geografia generale

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 GEOGRAFIA GENERALE  Introduzione alla geografia e definizioni. La Geografia studia le manifestazioni territoriali dell' azione umana sulla Terra, e i rapporti che si intrecciano tra UOMO E AMBIENTE(ciò che ci circonda). Azioni dell' uomo sulla Terra: Abitare, Utilizzare, Organizzare una parte del pianeta, che prende il nome di TERRITORIO(prodotto dell'azione umana sulla Terra). A seguito di questa azione si creano una serie di spazi regionali: -NAZIONALI / -CULTURALI / -GEOPOLITICI. La geografia NON è repertorio di paesi, capitali ecc... come non è uno strumento volto solamente a localizzare prodotti o valutarne le distanze. La Geografia è un interazione tra 2 ordini di fatti che sono inscindibilmente connessi, e cioè da un lato l'AMBIENTE FISICO con le sue diverse caratteristiche e dall' altra parte l'Uomo e le SOCIETà UMANE con il loro diversificatissimo bagaglio Culturale e Tecnologico. Questa scienza si applica a vari argomenti, non presi singolarmente, ma considerati nei loro intrecci , relazioni e conseguenz e; quello che principalmente interessa è come le popolazioni si sono inserite in aree e vi hanno organizzato la vita. Si interessa quindi ai vari t ipi di organizzazione sociale ed economica che le Società hanno sviluppato sulla Terra con lo scopo di Abitare, Utilizzare ed Organizzarsi. La definizione classica la indica come lo studio delle differenziazioni spaziali e dei fattori che le hanno prodotte.  Note: -Spazio terrestre: è un termine astratto che fa pensare alle distanze, alle relazioni di t ipo orizzontale. -Superficie terrestre: rappresenta la definizione di Spazio terrestre in maniera più concreta. La geografia fa un analisi sul territorio, e cerca di darli una lettura sintetica, un altro scopo importante della geografia, è quello di sostituire alle nostre immagini del mondo circostante (geografie autocentrate), un immagine a cui possiamo attingere tutti per leggere ed interpretare la realtà. Ad esempio: idee personali sulle distanze. È dunque essenzialme nte una scienza di relazione, si applica l'interazione tra 2 ordini di fatti: -Relazioni verticali: legano oggetti o fenomeni geografici (città , attività economica ecc...) alle caratteristiche proprie del luogo dove tali oggetti sono ubicati. Esempio:Firenze nacque dove l'Arno si guadava bene. -Relazioni orizzontali: Sono quelle relazioni che collegano fra loro oggetti o fenomeni geografici situati in luoghi diversi. Esempi sono i legami che si stabiliscono fra 2 città, i flussi di popolazione e di informazioni, legami economici fra industrie ecc... Le combinazioni fra le relazioni orizzontali e verticali individuano gli Spazi geografici. La geografia non studia il singolo fenomeno (es: clima, attività agricola ecc...) , ma si applica ad analizzare e capire come questi aspetti si legano gli uni agli altri, e come vengono prodotti gli SP AZI GEOGRAFICI. Ad esempio: si studia il clima in relazione all' attività umana.  Differenziaz ioni e cause dell' azione umana sull' Ambiente fisico. Le sistemazioni che le società umane hanno dato alla superficie terrestre sono espressione di Processi Multilaterali, ma anche di filosofie dell'esistenza , di motivazioni tecniche, ne consegue quindi che i diversi tipi di organizza zione risentono dell' ambiente fisico manche delle filosofie di vita (dell' esistere) e della tecnologia. Le pressio ni esercitate dall' ambiente fisico hanno indo tto l'uomo a fare delle scelte più o meno obbligate , da questi rapporti di forza entrano i gioco fattori fisici,umani, culturali, tecnologici. ** RICERCA GEOGRAFICA, RAPP RESENT AZIONI CART OGRAFICHE** Tipico della Geografia è il PROCESSO INDUTTIVO: partendo da singoli casi particolari cerca di stabilire una legge fondamentale; i principi della ricerca geografica sono:

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  GEOGRAFIA GENERALEIntroduzione alla geografia e definizioni.

La Geografia studia le manifestazioni territoriali dell' azione umana sulla Terra, e i rapporti che siintrecciano tra UOMO E AMBIENTE(ciò che ci circonda).

Azioni dell' uomo sulla Terra: Abitare, Utilizzare, Organizzare una parte del pianeta, che prende ilnome di TERRITORIO(prodotto dell'azione umana sulla Terra). A seguito di questa azione sicreano una serie di spazi regionali:-NAZIONALI / -CULTURALI / -GEOPOLITICI.La geografia NON è repertorio di paesi, capitali ecc... come non è uno strumento volto solamente alocalizzare prodotti o valutarne le distanze.La Geografia è un interazione tra 2 ordini di fatti che sono inscindibilmente connessi, e cioè da unlato l'AMBIENTE FISICO con le sue diverse caratteristiche e dall' altra parte l'Uomo e le SOCIETàUMANE con il loro diversificatissimo bagaglio Culturale e Tecnologico.

Questa scienza si applica a vari argomenti, non presi singolarmente, ma considerati nei loro

intrecci , relazioni e conseguenze; quello che principalmente interessa è come le popolazioni si sonoinserite in aree e vi hanno organizzato la vita. Si interessa quindi ai vari tipi di organizzazionesociale ed economica che le Società hanno sviluppato sulla Terra con lo scopo di Abitare, Utilizzareed Organizzarsi.La definizione classica la indica come lo studio delle differenziazioni spaziali e dei fattori che lehanno prodotte.

 Note:-Spazio terrestre: è un termine astratto che fa pensare alle distanze, alle relazioni di tipo orizzontale.-Superficie terrestre: rappresenta la definizione di Spazio terrestre in maniera più concreta.La geografia fa un analisi sul territorio, e cerca di darli una lettura sintetica, un altro scopoimportante della geografia, è quello di sostituire alle nostre immagini del mondo circostante

(geografie autocentrate), un immagine a cui possiamo attingere tutti per leggere ed interpretare larealtà. Ad esempio: idee personali sulle distanze.È dunque essenzialmente una scienza di relazione, si applica l'interazione tra 2 ordini di fatti:-Relazioni verticali: legano oggetti o fenomeni geografici (città , attività economica ecc...) allecaratteristiche proprie del luogo dove tali oggetti sono ubicati. Esempio:Firenze nacque dove l'Arnosi guadava bene.-Relazioni orizzontali: Sono quelle relazioni che collegano fra loro oggetti o fenomeni geograficisituati in luoghi diversi. Esempi sono i legami che si stabiliscono fra 2 città, i flussi di popolazione edi informazioni, legami economici fra industrie ecc...Le combinazioni fra le relazioni orizzontali e verticali individuano gli Spazi geografici.La geografia non studia il singolo fenomeno (es: clima, attività agricola ecc...) , ma si applica adanalizzare e capire come questi aspetti si legano gli uni agli altri, e come vengono prodotti gliSPAZI GEOGRAFICI. Ad esempio: si studia il clima in relazione all' attività umana.

  Differenziazioni e cause dell' azione umana sull' Ambiente fisico.Le sistemazioni che le società umane hanno dato alla superficie terrestre sono espressione diProcessi Multilaterali, ma anche di filosofie dell'esistenza , di motivazioni tecniche, ne conseguequindi che i diversi tipi di organizzazione risentono dell' ambiente fisico manche delle filosofie divita (dell' esistere) e della tecnologia. Le pressioni esercitate dall' ambiente fisico hanno indottol'uomo a fare delle scelte più o meno obbligate, da questi rapporti di forza entrano i gioco fattorifisici,umani, culturali, tecnologici.

** RICERCA GEOGRAFICA, RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE** 

Tipico della Geografia è il PROCESSO INDUTTIVO: partendo da singoli casi particolari cerca distabilire una legge fondamentale; i principi della ricerca geografica sono:

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-osservazione: diretta /indiretta/strumentale.-elaborazione dei dati raccolti: (dopo esser stati vagliati e confrontati).-trasmissione dei dati raccolti: trasmessi all' utente tramite la parola, esposizione scritta , cartageografica ecc.......

 Note:-Osservazione diretta: si compie sul posto, è quello che appare ai nostri occhi, consiste nel rilevare e

ritenere quali siano i diversi elementi dell' oggetto o fenmeno in esame.-Osservazione strumentale: ricorre a strumenti per quantificare i fenomeni. (es: Termometro per latemperatura, correntometro per le correnti marine ecc.....)-Osservazione indiretta: si fonda su inchieste presso varie persone e documenti figurativi.I CENSIMENTI, molto importanti per la geografia umana, hanno la funzione di quantificare l'entità numerica di svariati aspetti : popolazione, economia ecc.....Importante è anche la fotografia, che è un surrogato della visione diretta, non la sostituisceinteramente, perchè manca della profondità, dunque la Fotointerpretazione necessità di abilità.La CARTA GEOGRAFICA è una rappresentazione grafica in piano della superficie terrestre molto

 pimpicciolità rispetto alle dimensioni reali, e per la figurazione si serve di Segni convenzionali.La rappresentazione non è mai completa perchè a seconda della scala (riduzione della grandezza),

tralascia molti particolari e ne sintetizza o semplifica altri.Poiché la sfera terrestre non è sviluppabile in piano, la figurazione cartografica produce alterazioni

 più o meno forti.( vedi ad esempio i planisferi).Per PROIEZIONE GEOGRAFICA si intende ogni sistema matematico od empirico atto atracciarne il reticolato geografico (meridiani e paralleli).Se ne possono distinguere 2 tipi:A)Carta TOPOGRAFICA: figurazione della superficie del terreno e delle acque, quindi di ciò che si

 può vedere, integrato ad alcuni elementi: confini politici, amministrativi, nomi locali ecc... (Qui sifa distinzione tra il termine topografico, con l'altro significato di topografia, ovvero di carta ingrande scala).B)Carta TEMATICA: danno la figurazione simbolica di uno o più temi, cioè fenomeni determinaticome la quantità annua di piogge, la pendenza del terreno , la costituzione litologica ecc...non vienerappresentato il fenomeno in sé, ma la sua localizzazione e distribuzione nello spazio geografico.

 Nelle operazioni della ricerca geografica sono da tener presenti alcuni principi metodici, ossiarelazioni generali ormai accettate : i rapporti di causa ed effetto dei fenomeni tra loro; da ciò nederiva un insieme organico:

1) la possibilità di influenze da un luogo ad un altro (anche lontano).In ogni porzione della superficie terrestre, ma comprendente diversi strati, coesistono numerosi

fenomeni, sia di Oggetti concreti (un monte, un fiume ecc...), sia di manifestazioni dinamiche, qualii movimenti (correnti marine, frane ecc....) ed i cambiamenti irregolari e periodici (oscillazione

temperatura, sostituzione di certe specie vegetali ad altre ecc....); essi costituiscono un INSIEMEdinamico, che rivela ai nostri occhi soytoforma di PAESAGGIO, ossia la percezione immediata ditale insieme.Tale insieme non è un semplice accostamento di fenomeni distinti bensi ogni elemento influiscesugli altri, cosicché si stabilisce un tessuto di relazioni reciproche tra i vari fenomeni, ed ilcambiamento di uno porta conseguenze negli altri (a lungo o breve termine).Esempi: le grandi masse d' acqua influenzano il clima (laghi prealpini), le valli sono generalmente il

 prodotto dell' escavazione operata dai corsi d'acqua.In sintesi questi insiemi terrestri si collocano tra i sistemi.Aspetti di un luogo e di un territorio non dipendono solo dalle cause locali che abbiamo visto prima,ma anche da eventi che hanno origine in luoghi distanti, piùo meno lontani.

Esempi: la Corrente del Golfo mitiga l'Europa occidentale. Le piene del Nilo hanno origine dalle piogge che si verificano in Etiopia nella stagione estiva, ed a distanza di 2 mesi l'acqua alta arriva inEgitto.

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2) lo svolgimento storico, cioè nel tempo, dei fenomeni stessi.I fenomeni sono soggetti a mutamenti nel corso del tempo.Possono avvenire in breve tempo:-eruzione di un vulcano (e può sorgere un monte del tutto nuovo),-frana ( si apre una nicchia su un fianco del monte),-mitigazione del clima (riduzione dei ghiacciai) – circa 100 anni.

Ma possono avvenire in tempi molto lunghi:-anfiteatri morenici , consistenti in una o più cerchie di colline disposte concentricamente attornoalle grandi valli alpine o davanti ad un lago prealpino, che si formarono per l' accumularsi di detritirocciosi scaricati da antichi enormi ghiacciai.

Cultura e Geografia delle lingueIl geografo peter Haggett introduce il tema di differenziazione culturale partendo da un episodiodella sua infanzia, quando, giocando nel cortile della sua scuola, si rese conto che per dire la parola“tregua” c'erano più modi, infatti nelle contee vicine si diceva questa parola in un modo totalmentediverso; rispettivamente : fainless, barsi e cri. Dunque 3 parole diverse in un contesto geograficoassai limitato (messagi diversi in spazi limitrofi contenuti). È un concetto dellaMICROGEOGRAFIA.Cultura: In senso stretto è la conoscenza di arte letteratura , musica ecc...ma non è solo questo, èmolto di più: “ La Cultura descrive modelli di comportamento umano appreso (dalla famiglia,

dall'ambiente ecc...) che costituiscono una piattaforma durevole, per mezzo della quale idee e

rappresentazioni del mondo possono eseere trasferite da una generazione all' altra successiva o daun gruppo umano all' altro.”

Le differenze della specie umana non sono biologiche, ma culturali , vi sono ricorrentidifferenziazioni: hindù-musulmani,meri-bianchi,maoisti-mennoniti. A Gerusalemme le differenzeculturali sono rimaste invariate nel tempo (quartiere arabo, armeno, ebraico,cristiano). Ne derivanodiverse geografie:(delle lingue, delle religioni, geografia di genere ).

Haggett per esempio definisce che cosa NON è la cultura: non significa razza, non significa esserecolti ecc..... La RAZZA è un termine biologico che classifica i membri di una stessa specie che differisconoper caratteri secondari. In seguito si arrivò alla conclusione che vi è un unica razza umana: l'HOMOSAPIENS, ribadita e sottolineata dall' antropologo-genetista Cavalli Sforza, che aveva dedottomolte cose dai gruppi sanguigni. I caratteri accomunanti della razza umana sono:-medesimo numero di cromosomi.-possibilità di incrociarsi tra gruppi umani attraverso la riproduzione.

Mentre i caratteri secondari che determinano una suddivisione della Razza in vari Gruppi Umani

sono:-tipo dei capelli-forma cranica-gruppo sanguigno-colore della pelle .Alcuni esempi: i Baschi , popolo paleo-europeo del nord della Spagna e sud della Francia, hannoun alta percentuale del fattore RH- , che è quasi totalmente assente nel gruppo mongolico.Oppure alcune malattie ancorate soltanto a certi gruppi umani, come malattie del sistema nervoso

 presso gli aborigeni della Papua Nuova Guinea, o frequenti casi di Anemia falciforme presso popolazioni dell'Africa Sub-sahariana; ancora, gli Inuit hanno una temperatura cutanea che gli permette di resistere meglio al freddo e gli Aborigeni australiani hanno il metabolismo rallentato per 

sostenere le basse temperature notturne del deserto. La persistenza di questi caratteri singolari èsinonimo di isolamento ed ININCROCIO.

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Da tutto questo ne consegue la capacità dei gruppi umani di adattarsi all' ambiente, reagendo primaBiologicamente, poi Culturalmente e Tecnologicamente. Questo è il Life support system (strategie

 per la sopravvivenza). Nei trasferimenti culturali le forze principali dell' Imprinting sono simboliche.Ciò che differenzia la razza umana dalle altre razze è il “possesso della cultura”, infatti questo ha

una complessità ed una durevolezza nel tempo che ne fa qualcosa di di diverso da quanto appresodalle altre razze. LEVI STRAUSS ha smantellato la convinzione che esistano culture semplici, bensi anche nei gruppi più primitivi le culture sono sempre complesse, poiché nei gruppi umani c'è una quantità diinformazioni culturali enorme, tale che se l'individuo fin dalla nascita acquisisse milioni e milioni diinformazioni , acquisirebbe solo una parte di informazioni del patrimonio o bagaglio culturale delsuo Gruppo Umano.Le informazioni si acquisiscono indipendentemente dall' istruzione e dai metodi formali, ma le siacquisiscono dalla famiglia , dall' ambiente culturale.

Con Rc indichiamo una regione culturale qualsiasi, con L la lingua, con R la religione, con m lamagia con T le tradizioni, con F il folclore. Questo modello è la definizione di cultura comeincrocio di 3 gruppi. Ogni blocco (rc) raggruppa L,M,T,R,F, vi sono numerosissimi blocchi ,ognuno rappresentante una regione culturale.I 3 gruppi fondamentali sono:A) MENTEFATTI : S ono gli elementi centrali di una cultura , sono astratti ed in relazione con la

capacità di riflettere e di ragionare. Da questi si formano gli IDEALI. Essi sono:-la lingua-la religione-il folclore-la magia-le tradizione artisticheB) SOCIOFATTI: Sono le rappresentazioni degli aspetti che legano un individuo agli altri individuidel suo gruppo. I sociofatti si deducono dall'allevamento della prole, il comportamento riproduttivo.Essi determinano:-Sistemi politici-Sistemi educativi

 ARTEFATTI: Sono le manifestazioni materiali della cultura, essi sono l'alimentazione, l'abitazione,il trasporto. Questi determinano:-Sistemi agricoli

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-Sistemi Industriali-Vestiario.I mentefatti , sociofatti e artefatti si intrecciano fra loro in modi irriconoscibili.

Al mondo si parlano circa 3000 lingue, ma il numero cresce ulteriormente se vi si consideranoanche i gerghi scientifici e tecnici.

La lingua è l' elemento base della cultura, è il più importante mentefatto, è un mezzo dicollegamento, di comunicazione, ma è anche barriera fra i popoli, e riflette la cultura di un gruppoumano.Classificare le lingue in base al numero dei locutori ci pone difronte ad una suddivisione, chi la

 parla come lingua madre, e chi come seconda lingua; come Lingua Madre (L1) è il cinese la lingua più parlata al mondo, ma se consideriamo anche chi la usa come seconda lingua, allora è l' inglese lalingua più parlata. Entrambe le lingue coprono il 60% della popolazione mondiale.Esempio: Malta: -maltese come lingua madre,-inglese come II lingua.A seguito della II Rivoluzione industriale, il colonalismo, la nascita dei nuovi stati nazionali, sonostate standardizzate alcune lingue, ed estese alle aree “periferiche”; ne consegue, come reazione,che ciò ha caratterizzato una depressione delle lingue locali ( esempio: lingue celtiche).

Ad esempio nel Regno Unito nell '800 fu estesa la lingua inglese a tutto il regno, provocando laconseguente estinzione del Cornico (Cornovaglia), ma oggi molte lingue locali sono in fase dirivalutazione e di recupero formale (attraverso l'istruzione), un esempio è il Gaelico in Galles edIrlanda.Le lingue si raggruppano in FAMIGLIE LINGUISTICHE, a sua volta suddivise in gruppi; il piùnumeroso è il ceppo linguistico indoeuropeo (47 lingue), cosi suddiviso:-lingue neolatine:italiano, spagnolo, francese, portoghese, catalano, ladino, rumeno ecc...-lingue germaniche: tedesco, inglese, olandese, svedese, danese, norvegese, afrikaans ecc...-lingue slave: orientali (russo, ucraino,bielorusso), occidentali (polacco, ceco, slovacco),meridionali

( serbo-croato, sloveno, macedone, bulgaro). Alcuni vi considerano anche le lingue baltiche(lituano, lettone).

-lingue indo-ario: Hindi, Urdu, Punjabi, Romanes, oriya, bengali ecc...-lingue iraniche: pashtun, farsi, kurdo, osseto.-lingue celtiche-armeno-albanese-neogrecoSeguono altre famiglie lingusitiche:SINOTIBETANO (25 lingue: cinese, thai, birmano, vietnamita.....).DRAVIDICO (5 lingue: telugu, kannada, malayam ….)MALEO-POLINESIANE (5 lingue: tagalog, malese, bahasa indonesia, malagasy...)

URALO ALTAICO (3 lingue: ungherese, finlandese, turco.....)MON KHMER (1 lingua: cambogiano)AFRICANE (5 lingue: swahili, dogon, yoruba, ibo ecc....)AMERINDE......

Per le lingue, la genesi, ha richiesto tempi nell' ordine di migliaia dianni per avere unadifferenziazione, mentre per i dialetti si sono avute differenziazioni molto più rapide.Le differenze lingustiche danno indicazioni sulle migrazioni umane , e gli ASSETTI CULTURALIE LINGUISTICI, le percentuali dei parlanti, non sono stabili nel tempo e nello spazio, sonofluttuanti cosi come la distribuzione spaziale.

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 Nella famiglia indoeuropea dunque vi sono caratteri accomunanti, come ad esempio la parolaMadre (mother-inglese,mat'-russo,madre-italiano ecc...). per  Famiglia linguistica possiamo dunquedefinire quelle lingue che pur partendo da un ceppo comune con il tempo si sono differenziatemantenendo alcune cose in comune.

Le variazioni tempo spaziali si possono riassumere con il seguente grafico:

Quantitative dellaPopolazione

Il saldo naturale relativo è dato dal numero dei nati – numero dei morti X 100 

popolazione nell' anno

Popolazione isolata geograficamente:-se l'isolamento è ESTREMO e si protrae nel tempo, avremo una :-se l'isolamento è MODERATO si creano una serie di dialetti.Esempi: creolo francese di Haiti, Creolo spagnolo dei Caraibi, Creolo portoghese di Capo Verde,Pidgin english (inglese semplificato) della Papua Nuova Guinea

VARIAZIONI SPAZIALI

VariazioniIn Situ

AttraversoContatti

Esterni

QualitativeLinguistiche

Isolamentogeografico

IsolamentoSociale-occupazionale

(natalità emortalità)

Mescolamentopopolazione

Popolaz.separate

Popolaz.incrociate

BilinguismoE Pidgin

MisceleLingustiche:

Lingue creole

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I PRESTITI LINGUISTICI sono legati non tanto alla diffusione delle persone, ma delleinformazioni. Un esempio sono tutti i termini inglesi ( e non solo )entrati a far parte delle linguaitaliana ( computer, week end ecc...) legati alla diffusione e al monopolio culturale americano.

 Nelle variazioni spaziali delle lingue agiscono: – forze naturali (natalità e mortalità) – forze di aggressione di una seconda lingua ( esempio dell' inglese sulle lingue celtiche).

 Ne consegue una classificazione delle lingue , le quali possono essere :- Lingue in Diffusione : esempio dell' inglese nell' Ottocento.

 – Lingue in Estinsione ( contraendosi): esempio del Cornico. – Lingue in Difesa ( rivalutazione) : esempio del Gaelico.

La lingua può inoltre essere BARRIERA SPAZIALE.Attraverso uno studio dei flussi di informazioni( telefoniche), effettuato in Canada ( ove vi è

 bilinguismo inglese – francese), è risultato che le città di lingua Francese hanno più intensità dilegami tra loro, indipendentemente dalla popolazione o dalla distanza tra esse, piuttosto che tra 2città di cui una di lingua inglese ed una di lingua francese.

L' unilateralità di flusso (o Valvole Unidirezionali) è un concetto esplicabile con il seguenteesempio: uomini d'affari giapponesi conoscono l'inglese, mentre gli uomini d'affari americani nonconoscono il Giapponese.

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  Tempo e ClimaQuando di parla di tempo e di clima vi sono alcuni ELEMENTI di base, che sono:-Temperatura-Precipitazioni

-Condizioni Anemometriche (vento).

Per capire la differenza che c'è tra tempo e clima, partiamo da un esempio: “ Venne detto della Gran

Bretagna che il tempo è brutto, mentre il clima è bello”, infatti le precipitazioni sono distribuiteuniformemente durante tutto l'anno, e le Escursioni termiche (diurne e annuali) sono moderate.Questo tipo di Clima (TEMPERATO OCEANICO), nel panorama variegato del Clima temperato, èottimo. Migliore di quello mediterraneo.DEFINIZIONE : Il TEMPO ATMOSFERICO è una combinazione momentanea di vari elementi,ovvero la TEMPERATURA, LE PRECIPITAZIONI, I VENTI.

Questi elementi pesano sul territorio assieme ad altri fattori: la vegetazione e l'insediamento umano.

 Il CLIMA è l'insieme delle condizioni metereologiche medie osservate per un periodo di tempo

lungo (qualche decennio). Non si può parlare di mutamenti climatici se non si studiano le condizioni metereologiche per molti

anni , poiché il clima è il ripetersi del tempo atmosferico per circa 3 decenni.La parola CLIMA deriva dal greco “Klineil” ovvero inclinare, poiché i greci avevano capito che ilclima aveva a che fare con la diversa inclinazione dei raggi solari, cosi come i GEOMORFOLOGIsi resero conto che la forma sferica della Terra ne determinava il clima, e di conseguenza anche ivari tipi di vegetazione , poiché questa è legata alle TEMPERATURE ed alle PRECIPITAZIONI.

Per quanto riguarda la distribuzione della popolazione umana in rapporto al clima, essa risente delclima, e ne è condizionata. Infatti aree desertiche , polari ed equatoriali sono pressochè disabitate.Per quanto riguarda le SOCIETà UMANE, a differenza della vegetazione, non ci sono regole ben

 precise che determinano il popolamento o meno delle “Aree ESTREME”, ma si può dire piuttostodire che questo popolamento è largamente influenzato da scelte CULTURALI, POLITICHE,SOCIALI (e non biologiche).Ad esempio l'Amazzonia è quasi disabitata, mentre Giava (Indonesia) ha una delle più alte densitàdemografiche del mondo, entrambi gli ambienti hanno le medesime condizioni climatiche(FORESTA EQUATORIALE).La vegetazione, invece, mette in atto dei meccanismi solamente biologici per adattarsi al clima.

Il SOTTOSVILUPPO non dipende da fattori climatici come molti credono, ma da caratteri politicosociali, si può capire paragonando un paese come Il CONGO alla MALAYSIA.Apriamo una piccola parentesi: il III MONDO: potenzialmente con risorse, il IV MONDO: risorsemolto limitate.

In conclusione le Attività umane interagiscono con l' Ambiente, ed i loro rapporti bilaterali sonocomplicati.Il CLIMA ha degli elementi caratteristici, ovvero le componenti metereologiche dell' atmosfera:esse sono: - Temperatura

- Pressione

- Precipitazioni

- VentiSu questi elementi agiscono dei fattori che possono essere geografici o atmosferici ed essi sono:Fattori atmosferici:

• Movimento di rotazione della Terra

• Movimento di rivoluzione della Terra attorno al Sole•  Forma ellettica dell'orbita terrestre

•  Inclinazione dell'Asse Terrestre

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•  Forma sferica della Terra

•  Diversa incidenza dei raggi solariFattori geografici

•  Distribuzione delle terre e dei mari

• Correnti marine

•  Distanza dal mare

• Orientamento e forme dei continenti

• Quantità e distribuzione dei laghi

• Tipologie e caratteristiche dei suoli

•  Presenza e caratteri della vegetazione

• Uomo come agente modificatore dell' atmosfera e della superficie terrestre.

CONSEGUENZE DEI fattori geografici:

Il netto contrasto che esiste fra i climi marittimi, caratterizzati da basse escursioni termichegiornaliere ed annuali ed i climi continentali è conseguenza di 3 aspetti:

 – grande estensione delle terre nell' emisfero boreale – calore specifico dell' acqua (può assorbire calore e cederlo lentamente all'ambiente in grandi

quantità) – ALBEDO: rapporto fra radiazione incidente e radiazione riflessa.

Le CORRENTI MARINE possono essere calde o fredde: un esempio di corrente calda è la Correntedel golfo che dal Golfo del Messico arriva a lambire le coste atlantiche dell' Europa, cedendo caloreall' aria, e quindi mitigandone il clima. Fenomeno opposto è la Corrente del Labrador che è unacorrente oceanica fredda, e partendo dal mar glaciale artico, va a lambire le coste orientali delCanada, determinando un clima freddo. (A parità di latitudine l'europa è molto meno freddadell'America).

CONSEGUENZE DI LATITUDINE, ALTITUDINE, LOCALIZZAZIONE E ORIENTAMENTO DEI RILIEVI MONTUOSI.

I Rilievi sono delle barriere nei confronti delle masse d'aria; infatti una massa d'aria umida cheincontra una catena montuosa sale , si raffredda e genera pioggia. Arriverà di la dal versanteasciutta, e riscenderà .Ad un versante esposto a correnti umide, ne corrisponde uno opposto asciutto, e più freddo.Tipico il caso dell' himalaya: il monsone estivo passando per l'India porta piogge ed umidità, in

 prossimità dei rilievi sale, si raffredda, piove, ed arriva in Tibet asciutto. Difatti il tibet ha un climafreddo.Le ATTIVITà AGRO-SILVO-PASTORALI sono molto condizionate da questo aspetto, in tempi dieconomia tradizionale il versante esposto a sud era coltivato, adibito ad aree destinate all'

allevamento, mentre il versante a nord era occupato da aree forestali. Infatti il versante esposto asud è in genere soggetto a maggiore insolazione.Un esempio ne è la LIGURIA= versante a sud umido e più caldo; versante a nord=clima più secco efreddo.

 In questo caso l'ìnsediamento umano è stato largamente influenzato dal clima,che ha dettato le

condizioni per l'insediamento e le attività umane.È dunque importante conoscere il clima per capire l'insediamento umano, perchè nel territorio vi èimplicita l'azione dell'uomo sulla Terra.Clima grandi tipologia climatiche

Microclimi

Una città è un esempio di microclima, essa assorbe incidenza solare rapidamente , a causa dicoperture, cemento ecc... e lo ricede lentamente all' aria, perchè viene emesso del CALOREPROPRIO, assieme a delle perticelle, attraverso gas di scarico, elettricità ecc....

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Le particelle emesse nell'aria creano l'EFFETTO SERRA sopra la città (creano una calotta).Un altro fenomeno caratteristico delle città con edifici alti è quello dei “canyon” , dove vieneincanalato il vento. Ulteriori esempi di microclima può essere un bosco, ecc....

Le GRANDI TIPOLOGIE CLIMATICHE si basano sulla combinazione di temperatura (relazionataalla latitudine) e sulle precipitazioni , le quali risentono di numerose variabili. Ovviamente questi

due parametri vanno visti in correlazione con altri parametri che sono:-Velocità del vento-Evapotraspirazione: Normale evaporazione dell' aria + la traspirazione delle piante.

Storia delle suddivisioni climatiche

- PARMENIDE (500 A.C.): era un presocrato greco che delinea la ripartizione delle aree climatichedel mondo conosciuto (Area Mediterranea) in base alla TEMPERATURA PER FASCE DILATITUDINE :

*ZONE TORRIDE*ZONE TEMPERATE

*ZONE FREDDE

-300 A.C. : Arriva un articolazione climatica più complessa, distinguendo 7 climi partendo da 7località:

*MEROè (ETIOPIA)*SIENE (SUD EGITTO)*ALESSANDRIA (NORD EGITTO)*RODI*ROMA*MAR NERO*RUSSIA – BORISTENE

i tentativi di definizione di fasce climatiche aveva rapporto con le diversità culturali, ne consegueche il rapporto Uomo – Ambiente naturale si è modificato nel tempo.

-TEOFRASTO (300A.C.):Si rende conto che non contano solo i fattori astronomici ma ANCHE LAMAGGIORE O MINORE VICINANZA AL MARE.

-TOLOMEO (200A.C.):Il matematico egiziano, ragiona sulla Latitudine e fa uno schema diRETICOLATO GEOGRAFICO (meridiani e paralleli).

-TORT WAIT (ANNI 30): suddivide i climi sulla base del RAPPORTO TRA PRECIPITAZIONIED EVAPORAZIONE.

-FLON (ANNI 50): fa una classificazione climatica sulla base DELLE DISTRIBUZIONI DELLEGRANDI MASSE D'ARIA.

DIAGRAMMI DI KÖPPENSono 5 tipi climatici con ulteriori suddivisioni:-Climi tropicali piovosi Tropicale caldo umido permanente (o EQUATORIALE)

 Tropicale con Inverno asciutto (o della SAVANA)

 Monsonico

Temperattue media superiore ai 18 °C, elevate precipitazioni, superiori all' evaporazione, assenza di

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stagione invernale.

-Climi aridi  Arido caldo 

Semi-arido caldo

Arido e semi-arido delle medie latitudini Evaporazione superiore alle precipitazioni, non c'è eccedenza idrica, elevate escursioni termichegiornaliere, precipitazioni molto contenute.

-Climi miti ed umidi Temperato con estate asciutta (mediterraneo)

( o mesotermici o temperati)Subtropicale umido (sinico)

 

Temperato oceanico

 Temperatura media annua moderata , escursione termica annua elevata, non ci sono molti mesi difreddo ne di caldo. Almeno un mese ha la Temperatura maggiore ai 15°C.In tutti i mesi si superano i 10°C. Si distingue bene la stagione estiva da quella invernale..

-Climi microtermici Continentale umido

Continentale subartico

 Temperatura media del mese più freddo inferiore ai -3°C, quella del mese più caldo supera di poco i10°C. È il clima delle foreste boreali.

-Climi polari Clima della Tundra

 Clima del gelo perenne

 PER I CLIMI VEDI DISPENSE!!!!!!!!!!!!!!!!!! Assenza di estate, non si superano mai i 10°C.Per molti mesi le temperature sono inferiori agli 0°C.IN tutti i tipi di clima, tranne che in quello arido e polare, le condizioni di precipitazioni e di

temperatura sono sufficienti allo sviluppo della vegetazione arborea.Temperature di riferimento(medie mensili):

 – 10°C: la vegetazione arborea ha difficoltà a sussistere – 18°C:limite medio al di sotto del quale molte specie tropicali crescono con difficoltà. – -3°C:Suolo coperto normalmente di neve.

Analisi dettagliata dei vari sottogruppi di clima:

CLIMA EQUATORIALEOgni mese ha la temperatura media superiore ai 26 °C, e si arriva fino ai 28-30°C. Le temperature ele Precipitazioni sono elevate tutti i mesi (dai 2000 mm ai 9000 mm), mentre le escursioni termiche,

sia diurne che annuali, sono modeste. Nel periodo dei Solstizi (sole allo zenith) piove particolarmente tanto.Per l'incidenza dei raggi solari le Massa instabili d'aria si scaldano, si sollevano, precipitano, si

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condensano e piove. Sono PIOGGE CONVETTIVE, e si verificano ad orari ben precisi.La VEGETAZIONE è fitta , stratificata, con alberi che raggiungono anche i 40 metri, con fusti esili.

 Negli stati più bassi della foresta c'è un altra serie di alberi ancora più bassi , ed ancora un altra seriecon alberi ancora più bassi, fino ad arrivare al suolo dove c'è la vegetazione erbacea elevata edintricata.Data la presenza di legnami particolarmente pregiati come il TEAK, il MOGANO ecc...questo

ambiente è oggetto di un intenso sfruttamento, che può avere due fini: R icavo di legname o messa acoltura (monocultura ). Un esempio è l'HEVEA BRASILENSIS (caucciù).Quando si abbattono tratti di foresta equatoriale, se questa viene lasciata ricrescre, con il tempo laforesta si ricostituirà, o meglio, solo la vegetazione di tipo ELIOFILA (che tollera il vento), e conulteriore tempo anche il resto di foresta equatoriale.Questo tipo di vegetazione si trova a cavallo dell'equatore, tra i 10° N e i 10°S, in tutti i continenti, ela troviamo inoltre, fuori dalla fascia equatoriale, lungo i fiumi dove si sviluppa la FORESTA DIMANGROVIE.

  CLIMA TROPICALE CON INVERNO ASCIUTTO (DELLA SAVANA).PIOVE IN ESTATE. (il verificarsi delle precipitazioni in inverno è una caratteristica solo dei climi

temperati).Andamento della temperatura meno uniforme rispetto al clima equatoriale, si va dai 25°C medi ai35°C medi in Aprile/maggio. Escursioni termiche più accentuate. Netta stagionalità per quantoriguarda le precipitazioni.Questo è un clima dove dalla foresta equatoriale si passa alla SAVANA Alberata 

Alberata aridaLa Fauna è diversa da quella presente nella foresta equatoriale, la savana è terra d'elezione per igrandi felini, ungulati, elefanti ecc...per gli animali che sono in grado di correre, e che vivono neglispazi aperti. Ma comunque il popolamento animale non ha molto a che vedere con la vegetazione,

 basti pensare alla tigre (foresta perlopiù) e leone (savana).Per quanto riguarda la vegetazione, gli alberi sono più bassi, con chiome larghe. (acacie, baobabecc...), vi si trovano inoltre PIANTE GRASSE e PIANTE BOTTIGLIA (accumulano acqua per far fronte alla stagione secca).Si estendono dal 10° parallelo N/S al 23° parallelo N/S, si trovano in tutti i continenti, e famosesono le savane africane (a sud del Sahel), il SERTÃO brasiliano, il GRAN CHACO in Paraguay eBolivia ecc....

CLIMA MONSONICO:(INTRODUZIONE SUL VENTO): Il Vento è una corrente d'aria, originato dalla differenza tra zonea diversa pressione ( con il calore diminuisce la pressione).SI SPOSTANO DALLE ZONE DIALTA PRESSIONE A QUELLE DI BASSA PRESSIONE.**MONSONE ESTIVO.

 Nel periodo primaverile la terraferma si è riscaldata più del mare ed è diventata una zona di bassa pressione: le masse d' aria si innalzano, ed il loro vuoto è coperto da VENTI FRESCHI ED UMIDIPROVENIENTI DAL MARE, e si verificano le piogge (per circa 40 giorni – 2 mesi).Poco prima della caduta delle piogge monsoniche, si ha il culmine annuale del caldo(maggio/aprile).**MONSONE INVERNALE:

 Nell' Inverno l'enorme massa d'aria continentale dell'Asia si raffredda , creando cosi una zona d'alta pressione, mentre nel caldo Oceano Indiano c'è una situazione di Bassa Pressione, e per la legge deiventi, in inverno i venti freddi e secchi spirano dall' Asia verso l' Oceano Indiano.

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É il clima del Subcontinente Indiano, (Oman compreso).

CLIMA ARIDO CALDO. (clima dei deserti caldi).

Localizzazione : ai Tropici.15° N/S – 25° N/S. Sahara ( nord africa), Kalahari e Namib (Africa delSud) deserti iraniani (iran),Australia, deserto di Atacama (Cile), Deserti dell' Arizona (U.S.A.).

Precipitazioni: inferiori ai 250 mm annui. Sporadici temporali.Temperatura: Si raggiungono le temperature massime del mondo (60°C), elevate escursionitermiche ( anche 37 °C).Vegetazione: Deserto ( prevalentemente di Sabbia, ma anche di roccia, o di sassi): ERG,HAMMADA, SERIR.Caratterizza le fasce d'alta pressione dove si originano le masse d'aria continentali.

CLIMA SEMI-ARIDO CALDO. (clima della Steppa).

Localizzazione: Clima caratteristico delle aree di transizione fra deserto e climi temperati. Nord eSud Africa, India centro settentrionale, Australia centro – meridionale.

Precipitazioni: Tra i 250 mm e i 750 mm annui.Temperatura: Elevate, cosi come sono elevate le escursioni termiche annue.Vegetazione: Arbusti radi , erbe basse.

CLIMA ARIDO E SEMI-ARIDO DELLE MEDIE LATITUDINI.

Localizzazione: Fascia temperata (35° N – 55°N), Gran bacino,Mojave (usa occidentali) Asiacentrale ex-sovietica, Mongolia, Cina Occidentale.Precipitazioni: Molto scarse, al massimo 300- 400 mm annui. Avvolte si verifica precipitazioninevose.Temperature: Elevate d'estate, Basse d' inverno ( anche -40°C in Mongolia ed Asia Centrale),elevate escursioni termiche diurne ed annue.Vegetazione: Deserti e steppe.Le catene montuose bloccano l'afflusso di masse d'aria umida .Note sui climi temperati: Sono caratterizzati da un ciclo stagionale ben distinto, in rapporto all'altezza del Sole sull' orizzonte fra i mesi invernali e quelli estivi.La differenziazione all' interno di questo clima si basa sulla differenza di temperatura e sulladistribuzione delle precipitazioni.

CLIMA TEMPERATO CON ESTATE ASCIUTTA. (mediterraneo).

Localizzazione: 30° N/S – 45° N/S. Area Mediterranea, Australia meridionale, Cile Centrale,california, Sudafrica centro-meridionale.Precipitazioni: Moderate, e concentrate per lo più nel periodo invernale. L' estate è asciutta esoleggiata. Dai 400 mm ai 1000 mm. Si arriva anche oltre, se si aumenta di altitudine.Temeperatura : Inverno mite (11°C – 12°C), Estate calda (22°C - 40°C).Vegetazione: Macchia mediterranea : piante sempre verdi, olivo, vite, ed anche cipresso, ed alcune

 piante tropicali importate ( fico d'India), agrumi ecc...Olivo risente delle gelate.

CLIMA SUBTROPICALE UMIDO (sinico).

Localizzazione: 20°N – 35°N. Diffuso in Cina orientale , Giappone meridionale , Australiaorientale , Argentina settentrionale, Brasile meridionale (Santa catarina, Rio grande do sul ecc...)Precipitazioni: circa 1000 mm, abbondanti in estate , sensibile influenza delle masse d'aria calda

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del margine occidentale degli anticicloni tropicali. Non ci sono mesi aridi.Temperature: elevate in estate con umidità ed afa. Mite è l' Inverno. Scarse escursioni termichegiornaliere.Vegetazione: Foresta pluviale temperata ( zone costiere), foresta decidua nell'interno, prateria nellezone settentrionali (nella parte boreale). Esempio: la pampa argentina.

CLIMA TEMPERATO OCEANICO.

Localizzazione: 35°N – 60°N. Caratteristico di Isole britanniche , costa occidentale degli USA eCanada (dall' Oregon alla Columbia britannica), Nuova Zelanda, Norvegia meridionale.Precipitazioni: da 800 mm ai 2000 mm. Si arriva ai 2000 mm dove ci sono i rilievi,per esempio in

 Norvegia. É un clima umido con precipitazioni abbondanti tutto l'anno con massime invernali.Temperature: Temperature invernali contenute, escursioni termiche ridotte.Vegetazione: Foreste di aghifogli in Nord america, foresta decidua in Europa.Questo clima caratterizza i settori occidentali dei continenti esposti alla masse d'aria umide portatedai venti provenienti dal mare.

Note sui climi Microtermici:Occupano vaste regioni dell' Eurasia e dell' America del Nord, è un clima caratterizzato daContinentalità, (non essendoci nell' emisfero aystrale molte terre emerse, questo clime è assente aSud dell' Equatore.Gli Inverni sono freddi, lunghi e nevosi, le estati sono miti e fresche. Le escursioni termiche sonosensibili. Vediamo ora nel dettaglio i 2 sottoclimi Microtermici.

CLIMA CONTINENTALE UMIDO:

Localizzazione: Europa centrale ed orientale, bassopiano russo, scandinavia centro meridionale,Stati uniti del Nord e Canada del Sud, Manciuria , Hokkaido. Da 30°N a 60°N.Precipitazioni: Possono avere massime estive dovute alla penetrazione di masse d' aria tropicali. Le

 precipitazioni nevose sono abbondanti nelle regioni costiere, un po' meno nell'interno, ma qui permangono di più, a causa della minore temperatura.Temperature : Basse in Inverno (sotto lo zero), lungo periodo di gelo, contrasti termici stagionalisensibili.Estati miti e fresche (18 – 19°C).Vegetazione: Foresta decidua e foresta sempreverde d' aghifogli.Esempio di medie in Gennaio di alcune località caratterizzate da questo clima:Mosca: - 9°CVladivostok: -14°C

Edmonton: - 13°CCaratteristico della zone del fronte polare dove vengono a contatto le masse d'aria polari e tropicali.Rappresenta la varietà più tipica di questa famiglia di climi. CLIMA CONTINENTALE SUBARTICO:

Localizzazione: Siberia e Canada centro settentrionale.Precipitazioni: Scarse , prevalentemente estive (360 mm a Jakutsk).Temperature: Molto basse. Fino a -50°C in Gennaio, massimo 15°C in Luglio. L'inverno arriva giàad Agosto, ed a Settembre si verificano le prime gelate. Escursioni termiche annue fortissime, finoa 66°C. Inverni rigidi e lunghi , dominati da masse d'aria polare continentale fredda e secca, ed

estate fresca e umida.Vegetazione: Taiga e foresta boreale ad aghifoglie. 

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Note sui climi polari:Privi di un periodo caldo, condizioni di illuminazioni peculiari ( grande giorno e grande notte):CICLO TERMICO DEL GRANDE GIORNO E DELLA GRANDE NOTTE.Le oscillazioni termiche annuali seguono il ciclo termico delle zone temperate. Il periodo dimaggiore freddo ( anche se è freddissimo durante tutto l'anno)inizia con la grande notte (neisolstizi).

In base alle temperature possiamo distinguere 2 sottogruppi appartenti a questa varietà climatica:-Se la temperatura sale sopra lo zero: si ha il CLIMA DELLA TUNDRA.-Se la temperatura non sale mai sopra lo zero: si ha il CLIMA DEL GELO PERENNE.Analizziamo nel dettaglio questi 2 tipi di clima.

CLIMA DELLA TUNDRA:Localizzazione: 65° N/S a 75° N/S. Nord canadese ( e dell' Alaska) , coste della Groenlandia, Norddella Siberia, Isole Svalbard, interno e nord dell' Islanda.Precipitazioni: Esclusivamente nevose, inferiori ai 250 mm l'anno.Temperature: Molti gradi sotto lo zero, solo durante la breve estate che dura circa 3 mesi si

 possono raggiungere temperature superiori ai 4°C, e durante questa stagione si compie il ciclo

vegetale della Tundra (Crescita di MUSCHI e LICHENI).L'inverno esaspera i contrasti tra regioni costiere e continentali. Il permafrost raggiunge spessori dialcune centinaia di metri.

CLIMA DEL GELO PERENNE:Localizzazione: da 65°N/S a 95°N/S. Diffuso nelle aree polari..Precipitazioni: molto contenute e solo a carattere solido. Le medie sono intorno ai 170 mm annui ,equivalenti in acqua. 50 mm nell' interno (antartide), 300-400 mm (equivalenti in acqua) nelleregioni costiere.Temperature: Non si superano mai gli 0°C. Qui si toccano le più basse temperature del pianeta:-88°C alla stazione di Vodstok in Antartide.

CLIMA D'ALTITUDINE: Ogni 100 m la temperatura diminuisce di 0.6 °C, e le precipitazioniauamentano fino ad un certo livello (2500-300m) provocate dalla risalita forzata delle masse d'aria,ma oltre quel livello si ha una netta diminuzione, e l'aumento dell' ARIDITà.Questi climi differiscono comunque molto da quelli con la stessa temperatura media annua , masituati alle latitudini temperate , poiché essi conservano i ritmi stagionali di temperatura e

 precipitazioni proprie delle regioni basse di ugual latitudine.

Esempio: Quito (ecuadòr) e Washington (u.s.a.) hanno la stessa temperatura media annua, solo chea Quito l'escursione termica non raggiunge un grado, mentre a Washington è di 24 °C.L'oscillazione diurna si fa sentire anche a Quito , ed anche la pioggia segue l'andamentocaratteristico dei climi equatoriali. Le modificazioni dl clima con l'altitudine danno luogo a unimportante aspetto geografico, ossia i LIMITI ALTIMETRICi.

 Le escursioni Annue: sono elevate alle alte Latitudini.

 Le escursioni Diurne: sono elevate alle alte Altitudini.

Tierra Caliente: da 0 a 900m. Temperature maggiori di 24°C, foresta pluviale. Coltivato caffè , banane, cacao, canna da zucchero.Tierra Templada: da 900 a 1800 m. Temperature fra i 18°C e i 24 °C. Ampi insediamenti umani,

 precipitazioni modeste, coltivazioni: riso, granoturco, caffè, canna da zucchero.

Tierra Fria: 1800-3000 m.Temperature fra i 12°C e i 18°C. Foreste di conifere, coltivazioni: patate, grano, granoturco, pastorizia.Tierra helada: altitudini maggiori di 3000 m. Ambiente stepposo. Temperature inferiori ai 12 °C.

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Presenza di neve.

 RAPPORTI  e correlazioni FRA AMBIENTE FISICO E SOCIETà UMANE NELLA STORIA

è una questione tuttora aperta, è un tema importante che ci pone diversi interrogativi:

L' ambiente fisico pesa sulla vita dell' uomo? La domanda parte dal fatto che fin dall' antichitàl'uomo si è reso conto che i gruppi umani vivevano in modo diverso, ed era la FILOSOFIA checercava le risposte alla correlazione tra uomo ed ambiente fisico.Platone ed Aristotele: Con le differenze climatiche spiegavano il popolamento.Le nostre categoriedi pensiero derivano in buona parte da questi filosofi.Strabone: (storico greco alle dipendenze si Roma) scrive sull' Egitto e spiegava la civiltà Egiziadeducendola dalle PIENE DEL NILO. Ma non poteva spiegare come mai avvenivano; il Nilo era in

 piena grazie alle piogge tropicali estive che si verificavano nell' Etiopia, e dunque il fiumeaumentava la quantità d'acqua circa 2 mesi dopo che le piogge si verificavano nell' Abissinia.

Dunque nel PASSATO le Cause venivano rintracciate negli elementi ambientali fisici, perchè il

Clima era fondamentale per spiegare le differenze sociali ed economiche dei popoli.Mentre OGGI sappiamo che condizioni ambientali simili danno luogo a gruppi umani diversi.

Sovrappopolamento e rarefazione di popolazione legata all' ambiente? Cacciatori influenzati dall'ambiente? Anche in seguito all' espolsione demografica della fine del XX secolo è stato indagato dinuovo il peso tra ambiente naturale e società umane. Adesso anche se non siamo più in fase diesplosione demografica, la popolazione mondiale continua a salire.Il tema di questa CORRELAZIONE è tirato in gioco da fattori come : Sviluppo Industriale , usoirrazionale dei prodotti nocivi per l agricoltura , uso sconsiderato di risorse ecc...Sono sufficienti le risorse naturali , energetiche ecc...? Non c'è una risposta ben precisa , si possonosolo fare analisi.

- Nell' ANTICHITà ci fu dunque una presa di coscienza dei diversi tipi di vita delle societàumane, ma le risposte date da filosofi come PLATONE, SOCRATE, ARISTOTELE ESTRABONE (storico), erano Contraddittorie , poichè nella mentalità e nella visione del mondo diquell' epoca si considerava il proprio paese come termine di riferimentosuperiore, rispetto al quale si giudicavano tutti gli altri: Ad esempio si riteneva che le popolazionidei paesi freddi fossero più coraggiose, destinate a comandare e a sottomettere, mentre quelle dei

 paesi caldi erano destinate alla schiavitù.- Nel MEDIOEVO l' uomo e l' ambiente erano considerati il prodotto della creazione Divina, diconseguenza la questione non era trattata.

- Nel RINASCIMENTO: Si ha la dilatazione del mondo conosciuto, con la scoperta dell' America,e l' inizio dell' esplorazione dell' interno dei continenti: si hanno molteplici contatti tra diverseculture (società umane).JEAN BODIN delinea i quadri del 16° secolo, in cui si descrivono le società umane, ed èconsapevole che “in una medesima area, un medesimo popolo conosce vicissitudini diverse” (fasidiverse). Ad esempio: la Grecia conobbe fasi di grandiosità, altre di decadenza. Ma Bodin non haancora i mezzi per dimostrarlo.

 Nota: Vicissitudini significa “eventi sfavorevoli”.SETTECENTO: Si attribuiva al clima la responsabilità di condizionare le società umane;MONTESQUIEU, oltre che filosofo illuminista, era anche studioso dei climi e divide la terra infasce climatiche, dalle quali spiega la schiavitù e la servitù politica.

Popoli destinati alla schiavitù in base al clima del loro ambiente naturale.-INIZIO DELL' OTTOCENTO:LUIGI LE CLERK (CONTE DI BUFFON): punta l' attenzionesulla capacità dell' uomo di modificare l' ambiente

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   Scuola tedesca e determinismo

-METà DELL' OTTOCENTO: Si delinea la sistemazione della geografia umana: è la geografiatedesca con KARL RITTER, ALESSANDRO VON HUMBOLDT.RITTER è uno storico che scrive 24 volumi di una geografia generale comparata, fa dei raffronti

fra vari popoli e condizioni naturali delle terre che abitano, ed arriva alla conclusione che ogni paese è destinato ad accogliere un certo tipo di società. (L' uomo esalta l'ambiente).VON HUMBOLDT è un naturalista e viaggiatore preparato in ambiti naturalistici e storici, viaggiamolto, tuttavia la sua esperienza diretta gli fa scrivere che non ha elementi sufficienti per dire che l'ambiente abbia o meno influenza sulla società umana.Sia Humboldt che Ritter morirono nel 1859, l' anno in cui DARWIN scrive l'ORIGINE DELLESPECIE (nascita ed evoluzione delle specie sotto l'azione della selezione naturale).

In questo periodo nasce la disciplina dell' ecologia (studio dei rapporti fra specie viventi ed i loroambienti di vita), e ciò induce un interpretazione rigidamente deterministica fra questi rapporti(società umane – ambiente). È un concetto legato al Darwinismo, la definizione più completa di

DETERMINISMO è: L' ambiente pesa sull' uomo, e condiziona le società umane. L' uomo èsubordinato all' ambiente. Questa visione viene dal Positivismo (fiducia estrema nelle scienze:Ecologia e biologia).L' uomo non può plasmare l' ambiente. Federico RATZEL è un uomo colto e viaggiatore, ed èstato il primo vero sistematore della geografia, tra il 1882 e il 1891 scrivel'ANTROPOGEOGRAFIA: lega geografia ed antropologia ed esamina le influenze dell' ambientenaturale sull' uomo. Importanza del ruolo dello spazio sul destini dei popoli.

Scuola francese e Possibilismo

La SCUOLA FRANCESE propone un interpretazione diversa : quella Possibilistica (contrapposta aquella deterministica) , si rende conto che prendendo in esame situazioni concrete in regioni con unlungo passato, ma anche regioni da poco esplorate e popolate, l' uomo plasma l'ambiente.Ambienti simili con caratteristiche simili ospitano società umane diverse fra loro, perchè l'uomo può operare delle scelte nell' ambito di una serie di possibilità offerte dall' ambientenaturale. È dunque la SCELTA UMANA che determina il tipo di vita.L'uomo opera delle scelte nell' ambito di una serie di offerte della natura.

La Geografia classica è ancorata al possibilismo di LA BLACHE e REQLUS.

CONCETTO DI REGIONE, PAESAGGIO, GENERE DI VITA.(concetti della geografiafrancese)

Il genere di vita sono i modelli culturali di vita delle comunità umane; come ad esempio i modi diorganizzare il territorio, i modi di utilizzarne le risorse, tipi di costumi e di tradizioni. Fino alla metàdel '900 molti gruppi umani dell'Europa avevano modi di vita diversi (diversità dell'abitazione, deimetodi di coltivazione ecc...Con la I e II guerra mondiale si omogeneizzerà la decadenza dei modi tradizionali di vita, cosi comeil carattere urbano delle città (centri storici diversi, ma periferie molto simili).Benchè adesso ci sia un genere di vita unico per tutti, si va alla ricerca dei segni della Tradizionalità

 per motivi culturali, economici e turistici (Festival folcloristici, sagre ecc...).Il Paesaggio è l'insieme delle fattezze materiali del territorio, prodotto visibile della combinazionedi fattori fisici (assetti geologici, geomorfologici, climatici) e fattori umani (Insediamenti, tipi di

coltivazione).Il concetto di Regione si formula con la scuola francese, concepita come area che ha una suaINDIVIDUALITà E ORIGINALITà . Pertanto si distingue da quelle contermini per questa sua

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originalità, prodotta dall' organizzazione della comunità umana, che instaura rapporti cosi stretti conl' ambiente fisico, da produrre un vero e proprio organismo territoriale che lo fa distinguere daiTerritori contermini.

 DISTINGUERE L'ORIGINALITà:

 – individualità per un carattere: esempio di Regione risicola

 – individualità per più caratteri: esempio di Regione andina. 

 Note:L'originalità può essere ad esempio il tipo di coltivazione, il tipo di insediamenti ecc...Caratteristiche formali: sono il tipo di morfologia, di vegetazione.La Regione, il genere di vita, e il paesaggio sono concetti della geografia classica, ovvero della

Geografia francese, che mette giù i canoni della Monografia regionale.La Blache, infatti, esalta lo studio della regione, divide la Francia in base a caratteri omogenei fisicie storici. Lancia lo studio della monografia regionale: individualità in base ad uno o più caratteri.

COME SI è EVOLUTO QUESTO CONCETTO?Mediante lo studio delle regioni varato da La Blache si instaura l' Approccio Idiografico, cioè ladescrizione e studio di di realtà regionali come caso unico, orginale (RICERCADELL'ORIGINALITà DELLA REGIONE), si studiavano tanti casi singoli dai queli si estapolavanodei Principi Generali (Metodo Induttivo).Con la geografia di oggi invece si usa il metodo deduttivo, ovvero dai principi generali si scende poinel dettaglio verso i casi specifici, non si cerca più l'individualità, ma ciò che accomuna, e si tende aripetere un modello (fisico, economico, ecc...).

 Negli anni '20 fu scritto un ottimo libro francese di geografia che delineava i principi in base aiquali leggere e descrivere le caratteristiche del proprio paese.

 Si passa dunque dal processo induttivo a quello deduttivo.

Dunque, ricapitolando, La geografia classica, era quella della scuola francese (La Blache, Reqlus),che esaminava tanti esempi, ma si soffermava sui casi singloli, da cui estapolava dei principigenerali facendo uso, quindi, del metodo Induttivo. Si ha l'interesse per gli aspetti formali, originali,

 per ciò che DISTINGUE.Esempi: (tipi di piante urbane, siti in cui sono sorte le città ecc...) .

 Nella metà del '900 arriva la svolta : Con lo STRUTTURALISMO ( attenzione per le struttureed i processi generali) S I CERCA LA COMUNANZA , LA REGOLARITà. SI PARTE DA

 PRINCIPI GENERALI E SI VEDE NELLA REALTà LE LEGGI GENERALI CHE REGOLANO LA

 DISTRIBUZIONE degli insediamenti umani nello spazio. Si parte da una presa d'atto cioè il comportamento razionale del consumatore, Mediante questo ragionamento: (Teoria delle

Località centrali di Crystaller ; Anni '30) – Il consumatore (colui che si approvvigiona di beni e servizi) spostandosi a piedi in un

Territorio con la distribuzione della popolazione omogenea, per andare ad approvigionarsi di beni e servizi, non fa più di 7 km giornalieri , quindi da ciò nasceranno molte localitàcentrali atte a fornire al consumatore i beni ed i servizi primari di cui ha bisogno.Egli avrà anche bisogno di altri servizi di tipo raro , che non sono necessari tutti i giorni,(sanità, legge , istruzione ) per i quali sarà disposto a fare più kilometri, quindi questi servizisecondari o di tipo raro sono più rarefatti ed erogati da centri con distribuzione più rada nelterritorio. Essi avranno inoltre un raggio di mercato ben più ampio delle cosiddetteLOCALITà PIATTE ( servizi primari o “banali” ).

Si forma quindi una gerarchia , dalla metropoli regionale si va fino alle località centrali più

modeste. Crystaller dopo aver messo appunto questa teoria la va a testare nella pratica, vuolespiegare la distribuzione degli insediamenti umani usando il metodo deduttivo.Rappresenteremo questo concetto con un modello grafico:

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Tornando dunque alla REGIONE, definita come un area con una sua individualità, personalitàspecifica che si estende fin dove arrivano i caratteri dell' originalità che la caratterizzano(individualità per un carattere, o per più caratteri), essa può essere formale, funzionale,

amministrativa. - REGIONE FORMALE: è la REGIONE CLASSICA di Vidal De la Blache, che

scompone la Francia in regioni a seconda dell' estensione di uno o più caratteri. – REGIONE FUNZIONALE: Nasce nella metà del '900 con lo Strutturalismo, mediante il

quale si cerca sempre l'individualità, ma a differenza della geografia classica si cercal'individualità dei legami che intercorrono fra le varie parti. (esempio: legami e funzioni chesi stabiliscono in una regione costituita dalla città e dal suo territorio circostante).Le funzioni della REGIONE FUNZIONALE sono:*  funzioni amministrative* funzioni economiche

* legami sociali.LE FUNZIONI CHE LEGANO CITTà E TERRITORIO SI MANIFESTANO IN UNASERIE DI FLUSSI E MOVIMENTI. (ES: pendolarismo ecc...).In questi tipo di regione non ha importanza l' ambiente fisico, i rapporti fra uomini sistabiliscono con coesione ed unità.É l'emblema dell' approccio definito Nuova Geografia : si parte dalla teoria generale e si calanella realtà (esempio di Teoria delle località centrali).

 – REGIONE AMMINISTRATIVA: è la cosiddetta regione istituzionale.

Oggi parlando di regione si intende qualcosa di diverso, si ha il nouvo concetto diregionalizzazione: significa scomporre un territorio in zone in cui eseguire interventi di riequilibrio

territoriale, poiché all' interno di u paese ci aree più forti ed altre più deboli; si cercherà diuniformare queste differenze.Vediamo un esempio di opera di regionalizzazione:

 Negli anni '40 il Regno Unito fu il primo paese che si mise a risanare le parti più deboli, attivandoinfrastrutture, concedendo sgravi fiscali,e mettendo industrie leggere nelle aree depresse (Scozia).Un altra operazione di regionalizzazione sempre nell'UK negli anni '40, fu la nascita delle NEWTOWNS, che sono città nuove a distanza da Londra, dotate di ogni servizio e funzione economica.Questa è un opera di Pianificazione territoriale. Anche la Francia fece qualcosa di analogo, perocon il risultato che le nuove città divennero dei quartieri dormitorio.

Nuova Geografia :è una teoria razionale che ragiona formulando teorie che si spiegano

attraverso modelli matematici. È un approccio neopositivista, perchè considera l'azione dell' uomodettata da comportamenti razionali.Alla Nuova Geografia si contrappone la Teoria dei Sistemi , e dice che Alle azioni ci sono sempre

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delle reazioni. L'uomo compie della azioni non dettate da razionalità.

Alla Nuova Geografia arrivano critiche da 2 geografie: Geografia Umanista e Geografia radicale.Vediamo nel dettaglio in cosa consistono queste critiche:

 – CRITICA RADICALE ( critica di tipo Marxista): Arriva negli anni '70, dice che laGeografia Neopositivista ignora problemi importanti per l'uomo , opera solo su base di

teorie di logica economica, e non tiene conto degli ideali di giustizia sociale che vanno al dilà dei comportamenti razionali. Dà per scontato l'ordine esistente e le sue disuguaglianzesociali.

 – CRITICA UMANISTA ( geografia della percezione): Bisogna tenere conto anche della percezione che gli uomini hanno dell' ambiente e del proprio spazio di vita. Non si devono solo studiare i caratteri oggettivi dello spazio (geografia classica), ma bisogna studiare anche la percezione dello spazio e dei suoi caratteri. È necessario rilevareanche le immagini mentali con cui i vari gruppi si rappresentano il territorio; dobbiamosapere i significati ed i valori che vengono attribuiti dalle persone.Gli uomini agiscono non solo razionalmente, ma sono anche guidati da impulsi legati alla

 propria soggetività.Vi sono azioni umane che hanno riflessi e conseguenze nello spazio che NON sonorazionali.