GEOPOLITA DELLA PACE” · Gli USA hanno attaccato esclusivamente per ragioni petrolifere paesi...

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore 07 marzo 2015

“GEOPOLITA DELLA PACE”

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Gli Stati Uniti, come arbitro politico del mondo, vedono tre scenari per mantenere il proprio ruolo di potenza:

Un possibile accordo tra la Russia e i principali paesi europei

(sventato con l’invasione dell’ Ucrania)

Un eventuale accordo tra Cina e Giappone (che hanno

scongiurato aumentando le frizioni tra i due paesi per la

delimitazione del Mar Cinese Meridionale)

Un’impensabile coalizione tra Cina e Russia

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Nella prima metà del 2014, la Russia e la Cina hanno firmato accordi economici, politici e militari, ai

quali si è unito anche l’ Iran.

Nel settembre 2014 l’ India ha fatto richiesta di adesione all’ Organizzazione per la Cooperazione di

Shanghai

Alla fine del 2014 la Russia ha firmato un accordo con la Turchia, saldando un’ alleanza a discapito di

Stati Uniti ed Europa

La Grecia si è opposta alle sanzioni contro la Russia e Tsipras, rompendo la tradizione, si è riunito

prima con l’Ambasciatore russo che con quello degli USA

Il più impensabile di questi scenari è proprio quello che si è imposto con forza:

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La Cina potrebbe prendere il loro posto nel 2025

La Cina potrebbe occupare quegli spazi in cui gli USA hanno costruito il proprio giardino

Forse tutto questo ha alzato la tensione a un livello tale che le minacce contro Mosca continuano quasi

come una strategia per portare a un cambio di governo in Russia ?

Forse proprio gli eventi del 2014, oltre ai nuovi fatti del 2015, hanno portato gli USA a ridefinire i propri obiettivi geopolitici più immediati

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Obama riconosce la sua sconfitta davanti all’eroica dignità del popolo cubano

E’ sincero quando dichiara il suo impegno verso l’esempleare rivoluzione Cubana?

Fidel ha affermato che non confida nella politica degli USA, senza che questo significhi rifiutare la

soluzione pacifica. Qualsiasi soluzione pacifica e negoziata, dei problemi tra gli USA e uno dei paesi

dell’ America latina, dev’essere trattata in accordo ai principi e alle norme internazionali.

Per affrontare con successo questa serie di situazioni, gli USA hanno deciso di riprendere il controllo dell’ America latina

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Forse Fidel si riferiva al Venezuela? Ai conflitti tra USA e Venezuela? Il Venezuela è uno dei paesi

dell’ America latina che gli USA stanno cercando di debilitare tralasciando tutti i principi e le norme

internazionali?

Fidel conclude “I gravi pericoli che oggi minacciano l’umanità dovrebbero cedere il passo a delle

norme compatibili con la dignità umana”.

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Gli USA hanno attaccato esclusivamente per ragioni petrolifere paesi come l’ Iran, la Siria, la Libia,

l’ Iraq e l’ Afghanistan, senza che fossero necessariamente un cattivo esempio per qualcuno;

L’Impero ha raddoppiato i suoi attacchi contro il Venezuela, non perché insieme a Cuba è riuscita a

costruire un’integrazione latinoamericana e un insieme di azioni per conquistare la sovranità della

regione, ma perché rappresenta una grande fonte di energia petrolifera.

Da quando il Presidente Chávez salì legittimamente al governo del Venezuela, gli USA hanno considerato il nostro paese (detentore delle riserve petrolifere più grandi al mondo) un cattivo esempio per l’ America latina.

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Vogliono destabilizzarla anche con azioni

terroristiche, come quelle intraprese da un settore

dell’opposizione, che serve agli USA come “testa di

ponte” per un’ eventuale invasione nel nostro paese

La guerra economica contro il Venezuela è per il petrolio e per la sovranità che ha conquistato

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Delegittimare le istituzioni: l’Esecutivo, il Consiglio Nazionale Elettorale, il Potere

Cittadino ed il Tribunale Supremo di Giustizia;

Offrire e dare finanziamento agli oppositori del governo venezuelano;

Promuovere alleanze esterne dall’alleanza atlantica ai paesi europei;

Organizzare omicidi mirati e azioni violente nel paese;

Incentivare mobilitazioni interne per promuovere la conflittualità;

Programmare la mancanza di prodotti, la scarsità di alimenti, il contrabbando,

l’aumento dei prezzi e la speculazione sui beni di prima necessità

Gli Stati Uniti, in Venezuela, si sono proposti di:

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Indurre diserzioni e divisioni nelle forze armate Bolivariane;

Costruire corridoi di frontiera per operazioni economiche e politiche;

Mirare al controllo territoriale delle città e delle regioni del paese;

Isolare il governo venezuelano attraverso i mezzi di comunicazione e la diplomazia

Gli Stati Uniti, in Venezuela, si sono proposti di:

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Promuovere strumenti che producano l’ingovernabilità del paese;

Condurre operazioni psicologiche finalizzate a generare paura e incertezza e, quindi, caos;

Creare un clima di tensione che giustifichi invasioni dirette od operazioni nascoste, simili a quelle in

Siria, Ucraina, Libia, Iraq e Afghanistan

Gli USA in Venezuela cercano di trasformare il conflitto sociale interno in una fonte di accumulazione di forze avverse al socialismo a livello internazionale, con l’obiettivo di:

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Tende sempre più ad unirsi all’interno di organismi come

Mercosur, Alba, Unasur e Celac, per construire un mercato

regionale che la emancipi dalla dipendenza internazionale;

La solidità di questi progetti latinoamericani desta grande

preoccupazione al capitale internazionale e agli USA

L’ America latina ha creato degli organismi internazionali autonomi per favorire l’integrazione regionale e diversificare i suoi mercati. E’ per questo che:

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La contrazione della nostra economia, prodotto della guerra economica e delle variazioni nel prezzo del

greggio, non può portare gli organismi internazionali a valutarci attraverso degli strumenti che non

concordino con i nostro obiettivi socio-politici;

Il FMI ed la BM, realizzano una valutazione “tecnica”, prendendo in considerazione soltanto i voraci

guadagni che, a giudizio dei sistemi finanziari, dovremmo ottenere, senza considerarei i successi ed i

progressi sociali di una gestione che non cerca soltanto obiettivi finanziari.

Gran parte del settore privato avversa il nostro progetto sociale e ha deciso di promuovere il sabotaggio e l’accaparramento, opponendosi a qualsiasi iniziativa di sviluppo

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Denunciando e processando le imprese che hanno truffato lo Stato attraverso il controllo cambiario,

così come i funzionari implicati;

Procedendo ad un embargo dei beni di ciascuna delle imprese coinvolte nelle truffe esercitate

attraverso il controllo cambiario;

Gestire l’ importazione e la distribuzione dei beni di prima necessità a livello statale

Come vincere questa guerra?

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Riorganizzando il controllo presente alle frontiere per frenare il contrabbando da estrazione;

Far conoscere, in modo efficace, i progressi ottenuti grazie al nostro processo di avanzamento verso

il socialismo.

Sostituendo matrici di opinione sulla guerra politica ed economica nazionale e internazionale

anzichè cercare di smontarle

Come vincere questa guerra?

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Acciones del Gobierno Bolivariano para combatir ataques

Es estala causa por la cual el Ministerio Público venezolano conjuntamente con el Poder Judicial del país han ordenado la privativa de libertad de Leopoldo López

y de Antonio Ledezma, alcalde de Caracas.

•El primero por delitos de instigación pública, asociación para delinquir, daños a la propiedad e incendio público. •El segundo por conspiración y asociación para delinquir. •Los delitos cometidos por López y por Ledezma financiamiento al terrorismoestán previstos en la Ley Orgánica Contra la Delincuencia Organizada, Código Penal venezolano y ley de.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Lo sapevate che nel XX Secolo si sono verificati

111 colpi di stato nel mondo e che gli Stati Uniti

d’America hanno partecipato a ciascuno di essi?

Lo sapevate che di questi 111 colpi di stato, 53 si

sono verificati in America latina, oltre ad altri 9

golpes falliti nella regione, cui hanno partecipato

sempre gli USA?

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1. 1908: golpe de Estado en Venezuela. Juan Vicente Gómez derroca a Cipriano Castro.

2. 1911: golpe de Estado cívico-militar en México. Francisco I. Madero y sus fuerzas revolucionarias derrocan al ejército porfirista y obligan a la renuncia de Porfirio Díaz.

3. 1913: golpe de Estado de Victoriano Huerta en México.

4. 1913: golpe de Estado de los Jóvenes Turcos en el Imperio Otomano.

5. 1914: golpe militar en Perú. Óscar R. Benavides derroca a Guillermo Billinghurst.

6. 1917: golpe militar en Costa Rica. Federico Tinoco Granados derroca a Alfredo González Flores.

7. 1917 : En Rusia se provocan varios golpes de Estado. En febrero contra los zares, que triunfa. En julio por los bolcheviques contra el gobierno provisional, que fracasa. En agosto por el general Kornilov, que fracasa y en octubre Lenin derriba al gobierno provisional de Kerensky.

8. 1919: golpe de Estado en Perú. Augusto Leguía derroca a José Pardo y Barreda.

9. 1923: fallido golpe de Estado de Adolf Hitler en Alemania.

10.1923: golpe de Estado de Primo de Rivera en España, el 13 de septiembre.

11.1924: golpe de Estado en Chile. Se instala una junta de gobierno presidida por Luis Altamirano, que disuelve el Congreso Nacional.

12.1925: golpe de Estado en Chile, que derroca a la junta de gobierno presidida por Luis Altamirano. A la espera del regreso del presidente constitucional Arturo Alessandri Palma, se instala una junta de gobierno.

13.1926: golpe de Estado de Józef Piłsudski en Polonia.

14.1929: golpe militar en Perú. Luis Miguel Sánchez Cerro derroca a Augusto Leguía.

15.1930: golpe de Estado en Argentina. Derrocamiento del gobierno de Hipólito Yrigoyen (primer golpe de Estado exitoso en dicho país).

16. 1931: golpe de Estado del 2 de diciembre en El Salvador contra el presidente Arturo Araujo, se instaura la dictadura militar del General Maximiliano Hernández Martínez que se prolongaría por trece años.

17. 1931: golpe de Estado en Panamá contra el presidente Florencio Harmodio Arosemena, por parte de Acción Comunal quienes logran derrocar e imponer a Ricardo J. Alfaro.

18. 1932: fallido golpe militar en España, protagonizado por el general Sanjurjo, denominado «La Sanjurjada».

19. 1932: golpe militar en Chile. Se derroca al Presidente Juan Esteban Montero y se implanta la República Socialista de Chile.

20. 1933: golpe de Estado de Gabriel Terra en la República Oriental del Uruguay.

21. 1935: golpe de Estado en Grecia. 22. 1936: golpe de Estado en España en contra

del Gobierno de la II República, que dio inicio a la Guerra Civil Española. El ejército sublevado, conducido por el general Franco, sume al país en una dictadura tras vencer en el conflicto en 1939.

Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Lo sapevate che la media dei colpi di

stato avvenuti nel XX secolo è di uno

all’ anno e che, nel secolo corrente, il

XXI secolo, in soli 14 anni la media è

PASSATA a 2,5?

Ho qui una lista,

paese per paese: 111

colpi di stato nel

mondo, 53 in

America latina e 9

golpes falliti, sempre

nel nostro

continente

americano.

1. 1908: golpe de Estado en Venezuela. Juan Vicente Gómez derroca a Cipriano Castro.

2. 1911: golpe de Estado cívico-militar en México. Francisco I. Madero y sus fuerzas revolucionarias derrocan al ejército porfirista y obligan a la renuncia de Porfirio Díaz.

3. 1913: golpe de Estado de Victoriano Huerta en México.

4. 1913: golpe de Estado de los Jóvenes Turcos en el Imperio Otomano.

5. 1914: golpe militar en Perú. Óscar R. Benavides derroca a Guillermo Billinghurst.

6. 1917: golpe militar en Costa Rica. Federico Tinoco Granados derroca a Alfredo González Flores.

7. 1917 : En Rusia se provocan varios golpes de Estado. En febrero contra los zares, que triunfa. En julio por los bolcheviques contra el gobierno provisional, que fracasa. En agosto por el general Kornilov, que fracasa y en octubre Lenin derriba al gobierno provisional de Kerensky.

1. 1908: golpe de Estado en Venezuela. Juan Vicente Gómez derroca a Cipriano Castro.

2. 1911: golpe de Estado cívico-militar en México. Francisco I. Madero y sus fuerzas revolucionarias derrocan al ejército porfirista y obligan a la renuncia de Porfirio Díaz.

3. 1913: golpe de Estado de Victoriano Huerta en México.

4. 1913: golpe de Estado de los Jóvenes Turcos en el Imperio Otomano.

5. 1914: golpe militar en Perú. Óscar R. Benavides derroca a Guillermo Billinghurst.

6. 1917: golpe militar en Costa Rica. Federico Tinoco Granados derroca a Alfredo González Flores.

7. 1917 : En Rusia se provocan varios golpes de Estado. En febrero contra los zares, que triunfa. En julio por los bolcheviques contra el gobierno provisional, que fracasa. En agosto por el general Kornilov, que fracasa y en octubre Lenin derriba al gobierno provisional de Kerensky.

1. 1908: golpe de Estado en Venezuela. Juan Vicente Gómez derroca a Cipriano Castro.

2. 1911: golpe de Estado cívico-militar en México. Francisco I. Madero y sus fuerzas revolucionarias derrocan al ejército porfirista y obligan a la renuncia de Porfirio Díaz.

3. 1913: golpe de Estado de Victoriano Huerta en México.

4. 1913: golpe de Estado de los Jóvenes Turcos en el Imperio Otomano.

5. 1914: golpe militar en Perú. Óscar R. Benavides derroca a Guillermo Billinghurst.

6. 1917: golpe militar en Costa Rica. Federico Tinoco Granados derroca a Alfredo González Flores.

7. 1917 : En Rusia se provocan varios golpes de Estado. En febrero contra los zares, que triunfa. En julio por los bolcheviques contra el gobierno provisional, que fracasa. En agosto por el general Kornilov, que fracasa y en octubre Lenin derriba al gobierno provisional de Kerensky.

1. 1908: golpe de Estado en Venezuela. Juan Vicente Gómez derroca a Cipriano Castro.

2. 1911: golpe de Estado cívico-militar en México. Francisco I. Madero y sus fuerzas revolucionarias derrocan al ejército porfirista y obligan a la renuncia de Porfirio Díaz.

3. 1913: golpe de Estado de Victoriano Huerta en México.

4. 1913: golpe de Estado de los Jóvenes Turcos en el Imperio Otomano.

5. 1914: golpe militar en Perú. Óscar R. Benavides derroca a Guillermo Billinghurst.

6. 1917: golpe militar en Costa Rica. Federico Tinoco Granados derroca a Alfredo González Flores.

7. 1917 : En Rusia se provocan varios golpes de Estado. En febrero contra los zares, que triunfa. En julio por los bolcheviques contra el gobierno provisional, que fracasa. En agosto por el general Kornilov, que fracasa y en octubre Lenin derriba al gobierno provisional de Kerensky.

1. 1908: golpe de Estado en Venezuela. Juan Vicente Gómez derroca a Cipriano Castro.

2. 1911: golpe de Estado cívico-militar en México. Francisco I. Madero y sus fuerzas revolucionarias derrocan al ejército porfirista y obligan a la renuncia de Porfirio Díaz.

3. 1913: golpe de Estado de Victoriano Huerta en México.

4. 1913: golpe de Estado de los Jóvenes Turcos en el Imperio Otomano.

5. 1914: golpe militar en Perú. Óscar R. Benavides derroca a Guillermo Billinghurst.

6. 1917: golpe militar en Costa Rica. Federico Tinoco Granados derroca a Alfredo González Flores.

7. 1917 : En Rusia se provocan varios golpes de Estado. En febrero contra los zares, que triunfa. En julio por los bolcheviques contra el gobierno provisional, que fracasa. En agosto por el general Kornilov, que fracasa y en octubre Lenin derriba al gobierno provisional de Kerensky.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Uno dei paesi in cui NON SI È MAI

verificato un tentativo di colpo di stato,

o un vero e proprio colpo di stato con

risultati favorevoli alla rivolta, sono gli

STATI UNITI D’AMERICA. E sapete

perché? Beh, perché in quel paese

NON ESISTE UN’AMBASCIATA

STATUNITENSE!

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Questo tipo di guerre sono state definite guerre blande, guerre

economiche, guerre sociologiche, primavere arabe, guerre a bassa

intensità e chi più ne ha più ne metta. Ebbene, dal 1998 fino al golpe

fallito nel mese di febbraio 2015, in cui Antonio Ledezma è

stato l’aggancio tra l’Ambasciata degli Stati Uniti e alcuni militari

dell’aviazione venezuelana, gli USA in Venezuela hanno promosso 5

guerre blande e 2 colpi di stato. Tutto questo, con il supporto dell’IRI

– Istituto Repubblicano Internazionale, della National Endowment for

Democracy- NED e della United States Agency for International

Development – USAID.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Crediamo, come Mahatma Gandhi, che se l’avversario

dovesse rispondere al suo oppositore secondo la regola

“occhio per occhio”, l’umanità resterebbe completamente

cieca. Come lui, crediamo che non esiste camino verso la

pace “PERCHÉ LA PACE STESSA È IL CAMINO”.

Crediamo, come Martin Luther King, che la pace non sia

semplicemente l’assenza di tensioni. Crediamo, come lui,

che solo la giustizia può creare la pace.

“No hay camino para la paz,

la paz es el camino”

Mahatma Ghandi

“Paz no es sólo una meta distante que

buscamos, sino un medio por el cual

llegamos a esa meta”

Martin Luther King

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Crediamo, come Nelson Mandela, che la migliore delle armi sia la pace e che per conquistarla è necessario affrontare il cinismo, l’indifferenza e

l’egoismo. Crediamo, come Malcolm X, che la pace non può mai essere separata

dalla libertà; e pensiamo, come Rigoberta Menchú, Premio Nobel per la pace nel

1992, che la pace sia rispetto e dignità, MA ANCHE LOTTA PER LA

RESISTENZA, CHE NON POSSIEDE ASSOLUTAMENTE NIENTE DI PACIFICO.

Rigober

ta

Menchú

Nelson

Mandel

a

Malcol

m X

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Compagni, quello è il paese che ha scelto Hugo Chávez e il

Venezuela per imporre una guerra continuata o continua dal

1999 fino agli ultimi giorni di questo febbraio 2015. E sapete

perché? Perché le GUERRE CONTINUATE NON DANNO

L’IDEA DI UNA GUERRA EFFETTIVA. Nessuno si rende

conto che esiste una guerra e ciò potrebbe mostrare la

consegna del potere come un fatto inevitabile per la

sopravvivenza stessa.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

La guerra

continuata ha

bisogno soltanto d’

isteria, odio e di

una certa dose di

fanatismo.

Apparentemente

non si verificano

eventi militari, in

questo tipo di

guerra. Non si

vedono eserciti in

lotta. Tutto può

essere smentito e

smontato. E’ una

guerra della

comunicazione,

una guerra

dell’informazione o

della

disinformazione.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Lo sapevate che in queste forme di guerra non vi è alcuna pressione

da parte di un qualsiasi nemico visibile? Sapete chi è che fa

pressione? LA SOCIETÀ, la comunità in cui è presente quella guerra

nascosta, i cittadini che vivono giorno per giorno gli eventi e chiedono

allo stato assediato: come faccio ad andare a lavoro? Come faccio a

prendere i bambini a scuola? Come posso fare la spesa per mangiare?

Chi tutela la mia vita quando vado o quando porto la mia famiglia dal

medico? Chi mi offre sicurezza? Come potete vedere, non è l’avversario

che fa pressione, ma la società stessa. Signore e signori, è una guerra

in cui la guerra non è da nessuna parte.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Come dice il poeta Benedetti “I mediatori assicurativi” in Venezuela prevedono

già “polizze pacifiste per la riappacificazione”, perché esistono rappacificatori che

aspirano a “ riappacificare due piccioni con una sola fava”, a “riappacificarci a

fuoco lento” o ancora a “riappacificarci alle spalle”. A questi rappacificatori

vogliamo dire che non accettiamo la paura come garanzia di sopravvivenza.

Mario Benedetti - Oda a la pacificación

No sé hasta dónde irán los pacificadores con su ruido metálico de paz pero hay ciertos corredores de seguros que ya colocan pólizas contra la pacificación y hay quienes reclaman la pena del garrote para los que no quieren ser pacificados cuando los pacificadores apuntan por supuesto tiran a pacificar y a veces hasta pacifican dos pájaros de un tiro es claro que siempre hay algún necio que se niega a ser pacificado por la espalda o algún estúpido que resiste la pacificación a fuego lento en realidad somos un país tan peculiar que quien pacifique a los pacificadores un buen pacificador será.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Siamo coscienti del fatto che la guerra abbia cambiato carattere.

Che oggi non importa se la guerra va bene o male. E nemmeno se

la vittoria sia decisiva o meno. Importa solo uno stato di guerra in

cui l’isteria e l’odio siano ogni volta più intensi.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

GUERRA Un tempo, i libri di storia parlavano della guerra senza

falsificarla. La memoria era un freno alla guerra. La memoria

costituiva una sorta di garanzia di senno. Invece oggi non esiste

nessuna garanzia contro le guerre, poiché vengono falsificate e,

le vittorie, vengono spartite. OGGI, AMICI E AMICHE, LA

GUERRA È UNA VERA E PROPRIA FARSA.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

GUERRA

Serve solo a uccidere, a

consumare le eccedenze di

mercato e a conservare

l’atmosfera mentale di una

società gerarchizzata tra

dominati e dominatori. Non è

più una lotta degli uni contro gli

altri ma una lotta per imporre

un’egemonia. Ormai l’oggetto

della guerra non è più

conquistare un territorio ma

mantenere l’egemonia di un

paese o di un gruppo di paesi.

La guerra, amici, ha smesso di

essere guerra poiché ha

smesso di essere decisiva.

Quella decisiva non lascerà

vivo nemmeno chi trionferà.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Allora, approfittiamo di questa fase che ci lasciano

per costruire la pace, affinché essa non sia soltanto

una parola tradita, invocata perversamente per

nascondere il dominio di pochi sul resto del mondo.

Approfittiamo di questa fase per chiedere a Tecumséh

come si fa a lanciare maledizioni contro i dominatori.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Approfittiamo di questi momenti, compagni e compagne, per dire come

alcuni sacerdoti cristiani: “LA PACE SIA CON TE, FRATELLO”. E

diciamolo adesso, perché ad Hiroshima non ci fu tempo di dirlo.

Facciamolo adesso, quando possiamo ancora dire “ Ho dei nemici ed ho

deciso di conservarli, per sapere cosa fare di loro che non sia

semplicemente ucciderli”.

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Julián Isaías Rodríguez Díaz

Ambasciatore HUGO CHÁVEZ UN UOMO DI PACE

Grazie…

http://italia.embajada.gob.ve/