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CReIAMOCompetenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e
GESTIONE SOSTENIBILE GESTIONE SOSTENIBILE DELLE DELLE RISORSE IDRICHE E RISORSE IDRICHE E
DELLE SITUAZIONI DI DELLE SITUAZIONI DI
Gli Gli Osservatori permanenti sugli utilizzi idriciOsservatori permanenti sugli utilizzi idriciDIREZIONE GENERALEPER LA SALVAGUARDIA
DEL TERRITORIO E DELLE ACQUEIng. Nicoletta Maria Diano
Assistenza Tecnica SOGESID S.p.A.
CReIAMO PACompetenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA
GESTIONE SOSTENIBILE GESTIONE SOSTENIBILE RISORSE IDRICHE E RISORSE IDRICHE E
DELLE SITUAZIONI DI DELLE SITUAZIONI DI SCARSITÀSCARSITÀ
Osservatori permanenti sugli utilizzi idriciOsservatori permanenti sugli utilizzi idrici
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SCARSITA’ IDRICA
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SCARSITA’ IDRICA
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Le situazioni di ridotta disponibilità idrica possonoidrici e nei reticoli afferenti e generare gravi rischiponendo, temporaneamente, a repentaglio lo stato
Il quadro climatico osservato nell'ultimo ventenniousi presente e previsto nei distretti idrografici, sonosotto il profilo della: siccità (temporanea riduzione delle disponibilità
per un lungo periodo); carenza idrica (la domanda di acqua è superiore
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possono comportare stati di magra prolungata nei corpirischi di insoddisfazione della domanda (carenza idrica),stato di qualità dei corpi idrici.
ventennio e le prospettive future, unitamente al quadro deglisono tali da configurare situazioni di criticità crescente
disponibilità idriche, ad esempio in assenza di precipitazioni
superiore alla disponibilità di risorse idriche sostenibili).
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ESTATE 2017
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ESTATE 2017
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per far fronte a criticità quali la siccità o la carenza
rafforzare la cooperazione ed il dialogo tra i soggettiappartenenti al sistema di governance della risorsaidrica nell'ambito dei singoli Distretti idrografici
rimuovere tuttitrasparenza delle
gestione
uso sostenibile della risorsa
Osservatori permanenti sugli utilizzi idrici nei
Distretti idrografici italiani
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carenza idrica è necessario operare in termini di:
gli ostacoli alla circolarità einformazioni e dei dati
gestione proattiva degli eventi estremi siccitosi
governo integrato della risorsa idrica
sostenibile della risorsa idrica
Cabina di regia nazionale per la gestione delle
carenze idriche
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Questo nuovo sistema di
governanceha, tra l’altro, il
compito di Individuare
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il bilancio idrico, è lo strumento finalizzatotra la disponibilità di risorse reperibiliriferimento ed i fabbisogni per i diversied obiettivi stabiliti dalla legge, secondodel 28 luglio 2004.
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finalizzato ad assicurare l'equilibrioreperibili o attivabili in un'area didiversi usi, nel rispetto dei citati criteri
secondo le indicazioni riportate nel D.M.
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E’ lo strumento partecipato per una corretta gestioned’uso, volta ad evitare ripercussioni sulla qualità deisostenibile per le finalità del raggiungimento degli obiettivi
E’ lo strumento per garantire il rispetto delle portateestremi ed agli scenari futuri di cambiamento climatico,siccità prolungate relativamente alle fattispecie dell’articolo
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gestione dell’allocazione dell’acqua ai diversi settoridei corpi idrici ed a consentire un consumo idricoobiettivi di qualità dei corpi idrici.
portate ecologiche, anche con riguardo agli eventiclimatico, tra i quali, in particolare, le situazioni di
dell’articolo 4(6) della Direttiva Quadro Acque.
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Direttiva 2000/60/CE “Water Framework Directive”
Agevolare un utilizzo idrico sostenibile fondato sullaprotezione a lungo termine delle risorse idrichedisponibili.
Prevenire le crisi idriche promuovendo l’adozione diapposite strategie di risparmio idrico, tutelando nelcontempo gli ecosistemi idrici.
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Come fare?
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L’attivazione degli Osservatoricostituisce specifica misura dei Piani di
gestione distrettuali delle acque, adottati il 3 marzo 2016 ed approvati con DPCM
del 25 ottobre 2016
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Osservatori permanenti sugli utilizzi idrici nei
Distretti idrografici italiani
La Commissionecostituzioneutile ai finiriscontrateDistretti idrograficiquadro in materia
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Commissione Europea ha ritenuto lacostituzione degli Osservatori un elemento
fini del superamento delle criticitàin merito all’applicazione, sui
idrografici italiani, della Direttivamateria di acque 2000/60/CE.
Obiettivo raggiunto
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13 luglio 2016
sottoscrizione da parte dei Ministericompetenti, Protezione Civile, Autorità diDistretto, Regioni, Enti pubblici nazionali eprivati, dei Protocolli di intesa per l’istituzionedegli Osservatori permanenti sugli utilizziidrici nei Distretti idrografici italiani.
Osservatori permanenti sugli utilizzi idrici
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Osservatori permanenti sugli utilizzi idrici nei Distretti idrografici italiani
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L’attivazione degli Osservatori costituisce specificadelle acque, adottati il 3 marzo 2016 ed approvatiinfatti, costituiti proprio per attuare, sui varigrado di favorire la gestione ottimale della risorsaall’insegna della cooperazione, del dialogoterritoriali.
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specifica misura dei Piani di gestione distrettualiapprovati con DPCM del 25 ottobre 2016; sono stati,
territori, un nuovo sistema di governance, inrisorsa idrica e di affrontare le crisi da scarsità
tra le parti e dell’attenzione alle specificità
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e diffusione dei dati relativi alla disponibilità e all'uso della risorsad'impiego, con l'obiettivo di fornire indirizzi per la regolamentazioneeffettuare.
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l’Osservatorio attua, a scala di Distretto, un governointegrato della risorsa idrica, in grado diregolamentare i prelievi, coordinare gli utilizzi eproteggere i sistemi idrici naturali, applicando, sulproprio territorio, il criterio fondamentaledell’unicità e integrità della risorsa idrica, attraversola definizione delle procedure ai fini delfunzionamento ordinario, la costruzione di strumentitecnici di supporto alla gestione del bilancio idrico(strumenti di previsione a breve e lungo termine,soglie di criticità, scenari di evoluzione di evento,etc.), promuovendo altresì azioni che favoriscano ilcostante aggiornamento
risorsa idrica nel distretto nonché ai fabbisogni dei vari settoriregolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni da
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L’Osservatorio opera, inoltre, attraversogestione degli eventi di siccità e,garantendo un adeguato flusso
prelievi in atto e per la definizioneadeguate per
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attraverso una Cabina di Regia per lae, più in generale, di scarsità idrica,
di informazioni, necessarie per lain atto, della loro evoluzione, dei
definizione delle azioni emergenziali più.
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non critico
severità critica media
1
3
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severità critica bassa
severità critica alta
2
4
Livelli di criticità
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Definizione di un modello proattivo di
Scenari
3
4
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proattivo di gestione delle crisi idriche
Attività
1
2
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1I valori degli indicatori di crisi idricasotto di fissati valori «soglia» ovveroesigenze idriche del sistema naturaleconsiderate
Le attività dell'Osservatorio sono rivolte: al monitoraggio dello stato di attuazione e alla valutazione dell'efficacia delle azioni previste dalla pianificazione di distretto per il riequilibrio del bilancio idrico; all'attuazione delle azioni di cui al Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 31 luglio 2015 sulle quantificazione dei volumi prelevati ad uso irriguo; all'identificazione delle azioni finalizzate alla riduzione degli impatti delle pressioni di tipo prelievo e delle siccità sui corpi idrici e all'individuazione e implementazione degli strumenti idonei per la gestione delle situazioni di criticità successive
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idrica (portate, livelli, volumi, accumuli, etc.) sono al diovvero sono tali da prevedere la capacità di soddisfare lenaturale ed antropico, nei periodi di tempo e nelle aree
Le attività dell'Osservatorio sono rivolte: al monitoraggio dello stato di attuazione e alla valutazione dell'efficacia delle azioni previste dalla pianificazione di distretto per il riequilibrio del bilancio idrico; all'attuazione delle azioni di cui al Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 31 luglio 2015 sulle quantificazione dei volumi prelevati ad uso irriguo; all'identificazione delle azioni finalizzate alla riduzione degli impatti delle pressioni di tipo prelievo e delle siccità sui corpi idrici e all'individuazione e implementazione degli strumenti idonei per la gestione delle
ScenariAttività
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2 La domanda idrica è ancorapeggiorativo, le previsioni climatichetemperature eccedenti i valori ordinari
L'Osservatorio assume il ruolo didell'attuazione delle azioni definiteIdrografico.
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soddisfatta, ma gli indicatori mostrano un trendclimatiche mostrano ulteriore assenza di precipitazione e/o
ordinari per il periodo successivo.
Cabina di Regia per la gestione della crisi idrica, ai finidefinite nel Piano di Gestione della Siccità del Distretto
ScenariAttività
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3
Lo stato di criticità si intensificatemperatura elevata determinaaccumulati negli invasi e nei serbatoiirrigui, industriali e ambientali coneconomici e impatti reversibili sull’ambienteSussistono le condizioni per la dichiarazionedell’art. 4.6 della Dir. 2000/60/CEdelle Regioni interessate, della dichiarazionedella L. 225/1992, come modificataDir. PCM 26 ottobre 2012.
L'Osservatorio mantiene il ruolo di Cabina di Regia per la gestione della crisi idrica, identificando le misure necessarie alla riduzione degli impatti della siccità, sulla base dei contenuti del Piano di Gestione delle severità idrica media si differenziano da quelle individuate per lo scenario di severità idrica bassa per la maggior intensità e frequenza con cui vengono attuate, al fine di scongiurare l'instaurarsi dello scenario di criticità alta
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intensifica: le portate in alveo risultano inferiori alla media, laun fabbisogno idrico superiore alla norma. i volumi
serbatoi non sono tali da garantire gli utilizzi idropotabili,con tassi di erogazione standard. Sono probabili danni
sull’ambiente.dichiarazione dello stato di siccità prolungata ai sensi
/CE o, in casi più gravi, per l’eventuale richiesta, da partedichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ai sensi
modificata dalla L. 100/2012, e secondo quanto previsto dalla
L'Osservatorio mantiene il ruolo di Cabina di Regia per la gestione della crisi idrica, identificando le misure necessarie alla riduzione degli impatti della siccità, sulla base dei contenuti del Piano di Gestione delle Siccità. Le azioni individuate per lo scenario di severità idrica media si differenziano da quelle individuate per lo scenario di severità idrica bassa per la maggior intensità e frequenza con cui vengono attuate, al fine di scongiurare l'instaurarsi dello scenario di criticità alta.
ScenariAttività
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4Sono state adottate tutte le misureragionevolmente prevedibile, neldanni al sistema, anche irreversibili
L'Osservatorio di Distretto forniscecontribuire alla definizione delleparte degli organi della Protezionecoinvolte
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misure preventive ma prevale uno stato critico nonnel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente ad evitare
irreversibili.
fornisce il supporto informativo/operativo al fine didelle decisioni per la gestione dell'eventuale emergenza da
Protezione Civile Nazionale e delle altre Autorità competenti
ScenariAttività
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La Legge italiana stabilisce che quando non vi siano in corso eventicalamitosi come siccità o crisi idriche, la pianificazione e lagestione delle risorse idriche sia demandata alle Regioni, agli Entilocali (Province e Comuni), alle Autorità di Distretto, agli Entid’Ambito ed agli Enti gestori.
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In caso di crisi idrica, spetta invece al sistema nazionale dellaProtezione Civile la gestione delle misure di emergenza: questoavviene per lo più dopo la dichiarazione dello stato di emergenzada parte del Presidente del Consiglio dei Ministri e l’emanazione diapposite Ordinanze, con le quali vengono assegnati fondi, poteri estrumenti straordinari finalizzati al superamento dell’emergenza.
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Per maggiori informazioni visitate ilTutela del Territorio e del Mare: wwwwww
nonché i siti delle Autorità di distretto idrografico
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il sito del Ministero dell’Ambiente e dellawwwwww..minambienteminambiente..itit
distretto idrografico presenti sul territorio nazionale