MILANO, 20 NOVEMBRE 2013

GENUINITÀ DELL’APPALTO “LABOUR INTENSIVE” – NORMATIVA E PRASSI IN CONTINUO DIVENIRE

Novità di legge e trasparenza del mercato: modelli operativi di analisi e certificazione dei contratti

Il ricorso all'approvvigionamento esterno di servizi in appalto si inquadra tradizionalmente all'interno di politiche di contenimento dei costi e di ricerca dell'efficienza delle imprese. Questa pratica aziendale si configura generalmente come virtuosa ed è il mezzo attraverso il quale si attua la gestione strategica di vari processi aziendali. Negli anni le organizzazioni sono profondamente mutate, solo qualche decina di anni fa sarebbe stato impensabile costruire aziende industriali senza una produzione interna. Oggi imprese di successo adottano modelli di azienda snella, senza produzione, senza magazzini, alcune anche senza forza vendita diretta, senza amministrazione del personale; questi rappresentano solo alcuni degli elementi esternalizzati attraverso i quali si è evoluta nel tempo l'organizzazione aziendale.

L'esternalizzazione, anche detta outsourcing, è l'insieme delle pratiche adottate dalle imprese di ricorrere ad altre imprese per lo svolgimento di alcune fasi del processi aziendali in particolare nella fornitura di servizi gestionali, produttivi e logistici.

Dal punto di vista giuridico, l'esternalizzazione è definita come "l'accordo con cui un soggetto (committente o outsourcee) trasferisce in capo ad un altro soggetto (outsourcer, o provider, o vendor, o partner,) alcune funzioni necessarie alla realizzazione dello scopo imprenditoriale".

La decisione dell'azienda di ricorrere all'outsourcing, permette alla stessa di concentrare, ottimizzandole, tutte le risorse su ciò che sa fare meglio, trasferendo a fornitori opportunamente selezionati attività non determinanti per il raggiungimento di vantaggi competitivi. Questo è il motivo principale per il quale si adotta questo modello di impresa: concentrarsi su ciò che si sa fare meglio, lasciando ad altri tutte le problematiche di middle management che occupano tempo imbrigliando l'organizzazione ad occuparsi di aspetti marginali.

L'outsourcing può aumentare l'efficienza con i seguenti vantaggi:

1. Aumentare il livello di specializzazione nello svolgimento di certe attività; 2. Individuare le core competence o competenze distintive dell'impresa; 3. Migliorare la flessibilità dell'impresa, sia operativa che strategica 4. Ottenere il massimo rendimento dai vantaggi derivanti dall’impego e rispetto da CCNL di

minore costo

L’obiettivo che spinge sempre più le aziende a dare in outsourcing alcune funzioni spesso viene mancato non nelle intenzioni, bensì nella loro adeguata impostazione progettuale e nella loro attuazione etica, garantita e integrata e nel rispetto delle norme che disciplinano il lavoro.

Il legislatore, da una parte, ed il Ministero del Lavoro, dall’altra, sono intervenuti assai di frequente negli ultimi anni sia sulla normativa sia sulla prassi che regolamenta l’istituto dell’appalto cd. “Labour intensive”. Si è trattato di un lavoro, tra spinte e controspinte, teso ad irreggimentare e indirizzare un fenomeno in costante crescita come quello dell’esternalizzazione verso canoni di correttezza e regolarità, con un occhio rivolto alle concrete dinamiche di mercato per contrastare fattispecie di vero e proprio dumping ad opera di imprese spesso fuori norma.

A ciò si è aggiunta un’attività di controllo e verifica molto più estesa ed attenta rispetto al passato, non solo degli organi ispettivi del Ministero del Lavoro, ma anche da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza per limitare fenomeni di evasione ed elusione. Al momento il quadro complessivo che si è generato appare abbastanza frammentato e soprattutto caratterizzato da una diffusa incertezza su norme e prassi, che pone tanto gli operatori del sottore quanto i committenti in una situazione di costante apprensione in caso di controlli.

Diventa, pertanto, assolutamente prioritario – e rappresenta uno dei principali obiettivi del presente convegno – fare chiarezza sul quadro normativo vigente ed individuare le buone prassi su alcuni temi cruciali quali:

- Differenze tra appalto/somministrazione/Staff Leasing/contratto d’opera/cessione del ramo d’azienda

- Differenze tra appalto d’opera ed appalto di servizi - Identificazione dei criteri di genuinità dell’appalto - Identificazione dei canoni di regolarità per il subappalto - Identificazione delle conseguenze per committente ed appaltatore in caso di illegittimità

dell’appalto (amministrative, contrattuali, contributive e penali) - Il vigente regime delle responsabilità solidali - Tipologia e natura delle prestazioni lavorative nell’appalto - La determinazione del costo dell’appalto - La gestione della successione e del cambio di appalto - La sicurezza sul lavoro nell’appalto

Insieme con questo lavoro esplicativo, teso a ricostruire il vigente modello di appalto adottato nel nostro paese, è nostra intenzione porci l’ulteriore obiettivo di fornire agli operatori, partecipanti al convegno dell’evento Global Logistics & Manufacturing, dei modelli e degli strumenti per valutare la tenuta degli eventuali incarichi in essere o da avviare, così come per approntare dei correttivi in corsa o per addivenire alla certificazione del contratto, con tutti i relativi effetti benefici. Siamo a completa disposizione dei partecipanti all’evento Global Logistics & Manufacturing per qualsiasi informazione e chiarimento in merito all’argomento presentato.

Stefano John Pacella | Direttore Divisione Outsourcing - Facility Services & Management Tel.: +39 02.878553 Fax: +39 02.89013578 | Mobile: +39 338.7608820 Mail: stefano.pacella@jobness.it | Web: www.jobness.it