Genova - Sala della Piramide - Agenzia delle Entrate 14 Maggio 2009 Le Funzioni Amministrative in...
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Genova - Sala della Piramide - Agenzia Genova - Sala della Piramide - Agenzia delle Entratedelle Entrate
14 Maggio 200914 Maggio 2009
““Le Funzioni Amministrative in materia di Demanio Le Funzioni Amministrative in materia di Demanio Marittimo” Marittimo”
Ing. Roberto BoniIng. Arianna Venturino
Settore Ecosistema CostieroDipartimento Ambiente
Regione Liguria
“Le autorizzazioni tecniche negli interventi sul demanio marittimo”
Art. 12 Reg. nav. mar.:
“Parere del Genio Civile: Il Capo del Compartimento richiede sulla domanda di concessione il parere del competente ufficio del Genio Civile che indica le condizioni tecniche alle quali ritiene necessario sia sottoposta la concessione……”
Costituisce una verifica in merito all’opportunità del rilascio della concessione dal punto di vista tecnico, finalizzato alla tutela del bene demaniale.
Art. 12 Reg. nav. mar.:
Capo del Compartimento = Comune
Ufficio del Genio Civile Opere Marittime = Regione Liguria, Settore Ecosistema Costiero per progetti di opere marittime
La richiesta di parere avviene all’interno dell’istruttoria per il rilascio di una nuova concessione. Spetta pertanto all’autorità concedente (Comune) richiedere al competente settore regionale tale parere.
Art. 12 Reg. nav. mar.:
• L’istanza deve essere corredata degli elaborati progettuali
• Il livello di dettaglio progettuale necessario può fare riferimento al progetto definitivo come definito dalle attuali normative inerenti i lavori pubblici
Norme tecniche di settore:
Statali:
• Norme tecniche sulle costruzioni (D.M. 14/01/2008 e D.M. 9/01/1996)
• Istruzioni tecniche per la progettazione delle
dighe marittime (C.S. LL.PP.-CNR)
Art. 12 Reg. nav. mar.:
Norme regionali:
• Criteri generali inerenti la progettazione e l’esecuzione delle opere di difesa della costa e degli abitati costieri e di ripascimento degli arenili
Procedure particolari:
• Art. 6 L.R. 13/1999: l’approvazione degli interventi di difesa della costa e degli abitati costieri avviene mediante Conferenza di servizi indetta dalla Regione. Il parere “art. 12” viene rilasciato dalla competente struttura in tale ambito.
Art. 12 Reg. nav. mar.:
• DPR 509/1997 “Regolamento recante disciplina del procedimento di concessione dei beni del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto”, all’art. 9 stabilisce l’inapplicabilità dell’”art. 12”. I contenuti tecnici della progettazione e le procedure di approvazione sono normati dallo stesso DPR e dal D.I. 14/04/1998.
MANUTENZIONE del SISTEMA MANUTENZIONE del SISTEMA SPIAGGIASPIAGGIA
IMMERSIONE IMMERSIONE IN MARE DI IN MARE DI MATERIALIMATERIALIRIPASCIMENRIPASCIMEN
TI TI STAGIONALISTAGIONALI
MOVIMENTAZIONMOVIMENTAZIONE BANQUETTESE BANQUETTES
PISTE DI PISTE DI CANTIERECANTIERE
IMMERSIONE IN IMMERSIONE IN MARE DI MARE DI
MATERIALIMATERIALI
REGOLAMENTO n.3/2007REGOLAMENTO n.3/2007
Norme per il rilascio Norme per il rilascio dell’autorizzazione all’immersione dell’autorizzazione all’immersione in mare di materiali ed attività di in mare di materiali ed attività di posa in mare di cavi e condotte ex posa in mare di cavi e condotte ex art.109 D.Lgs. 152/06 (norme in art.109 D.Lgs. 152/06 (norme in
materia ambientale). materia ambientale).
L’AMBITO DI APPLICAZIONE
• IMMERSIONE IN MARE di inerti, materiali geologici IMMERSIONE IN MARE di inerti, materiali geologici inorganici e manufatti AL SOLO FINE DI UTILIZZOinorganici e manufatti AL SOLO FINE DI UTILIZZO
• IMMERSIONE in VASCHE di COLMATA di MATERIALI di IMMERSIONE in VASCHE di COLMATA di MATERIALI di ESCAVO di FONDALI MARINI, SALMASTRI, TERRENI ESCAVO di FONDALI MARINI, SALMASTRI, TERRENI LITORANEI EMERSILITORANEI EMERSI
• MOVIMENTAZIONE FONDALI per posa CAVI e MOVIMENTAZIONE FONDALI per posa CAVI e CONDOTTE NON FOGNARIECONDOTTE NON FOGNARIE
• RIPRISTINO DI OPERE MARITTIMERIPRISTINO DI OPERE MARITTIME
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.3/2007 n.3/2007 IMMERSIONE IN IMMERSIONE IN
MARE DI MARE DI MATERIALIMATERIALI
ESCLUSIONI
• INTERVENTI INTERVENTI didi DIFESA COSTIERA DIFESA COSTIERA ee RIPASCIMENTO RIPASCIMENTO STRUTTURALE STRUTTURALE approvati conapprovati con CONFERENZA CONFERENZA dei dei SERVIZI SERVIZI ex l.r. 13/99, art.6, c. 2 ex l.r. 13/99, art.6, c. 2
• REALIZZAZIONE/MODIFICA REALIZZAZIONE/MODIFICA didi STRUTTURE STRUTTURE dedicate alladedicate alla NAUTICA DA DIPORTO NAUTICA DA DIPORTO di cui aldi cui al D.P.R. 509/97 D.P.R. 509/97
• RIPASCIMENTI STAGIONALI RIPASCIMENTI STAGIONALI
• OPERE OPERE soggette a soggette a V.I.A.V.I.A.
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.3/2007 n.3/2007 IMMERSIONE IN IMMERSIONE IN
MARE DI MARE DI MATERIALIMATERIALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.3/2007 n.3/2007
Il PROCEDIMENTO
1. Il PROPONENTE inoltra alla REGIONE l’ISTANZA (redatta come da MODELLO/allegato 1 e corredata dalla RELAZIONE TECNICA/allegato 2 comprensiva delle eventuali ANALISI)
2. La REGIONE ne verifica la PROCEDIBILITÀ entro 10 giorni - AVVIA IL PROCEDIMENTO e chiede le eventuali integrazioni
3. Ove necessario la REGIONE acquisisce il PARERE della COMMISSIONE per la PESCA ed ACQUACOLTURA
4. La REGIONE APPROVA l’INTERVENTO 5. La REGIONE TRASMETTE il provvedimento al PROPONENTE, al
Comune, ad ARPAL e CAPITANERIA di PORTO
IMMERSIONE IN IMMERSIONE IN MARE DI MARE DI
MATERIALIMATERIALI
Il PROVVEDIMENTO
La LOCALIZZAZIONE dell’interventoLe CARATTERISTICHE QUALI-QUANTITATIVE del
materiale Le MODALITA’ di REALIZZAZIONE dell’interventoI TERMINI TEMPORALI per la realizzazione dell’interventoGli ADEMPIMENTI a carico del PROPONENTE
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.3/2007 n.3/2007
L’AUTORIZZAZIONE NON PUO’ ESSERE L’AUTORIZZAZIONE NON PUO’ ESSERE
RILASCIATA SE L’OPERA NON HA RILASCIATA SE L’OPERA NON HA
CONSEGUITO IL PARERE TECNICO CONSEGUITO IL PARERE TECNICO
FAVOREVOLE EX ART.12 REG.COD.NAV.FAVOREVOLE EX ART.12 REG.COD.NAV.
IMMERSIONE IN IMMERSIONE IN MARE DI MARE DI
MATERIALIMATERIALI
ADEMPIMENTI del PROPONENTE
• COMUNICARE preventivamente la DATA INIZIO LAVORI a Regione, ARPAL, Capitaneria di Porto
• COMUNICARE la DATA FINE LAVORI a Regione, ARPAL e Capitaneria di Porto
La comunicazione di fine lavori deve essere corredata da DICHIARAZIONE del DIRETTORE LAVORI, attestante la CONFORMITA’ dell’INTERVENTO
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.3/2007 n.3/2007 IMMERSIONE IN IMMERSIONE IN
MARE DI MARE DI MATERIALIMATERIALI
PROROGHE
Può essere richiesta almeno 30 GIORNI PRIMA della Può essere richiesta almeno 30 GIORNI PRIMA della SCADENZA dell’AUTORIZZAZIONESCADENZA dell’AUTORIZZAZIONE
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.3/2007 n.3/2007
MODIFICHE
Sono oggetto di NUOVA AUTORIZZAZIONESono oggetto di NUOVA AUTORIZZAZIONE
•Art.133, c. 4 D.Lgs.152/06Art.133, c. 4 D.Lgs.152/06•DIFFIDA/SOSPENSIONE/REVOCA autorizzazioneDIFFIDA/SOSPENSIONE/REVOCA autorizzazione
SANZIONI
IMMERSIONE IN IMMERSIONE IN MARE DI MARE DI
MATERIALIMATERIALI
Interventi che NON PREVEDONO AUMENTO DELLA CUBATURA IMMERSA delle opere superiore al 10%
OPERE DI RIPRISTINO
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.3/2007 n.3/2007
Il PROCEDIMENTO1. Il PROPONENTE inoltra alla REGIONE la COMUNICAZIONE (redatta
come da MODELLO/allegato 3 e corredata dagli ELABORATI GRAFICI previsti) ALMENO 30 GIORNI PRIMA dell’INIZIO presunto dei LAVORI
2. La REGIONE verifica la SUSSISTENZA delle CONDIZIONI previste3. Decorsi 20 GIORNI dalla DATA di RICEVIMENTO della
COMUNICAZIONE da parte della REGIONE, il PROPONENTE può PROCEDERE all’INTERVENTO
IMMERSIONE IN IMMERSIONE IN MARE DI MARE DI
MATERIALIMATERIALI
DOVE TROVARLO?
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.3/2007n.3/2007
www.ambienteinligwww.ambienteinliguria.ituria.itPERCORSO
home/acque/acque marine/dinamica costiera e opere marittime/movimentazione di materiali in ambito
costiero
IMMERSIONE IN IMMERSIONE IN MARE DI MARE DI
MATERIALIMATERIALI
PISTE DI PISTE DI CANTIERECANTIERE
D.G.R. 429/2009D.G.R. 429/2009
““L.R.13/1999, L.R. 38/1998 L.R.13/1999, L.R. 38/1998 integrazione dei criteri integrazione dei criteri
generali per la progettazione e generali per la progettazione e l’esecuzione delle opere di l’esecuzione delle opere di difesa della costa e degli difesa della costa e degli
abitati costieri e di abitati costieri e di ripascimento degli arenili”.ripascimento degli arenili”.
D.G.R. 429/2009D.G.R. 429/2009
1. COSA SERVE LA DGR?
PISTE DI PISTE DI CANTIERECANTIERE
Il progetto deve specificare:
• le modalità realizzative delle opere
• le cautele che si intende mettere in atto
• le modalità di gestione dei cantieri
• i tempi di realizzazione
PERCHE’ il progetto deve dettagliare le modalità di realizzazione delle piste di cantiere?
• QUALITA’ DEI MATERIALI (alte % di pelite)• VOLUMI IN GIOCO• POSSIBILE DISPERSIONE IN MARE DEI MATERIALI
(prossimità delle piste alla battigia)
D.G.R. 429/2009D.G.R. 429/2009
PISTE DI PISTE DI CANTIERECANTIERE
INDIRIZZI e VINCOLI
• UTILIZZO LIMITATO alle situazioni in cui sia TECNICAMENTE ed ECONOMICAMENTE impossibile procedere altrimenti;
• Il PERCORSO della/e pista/e non deve comprendere aree con presenza di BEACH-ROCK, Posidonia oceanica o VEGETAZIONE PSAMMOFILA (spiaggia
emersa)
D.G.R. 429/2009D.G.R. 429/2009
PISTE DI PISTE DI CANTIERECANTIERE
CONTENUTI DEL PROGETTO
IN CASO DI UTILIZZO DI PISTE DI CANTIERE• MOTIVAZIONE della scelta • Indicazione CARTOGRAFICA delle aree interessate dal
percorso della/e pista/e• ORIGINE, TIPOLOGIA, QUANTITATIVI e
CARATTERISTICHE GRANULOMETRICHE del materiale che si intende utilizzare per la realizzazione della/e pista/e
• MAPPATURA di BEACH-ROCK, Posidonia oceanica, VEGETAZIONE PSAMMOFILA
D.G.R. 429/2009D.G.R. 429/2009
PISTE DI PISTE DI CANTIERECANTIERE
DEVE ESSERE PRIORITARIAMENTE VALUTATA L’OPPORTUNITA’ DI REALIZZARE LE PISTE DI CANTIERE CON MATERIALE DESTINATO AL COMPLETAMENTO DELL’INTERVENTO.
L’IMPOSSIBILITA’ DI TALE SOLUZIONE DOVRA’ ESSERE TECNICAMENTE
DIMOSTRATA
MATERIALE NON UTILIZZATO PER LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA
Il MATERIALE utilizzato per la pista:• DEVE ESSERE COMPLETAMENTE ASPORTATO
al termine della fase di cantiere;• DEVE avere CARATTERISTICHE
GRANULOMETRICHE tali da EVITARE fenomeni di TORBIDITA’ persistente e INFANGAMENTO dei fondali
D.G.R. 429/2009D.G.R. 429/2009
PISTE DI PISTE DI CANTIERECANTIERE
DOVE TROVARLA?
D.G.R. 429/2009 D.G.R. 429/2009 (ex D.G.R. (ex D.G.R. 222/2003)222/2003)
www.ambienteinliguria.it
PERCORSO
home/acque/acque marine/dinamica costiera e opere marittime/opere di difesa della costa
PISTE DI PISTE DI CANTIERECANTIERE
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
REGOLAMENTO n.6/2002REGOLAMENTO n.6/2002
Disciplina del procedimento Disciplina del procedimento relativo all’approvazione degli relativo all’approvazione degli
interventi stagionali di interventi stagionali di ripascimento degli arenili.ripascimento degli arenili.
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002n.6/2002
Il PROCEDIMENTO
1. Il PROPONENTE inoltra al Comune la DOMANDA (corredata dalla RELAZIONE TECNICA comprensiva delle ANALISI realizzate secondo il PROTOCOLLO ARPAL)
2. Il COMUNE ne verifica la PROCEDIBILITÀ - avvia il procedimento e chiede le eventuali integrazioni (30 giorni)
3. Il COMUNE TRASMETTE copia della domanda:- all’ARPAL per l’acquisizione del PARERE - alla CAPITANERIA di PORTO per PARERE in caso di attività
interessanti la sicurezza della navigazione - all’AUTORITÀ PORTUALE – per l’autorizzazione demaniale – se l’intervento ricada in area di sua competenza
L’ARPAL esprime una VALUTAZIONE sugli IMPATTI SIGNIFICATIVI dell’INTERVENTO, sotto i seguenti profili :
COMPATIBILITÀ CHIMICO-FISICA-MICROBIOLOG.
SALVAGUARDIA VALORI BIOLOG./NATURALISTICI
COMPATIBILITÀ con la FINALITÀ BALNEARE
IL PARERE ARPAL è SEMPRE e COMUNQUE
NECESSARIO
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002n.6/2002
Il PROCEDIMENTO
4. Il COMUNE acquisisce l’assenso in merito al prelievo del materiale da ripascimento, se proveniente:- dal DEMANIO IDRICO >>> PROVINCIA- dal DEMANIO MARITTIMO >>> COMUNE o AUTORITÀ PORTUALE- da FONDALI MARINI >>> REGIONE e Commissione per la Pesca (ex art.21 L.179/2002)
5. Acquisiti PARERI ed ASSENSI necessari, il COMUNE APPROVA l’INTERVENTO di RIPASCIMENTO, anche sotto il profilo DEMANIALE
6. Il COMUNE TRASMETTE il provvedimento ad ARPAL e CAPITANERIA di PORTO
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002 n.6/2002
Il PROVVEDIMENTO
La FONTE DEL MATERIALE utilizzato per il ripascimentoLe CARATTERISTICHE QUALI-QUANTITATIVE
dell’interventoIl SISTEMA di SPANDIMENTO del materialeLa LOCALIZZAZIONE dell’intervento su stralcio cartografico
1:5.000 o 1:10.000Gli OBBLIGHI a carico del PROPONENTEI TERMINI TEMPORALI per la realizzazione dell’interventoADEMPIMENTI a carico del PROPONENTE
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002 n.6/2002
La BANCA DATI REGIONALE
All’All’INIZIO INIZIO delladella STAGIONE BALNEARE STAGIONE BALNEARE il il
COMUNECOMUNE E’ TENUTOE’ TENUTO a a INVIARE INVIARE
allaalla REGIONE REGIONE
COPIA DEGLI ATTI APPROVATIVI degli COPIA DEGLI ATTI APPROVATIVI degli
INTERVENTI di RIPASCIMENTO STAGIONALE INTERVENTI di RIPASCIMENTO STAGIONALE
AUTORIZZATIAUTORIZZATI
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002 n.6/2002
ADEMPIMENTI del PROPONENTE
• REALIZZARE l’intervento nei termini e nei modi indicati nell’autorizzazione
• COMUNICARE preventivamente (fax) la DATA INIZIO LAVORI a Comune, ARPAL e Capitaneria di Porto
• COMUNICARE la DATA FINE LAVORI entro due giorni dalla fine dell’intervento a Comune, ARPAL e Capitaneria di Porto
• REALIZZARE il MONITORAGGIO dell’intervento e trasmetterne copia al Comune entro 15 gg. dalla sua realizzazione
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002 n.6/2002
TERMINI
Gli INTERVENTI possono essere REALIZZATI Gli INTERVENTI possono essere REALIZZATI dal 1° OTTOBRE al 31 MARZO di ogni anno.dal 1° OTTOBRE al 31 MARZO di ogni anno.
Eventuali PROROGHE potranno essere concesse Eventuali PROROGHE potranno essere concesse qualora l’INTERVENTO NON INTERFERISCA con qualora l’INTERVENTO NON INTERFERISCA con gli ESITI dei CONTROLLI sulle ACQUE di gli ESITI dei CONTROLLI sulle ACQUE di BALNEAZIONE.BALNEAZIONE.
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002n.6/2002
CHI FA COSA?
• Campionamento e analisi per la redazione della Relazione Tecnica
ARPAL
• Espressione del parere di
COMPATIBILITÀ CHIMICO-FISICA-MICROBIOLOG.
SALVAGUARDIA VALORI BIOLOG./NATURALISTICI
COMPATIBILITÀ con la FINALITÀ BALNEARE
entro 30 gg. dal ricevimento della documentazione
Le attività di campionamento ed analisi possono essere effettuate anche da laboratori che certificano modalità conformi ai protocolli ARPAL.
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
Nel caso in cui il PROPONENTE dell’intervento di RIPASCIMENTO STAGIONALE sia il COMUNE stesso, è necessario che questi acquisisca un PREVENTIVO PARERE di ARPAL sulla qualità dei materiali da utilizzarsi, onde poter INDIRE LA GARA PER L’AGGIUDICAZIONE DEI LAVORI (per es. in caso di utilizzo materiale proveniente da cava).
L’AGGIUDICAZIONE DEI LAVORI è comunque subordinata al parere ARPAL ex art. 4, comma 1 del Regolamento n. 6.
ATTENZIONE!!!!RIPASCIMENRIPASCIMEN
TI TI STAGIONALISTAGIONALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002n.6/2002
CHI FA COSA?
• Espressione parere relativo alla sicurezza della navigazione entro 30 gg. dal ricevimento della documentazione.
CAPITANERIA di PORTO
AUTORITÀ PORTUALE• Rilascio dell’autorizzazione a carattere demaniale (sia per lo sversamento
che per l’eventuale prelievo di materiale in area di competenza) entro 30 gg. dal ricevimento della documentazione.
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002n.6/2002
CHI FA COSA?
• Rilascio dell’autorizzazione a carattere demaniale (per l’eventuale prelievo di materiale dal demanio idrico)
PROVINCIA
REGIONE• Assenso al prelievo di materiale proveniente da FONDALI MARINI -
Comprensivo del parere della Commissione per la Pesca.
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002n.6/2002
DOVE TROVARLO?
RIPASCIMENRIPASCIMENTI TI
STAGIONALISTAGIONALI
IL REGOLAMENTO IL REGOLAMENTO n.6/2002n.6/2002
www.ambienteinliguwww.ambienteinliguria.itria.it
PERCORSO
Home/acque/acque marine/dinamica costiera e opere marittime/interventi stagionali di ripascimento arenili
MOVIMENTAZIONMOVIMENTAZIONE BANQUETTESE BANQUETTES
D.G.R. n.1488/2007D.G.R. n.1488/2007
CRITERI PER LA GESTIONE CRITERI PER LA GESTIONE DELLE BANQUETTES DI DELLE BANQUETTES DI POSIDONIA OCEANICAPOSIDONIA OCEANICA
CRITERI GESTIONE CRITERI GESTIONE BANQUETTESBANQUETTES
PERCHE’?
• SALVAGUARDARE L’ECOSISTEMA MARINO COSTIERO• TUTELARE IL VALORE TURISTICO/ECONOMICO DEL
LITORALE • ABBATTERE I COSTI DI GESTIONE
MOVIMENTAZIONMOVIMENTAZIONE BANQUETTESE BANQUETTES
La BANQUETTES è La BANQUETTES è una RISORSAuna RISORSA
CRITERI GESTIONE CRITERI GESTIONE BANQUETTESBANQUETTES
MOVIMENTAZIONMOVIMENTAZIONE BANQUETTESE BANQUETTESLa La
BANQUETTES BANQUETTES come RISORSAcome RISORSA
MANTENIMENTMANTENIMENT
O IN LOCOO IN LOCO
SPOSTAMENTO SPOSTAMENTO LUNGO IL LUNGO IL LITORALELITORALE
NON E’ NON E’ SOGGETTA SOGGETTA
ALLA ALLA NORMATIVA NORMATIVA
RIFIUTIRIFIUTI
SI MOVIMENTA COME SI MOVIMENTA COME MATERIALE DI SPIAGGIAMATERIALE DI SPIAGGIA
CRITERI GESTIONE CRITERI GESTIONE BANQUETTESBANQUETTES
MOVIMENTAZIONMOVIMENTAZIONE BANQUETTESE BANQUETTESLa La
BANQUETTES BANQUETTES come RIFIUTOcome RIFIUTO
CONFERIMENTO CONFERIMENTO IN DISCARICAIN DISCARICA
E’ SOGGETTA E’ SOGGETTA ALLA ALLA
NORMATIVA NORMATIVA RIFIUTIRIFIUTI
DOVE TROVARLI?
CRITERI GESTIONE CRITERI GESTIONE BANQUETTESBANQUETTES
www.ambienteinligwww.ambienteinliguria.ituria.it
PERCORSO
Home/acque/acque marine/biodiversità/Posidonia oceanica e SIC marini
MOVIMENTAZIONMOVIMENTAZIONE BANQUETTESE BANQUETTES