Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing),...

133
Pagina 1 di 133 Gennaio 2010 iusmanagement.wordpress.com 2015 12 mesi di giurisprudenza in sanità iusmanagement.wordpress.com Ius & Management

Transcript of Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing),...

Page 1: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 1 di 133

Gennaio

2010iusmanagement.wordpress.com

201512 mesi di giurisprudenza in sanità

iusmanagement.wordpress.com

Ius &Management

Page 2: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 2 di 133

IntroduzionePrima di lasciare il lettore a scorrere le sentenze di un anno, voglio mettere in evidenza le decisioniche ritengo tra le più interessanti:

RESPONSABILITRESPONSABILITRESPONSABILITRESPONSABILITÀÀÀÀMEDICA:MEDICA:MEDICA:MEDICA:La transazione con il medico, rende impossibile al giudice accertare e dichiarare la colpa delsanitario.Corte di Cassazione Civile, sez. III, sentenza n. 15860 del 28 luglio 2015.

L'ASL è responsabile civilmente del fatto illecito del medico convenzionato.Corte di Cassazione, Civile Sez. 3 sent. n. 6243 del 27 marzo 2015

Il medico deve provare che la complicanza non è a lui imputabile.Corte di Cassazione, sezione III; sentenza n. 13328 del 30 giugno 2015.

Non esiste nel nostro ordinamento un diritto a non nascere se non sanoCorte di Cassazione, SS.UU.; sentenza n. 25767/2015

PUBBLICOPUBBLICOPUBBLICOPUBBLICO IMPIEGO:IMPIEGO:IMPIEGO:IMPIEGO:E' confermata l'abrogazione del divieto di reformatio in peius e di ogni assegno ad personamCorte dei Conti, sezione Regionale di controllo della Lombardia/56/2015/PAR del 20 febbraio2015Nello stesso senso anche: Corte dei Conti Liguria deliberazione n.52/2014/PAR., Corte dei ContiVeneto Deliberazione n. 816/2014/PA , Corte di Cassazione sez. L sentenza n. 25245 del 27novembre 2014, Circolare MEF-RGS n. 8 Prot. 7845 del 02/02/2015.

In via equitativa si può liquidare il danno da demansionamento nella misura del 40%, se ladecisione fa riferimento ai criteri giurisprudenziali.Corte di Cassazione Civile, sez. L., sentenza n. 17123 del 25 agosto 2015

APPALTIAPPALTIAPPALTIAPPALTIErogazione servizi sociali: co.co.co, appalto, concessione o accreditamento? La disamina da partedella Corte dei Conti.Corte dei Conti, Sezione Regionale di controllo per la Basilicata, Deliberazione n. 57/2015/PAR,dep. 7 ottobre 2015

Contratto senza delibera: sull'ingiustificato arricchimento della P.A. intervengono le SS.UU. dellaCassazione.Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n. 10798 del 26 maggio 2015.

PRIVACY:PRIVACY:PRIVACY:PRIVACY:Le amministrazioni pubbliche non possono trasmettere i dati personali sulla base di un sempliceaccordo, senza informare gli interessati.Corte di Giustizia Europea, sentenza del 1 ottobre 2015 C-201/14

Abrogazione del "safe harbour privacy principles"Corte di Giustizia Europea, sentenza del 6 ottobre 2015 C-362/14

FISCALEFISCALEFISCALEFISCALE EEEE BILANCIOBILANCIOBILANCIOBILANCIO

Page 3: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 3 di 133

Le SS.UU. fanno chiarezza su: cartella esattoriale, ruolo ed estratto di ruolo, impugnazione etermini.Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n. 19704 del 2 ottobre 2015.

PENALEPENALEPENALEPENALEL'accesso abusivo al sistema informatico si realizza solo quando vengono violate le prescrizioniimpartite dal titolare del sistemaCorte di Cassazione Penale, Sezione 5, sentenza n. 10083/2015

Il luogo di consumazione del delitto di accesso abusivo al sistema informativo è quello dove si troval'agente.Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, sentenza n. 17325/2015

Buona letturaDario Di Maria

Page 4: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 4 di 133

Sommario

Il tetto agli stipendi nella P.A.: forti limiti per chi cumula più incarichi.19Personale..................................................................................................22L'attribuzione ad un diverso ufficio, con un'indennità di posizione minore, puòconfigurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del dannonon patrimoniale....................................................................................................22Nel caso di trasformazione, in unico rapporto di lavoro a tempo indeterminato, dipiù contratti a termine, i periodi pregressi (lavorati e non) fanno parte dellaanzianità lavorativa............................................................................................... 22Divieto di demansionamento opera anche quando vi sia una formale equivalenzatra precedenti e nuove mansioni. Diverso è il mobbing........................................22Per i precari, il danno deriva immediatamente dalla violazione delle norme UE,non deve essere provato........................................................................................ 23In tema di omesse ritenute previdenziali, la comunicazione della contestazionedell'accertamento della violazione è a forma libera..............................................23L'azione della Corte dei Conti è autonoma rispetto all'azione civile e penale, percui non c'è una giurisdizione esclusiva, ma solamente una questione diproponibilità della domanda..................................................................................23Errata qualificazione del rapporto di lavoro integra l'omissione contributiva, nonl'evasione............................................................................................................... 24L'illegittimità del licenziamento di un dirigente pubblico comporta lareintegrazione per il rapporto fondamentale sottostante, mentre all'incaricodirigenziale si applica la disciplina del rapporto a termine sua propria................24Progressioni orizzontali a pioggia: 1) sono vietate; 2) la prescrizione decorre daogni singolo pagamento (danno erariale permanente); 3) i rappresentantisindacali non rispondono; 4) il recupero delle somme non sospende il giudiziocontabile................................................................................................................ 24Il limite di 7 euro dei buoni pasto è da riferirsi al costo effettivo sostenutodall'ente..................................................................................................................25Lo spoil system dei dirigenti non apicali è illegittimo..........................................25Lo sfogo nei confronti del superiore gerarchico non può essere motivo dilicenziamento........................................................................................................ 26Gli incarichi dirigenziali esterni possono essere conferiti solo dopo aver resoconoscibili al personale interno mediante pubblicazione dell'avviso il numero, latipologia e i criteri per l'affidamento degli incarichi.............................................26

Page 5: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 5 di 133

Laddove l'azienda sanitaria ha sforato i limiti del costo del personale (costo 2004-1,4%), è tenuta ad adottare un piano di rientro....................................................26Sul licenziamento per riorganizzazione, spetta al datore provare l'impossibilità diriutilizzo del lavoratore......................................................................................... 27Nel caso di contratti a termine, la risoluzione per mutuo consenso è configurabilesolo qualora sia accertata una chiara e certa comune volontà.............................. 27In materia di tutela del dipendente, il rapporto causale tra evento e danno variconosciutp ad ogni antecedente che abbia contribuito, anche in manieraindiretta e remota, alla produzione dell'evento..................................................... 27Per il demansionamento, bisogna valutare se le nuove mansioni salvaguardano laprofessionalità acquisita dal lavoratore.................................................................28Nel licenziamento per giustificato motivo per ragioni organizzative, è il datore dilavoro che deve provare l'inutilizzabilità aliunde del lavoratore.......................... 28Il medico e l'ente sanitario sono contrattualmente impegnati al risultato dovuto.28In tema di responsabilità medica, il paziente deve provare solo il peggioramento,non la colpa del medico. E' il medico che deve provare che ha eseguito tuttocorrettamente.........................................................................................................29Nello stesso senso..................................................................................................29Secondo l'Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia Europea, le ore diformazione degli specializzandi costituiscono orario di lavoro............................30Il termine per l'impugnazione giudiziale del licenziamento decorre dallaspedizione dell'impugnazione extragiudiziale...................................................... 30In materia di compensi percepiti in difetto di autorizzazione: 1) la giurisdizione èdella Corte dei Conti; 2) la prescrizione decorre dal momento in cui può esserefatto valere il diritto...............................................................................................30Il divieto di superare, pagando gli incentivi alla progettazione, il 50% dellaretribuzione , si applica dal 19 agosto 2014..........................................................31Deve essere riconosciuta l'anzianità di servizio anche ai lavoratori "stabilizzati".31L'ASL è responsabile civilmente del fatto illecito del medico convenzionato.....32La P.A. è responsabile civilmente anche del danno provocato da fatto doloso delproprio dipendente.................................................................................................32Non vi è la giurisdizione della Corte dei Conti per gli indebiti percepiti dopo ilcongedo................................................................................................................. 32Nel caso di prestazioni svolte senza autorizzazione, il danno erariale è al nettodelle imposte pagate.............................................................................................. 33Non si può liquidare l'incentivo a se stessi: è danno erariale................................33

Page 6: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 6 di 133

Gli incarichi di collaborazione possono essere affidati ai pensionati; il divietovige solo per gli incarichi di studio e consulenza................................................. 33L'incarico di sostituzione ha carattere di eccezionalità e limitatezza nel tempo,non è idoneo a sopperire alla carenza di personale...............................................33Ai fini della concessione del congedo retribuito di 2 anni pe assistenza al disabileconvivente, la presenza nel nucleo familiare del disabile di un congiuntoappartenente al grado più elevato di priorità esclude necessariamente tutti ibeneficiari di grado inferiore.................................................................................34Licenziamento verbale o dimissioni del lavoratore? L'onere grava sul datore dilavoro.....................................................................................................................35In tema di collaborazioni esterne, vi deve essere una reale ricognizione delleprofessionalità interne........................................................................................... 35L'inadempimento all'obbligo di informazione, può assumere rilievo ai finirisarcitori anche in assenza di un danno alla salute.............................................. 35Ancora una volta: la distribuzione a pioggia dei fondi per progetti, determinadanno erariale........................................................................................................ 35Lo sforamento dei limiti alle spese per consulenze non sono giustificabili,neanche in caso di incarichi a legali per la difesa del Comune............................ 36La contestazione in un procedimento disciplinare può avvenire dopo laconoscenza di un fatto penale, e deve essere sufficientemente precisa................ 36E' gravemente colposa la liquidazione dell’indennità ai titolari di posizioneorganizzativa pur in manifesta assenza di obiettivi gestionali predeterminati..... 37La sostituzione di un comandato non rientra tra i contratti a termine, ma è uncontratto sottoposto a condizione risolutiva..........................................................37Per la procedura di selezione di direttore di struttura complessa è competente ilgiudice amministrativo..........................................................................................37La lotta alla corruzione e per il ripristino della legalità si fa con le risorse interne.Il ricorso a consulenti è del tutto eccezionale....................................................... 38L'attribuzione di incarichi di docenza a dipendenti, in assenza di criteripredeterminati, determina danno erariale e rende priva di utilitas perl'amministrazione le prestazioni rese.................................................................... 38Le mansioni superiori possono integrare il diritto alla retribuzione anche oltre isei mesi.................................................................................................................. 39La mancata pubblicazione degli incarichi conferiti ai propri dipendenti (e aicollaboratori) è causa di danno erariale................................................................ 39Il Presidente della commissione di concorso che ha rapporti con candidati(personali o professionali) deve segnalarlo e deve astenersi................................ 40

Page 7: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 7 di 133

Anche se c'è il giudizio giuslavoristico, il giudizio davanti alla Corte dei Contipuò essere azionato................................................................................................40L'incarico di consulenza per attività ordinarie di ufficio e per un periodo nonlimitato costituisce danno erariale.........................................................................41E' confermata l'abrogazione del divieto di reformatio in peius e di ogni assegnoad personam...........................................................................................................41L'esigenza di flessibilità nelle assunzioni non consente di derogare alla direttivaeuropea sui contratti a termine.............................................................................. 42La lettera di licenziamento non può essere letta, neanche se accompagnata da unverbale firmato da altri testimoni. La forma scritta è ad substantiam...................42Nel pubblico impiego privatizzato, il collocamento in disponibilità può esseredisapplicato dal giudice ordinario......................................................................... 42E' confermato che a partire dal 1° gennaio 2015 cessa il blocco dei trattamentieconomici individuali ed il blocco economico delle progressioni di carriera...... 43Secondo l’orientamento oramai consolidato il titolare di cariche elettive non puòpercepire compensi per qualsiasi incarico conferito dalle pubblicheamministrazioni.....................................................................................................43Il recupero di emolumenti non dovuti è un atto dovuto da parte della P.A.......... 44E' sconfessata l'unicità del danno biologico. Ogni danno ha una doppiaproiezione: proiezione esterna dell'essere, e proiezione interna comeinteriorizzazione della sofferenza......................................................................... 44In alcun modo l'esito favorevole dell'intervento può elidere la rilevanza dellaviolazione del diritto al consenso informato......................................................... 45La tenuità del fatto non esclude la lesione del vincolo fiduciario.........................46Il medico deve provare che la complicanza non è a lui imputabile......................46Il mancato rispetto del limite di spesa per autovetture, è valutabile ai fini dellaresponsabilità amministrativa e disciplinare dei dirigenti.................................... 46Il limite al compenso degli amministratori delle società partecipate si applicapure alla parte variabile......................................................................................... 47Le somme della previdenza complementare per la polizia municipale, sonoescluse dal tetto retributivo dei singoli dipendenti................................................47In materia di divieto di rinnovo di incarichi di consulenza, la legge sopravvenutaprevale su un'eventuale clausola inserita nel contratto......................................... 47I diritti di rogito competono solamente ai segretari di fascia C, e le somme sonoal lordo degli oneri riflessi.................................................................................... 47Il danno erariale deve essere concreto, non si può far genericamente ricorso aldanno da mancata concorrenza............................................................................. 48

Page 8: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 8 di 133

Il recesso al termine del periodo di prova deve esssere motivato.........................48Se la Procura presso la Corte dei Conti non ce la fa a rispettare il termine deicinque anni, deve chiedere la costituzione in mora all'amministrazione..............48L'indennità di rischio (infettivo, terapia intensiva e sub-intensiva) non sicumulano............................................................................................................... 49In senso conforme: Cassazione, 17244 del 27 agosto 2015..................................49Nella costituzione dei fondi non si possono vanificare i risparmi conseguiti neglianni precedenti...................................................................................................... 49Al facente funzioni spetta solo l'indennità sostitutiva, non l'indennità di posizioneintera, neanche se l'incarico è prolungato ............................................................ 49Per la validità di un atto o di un comportamento, è necessario che provenganodall'organo competente ad esprimere la volontà dell'ente pubblico..................... 50Non si possono cumulare due progressioni di carriera per anzianità................... 50Se il medico non prova che il danno deriva da un evento imprevisto edimprevedibile, risponde per danno erariale...........................................................51La transazione con il medico, rende impossibile al giudice accertare e dichiararela colpa del sanitario..............................................................................................51L'erogazione del buono pasto, non giustifica l'automatico prolungamento di 15minuti per pausa pranzo........................................................................................ 51In tema di responsabiltà civile, il nesso causale si valuta in modo diverso rispettoal giudizio penale.................................................................................................. 52Anche a fronte di una operazione chirurgica complessa, il decorso postoperatorio non può essere considerato di particolare complessità........................52In tema di rimborsi chilometrici, vale la dimora effettiva, non la residenzanominale. E non si può invocare l'acquiescenza dell'Amministrazione............... 52Chi assiste un disabile convivente ha sempre diritto di scegliere la sede di lavoro,non solo all'atto dell'assuzione.............................................................................. 53Le dimissioni devono essere provate dal datore di lavoro, altrimenti èlicenziamento (nullo)............................................................................................53A prescindere dalle sottili disquisizioni di diritto, negli incarichi esterni sonoinsuperabili i canoni di legittimità, imparzialità e buon andamento della P.A.....53Si applica il CCNL Sanità se un'ex IPAB svolge funzioni prevalentementesanitarie, o se il lavoratore svolge funzioni prevalentemente sanitarie................ 54E' sempre escluso il rimborso delle spese di viaggio dal proprio domicilio allasede di lavoro........................................................................................................ 54Per i danni da cani "vaganti" sono sempre responsabili Comune e ASL............. 55

Page 9: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 9 di 133

La durata e la gravità della dequalificazione professionale, consentono di risalireper presunzioni all'esistenza del danno................................................................. 55Anche per le progressioni verticali la giurisdizione sulla procedura concorsuale èdel giudice amministrativo....................................................................................56In presenza di comportamenti dolosi penalmente rilevanti, la prescrizione deldanno erariale decorre dalla data del rinvio a giudizio......................................... 56La quantificazione del danno avviene solo sulla base del netto percepito........... 56Se si hanno comunque i requisiti per ricoprire il posto, il danno non ècommisurato all'intera retribuzione.......................................................................56Un Direttore Generale può scrivere ad un medico, nell'ambito di unprocedimento disciplinare, che ha un grave disturbo della personalità, se risultada visita medica.....................................................................................................58L' indennità per rischio radiologico presuppone la sussistenza del rischio effettivo,e non soltanto ipotetico, di un'esposizione non occasionale, ne' temporanea.......58In via equitativa si può liquidare il danno da demansionamento nella misura del40%, se la decisione fa riferimento ai criteri giurisprudenziali............................ 59Anche in tema di responsabilità medica, la prescrizione decorre dal giorno delpagamento del risarcimento e non dal momento del fatto causativo del danno... 59La responsabilità dell'equipe chirurgica si estende anche alla fase post-operatoria59Quando i giudizi sono identici, anche senza provvedimento di riunione, spettaall'avvocato un unico onorario, seppur aumentato................................................60Per il lavoro ti si rovina la vita? Oops, si è prescritto il diritto al risarcimento...60In presenza di un ufficio legale interno, è illegittima la consulenza di un avvocatoesterno................................................................................................................... 61L'infortunio in itinere necessita sempre di un'occasione di lavoro, cioè che ilrischio non sia totalmente scollegato dalla prestazione lavorativa....................... 61Candidarsi Sindaco pur se ineleggible determina danno erariale......................... 61Il servizio come medico convenzionato non è utile ai fini del calcolodell'indennità di esclusività................................................................................... 62Per l'assistenza ai disabili, il lavoratore deve dimostrare di essere l'unicobeneficiario dei permessi, non l'unico referente del disabile................................ 62I criteri per stabilire la natura pubblica dell'ente e la giurisdizione della Corte deiConti, si rinvengono (anche) nel diritto comunitario............................................63Vi può essere danno esistenziale per mancata nomina o illegittimo diniego diprogressione di carriera......................................................................................... 63Il demansionamento è fonte di danno erariale...................................................... 64

Page 10: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 10 di 133

Anche l'incarico dirigenziale esterno nelle aziende sanitarie ex art. 15 septiesdeve rispettare i criteri per gli incarichi di consulenza: ricognizione interna eavviso pubblico..................................................................................................... 65Qualora il dipendente non fruisca, per ragioni di servizio, delle ferie residue entroil primo semestre dell’anno successivo, quali sono i comportamenti da adottareda parte dell’amministrazione?............................................................................. 65Quali motivazioni deve fornire il dipendente per poter rinviare le ferie al primoquadrimestre dell’anno successivo?......................................................................66E' annullabile il concorso adottato in difetto di copertura finanziaria. E il terminedecorre da quando si scopre la mancanza di copertura........................................66Entro marzo 2016 i dipendenti delle province saranno trasferiti..........................67In mancanza (o insufficienza) di consenso informato il trattamento sanitario èsicuramente illecito, anche se nell'interesse del paziente; l'onere della prova è acarico del medico.................................................................................................. 67Prima di affidare un incarico dirigenziale esterno, l'amministrazione deveeffettuare una reale ricognizione interna...............................................................68E' legittima la normativa differente per contratti a termine e per contrattistagionali............................................................................................................... 68Niente automatismi nel pubblico impiego. Per il passaggio di qualifica ci vuole ilconcorso.................................................................................................................69Le fonti di alimentazione delle risorse destinate alla contrattazione integrativa,sono elencate tassativamente dai CCNL...............................................................69La partecipazione ad organi collegiali di enti che ricevono contributi, è gratuita, aprescindere dalla misura, maggioritaria o meno, della partecipazione dell'ente. .69Il termine per il licenziamento disciplinare decorre dalla data in cui ilresponsabile della struttura ha notizia formale del fatto, non dalla data in cui unufficio periferico ha avuto notizia......................................................................... 70Per la dirigenza mediva lo straordinario si può pagare solo se previsto daspecifici istituti contrattuali...................................................................................70L'ospedale risponde se i suoi operatori non tengono condotte adeguate allelimitate disponibilità di mezzi o risorse, benché conformi alle dotazioni o alleistruzioni previste dalla normativa vigente........................................................... 71L'attore deve allegare la colpa del medico, anche se non la deve provare........... 71Se l'intervento è necessario, perde rilevanza l'insufficienza del consensoinformato............................................................................................................... 71Compensi percepiti senza autorizzazione: la prescrizione può decorrere dallascoperta, anche se relativa a fatti anteriori di diversi anni....................................72

Page 11: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 11 di 133

La frequentazione recidiva di persona di dubbia moralità (sfociata in matrimonio),non può essere causa di licenziamento..................................................................72Per le indennità di rischio conta il reparto in cui si lavora....................................73Per i titolari di cariche elettive è esclusa la possibilità di percepire emolumentiper altri incarichi presso qualsiasi P.A, nemmeno se l'incarico è squisitamentetecnico................................................................................................................... 73Il medico in pronta disponibilità non può sindacare se vi è urgenza o meno, madeve recarsi in ospedale. In mancanza è rifiuto in atti d'ufficio........................... 73BIS- Il medico in pronta disponibilità non può sindacare se vi è urgenza o meno,ma deve recarsi in ospedale. In mancanza è rifiuto in atti d'ufficio......................74Nella domanda di risarcimento dei danni da mobbing è ricompresa anche quella,meno ampia, di risarcimento da dequalificazione professionale.......................... 75Il danno da demansionamento deve essere ulteriormente provato, oltre alladequalificazione.................................................................................................... 75La riforma dell'art. 18 si applica innegabilmente pure al pubblico impiego, ma laviolazione di norme imperative dà sempre luogo a reintegra............................... 75Un'intensa corrispondenza (attivismo cartolare) dopo l'esposto, non salva ildirigente dal danno erariale per violazione dei doveri di vigilanza......................76I limiti finanziari (art. 9 c. 28 DL 78/2010) ai contratti a termine, si applicanopure ai contratti ex art. 110 TUEL........................................................................ 76L'informazione al paziente deve essere completa ed effettiva sulle possibilitàofferte dalla scienza...............................................................................................77L'indennità per turni non spetta per il sabato non lavorato...................................77Non è possibile licenziare per un furto di euro 2,90 dopo 16 anni di lavoro........78Se si vuol far valere l'esimente "Balduzzi", bisogna esibire le linee guida.......... 78Ai lavoratori a termine spetta il compenso incentivante.......................................78La messa in mora per danno erariale deve essere specifica, altrimenti il danno vain prescrizione....................................................................................................... 79Legittimo ridurre i fondi per la contrattazione, se vi sono state erogazioni ineccesso negli anni precedenti................................................................................ 79

Contratti beni e servizi.............................................................................80La cessione in godimento di locali di un’ASL è concessione e necessita di garapubblica. In difetto è danno erariale addebitale al Direttore Generale,Amministrativo, ai dirigenti e al collegio sindacale............................................. 80I partecipanti alla gara devono indicare nell’offerta economica i costi interni perla sicurezza del lavoro, pena l’esclusione............................................................. 81

Page 12: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 12 di 133

Il contratto di locazione che inerische ad immobili direttamente connessi con ifini istituzionali dell'ente, non si può annullare in autotutela............................... 81Affittare dei locali per importi minori dei costi di allestimento, produce dannoerariale................................................................................................................... 82Al servizio di assistenza scolastica si applica il regime di accreditamento, nonquella degli appalti................................................................................................ 82L'in house providing è un'eccezione alle regolare generali del diritto comunitario,non una modalità di assegnazione alla pari di altre.............................................. 83Richiedere la liquidazione di somme non è illecito. In caso di indebito, pagasoprattutto il funzionario liquidatore.....................................................................83La posizione di irregolarità fiscale accertata dai competenti uffici finanziari,comporta l'esclusione dall'appalto. A nulla rileva l'istanza di rateizzazionepresentata oltre il termine per la presentazione delle offerte................................ 84Contratto senza delibera: sull'ingiustificato arricchimento della P.A. intervengonole SS.UU. della Cassazione...................................................................................84In materia di revisione del prezzo di contratto concernente un servizio pubblico,la giurisdizione è del giudice ordinario.................................................................85Il comma 4 dell’art. 3 del D.L. 95/2012, applicabile a tutte le PP.AA. in virtù delDL 66/2014, prevedel’inserzione automatica ex art. 1339 c.c. della clausola diriduzione del 15% del canone di locazione..........................................................85Quando un privato è danneggiato dalla mancata stipula di un contratto con laP.A., se c'è la colpa, deve essere risarcito anche il mancato guadagno................ 86Negli appalti la completezza e la veridicità delle dichiarazioni costituiscono unvalore rilevante in sè............................................................................................. 86Il RUP non è un mero esecutore. La nomina da parte del dirigente non è delega difunzioni..................................................................................................................87La locazione di immobili da adibire ad attività istituzionale, soggiace alle regoledi diritto privato, non a quelle degli appalti.......................................................... 87La mancata trasmissione del piano di razionalizzazione delle società, determinala segnalazione alla procura presso la Corte dei Conti......................................... 87L'ASL non può recedere dalla locazione passiva, solo perchè ha comprato nuovilocali più idonei e convenienti.............................................................................. 87In Campania le autorizzazioni per le nuove strutture sanitarie sono ancorabloccate, e comunque è ancora vigente la verifica della compatibilità con laprogrammazione regionale....................................................................................88Il soccorso istruttorio si può estendere anche alle dichiarazioni totalmente omesse88Non è giustificata la scelta della Regione di valutare le domande diaccreditamento in ordine cronologico...................................................................89

Page 13: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 13 di 133

L'omessa riscontro dell'Agenzia delle Entrate, non è motivo ostativo allaconclusione del contratto.......................................................................................89Erogazione servizi sociali: co.co.co, appalto, concessione o accreditamento? Ladisamina da parte della Corte dei Conti................................................................ 90Costituiscono condizioni per l'esclusione dalla gara, la gravità del reato e ilriflesso dello stesso sulla moralità professionale, non la mera condanna penale. 93Sub appalto: il nominativo non deve necessariamente essere indicato in sede diofferta.................................................................................................................... 93Anche per le scritture private e per lo scambio di corrispondenza, la firmadigitale è prevista a pena di nullità dei contratti pubblici..................................... 94

Procedimento amministrativo..................................................................94I presupposti per la concessione dell’errore scusabile nella remission in terminis94E' valido il preliminare del preliminare.................................................................94***Nelle convenzioni tra enti pubblici, al fine di valutarne la legittimità, èdecisivo il fine comune di tali amministrazioni.................................................... 95Il provvedimento in autotutela deve intervenire entro un termine ragionale. Ladeterminazione del lasso temporale, però, è lasciato all'interprete.......................95Ai fini della notifica degli atti, la nozione di ufficio comprende il luogo dove silavora come dipendente, non solamente l'azienda o lo studio professionale diretto................................................................................................................................ 95Un provvedimento viziato solo da incompetenza, se convalidato diventainoppugnabile........................................................................................................ 96Non c'è la responsabilità pre-contrattuale della P.A., se non si è potuto formareun legittimo affidamento della parte nella conclusione o nell'esecuzione delcontratto.................................................................................................................96Il diritto di accesso all'informazione ambientale, seppur non richieda un interessequalificato, non può essere esercitato per altri scopi di carattere economico.......96Se c'è trasparenza, non c'è diritto di accesso.........................................................97Nelle richieste di accesso agli atti, il Comune non può limitarsi a comunicare ilparere contrario del controinteressato................................................................... 97Se l'istanza di accesso non è corretta, l'Amministrazione deve indrizzare ilcittadino nei termini corretti..................................................................................98

Fiscale e bilancio..................................................................................... 98Valida la cartella esattoriale senza responsabile del procedimento se anteriore agiugno 2008...........................................................................................................98Rese note le modalità di calcolo dell'indicatore dei pagamenti............................ 98

Page 14: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 14 di 133

Per annullare un atto per vizio procedimentale, basta per il contribuente addurreragioni meritevoli di considerazione, ancorchè infondate?.................................. 99Anche nel caso in cui l'Ufficio finanziario intenda contestare fattispecie elusive,deve rispettare il termine dilatorio........................................................................ 99Non vi è abuso del diritto se l'operazione societaria è reale e sorretta damotivazioni economiche....................................................................................... 99Sono impugnabilità tutti gli atti recanti comunque una ben individuata pretesatributaria.............................................................................................................. 100La P.A. può essere condannata alle spese per soccombenza, anche in caso dimancata costituzione in giudizio.........................................................................100Appartiene alla giurisdizione del giudice tributario la controversia relativa alpagamento della tariffa dei controlli sanitari, ex D.Lgs. 194/2008.................... 100Il medico con un inserviente part-time non paga l'IRAP...................................100Anche con scritture contabili formalmente corrette, può esserci l'accertamentoinduttivo., ma occorrono circostanze gravi, precise e concordanti, non sempliciindizi....................................................................................................................101Pubblicata la circolare per i pagamenti elettronici e l'utilizzo del logo pagoPA.101L'inosservanza del termine dilatorio determina di per sé l'illegittimità dell'attoimpositivo............................................................................................................101L'avviso di accertamento soddisfa l'obbligo di motivazione quando ilcontribuente è in grado di conoscere la pretesa tributaria...................................102Lo studio associato di solito paga l'IRAP........................................................... 102L'atto menzionato per relationem, deve essere reso disponibile a termini di legge,non allegato al provvedimento............................................................................ 102E' confermato che nell'accertamento bancario sono sempre considerati ricavi sia iprelievi che i versamenti..................................................................................... 102L'amministrazione prima di iscrivere ipoteca deve comunicarlo al contribuente103Non è applicabile il termine dilatorio, se è già prevista una fase di contraddittorioprocedimentale.................................................................................................... 103In tema di riscossione delle imposte sul reddito, la mancanza della sottoscrizionedella cartella di pagamento non comporta l'invalidità dell'atto...........................103Conforme: Cassazione n. 699 del 16 gennaio 2015............................................103Utilizzabile la lista Falciani.................................................................................104Le condizioni per l'irrogazione della sanzione all'agente contabile sono, da unaparte il ritardo o l’omissione nel rendimento dei conti, e dall’altro che la condottaomissiva sia connotata da dolo o colpa grave..................................................... 104

Page 15: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 15 di 133

L'errata indicazione dei codici tributo non può vanificare la domanda di condono104Se il contribuente indica i beneficiari dei prelievi sul conto corrente, spetta alfisco contestarne la validità.................................................................................104La difficoltà di fruire del servizio di raccolta dei rifiuti, comporta la riduzione deltributo, non l'esenzione........................................................................................105La presunzione che ogni prelievo bancario è imputabile come reddito è lesiva delprincipio di ragionevolezza................................................................................. 105La qualifica di imprenditore è ricollegabile all'attitudine a conseguire laremunerazione dei fattori produttivi; è irrilevante sia che la gestione operi inperdita, sia la qualifica di istituto religioso......................................................... 106Per il passato, le ASL non devono gli interessi di mora se non vi è stata lacostituzione in mora............................................................................................ 106Le cooperative sono esentate in ragione dell'attività svolta in concreto.Perseguono una finalità mutualistica solo quelle che intrattengono con i soci unarelazione non puramente commerciale................................................................106La TARSU 2013 non poteva essere superiore a quella del 2012, nemmeno acopertura dei costi del servizio............................................................................107L'ECA sulla TARSU è abrogata dal 1° gennaio 2013....................................... 107Gli stent coronarici sono soggetti all'aliquota IVA del 4%................................ 107Spetta all'Ufficio dimostratre che l'operazione fatturata in realtà non è stata postain essere............................................................................................................... 108La persona preposta al reparto è da intendersi delegata dal Direttore dell'ufficiolocale dell'Agenzia delle Entrate.........................................................................108L'istanza di accertamento con adesione sospende i termini per il ricorso.......... 108In assenza delle scritture obbligatorie, non è possibile riconoscere la qualifica diONLUS................................................................................................................108Legittimo l'utilizzo della lista Falciani................................................................109Nell'accertamento analitico-induttivo il contribuente è onerato dalla prova, solodopo che l'amministrazione finanziaria ha indicato presunzioni gravi, precise econcordanti.......................................................................................................... 109Il sale-and-leaseback non è necessariamente evasione fiscale........................... 109Il notaio che trattiene volutamente il denaro per imposte dovute all'erario,commette istantaneamente il reato di peculato, anche se successivamente versatutto il dovuto con sanzioni e interessi................................................................110L'iscrizione ipotecaria non preceduta nè da intimazione, nè da termine perosservazioni e pagamento, è nulla.......................................................................110L'IVA sugli acquisti relativi a attività di formazione finanziata è detraibile......111

Page 16: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 16 di 133

La prescrizione troppo breve in materia di IVA viola gli obblighi europei. Laproroga della prescrizione non è una violazione del principio "nulla poena sinelege".....................................................................................................................111E' ammissibile il ricorso alla Corte dei Conti, a istanza di parte, perl'accertamento tecnico preventivo sui "server" dell'agente contabile (sussistendoil fumus boni juris e il periculum in mora)........................................................ 111La conservazione di fatture elettroniche in Italia presso un terzo, non è oggetto diparticolare comunicazione...................................................................................112Le unità organizzative di un ente pubblico, se non sono dotate di sufficienteautonomia, non possono esssere considerati soggetti passivi autonomi ai fini IVA.............................................................................................................................. 112E' confermato: il reddito fondiario degli immobili delle ASL non subisce la"trasformazione" in reddito d'impresa ai fini IRPEG......................................... 113Le SS.UU. fanno chiarezza su: cartella esattoriale, ruolo ed estratto di ruolo,impugnazione e termini.......................................................................................113Qualora l'attività medico-legale a terzi di un medico ASL è occasionale, nonserve la fattura..................................................................................................... 114Ogni dichiarazione in sede di verifica fiscale può costituire una prova diretta, nonindiziaria..............................................................................................................114Negli enti statali, gli atti soggetti a controllo preventivo, se non inviati allaRagioneria, non acquistano efficacia e non sono eseguibili gli ordini dipagamento........................................................................................................... 114Nelle sentenze produttive degli effetti di contratto, il pagamento del prezzo èirrilevante ai fini dell'imposta di registro............................................................ 114Le spese qualificabili come investimento sono quelle tassativamente elencatedall’art.3, comma 18, legge n.350.......................................................................115L'avviso di accertamento è nullo se l'Amministrazione non dimostra il correttoesercizio del potere sostitutivo............................................................................ 115Il controllo collaborativo della Corte dei Conti, può terminare, pur in assenza disquilibri finanziari, anche con una delibera-segnalazione alla locale Procuraerariale................................................................................................................. 116In caso il dirigente dia comunque seguito al provvedimento, il rilievo dell'organodi controllo, significa che il rilievo non è stato recepito....................................116Negli accertamenti a tavolino e su tributi non armonizzati, non è necessario ilcontraddittorio endoprocedimentale....................................................................117E' incostituzionale il blocco delle assunzioni per mancato rispetto dei tempi dipagamento........................................................................................................... 117

Altro....................................................................................................... 118

Page 17: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 17 di 133

La P.A. può essere condannata alle spese per soccombenza, anche in caso dimancata costituzione in giudizio.........................................................................118Il danno da violazione della privacy deve essere provato per essere risarcibile, anulla rilevando un'eventuale condanna penale....................................................118Il pubblico ufficiale che ha falsificato un atto non può invocare la scriminantedell'esercizio del diritto di non accusare se stesso.............................................. 119Alle Sezioni Unite l'interpretazione del principio "compensatio lucri cum damno"119Nell'illecito trattamento dei dati, il reato c'è solo se c'è nocumento, che, tuttavia èconcetto più ampio di danno............................................................................... 119In tema di reato di abuso d'ufficio, la medesima violazione del regolamento puòintegrare sia la condotta ingiusta, sia l'ingiusto vantaggio, laddova vi sial'accrescimento patrimoniale...............................................................................120L'accesso abusivo al sistema informatico si realizza solo quando vengono violatele prescrizioni impartite dal titolare del sistema................................................. 120Il danno all'immagine della P.A. si può far valere solo in caso di reati dei pubbliciufficiali contro la P.A..........................................................................................121In materia di immissioni di fumo, calore, rumore, si deve tener conto anche dellalibertà economica, non solo del diritto alla salute...............................................121L'omessa custodia della password può essere foriera di danno erariale.............121Spetta all'Ente locale sanzionare sindaco e segretario comunale perl'inadempimento riguardo la relazione di fine mandato......................................122La prescrizione del danno erariale comincia a decorrere se vi è trasmissione di unrapporto all'autorità giudiziaria penale................................................................122Illegittimo il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che non rispetti lagolden hour..........................................................................................................122Il luogo di consumazione del delitto di accesso abusivo al sistema informativo èquello dove si trova l'agente................................................................................123Se il Direttore del punto vendita ha costantemente diretta visione di vaste areedella struttura si concretizza la tipologia di controllo vietata dalla legge...........123Whistleblowing anche nelle banche....................................................................123Il danno non patrimoniale è unitario................................................................... 124Le conseguenze economiche dell'illecita privazione della vita sono meno onerosedi quelle che derivano dalle lesioni personali..................................................... 124Una clausola che impone adempimenti formalistici che frappongono ostacolo aldiritto, è vessatoria.............................................................................................. 124Polizze abbinate a finanziamenti – Misure a tutela dei clienti - IVASS e Bancad'Italia inviano una lettera congiunta alle imprese e agli intermediari assicurativi,125

Page 18: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 18 di 133

Per la cancellazione dei dati personali non è necessaria alcuna formalità..........125Il contributo per il permesso di soggiorno è troppo elevato............................... 126Anche per la videosorveglianza senza registrazione è necessaria l'informativa.126Ai geometri niente costruzioni in cemento armato............................................. 126Per l'assegno di invalidità civile, il il disabile deve provare non solo di non averlavorato, ma anche di essersi iscritto al collocamento........................................127Gli Ordini professionali sono enti pubblici soggetti alla normativa in materia diprevenzione della corruzione.............................................................................. 127Le amministrazioni pubbliche non possono trasmettere i dati personali sulla basedi un semplice accordo, senza informare gli interessati..................................... 128Se c'è qualche dubbio, la decisione della Commissione Europea non precludel'accertamento dell'adeguatezza del trattamento dei dati personali in uno Statoterzo..................................................................................................................... 129Un whistleblower riceverà circa 18,1 milioni di dollari, parte della sanzione cheun ospedale del Sud Carolina pagherà agli Stati Uniti....................................... 129Un whistleblower riceve 31,83 milioni di dollare, come parte dei 256 milionipagati da Millenium Healt al Governo USA.......................................................129Esecuzione di una sentenza in tema di silenzio della P.A.: ottemperanza ocommissario ad acta?.......................................................................................... 130Il reato di omissione in atti d'ufficio punisce soprattutto la mancata indicazionidel ritardo entro i 30 gg dalla diffida.................................................................. 130Anche la mancata risposta ad una richiesta di un ufficio interno dello stesso ente,può essere riufiuto di atti d'ufficio...................................................................... 131Non è efficace il mutuo finalizzato all'acquisto di prodotti finanziari della stessabanca ...................................................................................................................131Anche il semplice mancato aggiornamento del Piano Anticorruzione, èsanzionato dall'ANAC.........................................................................................131Per integrare il reato ai fini della normativa antiriciclaggio, è sufficiente laconsapevolezza di omettere dei controlli, anche se in buona fede..................... 131La violazione del divieto di effettuare spese in assenza di impegno contabile,comporta la nullità del contratto di prestazione d'opera professionale...............132L'ANAC sanziona un Comune per aver copiato il Piano Anticorruzione.......... 132

Page 19: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 19 di 133

IlIlIlIl tettotettotettotetto agliagliagliagli stipendistipendistipendistipendi nellanellanellanella P.A.:P.A.:P.A.:P.A.: fortifortifortiforti limitilimitilimitilimiti perperperper chichichichi cumulacumulacumulacumula pipipipiùùùù incarichi.incarichi.incarichi.incarichi.

Oltre al tetto massimo di 240.000 euro, vi sono altri limiti per chi svolge incarichi pressoaltri enti, oltre quello di appartenenza.

Gli attuali limiti agli stipendi nella P.A. si possono riassumere nel seguente elenco:1) tetto assoluto euro 240.000;2) tetto relativo a incarichi aggiuntivi presso altre PP.AA. (anche più di una) o societàpartecipate, 25% dell'ammontare complessivo del trattamento economico percepito;3) tetto relativo per incarichi di progettazione (anche da più enti), 50% della retribuzione lorda;

A questi sono da aggiungere altri limiti, che, per brevità, non saranno oggetto del presentearticolo, ma che per completezza si elencano:4) divieto di corrispondere assegni ad personam;5) obbligo di versare nel fondo per il trattamento accessorio, i compensi per partecipazione aorganismi di direzione e controllo (p.es: consigli di amministrazione);6) obbligo di versare nel fondi per il trattamento accessorio il 50% dei compensi percepiti daipubblici dipendenti per collegi arbitrali o collaudi di lavori pubblici7) divieto di corrispondere somme per incarichi aggiuntivi a dirigenti di livello generale;8) obbligo di porre a economia di bilancio il 50% dei ricavi netti da convenzioni dirette afornire consulenze o servizi aggiuntivi.

Passiamo ora ad analizzare i limiti di cui ai nn. 1, 2 e 3.1)1)1)1) IlIlIlIl primoprimoprimoprimo limitelimitelimitelimite è stato recentemente aggiornato con il DL 66/2014 art. 13 co. 1, cherecita:"A decorrere dal 1º maggio 2014 il limite massimo retributivo riferito al primo presidente dellaCorte di cassazione previsto dagli articoli 23-bis e 23-ter del decreto legge 6 dicembre 2011, n.201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successivemodificazioni e integrazioni, è fissato in euro 240.000 annui"

2)2)2)2) IlIlIlIl secondosecondosecondosecondo limitelimitelimitelimite, originariamente stabilito solamente per gli incarichi presso enti pubblicinazionali, è ora applicabile agli incarichi presso tutte le pubbliche amministrazioni.Infatti originariamente l'art. 23-ter co. 2. DL 201/2011 recitava:"Il personale di cui al comma 1 che e' chiamato, conservando il trattamento economicoriconosciuto dall'amministrazione di appartenenza, all'esercizio di funzioni direttive, dirigenzialio equiparate, anche in posizione di fuori ruolo o di aspettativa, presso Ministeri o enti pubblicinazionali, comprese le autorita' amministrative indipendenti, non puo' ricevere, a titolo diretribuzione o di indennita' per l'incarico ricoperto, o anche soltanto per il rimborso delle spese,piu' del 25 per cento dell'ammontare complessivo del trattamento economico percepito"

Successivamente l'art. 1 co. 471 della L. 147/2013 ha esteso il campo di applicazione a tutti glincarichi presso pubbliche amministrazioni, enti pubblici economici, autorità indipendenti:471. A decorrere dal 1º gennaio 2014 le disposizioni di cui all'articolo 23-ter del decreto-legge6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214,in materia di trattamenti economici, si applicano a chiunque riceva a carico delle finanzepubbliche retribuzioni o emolumenti comunque denominati in ragione di rapporti di lavorosubordinato o autonomo intercorrenti con le autorita' amministrative indipendenti, con gli entipubblici economici e con le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, deldecreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ivi incluso il personaledi diritto pubblico di cui all'articolo 3 del medesimo decreto legislativo.

Il comma 473, infine, ha precisato (e ampliato, includendo le società partecipate) nel modoseguente:473 Ai fini dell'applicazione della disciplina di cui ai commi 471 e 472 sono computate in modocumulativo le somme comunque erogate all'interessato a carico di uno o piu' organismi oamministrazioni, ovvero di societa' partecipate in via diretta o indiretta dalle predetteamministrazioni.

Page 20: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 20 di 133

Quindi, sintetizzando, se un dipendente percepisce 28.000 euro annui, non può, per effetto dialtri incarichi presso altri enti o società, anche cumulativamente, percepire più di 7.000 euroaggiuntivi. I compensi che rilevano sono sia per attività di lavoro dipendente (o assimilato), siaper lavoro autonomo, e comprendono, oltre al corrispettivo, anche rimborsi spese eemolumenti comunque denominati (indennità, gettoni di presenza, ecc....).

La Ragioneria Generale dello Stato, con la Circolare n. 8 Prot. 7845 del 02/02/2015 haesplicitato che:il tetto retributivo in parola, ... si applica, anche a quelli derivanti da rapporti di lavoro con lealtre amministrazioni pubbliche ... nell'articolo 1, comma 2, del citato. decreto legislativo. n.165/2001 (es. .Università, Regioni, enti del. SSN, enti pubblici regionali, enti locali, Camere diCommercio, ecc.), con le Autorità amministrative indipendenti e con gli enti pubblici economicinonché agli emolumenti dei componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllodelle medesime amministrazioni ... e delle autorità amministrative indipendenti, ove previstidai rispettivi ordinamenti.

3)3)3)3) IlIlIlIl terzoterzoterzoterzo limitelimitelimitelimite è stato introdotto dal DL 90/2014, che ha inserito il comma 7-ter nell'art.93 D.Lgs. 163/2006, che al terz'ultimo periodo recita:Gli incentivi complessivamente corrisposti nel corso dell'anno al singolo dipendente, anche dadiverse amministrazioni, non possono superare l'importo del 50 per cento del trattamentoeconomico complessivo annuo lordo.

Il riferimento è agli incentivi per la progettazione di opere pubbliche, redatta dai dipendentidelle stesse stazioni appaltanti (esclusi oggi i dirigenti, per cui è oggi vietata la corresponsionedi tali incentivi).

Dal coacervo delle disposizioni citate, risulta molto "pericolosa" la liquidazione dei compensiper incarichi aggiuntivi.In effetti, gli uffici che erogano i compensi dovrebbero acquisire prima della liquidazione unadichiarazione che escluda che gli incarichi, complessivamente considerati, anche derivanti daaltri enti pubblici o società partecipate, non superano comunque i limiti di cui sopra. Analogadichiarazione dovrebbe acquisire l'amministrazione di provenienza del dipendente, prima delsaldo di dicembre.Infatti la Regione Veneto (a titolo di esempio), ha richiesto ai propri dipendenti di presentareentro il 30 novembre di ogni anno una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, al fine diconsentire all’Amministrazione regionale il monitoraggio ed il controllo in ordine ad uneventuale superamento del tetto retributivo. Inoltre il dipendente, entro il 30 giugno dell’annosuccessivo, è tenuto ad integrare la dichiarazione per nuovi compensi, o a rettificare la stessaqualora i compensi effettivamente percepiti risultino difformi da quelli dichiarati.

Page 21: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 21 di 133

Page 22: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 22 di 133

PersonalePersonalePersonalePersonale

L'attribuzioneL'attribuzioneL'attribuzioneL'attribuzione adadadad unununun diversodiversodiversodiverso ufficio,ufficio,ufficio,ufficio, conconconconun'indennitun'indennitun'indennitun'indennitàààà didididi posizioneposizioneposizioneposizione minore,minore,minore,minore, pupupupuòòòòconfigurareconfigurareconfigurareconfigurare "ritorsione""ritorsione""ritorsione""ritorsione" (mobbing)(mobbing)(mobbing)(mobbing),,,, dandodandodandodandoluogoluogoluogoluogo purepurepurepure alalalal risarcimentorisarcimentorisarcimentorisarcimento deldeldeldel dannodannodannodanno nonnonnonnonpatrimoniale.patrimoniale.patrimoniale.patrimoniale.Corte di Cassazione, sentenza n. 56 del 8 gennaio2015.Si verte nella specie nella diversa ipotesi di un`assegnazione di lavoratore ad ufficio diverso"per ritorsione", vietata anche nell'ambito delpubblico impiego. Questa è l'ipotesi ritenutasussistente nella fattispecie dalla Corte diappello, la quale ha ritenuto che il lavoratoreavesse subito, nel periodo relativo alla suaadibizione all'ufficio demografico, uninammissibile atto di ritorsione .La diversa rilevanza dei due uffici trovaconferma, dalla previsione nel regolamentocomunale di" una scala di valutazione delleposizioni dirigenziali " con relativaattribuzione a ciascuna di un punteggio , enell'ambito di tale valutazione una diversamodulazione dei compensi con la previsione diun minor compenso riconosciuto al dirigentedei servizi demograficiIn caso di revoca illegittima di un incaricodirigenziale da parte del datore di lavoropubblico, costituiscono profili rilevanti, ai finidel diritto del lavoratore al risarcimento deldanno non patrimoniale, le ragionidell'illegittimità del provvedimento di revoca,le caratteristiche, la durata e la gravitàdell'attuato demansionamento, la frustrazionedi ragionevoli aspettative di progressione e leeventuali reazioni poste in essere nei confrontidel datore di lavoro e comprovanti l'avvenutalesione dell'interesse relazionale".( cfr Cass n687/2014, 28274/2008).

NelNelNelNel casocasocasocaso didididi trasformazione,trasformazione,trasformazione,trasformazione, inininin unicounicounicounicorapportorapportorapportorapporto didididi lavorolavorolavorolavoro aaaa tempotempotempotempo indeterminato,indeterminato,indeterminato,indeterminato,didididi pipipipiùùùù contratticontratticontratticontratti aaaa termine,termine,termine,termine, iiii periodiperiodiperiodiperiodipregressipregressipregressipregressi (lavorati(lavorati(lavorati(lavorati eeee non)non)non)non) fannofannofannofanno parteparteparteparte delladelladelladellaanzianitanzianitanzianitanzianitàààà lavorativa.lavorativa.lavorativa.lavorativa.Corte di Cassazione Civile, Sez. 6 sent. n. 262 del12 gennaio 2015Nel caso di trasformazione, in unico rapportodi lavoro a tempo indeterminato, di più

contratti a termine succedutisi fra le stesseparti, per effetto dell'illegittimitàdell'apposizione del termine, l'indennitàrisarcitoria, dovuta ai sensi dell'art. 32, comma5, della legge 4 novembre 2010, n. 183, ristoraper intero il pregiudizio subito dal lavoratore,comprendendo tutti i danni - retributivi econtributivi - causati dalla perdita del lavoro acausa dell'illegittima apposizione del termine,con riferimento agli "intervalli non lavorati"fra l'uno e l'altro rapporto a termine; alcontrario, i "periodi lavorati", non solo nelprimo, ma anche nei successivi contratti delperiodo intermedio, una volta inseritinell'unico rapporto a tempo indeterminato,fanno parte della anzianità lavorativa eretributiva e devono essere considerati ai finidella quantificazione degli aumenti periodicidi anzianità

DivietoDivietoDivietoDivieto didididi demansionamentodemansionamentodemansionamentodemansionamento operaoperaoperaopera ancheancheancheanchequandoquandoquandoquando vivivivi siasiasiasia unaunaunauna formaleformaleformaleformale equivalenzaequivalenzaequivalenzaequivalenza tratratratraprecedentiprecedentiprecedentiprecedenti eeee nuovenuovenuovenuove mansioni.mansioni.mansioni.mansioni. DiversoDiversoDiversoDiverso èèèè ililililmobbing.mobbing.mobbing.mobbing.Corte di Cassazione Civile, Sez. L sent. n. 1262 del23 gennaio 2015Per costante insegnamento giurisprudenziale diquesta Corte Suprema, il divieto didemansionamento ex art. 2103 c.c. divariazioni in peius delle mansioni opera anchequando al lavoratore, pur nella formaleequivalenza delle precedenti e delle nuovemansioni, siano assegnate di fatto mansionisostanzialmente inferiori quanto a contenutoprofessionale. Pertanto, nell'indagine circal'esistenza o meno di un'equivalenza tra levecchie e le nuove mansioni non basta ilriferimento in astratto al livello di categoria,ma è necessario accertare che le nuovemansioni siano aderenti alla specificacompetenza tecnico professionale deldipendente e siano tali da salvaguardarne illivello professionale, in una prospettivadinamica di valorizzazione della capacità diarricchimento del bagaglio di conoscenze edesperienze (cfr., ex aliis, Cass. n. 5798/13;Cass. n. 16190/07; Cass. n. 17351/05; Cass. n.14666/04; Cass. n. 14150/02; Cass. n. 8577/99;Cass. n. 19775/97). Ciò è coerente con lastatuizione di Cass. S.U. n. 25033/06, secondocui, in sintesi, il baricentro dell'art. 2103 c.c. è

Page 23: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 23 di 133

dato dalla protezione della professionalitàacquisita dal prestatore di lavoro.Diverso dal demansionamento è il mobbing,che si ha in presenza di una pluralità dicondotte ostili, protrattesi nel tempo, tese ademarginare il singolo lavoratore (cfr. Cass. n.17698/14; Cass. n. 3785/09).

PerPerPerPer iiii precari,precari,precari,precari, ilililil dannodannodannodanno derivaderivaderivaderivaimmediatamenteimmediatamenteimmediatamenteimmediatamente dalladalladalladalla violazioneviolazioneviolazioneviolazione delledelledelledellenormenormenormenorme UE,UE,UE,UE, nonnonnonnon devedevedevedeve essereessereessereessere provatoprovatoprovatoprovatoCorte di Cassazione Civile, Sez. L sent. n. 1260 del23 gennaio 2015La CGUE, sulla base dell'interpretazione deldiritto nazionale fornita dal giudice del rinvio,ha ritenuto non conforme al principio dieffettività l'unica forma di tutela esistente per ilavoratori del settore pubblico assunti concontratto a durata determinata in Italiarappresentata dal risarcimento del dannosofferto, in quanto, secondo l'interpretazioneelaborata dalla Corte suprema di cassazione,per un lavoratore del settore pubblico sarebbeimpossibile fornire le prove richieste dal dirittonazionale al fine di ottenere un siffattorisarcimento del danno, poiché gli siimporrebbe di fornire, segnatamente, la provadella perdita di opportunità di lavoro e quelladel conseguente lucro cessante. Una simileprova — che esclude che un lavoratore delsettore pubblico, il quale desideri ottenere ilrisarcimento del danno sofferto, nell'ipotesi diutilizzo abusivo, da parte del suo ex datore dilavoro pubblico, di una successione di contrattidi lavoro a tempo determinato, possa giovarsidi presunzioni d'esistenza di un danno e, diconseguenza, lo obbliga a dimostrareconcretamente il danno medesimo — infatti,non è imposta dalla giurisprudenza dellaCGUE, secondo cui il danno risarcibile a causadella violazione di una norma contenuta nelladirettiva 1999/70 deve derivareimmediatamente e direttamente dallaviolazione delle norme finalizzate alla tuteladei lavoratori precari. La CGUE ha, pertanto,ritenuto che, potendo la prova richiesta indiritto nazionale rivelarsi difficilissima, se nonquasi impossibile da produrre da parte di unlavoratore, non si può escludere che questaprescrizione sia tale da rendere praticamenteimpossibile o eccessivamente difficile

l'esercizio, da parte di questo lavoratore, deidiritti attribuitigli dall'ordinamento dell'Unionee, segnatamente, del suo diritto al risarcimentodel danno sofferto, a causa dell'utilizzoabusivo, da parte del suo ex datore di lavoropubblico, di una successione di contratti dilavoro a tempo determinato.

InInInIn tematematematema didididi omesseomesseomesseomesse ritenuteritenuteritenuteritenute previdenziali,previdenziali,previdenziali,previdenziali, lalalalacomunicazionecomunicazionecomunicazionecomunicazione delladelladelladella contestazionecontestazionecontestazionecontestazionedell'accertamentodell'accertamentodell'accertamentodell'accertamento delladelladelladella violazioneviolazioneviolazioneviolazione èèèè aaaa formaformaformaformalibera.libera.libera.libera.Corte di Cassazione Penale, Sez. 3, sentenza n.968/2015Va affermato il principio secondo il quale intema di omesso versamento delle ritenuteprevidenziali ed assistenziali, lacomunicazione della contestazionedell'accertamento della violazione è a formalibera, cosicché anche il mancato ritiro e la«compiuta giacenza» possono essere oggettodi valutazione per quanto riguarda la provadell'avvenuta comunicazione dell'accertamentodell'omesso versamento.

L'azioneL'azioneL'azioneL'azione delladelladelladella CorteCorteCorteCorte deideideidei ContiContiContiConti èèèè autonomaautonomaautonomaautonomarispettorispettorispettorispetto all'azioneall'azioneall'azioneall'azione civilecivilecivilecivile eeee penale,penale,penale,penale, perperperper cuicuicuicuinonnonnonnon c'c'c'c'èèèè unaunaunauna giurisdizionegiurisdizionegiurisdizionegiurisdizione esclusiva,esclusiva,esclusiva,esclusiva, mamamamasolamentesolamentesolamentesolamente unaunaunauna questionequestionequestionequestione didididi proponibilitproponibilitproponibilitproponibilitààààdelladelladelladella domanda.domanda.domanda.domanda.Corte di Cassazione Civile, Sezioni Unite, sentenzan. 473 del 14/01/2015Conferma di tale autonomia è stata tratta: a)dalla nota sentenza n. 104 del 1989 (ribaditadalla più recente pronuncia n. 1 del 2007) dellaCorte Costituzionale, la quale ha specificatoche il Procuratore Generale della Corte deiconti, nella promozione dei giudizi, agiscenell'esercizio di una funzione obiettiva eneutrale, rivolta alla repressione dei dannierariali conseguenti ad illeciti amministrativi;b) dalla legge n. 97 del 2001, art. 7, secondocui "La sentenza irrevocabile di condannapronunciata nei confronti dei dipendentiindicati nell'art. 3... è comunicata alcompetente procuratore regionale della Cortedei conti affinché promuova entro trenta giornil'eventuale procedimento di responsabilità perdanno erariale...", mentre l'art. 17, comma 30ter, del di. n. 78 del 2009, convertito dallalegge n. 102 dello stesso anno, ha ribadito,rendendola di carattere generale, la regola che

Page 24: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 24 di 133

"Le procure della Corte dei conti possonoiniziare l'attività istruttoria ai fini dell'eserciziodell'azione di danno erariale a fronte dispecifica e concreta notizia di danno, fattesalve le fattispecie direttamente sanzionatedalla legge": il che significa che le procuredella Corte dei conti possono attivarsi aprescindere dalla possibilità delleamministrazioni interessate di promuoverel'ordinaria azione civilistica di responsabilità(confr. Cass. civ. sez. un. ord. 22 dicembre2009, n. 27092; Cass. civ. sez. un. ord. 4dicembre 2009, n. 25495; Cass. civ. sez. un. 11maggio 2009, n. 10667).In continuità con tale giurisprudenza, leSezioni Unite intendono allora qui ribadire che,in tema di responsabilità erariale, lagiurisdizione civile e quella penale, da un lato,e la giurisdizione contabile, dall'altro, sonoreciprocamente indipendenti nei loro profiliistituzionali, anche quando investono unmedesimo fatto materiale, di talché l'eventualeinterferenza che può determinarsi tra i relativigiudizi pone esclusivamente un problema diproponibilità dell'azione di responsabilità dafar valere davanti alla Corte dei conti.

ErrataErrataErrataErrata qualificazionequalificazionequalificazionequalificazione deldeldeldel rapportorapportorapportorapporto didididi lavorolavorolavorolavorointegraintegraintegraintegra l'omissionel'omissionel'omissionel'omissione contributiva,contributiva,contributiva,contributiva, nonnonnonnonl'evasione.l'evasione.l'evasione.l'evasione.Corte di Cassazione Civile, Sez. lavoro, sentenzan. 1476 del 27 gennaio 2015Il principio di diritto da enunciare è il seguente:nel vigore della legge n. 662 del 1996, in temadi obbligazioni contributive nei confronti dellegestioni previdenziali e assistenziali, il datoredi lavoro che abbia denunziato il rapporto dilavoro quale autonomo, così come qualificatodalle parti, ed abbia provveduto al versamentodei contributi al relativo ente previdenziale,deve pagare, in caso di obbligo contributivosuccessivamente riconosciuto in sedeamministrativa o giudiziale, le sanzioni civiliper omissione ai sensi dell'art. 1, comma 217,lettera a), della suddetta legge e non già perevasione contributiva.

L'illegittimitL'illegittimitL'illegittimitL'illegittimitàààà deldeldeldel licenziamentolicenziamentolicenziamentolicenziamento didididi unununundirigentedirigentedirigentedirigente pubblicopubblicopubblicopubblico comportacomportacomportacomporta lalalalareintegrazionereintegrazionereintegrazionereintegrazione perperperper ilililil rapportorapportorapportorapporto fondamentalefondamentalefondamentalefondamentalesottostante,sottostante,sottostante,sottostante, mentrementrementrementre all'incaricoall'incaricoall'incaricoall'incarico dirigenzialedirigenzialedirigenzialedirigenziale

sisisisi applicaapplicaapplicaapplica lalalala disciplinadisciplinadisciplinadisciplina deldeldeldel rapportorapportorapportorapporto aaaaterminetermineterminetermine suasuasuasua propria.propria.propria.propria.Corte di Cassazione Civile, Sez. lavoro, sentenzan. 1478 del 27 gennaio 2015La giurisprudenza della Corte di Cassazione hagià chiarito (Sez. L, Sentenza n. 2233 del01/02/2007) che l'illegittimità del recesso dalrapporto di lavoro di una P.A. con un dirigentecomporta l'applicazione, al rapportofondamentale sottostante, della disciplinadell'art. 18 della legge n.300 del 1970, conconseguenze reintegratorie, a norma dell'art.51, secondo comma, del d.lgs.n.165 del 2001,mentre all'incarico dirigenziale si applica ladisciplina del rapporto a termine sua propria.Nello stesso senso, si richiamano più direcente Sez. L, Sentenza n. 18198 del29/07/2013 e Sez. L, Sentenza n. 8077 del07/04/2014.

ProgressioniProgressioniProgressioniProgressioni orizzontaliorizzontaliorizzontaliorizzontali aaaa pioggia:pioggia:pioggia:pioggia: 1)1)1)1) sonosonosonosonovietate;vietate;vietate;vietate; 2)2)2)2) lalalala prescrizioneprescrizioneprescrizioneprescrizione decorredecorredecorredecorre dadadada ogniogniogniognisingolosingolosingolosingolo pagamentopagamentopagamentopagamento (danno(danno(danno(danno erarialeerarialeerarialeerarialepermanente);permanente);permanente);permanente); 3)3)3)3) iiii rappresentantirappresentantirappresentantirappresentanti sindacalisindacalisindacalisindacalinonnonnonnon rispondono;rispondono;rispondono;rispondono; 4)4)4)4) ilililil recuperorecuperorecuperorecupero delledelledelledelle sommesommesommesommenonnonnonnon sospendesospendesospendesospende ilililil giudiziogiudiziogiudiziogiudizio contabile.contabile.contabile.contabile.Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laSardegna, sentenza n. 2 del 19 gennaio 2015Secondo l’art. 7, comma 5, del d.lgs. 30 marzo2001, n. 165: “5. Le amministrazionipubbliche non possono erogare trattamentieconomici accessori che non corrispondanoalle prestazioni effettivamente rese”. Ciòperché la disciplina di settore esclude in radiceogni progressione economica “a pioggia” che,comunque, prescinda da un analitico esamedelle prestazioni rese dal singolo lavoratore edello sviluppo delle future abilità di ciascuno(Corte dei conti, III appello, del 03/09/2013 n.558).Altrettanto grave è la violazione della normacontrattuale sulla trasmissione al Collegio deiRevisori dell’ipotesi di contratto collettivointegrativo, perché ha impedito la preventivaverifica della sostenibilità finanziaria deicontratti integrativi che avrebbe consentito dievitare le conseguenze dannose derivate dallaloro stipulazione e recepimento senza alcuncontrollo sulla compatibilità dei costi con ivincoli di bilancio.In materia di prescrizione, la Corte dei Conti,con sentenza n. 5/2007/QM, richiamando la

Page 25: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 25 di 133

“regola generale recata dall’art. 2935 cod. civ.,secondo cui la prescrizione inizia a decorreredal giorno in cui il diritto può essere fattovalere”, ha posto il principio che quando “ildanno è la sommatoria di pagamenti frazionatinel tempo tutti risalenti ad un unico attodeliberativo o, comunque, ad un’unicamanifestazione di volontà, la decorrenza dellaprescrizione va individuata nella data diciascun pagamento”; la pronuncia haevidenziato che “la diminuzione delpatrimonio dell’ente danneggiato - nel checonsiste l’evento dannoso - assume i caratteridella concretezza e della attualità e divieneirreversibile solo con l’effettivo pagamento” e“la decorrenza della prescrizione va” pertanto“individuata dalla data di ciascun pagamento”.Da tale principio, autorevolmente postodall’organo titolare della funzionenomofilattica, ed a cui si è conformata lamaggioritaria e più condivisibilegiurisprudenza della Corte dei conti di primo esecondo grado (Corte dei conti, Sez. II n.368//2009, Sez. III n. 853/2010, Sez. III n.600/2012, Sez. III n. 167/2014, Sez. III n.273/2014, Sez. II n. 536/2014, Sez. I n.700/2014), la Sezione non rinviene motivo perdiscostarsi.I rappresentanti sindacali non hanno unrapporto di servizio con l’ente danneggiatoquando esercitano la funzione sindacale.Della entità delle somme eventualmenterecuperate l’ente danneggiato potrà tenerneconto in sede di esecuzione della sentenza, percui non sussistono valide ragioni persospendere il giudizio in attesa dellaconclusione del procedimento di recupero cheè una attività amministrativa che non puòcondizionare l’esercizio della funzionegiurisdizionale

IlIlIlIl limitelimitelimitelimite didididi 7777 euroeuroeuroeuro deideideidei buonibuonibuonibuoni pastopastopastopasto èèèè dadadadariferirsiriferirsiriferirsiriferirsi alalalal costocostocostocosto effettivoeffettivoeffettivoeffettivo sostenutosostenutosostenutosostenuto dall'ente.dall'ente.dall'ente.dall'ente.Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controlloper il Piemonte, Delibera n. 18/2015/SRCPIE/PARdel 30 gennaio 2015Deve ritenersi conforme alla ratio della normadi cui all’art. 5, co. 7 citato, un’interpretazioneriferita ad ogni forma o modalità organizzativaattraverso la quale in concreto l’Ente sostengail costo per consentire la fruizione del pasto aidipendenti che ne abbiano diritto, a nulla

rilevando, ai fini dell’applicabilità delladisposizione vincolistica, le concrete modalitàdi erogazione dei pasti medesimi, attraversol’attivazione di un servizio mensa gestitodirettamente dall’Ente ovvero affidato inconvenzione a terzi, o la corresponsione di unbuono pasto, in quanto ciò che appare rilevanteai fini dell’applicazione della norma è il costoche deve sostenere l’Ente per l’erogazione delpasto a favore del dipendente, che, a sua volta,deve correttamente farsi rientrare tra le varievoci di costo sostenute dall’Ente datorialepubblico per procurarsi la risorsa lavoro.Conseguentemente deve ritenersi che ilprescritto limite pari a sette euro debbaintendersi più propriamente riferito al costoeffettivo sostenuto dall’Ente e dunque al nettodella quota (un terzo) che grava sul personaleai sensi dell’art. 45, co. 4 del CCNLnell’ipotesi, come quella in esame, diaffidamento del servizio mensa in convenzione.

LoLoLoLo spoilspoilspoilspoil systemsystemsystemsystem deideideidei dirigentidirigentidirigentidirigenti nonnonnonnon apicaliapicaliapicaliapicali èèèèillegittimoillegittimoillegittimoillegittimoCorte di Cassazione Civile, Sez. L, sentenza n.2555 del 10 febbraio 2015Le norme che prevedono la decadenzaautomatica del dirigente non apicale violanoaltresì l'altro parametro costituzionale,costituito dall'art. 98, primo comma, Cost., eciò in quanto "non è necessaria, da parte delfunzionario o del dirigente non apicale, lacondivisione degli orientamenti politici dellapersona fisica che riveste la carica politica ola fedeltà personale nei suoi confronti, là dove,al contrario, la Costituzione richiede aipubblici impiegati, in quanto al servizioesclusivo della Nazione (art. 98, primo comma,Cost.), << il rispetto del dovere di neutralità,che impone al funzionario, a prescindere dalleproprie personali convinzioni, la corretta eleale esecuzione delle direttive cheprovengono dall'organo politico, quale che siail titolare pro tempore di quest'ultimo>>(sentenza n. 34 del 2010)" (Corte Cost., n.228/2011, cit.; Corte Cost., 28 marzo 2007, n.104, che richiama il principio secondo cui "ilprincipio di imparzialità stabilito dall'art. 97della Costituzione - unito quasi in endiadi conquelli della legalità e del buon andamentodell'azione amministrativa - costituisce un

Page 26: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 26 di 133

valore essenziale cui deve informarsi, in tuttele sue diverse articolazioni, l'organizzazionedei pubblici uffici").

LoLoLoLo sfogosfogosfogosfogo neineineinei confronticonfronticonfronticonfronti deldeldeldel superioresuperioresuperioresuperioregerarchicogerarchicogerarchicogerarchico nonnonnonnon pupupupuòòòò essereessereessereessere motivomotivomotivomotivo didididilicenziamentolicenziamentolicenziamentolicenziamentoCorte di Cassazione Civile, Sez. L, sentenza n.2692 del 11 febbraio 2015Non è però affetto da alcun errore di diritto ilgiudizio che riconduce all'insubordinazionelieve l'uso, contro il diritto superiore, di paroleoffensive e volgari da parte di un lavoratoreche si ritenga vittima di una maliziosadelazione, senza contestare i potei dello stessosuperiore e senza rifiutare la prestazionelavorativa. Considerato che il contrattocollettivo parifica all'insubordinazione grave,giustificativa del licenziamento, gravi reatiaccertati in sede penale, quali il furto e ildanneggiamento, deve ritenere rispettosa delprincipio di proporzione la decisione dellaCorte di merito, che non ha riportato ilcomportamento in questione, certamenteillecito, alla più grave delle sanzionidisciplinari, tale da privare dei mezzi disostentamento il lavoratore e la sua famiglia(cfr. art. 36, primo comma, Cost)

GliGliGliGli incarichiincarichiincarichiincarichi dirigenzialidirigenzialidirigenzialidirigenziali esterniesterniesterniesterni possonopossonopossonopossonoessereessereessereessere conferiticonferiticonferiticonferiti solosolosolosolo dopodopodopodopo averaveraveraver resoresoresoresoconoscibiliconoscibiliconoscibiliconoscibili alalalal personalepersonalepersonalepersonale internointernointernointerno mediantemediantemediantemediantepubblicazionepubblicazionepubblicazionepubblicazione dell'avvisodell'avvisodell'avvisodell'avviso ilililil numero,numero,numero,numero, lalalalatipologiatipologiatipologiatipologia eeee iiii critericritericritericriteri perperperper l'affidamentol'affidamentol'affidamentol'affidamento deglideglideglidegliincarichiincarichiincarichiincarichiTAR Lazio, sez. I ter, sentenza n. 3670 del 3 marzo2015Ai fini del conferimento degli incarichidirigenziali, l'art. 19 del D.Lgs. n.165/2001, gliincarichi dirigenziali a soggetti esterniall'Amministrazione possono essere conferiti: -fornendone esplicita motivazione; - rendendoconoscibili al personale interno (mediantepubblicazione dell'avviso) il numero, latipologia e i criteri per l'affidamento degliincarichi; - dopo aver accertato che laprofessionalità richiesta non sia rinvenibile neiruoli dell'Amministrazione. L'impossibilità dirinvenire professionalità nei ruolidell'Amministrazione deve intendersi nel sensoche la ricerca all'esterno deve seguire

l'accertamento del possesso dei requisitirichiesti in capo a soggetti già appartenenti airuoli dell'Amministrazione e, quindi, anche trai funzionari direttivi di categoria D, in caso divacanza in organico di personale dirigenziale.In questo senso depone l'uso del plurale "ruoli"sicché, la norma va riferita sia al ruolodirigenziale (che va sondato in via principale)che a quello del personale direttivo (che vapreso in considerazione in via subordinata),anche al fine di ridurre le spesedell'Amministrazione evitando, ove possibile,il ricorso a professionalità esterne, in linea coni principi di efficienza, efficacia edeconomicità dell'azione amministrativa. Aconferma di ciò, va richiamato l'art. 20, c. 7,della L.R. Lazio n.6/2002, il quale stabilisceche gli incarichi dirigenziali possono essereconferiti con contratto a tempo determinato apersone di particolare e comprovataqualificazione professionale "non rinvenibilenei ruoli dell'Amministrazione (..) che abbianoconseguito una particolare specializzazioneprofessionale, culturale e scientificadesumibile (...) da concrete esperienze dilavoro maturate, per almeno un quinquennio,anche presso pubbliche amministrazioni, ivicompresa l'amministrazione regionale, nellaposizione funzionale prevista per l'accesso alladirigenza" con collocamento in aspettativa nelcaso di assegnazione dell'incarico a dipendentiappartenenti ai ruoli dell'Amministrazione.Pertanto, ai sensi del combinato disposto del c.6 dell'art.19 del d.lgs.165/2001 e del c.7dell'art. 20 L.R. n.6/2002, i funzionari direttividella cat. D, in possesso dei requisiti richiesti,avrebbero dovuto essere consideratidall'Amministrazione ai fini del conferimentodegli incarichi dirigenziali, prima di rivolgersia personale esterno.

LaddoveLaddoveLaddoveLaddove l'aziendal'aziendal'aziendal'azienda sanitariasanitariasanitariasanitaria hahahaha sforatosforatosforatosforato iiiilimitilimitilimitilimiti deldeldeldel costocostocostocosto deldeldeldel personalepersonalepersonalepersonale (costo(costo(costo(costo 2004200420042004 ----1,4%),1,4%),1,4%),1,4%), èèèè tenutatenutatenutatenuta adadadad adottareadottareadottareadottare unununun pianopianopianopiano didididirientro.rientro.rientro.rientro.Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo perla Toscana, Del. n. 10/2015/PRSS del 5 marzo2015La Sezione Regionale aveva adottatopronuncia specifica di accertamento diirregolarità, in relazione al bilancio di

Page 27: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 27 di 133

esercizio 2012 dell’Azienda USL 12 diViareggio, con deliberazione del 3 dicembre2014, n. 258.Quindi con deliberazione n. 26 del 30 gennaio2015 del Direttore generale L’Azienda USL 12di Viareggio ha adottato il piano di rientrostrutturale per rimuovere le irregolaritàriscontrate sul bilancio di esercizio 2012, cheprevede le seguenti azioni: blocco del turn-over per l’anno 2015; cessazione e bloccodegli incarichi a tempo determinato e di altreforme di lavoro flessibile; attivazione delleprocedure per la risoluzione unilaterale delrapporto di lavoro, ai sensi del d.l. n. 90/2014;dichiarazione di esubero prevista dalle leggi n.135/2012 e n. 125/2013. Con la stessadeliberazione, l’Azienda ha inoltre approvatouna nuova dotazione organica aziendale, cheprevede un numero di 1.890 dipendenti al31.12.2015, a fronte dei 1.958 in servizio al 1°gennaio dello stesso anno.La Sezione Regionale quindi, pur ritenendonon rimossa l’irregolarità relativa alla spesadel personale con riferimento al bilancio diesercizio 2012, ha preso atto deiprovvedimenti adottati dall’Azienda,richiamando altresì l'Azienda all’esigenza diricercare il miglior equilibrio tral’orientamento ad una sempre più corretta esana gestione ed il contemporaneoperseguimento dell’obiettivo di garanzia deilivelli essenziali di assistenza.

SulSulSulSul licenziamentolicenziamentolicenziamentolicenziamento perperperper riorganizzazione,riorganizzazione,riorganizzazione,riorganizzazione,spettaspettaspettaspetta alalalal datoredatoredatoredatore provareprovareprovareprovare l'impossibilitl'impossibilitl'impossibilitl'impossibilitàààà didididiriutilizzoriutilizzoriutilizzoriutilizzo deldeldeldel lavoratorelavoratorelavoratorelavoratoreCorte di Cassazione, Civile Sez. L sent. n. 4460 del5 marzo 2015Per giurisprudenza di questa corte risalenteormai a decenni l'onere probatorio gravante suldatore di lavoro che abbia intimato unlicenziamento per ragioni inerenti all'attivitàproduttiva riguarda da un lato la concretaesistenza di quelle ragioni e, dall'altro lato,l'impossibilità di utilizzare il lavoratorelicenziato in altre mansioni compatibili con laqualifica rivestita (Cass. 24 marzo 1984 n.1941, 22 gennaio 1987 n. 583, 27 aprile 1991n. 4688).E' possibile che il lavoratore, facendosi partediligente, indichi il posto di lavoro alte/nativoa lui assegnabile o alleghi circostanze idonee a

comprovare l'insussistenza del motivooggettivo del licenziamento, ma ciò non valead invertire l'onere della prova (Cass. 7 luglio1992 n. 8254) né impedisce il giudice, che inmateria è anche dotato di poteri officiosi (cfr.art. 421, commi secondo, terzo, e quarto cod.civ.), di trovare elementi sufficienti

NelNelNelNel casocasocasocaso didididi contratticontratticontratticontratti aaaa termine,termine,termine,termine, lalalalarisoluzionerisoluzionerisoluzionerisoluzione perperperper mutuomutuomutuomutuo consensoconsensoconsensoconsenso èèèèconfigurabileconfigurabileconfigurabileconfigurabile solosolosolosolo qualoraqualoraqualoraqualora siasiasiasia accertataaccertataaccertataaccertata unaunaunaunachiarachiarachiarachiara eeee certacertacertacerta comunecomunecomunecomune volontvolontvolontvolontààààCorte di Cassazione, Civile Sez. 5 sent. n.3992 del 27 febbraio 2015La giurisprudenza della Corte di Cassazione(cfr ex plurimis Cass. n. 1223 del 2013; Cass.n. 16932 del 2011; Cass. n. 23319 del 2010;Cass. n. 23554 del 2004) ritiene che nelgiudizio instaurato per il riconoscimento di ununico rapporto di lavoro a tempoindeterminato, sul presupposto dell'illegittimaapposizione al contratto di un termine finalescaduto, è configurabile la risoluzione delrapporto per mutuo consenso, qualora siaaccertata- per il tempo trascorso dopo laconclusione dell'ultimo contratto, nonché, perle modalità di tale conclusione, per ilcomportamento tenuto dalle parti e per altreeventuali circostanze significative- una chiarae certa comune volontà delle parti di porre finead ogni rapporto lavorativo; la valutazione delsignificato e della portata di tali elementispetta al giudice.

InInInIn materiamateriamateriamateria didididi tutelatutelatutelatutela deldeldeldel dipendente,dipendente,dipendente,dipendente, ililililrapportorapportorapportorapporto causalecausalecausalecausale tratratratra eventoeventoeventoevento eeee dannodannodannodanno vavavavariconosciutpriconosciutpriconosciutpriconosciutp adadadad ogniogniogniogni antecedenteantecedenteantecedenteantecedente chechecheche abbiaabbiaabbiaabbiacontribuito,contribuito,contribuito,contribuito, ancheancheancheanche inininin manieramanieramanieramaniera indirettaindirettaindirettaindiretta eeeeremota,remota,remota,remota, allaallaallaalla produzioneproduzioneproduzioneproduzione dell'evento.dell'evento.dell'evento.dell'evento.Corte di Cassazione, Civile Sez. L sent. n. 4992 del12 marzo 2015In materia di responsabilità del datore dilavoro nei confronti della dipendente perviolazione dell'obbligo di sicurezza ex articolo2087 cod.civ, l'esistenza di fattori concausaliextralavorativi, nella produzione del danno,non rilevano per escludere il valore causaleaccertato dei fatti lavorativi, atteso che è deltutto consolidato il principio (affermato daultimo da Sez. L, Sentenza n. 23990 del11/11/2014 e da Sez. L, Sentenza n. 13954 del

Page 28: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 28 di 133

19/06/2014) secondo il quale, in materia diinfortuni sul lavoro e malattie professionali,trova applicazione la regola contenuta nell'art.41 cod. pen., per cui il rapporto causale traevento e danno è governato dal principiodell'equivalenza delle condizioni, secondo ilquale va riconosciuta l'efficienza causale adogni antecedente che abbia contribuito, anchein maniera indiretta e remota, alla produzionedell'evento, salvo che il nesso eziologico siainterrotto dalla sopravvenienza di un fattoresufficiente da solo a produrre l'evento, tale dafar degradare le cause antecedenti a semplicioccasioni.

PerPerPerPer ilililil demansionamento,demansionamento,demansionamento,demansionamento, bisognabisognabisognabisogna valutarevalutarevalutarevalutaresesesese lelelele nuovenuovenuovenuove mansionimansionimansionimansioni salvaguardanosalvaguardanosalvaguardanosalvaguardano lalalalaprofessionalitprofessionalitprofessionalitprofessionalitàààà acquisitaacquisitaacquisitaacquisita daldaldaldal lavoratore.lavoratore.lavoratore.lavoratore.Corte di Cassazione, Civile Sez. L sent. n. 1916 del3 febbraio 2015Per costante insegnamento giurisprudenziale diquesta Corte Suprema, il divieto ex art. 2103c.c, di variazioni in peius delle mansioni operaanche quando al lavoratore, pur nella formaleequivalenza delle precedenti e delle nuovemansioni, siano assegnate di fatto mansionisostanzialmente inferiori quanto a contenutoprofessionale.Pertanto, nell’indagine circa l’esistenza omeno di un’equivalenza tra le vecchie e lenuove mansioni non basta il riferimento inastratto al livello di categoria, ma è necessarioaccertare che le nuove mansioni siano aderentialla specifica competenza tecnicoprofessionale del dipendente e siano tali dasalvaguardarne il livello professionaleacquisito, in una prospettiva dinamica divalorizzazione della capacità di arricchimentodel bagaglio di conoscenze ed esperienze (cfr.,ex aliis, Cass. n. 5798/13; Cass. n. 16190/07;Cass. n. 17351/05; Cass. n. 14666/04; Cass. n.14150/02; Cass. n. 8577/99; Cass. n.19775/97).Ciò è coerente con la statuizione di Cass. S.U.n. 25033/06, secondo cui, in sintesi, ilbaricentro dell’art. 2103 c.c. è dato dallaprotezione della professionalità acquisita dalprestatore di lavoro.

NelNelNelNel licenziamentolicenziamentolicenziamentolicenziamento perperperper giustificatogiustificatogiustificatogiustificato motivomotivomotivomotivoperperperper ragioniragioniragioniragioni organizzative,organizzative,organizzative,organizzative, èèèè ilililil datoredatoredatoredatore didididilavorolavorolavorolavoro chechecheche devedevedevedeve provareprovareprovareprovare l'inutilizzabilitl'inutilizzabilitl'inutilizzabilitl'inutilizzabilitààààaliundealiundealiundealiunde deldeldeldel lavoratorelavoratorelavoratorelavoratoreCorte di Cassazione, Sezioni Unite Civili, sentenzan. 4628 del 6 marzo 2015Si è infatti affermato (tra le tante, Sez. L,Sentenza n. 3040 del 08/02/2011) che, in temadi licenziamento per giustificato motivooggettivo determinato da ragioni tecniche,organizzative e produttive, compete al giudice- che non può, invece, sindacare la scelta deicriteri di gestione dell'impresa, espressionedella libertà di iniziativa economica tutelatadall'art. 41 Cost. - il controllo in ordineall'effettiva sussistenza del motivo addotto daldatore di lavoro, in ordine al quale il datore dilavoro ha l'onere di provare, anche medianteelementi presuntivi ed indiziari, l'impossibilitàdi una differente utilizzazione del lavoratore inmansioni diverse da quelle precedentementesvolte.Per altro verso, va pure evidenziato (con Sez.L, Sentenza n. 18416 del 01/08/2013) che ènecessario, al fine di ritenere raggiunta laprova dell'inutilizzabilità "aliunde" dellavoratore licenziato, che il datore medesimo,su cui grava l'onere probatorio, indichieventuali assunzioni effettuate, il relativoperiodo, le qualifiche e le mansioni affidate ainuovi dipendenti e dimostri che queste ultimenon siano da ritenersi equivalenti a quellesvolte dal lavoratore licenziato, tenuto contodella professionalità da questi raggiunta.

IlIlIlIl medicomedicomedicomedico eeee l'entel'entel'entel'ente sanitariosanitariosanitariosanitario sonosonosonosonocontrattualmentecontrattualmentecontrattualmentecontrattualmente impegnatiimpegnatiimpegnatiimpegnati alalalal risultatorisultatorisultatorisultatodovutodovutodovutodovuto....Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laRegione Lombardia, sentenza n. 40 del 18 marzo2015In materia di responsabilità medica,l’orientamento della Suprema Corte, risultaespresso nelle recenti sentenze (Sez. III° n.24791/2008 e n. 8826/2007) in cui, inconformità a precedente giurisprudenza, siafferma: “La responsabilità del medico inordine al danno subito dal paziente presupponela violazione dei doveri inerenti allosvolgimento della professione, tra cui il doveredi diligenza da valutarsi in riferimento allanatura della specifica attività esercitata; tale

Page 29: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 29 di 133

diligenza non è quella del buon padre difamiglia ma quella del debitore qualificato aisensi dell’art.1176 c.c., comma 2, checomporta il rispetto degli accorgimenti e delleregole tecniche obbiettivamente connesseall'esercizio della professione ... con impiegodelle energie e dei mezzi normalmente edobiettivamente necessari od utili, in relazionealla natura dell'attività esercitata, voltoall'adempimento della prestazione dovuta ed alsoddisfacimento dell'interesse creditorio,nonché ad evitare possibili eventi dannosi”.La giurisprudenza di legittimità ha più volteaffermato che il medico e l'ente sanitario sonocontrattualmente impegnati al risultato dovuto(cfr. Cass. n. 9471 del 19 maggio 2004), quellocioè conseguibile secondo criteri di normalità,da apprezzarsi in relazione alle condizioni delpaziente, alla abilità tecnica del primo e allacapacità tecnico-organizzativa del secondo (cfr.Cass., n. 589 del 22 dicembre 1999 e n. 103dell’8 gennaio 1999). Il normale esito dellaprestazione dipende allora da una pluralità difattori, quali il tipo di patologia, le condizionigenerali del paziente, lo stato della tecnica edelle conoscenze scientifiche (stato dell'arte),l'organizzazione dei mezzi adeguati per ilraggiungimento degli obiettivi in condizioni dinormalità, ecc..Di conseguenza, la diligenza del professionista,o la difficoltà di un intervento, vanno valutatein concreto, rapportandole al livello dispecializzazione del professionista e allestrutture tecniche a sua disposizione, sicché ilmedesimo deve, da un canto, valutare conprudenza e scrupolo i limiti della propriaadeguatezza professionale, ricorrendo ancheall'ausilio di un consulto (se la situazione non ècosì urgente da sconsigliarlo), e, dall’altro,deve adottare tutte le misure volte ad ovviarealle carenze strutturali ed organizzativeincidenti sugli accertamenti diagnostici e suirisultati dell'intervento, e laddove ciò non siapossibile, deve informare il paziente,eventualmente consigliandogli, se mancal’urgenza di intervenire, il ricovero in unastruttura più idonea (cfr. Cass. n. 12273 del 5luglio 2004, n. 11316 del 21 luglio 2003 e n.6318 del 16 maggio 2000).

InInInIn tematematematema didididi responsabilitresponsabilitresponsabilitresponsabilitàààà medica,medica,medica,medica, ilililil pazientepazientepazientepazientedevedevedevedeve provareprovareprovareprovare solosolosolosolo ilililil peggioramento,peggioramento,peggioramento,peggioramento, nonnonnonnon lalalalacolpacolpacolpacolpa deldeldeldel medico.medico.medico.medico. E'E'E'E' ilililil medicomedicomedicomedico chechecheche devedevedevedeveprovareprovareprovareprovare chechecheche hahahaha eseguitoeseguitoeseguitoeseguito tuttotuttotuttotutto correttamentecorrettamentecorrettamentecorrettamenteCorte di Cassazione. Sez. III, sentenza n. 5590 del20 marzo 2015E' errato il presupposto che sia il danneggiato adover provare la colpa in concreto del medico,ovvero che debba indicare positivamente qualicomportamenti imperiti o negligenti questiabbia posto in essere, dotati di efficienzacausale sull'aggravamento della condizione delpaziente. Il contenuto dell'onere probatorio acarico del paziente- danneggiato si limita, incaso di esito peggiorativo dell'intervento, allaprova di essersi sottoposto all'intervento pressola struttura e di aver riportato, a causadell'intervento, un obiettivo peggioramentodelle proprie condizioni fisiche che si trovi inrapporto di causalità con l'intervento stesso.Spetterà poi al medico o alla struttura ( inquesto caso è stata evocata in giudizio la solastruttura sanitaria) dimostrare non soltanto dinon aver compiuto alcun errore nellaesecuzione dell'intervento ma anche chel'obiettivo aggravamento sia dovuto a causanon imputabile alla struttura, esterna quindirispetto alla esecuzione dell'intervento stesso.In definitiva, le regole di distribuzione deglioneri probatori fanno si che, a tutela delpaziente che si affida ad una struttura sanitariaper sottoporsi ad un intervento chirurgico,l'onere probatorio del medico, nel fornire laprova liberatoria dalla sua responsabilità ècorrettamente adempiuto laddove questi non silimiti a provare la correttezza della propriaprestazione, ma sia in grado di dimostrareanche, in positivo, che l'esito infausto è dovutoad un altro evento individuato (preesistente osopravvenuto) indipendente dalla propriavolontà e sfera di controllo.

NelloNelloNelloNello stessostessostessostesso sensosensosensosensoCorte di Cassazione. Sez. III, sentenza n. 7354 del13 aprile 2015Nell'imputazione per omissione colposa, ilgiudizio causale assume come termine inizialela condotta omissiva del comportamentodovuto (Cass. n. 20328 del 2006; Cass. n.21894 del 2004; Cass. n. 6516 del 2004; Cass.22/10/2003, n. 15789).Ove sia ravvisabile una tale condotta, il rischio

Page 30: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 30 di 133

dell'incertezza circa l'effettiva derivazione deldanno da quel comportamento grava a caricodell'inadempiente; non a carico deldanneggiato.

SecondoSecondoSecondoSecondo l'Avvocatol'Avvocatol'Avvocatol'Avvocato GeneraleGeneraleGeneraleGenerale pressopressopressopresso lalalalaCorteCorteCorteCorte didididi GiustiziaGiustiziaGiustiziaGiustizia Europea,Europea,Europea,Europea, lelelele oreoreoreore didididiformazioneformazioneformazioneformazione deglideglideglidegli specializzandispecializzandispecializzandispecializzandicostituisconocostituisconocostituisconocostituiscono orarioorarioorarioorario didididi lavorolavorolavorolavoroConclusioni dell’Avvocato Generale, presentate il19 marzo 2015, Causa C-87/14L'Avvocato Generale ha proposto alla Corte didichiarare che, escludendo in pratica le ore diformazione dei medici ospedalierispecializzandi («non consultant hospitaldoctors») previste dal quadro orario al di fuoridei periodi di guardia dalla nozione di «orariodi lavoro», ai sensi dell’articolo 2, punto 1,della direttiva 2003/88/CE del Parlamentoeuropeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003,concernente taluni aspetti dell’organizzazionedell’orario di lavoro, l’Irlanda è venuta menoagli obblighi che le incombono in forza di taledisposizione e degli articoli 3, 5 e 6 di taledirettiva.

IlIlIlIl terminetermineterminetermine perperperper l'impugnazionel'impugnazionel'impugnazionel'impugnazione giudizialegiudizialegiudizialegiudiziale deldeldeldellicenziamentolicenziamentolicenziamentolicenziamento decorredecorredecorredecorre dalladalladalladalla spedizionespedizionespedizionespedizionedell'impugnazionedell'impugnazionedell'impugnazionedell'impugnazione extragiudiziale.extragiudiziale.extragiudiziale.extragiudiziale.Corte di Cassazione, Civile Sez. L sent. n. 5717 del20 marzo 2015La lettera della disposizione contenutanell'art.32, comma 1, 1. n.183 del 2010,modificato dall'art. 1, comma 38, 1. n.92 del2012 che commina l'inefficacia"dell'impugnazione" extragiudiziale nonseguita da tempestiva azione giudiziale,dimostra come dal primo dei due atti debbadecorrere il termine per compiere il secondo, enon dalla fine dei sessanta giorni concessi perl'impugnazione stragiudiziale.L'esigenza di celerità, intesa a tutelarel'interesse del datore di lavoro alla certezza delrapporto, indica ancora che il termine debbadecorrere dalla spedizione e non dallaricezione dell'atto."

InInInIn materiamateriamateriamateria didididi compensicompensicompensicompensi percepitipercepitipercepitipercepiti inininin difettodifettodifettodifettodidididi autorizzazione:autorizzazione:autorizzazione:autorizzazione: 1)1)1)1) lalalala giurisdizionegiurisdizionegiurisdizionegiurisdizione èèèè delladelladelladellaCorteCorteCorteCorte deideideidei Conti;Conti;Conti;Conti; 2)2)2)2) lalalala prescrizioneprescrizioneprescrizioneprescrizione decorredecorredecorredecorredaldaldaldal momentomomentomomentomomento inininin cuicuicuicui pupupupuòòòò essereessereessereessere fattofattofattofatto valerevalerevalerevalere ilililildirittodirittodirittodiritto....

Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laRegione Lombardia, sentenza n. 42 del 20 marzo2015Il Collegio evidenzia che il comma 7-bis deld.lgs. n. 165 (introdotto dalla legge n. 190 del2012) è una norma di natura non innovativa,ma meramente ricognitiva di un pregressoprevalente indirizzo (Cass. SS.UU. n. 22688del 2 novembre 2011) tendente a radicare incapo alla Corte dei Conti la giurisdizione inmateria, escludendo quella del giudiceordinario propugnata da un minoritarioindirizzo giurisprudenziale (Sez. Lombardia, n.31del 27 gennaio 2012, riformata in appello daSez. I°, n. 406 del 13 marzo 2014) sulla basedi una qualificazione della pretesa in chiavecivilistica-lavoristica (Sez. Lombardia n. 216del 25 novembre 2014).A tal proposito è importante rammentare che ildiritto al risarcimento del danno all’erario siprescrive nel termine di cinque anni,decorrente dal suo verificarsi, ovvero, nel casodi occultamento doloso, dalla data della suascoperta.Sul punto la tesi della Procura diverge daquella della difesa con riguardoall’individuazione del dies a quo da cui fardecorrere la prescrizione del diritto alrisarcimento del danno di cui si tratta, attesoche la prima ritiene, a differenza della seconda,che il soggetto abbia posto in essere unacondotta tesa all’occultamento del dannoerariale contestato.Al riguardo, questa Sezione deve rilevare che,nel caso in esame, non è corretta laprospettazione del concetto di occultamentodoloso del danno così come avanzata dallaProcura. Ciò perché il carattere dolosodell’occultamento non coincide con lacommissione dolosa del fatto dannoso ma lasua sussistenza richiede un'ulteriore condottaindirizzata a impedire la conoscenza del fatto.In concreto, perché di occultamento doloso sipossa parlare, occorre un comportamento che,pur se può comprendere la causazione del fattodannoso, deve tuttavia includere attispecificamente volti a prevenire ildisvelamento di un danno ancora in fierioppure a nascondere un danno ormai prodotto(Sez. III° n. 830/2012; Sez. I° n. 85/2012; Sez.Sicilia n. 1/2012; Sez. II° n. 27/2009).

Page 31: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 31 di 133

Tuttavia, nel caso di specie, al fine diindividuare esattamente il dies a quo da cui fardecorrere la prescrizione del diritto alrisarcimento del danno è necessarioconsiderare quanto in proposito declinatodall’art. 2935 del codice civile ovvero che “laprescrizione comincia a decorrere dal giorno incui il diritto può essere fatto valere”.Tanto precisato, è evidente chel’Amministrazione di appartenenza delconvenuto non poteva e non certo per colpa adessa imputabile, far valere il proprio diritto alrisarcimento del danno, se nonsuccessivamente all’attività investigativa dellaGuardia di Finanza, poi sfociata nellarelazione indirizzata al Requirente in data 4dicembre 2013. In proposito il Collegio deverilevare anche che l’affermazione della difesasecondo cui “… l’attività libero professionalein contestazione era ben nota in ambitoscolastico” risulta assolutamente non provata,non essendoci in atti alcuna evidenzadocumentale che confermi quanto attestatodalla difesa dello Ioele.In sostanza, prima di tale data non potevaessere nemmeno conoscibile da partedell’Amministrazione di appartenenza,secondo normali criteri di diligenza, ilcomportamento antigiuridico posto in esseredal convenuto (SS.RR. QM n. 2 del 15gennaio 2003).

IlIlIlIl divietodivietodivietodivieto didididi superare,superare,superare,superare, pagandopagandopagandopagando gligligligli incentiviincentiviincentiviincentiviallaallaallaalla progettazione,progettazione,progettazione,progettazione, ilililil 50%50%50%50% delladelladelladellaretribuzioneretribuzioneretribuzioneretribuzione ,,,, sisisisi applicaapplicaapplicaapplica dadadadallll 19191919 agostoagostoagostoagosto 2014.2014.2014.2014.Corte dei Conti , Sezione delle autonomie, n.11/2015/QMIG, dep. 24 marzo 2015.Il Comune istante ha sottoposto alla SezioneLiguria quattro quesiti riguardanti la disciplinaintertemporale degli incentivi allaprogettazione risultante a seguito dell’entratain vigore della legge n. 114/2014 diconversione del DL 90/2014. I quesitiriguardavano in particolare: 1) la possibilitàper l’Amministrazione di liquidare ad oggi gliincentivi riferiti a lavori ed opere portate acompimento – compresa la fase di collaudo –prima della data di entrata in vigore della leggedi conversione del d.l. n. 90/2014 (19 agosto2014); 2) le modalità di liquidazionedell’incentivo nel caso di lavori ed opere

iniziate prima dall’anzidetta data e portate acompimento successivamente; 3) l’operatività,a decorrere dal 19 agosto 2014, dell’esclusionedal novero dei beneficiari degli incentivi allaprogettazione del personale con qualificadirigenziale; 4) l’applicabilità del limiteimposto ex novo dall’ art.13 bis di nonsuperare il 50% del trattamento economicocomplessivo annuo lordo spettante al singolodipendente solo per i pagamenti di incentiviriferiti a prestazioni rese anteriormente allapredetta data, ma non ancora liquidate, ovveroanche a lavori ed opere portate a compimentoprima del 19 agosto 2014.La Sezione delle Autonomie sulla questione dimassima, enuncia il seguente principio didiritto: “l’obbligo di non superare nellacorresponsione di incentivi al singolodipendente, nel corso dell’anno, l’importo del50 per cento del trattamento economicocomplessivo annuo lordo, è applicabile alpagamento degli incentivi dovuti per attivitàtecnico-professionali espletate dai dipendentiindividuati dalla norma a far data dall’entratain vigore della legge di conversione del d.l. 24giugno 2014, n. 90”.

DeveDeveDeveDeve essereessereessereessere riconosciutariconosciutariconosciutariconosciuta l'anzianitl'anzianitl'anzianitl'anzianitàààà didididiservizioservizioservizioservizio ancheancheancheanche aiaiaiai lavoratorilavoratorilavoratorilavoratori "stabilizzati"."stabilizzati"."stabilizzati"."stabilizzati".Consiglio di Stato, Sez. 6, sentenza n. 1636 del 30marzo 2015Se è vero, infatti, che le prove selettive,previste per le procedure di stabilizzazione dicui all’art. 1, comma 519 non hanno vera epropria natura concorsuale (in deroga alprincipio, di cui all’art. 97 della Costituzione:cfr. in tal senso Corte Cost. n. 127 del 2011 cit.e Cons. St., sez. IV, 12 luglio 2010, n. 4495) èanche vero che le stesse costituiscono –unitamente all’esperienza professionaleacquisita e ad un sistema di avanzamenti incarriera, di stampo meritocratico – unadeguato presupposto per garantire la parità ditrattamento rispetto al personale di ruolo, dicui alla direttiva 1999/70, senza che sussistanoragioni oggettive di deroga, l’art. 75 del d.l. n.112 del 2008 (soppresso in sede diconversione, ma con effetti fatti salvi dall’art.1, comma 2, della legge n. 133 del 6 agosto2008).

Page 32: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 32 di 133

Quindi le progressioni di carriera devonoessere espressamente riferite anche alpersonale con contratto a tempo determinato,che non possono non essere considerate – perevitare discriminazioni rispetto al personale diruolo, valutato contestualmente e con lemedesime modalità – rientranti nell’“anzianitàdi servizio”, da riconoscere in sede distabilizzazione

L'ASLL'ASLL'ASLL'ASL èèèè responsabileresponsabileresponsabileresponsabile civilmentecivilmentecivilmentecivilmente deldeldeldel fattofattofattofattoillecitoillecitoillecitoillecito deldeldeldel medicomedicomedicomedico convenzionato.convenzionato.convenzionato.convenzionato.Corte di Cassazione, Civile Sez. 3 sent. n. 6243 del27 marzo 2015L'ASL è responsabile civilmente, ai sensidell'art. 1228 cod. civ., del fatto illecito che ilmedico, con essa convenzionato perl'assistenza medico-generica, abbia commessoin esecuzione della prestazione curstiva, overesa nei limiti in cui la stessa è assicurata egarantita dal S.S.N. in base ai livelli stabilitisecondo la legge.

LaLaLaLa P.A.P.A.P.A.P.A. èèèè responsabileresponsabileresponsabileresponsabile civilmentecivilmentecivilmentecivilmente ancheancheancheanche deldeldeldeldannodannodannodanno provocatoprovocatoprovocatoprovocato dadadada fattofattofattofatto dolosodolosodolosodoloso deldeldeldel propriopropriopropriopropriodipendente.dipendente.dipendente.dipendente.Corte di Cassazione, Penale Sez. 6 sent. n.13799/2015Ciò premesso, giudica questa Corte che vadaaffermato il principio di diritto che sussiste lapotenziale responsabilità civile della PubblicaAmministrazione per le condotte di propridipendenti che, sfruttando l'adempimento difunzioni pubbliche ad essi espressamenteattribuite, ed in esclusiva ragione di un taleadempimento che quindi costituiscel'occasione necessaria e strutturale del contatto,tengano condotte, anche di rilevanza penale epur volte a perseguire finalità esclusivamentepersonali, che cagionino danni a terzi,ogniqualvolta le condotte che cagionano dannorisultino non imprevedibile ed eterogeneosviluppo di un non corretto esercizio di talifunzioni. La conclusione si impone in ragionedell'assenza di alcuna ragione di ordinecostituzionale per escludere la responsabilitàdella Pubblica Amministrazione (cui indefinitiva compete la selezione el'organizzazione delle persone che in concretosvolgono le sue proprie funzioni) per i danniche il non corretto, ma tuttavia nonassolutamente imprevedibile ed eterogeneo,

esercizio della funzione cagioni a terzicoinvolti nell'esercizio della funzione. Anzi,come è stato osservato, il sensodell'introduzione del principio di responsabilitàdella Pubblica Amministrazione per fatto deipropri dipendenti con l'art. 28 Cost. è nelladirezione esattamente contraria: più che lamancanza di un principio negativo, vi èl'affermazione espressa di un principiopositivo.

NonNonNonNon vivivivi èèèè lalalala giurisdizionegiurisdizionegiurisdizionegiurisdizione delladelladelladella CorteCorteCorteCorte deideideideiContiContiContiConti perperperper gligligligli indebitiindebitiindebitiindebiti percepitipercepitipercepitipercepiti dopodopodopodopo ililililcongedocongedocongedocongedoCorte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per ilVeneto, sentenza n. 52 del 15 aprile 2015L'art. 52 del TU delle leggi sulla Corte deiconti, approvato con RD 12 luglio 1934n.1214, espressamente prevedel'assoggettamento alla giurisdizione contabiledegli impiegati (civili e militari) che,nell'esercizio delle loro funzioni, abbianocagionato danno allo Stato o ad altraamministrazione da cui dipendono.Nel caso che ci occupa, invero, il convenuto -dispensato dal servizio e collocato in congedo- non aveva più obblighi funzionali neiconfronti della amministrazione diappartenenza, in quanto non più investito dellosvolgimento, in modo continuativo, di alcunaattività in favore della pubblicaamministrazione, con inserimento nellaorganizzazione della medesima e conparticolari vincoli ed obblighi connessi alrapporto di impiego pubblico.Il pagamento di retribuzioni non dovute siconfigura, pertanto, quale indebito oggettivo,che, ai sensi dell'art.2033 del codice civile,attribuisce a chi ha eseguito il pagamento ildiritto di ripetere ciò che ha pagato, con leforme e nei modi previsti dalla legge, e nonnell'ambito di un giudizio di responsabilitàamministrativa.L'Amministrazione pubblica, infatti, deveprocedere al recupero delle sommeindebitamente corrisposte, ove possibile, aisensi dell'art.3 del RD 19 gennaio 1939 n.295,avente ad oggetto il recupero dei crediti versoimpiegati e pensionati; ove il recupero non siastato possibile tramite adempimento spontaneoo ritenute su altri emolumenti,

Page 33: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 33 di 133

l'Amministrazione potrà procedere tramiteiscrizione a ruolo, ai sensi del D.lgs. 46/1999(salva la successiva opposizionedell'interessato dinnanzi al giudice ordinario)ovvero attraverso un ordinario processo civiledi cognizione.Rimane, ovviamente, ferma la responsabilità,per danno all'erario, a carico di chi non abbiatempestivamente provveduto ai recuperi,determinando la prescrizione del diritto adottenere la ripetizione di quanto indebitamentecorrisposto.Tanto premesso, va dichiarato il difetto digiurisdizione della Corte dei conti sulladomanda proposta dal Procuratore regionalenei confronti dell'odierno convenuto.

NelNelNelNel casocasocasocaso didididi prestazioniprestazioniprestazioniprestazioni svoltesvoltesvoltesvolte senzasenzasenzasenzaautorizzazione,autorizzazione,autorizzazione,autorizzazione, ilililil dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerariale èèèè alalalal nettonettonettonettodelledelledelledelle imposteimposteimposteimposte pagatepagatepagatepagateCorte dei Conti Sezione GiurisdizionaleLombardia, sentenza n. 54 del 16 aprile 2015In materia di prestazioni extralavorative svoltesenza la prescritta autorizzazione, l’importointroitato contra legem va riversatoall’amministrazione di appartenenza ex art. 53,co. 7, d.lgs. n. 165.Circa il suo computo al netto o al lordo dellatassazione, ritiene il Collegio, in consapevolecontrasto con minoritari indirizzi di questaCorte (Sez. Campania n. 14 del 14 gennaio2010; Sez. Liguria n. 50 del 29 marzo 2013;Sez. Puglia n. 1558 del 27 novembre 2013), ein sintonia con un prevalente e più ragionevoleindirizzo giurisprudenziale (v. Cons. Stato, Sez.III, 4 luglio 2011 n. 3984; Cons .Stato, Sez. VI,2 marzo 2009 n. 1164; TAR Lombardia, Sez.IV, 7 marzo 2013 n. 614; C. conti, Sez. III,27.3.2014 n. 167, e n. 273 del 6 maggio 2014;Sez. Toscana, 8.9.2014 n. 159; Sez. Lazio n.897 del 16 dicembre 2013; Sez. Lombardia 25novembre 2014 n. 216 e 30 dicembre 2014 n.233), che l'interpretazione dell'art. 53, co. 7d.lgs. 165/2001 deve essere nel senso che lasomma da recuperare è quella al netto delleimposte già corrisposte dalla convenuta a titolodi ritenuta d’acconto, ovvero l’importoeffettivamente entrato nella sfera patrimonialedel dipendente.

NonNonNonNon sisisisi pupupupuòòòò liquidareliquidareliquidareliquidare l'incentivol'incentivol'incentivol'incentivo aaaa sesesese stessi:stessi:stessi:stessi: èèèèdannodannodannodanno erariale.erariale.erariale.erariale.Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per laRegione Puglia, sentenza n. 203 del 14 aprile 2015La vicenda tratta di un dirigente del settorefinanziario, che con determina ha liquidato alpersonale del suo servizio, compreso se stesso,delle somme a titolo di incentivi per ilrecupero dell'evasione dell'ICI.Il Collegio ha ritenuto che il convenuto, anchein ragione della sua qualifica dirigenziale, nonpoteva evidentemente ignorare l’obbligo diastenersi dall’ assumere provvedimenti neiquali fosse personalmente interessato e,comunque, in situazione di conflitto diinteressi, si è, ciò nondimeno, autoliquidato,con le determine de quibus, rilevanti importi, acarico dell’ Amministrazione di appartenenza,a titolo di compensi incentivanti, con uncomportamento che, appare, pertanto,palesemente connotato, quanto meno, da colpagrave, siccome improntato a straordinarianegligenza ed imperizia ed a manifestodisinteresse per gli interessi finanziari dell’Amministrazione.

GliGliGliGli incarichiincarichiincarichiincarichi didididi collaborazionecollaborazionecollaborazionecollaborazione possonopossonopossonopossonoessereessereessereessere affidatiaffidatiaffidatiaffidati aiaiaiai pensionati;pensionati;pensionati;pensionati; ilililil divietodivietodivietodivieto vigevigevigevigesolosolosolosolo perperperper gligligligli incarichiincarichiincarichiincarichi didididi studiostudiostudiostudio eeee consulenza.consulenza.consulenza.consulenza.Corte dei Conti, Sezione Centrale del controllo dilegittimità sugli atti del Governo e delleAmministrazioni dello Stato, Deliberazione n.SCCLEG/5/2015/PREVIl divieto introdotto dall’art. 6 del decreto-legge 90/2014, è circoscritto agli “incarichi distudio” e agli “incarichi di consulenza” (oltreche agli “incarichi dirigenziali”), quindi ritieneil Collegio che il contratto di collaborazioneper specifiche prestazioni richieste nell’ambitodell’attività di giornalista, non possa esserericondotto ad alcuna delle predette tipologie.Così posta la questione, emerge che il divietointrodotto dalla norma in questione, è davalutare alla stregua del criterio di strettainterpretazione enunciato dall’art. 14 dellepreleggi, che non consente operazioniermeneutiche di indirizzo estensivo, fondatesull’analogia.

L'incaricoL'incaricoL'incaricoL'incarico didididi sostituzionesostituzionesostituzionesostituzione hahahaha caratterecaratterecaratterecarattere didididieccezionaliteccezionaliteccezionaliteccezionalitàààà eeee limitatezzalimitatezzalimitatezzalimitatezza nelnelnelnel tempo,tempo,tempo,tempo, nonnonnonnon èèèèidoneoidoneoidoneoidoneo aaaa sopperiresopperiresopperiresopperire allaallaallaalla carenzacarenzacarenzacarenza didididi personale.personale.personale.personale.

Page 34: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 34 di 133

Corte dei Conti, Sezione Regionale di controllo perLa Puglia, Deliberazione n. 107/2015/PREVSul ricorso all’istituto della reggenza ingenerale (verticale o orizzontale) si è formato,nel corso degli anni, un generale orientamentorestrittivo della Corte dei conti, fondato sullaconsiderazione del carattere di eccezionalità elimitatezza temporale dell’istituto,ontologicamente estraneo alla fisiologiadell’organizzazione amministrativa e, cometale, non idoneo a sopperire ad una carenzaorganica di personale, tanto più se conosciuta eprevedibile. Vale, al riguardo, richiamare inumerosi precedenti delle Sezioni regionali dicontrollo (Sez. Contr. Calabria n.7/2003, Sez.Contr. Abruzzo n.12/2005, Sez. Contr. Molisen.120/2012, Sez. Contr. Marche n.61/2013),nonché l’orientamento espresso dalla Sezionecentrale del controllo di legittimità (deliberen.5/2003 e n.7/2009).L’orientamento restrittivo della Corte dei conti,che fa perno sulla specifica natura dell’istitutodella reggenza e, più in generale, sullaspecifica natura degli incarichi ad interim,trova conferma, peraltro, anche in unconsolidato orientamento della Cassazione cheritiene l’istituto della reggenza un istitutoeccezionale, contrassegnato dai caratteri dellatemporaneità e straordinarietà, il quale siconfigura quando, in caso di vacanzatemporanea nella titolarità di un organo dovutaa cause imprevedibili, possa profilarsi ilpericolo di un pregiudizio in ordine alconseguimento degli interessi pubblicidell'amministrazione (Sez. un., 16 febbraio2011, n.3814; Sez. un., 22 febbraio 2010,n.4063; Sez. lav., 28 marzo 2013 n.7823; Sez.Lav., 6 marzo 2013, n.5550; Sez. lav., 12ottobre 2011, n.20978; Sez. lav., 3 marzo 2010,n.5116). Secondo la Cassazione, che richiamaal riguardo il costante orientamento della Cortedei conti, l'istituto della reggenza richiede lapresenza di un ulteriore presupposto per laconfigurazione di tale particolare fattispecie ecioè che il procedimento di copertura del postovacante sia stato avviato nei termini di tempoordinariamente previsti a tal fine (Sez. lav., 28ottobre 2011, n.22547 e n.22546). L’ipotesidella reggenza costituisce, infatti, unaspecificazione dei compiti di sostituzione deltitolare assente o impedito “in attesa della

destinazione del dirigente titolare” (Cass., Sez.lav., 5 ottobre 2007, n.20890), essendo “lareggenza … consentita … solo allorquando siastato aperto il procedimento di copertura delposto vacante e nei limiti di tempoordinariamente previsti per tale copertura”(Cass., Sez. lav., 7 gennaio 2009, n.54).Il principio sopra enunciato sul carattere distraordinarietà e temporaneità dell’istitutodella reggenza è, peraltro, confermato ancheda quei precedenti della Corte dei conti che,solo in considerazione delle specificità dei casi,hanno ammesso al visto ed alla conseguenteregistrazione i relativi provvedimenti(deliberazione n.5/2013 della Sezioneregionale di controllo per il Piemonte e,precedentemente, deliberazione n.2/2008 dellaSezione centrale del controllo di legittimità).Si trattava, in quei casi, di provvedimenticomunque necessitati per garantire lacontinuità dell’azione amministrativa e rispettoai quali l’Organo competente ad adottarli(Prefetto) non disponeva di strumentiorganizzativi alternativi o funzionali al buonandamento della Pubblica Amministrazione,arrestandosi le proprie competenze dirette arimuovere lo stato di necessità alla merasegnalazione della vacanza d’organico e allarelativa richiesta di copertura del posto.

AiAiAiAi finifinifinifini delladelladelladella concessioneconcessioneconcessioneconcessione deldeldeldel congedocongedocongedocongedoretribuitoretribuitoretribuitoretribuito didididi 2222 annianniannianni pepepepe assistenzaassistenzaassistenzaassistenza alalalal disabiledisabiledisabiledisabileconvivente,convivente,convivente,convivente, lalalala presenzapresenzapresenzapresenza nelnelnelnel nucleonucleonucleonucleo familiarefamiliarefamiliarefamiliaredeldeldeldel disabiledisabiledisabiledisabile didididi unununun congiuntocongiuntocongiuntocongiunto appartenenteappartenenteappartenenteappartenente alalalalgradogradogradogrado pipipipiùùùù elevatoelevatoelevatoelevato didididi prioritprioritprioritprioritàààà escludeescludeescludeescludenecessariamentenecessariamentenecessariamentenecessariamente tuttituttituttitutti iiii beneficiaribeneficiaribeneficiaribeneficiari didididi gradogradogradogradoinferioreinferioreinferioreinferioreCorte dei Conti, Sezione Regionale di controlloper il Veneto Deliberazione n. 213/2015/SUCC.La presenza nel nucleo familiare del disabiledi un congiunto appartenente al grado piùelevato di priorità esclude necessariamentetutti i beneficiari di grado inferiore, salva lacomprovata sussistenza di situazionilegittimanti lo scorrimento, giànormativamente individuate.Il fatto, pertanto, che uno dei soggetti cheprecedono nella scala di priorità sia un “nonlavoratore dipendente”, non rappresenta unaulteriore situazione atta a far nascere il dirittoal congedo per il soggetto (nel caso di specie:

Page 35: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 35 di 133

la figlia) che lo segue nella predetta scala.Pertanto, la tesi addotta dall’interessata,sebbene supportata dal parere di un legale, nonappare fondata.

LicenziamentoLicenziamentoLicenziamentoLicenziamento verbaleverbaleverbaleverbale oooo dimissionidimissionidimissionidimissioni deldeldeldellavoratore?lavoratore?lavoratore?lavoratore? L'onereL'onereL'onereL'onere gravagravagravagrava sulsulsulsul datoredatoredatoredatore didididilavoro.lavoro.lavoro.lavoro.Corte di Cassazione, sezione L, sentenza n. 8927del 5 maggio 2015La Corte territoriale aveva maturato ilconvincimento per cui il rapporto di lavorointer partes si sia risolto a seguito del recessodel datore di lavoro intimato verbalmente enon, come sostenuto dal ricorrente, per lavolontà dismissiva del lavoratore, manifestatacon l'abbandono del posto di lavoro.Nell'affrontare appunto il problema dell'oneredella prova, il materiale probatorio deve essereraccolto, da parte del giudice del merito,tenendo conto che nel quadro della normativalimitativa dei licenziamenti, la prova gravantesul lavoratore è limitata alla sua estromissionedal rapporto, mentre la controdeduzione deldatore di lavoro lavoro assume la valenza diun'eccezione in senso stretto, il cui onereprobatorio ricade sull'eccipiente ai sensidell'art. 2697, comma secondo, c.c. (v. daultimo Cass. N. 21684/2011 ma già Cass.6132/2001 e Cass 4760/2000).

InInInIn tematematematema didididi collaborazionicollaborazionicollaborazionicollaborazioni esterne,esterne,esterne,esterne, vivivivi devedevedevedeveessereessereessereessere unaunaunauna realerealerealereale ricognizionericognizionericognizionericognizione delledelledelledelleprofessionalitprofessionalitprofessionalitprofessionalitàààà interne.interne.interne.interne.Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laSardegna, sentenza n. 88 del 13 maggio 2015L’impossibilità di fare ricorso al personaleinterno deve essere dimostrata nello stesso attocon il quale si dispone il conferimentodell’incarico al soggetto esterno (Corte deiconti, Sezione 3^ centrale d’appello, n. 339 del04/05/2012, ). In senso conforme Sezione 2^centrale d’appello, n. 174 del 23/03/2012 (cheriporta sul punto, condividendole, leaffermazioni fatte dalla sentenza appellata),secondo cui “in presenza di un provvedimentodi conferimento di un incarico a terzi (di studio,ricerca o consulenza) che non dà adeguataindicazione della <reale ricognizione> delleprofessionalità presenti nell’Ente, per accertareche non ve ne sia alcuna corrispondente a

quella per la quale l’incarico stesso è statoconferito, il Giudice della responsabilitàerariale è tenuto ad interpretare una siffattalacuna motivazionale non già come <viziodell’atto>, ma come carenza del fattoricognitivo in sé, ossia come carenzadell’accertamento negativo dell’assenza diprofessionalità interna all’Ente”.

L'inadempimentoL'inadempimentoL'inadempimentoL'inadempimento all'obbligoall'obbligoall'obbligoall'obbligo didididiinformazione,informazione,informazione,informazione, pupupupuòòòò assumereassumereassumereassumere rilievorilievorilievorilievo aiaiaiai finifinifinifinirisarcitoririsarcitoririsarcitoririsarcitori ancheancheancheanche inininin assenzaassenzaassenzaassenza didididi unununun dannodannodannodanno allaallaallaallasalute.salute.salute.salute.Corte di Cassazione, Civile sez. III, sentenza n.9331 dell'8 maggio 2015Costituisce principio affermato da questaCorte, e condiviso dal Collegio, quellosecondo cui «In tema di responsabilitàprofessionale del medico, l'inadempimentodell'obbligo di informazione sussistente neiconfronti del paziente può assumere rilievo afini risarcitori - anche in assenza di un dannoalla salute o in presenza di un danno alla salutenon ricollegabile alla lesione del dirittoall'informazione - tutte le volte in cui sianoconfigurabilí, a carico del paziente,conseguenze pregiudizievoli di carattere nonpatrimoniale di apprezzabile gravità derivantidalla violazione del diritto fondamentaleall'autodeterminazione in se stesso considerato,sempre che tale danno superi la soglia minimadi tollerabilità imposta dai doveri di solidarietàsociale e che non sia futile, ossia consistente inmeri disagi o fastidi.» (Cass. n. 2847 del 2010).

AncoraAncoraAncoraAncora unaunaunauna volta:volta:volta:volta: lalalala distribuzionedistribuzionedistribuzionedistribuzione aaaa pioggiapioggiapioggiapioggiadeideideidei fondifondifondifondi perperperper progetti,progetti,progetti,progetti, determinadeterminadeterminadetermina dannodannodannodannoerarialeerarialeerarialeerarialeCorte dei Conti, Sezione Terza GiurisdizionaleCentrale d’Appello, Sentenza n. 301 del 20 maggio2015Il Procuratore regionale conveniva il dirigenteper i progetti obiettivo per cui non risultavanorispettate le condizioni normativamentepreviste per il loro finanziamento. Inparticolare, i progetti non risultavano redattipreventivamente, risolvendosi le note che lidisponevano in una mera distribuzione disomme a consuntivo, né risultava alcunacertificazione del lavoro svolto (non solo intermini quantitativi) da parte del Nucleo di

Page 36: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 36 di 133

valutazione, in violazione all’espressaprevisione in tal senso dell’art. 6 del C.C.N.L.del 31.03.1999La Sezione di Appello ha condiviso tutti imotivi della gravata sentenza di primo grado.In particolare, con riguardo all’elementooggettivo, per i progetti obiettivo in questione,non sono state rispettate le condizioninormativamente previste per il lorofinanziamento, determinando l’inutiledispendio dei predetti fondi attraverso la lorodistribuzione “a pioggia”.Né può opporsi che si tratta di rilievimeramente formali, in quanto è stato accertatoche non vi è stata alcuna attività progettuale,venendo a mancare ogni elemento diprogrammazione, monitoraggio e controllodell’attività ammessa a premio; con ciòriscontrando l’estrema trascuratezza mostratadal funzionario responsabile nello svolgimentodell’attività di istituto e il totale dispregio delleragioni dell’ente di appartenenza.Anche gli altri requisiti della responsabilitàamministrativa quali il rapporto di servizio trail convenuto e l’ente danneggiato e il nesso dicausalità tra la condotta e l'evento dannoso,sono riscontrabili nel caso in esame oltre,ovviamente, all’elemento psicologico dellacolpa grave

LoLoLoLo sforamentosforamentosforamentosforamento deideideidei limitilimitilimitilimiti allealleallealle spesespesespesespese perperperperconsulenzeconsulenzeconsulenzeconsulenze nonnonnonnon sonosonosonosono giustificabili,giustificabili,giustificabili,giustificabili, neancheneancheneancheneancheinininin casocasocasocaso didididi incarichiincarichiincarichiincarichi aaaa legalilegalilegalilegali perperperper lalalala difesadifesadifesadifesa deldeldeldelComuneComuneComuneComuneCorte dei Conti Sezione Regionale di controllo perla Lombardia, deliberazione /206/2015/PRSE del20 maggio 2015Gli impegni per l'anno 2012 non sono staticontenuti nel rispetto dei limiti disposti dall'art.6 commi da 7 a 10 e commi da 12 a 14 del D.L.n. 78/2010, come mostrato dalla tabella 1.14.1,sezione II, del questionarioCome più volte rilevato dalla Sezione, lalogica dei tagli lineari introduce il principiod’insensibilità finanziaria rispetto al serviziopubblico o all’attività amministrativa inconcreto erogato. Peraltro, uncontemperamento per gli enti locali viene dallagiurisprudenza costituzionale (rispetto dellimite complessivo, con la possibilità dicompensare gli sforamenti e i risparmi per

singole voci, rispetto al limite singolare dilegge).Nello specifico, il comune non ha rispettato larichiamata normativa con riguardo alla spesaper studi e consulenze (spesi euro 44.499,61 afronte di un limite di euro 5.229,45).Pur prendendo atto delle giustificazioni delComune (le consulenze si riferiscono aincarichi legali per rappresentanza in giudizioper un contenzioso in cui il Comune è risultatovittorioso), della virtuosità pregressa nellagestione delle risorse pubbliche, nonchénell’estrema rigidità della manovra di bilanciodi un ente di ridotte dimensione demografiche,si ricorda l’imperatività delle normerichiamate e delle previsioni sanzionatorie adesse connesse, a fronte di un bilancio cosìcontenuto in cui i risparmi del D.L. n. 78/2010possono determinare risparmi sulla spesacorrente non necessaria e comprimibile

LaLaLaLa contestazionecontestazionecontestazionecontestazione inininin unununun procedimentoprocedimentoprocedimentoprocedimentodisciplinaredisciplinaredisciplinaredisciplinare pupupupuòòòò avvenireavvenireavvenireavvenire dopodopodopodopo lalalalaconoscenzaconoscenzaconoscenzaconoscenza didididi unununun fattofattofattofatto penale,penale,penale,penale, eeee devedevedevedeve essereessereessereesseresufficientementesufficientementesufficientementesufficientemente precisa.precisa.precisa.precisa.Corte di Cassazione, . Sez. L sentenza n 10727 del25 maggio 2015La regola d'immediatezza della contestazionedisciplinare, intesa anzitutto a garantire allavoratore incolpato l'effettiva possibilità didifesa, non è violata se il datore di lavoroproceda all'incolpazione solo dopo avere avutopiena conoscenza dei fatti e piena possibilità dicovincersi dell'illiceità di essi, ciò che, quandosi tratti di complesse operazioni bancarie, puòrichiedere un congruo periodo di tempo,nell'interesse dello stesso lavoratore. Tanto piùquando si tratti di comportamenti penglmenterilevanti (Cass. 22 febbraio 1995 n.2018, 27marzo 2008 n.7983).In tema di licenziamenti disciplinari l'esigenzadi specificità della contestazione non è cosìrigida come nel processo penale ma siuniforma al principio di correttezza vigente neirapporti contrattuali ed obbedisce all'interessedell'incolpato ad esercitare il diritto di difesa(Cass.30 dicembre 2009 n:27842). A tal fine ènecessario che dal capo d'incolpazionerisultino con certezza non soltanto il fattoaddebitato ma, quando si tratta di norme dilivello legislativo o regolamentare, e tanto più

Page 37: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 37 di 133

di norme di livello inferiore, è necessaria, senon l'indicazione precisa della norma violata,almeno una descrizione del fatto tanto precisada risultarne chiara la sussumibilità sotto unaregola determinata.

E'E'E'E' gravementegravementegravementegravemente colposacolposacolposacolposa lalalala liquidazioneliquidazioneliquidazioneliquidazionedelldelldelldell’’’’indennitindennitindennitindennitàààà aiaiaiai titolarititolarititolarititolari didididi posizioneposizioneposizioneposizioneorganizzativaorganizzativaorganizzativaorganizzativa purpurpurpur inininin manifestamanifestamanifestamanifesta assenzaassenzaassenzaassenza didididiobiettiviobiettiviobiettiviobiettivi gestionaligestionaligestionaligestionali predeterminatipredeterminatipredeterminatipredeterminatiCorte dei Conti, sezione giurisdizionale per laBasilicata, sentenza n. 30 del 25 maggio 2015A fronte di un quadro normativo cheinequivocabilmente richiedeva la preventivadefinizione e comunicazione a ciascun titolaredi posizione organizzativa degli obiettivigestionali da conseguire, non può che esserequalificato come gravemente colposo ilcomportamento di coloro che hanno concorsoal pagamento della voce accessoria dellaretribuzione indissolubilmente legata allaverifica del conseguimento di predeterminatiobiettivi, pur in palese assenza di essi, ma sullabase di relazioni autoreferenziali prodottedagli stessi destinatari dell’indennità dirisultato.Va ritenuta come gravemente colposa laliquidazione dell’indennità di risultato aititolari di posizione organizzativa disposta dalDirettore pur in manifesta assenza di obiettivigestionali predeterminati.Va poi affermata la corresponsabilità deicomponenti il Collegio dei Revisori nellaproduzione del danno per cui è causa.Essi infatti hanno preso parte al procedimentoche ha portato all’indebita erogazione dellaparte della retribuzione accessoria,esprimendosi positivamente attraverso ilprevisto parere obbligatorio, anche se nonvincolante, alla erogazione dell’indennità,senza mai rilevare la palese illegittimitàdell’erogazione in assenza dellapredeterminazione degli obiettivi, venendoquindi meno ai compiti di indirizzo e vigilanzapropri dell’organo di revisione, il cuicontributo causale alla produzione del dannoappare quindi indubitabile (in senso conforme,ex plurimis, cfr Corte dei conti Sez. Puglia n.670/2002, Sez. Trentino Alto Adige n.44/2007).

Il danno va addebitato al Direttore per 2/3, e aicomponenti del Collegio dei Revisori per 1/3.

LaLaLaLa sostituzionesostituzionesostituzionesostituzione didididi unununun comandatocomandatocomandatocomandato nonnonnonnonrientrarientrarientrarientra tratratratra iiii contratticontratticontratticontratti aaaa termine,termine,termine,termine, mamamama èèèè ununununcontrattocontrattocontrattocontratto sottopostosottopostosottopostosottoposto aaaa condizionecondizionecondizionecondizione risolutivarisolutivarisolutivarisolutivaCorte dei Conti, Sezione Regionale di controllo perl’Emilia-Romagna, Deliberazione n. 78/2015/PAR,depositata il. 14 maggio 2015L’Ente ha chiesto di conoscere se i limitifissati dall’art. 9, comma 28, del d.l. n.78/2010 possano essere derogati, conriferimento alla possibilità di sostituire undipendente comandato con assunzione di unitàdi personale di categoria inferiore a tempodeterminato, per la stessa durata del comando.La Sezione regionale ha ritenuto nonsussistente il presupposto di fatto per evocarel’applicabilità dell’art. 9, comma 28, del d.l.78/10, in quanto la forma contrattualedelineata dal Comune non apparericonducibile allo schema tipico del “contrattoa tempo determinato” come richiamato dall’art.36 del d.lgs. n. 165 del 2001, stante laindeterminabilità, ex ante, della durata delcontratto.

PerPerPerPer lalalala proceduraproceduraproceduraprocedura didididi selezioneselezioneselezioneselezione didididi direttoredirettoredirettoredirettore didididistrutturastrutturastrutturastruttura complessacomplessacomplessacomplessa èèèè competentecompetentecompetentecompetente ilililil giudicegiudicegiudicegiudiceamministrativo.amministrativo.amministrativo.amministrativo.Consiglio di Stato, sez. III; sentenza n. 2790 del 5giugno 2015La commissione redige “la terna degli idonei”secondo criteri prefissati. E non solo secondo iprefissati criteri sono stati valutati conpunteggi numerici i singoli titoli (esperienzeprofessionali, attività di formazione, studio,ricerca e produzione scientifica) risultanti daicurricula dei candidati, con redazione dellerispettive schede individuali, nonché ilcolloquio (integrato da relazione scritta suitemi individuati al momento dall’appositacommissione) a cui i medesimi sono statisottoposti, come da avviso pubblico indettocon deliberazione 6 maggio 2013 n. 58 delDirettore dell’U.O. gestione risorse umane, masulla base dei punteggi complessivi conseguitida ciascun candidato la commissione haredatto “la terna degli idonei” in realtàconsistente in una vera e propria graduatoria,sia pur limitata ai tre candidati meglio

Page 38: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 38 di 133

classificatisi in termini numerici. Ed ilDirettore generale ha “ritenuto di provvedereal conferimento dell’incarico in oggetto alcandidato che ha ottenuto il miglior punteggioda parte della Commissione competente,recependo le valutazioni dalla stessa effettuatee basate, in rapporto al fabbisogno definito,sulle esperienze professionali e sulle attività diformazione, studio, ricerca e produzionescientifica (curriculum) e sulle capacitàprofessionali nella specifica disciplina nonchésulle capacità gestionali, organizzative e didirezione (colloquio), così come precisato nelbando”. Ha perciò conferito l’incarico al primograduato in via automatica, non già comescelta datoriale autonoma quale atto digestione del rapporto di lavoro.Non v’è dubbio, pertanto, che il procedimentodi cui trattasi è consistito in una attivitàamministrativa di carattere tipicamenteconcorsuale, censurabile davanti al giudiceamministrativo.

LaLaLaLa lottalottalottalotta allaallaallaalla corruzionecorruzionecorruzionecorruzione eeee perperperper ilililil ripristinoripristinoripristinoripristinodelladelladelladella legalitlegalitlegalitlegalitàààà sisisisi fafafafa conconconcon lelelele risorserisorserisorserisorse interne.interne.interne.interne. IlIlIlIlricorsoricorsoricorsoricorso aaaa consulenticonsulenticonsulenticonsulenti èèèè deldeldeldel tuttotuttotuttotutto eccezionale.eccezionale.eccezionale.eccezionale.Corte dei Conti per la Regione Sicilia, sez.Controllo, Deliberazione n.166/2015/PAR,depositata il 21 aprile 2015In materia di conferenza di incarichi esterni adavvocati esterni per il supporto legale e il"ripristino della legalità", la Sezione richiamal’ovvia considerazione che il perseguimentodella legalità e la lotta al malaffare devefisiologicamente e ordinariamente ispirarel’azione dell’ente pubblico. La rinnovataattenzione che il legislatore dedica al temaimpone, ormai da diversi anni, di apprestare,anche sotto il profilo organizzativo, ognimisura idonee a prevenire e perseguirefenomeni di illegalità e corruzione, adeguandole strutture e le professionalità interneattraverso coerenti processi dirazionalizzazione, formazione, valorizzazioneprofessionale.La riconduzione di siffatte istanze legalitariead imprescindibili e immanenti funzioni-obiettivo proprie dell’attività ordinaria edistituzionale dell’ente pubblico implica che ilnecessario supporto tecnico legale, peraltrorichiesto in funzione del più corretto esercizio

dei poteri -anch’essi istituzionali e nontrascurabili - di vigilanza e controllo sui proprienti, debba essere istituzionalmente fornitidagli organi interni all’amministrazione;avvalendosi di strutture e professionalitàreperibili presso i vari ramidell’amministrazione, o attivando l’Ufficiolegale e legislativo della Regione, o ancora,valutando la costituzione di appositi gruppi dilavoro o uffici interni specializzati, di staff o diline, anche interdipartimentali; comunque,sempre attraverso il ricorso alle competenzeprofessionali interne all’amministrazioneregionale nel suo complesso, competenze chedovranno, se mai, essere messe a sistema evalorizzate adeguatamente. Giova, al riguardo,rammentare che principio organizzativocardine è di strutturare ed adeguarecostantemente l’organizzazione in funzionedelle esigenze istituzionali perseguite dall’entepubblico e che, esercitando gli ordinari poteridatoriali, si possono declinare coerentemente iprofili professionali occorrenti e, comunque,utilizzare le competenze professionali presenti.In siffatto quadro, in disparte il patrociniolegale in giudizio che segue regole proprie e lapossibilità di avvalersi dell’Avvocatura delloStato secondo le vigenti disposizioninormative, il ricorso a consulenti ocollaboratori esterni, pur non potendosiescludere a priori, è pertanto del tutto residualee certamente eccezionale.

L'attribuzioneL'attribuzioneL'attribuzioneL'attribuzione didididi incarichiincarichiincarichiincarichi didididi docenzadocenzadocenzadocenza aaaadipendenti,dipendenti,dipendenti,dipendenti, inininin assenzaassenzaassenzaassenza didididi critericritericritericriteripredeterminati,predeterminati,predeterminati,predeterminati, determinadeterminadeterminadetermina dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerariale eeeerenderenderenderende privaprivaprivapriva didididi utilitasutilitasutilitasutilitas perperperperl'amministrazionel'amministrazionel'amministrazionel'amministrazione lelelele prestazioniprestazioniprestazioniprestazioni rese.rese.rese.rese.Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laRegione Lazio, sentenza n. 290 depositata il 5giugno 2015La scelta di procedere all’attribuzione degliincarichi per i corsi teorico pratici neiconfronti personale dell'ente, è stata assunta inpalese violazione del disposto di cui all’art. 53comma 5 del d.lgs. n. 165/2001, che – neldisciplinare in via generale la materia degliincarichi nelle pubbliche amministrazioni –stabilisce che il loro conferimento deve esseredisposto dai competenti organi, “secondocriteri oggettivi e determinati, che tenganoconto della specifica professionalità …

Page 39: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 39 di 133

nell’interesse del buon andamento dellapubblica amministrazione”.Il “competente organo”, nonostante l’assenzadi uno specifico regolamento, ha disposto ilconferimento degli incarichi alle tre dipendenti.Né appare dirimente il richiamo difensivoall’art.53 comma 6 lettera f-bis, che si limitaad escludere dal regime degli incarichiretribuiti di cui a successivi commi 7-13 (tragli altri) i compensi “da attività di formazionediretta ai dipendenti della pubblicaamministrazione”, senza interferire con ilrispetto di principi generali di rangocostituzionale (quali quelli di buon andamentoe di imparzialità della pubblicaamministrazione), postulati dal richiamatocomma 5 dell’art. 53, del d.lgs. citato che,nella specie, la convenuta ha completamentedisatteso.L’assenza di criteri predeterminati per la sceltae la generica professionalità delle dipendenti,determinano l’illegittimità dell’incarico e ilconseguente danno ingiusto riveniente dallesomme corrisposte per i corsi formativi, daritenersi un danno ingiusto, atteso che le sceltediscrezionali postulavano il rispetto di criterioggettivi predeterminati che sono stati disattesi,sia sotto il profilo formale (assenza di unaregolamentazione), sia sotto il profilosostanziale (generica professionalità delledipendenti prescelte); circostanze che rendonoontologicamente prive di utilitas perl’amministrazione le prestazioni rese dallemedesime.

LeLeLeLe mansionimansionimansionimansioni superiorisuperiorisuperiorisuperiori possonopossonopossonopossono integrareintegrareintegrareintegrare ilililildirittodirittodirittodiritto allaallaallaalla retribuzioneretribuzioneretribuzioneretribuzione ancheancheancheanche oltreoltreoltreoltre iiii seiseiseiseimesimesimesimesiConsiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 2962 del 15giugno 2015Conformemente alla giurisprudenza di questoConsiglio, deve essere riconosciuto il dirittoalla retribuzione delle mansioni svolte -secondo il trattamento economicocorrispondente all'attività concretamente postain essere - dall'aiuto ospedaliero sul postovacante e disponibile di primario, in caso diassenza del titolare, con conseguente stabileesplicazione di una mansione superiore aquella della posizione rivestita, sulla base delledisposizioni dell'art. 29, primo e secondo

comma, del D.P.R. n. 761/1979, oltre iltermine di sessanta giorni nell'anno solare, nonrilevando i limiti stabiliti dal comma primodell'art. 29, né quelli dettati dai commi 6, 7 e 8dell'art. 121 del D.P.R. n. 384 del 1990, chevalgono per l'Amministrazione, ma non per ilpersonale incaricato di svolgere mansionisuperiori in violazione di tali limiti. Non siapplica conseguentemente il limite massimodei sei mesi previsto dall'art. 121, comma 7,D.P.R. 28 novembre 1990 n. 384, posto chequest'ultima previsione normativa si limita avietare il rinnovo dell’incarico alla scadenzadel periodo massimo di sei mesi, ma nonpreclude il riconoscimento della spettanzadelle differenze retributive, quandol'Amministrazione, contravvenendo a taledivieto, rinnovi l'incarico o permetta laprosecuzione dell'espletamento delle mansionisuperiori anche oltre il tempo massimoprevisto (Consiglio Stato, sez. V, 14 aprile2009, n. 2292; 20 maggio 2010, n. 3192; 29marzo 2010, n. 1787; 4 marzo 2011 n. 1406;Sez. III, 23 dicembre 2011, n. 6803). Non èinfatti configurabile l'ipotesi di una strutturasanitaria che rimanga priva dell'organo divertice responsabile dell'attività esercitata nelsuo ambito.

LaLaLaLa mancatamancatamancatamancata pubblicazionepubblicazionepubblicazionepubblicazione deglideglideglidegli incarichiincarichiincarichiincarichiconferiticonferiticonferiticonferiti aiaiaiai propripropripropripropri dipendentidipendentidipendentidipendenti (e(e(e(e aiaiaiaicollaboratori)collaboratori)collaboratori)collaboratori) èèèè causacausacausacausa didididi dannodannodannodanno erariale.erariale.erariale.erariale.Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laRegione Lazio, sentenza n. 81 dep. 2 febbraio 2015Con atto di citazione la Procura presso lacompetente Sezione giurisdizionale della Cortedei Conti ha citato in giudizio i dirigenti di unComune, nonchè il Presidente e componentedel Nucleo di valutazione, e il sindaco pro-tempore del medesimo ente locale, per lacondotta gravemente colposa consistentenell’avere omesso anche parzialmente dicurare la pubblicazione, nella sezione“ Valutazione, trasparenza e merito” del sitoweb del Comune, degli incarichi conferiti aipropri dipendenti e di quelli conferiti acollaboratori esterni e di avere i dirigenticomunque percepito la retribuzione di risultato,nonostante lo specifico divieto contenutonell’articolo 11, comma 9, del decretolegislativo n. 150/2009

Page 40: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 40 di 133

Il Collegio ha ritenuto che la violazione dilegge è stata palese e, di conseguenza, lacondotta, tenuto conto del ruolo e dellafunzione dai medesimi ricoperta, è senza alcundubbio gravemente colposa e ha determinato ildanno erariale che è stato attribuito, in misuradel 5% della retribuzione di risultato. Lamancata attuazione dell’obbligo di pubblicità,in considerazione della particolare rilevanzariconosciuta a questo obiettivo da parte dellegislatore, avrebbe impedito la liquidazionedell’intera retribuzione di risultato; nonostanteciò, la Procura ha effettuato una valutazionedella fattispecie in modo del tutto prudenzialee favorevole ai convenuti in quanto ha volutotener conto delle finalità tipiche dell’indennitàdi risultato correlata al raggiungimento di tuttigli obiettivi connessi alla funzione dirigenzialee non di uno soltanto. Da qui una richiestarisarcitoria estremamente contenuta.Quindi la competente Sezione giurisdizionaleregionale ha condannato i convenuti alpagamento in favore del Comune della sommapro capite di euro 342,86, oltre rivalutazionemonetaria ed interessi legali come inmotivazione, e alle spese di giudizio, poste acarico di entrambi i convenuti nella misura dieuro 391,50 ciascuno.

IlIlIlIl PresidentePresidentePresidentePresidente delladelladelladella commissionecommissionecommissionecommissione didididi concorsoconcorsoconcorsoconcorsochechecheche hahahaha rapportirapportirapportirapporti conconconcon candidaticandidaticandidaticandidati (personali(personali(personali(personali ooooprofessionali)professionali)professionali)professionali) devedevedevedeve segnalarlosegnalarlosegnalarlosegnalarlo eeee devedevedevedeveastenersiastenersiastenersiastenersiTAR Abruzzo, sezione di Pescara, sentenza n. 84del 19 febbraio 2015Anche alle commissioni giudicatrici neiconcorsi pubblici debbono applicarsi sia lecause di incompatibilità e di astensione delgiudice codificate dall’art. 51 c.p.c.Va, peraltro, in aggiunta anche ricordato che ilquadro normativo è oggi in parte mutato aseguito dell’entrata in vigore dell’art. 6-bisdella legge sul procedimento amministrativo -recentemente introdotto dalla L. 6 novembre2012, n. 190 - che oggi impone a tutti isoggetti che a qualunque titolo intervengononel procedimento amministrativo (formulandopareri, valutazioni tecniche e attiendoprocedimentali o adottando ilprovvedimento finale) di astenersi “in caso diconflitto di interessi, segnalando ogni

situazione di conflitto, anche potenziale”. Contale disposizione - come è già stato chiarito(T.A.R. Campania, sez. Salerno, sez. II 17marzo 2014 n. 580) - il legislatore ha coniatoun canone di generale applicazione, chepostula ineludibili esigenze di imparzialità,trasparenza e parità di trattamento e l’alveoapplicativo di tale principio va ricondotto alledeterminazioni dal contenuto discrezionale,che implicano quindi apprezzamenti di stamposoggettivo che ben possono, anche solo inastratto, essere condizionati dal fatto che chiconcorre all’adozione dell’atto versa nellavicenda un interesse personale.Con la conseguenza che tutte le volte che siaipotizzabile un potenziale “conflitto diinteressi” il soggetto facente parte dellacommissione giudicatrice deve, innanzi tutto,segnalare al soggetto che lo ha nominato “talesituazione di conflitto, anche potenziale” e poideve necessariamente astenersi (T.A.R.Sardegna, sez. I, 5 giugno 2013, n. 459). Nelcaso di specie, il Presidente della commissione,come già detto, aveva dei rapporti con duecandidati che per un verso avrebbe dovutosegnalare al Direttore Generale dell’Azienda eper altro verso gli avrebbero imposto di nonpresiedere la commissione di concorso, inragione dell’esistenza di un “sospetto”, daritenersi consistente, di violazione dei principidi imparzialità, di trasparenza e di parità ditrattamento. L’esistenza, infatti, di un rapportosentimentale tra una candidata ed il propriofiglio e l’esistenza di un rapporto di naturaprofessionale con altro candidato (sia pur dinatura autonomo) che si svolgeva presso lostudio “privato” del sanitario in questionefacevano certamente sorgere il “sospetto” inordine alla “trasparenza, obiettività e terzietàdi giudizio” ed imponevano di certo alpresidente della commissione di astenersidall’incarico. La violazione di tale obbligocostituisce, ad avviso del Collegio,l’illegittimità a ragione lamentata con il ricorso.

AncheAncheAncheAnche sesesese c'c'c'c'èèèè ilililil giudiziogiudiziogiudiziogiudizio giuslavoristico,giuslavoristico,giuslavoristico,giuslavoristico, ililililgiudiziogiudiziogiudiziogiudizio davantidavantidavantidavanti allaallaallaalla CorteCorteCorteCorte deideideidei ContiContiContiConti pupupupuòòòòessereessereessereessere azionato.azionato.azionato.azionato.Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale dellaBasilicata, sentenza n. 10 del 19 febbraio 2015

Page 41: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 41 di 133

Il Comune valutava come indebita,ingiustificata, e dunque dannosa per le ragionierariali comunali l'erogazione degliemolumenti stipendiali dirigenziali in favoredel dipendente, e provvedeva ad ingiungere larestituzione della somma di € 30.842,10. Taleingiunzione è stata contestata dal convenutoodierno nella sede propria del giudizio civilelavoristico tuttora in corso.Purtuttavia la Procura presso la Corte deiConti ha azionato il giudizio contabile, e ilcollegio di primo grado si è espresso per lacondanna.

L'incaricoL'incaricoL'incaricoL'incarico didididi consulenzaconsulenzaconsulenzaconsulenza perperperper attivitattivitattivitattivitààààordinarieordinarieordinarieordinarie didididi ufficioufficioufficioufficio eeee perperperper unununun periodoperiodoperiodoperiodo nonnonnonnonlimitatolimitatolimitatolimitato costituiscecostituiscecostituiscecostituisce dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerarialeCorte dei Conti, Sezione Giurisdizionale dellaLazio, sentenza n. 125 del 24 febbraio 2015L’atto di introduzione del giudizio deduceva lasussistenza di danno erariale per effettodell'illegittima conclusione di un contratto dicollaborazione per lo svolgimento di funzioniordinarie, ed in particolare avente ad oggetto a)collaborazione nella formazione e gestione delbilancio di previsione, b) collaborazione nellerendicontazioni annuali, c) verifica dellaregolarità dello svolgimento del servizio ditesoreria, d) verifica della gestione delprocedimento di liquidazione dei pagamenti;tali attività erano di competenza dell'ufficiointerno.Tanto premesso, il Collegio ha ritenuto chiaral’illegittimità del conferimento degli incarichiin questione, posto in particolare che tutte leprestazioni effettuate, sono consistite infunzioni di ordinaria competenza dell'Ufficiobilancio e contabilità, manifestamente privedel carattere di eccezionalità; deve quindiessere affermato che nel conferire laconsulenza in questione l'amministrazione haagito con approssimazione e superficialità, inmanifesto spregio al buon andamento dellaamministrazione pubblica.Le norme vigenti consentono gli incarichi (oconsulenze) solo in presenza di specifichecondizioni, quali straordinarietà edeccezionalità delle esigenze da soddisfare, lacarenza di strutture, il carattere limitato neltempo e l'oggetto circoscritto dell'incarico.

E'E'E'E' confermataconfermataconfermataconfermata l'abrogazionel'abrogazionel'abrogazionel'abrogazione deldeldeldel divietodivietodivietodivieto didididireformatioreformatioreformatioreformatio inininin peiuspeiuspeiuspeius eeee didididi ogniogniogniogni assegnoassegnoassegnoassegno adadadadpersonampersonampersonampersonamCorte dei Conti, sezione Regionale di controllodella Lombardia/56/2015/PAR del 20 febbraio2015L’origine del principio del divieto direformatio in peius del trattamento economicodei dipendenti pubblici trasferiti da un enteall’altro per mobilità volontaria è, come noto,rinvenibile nell’art. 202 del D.P.R. 10 gennaio1957, n. 3, che prevedeva che “nel caso dipassaggio di carriera presso la stessa o diversaamministrazione agli impiegati con stipendiosuperiore a quello spettante nella nuovaqualifica è attribuito un assegno personale,utile a pensione, pari alla differenza fra lostipendio già goduto ed il nuovo, salvoriassorbimento nei successivi aumenti distipendio per la progressione di carriera anchese semplicemente economica”; tale norma hapoi trovato completamento, per i dipendentistatali, con l’art.3, comma 57, della legge 24dicembre 1993, n. 537, in base a cui l’assegnopersonale pensionabile spettante al dipendentecon stipendio o retribuzione pensionabilesuperiore a quello spettante nella nuovaposizione non è riassorbibile né rivalutabile.Il divieto di reformatio in peius ha poi trovato,di fatto, applicazione per i dipendenti deglienti locali i cui contratti collettivi hannodisciplinato alcuni aspetti specifici come, adesempio, il riassorbimento o meno di taliindennità.Con l’abrogazione dell’art.202 del D.P.R.n.3/1957 e dell’art.3, comma 57, della legge537/93 da parte dell’articolo 1, comma 458,della legge 27 dicembre 2013 n. 147 la normada cui conseguiva il principio del divieto direformatio in peius è venuta meno.Pertanto non sussiste più per i dipendentipubblici il diritto di mantenere il trattamentoeconomico più favorevole in caso dimutamento di "carriera".L'abrogazione opera a partire dal 1 gennaio2014, infatti ex comma 459 "leamministrazioni interessate adeguano itrattamenti giuridici ed economici, a partiredalla prima mensilità successiva alla data dientrata in vigore della presente legge, inattuazione di quanto disposto dal comma 458,

Page 42: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 42 di 133

secondo periodo, del presente articolo edall’articolo 8, comma 5, della legge 19ottobre 1999, n. 370, come modificatodall’articolo 5, comma 10 -ter , del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, conmodifi cazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.135"Per l'effetto, la Corte ha statuito che “conl’abrogazione dell’art. 202 del D.p.r. n. 3/1957e dell’art. 3, comma 57, della Legge n. 537/93da parte dell’articolo 1, comma 458, dellaLegge n. 147/2013 è venuto meno il principiodel c.d. “divieto di reformatio in peius”,dovendo, dunque, l’amministrazioneconseguentemente rideterminare il trattamentoeconomico del segretario comunale, condecorrenza 1 gennaio 2014, non potendo datale data più beneficiare del migliortrattamento economico connesso all’operaredel suddetto principio”La pronunzia in questione non si discosta daCorte dei Conti, Liguria deliberazionen.52/2014/PAR.Per i dipendenti degli EE.LL., vedere ancheCorte dei Conti, Veneto, Deliberazione n.816/2014/PA e Corte di Cassazione Civile, sez.L, sentenza n. 25245 del 27 novembre 2014.Vedere infine anche la Circolare MEF-RGS n.8 Prot. 7845 del 02/02/2015.

L'esigenzaL'esigenzaL'esigenzaL'esigenza didididi flessibilitflessibilitflessibilitflessibilitàààà nellenellenellenelle assunzioniassunzioniassunzioniassunzioninonnonnonnon consenteconsenteconsenteconsente didididi derogarederogarederogarederogare allaallaallaalla direttivadirettivadirettivadirettivaeuropeaeuropeaeuropeaeuropea suisuisuisui contratticontratticontratticontratti aaaa terminetermineterminetermineCorte di Giustizia Europea, Terza Sezione,sentenza 26 febbraio 2015, C238/14Sebbene, certamente, uno Stato membro sialegittimato, nel recepire la clausola 5, punto 1,dell’accordo quadro sui contratti a tempodeterminato, a tenere in considerazioneesigenze particolari di un settore specifico, talediritto non può, però, essere inteso nel sensoche consente ad esso di dispensarsi dalrispettare, nei confronti di tale settore,l’obbligo di prevedere una misura adeguatavolta a prevenire e, eventualmente, asanzionare il ricorso abusivo a una successionedi contratti di lavoro a tempo determinato.Infatti, la circostanza di consentire a uno Statomembro di invocare un obiettivo come laflessibilità che deriva dall’utilizzo di contrattidi lavoro a tempo determinato, al fine di

dispensarsi da tale obbligo, contrasterebbe conuno degli obiettivi perseguiti dall’accordoquadro, vale a dire la stabilità dell’impiego,concepita come un elemento portante dellatutela dei lavoratori, e potrebbe anche ridurrein maniera significativa le categorie di personeche possono beneficiare delle misure di tutelapreviste alla clausola 5 dell’accordo quadro.

LaLaLaLa letteraletteraletteralettera didididi licenziamentolicenziamentolicenziamentolicenziamento nonnonnonnon pupupupuòòòò essereessereessereessereletta,letta,letta,letta, neancheneancheneancheneanche sesesese accompagnataaccompagnataaccompagnataaccompagnata dadadada ununununverbaleverbaleverbaleverbale firmatofirmatofirmatofirmato dadadada altrialtrialtrialtri testimoni.testimoni.testimoni.testimoni. LaLaLaLa formaformaformaformascrittascrittascrittascritta èèèè adadadad substantiamsubstantiamsubstantiamsubstantiamCorte di Cassazione Civile, Sez. L, sentenza n.11479 del 3 giugno 2015Nella vicenda in esame è - a monte -contestato che al momento dell'estromissionedall'azienda al ricorrente fosse stata letto,mostrato o consegnato uno scritto contenentela volontà datoriale di recesso.È pur vero che a tal fine la sentenzaimpugnata ha dato credito alla deposizione didue testi (che hanno riferito di aver letto econsegnato la missiva al destinatario), ma sitratta di testimonianze inammissibili ex art.2725 cpv. C.c. (come eccepito dal ricorrente),norma che non consente la prova testimonialed'un contratto (o di un atto unilaterale, ex art.1324 c.c.) di cui la legge preveda la formascritta a pena di nullità se non nel casoindicato dal precedente art. 2724 n. 3 c.c., valea dire quando il documento sia andato perdutosenza colpa (circostanza che nessuno haallegato nella presente controversia).A tal fine non può supplire il documentoprodotto dalla società e consistente in unalettera di licenziamento recante la data del5.6.07 con la dicitura, in calce, della suaavvenuta lettura al dipendente medesimo.

NelNelNelNel pubblicopubblicopubblicopubblico impiegoimpiegoimpiegoimpiego privatizzato,privatizzato,privatizzato,privatizzato, ililililcollocamentocollocamentocollocamentocollocamento inininin disponibilitdisponibilitdisponibilitdisponibilitàààà pupupupuòòòò essereessereessereesseredisapplicatodisapplicatodisapplicatodisapplicato daldaldaldal giudicegiudicegiudicegiudice ordinarioordinarioordinarioordinarioCorte di Cassazione Civile, Sez. L, sentenza n.12338 del 15 giugno 2015In materia di pubblico impiego privatizzato, ilprovvedimento di collocamento indisponibilità costituisce atto di gestione delrapporto di lavoro assunto con la capacità e ipoteri del privato datore di lavoro (art. 5,comma 2, d.lgs. 165/2001) e ciò rileva ai fini

Page 43: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 43 di 133

della sua eventuale disapplicazione ai sensidell'art. 63, comma 1, d.lgs. 165/2001 (Cass.,18 agosto 2004, n. 16175; Cass., Sez.Un., ord.,13 marzo 2009, n. 6062) da parte del giudiceordinario, senza che ciò comporti alcun"eccesso di potere giurisdizionale".

E'E'E'E' confermatoconfermatoconfermatoconfermato chechecheche aaaa partirepartirepartirepartire daldaldaldal 1111°°°° gennaiogennaiogennaiogennaio2015201520152015 cessacessacessacessa ilililil bloccobloccobloccoblocco deideideidei trattamentitrattamentitrattamentitrattamentieconomicieconomicieconomicieconomici individualiindividualiindividualiindividuali edededed ilililil bloccobloccobloccobloccoeconomicoeconomicoeconomicoeconomico delledelledelledelle progressioniprogressioniprogressioniprogressioni didididi carriera.carriera.carriera.carriera.Corte dei Conti, Sezione Regionale di controllo perla Lombardia, deliberazione n. 218/2015/PARdepositata l'8 giugno 2015Sul punto si è già espressa la Sezione Liguria,con deliberazione n. 29/2015/PAR, che sirichiama. Le limitazioni al trattamentoeconomico individuale dei dipendenti dellepubbliche amministrazioni, aventi fonte neicommi 1 e 21 dell’art. 9 del citato d.l. n. 78del 2010, hanno esaurito la propria efficaciaprecettiva il 31 dicembre del 2014. Taleconclusione è indirettamente confermatadall’art. 1, comma 256, della legge di stabilitàper il 2015, n. 190 del 2014. Ne consegue che,in forza dell’ultima legge di stabilità, laprotrazione delle dinamiche di contenimentoretributivo del personale delle pubblicheamministrazioni ha interessato: I) la proceduradi contrattazione collettiva (art. 9, comma 17,del d.l. n. 78 del 2010); II) i meccanismi diadeguamento retributivo per il personale noncontrattualizzato (art. 9, comma 21, primoperiodo) ; III) le progressione di carrieraeconomiche per il personale in regime didiritto pubblico, con le eccezioni individuateall’epoca dal legislatore (art. 9, comma 21,secondo periodo). Tale conclusione risultaavvalorata dalla circolare del Ministerodell’economia e delle finanze, Dipartimentodella Ragioneria Generale dello Stato, n. 8 del2 febbraio 2015, che, nel paragrafo relativo al“Trattamento economico del personale”,chiarisce quanto segue: “a partire dal 1°gennaio 2015 cessano, tra l'altro, fermarestando l'impossibilità di riconoscere arretratiper gli anni dal 2011 al 2014, gli effetti dellenorme di contenimento delle spese dipersonale previste dall'articolo 9 del decretolegge n. 78/2010 concernenti il blocco deitrattamenti economici individuali (commi 1 e2) ed il blocco economico delle progressioni

di carriera comunque denominate e deipassaggi tra le aree (comma 21, terzo e quartoperiodo), già oggetto della circolare n.12/2011 del Dipartimento della Ragioneriagenerale dello Stato che, come noto, sonostate prorogate fino al 31 dicembre 2014 dalD.P.R. 4 settembre 2013, n. 122”. P.Q.M.nelle considerazioni esposte è il parere dellaSezione.

SecondoSecondoSecondoSecondo llll’’’’orientamentoorientamentoorientamentoorientamento oramaioramaioramaioramai consolidatoconsolidatoconsolidatoconsolidatoilililil titolaretitolaretitolaretitolare didididi carichecarichecarichecariche elettiveelettiveelettiveelettive nonnonnonnon pupupupuòòòòpercepirepercepirepercepirepercepire compensicompensicompensicompensi perperperper qualsiasiqualsiasiqualsiasiqualsiasi incaricoincaricoincaricoincaricoconferitoconferitoconferitoconferito dalledalledalledalle pubblichepubblichepubblichepubbliche amministrazioni.amministrazioni.amministrazioni.amministrazioni.Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo perla Puglia, Deliberazione n. 123/PAR/2015,depositata il 19/05/2015Ad avviso della Sezione, la ratio della normadettata dall’art. 5, comma 5, del D. L. n.78/2010 convertito nella L. n. 122/2010 èricavabile dalla rubrica del citato art. 5:“economie negli organi costituzionali, digoverno o di apparati politici”, che,nell’ambito di una generale riduzione dei costidella politica, pone una limitazione soggettiva,operante in via generale per gli amministratoripubblici, basata sul presupposto chedall’elettività della carica deriverebbe latendenziale gratuità degli incarichi conferitidalle pubbliche amministrazioni (SezioneRegionale di Controllo per il Veneto,deliberazione del 9/05/2012 n. 326).Questa Sezione, con la deliberazione n.160/PR72013 del 31/10/2013, ha già avutomodo di precisare che, con la predettadisposizione, il legislatore ha inteso operareun contenimento delle spese degli apparatipubblici escludendo la possibilità per i titolaridi cariche elettive di percepire ulterioriemolumenti o compensi, salva la possibilità dirichiedere il rimborso spese o percepireeventuali gettoni di presenza nel limite ditrenta euro.Secondo l’orientamento oramai consolidatodelle Sezioni regionali di controllo, la normadettata dall’art. 5, comma 5, del citato D. L. n.78/2010 convertito nella L. n. 122/2010 trova,quindi, applicazione nei confronti del titolaredi cariche elettive che svolga “qualsiasiincarico conferito dalle pubblicheamministrazioni” di cui al comma 3 dell’art. 1della legge n. 196/2009 inclusa la

Page 44: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 44 di 133

partecipazione ad organi collegiali “diqualsiasi tipo” (Sezione Regionale diControllo per la Lombardia, deliberazione del4/02/2015 n. 38 e deliberazioni del16/05/2012 n. 199 e del 31/05/2012 n. 257;Sezione regionale di controllo per il Piemonte,deliberazione del 23/05/2012 n. 222).

IlIlIlIl recuperorecuperorecuperorecupero didididi emolumentiemolumentiemolumentiemolumenti nonnonnonnon dovutidovutidovutidovuti èèèè ununununattoattoattoatto dovutodovutodovutodovuto dadadada parteparteparteparte delladelladelladella P.A.P.A.P.A.P.A.Consiglio di Stato, sez. III, sentenza n. 3218 del 26giugno 2015Come da consolidata giurisprudenza (cfr., daultimo, Cons. Stato – III n. 2903/2014), lapercezione di emolumenti non dovuti da partedei pubblici dipendenti imponeall’Amministrazione l’esercizio del diritto-dovere di ripetere le relative somme ai sensidell’art. 2033 c.c.; il recupero è atto dovuto,privo di valenza provvedimentale e costituisceil risultato di attività amministrativa, diverifica e di controllo, di spettanza di tutti gliuffici pubblici in merito a spese erogabili e/oerogate a carico del S.S.N., quindinecessariamente da recuperare e/o datrattenere in caso di accertata loro nondebenza, a tutela proprio dell’erario edell’utenza, in tempi ragionevoli con riguardoalla singola fattispecie.In tali ipotesi l’interesse pubblico è “in reipsa” e non richiede specifica motivazione, inquanto, a prescindere dal tempo trascorso,l’atto oggetto di recupero ha prodotto eproduce di per sé un danno perl’Amministrazione, consistente nell’esborso didenaro pubblico senza titolo, ed un vantaggioingiustificato per il dipendente (cfr., fra lealtre, Cons. Stato – Sez. VI, n. 6500/2012 e n.4284/2011).La non ripetibilità delle maggiori sommecorrisposte dell’Amministrazione aldipendente può, semmai, trovare riscontrosolo in specifiche disposizioni normative (cfr.Cons. Stato – Sez. IV, n. 8503/2010), e il solotemperamento al principio dell’ordinariaripetibilità dell’indebito è rappresentato dallaregola per cui le modalità di recupero devonoessere, in relazione alle condizioni di vita deldebitore, non eccessivamente onerose, ma talida consentire la duratura percezione di una

retribuzione che rassicuri un’esistenza libera edignitosa (cfr., fra le altre, Cons. Stato – Sez.VI n. 3950/2009).Pertanto, nel caso di indebita erogazione didenaro ad un pubblico dipendente anchel’affidamento di quest’ultimo e la stessa buonafede, pur astrattamente sostenibili in lineagenerale, non sono di ostacolo all’esercizio daparte dell’Amministrazione del potere direcupero e l’Amministrazione non è tenuta afornire un’ulteriore motivazione sull’elementosoggettivo riconducibile all’interessato (cfr.,fra le altre, Cons. Stato – Sez. VI n. 232/2011).

E'E'E'E' sconfessatasconfessatasconfessatasconfessata l'unicitl'unicitl'unicitl'unicitàààà deldeldeldel dannodannodannodanno biologico.biologico.biologico.biologico.OgniOgniOgniOgni dannodannodannodanno hahahaha unaunaunauna doppiadoppiadoppiadoppia proiezione:proiezione:proiezione:proiezione:proiezioneproiezioneproiezioneproiezione esternaesternaesternaesterna dell'essere,dell'essere,dell'essere,dell'essere, eeee proiezioneproiezioneproiezioneproiezioneinternainternainternainterna comecomecomecome interiorizzazioneinteriorizzazioneinteriorizzazioneinteriorizzazione delladelladelladellasofferenza.sofferenza.sofferenza.sofferenza.Corte di Cassazione Civile, Sez. III, sentenza n.11851 del 9 giugno 2015Viene così definitivamente sconfessata, almassimo livello interpretativo, la tesipredicativa della "unicità del danno biologico",qual sorta di primo motore immobile delsistema risarcitorio, Leviatano insaziabile diqualsivoglia voce di danno.Anche all'interno del micro-sistema dellemicro-permanenti, resta ferma (né avrebbepotuto essere altrimenti, non potendo lesovrastrutture giuridiche ottusamentesovrapporsi alla fenomenologia dellasofferenza) la distinzione concettuale trasofferenza interiore e incidenza sugli aspettirelazionali della vita del soggettoIl che conferma che, al di fuori del circoscrittoed eccezionale ambito delle micropermanenti,l'aumento personalizzato del danno biologico ècircoscritto agli aspetti dinamico relazionalidella vita del soggetto in relazione alleallegazioni e alle prove specificamente addotte,del tutto a prescindere dalla considerazione (edalla risarcibilità) del danno morale.Senza che ciò costituisca alcuna "duplicazionerisarcitoria".Ogni vulnus arrecato ad un interesse tutelatodalla Carta costituzionale si caratterizza,pertanto, per la sua doppia dimensione deldanno relazione /proiezione esterna dell'essere,e del danno morale/interiorizzazioneintimistica della sofferenza.

Page 45: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 45 di 133

Sarà dunque compito del giudice chiamato avalutare dell'uno e dell'altro aspetto di talesofferenza procedere ad una riparazione che,caso, per caso, nella unicità e irripetibilità diciascuno delle vicende umane che sipresentano dinanzi a lui, risulti da un cantoequa, dall'altro consonante con quantorealmente patito dal soggetto pur nellainevitabile consapevolezza della miserevoleincongruità dello strumento risarcitorio afronte del dolore dell'uomo, che dovràrassegnarsi a veder trasformato quel dolore indenaro.

InInInIn alcunalcunalcunalcun modomodomodomodo l'esitol'esitol'esitol'esito favorevolefavorevolefavorevolefavorevoledell'interventodell'interventodell'interventodell'intervento pupupupuòòòò elidereelidereelidereelidere lalalala rilevanzarilevanzarilevanzarilevanza delladelladelladellaviolazioneviolazioneviolazioneviolazione deldeldeldel dirittodirittodirittodiritto alalalal consensoconsensoconsensoconsenso informatoinformatoinformatoinformatoCorte di Cassazione Civile, Sez. III, sentenza n.12205 del 12 giugno 2015Nello stesso senso: Corte di Cassazione, Civile sez.III, sentenza n. 9331 dell'8 maggio 2015L'assunto della Corte di Appello, che non è inalcun modo condivisibile, si pone in sostanzain contrasto con il profilo strutturale dellalesione del diritto al consenso informato, omeglio del diritto ad essere informati sulladirezione dell'attività medica sulla propriapersona ed a consentirla, all'esitodell'informazione, prestando il consenso, chein tal modo risulta espresso sulla base dellaconoscenza da parte del paziente delleimplicazioni, dei rischi e delle conseguenzedell'attività stessa e, quindi, esprime un atto didisposizione della propria persona in sensopsico-fisico risalente ad una volontà delpaziente consapevole.Sotto il primo profilo la lesione del diritto adesprimere il c.d. consenso informato da partedel medico si verifica per il sol fatto che eglitenga una condotta che lo porta alcompimento sulla persona del paziente di attimedici senza avere acquisito il suo consenso.Il c.d. danno evento cagionato da tale condottaè, sotto tale profilo, rappresentato dallo stessoestrinsecarsi dell'intervento sulla persona delpaziente senza la previa acquisizione delconsenso, cioè, per restare al casodell'intervento chirurgico, dall'esecuzionesenza tale consenso dell'intervento sul corpodel paziente. Il danno-evento in questionerisulta, dunque, dalla tenuta di una condottaomissiva seguita da una condotta commissiva.

Il danno conseguenza, quello che l'art. 1223c.c. indica come perdita o mancato guadagno,è, invece, rappresentato dall'effettopregiudizievole che la mancanzadell'acquisizione del consenso e, quindi, ilcomportamento omissivo del medico, seguitodal comportamento positivo di esecuzionedell'intervento, ha potuto determinare sullasfera della persona del paziente, consideratanella sua rilevanza di condizione psico-fisicaposseduta prima dell'intervento, la quale, se leinformazioni fossero state date, l'avrebbeportata a decidere sul se assentire la praticamedica. Un primo effetto è intuitivo: poichél'informazione sull'atto medico da eseguirsi esulle sue conseguenze, una volta data alpaziente, avrebbe posto costui nellacondizione di decidere se autorizzare o nonautorizzare il medico all'esecuzionedell'intervento proposto e poiché tra icontenuti possibili concreti che l'esercizio ditale potere di determinazione può assumere vipuò essere sia la scelta di restare nellecondizioni che secondo il medicoimporrebbero l'intervento anche sepregiudizievoli (se del caso anche usque adsupremum exitum), sia la scelta di riflettere edi determinarsi successivamente, sia esoprattutto quella di rivolgersi altrove, cioè adaltro medico, prima di determinarsi, è paleseche un effetto della condotta di omissionedell'informazione seguita dall'esecuzionedell'atto medico, che integra dannoconseguenza, si individua nella preclusionedella possibilità di esercitare tutte tali opzioni.Preclusione che integra danno conseguenzaperché si concreta nella privazione dellalibertà del paziente di autodeterminarsi circala sua persona fisica. Libertà che, costituendoun bene di per sé, quale aspetto della genericalibertà personale, viene negata e, quindi,risulta sacrificata irrimediabilmente, sì che siconfigura come "perdita" di un bene personaleNel caso di atto medico costituito daintervento chirurgico si verificano,peraltro,secondo un criterio di assolutanormalità, anche ulteriori danni conseguenza.Si tratta:a) della sofferenza e della contrazione dellalibertà di disporre di sé stesso, psichicamentee fisicamente, patite dal paziente in ragione

Page 46: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 46 di 133

dello svolgimento sulla sua personadell'esecuzione dell'intervento durante la suaesecuzione e nella relativa convalescenza;b) della diminuzione che lo stato del pazientesubisce a livello fisico per effetto dell'attivitàdemolitoria, che abbia eliminato, sebbene afini terapeutici, parti del corpo edeventualmente le funzionalità di esse: poichétale diminuzione avrebbe potuto verificarsisolo se assentita sulla base dell'informazionedovuta e si è verificata in mancanza di essa sitratta di conseguenza oggettivamente dannosa,che si deve apprezzare come dannoconseguenza indipendentemente dalla suautilità rispetto al bene della salute del paziente,che è bene diverso dal diritto diautodetenninarsi rispetto alla propria persona,ancorché in modo di riflesso incidente sulbene della salute.Tanto chiarito, risulta evidente che lacircostanza che l'intervento medico nonpreceduto da acquisizione di consenso siastato, in ipotesi, risolutivo della patologia cheil paziente presenta non è idonea di per sé adeliminare i danni conseguenza così individuati;in alcun modo l'esito favorevoledell'intervento può elidere la rilevanza dellaviolazione del diritto al consenso informatodel paziente sotto il profilo della suaconfigurabilità sia come danno evento, siacome danno conseguenza

LaLaLaLa tenuittenuittenuittenuitàààà deldeldeldel fattofattofattofatto nonnonnonnon escludeescludeescludeesclude lalalala lesionelesionelesionelesionedeldeldeldel vincolovincolovincolovincolo fiduciariofiduciariofiduciariofiduciarioCorte di Cassazione Civile, Sez. L, sentenza n.13168 del 25 giugno 2015Occorre poi rimarcare (ex multis, Cass. n.19684\14, Cass. n, 16864\06 e Cass.n.16260\04) che la tenuità del danno non è dasola sufficiente a escludere la lesione delvincolo fiduciario, valutate le mansioni dicassiera svolte e la correttezza dei futuriadempimenti. Ed invero in caso dilicenziamento per giusta causa, ai fini dellavalutazione della proporzionalità tra fattoaddebitato e recesso, viene in considerazionenon già l'assenza o la speciale tenuità deldanno patrimoniale, ma la ripercussione sulrapporto di lavoro di una condotta suscettibiledi porre in dubbio la futura correttezzadell'adempimento, in quanto sintomatica di un

certo atteggiarsi del dipendente rispetto agliobblighi assunti

IlIlIlIl medicomedicomedicomedico devedevedevedeve provareprovareprovareprovare chechecheche lalalala complicanzacomplicanzacomplicanzacomplicanzanonnonnonnon èèèè aaaa luiluiluilui imputabileimputabileimputabileimputabile....Corte di Cassazione, sezione III; sentenza n. 13328del 30 giugno 2015.Quando nel corso dell'esecuzione di unintervento o dopo la conclusione di esso siverifichi un peggioramento delle condizionidel paziente, delle due l'una:- ) o tale peggioramento era prevedibile edevitabile, ed in tal caso esso va ascritto a colpadel medico, a nulla rilevando che la statisticaclinica lo annoveri in linea teorica tra le"complicanze";- ) ovvero tale peggioramento non eraprevedibile oppure non era evitabile: ed in talcaso esso integra gli estremi della "causa nonimputabile" di cui all'art. 1218 c.c., a nullarilevando che la statistica clinica non loannoveri in linea teorica tra le "complicanze".Da ciò consegue, sul piano della prova, che nelgiudizio di responsabilità tra paziente e medico:- ) o il medico riesce a dimostrare di averetenuto una condotta conforme alle leges artis,ed allora egli va esente da responsabilità anulla rilevando che il danno patito dal pazienterientri o meno nella categoria delle"complicanze";- ) ovvero, all'opposto, il medico quella provanon riesce a fornirla: ed allora non gli gioveràla circostanza che l'evento di danno sia inastratto imprevedibile ed inevitabile, giacchéquel che rileva è se era prevedibile ed evitabilenel caso concreto.Prevedibilità ed evitabilità del caso concretoche, per quanto detto, è onere del medicodimostrare.

IlIlIlIl mancatomancatomancatomancato rispettorispettorispettorispetto deldeldeldel limitelimitelimitelimite didididi spesaspesaspesaspesa perperperperautovetture,autovetture,autovetture,autovetture, èèèè valutabilevalutabilevalutabilevalutabile aiaiaiai finifinifinifini delladelladelladellaresponsabilitresponsabilitresponsabilitresponsabilitàààà amministrativaamministrativaamministrativaamministrativa eeee disciplinaredisciplinaredisciplinaredisciplinaredeideideidei dirigenti.dirigenti.dirigenti.dirigenti.Corte dei Conti, sezione regionale di controllo perl'Umbria, deliberazione n. 62/2015/PRSE,depositata il 22 maggio 2015In ordine al mancato rispetto del limite dispesa per acquisto, manutenzione, noleggio edesercizio di autovetture, le osservazionidell’Ente non appaiono idonee a superare lacriticità rilevata in sede istruttoria. Risulta

Page 47: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 47 di 133

infatti dal questionario che la spesadefinitivamente sostenuta dall’Entenell’esercizio 2013 per la manutenzione, ilnoleggio e l’esercizio di autovetture, al nettodegli acquisti, ammonta ad € 143.140,04, bensuperiore all’importo consentito di €120.363,02, pari al 50% della spesa sostenuta atale titolo nell'anno 2011 (€ 240.726,05), aisensi dell'art. 5, comma 2 del D.L. 95/2012.La violazione del suindicato limite di spesa,per espressa previsione di legge (v. comma 4dell’art. 5 del citato D.L. 95/2012 ), “èvalutabile ai fini della responsabilitàamministrativa e disciplinare dei dirigenti.”.L’Ente, pertanto, in attuazione del citatodisposto normativo, è tenuto ad operare lenecessarie valutazioni nei confronti deidirigenti che hanno posto in essere dettaviolazione di legge.L’accertamento della violazione di cui sopraimpone la trasmissione della presentepronuncia alla competente Procura erariale perle valutazioni di competenza.

IlIlIlIl limitelimitelimitelimite alalalal compensocompensocompensocompenso deglideglideglidegli amministratoriamministratoriamministratoriamministratoridelledelledelledelle societsocietsocietsocietàààà partecipatepartecipatepartecipatepartecipate sisisisi applicaapplicaapplicaapplica purepurepurepure allaallaallaallaparteparteparteparte variabilevariabilevariabilevariabileLa Corte dei Conti, sezione di controllo per laSardegna, deliberazione n. 50/2015/PARSecondo l'art. 4 co. 4 DL 95/2012, comemodficato dall'art. 16 DL 90/2014, riguardo aiconsigli di amministrazione delle societa'controllate direttamente o indirettamente dalleamministrazioni pubbliche, che abbianoconseguito nell'anno 2011 un fatturato daprestazione di servizi a favore diamministrazioni pubbliche superiore al 90 percento dell'intero fatturato, il costo annualesostenuto per i compensi degli amministratorinon puo' superare l'80 per cento del costocomplessivamente sostenuto nell'anno 2013.Questo limite si applica al trattamentoeconomico complessivamente considerato,comprensivo del compenso fisso edell’eventuale indennità da corrispondere sullabase degli utili realizzati

LeLeLeLe sommesommesommesomme delladelladelladella previdenzaprevidenzaprevidenzaprevidenza complementarecomplementarecomplementarecomplementareperperperper lalalala poliziapoliziapoliziapolizia municipale,municipale,municipale,municipale, sonosonosonosono escluseescluseescluseescluse daldaldaldaltettotettotettotetto retributivoretributivoretributivoretributivo deideideidei singolisingolisingolisingoli dipendenti.dipendenti.dipendenti.dipendenti.Corte dei Conti, Sezione del le autonomie,

deliberazione n. 22 /SEZAUT/2015/QMIG.Le somme accantonate a titolo di previdenzacomplementare per la polizia municipaledebbono essere incluse nella spesa delpersonale oggetto di contenimento ai sensidell’art. 1, comma 557 della legge 27dicembre 2006, n. 296, mentre vanno esclusedal calcolo del trattamento economicocomplessivo dei singoli dipendenti di cuiall’art. 9, commi 1 e 2 bis del decreto-legge 31maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30luglio 2010, n. 122”.

InInInIn materiamateriamateriamateria didididi divietodivietodivietodivieto didididi rinnovorinnovorinnovorinnovo didididi incarichiincarichiincarichiincarichididididi consulenza,consulenza,consulenza,consulenza, lalalala leggeleggeleggelegge sopravvenutasopravvenutasopravvenutasopravvenutaprevaleprevaleprevaleprevale susususu unununun''''eventualeeventualeeventualeeventuale clausolaclausolaclausolaclausola inseritainseritainseritainserita nelnelnelnelcontrattocontrattocontrattocontrattoCorte dei Conti, Sezione del le autonomie,deliberazione n. 21 /SEZAUT/2015/QMIG.L'eventuale clausola di proroga inserita nelcontratto, è abrogata dalla disposizione dilegge, anche sopravvenuta (Corte dei conti,Sezione Centrale del controllo di legittimitàsugli atti del Governo e delle Amministrazionidello Stato, Deliberazione n.SCCLEG/16/2015/PREV)Conseguentemente, alla fattispecie de qua deveapplicarsi il divieto assoluto statuito dal ripetutoart. 7, comma 6, lettera c) del decreto legislativon. 165/2001, introdotto a modifica delladisciplina previgente ai sensi della quale,comunque, la possibilità di proroga o rinnovodel contratto originario rivestiva carattereeccezionale, dato l’espresso divieto di utilizzarel’istituto della consulenza per attività noneccezionali e temporanee. ...

Per la corretta applicazione del principiotempus regit actum (in argomento, tra l’altro,Cons. St., sez. V, 10 gennaio 2012, n. 34) deve,infatti, essere considerata la prevalenza deldettato normativo entrato in vigore mediotempore e contenente norme specifiche inmerito alla rinnovabilità stessa, sulla volontàdelle parti che con esso si ponga in contrasto.

IIII dirittidirittidirittidiritti didididi rogitorogitorogitorogito competonocompetonocompetonocompetono solamentesolamentesolamentesolamente aiaiaiaisegretarisegretarisegretarisegretari didididi fasciafasciafasciafascia CCCC,,,, eeee lelelele sommesommesommesomme sonosonosonosono alalalallordolordolordolordo deglideglideglidegli onerionerionerioneri riflessi.riflessi.riflessi.riflessi.Corte dei Conti, Sez. Autonomie deliberazione n.21/SEZAUT/2015/QMIGAlla luce della previsione di cui all’art. 10comma 2 bis del d.l. 24 giugno 2014, n. 90,

Page 48: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 48 di 133

convertito con modificazioni dalla legge 11agosto 2014, n. 114, i diritti di rogitocompetono ai soli segretari di fascia C.In difetto di specifica regolamentazionenell’ambito del CCNL di categoria successivoalla novella normativa i predetti proventi sonoattribuiti integralmente ai segretari comunali,laddove gli importi riscossi dal comune, nelcorso dell’esercizio, non eccedano i limitidella quota del quinto della retribuzione ingodimento del segretario.Le somme destinate al pagamentodell’emolumento in parola devono intendersial lordo di tutti gli oneri accessori connessiall’erogazione, ivi compresi quelli a caricodegli enti.

IlIlIlIl dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerariale devedevedevedeve essereessereessereessere concreto,concreto,concreto,concreto, nonnonnonnonsisisisi pupupupuòòòò farfarfarfar genericamentegenericamentegenericamentegenericamente ricorsoricorsoricorsoricorso alalalal dannodannodannodannodadadada mancatamancatamancatamancata concorrenza.concorrenza.concorrenza.concorrenza.Corte dei Conti, Sezione Terza GiurisdizionaleCentrale d’Appello, sentenza n. 376 dep. 9 luglio2015La concretezza del danno postula, infatti, chelo stesso debba trovare riscontro in elementiobiettivi che ne consentano l’effettivoriconoscimento; l’introduzione di tipologie didanno erariale quale quello da “perdita dichances” o da “mancata concorrenza” non puògiustificare né il mancato accertamento delpregiudizio erariale nella sua ontologicaesistenza né l’identificazione dello stesso con iparametri per la sua quantificazione.In sostanza, il Collegio ritiene che non siapossibile rinvenire danno all’Azienda sanitariaper il sol fatto della mera mancanza dellaprocedura concorsuale e in virtù di unipotetico “aggravio della spesa sostenutadall’Ente pubblico, legata al presumibilerinvenimento nel mercato, di un consulente –prestatore di opera, disposto a fornireassistenza a condizioni più vantaggiose diquelle oggetto della stipula”; può ammettersiresponsabilità amministrativa soltanto inpresenza di prove concrete e tangibili circal’effettività del danno, certamente nonravvisabili nel mero richiamo a eventuali epresumibili risparmi di spesa.Diversamente, ciò significherebbe eludere iprincipi di risarcibilità e patrimonialità delnocumento erariale ed introdurre fattispeciesanzionatorie che, ove non specificamente

previste dalla legge, sono estranee al giudiziodi responsabilità amministrativa

IlIlIlIl recessorecessorecessorecesso alalalal terminetermineterminetermine deldeldeldel periodoperiodoperiodoperiodo didididi provaprovaprovaprovadevedevedevedeve esssereesssereesssereesssere motivato.motivato.motivato.motivato.Corte di Cassazione, sezione L, sentenza n. 14418del 10 luglio 2015Con il ricorso introduttivo la dirigente avevadedotto che il recesso per mancatosuperamento della prova era privo dimotivazione, in violazione dell'art. 14, c. 5, delcontratto collettivo (il cui testo è soprariportato). Il giudice di appello ha ritenuto disuperare questa censura ritenendo che il poteredi recesso fosse stato esercitato prima dellascadenza del periodo di prova e che avrebbedovuto essere il lavoratore a provare il positivosuperamento della prova.Tali affermazioni sono contraddittorie sulpiano fattuale — atteso che, come soprarilevato, il recesso è da intendere formulatoalla scadenza del periodo di prova — e,soprattutto, contraddicono il dato testuale delcontratto individuale stipulato tra le parti ilquale, richiamando il testo dell'art. 14 delcontratto collettivo, impone che (sia in corso diespletamento della prova, che alla suaconclusione) "il recesso dell'azienda deveessere motivato".Deve dunque ritenersi, in accoglimento delmezzo di ricorso, che il giudice di appello siaincorso in una non corretta considerazionedella fattispecie, atteso che, consideratal'avvenuta conclusione della prova, avrebbedovuto accertare se il recesso dell'Aziendafosse o meno stato dato in conformità alledisposizioni della norma collettiva.

SeSeSeSe lalalala ProcuraProcuraProcuraProcura pressopressopressopresso lalalala CorteCorteCorteCorte deideideidei ContiContiContiConti nonnonnonnoncececece lalalala fafafafa aaaa rispettarerispettarerispettarerispettare ilililil terminetermineterminetermine deideideidei cinquecinquecinquecinqueanni,anni,anni,anni, devedevedevedeve chiederechiederechiederechiedere lalalala costituzionecostituzionecostituzionecostituzione inininin moramoramoramoraall'amministrazioneall'amministrazioneall'amministrazioneall'amministrazioneCorte dei Conti, Veneto, sentenza n.Qualora la Procura presso la Corte dei Contivaluti di non riuscire a notificare l'invito adedurre nel termine dei cinque anni,dall’effettivo depauperamento dell’Ente o daldisvelamento della condotta illecita, è tenuto,prim’ancora che su un piano giuridico, su unpiano di mera logica e ragionevolezza, adinvestire l’Amministrazione al fine diottenerne la costituzione in mora del debitore.

Page 49: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 49 di 133

In breve, sussiste l’obbligo delle Procure diinteragire con le Amministrazioni per tutelarel’azione posta a presidio del credito erariale,quale naturale conseguenza del riconoscimentoin capo al Procuratore regionale di tutte leazioni a tutela delle ragioni del creditorepreviste dalla vigente disciplina civilistica

L'indennitL'indennitL'indennitL'indennitàààà didididi rischiorischiorischiorischio (infettivo,(infettivo,(infettivo,(infettivo, terapiaterapiaterapiaterapiaintensivaintensivaintensivaintensiva eeee sub-intensiva)sub-intensiva)sub-intensiva)sub-intensiva) nonnonnonnon sisisisi cumulanocumulanocumulanocumulanoCorte di Cassazione Civile, sez. L, sentenza n.15376 del 22 luglio 2015L'art. 44, comma 6, del CCNL compartoSanità siglato il 1° settembre 1995 recita che"Al personale infermieristico competono,altresì, le seguenti indennità per ogni giornatadi effettivo servizio prestato: a) nelle terapieintensive e nelle sale operatorie: L. 8.000; b)nelle terapie sub-intensive individuate ai sensidelle disposizioni regionali e nei servizi dinee-ologia e dialisi: L. 8.000; c) nei servizi dimalattie infettive: L. 10.000".L'articolo deve essere interpretato nel sensoche l'indennità ivi prevista per il personaleinfermieristico compete, per ogni giornata dieffettivo servizio prestato, in una delle misurepreviste dai punti a), b) e c) del comma, senzapossibilità di cumulo nel caso di attivitàespletata nel corso della medesima giornata inuna pluralità di strutture tra quelle indicatenella disposizione.

InInInIn sensosensosensosenso conforme:conforme:conforme:conforme: Cassazione,Cassazione,Cassazione,Cassazione, 17244172441724417244 deldeldeldel27272727 agostoagostoagostoagosto 2015201520152015

NellaNellaNellaNella costituzionecostituzionecostituzionecostituzione deideideidei fondifondifondifondi nonnonnonnon sisisisi possonopossonopossonopossonovanificarevanificarevanificarevanificare iiii risparmirisparmirisparmirisparmi conseguiticonseguiticonseguiticonseguiti neglineglineglinegli annianniannianniprecedenti.precedenti.precedenti.precedenti.Ragioneria Generale dello Stato, Circolare n. 20prot. 39875 del 8 maggio 2015Per quelle amministrazioni che nellacostituzione del fondo relativo ali' anno 2014abbiano escluso in tutto o in parte talunerisorse di alimentazione del fondo (ad esempiola R.I.A. dei cessati) in quanto eccedenti ilimiti imposti dall'articolo 9, comma 2-bis, delcitato decreto legge n. 78/2010, ladecurtazione operata nel 2014 non potrà esserepresa a riferimento a decorrere dal 2015 inapplicazione dell'articolo I, comma 456, dellalegge n. 147/2013. Ciò in quanto tale

decurtazione,· non comprendendo le risorseextra limite 2010 (non valorizzate nel fondo2014 e astrattamente conteggiabili nel fondo2015), qualora adottata, determinerebbe - pertale differenza - una riduzione inferiore delfondo 2015, vanificando la finalità della normae cioè quella di rendere strutturali i risparmidella spesa per redditi da lavoro dipendenteconseguiti per effetto dell'applicazionedell'articolo 9, comma 2-bis, del decreto-legge78/2010.

AlAlAlAl facentefacentefacentefacente funzionifunzionifunzionifunzioni spettaspettaspettaspetta solosolosolosolo l'indennitl'indennitl'indennitl'indennitààààsostitutiva,sostitutiva,sostitutiva,sostitutiva, nonnonnonnon l'indennitl'indennitl'indennitl'indennitàààà didididi posizioneposizioneposizioneposizioneintera,intera,intera,intera, neancheneancheneancheneanche sesesese l'incaricol'incaricol'incaricol'incarico èèèè prolungatoprolungatoprolungatoprolungato ....Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 15577 del24 luglio 2015Dall'esame della previsione contrattuale sievince, innanzitutto, la conferma che, anchecon specifico riferimento al caso disostituzione, non trova applicazione l'art. 2013cc perché dette sostituzioni non possono essereconfigurate come mansioni superiori in quantoavvengono nell'ambito del ruolo e livello unicodella dirigenza sanitaria. Emerge, poi, dallaprevisione in esame, che al sostituto non spettail trattamento accessorio del sostituito, e cioèdel dirigente con incarico di direzione distruttura complessa, bensì un indennità dettaappunto sostitutiva. Inoltre dalla disposizionein esame si desume che la fattispecie per cui ècausa rientra tra le sostituzioni disciplinatedall'art. 18 in parola prevedendo questo, al 4 °comma, specificamente che "nel caso chel'assenza sia determinata dalla cessazione delrapporto di lavoro del dirigente interessato, lasostituzione è consentita per il tempostrettamente necessario ad espletare leprocedure di cui ai DPR. 483 e 484/1997ovvero dell'art. 17 bis del dlgs 502/1992. In talcaso può durare sei mesi, prorogabili fino adodici". Non ritiene, tuttavia, questo Giudicedi legittimità, che in caso di mancato rispettodel termine anzidetto spetti al sostituto iltrattamento accessorio del sostituito e tantoperché una previsione di tal genere manca deltutto ed una diversa soluzione non si potrebbecertamente fondare, per le anzidette ragioni,sulla regola di cui all'art. 2013 cc.

Page 50: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 50 di 133

PerPerPerPer lalalala validitvaliditvaliditvaliditàààà didididi unununun attoattoattoatto oooo didididi ununununcomportamento,comportamento,comportamento,comportamento, èèèè necessarionecessarionecessarionecessario chechechecheprovenganoprovenganoprovenganoprovengano dall'organodall'organodall'organodall'organo competentecompetentecompetentecompetente adadadadesprimereesprimereesprimereesprimere lalalala volontvolontvolontvolontàààà dell'entedell'entedell'entedell'ente pubblico.pubblico.pubblico.pubblico.Corte di Cassazione Civile, SS.UU, sentenza n.15474 del 23 luglio 2015A tale riguardo è necessario che ilprovvedimento o il comportamentoconcludente provengano dall'organodeliberativo competente ad esprimere lavolontà dell'ente pubblico, e tale non puòconsiderarsi, nel sistema normativo dettatodalla legge 8 giugno 1990, n. 142, l'assessoreai lavori pubblici del Comune, e neppure ilsindaco, atteso che l'art. 36 di detta leggeconferisce a tale organo la rappresentanzadell'ente e l'esercizio delle funzioniattribuitegli dalle leggi, dallo statuto e dairegolamenti, mentre l'art. 32 della stessa leggeassegna al consiglio comunale, tra le altre, lacompetenza (lettera m) in materia di appaltiche non siano previsti espressamente in attifondamentali del consiglio o che noncostituiscano mera esecuzione e che,comunque, non rientrino nella ordinariaamministrazione di funzioni e servizi dicompetenza della giunta, del segretario o dialtri funzionari.» (Cass. sez. un. n. 6993 del2005).

NonNonNonNon sisisisi possonopossonopossonopossono cumularecumularecumularecumulare duedueduedue progressioniprogressioniprogressioniprogressionididididi carrieracarrieracarrieracarriera perperperper anzianitanzianitanzianitanzianitààààConsiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 3688 del 28luglio 2015Il ricorrente ha beneficiato dell'applicazionedell'art. 8 della legge regionale n. 56 del 1977,che ha comportato l'attribuzione in suo favoredell'inquadramento nella qualifica difunzionario con decorrenza dalla data di primoinquadramento.Pertanto non v'è dubbio alcuno come ilmedesimo non possa fruire per la secondavolta dell'inquadramento nella qualificasuperiore (quella dirigenziale), utilizzando duenorme che non sono applicabilicumulativamente .Inoltre, l'invocato articolo 91 punto otto dellalegge regionale n. 12 del 1991 non prevedesviluppi di carriera, contrariamente a quantopreteso dal ricorrente, ma solo l'attribuzionedei benefici economici riferiti all’anzianità

maturata, che viene computata nella qualificaconseguita (e non in altra diversa da attribuire)in forza dell’art. 8 della l.r. n. 56/1977.Tale articolo stabilisce infatti, al comma 1, che«al personale in servizio alla data del31.12.1984 è corrisposta, quale stipendio dianzianità,una somma annua fissa determinataper ciascun livello retributivo», aggiungendoal comma 9 che «l'anzianità di serviziomaturata è riportata a tutti gli effetti nellaqualifica superior e conseguita a seguitodell'applicazione dell'art. 8 della leggeregionale 9 settembre 1977, n. 56».Correttamente, quindi, il primo giudice haosservato che l’anzianità di servizio che ilricorrente deduce di poter utilizzare peracquisire il trattamento economico propriodella qualifica superiore, «in realtà comporta,come evidenzia anche l’intestazione dellanorma, soltanto un riconoscimento economicoutile ai fini del calcolo dello stipendio tabellarein godimento (nella specie quello difunzionario) e che consiste nel computo ditutta l’anzianità economica e giuridica nellastessa qualifica con decorrenza dal primoinquadramento.In sostanza, qualunque sia l ’ammontare delbeneficio economico che in forza di talericonoscimento il ricorrente ha percepito, alricorrente non spetta il trattamento dellaqualifica di dirigente, che non ha mai acquisito,né la ricostruzione della carriera, richiesti nelpresupposto erroneo che la legge 12/1991abbia previsto e consentito il reinquadramentonella qualifica superiore che l’art. 45 lett. bdella l.r. 65/79 aveva espressamente esclusoper i dipendenti beneficiari dell’art. 8 della l.r.56/1977.Ed è per tale ragione che nel provvedimentoimpugnato (nota del 25 marzo 1993) si fariferimento al pregresso diniego direinquadramento nella qualifica superiore (didirigente), come ragione determinante arendere ininfluente le questioni di anzianitàche il ricorrente ha prospettato nell’istanza echiede di poter dimostrare, ossia l’avere omeno otto anni di anzianità nella qualificadirettiva, che comunque sarebbero irrilevantiai fini del passaggio nella qualifica di dirigenteed al diritto al relativo trattamento economicodi anzianità”.

Page 51: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 51 di 133

SeSeSeSe ilililil medicomedicomedicomedico nonnonnonnon provaprovaprovaprova chechecheche ilililil dannodannodannodanno derivaderivaderivaderivadadadada unununun eventoeventoeventoevento imprevistoimprevistoimprevistoimprevisto edededed imprevedibile,imprevedibile,imprevedibile,imprevedibile,risponderisponderisponderisponde perperperper dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerarialeCorte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laValle d’Aosta, sentenza n. 11 pubbl. 23 luglio 2015Secondo il consolidato orientamento dellaCorte di Cassazione, per l'accertamento delnesso causale tra condotta illecita ed evento didanno non è necessaria la dimostrazione di unrapporto di consequenzialità necessaria tra laprima ed il secondo, ma è sufficiente lasussistenza di un rapporto di mera probabilitàscientifica. Ne consegue che il nesso causalepuò essere ritenuto sussistente non soloquando il danno possa ritenersi conseguenzainevitabile della condotta, ma anche quando nesia conseguenza altamente probabile everosimile (cfr. Cass. civ. n. 975/09).Per superare la presunzione che le eventualicomplicanze siano state determinate da omessao insufficiente diligenza professionale o daimperizia, occorre dimostrare che esse sonostate, invece, prodotte da un evento imprevistoed imprevedibile secondo la diligenzaqualificata in base alle conoscenze tecnico-scientifiche del momento (cfr. Cass. n.20806/09).Ne consegue che, essendo il medico tenuto adespletare l’attività professionale secondocanoni di diligenza e di perizia scientifica, ilgiudice, accertata l’omissione di tale attività,può ritenere, in assenza di prova sullasussistenza di altri fattori alternativi, che taleomissione sia stata causa dell’evento lesivo eche, per converso, la condotta doverosa, sefosse stata tenuta, avrebbe impedito ilverificarsi dell’evento stesso (cfr. Cass., sez.III, 8 luglio 2010, n. 16123 e SS.UU., 11gennaio 2008, n. 576).Deve ritenersi pertanto che sussistano tutti glielementi soggettivi ed oggettivi (il rapporto diservizio, il danno erariale, il nesso di causalitàe la condotta gravemente colposa) integranti laresponsabilità amministrativa in capo alconvenuto medico.

LaLaLaLa transazionetransazionetransazionetransazione conconconcon ilililil medico,medico,medico,medico, renderenderenderendeimpossibileimpossibileimpossibileimpossibile alalalal giudicegiudicegiudicegiudice accertareaccertareaccertareaccertare eeee dichiararedichiararedichiararedichiararelalalala colpacolpacolpacolpa deldeldeldel sanitario.sanitario.sanitario.sanitario.Corte di Cassazione Civile, sez. III, sentenza n.15860 del 28 luglio 2015.

Il perfezionamento di un negozio transattivotra genitori esercenti la potestà sulla minore eil dottore, esclude la possibilità di accertare edichiarare la colpa del medico e l'eventualeconcorso della struttura ospedaliera nellacausazione del danno.Quindi correttamente è stata dichiarata cessatala materia del contendere nei confronti delsanitario per la sua responsabilitàprofessionale.L'impossibilità di dichiarare la responsabilitàdel medico, a seguito della transazione, hafatto venir meno la responsabilità dellastruttura in quanto il risarcimento richiesto èconseguenza dell'operato del medico e non diun titolo autonomo.

L'erogazioneL'erogazioneL'erogazioneL'erogazione deldeldeldel buonobuonobuonobuono pasto,pasto,pasto,pasto, nonnonnonnon giustificagiustificagiustificagiustifical'automaticol'automaticol'automaticol'automatico prolungamentoprolungamentoprolungamentoprolungamento didididi 15151515 minutiminutiminutiminutiperperperper pausapausapausapausa pranzo.pranzo.pranzo.pranzo.Corte di Cassazione Civile, sez. VI, sentenza n.15966 del 28 luglio 2015.La Corte di appello aveva accertato il diritto apercepire la retribuzione per il lavorostraordinario prestato, su imposizione datoriale,nella misura di 15 minuti per giorno lavorativoin cambio dell'erogazione del buono pasto..La difesa della ASL non aveva negato lamancata predisposizione di turni ma avevadedotto che, comunque, i dipendenti avevanospeso i "tickets restaurant" loro assegnatimensilmente e che non poteva sussistere unrapporto di corrispettività contrattuale tra laconcessione di buoni pasto fruibili solo fuoridell'orario di lavoro, senza alcuna incidenzasulla continuità temporale della prestazionelavorativa quotidiana, ed il preteso recuperodell'orario di lavoro attraverso ilprolungamento dello stesso in misura di 15minuti. In effetti l'ASL, non negando di averpreteso il prolungamento dell'orario dilavoro ordinario (circostanza risultantedocumentalmente), ha dedotto che lo stessoera in rapporto di corrispettività con lafruizione dei buoni pasto ed integrava unrecupero della pausa attuata dalla dipendenteper consumare il buono pasto. In siffattasituazione correttamente il giudice del meritoha ritenuto che dalla mancatapredisposizione dei turni si potesse desumere

Page 52: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 52 di 133

la insussistenza di pause durante l'orariolavorativo ordinario destinate al consumo deipasti presupposto per il preteso loro recuperoattraverso il prolungamento dell'orariolavorativo. Ciò invero non confligge con ilprincipio dell'onere della prova posto che,desunta la prestazione ininterrotta dagliindicati elementi (erogazione dei buoni pastoutilizzabili solo al di fuori dell'orario dilavoro; mancata predisposizione dei turni perusufruire del servizio mensa sostitutivo purin presenza di un obbligo contrattuale in talsenso, in un contesto di continuitàassistenziale) non poteva che essere a caricodell'Azienda la prova contraria.

InInInIn tematematematema didididi responsabiltresponsabiltresponsabiltresponsabiltàààà civile,civile,civile,civile, ilililil nessonessonessonessocausalecausalecausalecausale sisisisi valutavalutavalutavaluta inininin modomodomodomodo diversodiversodiversodiverso rispettorispettorispettorispetto alalalalgiudiziogiudiziogiudiziogiudizio penale.penale.penale.penale.AncheAncheAncheAnche aaaa frontefrontefrontefronte didididi unaunaunauna operazioneoperazioneoperazioneoperazionechirurgicachirurgicachirurgicachirurgica complessa,complessa,complessa,complessa, ilililil decorsodecorsodecorsodecorso postpostpostpostoperatoriooperatoriooperatoriooperatorio nonnonnonnon pupupupuòòòò essereessereessereessere consideratoconsideratoconsideratoconsiderato didididiparticolareparticolareparticolareparticolare complessitcomplessitcomplessitcomplessitààààCorte di Cassazione Civile, sez. III, sentenza n.15857 del 28 luglio 2015."In tema di responsabilità civile,l'accertamento della sussistenza del nessocausale ira il fatto dannoso e le conseguenzepregiudizievoli riportate dal danneggiato èsoggetto ad una differente regola probatoriarispetto al giudizio penale, in ragione deidifferenti valori sottesi ai due processi: nelsenso che, nell'accertamento del nessocausale in materia civile, vige la regola dellaproonderanza dell'evidenza o del "piùprobabile che non", mentre nel processopenale vige la regola della prova "oltre ilragionevole dubbio". Ne consegue che, pervalutare la configurabilità della nessocausale tra la condotta dei sanitari e gli esitidella vicenda ospedaliera di un paziente, se èconsentito trarre gli elementi di fatto daporre a fondamento del proprio giudizio dauna perizia penale, non è consentito farneproprie acriticamente le valutazioni, senzaconsiderare se, per rispondere al quesitosottoposto, essa abbia utilizzato il criterio digiudizio proprio del giudice penale,informato alla esclusione della responsabilitàove non si raggiunga la certezza oltre ogni

ragionevole dubbio, difforme rispetto alcriterio di giudizio civilistico che portaall'affermazione del nesso tra l'operato deisanitari e le conseguenze dannose riportateda un paziente ove appaia più probabile chedeterminate conseguenze pregiudizievoli nonsi sarebbero verificate, in tutto o in parte, inmancanza di determinate condizioniAnche a fronte di una operazione chirurgicache sia valutata come complessa, il decorsopost operatorio di per sé, non può essereconsiderato di particolare complessità, nelsenso che esso segue determinati protocollicorrelati alla situazione del paziente ed esigeil rispetto di standards di attenzione correlatialle condizioni del paziente, per cui a frontedi alterazioni delle condizioni del paziente(febbre alta, verificarsi di infezioni) sotto ilprofilo della completezza motivazionale ènecessario individuare se essi si ponganocome esiti imprevisti o se il loro manifestarsio il loro perdurare siano nel caso concretodovuti ad una negligenza della struttura nelseguire l'evoluzione delle condizioni delpaziente dopo ogni singola operazione.

InInInIn tematematematema didididi rimborsirimborsirimborsirimborsi chilometrici,chilometrici,chilometrici,chilometrici, valevalevalevale lalalaladimoradimoradimoradimora effettiva,effettiva,effettiva,effettiva, nonnonnonnon lalalala residenzaresidenzaresidenzaresidenza nominale.nominale.nominale.nominale.EEEE nonnonnonnon sisisisi pupupupuòòòò invocareinvocareinvocareinvocare l'acquiescenzal'acquiescenzal'acquiescenzal'acquiescenzadell'Amministrazione.dell'Amministrazione.dell'Amministrazione.dell'Amministrazione.Una dottoressa del 118 dal 2 dicembre 2004,aveva presentato la dichiarazione relativa alcambio di residenza e si è vista attribuire,sulla base dei prospetti riepilogativi dei turnidi servizio effettuati, mensilmente compilatie presentati alla ASL, il trattamentoeconomico, comprensivo del rimborsochilometrico, non percepito fintanto cheaveva mantenuto la precedente residenza.Ogni qualvolta il medico dichiarava (neicosiddetti 'GM'), di aver utilizzato il proprioautoveicolo per raggiungere i luoghi dilavoro, le venivano liquidate somme nondovute, sulla base di una propria attestazione,resa sulla scorta di una variazione soloformale della condizione personalerappresentata all'Amministrazione(dichiarazione richiesta per poter usufruiredel rimborso).

Page 53: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 53 di 133

Né, per altro verso, la dottoressa ha mai fattorilevare che alla formale modifica anagraficanon corrispondevano spostamenti effettivi,ma ha continuato a percepire i più elevaticompensi, che ha puntualmente riscosso, inuno con lo stipendio, mese per mese e percinque anni.Per altro verso, non può essere dimenticatoche un eventuale “pronuncia” formaledell’Amministrazione, o un comportamentoacquiescente della stessa all’eventuale prassi,chiaramente contra legem, che secondol’assunto difensivo si sarebbe venuta a creare,è circostanza che, a parere del Collegio,avrebbe potuto al più legittimare unachiamata in causa, a titolo sussidiario, deiresponsabili dell’Azienda, ma non vale adescludere la responsabilità diretta dellaconvenuta per l’intero danno, dato il chiarodisposto della disciplina di riferimento e lemodalità con cui il pregiudizio è statoarrecatoCostituisce, difatti, principio più volteespresso dalla giurisprudenza contabile, cheil mantenimento di una prassi illegittima,lungi dal costituire un’esimente, comportaun aggravio della responsabilità, qualora lapeculiare posizione del soggetto agenteavrebbe potuto consentire di porre rimedio omodificare una situazione foriera di gravepregiudizio per le finanze pubbliche (cfr.C.d.C., Sez. II, n. 539/2013; id. Sez. Lazio n.1096/2012; id. Sez. III n. 177/2006; id. Sez.III n. 56/2005).

ChiChiChiChi assisteassisteassisteassiste unununun disabiledisabiledisabiledisabile conviventeconviventeconviventeconvivente hahahahasempresempresempresempre dirittodirittodirittodiritto didididi sceglieresceglieresceglierescegliere lalalala sedesedesedesede didididi lavoro,lavoro,lavoro,lavoro,nonnonnonnon solosolosolosolo all'attoall'attoall'attoall'atto dell'assuzione.dell'assuzione.dell'assuzione.dell'assuzione.Corte di Cassazione Civile, sez. L, sentenza n.16298 del 03 agosto 2015.Il diritto del genitore o del familiarelavoratore, con rapporto di lavoro pubblico oprivato, che assista con continuità un parenteo un affine entro il terzo grado handicappatocon lui convivente, di scegliere, ovepossibile, la sede di lavoro più vicina alproprio domicilio deve essere inteso —secondo il tenore letterale dell'art. 33, quintocomma l. 104/92 e in via comparativa con ilsesto comma del medesimo articolo — nel

senso della possibilità di suo esercizio tantoal momento dell'assunzione, quanto incostanza di rapporto: ben s'intende, ovepossibile, in ragione del suo bilanciamentocon la valutazione datoriale di compatibilitàcon le esigenze economiche ed organizzativedell'impresa, sul presupposto dell'esistenza edella vacanza del posto.

LeLeLeLe dimissionidimissionidimissionidimissioni devonodevonodevonodevono essereessereessereessere provateprovateprovateprovate daldaldaldaldatoredatoredatoredatore didididi lavoro,lavoro,lavoro,lavoro, altrimentialtrimentialtrimentialtrimenti èèèè licenziamentolicenziamentolicenziamentolicenziamento(nullo)(nullo)(nullo)(nullo)Corte di Cassazione ,sez. L, sentenza n 16269 del31 luglio 2015Secondo quanto più volte econdivisibilmente affermato dallagiurisprudenza di questa Corte, in mancanzadi prova delle dimissioni, l'onere probatorioconcernente il requisito della forma scrittadel licenziamento (prescritta ex lege a penadi nullità) resta a carico del datore di lavoro,in quanto nel quadro della normativalimitativa dei licenziamenti, la provagravante sul lavoratore riguardaesclusivamente la cessazione del rapportolavorativo, mentre quella sullacontrodeduzione del datore di lavoro, aventeil valore di una eccezione, ricade sul datoredi lavoro eccipiente ai sensi dell'art. 2697 cc(Ex plurimis Cass nn. 12549/2003;22852/2004; 7614/2005; 10651/2005;18087/2007; 21684/2011; 610/2015)

AAAA prescindereprescindereprescindereprescindere dalledalledalledalle sottilisottilisottilisottili disquisizionidisquisizionidisquisizionidisquisizioni dididididiritto,diritto,diritto,diritto, neglineglineglinegli incarichiincarichiincarichiincarichi esterniesterniesterniesterni sonosonosonosonoinsuperabiliinsuperabiliinsuperabiliinsuperabili iiii canonicanonicanonicanoni didididi legittimitlegittimitlegittimitlegittimitàààà,,,,imparzialitimparzialitimparzialitimparzialitàààà eeee buonbuonbuonbuon andamentoandamentoandamentoandamento delladelladelladella P.A.P.A.P.A.P.A.Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per laLombardia, sentenza n. 142 del 4 agosto 2015Anche prescindendo dal fatto che si applichi alcaso di specie il comma 1 e non il comma 2dell’art. 110 del TUEL, è indubbio chenell'individuazione dei soggetti cui conferireun incarico ai sensi di tale articolo di leggesiano insuperabili i fondamentali canoni dilegittimità, imparzialità e buon andamento, aisensi dell'articolo 97 della Costituzione, inragione dei quali, pur essendo insiti in taliprocedure il carattere della discrezionalità edun margine più o meno ampio di fiduciarietà, èindispensabile che le amministrazioni

Page 54: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 54 di 133

assumano la relativa determinazione con unatrasparente ed oggettiva valutazione dellaprofessionalità del soggetto affidatario che nonpuò basarsi su valutazioni meramentesoggettive, ma deve essere ancorata quanto piùpossibile a circostanze oggettive.Appare dunque, in assenza di idoneamotivazione, del tutto irragionevole, quasi allimite della contraddittorietà, la scelta operatadal Sindaco e dalla Giunta, con l’assistenza delSegretario comunale di affidare ad un soggettoestraneo all’Amministrazione le funzioni diResponsabile dell’Area Tecnica del ComuneL'esigenza di operare scelte discrezionaliancorate a parametri quanto più possibilioggettivi e riscontrabili evidenzia l'opportunitàche le amministrazioni si dotinopreventivamente di un sistema di criterigenerali per l'affidamento, il mutamento e larevoca degli incarichi. Ciò al fine diconsolidare anche in questo ambito latrasparenza e ridurre le possibilità dicontenzioso.Tale convincimento si fonda anche su costantegiurisprudenza della Corte Costituzionale(sentenze n. 103 e 104 del 2007 e sentenza n.161 del 2008) che ha espresso un chiaroorientamento volto ad escludere l’esistenza diuna “dirigenza di fiducia” e dunque lapossibilità di un’interpretazione dellanormativa vigente nel senso di ammettere lascelta discrezionale, senza limiti, dei soggettiesterni all’ente cui conferire gli incarichi,nonché la necessità di forme di pubblicità cheassicurino la trasparenza, procedurecomparative anche non concorsuali,richiedendo quindi unaprocedimentalizzazione dell’iter da seguire.Con riferimento al caso di specie, gliamministratori di un Comune hanno, invece,determinato il conferimento direttodell’incarico ad personam, senza averepreventivamente fissato i criteri per laselezione e valutazione dei curricula deipotenziali aspiranti né adottato misure dipubblicità, ma effettuando tale scelta sullabase di una valutazione personale ampiamentediscrezionale

SiSiSiSi applicaapplicaapplicaapplica ilililil CCNLCCNLCCNLCCNL SanitSanitSanitSanitàààà sesesese un'exun'exun'exun'ex IPABIPABIPABIPABsvolgesvolgesvolgesvolge funzionifunzionifunzionifunzioni prevalentementeprevalentementeprevalentementeprevalentemente sanitarie,sanitarie,sanitarie,sanitarie, oooo

sesesese ilililil lavoratorelavoratorelavoratorelavoratore svolgesvolgesvolgesvolge funzionifunzionifunzionifunzioniprevalentementeprevalentementeprevalentementeprevalentemente sanitarie.sanitarie.sanitarie.sanitarie.Corte di Cassazione ,sez. L, sentenza n 16688 del11 agosto 2015La Corte d'appello aveva confermato lasentenza del Tribunale di accoglimento delladomanda di alcune infermiere dipendenti di un'ex IPAB- volta ad ottenere l'applicazione delCCNL comparto sanità ed inquadramentonella categoria D in luogo del CCNL entilocali ed inquadramento in categoria C, condecorrenza dall' 1/9/2001.La Corte ha rilevato che l'ari 10 delCCNQ( contratto collettivo quadro) del 2002sulla definizione dei comparti di contrattazionecollettiva ricomprendeva il personaledipendente ex Ipab sia nel comparto sanità siaenti locali, distinguendo tra aziende conprevalente funzioni assistenziali da quelle conprevalenti funzioni sanitarie ; che l'art 11intitolato comparto del servizio sanitarioricomprendeva il personale ex Ipab chesvolgeva prevalentemente funzioni sanitarie eche nella specie era pacifica che l'attivitàsvolta dalle lavoratrici era prevalentementesanitaria come riconosciuto dalle stessaappellante ed anche dalla legislazioneregionale che qualificava l'istituto comesvolgente in prevalenza attività sanitaria

E'E'E'E' sempresempresempresempre esclusoesclusoesclusoescluso ilililil rimborsorimborsorimborsorimborso delledelledelledelle spesespesespesespese didididiviaggioviaggioviaggioviaggio daldaldaldal proprioproprioproprioproprio domiciliodomiciliodomiciliodomicilio allaallaallaalla sedesedesedesede didididilavoro.lavoro.lavoro.lavoro.Corte dei Conti, sezione giurisdizionale perl'Emilia Romagna, sentenza n. 103 del 12 agosto2015

Svolgendo una ricostruzione della disciplinaapplicabile al caso di specie, il Collegiointende chiarire, in primo luogo,l’interpretazione del significato da attribuireall’articolo 45 secondo comma C.C.N.L.16/5/2001, che testualmente recita “alsegretario titolare di segreteria convenzionateper l’accesso alle diverse sedi, spetta ilrimborso delle spese di viaggio effettivamentesostenute e documentabili”. Reputa la Sezione,che tale previsione debba esserenecessariamente inserita nella complessivadisciplina relativa al rimborso delle spese diviaggio per i pubblici dipendenti. Aprescindere, infatti, dalla applicabilità o meno,

Page 55: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 55 di 133

come sostenuto dal convenuto C., dell’articolo10, terzo comma, del D.P.R. 4 dicembre 1997,n. 465, norma, comunque, espressamenterichiamata nelle premesse della convenzionedel 5/11/2009 tra i due comuni, il rimborsodelle spese di viaggio che può considerarsilegittimamente rimborsabile riguarda solo glispostamenti da uno ad un altro dei comuniriuniti in convenzione, per l’esercizio dellerelative funzione da parte del segretarioconvenzionato. Il Collegio chiarisce, che nondepongono in senso diverso nessuno dei parericitati da parte convenuta dell’Agenziaautonoma per la gestione dell’albo deisegretari comunali e provinciali. Conriferimento, in primo luogo, al parere in data21 aprile 2006, come correttamente riportatoin citazione, si statuisce che “ferma restandol’esclusione del rimborso nelle ipotesi dellospostamento dalla propria residenza al comunecapofila e viceversa, al pari del rimborso delpercorso effettuato per raggiungere dall’ultimocomune il proprio domicilio, si fa rilevarequanto segue. È necessario considerarel’ipotesi in cui il segretario organizzi la propriaattività lavorativa in maniera tale daraggiungere, in via primaria, un Comunediverso da quello capofila della convenzioneper motivi di convenienza e per esigenzepersonali, con la conseguenza che, in siffattocaso, si può giustificare la risoluzione cheprevede il rimborso delle spese di viaggio”.In buona sostanza, quindi, tale parere prevedeil rimborso delle spese di viaggio sempre conriferimento a quelle relative agli spostamentitra i comuni convenzionati e chiarisce in modoinequivocabile l’impossibilità di legittimirimborsi per gli spostamenti dalla residenzadel segretario al comune capofila e viceversa.L’inciso che ammette il rimborso delle spesedi viaggio nel citato parere fa riferimento allapossibilità del segretario comunale di recarsipartendo dalla propria residenza prima in unComune non capofila della convenzione; intale ipotesi saranno rimborsabili le spese diviaggio non dalla residenza al Comune noncapofila, bensì solamente quelle relative allatragitto dal comune capofila al Comune noncapofila.

PerPerPerPer iiii dannidannidannidanni dadadada canicanicanicani "vaganti""vaganti""vaganti""vaganti" sonosonosonosono sempresempresempresempreresponsabiliresponsabiliresponsabiliresponsabili ComuneComuneComuneComune eeee ASLASLASLASLCorte di Cassazione, sez. III, sentenza n. 16802 del13 agosto 2015La vicenda verte in materia di risarcimento deidanni subiti da una autovettura per l'impattocontro cani randagi, in cui erano staticonvenuti Comune e ASL.La Corte ha stabilito che risulta evidente checompiti di organizzazione, prevenzione, econtrollo (anche) dei cani vaganti (siano essi"tatuati", e cioè scomparsi o smarriti daiproprietari, ovvero "non tatuati") spettino(anche) ai Comuni, tenuti anch'essi, incorrelazione con gli altri soggetti pubblici (enon) indicati dalla legge, ad adottare concreteiniziative ed assumere provvedimenti volti adevitare che animali randagi possano arrecaredanni alle persone nel territorio di competenza(così anche Cass. 28.4.2010 n. 10190; v. ancheCass. 23.8.2011 n. 17528).Erronea è, pertanto, l'affermazione per la qualeil Comune e la ASL avrebbero avuto unobbligo di intervento soltanto a seguito disegnalazione del randagismo, poiché taleobbligo di vigilanza gravava anche su tali enti.

LaLaLaLa duratadurataduratadurata eeee lalalala gravitgravitgravitgravitàààà delladelladelladella dequalificazionedequalificazionedequalificazionedequalificazioneprofessionale,professionale,professionale,professionale, consentonoconsentonoconsentonoconsentono didididi risalirerisalirerisalirerisalire perperperperpresunzionipresunzionipresunzionipresunzioni all'esistenzaall'esistenzaall'esistenzaall'esistenza deldeldeldel danno.danno.danno.danno.Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 16896 del18agosto 2015Appare allora evidente come il riferimento aicriteri di comune esperienza debba esserecoerentemente inserito nel contesto di unaspecifica allegazione fattuale offerta dallavoratore, corroborata dall'istruzione oraleesperita e così dall'acquisizione di precisielementi (quali le caratteristiche, la durata, lagravità della dequalificazione, in ragione dellaqualità della pregressa professionalitàdirigenziale del lavoratore e delle concretemodalità di sua esplicazione nei plurimicompiti assegnatigli poi ridotti e, per alcuniperiodi, addirittura azzerati, la mortificazionecomportata da una negata ricollocazioneadeguata all'interno della società,ripetutamente richiesta e, siccome nonsoddisfatta, addirittura produttiva delledimissioni del lavoratore) indubbiamenteintegranti prova per presunzioni, che,complessivamente ed unitariamente valutate

Page 56: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 56 di 133

secondo un prudente apprezzamento,coerentemente consentono di risalire al fattoignoto (l'esistenza del danno), facendo ricorso,ai sensi dell'art. 115 c.p.c., a quelle nozionigenerali derivanti dall'esperienza,correttamente utilizzate nel ragionamentopresuntivo e nella valutazione della prova(Cass. s.u. 24 marzo 2006, n. 6572).

AncheAncheAncheAnche perperperper lelelele progressioniprogressioniprogressioniprogressioni verticaliverticaliverticaliverticali lalalalagiurisdizionegiurisdizionegiurisdizionegiurisdizione sullasullasullasulla proceduraproceduraproceduraprocedura concorsualeconcorsualeconcorsualeconcorsuale èèèèdeldeldeldel giudicegiudicegiudicegiudice amministrativoamministrativoamministrativoamministrativoConsiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 3959 del 20agosto 2015In base a giurisprudenza consolidata, infatti, variconosciuta la giurisdizione del giudiceamministrativo anche nelle controversierelative a concorsi interni, quando il concorso,riservato al personale già dipendentedell’Amministrazione, comporti laprogressione in senso verticale e cioè unanovazione oggettiva del rapporto di lavoro (cfr.Cons. Stato, sez. V, 16 luglio 2007, n. 4030;Cass., SS.UU., 23 marzo 2005, n. 6217).Invero, il quarto comma dell’art. 63 del D.Lgs.n. 165 del 2001, laddove riserva allagiurisdizione del giudice amministrativo lecontroversie in materia di procedureconcorsuali per l’assunzione dei dipendentidelle Pubbliche amministrazioni, fariferimento non solo alle procedureconcorsuali strumentali alla costituzione, per laprima volta, del rapporto di lavoro, ma anchealle prove selettive dirette a permetterel’accesso del personale già assunto ad unafascia o area superiore o qualifica superiore,dovendo il termine “assunzione” esserecorrelato alla qualifica che il candidato tende aconseguire, e non solo all’ingresso inizialenella pianta organica del solo personale (cfr.Cons. St., sez. IV, 22 ottobre 2004, n. 6942).I concorsi interni non si configurano, infatti,come ordinario sviluppo di carriera degliimpiegati che vi partecipano, ma vanno intesicome procedimenti selettivi che, alla pari diquelli in cui sono ammessi candidati esterni,consentono l’accesso a posti alle dipendenzedelle pubbliche amministrazioni diversi daquelli già occupati.I concorsi interni, quindi, non presentanoconnotati differenti dai concorsi denominati

pubblici, e questa identità, di natura e dirisultato, consente di ricondurli sotto laprevisione normativa (ora, dell’art. 63, comma4, del d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165 e, conriguardo all’epoca del provvedimentoimpugnato in prime cure, dell’art. 68 del d. lgs.3 febbraio 1993, n. 29, come modificato daidecreti legislativi n. 80 e n. 387 del 1998) cheattribuisce al giudice amministrativo lecontroversie “sulle procedure concorsuali perl’assunzione dei dipendenti delle pubblicheamministrazioni” (cfr. Cons. St., sez. V, 12ottobre 2004, n. 6560; Cass., SS. UU., 15ottobre 2003, n. 15403, sulla scorta di C. cost.n. 41/99 e n. 2/2001; Cass., sez. un., 5 maggio2011, n. 9844, 25 maggio 2010, n. 12764 e 89aprile 2010, n. 8424).

InInInIn presenzapresenzapresenzapresenza didididi comportamenticomportamenticomportamenticomportamenti dolosidolosidolosidolosipenalmentepenalmentepenalmentepenalmente rilevanti,rilevanti,rilevanti,rilevanti, lalalala prescrizioneprescrizioneprescrizioneprescrizione deldeldeldeldannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerariale decorredecorredecorredecorre dalladalladalladalla datadatadatadata deldeldeldel rinviorinviorinviorinvioaaaa giudizio.giudizio.giudizio.giudizio.LaLaLaLa quantificazionequantificazionequantificazionequantificazione deldeldeldel dannodannodannodanno avvieneavvieneavvieneavviene solosolosolosolosullasullasullasulla basebasebasebase deldeldeldel nettonettonettonetto percepito.percepito.percepito.percepito.SeSeSeSe sisisisi hannohannohannohanno comunquecomunquecomunquecomunque iiii requisitirequisitirequisitirequisiti perperperperricoprirericoprirericoprirericoprire ilililil posto,posto,posto,posto, ilililil dannodannodannodanno nonnonnonnon èèèècommisuratocommisuratocommisuratocommisurato all'interaall'interaall'interaall'intera retribuzione.retribuzione.retribuzione.retribuzione.Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per laRegione Lombardia, sentenza n. 154 del 20 agosto2008La vicenda verte in materia di danno erarialearrecato da una dipendente con lafalsificazione documenti in occasione del suoinserimento nella graduatoria per ilconferimento di supplenze di personale A.T.A.Il Collegio si è preliminarmente pronunziatosull’eccezione di prescrizioneprescrizioneprescrizioneprescrizione, per essere ifatti già noti all’Amministrazione scolasticafin dal 7 aprile 2008, a fronte dellanotificazione dell’invito a dedurre solo il 24maggio 2013.Al riguardo si deve rilevare che ilcomportamento della persona è statocaratterizzato da condotte tendenti a riprodurreuna rappresentazione falsa della realtà, inparticolare con la produzione del certificato diservizio il 9 maggio 2008 n. 9508, rivelatosifalso a seguito della comunicazione effettuatail 3 luglio 2008 dal Dirigente dell’Ufficioscolastico provinciale.La reiterazione del comportamento induce ilCollegio a ritenere applicabile, nella presente

Page 57: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 57 di 133

fattispecie, il consolidato orientamentogiurisprudenziale diffusamente richiamatonell’atto di citazione che, in presenza dicomportamenti dolosi, fa decorrere il terminedi prescrizione dal momento della richiesta dirinvio a giudizio, e cioè dal 31 maggio 2010(data di deposito della richiesta), non rilevando,in contrario, la conoscenza, da partedell’Amministrazione, delle irregolarità chepure consentono l’adozione di provvedimentinegativi, comunque suscettibili diimpugnazione.

Riguardo al dannodannodannodanno, l’atto di citazione ha postoin rilievo sostanzialmente il vizio genetico delrapporto lavorativo, come conseguenza del suocomportamento doloso, vizio genetico chetravolge l’intero rapporto in tutte le suecomponenti, di cui l’aspetto retributivo èquello sicuramente più significativo.Infatti, occorre prima di tutto considerare chel’importo complessivo indicato dalla Procurarisulta dalla somma del netto percepito pari €84.008,46, più € 14.903,09 a titolo di Irpef.Al riguardo il Collegio ritiene di confermarel’orientamento già manifestato dalla Sezione(6 febbraio 2013 n. 224, 3 ottobre 2013 n. 240),secondo cui non può considerarsi dannoquanto versato dall’Amministrazione-datore dilavoro ad altra Amministrazione dello Stato atitolo di Irpef, trattandosi di somme che da unlato non sono state percepite dal lavoratore,dall’altro costituiscono entrata di “altraamministrazione” (cfr. anche Cass. Civ. 2febbraio 2012 n. 1604 e la recente 14settembre 2014 n. 18674 sui recuperi deldatore di lavoro e Cons. Stato, VI Sez., 2marzo 2009 n. 1164 e III Sez. 4 luglio 2011 n.3984 in materia di ripetizione di somme), percui il danno sarebbe da quantificarsi solamentesu quanto percepito, al netto dell'Irpef.

Infine il Collegio, confermando l’orientamentogià espresso da questa Sezione, ritiene che inipotesi di dannodannodannodanno derivantederivantederivantederivante dadadada retribuzioniretribuzioniretribuzioniretribuzioniindebitamenteindebitamenteindebitamenteindebitamente percepitepercepitepercepitepercepite per illegittima oillecita costituzione del rapporto di lavoro,occorre distinguere tra le fattispecie in cui ilrapporto è stato costituito in base ad un titolodi studio o professionale abilitante falso equelle in cui la costituzione del rapporto

consegue alla falsa rappresentazione di altripresupposti.Nel caso di mancanza di titoli di studio oprofessionali abilitanti – quelli cioè inmancanza dei quali non è normativamenteconsentita l’esplicazione dell’attività – dallaprestazione resa non può ritenersi essereconseguita nessuna utilitas perl’Amministrazione, proprio per l’assenza deirequisiti professionali che garantiscono ilcontenuto essenziale della prestazione, cuisono connessi un determinato inquadramentoed una determinata retribuzione, senza cioèpossibilità di valutare la prestazione stessa adun livello inferiore (la mancanza del titoloabilitante all’esercizio dell’attività di medico odi ingegnere non consente la valutazionedell’attività come prestata al minore livelloqualitativo, ad esempio, dell’infermiere o delgeometra). Diversa è l’ipotesi in cui si tratta diun’attività per la quale il diverso e più elevatolivello del titolo di studio (laurea in luogo didiploma di istituto di istruzione secondaria)garantisce sicuramente un maggiore livellodella prestazione, ma quella effettivamenteresa può essere comunque valutata nei limiti incui al possesso di un titolo di studio di livelloinferiore consegua una prestazione sia pure diminore livello qualitativo, ma comunque inparte utile.Allo stesso modo, nel caso in cui l’illegittimacostituzione del rapporto di lavoro conseguaad una irregolare o illecita prospettazione delpossesso di certificati attestanti servizipregressi, ma il dipendente sia comunque inpossesso del titolo di studio richiesto per illivello di inquadramento e la posizionefunzionale rivestita, non può ritenersi che ildanno sia rappresentato dall’intera retribuzione,ove la prestazione, per qualità, quantità edintensità non sia macroscopicamente dissimileda quella che avrebbe reso il soggetto inpossesso (anche) di pregresse esperienzeattestate dai certificati di servizio.Il Collegio ritiene invece che non sussista unapreclusione alla valutabilità, come richiestodalla difesa, delle utilitas cheall’Amministrazione sono derivate dalleprestazioni rese, utilitas indirettamenteconfermata, del resto, dalla circostanza che laconvenuta ha ottenuto in anni successivi

Page 58: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 58 di 133

diversi incarichi da parte di Istituti diversi,senza che in alcun modo siano emersi elementinegativi sulla qualità e quantità delleprestazioni stesse.Tenuto conto di tali prestazioni, econsiderando altresì che le retribuzionipercepite dalla dipendente non derivano da ununico rapporto lavorativo protratto nel tempo,bensì da una pluralità di incarichi tutti fondatisulla sua posizione nella graduatoria ATA del2001, mai sotto posta a controllo per numerosianni, tanto che la falsità del certificato diservizio è stata rilevata soltanto nel 2007dall’INPDAP, in sede di verifica dei periodiassicurativi, il Collegio ritiene pertanto diquantificare equitativamente il danno in €40.000,00 (quarantamila), importo da ritenerecomprensivo della rivalutazione .

UnUnUnUn DirettoreDirettoreDirettoreDirettore GeneraleGeneraleGeneraleGenerale pupupupuòòòò scriverescriverescriverescrivere adadadad ununununmedico,medico,medico,medico, nell'ambitonell'ambitonell'ambitonell'ambito didididi unununun procedimentoprocedimentoprocedimentoprocedimentodisciplinare,disciplinare,disciplinare,disciplinare, chechecheche hahahaha unununun gravegravegravegrave disturbodisturbodisturbodisturbo delladelladelladellapersonalitpersonalitpersonalitpersonalitàààà,,,, sesesese risultarisultarisultarisulta dadadada visitavisitavisitavisita medicamedicamedicamedicaCorte di Cassazione Penale, sez. 5, sentenza n.35022/2015Il Direttore dell'Area Gestione del Personale, ilDirettore Generale e il Direttore Sanitario diun'ASL, erano stati firmatari di una nota -diretta a un medico chirurgo odontoiatrico inservizio presso la predetta ASL - dicontestazione e contestuale sospensione dalservizio, contenete espressioni del seguentetenore: "La sua condotta è stata in piùoccasioni...contraria all'arte medica e didisdoro per la classe medica e per questaAzienda, a causa dei rapporti disrelazionantiavuti sia con l'utenza che con il personalemedico e non medico del Distretto Socio-Sanitario di appartenenza, che evidenziano ungrave disturbo della personalità (aggressivo,chiuso, scarso controllo emotivo)", espressioniche l'interessato riteneva lesive del proprioonore.La Corte di Cassazione, invece ha stabilito chenon v'è nulla di illogico o di incongruo nelragionamento dell'azienda che ha tenuto conto- per giudicare della legittimità dell'iniziativadisciplinare - degli esposti presentati daipazienti (nel numero di quattordici) e dellerisultanze del questionario MMP2, sottopostoal medico, giacché quegli esposti e quel

questionario rappresentavano un dato di fatto,di cui i responsabili della struttura sanitariadovevano tener conto per decidere qualeatteggiamento tenere. Non ha nessun rilievo,pertanto, il fatto che - per ragioni sconosciute -non sia poi stato adottato, a carico del medico ,alcun provvedimento disciplinare definitivo direcesso, né il fatto che - per ragioni sempresconosciute - il Comitato dei Garanti dellaRegione Puglia abbia ritenuto insussistenti "ipresupposti formali e sostanziali" di unprovvedimento di recesso, giacché leincolpazioni - come le imputazioni - nondiventano illegittime per il fatto che non sianoseguite da provvedimenti punitivi, unicamenterilevando l'esercizio della potestà sanzionatorianei casi e nelle forme consentite dalla legge

L'L'L'L' indennitindennitindennitindennitàààà perperperper rischiorischiorischiorischio radiologicoradiologicoradiologicoradiologicopresupponepresupponepresupponepresuppone lalalala sussistenzasussistenzasussistenzasussistenza deldeldeldel rischiorischiorischiorischioeffettivo,effettivo,effettivo,effettivo, eeee nonnonnonnon soltantosoltantosoltantosoltanto ipotetico,ipotetico,ipotetico,ipotetico, didididiun'esposizioneun'esposizioneun'esposizioneun'esposizione nonnonnonnon occasionale,occasionale,occasionale,occasionale, ne'ne'ne'ne'temporanea.temporanea.temporanea.temporanea.Corte di Cassazione, Sezione L., sentenza n. 17116del 24 agosto 2015Al di fuori del personale medico e tecnico diradiologia, per il quale soltanto opera lapresunzione assoluta di rischio ex art. l comma2 della L. n. 460 del 1988, l' indennità dellaquale si controverte presuppone la sussistenzadel rischio effettivo, e non soltanto ipotetico,di un'esposizione non occasionale, ne'temporanea, analoga all'esposizione delpersonale di radiologia (v., ex multis, Cass.19819/2013, 4795/2012, 6853/2010). Nederiva che, indipendentemente dalla qualificarivestita dal personale sanitario, l' indennitàdeve essere riconosciuta in relazione allepeculiari posizioni dei lavoratori esposti, perintensità e continuità, al rischio normalmentesostenuto dal personale di radiologia, restandoil relativo accertamento, esente dal giudizio dilegittimità (fra le altre, Cass. n. 11238 del2014, n. 160 del 2014, n. 4525 del 2011; n.19178 del 2013).A questi fini, il lavoratore che richiedal'indennità di rischio radiologico ed il congedoaggiuntivo, deve contestare l'eventualeaccertamento negativo della Commissione dicui al D.P.R. 20-maggio 1987, n. 270, art. 58,

Page 59: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 59 di 133

comma 4, e succ. mod. sulla base del qualequesti sono stati negati.

InInInIn viaviaviavia equitativaequitativaequitativaequitativa sisisisi pupupupuòòòò liquidareliquidareliquidareliquidare ilililil dannodannodannodannodadadada demansionamentodemansionamentodemansionamentodemansionamento nellanellanellanella misuramisuramisuramisura deldeldeldel 40%,40%,40%,40%,sesesese lalalala decisionedecisionedecisionedecisione fafafafa riferimentoriferimentoriferimentoriferimento aiaiaiai critericritericritericriterigiurisprudenziali.giurisprudenziali.giurisprudenziali.giurisprudenziali.Corte di Cassazione Civile, sez. L., sentenza n.17123 del 25 agosto 2015Il risarcimento da demansionamento avevavisto una liquidazione pari al 40% dellaretribuzione.La Corte di appello ha ricordato gli elementi inbase ai quali- secondo la giurisprudenza dilegittimità, il Giudice può liquidare in dannocon un valutazione di tipo equitativo: laquantità e qualità dell'esperienza lavorativapregressa, il tipo di professionalità colpita, ladurata del demansionamento, l'esito finaledella dequalificazione; tutte circostanze chesono ricostruite in sentenza anche per quantoriguarda la posizione specifica del lavoratore,così come emergono ex actis la durata e l'entitàdel demansionamento, la qualifica rivestita e lecondizioni soggettive del lavoratore che laCorte ha indicato come parametri per liquidareil danno concretamente subito. Non sussistonoquindi carenze motivazionali della sentenzaimpugnata che ha ricostruito in dettaglio lavicenda lavorativa del dipendente in tutti i suoiaspetti. Si tratta inoltre di censure di meritodirette ad una "rivalutazione del fatto" cometale inammissibile in questa sede e chevorrebbero sostituire la valutazione della partericorrente a quella compiuta dal Giudice diappello che- come detto- ha allegato tutte lesue fonti di convincimento, che appaionocoerenti con la giurisprudenza di legittimità.

AncheAncheAncheAnche inininin tematematematema didididi responsabilitresponsabilitresponsabilitresponsabilitàààà medica,medica,medica,medica, lalalalaprescrizioneprescrizioneprescrizioneprescrizione decorredecorredecorredecorre daldaldaldal giornogiornogiornogiorno deldeldeldelpagamentopagamentopagamentopagamento deldeldeldel risarcimentorisarcimentorisarcimentorisarcimento eeee nonnonnonnon daldaldaldalmomentomomentomomentomomento deldeldeldel fattofattofattofatto causativocausativocausativocausativo deldeldeldel danno.danno.danno.danno.Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per laRegione Emilia Romagna, sentenza n. 106 del 20agosto 2015Come è noto, l’orientamento giurisprudenzialesull’identificazione del dies a quo dellaprescrizione del diritto dell’amministrazione alrisarcimento del danno, in ipotesi di dannoindiretto, ha avuto un’evoluzione altalenanteed è stata soggetta a rapida e drastica revisione.

Se da un lato la sentenza a SS. RR. n. 3/2003identifica il termine iniziale con la data in cuiil debito nei confronti del terzo è divenutocerto, liquido ed esigibile in conseguenza delpassaggio in giudicato della sentenza dicondanna dell’ente o dell’esecutività dellatransazione, l’indirizzo suggerito dallasentenza a SS. RR. n. 14/2011 appare, agiudizio della scrivente Sezione,maggiormente convincente. In questapronuncia, intervenuta successivamente allalegge n. 69/2009 e, come tale, dotata diautorità e forza vincolante attenuata solamentedal “motivato dissenso”, si statuisce chedebbano essere concettualmente distinti iprofili del perfezionamento dell’obbligazionerisarcitoria e quello della certezza ed attualitàdel danno, differenziando quindi i momenti incui il risarcimento diventa esigibile (dalpassaggio in giudicato della sentenza o dalconferimento dell’esecutività alla transazione)e in cui vi sia la concreta soddisfazione delterzo (dal pagamento effettivo della sommaliquidata in sentenza o in transazione) concorrispondente riflesso negativo sulle risorsefinanziarie pubbliche. In tal senso le SS.RR.identificano il dies a quo del decorso deltermine prescrizionale con il momento delladata di emissione del titolo di pagamento alterzo danneggiato, quando cioè il dannoindiretto assume i caratteri di concretezza,attualità e irreversibilità con l’effettivopagamento, e in prevenzione di una possibileazione d’ingiustificato arricchimento che sipotrebbe profilare laddove l’azione verso ilpresunto responsabile fosse attivata primadelpagamento del titolo legittimante il terzodanneggiato e, in definitiva, del concretodepauperamento della PubblicaAmministrazione.

LaLaLaLa responsabilitresponsabilitresponsabilitresponsabilitàààà dell'equipedell'equipedell'equipedell'equipe chirurgicachirurgicachirurgicachirurgica sisisisiestendeestendeestendeestende ancheancheancheanche allaallaallaalla fasefasefasefase post-operatoriapost-operatoriapost-operatoriapost-operatoriaCorte di Cassazione Penale, sez. IV, sentenza n.35546/2015.La posizione di garanzia dell'equipe chirurgicanei confronti del paziente non si esaurisce conl'intervento, ma riguarda anche la fase post-operatoria, gravando sui sanitari un obbligo disorveglianza sulla salute del soggetto operato;ne consegue che dalla violazione di tale

Page 60: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 60 di 133

obbligo, fondato anche sul contratto d'operaprofessionale, può discendere la responsabilitàpenale dei medici qualora l'evento dannoso siacausalmente connesso ad un comportamentoomissivo ex art. 40 comma secondo cod. pen.(Sez. 4, n. 12275 del 08/02/2005, Zuccarello,Rv. 231321, in una fattispecie in cui è statariconosciuta la responsabilità per il reato di cuiall'art. 589 cod. pen. dei componenti l'equipechirurgica, colpevoli di aver fatto rientrare ilpaziente nel reparto dopo l'intervento, anzichésottoporlo a terapia intensiva, sottovalutandoelementi significativi, quali l'incrementoprogressivo della pressione arteriosa e dellafrequenza cardiaca, che rendevano prevedibileun'insufficienza respiratoria; v. anche Sez. 4, n.17222 del 06/03/2012, Arena, Rv. 252375,secondo cui il capo dell'équipe medica ètitolare di una posizione di garanzia neiconfronti del paziente, che non è limitataall'ambito strettamente chirurgico, ma siestende al successivo decorso post-operatorio,poiché le esigenze di cura e di assistenzadell'infermo sono note a colui che ha eseguitol'intervento più che ad ogni altro sanitario).

Cfr anche in tema di responsabiltà post-operatoria anche Corte di Cassazione Civile, sez.III, sentenza n. 15857 del 28 luglio 2015.

QuandoQuandoQuandoQuando iiii giudizigiudizigiudizigiudizi sonosonosonosono identici,identici,identici,identici, ancheancheancheanche senzasenzasenzasenzaprovvedimentoprovvedimentoprovvedimentoprovvedimento didididi riunione,riunione,riunione,riunione, spettaspettaspettaspettaall'avvocatoall'avvocatoall'avvocatoall'avvocato unununun unicounicounicounico onorario,onorario,onorario,onorario, seppurseppurseppurseppuraumentato.aumentato.aumentato.aumentato.Corte di Cassazione Civile, sez. II, sentenza n.17147 del 26 agosto 2015.Si verteva in questione di 12 identici giudizi,con identica questione posta e di limitato ecircoscritto contenuto, nei quali i difensoridell'Ente, svolsero identiche difese. Inoltre, perquanto risulta dagli atti, le dodici diverse cause,seppure non formalmente riunite, furonotrattate contemporaneamente nelle stesseudienze con evidenti economie e ripetitivitàdelle stesse attività procuratorie.Tanto chiarito, il Tribunale ha ritenuto che lacitata norma dell'art. 5 non escludesse lapossibilità di liquidare unitariamente laparcella dovuta in dodici giudizi identici, condifese identiche e identico iter processuale,essendo sostanzialmente equiparabile laposizione di chi difenda più persone aventi

posizioni processuali identiche a quella di chidifenda una sola parte nei confronti di più partiin situazione processuali del tutto identiche,seppure a fronte di cause non riunite.Così, a giudizio della Suprema Corte,valorizzando l'ultima parte della norma citatache, nel prevedere testualmente due distinteipotesi ("la stessa disposkione trovaapplicazione, ove più cause vengano riunite,dal momento dell'avvenuta riunione e nel casoin cui l'avvocato assista e difenda una partecontro più parti quando la prestazionecomporti l'esame di particolari si tunioni difatto o di diritto') si ribadisce, da un lato, ilprincipio che nel caso di assistenza e difesa diuna parte contro più parti aventi la stessaposizione processuale all'avvocato compete ununico onorario, indipendentemente dallariunione delle più cause, e, dall'altro, quelloche in tale ipotesi l'unico onorario può esserepercentualmente aumentato soltanto se laprestazione abbia comportato l'esame diparticolari situazioni di fatto o di diritto.

PerPerPerPer ilililil lavorolavorolavorolavoro titititi sisisisi rovinarovinarovinarovina lalalala vita?vita?vita?vita? Oops,Oops,Oops,Oops, sisisisi èèèèprescrittoprescrittoprescrittoprescritto ilililil dirittodirittodirittodiritto alalalal risarcimento.risarcimento.risarcimento.risarcimento.Consiglio di Stato, sentenza n. 4020 del 28 agosto2015.Un medico psichiatra subì l’aggressione di unpaziente affetto da schizofrenia paranoidecronica che, dopo aver chiuso a chiave la portadello studio, lo trattenne sotto la minaccia diun coltello fino all’arrivo della polizia,allertata dalla segretaria presente inambulatorio.Pochi mesi dopo al medico fu diagnosticato undisturbo post-traumatico da stress con sintomidepressivi, etiologicamente ricondottoall’episodio del precedente mese di giugno.Sei mesi dopo il medico chiese l’apertura diuna pratica all’INAIL per il riconoscimentodell’indennità prevista per la malattiaprofessionale contratta, ma l’INAIL negò ilriconoscimento di detta indennità.Le condizioni psichiatriche dell’interessato siaggravarono al punto tale che egli perse ilposto di lavoro per il superamento del periododi comporto di malattia, fu sottoposto a duetrattamenti sanitari obbligatori, e la suapatologia scatenanò una pulsione omicidaculminata nell’uccisione del suo collega,

Page 61: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 61 di 133

addetto alla stessa struttura presso la quale egliaveva prestato servizio, e che aveva avviato laprocedura del trattamento sanitarioobbligatorio.Quindi il medico ha proposto nel 2010 ricorsoper vedersi riconosciuto il danno biologicopermanente e temporaneo, il danno biologicocollegato alla perdita o alla riduzione dellacapacità lavorativa generica, il danno morale ei danni tutti non indennizzati dall’INAIL.Il Consiglio di Stato ha rilevato il maturarsidella prescrizione.

InInInIn presenzapresenzapresenzapresenza didididi unununun ufficioufficioufficioufficio legalelegalelegalelegale interno,interno,interno,interno, èèèèillegittimaillegittimaillegittimaillegittima lalalala consulenzaconsulenzaconsulenzaconsulenza didididi unununun avvocatoavvocatoavvocatoavvocatoesterno.esterno.esterno.esterno.Corte dei Conti, Sezione Terza GiurisdizionaleCentrale d’Appello, sentenza n. 432 del 28 agosto2015Con sentenza della Corte dei Conti SezioneGiurisdizionale della Campania era statocondannato nel 2012 il direttore generale diun'ASL per avere fatto più volte ricorso dal2006 al 2008 alla consulenza continuativa edistituzionalizzata di un avvocato esterno,sebbene dal 2003 fosse stato istituito nell’enteun apposito ufficio legale, il cui dirigente siera nel tempo rivelato inadeguato alle funzioniaffidategli.A seguito di appello della parte, la sezioneterza giurisdizionale Centrale ha confermato intoto la sentenza di prime cure, sottolineandoche nella fattispecie non vi era in radice alcunascelta discrezionale da operare da parte delconvenuto, ma solo la necessità di riscontrodella sussistenza dei requisiti di legge perpoter conferire un incarico esterno, presuppostimanchevoli anche alla luce che l'ente fosse giàdotato di un ufficio legale.Peraltro il Collegio non ha ravvisato alcunelemento per un riconoscimento di eventualivantaggi per l'azienda, neppure parzialmenteriduttivi del danno prodotto, secondo i criteriper l'applicazione della compensatio lucri cumdamno (cfr. Corte dei conti, Sez. giur.Lombardia, n. 627 del 2.11.2010).

L'infortunioL'infortunioL'infortunioL'infortunio inininin itinereitinereitinereitinere necessitanecessitanecessitanecessita sempresempresempresempre didididiun'occasioneun'occasioneun'occasioneun'occasione didididi lavoro,lavoro,lavoro,lavoro, ciociociocioèèèè chechecheche ilililil rischiorischiorischiorischiononnonnonnon siasiasiasia totalmentetotalmentetotalmentetotalmente scollegatoscollegatoscollegatoscollegato dalladalladalladallaprestazioneprestazioneprestazioneprestazione lavorativa.lavorativa.lavorativa.lavorativa.Corte di Cassazione Civile, Sezioni Unite, sentenza

n. 17685 del 7 settembre 2015Per tali ragioni va riaffermato il principiosecondo cui "la espressa introduzionedell'ipotesi legislativa dell'infortunio in itinerenon ha derogato alla norma fondamentale cheprevede la necessità non solo della "causaviolenta" ma anche della "occasione di lavoro",con la conseguenza che, in caso di fatto dolosodel terzo, legittimamente va esclusa dallatutela la fattispecie nella quale in sostanzavenga a mancare la "occasione di lavoro" inquanto il collegamento tra l'evento e il"normale percorso di andata e ritorno dalluogo di abitazione e quello di lavoro" risultiassolutamente marginale e basatoesclusivamente su una mera coincidenzacronologica e topografica" (come nel caso incui il fatto criminoso sia riconducibile arapporti personali tra l'aggressore e la vittimadel tutto estranei all'attività lavorativa ed asituazioni di pericolo individuale, alle quali lasola vittima è, di fatto, esposta ovunque sirechi o si trovi, indipendentemente dalpercorso seguito per recarsi al lavoro).Orbene, nel caso in esame la Corte territorialeha rilevato che "nella specie la donna,nonostante si trovasse sul percorso casa-azienda in orario prossimo all'inizio del lavoro,ha subito un rischio che riguarda la sua vitapersonale, del tutto scollegato all'adempimentodell'obbligazione lavorativa o dal percorso perrecarsi in azienda", essendo stata "aggredita eaccoltellata dal proprio convivente" (come daaccertamenti dell'INAIL), evento questo che"ha spezzato ogni nesso" con la prestazionelavorativa.

CandidarsiCandidarsiCandidarsiCandidarsi SindacoSindacoSindacoSindaco purpurpurpur sesesese ineleggibleineleggibleineleggibleineleggibledeterminadeterminadeterminadetermina dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerarialeCorte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laRegione Toscana, sentenza n. 173 del 3 settembre2015In occasione delle consultazioni elettoraliamministrative svoltesi il 15 e 16 maggio in unComune era risultato eletto Sindaco undipendente dello stesso Comune, che avevarichiesto di essere collocato in aspettativa nonretribuita due giorni dopo (il 18 aprile) deltermine fissato per la presentazione dellecandidature (16 aprile), provvedendo arimuovere l’ipotesi di ineleggibilità prevista

Page 62: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 62 di 133

dall’articolo 60, 1° comma, n. 7 del D.Lgs. 18agosto 2000, n. 267 del T.U.E.L.La Procura presso la Corte dei Conti haravvisato danno erariale evidenziando che leposte di danno in esame possono ricondursi adue diverse tipologie. Da una parte i costiconnessi alla nuova tornata elettorale nonchéal contenzioso che ha portato alla decadenzadel Sindaco (€. 59.235,88), dall’altra le sommeerogate al Sindaco nel periodo intercorrente trala convalida della elezione e la decadenza delmedesimo (€. 31.420,75).Circa la prima tipologia, il Collegio ha ritenutoche tutti coloro che hanno espresso parerefavorevole al citato deliberato di Consiglio(nove componenti il collegio su dodici), pur inpresenza di molteplici segnali di “latente”illegittimità della nomina, hanno contribuito aldanno, e al Sindaco (di fatto) è stata addebitatauna quota dello stesso (1/9).Parimenti è stata valutata solo parzialmentefondata la richiesta di rifusione delle sommepercepite a vario titolo per il periodo dioggettiva prestazione lavorativa come verticeistituzionale dell’Amministrazione comunale,considerato che la prestazione (sia pure di fattoma comunque necessitata) è stata resa ed ilComune ne ha effettivamente goduto. Lacondanna finale è stata a rifondere 16.000 euro.

IlIlIlIl servizioservizioservizioservizio comecomecomecome medicomedicomedicomedico convenzionatoconvenzionatoconvenzionatoconvenzionato nonnonnonnonèèèè utileutileutileutile aiaiaiai finifinifinifini deldeldeldel calcolocalcolocalcolocalcolo dell'indennitdell'indennitdell'indennitdell'indennitàààà didididiesclusivitesclusivitesclusivitesclusivitààààCorte di Cassazione Civile, sez. L, sentenza n.17695 del 7 settembre 2015L'applicazione della normativa di cui alD.P.C.M. 8 marzo 2001 — concernente lariconoscibilità dei servizi al personaleconvenzionato inquadrato nella qualifica didirigente del Servizio sanitario nazionale pereffetto del D.Lgs. n. 502 del 1992 - hacarattere eccezionale e riguarda solo i soggettitassativamente indicati dal decreto, per cui nonpuò essere estesa ai dirigenti sanitari in genere,già a rapporto di impiego che vantino serviziconvenzionali anteriormente all'assunzione aifini dell'attuazione degli artt. 3 o 5 del CCNL 8giugno 2000 II biennio economico, recando ilpredetto D.P.C.M. una normativa speciale nonsuscettibile di applicazione non solo analogica,ma neppure estensiva. Tale indirizzo ha

trovato conferma nella sentenza n. 4060 del14/3/2012 di questa Corte in cui si è statuitoche "l'art. 5 del c.c.n.l. dell'area della dirigenzasanitaria, professionale, tecnica edamministrativa, del servizio sanitarionazionale, relativo al biennio 2000/2001, parteeconomica, laddove, nel determinarel'indennità di esclusività del rapporto di lavorodei dirigenti del ruolo -sanitario, stabilisce unimporto differenziato in relazione alla diversa"esperienza professionale nel servizio sanitarionazionale", deve essere interpretato comeriferito al solo lavoro in regime disubordinazione, esclusi quindi i servizi prestatia convenzione.

PerPerPerPer l'assistenzal'assistenzal'assistenzal'assistenza aiaiaiai disabili,disabili,disabili,disabili, ilililil lavoratorelavoratorelavoratorelavoratoredevedevedevedeve dimostraredimostraredimostraredimostrare didididi essereessereessereessere l'unicol'unicol'unicol'unicobeneficiariobeneficiariobeneficiariobeneficiario deideideidei permessi,permessi,permessi,permessi, nonnonnonnon l'unicol'unicol'unicol'unicoreferentereferentereferentereferente deldeldeldel disabiledisabiledisabiledisabileConsiglio di Stato, sez III, sentenza n. 4341 del 16settembre 2015L’art. 42, comma 5 e seguenti del d.lgs. n.151/2001, è inequivoco nel disporre chel’eventuale presenza di più familiari,astrattamente idonei ad assistere la personaportatrice di handicap, non impedisce, di persé, l’attribuzione del beneficio.Il concetto viene confermato più voltenell’ambito dello stesso art.42 D.LGSn.151/2001.Nel comma 5, si legge: «in presenza dipatologie invalidanti del padre e della madre,anche adottivi, ha diritto a fruire del congedouno dei figli conviventi».Nel comma 5-bis si legge: «il congedo ed ipermessi... non possono essere riconosciuti apiù di un lavoratore per l'assistenza alla stessapersona».Quindi (come rappresentato anche nellacircolare della Funzione Pubblica n.1/2012) lalegge n.151/2001, art.42, non impone che ilcongedo retribuito per due anni possa essereconcesso soltanto al richiedente che risultiessere “unico referente” del portatore dihandicap, ma, semmai, prescrive che l’istantedebba essere l’unico beneficiario, pur inpresenza di più familiari, a godere delbeneficio in questione.

Page 63: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 63 di 133

IIII critericritericritericriteri perperperper stabilirestabilirestabilirestabilire lalalala naturanaturanaturanatura pubblicapubblicapubblicapubblicadell'entedell'entedell'entedell'ente eeee lalalala giurisdizionegiurisdizionegiurisdizionegiurisdizione delladelladelladella CorteCorteCorteCorte deideideideiConti,Conti,Conti,Conti, sisisisi rinvengonorinvengonorinvengonorinvengono (anche)(anche)(anche)(anche) nelnelnelnel dirittodirittodirittodirittocomunitario.comunitario.comunitario.comunitario.Corte dei Conti, Sezione Prima GiurisdizionaleCentrale, sentenza n. 486 del 16 settembre 2015In materia di giurisdizione della Corte deiConti, operano infatti tuttora i canonifondamentali di cui alla Direttiva 2004/18/CE,che all’art. 1 comma 9, intende come“organismo di diritto pubblico” (PublicEquivalent Body) qualsiasi organismo: 1)istituito per soddisfare specificatamenteesigenze di interesse generale, aventi caratterenon industriale o commerciale; 2) dotato dipersonalità giuridica; 3) la cui attività siafinanziata in modo maggioritario dallo Stato,dagli enti pubblici territoriali o da altriorganismi di diritto pubblico oppure la cuigestione sia soggetta al controllo di questiultimi oppure il cui organo d’amministrazione,di direzione o di vigilanza sia costituito damembri dei quali più della metà è designatadallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o daaltri organismi di diritto pubblico.Ai fini della qualificazione di un soggettocome organismo di diritto pubblico, anchesecondo la giurisprudenza comunitaria (v.Corte di giustizia, sentenza 10 novembre 1998,C-360/1996) e nazionale, occorre infatti fareriferimento a due condizioni, una di segnopositivo e una di segno negativo: la primaconsiste nella circostanza che quel soggetto siastato istituito al fine di soddisfare un bisognodi interesse generale, ovvero riferibile ad unacollettività di soggetti di ampiezza e contenutitali da giustificare la creazione di unorganismo soggetto all’influenza dominantedell’autorità pubblica (v. Cassazione, SS.UU.,n. 97/2004); la seconda condizione è che ilbisogno che il soggetto è chiamato asoddisfare non abbia natura industrialecommerciale (non sia cioè suscettibile disoddisfacimento mediante lo svolgimento diattività di carattere industriale e commerciale).Ed infatti, aderendo alla tesi negativa dellagiurisdizione della Corte dei conti, sirenderebbe assai difficoltosa (se non del tuttovana) l’azione di recupero, rimessaall’iniziativa di soggetti in oggettiva posizionedi contiguità con i danneggianti; iniziativa

peraltro discrezionale e non certo doverosa,giacchè l’azione civile non ha i caratteridell’obbligatorietà e necessarietà di quellacontabile (art. 82 R.D. n. 2440/1923, L. cont.Stato).In tale contesto, appare evidente che l'azione diresponsabilità amministrativa garantiscemaggiore ed effettiva tutela rispetto all'azionecivile, grazie ai suoi caratteri di obbligatorietàe ai poteri istruttori della Procura contabile.Tale interpretazione, oltre tutto, si appalesamaggiormente armonica con gli stessi principidel diritto comunitario, prima richiamati, iquali, come ampiamente noto, valorizzano condecisione l’interesse dei cittadini e delleimprese contribuenti ad una gestione dellerisorse pubbliche trasparente, sana, efficienteed economica (v., in proposito, Corte digiustizia, sentenze 30 settembre 2003,C- 224/01, caso Köbler e 13 giugno 2006, C-173/03, Traghetti del Mediterraneo).

ViViViVi pupupupuòòòò essereessereessereessere dannodannodannodanno esistenzialeesistenzialeesistenzialeesistenziale perperperpermancatamancatamancatamancata nominanominanominanomina oooo illegittimoillegittimoillegittimoillegittimo diniegodiniegodiniegodiniego didididiprogressioneprogressioneprogressioneprogressione didididi carrieracarrieracarrieracarrieraConsiglio di Stato, sez. IV, sentenza n. 4375 del 21settembre 2015Trattasi di vicenda in cui il ricorrente chiedevail risarcimento dei danni a lui derivati dalladeliberazione del Consiglio dei Ministri del28-11-1997, che gli aveva negato la nomina aVice Avvocato Generale dello Stato, che erastata successivamente annullata dal Consigliodi Stato con decisione n. 4581 del 22-3-2005.Il Collegio ha ritenuto che la “mancataacquisizione di prestigio”, è elemento che“vale a connotare nel senso più pieno lapersonalità e la posizione” dell’individuo,nonché l’effetto deleterio della illecitadeterminazione sulla vita dello stesso“essendosi essa tradotta nella frustrazione diprecise e ragionevoli aspettative diprogressione professionale”.Il danno esistenziale è da intendersi come ognipregiudizio, di natura non meramente emotivaed interiore ma oggettivamente accertabile,provocato sul fare reddituale del soggetto, chealteri le sue abitudini e gli assetti relazionalipropri, inducendolo a scelte di vita diversequanto all’espressione e realizzazione dellasua personalità nel mondo esterno.

Page 64: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 64 di 133

Orbene, a giudizio della Sezione, l’illegittimadeliberazione dell’Amministrazione ha incisosulla persona del ricorrente con particolareriferimento a valori riconducibili agli artt. 2 e4 della Costituzione, quali il diritto allosvolgimento della propria personalità nelleformazioni sociali cui egli appartiene, tra lequali è da ricomprendere anche l’ambientelavorativo, costituendo il lavoro e laprogressione della relativa carriera forme edambiti di legittima e tutelata realizzazionedella persona umana.Orbene, risulta evidente come rilevante, ai finirisarcitori, sia il pregiudizio(non economicoma personale ed esistenziale) conseguente allamancata (illegittima) attribuzione di unaposizione di vertice nell’ambito della ristretta eprestigiosa cerchia degli Avvocati dello Stato.Ciò in primo luogo in quanto esso costituiscenegazione del conferimento di uno status che ècoronamento e raggiungimento di unacondizione apicale nell’organizzazione diappartenenza; di poi, perché, nellaconsiderazione che da essa inevitabilmentederiva secondo l’id quod plerumque accidit, lamancata nomina , specialmente quandoproposta ma non conferita, viene consideratacome elemento negativo del cursus honorumdel dipendente, con ricadute sia all’interno cheall’esterno dell’amministrazione diappartenenza.Non può, invero, assumersi – come sostenutodalla difesa dell’amministrazione – che si siatrattato di vicenda meramente interna chealcuna pubblicità ha avuto all’esterno.Trattandosi di incarico di prestigio e di carrieradi prestigio, la determinazione non è priva dirilievo e di risonanza nell’intero ambiente conil quale l’Avvocatura dello Stato ( in uno aisuoi componenti) viene ordinariamente arelazionarsi, costituito quantomeno dalleAmministrazioni pubbliche, dal libero Foro edalla Magistratura.Il pregiudizio esistenziale arrecato, nei terminie nei limiti sopra evidenziati, è dunquerilevante ai fini risarcitori, non potendosi essoricondurre alla categoria del “mero disagio,fastidio, disappunto o ogni altro tipo diinsoddisfazione concernente gli aspetti dellavita quotidiana”.

E che non si sia trattato di disagio mero (nonintegrante i caratteri del danno esistenziale onon patrimoniale risarcibile) è comprovatodalla scelta drastica, operata dal ricorrente, dirassegnare le dimissioni dal servizio.Per quanto non direttamente provocate oimmediatamente correlate alla deliberazione dimancata nomina del Consiglio dei Ministri( nei termini oggettivi più sopra rilevati,escludenti, come in precedenza affermato,parte del risarcimento patrimoniale richiesto ) ,esse sono comunque chiaramente indicativedel vulnus arrecato al patrimonio personale eprofessionale ( più in generale, esistenziale)del Pierantozzi, potendosi solo da unaincidenza in tal senso di rilevante portatagiustificarsi la scelta dello stesso di troncare ilrapporto di lavoro con l’amministrazione.

IlIlIlIl demansionamentodemansionamentodemansionamentodemansionamento èèèè fontefontefontefonte didididi dannodannodannodannoerarialeerarialeerarialeerarialeCorte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laRegione Lazio, sentenza n. 390 del 24 settembre2015La Corte di Cassazione (Sez. Lavoro, 21maggio 2009 n. 11835) ha infatti ben chiaritoche il principio sancito dall’ art. 52 del d.lgs. n.165 del 2001 (diritto del dipendente ad essereadibito alle mansioni per le quali è statoassunto o equivalenti), si pone a tutela sia deldiritto del dipendente pubblico ad un adeguatoimpiego sia a tutela dell’Amministrazione,imponendo l’utilizzo del personale secondomodalità pienamente proficue per gli interessidegli enti” (Sezione Giur. Marche n. 29 del28.2.2012). E che costituisce danno erarialel’erogazione di emolumenti al dipendente chesia stato assegnato – con demansionamentodelle funzioni – a un diverso settoreamministrativo, con contestuale affidamento aterzi del servizio da lui svolto in precedenza(Sez. Giur. Campania n. 1807 del 13/10/2011).E’ stato anche precisato che nell’ambito delgiudizio di responsabilità per risarcimento del"danno da demansionamento" arrecatodall'amministrazione ad un proprio lavoratore,il giudice contabile è chiamato a valutare laportata del decisum giusvaloristico relativo atale danno, da cui scaturisce il conseguentedanno erariale azionato dalla Procura contabile,laddove per demansionamento (odequalificazione) si intende la sottrazione, da

Page 65: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 65 di 133

parte del datore di lavoro, di alcune dellemansioni originariamente assegnate allavoratore (c.d. demansionamentoquantitativo), la diminuzione della rilevanza edella qualità professionale di tali mansioni,ovvero l'attribuzione di mansioni inferioririspetto a quelle svolte inizialmente (per questeultime due ipotesi si parla di c.d.demansionamento qualitativo); tale "danno dademansionamento" va considerato in unacornice unitaria, al cui interno vanno presi inconsiderazione diversi pregiudizi, patrimonialie non patrimoniali, tutti accomunati dal fatto diderivare da un'illegittima condotta datorialeche, andando a ledere il combinato dispostodegli artt. 2103 e 2087 c.c., fa sorgere unaresponsabilità contrattuale in capo al datore dilavoro (P.A.) per inadempimento diun'obbligazione di non fare (non adibire,appunto, il lavoratore a mansioni inferiori).(Sez. Giur. Lombardia n. 991 del 29/12/2008).

AncheAncheAncheAnche l'incaricol'incaricol'incaricol'incarico dirigenzialedirigenzialedirigenzialedirigenziale esternoesternoesternoesterno nellenellenellenelleaziendeaziendeaziendeaziende sanitariesanitariesanitariesanitarie exexexex art.art.art.art. 15151515 septiesseptiesseptiessepties devedevedevedeverispettarerispettarerispettarerispettare iiii critericritericritericriteri perperperper gligligligli incarichiincarichiincarichiincarichi didididiconsulenza:consulenza:consulenza:consulenza: ricognizionericognizionericognizionericognizione internainternainternainterna eeee avvisoavvisoavvisoavvisopubblico.pubblico.pubblico.pubblico.Corte dei Conti, Sezione Prima GiurisdizionaleCentrale, sentenza n. 505 del 23 settembre 2015,che ha confermato Corte dei Conti, Campania,senteza n. 528/2014L’esercizio del potere di nomina attribuito alDirettore generale, quale organo monocratico,benché molto ampio rimane subordinato aprecisi limiti, indicati non solo dai lemmi inesame, ma dall’intero contesto normativo diriferimento nella materia de qua. Il riferimentoè all’art. 7, comma 6 della L. n. 165/2001 eall’art. 1, co. 11, 106, 107 e 116 della legge n.311/2004. In proposito, la Corte dei conti haprecisato gli indispensabili presupposti erequisiti legali occorrenti che è possibileriassumere nei seguenti termini: a) l'incaricodeve essere legato a problemi che richiedonoconoscenze ed esperienze eccedenti le normalicompetenze; b) l'incarico deve caratterizzarsiin quanto non implicante svolgimento diattività continuativa ed ordinaria ma anzi, lasoluzione di specifiche problematiche giàindividuate al momento del conferimentodell'incarico del quale debbono costituirel'oggetto; c) l'incarico deve presentare le

caratteristiche della specificità e dellatemporaneità; d) l'incarico non deverappresentare uno strumento per ampliare,surrettiziamente, compiti istituzionali e ruoliorganici dell'ente; e) il compenso connessoall'incarico deve essere proporzionaleall'attività svolta e non liquidato in manieraforfetaria; f) la delibera di conferimento deveessere adeguatamente motivata; g) l'incaricoed i criteri di conferimento non devono esseregenerici, astratti o indeterminati.Si tratta di principi generali dell'ordinamentogiuridico che si applicano a tutte leamministrazioni pubbliche, comprese leAziende Sanitarie,Nel caso di specie, la stessa delibera rinviavaal D.lgs. n. 165/2001 e al CCNL per l’areaDirigenza sanitaria, professionale, tecnica eamministrativa. Benché nel testo dell’atto sirinvii espressamente sia all’elevataprofessionalità della neo-laureata siaall’interesse strategico alla “formazione eall’aggiornamento professionale di tutto ilpersonale”, questo Collegio non può cherilevare la palese violazione dei principiappena richiamati, soprattutto in punto di unaprevia e reale ricognizione delle figureprofessionali interne (prendendosi solo atto“che l’attuale organico dell’istituito Ufficioper la formazione non consente di demandarea esso la progettazione, l’organizzazione el’attuazione dei programmi formativi”) ingrado di assolvere i compiti istituzionaliesternalizzati, ma soprattutto in punto diprevio confronto competitivo che deveassistere la stipula dei contratti a tempodeterminato, quando essi determinanol’esborso di denaro pubblico.L’incarico si è risolto, in definitiva, in unascelta intuitu personae elusiva del blocco delturn-over e del principio dell’accesso medianteconcorso al pubblico impiego.

QualoraQualoraQualoraQualora ilililil dipendentedipendentedipendentedipendente nonnonnonnon fruisca,fruisca,fruisca,fruisca, perperperperragioniragioniragioniragioni didididi servizio,servizio,servizio,servizio, delledelledelledelle ferieferieferieferie residueresidueresidueresidue entroentroentroentroilililil primoprimoprimoprimo semestresemestresemestresemestre delldelldelldell’’’’annoannoannoanno successivo,successivo,successivo,successivo,qualiqualiqualiquali sonosonosonosono iiii comportamenticomportamenticomportamenticomportamenti dadadada adottareadottareadottareadottare dadadadaparteparteparteparte delldelldelldell’’’’amministrazione?amministrazione?amministrazione?amministrazione?Aran, M_235_Orientamenti_applicativi , 2015In via preliminare sembra utile evidenziare chela mancata fruizione delle ferie per motivi di

Page 66: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 66 di 133

servizio, entro i termini contrattualmenteprevisti, deve rappresentare un fattoeccezionale in quanto il diritto alle ferie vienequalificato, nell’ambito del nostroordinamento giuridico (in primo luogo dall’art.36 della Costituzione) come un dirittoirrinunciabile per il lavoratore. Sotto taleaspetto, non va tralasciato che l’assegnazionedelle ferie rientra tra i compiti gestionali deldatore di lavoro a cui, pertanto, verrebbeimputata, in caso di mancato godimento dellestesse, la relativa responsabilità, con leeventuali conseguenze anche sotto il profilodel risarcimento del danno.In proposito, occorre anche rammentare chel’onere della prova spetta al datore di lavoro, ilquale deve dimostrare di aver fatto il possibileper consentire ai lavoratori la fruizione delleferie. Pertanto, in via ordinaria,l’amministrazione è tenuta ad assicurare ilgodimento delle ferie ai propri dipendenti, nelrispetto delle scadenze previste dal contratto,attraverso la predisposizione di appositi pianiferie e, in caso di inerzia dei lavoratori o dimancata predisposizione dei piani stessi, anchemediante l’assegnazione d’ufficio delle stesse.Un’attenta pianificazione delle ferie, infatti, èdiretta a garantire, da un lato, il diritto deidipendenti al recupero delle proprie energiepsicofisiche e, dall’altro, ad assicurare lafunzionalità degli uffici.Entrando nel merito della questione, occorresottolineare che, essendo le ferie, comeprecisato sopra, un diritto irrinunciabile, lestesse devono comunque essere fruite, attesoche la precedente regolamentazione in materiadi monetizzazione delle ferie è stata superatadalle disposizioni legislative vigenti (D.L. n.95/2012 convertito dalla legge n.135/2012).Quindi alla luce di tali ultimeconsiderazioni, si ritiene che, in circostanzeeccezionali, il dipendente possa fruire delleferie anche al di là dei termini prefissati. Intale caso sarà l’amministrazione a stabilire iperiodi di fruizione in quanto, ai sensidell’art.2109 del c.c., le ferie sono assegnatedal datore di lavoro “tenuto conto delleesigenze dell’impresa e degli interessi dellavoratore”. Da ultimo, occorre ricordare chein caso di disservizi o inefficienzeorganizzative o gestionali, il dirigente potrebbe

essere chiamato a risponderne nell’ambitodella responsabilità dirigenziale previstadall’art. 21 del D.Lgs n. 165/2001.

QualiQualiQualiQuali motivazionimotivazionimotivazionimotivazioni devedevedevedeve fornirefornirefornirefornire ilililildipendentedipendentedipendentedipendente perperperper poterpoterpoterpoter rinviarerinviarerinviarerinviare lelelele ferieferieferieferie alalalalprimoprimoprimoprimo quadrimestrequadrimestrequadrimestrequadrimestre delldelldelldell’’’’annoannoannoanno successivo?successivo?successivo?successivo?Aran, M_235_Orientamenti_applicativi , 2015L’art. 16 del CCNL del 16 maggio 1995stabilisce che “Compatibilmente con leesigenze di servizio, in caso di motivateesigenze di carattere personale, il dipendentepotrà fruire delle ferie residue al 31 dicembreentro il mese di aprile dell’anno successivo aquello di spettanza”. Dalla formulazione dellanorma, non sembra necessario che ildipendente fornisca nel dettaglio lemotivazioni che lo inducono a chiedere lospostamento delle ferie all’anno successivo. Inrelazione a ciò si ritiene ammissibile che larichiesta possa anche avvenire sulla base digeneriche necessità di carattere personale, chenon richiedono alcuna valutazione da partedell’amministrazione. Infatti, l’aspetto dimaggior rilievo della disciplina dell’istituto èrappresentata dal fatto che, in ogni caso, lafruizione differita può essere consentitasoltanto qualora la stessa sia compatibile conle “esigenze di servizio”. Queste ultime,pertanto, rappresentano l’unico criterio daseguire nell’accoglimento della richiesta dellavoratore e, qualora evidenziate, potrebberocostituire il solo elemento ostativo al dirittodel lavoratore alla fruizione delle ferie entro il30 aprile dell’anno successivo.

E'E'E'E' annullabileannullabileannullabileannullabile ilililil concorsoconcorsoconcorsoconcorso adottatoadottatoadottatoadottato inininin difettodifettodifettodifettodidididi coperturacoperturacoperturacopertura finanziaria.finanziaria.finanziaria.finanziaria. EEEE ilililil termineterminetermineterminedecorredecorredecorredecorre dadadada quandoquandoquandoquando sisisisi scoprescoprescoprescopre lalalala mancanzamancanzamancanzamancanzadidididi coperturacoperturacoperturacoperturaConsiglio di Stato, sentenza n. 4546 del 30settembre 2015Il Collegio ha ritenuto manifesto l'interesse delricorrente alla caducazione della procedura diselezione per l'accertato difetto di coperturafinanziaria, essendo tale caducazionestrumentale alla rinnovazione della procedurada parte dell'Amministrazione, una voltaacquisita la copertura finanziaria che si imponeper ogni concorso. Ed è, del resto, in tal senso,la decisione del giudice di prime cure che harespinto la domanda risarcitoria, ritenendo

Page 67: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 67 di 133

l'accoglimento del ricorso sufficiente a darepiena e diretta soddisfazione dell'interessefatto valere e ciò per una nuova opportunitàderivante da una possibile ripetizione dellaprocedura di selezione.Neppure sussiste la tardività nellapresentazione del ricorso in primo grado daparte del predetto Nicolella per non averimpugnato, nei termini, il bando di cui sicontesta la validità e l'efficacia, dal momentoche la percezione della lesività dell'atto èavvenuta solo in seguito all'accesso richiesto ealla documentazione visionata in quellacircostanza.In sostanza, la mancanza della necessariacopertura finanziaria ha sancito l'irregolarità el'illegittimità' della procedura attivata con ilbando, con il conseguente effettodell'annullamento del bando medesimo e benha fatto il primo giudice a decidere in tal senso,con un'ampia e condivisa motivazione.

EntroEntroEntroEntro marzomarzomarzomarzo 2016201620162016 iiii dipendentidipendentidipendentidipendenti delledelledelledelleprovinceprovinceprovinceprovince sarannosarannosarannosaranno trasferiti.trasferiti.trasferiti.trasferiti.DM Pubblica Amministrazione del 14 settembre2015Secondo il DM Pubblica Amministrazione del14 settembre 2015, in attesa di pubblicazione,entro marzo 2016 i dipendenti delle provincesaranno spostati.Ecco il cronoprogramma:- 31 ottobre: inserimento dei soprannumerarida parte delle province nel portale;- 30 novembre: inserimento posti disponibilida parte di altre PPAA. (Regioni, Comuni, entiSSN, enti pubblici non economici, enti statali);- 30 dicembre: pubblicizzazione postidiponibili da parte del Dipartimento FunzionePubblica;- 29 gennaio: espressione preferenze in ambitoprovinciale da parte dei dipendenti;- 28 febbraio: assegnazione da parte delDipartimento dei dipendenti;- 30 marzo presa servizio

InInInIn mancanzamancanzamancanzamancanza (o(o(o(o insufficienza)insufficienza)insufficienza)insufficienza) didididi consensoconsensoconsensoconsensoinformatoinformatoinformatoinformato ilililil trattamentotrattamentotrattamentotrattamento sanitariosanitariosanitariosanitario èèèèsicuramentesicuramentesicuramentesicuramente illecito,illecito,illecito,illecito, ancheancheancheanche sesesese nell'interessenell'interessenell'interessenell'interessedeldeldeldel paziente;paziente;paziente;paziente; l'onerel'onerel'onerel'onere delladelladelladella provaprovaprovaprova èèèè aaaa caricocaricocaricocaricodeldeldeldel medicomedicomedicomedicoCorte di Cassazione, sezione terza, sentenza n.19213 del 29 settembre 2015 - conforme anche

19212 del 29 settembre 2015In mancanza di consenso informatol'intervento del medico è - al di fuori dei casidi trattamento sanitario per legge sobbligatorio o in cui ricorra uno stato dinecessità- sicuramente • illecito, anche quandosia nell'interesse del paziente ( v. Cass.,8/10/2008, n. 24791 ), l'obbligo del consensoinformato costituendo legittimazione efondamento del trattamento sanitario ( v. Cass.,16/10/2007, n. 21748 ). Trattasi di obbligo cheattiene all'informazione circa le prevedibiliconseguenze del trattamento cui il pazienteviene sottoposto, al fine di porlo in condizionedi consapevolmente consentirvi. A tale stregua,l'informazione deve in particolare attenere alpossibile verificarsi, in conseguenzadell'esecuzione del trattamento stesso (cfr.Cass., 13/4/2007, n. 8826; Cass., 30/7/2004, n.14638), dei rischi di un esito negativodell'intervento ( v. Cass., 12/7/1999, n. 7345 )e di un aggravamento delle condizioni disalute del paziente ( v. Cass., 14/3/2006, n.5444 ), ma anche di un possibile esito di mera"inalterazione" delle medesime ( e cioè delmancato miglioramento costituente oggettodella prestazione cui il medico-specialista ètenuto, e che il paziente può legittimamenteattendersi quale normale esito della diligenteesecuzione della convenuta prestazioneprofessionale ), e pertanto della relativasostanziale inutilità, con tutte le conseguenzedi carattere fisico e psicologico ( spese,sofferenze patite, conseguenze psicologichedovute alla persistenza della patologia e allaprospettiva di subire una nuova operazione,ecc. ) che ne derivano per il paziente ( cfr.Cass., 13/4/2007, n. 8826 ). Il medico hadunque il dovere di informare il paziente inordine alla natura dell'intervento, alla portatadei possibili e probabili risultati conseguibilinonché delle implicazioni verificabili ( v.Cass., 13/2/2015, n. 2854 ). Al riguardo questaCorte ha avuto modo di precisare che ilconsenso informato va acquisito anche qualorala probabilità di verificazione dell'evento siacosì scarsa da essere prossima al fortuito o, alcontrario, sia così alta da renderne certo il suoaccadimento, poiché la valutazione dei rischiappartiene al solo titolare del diritto esposto eil professionista o la struttura sanitaria non

Page 68: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 68 di 133

possono omettere di fornirgli tutte le dovuteinformazioni ( v. Cass., 19/9/2014, n. 19731 ).Ai sensi dell'art. 32, 2 ° co., Cost. (in base alquale nessuno può essere obbligato ad undeterminato trattamento sanitario se non perdisposizione di legge ), dell'art. 13 Cost. ( chegarantisce l'inviolabilità della libertà personalecon riferimento anche alla libertà disalvaguardia della propria salute e dellapropria integrità fisica ) e dell'art. 33 L. n. 833del 1978 (che esclude la possibilità diaccertamenti e di trattamenti sanitari contro lavolontà del paziente, se questo è in grado diprestarlo e non ricorrono i presupposti dellostato di necessità ex art. 54 c.p.), tale obbligo èa carico del sanitario, il quale, una voltarichiesto dal paziente dell'esecuzione di undeterminato trattamento, decide in pienaautonomia secondo la lex artis di accogliere larichiesta e di darvi corso. Il consenso libero einformato, che è volto a garantire la libertàdell'individuo e costituisce un mezzo per ilperseguimento dei suoi migliori interessiconsentendogli di scegliere tra le diversepossibilità di trattamento medico o anche dirifiutare (in tutte le fasi della vita, anche inquella terminale) la terapia e di decidereconsapevolmente di interromperla ( v. Cass.,16/10/2007, n. 21748), salvo che ricorra unostato di necessità non può mai essere presuntoo tacito, ma deve essere fornito espressamente,dopo avere ricevuto un'adeguata informazione,anch'essa esplicita. Presuntiva può essereinvece la prova che un consenso informato siastato dato effettivamente ed in modo esplicito,ed il relativo onere ricade sul medico (Cass.,27/11/2012, n. 20984). A tale stregua, a frontedell'allegazione di inadempimento da parte delpaziente è onere del medico provarel'adempimento dell'obbligazione di fornirgliun'informazione completa ed effettiva sultrattamento sanitario e sulle sue conseguenze(v. Cass., 9/2/2010, n. 2847), senza che siadato presumere il rilascio del consensoinformato sulla base delle qualità personali delpaziente, potendo esse incidere unicamentesulle modalità dell'informazione, la quale devesostanziarsi in spiegazioni dettagliate edadeguate al livello culturale del paziente, conl'adozione di un linguaggio che tenga conto delsuo particolare stato soggettivo e del grado

delle conoscenze specifiche di cui dispone ( v.Cass., 20/8/2013, n. 19920 ). , Va al riguardoulteriormente posto in rilievo come il medico •venga in effetti meno all'obbligo di fornire unvalido ed esaustivo consenso informato alpaziente non solo quando omette del tutto diriferirgli della natura della cura prospettata, deirelativi rischi e delle possibilità di successo,ma anche quando acquisisca con modalitàimproprie il consenso dal paziente. Si è daquesta Corte ritenuto ad esempio inidoneo unconsenso ottenuto mediante la sottoposizionealla sottoscrizione del paziente di un modulodel tutto generico, non essendo a tale streguapossibile desumere con certezza che ilmedesimo abbia ricevuto le informazioni delcaso in modo esaustivo ( v. Cass., 8/10/2008, n.24791 ).

PrimaPrimaPrimaPrima didididi affidareaffidareaffidareaffidare unununun incaricoincaricoincaricoincarico dirigenzialedirigenzialedirigenzialedirigenzialeesterno,esterno,esterno,esterno, l'amministrazionel'amministrazionel'amministrazionel'amministrazione devedevedevedeve effettuareeffettuareeffettuareeffettuareunaunaunauna realerealerealereale ricognizionericognizionericognizionericognizione interna.interna.interna.interna.Consiglio di Stato, sezione V, sentenza n. 4599 del1 ottobre 2015Sono fondate e vanno accolte le censure didifetto di istruttoria e di motivazione degli esitidella procedura interna (cronologicamenteantecedente al conferimento dell’incarico adun soggetto ‘esterno’), con la quale gliappellanti hanno dedotto che la sceltadell'Amministrazione di rivolgersi all'esterno èillegittima, perché non è stata verificata e nonè stata valutata in modo adeguato la presenzaal proprio interno di professionalità adeguate.

E'E'E'E' legittimalegittimalegittimalegittima lalalala normativanormativanormativanormativa differentedifferentedifferentedifferente perperperpercontratticontratticontratticontratti aaaa terminetermineterminetermine eeee perperperper contratticontratticontratticontratti stagionalistagionalistagionalistagionaliCorte di Giustizia Europea, sentenza del 1 ottobre2015, C-432/14Il principio di non discriminazione in ragionedell’età, sancito dall’articolo 21 della Carta deidiritti fondamentali dell’Unione europea e alquale ha dato espressione concreta la direttiva2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre2000, che stabilisce un quadro generale per laparità di trattamento in materia di occupazionee di condizioni di lavoro, deve essereinterpretato nel senso che esso non osta ad unanormativa nazionale, come quella di cuitrattasi nel procedimento principale, in virtùdella quale un’indennità di fine rapporto,corrisposta a titolo di supplemento dello

Page 69: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 69 di 133

stipendio al termine di un contratto di lavoro atempo determinato quando il rapporto dilavoro non prosegue sulla base di un contrattoa tempo indeterminato, non è dovuta nel casoin cui il contratto sia stipulato con un giovaneper un periodo compreso nelle sue vacanzescolastiche o universitarie

NienteNienteNienteNiente automatismiautomatismiautomatismiautomatismi nelnelnelnel pubblicopubblicopubblicopubblico impiego.impiego.impiego.impiego.PerPerPerPer ilililil passaggiopassaggiopassaggiopassaggio didididi qualificaqualificaqualificaqualifica cicicici vuolevuolevuolevuole ililililconcorso.concorso.concorso.concorso.Corte di Cassazione, sezione L, sentenza n. 19484del 30 settembre 2015Il Collegio ha ricordato che anche di recente lesezioni unite della Corte hanno affermato (Sez.U, Sentenza n. 6467 dei 31.3.2015; v. pure lasentenza n. 28328/2011) che la disciplinalegale del lavoro alle dipendenze dellepubbliche amministrazioni (desuntaprincipalmente dairart. 97 della Costituzione,secondo la lettura che ne ha dato ripetutamentela Corte Costituzionale, del quale sonoattuazione gli artt. 35 e 52 cli.vo n. 165/01),non consente inquadramenti automatici delpersonale, neppure in base al profiloprofessionale posseduto o alle mansionisvolte e che, nel caso di passaggio da un'areadi inquadramento ad altra superiore (nellaspecie, da C a D), è richiesta. di norma, unaprocedura concorsuale pubblica con garanziadi adeguato accesso dall'esterno.L'art. 29 del CCNL EE.LL. 1999 demandaquindi all'Amministrazione l'assunzione delle"iniziative necessarie" per realizzare ilsuddetto passaggio di categoria, nonchél'istituzione nella dotazione organica deicorrispondenti posti delta categoria superiore

LeLeLeLe fontifontifontifonti didididi alimentazionealimentazionealimentazionealimentazione delledelledelledelle risorserisorserisorserisorsedestinatedestinatedestinatedestinate allaallaallaalla contrattazionecontrattazionecontrattazionecontrattazione integrativa,integrativa,integrativa,integrativa,sonosonosonosono elencateelencateelencateelencate tassativamentetassativamentetassativamentetassativamente daidaidaidai CCNL.CCNL.CCNL.CCNL.ARAN , orientamento applicativo RAL_1794 del07 ottobre 2015A seguito del trasferimento ad un Comune dialcune particolari funzioni regionali, laRegione trasferisce per il disbrigo dellepratiche, annualmente, delle somme. Una partedi queste somme trasferite può esserericonosciuta come incentivo al personale chesvolge queste funzioni?

Relativamente a tale problematica, si ritieneopportuno precisare preliminarmente che lefonti di alimentazione delle risorse destinatealla contrattazione integrativa, sia di naturastabile che variabile, a parte gli incrementidisposti direttamente dal CCNL, sono soloquelle indicate, espressamente etassativamente, nell’art.31, commi 2 e 3, delCCNL del 22.1.2004.Nessuna delle suddette disposizioni legittima,espressamente o implicitamente, lacontrattazione integrativa o l’ente (attraversoproprie decisioni e strumenti unilaterali) aprevedere che una quota delle risorse derivantida proventi o da altri rimborsi comunqueprovenienti da altre amministrazioni possaessere destinata al finanziamento deltrattamento economico accessorio delpersonale.Una modalità di finanziamento come quella davoi evidenziata potrebbe ammettersi solo inpresenza, a monte, di una fonte legislativa,nazionale o regionale, che la legittima.Si tratterebbe, infatti, di una ipotesiriconducibile alle previsioni dell’art.15,comma 1, lett. k), del CCNL dell’1.4.1999,che, come è noto, consente di far confluire traquelle destinate alla contrattazione decentrataintegrativa “le risorse che specifichedisposizioni di legge finalizzano allaincentivazione di prestazioni o di risultati delpersonale ……”In proposito, comunque, la scrivente Agenziaha sempre precisato nei propri orientamentiapplicativi che, sulla base della specificaformulazione della clausola contrattuale,possono integrare le disponibilità finanziariedestinate alla contrattazione integrativa soloquelle risorse che particolari previsionilegislative destinano in modo specifico edespresso all’incentivazione del personale,secondo le quantità e le modalità stabilitedirettamente dalla legge ed a favore deibeneficiari indicati da quest’ultima

LaLaLaLa partecipazionepartecipazionepartecipazionepartecipazione adadadad organiorganiorganiorgani collegialicollegialicollegialicollegiali didididientientientienti chechecheche ricevonoricevonoricevonoricevono contributi,contributi,contributi,contributi, èèèè gratuita,gratuita,gratuita,gratuita, aaaaprescindereprescindereprescindereprescindere dalladalladalladalla misura,misura,misura,misura, maggioritariamaggioritariamaggioritariamaggioritaria oooomeno,meno,meno,meno, delladelladelladella partecipazionepartecipazionepartecipazionepartecipazione dell'ente.dell'ente.dell'ente.dell'ente. ....Corte dei Conti, sezione regionale di controllo perla Lombardia, del. n. 325/2015/PAR, depositata il12 ottobre 2015

Page 70: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 70 di 133

L’art. 6 comma 2 del D.L. n. 78/2010,convertito nella legge n. 122/2010, disponeche “a decorrere dalla data di entrata in vigoredel presente decreto la partecipazione agliorgani collegiali, anche di amministrazione,degli enti, che comunque ricevono contributi acarico delle finanze pubbliche, nonché latitolarità di organi dei predetti enti è onorifica;essa può dar luogo esclusivamente al rimborsodelle spese sostenute ove previsto dallanormativa vigente; qualora siano già previsti igettoni di presenza non possono superarel'importo di 30 euro a seduta giornaliera. ...”.Il comma 2-bis dell’articolo 35 del decretolegge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, conmodificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35,ha fornito l’interpretazione autentica delsuccitato comma 2, escludendo il carattereonorifico solo per i collegi dei revisori deiconti e sindacali e per i revisori dei conti.La norma in esame, che esprime un principiodi coordinamento della finanza pubblicatendente a ridurre il costo degli apparatiamministrativi, impone la gratuità di tutte lecariche assegnate all’interno degli organicollegiali degli enti a contribuzione pubblicacon la sola eccezione di talune tipologie diorganismi, nominativamente indicati edespressamente esclusi dalla norma medesima.Questa Sezione, in sede consultiva, ha giàavuto modo di chiarire (Cfr. per tutti SRCLombardia, deliberazione n. 669/2011/PAR)che, considerata la finalità che il legislatore siprefigge, la previsione contenuta nel comma 2preclude di erogare qualsiasi compenso infavore degli amministratori di fondazioni chericevono contributi pubblici (v. anche SRCLombardia, deliberazione n. 155/2011/PAR).A proposito della contribuzione effettuata daparte di altri enti - in questo caso la fondazioneBanca del Monte di Lombardia - si richiama ilparere della Sezione Lazio n. 151/2013/PAR, atenore del quale si chiarisce come la normativasi applichi indipendentemente dalla misuradella partecipazione dell’ente locale,prescindendo dalla sussistenza di unapartecipazione maggioritaria; nello medesimoparere si ribadisce il principio del carattereonorifico della partecipazione agli organicollegiali e della titolarità di organi dei predetti

enti ai sensi dell'articolo 6, comma 2, D.L.78/2010.

IlIlIlIl terminetermineterminetermine perperperper ilililil licenziamentolicenziamentolicenziamentolicenziamento disciplinaredisciplinaredisciplinaredisciplinaredecorredecorredecorredecorre dalladalladalladalla datadatadatadata inininin cuicuicuicui ilililil responsabileresponsabileresponsabileresponsabiledelladelladelladella strutturastrutturastrutturastruttura hahahaha notizianotizianotizianotizia formaleformaleformaleformale deldeldeldel fatto,fatto,fatto,fatto,nonnonnonnon dalladalladalladalla datadatadatadata inininin cuicuicuicui unununun ufficioufficioufficioufficio perifericoperifericoperifericoperiferico hahahahaavutoavutoavutoavuto notizia.notizia.notizia.notizia.Corte di Cassazione, sezione L, sentenza n. 20733del 14 ottobre 2015Si ritiene di dover aderire alla sottoillustrataipotesi, vuoi perché il dato letterale richiamasoltanto l'ufficio per i procedimenti disciplinarie il responsabile della struttura in cui ildipendente lavora, vuoi perché la scansionedel procedimento stesso e la decadenzadall'azione disciplinare prevista come sanzioneper il mancato rispetto del termine entro ilquale l'iter deve concludersi richiedenecessariamente un'individuazione certa edoggettiva del dies a quo, impossibile ove siritenesse di agganciarlo ad una qualsiasinotizia pervenuta a qualunque ufficiodell'amministrazione, magari anche priva diveste formale e di protocollazione.Dunque, deve affermarsi il seguente principiodi diritto: "In tema di procedimentodisciplinare nel rapporto di pubblico impiegocontrattualizzato, ai sensi dell'art. 55 bis co. 40, secondo e terzo periodo, d.lgs. n. 165/01, ladata di prima acquisizione della notiziadell'infrazione - dalla quale decorre il termineentro il quale deve concludersi, a pena didecadenza dall'azione disciplinare, il relativoprocedimento - coincide con quella in cui lanotizia è pervenuta all'ufficio per iprocedimenti disciplinari o, se anteriore, con ladata in cui la notizia medesima è pervenuta alresponsabile della struttura in cui il dipendentelavora, non a qualsiasi ufficio periferico,magari di una grande amministrazione.

PerPerPerPer lalalala dirigenzadirigenzadirigenzadirigenza medivamedivamedivamediva lolololo straordinariostraordinariostraordinariostraordinario sisisisipupupupuòòòò pagarepagarepagarepagare solosolosolosolo sesesese previstoprevistoprevistoprevisto dadadada specificispecificispecificispecificiistitutiistitutiistitutiistituti contrattuali.contrattuali.contrattuali.contrattuali.Corte di Cassazione, sezione L, sentenza n. 21010del 16 ottobre 2015Può affermarsi che, in tema di dirigenzasanitaria, il principio, sancito dall'art. 65 delc.c.n.l. 5 dicembre 1996, area dirigenzamedica e veterinaria, secondo il quale la

Page 71: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 71 di 133

corresponsione di una retribuzione di risultatocompensativa anche dell'eventualesuperamento dell'orario lavorativo per ilconseguimento dell'obbiettivo assegnatoesclude il diritto al compenso per lavorostraordinario, si applica anche al personaledirigente di struttura in posizione non apicale,rispondendo ad esigenze comuni all'interadirigenza e ad una lettura sistematica dellenorme contrattuali, che, ove hanno intesoriconoscere (come per l'attività connessa alleguardie mediche) una compensazione delle orestraordinarie per i medici-dirigenti, lo hannospecificamente previsto. Ne consegue che nonè possibile distinguere tra il superamentodell'orario di lavoro preordinato alraggiungimento dei , risultati assegnati equello imposto da esigenze del servizio,ordinario

L'ospedaleL'ospedaleL'ospedaleL'ospedale risponderisponderisponderisponde sesesese iiii suoisuoisuoisuoi operatorioperatorioperatorioperatori nonnonnonnontengonotengonotengonotengono condottecondottecondottecondotte adeguateadeguateadeguateadeguate allealleallealle limitatelimitatelimitatelimitatedisponibilitdisponibilitdisponibilitdisponibilitàààà didididi mezzimezzimezzimezzi oooo risorse,risorse,risorse,risorse, benchbenchbenchbenchééééconformiconformiconformiconformi allealleallealle dotazionidotazionidotazionidotazioni oooo allealleallealle istruzioniistruzioniistruzioniistruzioniprevisteprevisteprevistepreviste dalladalladalladalla normativanormativanormativanormativa vigente.vigente.vigente.vigente.Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 21090del 19 ottobre 2015Non basta osservare le norme espressamentepreviste, dinanzi a regole generali e sussidiariedi obbligo di diligenza immanentinell'ordinamento e soprattutto in ambitocontrattuale; e, pertanto, non basta che unastruttura ospedaliera - pubblica o meno -rispetti la dotazione o le istruzioni, anchemanifestamente insufficienti rispetto alleemergenze maggiori, previste dalla normativavigente per andare esente da responsabilità incaso di queste ultime.A maggior ragione, allora, in tema diresponsabilità contrattuale deriva dall'obbligodi erogare la propria prestazione, oggetto diobbligazione contrattuale nel contratto cd. dispedalità, con la massima diligenza e prudenzache un nosocomio, oltre ad osservare lenormative di ogni rango in tema di dotazione estruttura delle organizzazioni di emergenza,tenga poi in concreto, per il tramite dei suoioperatori, condotte adeguate alle condizionidisperate del paziente ed in rapporto alleprecarie o limitate disponibilità di mezzi o

risorse, benché conformi alle dotazioni o alleistruzioni previste dalla normativa vigente,adottando di volta in volta le determinazionipiù idonee a scongiurare l'impossibilità delsalvataggio del leso.

L'attoreL'attoreL'attoreL'attore devedevedevedeve allegareallegareallegareallegare lalalala colpacolpacolpacolpa deldeldeldel medico,medico,medico,medico,ancheancheancheanche sesesese nonnonnonnon lalalala devedevedevedeve provare.provare.provare.provare.Corte di Cassazione, sezione III; sentenza n. 21177del 20 ottobre 2015Nei giudizi di risarcimento del dannocausato da attività medica, l'attore ha l'oneredi allegare e di provare l'esistenza delrapporto di cura, il danno ed il nesso causale,mentre ha l'onere di allegare (ma non anchedi provare) la colpa del medico; quest'ultimo,invece, ha l'onere di provare che l'eventualeinsuccesso dell'intervento, rispetto a quantoconcordato o ragionevolmente attendibile, èdipeso da causa a sé non imputabile (Cass. n.17143 del 2012)

SeSeSeSe l'interventol'interventol'interventol'intervento èèèè necessario,necessario,necessario,necessario, perdeperdeperdeperde rilevanzarilevanzarilevanzarilevanzal'insufficienzal'insufficienzal'insufficienzal'insufficienza deldeldeldel consensoconsensoconsensoconsenso informato.informato.informato.informato.Corte di Cassazione, sezione III; sentenza n. 21175del 20 ottobre 2015In tema di un intervento chirurgiconecessario (bypass in soggetto infartuato,morto a sguito dell'intervento correttamenteeseguito), gli eredi non hanno allegatoneppure che il malato, poi defunto, ove piùcorrettamente informato si sarebbe rifiutatodi sottoporsi all'intervento, e non censuranola ratio decidendi che porta la corteterritoriale a ritenere esente da responsabilitàla struttura sanitaria anche a fronte di unainformazione obiettivamente non conformealla situazione complessiva del paziente einidonea a consentirgli di autodeterminarsiconsapevolmente. La corte, dopo aver datoatto che le condizioni del paziente, benchénon si trattasse di un intervento di urgenza,non erano di piena salute, ( perché comerisultava dalla perizia penale, lo stesso avevauna cardiopatia ischemica con pregressoinfarto e presentava una malattia severa deitre vasi coronarici oltre ad un aneurisma delventricolo sinistro), ne trae la conclusionenon che al paziente non fosse stata data unacompleta informazione, ma che, data la

Page 72: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 72 di 133

situazione piuttosto compromessa,l'operazione era sicuramente necessaria, ilche fa perdere rilevanza, nel ragionamentodella corte, alla non completa informazione.Essa infatti afferma che : "Non è pertantoseriamente ipotizzabile, in ogni caso,neppure in via presuntiva ( manca ogni provaspecifica in proposito) che l'Esposito, ovediversamente informato (fattore di rischio inogni caso molto basso ma con indice pari auno anziché a 0, che si assume riferito, il checomunque non significa rischio 0, ossiamancanza di rischio), avrebbe rifiutatol'intervento .

CompensiCompensiCompensiCompensi percepitipercepitipercepitipercepiti senzasenzasenzasenza autorizzazione:autorizzazione:autorizzazione:autorizzazione: lalalalaprescrizioneprescrizioneprescrizioneprescrizione pupupupuòòòò decorreredecorreredecorreredecorrere dalladalladalladalla scoperta,scoperta,scoperta,scoperta,ancheancheancheanche sesesese relativarelativarelativarelativa aaaa fattifattifattifatti anteriorianteriorianteriorianteriori didididi diversidiversidiversidiversianni.anni.anni.anni.Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per laRegione Liguria, sentenza n. 88 dep. 29 ottobre2015Va osservato che all’udienza del 23 settembre2015 la medesima Sezione ha pronunciatosentenza n. 83/2015 (depositata il successivo22 ottobre), nella quale in materia analoga aquella odierna (incarichi a professoriuniversitari), si è argomentato che l’omissionedella richiesta di autorizzazioneall’Amministrazione, sia pure caratterizzata datrascuratezza e superficialità, anche gravi, nonè di per sé sufficiente ad integrare gli estremidel doloso occultamento, ma perché questosussista, occorre che trasparisca “dalcomportamento del dipendente e dalle altrecircostanze del caso concreto la preordinataintenzione di nascondere all’amministrazioneil fatto dannoso”.Nel caso dell’odierno convenuto, ritiene ilCollegio che “nel contesto comportamentaledel soggetto agente si rinvengano elementiidonei a far ritenere l’intenzionalità delsilenzio e la sua preordinazione a nascondere ildanno” (sent. n. 83 cit.), come emerge daquanto esposto in narrativa e argomentato inparte motiva, e pertanto ricorrerebbecomunque l’occultamento doloso anche inassenza di false dichiarazioni.

LaLaLaLa frequentazionefrequentazionefrequentazionefrequentazione recidivarecidivarecidivarecidiva didididi personapersonapersonapersona dididididubbiadubbiadubbiadubbia moralitmoralitmoralitmoralitàààà (sfociata(sfociata(sfociata(sfociata inininin matrimonio),matrimonio),matrimonio),matrimonio),nonnonnonnon pupupupuòòòò essereessereessereessere causacausacausacausa didididi licenziamento.licenziamento.licenziamento.licenziamento.Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza n. 4999 del3 novembre 2015La sanzione disciplinare della perdita delgrado per rimozione. Il provvedimentorimproverava all’incolpata la frequentazione diuna persona di dubbia condotta morale e civile,il mendacio alle contestazioni mosse e larecidiva nella frequentazione.A questo proposito, il Collegio ha ritenuto dinon discostarsi dalle considerazioni svolte inuna recente decisione della Sezione (26febbraio 2015, n. 964).Come è noto, il principio di proporzionalità, diderivazione europea, imponeall’Amministrazione di adottare unprovvedimento non eccedente quanto èopportuno e necessario per conseguire loscopo prefissato.Nella specie, i comportamenti addebitatiall’appellante, verosimilmente adottati sotto ildominio del sentimento, manifestanosenz’altro ingenuità e scarsa consapevolezzadelle conseguenze dei propri atti. Si tratta certodi condotte censurabili, tali da meritaresanzione disciplinare, ma non è dimostrato inmodo convincente che, nel loro complesso,esse appaiano così radicalmente incompatibilicon il mantenimento dello status da recidere ilrapporto fiduciario con l’Amministrazione.Il Collegio ritiene indispensabile sottolinearequanto la vicenda considerata sia diversa daquelle in cui vengono in questione fatti dirilievo penale o di possesso di sostanzestupefacenti, accertati a carico di un militare,rispetto ai quali - per l’obiettiva gravità dellacondotta, la contiguità con la malavita e irischi di ricatti o di indebiti pressioni che nepossono nascere - l’Amministrazione haamplissima discrezionalità nel valutare i fatticontestati e accertati in relazione con lapermanenza del rapporto di servizio, a nullarilevando la personalità dell’incolpato e i suoiprecedenti di carriera (cfr. per tutte, da ultimo,sez. IV, 20 gennaio 2015, n. 123; Id., sez. IV,16 giugno 2015, n. 2975; ivi riferimentiulteriori).

Page 73: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 73 di 133

PerPerPerPer lelelele indennitindennitindennitindennitàààà didididi rischiorischiorischiorischio contacontacontaconta ilililil repartorepartorepartorepartoinininin cuicuicuicui sisisisi lavora.lavora.lavora.lavora.Corte di Cassazione, sezione L, sentenza n. 23602del 18 novembre 2015La Suprema Corte ha avuto modo di affermareche dalla lettura complessiva del testo dell'art.44 c. 6 del CCNL Sanità si evince che tutte lesituazioni per le quali viene prevista l'indennitàdi rischio (lett. a e b) fanno riferimento adarticolazioni del servizio sanitario (saleoperatorie, terapie intensive, servizi dinefrologia e dialisi), non al tipo di patologiacon la quale l'infermiere può venire in contattoquale che sia la struttura in cui opera. Haevidenziato, altresì, che ulteriore conferma sulpiano della interpretazione sistematica è datadalla lettura del nono comma del citato art. 44.Tale previsione abilita la contrattazionedecentrata, entro definiti limiti di spesa, adindividuare altri operatori che abbiano lavoratonei servizi indicati nel comma 6. Secondo lasentenza richiamata "questo rinvio rafforzal'idea che il concetto di "servizi" utilizzato nelcomma 6, è concetto unitario ed omogeneo chevale a indicare strutture dell'organizzazionesanitaria, quali i reparti di terapia intensiva, iservizio di nefrologia, i servizi di malattieinfettive, ecc.".

PerPerPerPer iiii titolarititolarititolarititolari didididi carichecarichecarichecariche elettiveelettiveelettiveelettive èèèè esclusaesclusaesclusaesclusa lalalalapossibilitpossibilitpossibilitpossibilitàààà didididi percepirepercepirepercepirepercepire emolumentiemolumentiemolumentiemolumenti perperperper altrialtrialtrialtriincarichiincarichiincarichiincarichi pressopressopressopresso qualsiasiqualsiasiqualsiasiqualsiasi P.A,P.A,P.A,P.A, nemmenonemmenonemmenonemmeno sesesesel'incaricol'incaricol'incaricol'incarico èèèè squisitamentesquisitamentesquisitamentesquisitamente tecnico.tecnico.tecnico.tecnico.Corte dei Conti, sezione regionale di controllo perl'Emilia Romagna, Deliberazione n. 149/2015/PARDepositata il 18 novembre 2015Nel caso prospettato dal sindaco di un Comune,si verte in tema di titolari di cariche elettive aiquali vengano conferiti incarichi “professionaliper prestazioni di servizi attinenti l’architetturae l’ingegneria (…) e servizi vari di naturaprofessionale e di alta specializzazione”, anorma dei capi IV e II del codice degli appalti(d.lgs 163/2006).La Sezione non ritiene che la specificafattispecie enunciata nel quesito in questioneconsenta un’interpretazione difforme dellanorma richiamata rispetto a quelle prospettatenei pareri già resi precedentemente da altreSezioni regionali .Il dispositivo del comma 5 persegue unaduplice finalità di contenimento dei costi per le

pubbliche amministrazioni, e al tempo stessodi contenimento delle retribuzioni corrisposteai titolari di cariche elettive. Corollario diquesti obiettivi, a parere della Sezione, è, perragioni di opportunità, un disincentivo sia airappresentanti dei cittadini ad assumereincarichi ulteriori rispetto a quello cui sonostati eletti, sia alle pubbliche amministrazioni aindirizzare la propria scelta verso titolari dicariche elettive piuttosto che verso altriprofessionisti, anche nel caso in cuil’amministrazione richiedente la prestazionesia diversa dall’ente presso il quale la personain questione sia stata eletta.La norma, infatti, dopo aver richiamato ilregime delle incompatibilità vigente, nondispone un divieto di assunzione di ulterioriincarichi da parte dei titolari di cariche elettive,ma esclude la possibilità per costoro dipercepire ulteriori emolumenti, facendo salvi irimborsi spese e i gettoni di presenza per lapartecipazione a sedute di organi. Il titolaredella carica elettiva e le pubblicheamministrazioni, dunque, devono essereconsapevoli della tendenziale gratuitàdell’incarico cui tale persona venga chiamatadalle amministrazioni stesse.La precisazione contenuta nella norma“qualsiasi incarico conferito” non consente, aparere di questa Sezione, di operare distinzionicirca la natura dell’incarico medesimo. Lacircostanza che, nel caso prospettato, si trattidi un incarico di natura squisitamente tecnica,non si ritiene possa costituire il fondamentoper un orientamento diverso rispetto a quelloconseguente all’interpretazione letterale deldispositivo.

IlIlIlIl medicomedicomedicomedico inininin prontaprontaprontapronta disponibilitdisponibilitdisponibilitdisponibilitàààà nonnonnonnon pupupupuòòòòsindacaresindacaresindacaresindacare sesesese vivivivi èèèè urgenzaurgenzaurgenzaurgenza oooo meno,meno,meno,meno, mamamama devedevedevedeverecarsirecarsirecarsirecarsi inininin ospedale.ospedale.ospedale.ospedale. InInInIn mancanzamancanzamancanzamancanza èèèè rifiutorifiutorifiutorifiuto ininininattiattiattiatti d'ufficio.d'ufficio.d'ufficio.d'ufficio.Corte di Cassazione, sez. 6 Penale, sentenza n.45928/2015, dep . 20 novembre 2015Il servizio di pronta disponibilità, previsto dald.P.R. 25 giugno 1983 n. 348, è finalizzatoinfatti ad assicurare una più efficace assistenzasanitaria nelle strutture ospedaliere ed in talsenso è integrativo e non sostitutivo del turnocosiddetto di guardia, con la conseguenza cheesso presuppone, da un lato, la concreta e

Page 74: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 74 di 133

permanente reperibilità del sanitario e,dall'altro, l'immediato intervento del medicopresso il reparto entro i tempi tecniciconcordati e prefissati, una volta che dallaSede ospedaliera ne sia stata comunquesollecitata la presenza. Su questi presupposti,concretandosi l'atto dovuto nell'obbligo diassicurare l'intervento nel luogo di cura, ilsanitario non può sottrarsi alla chiamatadeducendo che, secondo il proprio giudiziotecnico, non sussisterebbero i presuppostidell'invocata emergenza (Sez. 6, n. 5465 del18/03/1986 - dep. 12/06/1986, Badessa, Rv.173105).In tale tipologia di servizio non viene inconsiderazione la discrezionalità del medico diturno di stabilire se recarsi o meno in ospedale,in considerazione dell'urgenza della disaminadel caso o di un intervento chirurgico dellapaziente, ma il dovere di presentarsi inospedale proprio per formulare la diagnosi o,comunque, accertare le reali condizioni dellapaziente una volta che il servizio sia statorichiesto dalla struttura ospedaliera.Il medico in servizio di reperibilità, chiamatodal collega già presente in ospedale che nesollecita la presenza in relazione ad unaravvisata urgenza, non può sindacare "adistanza" la valutazione del sanitario e sottrarsialla chiamata deducendo che, secondo ilproprio giudizio tecnico, non sussisterebbero ipresupposti dell'invocata emergenza, ma deverecarsi subito in reparto e visitare il malato.L'urgenza ed il relativo obbligo di recarsisubito in ospedale per sottoporre a visita ilsoggetto infermo vengono a configurarsi intermini formali, senza possibilità di sindacatoa distanza da parte del chiamato.Ne consegue che il rifiuto penalmenterilevante ai sensi dell'art. 328, comma 1 cod.pen, si consuma con la violazione del suddettoobbligo e la responsabilità non è tecnicamenteconnessa all'effettiva ricorrenza dellaprospettata necessità ed urgenza dell'interventodel medico (Sez. 6, n. 12376 del 13/02/2013 -dep. 15/03/2013, Da Col, Rv. 255391).BIS-BIS-BIS-BIS- IlIlIlIl medicomedicomedicomedico inininin prontaprontaprontapronta disponibilitdisponibilitdisponibilitdisponibilitàààà nonnonnonnonpupupupuòòòò sindacaresindacaresindacaresindacare sesesese vivivivi èèèè urgenzaurgenzaurgenzaurgenza oooo meno,meno,meno,meno, mamamamadevedevedevedeve recarsirecarsirecarsirecarsi inininin ospedale.ospedale.ospedale.ospedale. InInInIn mancanzamancanzamancanzamancanza èèèèrifiutorifiutorifiutorifiuto inininin attiattiattiatti d'ufficiod'ufficiod'ufficiod'ufficioCorte di Cassazione, sez. 6 Penale, sentenza n.

47206/2015, dep . 30 novembre 2015La Corte, affrontando una fattispecie del tuttoanaloga a quella in esame, ha ritenuto cherisponde del delitto di omissione di atti diufficio il sanitario ospedaliero, in servizio dipronta reperibilità, che, chiamato dal medicogià presente nel nosocomio, si rifiuta di recarsiin ospedale, sul presupposto che non sarebberavvisabile alcuna situazione di urgenza. (Sez.6, Sentenza n. 12376 del 13/02/2013, Rv.255391, Da Col). Nella motivazione di questasentenza, si è precisato che il sanitario inservizio di pronta reperibilità non ha alcunapossibilità di sindacare la necessità e l'urgenzadella chiamata.Del resto é orientamento di legittimitàconsolidato quello secondo il quale il serviziodi pronta disponibilità previsto dal D.P.R. 25giugno 1983, n. 348 è finalizzato ad assicurareuna più efficace assistenza sanitaria nellestrutture ospedaliere ed in tal senso èintegrativo e non sostitutivo del turnocosiddetto di guardia. Ne consegue che essopresuppone, da un lato, la concreta epermanente reperibilità del sanitario e,dall'altro, l'immediato intervento del medicopresso il reparto entro i tempi tecniciconcordati e prefissati, una volta che dallaSede ospedaliera ne sia stata comunquesollecitata la presenza.Su questi presupposti, concretandosi l'attodovuto nell'obbligo di assicurare l'interventonel luogo di cura, il sanitario non può sottrarsialla chiamata deducendo che, secondo ilproprio giudizio tecnico, non sussisterebbero ipresupposti dell'invocata emergenza. (Sez. 6,Sentenza n. 5465 del 18/03/1986 Rv. 173105Imputato: BADESSA) e che il chirurgo inservizio di reperibilità, chiamato dal medicogià presente in ospedale che ne sollecita lapresenza in relazione ad una ravvisata urgenzadi intervento chirurgico, deve recarsi subito inreparto e visitare il malato, non essendogliconsentito di sindacare a distanza la necessitàe l'urgenza della chiamata. Ne consegue che ilrifiuto penalmente rilevante ai sensi dell'art.328 cod. pen., comma 1, si consuma con laviolazione del suddetto obbligo e laresponsabilità non è tecnicamente connessaall'effettiva ricorrenza della prospettatanecessità ed urgenza dell'intervento chirurgico

Page 75: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 75 di 133

(Sez. 6, Sentenza n. 48379 del 25/11/2008 Rv.242400, Brettoni).

NellaNellaNellaNella domandadomandadomandadomanda didididi risarcimentorisarcimentorisarcimentorisarcimento deideideidei dannidannidannidanni dadadadamobbingmobbingmobbingmobbing èèèè ricompresaricompresaricompresaricompresa ancheancheancheanche quella,quella,quella,quella, menomenomenomenoampia,ampia,ampia,ampia, didididi risarcimentorisarcimentorisarcimentorisarcimento dadadada dequalificazionedequalificazionedequalificazionedequalificazioneprofessionaleprofessionaleprofessionaleprofessionaleCorte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 22635 del5 novembre 2015La Corte ha correttamente ritenuto compresanella domanda di risarcimento dei danni dapreteso mobbing anche quella, di portata econtenuto meno ampio, di risarcimento deidanni da dequalificazione professionale,conseguente allo stato di inattività o di scarsautilizzazione del lavoratore. Del resto, nellestesse conclusioni del ricorso il lavoratore harichiesto il risarcimento del danno — oltre chealla lesione della sua integrità psicofisica —anche alla professionalità, causati "daicomportamenti posti in essere dalla societàresistente e da alcuni colleghi', previoaccertamento della loro vessatorietà earbitrarietà, sicché bene ha fatto la Corte, unavolta esclusa la natura "mobbizzante" dellecondotte, ad esaminare la domanda anche sottoil profilo della violazione degli obblighi postial datore di lavoro dall'art. 2103 c.c Lacomplessità della fattispecie del mobbing e lamancanza di una - sua specifica disciplinaconfermano l'esattezza della scelta della Cortedi ritenere che, esclusa la sussistenzadell'intento vessatorio e persecutorio, rimanegiuridicamente valutabile, nell'ambito deimedesimi fatti allegati e delle conclusionirassegnate, la condotta di "radicale esostanziale esautoramento" del lavoratore dallesue mansioni, la quale è fonte di danno allasfera patrimoniale e/o non patrimoniale dellavoratore ove ricollegabile eziologicamenteall'inadempimento del datore di lavoro. Ciò inquanto la riconduzione al "demansionamento"dell'identico comportamento ascritto alladatrice di lavoro non comporta domandanuova ma solo diversa qualificazione dellostesso fatto giuridico (cfr., per l'ipotesi inversa,di qualificazione in termini di mobbing delladomanda di demansionamento, Cass.,23/03/2005, n.6326).

IlIlIlIl dannodannodannodanno dadadada demansionamentodemansionamentodemansionamentodemansionamento devedevedevedeve essereessereessereessereulteriormenteulteriormenteulteriormenteulteriormente provato,provato,provato,provato, oltreoltreoltreoltre allaallaallaalladequalificazione.dequalificazione.dequalificazione.dequalificazione.Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 23837 del23 novembre 2015Non è sufficiente la prova delladequalificazione, dell'isolamento, della forzatainoperosità, dell'assegnazione a mansionidiverse ed inferiori a quelle proprie, perchéquesti elementi integrano l'inadempimento deldatore, ma, dimostrata questa premessa, è poinecessario dare la prova che tutto ciò,concretamente, ha inciso in senso negativonella sfera del lavoratore, alterandonel'equilibrio e le abitudini di vita. Non puòinfatti escludersi, come già rilevato, che lalesione degli interessi relazionali, connessi alrapporto di lavoro, resti sostanzialmente privadi effetti, non provochi cioè conseguenzepregiudizievoli nella sfera soggettiva dellavoratore, essendo garantito l'interesseprettamente patrimoniale alla prestazioneretributiva; se è così sussiste l'inadempimento,ma non c'è pregiudizio e quindi non c'è nullada risarcire, secondo i principi ribaditi daliaCorte Costituzionale con la sentenza n. 378 del1994 per cui "È sempre necessaria la provaulteriore dell'entità del danno, ossia ladimostrazione che la lesione ha prodotto unaperdita di tipo analogo a quello indicatodall'art. 1223 cod. civ., costituita dalladiminuzione o privazione di un valorepersonale (non patrimoniale) alla quale ilrisarcimento deve essere (equitativamente)commisurato"(Cass. Sez. U, Sentenza n. 6572del 2006).

SeSeSeSe unununun lavoratorelavoratorelavoratorelavoratore èèèè lasciatolasciatolasciatolasciato inattivo,inattivo,inattivo,inattivo, nonnonnonnon èèèègiustificatogiustificatogiustificatogiustificato ilililil licenziamentolicenziamentolicenziamentolicenziamento perperperper nonnonnonnon essersiessersiessersiessersipresentatopresentatopresentatopresentato adadadad unaunaunauna riunione.riunione.riunione.riunione.Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 24051 del25 novembre 2015Un lavoratore era stato licenziato per nonessersi presentato ad una riunione, Illavoratore riteneva, invece di essere statodemansionato e lasciato inattivo. La sentenzadella Corte di Appello avrebbe ritenutosussistere, nel comportamento contestato alricorrente e posto alla base del licenziamento,una valida eccezione di inadempimentorispetto al suo demansionannento, senzaconsiderare il limite della buona fede previsto

Page 76: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 76 di 133

dalla citata norma per ropponibilitàdell'eccezione. Il datore di lavoro ha lamentatoche ammesso e non concesso che il Lignolafosse stato lasciato in buona parte inattivo, nongli era consentito, a fronte del pacificoversamento della retribuzione, non presentarsiaffatto in azienda (Cass. n.19689\03),comportamento comunque in contrasto con labuona fede nell'esecuzione del contratto.Questa infatti ha in primo luogo ritenuto lamassima sanzione sproporzionata rispetto allacondotta contestata ed accertata, sia sotto ilprofilo soggettivo (basato sulla sostanzialeinattività in cui era tenuto il lavoratore, tantoda poter ritenere indifferente la sua presenzaper tutto l'orario di lavoro e l'assenza diprecedenti disciplinari di sorta), sia sotto ilprofilo oggettivo (in base alla considerazioneche l'inoperosità cui era costretto il dipendenteescludeva l'incidenza della mancata presenzaper tutto l'orario di lavoro sull'obbligazionefondamentale lavorativa).

LaLaLaLa riformariformariformariforma dell'art.dell'art.dell'art.dell'art. 18181818 sisisisi applicaapplicaapplicaapplicainnegabilmenteinnegabilmenteinnegabilmenteinnegabilmente purepurepurepure alalalal pubblicopubblicopubblicopubblico impiego,impiego,impiego,impiego,mamamama lalalala violazioneviolazioneviolazioneviolazione didididi normenormenormenorme imperativeimperativeimperativeimperative ddddààààsempresempresempresempre luogoluogoluogoluogo aaaa reintegra.reintegra.reintegra.reintegra.Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 24157 del26 novembre 2015E' innegabile che il nuovo testo dell'art. 18legge n. 300/70, come novellato dall'art. 1legge n. 92/12, trovi applicazione rationetemporis al licenziamento di agosto 2012 in unente pubblico, e ciò a prescindere dalleiniziative normative di armonizzazionepreviste dalla legge cd. Fornero di cui parlal'impugnata sentenza.Ma proprio il nuovo testo dell'art. 18 co. 10Stat., come modificato dalla legge n. 92/12,ricollega espressamente (oltre alle ulterioriipotesi in esso previste) la sanzione dellareintegra (e non quella meramente indennitaria)anche ad altri casi di nullità previsti dalla legge.Ed è indubbio che fra le nullità previste dallalegge vi sia anche quella per contrarietà anorme imperative (v., ancora, art. 1418 co. l °c.c.) e in tale novero rientra, come s'è detto, ilcit. art. 55 bis co. 4 0 d.lgs. n. 165/01.La tutela meramente indennitaria è inveceprevista, sempre dal nuovo testo dell'art. 18Stat., in ipotesi differenti da quelle verificatasi

nel caso in oggetto (ad esempio, in quella incui il licenziamento sia dichiarato inefficaceper violazione del requisito di motivazione dicui all'art. 2, comma 2, della legge 15 luglio1966, n. 604, e successive modificazioni, dellaprocedura di cui all'art. 7 della legge n. 300/70o della procedura di cui all'art. 7 della legge 15luglio 1966, n. 604, e successivemodificazioni).

Un'intensaUn'intensaUn'intensaUn'intensa corrispondenzacorrispondenzacorrispondenzacorrispondenza (attivismo(attivismo(attivismo(attivismocartolare)cartolare)cartolare)cartolare) dopodopodopodopo l'esposto,l'esposto,l'esposto,l'esposto, nonnonnonnon salvasalvasalvasalva ilililildirigentedirigentedirigentedirigente daldaldaldal dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerariale perperperper violazioneviolazioneviolazioneviolazionedeideideidei doveridoveridoveridoveri didididi vigilanza.vigilanza.vigilanza.vigilanza.Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per laRegione Lazio, sentenza n. 461 del 24 novembre2015L’attivismo cartolare che, successivamenteall’esposto alla Procura della Repubblica esoprattutto dopo l’avvio delle indagini dellaP.G., ha mosso tutti gli organi prepostiall’attività di controllo delle prestazioni resedall’Ospedale convenzionato, attivismo cheavrebbe dovuto informare l’azione di tutti ipredetti organi molto tempo prima, al fine diimpedire che il nosocomio erogasse a caricodel S.S.R., prestazioni che giustamente il P.M.ha definito “abusive”. L’intera corrispondenzasopracitata dimostra come principalepreoccupazione di tutti gli attori della vicendasia stata quella di assumere iniziativecautelative (peraltro, tardive ed inefficaci) perprecostituirsi una esimente di responsabilità.E la responsabilità del dirigente è daindividuare nell’inconfutabile violazione dispecifici obblighi correlati alla sua funzione didirigente preposto all’U.O.C. Accreditamentoe Vigilanza (Ufficio deputato al controllo sulladefinizione e sul rispetto degli accordicontrattuali delle strutture sanitarieconvenzionate, cfr., d.lgs. n. 229/1999) chehanno favorito il perpetuarsi delle illiceitàcommesse. Era, infatti, il suo Ufficio – e lui inprimo luogo quale dirigente preposto – cheavrebbe dovuto accertare la mancanza diaccreditamento in capo al nosocomio per leprestazioni odontoiatriche e di tutti gli altrirequisiti soggettivi la cui presenza eraimprescindibile per il rinnovo contrattuale(annuale) fra la ASL e l’Ospedale, rinnovocontrattuale che non avrebbe potuto esseresottoscritto se il dirigente avesse comunicato al

Page 77: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 77 di 133

Direttore Generale le irregolarità in cui eraincorso l’Ospedale accreditato.Peraltro, è lo stesso dirigente che hariconosciuto le proprie responsabilità quando,in sede di audizione, ha dichiarato di esserel’unico responsabile del procedimento relativoalla revoca dell’accreditamento provvisorio dicui chiedeva alla Regione di valutarnel’opportunità

IIII limitilimitilimitilimiti finanziarifinanziarifinanziarifinanziari (art.(art.(art.(art. 9999 c.c.c.c. 28282828 DLDLDLDL 78/2010)78/2010)78/2010)78/2010)aiaiaiai contratticontratticontratticontratti aaaa termine,termine,termine,termine, sisisisi applicanoapplicanoapplicanoapplicano purepurepurepure aiaiaiaicontratticontratticontratticontratti exexexex art.art.art.art. 110110110110 TUEL.TUEL.TUEL.TUEL.Corte dei Conti, sezione di controllo regionale perla Puglia, Deliberazione n. 223/PAR/2015, dep. 13novembre 2015A seguito dell’avvenuta abrogazione deldisposto dell’art 19 co. 6 quater d.lgs.165/2001, questa Corte ha, quindi, ritenutonon più operante la deroga prevista per gliincarichi dirigenziali conferiti ex art 110 Tuel,con la conseguenza che si applicano neiconfronti dei predetti gli ordinari limiti di cuiall’art 9 co 28 d.l. 78/2010.In questo senso si è espressa la Sezionecontrollo Lazio (deliberazione n.221/2014/PAR), la quale “ritiene condivisibileil prevalente orientamento delle Sezioniregionali di controllo della Corte dei conti,secondo cui il vincolo di spesa impostodall’art.9, comma 28, del D.L. n.78/10 èapplicabile anche a tutti gli incarichi conferitiai sensi dell’art.110 TUEL, purdifferenziandosi quelli conferiti nell’ambitodella dotazione organica ex comma 1 da quelliconferibili extra organico ai sensi del comma2” , osservando, inoltre, che “Anche la SezioneAutonomie ha del resto avallato taleprospettazione nella deliberazione n.12 dell’11luglio 2012, facendo una eccezione soltantoper gli incarichi a tempo determinato di naturadirigenziale che erano stati all’epoca ritenutisottratti (in conformità a quanto affermatoanche dalle Sezioni Riunite di questa Cortenelle deliberazioni n.12, 13 e 14 dell’8 marzo2011) al rispetto della disciplina vincolistica inquanto era ancora vigente, al tempo dellapronuncia, l’abrogato art.19, comma 6 quater,del D. Lgs. n.165/2001, deroga che non ha piùragion d’essere a legislazione vigente.” Adidentiche conclusioni è pervenuta la Sezionecontrollo Toscana (deliberazione n.

447/2015/PAR): ” i conferimenti di incaricodirigenziale, ai sensi dell’art.110, comma 1,T.U.E.L., possono avvenire in misura nonsuperiore al 30 per cento dei posti istituiti nelladotazione organica della medesima qualifica enei limiti di spesa previsti dall’art. 9, comma28, d.l. n. 78/2010, come modificato, da ultimo,dall’art. 11, comma 4-bis d.l. n. 90/2014, einterpretato dalla deliberazione n. 2/2015 dellaSezione delle autonomie”.I principi sopra enunciati sono stati, infine,ribaditi dalla Sezione delle Autonomie che condeliberazione n. 13/SEZAUT/2015/INPR del31.03.2015 (“Linee guida e relativi questionariper gli organi di revisione economicofinanziaria degli enti locali per l’attuazionedell’articolo 1, commi 166 e seguenti dellalegge 23 dicembre 2005, n. 266. Rendicontodella gestione 2014”), a seguito dell’avvenutaabrogazione dell’art 19 co 6 quater, haespressamente assoggettato i contratti in esameal limite di spesa per il lavoro flessibileprevisto dall’art 9 co 28 d.l. 78/2010.Sotto altro profilo, l’interpretazione richiamatasi muove nel solco tracciato dalla CorteCostituzionale (sentenza n.173/2012) “che,nell’affrontare la questione della legittimitàcostituzionale dell’art.9, co.28, citato sollevatada alcune Regioni, ha avuto occasione diaffermare che esso “pone un obiettivo generaledi contenimento della spesa relativa ad unvasto settore del personale e, precisamente, aquello costituito da quanti collaborano con lepubbliche amministrazioni in virtù di contrattidiversi dal rapporto di impiego a tempoindeterminato”. Considerato che i contratti dicui all’art.110 del TUEL non sono certamentecontratti a tempo indeterminato (sono anziespressamente definiti dal legislatore “contrattia tempo determinato”), i limiti previstidall’art.9, co.28, del D.L. 78/2010,espressamente rivolto dal legislatore alcontenimento delle spese in materia di impiegopubblico si applicano anche nei confronti deicontratti previsti dall’art.110 del TUEL”(Sezione controllo Calabria deliberazione n.169/PAR/2012).

L'informazioneL'informazioneL'informazioneL'informazione alalalal pazientepazientepazientepaziente devedevedevedeve essereessereessereesserecompletacompletacompletacompleta edededed effettivaeffettivaeffettivaeffettiva sullesullesullesulle possibilitpossibilitpossibilitpossibilitàààà offerteofferteofferteoffertedalladalladalladalla scienza.scienza.scienza.scienza.

Page 78: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 78 di 133

Corte di Cassazione, sez. 3, sentenza n. 24220 del27 novembre 2015Il consenso ad eseguire ovvero a non eseguireun determinato intervento medico o chirurgicova acquisito previa informazione completa edeffettiva delle possibilità offerte dalla scienzamedica in relazione alla situazione del pazienteed ai suoi bisogni di cura o di assistenza.Compete al sanitario l'individuazione degliesami diagnostici e delle terapie (odell'intervento chirurgico) da praticare nel casoconcreto, ma -contrariamente a quanto ritenutodal giudice di merito- egli non può esimersidal prospettare la possibilità, nota alla scienza,di esami o terapie (o interventi) alternativi ocomplementari, pur se comportanti dei costi edei rischi maggiori, essendo rimessa alpaziente la valutazione dei costi e dei rischi(cfr. Cass. n.19731/14), previa adeguataprospettazione degli uni e degli altri da partedel medico.

L'indennitL'indennitL'indennitL'indennitàààà perperperper turniturniturniturni nonnonnonnon spettaspettaspettaspetta perperperper ililililsabatosabatosabatosabato nonnonnonnon lavorato.lavorato.lavorato.lavorato.Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 24382 del30 novembre 2015Ai sensi dell'art. 44, comma 3 del c.c.n.l,comparto sanità del 1 settembre 1995, per ilquadriennio 1994/1997, l'indennità giornaliera,prevista a favore del personale del ruolosanitario con orario di lavoro settimanaleripartito su cinque giorni lavorativi conservizio articolato su tre turni, non competeper la giornata del sabato, ove questa non sialavorata per riposo settimanale, trattandosi diemolumento agganciato all'effettivaprestazione del servizio ed inteso a ristorare lamaggior gravosità del lavoro prestato in turni,sicché essa spetta al lavoratore per le giornatenon lavorate esclusivamente in caso di assenzaper riposo compensativo, in dipendenza delrecupero della prestazione lavorativa svolta ineccedenza rispetto quella previstacontrattualmente, attese le esigenze dicopertura dei turni.

NonNonNonNon èèèè possibilepossibilepossibilepossibile licenziarelicenziarelicenziarelicenziare perperperper unununun furtofurtofurtofurto didididieuroeuroeuroeuro 2,902,902,902,90 dopodopodopodopo 16161616 annianniannianni didididi lavoro.lavoro.lavoro.lavoro.Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 24530 del2 dicembre 2015.

La motivazione della sentenza impugnata, purdando atto del valore trascurabile dell'articolosottratto pari ad euro 2,90, sottolinea ilcomportamento tenuto dal dipendente che, purscoperto, lo avrebbe nascosto ad una primaverifica e lo avrebbe consegnato solosuccessivamente ( dopo che era stato pedinato);inoltre avrebbe continuato a sostenere che sitrattava di un bene di sua proprietà. Tuttaviaqueste circostanze non conferisconoall'episodio di cui è causa quel carattere diparticolare gravità tale da poter determinare larottura del vincolo fiduciario e da legittimarela sanzione massima di carattere espulsivo. Sitratta di un comportamento facilmentespiegabile in relazione alla preoccupazione deldipendente delle conseguenze del gestoprobabilmente commesso- per il benesottratto- senza alcuna premeditazione, il chespiega anche il panico del lavoratore una voltascoperto (la Corte territoriale ha infatti parlatodi una condotta " connotata diriprovevolezzapMzza e di pervicacia nelproposito antigiuridico", termini che malricostruiscono una vicenda come quella inesame in quanto ne ingigantisconoabnormemente le proporzioni). Pertanto tenutoconto dell'unicità dell'episodio, dellaparticolare modestia del prodotto sottratto,dell'anzianità del lavoratore (16 anni senzasanzioni disciplinari) la sanzione disciplinareespulsiva appare obiettivamentesproporzionata e non può essere giustificatasulla sola base della condotta dopo lasottrazione del bene che comprova solo lostato di agitazione del lavoratore. Il fatto benpoteva essere idoneamente sanzionato con unamisura diversa dall'extrema ratio del recessoper giusta causa.http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20151203/snciv@sL0@a2015@[email protected]

SeSeSeSe sisisisi vuolvuolvuolvuol farfarfarfar valerevalerevalerevalere l'esimentel'esimentel'esimentel'esimente "Balduzzi","Balduzzi","Balduzzi","Balduzzi",bisognabisognabisognabisogna esibireesibireesibireesibire lelelele lineelineelineelinee guida.guida.guida.guida.Corte di Cassazione, sez IV Penale, sentenza n.40708/2015L'assunto concernente l'avvenuto rispetto delleregole di diligenza e dei protocolli ufficialiresta mera enunciazione, essendo stata omessa

Page 79: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 79 di 133

la necessaria allegazione delle linee guida allequali la condotta del medico si sarebbeconformata. L'allegazione si rende necessariaai fini della verifica della correttezza escientificità delle stesse: solo nel caso di lineeguida conformi alle regole della migliorescienza medica è possibile, infatti, utilizzare lemedesime come parametro per l'accertamentodei profili di colpa ravvisabili nella condottadel medico ed attraverso le indicazioni dallestesse fornite sarà possibile per il giudicantevalutare la conformità ad esse della condottadel medico al fine di escludere profili di colpa.

AiAiAiAi lavoratorilavoratorilavoratorilavoratori aaaa terminetermineterminetermine spettaspettaspettaspetta ilililil compensocompensocompensocompensoincentivante.incentivante.incentivante.incentivante.Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 24939 del10 dicembre 2015Nel caso di specie ben più ampia di pochimesi è stata la durata dei contratti a tempodeterminato stipulati con i lavoratori (pureripetutamente prorogati) e con tal durata è deltutto compatibile la finalità incentivante dirisultati da conseguire nell'ambito di obiettivioggetto di programmi, da cui non possonopertanto essere esclusi i predetti contratti, allaluce della scrutinata disciplina contrattualecollettiva applicata.I lavoratori, nell'agire per l'adempimentodell'obbligo datoriale di corresponsione delcompenso incentivante, hanno provato, qualefonte negoziale integrante fatto costitutivo delproprio diritto, la prestazione lavorativa atempo determinato e l'inquadramento ricevuto,neppure contestati dall'ente datore e ne hannoallegato l'inadempimento, non avendo invecela Croce Rossa assolto alla prova, a suo carico,del fatto impeditivo della pretesa ex adversoazionata (Cass. 15 marzo 2010, n. 6205; Cass.3 luglio 2009, n. 15677; Cass. s.u. 30 ottobre2001, n. 13533): tal fatto essendo semmairappresentato dall'obiettiva incompatibilità(nella specie smentita per le superioriargomentazioni) del compenso incentivanterivendicato dai lavoratori con i compiti ad essiassegnati e, prima ancora, dalla corresponsionedell'emolumento accessorio nell'effettivaricorrenza di specifici requisiti contrattualiprescritti (e non "a pioggia", senza alcunaprogrammazione né pianificazione di obiettiviper la promozione di reali e significativi

miglioramenti nei livelli di efficienza/efficaciadell'amministrazione e di qualità dei serviziistituzionali).http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20151211/snciv@sL0@a2015@[email protected]

LaLaLaLa messamessamessamessa inininin moramoramoramora perperperper dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerariale devedevedevedeveessereessereessereessere specifica,specifica,specifica,specifica, altrimentialtrimentialtrimentialtrimenti ilililil dannodannodannodanno vavavava ininininprescrizione.prescrizione.prescrizione.prescrizione.Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laRegione Liguria, sentenza n. 88 del 29 ottobre2015In atto di citazione, si contesta al convenuto diavere svolto attività libero-professionalepresso la Clinica “omissis”, e presso altre,numerose strutture (n. 11 cliniche, case di curae ospedali privati; n. 8 società assicurative; n.1 fondo privato assicurativo sanitario; n. 1società commerciale), e si chiede la condannaal pagamento, a favore dell’Università diGenova, delle somme così percepite.L’atto di messa in mora si riferisce però,testualmente, allo “svolgimento di incarichiretribuiti presso casa di cura privata inMilano”, e non ad altri incarichi; laprescrizione è stata pertanto interrotta, da talemessa in mora, soltanto in relazione a quantopercepito da cliniche site in Milano.Relativamente agli altri emolumentiillecitamente percepiti, deve invece ritenersiintervenuta la prescrizione, che non risultavalidamente interrotta dalla messa in mora dicui si tratta.Non si può infatti, in primo luogo, ritenerevalidamente contestata l’obbligazionerisarcitoria con riferimento a n. 8 societàassicurative, n. 1 fondo privato assicurativosanitario e n. 1 società commerciale (tuttisoggetti che non si possono certamenteidentificare come “cliniche”); ma la stessaconsiderazione va svolta relativamente alle n.9 cliniche, case di cura e ospedali privati, chenon hanno sede in Milano.Soltanto due cliniche sono in Milano: ....,(oltre ovviamente alla Clinica “......” alla qualeè riferita la prima notitia damni).

LegittimoLegittimoLegittimoLegittimo ridurreridurreridurreridurre iiii fondifondifondifondi perperperper lalalalacontrattazione,contrattazione,contrattazione,contrattazione, sesesese vivivivi sonosonosonosono statestatestatestate erogazionierogazionierogazionierogazioni inininineccessoeccessoeccessoeccesso neglineglineglinegli annianniannianni precedenti.precedenti.precedenti.precedenti.

Page 80: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 80 di 133

Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 24834 del9 dicembre 2015A seguito di una verifica amministrativo-contabile presso il Comitato Centrale dellaCroce Rossa Italiana in merito alla regolaritàdella costituzione e della erogazione dei Fondirelativi al trattamento accessorio del personale,emerse che l'Ente aveva corrisposto, a titolo dicompenso incentivante, somme in eccesso pergli anni 2003 e 2004.Con riferimento al Fondo 2005 erano stativersati degli acconti, giacché a seguitodell'intimazione del Collegio dei Revisori ilpagamento del saldo - di regola corrisposto nelmese di maggio dell'anno successivo - vennesospeso, senza erogazione di ulteriori importi,fino alla conclusione della verifica Ispettiva.Alla stregua delle risultanze ispettive, ilMinistero dell'Economia e delle Finanzeimpose alla C.R.I. "formulare un piano dirientro da realizzare nell'arco temporale piùbreve possibile ai fini del recupero dellesomme illegittimamente corrisposte". Ondeottemperare a tale prescrizione, la C.R.I.deliberò di recuperare nell'arco di cinque annil'importo mediante riduzione deglistanziamenti dei Fondi relativi agli annisuccessivi.Giova ricordare che, in caso di pubblicoimpiego privatizzato nel caso di domandaproposta da una amministrazione nei confrontidi un proprio dipendente in relazione allesomme corrisposte a titolo di retribuzione,qualora, risulti accertato che l'erogazione siaavvenuta sine titulo, è consentita la ripetibilitàdelle somme ex art. 2033 c.c. e tale ripetibilitànon è esclusa per la buona fede dell' accipiens,in quanto questa norma riguarda, sotto ilprofilo soggettivo, soltanto la restituzione deifrutti e degli interessi (Cass. sent. n. 8338/2010cit. e Cass n. 29926/2008).Ma nella vicenda che interessa, nulla è statorecuperato nei confronti dei singoli lavoratori,i quali nessuna trattenuta hanno subito sullecompetenze mensili per ricalcolo delcompenso incentivante a ciascuno erogatonegli anni interessati dalla verifica ispettiva,pur avendo costoro percepito l'incentivo inmisura superiore a quanto sarebbe spettato.È principio generale del rapporto di impiegopubblico contrattualizzato, affermato dal testo

unico D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, art. 8, chela spesa sostenuta dall'Amministrazione per ilproprio personale debba essere "evidente, certae prevedibile nella evoluzione" e che le risorsefinanziarie destinate a tale spesa siano"determinate in base alle compatibilitàeconomico-finanziarie definite nei documentidi programmazione e di bilancio" (art. 8).Per le amministrazioni di tutti i comparti sonopreviste verifiche degli organi interni dicontrollo sul rispetto dei limiti imposti dallacontrattazione collettiva integrativa e sulle sueimplicazioni finanziarie. Inoltre, il D.Lgs. n.165 del 2001, art. 40, comma 3 (nel testooriginale precedente la riforma introdotta conil D.Lgs. n. 150 del 2009) è volto a sanzionareespressamente con la nullità le clausole delcontratto di secondo livello difformi dalleprescrizioni del primo livello e che comportinola violazione di vincoli derivanti daglistrumenti di programmazioneeconomicafinanziaria.Alla luce di tali principi, deve ritenersilegittima la riduzione operata dalla C.R.I., inconformità alla cogente previsione dell'art. 40,terzo comma, d.lgs. 165/2001 (nel testoapplicabile ratione temporis alla fattispecie),per il vincolo di bilancio posto dalla relazioneispettiva, cui la C.R.I. era tenuta a conformarsi

ContrattiContrattiContrattiContratti benibenibenibeni eeee serviziserviziserviziservizi

LaLaLaLa cessionecessionecessionecessione inininin godimentogodimentogodimentogodimento didididi localilocalilocalilocali didididiunununun’’’’ASLASLASLASL èèèè concessioneconcessioneconcessioneconcessione eeee necessitanecessitanecessitanecessita didididi garagaragaragarapubblica.pubblica.pubblica.pubblica. InInInIn difettodifettodifettodifetto èèèè dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerarialeaddebitaleaddebitaleaddebitaleaddebitale alalalal DirettoreDirettoreDirettoreDirettore Generale,Generale,Generale,Generale,Amministrativo,Amministrativo,Amministrativo,Amministrativo, aiaiaiai dirigentidirigentidirigentidirigenti eeee alalalal collegiocollegiocollegiocollegiosindacale.sindacale.sindacale.sindacale.Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laToscana, sentenza n. 21 del 12 febbraio 2015.Secondo consolidata giurisprudenza dilegittimità i beni dell’Azienda Sanitaria sonosoggetti alla disciplina degli artt. 828 e 830c.c., ed in tal senso dispone l’art. 5, secondocomma, D. lgs. 19 giugno 1999 n. 229, dimodifica dell’art. 5 D. lgs. 30 dicembre 1992 n.502. L’art. 830, secondo comma c.c., rinvia,quanto ai beni destinati ad un pubblicoservizio, al secondo comma dell’art. 828 c.c.,il quale stabilisce che essi non possono essere

Page 81: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 81 di 133

sottratti alla loro destinazione se non nei modistabiliti dalla legge che li riguardano.La Cassazione Civile (SS.UU. 14 novembre2003 n. 17295) afferma inoltre che, svolgendoun pubblico servizio, l’immobile adestinazione ospedaliera determina la naturaconcessoria degli atti con i quali l’enteconcede a terzi facoltà di godimento di talunilocali di esso dietro corrispettivo.Ed ancora la Corte di Cassazione, citata dallaProcura contabile, ha affermato che costituisceprincipio consolidato che “nell’ipotesi in cui laASL abbia affidato ad un privato la gestionedel servizio di bar all’interno di un ospedalepubblico, il rapporto tra la pubblicaamministrazione ed il privato, avendo adoggetto un’attività da svolgersi all’interno dilocali facenti parte della struttura immobiliareospedaliera può trovare titolo solo in un attoconcessorio, potendo tali beni essere trasferitinella disponibilità di privati, per usideterminati, solo mediante concessioniamministrative. Ne consegue che risultairrilevante il nomen iuris (nella specie“contratto di locazione”) che concretamente leparti hanno dato all’atto con il quale èavvenuto l’affidamento dei locali (in terminiCassazione Civile SS.UU. 26 maggio – 1luglio 2009 n. 15381) ed il rapportoconcessorio deve essere considerato di dirittopubblico (TAR Veneto n. 3453/2010).Orbene lo svolgimento dell’attivitàimprenditoriale svolta nella specie esula dallacaratterizzazione di mero godimento degliimmobili, per cui ha determinato degli introitinon riscossi.Prevalente responsabilità ai fini dellaripartizione del danno finanziario hanno iDirettori Generali. Infatti al Direttore Generalecompete, in particolare, verificare, mediantevalutazioni comparative dei costi, i rendimentie i risultati, la corretta economica gestionedelle risorse attribuite ed introitate nonchél’imparzialità ed il buon andamentodell’azione amministrativa (art. 3, comma 6D.Lgs. 502/1992), poteri di gestioneulteriormente rafforzati dai decreti correttivisuccessivi al 1992.La giurisprudenza, pronunciandosi in materia,ha statuito che la normativa ha inteso “dareampissimi poteri al direttore generale delle

ASL nei cui confronti il direttoreamministrativo ed il direttore sanitariopossono vantare un (limitato) potere diproposta e pareri (Corte conti Sezionegiurisdizionale Regione Veneto 12 giugno2006 n. 589), con una “pregnanza delleattribuzioni che l’ordinamento pone in capo alDirettore Generale”: in termini Corte conti Sez.I Centr. 4 agosto 2008 n. 357.Di particolare preminenza e correlativaresponsabilità appare nella specie la posizionedel direttore della U.O. Acquisizione Beni eServizi – Contratti e Patrimonio, per non averposto in essere atti volti all’aggiudicazionedella gestione del servizio bar mediante garapubblica o comunque tenendo conto dei prezzidi mercato e non impedendo in ogni caso ilrinnovo del contratto di locazione nelsettembre 2010.Di minore apporto causale, ma pur semprecensurabili per il comportamento gravementecolposo, sono le condotte degli altri convenuti,dott.ssa Ilde Coiro (direttore amministrativonel periodo 10 maggio 2004 – 15 novembre2006 e 1 marzo 2007 – 1 maggio 2007) peravere supportato il Direttore Generale esottoscritto la delib. del Direttore Generale 14settembre 2005 n. 731).Parimenti hanno apportato con condottagravemente colposa un idoneo apporto causaledirettore dell’U.O. Patrimonio, Lavori Pubblicie Gestione Contratti Assicurativi per noninterrotto gli effetti pregiudizievoli delcontratto di locazione determinando unpregiudizio per l’Azienda.Va, infine, affermata la responsabilità deimembri del Collegio Sindacale, in parti misura,per non aver formulato osservazioni sulladelibera del Direttore Generale n. 731 del 14settembre 2005 in riferimento alle modalità diaffidamento del servizio determinato in chiaraviolazione dei principi previsti dalla normativasulla contrattualistica pubblica più checonsolidati e cristallizzati al momento dellaconclusione del contratto.

IIII partecipantipartecipantipartecipantipartecipanti allaallaallaalla garagaragaragara devonodevonodevonodevono indicareindicareindicareindicarenellnellnellnell’’’’offertaoffertaoffertaofferta economicaeconomicaeconomicaeconomica iiii costicosticosticosti interniinterniinterniinterni perperperper lalalalasicurezzasicurezzasicurezzasicurezza deldeldeldel lavoro,lavoro,lavoro,lavoro, penapenapenapena llll’’’’esclusioneesclusioneesclusioneesclusioneConsiglio di Stato, Adunanza Plenaria, sentenza n.3 del 20 marzo 2015

Page 82: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 82 di 133

Ai sensi dell’art. 46, comma 1-bis, del Codice,l’omessa specificazione nelle offerte per lavoridei costi di sicurezza interni configuraun’ipotesi di <<mancato adempimento alleprescrizioni previste dal presente codice>>idoneo a determinare <<incertezza assoluta sulcontenuto dell’offerta>>” per difetto di un suoelemento essenziale, e comporta perciò, anchese non prevista nella lex specialis, l’esclusionedalla procedura dell’offerta difettosa perl’inosservanza di un precetto a carattereimperativo che impone un determinatoadempimento ai partecipanti alla gara (cfr.Cons. Stato, A.P. sentenza n. 9 del 2014), nonsanabile con il potere di soccorso istruttoriodella stazione appaltante, di cui al comma 1del medesimo articolo, non potendosiconsentire di integrare successivamenteun’offerta dal contenuto inizialmente carentedi un suo elemento essenziale.L’Adunanza Plenaria afferma pertanto ilseguente principio di diritto: “Nelle proceduredi affidamento di lavori i partecipanti allagara devono indicare nell’offerta economica icosti interni per la sicurezza del lavoro, penal’esclusione dell’offerta dalla procedura anchese non prevista nel bando di gara”.

IlIlIlIl contrattocontrattocontrattocontratto didididi locazionelocazionelocazionelocazione chechecheche inerischeinerischeinerischeinerische adadadadimmobiliimmobiliimmobiliimmobili direttamentedirettamentedirettamentedirettamente connessiconnessiconnessiconnessi conconconcon iiii finifinifinifiniistituzionaliistituzionaliistituzionaliistituzionali dell'ente,dell'ente,dell'ente,dell'ente, nonnonnonnon sisisisi pupupupuòòòò annullareannullareannullareannullareinininin autotutela.autotutela.autotutela.autotutela.Consiglio di Stato, Sez. 5, sentenza n. 1569 del 23marzo 2015E' stato stipulato tra un Comune eun'Associazione il contratto relativo allalocazione di un bene terreno.Detto contratto non è stato preceduto da alcunaprocedura concorsuale ad evidenza pubblica,né inerisce ad immobili direttamente connessiall'espletamento dei fini istituzionali dell'Ente.Nella vicenda in esame, pertanto, non vi è stataoggettivamente spendita di poteri pubblicisticiné nella fase di scelta del contraente privato,né in quella di stipula del contratto dilocazione, entrambe riconducibili all'eserciziodell'autonomia privata di cui godel'Amministrazione.Ne consegue che ogni eventuale modificadell'accordo consensualmente raggiunto ecristallizzato nel contratto, non può di certo

essere unilateralmente dispostadall'Amministrazione, attraverso un usoimproprio dell'autotutela che, come è noto,costituisce un procedimento di secondo gradospendibile in presenza di poteri autoritativinella specie del tutto assenti.Del resto, come costantemente precisato in viaancor più generale dalla giurisprudenza dellaCorte di Cassazione, che il collegio condivide,“l'amministrazione una volta concluso ilcontratto, è del tutto carente del potere disottrarsi unilateralmente al vincolo che dalcontratto medesimo deriva: ipotizzare che essaabbia la possibilità di far valereunilateralmente eventuali vizi del contrattosemplicemente imputando quei medesimi viziagli atti prodromici da essa posti in essere invista dell'assunzione del predetto vincolonegoziale, equivarrebbe a consentire una sortadi revoca del consenso contrattuale (sia puremotivato con l'esercizio del potere diannullamento in via di autotutela) che lapariteticità delle parti negoziali esclude per ilcontraente pubblico non meno che per ilcontraente privato: non può dunqueammettersi che, pretendendo di adoperare ilproprio potere discrezionale di autotutela pereliminare vizi in realtà afferenti (non già alledeterminazioni prodromiche, in sé soleconsiderate, ed alle modalità procedimentaliad esse solo proprie, bensì) al contratto ormaistipulato, l'amministrazione possa spostarel'asse della giurisdizione riconducendonell'alveo di quella amministrativa unacontroversia sulla validità di un contratto didiritto privato, come tale rientrante nell'alveodella giurisdizione ordinaria” ( cfr. da ultimoe per tutte Sez. Un. Ordinanza n. 22554 del23.10.2014) .

AffittareAffittareAffittareAffittare deideideidei localilocalilocalilocali perperperper importiimportiimportiimporti minoriminoriminoriminori deideideideicosticosticosticosti didididi allestimento,allestimento,allestimento,allestimento, produceproduceproduceproduce dannodannodannodannoerariale.erariale.erariale.erariale.Corte dei Conti, Sezione Prima GiurisdizionaleCentrale d'Appello, sentenza n. 276 del 20 aprile2015Il danno prodotto al Comune sarebbe derivatodalla gestione poco accorta che costoroavrebbero fatto dello spazio espositivo delPalazzetto dello sport, per aver concesso acondizioni inique l’affitto delle relative aree. Ildanno sarebbe stato quantificato nella

Page 83: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 83 di 133

differenza tra i costi sostenuti dal Comune peri relativi allestimenti e le somme corrispostedagli organizzatori degli eventi espositivi conriferimento agli anni 2008 (€ 21.461,72), 2010(€ 27.600,00) e 2011 (€ 28.800,00).In sostanza, secondo il requirente, la messa adisposizione di tali aree non avrebbecomportato alcuna utilità perl’amministrazione comunale ma solodiseconomie (recte, perdite).La sentenza di primo grado, rilevate lediseconomie derivate dall’utilizzo delPalazzetto dello Sport ammontanti in €.68.861,72, e non ritenendo provate diverseutilità conseguite al Comune dal predettoutilizzo, riconosceva la responsabilità delladirigente e del Sindaco.In appello i funzionari hanno prodotto mereallegazioni di utilità, non sorrette nel quantumda elementi probatori.Quindi il Collegio in appello ha confermato lasentenza di primo grado, anche perchè a frontedi regolari e convenienti contratti di locazione,il Comune si sarebbe potuto giovare delbeneficio invocato in misura differenzialemaggiore

AlAlAlAl servizioservizioservizioservizio didididi assistenzaassistenzaassistenzaassistenza scolasticascolasticascolasticascolastica sisisisi applicaapplicaapplicaapplicailililil regimeregimeregimeregime didididi accreditamento,accreditamento,accreditamento,accreditamento, nonnonnonnon quellaquellaquellaquelladeglideglideglidegli appalti.appalti.appalti.appalti.Corte dei Conti, Sezione Regionale di controllo perla Regione Lombardia, deliberazione n. 169 del 22aprile 2015Il servizio di erogazione dell'assistenzaeducativa e scolastica soggiace alle normeordinamentali ed organizzative introdotte conla l. 8 novembre 2000, n. 328 e non a quelledel d. lgs. 12 aprile 2006, n. 163 (c.d. codiceappalti).La disciplina introdotta con la l. n.328/2000, intema di realizzazione del sistema integrato diinterventi e servizi sociali pone in capo aicomuni la titolarità delle funzioni dierogazione dei servizi sociali a rete, anchetramite l'elaborazione di forme innovative dicollaborazione che disciplinano tutte le fasi dierogazione del servizio (accreditamento deisoggetti erogatori, partecipazione e vigilanzadell'amministrazione locale, caratteristiche deibeneficiari). Si tratta, dunque, di unanormativa specifica che abilita leamministrazione comunali a disciplinare le

modalità di erogazione di un servizio pubblicodi intervento sociale a beneficio di soggettisvantaggiati. Di contro, la normativa in temadi acquisizione di beni e servizi, che ponel'obbligo del ricorso al sistema Consip o, inalternativa ai sistemi di e-procurement, ovveroancora, il ricorso a soggetti aggregatori dellecommittenze, si applica agli acquisiti di beni,servizi e forniture per i servizi strumentali, inun'ottica limitativa della spesa per i c.d."consumi intermedi", in esecuzione deiprocessi di revisione della spesa nelreperimento degli strumenti necessari alperseguimento dei fini istituzionali. Nell'uncaso si disciplina la modalità di erogazione diun servizio pubblico, nell'altro si pongonolimitazioni alla modalità di acquisizione dibeni o servizi strumentali. La summenzionataripartizione concettuale trae un solidofondamento normativo nell'art. 30 del D.Lgs.n.163/2006, a tenore del quale le disposizionidel codice degli appalti, fra le quale si rinvieneanche la disciplina delle centrali dicommittenza, non si applicano alle concessionidi servizi. In conclusione, il servizio dierogazione dell'assistenza educativa escolastica soggiace alle norme ordinamentalied organizzative introdotte con la citata l. 8novembre 2000, n. 328.

L'inL'inL'inL'in househousehousehouse providingprovidingprovidingproviding èèèè un'eccezioneun'eccezioneun'eccezioneun'eccezione allealleallealleregolareregolareregolareregolare generaligeneraligeneraligenerali deldeldeldel dirittodirittodirittodiritto comunitario,comunitario,comunitario,comunitario,nonnonnonnon unaunaunauna modalitmodalitmodalitmodalitàààà didididi assegnazioneassegnazioneassegnazioneassegnazione allaallaallaalla pariparipariparididididi altre.altre.altre.altre.Consiglio di Stato, sez. III, sentenza n. 2291 del 7maggio 2015Quanto all’esistenza di un precettocomunitario, occorre precisare che l’in houseproviding, così come costruito dallagiurisprudenza comunitaria, sembrarappresentare, prima che un modello diorganizzazione dell’amministrazione,un’eccezione alle regole generali del dirittocomunitario, le quali richiedono chel’affidamento degli appalti pubblici avvengamediante la gara.Infatti, l’affidamento diretto del servizio –anche laddove non si traduca nella creazionedi posizioni di vantaggio economico chel’impresa in house possa sfruttare nel mercato,presentandosi come “particolarmente”

Page 84: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 84 di 133

competitiva, con conseguente alterazione dellapar condicio – rileva comunque ai fini dellatutela della concorrenza in quanto sottrae allibero mercato quote di contratti pubblici, neiconfronti dei quali le imprese ordinarievengono escluse da ogni possibile accesso (cfr.Cons. Stato, A.P. n. 1/2008).Se dunque l’affidamento diretto ha caratterespiccatamente derogatorio, l’esistenza di unasua disciplina normativa a livello comunitario(oggi contenuta nell’art. 12 della direttiva24/2014/UE, da recepire entro il 18 aprile2016, anche se nelle disposizioni in questioneè stata ravvisata una compiutezza tale da farleritenere “self-executing”, avendoindubbiamente “contenuto incondizionato epreciso” – cfr. Cons. Stato, II, n. 298/2015;Cass. civ. SS.UU., n. 13676/2014) consentetale forma di affidamento, ma non obbliga ilegislatori nazionali a disciplinarla, néimpedisce loro di limitarla o escluderla indeterminati ambiti.

RichiedereRichiedereRichiedereRichiedere lalalala liquidazioneliquidazioneliquidazioneliquidazione didididi sommesommesommesomme nonnonnonnon èèèèillecito.illecito.illecito.illecito. InInInIn casocasocasocaso didididi indebito,indebito,indebito,indebito, pagapagapagapaga soprattuttosoprattuttosoprattuttosoprattuttoilililil funzionariofunzionariofunzionariofunzionario liquidatoreliquidatoreliquidatoreliquidatoreCorte dei Conti, Sezione Giurisdizionale Regionaleper il Lazio, sentenza n. 261 del 12 maggio 2015Quanto al Dr. X, va considerato che la merarichiesta di liquidazione dell’indennità inquestione non costituisce di per sé un fattoillecito, essendo essa volta alla liquidazionedei compensi secondo le norme di legge, edunque destinata ad essere vagliata dalliquidatore, al quale spetta la quantificazionedel dovuto. Ciò naturalmente a meno che alpercettore non sia contestato altro ed ulteriorecomportamento illegittimo, diverso dalla merarichiesta del compenso spettante per legge.Sotto l’altro profilo di contestazione, e cioè lamancata restituzione delle somme chel’amministrazione pretende indebitamenteliquidate, va rilevato che tale mancatarestituzione non è in diretta correlazionecausale con il preteso danno, perché il dovereprimario di reintegrazione delle cassedell’erario grava sul funzionario liquidatore, ilquale deve provvedere al recupero: una prontaazione di recupero mediante iscrizione a ruolo,consentita in tali casi dall’art. 187 del T.U.n.115/2002, avrebbe realizzato il recupero

delle somme pretese a suo debito. Il dovere direstituzione, invece, va valutato nell’insiemedei diritti alla difesa giurisdizionale delpercettore, essendo nelle sue facoltà resistere atale pretesa (risulta che egli, infatti, hapromosso causa avverso la richiesta direstituzione dell’amministrazione, causapendente avanti al Tribunale civile con il n.40457/2012, in discussione il 07.04.2017) eprocrastinare la restituzione sinoall’accertamento della effettiva sussistenza deltitolo del credito dell’amministrazione, edavendo egli un vero e proprio obbligo direstituzione oltre che a fronte della decisionegiurisdizionale, prima della decisionegiurisdizionale, solo a fronte dell’emissione diun provvedimento coattivo di recupero (comel’iscrizione a ruolo, che però nella specie non èstata compiuta). Infine, anche l’atteggiamentopsicologico del X va valutato con riferimentoai presupporti della responsabilità erariale e,nella specie, esso non appare comunqueintegrare le caratteristiche della colpa grave,atteso che la giurisprudenza di merito, assaiondivaga e non raramente a favore dei giudicidi pace sul punto – come si vedrà d’appresso -è elemento sufficiente per escludere taleconnotato psicologico nei suoi confronti,considerando la sua posizione di meropercettore.

LaLaLaLa posizioneposizioneposizioneposizione didididi irregolaritirregolaritirregolaritirregolaritàààà fiscalefiscalefiscalefiscale accertataaccertataaccertataaccertatadaidaidaidai competenticompetenticompetenticompetenti ufficiufficiufficiuffici finanziari,finanziari,finanziari,finanziari, comportacomportacomportacomportal'esclusionel'esclusionel'esclusionel'esclusione dall'appalto.dall'appalto.dall'appalto.dall'appalto. AAAA nullanullanullanulla rilevarilevarilevarileval'istanzal'istanzal'istanzal'istanza didididi rateizzazionerateizzazionerateizzazionerateizzazione presentatapresentatapresentatapresentata oltreoltreoltreoltre ililililterminetermineterminetermine perperperper lalalala presentazionepresentazionepresentazionepresentazione delledelledelledelle offerte.offerte.offerte.offerte.Consiglio di Stato, sezione V, sentenza n. 2570 del22 maggio 2015.Per effetto dell’appurata validità della notificadella cartella esattoriale e della conseguentemancata tempestiva impugnazione diquest’ultima si è infatti realizzata la fattispeciedi cui all’art. 38, comma 1, lett. g), e comma 2,del D. Lgs. n. 163 del 2006, che, comecorrettamente rilevato dall’amministrazionecon il decreto direttoriale n. 568 del 27novembre 2013, comportava l’esclusione dallagara della società Corteggiano Costruzioni s.r.l,essendo appena il caso di segnalare che laposizione di irregolarità fiscale era statoaccertato dai competenti uffici finanziari,

Page 85: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 85 di 133

giusta attestazione in data 3 ottobre 2013dell’Agenzia Entrate – Dir. Prov. III di Roma– Uff. Terr. Di Roma 4 – Collatino, rispetto alquale non residuava alcun potere valutativodell’amministrazione appaltante).Il fatto poi che la predetta società CorteggianoCostruzioni s.r.l. abbia chiesto la rateizzazionedel debito erariale e che la stessa sia stataconcessa dall’amministrazione finanziaria èirrilevante nel caso in esame, tali eventiessendo successivi alla scadenza del termineper la presentazione della domanda dipartecipazione alla gara:

ContrattoContrattoContrattoContratto senzasenzasenzasenza delibera:delibera:delibera:delibera: sull'ingiustificatosull'ingiustificatosull'ingiustificatosull'ingiustificatoarricchimentoarricchimentoarricchimentoarricchimento delladelladelladella P.A.P.A.P.A.P.A. intervengonointervengonointervengonointervengono leleleleSS.UU.SS.UU.SS.UU.SS.UU. delladelladelladella Cassazione.Cassazione.Cassazione.Cassazione.Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n.10798 del 26 maggio 2015.La lettera della norma (art. 2041 cc), che -come sopra evidenziato - adopera un lessicooggettivistico nell'individuazione deipresupposti dell'azione, nonché la funzionedell'istituto che è quella di eliminare l'iniquitàprodottasi mediante uno spostamentopatrimoniale privo di giustificazione di fronteal diritto, sancendone la restituzione,riconducono l'arricchimento ad unadimensione fattuale di evento oggettivo,escludendo che la qualificazione pubblicisticadel soggetto arricchito possa essere evocata afondamento di una riserva di discrezionalità inpunto di riconoscimento dell'arricchimento e/odel suo ammontare. Ne consegue che ciò che ilprivato attore ex art. 2041 cod. civ. neiconfronti della P.A. deve provare è il fattodell'arricchimento; e il relativo accertamentoda parte del giudice non incorre nei limiti dicognizione ai sensi dell'art. 4 della legge 20marzo 1865, n. 2248, all. E, trattandosi diverificare un evento patrimoniale oggettivo,qual è l'arricchimento, senza chel'amministrazione possa opporre il mancatoriconoscimento dello stesso, perché altrimentisi riconoscerebbe all'amministrazione unaposizione di vantaggio che è priva di basenormativa.In tale prospettiva il riconoscimento da partedella P.A. dell'utilità della prestazione odell'opera può rilevare non già in funzione direcupero sul piano del diritto di una fattispecie

negoziale inesistente, invalida o comunqueimperfetta - trattandosi di un elementoestraneo all'istituto - bensì in funzioneprobatoria e, precisamente, ai soli fini delriscontro dell'imputabilità dell'arricchimentoall'ente pubblico. Mentre le esigenze di tuteladelle finanze pubbliche e la considerazionedelle dimensioni e della complessitàdell'articolazione interna della pubblicaamministrazione, che l'espedientegiurisprudenziale del riconoscimentodell'utilitas ha inteso perseguire, possonoessere adeguatamente coniugate con la pienagaranzia del diritto di azione del depauperato,nell'ambito del principio di diritto comunedell'arricchimento imposto, in ragione delquale l'indennizzo non è dovuto se l'arricchitoha rifiutato l'arricchimento o non abbia potutorifiutarlo, perché inconsapevole dell'eventumutilitatis.

InInInIn materiamateriamateriamateria didididi revisionerevisionerevisionerevisione deldeldeldel prezzoprezzoprezzoprezzo didididicontrattocontrattocontrattocontratto concernenteconcernenteconcernenteconcernente unununun servizioservizioservizioservizio pubblico,pubblico,pubblico,pubblico,lalalala giurisdizionegiurisdizionegiurisdizionegiurisdizione èèèè deldeldeldel giudicegiudicegiudicegiudice ordinario.ordinario.ordinario.ordinario.Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 2958 del 15giugno 2015La regula juris prescelta - rispettosa delcarattere rigorosamente tassativo delle ipotesidi giurisdizione esclusiva del giudiceamministrativo - si conforma alle coordinateermeneutiche elaborate dalle Sezioni Unitedella Cassazione, da ultimo, con la sentenza n.12063/2014, secondo la quale: “In materia diconcessione di servizio pubblico, spetta allagiurisdizione del giudice ordinario lacontroversia relativa alla richiesta direvisione del canone, allorché non vengano indiscussione aspetti implicanti l'esercizio dipotestà pubbliche, ma unicamente profiliinerenti la quantificazione della revisione giàriconosciuta dall'amministrazione concedente,acquistando, in tale caso, la posizionesoggettiva dell'appaltatore natura econsistenza di diritto soggettivo, per essersi ilpotere discrezionale dell'amministrazioneesaurito con tale riconoscimento”; talesoluzione si inserisce coerentemente in unquadro di consolidati principi appicabili allecontroversie aventi ad oggetto aspettimeramente patrimoniali di gestioni di servizipubblici (cfr. Cass., Sez. un., 11 gennaio 2011,

Page 86: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 86 di 133

n. 397, relativamente alla pretesa avanzata daun gestore di servizio pubblico diadeguamento dei contributi dovuti dall’enteconcedente, nella specie trattavasi deicontributi per la gestione dei servizi ditrasporto pubblico locale).L’approdo della Suprema Corte fa levasull’insegnamento della Corte costituzionaleed in particolare della sentenza n. 204/2004,che esclude dal novero delle controversiaattribuite al g.a. quelle aventi, come nellafattispecie, contenuto meramente patrimoniale.In questo caso deve evidenziarsi come ilcapitolato non preveda l’esercizio di un poterediscrezionale, ma un criterio meramentematematico di adeguamento del canone; tantodimostra con nettezza che si tratta di unavicenda di natura meramente patrimoniale eche, pertanto, non può essere conosciutadall’odierno giudicante, difettando quelcollegamento con l’esercizio di un poterepubblicistico che solo giustifica l’attrazionedella controversia alla giurisdizione esclusivadel g.a.

IlIlIlIl commacommacommacomma 4444 delldelldelldell’’’’art.art.art.art. 3333 deldeldeldel D.L.D.L.D.L.D.L. 95/201295/201295/201295/2012,,,,applicabileapplicabileapplicabileapplicabile aaaa tuttetuttetuttetutte lelelele PP.AA.PP.AA.PP.AA.PP.AA. iiiinnnn virtvirtvirtvirtùùùù deldeldeldel DLDLDLDL66/2014,66/2014,66/2014,66/2014, prevedelprevedelprevedelprevedel’’’’inserzioneinserzioneinserzioneinserzione automaticaautomaticaautomaticaautomatica exexexexart.art.art.art. 1339133913391339 c.c.c.c.c.c.c.c. delladelladelladella clausolaclausolaclausolaclausola didididi riduzioneriduzioneriduzioneriduzione deldeldeldel15%15%15%15% deldeldeldel canonecanonecanonecanone didididi locazionelocazionelocazionelocazioneCorte dei Conti, Sezione Regionale di controllo perla Regione Veneto, deliberazione n. 272/2015/PARdepositata l'11 giugno 2015La novellata (dal d.l. 66/2014) disposizione,avente finalità di riduzione della spesapubblica, non introduce una diversa disciplinarispetto a quella già vigente per i contratti dilocazione delle Amministrazioni centrali, ilcui ambito di applicazione viene meramenteampliato a tutte le Amministrazioni di cuiall’art. 1, comma 2, del D.lgs 165/2001.Alla luce di tale considerazione non sembrapotersi ritenere che vi siano lacune normativein relazione ad ipotesi di contratti di locazioneposti in essere da un comuneantecedentemente all’applicazione delladisposizione normativa che ha esteso agli entilocali la disciplina del d.l. 95/2012 e che,quindi, erano in corso al momentodell’entrata in vigore della medesima.Il comma 4 dell’art. 3 del D.L. 95/2012 soprarichiamato prevede, infatti, l’inserzione

automatica ex art. 1339 c.c. della clausola diriduzione del canone di locazione -anche inderoga ad eventuali clausole difformi previstedalle parti- fermo restando il diritto, in capo allocatore, di optare per il recesso dal contratto.

QuandoQuandoQuandoQuando unununun privatoprivatoprivatoprivato èèèè danneggiatodanneggiatodanneggiatodanneggiato dalladalladalladallamancatamancatamancatamancata stipulastipulastipulastipula didididi unununun contrattocontrattocontrattocontratto conconconcon lalalala P.A.,P.A.,P.A.,P.A.,sesesese c'c'c'c'èèèè lalalala colpacolpacolpacolpa,,,, devedevedevedeve essereessereessereessere risarcitorisarcitorisarcitorisarcito ancheancheancheanche ililililmancatomancatomancatomancato guadagnoguadagnoguadagnoguadagnoCorte di Cassazione, . Sez. III, sentenza n 11794del 8 giugno 2015Qualora il giudice ordinario abbia accolto unadomanda del privato volta ad ottenere ilrisarcimento dei danni da lesione degliinteressi legittimi pretensivi, i criteri per laquantificazione del danno sono quelli ordinari,ovvero il giudice deve condannarel'amministrazione a risarcire il privatodell'intero pregiudizio economico patito, nellesue due componenti del danno emergente e dellucro cessante ( previo accertamento di meritoin ordine alla sussistenza in concreto e all'ammontare delle due voci di danno).Non è corretta l'affermazione, contenuta nellasentenza impugnata, secondo la quale ilcontraente illegittimamente pretermesso nonha alcun diritto al risarcimento danno da lucrocessante perché non ha concluso alcuncontratto e quindi non ha svolto in concretoalcuna attività in favore della PubblicaAmministrazione. Così opinando si svuota dicontenuto il risarcimento danni da violazionedegli interessi legittimi pretensivi : sel'accertamento dell'an del risarcimento èsoggetto ai requisiti particolari, sopra indicati( in particolare, all'accertamento in concretodella colpa dell'amministrazione che noncoincide don la semplice illegittimità delprovvedimento amministrativo), ladeterminazione del quantum deve essereeffettuata secondo i criteri di giudizio ordinariprevisti per il risarcimento del dannoextracontrattuale. Una volta chel'amministrazione sia stata ritenutaresponsabile il danno subito va risarcitointegralmente, quindi il soggetto che sia statoillegittimamente escluso, per comportamentocolposo dell'Amministrazione, dallaconclusione di un contratto avente ad oggettouna prestazione lavorativa in favore

Page 87: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 87 di 133

dell'amministrazione va tenuto indenne anchedel mancato guadagno che in concreto avrebbepercepito.

NegliNegliNegliNegli appaltiappaltiappaltiappalti lalalala completezzacompletezzacompletezzacompletezza eeee lalalala veridicitveridicitveridicitveridicitààààdelledelledelledelle dichiarazionidichiarazionidichiarazionidichiarazioni costituisconocostituisconocostituisconocostituiscono unununun valorevalorevalorevalorerilevanterilevanterilevanterilevante inininin ssssèèèè....Consiglio di Stato, sezione III, sentenza n. 3274 del1 luglio 2015Una società , risultata aggiudicataria della gara,aveva dimostrato il possesso dei requisiti dimoralità attraverso le autodichiarazioni resedall’amministratore unico e dal socio.13.- In sede di verifica dei requisiti è tuttaviaemerso l'esistena di due decreti penali percomplessivi 3.500 euro, e debiti erariali peroltre 21.000 euro.Tenuto conto della loro mancata indicazionenelle autodichiarazioni che erano statepresentate dall’impresa aggiudicataria, lastazione appaltante ha deciso di revocarel’aggiudicazione della gara e di disporre unanuova aggiudicazione in favore di altra ditta.L’operato della Stazione appaltante deveritenersi esente da censure.In primo luogo, correttamentel’Amministrazione ha dato rilievo alla mancataindicazione, nelle autodichiarazioni rese dairappresentati dell’impresa, degli elementipregiudizievoli poi emersi in sede di verificadei requisiti partecipativi.Nelle procedure di evidenza pubblica lacompletezza e la veridicità delle dichiarazionirese dai partecipanti ad una gara costituiscono,infatti, un valore rilevante, poiché consentono,in ossequio al principio del buon andamentodell'attività amministrativa, una celeredecisione dell’amministrazione in ordineall'ammissione dell'operatore economico allagara.In conseguenza la presentazione di unadichiarazione falsa o gravemente incompletadeve considerarsi comunque lesiva degliinteressi di una stazione appaltante.

IlIlIlIl RUPRUPRUPRUP nonnonnonnon èèèè unununun meromeromeromero esecutore.esecutore.esecutore.esecutore. LaLaLaLa nominanominanominanominadadadada parteparteparteparte deldeldeldel dirigentedirigentedirigentedirigente nonnonnonnon èèèè delegadelegadelegadelega didididifunzioni.funzioni.funzioni.funzioni.Corte dei Conti, Prima Sezione Centrale diAppello, sentenza n. 441 del 20 luglio 2015.E' esclusa la responsabilità del Dirigentetecnico che delega ad un impiegato le funzioni

di RUP (responsabile unico del procedimento).Non si tratta di delega di poteri, ma di nomina,di assegnazione di funzioni a soggettosottoposto e fornito dei titoli.Il dirigente, quindi ben poteva nominare ilRUP e questi non può affermare di essere unmero esecutore, perché nel caso concreto eraun ingegnere, non un impiegato di mero ordine.Nell’atto con cui il suo dirigente gli conferival’incarico specifico erano indicati i compiti tracui proprio il problema delle eventuali penali.

LaLaLaLa locazionelocazionelocazionelocazione didididi immobiliimmobiliimmobiliimmobili dadadada adibireadibireadibireadibire adadadadattivitattivitattivitattivitàààà istituzionale,istituzionale,istituzionale,istituzionale, soggiacesoggiacesoggiacesoggiace allealleallealle regoleregoleregoleregole dididididirittodirittodirittodiritto privato,privato,privato,privato, nonnonnonnon aaaa quellequellequellequelle deglideglideglidegli appalti.appalti.appalti.appalti.Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n.14185 del 8 luglio 2015La pubblica amministrazione che procede allalocazione di immobili da adibire alla propriaattività istituzionale (nella specie, una ASL peril reperimento di locali da adibire a distrettosanitario territoriale) agisce secondo le regoledel diritto privato, anche nel caso in cuifacoltativamente indìca una gara perindividuare gli immobili stessi.Ne consegue che ogni controversia attinente alcontratto di locazione stipulato e/o alla faseprecontrattuale concerne diritti soggettivi e,per questo, rientra nella giurisdizione delgiudice ordinario

LaLaLaLa mancatamancatamancatamancata trasmissionetrasmissionetrasmissionetrasmissione deldeldeldel pianopianopianopiano didididirazionalizzazionerazionalizzazionerazionalizzazionerazionalizzazione delledelledelledelle societsocietsocietsocietàààà,,,, determinadeterminadeterminadetermina lalalalasegnalazionesegnalazionesegnalazionesegnalazione allaallaallaalla procuraprocuraprocuraprocura pressopressopressopresso lalalala CorteCorteCorteCortedeideideidei Conti.Conti.Conti.Conti.Corte dei Conti, Sezione Regionale di controllo peril Veneto, Deliberazione n. 382/2015/PRSELa mancata trasmissione alla Corte dei conti,da parte del Sindaco del piano operativo dirazionalizzazione e della relativa relazionetecnica, ai sensi dell’art. 1, comma 612, dellalegge 23 dicembre 2014, n. 190, puòdeterminare eventuali conseguenze sul pianoeconomico-finanziario derivanti dalla rilevataomissione.Per questo gli atti sono stati trasmessi alla allalocale Procura della Corte dei conti per iprofili di eventuale competenza.

L'ASLL'ASLL'ASLL'ASL nonnonnonnon pupupupuòòòò recedererecedererecedererecedere dalladalladalladalla locazionelocazionelocazionelocazionepassiva,passiva,passiva,passiva, solosolosolosolo perchperchperchperchèèèè hahahaha compratocompratocompratocomprato nuovinuovinuovinuovilocalilocalilocalilocali pipipipiùùùù idoneiidoneiidoneiidonei eeee convenienti.convenienti.convenienti.convenienti.

Page 88: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 88 di 133

Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n.17218 del 27 agosto 2015.Un'ASL aveva comunicato il recessoanticipato dalla locazione passiva di localiadibiti ad ambulatori, poichè aveva disponibilinuovi locali più idonei, in particolare perl'assenza di barriere architettoniche.Il locatore aveva contestato il recessoanticipato.La Corte ha dato ragione al locatore,osservando che, seppure è indubbio che lascelta di recedere non può prescinderedall'apprezzamento dell'attività esercitata dalconduttore, con la conseguenza che, ove lascelta di recedere sia operata da un entepubblico, non può prescindersi dal profilodelle attività e dei compiti ad esso affidati - èaltrettanto certo che la qualificazionepubblicistica del conduttore, una volta che lostesso si sia avvalso dello strumentoprivatistico, non consente di ritenere che lalegittimità del recesso sia apprezzata, dandorilievo esclusivamente alle determinazioniperseguite dal soggetto pubblico, seppurenell'adempimento delle sue funzioni (cfr. Cass.19 dicembre 2014, n. 26892, che - in unafattispecie non dissimile a quella di cui alpresente ricorso - ha ritenuto che la decisionedi un Comune di far costruire un proprioimmobile per ospitarvi detta scuola noncostituisse, di per sé, motivo idoneo recessoanticipato dal contratto in corso, benché ilcompletamento dell'edificio fosse avvenutoprima della scadenza convenzionale dellostesso e l'operazione fosse economicamenteconveniente, essendo necessario che tale sceltafosse stata determinata da un'esigenzaoggettiva, finalizzata a soddisfare l'interessepubblico in questione in modo più idoneorispetto a quanto già non avvenisse tramitel'utilizzo del bene condotto in locazione).Orbene la decisione impugnata si collocaperfettamente nell'alveo dei principi sopraindicati, giacche- muovendo dal ragionevolepresupposto che la ASL avesse assunto inlocazione un immobile idoneo all'espletamentodei servizi sanitari localizzati (e, perciò,escludendo che la stessa Azienda, avente inmateria specifici compiti di vigilanza, avesseadibito a strutture sanitarie locali in violazionedella normativa di settore) - ha evidenziato,

come la scelta di acquisire o liberare nuovilocali, in mancanza di dimostrazione disituazioni in qualche modo cogenti, costituivaespressione di una libera volontà edeterminazione del soggetto conduttore e,soprattutto, discendeva da circostanze cheavrebbero potuto e dovuto essere prevedute,con l'ordinaria diligenza, già al momento delrinnovo della locazione; così che essa nonpoteva pregiudicare l'aspettativa del locatorealla prosecuzione del rapporto sino alla suascadenza.

InInInIn CampaniaCampaniaCampaniaCampania lelelele autorizzazioniautorizzazioniautorizzazioniautorizzazioni perperperper lelelele nuovenuovenuovenuovestrutturestrutturestrutturestrutture sanitariesanitariesanitariesanitarie sonosonosonosono ancoraancoraancoraancora bloccate,bloccate,bloccate,bloccate, eeeecomunquecomunquecomunquecomunque èèèè ancoraancoraancoraancora vigentevigentevigentevigente lalalala verificaverificaverificaverifica delladelladelladellacompatibilitcompatibilitcompatibilitcompatibilitàààà conconconcon lalalala programmazioneprogrammazioneprogrammazioneprogrammazioneregionaleregionaleregionaleregionaleConsiglio di Stato, parere n. 2539 del 4 settembre2015L’art.1, comma 60, della L. Reg. Campanian.5 del 2013 non ha affatto rimosso il divietodi rilascio delle autorizzazioni per larealizzazione di nuove strutture sanitarieprivate, e/o consentito lo “sblocco” (e l’avvio,o comunque il riavvio) dei procedimenti voltiad ottenerle.La predetta norma si limita ad affermare ed aconfermare che - a regime - le istanze devonoessere presentate al Comune competente e chesolamente con riferimento ad alcune tipologiedi studi medici è, invece, sufficiente unasegnalazione certificata alla ASL competenteper territorio.Ma non ha inteso sopprimere il temporaneostato di blocco delle procedure; bloccoimposto da esigenze di carattere eccezionale econtingente.Ed invero, il temporaneo divieto di rilasciodelle autorizzazioni trova la sua ragione nelleparticolari esigenze di risanamento finanziariodelle Aziende Sanitarie Locali campane.Ne consegue che fino a quando non si saràproceduto al loro definitivo riassetto econdotto a termine il processo diriorganizzazione e risanamento (ancora incorso) del SSR, mediante le procedure el’attuazione dei piani specificamente previstidalla normativa emergenziale di settore, ildivieto in questione non può che mantenere lasua operatività.

Page 89: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 89 di 133

Ed invero, l’art.27, comma 2, del DLn.90/2014 che abrogava il (rectius: disponeval’abrogazione del) comma 3 dell’art.8 ter delD.lgs. n.502 del 1992 (che, com’è noto,stabiliva che l’autorizzazione allarealizzazione di nuove strutture sanitarie ècondizionata al rilascio da parte della Regionedella certificazione di compatibilità delprogetto, riferita al fabbisogno complessivo edalla localizzazione territoriale della struttura darealizzare), è stato soppresso in sede diconversione (in L. 11.8.2014 n.114).Ne consegue che allo stato attuale, ed inassenza di specifiche norme contrarie, lenuove autorizzazioni continuano ad esseresubordinate alla verifica di compatibilità delfabbisogno; e dunque sottoposte - in ragionedella situazione di emergenza finanziaria chesi è abbattuta sul settore - ad una disciplina dicarattere pubblicistico.Da ciò consegue, altresì - ed a maggior ragione- che nulla può ritenersi mutato per la RegioneCampania, posto:- che in tale Regione le procedure erano statebloccate per la sola e specifica ragione che ilprogrammato riassetto delle strutture sanitariee del SSR non si era ancora concluso;- e che tale situazione persiste.

IlIlIlIl soccorsosoccorsosoccorsosoccorso istruttorioistruttorioistruttorioistruttorio sisisisi pupupupuòòòò estendereestendereestendereestendereancheancheancheanche allealleallealle dichiarazionidichiarazionidichiarazionidichiarazioni totalmentetotalmentetotalmentetotalmente omesseomesseomesseomesseConsiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 4249 del 11settembre 2015Deve essere osservato che l’istituto del“soccorso istruttorio”, di cui all’art. 46 deldecreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, èespressione del tradizionale principio dellamassima partecipazione alle gare d’appalto,necessaria per assicurare all’Amministrazionela massima concorrenza fra le imprese, equindi il miglior risultato economico (intermini C. di S., VI, 30 aprile 2015, n. 2203).In tale ottica il legislatore con il citato art. 46ha voluto evitare che l’aggiudicazione degliappalti avvenga sulla base di inutili formalismi,che sviano dal raggiungimento del migliorrisultato sostanziale senza nulla aggiungerealla trasparenza dell’attività amministrativa.Il C. di S., III, 23 gennaio 2015, n. 293, che ilCollegio condivide, ammette esplicitamente

che il soccorso istruttorio può giungere fino alcompletamento di dichiarazioni esistenti.Alla luce dei principi di diritto appenariassunti osserva il Collegio che, nel caso dispecie, l’Amministrazione ha chiamato ipartecipanti alla gara a predisporre unadichiarazione assai elaborata, che per il suocontenuto complesso si prestava ad errori dicompilazione.Una volta accertato che l'appellata non haoccultato alcuna circostanza significativa,trovandosi nelle condizioni di legge perpartecipare all’appalto, l’incompletezza dellasua dichiarazione è palesemente ascrivibile aderrore materiale.In tale situazione, non ammetterla abeneficiare del soccorso istruttorio avrebbe laconseguenza di affidare la conclusione delcontratto ad adempimenti di mera forma,allontanando la conclusione del procedimentodal suo obiettivo, costituitodall’individuazione della migliore offerta.Giova sottolineare come i suddetti principisiano ulteriormente sottolineatinell’evoluzione legislativa successiva ai fattidi causa, in quanto l’art. 38, comma secondobis, del d. lgs. 12 aprile 2006, n. 163,introdotto dall’art. 39, primo comma, del d.l.24 giugno 2014, n. 90, convertito, conmodificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n.114,

NonNonNonNon èèèè giustificatagiustificatagiustificatagiustificata lalalala sceltasceltasceltascelta delladelladelladella RegioneRegioneRegioneRegione didididivalutarevalutarevalutarevalutare lelelele domandedomandedomandedomande didididi accreditamentoaccreditamentoaccreditamentoaccreditamento ininininordineordineordineordine cronologico.cronologico.cronologico.cronologico.Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 4271 del 14settembre 2015Risulta non adeguatamente giustificata e non èquindi condivisibile la scelta della Regione divalutare le domande dell’appellante solo in viaresiduale, dopo aver considerato tutte le altreistanze di accreditamento comunque presentateed accolte.Mentre la Regione, per limitare il numero deiposti da accreditare in via istituzionale, inrelazione al fabbisogno dei posti letto ritenutinecessari, avrebbe potuto utilizzare diversicriteri obiettivi di selezione delle domande.Non si può peraltro non aggiungere che nonappare adeguatamente giustificata nemmeno lascelta della Regione di accordare una

Page 90: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 90 di 133

preferenza “temporale”, rispetto alle domandedell’appellante, all’istanza della C.R.A.P. donArmando Franco, gestita dalla FondazioneBeato Bartolo Longo, che, benchéprovvisoriamente accreditata, aveva soloautocertificato il possesso dei requisiti perl’accreditamento istituzionale.

L'omessaL'omessaL'omessaL'omessa riscontroriscontroriscontroriscontro dell'Agenziadell'Agenziadell'Agenziadell'Agenzia delledelledelledelleEntrate,Entrate,Entrate,Entrate, nonnonnonnon èèèè motivomotivomotivomotivo ostativoostativoostativoostativo allaallaallaallaconclusioneconclusioneconclusioneconclusione deldeldeldel contratto.contratto.contratto.contratto.Corte dei Conti, Sezione del controllo per laRegione Siciliana, Deliberazionen.248/2015/PREV, dep. 11 settembre 2015Con riguardo alla lettera g) dell’art.38 del d.lgs.n.163 del 2006, l’Amministrazione ha prodottocopia della richiesta del Comune appaltanteindirizzata, con nota prot.7798 del 22 luglio2013, alla competente Agenzia delle entrate,rimasta senza riscontro nel termine di 30giorni.Il Collegio ha preso atto dell’avvenutoadempimento da parte della Stazioneappaltante dell’obbligo di chiedere all’Agenziadelle entrate l’attestato di regolare osservanzadegli obblighi di pagamento dei tributi dovutidall’impresa aggiudicataria.L’omesso riscontro del competente Ufficio -tenuto a fornire, così come disposto con ilprovvedimento del Direttore dell’Agenziadelle entrate datato 25 giugno 2001, lacertificazione dei carichi pendenti risultanti alsistema informatico dell’anagrafe tributariaentro il termine di trenta giorni dalla data incui la relativa richiesta è pervenuta all’Ufficiofinanziario- non può considerarsi motivoostativo alla stipula del contratto.Nel caso di specie, assume senz’altro rilievol’interesse generale alla continuità dell’attivitàdella Pubblica Amministrazione, tenutaperaltro, nella fattispecie, all’osservanza deitermini fissati dalle disposizioni per ilcompletamento dei lavori, pena la perdita deifinanziamenti comunitari.

ErogazioneErogazioneErogazioneErogazione serviziserviziserviziservizi sociali:sociali:sociali:sociali: co.co.co,co.co.co,co.co.co,co.co.co, appalto,appalto,appalto,appalto,concessioneconcessioneconcessioneconcessione oooo accreditamento?accreditamento?accreditamento?accreditamento? LaLaLaLa disaminadisaminadisaminadisaminadadadada parteparteparteparte delladelladelladella CorteCorteCorteCorte deideideidei Conti.Conti.Conti.Conti.Corte dei Conti, Sezione Regionale di controllo perla Basilicata, Deliberazione n. 57/2015/PAR, dep.7 ottobre 2015Un Comune chiede di sapere se sia possibile

(rectius legittimo) espletare la funzioneistituzionale inerente l’erogazione dei “servizialla persona”, mediante affidamento in appaltodei suddetti servizi ai sensi dell’art. 20,Allegato II B, del Dlgs 163/20006 (Codice deiContratti), alla luce dell’attuale panoramanormativo, anche regionale, di riferimento.Il Comune, nella formulazione dell’istanza diparere, pone l’utilizzo dell’istitutodell’affidamento in appalto come “ipotesiorganizzativa alternativa” all’impossibilità diutilizzare personale proprio edall’impossibilità di conferire incarichi ex art. 7,comma 6, del Dlgs 165/01 giusto divieto ivicontenuto di utilizzare tale tipologia diincarichi per l’espletamento di funzioni dinatura “ordinaria”.6.16.16.16.1 Pertanto, il quesito, per come formulato,necessita di un preliminare chiarimento inmerito alle possibili “interferenze” tra naturaordinaria/istituzionale della funzione edaffidamento a terzi, in tutto o in parte, deiservizi che la conformano.Sul punto, risulta opportuno chiarire che non èla natura “istituzionale” (e, quindi, ordinaria)della funzione ad inibire “in sé” il ricorso aformule organizzatorie esterne all’Ente; èl’utilizzo distorto di tali formule organizzatoriead essere vietato dalla legge, qualorafunzionali ad eludere specifici vincoli eprescrizioni della normativa, anche finanziaria,vigente.Nel caso prospettato dal Comune istante, peresempio, la ratio sottesa al divieto di cui alall’art. 7, comma 6 del Dlgs 165/2001 è quelladi evitare e, nel caso, sanzionare, l’utilizzo(rectius “abuso”) di tale formula organizzativa– al di fuori dello specifico perimetro dilegittimità disegnato dal legislatore- pereludere le specifiche prescrizioni dettate inmateria di personale alle dipendenze della PA(tra le varie, si ricordano i disposti di cui all’art.35 del Dlgs 165/01 in tema di modalità direclutamento del personale e l’art. 36 delmedesimo articolato, che disciplina le ipotesitassative di deroga al normale rapporto dilavoro di tipo subordinato e a tempoindeterminato) (cfr. ex pluribus, Sez. centralecontrollo di legittimità sugli atti del Governo edelle Amministrazioni dello Stato, n.SCCLEG/1/2012/PREV del 13 gennaio 2012).

Page 91: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 91 di 133

Alla luce di quanto sopra, occorre quindiverificare se, ed in quali termini, l’affidamentoin appalto di servizi conformanti “funzioniistituzionali” sia consentito dall’ordinamentovigente e, nel caso, individuarne il perimetrodi legittimità nello specifico settore dei servizisociali.6.26.26.26.2 L’attuale sistema normativo e finanziarioconsente – in linea generale – la possibilità di“esternalizzare”, cioè acquisire ovveroaffidare all’esterno, in tutto o in parte, serviziconformanti le funzioniistituzionali/fondamentali dell’Ente.A seconda della peculiare conformazione delrapporto tra Ente – soggetto affidatario eutenza del servizio, la gestione del servizio (e,quindi, l’espletamento della funzione) saràeffettuata “in via diretta” ovvero “indiretta”.In via diretta, nel caso in cui oggettodell’affidamento sia esclusivamente l’acquistodi servizi funzionali all’esercizio del propriomunus pubblico.In via indiretta, nel caso in cui l’oggettodell’affidamento sia la gestione ed erogazionedel servizio a favore della collettivitàamministrativa.Nel primo caso si tratterà di acquisto di“servizi strumentali”, nel secondo caso di“concessione del diritto di gestire” servizipubblici.6.36.36.36.3 In linea generale, e salvo le precisazioni diseguito effettuate, l’istituto dell’affidamento inappalto sarà utilizzato per l’acquisto dei servizistrumentali, mentre nell’ipotesi di affidamentodella “gestione” del servizio, lo strumentogiuridico di riferimento sarà il contratto diconcessione di servizi.La differenza sostanziale tra i due istituti è lamodalità di remunerazione del servizio ed ilrischio (di insoluto) a questa connesso; nelcontratto di appalto, il costo del servizio è adesclusivo carico dell’Amministrazione e, salvoipotesi patologiche di inadempimento/inesattoadempimento contrattuale, il corrispettivo ècerto (in quanto concordato) nell’ an e –inlinea generale- nel quantum e nel quando;mentre nella concessione di servizi “(..) lacontroprestazione a favore delconcessionario consiste unicamente neldiritto di gestire funzionalmente e disfruttare economicamente il servizio” (Cfr. ex

pluribus, Consiglio di stato, sent. 21 maggio2014 n. 2624)1.Tale distinzione è insita nella struttura delrapporto che, nell'appalto di servizi intercorretra due soggetti (la prestazione è a favoredell'amministrazione), mentre nellaconcessione di servizi pubblici intercorre tratre soggetti, nel senso che la prestazione èdiretta agli utenti del servizio, a carico deiquali viene rimesso il relativo onereremunerativo (cfr. Cons. Stato, ad. plen., 7maggio 2013, n. 13).In entrambi i casi l’Ente resta titolare dellafunzione, con la differenza che nel primo casoil rapporto tra Ente e soggetto terzo “fornitore”non assume rilevanza esterna.E’ in questa accezione che il servizio fornitodall’appaltatore si configura come“strumentale” all’espletamento della funzioneda parte dell’Ente (Cons. Stato, sez. V, 15febbraio 2013, n. 936).Nel secondo caso, invece, è il soggetto terzoche eroga il servizio a favore della collettività,sulla base di un apposito atto di “delega”(rectius “concessione”) da parte dell’Ente; intale caso l’Ente, quale titolare della funzione,conserva tutti i poteri di controllo e vigilanzain merito alla qualità dei servizi resi ed allemodalità, anche economiche, di erogazionedegli stessi, ivi inclusa la possibilità direvocare la “concessione” nel caso in cui ilsoggetto erogatore risulti inadempiente agliimpegni assunti nei confronti dell’Ente“concedente” ovvero non risulti più inpossesso dei requisiti necessari per erogare ilservizio.6.46.46.46.4 Fermo quanto sopra, nel caso in cui – percome concretamente conformato – la gestionedel servizio venga effettuata con costi a totalecarico dell’Amministrazione (come peresempio nel caso in cui l’Amministrazione perragioni di politica sociale, intenda fiscalizzareintegralmente il servizio) l’istituto diriferimento non sarà più la “concessione diservizi”, essendo venuto meno il requisitoessenziale della remunerazione a (pressoché)totale “rischio” del soggetto concessionario,ma il contratto di appalto, con tutte leconseguenze a questo connesse, anche intermini di applicazione “piena” delle

Page 92: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 92 di 133

prescrizioni contenute nel Dlgs 163/06 (cfr. insenso conforme, tra le altre, Corte dei conti,Sez. reg. di controllo Lombardia pareren.457/2013; nonché, nell’ambito dellagiurisprudenza amministrativa e , contrattazione indiretta della questione, Cons.Stato, Sez. V, sentenza 13 dicembre 2006 n.7369 e TAR Campania Napoli Sez. I, sentenza24 aprile 2008, n. 2533; TAR. Lombardia,Brescia Sez. II, sentenza 27 maggio 2010, n.2164; Cons. Stato Sez. V, sentenza 22 marzo2010, n. 1651 con specifico riferimento all’art.13 del “decreto Bersani”).7777. Delineato come sopra il perimetro“funzionale” dell’affidamento in appalto diservizi, al fine di verificare la legittimità,anche in concreto, del ricorso a tale formulaorganizzatoria, occorre avere riguardoall’effettiva applicazione dell’istituto in esame,e ciò al fine di evitare che lo stesso si risolva –in realtà- in una modalità alternativa non diproduzione e/o gestione del servizio (come taleconsentita in linea generale dall’ordinamento),ma di “mera acquisizione di personale” inviolazione/elusione di specifici vincoli, anchefinanziari, della normativa vigente (cfr. expluribus Cass. Sez. Lavoro, sent. n. 27novembre 2012, n. 21030 e n. 17049 del 23giugno 2008).A tale fine, occorre avere riguardo ai connotatiessenziali dell’istituto così come codificatidall’art. 1655 del codice civile, ai sensi delquale “L'appalto è il contratto con il qualeuna parte assume, con organizzazione deimezzi necessari e con gestione a propriorischio, il compimento di un'opera o di unservizio verso un corrispettivo in danaro”.Alla luce di tale disposto, pertanto, ai fini della“genuinità” dell’appalto, dovranno risultareeffettivamente sussistenti: l’organizzazione deimezzi necessari alla realizzazione del servizio2,l’assunzione dei rischi connessiall’espletamento del servizio e il pagamentodel corrispettivo a carico del soggetto“committente”.In caso contrario, il contratto di appalto nonsarà genuino e sarà nullo per violazione dinorme imperative, con tutti gli effetti e leresponsabilità a questo conseguenti.

9999. Fermo quanto sopra, la disciplinadell’affidamento degli appalti di servizi nelsettore sociale deve essere necessariamenteanalizzata ed armonizzata alla luce dellanormativa speciale vigente nel settore.Tale normativa è oggi contenuta nellalegislazione regionale, in attuazione deiprincipi fondamentali e delle disposizionicontenute nella legge n.328/2000 (Leggequadro per la realizzazione del sistemaintegrato di interventi e servizi sociali) e nelrelativo decreto di attuazione (DPCM 30marzo 2001).Tale articolato normativo ha introdotto nelpanorama normativo di riferimento un sistemadi protezione sociale “integrato” “a rete”,programmato ed organizzato secondo iprincipi di sussidiarietà orizzontale,cooperazione, efficacia, efficienza edeconomicità, omogeneità, copertura finanziariae patrimoniale, responsabilità ed unicitàdell’amministrazione, autonomia organizzativae regolamentare degli enti locali (cfr. art.1,comma 1 legge cit.).9.19.19.19.1 In tale contesto, i Comuni sono titolari“delle funzioni amministrative concernenti gliinterventi sociali svolti a livello locale econcorrono alla programmazione regionale” ele esercitano, adottando gli assetti piùfunzionali alla gestione, alla spesa ed alrapporto con i cittadini (cfr. art. 6, legge cit.).A tale fine, assume un ruolo fondamentale lafase di programmazione e progettazione“concertata”, anche con i soggetti del terzosettore, degli interventi e servizi sociali daerogare, con indicazione delle priorità e deisettori di innovazione e coordinamento dellerisorse umane e finanziarie locali (cfr. art. 6,comma 2, lett. a).La legge quadro affida alle regioni laregolamentazione di dettaglio dei rapporti traenti locali e terzo settore “con particolareriferimento ai sistemi di affidamento deiservizi alla persona”, e ciò sulla base dell’atto“indirizzo e coordinamento sui sistemi diaffidamento dei servizi alla persona” emanatodal Governo ai sensi del DPCM 30 marzo2001 (cfr. comma 3, art. 5 legge 328/2000).9.39.39.39.3 Ai sensi dell’art. 5 viene espressamentecodificata la possibilità per gli enti locali di“acquistare” servizi ed interventi organizzati

Page 93: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 93 di 133

dai soggetti del terzo settore, e ciò comeformula organizzatoria funzionale a realizzareil sistema integrato di servizi socialigarantendone i livelli essenziali (cfr. art. 5,comma 1).Condizione essenziale è che l’oggettodell’acquisto consista nella “organizzazionecomplessiva del servizio o della prestazione”,con assoluta esclusione delle “mere prestazionidi manodopera” che possono essere acquisiteesclusivamente nelle forme espressamentepreviste dalla legge (cfr. legge 196/1997 esuccessive modifiche ed integrazioni) e che lastipula di “convenzioni dirette” possa avvenireesclusivamente in favore di fornitori iscrittinell’elenco previsto e disciplinato dallanormativa regionale di riferimento.9.49.49.49.4 Fermo quanto sopra, alla Regioni vieneconferito il compito di disciplinare neldettaglio il rapporto tra Enti locali e soggettidel Terzo settore, avendo cura di definire:

a) Le modalità per garantire unaadeguata pubblicità del presumibilefabbisogno dei servizi in un determinato arcotemporale;

b) Le modalità per l’istituzionedell’elenco dei fornitori di servizi autorizzati aisensi dell’art. 11 della legge 328/2000, che sidichiarano disponibili ad offrire i servizirichiesti secondo tariffe e caratteristichequalitative concordate;

c) I criteri per l’eventuale selezione deisoggetti fornitori sulla base dell’offertaeconomicamente più vantaggiosa, tenuto contodi quanto previsto dall’articolo 4 (soprariportato)

CostituisconoCostituisconoCostituisconoCostituiscono condizionicondizionicondizionicondizioni perperperper l'esclusionel'esclusionel'esclusionel'esclusionedalladalladalladalla gara,gara,gara,gara, lalalala gravitgravitgravitgravitàààà deldeldeldel reatoreatoreatoreato eeee ilililil riflessoriflessoriflessoriflessodellodellodellodello stessostessostessostesso sullasullasullasulla moralitmoralitmoralitmoralitàààà professionale,professionale,professionale,professionale,nonnonnonnon lalalala meramerameramera condannacondannacondannacondanna penale.penale.penale.penale.Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza n. 4711 del 13ottobre 2015.Un amministratore di una ditta dichiarava dinon avere riportato condanne penali, ma dallaverifica emergeva una condannacontravvenzionale a lire 200.000 perdiffamazione, risalente a circa trent'anni prima.La Consip disponeva l'esclusione dalla garadella ditta interessata, che proponeva ricorso.

Il Collegio, in accoglimento del ricorso, haosservato che l’esclusione dalla gara per falsedichiarazioni, non poteva essere comminataneanche in diretta applicazione dell’art. 38,comma 2, del D. Lgs. n. 163/2006, atteso chela violazione dell’obbligo di dichiarazione dalmedesimo previsto, può assumere rilevanza aifini dell’adozione del provvedimento espulsivo,solo in presenza di una specifica disposizionedi gara che punisca con l’esclusione la nonveridicità dell’attestazione resa. Disposizioneche, giusta quanto sopra rilevato, non erapresente nelle note della Commissioneaggiudicatrice e della CONSIP.Né, ancora, l’esclusione avrebbe potutotrovare giustificazione, come predicatodall’appellante, nella norma di cui all’art. 75del D.P.R. 28/12/2000 n. 445, dato che lesuddette note, come poc’anzi precisato, laprevedevano solo per l’omessa produzione neitermini della documentazione richiesta, o perl’assenza del requisito sostanziale.In definitiva, nel descritto contesto fattuale, lastazione appaltante avrebbe potuto adottare ilprovvedimento espulsivo, solo riscontrandol’effettiva assenza del requisito di moralità,evenienza questa da escludere nel casoconcreto, data la tipologia di reato per il qualeil medesimo era stato condannato.A ciò aggiungasi, che laddove l’esclusionedalla gara di cui al più volte citato art. 38,comma 1, lett. c), del D. Lgs. n. 163/2006, sifacesse dipendere dalla mera sussistenza diuna condanna penale, prescindendo da ognivalutazione circa la gravità del comportamentocolpevole del soggetto, la norma si porrebbe incontrasto con l'articolo 45, par. 2 delladirettiva 31/3/2004 n. 2004/18/CE, secondocui può essere escluso dalla partecipazione allagara ogni operatore economico quando il reato“incida” sulla sua moralità professionale (lett.c).Da ciò discende che il menzionato art. 38, valetto nel senso che costituiscono condizioni,perché l'esclusione consegua alla condanna, lagravità del reato e il riflesso dello stesso sullamoralità professionale dell’operatoreeconomico, dimodoché, al fine di apprezzare ilgrado di moralità del medesimo, inapplicazione del principio comunitario diproporzionalità, assumono rilevanza la natura

Page 94: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 94 di 133

del reato ed il contenuto del contratto oggettodella gara, senza eccedere quanto è necessarioa garantire l'interesse dell'amministrazione dinon contrarre obbligazioni con soggetti chenon garantiscano l'adeguata moralitàprofessionale (cfr. Cons. Stato, Sez. VI,22/11/2013 n. 5558, Sez. IV, ord. 12/12/2014n. 5686).

SubSubSubSub appalto:appalto:appalto:appalto: ilililil nominativonominativonominativonominativo nonnonnonnon devedevedevedevenecessariamentenecessariamentenecessariamentenecessariamente essereessereessereessere indicatoindicatoindicatoindicato inininin sedesedesedesede didididiofferta..offerta..offerta..offerta..Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, sentenza n.09/2015/AP del 2 novembre 2015L'Adunanza Plenaria del Consiglio di Statorisolve il conflitto giurisprudenziale in materiadi sub-appalto e in materia e soccorsoistruttorio in materia di oneri per la sicurezza.Il principio di diritto è:a) l’indicazione del nominativo delsubappaltatore già in sede di presentazionedell’offerta non è obbligatoria, neanchenell’ipotesi in cui il concorrente non possiedala qualificazione nelle categ orie scorporabilipreviste all’art.72, comma 2, d.P.R. cit.;b) non sono legittimamente esercitabili i poteriattinenti al soccorso istruttorio, nel caso diomessa indicazione degli oneri di sicurezzaaziendali, anche per le procedure nelle quali lafase della presentazione delle offerte si èconclusa prima della pubblicazione delladecisione dell’Adunanza Plenaria n.3 del 2015.

AncheAncheAncheAnche perperperper lelelele scritturescritturescritturescritture privateprivateprivateprivate eeee perperperper lolololoscambioscambioscambioscambio didididi corrispondenza,corrispondenza,corrispondenza,corrispondenza, lalalala firmafirmafirmafirma digitaledigitaledigitaledigitaleèèèè previstaprevistaprevistaprevista aaaa penapenapenapena didididi nullitnullitnullitnullitàààà deideideidei contratticontratticontratticontrattipubblicipubblicipubblicipubbliciANAC, Comunicato del Presidente del 4 novembre2015L’Autorità, in data 13 febbraio 2013, haadottato la Determinazione n. 1, recante“Indicazioni interpretative concernenti laforma dei contratti pubblici ai sensi dell’art. 11,comma 13 del Codice”.In considerazione della sopravvenienzanormativa di cui all’art. 6, comma 6, del D.L.23 dicembre 2013, n.145, c.d. “DestinazioneItalia”, convertito nella legge 21 febbraio 2014,n. 9, ad integrazione e modifica del contenutodella Determinazione n. 1/2013, si fornisconoalle stazioni appaltanti le seguenti indicazioni.Il legislatore, prevedendo un differimento dei

termini relativi all'entrata in vigore delledisposizioni dell'art. 11, comma 13, del D.Lgs.12 aprile 2006 n. 163, applicabili a fare datadal 30 giugno 2014 per i contratti d’appaltopubblico stipulati in forma pubblicaamministrativa e a far data dal 1° gennaio2015 per quelli stipulati mediante scritturaprivata, ha manifestato la volontà dicomminare la sanzione della nullità a tutti icasi di mancato utilizzo della “modalitàelettronica”, la quale deve ritenersiobbligatoria sia per la forma pubblicaamministrativa del contratto sia per la scritturaprivata.Pertanto, anche la scrittura privata conclusatramite scambio di lettere, ai sensi dell’art. 334,comma 2, del d.p.r. n. 207/2010, e relativa alcottimo fiduciario nei servizi e nelle forniture,dovrà essere redatta in modalità elettronica.

Si ricorda che, ai sensi della determinazione1/2013, in tema di modalità elettronica ,l’espressione utilizzata dall’art. 11, comma 13,può essere intesa anche nel senso che, per laforma pubblica amministrativa, è ammesso ilricorso all’acquisizione digitale dellasottoscrizione autografa, ferma restandol’attestazione, da parte dell’Ufficiale rogante,dotato di firma digitale, che la firmadell’operatore è stata apposta in sua presenza,previo accertamento della sua identitàpersonale.

ProcedimentoProcedimentoProcedimentoProcedimento amministrativoamministrativoamministrativoamministrativo

IIII presuppostipresuppostipresuppostipresupposti perperperper lalalala concessioneconcessioneconcessioneconcessione delldelldelldell’’’’erroreerroreerroreerrorescusabilescusabilescusabilescusabile nellanellanellanella remissionremissionremissionremission inininin terministerministerministerminisConsiglio di Stato, sentenza n. 572 del 5 febbraio2015I presupposti per la concessione dell'errorescusabile sono stati già chiariti dalla Plenariadi questo Consesso (Cfr. Cons. St., ad. plen., 2dicembre 2010 n. 3): l'oscurità del quadronormativo, le oscillazioni della giurisprudenza,i comportamenti ambigui dell'amministrazionepubblica.E nel caso di specie, il quadro normativo,soprattutto nelle sue disposizioni transitorie,non poteva certo dirsi chiarissimo. L’erroredunque può ritenersi incolpevole.

Page 95: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 95 di 133

E'E'E'E' validovalidovalidovalido ilililil preliminarepreliminarepreliminarepreliminare deldeldeldel preliminarepreliminarepreliminarepreliminareCorte di Cassazione, Sezioni Unite Civili, sentenzan. 4628 del 6 marzo 2015In presenza di contrattazione preliminarerelativa a compravendita immobiliare che siascandita in due fasi, con la previsione distipula di un contratto preliminare successivaalla conclusione di un primo accordo, ilgiudice di merito deve preliminarmenteverificare se tale accordo costituisca già essostesso contratto preliminare valido esuscettibile di conseguire effetti ex art. 1351 e2932 c.c., ovvero anche soltanto effettiobbligatori ma con esclusione dell'esecuzionein forma specifica in caso di inadempimento.Riterrà produttivo di effetti l'accordodenominato come preliminare con il quale icontraenti si obblighino alla successiva stipuladi un altro contratto preliminare, soltantoqualora emerga la configurabilità dell'interessedelle parti a una formazione progressiva delcontratto basata sulla differenziazione deicontenuti negoziali e sia identificabile la piùristretta area del regolamento di interessicoperta dal vincolo negoziale originato dalprimo preliminare.La violazione di tale accordo, in quantocontraria a buona fede, potrà dar luogo aresponsabilità per la mancata conclusione delcontratto stipulando, da qualificarsi di naturacontrattuale per la rottura del rapportoobbligatorio assunto nella fase precontrattuale

************NelleNelleNelleNelle convenzioniconvenzioniconvenzioniconvenzioni tratratratra entientientienti pubblici,pubblici,pubblici,pubblici, alalalalfinefinefinefine didididi valutarnevalutarnevalutarnevalutarne lalalala legittimitlegittimitlegittimitlegittimitàààà,,,, èèèè decisivodecisivodecisivodecisivo ililililfinefinefinefine comunecomunecomunecomune didididi talitalitalitali amministrazioni.amministrazioni.amministrazioni.amministrazioni.Consiglio di Stato, Sez. II, parere n. 1178 del 22aprile 2015E' da escludersi dall'applicazione del codicedei contratti e dalle direttive UE, e la pienalegittimità, senza riserva alcuna, di accordi,convenzioni e contratti di servizi tra l'Agenziadel demanio ed ogni altro soggetto pubblico,tra i quali le amministrazioni statali centrali eperiferiche e gli enti territoriali, nonché ogniente pubblico o società per azioni (semprechétotalmente in mano pubblica), finalizzati allagestione e valorizzazione dei rispettivipatrimoni immobiliari. Il fine comune di taliamministrazioni nel perseguire questi obiettivi,a ben vedere, prescinde totalmente dalla natura

demaniale o patrimoniale dei beni oggettodelle convenzioni, ed è piuttosto ravvisabilenell'esigenza pubblicistica di valorizzareeconomicamente e socialmente il territorioattraverso il miglior utilizzo degli immobili, lacui realizzazione è una delle più idoneepremesse per il risanamento dei conti pubblici,come anche prefigurato nel decreto cd."sblocca Italia" (p.es. all'art.17 del D.L. 12settembre 2014 n. 133 conv. con mod. dalla L.11 novembre 2014 n. 164).Tutto ciò nell'ovvia necessaria premessa chel'eventuale trasferimento di risorse a favoredell'Agenzia resti entro i ristretti limiti delriconoscimento di un corrispettivo forfettario acopertura delle spese vive sostenute.

IlIlIlIl provvedimentoprovvedimentoprovvedimentoprovvedimento inininin autotutelaautotutelaautotutelaautotutela devedevedevedeveintervenireintervenireintervenireintervenire entroentroentroentro unununun terminetermineterminetermine ragionale.ragionale.ragionale.ragionale. LaLaLaLadeterminazionedeterminazionedeterminazionedeterminazione deldeldeldel lassolassolassolasso temporale,temporale,temporale,temporale, perperperperòòòò,,,, èèèèlasciatolasciatolasciatolasciato all'interprete.all'interprete.all'interprete.all'interprete.Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 2960 del 15giugno 2015Dall’altro, non si registra alcun violazione delprincipio secondo il quale l’atto di autotuteladeve intervenire entro un termine ragionevolecome dispone il comma 1, dell’art. 21-nonies, l.241/90. La mancata indicazione da parte dellegislatore di un preciso lasso temporale oltreil quale l’intervento in autotutela dovrebberitenersi illegittimo, lascia spazio all’interpretedi verificare in ragione del caso concreto se unsimile intervento possa ritenersi operatodall’amministrazione in violazione di unprecetto di carattere generale, che non può cheessere riempito di contenuto sulla scorta delparametro dell’affidamento del destinatariodell’atto sul quale l’amministrazioneinterviene in autotutela e dell’interessepubblico che si intende tutelare. Nellafattispecie non si ravvisa la presenza di unaffidamento del privato che, come sopra detto,ha contribuito a dare impulso ad un’attivitàamministrativa rivelatasi illegittima. Inoltre, ilfine perseguito con il provvedimento disecondo grado, contestato in sedegiurisdizionale, è anche quello di prevenireuno spreco di risorse pubblico. In ragione diquesti due elementi deve, quindi, essereescluso che il lasso temporale di due anni inconcreto intercorso tra l’atto adottato in

Page 96: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 96 di 133

autotutela ed il provvedimento diaggiudicazione del bene possa qualificarsicome termine non ragionevole.

AiAiAiAi finifinifinifini delladelladelladella notificanotificanotificanotifica degldegldegldegliiii atti,atti,atti,atti, lalalala nozionenozionenozionenozione didididiufficioufficioufficioufficio comprendecomprendecomprendecomprende ilililil luogoluogoluogoluogo dovedovedovedove sisisisi lavoralavoralavoralavoracomecomecomecome dipendente,dipendente,dipendente,dipendente, nonnonnonnon solamentesolamentesolamentesolamente l'aziendal'aziendal'aziendal'azienda oooololololo studiostudiostudiostudio professionaleprofessionaleprofessionaleprofessionale diretto.diretto.diretto.diretto.Corte di Cassazione Civile, Sez. V, sentenza n.12005 del 10 giugno 2015Venendo quindi al merito, va, in primo luogo,precisato che, ai sensi dell'art. 60, cornma 1,dpr 600/73, la notificazione degli avvisi edegli altri atti che per legge devono esserenotificati al contribuente è eseguita secondo lenorme stabilite dagli artt. 137 e ssg cpc, conalcune modifiche specificamente indicate (lett.a-f) e, in particolare, tra queste, per quantorileva nel caso in esame, che "quando nelcomune nel quale de eseguirsi la notifica nonvi è abitazione, ufficio o azienda delcontribuente, l'avviso del deposito pr cr dall'ad.140 cpc, in busta chiusa e sigillata si affiggenell'albo del Comune ..." (lett. e). Ritiene,invece, questa Corte che per ufficio deldestinatario, ai sensi delle disposizioni inesame, debba intendersi non solo quello dacostui creato, organizzato o diretto per latrattazione degli affari propri, ma anche quellodove egli abitualmente presti servizio o svolgauna sua attività, senza che rilevi il fatto che sitratti di attività privata o pubblica o che dettaattività sia svolta nell'ambito di un rapporto dilavoro autonomo o subordinato (in sensoconforme Cass. 2506/2007); tanto sia in basealla lettera delle dette disposizioni, che nondistinguono l'ufficio in base alla natura delrapporto di lavoro, sia in conformità dellaratio delle stesse, non potendosi dubitare che,a prescindere dalla natura del rapporto dilavoro, la sussistenza di un ufficio postulacomunque una relazione di fatto fra il soggettoed il luogo tale da rendere assai probabile latempestiva ricezione della notifica da parte delnotificando.

UnUnUnUn provvedimentoprovvedimentoprovvedimentoprovvedimento viziatoviziatoviziatoviziato solosolosolosolo dadadadaincompetenza,incompetenza,incompetenza,incompetenza, sesesese convalidatoconvalidatoconvalidatoconvalidato diventadiventadiventadiventainoppugnabileinoppugnabileinoppugnabileinoppugnabileConsiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 3692 del 28luglio 2015

Un’Amministrazione comunale avevaesercitato il potere di convalida di cui all'art. 6della legge n. 249/1968 di un provvedimentoannullato in sede giurisdizionale per vizio diincompetenza dal TAR, che ha però fatti salvigli aspetti sostanziali del provvedimento.In assenza di una impugnazionedell’interessato , la medesima sentenza delTAR ha quindi comportato un giudicato anchein ordine alla reiezione dei motivi di caratteresostanziale.A seguito della pubblicazione della sentenzadel TAR , l’Amministrazione comunale si ètrovata in una peculiare posizione, poiché ilproprio provvedimento (che aveva disposto ilrecesso) è stato considerato giustificato sulpiano sostanziale, ma adottato da una autoritàincompetente.Del tutto legittimamente il segretario generale,con proprio provvedimento , ha proceduto adare seguito alla sentenza, sostanzialmentefacendo proprio il contenuto sostanziale delprecedente atto (risultato per questo aspettolegittimo) e rendendo irrilevante il profilodella incompetenza, rilevato dal giudice diprimo grado.

NonNonNonNon c'c'c'c'èèèè lalalala responsabilitresponsabilitresponsabilitresponsabilitàààà pre-contrattualepre-contrattualepre-contrattualepre-contrattualedelladelladelladella P.A.,P.A.,P.A.,P.A., sesesese nonnonnonnon sisisisi èèèè potutopotutopotutopotuto formareformareformareformare ununununlegittimolegittimolegittimolegittimo affidamentoaffidamentoaffidamentoaffidamento delladelladelladella parteparteparteparte nellanellanellanellaconclusioneconclusioneconclusioneconclusione oooo nell'esecuzionenell'esecuzionenell'esecuzionenell'esecuzione deldeldeldel contratto.contratto.contratto.contratto.Consiglio di Stato, sez. III, sentenza n. 3748 del 29luglio 2015Nel caso di specie il legittimo affidamentonella conclusione del contratto non potevaritenersi concretamente formato, atteso che laditta ricorrente non aveva mai conseguitol'aggiudicazione e non aveva mai assunto,quindi, la veste specifica di contraente. Inoltrese la gara può essere sempre annullata orevocata dalla stazione appaltante primadell’aggiudicazione senza che ciò dia diritto adindennizzo e tanto meno a risarcimento, èevidente che anche nel caso in esame nessunristoro spetta per le spese di partecipazionesostenute, rientrando esse nella normale alea dipartecipazione a gare ad evidenza pubblica,per loro natura caratterizzate dall'esito incerto,non solo riguardo all’aggiudicazione ma anchealla possibilità di un eventuale revoca in corsodi gara.

Page 97: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 97 di 133

IlIlIlIl dirittodirittodirittodiritto didididi accessoaccessoaccessoaccesso all'informazioneall'informazioneall'informazioneall'informazioneambientale,ambientale,ambientale,ambientale, seppurseppurseppurseppur nonnonnonnon richiedarichiedarichiedarichieda ununununinteresseinteresseinteresseinteresse qualificato,qualificato,qualificato,qualificato, nonnonnonnon pupupupuòòòò essereessereessereessereesercitatoesercitatoesercitatoesercitato perperperper altrialtrialtrialtri scopiscopiscopiscopi didididi caratterecaratterecaratterecarattereeconomico.economico.economico.economico.Consiglio di Stato, sezione III, sentenza n. 4636 del5 ottobre 2015Le informazioni cui fa riferimento lanormativa (D. Lgs. 195/2005) riguardantel’accesso, concernono quindi esclusivamentelo stato dell’ambiente (aria, sottosuolo, sitinaturali etc.) ed i fattori che possono incideresullo stato dell’ambiente (sostanze, energie,rumore, radiazioni, emissioni), sulla salute esulla sicurezza umana, con l’esclusione di tuttii fatti ed i documenti che non abbiano unrilievo ambientale.L’art. 5 del d.lgs. n. 195 del 2005 prevedeanche le ipotesi di esclusione dell’accessoall’informazione ambientale, che, fra l’altro,può essere negato nei casi di richiestemanifestamente irragionevoli avuto riguardoalle finalità di garantire il diritto d'accessoall'informazione ambientale (lett. b del primocomma), ovvero espresse in terminieccessivamente generici.In base alla predetta disciplina, sebbenel’accesso all'informazione ambientale possaessere esercitato da chiunque, senza lanecessità di dimostrare uno specifico interesse,ciò non toglie che la richiesta di accesso nonpossa essere formulata in terminieccessivamente generici (Consiglio di Stato,Sez. VI, 16 febbraio 2011, n. 996) e debbaessere specificamente formulata conriferimento alle matrici ambientali ovvero aifattori o alle misure di cui ai numeri 2 e 3 delcitato articolo 2 del d.lgs. n. 195 del 2005(Consiglio di Stato, sez. IV, 20 maggio 2014, n.2557).In conseguenza, l'istanza di accesso, pur seastrattamente riguardante un'informazioneambientale, non esime il richiedente daldimostrare che l'interesse che intende farvalere è un interesse ambientale, comequalificato dal d. lgs. n. 195 del 2005, ed èvolto quindi alla tutela dell’integrità dellamatrice ambientale, non potendo l'ordinamentoammettere che di un diritto nato con specifichedeterminate finalità si faccia uso per scopi

diversi di tipo economico patrimoniale(Consiglio di Stato, Sez. V, 15 ottobre 2009 n.6339).Considerato che, nella fattispecie, la domandadi accesso formulata dall’appellante non sifonda su una preoccupazione circa lo stato dimatrici ambientali ma è volta all’acquisizionedi informazioni che possono essere rilevantiper l’impresa per motivi concorrenziali e peracquisire dati commerciali riguardanti laconcorrente, si deve ritenere corretto il diniegoall’accesso formulato dall’Amministrazioneresistente e ritenuto legittimo dal T.A.R. perl’Abruzzo con la sentenza appellata.

SeSeSeSe c'c'c'c'èèèè trasparenza,trasparenza,trasparenza,trasparenza, nonnonnonnon c'c'c'c'èèèè dirittodirittodirittodiritto didididi accesso.accesso.accesso.accesso.Consiglio di Stato, sez. III, sentenza n. 4903 del 27ottobre 2015L'istante aveva chiesto di accedere ai datiriguardanti la retribuzione di risultato deglialtri colleghi dirigenti di I fascia dell'INPS.Il collegio ha precisato che l’esercizio deldiritto di accesso è autorizzato solo sesostenuto dall’esigenza di tutelare un interessegiuridicamente rilevante, intendendosi per taleun interesse serio, effettivo, concreto, attuale e,in definitiva, ricollegabile all’istante da unpreciso e ben identificabile nesso funzionalealla realizzazione di esigenze di giustizia (cfr.ex multis Cons. St., sez. V, 23 settembre 2015,n.4452), per concludere che, nel caso di specie,la conoscenza della documentazione rimastariservata non risulterebbe idonea a soddisfarealcun apprezzabile interesse, tanto menocollegato ad esigenze di difesa giurisdizionale,attesa l’assoluta irrilevanza, a qualsiasi fine ditutela dei suoi interessi, del mero confrontodella sua retribuzione di risultato con quellariconosciuta ai suoi colleghi (in ragionedell’autonomia e dell’indipendenza dellerelative posizioni soggettive).Ne consegue, pertanto, l’assenza, nellafattispecie, dell’indefettibile presupposto dellasussistenza di un interesse idoneo a legittimare(secondo la regolazione contenuta negli artt.22 e seguenti della legge n.241 del 1990) lavalida attivazione del rimedio nella specieazionato.L’INPS risulta, peraltro, adempiente agliobblighi di trasparenza, quanto allapubblicazione sul sito istituzionale di tutte le

Page 98: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 98 di 133

componenti della retribuzione dei dirigenti,sanciti dall’art.15, comma 1, d.lgs. n.33 del2013, sicchè, anche sotto tale profilo, lapretesa del ricorrente deve ritenersi priva difondamento.

NelleNelleNelleNelle richiesterichiesterichiesterichieste didididi accessoaccessoaccessoaccesso agliagliagliagli atti,atti,atti,atti, ililililComuneComuneComuneComune nonnonnonnon pupupupuòòòò limitarsilimitarsilimitarsilimitarsi aaaa comunicarecomunicarecomunicarecomunicare ililililparereparereparereparere contrariocontrariocontrariocontrario deldeldeldel controinteressato.controinteressato.controinteressato.controinteressato.Consiglio di Stato, sentenza n. 5279 del 19novembre 2015Il soggetto destinatario della domanda diaccesso è l’Ente pubblico locale (e/o ilconcessionario di servizio pubblico) chedetiene gli atti e/o i documenti amministrativiche si chiede di conoscere ed èsull’Amministrazione che incombe l’onere didare riscontro alla domanda di ostensioneavanzata da un privato, sussistendone,s’intende, le condizioni di ammissibilitàdell’istanza.In sostanza l’Amministrazione comunale, cheaveva il dovere di rispondere sul merito dellarichiesta di accesso senza limitarsi a “girare”al richiedente l’avviso contrario del controinteressato, ha sostanzialmente omesso dipronunciarsiIn concreto si è allora formato uncomportamento di inerzia e/o diinadempimento sostanziale che va censuratoperché elusivo dell’obbligo posto a caricodella P.A. di provvedere e di esprimersicongruamente sulla domanda di accesso neltermine di trenta giorni dalla data dipresentazione della istanza stessa, pena ilconfigurasi del silenzio-inadempimento.

SeSeSeSe l'istanzal'istanzal'istanzal'istanza didididi accessoaccessoaccessoaccesso nonnonnonnon èèèè corretta,corretta,corretta,corretta,l'Amministrazionel'Amministrazionel'Amministrazionel'Amministrazione devedevedevedeve indrizzareindrizzareindrizzareindrizzare ililililcittadinocittadinocittadinocittadino neineineinei terminiterminiterminitermini corretti.corretti.corretti.corretti.Consiglio di Stato, sentenza n. 5297 del 20novembre 2015Per il principio di leale collaborazione fracittadini e Amministrazione, questa non puòfrapporre ostacoli privi di significatosostanziale alle istanze degli associati (intermini C. di S., VI, 9 marzo 2011, n.1492, cheha affermato l’applicabilità del principio dileale collaborazione ai rapporti relativi adistanze di accesso agli atti della pubblicaamministrazione; sostanzialmente in terminianche C. di S., V, 26 febbraio 2010 n. 1150).

Sulla base del principio richiamato afferma ilCollegio che nel caso che ora occupal’Amministrazione non poteva limitarsi aprendere atto dell’irregolarità della primaistanza, restando conseguentemente inerte.Costituiva invece suo obbligo rappresentare imotivi che ostavano all’accoglimento dellarichiesta, in modo da indirizzarla nei terminiritenuti corretti.Non avendo l’Amministrazione ottemperato atale obbligo di comunicazione la stessa nonpuò ora opporre l’irritualità dell’istanza, chel’odierna appellante non ha potuto correggere;pertanto, nei suoi confronti il termine perl’impugnazione non ha cominciato a decorrere.

FiscaleFiscaleFiscaleFiscale eeee bilanciobilanciobilanciobilancio

ValidaValidaValidaValida lalalala cartellacartellacartellacartella esattorialeesattorialeesattorialeesattoriale senzasenzasenzasenzaresponsabileresponsabileresponsabileresponsabile deldeldeldel procedimentoprocedimentoprocedimentoprocedimento sesesese anterioreanterioreanterioreanterioreaaaa giugnogiugnogiugnogiugno 2008.2008.2008.2008.Corte di Cassazione Civile, Sez. 5 Sent. n. 699 del16 gennaio 2015L'art. 36, co. 4-ter, del d.l. n. 248 del 2007,convertito nella I. n. 31 del 2008 - normaritenuta dalla Corte costituzionale, con sent. n.58/2009, non in contrasto con gli artt. 3, 23, 24,97 e 111 Cost. - nell'introdurre specificamentela sanzione di nullità per le cartelle nonindicanti il nome del responsabile delprocedimento, fissa la decorrenza di taledisciplina dall'1.6.2008, precisando, altresì,con portata interpretativa, che "la mancataindicazione dei responsabili dei procedimentinelle cartelle di pagamento relative ruoliconsegnati prima di tale data non è causa dinullità delle stesse" (cfr., in tal senso, Cass.8613/2011; 15221/2012; 13747/2013).Ma neppure la cartella che sia priva di dettaindicazione può considerarsi affetta dal menograve vizio determinante l'annullabilitàdell'atto - come ritenuto dalla CTR - dalmomento che, essendo la succitatadisposizione di cui all'art. 7 della I. n. 212 del2000 priva di sanzione, e non incidendodirettamente la violazione in questione suidiritti costituzionali del destinatario, deve tr -dvarep icazione alla fattispecie in esame l'art. 2octies, co 2, della I. n. 241 del 1990 (legge,peraltro, espressamente richiamata al co.1

Page 99: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 99 di 133

dell'art. 7 cit.). Tale disposizione, invero, alloscopo di sanare con efficacia retroattiva tuttigli eventuali vizi procedimentali non influentisul diritto di difesa, prevede la nonannullabilità del provvedimento adottato inviolazione di norme sul procedimento o sullaforma degli atti, qualora, per la naturavincolata del provvedimento, come nel casodella cartella esattoriale, atteso il disposto delco. 2 dell'art. 25 d.P.R. che ne evidenzia lanatura di intimazione ad adempiere l'obbligotributario risultante dal ruolo, il suo contenutodispositivo non avrebbe potuto essere diversoda quello in concreto adottato (cfr. Cass.S.U.11722/2010; Cass. 8613/2011; 4516/2012;3754/2013).

ReseReseReseRese notenotenotenote lelelele modalitmodalitmodalitmodalitàààà didididi calcolocalcolocalcolocalcolodell'indicatoredell'indicatoredell'indicatoredell'indicatore deideideidei pagamentipagamentipagamentipagamentiRagioneria Generale dello Stato, Circolare n. 3del 14/01/2015La Ragioneria Generale dello Stato hapubblicato il 22 gennaio la circolare n. 3 del14/01/2015, che disciplina la modalità dipubblicazione dell'indicatore di tempestivitàdei pagamenti.In particolare, si evidenziano i seguenti punti:- per i bilanci i dati devono essere pubblicatientro 30 giorni dall'adozione degli stessi daparte degli organi preposti;- l'indicatore di tempestività dei pagamentidovrà essere calcolato su base trimestrale e subase annuale, a decorrere dal 2015, e dovràessere pubblicato sul sito internet istituzionalenella sezione "Amministrazionetrasparente/Pagamenti dell'amministrazione"di cui all'allegato A del decreto legislativo 14marzo2013, n. 33, in un formato tabellareaperto che consenta l'esportazione, iltrattamento e il riutilizzo. L'indicatoretrimestrale dovrà essere pubblicato entro iltrentesimo giorno dalla conclusione deltrimestre e quello annuale entro il 31 gennaiodell'anno successivo.

PerPerPerPer annullareannullareannullareannullare unununun attoattoattoatto perperperper viziovizioviziovizioprocedimentale,procedimentale,procedimentale,procedimentale, bastabastabastabasta perperperper ilililil contribuentecontribuentecontribuentecontribuenteaddurreaddurreaddurreaddurre ragioniragioniragioniragioni meritevolimeritevolimeritevolimeritevoli didididiconsiderazione,considerazione,considerazione,considerazione, ancorchancorchancorchancorchèèèè infondate?infondate?infondate?infondate?Corte di Cassazione Civile, Sez. 6 ord. n. 527 del14 gennaio 2015

La Corte di Cassazione, sezione sesta, harimesso gli atti al Primo Presidente per l'assegnazione del ricorso alle Sezioni Unite,con il seguente quesito:se per ottenere l'annullamento dell'attoimpositivo per vizio procedimentale diviolazione del contraddittorio il contribuentedovrebbe dimostrare non che le allegazioni cheegli avrebbe proposto nel contraddittorioprocedimentale erano sufficienti per escluderela ripresa fiscale, ma solo che esse eranoragionevoli e meritevoli di considerazione,anche nella prospettiva dell'apertura di temiistruttori non sviluppati dall'Amministrazione.Si tratta, in sostanza, di una distinzione traragioni meramente pretestuose e ragioni serie,ancorché in concreto inidonee a respingere lapretesa erariale, che appare foriera di notevoliincertezza applicative.

AncheAncheAncheAnche nelnelnelnel casocasocasocaso inininin cuicuicuicui l'Ufficiol'Ufficiol'Ufficiol'Ufficio finanziariofinanziariofinanziariofinanziariointendaintendaintendaintenda contestarecontestarecontestarecontestare fattispeciefattispeciefattispeciefattispecie elusive,elusive,elusive,elusive, devedevedevedeverispettarerispettarerispettarerispettare ilililil terminetermineterminetermine dilatoriodilatoriodilatoriodilatorioCorte di Cassazione Civile, Sez. 5 sent. n. 406 del14 gennaio 2015Anche nel caso in cui l'Ufficio finanziariointenda contestare fattispecie elusive,indipendentemente dalla riconducibilità omeno delle stesse alle ipotesi contemplatedall'alt 37 bis comma 3 Dpr n. 600/73, è tenutoa richiedere preventivamente chiarimenti alcontribuente e ad osservare il termine dilatoriodi gg. 60, prima di emettere l'atto accertativoche dovrà essere specificamente motivatoanche in ordine alle osservazioni, chiarimenti,giustificazioni, eventualmente fornite dalcontribuente: risultando inficiato dal vizio dinullità l'atto impositivo emesso in difformitàda detto modello procedimentale.

NonNonNonNon vivivivi èèèè abusoabusoabusoabuso deldeldeldel dirittodirittodirittodiritto sesesese l'operazionel'operazionel'operazionel'operazionesocietariasocietariasocietariasocietaria èèèè realerealerealereale eeee sorrettasorrettasorrettasorretta dadadada motivazionimotivazionimotivazionimotivazionieconomiche.economiche.economiche.economiche.Corte di Cassazione Civile, Sez. 5 sent. n. 439 del14 gennaio 2015Nella stessa direzione si è mosso da ultimoanche il legislatore nazionale (legge n. 23dell'11/03/2014, articolo 5) che, nel delegare alGoverno l'attuazione della disciplinadell'abuso del diritto e dell'elusione fiscale,coordinandola con la succitata

Page 100: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 100 di 133

raccomandazione dell'UE, indica tra i principie i criteri direttivi quelli di: «definire lacondotta abusiva come uso distorto distrumenti giuridici idonei ad ottenere unrisparmio d'imposta» (v. SU 2008/30055 e2008/30057; v. C.G. 3M Italia); «garantire lalibertà di scelta del contribuente tra diverseoperazioni comportanti anche un diversocarico fiscale» (v. C.G. Part Service);«considerare lo scopo di ottenere indebitivantaggi fiscali come causa prevalentedell'operazione abusiva» (rectius «scopoessenziale», C.G. Halifax e Part Service);«escludere la configurabilità di una condottaabusiva se l'operazione o la serie di operazioniè giustificata da ragioni extrafiscali nonmarginali» (v. Cass. 2008/8772 e 2008/10257);«stabilire che costituiscono ragioni extrafiscalianche quelle che non producononecessariamente una redditività immediatadell'operazione (v. Cass. 2012/21390), marispondono ad esigenze di natura organizzativae determinano un miglioramento strutturale efunzionale dell'azienda del contribuente» (v.Cass. 2014/4604 e 2011/1372) e, in tema diprova, richiama l'attenzione circa le«...modalità di manipolazione e di alterazionefunzionale degli strumenti giuridici utilizzati,nonché la loro mancata conformità a unanormale logica di mercato» (v. Cass.2009/1465 e 2013/17955).Nel caso concreto l'operazione societaria eralegittima, non manca di sostanza economica, èreale, non ha natura circolare ed è coerente colfondamento giuridico dei singoli istituti,mentre, sotto il profilo finalistico, parerispondere a quelle legittime esigenze diriordino societario e produttivo accertate dalgiudice di merito.

SonoSonoSonoSono impugnabilitimpugnabilitimpugnabilitimpugnabilitàààà tuttituttituttitutti gligligligli attiattiattiatti recantirecantirecantirecanticomunquecomunquecomunquecomunque unaunaunauna benbenbenben individuataindividuataindividuataindividuata pretesapretesapretesapretesatributaria.tributaria.tributaria.tributaria.Corte di Cassazione Civile, Sez. 6 sent. n. 25297del 28 novembre 2014In tema di impugnazione di attidell'amministrazione tributaria, nonostantel'elencazione degli atti impugnabili contenutanell'art. 19 del d.lgs. n. 546 del 1992, i principicostituzionali di buon andamento della p.a. (art.97 Cost.) e di tutela del contribuente (art. 24 e

53 Cost.) impongono di riconoscerel'impugnabilità di tutti gli atti adottati dall'enteimpositore che portino, comunque, aconoscenza del contribuente una benindividuata pretesa tributaria, conl'esplicitazione delle concrete ragioni (fattualie giuridiche) che la sorreggono, senzanecessità di attendere che la stessa si vestadella forma autoritativa di uno degli attidichiarati espressamente impugnabili dallanorma su richiamata, e tale impugnazione vaproposta davanti al giudice tributario, inquanto munito di giurisdizione a caratteregenerale e competente ogni qualvolta sicontroverta di uno specifico rapporto tributario.Ne consegue che anche la comunicazione diirregolarità ex art. 36 bis, comma 3, del d.P.R.n. 600 del 1973, portando a conoscenza delcontribuente una pretesa impositiva compiuta,è immediatamente impugnabile innanzi algiudice tributario-cfr.Cass.n.7344/12;Cass.n. n.17010 del 05/10/2012

LaLaLaLa P.A.P.A.P.A.P.A. pupupupuòòòò essereessereessereessere condannatacondannatacondannatacondannata allealleallealle spesespesespesespeseperperperper soccombenza,soccombenza,soccombenza,soccombenza, ancheancheancheanche inininin casocasocasocaso didididi mancatamancatamancatamancatacostituzionecostituzionecostituzionecostituzione inininin giudizio.giudizio.giudizio.giudizio.Corte di Cassazione Civile, Sez. 6 sent. n. 373 del13 gennaio 2015Non può avere rilievo alcuno, ai finidell'applicazione della disciplina di condannaalle spese per soccombenza, la circostanza chela parte che ha dato causa al processo abbiapoi omesso di costituirsi in esso e comunque didispiegare attività difensiva, condotta allaquale va attribuita valenza totalmente neutrasiccome inidonea a costituire indice diesclusione del dissenso e addirittura diadesione all'avversa richiesta (in termini ancheCass. Sez. 3, Sentenza n. 4485 del 28/03/2001),e che anzi può semmai considerarsiespressione di mera indifferenza rispetto alleragioni di economia che dovrebbero indurre leparti (specie quelle pubbliche) all'adozione diogni cautela utile ad evitare inutili dispendi dienergia processuale.

AppartieneAppartieneAppartieneAppartiene allaallaallaalla giurisdizionegiurisdizionegiurisdizionegiurisdizione deldeldeldel giudicegiudicegiudicegiudicetributariotributariotributariotributario lalalala controversiacontroversiacontroversiacontroversia relativarelativarelativarelativa alalalalpagamentopagamentopagamentopagamento delladelladelladella tariffatariffatariffatariffa deideideidei controllicontrollicontrollicontrollisanitari,sanitari,sanitari,sanitari, exexexex D.Lgs.D.Lgs.D.Lgs.D.Lgs. 194/2008194/2008194/2008194/2008Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n. n.13431 del 13 giugno 2014

Page 101: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 101 di 133

Appartiene alla giurisdizione del giudicetributario la controversia relativa alla richiestadi pagamento della tariffa annua forfettaria peril finanziamento dei controlli sanitari ufficialidi cui al d.lgs. 19 novembre 2008, n. 194,attuativo del regolamento n. 882/04/CE,trattandosi di imposizione che, alla luce deiprincipi enucleati dalla giurisprudenzacostituzionale (da ultimo sentenza n. 141 del2009 della Corte costituzionale, ha naturatributaria attesa la doverosità della prestazione,imposta non solo in forza dell’interessegenerale al bene della salute ma anche deivincoli derivati dalle disposizioni comunitarie,e direttamente collegata alla pubblica spesa,giacché grava sullo Stato – per una platea didestinatari individuati in relazione ad unpresupposto economicamente rilevante,costituito dall’attività da essi svolta nel settorealimentare – l’obbligo di organizzare controlliufficiali e di predisporre strutture, mezzi epersonale per la loro effettuazione

IlIlIlIl medicomedicomedicomedico conconconcon unununun inservienteinservienteinservienteinserviente part-timepart-timepart-timepart-time nonnonnonnonpagapagapagapaga l'IRAPl'IRAPl'IRAPl'IRAPCorte di Cassazione Civile, Sez. 6, sentenza n.1544 del 27 gennaio 2015Non può affermarsi che l'apporto fornitoall'attività di un professionista dall'utilizzo diordinarie prestazioni ausiliarie (come quelle diun segretario o di un inserviente) costituisca diper se stesso, a prescindere da qualunqueanalisi qualitativa e quantitativa di taliprestazioni, un indice indefettibile dellapresenza di un'autonoma organizzazione,dovendosi al contrario ritenere che l'apporto diun collaboratore che apra la porta o risponda altelefono mentre il medico visita il paziente ol'avvocato riceve il cliente, o che tenga i ferrimentre il dentista opera, rientri, secondo l 'idquod plerumque accidit, nel minimoindispensabile per l'esercizio dell'attivitàprofessionale - compete al giudice di meritoapprezzare, con un giudizio di fattocensurabile solo sotto il profilo del vizio dimotivazione, se nel caso concreto, per lespecifiche modalità qualitative e quantitativedelle prestazioni lavorative di cui ilprofessionista si avvale, le stesse debbanogiudicarsi eccedenti il minimo indispensabileper l'esercizio dell'attività professionale.

AncheAncheAncheAnche conconconcon scritturescritturescritturescritture contabilicontabilicontabilicontabili formalmenteformalmenteformalmenteformalmentecorrette,corrette,corrette,corrette, pupupupuòòòò esserciesserciesserciesserci l'accertamentol'accertamentol'accertamentol'accertamentoinduttivo.,induttivo.,induttivo.,induttivo., mamamama occorronooccorronooccorronooccorrono circostanzecircostanzecircostanzecircostanze gravi,gravi,gravi,gravi,preciseprecisepreciseprecise eeee concordanti,concordanti,concordanti,concordanti, nonnonnonnon semplicisemplicisemplicisemplici indizi.indizi.indizi.indizi.Corte di Cassazione, Civile Sez. 5 sent. n. 4312 del4 marzo 2015Sia in tema di accertamento delle imposte suiredditi che di accertamento ai fini IVA, lapresenza di scritture contabili formalmentecorrette non esclude la legittimitàdell'accertamento analitico-induttivo delreddito d'impresa, sempre che la contabilitàstessa possa considerarsi complessivamente esostanzialmente inattendibile, in quantoconfliggente con i criteri della ragionevolezza,anche sotto il profilo dell' antieconomicità delcomportamento del contribuente. In siffattaipotesi, pertanto, è consentito all'ufficiodubitare della veridicità delle operazionidichiarate e desumere, sulla base dipresunzioni semplici, purché gravi, precise econcordanti, maggiori ricavi o minori costi, aifini delle imposte dirette, facendo ricorso -come è avvenuto nel caso concreto - allepercentuali di ricarico, e determinando unmaggior volume di affari anche ai fini IVA.E tuttavia, proprio in quanto, per presumerel'esistenza di ricavi superiori a quellicontabilizzati ed assoggettati ad imposta, nonbastano semplici indizi, ma occorronocircostanze gravi, precise e concordanti, non èlegittima la presunzione di ricavi, maggiori diquelli denunciati, fondata sul raffronto traprezzi di acquisto e di rivendita operato sualcuni articoli, anziché su un inventariogenerale delle merci da porre a basedell'accertamento. E neppure si rende legittimoil ricorso al sistema della media semplice,anziché a quello della media ponderata,quando tra i vari tipi di merce esiste unanotevole differenza di valore ed i tipi piùvenduti presentano una percentuale di ricaricoinferiore a quella risultante dal ricarico medio(Cass. nn. 6849/2009; 13319/2011).

PubblicataPubblicataPubblicataPubblicata lalalala circolarecircolarecircolarecircolare perperperper iiii pagamentipagamentipagamentipagamentielettronicielettronicielettronicielettronici eeee l'utilizzol'utilizzol'utilizzol'utilizzo deldeldeldel logologologologo pagoPA.pagoPA.pagoPA.pagoPA.AGID, comunicato in GURI del 5 marzo 2015 -Circolare n. 1/2015 del 6 febbraio 2015.L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) hapubblicato sul proprio sito istituzionale

Page 102: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 102 di 133

www.agid.gov.it la circolare n. 1/2015 del 6febbraio 2015, recante "Logo pagoPA per ilsistema dei pagamenti elettronici a favore dellepubbliche amministrazioni e dei gestori dipubblici servizi". La circolare definisce laprocedura di rilascio e di uso del logo"pagoPA" messo a disposizione, a titologratuito, alle PA, centrali e locali, ai gestori dipubblici servizi ed ai prestatori di servizi dipagamento per comunicare ai loro utenti(cittadini, professionisti e imprese) la loroavvenuta adesione al sistema dei pagamentielettronici a favore delle pubblicheamministrazioni e dei gestori di pubbliciservizi

L'inosservanzaL'inosservanzaL'inosservanzaL'inosservanza deldeldeldel terminetermineterminetermine dilatoriodilatoriodilatoriodilatoriodeterminadeterminadeterminadetermina didididi perperperper sssséééé l'illegittimitl'illegittimitl'illegittimitl'illegittimitàààà dell'attodell'attodell'attodell'attoimpositivoimpositivoimpositivoimpositivoCorte di Cassazione, Civile Sez. 6 sent. n. 4543 del5 marzo 2015In adesione alla giurisprudenza delle SezioniUnite (sentenza n. 18184 del 29 luglio 2013)l’art. 12, comma 7, della legge 27 luglio 2000,n. 212, deve essere interpretato nel senso chel'inosservanza del termine dilatorio di sessantagiorni per l'emanazione dell'awiso diaccertamento - termine decorrente dal rilascioal contribuente, nei cui confronti sia statoeffettuato un accesso, un'ispezione o unaverifica nei locali destinati all'eserciziodell'attività, della copia del processo verbale dichiusura delle operazioni - determina di per sé,salvo che ricorrano specifiche ragioni diurgenza, la illegittimità dell'atto impositivoemesso ante tempus, poiché detto termine èposto a garanzia del pieno dispiegarsi delcontraddittorio procedimentale, il qualecostituisce primaria espressione dei principi, diderivazione costituzionale, di collaborazione ebuona fede tra amministrazione e contribuenteed è diretto al migliore e più efficace eserciziodella potestà impositiva.

L'avvisoL'avvisoL'avvisoL'avviso didididi accertamentoaccertamentoaccertamentoaccertamento soddisfasoddisfasoddisfasoddisfa l'obbligol'obbligol'obbligol'obbligodidididi motivazionemotivazionemotivazionemotivazione quandoquandoquandoquando ilililil contribuentecontribuentecontribuentecontribuente èèèè inininingradogradogradogrado didididi conoscereconoscereconoscereconoscere lalalala pretesapretesapretesapretesa tributariatributariatributariatributariaCorte di Cassazione, Civile Sez. 5 sent. n. 4067 del27 febbraio 2015L'avviso di accertamento o di rettifica soddisfal'obbligo di motivazione, ai sensi dell'art. 56del d.P.R. n. 633 del 1972, ogni qualvolta

l'Amministrazione abbia posto il contribuentein grado di conoscere la pretesa tributaria neisuoi elementi essenziali e di contestarne ilfondamento, per cui tale atto deve ritenersicorrettamente motivato ove faccia riferimentoad un processo verbale di constatazione dellaGuardia di Finanza regolarmente notificato oconsegnato all'intimato.

LoLoLoLo studiostudiostudiostudio associatoassociatoassociatoassociato didididi solitosolitosolitosolito pagapagapagapaga l'IRAPl'IRAPl'IRAPl'IRAPCorte di Cassazione, Civile Sez. 5 sent. n. 4578 del6 marzo 2015Con particolare riguardo agli studi associati,questa Corte (Sentenze n.157512014;n.24058/2009) ha specificato che l'esercizio informa associata dell'attività, sebbene senzadipendenti o collaboratori e, comunque, conbeni strumentali di esiguo valore, è circostanzadi per sé idonea a far presumere l'esistenza diuna autonoma organizzazione di strutture emezzi, nonché dell'intento di avvalersi dellareciproca collaborazione e delle rispettivecompetenze, ovvero della sostituibilitànell'espletamento di alcune incombenze, sì dapotersi ritenere che il reddito prodotto non siafrutto esclusivamente della professionalità diciascun componente dello studio e,conseguentemente, debba essere assoggettatoall'IRAP, a meno che il contribuente nondimostri che tale reddito è derivato dalla solaattività dei singoli associati.

L'attoL'attoL'attoL'atto menzionatomenzionatomenzionatomenzionato perperperper relationem,relationem,relationem,relationem, devedevedevedeveessereessereessereessere resoresoresoreso disponibiledisponibiledisponibiledisponibile aaaa terminiterminiterminitermini didididi legge,legge,legge,legge,nonnonnonnon allegatoallegatoallegatoallegato alalalal provvedimento.provvedimento.provvedimento.provvedimento.Consiglio di Stato, sentenza n. 1537 del 20 marzo2015Il concetto di disponibilità, di cui all'art. 3, l. n.241 del 1990, comporta, non che l'attoamministrativo menzionato per relationemdebba essere unito imprescindibilmente aldocumento o che il suo contenuto debba essereriportato testualmente nel corpo motivazionale,bensì che esso sia reso disponibile perl’interessato a norma di legge, vale a dire chepossa essere acquisito utilizzando ilprocedimento di accesso ai documentiamministrativi.In altri termini, detto obbligo determina che lamotivazione per relationem del provvedimentodebba essere portata nella sfera di conoscibilitàlegale del destinatario, con la conseguenza che

Page 103: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 103 di 133

in tale ipotesi è sufficiente che siano indicatigli estremi o la tipologia dell'atto richiamato,mentre non è necessario che esso sia allegatomaterialmente o riprodotto, dovendo piuttostoessere messo a disposizione ed esibito adistanza di parte

E'E'E'E' confermatoconfermatoconfermatoconfermato chechecheche nell'accertamentonell'accertamentonell'accertamentonell'accertamentobancariobancariobancariobancario sonosonosonosono sempresempresempresempre consideraticonsideraticonsideraticonsiderati ricaviricaviricaviricavi siasiasiasiaiiii prelieviprelieviprelieviprelievi chechecheche iiii versamentiversamentiversamentiversamentiCorte di Cassazione, Civile Sez. 5 sent. n. 5654 del20 marzo 2015La Corte ha più volte precisato che "in tema diaccertamento delle imposte sui redditi, e conriferimento all'acquisizione dei movimenti diun conto corrente bancario riconducibili adun'attività d'impresa, debbono essereconsiderati ricavi sia le operazioni attive chequelle passive, senza che si debba procederealla deduzione presuntiva di oneri e costideducibili, essendo posto a carico delcontribuente l'onere di indicare e provareeventuali specifici costi deducibili" (20679/14;16896/14; 14675/06). Ciò perché, come silegge altrove, l'accertamento induttivo chetragga origine dalle indagini bancarie e,segnatamente, dalle movimentazioni dei conticorrenti dei versamenti e dei prelevamentirispetto ai quali il contribuente non sia ingrado di indicare il beneficiario o che nontrovino rispondenza nelle scritture contabili, èfonte di una presunzione legale di ricaviocculti (1560/15; 1285/15; 25502/11) che,sebbene sia suscettibile di prova contraria,competendo al contribuente dimostrare che glielementi desumibili dalla moviment2zionebancaria non siano riferibili ad operazioniimponibili (27326714; 29618/14; 18081/10),determina in punto di attività non dichiarateun'inversione dell'onere della prova (26018/14;20679/14; 13035/12), muovendo dallaconsiderazione che costituiscano ricavi sia iprelevamenti sia i versamenti "in quanto nonritiene che il contribuente evasore occulti inpari misura i ricavi ed i costi, anzi la nonnamuove dal presupposto che il contribuentetenda ad occultare i ricavi ma non i costi:quindi non è lecito presumere che in ogni casoa ricavi occulti necessariamente corrispondanocosti occulti" (19003/05).

LLLL'amministrazione'amministrazione'amministrazione'amministrazione primaprimaprimaprima didididi iscrivereiscrivereiscrivereiscrivereipotecaipotecaipotecaipoteca devedevedevedeve comunicarlocomunicarlocomunicarlocomunicarlo alalalal contribuentecontribuentecontribuentecontribuenteCorte di Cassazione, Civile Sez. 6 sent. n. 6072 del26 marzo 2015In materia di iscrizione d'ipoteca senzapreventivo avviso, è stato accolto il ricorsodi un contribuente, in quanto le SezioniUnite della Corte di Cassazione hanno giàcon la sentenza n. 19668 del 18 settembre2014 affermato: anche nel regime antecedentel'entrata in vigore del comma 2-bis dell'art.77, d.P.R., introdotto con di. n. 70 del 2011,l'amministrazione prima di iscrivere Ipoteca aisensi dell'art. 77, d.P.R. n. 602 del 1973, devecomunicare al contribuente che procederà allapredetta iscrizione sui suoi beni immobili,concedendo a quest'ultimo un termine - che,per coerenza con altre analoghe previsioninormative presenti nel sistema, può esserefissato in trenta giorni - perché egli possaesercitare il proprio diritto di difesa,presentando opportune osservazioni, oprovveda al pagamento del dovuto.L'iscrizione di ipoteca non preceduta dallacomunicazione al contribuente è nulla, inragione della violazione dell'obbligo cheincombe all'amministrazione di attivare il"contraddittorio procedimentale mediante lapreventiva comunicazione al contribuentedella prevista adozione di un atto oprovvedimento che abbia la capacità diincidere negativamente, determinandone unalesione, sui diritti e sugli interessi delcontribuente medesimo».

NonNonNonNon èèèè applicabileapplicabileapplicabileapplicabile ilililil terminetermineterminetermine dilatorio,dilatorio,dilatorio,dilatorio, sesesese èèèègigigigiàààà previstaprevistaprevistaprevista unaunaunauna fasefasefasefase didididi contraddittoriocontraddittoriocontraddittoriocontraddittorioprocedimentaleprocedimentaleprocedimentaleprocedimentaleCorte di Cassazione, Civile Sez. 6 sent. n. 6054 del26 marzo 2015E' confermata la decisione Cass. 4 aprile 2014,n. 7960, secondo cui <<in tema diaccertamento standardizzato medianteparametri e studi di settore, non è applicabileil termine dilatorio di sessanta giorni perl'emanazione dell'avviso di accertamento,decorrente dal rilascio al contribuente dellacopia del processo verbale di chiusura delleoperazioni, essendo già prevista, a pena dinullità, una fase necessaria di contraddittorioprocedimentale, che garantisce pienamente la

Page 104: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 104 di 133

partecipazione e l interlocuzione delcontribuente prima dell'emissione dell'avviso».E la sussistenza delle fase necessaria dicontraddittorio procedimentale, nellafattispecie regolarmente espletata, rendeinapplicabile la giurisprudenza più recentecitata in memoria, evidenziando l'inconferenzain relazione al caso in esame degli argomentisviluppati dall'ordinanza n. 527/15 di questasezione.

InInInIn tematematematema didididi riscossioneriscossioneriscossioneriscossione delledelledelledelle imposteimposteimposteimposte sulsulsulsulreddito,reddito,reddito,reddito, lalalala mancanzamancanzamancanzamancanza delladelladelladella sottoscrizionesottoscrizionesottoscrizionesottoscrizionedelladelladelladella cartellacartellacartellacartella didididi pagamentopagamentopagamentopagamento nonnonnonnon comportacomportacomportacomportal'invaliditl'invaliditl'invaliditl'invaliditàààà dell'attodell'attodell'attodell'attoCorte di Cassazione, Civile Sez. 6 sent. n. 5985 del25marzo 2015Invero questa Corte ha già avuto occasione dichiarire che <<In tema di riscossione delleimposte sul reddito, la mancanza dellasottoscrizione della cartella di pagamento daparte del funzionario competente noncomporta l'invalidità dell'atto, la cui esistenza,non dipende tanto dall'apposizione del sigillo odel timbro o di una sottoscrizione leggibile,quanto dal fatto che, al di là di questi elementiformali, esso sia inequivocabilmente riferibileall'organo amministrativo titolare del potere diemetterlo>> (Cass. sez. trib. N. 10805 del2010; Cass. sez trib. n. 4757 del 2009).

Conforme:Conforme:Conforme:Conforme: CassazioneCassazioneCassazioneCassazione n.n.n.n. 699699699699 deldeldeldel 16161616 gennaiogennaiogennaiogennaio2015.2015.2015.2015.

UtilizzabileUtilizzabileUtilizzabileUtilizzabile lalalala listalistalistalista FalcianiFalcianiFalcianiFalcianiCorte di Cassazione, Civile, Sez. 6 ordinanza n.8606 del 28 aprile 2015L'Amministrazione finanziaria, nella suaattività di accertamento della evasione fiscalepuò — in linea di principio — avvalersi diqualsiasi elemento con valore indiziario, conesclusione di quelli la cui inutilizzabilitàdiscenda da una disposizione di legge o dalfatto di essere stati acquisiti dallaAmministrazione in violazione di un diritto delcontribuente.Sono perciò utilizzabili, nel contraddittoriocon il contribuente, i dati bancari acquisiti daldipendente infedele di un istituto bancario,senza che assuma rilievo l'eventuale reatocommesso dal dipendente stesso e laviolazione del diritto alla riservatezza dei dati

bancari (che non gode di tutela nei confrontidel fisco). Ove venga emesso avviso diaccertamento, spetterà quindi al giudice dimerito valutare se i dati in questione sianoattendibili, anche attraverso il riscontro con ledifese del contribuente.

LeLeLeLe condizionicondizionicondizionicondizioni perperperper l'irrogazionel'irrogazionel'irrogazionel'irrogazione delladelladelladellasanzionesanzionesanzionesanzione all'agenteall'agenteall'agenteall'agente contabilecontabilecontabilecontabile sono,sono,sono,sono, dadadada unaunaunaunaparteparteparteparte ilililil ritardoritardoritardoritardo oooo llll’’’’omissioneomissioneomissioneomissione nelnelnelnelrendimentorendimentorendimentorendimento deideideidei conti,conti,conti,conti, eeee dalldalldalldall’’’’altroaltroaltroaltro chechecheche lalalalacondottacondottacondottacondotta omissivaomissivaomissivaomissiva siasiasiasia connotataconnotataconnotataconnotata dadadada dolodolodolodolo oooocolpacolpacolpacolpa gravegravegravegraveCorte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laRegione Calabria, sentenza n. 110 dep. 8 giugno2015E’ bene precisare che condizioni perl’irrogazione della sanzione pecuniaria sono,da un lato, il ritardo o l’omissione nelrendimento dei conti, dall’altro che la condottaomissiva sia connotata da dolo o colpa grave,come previsto in generale per ogni soggettosottoposto alla giurisdizione contabile dall’art.1, comma 1 della legge 14 gennaio 1994 n.20e, quindi, anche per ogni agente contabile,tenuto, in forza di legge, regolamento ocontratto alla resa del conto della gestione adesso affidata (denaro valori beni).Il convenuto ha chiesto il rigetto delladomanda attrice, adducendo a sua discolpaparticolari circostanze e comunque di avereprovveduto al deposito dei conti allaRagioneria Territoriale dello Stato, che li haregolarmente parificati.Pertanto, le circostanze addotte dal convenutoriguardanti le carenze organizzative di uffici dipiccole dimensioni presso i quali lo stesso hasvolto e svolge le funzioni di Giudice di pace,l’avvicendamento nella gestione dell’Ufficioavvenuto alla chiusura dell’esercizio 2011, iltrasferimento dell’Ufficio ad altri locali delComune, l’avvenuto deposito dei conti suiquali è stato poi acquisito il visto di regolaritàda parte della Ragioneria Territoriale delloStato- inducono il Collegio a ritenere il suocomportamento esente da dolo o colpa grave.Escluso, quindi, qualsiasi profilo di colpagrave che, come da giurisprudenza costante,non può ravvisarsi sic et simpliciter nella meraviolazione di legge, ma richiede un quid plurisnel senso dell’inescusabilità della condotta

Page 105: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 105 di 133

tenuta, accompagnata dalla consapevolezzadegli effetti negativi che ne possono derivare

L'errataL'errataL'errataL'errata indicazioneindicazioneindicazioneindicazione deideideidei codicicodicicodicicodici tributotributotributotributo nonnonnonnonpupupupuòòòò vanificarevanificarevanificarevanificare lalalala domandadomandadomandadomanda didididi condonocondonocondonocondonoCorte di Cassazione Civile, Sez. V, sentenza n.12046 del 10 giugno 2015Non può essere attribuita all'erroneaindicazione dei codici di riferimento deiversamenti una rilevanza sostanziale che vadaa vanificare la domanda di condono, sia allaluce della I. n. 289/2002 che della I. n.212/2000. Manca la prova che le richiestedell'Ufficio negli atti impugnati abbiano unfondamento sostanziale e correttamente laCTP ha affermato che l'erronea indicazione deicodici di versamento configura un vizioformale che come tale non incide sulla validitàsostanziale della domanda di condono.L'appello va disatteso anche alla luce della I. n.212/2000 quale fondamento dei principi dicollaborazione e buona fede nei rapporti fraAmministrazione e contribuente.

SeSeSeSe ilililil contribuentecontribuentecontribuentecontribuente indicaindicaindicaindica iiii beneficiaribeneficiaribeneficiaribeneficiari deideideideiprelieviprelieviprelieviprelievi sulsulsulsul contocontocontoconto corrente,corrente,corrente,corrente, spettaspettaspettaspetta alalalal fiscofiscofiscofiscocontestarnecontestarnecontestarnecontestarne lalalala validitvaliditvaliditvaliditàààà....Corte di Cassazione Civile, Sez. V, sentenza n.12042 del 10 giugno 2015L'articolo 32 del decreto del Presidente dellaRepubblica numero 600/1973 (come l'omologanorma in tema di iva, ossia l'art. 51 del d.p.r.633/72) impone di considerare ricavi sia iprelevamenti, sia i versamenti su contocorrente, salvo che il contribuente non proviche i versamenti sono registrati in contabilità eche i prelevamenti sono serviti per pagaredeterminati beneficiari, anziché costituireacquisizione di utili. Soltanto dopo che ilcontribuente abbia esaurientementeottemperato alla richiesta di chiarimenti, gravasull'Amministrazione finanziaria l'onere dicontestarne in modo specifico la completezza,la veridicità, l'idoneità probatoria, laqualificazione giuridica del fatto rappresentatoe, più in generale, la correttezza in termini dieffettiva deducibilità dei costi documentati. Edopo l'adempimento di tale onere dicontestazione, può sorgere, in capo alcontribuente, l'onere di provare le circostanzedi fatto rilevanti per smentire le contestazionidell'ufficio (Cass. 5 maggio 2011, n. 9892).

LaLaLaLa difficoltdifficoltdifficoltdifficoltàààà didididi fruirefruirefruirefruire deldeldeldel servizioservizioservizioservizio didididiraccoltaraccoltaraccoltaraccolta deideideidei rifiuti,rifiuti,rifiuti,rifiuti, comportacomportacomportacomporta lalalala riduzioneriduzioneriduzioneriduzionedeldeldeldel tributo,tributo,tributo,tributo, nonnonnonnon l'esenzione.l'esenzione.l'esenzione.l'esenzione.Corte di Cassazione Civile, Sez. V, sentenza n.12035 del 10 giugno 2015La Corte in passato ha già chiarito che la tassaè dovuta indipendentemente dal fatto chel'utente utilizzi il servizio, al verificarsi dellasola detenzione dei locali (v. Sez. 5^ n. 16459-04, nonché, per i casi di utilizzo saltuario, Sez.5^ n. 9633-12 e n. 18316-04). Questo perché ilpresupposto impositivo del tributo si identificacon l'istituzione del servizio, non con lamateriale fruizione (cfr. già Sez. 5^ n. 9920-03,quanto al regime di smaltimento di cui aglianteriori artt. 268, 269 e 270 r.d. 14 settembre1931 n. 1175). Vero è che un indirizzo menorecente, sorto nel vigore delle norme anteriorial sistema tariffario, ha pure precisato (v. Sez.l^ n. 955-87) che deve però sempre sussisterela possibilità dell'utilizzazione del servizio daparte dell'utente. Ma una simile ulterioreaffermazione può essere condivisa solo inastratto, nel senso che l'istituzione del servizioè la condizione che consente di individuare isuoi potenziali utenti. Essa - come esattamenteprecisato da Sez. 5^ n. 21508-05 - non puòessere spinta sino a far ritenere che, per ogniesercizio di imposizione annuale, la tassa èdovuta solo se il servizio sia stato esercitatoin modo regolare così da consentire al singolodi utente di usufruirne pienamente.Va difatti pur sempre tenuto conto dellaragione istitutiva del prelievo, che è quella diporre le amministrazioni locali nellecondizioni di soddisfare interessi generalidella collettività piuttosto che di fornire delleprestazioni riferibili ai singoli utenti. La tassasi basa cioè sul vincolo del gettito al costoglobale del servizio e rileva nel senso dellasostanziale non commutatività del tributo. Icriteri di ripartizione del costo del servizionon sono conferenti al concreto utilizzo daparte di ciascun utente, tanto che si basano suindici presuntivi.Per tale essenziale ragione nel sistema deld.lgs. n. 507-93 la difficoltà (anche somma) difruire, per condizioni oggettive, del servizio diraccolta, che sia stato comunque istituito eattivato nella zona ove è ubicato l'immobile a

Page 106: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 106 di 133

disposizione dell'utente, comporta non giàl'esenzione della tassa, bensì, ai sensidell'articolo 59, la conseguenza che il tributo èdovuto in misura ridotta (v. Sez. 5^ n. 19653-03 nonché, più di recente, Sez. 5^ n. 18022-13).

LaLaLaLa presunzionepresunzionepresunzionepresunzione chechecheche ogniogniogniogni prelievoprelievoprelievoprelievo bancariobancariobancariobancario èèèèimputabileimputabileimputabileimputabile comecomecomecome reddreddreddreddiiiitotototo èèèè lesivalesivalesivalesiva deldeldeldelprincipioprincipioprincipioprincipio didididi ragionevolezzaragionevolezzaragionevolezzaragionevolezzaCorte di Cassazione Civile, Sez. V, sentenza n.12021 del 10 giugno 2015La presunzione che ogni prelievo bancario èimputabile come reddtio è lesiva del principiodi ragionevolezza nonché della capacitàcontributiva, essendo arbitrario ipotizzare chei prelievi ingiustificati da conti correntibancari effettuati da un lavoratore autonomosiano destinati ad un investimento nell'ambitodella propria attività professionale e chequesto a sua volta sia produttivo di unreddito>>. La rammentata declaratoria diillegittimità costituzionale è intervenuta, comesi evince dalla massima appena riportata, conriferimento all'art. 32, comma l, n. 2, d.p.r. n.600 cit. nella versione modificata oggi vigente,ma deve essere osservato che ciò che statocancellato è proprio la presunzione sulla qualeera fondato l'avviso di accertamento e cioèquella per cui i prelievi ingiustificati deilavoratori autonomi erano presunti generatoridi reddito non dichiarato

LaLaLaLa qualificaqualificaqualificaqualifica didididi imprenditoreimprenditoreimprenditoreimprenditore èèèè ricollegabilericollegabilericollegabilericollegabileall'attitudineall'attitudineall'attitudineall'attitudine aaaa conseguireconseguireconseguireconseguire lalalala remunerazioneremunerazioneremunerazioneremunerazionedeideideidei fattorifattorifattorifattori produttivi;produttivi;produttivi;produttivi; èèèè irrilevanteirrilevanteirrilevanteirrilevante siasiasiasia chechecheche lalalalagestionegestionegestionegestione operioperioperioperi inininin perdita,perdita,perdita,perdita, siasiasiasia lalalala qualificaqualificaqualificaqualifica didididiistitutoistitutoistitutoistituto religiosoreligiosoreligiosoreligiosoCorte di Cassazione Civile, Sez. 5 Sent. n. 14225del 8 luglio 2015Nel caso di specie si è trattato della gestione diuna scuola paritaria i cui utenti pagano uncorrispettivo, che erroneamente il giudice dimerito ritiene irrilevante ai fini ICI, in quantoè un fatto rivelatore dell'esercizio dell'attivitàcon modalità commerciali. Altrettantoerroneamente il giudicante attribuisce rilievoal fatto che la gestione operi in perdita(questione assolutamente priva di rilievo, inquanto anche un imprenditore può operare inperdita) e ritiene che l'esenzione spetti sempreladdove l'ente si proponga finalità diverse dalla

produzione di reddito. In verità secondol'orientamento di questa Corte, «la nozione diimprenditore, ai sensi dell'art. 2082 cod. civ.,va intesa in senso oggettivo, dovendosiriconoscere il carattere imprenditorialeall'attività economica organizzata che siaricollegabile ad un dato obiettivo inerenteall'attitudine a conseguire la remunerazione deifattori produttivi, rimanendo giuridicamenteirrilevante lo scopo di lucro, che riguarda ilmovente soggettivo che induce l'imprenditoread esercitare la sua attività e dovendo essere,invece, escluso il suddetto carattereimprenditoriale dell'attività nel caso in cui essasia svolta in modo del tutto gratuito, dato chenon può essere considerata imprenditorialel'erogazione gratuita dei beni o servizi prodotti.Peraltro, ai fini dell'industrialità dell'attivitàsvolta (art. 2195, primo comma, cod. civ.), perintegrare il fine di lucro è sufficiente l'idoneità,almeno tendenziale, dei ricavi a perseguire ilpareggio di bilancio; né ad escludere talefinalità è sufficiente la qualità dicongregazione religiosa dell'ente» (Cass. n.16612 del 2008).

PerPerPerPer ilililil passato,passato,passato,passato, lelelele ASLASLASLASL nonnonnonnon devonodevonodevonodevono gligligligliinteressiinteressiinteressiinteressi didididi moramoramoramora sesesese nonnonnonnon vivivivi èèèè statastatastatastata lalalalacostituzionecostituzionecostituzionecostituzione inininin mora.mora.mora.mora.Corte di Cassazione, sez. III, sentenza n. 14655 del14 luglio 2015In tema di necessità della costituzione in moradelle ASL, affinchè maturino gli interessi dimora, per il periodo antecedente alla riformadei pagamenti della P.A., si è affermato ilseguente principio di diritto:«alle Unità Sanitarie Locali (ed, oggi, alleAziende Sanitarie Locali) si applicano lenorme sulla contabilità di Stato, in virtù dellaprevisione di cui all'art. 5, coma 1, del decretolegge 25 novembre 1989 n. 382, convertitonella legge 25 gennaio 1990 n. 8. Ciò vuol direche le obbligazioni delle USL vannoadempiute in ogni caso al domicilio deldebitore (c.d. obbligazioni "querable"), ovveroalla sede dell'ufficio di Tesoreria dell'Entedebitore, e che la mera scadenza del termine dipagamento non vale a costituire in mora laUSL stessa, in difetto di un formale atto dicostituzione in mora, anche quando la USLeffettui i propri pagamenti per mezzo di

Page 107: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 107 di 133

bonifici, assegni o vaglia cambiari trattisull'istituto di credito cui abbia affidato ilservizio di tesoreria» (così Cass. n. 18377/10,ma cfr. anche Cass. n. 25402/09, n. 9918/10, n.18377/10, n. 1082/11, n. 24157/13, ord. n.7031/13 e ord. n. 5907/15, tra le più recenti).

LeLeLeLe cooperativecooperativecooperativecooperative sonosonosonosono esentateesentateesentateesentate inininin ragioneragioneragioneragionedell'attivitdell'attivitdell'attivitdell'attivitàààà svoltasvoltasvoltasvolta inininin concreto.concreto.concreto.concreto. PerseguonoPerseguonoPerseguonoPerseguonounaunaunauna finalitfinalitfinalitfinalitàààà mutualisticamutualisticamutualisticamutualistica solosolosolosolo quellequellequellequelle chechechecheintrattengonointrattengonointrattengonointrattengono conconconcon iiii socisocisocisoci unaunaunauna relazionerelazionerelazionerelazione nonnonnonnonpuramentepuramentepuramentepuramente commercialecommercialecommercialecommercialeCorte di Cassazione, sez. V, sentenza n. 3653 del2015Con la sentenza 3653/2015, la Corte dicassazione è tornata a pronunciarsi in meritoalla possibilità, da parte dell’Amministrazionefinanziaria, di disconoscere l’applicazione delregime agevolativo dettato per le societàcooperative (articoli 11 e 14 del Dpr n.601/1973), in presenza di dati concreti idonei adimostrare che la veste mutualistica assuntadalla società consiste in una mera copertura diuna normale attività imprenditoriale.La Corte ricorda, in primo luogo, che ilcombinato disposto degli articoli 11 e 14 delDpr n. 601/1973 e dell’articolo 12 della leggen. 904/1977, dispone che le cooperative diproduzione e lavoro sono fiscalmente esentatenon in ragione della loro natura giuridicasoggettiva, ma in funzione dell’attività svoltain concreto e in presenza di determinatetipicità richieste dalle norme. In sostanza,come ricordato in altre occasioni dallamedesima Corte, affinché una cooperativapossa fruire del regime agevolativo, non èsufficiente che ricorrano i requisiti mutualisticicon riguardo all’organizzazione e agli scopirisultanti dallo statuto, dovendo essi risultareanche con riferimento all’attività in concretosvolta (Cassazione 30 ottobre 2009, n. 23002).Secondo la Corte di Giustizia Europea, inoltre,le cooperative che realmente perseguono unafinalità mutualistica sono solo quelle cheoperano “nell’interesse economico dei lorosoci o intrattengono con questi ultimi unarelazione non puramente commerciale, bensìpersonale particolare, in cui essi sianoattivamente partecipi e abbiano diritto adun’equa ripartizione dei risultati economici”(Corte di giustizia Ue, 8 settembre 2011,

procedimenti riuniti da C 78/08 a C 80/08).La suprema Corte ha cassato con rinvio lasentenza impugnata, ritenendo che il giudice aquo non avesse adeguatamente valutato i datifattuali sottoposti alla sua attenzione, fra cui:l’oggetto sociale eterogeneo, le plurimepartecipazioni dei soci in altre cooperative, ilrilevante utilizzo di personale dipendente nonsocio e di prestazioni rese da cooperative terze,il ricorso al subappalto, la notevole entità degliutili di esercizio, il possesso di partecipazioniin imprese controllate o collegate anche estere,l’effettuazione di cospicui investimentiimmobiliari e le notevoli spese pubblicitariesostenute.

LaLaLaLa TARSUTARSUTARSUTARSU 2013201320132013 nonnonnonnon potevapotevapotevapoteva essereessereessereesseresuperioresuperioresuperioresuperiore aaaa quellaquellaquellaquella deldeldeldel 2012,2012,2012,2012, nemmenonemmenonemmenonemmeno aaaacoperturacoperturacoperturacopertura deideideidei costicosticosticosti deldeldeldel servizio.servizio.servizio.servizio.L'ECAL'ECAL'ECAL'ECA sullasullasullasulla TARSUTARSUTARSUTARSU èèèè abrogataabrogataabrogataabrogata daldaldaldal 1111°°°°gennaiogennaiogennaiogennaio 2013.2013.2013.2013.Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 3781 del 1agosto 2015.Per l’ipotesi che il comune continuasse adapplicare per il 2013 la TARSU in vigore peril 2012, la norma del decreto prevedeva lanecessaria copertura dei costi eventualmentenon coperti dal gettito del tributo, ponendoli acarico della fiscalità generale, e di risorsediverse dai proventi della tassa. La norma ponepertanto un divieto di far gravare la coperturadei costi eventualmente non coperti dal gettitodel tributo con le risorse provenienti dal gettitodella tassa, sicché il Comune non avrebbepotuto in ogni caso approvare, come invece èavvenuto nel caso di specie, un aumento del30% delle tariffe previste per la TARSU. Loscopo della norma è, infatti, quello di evitarecomunque qualunque possibile aumento dellaTARSU, prorogata per il 2013; con ilconseguente obbligo, per le amministrazionilocali, di reperire la provvista eventualmentenecessaria, attraverso risorse diverse derivantidalla fiscalità generale, e non dai proventidella tassa.Da ultimo, si osserva che l’applicazionedell’addizionale comunale ex E.C.A., istituitacon r.d.l. 30 novembre 1937 n. 2145, è stataabrogata a far data dal 1° gennaio 2013 dall’art.14, c. 46, del d.l. n. 201 del 2011.

Page 108: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 108 di 133

GliGliGliGli stentstentstentstent coronaricicoronaricicoronaricicoronarici sonosonosonosono soggettisoggettisoggettisoggettiall'aliquotaall'aliquotaall'aliquotaall'aliquota IVAIVAIVAIVA deldeldeldel 4%4%4%4%Agenzia delle Entrate, Risoluzione n. 72 del 3agosto 2015Il quesito, oggetto del presente interpello, vertesulla individuazione dell’esatta aliquota IVAapplicabile ai seguenti dispositivi medici: -catetere guida; - filo guida; - catetere apalloncino; - sistema di gonfiaggio; - cateteredi aspirazione.Prescindendo dalla classificazione doganaledei beni, il punto 33), prevede l’applicazionedell’aliquota IVA del 4 per cento alle cessionidi dispositivi che costituiscano “parti, pezzistaccati ed accessori esclusivamente destinati”agli apparecchi da inserire nell’organismo percompensare una deficienza o un’infermità dicui al precedente punto 30) della menzionataTabella A, parte seconda.L’operatività dell’agevolazione in commento èsubordinata alla condizione che i beni oggettodi cessione e/o importazione abbiano unaunivoca destinazione d’uso, e sianostrettamente connessi da un punto di vistameccanico e/o funzionale ai beni rientrantinella voce doganale 9019 (attuale 9021), di cuial citato punto 30).Come rilevato dalla società istante, i prodottioggetto dell’istanza sono funzionalmenteconcepiti ed esclusivamente destinatiall’impianto dello stent coronarico, ancorchéceduti singolarmente. Per le loro caratteristicheoggettive detti beni non possono avere unafunzionalità diversa da quella descritta.Peraltro, va considerata, a conferma delladestinazione “esclusiva” dei dispositivi incommento alla protesi cardiacaindividualmente impiantata, la circostanza chegli stessi, ivi compreso il sistema di gonfiaggio,al termine dell’intervento di angioplastica, nonpossono essere più utilizzati, esaurendo la lorofunzione.Alla luce delle argomentazioni sin qui svolte,tenuto conto delle specifiche tecniche e dellefinalità proprie dei dispositivi medici oggettodel presente interpello, si è dell’avviso che glistessi possano essere ricondotti tra i beni di cuial citato punto 33), della tabella A, parteseconda, del DPR 26 ottobre 1972, n. 633,trattandosi di componenti monouso essenzialied indispensabili per l’impianto dello stent

coronarico nel paziente affetto da patologiacardiaca, privi di autonoma funzionalità.

SpettaSpettaSpettaSpetta all'Ufficioall'Ufficioall'Ufficioall'Ufficio dimostratredimostratredimostratredimostratre chechechechel'operazionel'operazionel'operazionel'operazione fatturatafatturatafatturatafatturata inininin realtrealtrealtrealtàààà nonnonnonnon èèèè statastatastatastatapostapostapostaposta inininin essere.essere.essere.essere.Corte di Cassazione, sez. V, sentenza n. 16437 del5 agosto 2015.per operazioni comunque iscritte in unmeccanismo negoziale attuato allo scopo difrodare il fisco (comunemente dette "frodicarosello"), è stata oggetto di numerose, ancherecentissime, pronunce di questa Corte (cfr.Cass. 24426/2013).Nel caso in cui l'Ufficio ritenga che la fatturaconcerna operazioni oggettivamente inesistenti,cioè sia una mera espressione cartolare dioperazioni commerciali mai poste in essere daalcuno, e quindi contesti l'indebita detrazionedell'IVA e/o deduzione dei costi, ha l'onere difornire elementi probatori del fatto chel'operazione fatturata non è stata effettuata (adesempio, provando che la società emittente lafattura è una "cartiera") e a quel punto passeràsul contribuente l'onere di dimostrarel'effettiva esistenza delle operazioni contestate.

LaLaLaLa personapersonapersonapersona prepostaprepostaprepostapreposta alalalal repartorepartorepartoreparto èèèè dadadadaintendersiintendersiintendersiintendersi delegatadelegatadelegatadelegata daldaldaldal DirettoreDirettoreDirettoreDirettore dell'ufficiodell'ufficiodell'ufficiodell'ufficiolocalelocalelocalelocale dell'Agenziadell'Agenziadell'Agenziadell'Agenzia delledelledelledelle Entrate.Entrate.Entrate.Entrate.Corte di Cassazione, sez. V, sentenza n. 16436 del5 agosto 2015.Le norme vigenti riconoscono la qualità diparte processuale e conferiscono la capacità distare in giudizio all'ufficio del Ministero dellefinanze (oggi ufficio locale dell'Agenzia delleentrate) nei cui confronti è proposto il ricorso,organicamente rappresentato dal direttore o daaltra persona preposta al reparto competente,da intendersi con ciò stesso delegata in viagenerale a sostituire il direttore nellespecifiche competenze, senza necessità dispeciale procura.Di conseguenza, nel caso in cui non siacontestata la provenienza dell'atto d'appellodall'ufficio competente, questo deve ritenersiammissibile (ancorché, eventualmente, recantein calce la firma illeggibile di un funzionarioche sottoscrive in luogo del direttore titolare),finché non sia eccepita e provata la nonappartenenza del sottoscrittore all'ufficioappellante o, comunque, l'usurpazione del

Page 109: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 109 di 133

potere d'impugnare la sentenza di primo grado,dovendosi altrimenti presumere che l'attoprovenga dall'ufficio e ne esprima la volontà(v. tra le altre Cass. n. 874 del 2009 e n.13908del 2008).

L'istanzaL'istanzaL'istanzaL'istanza didididi accertamentoaccertamentoaccertamentoaccertamento conconconcon adesioneadesioneadesioneadesionesospendesospendesospendesospende iiii terminiterminiterminitermini perperperper ilililil ricorsoricorsoricorsoricorsoCorte di Cassazione, sez. V, sentenza n. 16622 del7 agosto 2015La Cassazione ha fatto salvo un ricorsoproposto dopo oltre 4 mesi e mezzo dallanotifica dell'avviso di accertamento.Risulta infatti che l'accertamento fu notificatoin data 29.12.2003, il ricorso proposto il15.5.2004, ma in "medio tempore" ilcontribuente propose in data 18.2.2004 istanzadi accertamento con adesione ex art. 6 comma2 Dlgs. 218/1997, con conseguenteattribuzione del termine di 90 gg., qualespatium deliberandi, per la proposizione delricorso.Il ricorso è stato dunque consideratotempestivo.

InInInIn assenzaassenzaassenzaassenza delledelledelledelle scritturescritturescritturescritture obbligatorie,obbligatorie,obbligatorie,obbligatorie, nonnonnonnon èèèèpossibilepossibilepossibilepossibile riconoscerericonoscerericonoscerericonoscere lalalala qualificaqualificaqualificaqualifica didididi ONLUS.ONLUS.ONLUS.ONLUS.Corte di Cassazione, sez. V, sentenza n. 16720 del12 agosto 2015.La sentenza impugnata si è dunque posta incontrasto con il principio di diritto giàaffermato in materia da questa Corte e che vain questa sede ribadito, secondo cui lasussistenza dei requisiti prescritti dall'art. 10del D. Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460 affinchéassociazioni, comitati, fondazioni, societàcooperative ed altri enti di carattere privatopossano essere qualificati come organizzazioninon lucrative di utilità sociale è funzionale allaverifica del perseguimento delle finalitàstatutarie.Ne consegue che "detti requisiti non possonoritenersi surrogabili con il concretoaccertamento della fattuale osservanza deiprecetti della norma, sia per la non equivocalettera di essa, sia per il fatto che si tratta dinorma di stretta interpretazione" (cfr. Cass. civ.sez. V 30 giugno 2011, n. 14371).

LegittimoLegittimoLegittimoLegittimo l'utilizzol'utilizzol'utilizzol'utilizzo delladelladelladella listalistalistalista Falciani.Falciani.Falciani.Falciani.Corte di Cassazione, sez. V, sentenza n. 16950 del19 agosto 2015

L'amministrazione finanziaria, nell'attività dicontrasto e accertamento dell'evasione fiscalepuò, in linea di principio, avvalersi di qualsiasielemento con valore indiziario, anche unico,con esclusione di quelli la cui inutilizzabilitàdiscenda da una specifica disposizione dellalegge tributaria o dal fatto di essere statiacquisiti in violazione di diritti fondamentali dirango costituzionale. Sono perciò utilizzabilinell'accertamento e nel contenzioso con ilcontribuente, i dati bancari acquisiti daldipendente di una banca residente all'estero eottenuti dal fisco italiano mediante glistrumenti di cooperazione comunitaria, senzache assuma rilievo l'eventuale illecitocommesso dal dipendente stesso e laviolazione dei doveri di fedeltà verso l'istitutodatore di lavoro e di riservatezza dei datibancari, che non godono di coperturacostituzionale e di tutela legale nei confrontidel fisco medesimo. Spetta al giudice di merito,in caso di rilievi avanzati dall'amministrazione,valutare se i dati in questione siano attendibili,anche attraverso il riscontro delle contestazionimosse dal contribuente

Nell'accertamentoNell'accertamentoNell'accertamentoNell'accertamento analitico-induttivoanalitico-induttivoanalitico-induttivoanalitico-induttivo ililililcontribuentecontribuentecontribuentecontribuente èèèè oneratooneratooneratoonerato dalladalladalladalla prova,prova,prova,prova, solosolosolosolodopodopodopodopo chechecheche l'amministrazionel'amministrazionel'amministrazionel'amministrazione finanziariafinanziariafinanziariafinanziaria hahahahaindicatoindicatoindicatoindicato presunzionipresunzionipresunzionipresunzioni gravi,gravi,gravi,gravi, preciseprecisepreciseprecise eeeeconcordanti.concordanti.concordanti.concordanti.Corte di Cassazione Civile, sez. V, sentenza n.16980 del 19 agosto 2015.Secondo il consolidato orientamento dellaSuprema Corte, in materia di accertamentoanalitico-induttivo ex art. 39 comma 1 Dpr600/73, deve darsi ingresso alla valutazionedella prova contraria offerta dal contribuentesolo nel caso in cui l'Ufficio abbia assoltoall'onere, sullo stesso incombente in viaprimaria, di fondare l'accertamento su elementipresuntivi dotati dei caratteri di gravità ,precisione e concordanza (Cass. 23550/2014 eCass. 9784/2010).Solo se l'accertamento sia fondato supresunzioni gravi, precise e concordanti sidetermina pertanto lo spostamento dell'oneredella prova a carico del contribuente, che,secondo i criteri generali, ne è onerato ai sensidegli artt. 2727 e ss. e 2697 c.c.

Page 110: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 110 di 133

IlIlIlIl sale-and-leasebacksale-and-leasebacksale-and-leasebacksale-and-leaseback nonnonnonnon èèèè necessariamentenecessariamentenecessariamentenecessariamenteevasioneevasioneevasioneevasione fiscale.fiscale.fiscale.fiscale.Corte di Cassazione Civile, sez. V, sentenza n.17175 del 26 agosto 2015.I Giudici territoriali ritenevano provata lafattispecie di "abuso di diritto" contestatadall'Ufficio, non ravvisando ragionieconomiche diverse dal mero risparmiod'imposta nella condotta negoziale dellasocietà, che aveva stipulato con CentroLeasing Banca s.p.a. un contratto di "sale &lease back" avente ad oggetto un beneimmobile, al solo scopo di realizzare ilvantaggio fiscale derivante dal più favorevoleregime di deduzione dei canoni di leasing,rispetto a quello previsto per le quote diammortamento del costo di acquisto del bene,deducibili per un minore importo e scaglionatein un più lungo periodo. A tale conclusione iGiudici di merito pervenivano in base allainsussistenza della prova di concrete esigenzeche giustificassero la necessità per la società diacquisire nuova liquidità, nonchè in base allacorrispondenza intercorsa con la società dileasing dalla quale emergeva che i motivi dellaoperazione erano di natura esclusivamentefiscale.Ma la Suprema Corte ha stabilito che il fattoche tale operazione comportasse anche un piùfavorevole regime fiscale della deducibilità deicosti, non è "ex se" sufficiente ad integrare lafigura dell'abuso di diritto, non essendogiuridicamente sostenibile la tesi dellaCommissione tributaria secondo cui la società,con lo schema negoziale in questione, avrebbeaggirato le norme sulle imposte sui redditi chesarebbero state applicate laddove, rimanendoproprietaria dell'immobile, avesse stipulatocon la banca un nuovo finanziamento: èappena il caso di rilevare come tale argomentoconfligge palesemente con il diritto d'impresacostituzionalmente tutelato, ed implica unaindebita invasione nella sfera delle scelteimprenditoriali che non possono esseresindacate dagli Uffici finanziari alla streguadei criteri di opportunità e convenienza, masoltanto ove le operazioni evidenzino caratteridi antieconomicità ed irrazionalità tali darichiedere una specifica giustificazione dellacondotta tenuta dalla impresa, non essendodato rinvenire nell'ordinamento tributario

norme che vincolino il soggetto imprenditore aricorrere a determinate modalità difinanziamento piuttosto che ad altre

IlIlIlIl notaionotaionotaionotaio chechecheche trattienetrattienetrattienetrattiene volutamentevolutamentevolutamentevolutamente ilililil denarodenarodenarodenaroperperperper imposteimposteimposteimposte dovutedovutedovutedovute all'erario,all'erario,all'erario,all'erario, commettecommettecommettecommetteistantaneamenteistantaneamenteistantaneamenteistantaneamente ilililil reatoreatoreatoreato didididi peculato,peculato,peculato,peculato, ancheancheancheanchesesesese successivamentesuccessivamentesuccessivamentesuccessivamente versaversaversaversa tuttotuttotuttotutto ilililil dovutodovutodovutodovuto conconconconsanzionisanzionisanzionisanzioni eeee interessi.interessi.interessi.interessi.Corte di Cassazione, Penale, sentenza n. 33879 del31 luglio 2015Un notaio era stato ritenuto condannato dallaCorte territoriale per peculato.La contestazione riguardava il mancatoversamento tempestivo all'Erario delle sommeversate dai clienti al notario a titolo d'impostaper atti di compravendita immobiliare, impostaliquidata dall'imputato in modo volutamenteirregolare ed inferiore al dovuto,successivamente richiesta, per via telematica,nel suo pagamento integrale dall'Agenzia delleEntrate ed infine effettivamente versata dalprofessionista.Tale qualificazione della condotta tiene contodella consolidata giurisprudenza di questaCorte di Cassazione secondo cui quello dipeculato è reato istantaneo (Sez. 6, sent. N.12141 del 19/12/2008, Lombardino, Rv.243054) che si consuma nel momento in cuil'agente si appropria della cosa mobile o deldenaro della P.A. di cui ha il possesso perragione del suo ufficio o dà ad essi una diversadestinazione (Sez. 1, sent. n. 19759 del01/04/2008, Simeone, Rv. 240334; Sez. 6, sent.n. 15108 del 20/02/2003, Tramarin, Rv.224573; Sez. 6, sent. N. 3021 del 17/10/1990,Caselli, Rv. 186594; Sez. 6, sent. n. 7179 del07/04/1982, La Mantia, Rv. 154697) ovverone dispone uti dominus (Sez. 6 sent. n. 43279del 15/01/2009, Pintimalli, Rv. 244992; Sez. 6,sent. n. 1256 del 03/11/2003, P.G. in proc.Bosinco ed altri, Rv. 229766).Alla luce di tale giurisprudenza e dei principiivi affermati, la condotta ascritta al ricorrentedi non avere immediatamente versatoall'Agenzia delle Entrate l'importo integraledelle imposte versategli dai clienti, da luistesso determinato in maniera corretta ma autoliquidato per via telematica in misuravolutamente inferiore al dovuto, integra senzameno il reato di cui allo art. 314 cod. pen.: da

Page 111: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 111 di 133

quel preciso momento, infatti, egli ha dispostodel denaro indebitamente, ancorchétemporaneamente, trattenuto uti dominus,lucrando - come ben evidenziato dalla Corteterritoriale - gli interessi bancari maturati sullesomme non versate, talora di importo ingente,come in un caso dell'ammontare di più di unmilione di Euro.

L'iscrizioneL'iscrizioneL'iscrizioneL'iscrizione ipotecariaipotecariaipotecariaipotecaria nonnonnonnon precedutaprecedutaprecedutapreceduta nnnnèèèè dadadadaintimazione,intimazione,intimazione,intimazione, nnnnèèèè dadadada terminetermineterminetermine perperperper osservazioniosservazioniosservazioniosservazionieeee pagamento,pagamento,pagamento,pagamento, èèèè nulla.nulla.nulla.nulla.Corte di Cassazione Civile, sez. VI-T sentenza n.17584 del 3 settembre 2015Se dunque, alla stregua del principio sub a),non può condividersi l'affermazione dellaCommissione Tributaria Regionale secondocui in materia di iscrizione ipotecariatroverebbe applicazione il disposto di cuiall'articolo 50, comma 2, DPR 602/73, devetuttavia rilevarsi che il dispositivo dellasentenza gravata risulta conforme al principiosub b), non deducendosi nel ricorso delConcessionario che l'iscrizione ipotecaria -pacificamente non preceduta dall'intimazioneex art. 50, comma 2, DPR 602/73 - sia statatuttavia preceduta da una comunicazione conassegnazione di termine di gg. 30 perpresentare osservazioni od effettuare ilpagamento. Il dispositivo della sentenzagravata va dunque confermato, mentre larelativa motivazione va corretta, ai sensidell'articolo 384, u.c., nel senso che l'iscrizioneipotecaria è nulla per violazione del diritto delcontribuente alla partecipazione alprocedimento.

L'IVAL'IVAL'IVAL'IVA suglisuglisuglisugli acquistiacquistiacquistiacquisti relativirelativirelativirelativi aaaa attivitattivitattivitattivitàààà didididiformazioneformazioneformazioneformazione finanziatafinanziatafinanziatafinanziata èèèè detraibiledetraibiledetraibiledetraibileCorte di Cassazione Civile, sez. V, sentenza n.12523 del 17 giugno 2015Reputando che le erogazioni in parola(contributi per attività di formazione finanziata)abbiano natura di mere movimentazionifinanziarie rientranti nella previsionenormativa di cui si contesta qui l'applicazione(cfr. Ris. 100/2005) il loro inquadramento aifini IVA va rettamente operato in applicazionedel richiamato art. 2, terzo comma, lett. a),D.P.R. 633/72.Ancorché si tratti di operazioni fuori campo, ildiritto alla detrazione dell'imposta — per

costante giurisprudenza della Cassazione(24426/13) e della Corte di Giustizia (Cortegiustizia Unione Europea Sez. I, Sent., 26-03-2015, n. 499/13; Corte giustizia UnioneEuropea Sez. VIII, Sent., 11-12-2014, n.590/13, Corte giustizia Unione Europea Sez.VII, Sent., 13-022014, n. 18/13) "costituisceparte integrante del meccanismo dell'IVA e, inlinea di principio, non può essere soggetto alimitazioni".Quindi la rivalsa sugli acquisti effettuati perl'esercizio delle attività di formazione nonviene in discussione, perché, come giàesattamente osservato da questa Corte(28046/09) , "nessuna norma [...] stabilisce chele operazioni effettuate utilizzando risorsegraziosamente ottenute perdano per ciò solo,ab origine, il carattere commerciale; e chel'imprenditore beneficiato di un fmanziamentoesente (recte: escluso) dall'IVA debbasopportare, senza poterla detrarre a suo tempo,l'imposta scontata su tali operazioni che di, persé, né sono esenti né sono strumentali ad altreoperazioni esenti".

LaLaLaLa prescrizioneprescrizioneprescrizioneprescrizione troppotroppotroppotroppo brevebrevebrevebreve inininin materiamateriamateriamateria didididiIVAIVAIVAIVA violaviolaviolaviola gligligligli obblighiobblighiobblighiobblighi europei.europei.europei.europei. LaLaLaLa prorogaprorogaprorogaprorogadelladelladelladella prescrizioneprescrizioneprescrizioneprescrizione nonnonnonnon èèèè unaunaunauna violazioneviolazioneviolazioneviolazione deldeldeldelprincipioprincipioprincipioprincipio "nulla"nulla"nulla"nulla poenapoenapoenapoena sinesinesinesine lege".lege".lege".lege".Corte di Giustizia Europea, Grande Sezione,sentenza dell'8 settembre 2015, C-105/14Una normativa nazionale in materia diprescrizione del reato come quella stabilita dalcombinato disposto dell’articolo 160, ultimocomma, del codice penale, come modificatodalla legge 5 dicembre 2005, n. 251 (leggeCirielli), e dell’articolo 161 di tale codice –normativa che prevedeva, all’epoca dei fatti dicui al procedimento principale, che l’attointerruttivo verificatosi nell’ambito diprocedimenti penali riguardanti frodi gravi inmateria di imposta sul valore aggiuntocomportasse il prolungamento del termine diprescrizione di solo un quarto della sua duratainiziale – è idonea a pregiudicare gli obblighiimposti agli Stati membri dall’articolo 325,paragrafi 1 e 2, TFUE nell’ipotesi in cui dettanormativa nazionale impedisca di infliggeresanzioni effettive e dissuasive in un numeroconsiderevole di casi di frode grave che ledonogli interessi finanziari dell’Unione europea, o

Page 112: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 112 di 133

in cui preveda, per i casi di frode che ledonogli interessi finanziari dello Stato membrointeressato, termini di prescrizione più lunghidi quelli previsti per i casi di frode che ledonogli interessi finanziari dell’Unione europea,circostanze che spetta al giudice nazionaleverificare. Il giudice nazionale è tenuto adisapplicare, all’occorrenza, le disposizioninazionali che abbiano per effetto di impedireallo Stato membro interessato di rispettare gliobblighi impostigli dal Trattato dell'UnioneEuropea.La proroga del termine di prescrizione e la suaimmediata applicazione non comportano unalesione dei diritti garantiti dall’articolo 7 dellaConvenzione dei Diritti dell'Uomo (CEDU),dato che tale disposizione non può essereinterpretata nel senso che osta a unallungamento dei termini di prescrizionequando i fatti addebitati non si siano ancoraprescritti [v., in tal senso, Corte eur D.U.,sentenze Coëme e a. c. Belgio, nn. 32492/96,32547/96, 32548/96, 33209/96 e 33210/96, §149, CEDU 2000- VII; Scoppola c. Italia (n.2) del 17 settembre 2009, n. 10249/03, § 110 egiurisprudenza ivi citata, e OAO NeftyanayaKompaniya Yukos c. Russia del 20 settembre2011, n. 14902/04, §§ 563, 564 e 570 egiurisprudenza ivi citata].

E'E'E'E' ammissibileammissibileammissibileammissibile ilililil ricorsoricorsoricorsoricorso allaallaallaalla CorteCorteCorteCorte deideideideiConti,Conti,Conti,Conti, aaaa istanzaistanzaistanzaistanza didididi parte,parte,parte,parte, perperperperl'accertamentol'accertamentol'accertamentol'accertamento tecnicotecnicotecnicotecnico preventivopreventivopreventivopreventivo suisuisuisui"server""server""server""server" dell'agentedell'agentedell'agentedell'agente contabilecontabilecontabilecontabile (sussistendo(sussistendo(sussistendo(sussistendoilililil fumusfumusfumusfumus boniboniboniboni jurisjurisjurisjuris eeee ilililil periculumpericulumpericulumpericulum inininin mora)mora)mora)mora)Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laRegione Lazio, sentenza n. 391 del 25 settembre2015Richiamando un precedente specifico dellastessa Corte territoriale ( sez. Lazio n.31/2015), si deve ribadire l’esistenza dellagiurisdizione della Corte dei Conti in materiadi accertamento tecnico preventivo sui"server" dell'agente contabile, rientrando nellagiurisdizione del giudice contabile, qualeautorità che normalmente giudica dellaresponsabilità contabile, le controversierelative a tutti i rapporti di dare-avereriguardanti il contratto di tesoreria, in quantoinerenti ad una tipica gestione contabile e,dunque, afferenti alla materia della contabilitàpubblica ex art. 103, comma 2, Cost.; inoltre,

la fattispecie all’esame può ascriversiall’ambito dei giudizi ad istanza di partedisciplinati dall’art. 58 del R.D. 13.8.1933,n.1038, disposizione che, per la sua ampiezza,si presenta aperta ad ipotesi nontassativamente previste, disponendo lagiurisdizione per tutti quei “giudizi adiniziativa di parte, di competenza della Cortedei conti, nei nei quali sono interessati anchepersone od enti diversi dallo Stato”.Quanto al merito del richiesto accertamento

tecnico preventivo, si rileva in via generale chela pretesa è subordinata alla presenza deirequisiti del fumus boni juris e del periculumin mora, ed ha la finalità di salvaguardare ildiritto dell’istante a conseguire la prova di unfatto o di una situazione di fronte al rischio chesi producano alterazioni irreversibili che neprecludano un successivo accertamento.Nella fattispecie concreta, invece, non solorisulta controversa la sussistenza di un fumusboni juris della pretesa, del tutto insussistentesi appalesa nella circostanza il requisito delpericulum in mora, atteso che la natura didocumento informatico dei fatti da accertarenon ne preclude un successivo accertamentonel corso del giudizio di merito, dovendosiescludere allo stato degli atti il rischioconcreto di perimento delle evidenzeinformatiche o di modifica delle stesse nelleloro qualità essenziali, tale da giustificare unprocedimento di istruzione preventiva.

LaLaLaLa conservazioneconservazioneconservazioneconservazione didididi fatturefatturefatturefatture elettronicheelettronicheelettronicheelettroniche ininininItaliaItaliaItaliaItalia pressopressopressopresso unununun terzo,terzo,terzo,terzo, nonnonnonnon èèèè oggettooggettooggettooggetto didididiparticolareparticolareparticolareparticolare comunicazionecomunicazionecomunicazionecomunicazioneAgenzia delle Entrate, risoluzione n. 81/E del 25settembre 2015Una Farmacia per la fatturazione elettronicanei confronti delle Aziende Sanitarie Locali(ASL) si avvale di apposita società avente sedein Italia.In tale processo il conservatore è il soggetto,definito dal CAD e riportato nel manuale diconservazione, il quale opera solo il processodi “conservazione elettronica” dei documentifiscali.Questi può, peraltro, coincidere con ilcontribuente, oppure può assumere la veste deldepositario (ossia di colui che gestisce lacontabilità e che, ai fini fiscali, assume

Page 113: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 113 di 133

specifiche responsabilità), o può essere unsoggetto terzo.In tale ultima ipotesi, oggetto della presenteistanza, poiché il conservatore (“elettronico”)non è il depositario delle scritture, ilcontribuente non è tenuto a farnecomunicazione mediante il modello AA9/11(essendo, in ogni caso, gli estremiidentificativi del conservatore riportatiobbligatoriamente nel manuale dellaconservazione), nel presupposto che, in caso diaccesso, i verificatori siano messi incondizione di visionare e acquisiredirettamente, presso la sede del contribuenteovvero del “depositario” delle scritturecontabili, la documentazione fiscale, compresaquella che garantisce l’autenticità ed integritàdelle fatture, al fine di verificarne la correttaconservazione. Va da sé che la mancataesibizione dei documenti sopra richiamaticomporta gli effetti previsti dagli articoli 39del D.P.R. n. 600 del 1973 e 52 del D.P.R. n.633 del 1972

LeLeLeLe unitunitunitunitàààà organizzativeorganizzativeorganizzativeorganizzative didididi unununun enteenteenteente pubblico,pubblico,pubblico,pubblico,sesesese nonnonnonnon sonosonosonosono dotatedotatedotatedotate didididi sufficientesufficientesufficientesufficiente autonomia,autonomia,autonomia,autonomia,nonnonnonnon possonopossonopossonopossono esssereesssereesssereesssere consideraticonsideraticonsideraticonsiderati soggettisoggettisoggettisoggettipassivipassivipassivipassivi autonomiautonomiautonomiautonomi aiaiaiai finifinifinifini IVA.IVA.IVA.IVA.Corte di Giustizia Europea, sentenza del 29settembre 2015, C-276/14La controversia tra il comune di Wrocław e ilministro verte sullo status fiscale, sotto ilprofilo dell’IVA, delle unità iscritte al bilanciocomunale connesse a tale comune.Dal fascicolo a disposizione della Corte risultache il comune di Wrocław svolge le missioniaffidategli in forza della legge dell’8 marzo1990 sui comuni (Dz.U. z 2001 r. nr 142, poz.1591 ze zm.) mediante 284 unità iscritte albilancio e aziende territoriali pubbliche, vale adire, in particolare, scuole, istituti culturali,ispettorati distrettuali e polizia.Desiderando ottenere una presa di posizionedel ministro affinché esso stabilisse chi, tra ilcomune e l’unità iscritta al bilancio, dovesseessere considerato soggetto passivo dell’IVAquando una siffatta unità realizza operazionisoggette ad IVA, il comune di Wrocław hapresentato presso tale ministro una domanda diinterpretazione del diritto tributario relativaalla legge sull’IVA. Secondo detto comune, il

fatto che solo il comune soddisfi il criterioprevisto all’articolo 15, paragrafi 1 e 2, dellalegge sull’IVA, relativo all’esercizio in modoautonomo di un’attività economica, deveindurre l’amministrazione tributaria a ritenereche solo il comune possa essere soggettopassivo dell’IVA per le attività economicherealizzate da una siffatta unità.Nelle sue interpretazioni individuali, ilministro ha tuttavia sostenuto che, dalmomento che vi erano unità iscritte al bilanciodel comune di Wrocław, distinte dalla strutturadel comune stesso, le quali, alla luce di criteriobiettivi, realizzavano attività economiche inmodo indipendente e in tale veste svolgevanoattività soggette ad IVA, esse dovevano essereconsiderate a loro volta soggetti passividell’IVA.Il comune di Wrocław ha quindi presentatodinanzi al Wojewódzki Sąd Administracyjnywe Wrocławiu (tribunale amministrativo diWrocław) ricorsi di annullamento di taliinterpretazioni individuali, che sono statirespinti. Tale comune ha in seguito presentatoricorso per cassazione avverso dette decisionidinanzi al Naczelny Sąd Administracyjny.Quest’ultimo, in formazione ordinaria,ritenendo che l’impugnazione sollevassequestioni serie, ha deciso di rinviare la causa auna formazione ampliata, affinché sipronunciasse sulla questionedell’assoggettabilità all’IVA di un’unitàiscritta al bilancio comunale.La Corte di Giustizia Europea (GrandeSezione) ha dichiarato che L’articolo 9,paragrafo 1, della direttiva 2006/112/CE delConsiglio, del 28 novembre 2006, relativa alsistema comune d’imposta sul valore aggiunto,dev’essere interpretato nel senso che enti didiritto pubblico, quali le unità iscritte albilancio comunale di cui al procedimentoprincipale, non possono essere qualificaticome soggetti passivi ai fini dell’imposta sulvalore aggiunto in quanto non soddisfano ilcriterio di indipendenza previsto da taledisposizione.

E'E'E'E' confermato:confermato:confermato:confermato: ilililil redditoredditoredditoreddito fondiariofondiariofondiariofondiario deglideglideglidegliimmobiliimmobiliimmobiliimmobili delledelledelledelle ASLASLASLASL nonnonnonnon subiscesubiscesubiscesubisce lalalala"trasformazione""trasformazione""trasformazione""trasformazione" inininin redditoredditoredditoreddito d'impresad'impresad'impresad'impresa aiaiaiaifinifinifinifini IRPEGIRPEGIRPEGIRPEG

Page 114: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 114 di 133

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 19601del 1 ottobre 2015E' confermato il principio, ripetutamenteaffermato dalla Suprema Corte, secondo cui"in tema di Irpeg, l'art. 88, comma secondo,lett. c), del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917dispone che l'esercizio di attività previdenziali,assistenziali e sanitarie da parte di entipubblici istituiti esclusivamente a tal fine noncostituisce esercizio di attività commerciale;pertanto, il reddito fondiario degli immobilistrumentali utilizzati in relazione a tali attivitànon subisce la "trasformazione" in redditod'impresa ex art. 40, primo comma, del d.P.R.N. 917 del 1986, con la conseguenza che ilreddito complessivo va determinatosommando i vari redditi, compresi quellifondiari, come espressamente dispone l'art.108 del d.P.R. citato" (Cass. 28176/2008; conf.,tra le altre, 17089/2009; 19138/2010;9875/2011; 3346/2013; 2512/2014).

LeLeLeLe SS.UU.SS.UU.SS.UU.SS.UU. fannofannofannofanno chiarezzachiarezzachiarezzachiarezza su:su:su:su: cartellacartellacartellacartellaesattoriale,esattoriale,esattoriale,esattoriale, ruoloruoloruoloruolo edededed estrattoestrattoestrattoestratto didididi ruolo,ruolo,ruolo,ruolo,impugnazioneimpugnazioneimpugnazioneimpugnazione eeee termini.termini.termini.termini.Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n.19704 del 2 ottobre 2015.E' ammissibile l'impugnazione della cartella(e/o del ruolo) che non sia stata (validamente)notificata e della quale il contribuente siavenuto a conoscenza attraverso l'estratto diruolo rilasciato su sua richiesta dalconcessionario, senza che a ciò sia di ostacoloil disposto dell'ultima parte del terzo commadell'art. 19 d.lgs. n. 546 del 1992, posto cheuna lettura costituzionalmente orientata di talenorma impone di ritenere che la ivi previstaimpugnabilità dell'atto precedente nonnotificato unitamente all'atto successivonotificato non costituisca l'unica possibilità difar valere l'invalidità della notifica di un attodel quale il contribuente sia comunquelegittimamente venuto a conoscenza e pertantonon escluda la possibilità di far valere taleinvalidità anche prima, nel doveroso rispettodel diritto del contribuente a non vedere senzamotivo compresso, ritardato, reso più difficileovvero più gravoso il proprio accesso allatutela giurisdizionale quando ciò non siaimposto dalla stringente necessità di garantirediritti o interessi di pari rilievo rispetto ai qualisi ponga un concreto problema di reciproca

limitazione"

QualoraQualoraQualoraQualora l'attivitl'attivitl'attivitl'attivitàààà medico-legalemedico-legalemedico-legalemedico-legale aaaa terziterziterziterzi didididiunununun medicomedicomedicomedico ASLASLASLASL èèèè occasionale,occasionale,occasionale,occasionale, nonnonnonnon serveserveserveserve lalalalafattura.fattura.fattura.fattura.Agenzia delle Entrate, Risoluzine n. 88 del 19ottobre 2015Qualora l'attività di consulenza medico-legalesia prestata in maniera occasionale, i relativionorari vanno qualificati come redditi diversi -ex articolo 67, comma 1, lettera l), del TUIR -poiché trattasi di compensi derivanti da attivitàdi lavoro autonomo non esercitateabitualmente.In quest'ultima eventualità, atteso l'esercizionon abituale, le operazioni restano escluse dalcampo di applicazione dell'IVA per carenzadel presupposto soggettivo previstodall'articolo 5 del D.P.R. n. 633 del 1972.Ne deriva che il medico dipendente, inrapporto esclusivo, dell'azienda sanitaria,qualora effettui solo in via occasionaleprestazioni medico-legali, non è obbligatoall'apertura della partita IVA né all'emissionedi fattura elettronica.In questo senso, fermo restando che lavalutazione dell'occasionalità è da effettuarecaso per caso, giova ricordare che l'iscrizionevolontaria in apposito albo professionale puòcostituire indizio di abitualità

OgniOgniOgniOgni dichiarazionedichiarazionedichiarazionedichiarazione inininin sedesedesedesede didididi verificaverificaverificaverifica fiscalefiscalefiscalefiscalepupupupuòòòò costituirecostituirecostituirecostituire unaunaunauna provaprovaprovaprova diretta,diretta,diretta,diretta, nonnonnonnonindiziaria.indiziaria.indiziaria.indiziaria.Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 20979del 16 ottobre 2015.Un ufficio dell'Agenzia delle Entrate avevaapplicato la percentuale di ricarico (20%)riportata dai verbalizzanti in sede di ispezione,ma ciò aveva fatto perché era stata concordatain contraddittorio con la parte nel corso dellaverifica fiscale.La Suprema Corte ha affermato quindi chevale, pertanto, il principio logico-giuridico chel'accettazione da parte del contribuente, incontraddittorio con i verbalizzanti, di una datapercentuale di ricarico può essere apprezzatacome confessione stragiudiziale risultanteproprio dal processo verbale sottoscritto e,quindi, tale da legittimare l'accertamentodell'ufficio (Cass. 5628/1990 e 1286/2004).Così come ogni dichiarazione del legale

Page 115: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 115 di 133

rappresentante può costituire prova non giàindiziaria, ma diretta del maggior imponibileeventualmente accertato nei confronti dellasocietà, non bisognevole, come tale, diulteriori riscontri (Cass. 28316/2005,9320/2003, 7964/1999).

NegliNegliNegliNegli entientientienti statali,statali,statali,statali, gligligligli attiattiattiatti soggettisoggettisoggettisoggetti aaaa controllocontrollocontrollocontrollopreventivo,preventivo,preventivo,preventivo, sesesese nonnonnonnon inviatiinviatiinviatiinviati allaallaallaalla Ragioneria,Ragioneria,Ragioneria,Ragioneria,nonnonnonnon acquistanoacquistanoacquistanoacquistano efficaciaefficaciaefficaciaefficacia eeee nonnonnonnon sonosonosonosonoeseguibilieseguibilieseguibilieseguibili gligligligli ordiniordiniordiniordini didididi pagamento.pagamento.pagamento.pagamento.Corte dei Conti, sezione di controllo per l'EmiliaRomagna, deliberazione n. 138/2015/SUCCQualora gli atti di cottimo soggetti al controllopreventivo ex art.5, comma 2, deld.lgs.123/2011, non siano inviati allacompetente Ragioneria territoriale dello Stato(art.8, comma 1), non acquisiranno alcunaefficacia, subordinata alle modalità proceduralidefinite dagli artt.8-10 del decretosummenzionato. Non saranno, pertanto,eseguibili gli ordini di pagamento che sifondano sull’efficacia di questi.

NelleNelleNelleNelle sentenzesentenzesentenzesentenze produttiveproduttiveproduttiveproduttive deglideglideglidegli effettieffettieffettieffetti didididicontratto,contratto,contratto,contratto, ilililil pagamentopagamentopagamentopagamento deldeldeldel prezzoprezzoprezzoprezzo èèèèirrilevanteirrilevanteirrilevanteirrilevante aiaiaiai finifinifinifini dell'impostadell'impostadell'impostadell'imposta didididi registroregistroregistroregistroCorte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 21625del 23 ottobre 2015Nelle sentenze produttive degli effetti dicontratto non concluso, traslativo dellaproprietà di immobile, ex art. 2932 cod. civ., lacondizione del pagamento del prezzo deveritenersi non apposta in quanto meramente po -testativa. Infatti è dirimente a tale proposito laconsiderazione che la controprestazionecostituita dal pagamento del prezzo da partedell'acquirente che ha agito ex art. 2932 c.c. ègià stata seriamente offerta nell'ambito divalutazioni di convenienza già operatedall'acquirente all'atto dell'introduzione delgiudizio ex art. 2932 c.c., comma 2, e pertantoil pagamento del prezzo è circostanza chedipende in senso giuridico esclusivamentedalla volontà dell'acquirente che si è giàmanifestata in tal senso.Dunque in materia di imposta di registro, lasentenza che, ai sensi dell'art. 2932 cod. civ.,abbia disposto il trasferimento di un immobilein favore del promissario acquirente,subordinatamente al pagamento da parte suadel corrispettivo pattuito, è di per sè soggetta

ad imposta proporzionale e non in misura fissa,in quanto è applicabile il D.P.R. 26 aprile 1986,n. 131, art. 27, comma 3, alla stregua del qualenon sono considerati sottoposti a condizionesospensiva gli atti sottoposti a condizione chene fanno dipendere gli effetti dalla meravolontà dell'acquirente ( cfr., in tal senso, Cass.n. 16818 del 24/07/2014, Cass. n. 8544 del11/04/2014,Cass. n. 6116 del 16/03/2011).Per le ragioni testé esposte reputa il collegio didoversi discostare da due diversi recentipronunciamenti della corte di legittimità ( Cass.n. 9097 del 06/06/2012 e Cass. n. 18180 del26/07/2013 )

LeLeLeLe spesespesespesespese qualificabiliqualificabiliqualificabiliqualificabili comecomecomecome investimentoinvestimentoinvestimentoinvestimentosonosonosonosono quellequellequellequelle tassativamentetassativamentetassativamentetassativamente elencateelencateelencateelencatedalldalldalldall’’’’art.3,art.3,art.3,art.3, commacommacommacomma 18,18,18,18, leggeleggeleggelegge n.350n.350n.350n.350Corte dei conti, Sezione di controllo per laRegione siciliana, Deliberazione n.318/2015/PARCon riguardo al significato da attribuire altermine investimento all’interno delladisposizione costituzionale citata, si sono giàautorevolmente espresse le Sezioni Riunitedella Corte in sede di controllo con ladeliberazione n. 25/CONTR./2011, chiamate adirimere una questione di massima e, in talsenso, hanno fatto riferimento all’art. 3 dellalegge 24 dicembre 2003, n. 350 (recante“disposizioni per la formazione del bilancioannuale e pluriennale dello Stato – leggefinanziaria 2004”) che, al comma 18, individua,attraverso un apposito elenco (dalla lett. “a”alla lettera “i”), le operazioni economiche che«ai fini del rispetto dell’obbligo del pareggioeconomico dei bilanci costituisconoinvestimenti».Tale elencazione si basa su una nozione diinvestimento che considera tutti i casi in cuidalla spesa assunta dall’ente derivi un aumentodi valore del patrimonio immobiliare omobiliare.In una parola, un aumento della “ricchezza”dell’ente stesso, che si ripercuote non solosull’esercizio corrente, ma anche su quellifuturi, proprio per giustificare il perdurare, neltempo, degli effetti dell’indebitamento.Le Sezioni Riunite, nella citata pronuncia, afronte del carattere tassativo dell’elencazionedi cui all’art.3, comma 18, legge n.350 citata,hanno ritenuto precluso il ricorso all’analogia

Page 116: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 116 di 133

al fine di ricomprendere le spese di cui trattasinella fattispecie regolata dall’art.3, comma 18,lettera i) della legge n.350/2003.

L'avvisoL'avvisoL'avvisoL'avviso didididi accertamentoaccertamentoaccertamentoaccertamento èèèè nullonullonullonullo sesesesel'Amministrazionel'Amministrazionel'Amministrazionel'Amministrazione nonnonnonnon dimostradimostradimostradimostra ilililil correttocorrettocorrettocorrettoesercizioesercizioesercizioesercizio deldeldeldel poterepoterepoterepotere sostitutivo.sostitutivo.sostitutivo.sostitutivo.Corte di Cassazione, sez. V, sentenza n. 24492 del2 dicembre 2015.L'avviso di accertamento è nullo, ai sensi deld.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, art. 42, senon reca la sottoscrizione del capo dell'ufficioo di altro impiegato della carriera direttiva dalui delegato. Se la sottoscrizione non è quelladel capo dell'ufficio titolare ma di unfunzionario della carriera direttiva incombeall'Amministrazione dimostrare, in caso dicontestazione, l'esercizio del potere sostitutivoda parte del sottoscrittore o la presenza delladelega del titolare dell'ufficio. Fermi, infatti, icasi di sostituzione e reggenza di cui al D.P.R.8 maggio 1987, n. 266, art. 20, comma 1, lett.a) e b), è espressamente richiesta la delega asottoscrivere: il solo possesso della qualificanon abilita il funzionario, ancorché dellacarriera direttiva, alla sottoscrizione, dovendoil potere di organizzazione essere in concretoriferibile al capo dell'ufficio (Cass. 10novembre 2000, n. 14626)

IlIlIlIl controllocontrollocontrollocontrollo collaborativocollaborativocollaborativocollaborativo delladelladelladella CorteCorteCorteCorte deideideideiConti,Conti,Conti,Conti, pupupupuòòòò terminare,terminare,terminare,terminare, purpurpurpur inininin assenzaassenzaassenzaassenza didididisquilibrisquilibrisquilibrisquilibri finanziari,finanziari,finanziari,finanziari, ancheancheancheanche conconconcon unaunaunaunadelibera-segnalazionedelibera-segnalazionedelibera-segnalazionedelibera-segnalazione allaallaallaalla localelocalelocalelocale ProcuraProcuraProcuraProcuraerariale.erariale.erariale.erariale.Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo peril Molise, deliberazione n.186/2015/PRSENel rendiconto 2013 di un ente locale la Cortedei Conti ha rinvenuto mere irregolarità ocriticità da segnalare al Consiglio comunale, inparticolare: il superamento dei limiti di spesaper studi ed incarichi di consulenza (nonsuperiore al 20% della spesa sostenutanell'anno 2009) ex art.6 comma 7 D.L.n.78/2010 e per personale a tempo determinatoo convenzioni ovvero contratti dicollaborazione coordinata e continuativa (50%della spesa sostenuta per il 2009 o, in assenzadi impegni nel predetto anno, della mediasostenuta per le stesse finalità nel triennio2007/2009) ex art.9 comma 28 del D.L.n.78/2010. La violazione delle predette

disposizioni e, comunque, del limitecomplessivo delle spese sottoposte al regimevincolistico di cui al D.L.n.78/2010 (il cuirispetto avrebbe invece consentito losforamento delle singole voci di spesa: CorteCost. n.139/2012) costituisce, per espressaprevisione di legge, illecito disciplinare edetermina responsabilità erariale; la presenzadi partecipazioni in organismi in perdita inalmeno uno degli ultimi tre esercizi; laviolazione del divieto di conferire incarichi diconsulenza in materia informatica ex art.1,comma 146 della L. n.228/2012, ammissibilisolo in casi eccezionali, adeguatamentemotivati, in cui occorra provvedere allasoluzione di problemi specifici connessi alfunzionamento dei sistemi informatici; lamancata adozione del piano della performancedi cui all’art.10 del D.Lgs. n.150/2009.Il Collegio, in relazione alle predette criticitàrammenta che il rispetto dei suddetti limiti dispesa costituisce un principio dicoordinamento della finanza pubblica, al qualegli enti debbono dare concreta attuazione,senza alcuna possibilità di deroga.La valutazione degli elementi documentaliacquisiti durante la disposta integrazioneistruttoria nel contraddittorio con l’Organointerno di revisione e con il rappresentantelegale dell’Amministrazione, non hacomportato l'accertamento, da parte di questaSezione, di squilibri economico-finanziari,della mancata copertura di spese, dellaviolazione di norme finalizzate a garantire laregolarità della gestione finanziaria, o delmancato rispetto degli obiettivi posti con ilpatto di stabilità ai sensi del comma 3 dell’art.148 bis del D.Lgs. n. 267/2000.Invero, attese le caratteristiche e la natura“collaborativa” che detto controllo rivestesecondo la previsione legislativa richiamatanel preambolo (L.14/1/1994, n.20 e L.5/6/2003,n.131) ed i più generali principi di buonaamministrazione (art.97 Cost.), ma anche allaluce della recente giurisprudenzacostituzionale (C. Cost., n.29/1995 en.179/2007), è agevole ritenere che il controlloin questione, in quanto finalizzato alla verificadel rispetto delle regole giuridico-contabili chepresiedono alla sana gestione finanziaria, siestrinseca anche attraverso le forme della

Page 117: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 117 di 133

delibera-segnalazione contenente le riscontrateirregolarità.Dato che la violazione dei suddetti limiti dispesa può configurare ipotesi di responsabilitàamministrativa per danno nei confronti dicoloro che hanno adottato i provvedimenti, siimpone la trasmissione della presentepronuncia alla locale Procura erariale.

InInInIn casocasocasocaso ilililil dirigentedirigentedirigentedirigente diadiadiadia comunquecomunquecomunquecomunque seguitoseguitoseguitoseguito alalalalprovvedimento,provvedimento,provvedimento,provvedimento, ilililil rilievorilievorilievorilievo dell'organodell'organodell'organodell'organo didididicontrollo,controllo,controllo,controllo, significasignificasignificasignifica chechecheche ilililil rilievorilievorilievorilievo nonnonnonnon èèèè statostatostatostatorecepito.recepito.recepito.recepito.Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controlloper la Lombardia, deliberazione n.222/2015/SUCCNel caso di specie, il dirigente responsabile,ricevute le osservazioni dell’Ufficio dicontrollo, non ha disposto “di dare comunqueseguito al provvedimento” adottato; ha tuttaviariesercitato il proprio potere emettendo un attosostanzialmente riproduttivo dell’attoprecedente, oggetto di osservazione.Al riguardo la Sezione osserva come talecomportamento si riveli comunque idoneo – invirtù del generale principio della strumentalitàdelle forme rispetto allo scopo perseguito (cfr.fra le ultime Cassazione civile, sez. III, 30gennaio 2014, n. 2076; Consiglio di Stato, sez.V, 15 febbraio 2013, n. 936) – a radicare ilpresente giudizio, dato che un tale rieserciziodel potere a fronte dei rilievi della ragioneriaterritoriale altro non significa, in unaprospettiva sostanziale, che l’affermazionedella volontà di mantener fermo l’attomedesimo, ovvero che questo possa esplicarela sua naturale funzione di operare,“provvedendo”, una modificazione definitivadella realtà giuridica.

NegliNegliNegliNegli accertamentiaccertamentiaccertamentiaccertamenti aaaa tavolinotavolinotavolinotavolino eeee susususu tributitributitributitributinonnonnonnon armonizzati,armonizzati,armonizzati,armonizzati, nonnonnonnon èèèè necessarionecessarionecessarionecessario ililililcontraddittoriocontraddittoriocontraddittoriocontraddittorio endoprocedimentaleendoprocedimentaleendoprocedimentaleendoprocedimentaleCorte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n.24823 del 9 dicembreDifferentemente dal diritto dell'Unioneeuropea, il diritto nazionale, allo stato dellalegislazione, non pone in capoall'Amministrazione fiscale che si accinga adadottare un provvedimento lesivo dei diritti delcontribuente, in assenza di specificaprescrizione, un generalizzato obbligo di

contraddittorio endoprocedimentale,comportante, in caso di violazione, l'invaliditàdell'atto. Ne consegue che, in tema di tributi"non armonizzati", l'obbligodell'Amministrazione di attivare ilcontraddittorio endoprocedimentale, penal'invalidità dell'atto, sussiste esclusivamente inrelazione alle ipotesi, per le quali siffattoobbligo risulti specificamente sancito; mentrein tema di tributi "armonizzati", avendo luogola diretta applicazione del diritto dell'Unione,la violazione dell'obbligo del contraddittorioendoprocedimentale da partedell'Amministrazione comporta in ogni caso,anche in campo tributario, l'invalidità dell'atto,purché, in giudizio, il contribuente assolval'onere di enunciare in concreto le ragioni cheavrebbe potuto far valere, qualora ilcontraddittorio fosse stato tempestivamenteattivato, e che l'opposizione di dette ragioni(valutate con riferimento al momento delmancato contraddittorio), si riveli nonpuramente pretestuosa e tale da configurare, inrelazione al canone generale di correttezza ebuona fede ed al principio di lealtà processuale,sviamento dello strumento difensivo rispettoalla finalità di corretta tutela dell'interessesostanziale, per le quali è stato predisposto".

E'E'E'E' incostituzionaleincostituzionaleincostituzionaleincostituzionale ilililil bloccobloccobloccoblocco delledelledelledelle assunzioniassunzioniassunzioniassunzioniperperperper mancatomancatomancatomancato rispettorispettorispettorispetto deideideidei tempitempitempitempi didididipagamento.pagamento.pagamento.pagamento.Corte Costituzionale, sentenza n. 272 del 22dicembre 2015L’art. 41, comma 2, del d.l. n. 66 del 2014, làdove prevede che qualsiasi violazione deitempi medi di pagamento da parte diun’amministrazione debitrice, a prescinderedall’entità dell’inadempimento e dalle suecause, sia sanzionata con una misura a suavolta rigida e senza eccezioni come il bloccototale delle assunzioni per l’amministrazioneinadempiente (con l’unica esclusione degli entidel Servizio sanitario nazionale e dei casi dicui all’art. 4, comma 1, e all’art. 6, comma 7,del già citato d.l. n. 78 del 2015), non supera iltest di proporzionalità, il quale «richiede divalutare se la norma oggetto di scrutinio, conla misura e le modalità di applicazione stabilite,sia necessaria e idonea al conseguimento diobiettivi legittimamente perseguiti, in quanto,

Page 118: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 118 di 133

tra più misure appropriate, prescriva quellameno restrittiva dei diritti a confronto estabilisca oneri non sproporzionati rispetto alperseguimento di detti obiettivi» (sentenza n. 1del 2014).La violazione della proporzionalità simanifesta innanzitutto nell’inidoneità dellaprevisione a raggiungere i fini che persegue. Ilmeccanismo predisposto dall’art. 41, comma 2,del d.l. n. 66 del 2014, infatti, non appare diper se stesso sempre idoneo a far sì che leamministrazioni pubbliche paghinotempestivamente i loro debiti e non costituiscequindi un adeguato deterrente alla loroinadempienza.Il blocco delle assunzioni, colpendoindistintamente ogni violazione dei tempi medidi pagamento, può investire amministrazioniche, nell’anno di riferimento, siano state inritardo con il pagamento dei loro debiti percause legate a fattori ad esse non imputabili.Nel caso degli enti territoriali, in particolare, ilritardato pagamento dei debiti potrebbedipendere dal mancato trasferimento di risorseda parte di altri soggetti o dai vincoli relativi alpatto di stabilità. Il possibile rilievo delmancato trasferimento delle risorse ai fini deltempestivo pagamento dei debiti è confermatodal fatto che lo stesso d.l. n. 66 del 2014contiene una disposizione (l’art. 44) che, al«fine di agevolare il rispetto dei tempi dipagamento di cui al decreto legislativo 9ottobre 2002, n. 231», regola i «Tempi dierogazione dei trasferimenti fra pubblicheamministrazioni». Quanto al patto di stabilità,si può osservare che il decreto-legge 8 aprile2013, n. 35 (Disposizioni urgenti per ilpagamento dei debiti scaduti della pubblicaamministrazione, per il riequilibrio finanziariodegli enti territoriali, nonché in materia diversamento di tributi degli enti locali),convertito, con modificazioni, dall’art. 1,comma 1, della legge 6 giugno 2013, n. 64, hacercato di far fronte al problema delpagamento dei debiti scaduti delleamministrazioni pubbliche prevedendo, fral’altro, «l’allentamento del patto di stabilitàinterno» (sentenza n. 181 del 2015).La mancata considerazione della causa delritardo, al quale consegue automaticamentel’applicazione della sanzione prevista dalla

legge, rende ipotetica e, in definitiva, aleatorial’idoneità della norma a conseguire la suafinalità, dal momento che, nei casi in cui ilritardo non fosse superabile con un’attivitàrimessa alle scelte di azione e diorganizzazione proprie dell’ente pubblico, laminaccia del blocco delle assunzioni o la suaconcretizzazione non potrebbe sortire l’effettoauspicato.La previsione impugnata non supera il test diproporzionalità nemmeno da un altro punto divista, e anche volendosi limitare a considerarel’ipotesi del ritardo dipendente da disfunzionie negligenze dell’ente nella gestione delleprocedure di pagamento. La rigidità dellaprevisione, sia sul versante dellaindividuazione della violazione (senzadifferenziazione fra le ipotesi di superamentominimo dei tempi medi prescritti e le altre), siasu quello delle sue conseguenze (la sanzione èin ogni caso il blocco totale), porta a ritenere,infatti, che l’obiettivo perseguito potesseessere raggiunto con un sacrificio minore – piùprecisamente con un sacrificioopportunamente graduato – degli interessicostituzionalmente protetti, per quanto quispecificamente rileva, delle regioni e dellerelative comunità.In questo stesso contesto non può esseretrascurato nemmeno il fatto che la norma nontiene conto della situazione dell’ente pubblicodal punto di vista della dotazione di personale.A seconda di tale situazione, l’afflittività dellasanzione in essa prevista può variareimprevedibilmente e risultare eccessiva (e,dunque, sproporzionata) proprio per quelleregioni che, negli ultimi anni, hanno ridotto lapropria spesa per il personale, in ottemperanzaai vincoli posti dal legislatore statale.Per tutto quanto esposto, l’art. 41, comma 2,del d.l. n. 66 del 2014 si pone, sotto vari profili,in contrasto con il principio di proporzionalitàricavabile dall’art. 3, primo comma, Cost., etale violazione si risolve in una illegittimacompressione dell’autonomia regionale inmateria di organizzazione amministrativa,spettante alla competenza regionale piena (art.117, quarto comma, Cost.).

Page 119: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 119 di 133

AltroAltroAltroAltro

LaLaLaLa P.A.P.A.P.A.P.A. pupupupuòòòò essereessereessereessere condannatacondannatacondannatacondannata allealleallealle spesespesespesespeseperperperper soccombenza,soccombenza,soccombenza,soccombenza, ancheancheancheanche inininin casocasocasocaso didididi mancatamancatamancatamancatacostituzionecostituzionecostituzionecostituzione inininin giudizio.giudizio.giudizio.giudizio.Corte di Cassazione Civile, Sez. 6 sent. n. 373 del13 gennaio 2015Non può avere rilievo alcuno, ai finidell'applicazione della disciplina di condannaalle spese per soccombenza, la circostanza chela parte che ha dato causa al processo abbiapoi omesso di costituirsi in esso e comunque didispiegare attività difensiva, condotta allaquale va attribuita valenza totalmente neutrasiccome inidonea a costituire indice diesclusione del dissenso e addirittura diadesione all'avversa richiesta (in termini ancheCass. Sez. 3, Sentenza n. 4485 del 28/03/2001),e che anzi può semmai considerarsiespressione di mera indifferenza rispetto alleragioni di economia che dovrebbero indurre leparti (specie quelle pubbliche) all'adozione diogni cautela utile ad evitare inutili dispendi dienergia processuale.

IlIlIlIl dannodannodannodanno dadadada violazioneviolazioneviolazioneviolazione delladelladelladella privacyprivacyprivacyprivacy devedevedevedeveessereessereessereessere provatoprovatoprovatoprovato perperperper essereessereessereessere risarcibile,risarcibile,risarcibile,risarcibile, aaaa nunununulllllalalalarilevandorilevandorilevandorilevando un'eventualeun'eventualeun'eventualeun'eventuale condannacondannacondannacondanna penalepenalepenalepenaleCorte di Cassazione Civile, Sez. III, sentenza n.824 del 20 gennaio 2015Il danno ex art.2059 cc - pur quando siaespressamente dichiarato risarcibile dalla legge,come accade con l'articolo 15 d.lvo 196/03 - siatteggia in ogni caso quale danno-conseguenza(SSUU 26972/3/4/5 del 2008); così da nonpotersi ritenere in re ipsa, richiedendo invecela comprovata sussistenza dei caratteri generalidella gravità della lesione e della apprezzabileserietà, comunque valutata sul metro dei diritticostituzionali inviolabili, del pregiudizio di cuisi chieda il risarcimento (tra le altre, da ultimo,Cass. n. 15240 del 3 luglio 2014; Cass. n.17974 del 14 agosto 2014). Alla luce di taliparametri - costituenti il punto di equilibriocostituzionale tra il dovere di protezionesolidarietà verso la vittima dell'illecito ed ilgenerale dover di tolleranza nei rapporti diconvivenza sociale - il risarcimento del dannonon patrimoniale non può pertanto derivaredalla mera violazione delle prescrizioni di cuiagli artt. 11-15 d.lvo 196/03 e 2050 cod.civ.,

sebbene comportante l'ingiustificata lesionedel diritto fondamentale alla protezione deidati personali; ma richiede che tale violazioneabbia determinato in concreto una

IlIlIlIl pubblicopubblicopubblicopubblico ufficialeufficialeufficialeufficiale chechecheche hahahaha falsificatofalsificatofalsificatofalsificato ununununattoattoattoatto nonnonnonnon pupupupuòòòò invocareinvocareinvocareinvocare lalalala scriminantescriminantescriminantescriminantedell'eserciziodell'eserciziodell'eserciziodell'esercizio deldeldeldel dirittodirittodirittodiritto didididi nonnonnonnon accusareaccusareaccusareaccusare sesesesestesso.stesso.stesso.stesso.Corte di Cassazione, Penale Sez. VI, sent. n.11640 del 26 febbraio 2015Per tutte, le sentenze della stessa Quintasezione di questa Corte, numero 3557/2008,8252/2010, 8579/2011 e 38085/2010, ilprincipio di diritto affermato, che questasezione condivide, può essere massimato neiseguenti termini : in tema di falso in attopubblico, il pubblico ufficiale estensoredell'atto (nella specie, un verbale di arresto)non può invocare la scriminante dell'eserciziodel diritto (art. 51 cod. pen.), "sub specie" delprincipio "nemo tenetur se detegere", per avereattestato il falso al fine di non fare emergere lapropria penale responsabilità in ordineall'episodio in esso rappresentato, non potendola finalità probatoria dell'atto pubblico esseresacrificata all'interesse del singolo di sottrarsialle conseguenze di un delitto.

AlleAlleAlleAlle SezioniSezioniSezioniSezioni UniteUniteUniteUnite l'interpretazionel'interpretazionel'interpretazionel'interpretazione deldeldeldelprincipioprincipioprincipioprincipio "compensatio"compensatio"compensatio"compensatio lucrilucrilucrilucri cumcumcumcum damno"damno"damno"damno"Corte di Cassazione, Civile Sez. 3 ord. n. 4447 del5 marzo 2015Successivamente alla sentenza n. 13537 del2014, altra sentenza di questa Sezione (n.20548 del 30 settembre 2014) ha ribadito ildiverso principio (così massimato): «In temadi risarcimento del danno da illecito, ilprincipio della "compensatio lucri cumdamno" trova applicazione unicamente quandosia il pregiudizio che l'incremento patrimonialesiano conseguenza del medesimo fatto illecito,sicché non può essere detratto quanto giàpercepito dal danneggiato a titolo di pensionedi inabilità o di reversibilità, ovvero a titolo diassegni, di equo indennizzo o di qualsiasi altraspeciale erogazione connessa alla morte oall'invalidità, trattandosi di attribuzioni che sifondano su un titolo diverso dall'atto illecito enon hanno finalità risarcitorie».In siffatto contesto, si rende quindi opportunoinvestire le Sezioni Unite della risoluzione del

Page 120: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 120 di 133

contrasto sopra evidenziato, concernente laportata del principio della cd. compensatiolucri cum damno nell'ambito delleconseguenze risarcitorie da fatto illecito, nellaspecie rilevante, segnatamente, in relazionealla limitazione del diritto al risarcimento deldanno della vittima (o dei suoi aventi causa),in funzione del quale diritto l'assicuratoresociale/ente previdenziale può esercitarel'azione di surrogazione ad esso spettante (nelcaso all'esame, secondo il diritto tedesco) neiconfronti del responsabile civile.

Nell'illecitoNell'illecitoNell'illecitoNell'illecito trattamentotrattamentotrattamentotrattamento deideideidei dati,dati,dati,dati, ilililil reatoreatoreatoreato c'c'c'c'èèèèsolosolosolosolo sesesese c'c'c'c'èèèè nocumento,nocumento,nocumento,nocumento, che,che,che,che, tuttaviatuttaviatuttaviatuttavia èèèèconcettoconcettoconcettoconcetto pipipipiùùùù ampioampioampioampio didididi danno.danno.danno.danno.Corte di Cassazione, Penale, sez. 3 num.10485/2015Nel reato di illecito trattamento di datipersonali di cui all'art. 167 del decretolegislativo 30 giugno 2003, n. 196 il"nocumento" per la persona offesa, che nellafattispecie previgente si configurava comecircostanza aggravante, e che oggi costituisceelemento essenziale del reato (cfr. sez. 3Sentenza n. 38406 del 9.7.2008, Fallani) o,secondo altro orientamento, condizioneobiettiva di punibilità (Sez. 3, Ordinanza n.7504 del 16/07/2013 Ud. dep. 18/02/2014 Rv.259261; Sez. 3, Sentenza n. 17215 del17/02/2011 Ud. dep. 04/05/2011 Rv. 249991)rende la figura criminosa inquadrabile dellacategoria dei reati di danno e non (più) di meropericolo. E' stato precisato altresì (cfr. Sez. 5,Sentenza n. 44940 del 28/09/2011 Ud. dep.02/12/2011 Rv. 251449, in motivazione) che ilconcetto di nocumento è ben più ampio diquello di danno, volendo esso abbracciarequalsiasi effetto pregiudizievole che possaconseguire alla arbitraria condotta invasivaaltrui. Nel richiedere appunto il nocumento, lalegge vuole escludere dalla sfera delpenalmente rilevante quelle condotte, pureintrusive, che tuttavia siano rimaste del tuttoirrilevanti nelle loro conseguenze. Ora, nelcaso di specie, la Corte d'Appello di Cataniaha affermato l'esistenza del nocumentodesumendolo non solo dalla segnalazione deinominativi alla Centrale Rischi ma anche, einnanzitutto, dall'addebito delle somme allepersone offese, fonte di danno patrimoniale.

InInInIn tematematematema didididi reatoreatoreatoreato didididi abusoabusoabusoabuso d'ufficio,d'ufficio,d'ufficio,d'ufficio, lalalalamedesimamedesimamedesimamedesima violazioneviolazioneviolazioneviolazione deldeldeldel regolamentoregolamentoregolamentoregolamento pupupupuòòòòintegrareintegrareintegrareintegrare siasiasiasia lalalala condottacondottacondottacondotta ingiusta,ingiusta,ingiusta,ingiusta, siasiasiasial'ingiustol'ingiustol'ingiustol'ingiusto vantaggio,vantaggio,vantaggio,vantaggio, laddovaladdovaladdovaladdova vivivivi siasiasiasial'accrescimentol'accrescimentol'accrescimentol'accrescimento patrimonialepatrimonialepatrimonialepatrimonialeCorte di Cassazione Penale, Sezione 6, sentenza n.11394 2015Se e' vero che ai fini dell'integrazione del reatodi abuso d'ufficio (art.323 cod. pen.) ènecessario che sussista la cosiddetta doppiaingiustizia, nel senso che ingiusta deve esserela condotta, in quanto connotata da violazionedi legge, ed ingiusto deve essere l'evento divantaggio patrimoniale, in quanto nonspettante in base al diritto oggettivo regolantela materia, cosicche' occorre una distintavalutazione in proposito, non potendosi fardiscendere l'ingiustizia del vantaggioconseguito dalla illegittimità del mezzoutilizzato e quindi dalla accertata esistenzadell'illegittimità della condotta (ex multis, Sez.6, 27.6.2006, Moro), cio' non significa chel'ingiustizia del vantaggio debbanecessariamente derivare da una violazione diregolamento diversa ed autonoma da quellache ha caratterizzato l'illegittimita' dellacondotta, laddove l'accrescimento della sferapatrimoniale del privato debba comunqueconsiderarsi, ad esito della distinta valutazionedi cui sopra, conseguito in modo contrario aldiritto.Nel caso di specie la contrarieta' a diritto delvantaggio patrimoniale acquisito dal soggettoprescelto deriva dall'ottenimento econseguente svolgimento dell'incaricodirigenziale in mancanza della necessariaqualificazione professionale, in tal modoessendo stata dimostrata - con autonomoaccertamento - l'inidoneita' del soggettovincitore a svolgere la funzione assegnatagli.

L'accessoL'accessoL'accessoL'accesso abusivoabusivoabusivoabusivo alalalal sistemasistemasistemasistema informaticoinformaticoinformaticoinformatico sisisisirealizzarealizzarealizzarealizza solosolosolosolo quandoquandoquandoquando vengonovengonovengonovengono violateviolateviolateviolate leleleleprescrizioniprescrizioniprescrizioniprescrizioni impartiteimpartiteimpartiteimpartite daldaldaldal titolaretitolaretitolaretitolare deldeldeldelsistemasistemasistemasistemaCorte di Cassazione Penale, Sezione 5, sentenza n.10083/2015Già le Sezioni Unite della Suprema Corte(S.U., n. 4694/12 del 27 ottobre 2011, Casani)nel comporre il contrasto (primo orientamentoex multis, Sez. 5, n. 12732 del 7 novembre

Page 121: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 121 di 133

2000, Zara; Sez. 5, n. 37322 in data 8 luglio2008, Bassani; Sez. 5, n. 1727 del 30settembre 2008, Romano, e dall'altra parte Sez.5, n. 2534 dei 20 dicembre 2007, Migliazzo;Sez. 5, n. 26797 del 29 maggio 2008, Scimmia;Sez. 6, n. 3290 in data 8 ottobre 2008,Peparaio) hanno sottolineato che la questionenon può essere riguardata sotto il profilo dellefinalità perseguite da colui che accede o simantiene nel sistema, in quanto la volontà deltitolare del diritto di escluderlo si connettesoltanto al dato oggettivo della permanenzadell'agente nel sistema informatico. Ciò cherileva è, quindi, il profilo oggettivodell'accesso e del trattenimento nel sistemainformatico da parte di un soggetto che nonpuò ritenersi autorizzato ad accedervi ed apermanervi sia quando violi i limiti risultantidal complesso delle prescrizioni impartite daltitolare del sistema, sia quando ponga in essereoperazioni ontologicamente diverse da quelledi cui egli è incaricato ed in relazione allequali l'accesso era a lui consentito. Il dissensodel dominus foci non viene, quindi, desuntodalla finalità che anima la condotta dell'agente,bensì dalla oggettiva violazione delledisposizioni del titolare in ordine all'uso delsistema.

IlIlIlIl dannodannodannodanno all'immagineall'immagineall'immagineall'immagine delladelladelladella P.A.P.A.P.A.P.A. sisisisi pupupupuòòòò farfarfarfarvalerevalerevalerevalere solosolosolosolo inininin casocasocasocaso didididi reatireatireatireati deideideidei pubblicipubblicipubblicipubbliciufficialiufficialiufficialiufficiali controcontrocontrocontro lalalala P.A.P.A.P.A.P.A.Corte dei Conti, Sezioni Riunite in SedeGiurisdizionale, sentenza n. 8 del 19 marzo 2015E' certamente degno di nota che la prima voltain cui viene ammessa, per diritto positivo, unarisarcibilità di danno all’immagine per laPubblica Amministrazione collegata afattispecie criminose, il legislatore abbiavoluto circoscrivere tali reati ai soli delittiprevisti dagli artt. 314 e ss. c.p. e non ad altri,come pure, in tale specifica occasione, avrebbepotuto fare.Tale scelta del legislatore, intervenuta per laprima volta in rapporti tanto delicati qualiquelli tra azione del P.M. contabile e reatipenali in punto di danno all’immagine allaPubblica Amministrazione (sino ad allora neldominio della sola giurisprudenza), èsenz’altro elemento significativo e di ausilioesegetico per queste Sezioni riunite.

È indubbio che vengano continuamente inevidenza fattispecie odiose di reati, speciecontro la persona, che reclamerebbero unarimeditazione in termini di discredito che nediscende per la Pubblica Amministrazione; matale valutazione non può che competere allegislatore.Conclusivamente, il principio di diritto che sienuncia in risposta al primo dei quesitiproposti è il seguente: l’art. 17, comma 30 ter,va inteso nel senso che le Procure della Cortedei conti possono esercitare l’azione per ilrisarcimento del danno all’immagine solo per idelitti di cui al Capo I del Titolo II del LibroSecondo del codice penale;

InInInIn materiamateriamateriamateria didididi immissioniimmissioniimmissioniimmissioni didididi fumo,fumo,fumo,fumo, calore,calore,calore,calore,rumore,rumore,rumore,rumore, sisisisi devedevedevedeve tenertenertenertener contocontocontoconto ancheancheancheanche delladelladelladellalibertlibertlibertlibertàààà economica,economica,economica,economica, nonnonnonnon solosolosolosolo deldeldeldel dirittodirittodirittodiritto allaallaallaallasalute.salute.salute.salute.Corte di Cassazione, Civile Sez. 2 sent. n. 6786 del02 aprile 2015Recita l'art. 844 c.c.: " li proprietario di unfondo non può impedire le immissioni di fumoo di calore, le esalazioni, i rumori, gliscuotimenti e simili propagazioni derivanti dalfondo del vicino, se non superano la normaletollerabilità, avuto anche riguardo allacondizione dei luoghi." Tale norma dunque inlinea di principio mira alla tutela dellaproprietà nella sua pienezza, con riferimentoalle multiformi esigenze di vita e di pienafruibilità del bene e non dunque solo alla tuteladella salute in quanto tale. Tuttavia èinnegabile che comunque sussista una strettaconnessione tra immissioni e diritto alla salute,in un'interpretazione della normacostituzionalmente orientata e generalmenteaccolta dalla giurisprudenza ( v. Cass. n. 5564dell'8.2.2010; Cass. n. 939 del 17.01.2011).

L'omessaL'omessaL'omessaL'omessa custodiacustodiacustodiacustodia delladelladelladella passwordpasswordpasswordpassword pupupupuòòòòessereessereessereessere forieraforieraforieraforiera didididi dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerarialeCorte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per laRegione Campania, sentenza n. 335 del 10 aprile2015Il dato incontrovertibile, e non contestato dallostesso convenuto, dell’utilizzo, per finalitàillecite, della propria password da parte di altrodipendente, risulta di per sé idoneo a farrisaltare la scarsa cura e diligenza mostrata dal

Page 122: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 122 di 133

dirigente nella custodia delle propriecredenziali di accesso al sistema informaticoSul punto, va richiamata la consolidatagiurisprudenza di questa Corte, alla cui stregual’omessa, diligente custodia delle propriecredenziali di accesso al sistema informatico,di cui altri abbiano approfittato e fatto uso perdisporre pagamenti indebiti, costituiscecondotta idonea ad integrare tanto l’elementooggettivo dell’illecito (l’illiceità del fatto ed ilcollegamento causale del comportamentoomissivo con il contestato danno), quantol’elemento soggettivo, concretando unaviolazione attribuibile a colpa grave deldipendente, per violazione di ogni elementarecanone di prudenza e diligenza (in termini, daultimo, Corte Conti, Sez. giur. Lazio, 17 marzo2014, n. 222).La gravità della condotta colposa è fatta palesetanto dalla rispondenza dell’adempimentoomesso (custodia della propria password) adelementari canoni di diligenza ed accortezzaquanto dalla delicatezza dello stessoadempimento, finalizzato a prevenire possibiliaccessi al sistema informatico rispondenti afinalità di illecita effettuazione di pagamenticon risorse finanziarie pubbliche.

SpettaSpettaSpettaSpetta all'Enteall'Enteall'Enteall'Ente localelocalelocalelocale sanzionaresanzionaresanzionaresanzionare sindacosindacosindacosindaco eeeesegretariosegretariosegretariosegretario comunalecomunalecomunalecomunale perperperper l'inadempimentol'inadempimentol'inadempimentol'inadempimentoriguardoriguardoriguardoriguardo lalalala relazionerelazionerelazionerelazione didididi finefinefinefine mandato.mandato.mandato.mandato.Corte dei Conti Sezione delle autonomie, n. 15/SEZAUT/2015/QMIG del 30 aprile 2015In materia di relazione di fine mandato, inassenza di un’espressa attribuzione normativa,quella prevista dal comma 6 dell’art. 4 del d.lgs. n. 149/2011 si colloca tra le disposizioniprecettive connotate da finalità di tutela dellafinanza pubblica che spetta all’ente localeportare ad attuazione.

LaLaLaLa prescrizioneprescrizioneprescrizioneprescrizione deldeldeldel dannodannodannodanno erarialeerarialeerarialeerariale cominciacominciacominciacominciaaaaa decorreredecorreredecorreredecorrere sesesese vivivivi èèèè trasmissionetrasmissionetrasmissionetrasmissione didididi ununununrapportorapportorapportorapporto all'autoritall'autoritall'autoritall'autoritàààà giudiziariagiudiziariagiudiziariagiudiziaria penale.penale.penale.penale.Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per laRegione Veneto, sentenza n.L’invio del rapporto all’autorità giudiziariapenale, in quanto espressivo della conoscenzadi un fatto di verosimile rilevanza di dannoerariale, segna il momento in cui vaindividuato il dies a quo della prescrizionedell’azione di responsabilità amministrativa

per danni dolosamente occultati>> (così Cortedei conti, Sez. 1^ di app., 30 settembre 2002, n.329/A). In breve, gli atti trasmessi integravanoun conoscenza affidabile dei fattiIn conclusione, il disvelamento del fattodannoso a rilevanza erariale, necessario peraprire la vertenza, si è obiettivamente avutoalla data del 28 novembre 2007, ditrasmissione dell’informativa, corredata degliallegati, da parte dell’U.L.S.S.Il rinvio a giudizio e le sentenze penaliintervenute non hanno fatto altro checonfermare l’illiceità dei fatti,Di tal ché, il dies a quo della prescrizione nonpoteva decorrere che dalla data del 28novembre 2007, momento in cui la lesioneprodotta dal c.d. danno da disservizio si era digià concretata con gli avvenuti pagamenti dellaretribuzione a fronte del pessimo servizio diassistenza domiciliare reso dalla sig.raScomazzon, e il pregiudizio erariale eraoggettivamente conoscibile attraverso unanormale attività di consultazione degli attiafferenti l’informativa (cfr. Corte di Cass., 13gennaio 2003, n. 311).

IllegittimoIllegittimoIllegittimoIllegittimo ilililil PianoPianoPianoPiano didididi riorganizzazioneriorganizzazioneriorganizzazioneriorganizzazione delladelladelladellareteretereterete ospedalieraospedalieraospedalieraospedaliera chechecheche nonnonnonnon rispettirispettirispettirispetti lalalala goldengoldengoldengoldenhour.hour.hour.hour.Consiglio di Stato, sez. III, sentenza n. 2151 del 27aprile 2015Si osserva che dalla tabella allegata allarelazione risulta che per due Comuni non èrispettato il tempo massimo di sessanta minutiper alcuno dei quattro presidi indicati, stante ladistanza minima dal più vicino presidio di 64minuti (57 km) del primo e di 81 minuti (59km) del secondo.Ma, al di là dei reali tempi di percorrenza,appare chiaro che il contestato piano diriordino della rete ospedaliera non ha tenuto indebito conto il bacino d’utenza dell’ospedale,costituito non solo dalla fascia costiera maanche dalle aree montane, nonché laconformazione oro-geografica e le condizionidi viabilità dell’intera zona, le quali incidononegativamente e strutturalmente sulla effettivapercorribilità nei tempi prescritti daglistandard di emergenza/urgenza, a cui siaggiungono il traffico caotico sulla stradastatale in periodo estivo e le più che

Page 123: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 123 di 133

prevedibili avverse condizioni climatiche inperiodo invernale (cfr., sul punto, anche questasez. III, 30 maggio 2012 n. 3242).In altri termini, poiché per la maggior parte delpredetto bacino è verosimilmente stimabile untempo di percorrenza maggiore di 60 minuti,appare ben poco credibile che la contestatariconversione dell’ospedale “Chidichimo”consenta la concreta possibilità del rispetto dellivello essenziale di assistenza concernente lac.d. golden hour.Né siffatta situazione è ovviata dal servizio dielisoccorso, allo stato non “dedicato”, sicché irispettivi mezzi sarebbero costretti all’uso disuperfici di emergenza, con i conseguentilimiti ed incertezze connessi a tali superfici,prive di dotazioni tecnico strumentali ecorrispondenti margini di sicurezza.Non senza dire che neppure soccorre, in talunicasi, la maggior vicinanza al presidio di altraRegione, dal momento che il rispetto dei LEAnel piano in parola “non può formalmentedipendere da scelte di programmazionesanitaria di competenza del Servizio sanitariodi altra Regione,

IlIlIlIl luogoluogoluogoluogo didididi consumazioneconsumazioneconsumazioneconsumazione deldeldeldel delittodelittodelittodelitto didididiaccessoaccessoaccessoaccesso abusivoabusivoabusivoabusivo alalalal sistemasistemasistemasistema informativoinformativoinformativoinformativo èèèèquelloquelloquelloquello dovedovedovedove sisisisi trovatrovatrovatrova l'agente.l'agente.l'agente.l'agente.Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali,sentenza n. 17325/2015Il Procuratore della Repubblica avevaesercitato l'azione penale nei confronti diun'impiegata della Motorizzazione civile che siintroduceva abusivamente e ripetutamente nelsistema informatico del Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti per effettuarevisure elettroniche che esulavano dallemansioni della imputata ed interessavano unamministratore di una agenzia di praticheautomobilistiche.Con sentenza il GUP dichiarava la propriaincompetenza per territorio, ritenendocompetente il Giudice della ubicazione dellabanca-dati della Motorizzazione civile consede in Roma.Sollevato conflitto negativo di competenza, laPrima Sezione penale ha rimesso gli atti alleSezioni Unite, che hanno enunciato il seguenteprincipio di diritto:

"il luogo di consumazione del delitto diaccesso abusivo ad un sistema informatico otelematico, di cui all'art. 615-ter cod. pen., èquello nel quale si trova il soggetto cheeffettua l'introduzione abusiva o vi si mantieneabusivamente"

SeSeSeSe ilililil DirettoreDirettoreDirettoreDirettore deldeldeldel puntopuntopuntopunto venditavenditavenditavendita hahahahacostantementecostantementecostantementecostantemente direttadirettadirettadiretta visionevisionevisionevisione didididi vastevastevastevaste areeareeareeareedelladelladelladella strutturastrutturastrutturastruttura sisisisi concretizzaconcretizzaconcretizzaconcretizza lalalala tipologiatipologiatipologiatipologia didididicontrollocontrollocontrollocontrollo vietatavietatavietatavietata dalladalladalladalla leggeleggeleggeleggeConsiglio di Stato, sez. VI, sentenza n. 2773 del 5giugno 2015Vale richiamare anche quanto consideratodalla Corte di cassazione (Cass., lav., 23febbraio 2012, n. 2722), secondo cui èlegittimo, e non assoggettato agli oneri dell’art.4, il controllo della posta elettronica aziendaledel dipendente, effettuato dal datore di lavoro,quando però diretto ad accertare non l’esattoadempimento delle obbligazioni discendentidal rapporto di lavoro, ma, una condottaillecita del lavoratore, dannosa per l’azienda.Secondo detta sentenza, infatti, è ammissibilel’utilizzo degli strumenti di controllo offertidalle moderne tecnologie, quando emerganoindizi giustificativi di un’indagine a carico dellavoratore, per questioni che esulano dallostretto ambito del rapporto di lavoro; ma siribadisce al tempo stesso il divieto, di cuiall’art. 4, primo comma, della legge n. 300 del1970, quando si tratti solo di “verificarel’esatto adempimento, da parte del lavoratore,delle obbligazioni nascenti dal rapporto dilavoro”.Nella situazione in esame, risultaoggettivamente che il sistema divideosorveglianza fosse stato installato, perlecite finalità di tutela del patrimonio aziendaleda taccheggi o rapine: circostanzaquest’ultima,, che legittima l’installazione ditale impianto.La questione critica, dunque, non è quella delposizionamento effettivo delle telecamere(senza il quale il fine di contrasto di taccheggie rapine sarebbe indebitamente menomato),ma quello delle modalità della relativautilizzazione,, di essenziale rilievo al fine dirispettare il precetto generale dell’art. 4, primocomma.

Page 124: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 124 di 133

La circostanza di fatto che, per lecite finalità, ilDirettore del punto vendita avessecostantemente, dal proprio ufficio, direttavisione di vaste aree della strutturacommerciale, concretizzava però,,oggettivamente, anche i presupposti dellatipologia di controllo vietata dalla leggesull’attività del personale, anche oltre leintenzioni del dirigente (fermo restando che ilprecluso utilizzo delle immagini registrate afini disciplinari, ove dalle immagini inquestione fossero emersi comportamentiindebiti dei lavoratori, avrebbe comunquecomportato una violazione dei doveri deldirigente stesso).Si deve sottolineare, in ogni caso, che ildivieto trascende il mero fatto dellariconducibilità, anche involontaria, diapprezzamenti positivi o negativi sul personalealla visione delle riprese di cui trattasi, essendofondamento del divieto stesso la tutela deilavoratori, anche indipendentemente da ognieffettiva conseguenza lesiva

WhistleblowingWhistleblowingWhistleblowingWhistleblowing ancheancheancheanche nellenellenellenelle banchebanchebanchebancheDecreto Legislativo n. 72 del 12 maggio 2015, art.1 comma18Il whistleblowing, cioè sistemi interni disegnalazione di irregolarità e conseguenteprotezione del segnalante, sono ora obbligatorianche per le banche.In particolare l'art. 1 comma 18 del D.lgs.72/2015, entrato in vigore il 27 giugno 2015,aggiunge l'art. 52-bis al TU bancario,prevedendo che le banche e le relativecapogruppo adottano procedure specifiche perla segnalazione al proprio interno da parte delpersonale di atti o fatti che possano costituireuna violazione delle norme disciplinantil’attività bancaria.Le procedure devono essere idonee a: a)garantire la riservatezza dei dati personali delsegnalante e del presunto responsabile dellaviolazione, ferme restando le regole chedisciplinano le indagini o i procedimentiavviati dall’autorità giudiziaria in relazione aifatti oggetto della segnalazione; b) tutelareadeguatamente il soggetto segnalante controcondotte ritorsive, discriminatorie o comunquesleali conseguenti la segnalazione; c)assicurare per la segnalazione un canale

specifico, indipendente e autonomo.

IlIlIlIl dannodannodannodanno nonnonnonnon patrimonialepatrimonialepatrimonialepatrimoniale èèèè unitario.unitario.unitario.unitario.LeLeLeLe conseguenzeconseguenzeconseguenzeconseguenze economicheeconomicheeconomicheeconomiche dell'illecitadell'illecitadell'illecitadell'illecitaprivazioneprivazioneprivazioneprivazione delladelladelladella vitavitavitavita sonosonosonosono menomenomenomeno oneroseoneroseoneroseonerose didididiquellequellequellequelle chechecheche derivanoderivanoderivanoderivano dalledalledalledalle lesionilesionilesionilesioni personali.personali.personali.personali.Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n.15350 del 22 luglio 2015La liquidazione unitaria del danno, avendoconsiderato, al momento della relativaquantificazione, tanto quello di tipo relazionalequanto la sofferenza soggettiva rappresentatadal danno morale, e quindi non ha omesso divalutare il relativo capo di domanda, deveanche osservarsi che, come affermato daqueste sezioni unite con le sentenze 11novembre 2008, n. 26972, 26973, 26974 e26975 non sono configurabili, all'interno dellacategoria generale del danno non patrimoniale,cioè del danno determinato dalla lesione diinteressi inerenti la persona non connotati darilevanza economica, autonome sottocategoriedi danno, perché se in essa si ricomprendano ipregiudizi scaturenti dalla lesione di interessidella persona di rango costituzionale, ovveroderivanti da fatti-reato, essi sono già risarcibiliai sensi dell'art. 2059 c.c., interpretato in modoconforme a Costituzione, con la conseguenzache la liquidazione di una ulteriore posta didanno comporterebbe una duplicazionerisarcitoria, mentre, se per danno esistenzialesi intendessero quei pregiudizi non lesivi didiritti inviolabili della persona, tale categoriasarebbe del tutto illegittima, posto che similipregiudizi non sono risarcibili per effetto deldivieto di cui all'art. 2059 c.c..L'argomento ("è più conveniente uccidere cheferire"), di indubbia efficacia retorica, è inrealtà solo suggestivo, perché non corrispondeal vero che, ferma la rilevantissima diversaentità delle sanzioni penali, dall'applicazionedella disciplina vigente le conseguenzeeconomiche dell'illecita privazione della vitasiano in concreto meno onerose per l'autoredell'illecito di quelle che derivano dalle lesionipersonali, essendo indimostrato che la solaesclusione del credito risarcitorio trasmissibileagli eredi, comporti necessariamente unaliquidazione dei danni spettanti ai congiunti dientità inferiore.

Page 125: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 125 di 133

UnaUnaUnaUna clausolaclausolaclausolaclausola chechecheche imponeimponeimponeimpone adempimentiadempimentiadempimentiadempimentiformalisticiformalisticiformalisticiformalistici chechecheche frappongonofrappongonofrappongonofrappongono ostacoloostacoloostacoloostacolo alalalaldiritto,diritto,diritto,diritto, èèèè vessatoria.vessatoria.vessatoria.vessatoria.Corte di Cassazione Civile, sez. 3, sentenza n.17024 del 20 agosto 2015.La vessatorietà della clausola, ai sensi dell'art.33, lettera (q), d. Lgs. 206/05, è manifesta.La previsione per cui il beneficiario deveformulare domanda di indennizzo su unmodulo predisposto dall'assicuratore si pone incontrasto col principio di libertà delle forme,che permea di sé l'intera materia delleobbligazioni.La previsione per cui il beneficiario devesottoscrivere la richiesta di indennizzo "pressol'Agenzia INA di competenza" violaaddirittura la libertà personale e di movimentodel beneficiario, imponendogli di fatto unaservitù personale senza nessun beneficio ovantaggio per l'assicuratore.La previsione per cui il beneficiario deveprodurre una relazione medica sulla sorte delportatore di rischio non solo pone un nonirrilevante onere economico a carico delbeneficiario, ma per di più pone a suo caricol'onere di documentare le cause del sinistro,onere che per legge non ha.Nell'assicurazione sulla vita, infatti, ilbeneficiario ha il solo onere di provarel'avverarsi del rischio, e quindi la morte dellapersona sulla cui cita è stata stipulatal'assicurazione (c.d. portatore di rischio). Lacircostanza che la morte possa essere avvenutaper cause che escludano l'indennizzabilitàsecondo le previsioni contrattuali, in quantofatto estintivo della pretesa attorea, va provatodall'assicuratore, non dal beneficiario.La previsione per cui il beneficiario, asemplice richiesta, deve proporre le cartellecliniche relative ai ricoveri della personadeceduta per un verso è di sconfinata latitudine,in quanto - non ponendo limiti temporali -facoltizza l'assicuratore, in teoria, a domandaresinanche cartelle cliniche relative a ricoverisubiti dal portatore di rischio in gioventù ocomunque molti anni prima del decesso; peraltro verso addossa al beneficiario l'onereeconomico di estrazione delle relative copie, el'onere materiale di contrastare eventualieccezioni di insostenibilità che la strutturasanitaria potrebbe opporgli, invocando le

norme a tutela della riservatezza.La previsione per cui il beneficiario deveprodurre un atto notorio riguardante lo "statosuccessorio" del deceduto è inutile, posto cheil beneficio acquista il diritto all'indennizzojure proprio, non certo jure haereditario, e perl'assicuratore è irrilevante sapere se il decedutosia morto ab intestato oppure no. Né laGenerali nel presente giudizio, ha mai allegatoche, essendo la polizza beneficiata a vantaggiogenericamente "degli eredi", come pure taloraaccade, fosse per essa necessario sapere chfossero questi ultimi.La previsione per cui il beneficiario deveprodurre l'originale della polizza, infine, èanch'essa inutilmente gravosa, posto che diessa l'assicuratore è necessariamente già inpossesso (art. 1888 c.c.), e per evitarepagamenti erronei l'unica esigenzadell'assicuratore è accertare l'identità personaledel richiedente l'indennizzo, fine per il quale ilpossesso della polizza è irrilevante.Tutte queste previsioni, ciascuna delle qualigià di per sé gravosa, messe insieme formanoun cocktail giugulatorio ed opprimente per ilbeneficiario, e per di più senza alcun realevantaggio per l'assicuratore, che non sia quellodi frapporre formalistici ostacoli al pagamentodell'indennizzo.Da quanto esposto la Corte ha dichiarato nullaai sensi dell'art. 33, comma 2, lettera (q), d. Igs.6.9.2005 n. 206, la clausola n. 16 del contratto.

PolizzePolizzePolizzePolizze abbinateabbinateabbinateabbinate aaaa finanziamentifinanziamentifinanziamentifinanziamenti –––– MisureMisureMisureMisure aaaatutelatutelatutelatutela deideideidei clienticlienticlienticlienti ---- IVASSIVASSIVASSIVASS eeee BancaBancaBancaBanca d'Italiad'Italiad'Italiad'Italiainvianoinvianoinvianoinviano unaunaunauna letteraletteraletteralettera congiuntacongiuntacongiuntacongiunta allealleallealle impreseimpreseimpreseimprese eeeeagliagliagliagli intermediariintermediariintermediariintermediari assicurativi,assicurativi,assicurativi,assicurativi,IVASS e Banca d'Italia, lettera 26 agosto 2015IVASS e Banca d'Italia hanno inviati unalettera congiunta alle imprese e agliintermediari assicurativi, tra cui le banche,con la quale chiedono di innalzare il livello dtutela della clientela nella vendita di polizzeabbinate a mutui e prestiti (PPI-PaymentProtection Insurance).L’intervento era statodiscusso nel corso del confronto con il mercato,organizzato dalle due Autorità lo scorso 5giugno, e tiene conto delle osservazionisuccessivamente giunte dagli operatori delmercato.In particolare, IVASS e Banca d'Italia, anche

Page 126: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 126 di 133

in linea con le indicazioni rivenienti dagliOrganismi internazionali, chiedono di adottareiniziative per superare nel più breve tempopossibile le criticità rilevate nella produzione enella distribuzione di questo genere di polizze.Queste le criticità:- in molti casi le diverse garanzie assicurativecostituiscono un “pacchetto” inscindibile per ilquale il cliente versa un premio indistinto; essetuttavia operano solo “a rotazione;- i profili di inassicurabilità del cliente(malattie) o di non operatività delle garanzie,che dovrebbero essere presi in esame almomento assuntivo, vengono, invece, eccepitisolo al momento della fase liquidativa perrifiutare il pagamento della prestazione;- sono emersi casi in cui l’erogazione delprestito è risultata sistematicamente abbinataalla sottoscrizione di una polizza diassicurazione nonostante la natura facoltativadi quest’ultima;- intermediari non sempre svolgono leverifiche di adeguatezza in fase precontrattuale,con la conseguenza che spesso i prodottivengono venduti a soggetti non assicurabili.

PerPerPerPer lalalala cancellazionecancellazionecancellazionecancellazione deideideidei datidatidatidati personalipersonalipersonalipersonali nonnonnonnon èèèènecessarianecessarianecessarianecessaria alcunaalcunaalcunaalcuna formalitformalitformalitformalitààààCorte di Cassazione Civile, sez. I, sentenza n.17399 del 1 settembre 2015Una dottoressa chiese al Tribunale dì Milanodi ordinare l'oscuramento dei propri datipersonali dal sito di una struttura sanitariaprivata presso la quale aveva prestato attivitàprofessionale, per l'intervenuta cessazione delrapporto lavorativo.Nonostante una raccomandata di diffida delproprio legale, i dati permanevano sul sito.Gli argomenti della società, davanti laSuprema Corte, sono stati che la revoca delconsenso al trattamento dei dati non fosse statamanifestata negli stessi modi in cui era statomanifestato il consenso, e che la richiesta nonproveniva personalmente dalla parte.La Corte di Cassazione ha totalmente bocciatotale posizioni, stabilendo il seguente principiodi diritto:la revoca del consenso al trattamento dei datipersonali può essere espressa dall'interessatocon richiesta rivolta senza formalità al titolareo al responsabile del trattamento, anche per il

tramite di un legale di fiducia.

IlIlIlIl contributocontributocontributocontributo perperperper ilililil permessopermessopermessopermesso didididi soggiornosoggiornosoggiornosoggiorno èèèètroppotroppotroppotroppo elevato.elevato.elevato.elevato.Corte di Giustizia Europea, sentenza 2 settembre2015, C-309/14La direttiva 2003/109/CE del Consiglio, del 25novembre 2003, relativa allo status deicittadini di paesi terzi che siano soggiornantidi lungo periodo, come modificata dalladirettiva 2011/51/UE del Parlamento europeoe del Consiglio, dell’11 maggio 2011, osta aduna normativa nazionale, come quellacontroversa nel procedimento principale, cheimpone ai cittadini di paesi terzi che chiedonoil rilascio o il rinnovo di un permesso disoggiorno nello Stato membro considerato dipagare un contributo di importo variabile traEUR 80 e EUR 200, in quanto siffattocontributo è sproporzionato rispetto allafinalità perseguita dalla direttiva ed è atto acreare un ostacolo all’esercizio dei diritticonferiti da quest’ultima

AncheAncheAncheAnche perperperper lalalala videosorveglianzavideosorveglianzavideosorveglianzavideosorveglianza senzasenzasenzasenzaregistrazioneregistrazioneregistrazioneregistrazione èèèè necessarianecessarianecessarianecessaria l'informatival'informatival'informatival'informativaCorte di Cassazione Civile, sez. II, sentenza n.17440 del 2 settembre 2015Con riferimento all'attività divideosorveglianza senza registrazione(rilevante nel caso di specie), con ilProvvedimento del Garante del 29 aprile del2004, si stabilisce che «nei casi in cui leimmagini sono unicamente visionate in temporeale, oppure conservate solo per poche oremediante impianti a circuito chiuso (Cctv),possono essere tutelati legittimi interessirispetto a concrete ed effettive situazioni dipericolo per la sicurezza di persone e beni,anche quando si tratta di esercizi commercialiesposti ai rischi di attività criminali in ragionedella detenzione di denaro, valori o altri beni(es., gioiellerie, supermercati, filiali di banche,uffici postali)». La ricorrenza di condizionilegittimanti l'attività di videosorveglianzacomporta peraltro l'assoggettamentodell'attività all'obbligo di informativa, di cuiall'art. 13 del d.lgs. n. 196 del 2003, a normadel quale «L'interessato o la persona presso laquale sono raccolti i dati personali sonopreviamente informati oralmente o per iscritto

Page 127: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 127 di 133

AiAiAiAi geometrigeometrigeometrigeometri nientenientenienteniente costruzionicostruzionicostruzionicostruzioni inininin cementocementocementocementoarmatoarmatoarmatoarmatoConsiglio di Stato, parere n. 2539 del 4 settembre2015Se non si può rinunciare alla competenzatecnica in ordine all’effettuazione dei calcolied alla direzione dei conseguenti lavori per iconglomerati cementizi, specificamenteconnessa alla funzionalità statica delle opere incemento armato, non può, tuttavia, non esseremantenuta in capo al geometra la possibilità diprocedere alla semplice progettazionearchitettonica delle modeste costruzioni civili,evitando nel contempo, però, comportamentielusivi del combinato disposto delle lett. l) edm) dell’art. 16 R.D. n. 274 del 1929. In taleprospettiva, che si basa anche sul principiogenerale della collaborazione tra titolari didiverse competenze professionali, nullaimpedisce che la progettazione e direzione deilavori relativi alle opere in cemento armato siaaffidata al tecnico in grado di eseguire i calcolinecessari e di valutare i pericoli per la pubblicaincolumità, e che l’attività di progettazione edirezione dei lavori, incentrata sugli aspettiarchitettonici della “modesta” costruzionecivile, sia affidata, invece, al geometra. Non sitratta, quindi, di assicurare la mera presenza diun ingegnere progettista delle opere incemento armato, che controfirmi o si limiti adeseguire i calcoli (Cass. civ., Sez. II, 2settembre 2011, n. 18038). Il professionista,che svolge la progettazione con l’uso delcemento armato, deve pertanto esserecompetente a progettare e ad assumersi laresponsabilità del segmento del progettocomplessivo riferito alle opere in cementoarmato (TAR Lombardia, Brescia, Sez. II, 18aprile 2013, n. 361, ed implicitamente TARMarche, Ancona, 11 luglio 2013, n. 559), nelsenso appunto che l’incarico non può essereaffidato al geometra, che si avvarrà dellacollaborazione dell’ingegnere, ma deve esseresin dall’inizio affidato anche a quest’ultimoper la parte di sua competenza e sotto la suaresponsabilità (Cass. Civ. Sez. II, 30 agosto2013, n. 19989).

PerPerPerPer l'assegnol'assegnol'assegnol'assegno didididi invaliditinvaliditinvaliditinvaliditàààà civile,civile,civile,civile, ilililil ilililil disabiledisabiledisabiledisabiledevedevedevedeve provareprovareprovareprovare nonnonnonnon solosolosolosolo didididi nonnonnonnon averaveraveraver lavorato,lavorato,lavorato,lavorato,mamamama ancheancheancheanche didididi essersiessersiessersiessersi iscrittoiscrittoiscrittoiscritto alalalal collocamentocollocamentocollocamentocollocamento

Corte di Cassazione Civile, sez. VI-L, ordinanza n.17935 del 10settembre 2015In materia di assegno di invalidità civile, ilrequisito della incollocazione al lavoro, nellospecifico contesto normativo che caratterizza ilperiodo di tempo tra l'entrata in vigore della L.12 marzo 1999, n. 68, e l'entrata in vigore dellaL. 24 dicembre 2007, n. 247, può dirsisussistente qualora l'interessato provi di nonaver svolto attività lavorativa e di averrichiesto l'accertamento di una riduzionedell'attività lavorativa, in misura tale daconsentirgli l'iscrizione negli elenchi di cui allaL. n. 68 del 1999, art. 8, da parte dellecommissioni mediche competenti a tal fine(Cass. 19833 del 2013).Nel caso in cui tale accertamento siaprecedente rispetto alla data di decorrenza delrequisito sanitario per l'invalidità (riduzionedella capacità lavorativa del 74% o superiore),sarà necessaria la prova di aver ottenuto oquanto meno richiesto l'iscrizione negli elenchidi cui alla L. n. 68 del 1999, art. 8. 17.Va ulteriormente precisato, in conformità aCass. 9502/2012, che, ai fini della sussistenzadel requisito dell'incollocazione al lavoro, èsufficiente la prova della richiesta (non diiscrizione negli elenchi, ma anche solo) diessere sottoposto agli accertamenti medici daparte delle commissioni previste dalla L. n.104 del 1992, art. 4 (che, nel sistema della L. n.68 del 1999, sono condizione necessaria perpoter chiedere l'iscrizione negli elenchi)Deve poi aggiungersi che, se l'interessatopropone la domanda amministrativa perottenere l'assegno d'invalidità civile dopo chele commissioni mediche si sono già espressedichiarandolo idoneo alla iscrizione deglielenchi, allora rimane ferma la necessità dellaprova di aver richiesto l'iscrizione neglielenchi.In conclusione, dalla entrata in vigore della L.n. 68 del 1999, sino a quando la L. n. 247 del2007, ha trasformato il requisito occupazionale(da incollocazione al lavoro in mera mancanzadi occupazione), il disabile che richiedel'assegno d'invalidità civile deve provare nonsolo di non aver lavorato, ma anche di essersiattivato per essere avviato al lavoro nelleforme riservate ai disabili.

Page 128: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 128 di 133

GliGliGliGli OrdiniOrdiniOrdiniOrdini professionaliprofessionaliprofessionaliprofessionali sonosonosonosono entientientienti pubblicipubblicipubblicipubblicisoggettisoggettisoggettisoggetti allaallaallaalla normativanormativanormativanormativa inininin materiamateriamateriamateria didididiprevenzioneprevenzioneprevenzioneprevenzione delladelladelladella corruzionecorruzionecorruzionecorruzioneTAR Roma, sentenza n. 11391 del 24 settembre2015L’art. 24 della L. 31 dicembre 2012 n. 247(Nuova disciplina dell'ordinamento dellaprofessione forense), dispone espressamenteche “Il CNF e gli ordini circondariali sono entipubblici non economici a carattere associativoistituiti per garantire il rispetto dei principiprevisti dalla presente legge e delle regoledeontologicheAlla luce dell'univoca definizione, posta daldiritto positivo, risulta pienamente soddisfattoil principio, affermato dall’art. 4 della legge n.70 del 1975 ed ancora presente nel nostroordinamento (v. di nuovo la sentenza8376\2015 della Sezione), per il quale “nessunnuovo ente pubblico può essere istituito oriconosciuto se non per legge”: da cui derivache la qualità di ente pubblico deve essereaffermata espressamente da una disposizionedi legge, o, quantomeno, deve derivare da unchiaro quadro normativo di riferimento.La definizione positiva di enti pubblici noneconomici che il citato art. 24 della legge diriforma forense riserva agli Ordini forensicircondariali deve ritenersi di per sé sufficienteal rigetto delle censure in esame.Tale positiva definizione, infatti, induce aritenere che il richiamo del comma LIX dellalegge n. 190 del 2012 e dello stessoprovvedimento impugnato al novero degli entipubblici non economici non deriva affatto -come assume il motivo in esame- dalla ritenutaequazione pubblico impiego-pubblicaamministrazione, che, in tesi, non varrebbe perle organizzazioni ordinistiche a causadell’esclusione dalla diretta applicazione deltesto unico sul pubblico impiego dovuta all’art.2 comma II bis del decreto legge n. 101 del2013.Il detto richiamo, in realtà, nulla ha a chevedere con l’applicazione (diretta o indiretta)della disciplina sul pubblico impiego.Mediante la tecnica del richiamo allepubbliche amministrazioni contenuta nelridetto art. 1 comma II, la lgge n. 190 del 2012(in ciò seguita dal provvedimento impugnato)ha esercitato il riferimento ad una elencazione

normativa tendenzialmente esaustiva di tutte lepossibili categorie di enti pubblici previste nelnostro ordinamento; e in una di tali categorie(quella degli enti pubblici non economici)rientrano, per diretta ed espressa volontàdell’art. 24 della legge n. 247 del 2012, oltreche il Consiglio Nazionale Forense, anche gliOrdini forensi territoriali.Tanto basta, perché la qualificazionenormativa appena rilevata esime l’interpretedall’indagare circa la applicabilità agli Ordinidella c.d. nozione “funzionale” di entepubblico, invalsa in giurisprudenza (cfr. daultimo Cons. Stato, sez. VI, n. 2660\2015), percui il criterio da utilizzare per tracciare ilperimetro del concetto di ente pubblico muta aseconda dell’istituto o del regime normativoche deve essere applicato e della ratio ad essosottesa..

LeLeLeLe amministrazioniamministrazioniamministrazioniamministrazioni pubblichepubblichepubblichepubbliche nonnonnonnon possonopossonopossonopossonotrasmetteretrasmetteretrasmetteretrasmettere iiii datidatidatidati personalipersonalipersonalipersonali sullasullasullasulla basebasebasebase didididi ununununsemplicesemplicesemplicesemplice accordo,accordo,accordo,accordo, senzasenzasenzasenza informareinformareinformareinformare gligligligliinteressati.interessati.interessati.interessati.Corte di Giustizia Europea, sentenza del 1 ottobre2015 C-201/14I ricorrenti nel procedimento principalepercepiscono reddito da lavoro autonomo.L’amministrazione finanziaria ha trasmessoalla Cassa malattia e previdenza i dati relativiai loro redditi dichiarati. Sulla base di tali datila Cassa ha richiesto il pagamento di contributiper l’assicurazione malattia arretrati.Gli interessati hanno adito la Corte di appellocontestando la legittimità ex direttiva 95/46della trasmissione dei dati fiscali relativi ailoro redditi. A loro avviso, tali dati personalisarebbero stati trasmessi e utilizzati, in base aun semplice protocollo interno, per finalitàdiverse da quelle per cui erano statiinizialmente comunicati all’amministrazionefinanziaria, senza il consenso espresso degliinteressati e senza che essi ne fosseropreviamente informati.Le entità pubbliche sono autorizzate dallalegge n. 95/2006 a trasmettere dati personalialle casse malattia perché queste ultimepossano accertare la qualità di assicurato dellepersone interessate, vale a dire i datiidentificativi della persona (nome, cognome,codice identificativo, indirizzo), ma non i dati

Page 129: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 129 di 133

relativi al reddito percepito.Il giudice remittente domanda se il trattamentodei dati da parte della Cassa necessitassel’informazione preventiva delle personeinteressate quanto all’identità del responsabiledel trattamento e all’obiettivo in vista delquale avveniva la trasmissione. Detto giudicesi domanda pure se la trasmissione dei datisulla base del protocollo tra gli enti siacontraria alle disposizioni della direttiva 95/46ai sensi delle quali ogni restrizione ai dirittidelle persone interessate deve essere previstadalla legge e corredata di appropriate garanzie,specie se i dati sono utilizzati contro dettepersone.La Corte di Giustizia ha stabilito che gliarticoli 10, 11 e 13 della direttiva 95/46/CE delParlamento europeo e del Consiglio, del 24ottobre 1995, relativa alla tutela delle personefisiche con riguardo al trattamento dei datipersonali, nonché alla libera circolazione ditali dati, devono essere interpretati nel sensoche essi ostano a misure nazionali, comequelle di cui trattasi nel procedimentoprincipale, che consentono aun’amministrazione pubblica di uno Statomembro di trasmettere dati personali a un’altraamministrazione pubblica, a fini di trattamento,senza che le persone interessate siano stateinformate né di tale trasmissione né delsuccessivo trattamento.

SeSeSeSe c'c'c'c'èèèè qualchequalchequalchequalche dubbio,dubbio,dubbio,dubbio, lalalala decisionedecisionedecisionedecisione delladelladelladellaCommissioneCommissioneCommissioneCommissione EuropeaEuropeaEuropeaEuropea nonnonnonnon precludeprecludeprecludeprecludel'accertamentol'accertamentol'accertamentol'accertamento dell'adeguatezzadell'adeguatezzadell'adeguatezzadell'adeguatezza deldeldeldeltrattamentotrattamentotrattamentotrattamento deideideidei datidatidatidati personalipersonalipersonalipersonali inininin unounounouno StatoStatoStatoStatoterzo.terzo.terzo.terzo.Corte di Giustizia Europea, sentenza del 6 ottobre2015 C-362/14L'articolo 25 comma 6 della Direttica95/46/EC del Parlamento Europea e delConsiglio del 24 ottobre 1995 sulla protezionedegli individui con riguardo al trattamento deidati personali e sul libero scambio di questidati, così come modificato dal Regolamento n.1882/2003 del Parlamento europeo e delConsiglio del 29 settembre 2003, letto alla lucedegli articoli 7, 8 e 47 della Carta dei dirittifondamentali dell'Unione Europea, dev essereinterpretato nel senso che una decisioneadottata in applicazione di tali norme, come la

decisione della Commissione 2000/520/EC del26 luglio 2000 in applicazione della Direttiva95/46 sull'adeguatezza della protezionegarantita dal "Safe harbour privacy principles"e relative FAQ rilasciate dal Dipartimento delCommercio degli Stati Uniti, in base al qualela Commissione Europea ha riscontrato cheuna terzo paese assicura un adeguato livello diprotezione, non preclude ad un'autorità dicontrollo di uno Stato Membro, nell'ambito delsignificato dell'articolo 28 della direttiva,dall'esaminare il ricorso di una personariguardante la protezione dei suoi diritti elibertà riguardo alla gestione dei dati personalirelativi a se stesso che sono stati trasferiti dauno Stato membro ad un terzo paese, quandoquella persona contesta che la legge e la prassiin uso in quel terzo paese non assicura unadeguato livello di protezione.

UnUnUnUn whistleblowerwhistleblowerwhistleblowerwhistleblower riceverriceverriceverriceveràààà circacircacircacirca 18,118,118,118,1 milionimilionimilionimilionididididi dollari,dollari,dollari,dollari, parteparteparteparte delladelladelladella sanzionesanzionesanzionesanzione chechecheche ununununospedaleospedaleospedaleospedale deldeldeldel SudSudSudSud CarolinaCarolinaCarolinaCarolina pagherpagherpagherpagheràààà agliagliagliagliStatiStatiStatiStati Uniti.Uniti.Uniti.Uniti.Il Dipartimento di Giustizia USA haannunciato che ha concluso un contenzioso delvalore di 237 milioni di dollari con unospedale del Sud Carolina, per servizi apazienti, indirizzati da medici che avevano unarelazione finanziaria con l'ospedale, cioèvenivano compensati con partecipazioni o utiliin rapporto ai pazienti che indirizzavano.Il Governo riceverà 72,4 milioni di dollari.La Stark Law prescrive che i medici sianopagati secondo il valore medio di mercato, enon in rapporto al volume dei pazientiindirizzati all'ospedale.Invece, l'ospedale pagava gli specialisti esternisecondo il numero di pazienti da indirizzare, intale superando la retribuzione media, e pagavaloro i profitti con parte di quanto riceveva dalprogramma sanitario del Governo.Il valore della truffa è stato stimato dalla Corted'Appello in 237 milioni di dollari, consentenza del 2 luglio 2015.L'illegittimità è stata segnalata da un medicoche ha rifiutato di sottoscrivere il contratto, eche ora riceverà circa 18 milioni di dollari.

Page 130: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 130 di 133

UnUnUnUn whistleblowerwhistleblowerwhistleblowerwhistleblower ricevericevericevericeve 31,8331,8331,8331,83 milionimilionimilionimilioni dididididollare,dollare,dollare,dollare, comecomecomecome parteparteparteparte deideideidei 256256256256 milionimilionimilionimilioni pagatipagatipagatipagatidadadada MilleniumMilleniumMilleniumMillenium HealtHealtHealtHealt alalalal GovernoGovernoGovernoGoverno USAUSAUSAUSAMillenium Healt ha "patteggiato" il pagamentodi 256 milioni di dollari per porre fine alcontenzioso per aver fatturato al serviziosanitario test genetici e delle urine nonnecessari, e per aver fornito regalie ai mediciche accettavano di indirizzare i costosi test dilaboratorio alla Millenium; questo l'annunciodel Dipartimento della Giustizia statunitense.Il whistleblower, cioè colui che ha segnalatol'irregolarità da cui è partita l'inchiesta,riceverà 30,35 milioni per la vicenda dei testdelle urine, e 1,48 milioni per la vicenda deitest genetici.Millenium è una delle più grandi catene dilaboratori di test per le urine negli USA.Millenium ha accettato di pagare 227 milioni,poichè ha sistematicamente fatturato alservizio sanitario test delle urine non necessarida gennaio 2008 fino a maggio 2015. Gli USAli hanno accusati di fornire alcuni test gratis aimedici, in cambio del vincolo scritto diindirizzare i campioni biologici ai laboratoridella Millenium.Questo viola la Stark Law, che vieta dicorrispondere qualsivoglia utilità ai mediciprescrittori.

EsecuzioneEsecuzioneEsecuzioneEsecuzione didididi unaunaunauna sentenzasentenzasentenzasentenza inininin tematematematema didididisilenziosilenziosilenziosilenzio delladelladelladella P.A.:P.A.:P.A.:P.A.: ottemperanzaottemperanzaottemperanzaottemperanza oooocommissariocommissariocommissariocommissario adadadad acta?acta?acta?acta?Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza n. 4844 del 22ottobre 2015Non è consentito dall’ordinamento processualeil ricorso all’ottemperanza per dare esecuzionea una sentenza amministrativa in tema disilenzio, ai sensi dell’art. 117 Cod. proc. amm..Infatti detto rito speciale già contiene (cfr. inparticolare il comma 3 ed il comma 4 delrichiamato art. 117) la possibilità di richiederesenz’altro al giudice che ha adottato lasentenza di accoglimento (statuendo lasussistenza dell’obbligo di provvederedell’Amministrazione) di nominare (nellastessa sentenza o a seguito di successivaistanza dell’interessato) un commissario adacta che dia compiuta attuazione, insostituzione della Amministrazione

inadempiente, al decisum contenuto insentenza;A configurare una diversa via processuale(cioè che il giudizio di ottemperanza possaavere applicazione anche per l’esecuzionedelle sentenze rese a seguito dello specialeprocedimento previsto avverso il silenzio) siverrebbe a determinare un inutile quantodefatigante aggravamento dei rimediprocessuali (con un possibile profilo, per ilricorrente in ottemperanza, di abuso delprocesso); infatti la legge prevede il dettostrumento diretto per dare esecuzione piena esatisfativa alle sentenze che hanno accertatoun’inerzia amministrativa, consentendol’immediata nomina del commissario ad actache si sostituisca all’Amministrazioneinadempiente per l’adozione dell’atto mancato;Tuttavia l'ufficio del giudice deve identificarel’azione in concreto svolta, indipendentementedalla sua autodenominazione; e perconseguenza il valutare nella sostanza la suaammissibilità, se del caso convertendola inquella corretta ove ne sussistano i requisiti disostanza e di forma: ciò al fine di soddisfareimmanenti esigenze di economia processuale(utile per inutile non vitiatur) e di dar seguitoal principio di effettività della tutelagiurisdizionale.Perciò appare scelta appropriata il far luogoalla conversione del mezzo originario e delconseguente rito processuale, ben potendosiinterpretare l’originario ricorso inottemperanza quale mera istanza di nomina dicommissario ad acta formulata ai sensi dell’art.117, comma 3, Cod. proc. amm., nell’ambitodel proposto giudizio contro il silenziodell’Amministrazione;

IlIlIlIl reatoreatoreatoreato didididi omissioneomissioneomissioneomissione inininin attiattiattiatti d'ufficiod'ufficiod'ufficiod'ufficio puniscepuniscepuniscepuniscesoprattuttosoprattuttosoprattuttosoprattutto lalalala mancatamancatamancatamancata indicazioniindicazioniindicazioniindicazioni deldeldeldelritardoritardoritardoritardo entroentroentroentro iiii 30303030 gggggggg dalladalladalladalla diffida.diffida.diffida.diffida.Corte di Cassazione Penale, sez. 6, sentenza n.42610/2015La fattispecie di cui all'art. 328, comma 2, c.p.,incrimina non tanto l'omissione dell'attorichiesto, ma soprattutto la mancataindicazione delle ragioni del ritardo entro itrenta giorni dall'istanza di chi vi abbiainteresse. L'omissione dell'atto, in sostanza,non comporta ex se la punibilità dell'agente,

Page 131: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 131 di 133

poichè questa scatta soltanto se il pubblicoufficiale (o l'incaricato di pubblico servizio),oltre a non avere compiuto l'atto, non rispondeper esporre le ragioni del ritardo: viene punita,in tal modo, non già la mancata adozionedell'atto, che potrebbe rientrare nel poterediscrezionale della pubblica amministrazione,bensì l'inerzia del funzionario, la quale finisceper rendere poco trasparente l'attivitàamministrativa. In tal senso, la stessaformulazione della norma, che utilizza lacongiunzione "e", delinea una equiparazioneex lege dell'omessa risposta che illustra leragioni del ritardo alla mancata adozionedell'atto richiesto (v., in motivazione, Sez. 6,22 giugno 2011, n. 43647).Ne discende, conclusivamente, che la richiestascritta di cui all'art. 328, comma secondo, cod.pen., assume la natura e la funzione tipicadella diffida ad adempiere, dovendo la stessaessere rivolta a sollecitare il compimentodell'atto o l'esposizione delle ragioni che loimpediscono, con il logico corollario che ilreato si "consuma" quando, in presenza di talepresupposto, sia decorso il termine di trentagiorni senza che l'atto richiesto sia statocompiuto, o senza che il mancato compimentosia stato giustificato (Sez. 6, 15 gennaio 2014 -20 gennaio 2014, n. 2331).

AncheAncheAncheAnche lalalala mancatamancatamancatamancata rispostarispostarispostarisposta adadadad unaunaunauna richiestarichiestarichiestarichiestadidididi unununun ufficioufficioufficioufficio internointernointernointerno dellodellodellodello stessostessostessostesso ente,ente,ente,ente, pupupupuòòòòessereessereessereessere riufiutoriufiutoriufiutoriufiuto didididi attiattiattiatti d'ufficio.d'ufficio.d'ufficio.d'ufficio.Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n.44127/2015Ed invero, per provvedimento dato per ragionedi giustizia deve intendersi qualunqueprovvedimento od ordine autorizzato da unanorma giuridica per l'attuazione del dirittoobiettivo e diretto a rendere possibile o piùagevole l'attività del giudice, del PubblicoMinistero o degli ufficiali di polizia giudiziaria:sono infatti da comprendere tra le ragioni digiustizia non solo quelle inerenti all'attivitàgiurisdizionale vera e propria, ma anche quelleche attengono all'attività d'indagine del P.M. oall'attività di polizia rivolta all'accertamentodel reato o all'attuazione del diritto obiettivo,nel pubblico interesse.

Nella fattispecie concreta, a seguito di unsopralluogo effettuato dal personale delComando della Polizia municipale, unitamenteall'imputato, veniva accertata che era in corsodi realizzazione da parte di un privato un'operamuraria in cemento armato, senza alcunaautorizzazione. Il giorno seguente, la Poliziamunicipale inoltrava, senza ricevere alcunarisposta, richiesta all'imputato di riferire consollecitudine se tale opera fosse penalmenterilevante.

NonNonNonNon èèèè efficaceefficaceefficaceefficace ilililil mutuomutuomutuomutuo finalizzatofinalizzatofinalizzatofinalizzatoall'acquistoall'acquistoall'acquistoall'acquisto didididi prodottiprodottiprodottiprodotti finanziarifinanziarifinanziarifinanziari delladelladelladellastessastessastessastessa bancabancabancabanca ....Corte di Cassazione, sez. VI, ordinanza n. 19559del 30 settembre 2015Non integra, ai fini del secondo commadell'art. 1322 cod. civ., un interesse meritevoledi tutela da parte dell'ordinamento, percontrasto con i principi generali ricavabilidagli artt. 47 e 38 della Costituzione circa latutela del risparmio e l'incoraggiamento delleforme di previdenza anche privata, quelloperseguito mediante un contratto atipicofondato sullo sfruttamento dellepreoccupazioni previdenziali del cliente daparte degli operatori professionali medianteoperazioni negoziali complesse di rischio e diunilaterale riattribuzione del proprio rischiod'impresa, in ordine alla gestione di fondicomuni comprendenti anche titoli di dubbia oproblematica redditività nel proprioportafoglio, in capo a colui a cui il prodotto èstato espressamente presentato comerispondente alle sue esigenze di previdenzacomplementare, quale piano pensionistico aprofilo di rischio molto basso e con possibilitàdi disinvestimento senza oneri in qualunquemomento; pertanto, non è efficace perl'ordinamento il contratto atipico il quale, indette circostanze, consista, tra l'altro, nellaconcessione di un mutuo, di durataragguardevole, all'investitore destinatoall'acquisto di prodotti finanziari dellafinanziatrice ed in un contestuale mandato allabanca ad acquistare detti prodotti anche insituazione di potenziale conflitto di interessi.

Page 132: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 132 di 133

AncheAncheAncheAnche ilililil semplicesemplicesemplicesemplice mancatomancatomancatomancato aggiornamentoaggiornamentoaggiornamentoaggiornamentodeldeldeldel PianoPianoPianoPiano Anticorruzione,Anticorruzione,Anticorruzione,Anticorruzione, èèèè sanzionatosanzionatosanzionatosanzionatodall'ANAC.dall'ANAC.dall'ANAC.dall'ANAC.ANAC, provvedimento n. 423 del 18 novembre2015.Un Comune, pur avendo adottato il PianoTriennale di Prevenzione della Corruzione(P.T.P.C.) ed il relativo Piano dellaTrasparenza (P.T.T.I.) relativamente altriennio 2014-2016, ha omesso l’adozionedegli aggiornamenti del P.T.T.I. e del P.T.P.C.relativi al triennio 2015-2017.A seguito dell’avvio del procedimentosanzionatorio disposto dall'ANAC,l’Amministrazione comunale con nota a firmadel segretario comunale responsabileanticorruzione, nulla ha riferito in ordineall’aggiornamento del PTPC e PTTI per l’anno2015.L’Amministrazione comunale non ha fornitoidonee giustificazioni rispetto alla mancataadozione dei documenti indicati e nulla hariferito circa la volontà di adottare gli attimancanti.Il Comune ha quindi violato l’obbligo diaggiornamento del PTPC 2015-2017 e delPTTI (art. 1, comma 8 della legge 6 novembre2012 n.190, Comunicato del Presidente del13.7.2015, delibera n. 50 del 2013), e l'ANACha irrogato una sanzione amministrativa di1.000 euro.

PerPerPerPer integrareintegrareintegrareintegrare ilililil reatoreatoreatoreato aiaiaiai finifinifinifini delladelladelladella normativanormativanormativanormativaantiriciclaggio,antiriciclaggio,antiriciclaggio,antiriciclaggio, èèèè sufficientesufficientesufficientesufficiente lalalalaconsapevolezzaconsapevolezzaconsapevolezzaconsapevolezza didididi omettereomettereomettereomettere deideideidei controlli,controlli,controlli,controlli,ancheancheancheanche sesesese inininin buonabuonabuonabuona fede.fede.fede.fede.Corte di Cassazione, sez. 4 Penale, sentenza n.46415 dep. 24 novembre 2015La normativa antiriciclaggio prescrive asoggetti che si trovino ad essere intermediaridi danaro, obblighi particolarmente rigorosi inrelazione all'identificazione dei soggetti chepartecipino a transazioni. La normativa ha ilprecipuo scopo di rendere identificabili isoggetti che muovano capitali e, al tempostesso, nasce anche per impedire, creando unostacolo da parte di chi riceve il danaro,comportamenti fraudolenti in cui si spenda ilnome altrui come quelli posti in esseredall'imputata principale di questo processo.Fondata è dunque la doglianza proposta dalPG nel senso che la possibilità che le due

imputate si siano fidate della consulente dellavoro, nota all'ufficio, inducendole adomettere di verificare personalmente l'identitàdi colui che, apparentemente, richiedeva ilprestito, non esclude la sussistenzadell'elemento soggettivo del reato. Va ribadito,infatti, che è sufficiente ad integrare il reato dicui all'art. 55 D.Igs 231/2007, il dolo generico,cioè la circostanza -nel caso che ci occupaincontestata- che l'intermediario omettaintenzionalmente di procedereall'identificazione personale, richiesta dall'art.18 e sanzionata dall'art. 55, senza che sussistauna causa di giustificazione. Ma quest'ultimadev'essere tale in senso tecnico, e non pareproprio che in tal senso possa essereinterpretata la "fiducia" riposta in chi presentala richiesta di prestito per conto altrui

LaLaLaLa violazioneviolazioneviolazioneviolazione deldeldeldel divietodivietodivietodivieto didididi effettuareeffettuareeffettuareeffettuare spesespesespesespeseinininin assenzaassenzaassenzaassenza didididi impegnoimpegnoimpegnoimpegno contabile,contabile,contabile,contabile, comportacomportacomportacomportalalalala nullitnullitnullitnullitàààà deldeldeldel contrattocontrattocontrattocontratto didididi prestazioneprestazioneprestazioneprestazioned'operad'operad'operad'opera professionaleprofessionaleprofessionaleprofessionaleCorte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 24447del 1 dicembre 2015Il divieto per i comuni, in base all'art.23,commi 3 e 4, del d.l. 2 marzo 1989 n,66 -convertito, con modificazioni, nella legge 24aprile 1989 n.144 (e poi sostituito dall'art.191d.lgs. 18 agosto 2000 n.267) - di effettuarespese in assenza di impegno contabileregistrato sul competente capitolo di bilanciodi previsione, si applica anche se la spesa siainteramente finanziata da altro ente pubblicoed in presenza di una clausola di coperturafinanziaria in base alla quale il professionistasubordina il pagamento del compenso allaconcessione di un finanziamento pubblico.L'inosservanza di tale requisito vincolanteimporta, quindi, la nullità del contratto diprestazione d'opera professionale poi stipulatocon il professionista (Cass., sez. unite 10giugno 2005, n. 12195). Al riguardo, già ladisciplina del R.D. n. 383 del 1934, artt. 284 e288, come poi quella dettata dalla L. n. 142 del1990, art. 55 rispondono a! medesimoprincipio ispiratore, siccome entrambe direttead assicurare l'equilibrio economico efinanziario degli enti locali: e quindi, correlatead un rilevante interesse pubblico, che imponedi attribuire carattere imperativo alle norme

Page 133: Gennaio - Osservazioni sparse su diritto e management ... · configurare "ritorsione" (mobbing), dando luogo pure al risarcimento del danno ... la presenza nel nucleo familiare del

Pagina 133 di 133

finalizzate alla sua tutela (non a caso,sanzionate dalla previsione di nullità testuale).Il tratto saliente della disciplina va individuatonello iato introdotto nel rapporto organico tra ifunzionari o l'amministratore che abbianoconsentito la spesa e l'Amministrazione: cosìda escludere la riferibilità a quest'ultima diiniziative adottate al di fuori dello schemaprocedimentale previsto. E la ratio legis varavvisata nell'esigenza di assicurare il rispettodei principi di legalità, correttezza etrasparenza della gestione.

L'ANACL'ANACL'ANACL'ANAC sanzionasanzionasanzionasanziona unununun ComuneComuneComuneComune perperperper averaveraveravercopiatocopiatocopiatocopiato ilililil PianoPianoPianoPiano AnticorruzioneAnticorruzioneAnticorruzioneAnticorruzioneANAC, Provvedimento n. 440-S del 2 dicembre2015Il Piano Triennale Anticorruzione 2015-2017adottato da un Comune è risultato inefficienteed inefficace ai fini della prevenzione dellacorruzione, non avendo proceduto allamappatura dei processi e alla valutazione delrischio, dimostrandosi meramente ricognitivodi misure in materia di anticorruzione.Il Comune di Ceglie è stato quindi diffidato adintegrare il proprio P.T.P.C. con le omissioniappurate dall'ANAC. In riscontro a talecomunicazione è stato trasmesso un PianoTriennale della Prevenzione della Corruzioneche è la copia integrale di un Piano adottato daaltro comune.A seguito dell’avvio del procedimentosanzionatorio, l’Amministrazione harappresentato che «si è ritenuto ad ogni buonfine, di adeguare il regolamento di che trattasiai modelli ormai affinati e collaudati fornitedalle varie agenzie di modulistica o frutto dilavori svolti da gruppi di tecnici in prevalenzaSegretari Comunali (nelle varie riunioni che sitengono sul tema) che per affinità territoriali edi contesto presentano le stesse tipologie difenomeni devianti la corretta attivitàamministrativa sotto il profilo dei fenomenicorruttivi o potenzialmente tali. Ciò postò si èritenuto di utilizzare lo schema di regolamentoapprovato per ultimo nella Provincia diBrindisi e peraltro da una CommissioneStraordinaria che regge le sorti di un Comunesciolto per le note vicende anche di presuntacorruzione"Le giustificazioni addotte

dall’amministrazione comunale, concernenti,tra l’altro, il convincimento del comune dipoter far ricorso a modelli predefiniti per laredazione del P.T.P.C., non appaiono tali dapoter giustificare l’archiviazione delprocedimento sanzionatorio. L'ANACribadisce che le indicazioni contenute nelP.N.A. sono indicazioni metodologichegenerali che possono essere seguite da tutte leamministrazione, ma ogni singolo P.T.P.C.,per essere efficace, deve essere calato nelcontesto di riferimento, specificando la naturadell’ente, qual è la sua funzione, in che modoesplica le proprie attività. Solo attraversoquest’analisi si può valutare in quale deiprocessi riguardanti le diverse attività c’è ilrischio che il fenomeno corruttivo possainsinuarsi e quali misure prevedere per evitarlo.Ha concluso l'Autorità Anticorruzione chel’operato del Comune ricade nelle previsioni dicu all’art. 1, lett. g) del Regolamentosanzionatorio adottato nell’adunanza del 9settembre 2014, laddove specifica che equivalead omessa adozione: «… b) l’approvazione diun provvedimento il cui contenuto riproduca inmodo integrale analoghi provvedimentiadottati da altre amministrazioni, privo dimisure specifiche introdotte in relazione alleesigenze dell’amministrazione interessata … »;E' stata quindi irrogata la sanzione nellamisura di euro 1.200,00 per ciascuno deicomponenti della Giunta e per l'RPC.