GESÙ ALLA DoNNA: «VA, D'ORA POI NON PECCARE PIÙ» · conquistalo da Cristo Gesu. 3Fralelh, io...

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C"-etù tl;lse al'ddrrtti,a" rDonia- tuE soÀo? Nessuto d ho drùdrn !rt;?,- ù, elta fispose: «N6sulo, Slgt ùe., GESÙ ALLA DoNNA: «VA, E D'ORA IN POI NON PECCARE PIÙ» T TNA. letlula conEinua di rurta B ibbia ci guida nct per- LJ corso della sl,oria della salvczza, che pm"cede dalliim- pedezione veIso Ia p€rfezjone come aII; wiluppo di un corpo. Ogni passeggio è np(essario e inevitab e,ìn conri- nuo superamenlo, fino a raggjùUere la slra oerfezione. Su quesra linea lsaia paragona i memorabili iiten/en[i di Dio. risalenti al if,mpo dell'Esodo, con i futuri inl€Ìvenii che afiebbem accompagnaro il popolo nel suo riùomo dal- la deportazione in Babilonia, Il supetamento sarebbe sta- to tale da far dimentica.e 7e cose pessata (I kttura). Gesu si couoca al rcrmine dello svijuppo, quando llrlna. nia raggiunge in Ia sua perfezjone, Iaaendola passarc dallo stalo "riconosriul,o" di peccalo aìue o dela gazia. Dawnti alla donna aduhera, i suoi sccìsaiori sj ri-tbano dalla scena La peccauice ùene ri§anatà con una formuls che si estende anche al futum: , D ora in poi non peccarc piit, (Vdngela). Po$lo si *rve del tinguaggio sporiivo per ùìdrcare u suo impego per il vangelo. La sua vila è u_na cor§a verm la mèta, al prcmio che è Cn§,o (II Lethfia). Tùcisio Shlnare, aE a Nel cammino verso la Pasqua ta Liturgia clella Parola ci prcsenta l'inconio di cesù èon la donna adulterc. Egli tende ta mano alla don- na umlliala e disprezzata a motiw del Deccato e le la possibilita di inascere a vita' nuova. Allltfol{A DltlCRE§So (sor42/4gl -2) in pisdi Fammi giustizla, o Dio, è difendi la miacau- sa contro gente senza pietà; salvami dall'uomo ingiusio e malvagio, pèrché tu sei il mio Dio e la mia dlfèsa. Celebrante - Nel nome det padre e del Fiqlio e dello Spirit! Santo. Assèmbtea - Ailen, C -_ ll Dio della speranza, chè ci riempié di ogni gora e pace nella tede per la potenza delo Spirib Santo. sia con ll,tti voi. A - E con lt tuo spirlto. ATTO PENIIENZIAI.E C - Fratèlli e sorelle, coniidando in Cristo che non vuole Ia morte del peccatore, ma che si converla e viva, conlessiamo noslre colpe e apriamo il nosko cuore alla sua misericordia. (*eve pausa di sitenzio) C - Signore, mano tesa verso i pecratori, abbi pietà di noi. A - Signore, pietà. C - Cristo, voce dell'Amore che perdona, abbi plera dr noi. A - Cristo, pietà. C - Signore, salvezza di chi sDèra in te. abbi pieta di noi. A - Signore, iietà. C - Dio onnipoienle abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vila etema. A- Amen. C0[LEITA - Vieni in nostro aiuto, padre misedcor- dioso. perché possiamo ùvere e aqire semore in quella carità. d|è spinse iltuo Figlioa dare iaùh per noi. Egli è Dio e vivs e regna @n te nell unità dello Spirilo Santo per tutti i secolidei secoli. A - Amen. O lE co afta ddl Amo C. dat Messate l ed., W. gZ2. C - Dio di bontà, che rinnovi in Cristo tutte Ie cose, davanti a te sta la nostra miseria: lu che hai mandato iltuo Figtio unigenito non per c!n- oannarè, ma per salvare il mondo, perdona ogni nostracolpa e fa' che rifiorisca nél noslro cuore il canto dela gratitudine e delta qioia. Per il nostro SignoreGesù Cristo... A - Amen. V DOMENICA DI QUARESII'A - 25

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C"-etù tl;lse al'ddrrtti,a" rDonia- tuEsoÀo? Nessuto d ho drùdrn !rt;?,-ù, elta fispose: «N6sulo, Slgt ùe.,

GESÙ ALLA DoNNA: «VA, ED'ORA IN POI NON PECCARE PIÙ»

T TNA. letlula conEinua di rurta IÀ B ibbia ci guida nct per-LJ corso della sl,oria della salvczza, che pm"cede dalliim-pedezione veIso Ia p€rfezjone come aII; wiluppo di uncorpo. Ogni passeggio è np(essario e inevitab e,ìn conri-nuo superamenlo, fino a raggjùUere la slra oerfezione.Su quesra linea lsaia paragona i memorabili iiten/en[i diDio. risalenti al if,mpo dell'Esodo, con i futuri inl€Ìveniiche afiebbem accompagnaro il popolo nel suo riùomo dal-la deportazione in Babilonia, Il supetamento sarebbe sta-to tale da far dimentica.e 7e cose pessata (I kttura).

Gesu si couoca al rcrmine dello svijuppo, quando llrlna.nia raggiunge in Iù Ia sua perfezjone, Iaaendola passarcdallo stalo "riconosriul,o" di peccalo aìue o dela gazia.Dawnti alla donna aduhera, i suoi sccìsaiori sj ri-tbanodalla scena La peccauice ùene ri§anatà con una formulsche si estende anche al futum: , D ora in poi non peccarcpiit, (Vdngela). Po$lo si *rve del tinguaggio sporiivo perùìdrcare u suo impego per il vangelo. La sua vila è u_nacor§a verm la mèta, al prcmio che è Cn§,o (II Lethfia).

Tùcisio Shlnare, aE

a Nel cammino verso la Pasqua ta Liturgiaclella Parola ci prcsenta l'inconio di cesù èonla donna adulterc. Egli tende ta mano alla don-na umlliala e disprezzata a motiw del Deccatoe le dà la possibilita di inascere a vita' nuova.

Allltfol{A DltlCRE§So (sor42/4gl -2) in pisdi

Fammi giustizla, o Dio, è difendi la miacau-sa contro gente senza pietà; salvamidall'uomo ingiusio e malvagio, pèrché tusei il mio Dio e la mia dlfèsa.Celebrante - Nel nome det padre e del Fiqlio edello Spirit! Santo. Assèmbtea - Ailen,C -_ ll Dio della speranza, chè ci riempié di ognigora e pace nella tede per la potenza delo SpiribSanto. sia con ll,tti voi. A - E con lt tuo spirlto.ATTO PENIIENZIAI.E

C - Fratèlli e sorelle, coniidando in Cristo chenon vuole Ia morte del peccatore, ma che siconverla e viva, conlessiamo lè noslre colpe eapriamo il nosko cuore alla sua misericordia.(*eve pausa di sitenzio)

C - Signore, mano tesa verso i pecratori, abbipietà di noi. A - Signore, pietà.

C - Cristo, voce dell'Amore che perdona, abbiplera dr noi. A - Cristo, pietà.C - Signore, salvezza di chi sDèra in te. abbipieta di noi. A - Signore, iietà.C - Dio onnipoienle abbia misericordia di noi,perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vilaetema. A- Amen.

C0[LEITA - Vieni in nostro aiuto, padre misedcor-dioso. perché possiamo ùvere e aqire semore inquella carità. d|è spinse iltuo Figlioa dare iaùhper noi. Egli è Dio e vivs e regna @n te nell unitàdello Spirilo Santo per tutti i secolidei secoli.

A - Amen.O lE co afta ddl Amo C. dat Messate l ed., W. gZ2.

C - Dio di bontà, che rinnovi in Cristo tutte Iecose, davanti a te sta la nostra miseria: lu chehai mandato iltuo Figtio unigenito non per c!n-oannarè, ma per salvare il mondo, perdonaogni nostracolpa e fa' che rifiorisca nél noslrocuore il canto dela gratitudine e delta qioia.Per il nostro SignoreGesù Cristo...

A - Amen.

V DOMENICA DI QUARESII'A - 25

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Ai deponat in Babilonia, il Wfeta lsak icoda la hbe@-zione dala schiavtu d Egifto e p@dbe I loro fiomo npalia cone un 'secnndo kodo' . Db liberu e salvé.

Dal libro del profeta lsaìa (43,16'21i,.Così dice il Signore, chè aprì una slrada nèl

mare e ur sentìero in mezzo ad acque possenli,'_che fece uscke carrie cavalli. eserciio ed eroi aun tèmpo; èssi giacciono morti, maipiù si dalze-ranno, si spensero come un luciqnolo, sonoestinti: r!,.Non icordate piùr lè cose passate, nonpensale piÙ arle cose antichel 'iEcco, io tacciouna cosa nuova: proprio ora germoglia, non vene accorgete? Aprìrò anche neìdeserto una stra-da, immetterò tiumi neìla sleppa.

-l\4i glorificheranno lè beslie selvatiche, scia-calli è struzzi, perché avrò fomito acqua aldeserto, fiumialla steppa, per dissètare il mio popolo, ilmio eletlo. rllpopolo che io ho plasmato per mecelebrérà le mie lodi".

PRIMA I.EIIUNÀ

SAI.MO RESPONSORIATE

sedut

A- Fondiamo grazié a Oio.

(Sol I251126,1-6)

Facciamo nosto il messaggio disperanza dique-sto intenso salmo per il deportato, Per questo can-

Gran- di co- sè h3 ial

il Si- gno-re pèr noi.

Ouando il Signore risiabilì Ia sortè di Sion, / cisembrava dr sognare. /Allora la noslla oocca siriempì di sofiiso, / la nostra lingua di gioÌa. I:t

Allora sidicevatra le gènti: / "llSignore ha rat-ro grandi cose per loro". / Grandi cose ha fatoilSignore per noi. /eravamo p,eni drgio,a. nBistabilisci, Signore. la nostra sone. / come i

torrenlidel Negheb. / Chisèmina nellè lacri-me / mieterà nella gioia. ItNellandare. se ne va piangendo. / porlandola semente da gettare. / ma neltornare, vienecon gioia, / portando i suoi covoni. &STCONDA I,EI'URAPaob icone al linguaggb e alla neklota dello spolper indicare il suo impegno e h sua orya di apostola-to. Conquislab da Cristo per rnezzo della fede, oÉ len-de alh mèta, per iceverc la ticonpensa da Dio.

E Grandi cose ha tatto il Signorè pei noi.

26 TEMPO DI OUARESIMA

Dalla lettera di san Paolo aoostoloai Filippési(3,8-14)

Fratelli, sritengo che iutto sia una perdita a mo-tivo della sublimità della conoscènza di CristoGesù, mio Signore. Per lui ho lascialo perderetutte queste cose e le considero spazzaiura, perguadagnare C sto,ed essere ùovato in lui, aven-do come mia giustizia non quella derivante dallaLegge. ma quella che ùene dalla fede in Crìsto,la qiustizia che viene da Dio, basata sulla fede:loperché io possa conoscère lui,la polenza dellasua isurrezione. la comunìone alle sue sotferen-ze, lacendomi conforme alla sua moÉe, ,,nellaspèranza di giungere alla rìsurezione dai morii.

i,Non ho certo raggrunto la mèta, non sonoarrivaìo alla perfezione; ma mi siozo di corre-re per conquistarla, perché anch'io sono statoconquistalo da Cristo Gesu. 3Fralelh, io non 1-lengo ancora di averla conquistata. so soÌtan-to questo: dimenticando ciò che mi sta allespallè e proteso verso ciò che mi sla di fronte,'corro verso lamèta. alpremloche D;o cichia.ma a ricevere lassùr. in Cristo Gesù.

A- Bendiamo graziè a Dio.

CANIo AL VANGE|o (ctrGt2,l2-t3) ìnpred

& Lode e onore a te, Signore cesù!Ritomate a mecon tutto ilcuore, dìcè ilSigno-re, perché io sono misèricordioso e pieloso.i Lodè e onore a te, Signore Gèsùr!

VANGEI.O

Ascoltiamo il racconto dell'adullera perdonata. Lascena è di Snaordinatia bellezza e riveld ]a miseri-cordia di Gestt cne nan ignora ilpeccato, na la vn.

-l- Dal Vangelo secondo Giovanni (8.1-1 1)-l- A-ctorÉate,osignore,ln queltempo,,Gesù siawiò verso ilmonte

degli Ulìvi. ,Ma al maìtino si recò di nuovo neltempio e tutto il popolo andava da lui. Ed èglsedeile e sr mrse a rnseonare loro. 'Allora glscribie iiariseigliconduésero una donna sor-presa in adulterio, la posero in mezzo.e glidissero: "Maestro, questa donna è stala sor-prèsa in flagrante adulleio. 5ora Mosè, nellaLegge, ciha comandato dilapidare donne co-me quèsta. Tu che ne dici?". 6Dicevano que-sto per mettèrlo alla prova e per avere motìvodiaccusarlo. I\,,la Gesu sichino e si mtse a scn-vere con iìdìto per terra.

TTutiavia, poiché insislevano nell'interrogar-lo, sialzò e disse loro: "Chi divoi è senza pec-cato, getti per primo la pietra contro di lei". rE,chìnatosi di nuovo, scriveva pèr terra. eQuèlli,udito ciò, se ne andarono uno per uno, comin-ciando dai piir anziani. Lo lasciarono solo, e la

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donna era là rn mèzo. oAllora Gesù si alzò ele disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti hacondannata?,. ',Ed ella rispose: "Nessuno, Si-gnore". E Gestt disse: ..Neanch'io ticondan-no;va' e d'ora in poinon peccare piùr".

PROFESSIONE DI FEDE

Neltempo diOuaresima, suoqeisce il Messa-le Flomana tllEdizione, paq-'i16). st Duo tinno-varc la Prot'essione difècldcan .: Sinbolo de-

' ll celebrdnte awisi pet tempo l'assemblea di

l0 CRED0 lN Dlo, Padre onnipoiente / crea-tore dél cielo e dèlla terra;/ è in Gesù Cri.sto. suo unico Figlio, nostro Signore, (/4rte patole llu concepilo_ . dà Maia Vergine,lutli, inchinano)il quatè tu concèOito di Spiri-1o Santo. / nacque da Maria Verqinè, / batìsolto Ponzio Pilalo. / fu crocifisso, morì efu sèpoltoi / discese ag,i inleri; / it terzogiorno risuscitò da monei / salt ai crélo, /siede alla destra di Dio Padre onhipoten-te: / di la verrà a giudicare ivivi e i morti. /Credo nèllo Spirilo Santo, / ta santa Chie-sa cattohca, / la comunione dei santi, / laremissrone dei peccati, / la risurrezione del.la carne, / la vìta eterna. Amen.

A-Lodeate,oCri6to.

si può odolloe

C- Fralelli e sorelle, la Ouares,ma è il tempoadatto per lasciarsi colmare dal timore dj Dio.nella cònsapevolezza del limite umano e de,lagrandezza divina. ll Signore rawNi in noique.sto dono delsuo Spinto.Lettore - Preghiamo insieme e diciamo:A - Donaci, Signorè cesù1, il tuo Spirito.1. Per la Chlesa, perché sia nelmondo un se-gno della tenerezza di Dio per i suoi fiqli, so-pratlutio per quanli si lrovano nella sotfèrènzae nella tristezza, preghìamo:2. Per i sacerdoti che esèrcitano il ministerodella riconciliazione. perché rNesliti dr Cristo,ilbuon pastore. arutino quanlisono nelpecca-to ad inconùare la misericordia d; Dio Padre,preghiamo:3. Per ilratelli e le sorelle, feriti dalta vila edalla cultura di morte. perchè aprano rl lorocuore alla misericordia del Padre per speri-mentarè Ia gioia det perdono e di una nuovavita, preghiamo:4. Per nor qui presenti, perché in questo AnnoSanto della Mtse cordia accogliamò le miziativeper un smcero cammino di conversione a ljvellopèrsonale, familiare e sociale, preqhiamo:

PREGHIERA DEI TEDETI

V DOMENICA 39

I nten zi a ni dell a comunità tocale.C - Ascolta, Crislo Gesu, la noslra oreohiera econcedia tufli i nostri lrate i di riondvaè la torovita neltuoamore. Lo Spirito Santo ciquidtsul-le strade detlavila e duénti mani{estazione del,la tua misericordia per tulti. Tu che vivie reoninei secoli dei secoli. A - Amàn.

Tdtti' llSignore rlceva datletue maniouestosacrificio a lode e gloria del suo nome: per illrene nostro e ditutta la sua santa Chidsa.SUI.I,E OTFERTE

C - Esaudisci. Signore, le nostre preqhiere:tu che ci hai illuminati con oti insèqnémentidella fede. trasiormaci con làpotenàa di que-sto sacrificio. Per Cristo nostio Sionoré-A

- Amen,PREFAZIO

(S, suqge,iscè i'Prelazo drauaresma lt: La @n,'ténz,délo spi.io. Messale lled.. pag,32)

È veramente giusto renderti graz ie, è bello can-tare Iatua gloria, Padre santo, Dioonnipotenteed èterno. Tu hai stabiliio per i tuoifigti irn tern-po dr nnnovamento spiriluale. perché siconver-tano a le con tutlo il cuore, e liberidai ferment:del peccato vivano le vicende di ouesto mon-do, sempre onentati verso i beni eterni. perquesto dono della tua bénevolenza, uniti agliangeli e ai santi, con voce unanime, cantiamoI'inno della tua lode.A - Santo, Santo, Sanlo ilSignore..,

C - Pregate, fratelli...

ANTITONA AiI.A COMUNIONE

D0P0 t-A coMUNlot{t

gnore.

(Gv 8,10-l l)«Donna, nessuno ti hacondannata?». «Nes-6uno, Sighore". .Neppure io ti condanno:d'ora rn poi non peccare piir".Pausa a!ì ringraziamènto alla Comunione.

in piedi

in pEdC - Dio onnipotenie, concedi a noi iuoi lecietiOr essere sempre inserilt come membra vrvenel Cristo. poiihé abbiamo comunicato al suocorpo e al suo sangue. Per Cristo nostro Si-

PROPOSTE PEB I CANTIi da Repertorio na-z@nale. Can per la Liturqid, ÉlleDicit}ei2009. /rizor Attehde, Oomine i78): CristoGèsù. Salvatore 1273, slt- 4-6). Satmo te-sporsoraler M'c. Laitucai Biroinetlo: Soeronel Signore (336). Processione offertoiiale:Cosa offrirli (272t. Comunione: fu seì co-me roccia (309)i Tu sel la mia vlta (383).Congado: Oonaci, Siqnore, un cuore nuo-vo {81).

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Ié Opere di MlsedcordiÀ co4)orale / 4

AILOGGIABE I PELLECBIMn hlttic att l'ospitalùà,sli uhi 1E'flo gli duti» (lPietdo 4,5)

Cl ARA su.rpce a hrtti di imbaiiersi in alcme localiÙ tà divené dal coNr€ro ambienre di vits e. vedErts

do il gado di ospitalità delte p€$one del luogo, dicompliment si per la loro accoglienza e.o esia.

L opera di misericordia che inviia ad Àiloggiarc ipelle$ini, sebbene in o gine potesse ferfusi a quall'h si ho!B!,aÀo in viaggio per ùna motiluzione di carat-rers religjoso, oggi non perde di wlor€ nelle muaie 3j-

ruazioni della nosrra societ3, pelché essa non si riferisce ianto aÌ "chi" bjsogna accoglierc, ma aI fatto "che'là nosha vita deve aprfusi con disponibflita a 'altIo.

Viviamo in un mondoin cui tuoppe !0lte siamospaYentati gli uni neicodronti degli altri, citemiano a vicenda, sem-pre plonii ad entrare incause legali al pdmoscrezio, fos§'anche solopresunto. Jean Daniélouha uìa dllessione molioilluminante: "La civiìià!la fatto ùn passo decl3r-rc, foIse il passo decisi

vo, il giomo in cui lo straniero da nemico (rrsrrs) è divenuto ospite fLf§pas)'.

Ed è con ques[o spbito che bisogta aftont3rc le sihrazioni dm maiiche del nostro oggi, in cui assistra-mo a frequenti migazioni, a sbarchi continui di profu-ghi, à p€rsone che brrssano alle nostr€ port€ e chiedo-nor prima che denam, un som§o di a{coglienza e untetto dove poter sentirsi a casa. ta telra non è impor-tantf, perche ri abirianb noi, ma f,erché e lo spazio vi.tale voÌuto da Dio per ogìi sua creatùa,

Tiberio &ùhbori

festt naùi tHla, dtùita MiseÌi.ffilia

sAN GIOVANNI irtARIA VIANNEY - In unaFÌÀncia piegÀta dal regine del lEnorc nel l7M sone inIuj la eocazione al saledùzio. Dopo gli shrdi l€ologici e li-lo6ofici, neil'agodo 1816 vermeoilinato sa€ef{lots a Gre_noble aI'età di 2g ami. Noto come fl Culato d'l\N per lasua intensa attivia evangelica cone paEoco nel piccoloborgo feudale ftancese Al$sm - Foma$, risalenie Àlsec. )([, divenuto poi ùn vila€giÒ di 230 abitanti, Jean Ma-rie Baptist€ Vianney (1786'1859) fu pastoÈ aìrstero eam/bile. zelante, stimaio confessoq ebbe in yi[a ftma disanrilil Nel 1824 aDri una scuola e un orfanoùdo per ra-

s.uÉ, chiflnaùo *Providence,. Beatifrcaio ala Pio X nel1905, ft pmclalllalo santo da Papa Pio )(I nel 1925 e di'chiauto patrono dei pamci. ùisunn §anta.me

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L.1i$atùiùtsi oda tra BA sua$lersi di turn6a-ti Mnri d,i trÉrine e n.meùi sereni di sioie. Nat nbÌnAnb da a proùa ci con@iJ o Sisnorc, kL certezza ch,potrettu Wmrb, pdché hniJd o sfltnd.i .ose per tuie pwli risttbilita Lt, mstro, sorte.

V SETTIMANA DI QUABESII'A(14 - lS ma,uo) Litxtgia dz a Ora: I senbw&

14 t Cotr te, Si$ore, aotr trno alc[[ nèle. ha cono-scensa di G€sù è indisp€ruabil€ per coroscer€ it Pa-dre. Poiché è Ìui Ia lùce d€lla vita, nessun giudizio 3e-condo la carne può dcon$cere Ia ìidiia dela sua ie-stimoniànza. ,s, ,ltoa,rdri ,9 Paauna; B. eidaorno Cu-smarr. Dn 13.1-0.15-17.19'30-33'62 opp. 1311c62; Sal22,1-6;GY 8,12-20.

16 M Signore, ar{rlte l& nie prcg[ierr. Noi siamo diqu6io nondo, siamo di quaggiù, menìrc Gesù è di las-sù. Per conoscem ìa suà identità è necessario nederealÌa suà stuètta ùnione con il Padre dimostrata dallasnz olrbedienz?.- S. Zdccaria; S. Llliso, de Msrilldc; B.Attumnd.a Zatti. Nm 21,4-9; SaI 101,2-3.16-2li Gv8,21,30.

16 M A te Is rode e la goriÀ nei secoli. Coloro clecredono in Gesù devono d anere nelìa sua pàmla, sor-g€rte di verita e di libefia. L accoglienza dell2 sua pa-

rola ci con§€nte di dmànere s€lnpIe rclìa cÀsa del Pa-ùe eome figli liberi. Sr.,rkri, e Tariar.o; S.Iribetno;B. eioltanni Sonli. Dn 3,14-20.46-60.81-92.95; Cant.Dn 3,62-56; Cv 8,91-42.

17 C Il Si{nore si è semD}e licord.t derra §lla al-leen a. Gesh rivendica là sua sulerioriià su Abramo,che ha p€ffino e8ùltàto nslla speranza di vedere il suogiorno. Gesù non ha birogno di cercare la sua gloria.perché sa,rà il Padre a glorificirb. S- Patriab, Idtro-M d,eù'Irldnnq S. Geltruna; B. Corrado. Ce[1'1,3-91Sal 104,4-9;& 8,51-59.

18v Nol'ansos{ia tlnvoeo: selva.Ei, §ignore. L'atrer-rnarione di essere il Figlio di Dio viene conpromta daGesù con le molte operc buone compiute dÀ parlf, dclPadrc. E atrraverso di €8sc.he possiamo conos(erech€ iÌ Padft è in lui è lui nelPadre. S. Ciri o d,i Gera-sale,rune; S- Fradieno; S. Edodrda. Ger 20,10-13; SaIl'7 ,2-'11 t'1 10,3142.

rSS S. Giutme, §poso dalh Bedta veryiM Maria.Solenniià fr,;arro). Ir etGlro dulerò r* §É di8.en-deoza. Giuseppe, trglio di Davide, ha ìl comliio di in-serire Gesù come Cristo nella disccndenza davidica.olbediente rll'ordine d€ll'angeìo lrrttiene con sé lasua sposa e imlone al bambino il none di Ge8ù. a' Àr-d.rea Go,Uers,ni. zsalll 7,4-6a.12-14a.16i Sal88,2'5.27.2Si Rm 4,13.16.18.22i Mi 1,16.18-21.24à.Bjcofiat 20 natzo, Domebtce d,elle Palme, a Romalo. Gioralata d,iocesana detui Axdùentù.

120 D Dotléùica d,elle Po,lna e dalk Possi,ltu / C (5.MNtiN) talS?$ttib 50,4-1i Sal 21,&S.17-20.2L24; ril2,& l1l Lc 22,14 -23,561.