Gestire, conoscere, crescere · ADP di svolgere il proprio ruolo di alleato nell’accompagnare le...

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ELITE ALLO SPECCHIO a cura di Chiara Lupi 6 MARZO/APRILE 2014 innovazione, semplificazione e cresci- ta. Sono questi i valori di un’azienda che dal 1949 è al fianco delle perso- ne e delle aziende. Come? Con una metodologia chiamata ‘ADP Stellar Services’. Innovazione tecnologica unita a una forte componente di ge- stione del processo abilitano servizi di alta gamma, fruibili anche attraverso dispositivi mobili e che possono es- sere utilizzati da tutti i collaboratori, dipendenti, manager o professional del reparto Hr. Perché l’innovazio- ne, come ci ha raccontato Antonia Figini, non deve essere fine a stessa ma trovare un’applicazione concreta. E generare un cambiamento. Quale significato attribuisce Antonia Figini al termine ‘in- novazione’, come si declina nel mondo ADP? Quando parliamo di ‘innovazione’ Poiché nel nostro Paese l’uguaglianza di genere è un tema di cui ancora si deve discutere, è bene mettere in ri- salto il fatto che ADP Italia, presente nel mondo in ben 125 paesi, ha no- minato nel 2012, per la prima volta, alla guida della propria filiale italiana una donna. Arrivata nell’autunno del 2012 dopo una lunga carriera trascor - sa all’interno di aziende informatiche, Antonia Figini ha saputo dare un’im- pronta caratterizzante all’azienda. Innanzitutto partendo dalla presenza di donne nel comitato di direzione che è oggi pari al 40%. Le quote rosa servono, afferma decisa, ci vuole un management che sostenga le donne, per loro natura poco inclini a scalare i vertici delle gerarchie aziendali. Men- tre l’equilibrio alle organizzazioni fa bene, e i risultati della filiale italiana lo dimostrano. L’impulso della manager all’azienda poggia su tre assi portanti: intendiamo l’innovazione applica- ta, che si può tradurre in un nuovo prodotto o servizio. Continuare a investire in innovazione consente ad ADP di svolgere il proprio ruolo di alleato nell’accompagnare le azien- de in un percorso di evoluzione. Un alleato necessario, consideran- do che il mondo Hr tende a essere piuttosto conservativo. D’altro canto le aziende pretendo- no sempre di più dal reparto Hr e auspicano di trovare nei direttori delle risorse umane gli abilitatori di un cambiamento. ADP si colloca in mezzo a questi due fuochi e suo compito è facilitare il processo che consente all’innovazione di calarsi nei processi organizzativi. Come? Investendo sulle persone, prime responsabili nell’abilitazione degli strumenti che favoriscono un cam- biamento. Gestire, conoscere, crescere Cronaca dell’evoluzione del dipartimento Hr Intervista ad Antonia Figini Amministratore Delegato di ADP Le conoscenze devono essere un patrimonio condiviso, soprattutto quelle che riguardano le persone. Sono le risorse a determinare il successo di qualsiasi business, per questo vanno gestiti con processi innovativi tutti gli eventi che afferiscono al dipartimento Hr. In uno scenario dove i dipendenti utilizzano tecnologie sofisticate, a volte più evolute di quelle in uso nel suo abituale ambiente di lavoro, ai fornitori il compito di adeguarsi per creare nuove modalità di dialogo tra le persone. Attualizzando quanto detto da Aristotele, e cioè che l’uomo è un animale sociale, potremmo dire oggi che l’uomo è un animale ‘social’ e, alla luce di questa presa di consapevolezza, ADP ha dimostrato di essere in grado di adeguare la propria offerta. L’obiettivo? Sviluppare servizi innovativi per rendere la direzione risorse umane un dipartimento sempre più determinante, alleviato dalla gestione burocratica e sempre più teso a sostenere le figure strategiche che abilitano la crescita dell’azienda. Indipendentemente dalla sua dimensione. Antonia Figini, da un paio d’anni alla guida della filiale italiana, ci ha aperto le porte di ADP e ci ha presentato alcune figure chiave. Buona lettura.

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ElitE allo SpEcchio

a cura di Chiara Lupi

6 marzo/aprile 2014

innovazione, semplificazione e cresci-ta. Sono questi i valori di un’azienda che dal 1949 è al fianco delle perso-ne e delle aziende. Come? Con una metodologia chiamata ‘ADP Stellar Services’. Innovazione tecnologica unita a una forte componente di ge-stione del processo abilitano servizi di alta gamma, fruibili anche attraverso dispositivi mobili e che possono es-sere utilizzati da tutti i collaboratori, dipendenti, manager o professional del reparto Hr. Perché l’innovazio-ne, come ci ha raccontato Antonia Figini, non deve essere fine a stessa ma trovare un’applicazione concreta. E generare un cambiamento.

Quale significato attribuisce Antonia Figini al termine ‘in-novazione’, come si declina nel mondo ADP?Quando parliamo di ‘innovazione’

Poiché nel nostro Paese l’uguaglianza di genere è un tema di cui ancora si deve discutere, è bene mettere in ri-salto il fatto che ADP Italia, presente nel mondo in ben 125 paesi, ha no-minato nel 2012, per la prima volta, alla guida della propria filiale italiana una donna. Arrivata nell’autunno del 2012 dopo una lunga carriera trascor-sa all’interno di aziende informatiche, Antonia Figini ha saputo dare un’im-pronta caratterizzante all’azienda. Innanzitutto partendo dalla presenza di donne nel comitato di direzione che è oggi pari al 40%. Le quote rosa servono, afferma decisa, ci vuole un management che sostenga le donne, per loro natura poco inclini a scalare i vertici delle gerarchie aziendali. Men-tre l’equilibrio alle organizzazioni fa bene, e i risultati della filiale italiana lo dimostrano. L’impulso della manager all’azienda poggia su tre assi portanti:

intendiamo l’innovazione applica-ta, che si può tradurre in un nuovo prodotto o servizio. Continuare a investire in innovazione consente ad ADP di svolgere il proprio ruolo di alleato nell’accompagnare le azien-de in un percorso di evoluzione. Un alleato necessario, consideran-do che il mondo Hr tende a essere piuttosto conservativo. D’altro canto le aziende pretendo-no sempre di più dal reparto Hr e auspicano di trovare nei direttori delle risorse umane gli abilitatori di un cambiamento. ADP si colloca in mezzo a questi due fuochi e suo compito è facilitare il processo che consente all’innovazione di calarsi nei processi organizzativi. Come? Investendo sulle persone, prime responsabili nell’abilitazione degli strumenti che favoriscono un cam-biamento.

Gestire, conoscere, crescereCronaca dell’evoluzione del dipartimento Hr

intervista ad antonia FiginiAmministratore Delegato di ADP

Le conoscenze devono essere un patrimonio condiviso, soprattutto quelle che riguardano le persone. Sono le risorse a determinare il successo di qualsiasi business, per questo vanno gestiti con processi innovativi tutti gli eventi che afferiscono al dipartimento Hr. In uno scenario dove i dipendenti utilizzano tecnologie sofisticate, a volte più evolute di quelle in uso nel suo abituale ambiente di lavoro, ai fornitori il compito di adeguarsi per creare nuove modalità di dialogo tra le persone. Attualizzando quanto detto da Aristotele, e cioè che l’uomo è un animale sociale, potremmo dire oggi che l’uomo è un animale ‘social’ e, alla luce di questa presa di consapevolezza, ADP ha dimostrato di essere in grado di adeguare la propria offerta. L’obiettivo? Sviluppare servizi innovativi per rendere la direzione risorse umane un dipartimento sempre più determinante, alleviato dalla gestione burocratica e sempre più teso a sostenere le figure strategiche che abilitano la crescita dell’azienda. Indipendentemente dalla sua dimensione. Antonia Figini, da un paio d’anni alla guida della filiale italiana, ci ha aperto le porte di ADP e ci ha presentato alcune figure chiave. Buona lettura.

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Antonia Figini, Amministratore Delegato di ADP

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volgimento che viene richiesto alle persone nelle organizzazioni. Ogni risorsa, con i talenti di cui è portatri-ce, è chiamata a portare valore all’in-terno dell’organizzazione, ognuno è chiamato a fare la differenza. E il contesto deve poter supportare il di-rettore del personale che diventa il principale business partner, colui che si trova nelle condizioni di dare ri-sposte veloci ed efficaci a ogni poten-ziale evoluzione dell’organizzazione.

È necessario quindi presidiare la vita di chi lavora in azienda. Cosa significa?Significa assecondare e supportare la crescita delle organizzazioni. Co-noscere le persone, i loro profili, la loro storia in azienda, diventa una condizione imprescindibile. Il nostro

La prima innovazione è insi-ta nell’evoluzione dell’offerta, dalla gestione degli aspetti re-tributivi al monitoraggio del-la conoscenza delle persone. Come avete realizzato questo passaggio?La gestione di tipo amministrativo del personale è ormai un dato di fat-to, un po’ come la connettività per i cellulari... Ciò che si ricerca oggi è il servizio aggiunto, che nel caso della tecnologia mobile riguarda gli appli-cativi, mentre in ambito Hr si riferi-sce a tutti quei servizi che riguarda-no gestione del talento, valutazione delle performance, gestione della professionalità di ogni dipendente. Si passa così dalla centralità della retri-buzione alla centralità della persona. Un’evoluzione che rispecchia il coin-

principale cliente oggi è il dipenden-te, ancora prima del reparto Hr e dell’azienda stessa. Questo compor-ta un cambio nel focus nella strategia di ADP. Portare nelle soluzioni che offriamo tutti gli strumenti per l’evo-luzione del business significa concen-trarsi sia sull’innovazione tecnologi-ca sia sull’innovazione organizzativa. Per le aziende che si rivolgono a noi, poter contare su un fornitore unico che propone soluzioni semplici, un supporto solido e concreto, frutto di una storia lunga sessant’anni, e che offre garanzie per il futuro, rappre-senta una sicurezza.

Il secondo valore portante è la semplificazione. Cosa intende?La semplificazione è a due vie: ri-volta all’esterno, nelle soluzioni che

Da sinistra: Alberto Belluardo, Tommaso Cutri, Antonia Figini, Nicola Uva

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so affermare con orgoglio di essere la prima amministratrice delegata don-na assunta da ADP; prima rispetto anche alle colleghe statunitensi. Un bel segnale, o no?

Cambiare il modo di fare le cose: la responsabilità dell’HrCambia l’organizzazione e il modo di la-vorare delle persone. Come si sta adeguando ADP? Lo abbiamo chiesto a Nicola Uva, Strategy & Marketing Director.La nostra azienda, e siamo i principa-li attori del mercato, sente tutta la re-sponsabilità di guidare i propri clienti attraverso le evoluzioni dello scenario socio-economico. In questo processo è utilissimo analizzare i macro-trend che riguardano la relazione persone-lavoro, con l’obiettivo di anticipare i tempi e non essere travolti dai cam-biamenti.

Quali i trend che avete indivi-duato?ADP ha individuato cinque macro-trend: l’aumento degli ‘independent professional’ – i professionisti flessibi-

proponiamo, e all’interno, nelle modalità con cui ADP opera per aumentare la qualità del servizio nel minor tempo possibile. Si tratta di semplificare nell’erogazione del servizio, nella gestione dei processi e nell’accesso ai servizi.

Ultimo tassello, la crescita…La nostra azienda cresce, a ritmi costanti, da oltre sessant’anni. E cre-sciamo insieme con i nostri clienti. Utile, dal mio punto di vista, la spe-rimentazione su noi stessi: essendo ADP una grande impresa che fa del-la gestione delle persone la propria mission e il proprio core business, siamo noi per primi a semplificare i processi al nostro interno per verifi-care l’efficacia e l’efficienza delle so-luzioni che proponiamo al mercato.

In che modo ADP diventa un alleato per il direttore del per-sonale?Aiutiamo chi gestisce le persone a ri-spondere alle richieste che provengo-no dalla direzione e che riguardano

principalmente lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi e il supporto alle persone: dai dipendenti, ai manager agli executive. Chiarire ai direttori Hr come utilizzare l’innovazione a pro-prio vantaggio, come imparare a non temerla. Prendiamo ad esempio i mo-delli collaborativi e social che possono essere portati in azienda per ripensare l’organizzazione nel suo complesso: il ripensamento delle soluzioni alla luce dei nuovi modelli è un obiettivo che già stiamo realizzando.

Prima donna alla guida di una filiale, ha senso parlare di lea-dership femminile?La leadership femminile è qualco-sa che si può mettere in atto, basta volerlo. Purtroppo il contesto in cui viviamo è disincentivante. Occorre prendere atto che siamo portatrici di una diversità da valorizzare. Le don-ne però non devono emulare i com-portamenti dei colleghi uomini, ma portare valore aggiunto per il fatto di essere donne. La situazione nel nostro Paese non è del tutto rosea ma pos-

Nicola Uva, Strategy & Marketing Director di ADP

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li – con un rovesciamento delle per-centuali nei prossimi anni (80% di lavoratori flessibili contro un 20% di lavoratori subordinati); l’entrata nel-le organizzazioni dei ‘millenial’, con i conseguenti problemi di gestione congiunta della generazione giovane e di quella anziana che alimenta il fenomeno del reverse mentoring (il tra-sferimento di conoscenze dai giovani alle risorse più mature); l’ipercambia-mento, ossia la rapidità con cui assi-stiamo all’evolvere dello scenario e la necessità di un’‘azienda liquida’ in grado di adattarsi a un ambiente di lavoro sempre più dinamico; l’azione dirompente dei social network che costringono a ripensare le modali-tà di comunicazione e di relazione delle persone; l’esplodere, infine, di un boom tecnologico che, mai come ora, ha in sé i tratti di una rivoluzione vera e propria. Dall’analisi alla presa di coscienza, ADP si impegna a con-centrare i propri sforzi per supporta-re le direzioni del personale a diven-tare driver d’innovazione attraverso un monitoraggio attento dei trend e lo sviluppo di soluzioni e tecnologie a supporto.

…e realizzare soluzioni che ri-specchiano le aspettative dei dipendenti. È così?Innanzitutto porre il focus sui di-pendenti. In secondo luogo, fare della comunicazione in azienda e della condivisione di informazioni – knowledge management – uno strumento privilegiato: è infatti di-mostrato che le persone che condi-vidono la conoscenza sono quelle che performano meglio e aiutano gli altri a performare meglio.

Quali le aree sulle quali ADP sta sviluppando soluzioni?Essenzialmente cinque: personal cloud, big data, mobilità, gestione dei documenti e analytics. Servizi abilitati dalla tecnologia per una

gestione ‘smart’ delle risorse uma-ne, come le App già in uso che rag-giungono circa 1 milione e mezzo di dipendenti nel mondo (16.000 solo in Italia): quella per la timbratura virtuale e per la gestione del pro-prio profilo aziendale. La soluzione mobile di ADP consente di gestire ovunque la richiesta di permessi, la loro autorizzazione da parte dei manager, la rubrica aziendale, i dati del cedolino, la timbratura virtuale e altri servizi. Una soluzione che funziona su qualsiasi smartphone e viene costantemente aggiornata con nuove funzionalità.

Avete ridotto la complessità per chi gestisce le persone?Oggi lavoriamo fianco a fianco con chi non è più soltanto un direttore Hr ma un vero e proprio Hr strategic partner, ossia un innovatore, ideatore, ambasciatore di soluzioni per accre-scere il core business dell’azienda. Un ruolo che ha fatto ‘cambiare pelle’ a una funzione che può essere efficace nel suo ruolo solo se nelle condizioni di contribuire a cogliere nuove oppor-tunità di business.

ADP lavora tradizionalmente con la media e grande impre-sa. E per le PMI?Da qualche tempo assistiamo in ADP a un incremento dell’attenzio-ne verso la piccola-media impresa. Offriamo servizi su misura e per ogni esigenza e dimensione azien-dale. Dal Cloud+ (servizio offerto in modalità SaaS) al Full Service (BPO). Attraverso la nostra piatta-forma è possibile gestire tutti i pro-cessi Hr, da quelli amministrativi a quelli legati alla gestione e sviluppo del capitale umano. Un’offerta mo-dulare, flessibile e configurabile sulla base delle singole, e soprattutto mu-tevoli, esigenze di business dei no-stri clienti. Si tratta di soluzioni che permettono, soprattutto nelle PMI,

di ridurre la complessità attraverso una standardizzazione e un’automa-tizzazione dei processi. E abbattere la complessità nella gestione delle ri-sorse umane significa, per l’azienda cliente, potersi dedicare totalmente al proprio core business con un ri-sparmio di energie e di denaro.

Le aziende sono pronte?Il lavoro da fare è davvero immane. Si pensi che, da una survey dello scorso anno che ha coinvolto 1.000 aziende, l’85% delle aziende italiane non per-mette ai propri dipendenti di accede-re a internet. Ciò ci suggerisce che è necessario un radicale cambiamento nella concezione dei modelli organiz-zativi e in questo il ruolo delle direzio-ni Hr è essenziale. Noi non possiamo che rimanere al loro fianco.

ADP OneService: la gestione del capitale umano in am-biente 2.0Presidiare tutte le attività nell’area dello Human Capital Management, questo garantisce ADP OneService: processi di gestione delle paghe, presenze, trasferte, pianificazione, simulazione dei costi del personale, funzioni di e-recruiting, valutazione delle performance, formazione e ta-lent management. Una piattaforma completa che garantisce alle orga-nizzazioni una gestione evoluta del-le proprie risorse. Una metodologia denominata ‘Stellar Services’ perché punta a fornire servizi di altissimo li-vello. Anche attraverso dispositivi mo-bili. La soluzione è fruibile attraverso diversi livelli di servizio, dal Cloud+ al Full Outsourcing, per aziende di qualsiasi dimensione. Per approfon-dire i dettagli dell’offerta abbiamo incontrato i due responsabili, Alberto Belluardo, Customer Service Direc-tor dell’area Managed Services e Full BPO Services, e Tommaso Cutri, Customer Service Director dell’area Cloud+ Services.

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11marzo/aprile 2014

S&o

La gestione diventa semplice, anche in outsourcing…“Negli ultimi dieci anni – spiega Alberto Belluardo – è cambiata la modalità con cui le direzioni Hr si relazionano con l’amministrazio-ne del personale. Processi sempre più automatizzati creano difficoltà agli specialisti delle risorse umane nell’utilizzare le nuove interfacce tecnologiche. ADP sopperisce a questa difficoltà offrendo soluzioni in outsourcing per la gestione infor-matica del payroll. Con un unico da-tabase, un’unica value proposition e un’offerta standardizzata di servizi è possibile velocizzare il sistema di controllo e aumentare la qualità. Ridurre la complessità di gestione delle risorse umane nelle aziende clienti è il principale obiettivo di ADP, che si pone come fornitore, ma ancora prima come partner del business. Offrire servizi in remoto non significa non essere presenti: per questo motivo, sono previsti incontri mensili con un esperto ADP, il quale diventa un vero e proprio punto di

riferimento, o ‘single point of con-tact’, per le direzioni Hr. Un profes-sionista che può essere un esperto di paghe oppure una persona dotata di buone doti di ascolto rispetto alle problematiche del cliente, di project management e di un talento rela-zionale che funge da interfaccia tra azienda e dipendenti”.

… e autonoma.“ADP propone una serie di soluzio-ni as a service – racconta Tommaso Cutri – per la gestione del capitale umano: amministrazione, gestione e sviluppo. Da qualche mese ADP propone il servizio Cloud+, rivolto a quelle aziende che nella loro strut-tura interna hanno la possibilità di gestire parte del processo tecnico di aggiornamento. In questo caso ADP interviene con il monitorag-gio e l’analisi dell’aggiornamento, mettendo a disposizione del cliente lo strumento as a service e offrendo un percorso di formazione al suo utilizzo. Il cliente può gestire in pie-na autonomia il servizio, potendo

comunque contare su un partner che lo supporta costantemente e lo aiuta nella manutenzione evolutiva del prodotto garantendo anche gli aggiornamenti normativi grazie a un’infrastruttura tecnica di altissi-mo livello. I clienti che utilizzano il servizio in Cloud+ hanno anche la possibilità di monitorare la veloci-tà di reazione con la quale vengo-no soddisfatte le richieste. Inoltre, il cliente ha la consapevolezza che la configurazione delle soluzioni Cloud+ può essere in qualsiasi mo-mento modificata per adattarsi alle mutevoli esigenze di business che le aziende incontrano durante il loro percorso di crescita. Sono 90 i clienti attualmente gestiti con que-sta modalità per un totale di 92.000 cedolini.L’attenzione all’architettura, ai back up infrastrutturali e alla sicurezza dei dati, garantita da potentissimi data center funzionanti simultaneamente nelle principali città europee, rap-presentano una garanzia ulteriore di affidabilità.”

Alberto Belluardo, Customer Service Directordell’area Managed Services e Full BPO Services di ADP

Tommaso Cutri, Customer Service Director dell’area Cloud+ Services di ADP