bozza del progetto del 14 novembre 2014, rappresentava una proposta per una discussione pubblica allargata con le collaboratrici e i collaboratori della Ripartizione Salute e dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, con i partner sociali, con le associazioni di pazienti, con i responsabili politici locali e con i partner della coalizione. La bozza era stata presentata quindi in diverse manifestazioni. Con la sua pre-sentazione nella seduta del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano del 27.11.2014, si è conclusa la prima fase del processo di riforma che serviva all’informazione, alla discussione e alla raccolta di proposte.Come passo successivo si è proceduto poi alla valutazione e discussione delle proposte elaborate nell’ambito del processo di discussione e partecipazione, coinvolgendo i Comprensori sanitari e l’amministrazione degli stessi attraverso i gruppi di lavoro.Il presente progetto “Assistenza sanitaria Alto Adige 2020” raccoglie, insieme al catalogo delle misure, parte integrante, i risultati di questo processo di partecipazione e serve come base di decisione per la Giunta provinciale.

’integrità e la dignità della donna e dell’uomo in ogni fase della vita sono al centro della riforma sanitaria. Pertanto, il nostro in-carico è quello di garantire ad ogni persona la migliore assistenza medica, indipendentemente dal suo background sociale, dalla sua provenienza, dal suo sesso e dalla sua età. Il sapere medico dovrà pertanto essere messo al servizio dell’essere umano e di

quello della sua assistenza sanitaria, che dovrà essere vicina al luogo di residenza, altamente qualificata e appropriata. In tal senso, è inoltre necessario che i prestatori di servizi nell’ambito sanitario collaborino costantemente e in modo più proficuo in rete. Solo con questa colla-borazione e in accordo tra le parti coinvolte, è possibile garantire un’assistenza sanitaria sostenibile, che tenga conto anche delle specifiche esigenze dovute allo sviluppo demografico.

Strategie essenziali per il raggiungimento di questi obiettivi sono:▪ il potenziamento della prevenzione e della promozione della salute,▪ la pianificazione complessiva e la gestione dell’assistenza sanitaria,

Fase dirilevazione eanalisi

Ottimizzazionedel concetto edevaluazione

Gestione eattuazionedel progetto

Piano diattuazione

Concetto di base ApprovazioneGiunta Provinciale

Nuova legge per il riordinodel Servizio Sanitario

Bozza del PianoSanitario Provinciale

Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4

maggio 2014 settembre 2014 metà febbraio2015

fine luglio 2015 2020

L’APPROCCIO: LA RIFORMA È UN PROCESSO

L’OBIETTIVO: GARANTIRE L’ALTA QUALITÀ DELL’ASSISTENZA MEDICA

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▪ l’assistenza orientata al fabbisogno della paziente e del paziente in collaborazione con i servizi sanitari e sociali,▪ la prestazione di servizi in base al “best point of service” (vicina al luogo di residenza, effettiva, efficace, a favore della cittadina e del

cittadino, interdisciplinare),▪ l’accorpamento delle competenze e delle esperienze delle collaboratrici e dei collaboratori per aumentare la qualità e l’efficienza

nell’erogazione delle prestazioni,▪ evitare inutili processi di organizzazione e di gestione che non siano conformi alle necessità delle pazienti e dei pazienti (snellimento dei

processi stessi, sburocratizzazione ecc.),▪ potenziamento e coordinamento della ricerca e dell’innovazione.

Per il presente progetto “Assistenza Sanitaria 2020” è di fondamentale importanza puntare su misure preventive nell’ambito dell’informa-zione e prevenzione della salute, nonché sul settore dell’innovazione e della ricerca.

La prevenzione e la promozione della salute convergono nella prospettiva comune di tutelare, mantenere e promuovere la salute. Un importante criterio di differenzazione è la specificità dell’intervento. La prevenzione è mirata a evitare determinate malattie o rischi, mentre la promozione della salute punta su un miglioramento complessivo della condizione e dello stile di vita in ogni

ambito sociale.

In confronto alla prevenzione, la promozione della salute non è orientata a prevenire un determinato comportamento o una determinata malattia, ma “si intende il processo che consente alla gente di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla”. Questa definizione della Carta di Ottawa dell’OMS del 1986 sulla promozione della salute, afferma che la promozione della stessa crea i presupposti per consentire alle persone di occuparsi della propria salute in modo responsabile.In Alto Adige saranno emanati ulteriori provvedimenti e organizzate specifiche iniziative a favore della popolazione per la promozione della salute con l’obiettivo di potenziare quella fisica, psichica e sociale. Le persone saranno informate sui fattori di rischio per la propria salute e saranno quindi incentivate ad attuare le scelte più appropriate volte a tutelare maggiormente la stessa attraverso campagne provinciali mirate. Per questo motivo sarà ampliata, sotto la conduzione dell’Assessorato alla salute, la rete tra attori pubblici e privati che operano nell’ambito della promozione della salute.

Le strategie per la promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione si basano sul programma Horizon 2020 (programma co-munitario per la ricerca e l’innovazione), sul Decreto Legislativo n. 502/1992 nonché sulle leggi provinciali n. 14/2002 e n. 14/2006.L’intenzione è di promuovere uno spettro di attività nell’ambito della ricerca sanitaria di base, della ricerca clinico-assistenziale

(inclusa la ricerca nell’ambito socio-economico) e della ricerca da attuare nell’ambito della politica della salute.Obiettivo delle scelte politiche nella ricerca e nell’innovazione sanitaria è quello di creare reti e non strutture.La ricerca deve considerare in modo effettivo le esigenze della sanità nel nostro paese e raggruppare le istituzioni e gli attori esistenti in una rete unica. Saranno inoltre utili per creare reti internazionali e sinergie i contatti in Italia e all’estero.

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PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE

INNOVAZIONE E RICERCA

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a riforma dell’assistenza sanitaria sul territorio sarà promossa con progetti pilota in ogni Com-prensorio sanitario e sulla base delle diverse

esigenze nei bacini di utenza.Scopo del pilotaggio è di creare uno spettro complessi-vo di esperienze per il potenziamento dell’assistenza sa-nitaria vicina al luogo di residenza della paziente e del paziente e per quello di un’incisiva messa in rete di tutti i servizi tramite diversi modelli di collaborazione e di di-sponibilità di tempo.

I 4 progetti pilota sono:▪ Bolzano in Piazza Loew Cadonna▪ Distretto di Merano▪ Distretto di Chiusa▪ Distretto di Egna

a proposta progettuale per la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria dell’Alto Adige agisce su quattro punti cardine:1. potenziare l’assistenza sanitaria sul territorio,2. mantenere le 7 strutture ospedaliere,

3. ottimizzare l’organizzazione aziendale e i processi,4. riorganizzare la struttura dirigenziale e amministrativa.

Alla base di questi ambiti vi sono principi decisivi per un orientamento volto ad attuare un sistema sanitario moderno:

Sicurezza Qualità Appropriatezza Sostenibilità

Potenziare l’assistenza sanitariasul territorio1

’assistenza sanitaria deve essere orientata al fabbisogno e vicina al luogo di residenza.Il medico di base è il primo punto di riferimento per le persone, offre l’assistenza medica primaria, apre l’accesso alle prestazioni specialistiche e/o al ricovero in ospedale e agevola le pazienti e i pazienti nel rientro nella propria vita quotidiana. Anche i servizi

sanitari e sociali ubicati nel distretto hanno un ruolo importante nell’assistenza di base.La riforma facilita l'accesso ai servizi dell’assistenza di base, con il prolungamento degli orari di apertura nei distretti, un’assistenza interdi-sciplinare attraverso personale medico e sociale specializzato e garantendo un accompagnamento individuale, attuato dal medico di base, dal domicilio verso l’ospedale e dall’ospedale verso il domicilio.

Per un’efficace assistenza sanitaria sul territorio sono indispensabili:▪ provvedimenti per l’insediamento di servizi di medicina di base in zone isolate,▪ la promozione della medicina di rete e della medicina di gruppo,▪ il potenziamento dei distretti sanitari e sociali,▪ la creazione di una rete tra tutti i prestatori di servizi nel bacino di utenza del distretto, anche attraverso la collaborazione tra quelli che

operano sul territorio e quelli in ospedale,▪ l’istituzione di un modello per un centro unico di consulenza, assistenza e accompagnamento per le pazienti ed i pazienti vicino al luogo

di residenza.

PROGETTI PILOTA

LCentro unico

per la consulenza,il supporto e

l’accompagnamento

Distrettosocio-sanitario A casa

Medico di MedicinaGenerale

Ospedale

I PUNTI CARDINE DELLA RIFORMA

L

L

14

n linea con la direttiva dell’accordo di coalizione 2013–2018, il sistema ospedaliero in Alto Adige continuerà ad operare con i sette ospedali esistenti.In considerazione dello sviluppo della medicina, del sempre più crescente fabbisogno di medici specialisti e del necessario con-

tenimento dei mezzi finanziari, sarà ottimizzata l’attuale offerta delle prestazioni mediche con un ampliamento della rete tra gli ospedali.Lo scopo è di potenziare la collaborazione tra questi ultimi e di accordare l’erogazione dei servizi tra le varie sedi ospedaliere, soprattutto nell’ambito del proprio Comprensorio, e quella a livello provinciale e nei singoli distretti ubicati nel territorio.

L’attuale divisione dei sette ospedali sarà concepita in un’ottica di maggiore collaborazione. In futuro i due ospedali nei relativi comprensori (ospedale di base e ospedale comprensoriale) saranno organizzati come un unico ospedale con due sedi. Nell’ospedale centrale di Bolzano saranno erogati i servizi centrali provinciali di elevata complessità, considerando comunque che prestazioni altamente qualificate potranno essere erogate anche negli altri comprensori.

I

Mantenere le 7 strutture ospedaliere2

Offerta diprestazioni in rete

Strategia edirezione unica

Chiara suddivisionedei compiti

Servizi aziendaliprovinciali

Vipiteno Bressanone

San Candido Brunico

Bolzano

Silandro Merano

Con questa riorganizzazione i 7 ospedali opereranno in un sistema di assistenza integrato e collegato in rete secondo gli standard europei di qualità e di sicurezza per le pazienti e per i pazienti.I servizi saranno erogati secondo i principi di appropriatezza, efficienza ed efficacia.La medicina orientata principalmente all’assistenza sarà accompagnata da un maggior coinvolgimento di tutte le professioni sanitarie nell’ambito della ricerca.Enti e soggetti privati saranno maggiormente integrati nell’offerta dell’assistenza sanitaria pubblica.

L’offerta di prestazioni mediche sarà rafforzata e garantita con l’adozione delle seguenti misure:▪ accorpamento delle risorse e chiara definizione delle competenze,▪ eliminazione di strutture parallele, mantenendo però contemporaneamente la vicinanza a favore della cittadina e del cittadino e l’elevata

qualità delle prestazioni,

o scenario dei pensionamenti delle pediatre e dei pediatri di libera scelta è meno drammatico di quello dei medici di medicina generale, per cui si prevede un pensionamento del 50% nei prossimi 5 anni.Inoltre, si constata una “femminilizzazione” delle professioni mediche, accompagnata da una maggiore esigenza di conciliare fami-

glia e lavoro rispetto al passato. La soddisfazione di queste esigenze è un incarico della società nella sua interezza e prevede chiaramente un maggior coinvolgimento degli uomini in tal senso. Queste esigenze richiedono una riorganizzazione dei servizi sanitari, in prima linea a favore delle pazienti e dei pazienti che ne usufruiscono.Per questo motivo devono essere pianificati interventi già sopra menzionati nonché ulteriori misure, come la possibilità dell’insediamento di giovani medici nei distretti (contributo startup).La professione medica dovrà essere inoltre maggiormente valorizzata attraverso il sostegno di iniziative dei medici stessi, che possono con-sistere anche nell’ampliamento dell’offerta delle prestazioni mediche, nonché nel potenziamento del ruolo del medico di medicina generale come “tramite” per le pazienti e i pazienti dal domicilio verso l’ospedale e viceversa.

LFABBISOGNO DI MEDICI DI MEDICINA GENERALE

15

▪ rafforzamento dell’offerta sovra comprensoriale attraverso la creazione di centri di competenza medica decentrati,▪ miglioramento della mobilità per il personale medico e non medico,▪ miglioramento delle prospettive di sviluppo professionale tramite la creazione di possibilità di rotazione,▪ potenziamento dell’Alto Adige come sede di lavoro per medici specializzati,▪ standard provinciali per l’erogazione delle prestazioni sanitarie.

In futuro le singole discipline specialistiche saranno organizzate in reparti inter-ospedalieri, per i quali la responsabilità di gestione sarà assegnata a un'unica primaria o a un unico primario, che non necessariamente sarà quella/quello dell’ospedale più grande o proveniente da questo.L’organizzazione inter-ospedaliera necessiterà di una pianificazione chiara e di una nuova dislocazione delle prestazioni nonché di un rie-same degli obiettivi.In tal modo, il conseguente accorpamento delle risorse e l’assegnazione di univoci ambiti di competenza per ogni singola struttura ospe-daliera, miglioreranno l’erogazione delle prestazioni mediche. Una maggiore mobilità e una rotazione mirata del personale permetteranno inoltre migliori prospettive di sviluppo professionale.Per l’ospedale di Bolzano sarà avviato un aumento della performance, principalmente attraverso la riorganizzazione dei reparti e dei servizi. Ciò sarà conseguito con l’accorpamento di reparti in dipartimenti ospedalieri, con il raggruppamento dei reparti sub-intensivi, con l’ottimiz-zazione dei processi lavorativi nelle sale operatorie centrali, con la riorganizzazione del Pronto Soccorso e con la creazione di un reparto centrale per l’osservazione breve intensiva, riducendo in tal modo i servizi attivi nei reparti di degenza, e con l’adozione di ulteriori misure. Questi cambiamenti comporteranno una riduzione dei primariati. Il completamento del nuovo tratto dell’ospedale permetterà la creazione di un settore centrale per day hospital e day surgery. Inoltre, saranno privatizzati a Bolzano dei servizi, come ad esempio quella parte della medicina del lavoro che non deve essere necessariamente erogata da una struttura pubblica.

Excursus punti nascita: Il “patto della salute 2014–2016” e gli Accordi della Conferenza Stato-Regioni (2010 e 2014), stabiliscono gli standard di qualità e sicurezza generali per l’erogazione di prestazioni mediche in tutte le discipline specialistiche. In particolare, la normativa attuale definisce criteri di sicurezza più rigorosi nei punti nascita a tutela della madre e della nascitura e del nascituro.La conferenza unificata (Stato-Regioni) del 16.12.2010 definisce gli standard indispensabili per l’assistenza nei punti nascita. Si tratta di criteri di qualità e sicurezza che non prevedono eccezioni. Per la salute della nascitura e del nascituro e della madre (sicurezza delle pa-zienti e dei pazienti), l’assistenza sanitaria nei punti nascita deve essere garantita dalla presenza di una ginecologa/ un ginecologo, una/un pediatra, un’ostetrica/ un ostetrico e una/ un’anestesista in servizio attivo per 24 ore, sette giorni su sette. I punti nascita, inoltre, devono presentare un numero indicativo di 1.000 parti all’anno, considerando che questo numero può essere ridotto a 500 parti all’anno in casi eccezionali, appropriatamente motivati. Questi standard fondamentali devono essere garantiti anche in Alto Adige.Il mancato raggiungimento degli standard a livello professionale e strutturale comporta conseguenze di responsabilità civile, penale ed erariale. L’Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 2010 ha stabilito gli standard di sicurezza e qualità, mentre quello del 2014 ha previstol’applicazione degli standard entro il 01.01.2016.

Day Hospital e offertaambulatoriale

▪ Medicina interna▪ Chirurgia generale▪ Ortopedia▪ Ginecologia▪ Pediatria

▪ Medicina interna▪ Chirurgia generalee ortopedia

▪ Ginecologia eOstetricia▪ Pediatria▪ Oculistica▪ Dermatologia▪ Neurologia▪ ORL▪ e altri

Day

Hosp

ital

Reparti di degenza

Ulteriori repartidi degenza

Altaspecialità

di rilevanzaprovincialeServizi

Radiologia, Laboratorio, Anestesia

Ambulatori specialistici

Primo intervento eventualmente tramite MMG (24h)

*Decisione ancora aperta: punti nascita

Brunico, Bressanone, Merano, Bolzano

San Candido, Vipiteno, Silandro*

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Il sistema è già in parte implementato (ad esempio esiste un unico servizio di prenotazione online per i quattro diversi ambiti: Dermatologia, Otorinolaringoiatria, Cardiologia e Urologia); attualmente è in fase di test e verrà ulteriormente sviluppato. Già con l’inizio del 2015 è stato avviato l’utilizzo dell’“impegnativa elettronica”. L’implementazione graduale delle diverse soluzioni elettroniche è una delle misure priori-tarie del progetto di riforma.

Generare entrate, pretendere assicurazioni.In Alto Adige le prestazioni vengono in gran parte finanziate con risorse pubbliche, i cui costi nelle altre regioni o anche nei paesi comunitari sono sostenuti dai pazienti stessi.

ella prima fase del processo di riforma, erano stati rilevati e analizzati nel dettaglio i diversi livelli di erogazione delle prestazioni nell’ambito del sistema sanitario altoatesino. Sia i gruppi di lavoro preposti e i responsabili nei Comprensori sanitari, come anche le collaboratrici e i collaboratori dell’Azienda e le diverse associazioni e organizzazioni hanno presentato proposte per il miglio-

ramento dell’organizzazione. Queste proposte sono state raccolte in un catalogo che raggruppa oltre 150 misure e che costituisce la base di lavoro per la fase di implementazione della riorganizzazione.

Come esempio sono qui riportati due fondamentali pacchetti di lavoro e si rimanda alle misure sulla produzione delle entrate:

Ottimizzazione dei processi nell’erogazione delle prestazioni in ospedale – confronto dei costi standard.Con l’implementazione della „Banca dati Pasdera“, sono stati individuati nel 2012 i costi standard nei singoli reparti dei sette ospedali altoa-tesini. Confrontando i costi tra i reparti stessi, è stato definito un benchmark, in base al quale dovrà essere misurato il livello di prestazioni. Questo orientamento al “primo della classe”, quale uno degli elementi centrali di controlling aziendale, potenzia l’efficienza del reparto stesso e costituisce una delle componenti per quantificare il budget da assegnare ai diversi reparti ospedalieri.Il secondo step prevede l’elaborazione di un programma dettagliato per la prosecuzione del modello relativo ai costi standard per i servizi ambulatoriali e per quelli aziendali.Il raggiungimento di questi obiettivi sarà accompagnato da un sistema di incentivazione dei dirigenti responsabili sulla base dei risultati ottenuti.

Sistema informaticoSarà realizzato prima possibile un sistema informatico provinciale protetto, secondo il principio “al paziente in mobilità seguono anche i corrispondenti dati”. Il flusso dei dati tra i reparti ospedalieri, i distretti e i medici di medicina generale sarà semplificato ed accelerato, garantendo in tal modo la sicurezza dei dati in quanto principio fondamentale.Con il titolo “telematizzazione della documentazione clinica” è stato elaborato un progetto per l’accorpamento e l’uniformazione a livello aziendale delle diverse applicazioni elettroniche per i dati delle utenti e degli utenti del sistema sanitario, utilizzate dagli erogatori di pre-stazioni.

Negli ospedali comprensoriali come anche in quello centrale, questi standard possono essere raggiunti con una nuova pianificazione per l’impiego del personale attualmente in servizio. Gli ospedali di San Candido, Vipiteno e Silandro non riescono ad assicurare questi standard.

La Giunta provinciale si riserva di deliberare non appena avrà definitivamente chiarito con il Ministero della Salute la questione dell’appli-cazione degli standard stabiliti e dopo un’eventuale discussione della stessa nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni.Un’alternativa ai punti nascita potrebbe essere la creazione di centri per la salute delle donne, potenziando in particolare l’assistenza pre e post partum erogata da parte delle ostetriche e degli ostetrici.

N

Ottimizzare l’organizzazione aziendalee i processi3

Uniformazione delle soluzioni E-Health

CUP▪ Centro Unico di prenotazione

Telematizzazione della documentazione clinica

Telemedicina▪ Diagnosi e cura di un

paziente a distanza

ePrescription▪ prescrizione elettronica

Certificato dimalattia elettronico

▪ Invio telematico delcertificato di malattia

FSE▪ Fascicolo Sanitario Elettronico

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A livello provinciale sono stati introdotti per determinate prestazioni i cosiddetti extra- LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) a integrazione dei LEA nazionali. Ciò ha comportato che la provincia sostenga costantemente costi aggiuntivi per le prestazioni richieste dalle pazienti e dai pazienti (ad esempio, in Alto Adige un adulto paga in base all’extra-LEA 36,15 euro per una visita sportiva, mentre in Italia un adulto paga 60 euro). I costi per determinate prestazioni in Alto Adige in futuro saranno adeguati, ovvero resi più conformi ai LEA nazionali.

Le prestazioni del Pronto Soccorso degli ospedali, in particolare dell’ospedale di Bolzano, sono richieste in modo sproporzionato e continuo dai pazienti, il cui fabbisogno assistenziale potrebbe essere coperto dalle prestazioni del medico di medicina di base. Solamente nell’ospe-dale di Bolzano ca. il 70% di tutte le prestazioni del pronto soccorso è assegnato a casi non urgenti (così detti codici bianchi e verdi). Vi si aggiungono, inoltre, le successive prestazioni negli ambulatori medico-specialistici, che aggravano in modo evidente un percorso regolare e una chiara organizzazione delle prestazioni degli ambulatori. Le attuali discipline della partecipazione alle spese per queste richieste non corrispondono ai principi di appropriatezza delle prestazioni assistenziali.In Alto Adige, come nelle altre regioni italiane, vi sono pazienti che a causa della patologia e dell’età sono esentate dal pagamento del ticket. Ciononostante, in confronto a altre regioni, in Alto Adige sono state introdotte ulteriori esenzioni ticket (per esempio codice 99 – esenzione ticket per indigenza/povertà). Nell’ambito della riorganizzazione sarà introdotto un nuovo sistema di partecipazione ai costi per l’accesso al pronto soccorso negli ospedali.

Il servizio sanitario provinciale si accolla attualmente disparati costi di trasporto per l'elisoccorso, anche per incidenti accaduti a altoate-sine e altoatesini durante il tempo libero. Ai cittadini si richiede solamente il cosiddetto ticket (compartecipazione per trasporti giustificati nella misura di 100,00 euro). Questi incidenti durante il tempo libero della popolazione altoatesina generano uscite complessive per ca. 2 milioni di euro annuali. Pazienti provenienti dall'estero devono assumersi personalmente e completamente i costi, ovvero le spese sono assunte dalle casse mutue o assicurazioni (private o pubbliche). Esiste perciò una diversità di trattamento non conforme alle norme euro-pee. Tramite la fatturazione dei costi per il trasporto in elisoccorso per gli incidenti durante il tempo libero per i e le pazienti altoatesini si generano entrate che nella maggior parte dei casi possono essere coperte da assicurazioni private. Va inoltre verificato se sia possibile fatturare alla popolazione anche trasporti tramite automezzi di soccorso per interventi derivati da incidenti durante il tempo libero. Entro la metà del 2015 sarà possibile avere i risultati di una ricerca sui trasporti a terra per incidenti nel tempo libero.

a riforma strutturale del 2007 ha riunito le quattro aziende, che fino allora operavano autonomamente, nell’unica Azienda Sanita-ria dell’Alto Adige. I quattro Comprensori sanitari avevano comunque mantenuto una larga autonomia, che gravava sullo sviluppo strategico e unitario dell’Azienda stessa.

L’organigramma dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige sarà snellito con l’obiettivo di creare gerarchie chiare e trasparenti e di ridurre le po-sizioni dirigenziali. Gli uffici saranno trasformati in servizi generali provinciali di supporto (amministrazione e ambito medico-assistenziale).

Con la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria saranno ridefinite le competenze tra i proprietari, la Ripartizione provinciale Salute e l’A-zienda Sanitaria, in altre parole la “governance” (gestione con direttive d’ indirizzo) e l’implementazione saranno chiaramente separate.

L’Assessorato e la Ripartizione Salute saranno competenti per la definizione dell’indirizzo dell’assistenza sanitaria pubblica, dell’assegna-zione del budget e del controlling (verifica del raggiungimento degli obiettivi: qualitativo, quantitativo ed economico), mentre l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige assumerà il compito dell’implementazione operativa degli obiettivi.

Riorganizzare la struttura dirigenziale eamministrativa4

L

Proprietario

Struttura di Governance

▪ Indirizzo▪ Budget

Ripartizione Salute Azienda Sanitaria

▪ Strategia▪ Pianificazione▪ Controlling

▪ Gestione, direzione▪ Attuazione

18

L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige sarà dotata di una direzione potenziata nelle competenze e nell’autorità. La direzione aziendale sarà supportata a livello provinciale dalla direzione delle prestazioni cliniche e da quella tecnico-assistenziale. La gestione dei servizi generali provinciali di supporto, compresa la direzione amministrativa, competerà in futuro alla direzione dell’Azienda Sanitaria stessa.L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige delegherà l’erogazione territoriale delle prestazioni, chiaramente definite, ai Comprensori sanitari di Bol-zano/Oltradige/Bassa Atesina, Valle Isarco/Alta Val Isarco, Val Pusteria e Burgraviato/Val Venosta.

I servizi generali di supporto, quali l’economia e le finanze, il controlling aziendale, l’ufficio legale, gli acquisti, il management immobiliare, l’amministrazione e lo sviluppo del personale, l’informatica, la comunicazione ed il marketing, sono servizi provinciali, da insediare in futuro a livello centrale in un’unica sede all’intero dell’Azienda Sanitaria.

La riorganizzazione dell’organizzazione aziendale si estenderà senza eccezioni a tutti i livelli fino all’organizzazione territoriale del distretto.A ogni livello potranno, pertanto, essere ottimizzate posizioni direttive e amministrative, con un considerevole snellimento dei processi tecnico-amministrativi. Questo processo di riorganizzazione avverrà gradualmente con un ridimensionamento socialmente sostenibile dei posti di lavoro in vista dell’implementazione del progetto complessivo entro l’anno 2020.

L'organigramma di riorganizzazione dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige

Provincia Autonoma (Proprietario)Assessora alla sanità

Direzione aziendaleIndusa la direzione di servizi generali

per procura per procura

Direzione tecnico-assistenziale

Coordinatoretecnico-assistenziale

Coordinatoretecnico-assistenziale

Coordinatoretecnico-assistenziale

Coordinatoretecnico-assistenziale

Direzione Sanitaria

Coordinatoresanitario

Coordinatoresanitario

Coordinatoresanitario

Coordinatoresanitario

Comprensorio Sanitario BolzanoDirezione di Comprensorio

indusi servizi e distretti

Ospedale Bolzano

Ospedale BressanoneOspedale Vipiteno

Ospedale BrunicoOspedale San Candido

Ospedale MeranoOspedale Silandro

6 distretti sanitari

3 distretti sanitari

4 distretti sanitari

6 distretti sanitari

Comprensorio Sanitario BressanoneDirezione di Comprensorio

indusi servizi e distretti

Comprensorio Sanitario BrunicoDirezione di Comprensorio

indusi servizi e distretti

Comprensorio Sanitario MeranoDirezione di Comprensorio

indusi servizi e distretti

Prestazioni clinichea livello provinciale

Sviluppo organizzazionee processi

Managementqualità e processi

Pianificazioneclinica eControlling dinico

Medicina

Igiene

Formazione personale

Servizi generalia livello provinciale

economate e finanze

uff. legale/assicurazioni

Controlling aziendale

acquisizione

amm. imobiliare

amm. personale

Informatica e tecnica

communicazione e marketing

prestazioni

Esempio: Prestazioni provinciali nell’ambito dei servizi generali di supportoFino ad oggi i diversi servizi sono stati gestiti autonomamente in ogni comprensorio sanitario, comportando un aumento dell’impegno am-ministrativo, una complessità dei processi e un considerevole aumento della burocrazia.Può essere riportato ad esempio il servizio per l’assunzione del personale, che fino ad ora era insediato, oltre che in diversi uffici, anche nell’amministrazione generale del personale con una propria direzione d’ufficio prevista in tutti i quattro comprensori, e che in futuro sarà accorpato in un unico servizio generale provinciale denominato “amministrazione del personale”.

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L’allocazione dei servizi provinciali di supporto avverrà secondo il principio dell’equilibrio e dell’accorpamento delle competenze per offrire tutte le prestazioni essenziali sul territorio, ma con una gestione e responsabilità unica. Gli “ambiti di supporto” saranno organizzati come centri di servizio per gli ambiti operativi secondo il principio dell’”orientamento interno al cliente”. Le relative risorse di personale saranno assegnate alle nuove direzioni gestionali. La riallocazione geografica sarà una conseguenza della ridefinizione dei processi aziendali. Gli adeguamenti qualitativi saranno effettuati in casi singoli tramite misure di formazione e tramite l’adeguamento del mix di qualificazione. Gli adeguamenti quantitativi saranno effettuati tramite le uscite “naturali” (pensionamenti, scadenza di contratti ecc.)

I gruppi di lavoro si sono accordati, nella riforma amministrativa, sull’analisi di tutti i processi amministrativi e dirigenziali nella pianifica-zione esecutiva e sulla loro graduale realizzazione.Essenziale è eliminare, nella fase della riforma amministrativa anche tutte le normative non fondamentali (la cosiddetta “sburocratizzazio-ne”), snellendo così da un lato i processi amministrativi e dall’altro aumentando il vantaggio per l’utenza e per i collaboratori e collaboratrici, non più gravati di queste inutili formalità.

’assistenza sanitaria in Alto Adige costa attualmente ca. 1.200 Mio € all’anno, che corrisponde ad una somma di 3,3 Mio € al giorno o 2.300 € all’anno per cittadina/cittadino.Di queste risorse economiche del bilancio attualmente sono investite ca. ⅔ nell’assistenza sanitaria ospedaliera e ⅓ nell’assi-

stenza sanitaria territoriale.

L

800 Mio. €ospedali+ struttureconvenzionate

40 Mio. €amministrazioneaziendale

300 Mio. €territorioMedici di base, distretti, assistenza sanitaria presso case di riposo, servizi specialistici del territorio, far-maci e presidi sanitari

60 Mio. €costigenerali

Oggi l’assistenzasanitaria costa

3,3 Mio. € / giornoDistribuzione:1/3 territorio2/3 ospedali

DIREZIONE D’UFFICIOComprensorio Bolzano

DIREZIONE D’UFFICIOComprensorio Brunico

DIREZIONE D’UFFICIOComprensorio Merano

DIREZIONE D’UFFICIOComprensorio Bressanone

DIREZIONE D’UFFICIO AZIENDALE UNICAIn futuro: solo una direzione d’ufficio allocata in una sede da definire nell’azienda sanitaria

Anche senza alcun miglioramento strutturale, rivalutazione qualitativa dei servizi o investimenti in innovazione e ricerca, i costi dell’assi-stenza sanitaria aumentano, a causa dei rincari dovuti all’inflazione e agli aumenti contrattuali degli stipendi, annualmente di ca. 20 Mio. di euro fino all’anno 2020, cioè di ca. 120 Mio. di euro.Anche se una riduzione dei costi nel settore sanitario appare irrealistica, si potrà realizzare un contenimento dei rincari tramite una fonda-mentale riorganizzazione del sistema sanitario.

ASSICURARE IL FINANZIAMENTO – IL RISULTATO

20

I potenziali ambiti di contenimento dei costiI potenziali ambiti di contenimento dei costi saranno dovuti a una migliore interazione tra gli ospedali e il territorio, alla prestazione dei servizi nell’ambito di un modello di assistenza condiviso nei e tra i comprensori, allo snellimento dell’amministrazione, alla produzione di entrate nonché alla coerente ottimizzazione dei processi aziendali.I quattro punti cardine della riforma dovranno contribuire a un equilibrato e proporzionale contenimento dei costi. Originariamente era stato stabilito che tutti gli ambiti venissero coinvolti, rispettivamente per un quarto. Attualmente non è del tutto prevedibile quanto gli ospedali di base e quelli comprensoriali saranno definitivamente in grado di contribuire al contenimento, visto che ciò dipenderà dall’esito delle trattative con Roma.

L’obiettivo della riforma è realizzare un contenimento dei costi per i servizi sanitari nel bilancio pubblico dal 2020 di 60 milioni di euro all’anno.

2015 2016 2017 2018 2019 20201.140 €

1.180 €

1.160 €

1.200 €

1.220 €

1.240 €

1.260 €

1.280 €

1.300 €

1.320 €Evoluzione dei costisenza riorganizzazione

Contenimento dei costi grazie alla riorganizzazione

a livello provinciale

per tutte le spese dell’Azienda

ospedale centrale provinciale

nell’offerta delleprestazioni mediche

nell’organizzazione aziendalee nell’amministrazione

ospedali di basee comprensoriali

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Il concetto originario dell’Assessora provinciale competente prevedeva un risparmio di 62 Mio di euro, mentre la presente proposta rende possibile un contenimento dei costi di circa 52 Mio di euro nell’anno 2020. Questo potenziale di risparmio sarà influenzato anche dalla deci-sione da prendere sui punti nascita negli ospedali di base (in caso di mantenimento si deve calcolare un incremento di costi annuale di ca. + di 10,5 milioni di euro, riducendo conseguentemente il potenziale di contenimento dei costi a circa 42 milioni di euro).I gruppi di lavoro hanno elaborato più di 150 singoli provvedimenti, capaci di equilibrare ulteriormente il contenimento dei costi. In parte la forma della realizzazione di tali singoli provvedimenti non può essere in questo momento definitivamente decisa, quindi i relativi potenziali di risparmio non sono contemplati nella presente valutazione.

Punti chiave per il contenimento dei costi

Ottimizzazionedell’offerta

Ottimizzazionedell’amministrazione

aziendale e dei processi

Generare entrate

1 2

3

Sistema incentivante e di gestione strategica:vengono premiate la consapevolezza sui costi e l’efficienza

+ 20 Mio. €l’annuale incremento

dei costi(per aumento dei prezzi)

Obiettivo dicontenimento

60 Mio. €fino al 2020:contenere l’aumento

della spesa!

22

opo l’approvazione del presente progetto di riforma da parte della Giunta provinciale seguirà una pianificazione dettagliata per la realizzazione dei singoli processi di riorganizzazione.Il primo passo è costituito dal cambiamento della base normativa per la riforma amministrativa (Legge provinciale n. 7/2001 – Ri-

ordino del servizio sanitario provinciale).Il riordino dell’erogazione delle prestazioni mediche trova il suo fondamento nel nuovo piano sanitario provinciale che, analogamente al “riordino del servizio sanitario provinciale” sarà elaborato in stretta collaborazione con diversi gruppi di lavoro e con le parti sociali.L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sarà immediatamente incaricata all’ottimizzazione dell’organizzazione aziendale e dei processi, dato che per le misure previste in questo campo di attività non sono necessari cambiamenti normativi.

D

Parallelamente alla gestione della realizzazione delle misure vanno migliorate le condizioni di base che sostengono la realizzazione delle misure, in particolare la semplificazione delle regole che contribuisce a prevenire burocratismi, così come lo sviluppo di modelli di incentivo e di gestione per l’ottimizzazione dell’erogazione delle prestazioni per la realizzazione degli obiettivi definiti.

I prossimi passi

Concettodi riforma

Iter perl’approvazione

Consiglioprovinciale

Iter per l’approvazionedel testo di legge

Pianificazione Attuazione

Piano Sanitario ProvincialeNomina della

nuova Direzione generale

Legge provinciale per il riordino delServizio Sanitario (ex LP 7/2001)

Ottimizzazione dell’organizzazione e dei processi aziendaliApprovazionedel concetto

Sviluppo del concetto e

discussione

2014 2015 giugno 2015 dicembre 2015

PIANIFICAZIONE DEL PROCESSO DI RIFORMA

23

Inoltre saranno messe a disposizione, qualora occorrenti, risorse per tutte le misure di cambiamento necessarie. Si pensa in questo contesto a tutte le misure di sostegno per un corrente “change management”.Sarà inoltre insediato un centro di consultazione per collaboratrici e collaboratori (centro di clearing), nel quale saranno trattate eventuali conseguenze poco chiare dell’attuazione della riforma.

l processo di riorganizzazione complessivo terminerà nell’anno 2020, le misure saranno quindi gradualmente realizzate fino al 2020.La direzione gestionale sarà assicurata, nel senso della struttura di governance, in prima linea dall’Assessorato alla salute. Il

processo di riforma sarà garantito, costantemente valutato e comunicato tramite l’insediamento di una direzione di progetto e di una com-missione consultiva di esperti.

I

Cambiamenti graduali Attuazione

Pianificazione Attuazione

4 progetti pilota Attuazione a livello provinciale

Contratto Medici di Medicina Generale

20162015 2017 2018 2019 2020

Concomitante progetto strategico di supporto, valutazione e comunicazione

Prestazioni concordate per i 7 ospedali

Riordino della struttura dirigenziale ed amministrativa

Potenziamento dei servizi sanitari in loco

GESTIONE DELL’IMPLEMENTAZIONE DELLA RIFORMA

24

25

L’attuale progetto di riforma “Assistenza sanitaria Alto Adige 2020” è stato sviluppato con la partecipazione di oltre 60 dirigenti nonché collaboratrici e collaboratori del Dipartimento, della Ripartizione provinciale Sanità nonché dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, i quali - con grande impegno e dedizione - hanno elaborato, discusso e verificato le tematiche.Voglio esprimere un particolare ringraziamento per l’enorme impegno dimo-strato, in aggiunta al lavoro quotidiano.

Uno speciale ringraziamento va anche a tutte le collaboratrici e i collaboratori dei nostri servizi sanitari e a tutte quelle persone che mi hanno spedito diret-tamente interessanti e stimolanti riflessioni nel corso degli incontri oppure tramite mail o lettere. Ho studiato molti di questi documenti e di queste rifles-sioni e gran parte di essi sono stati presi in considerazione in questo processo di riforma, anche se non di immediata evidenza.

Voglio anche ringraziare tutti gli alleati politici, le sostenitrici e i sostenitori, nonché coloro che, di tutti gli ambiti sociali, hanno portato anche critiche per le discussioni e riflessioni costruttive, a volte non molto semplici, sulla rifor-ma.

Un riconoscimento speciale va a tutti i responsabili dei comprensori sanitari e amministrativi, che hanno apportato un prezioso aiuto nella fase di elabo-razione.

Infine ringrazio il Presidente nonché le colleghe ed i colleghi della Giunta Pro-vinciale per il loro sostegno a questo progetto di riforma orientato al futuro.

Bolzano, lì 10/02/2015

Martha StockerAssessora alla Salute, Sport, Politiche Sociali e Lavoro

©2015 Gestione del progetto – Assessorato alla Salute della Provincia Autonoma di Bolzano, Alto Adige

RINGRAZIAMENTI

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APPUNTI

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ContattoDipartimento Salute, Sport, Politiche sociali e LavoroVia Canonico Michael Gamper 139100 BolzanoTel.: +39 0471 41 80 10Fax: +39 0471 41 80 [email protected]

www.provincia.bz.it/dipartimenti/welfare