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Fondato nel 2005 FARÒ DEL MIO PEGGIO News Gennaio-Febbraio 2013 Nuoce gravemente alla salute dei poveri di spirito libreria MONETA I VOSTRI LIBRI SCOLASTICI I VOSTRI LIBRI SCOLASTICI USATI LI PAGHIAMO IN CONTANTI USATI LI PAGHIAMO IN CONTANTI Controlla le ottime condizioni su www.libreriamoneta.it VIA VENEZIA 16 - SAVONA tel 019-801852 C are lettrici e cari lettori, quello appena passato è stato un anno difficile per il nostro paese e, per quanto si possa essere ottimi- sti, la situazione non pare de- stinata a migliorare nel breve periodo. L’istruzione pubblica è solo una delle tante aree della Pubblica Amministrazione che hanno subito l’effetto “falce” delle cosiddette riforme strut- turali, che purtroppo non eli- minano solo gli sprechi, ma tagliano costi relativi a servizi essenziali, senza i quali i sin- goli diritti vengo meno: diritto alla salute, diritto all’istru- zione… L’Europa dice che entro il 2020 dobbiamo essere tutti “con- nessi”, che noi giovani dob- biamo vivere una scuola “senza pareti”, in cui professori e studenti, sfruttando le ric- chezze del sapere condiviso in rete, potranno realizzare testi di studio aperti al contributo di tutti. Ma guardiamo con più attenzione il nostro stesso Liceo: quante lavagne interat- tive abbiamo? Quante funzio- nano davvero? » segue in seconda Francesca Romana Cavallo C LASSE 4B Foglio dei liberi pensatori del Liceo Scientifico Grassi XXIX edizione L’EDITORIALE V ALUTATI, NON SCHEDATI. NO ALLE PROVE INVALSI! » articolo a pagina 3 LE VOCI DEGLI STUDENTI CI SONO, MA NESSUNO LE ASCOLTA! » articolo a pagina 2 NON CÈ PIÙ RELIGIONE! PER CHI SCEGLIE LORA ALTERNATIVA PREVISTA DAL POF E GARANTITA DALLA LEGGE » articolo a pagina 5

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Fondato nel 2005

FARÒ DEL MIO PEGGIONewsGennaio-Febbraio 2013

Nuoce gravemente alla salute dei poveri di spirito

libreriaMONETA

I VOSTRI LIBRI SCOLASTICII VOSTRI LIBRI SCOLASTICI

USATI LI PAGHIAMO IN CONTANTIUSATI LI PAGHIAMO IN CONTANTIControlla le ottime condizioni su www.libreriamoneta.it

VIAVENEZIA 16 - SAVONA

tel 019-801852

Care lettrici e cari lettori,quello appena passato èstato un anno difficile

per il nostro paese e, perquanto si possa essere ottimi-sti, la situazione non pare de-stinata a migliorare nel breveperiodo. L’istruzione pubblica èsolo una delle tante aree dellaPubblica Amministrazione chehanno subito l’effetto “falce”delle cosiddette riforme strut-turali, che purtroppo non eli-minano solo gli sprechi, matagliano costi relativi a serviziessenziali, senza i quali i sin-goli diritti vengo meno: dirittoalla salute, diritto all’istru-zione…L’Europa dice che entro il 2020dobbiamo essere tutti “con-nessi”, che noi giovani dob-biamo vivere una scuola“senza pareti”, in cui professorie studenti, sfruttando le ric-chezze del sapere condiviso inrete, potranno realizzare testidi studio aperti al contributo ditutti. Ma guardiamo con piùattenzione il nostro stessoLiceo: quante lavagne interat-tive abbiamo? Quante funzio-nano davvero?

» segue in secondaFrancesca Romana Cavallo

CLASSE 4B

Foglio dei liberi pensatori del Liceo Scientifico Grassi

XXIX edizione

L’EDITORIALE

VALUTATI,NON

SCHEDATI.NO ALLE PROVE

INVALSI!» articolo a pagina 3

LE VOCI DEGLI

STUDENTICI SONO, MA

NESSUNOLE ASCOLTA!

» articolo a pagina 2

NON C’È PIÙRELIGIONE!

PER CHI SCEGLIE L’ORAALTERNATIVA PREVISTA DAL

POFE GARANTITA DALLA LEGGE

» articolo a pagina 5

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| 2 | Farò del mio peggio News | Gennaio - Febbraio 2013 | |

» riprende dalla prima

Qual è la qualità della rete? Illivello della connessione dellanostra scuola è scadente o as-sente del tutto, rendendo unacorsa ad ostacoli progetti e le-zioni che vogliano schiodarsidalla solita lezione frontale.In questo scenario, come si faad essere ottimisti e sperarenel futuro? Forse, ragazzi, è ar-rivato il momento di concre-tizzare tutti quei principi percui nelle manifestazioni ci bat-

tiamo tanto! Il 2012 è stato unanno in cui gli studenti si sonofatti sentire, e hanno rivendi-cato i propri diritti, riuscendoanche a bloccare una leggecome l’Aprea. Penso, però, checon le sole manifestazioni nonsi possa sperare di migliorarela situazione: serve qualcosa dipiù, servono azioni che na-scano da ciò che brucia dentrodi noi. A Natale non racco-gliamo fondi per nutrire le no-stre pance, ma i nostri cervelli!In questo numero ci saranno

LA VOCE DEGLI STUDENTILe occupazioni e le autoge-stioni di questi mesihanno segnato una radi-

cale inversione di tendenza: glistudenti hanno liberato le aulee gli istituti con la forza delleproprie idee e la voglia di met-tersi in gioco in prima personaper cambiare la propria scuola.Nelle scuole occupate o auto-gestite i veri protagonisti sonostati gli studenti e le studen-tesse, i loro interessi e i loroproblemi, ordinariamente igno-rati per “rincorrere la fine deiprogrammi” o “non perderetempo durante le lezioni”. Lecentinaia di scuole liberatehanno ospitato, dalla mattinapresto fino alla sera, assem-blee sul diritto allo studio e sul-l’edilizia scolastica, workshopsulla crisi e la precarietà, labo-ratori autogestiti d’arte, scrit-tura creativa e tanto altroancora. Chi, tra presidi e gior-nalisti, ha provato a spacciarequeste proteste per gesti ri-tuali o vuoti di significato do-vrebbe riconsiderare le proprieposizioni; gli studenti in questimesi hanno sperimentato me-todologie didattiche coopera-tive e realmente democratiche,hanno dimostrato che c’è unaltro modello di scuola possi-bile, una società radicalmentediversa da costruire. Le scuoleche siamo costretti a vivere ve-dono gli studenti come utentipassivi di un servizio. […]

Le voci degli studenti cisono, e si sentono.Spesso questo nome è as-

sociato a impotenti entità mi-nori che occupano i banchinell’attesa di diventare il futurodel paese, per questo stru-mentalizzati senza pietà da chili nomina nelle loro campagneelettorali o nei loro progetti ri-formistici. Ma la scuola è unprimo nucleo di società, al suointerno si possono trovare per-sone capaci di intendere e divolere ben prima del raggiun-gimento della maggiore età,certo questo può sfuggire a chila scuola la osserva e la gesti-sce dall’esterno.Le voci degli studenti ci sono,ma non tutti le ascoltano.

“Mi farò portatore po-sitivo con il presi-dente Mario Monti

di questa richiesta” ha dichia-rato il Ministro dell’IstruzioneFrancesco Profumo in meritoalle richieste delle scuole cat-toliche private di non pagarel’IMU, rispondendo all’interpel-lanza della parlamentare cen-trista Luisa Capitanio Santolini.Non c’è da meravigliarsi chementre per le scuole pubblichesi parla di nuovi tagli al fondoministeriale per l’offerta for-mativa (che finanzia corsi direcupero, sportelli, attività au-togestite dagli studenti, corsiextracurriculari) dopo qualchelamentela dalle lobby cattoli-

che, si vogliano reintrodurre leesenzioni per le private. Lescuole cattoliche sono scuoleprivate, ci teniamo a ribadirlo,perché non è concepibile in unpaese civile che quando sitratta di tagliare la scuola “pertutti” i governi si pongano benpochi problemi, quando si

tratta di favorire le solite lobbyci sia sempre massima dispo-nibilità. Non accettiamo inalcun modo che questo possaavvenire ancora, soprattutto inuna fase in cui centinaia discuole occupate e corteistanno ribadendo quotidiana-mente il valore della scuolapubblica.Fonte: www.unionedeglistu-denti.net

E’ancora più triste leg-gere queste righe se sipensa che il ministro

dell’istruzione si è diplomatoproprio nella nostra scuola. Ilgiorno che è tornato a visitarla(l’anno scorso, ricordo) si èmostrato solo ad una sparutabrigata di studenti insieme allasua fida scorta. Lascio ai lettoriil piacere di trovare un mo-vente a tale democratico com-portamento.La verità è che gli studentinelle manifestazioni sono solouna piccola parte di quelli con-trari alla politica dei tagli e deilicenziamenti. C’è anche chinon partecipa alle manifesta-

zioni, con le proprie ragioni.Questi non si vedono in piazza,ma sono anche loro la vocedegli studenti. La scuola è unapiccola società in tutto e pertutto.Un umile consiglio da “impo-tente entità minore”: dato chesi riserva ogni anno al mini-stero della difesa la modicacifra di 30 miliardi di euro, sipotrebbero prendere da lì isoldi quando si tratta di ta-gliare 182 milioni, invece di mi-rare con compiacenza allascuola e alla sanità. Da chi cidobbiamo difendere, poi?

Nicolò PatroneCLASSE 4H

molti articoli dedicati al temadelle manifestazioni studente-sche, degli scioperi e della“morte della scuola pubblica”.Vorrei che nel prossimo nu-mero vi fossero articoli, idee eprogetti per una nostra scuolasempre più “smart”, propriocome ci chiede l’Europa.In una Scuola dove, purtroppo,si sono insinuate competizionee procedure aziendalistiche, di-mostriamo che si può costruirepartendo, ancora una volta,dalla comunità e dall’amicizia.

La più antica opera letterariadell’uomo, la saga di Gilga-mesh, ci dimostra che è pro-prio in seno all’amicizia cheprendono forma le azioni ingrado di cambiare il volto dellasocietà.L’impegno per il nostro futuronon può prescindere da un im-pegno collettivo e civile, cheinizia tra i banchi di scuola.Buona lettura!

Francesca Romana CavalloCLASSE 4B

BREVI DAL MONDO GRASSI

ULTIMI PER

INVESTIMENTI

IN ISTRUZIONE!L’Italia è il penultimo paesenell’OCSE per investimento inistruzione. La spesa pubblica-relativa è scesa dal 9,8% del2000 al 9%, in percentuale alPIL in Italia si spende il 4,9%mentre la media OCSE è del6,2%: la scuola ha pagato piùdi tanti altri i tagli di questianni, bisogna uscire dalle poli-tiche di restrizione della spesaed eliminare le vere spese inu-tili, come i cacciabombardieriF135, i finanziamenti allescuole private e le megalomaniquanto inutili grandi opere.Scenderemo in piazza per direche la priorità del paese è il fu-turo e quindi un’istruzione diqualità deve essere garantitaper tutti”.

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VALUTATI,NON

SCHEDATI.NO ALLE PROVE

INVALSI

| Gennaio - Febbraio 2013 | Farò del mio peggio News | 3 |

Lo scorso anno, per laprima volta, gli studentidelle superiori sono stati

sottoposti alla prova INVALSI.Questa prova, cercando di pro-durre risultati obiettivi, finiscecol non essere altro che unmero quiz, non in grado di va-lutare adeguatamente le cono-scenze dello studente. Laesasperata ricerca di parame-tri scientifici, che vadano a ve-rificare le nozioni di studenti discuole in cui i programmi di-dattici sono differenti, oltre afallire nel suo intento, sop-prime la libertà d’insegna-mento e le capacità individualidegli studenti che in questi testnon trovano riscontro.Ancorapiù pericolosi risultano, poi, ilmeccanismo di “premialità”che il MIUR vuole mettere incampo a seguito delle prove el’effetto di appiattimento e sof-focamento della didattica e neiprocessi di apprendimento.An-cora una volta noi studenti ve-niamo identificati come cifre sulibri contabili, la valutazione ri-sponde sempre meno allo sti-molo da parte del docentedelle criticità e potenzialitàdello studente, e sempre più acriteri massificati ed unifor-mati. Mentre noi rivendichiamoprocessi valutativi innovativi, incui sia lo studente stesso amettersi in gioco con il docentee con i suoi compagni diclasse, attraverso meccanismiorizzontali, il MIUR ingabbia

sempre più l’apprendimento ingrigie caselle da riempire, se-condo criteri individuati in luo-ghi chiusi e lontani da quelliche sono i problemi reali dellascuola.Informazioni e numeri sui testINVALSI:1. Costo negli ultimi 3 anni: 80milioni di euro.2. Inadeguatezza scientifica:a) misurano solo l’acquisizionedi una serie di informazionisettoriali, stimolano la fram-mentazione della didattica, lasua banalizzazione;b) queste prove sono ugualiper tutti e tutte, ma non siamotutti uguali! (per l’Invalsi glistudenti con disabilità, gli stu-denti di altra cultura, i diversiindirizzi sono invisibili);c) se le prove Invalsi avesseroil solo fine di “testare” il fun-zionamento del sistema scola-stico, sarebberosomministrate “a campione”.3. Fallimento in altri paesi: inaltri Paesi ciò ha prodotto de-formazioni di sistema pericolo-sissime: si creano scuole diserie A e altre di serie B. E perle scuole di serie B è difficileuscire dalla condizione che gliviene attribuita. Una scuolapubblica non discriminante, in-vece, dovrebbe dare spazio aduna utenza variegata, per noncreare scuole ghetto.4. Non sono lo strumentoadatto a migliorare la qualità:a) una scuola pubblica che vo-

glia garantire pari condizioni diaccesso all’istruzione, deve di-rigere gli investimenti e gli“aiuti” non alle scuole “di suc-cesso”, perché non ne hannobisogno ma, al contrario, aquelle con maggiori problema-ticità;b) un sistema scolastico chevuol far crescere l’insieme deisuoi giovani cittadini deve in-coraggiare le scuole a “tenere”i propri studenti, e a trovare lemigliori strategie per assicu-rare il loro successo scolastico;c) le variabili che incidono suirisultati scolastici, sono assainumerose. E se fossero presedavvero sul serio renderebberoinutili i test sistematici scuola

per scuola. Ma su questi datinessuno vuol ragionare perchéin realtà i fattori sociali che lideterminano non li si vuol mo-dificare: al contrario si lavoraper cristallizzarli.

La Redazione

SPAZIO

CAVOLATEPROF. RAVERA: poi dovete sa-pere che chi fuma rischia di di-ventare cieco...CARNEVALE: i tipi che dice leidiventano ciechi per altrecose...RAINERI: vedi Monachesi...CARNEVALE: hai cominciato afumare per coprire il resto, ehMonachesi? Vecchio birbone!

PROF. D’AMICO: come sapete,“gnà” in siciliano significa si-gnora...BELLINO: ah... Quindi gna-gna...PROF. D’AMICO: significa bellasignora!

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ARoma un ragazzo di 15anni si è tolto la vita per-ché vittima di attacchi

omofobi.Andrea (il nome Davide è statodato inizialmente per proteg-gere la privacy) pare subissecontinui attacchi di bullismo,insulti da parte dei compagnie commenti “poco felici” per-sino di alcuni insegnanti, acausa del suo stile eccentrico edelle unghie laccate. Lo smaltosulle unghie era sta un’ideadella madre: Andrea volevasmettere di mangiarsi le un-ghie per poter riprendere asuonare il pianoforte e avevascelto il rosa perché era estro-verso.Gli insulti si propagavanoanche attraverso i social net-work: su facebook era stataaperta una pagina in cui ve-niva preso in giro dai compa-gni e veniva chiamato ‘ilragazzo dai pantaloni rosa’ eripetutamente deriso.Ora, la madre chiede alla ma-gistratura di indagare e si do-manda perché gli insegnanti leabbiano comunicato, solodopo la morte del ragazzo, cheil figlio veniva preso in giro.L’accusa alla scuola è di insen-sibilità o, peggio, di superficia-lità, per essersi mossa inritardo e aver trascurato certi“segnali”: ”durante un’interro-gazione, un professore gli ha

chiesto cosa dicesse suamadre del fatto che si dipin-geva le unghie di rosa.” Andreaha risposto:”Mamma dice:‘basta che mi porti i nipotini.’ Ei compagni si sono messi a ri-dere.Il giornalista Massimo Gramel-lini, nel suo buongiorno quoti-diano su ‘La Stampa’, del 24Novembre 2012, scrive:“….Ogni volta che la cronaca cisbatte in faccia gruppi di ra-gazzi che sbertucciano uncompagno troppo sensibilefino ad indurlo al suicidio, midomando in quale anno, inquale secolo siamo. Davveronel 2012….?”Sono d’accordo con lui quandodice che coloro che hanno por-tato Andrea al suicidio si acca-niscono sulle fragilità degli altriper non essere costretti a farei conti con le proprie paure eprovare a crescere.Voglio far mia l’ultima parte delsuo articolo: ”Li guardo e nonmi fanno paura. Solo tantapena. Spero che un giorno lavita li sorprenda davanti aduno specchio, costringendoli avedere che siamo tutti sul me-desimo albero. Anzi, che siamol’albero, e chi dà fuoco a unramo diverso dal proprio stasolo incendiando sé stesso.”

Alice ZoiaCLASSE 3H

La violenza sulle donne è stret-tamente collegata al fatto cheesse si trovano in una condi-zione di inferiorità rispetto al-l’uomo: si può notare in ognicampo della vita sociale e pri-vata, dal lavoro alle libertàpersonali. Il loro stipendio, peresempio, a parità di ore di ser-vizio, è inferiore a quello ma-schile.Noi in particolare, come ra-gazze, siamo amareggiatedalla cattiveria di alcune per-sone, dalla sofferenza di donneinnocenti e dall’enorme disin-teresse verso un problema cosìgrave. Siamo dell’opinione chenon bastino solo parole di soli-darietà, ma che esse debbanoessere accompagnate daazioni concrete: leggi, prote-ste e manifestazioni che por-tino ALLA FINE DELLAVIOLENZA!Pensiamo che ogni donnadebba far valere i propri dirittie la propria dignità e debbaprotestare per garantire un fu-turo sicuro per sé e per lealtre. In qualità di ragazze,cosa ne pensate? E’ giustoprotestare, farsi sentire? E inche modo? Voi ragazzi cosaavreste da dire sull’argo-mento? Rispondete numerosi.

Ginevra TestaPaola Masuzzo

CLASSE 3A

“IO PORTO

I PANTALONI

ROSA”OGGI, PER NOI,IL ROSAÈ IL COLOREDELLA RABBIA.

NO ALLA

VIOLENZASULLE

DONNEDobbiamo fare di ogni

giorno la “giornata mon-diale contro la violenza

sulle donne”. Non basta il 25novembre. Nonostante la sen-sibilizzazione in aumento, il fe-nomeno è ancora troppocomune. Per motivi assai ba-nali, come opinioni differenti ouna dote troppo bassa, ledonne diventano oggetto diviolenza fisica e psicologica;spesso gioca un ruolo moltoimportante anche la gelosia e,nella maggior parte delle si-tuazioni, gli stupratori, gli as-sassini, gli stalker sono uominimolto vicini alle vittime, padri,fidanzati, mariti ed ex. Solodall’inizio dell’anno ci sonostati 113 casi di abuso sulledonne, 70 di questi da parenti.Non si può continuare a sotto-valutare la gravità delle vio-lenze, non è possibile pensareche i colpevoli non venganomai puniti.iò avviene frequentemente,perché le donne non hanno ilcoraggio di denunciare la vio-lenza subita, inventando scuseper giustificare i segni, conti-nuando così a essere perse-guitate. A trovare la forzanecessaria non le aiuta la giu-stizia, nella maggior parte deicasi, indifferente alla terribileingiustizia che hanno dovutosubire. La paura le fa tacere ecosì il fenomeno oltre a nonessere bloccato aumenta lesue dimensioni.

| 4 | Farò del mio peggio News | Gennaio - Febbraio 2013 |

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| Gennaio - Febbraio 2013 | Farò del mio peggio News | 5 |

NON C’È PIÙRELIGIONE!

PER CHI SCEGLIE L’ORA ALTERNATIVAPREVISTADAL POF E GARANTITA DALLA LEGGE

A partire dall'anno scolastico incorso, anche nel nostro liceo èpossibile frequentare l’ora al-ternativa all'insegnamentodella religione cattolica. Il pro-getto “Liberi di scegliere” èstato approvato dal collegiodocenti su iniziativa di ungruppo di insegnanti chehanno a cuore legalità e Costi-tuzione. Nel documento, pre-sente nel POF, sono indicatecompetenze e nuclei tematiciirrinunciabili dell’ora alterna-tiva: etica laica, diritti umani,pari opportunità, cultura dellapace, ecologia, Costituzione eDichiarazione Universale dei

Diritti dell'Uomo.Tra le attività proposte a noistudenti: Giornalismo scola-stico e collaborazione con il“Farò del mio peggio News”,caffè letterario e/o filosofico,cineforum e uscite didattiche.Finalmente, nel nostro liceo atutti gli studenti sono garantitele pari opportunità di crescitaformativa previste dalla Costi-tuzione, ma fino a qualchetempo fa disponibili solo sullacarta..

Mistral CoffanoCLASSE 4B

VADEMECUMPER L’ESERCIZIO DELLA SCELTA RELATIVA

ALL’IRC O ALLE ATTIVITÀ ALTERNATIVE

All’atto dell’iscrizione(entro febbraio 2013):

- si esercita la scelta se avva-lersi o non avvalersi dell’inse-gnamento della religionecattolica

Chi esercita la scelta:- gli studenti negli istituti diistruzione secondaria superioreCome si esercita la scelta:- mediante la compilazione diapposita richiesta, secondo ilmodello E allegato alla circo-lare

Per quanto tempo valetale scelta:

- per l’intero corso di studi- è salvaguardato il diritto dimodificare ogni anno talescelta (per l’anno successivo)entro il termine delle iscrizioni.Prima dell’inizio delle attivitàdidattiche- si esercita la scelta relativaalle attività alternative per chiha dichiarato di non avvalersidell’IRC

Come si esercita la scelta:- mediante la compilazione diapposita richiesta, da partedegli interessati, secondo ilmodello F allegato alla circo-lare

Quali sono le diverse op-zioni possibili:

A) Attività didattiche e forma-tive;B) Attività di studio e/o di ri-cerca individuali con assistenzadi personale docente;C) Libera attività di studio e/odi ricerca individuali senza as-sistenza di personale docente;D) Non frequenza della scuolanelle ore di insegnamentodella religione cattolica.

Programmazione delle at-tività alternative all’IRC

Chi programma le attività al-ternative:- il collegio dei docenti tenutoconto delle proposte deglialunni,

Credito scolastico eformativo

Ai fini dell’attribuzione del cre-dito scolastico nell’ambito dellabanda di oscillazione, si tieneconto anche del giudizio for-mulato dai docenti di religioneo di insegnamenti alternativi.

La RedazioneFARODELMIOPEGGIO.IT

IL DIRITTO DI ANDARE A SCUOLAAndare a scuola, studiare,avere gli stessi diritti, sem-brano cose normali, rivolte atutti, maschi e femmine chesiano. In molti paesi come l’In-dia, la Cina, il Pakistan e tantialtri, hanno diritto allo studiosolo i maschi.Un esempio è il caso di una ra-gazzina di 14 anni, MalalaYousufzai, che ha rischiato diessere uccisa dai Talebani,perché ha chiesto il diritto diandare a scuola. Per i Talebaniqueste richieste sono contrariealla shari’a e offendono Allah.Il 9 ottobre 2012, Malala èstata ferita, con un colpo allatesta e alla spalla, da alcuni ta-lebani dentro il pullman scola-

stico. Ricoverata nell'ospedalemilitare di Peshawar, si è sal-vata dopo la rimozione chirur-gica dei proiettili. IhsanullahIhsan, portavoce dei talebanipakistani, ha rivendicato la re-sponsabilità per l'attentato, di-cendo che la ragazza “è ilsimbolo degli infedeli e del-l'oscenità”, aggiungendo chese fosse sopravvissuta, sa-rebbe stata nuovamente attac-cata. Arrivata in Gran Bretagnaa bordo di un aereo-medicomesso a disposizione dagliEmirati arabi uniti, la ragazzina14enne è stata ricoveratapresso l'ospedale Regina Elisa-betta di Birmingham, specializ-zato in cure riabilitative di

lunga durata per i soldati bri-tannici feriti in guerra. Le au-torità pachistane si sonoimpegnate a pagare le spese -trasporti e cure mediche - percla ragazza.La partenza di Malala da Ra-walpindi è stata annunciatasolo dopo il decollo per ragionidi sicurezza, dopo che "gli in-sorti avevano minacciato dicolpire di nuovo", ha precisatoil ministro degli Interni pachi-stano, Rehman Malik.

Nikita ScapinCLASSE 2B

CAVOLATE

A NATALESONO TUTTI

PIÙ BUONIPROF. NANI (CORREGGENDO LE

VERIFICHE): no, Andrea, questarisposta è sbagliata...QUINCI: vabbè prof, mezzopunto...PROF. NANI: ma te ne ho giàregalato mezzo nella prima do-manda!QUINCI: ma è Natale...

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| 6 | Farò del mio peggio News | Gennaio - Febbraio 2013 |

“Dato che non pense-remo mai nellostesso modo e ve-

dremo la verità per frammentie da diversi angoli di visuale, laregola della nostra condotta èla tolleranza reciproca. La co-scienza non è la stessa pertutti. Quindi, mentre essa rap-presenta una buona guida perla condotta individuale, I'impo-sizione di questa condotta atutti sarebbe un'insopportabileinterferenza nella libertà di co-scienza di ognuno” (Gandhi).Diversità. E' una parola, chedovrebbe essere spiegata nellescuole e scritta a caratteri cu-bitali dappertutto. Noi siamodiversi l'uno dall'altro. La vitasi è evoluta proprio perché cisiamo differenziati, eppure ladiversità assume spesso unasfumatura negativa che vieneassociata a: straniero, cattivo,pericoloso.E' così che l'intolleranza, in-sieme alla discriminazione ealla ignoranza del genereumano, genera una voragine.Una voragine che ogni giornospegne milioni di vite e che dasecoli divide l'umanità, inutil-mente.Ne abbiamo l'esempio lam-pante con Ipazia, una scien-ziata e filosofa neoplatonica,maestra nell’antica accademiaplatonica di Alessandriad'Egitto che, nell'anno 415 d.C,venne trucidata da un gruppoorganizzato di cristiani fanatici.Ipazia viene molto spesso pa-ragonata a Galileo, era unadonna forte e sicura di sé chesi dedicò all'astronomia conavanzate tecniche di osserva-zione. Ma l'analogia finisce qui.Galileo venne processato per-ché con le sue tesi andavacontro la Chiesa, e metteva indubbio determinati argomentidi cui il popolo non doveva du-

Lo stato delle scuole italiane,sicurezza, qualità e comfortdegli edifici scolastici. MANU-

TENZIONE: 21% degli edifici sco-lastici presenta uno stato dimanutenzione inadeguato; CERTI-FICAZIONI: 24% è in possessodella agibilità scolastica, igIenico-sanitario e prevenzione incidenti.PERICOLI NELLE AULE: 14% pre-senta distacchi di intonaco, 57%presenta finestre rotte, 11% pre-senta barriere architettoniche,10% presenta pavimenti scon-nessi, 10% presenta sedie rotte,12% presenta banchi rotti, 78%assenza porte anti-panico, 21%assenza scale di sicurezza, 49%assenza di tapparelle.(fonte: www.studenti.it )

Commento di uno studente in re-lazione alla dichiarazione del ViceMinistro del Lavoro, Michel Mar-tone, che afferma "non c'è lavoroper colpa dei giovani""Non c'è lavoro per colpa dei poli-ticiSecondo voi Martone ha mai fattodegli esami di logica nel suo corsodi Laurea in qualcosologia? Se-condo voi la mancanza di lavoro inItalia è dovuta al fatto che in Ita-lia ci siano molti fuoricorso? Se-condo voi in Italia il datore dilavoro medio non vede l'ora di as-sumere laureati che abbiano ter-minato i loro studi con gli esami inpari? Ma allora perché prima del2008, quando i fuoricorso nelleuniversità italiane erano molti dipiù, specialmente prima dell'intro-

bitare. Galileo era pericoloso.E Ipazia? Ipazia non fu proces-sata. Fu uccisa perché non ve-niva accettata l'idea che unadonna ne sapesse più degli uo-mini. Era inammissibile che leifosse una maestra libera, nonsubordinata a partiti o fazioni,presente in luoghi pubblici, sa-piente e dotata di una parolaautorevole per donne e uo-mini.Contò, quindi, il fatto che sitrattasse non di un filosofo madi una filosofa? Certo.Da sempre viviamo in una so-cietà maschilista, che tende afavorire gli uomini e non am-mette che le donne possanoessere molto più che madri emogli.La salute, lo studio, la libertàdi pensiero e di espressione,non sono un'opportunità, madiritti.“Ogni individuo ha diritto allalibertà di opinione e di espres-sione incluso il diritto di nonessere molestato per la propriaopinione e quello di cercare, ri-cevere e diffondere informa-zioni e idee attraverso ognimezzo e senza riguardo a fron-tiere” (dalla Dichiarazione Uni-versale dei Diritti Umani)E' un diritto, ma non viene ri-spettato. Sarebbe necessariauna presa di coscienza gene-rale ma non è semplice: sindall'antichità si è combattutoper far sì che le donne aves-sero gli stessi diritti dell'uomoe venissero giudicate allastessa maniera.“Una donna viene spesso pu-nita per le sue virtù che per isuoi vizi” diceva Paul Brulat,Pensieri 1919.E aveva perfettamente ra-gione.

Erinda Haklay - CLASSE 2B

duzione del 3 più 2, si riusciva atrovare più facilmente di adessoun lavoro, anche se poco qualifi-cato e magari per nulla inerentecon il proprio corso di studi?Quindi secondo Martone la crisi fi-nanziaria nata negli USA nel 2008non ha provocato nessuna crisi dellavoro mondiale, mentre la colpadella disoccupazione giovanile inItalia va attribuita solo agli stu-denti! Quindi secondo Martone idatori di lavoro italiani che delo-calizzano nei paesi emergenti o invia di sviluppo lo fanno perchésono sicuri di trovare in quei postimolti giovani che si sono laureatinei tempi giusti! Ma io perchédevo pagare le tasse al governoper sentirmi dire delle emeritestr.,,,te da gente strapagata cheparla solo per parlare?"(fonte: www.studenti.it )

Commento di una studentessa ri-guardo alla dichiarazione del Mini-stro dell'Istruzione, secondo cuiinsegnare religione cattolica nonavrebbe più senso a causa dellemolte fedi professate da tanti ra-gazzi"Sono d' accordo!A me sembra indispensabile stu-diare storia delle religioni, prima disceglierne una, a chi piace, senzaprofessarne alcuna al di fuori deiluoghi di culto, compromettendocon discutibili pregiudizi, l' esi-stenza di individui che sia pure inminoranza, la loro vita la vedonoe la vogliono vivere come glipare."(fonte: www.studenti.it )

UNA

DONNAVIENE SPESSO PUNITA PER LE SUE

VIRTÙ

LA VOCE DEGLI STUDENTI

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EQUAL OPPORTUNITIES BUT WHERE?

| Gennaio - Febbraio 2013 | Farò del mio peggio News | 7 |

AIESEC (Association Interna-tionale des Etudiants enSciences Economiques et

Commerciales) è una delle piùgrandi associazioni studenteschedi tutto il mondo e si propone dimettere in contatto culture diverseattraverso Scambi Internazionali,che danno la possibilità agli stu-denti universitari di vivere al-l’estero, svolgendo attività divolontariato o lavorando inaziende collaboratrici dell’associa-zione.Quest’anno anche il “Grassi” haavuto la possibilità di incontraretre studentesse straniere, prove-nienti da Iran, Argentina e Roma-nia. Dopo un’ overview suirispettivi paesi, le ragazze hanno

risposto alle domande degli stu-denti, incentrate soprattutto sultema delle pari opportunità, in-torno al quale si è orientato l’in-tero incontro.In generale, i loro paesi sonomolto simili, nel bene e nel male,all’Italia, ma Klea, ragazza ru-mena, definisce il suo paese comeun ”patriarchal, traditionalist andmisogynist country, in whichwomen have the same rights asmen only formally, even thoughtmany women have importantroles in the politic and social life”.L’Argentina sembra più avanti nelprocesso di parificazione dei sessi.Alla domanda: “is Argentina acountry in which really womenand man have the same rights?”

Delfina risponde:”yes, in normallife both genders have the samerights and possibilities; of course,as in any other country, the diffe-rences between women and menare huge in poor classes”.Ci ha stupito molto l’Iran, dipintoda Hanieh come un paese libero,civile e bellissimo, dove le donnehanno gli stessi diritti e ruoli degliuomini, e dove la religione (anchese i dati forniti dalla ragazzastessa confutano le sue afferma-zioni: 99% di credenti in un’unicafede, non è certo un indicatore dipluralismo e democrazia!) non haalcuna influenza sulle scelte per-sonali. Incuriositi e anche un po’perplessi dall’ intervento, gli stu-denti hanno chiesto come mai le

televisioni occidentali forniscanoun’immagine così tragica e, ri-spetto alla sua rappresentazione,“distorta” dell’Iran. Allora, come èopportuno concepire l’Iran? “Afriend of mine came to Iran someyears ago. Before leaving fromItaly she was scared about mycountry because of the prejudicesEuropeans have on it. But whenshe saw Iran she changed hermind and she convinced herselfthat Iran was a wonderful coun-try”. Così risponde Hanieh, nonriuscendo però a dissolvere total-mente i nostri dubbi.

Francesca Romana CavalloCLASSE 4B

Il giorno 6 Dicembre 2012gli studenti dell’Ora Alter-nativa all’I.C.R. e alcune

classi del nostro Liceo si sonoriuniti nell’Aula Magna dell’isti-tuto, dove si è tenuta una con-ferenza organizzatadall’AIESEC, un’associazionefondata 65 anni fa in Belgio dacinque persone, presente in111 Paesi del Mondo e per laquale lavorano circa 4000 per-sone.Essa ha lo scopo di favorirel’interculturalità a livello mon-diale tra le giovani generazionied è gestita da studenti uni-versitari, i quali hanno l’oppor-tunità di andare a studiare indiversi Paesi (Outcoming), maanche di ricevere studenti stra-nieri (Incoming). Sono previsti

due tipi di scambio: uno per glistudenti, i quali si recano astudiare per sei settimane nelpaese che hanno scelto, l’altroriservato ai giovani che hannoappena terminato gli studi evanno a lavorare, per cinque osei mesi, in un altro Stato.Durante questa conferenza ab-biamo conosciuto tre ragazzeprovenienti da diverse nazionidel mondo, ospiti in Italia dalmese di settembre. Poiché ilprogetto prevede esclusiva-mente l’uso della lingua in-glese, l’incontro si è svoltoesclusivamente in inglese.La prima ragazza si chiamaDelphina, ha 23 anni, vienedall’Argentina, più precisa-mente da Buenos Aires e haappena terminato il suo corso

di studi.Come poi hanno fatto le altredue ospiti, essa ha iniziato conuna presentazione in PowerPoint del proprio Paese di pro-venienza, della conformazionedel territorio, con le sue bel-lezze naturali e paesaggistichee con le sue caratteristicheeconomico-sociali. In partico-lare, Delphina ci ha descrittoalcuni cibi della sua terra e ciha mostrato la moneta argen-tina, il Currency.Ci ha illustrato, sempre attra-verso l’uso di fotografie multi-mediali, i posti più importantidel territorio, come la sede po-litica e altri luoghi attrattivi eeconomicamente rilevanti.Il presidente dell’Argentina,eletto dai rappresentanti del

popolo è attualmente la si-gnora Cristina Fernandez, chegoverna affiancata dal vicepresidente Amado Boudou,che la sostituisce quando, perimpegni politici, lei è assentedal Paese.Siamo venuti a conoscenza,grazie alle sue spiegazioni,delle frequenti rivolte e mani-festazioni che attualmentevengono svolte contro il go-verno.

» segue sul sitoViviana Caserza

CLASSE 2G

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| 8 | Farò del mio peggio News | Gennaio - Febbraio 2013 |

NO JUSTICE

WITHOUT LIFESi aprono le frontiere dello spazio,si inventano nuove tecnologie manon si elimina la pena di morte.Questo è ciò che succede nei 68Paesi dove è ancora prevista que-sta spregevole condanna. Neglianni tante associazioni si sonobattute per la sua abolizione, traqueste la Comunità di Sant’Egidio,grazie alla quale abbiamo cono-sciuto Art Laffin, un attivista ame-ricano che ha saputo perdonarel’omicidio del fratello Paul.

Signor Laffin, ci può parlare disuo fratello e della ragioneper cui è contro la pena dimorte?

Mio fratello venne ucciso il 20 set-tembre di 13 anni fa. Si trovava inConnecticut, per dare assistenza apersone senza fissa dimora,quando un malato di mente lo uc-cise. Paul viveva per i poveri edera soprannominato Mr Holiday,perché riusciva ad ottenere il mi-glior cibo da offrire alla mensa,che organizzava per i meno fortu-nati. Era sempre allegro e se fossequi vi avrebbe raccontato una bar-zelletta. Io lotto per l’abolizionedella condanna a morte perchépenso che uccidere le persone chehanno ucciso non porti alla pace.

Anzi, così si creasolo altro dolorenelle famiglie delcondannato oltreche hai parentidelle vittime.Credo che lavera giustizianon passi attra-verso il rimorsoma attraverso ilperdono.

Sappiamo cheanche lei,come suo fra-tello, è un atti-vistaumanitario. Dicosa si occupal’associazioneDorothy DayCatholic Worker House ofHospitality di cui fa parte?

Nel nostro centro diamo ospitalitàa cinque famiglie senza fissa di-mora e aiutiamo i poveri di Wa-shington DC. Inoltre, attiviamooperazioni per la pace e per so-stenere i diritti umani. Cosa fate negli Stati Uniti per pro-muovere l’abolizione della pena dimorte? Come mai nel suo Paese ècosì radicata?

Noi organizziamo molte manife-stazioni tutti gli anni, la più impor-tante si svolge a gennaio davantial palazzo della Corte Suprema,nonostante i partecipanti rischinol’arresto. La lotta per la soppres-sione è molto lunga e difficile per-ché la mentalità statunitenseprevede che a un omicidio debbaseguire una vendetta. Politici egiudici manipolano la gente, con-vincendoli che per ridurre gli omi-cidi sia necessario uccidere, anche

se i dati dimostrano il contrario.

Le redazioni passate del “Faròdel mio peggio”, hanno colla-borato spesso con la Comu-nità di Sant’Egidio, cosapossono fare i nuovi redattoriper sostenere la lotta controla pena di morte?

Potete aiutarci informando gli stu-denti e pubblicando articoli sullenostre iniziative, come avete giàfatto . Inoltre, potete scrivere e-mail o lettere a un condannato amorte, raccontargli della vostravita e di ciò che accade sul Pianetaper farlo sentire considerato e, inquesto modo, permettergli di es-sere un vero cittadino del Mondo.Sul nostro sito web, www.santegi-dio.org, come sapete, troveretetutte le informazioni necessarie.Grazie a tutta la Redazione e aglistudenti del Liceo Orazio Grassi!Alla prossima iniziativa di solida-rietà.

Noi della Redazione invitiamotutti i lettori a sostenere laComunità di Sant’Egidio, chesi impegna per la salvaguar-dia dei diritti umani e per lacostruzione di un mondo mi-gliore.

Amanda TraversoMiriam Michero

Chiara Gramazio CLASSE 3H

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| Gennaio - Febbraio 2013 | Farò del mio peggio News | 9 |

TROPPE

COINCIDENZELunedì 29 ottobre 2012 si è

svolta alla Sala nella Si-billa del Priamar una con-

ferenza tenuta dal giudiceGiuseppe Ayala, organizzatadalla libreria Ubik, in collabora-zione con Libera ed il Comunedi Savona, e presentata dallaprofessoressa di lettere Ange-lica Lubrano. A questo eventohanno partecipato numeroseclassi provenienti dai diversiistituti savonesi, fra cui il no-stro.Lo scopo dell’ incontro era lapresentazione dell’ultimo librodel giudice, “Troppe coinci-denze”, sui rapporti tra Stato eMafia. L’onorevole Ayala, de-putato e senatore per quattrolegislature e sottosegretarioalla giustizia, negli anni ’80 hafatto parte del pool antimafiadella procura di Palermo con icolleghi e amici Falcone e Bor-sellino.La conferenza ha toccato nu-merosi temi, tra cui un pream-bolo sulla situazione politicaitaliana negli anni di Tangento-poli e delle stragi di mafia. Suquesto periodo, come ha sot-tolineato il giudice, la nostragenerazione ha un vuoto co-noscitivo, essendo troppo re-cente per essere trattato neilibri di storia ma allo stessotempo lontano dalla nostraesperienza diretta.Ayala ha insistito molto sul di-

lagare dell’ille-galità in Italia edi come questofenomeno col-pisca in modoparticolare i gio-vani che si affac-ciano sul mondodel lavoro; in-fatti ormai lamafia non è unlimitata e circo-scritta alle re-gioni del Sud,ma acquista uncarattere nazio-nale e intesserapporti semprepiù stretti conrealtà criminaliestere. Questofenomeno, oltread essere piùdifficile da sradi-care a causa delsuo imborghesi-mento (moltisono i figli deimafiosi che stu-diano all'estero),d a n n e g ù g i al’economia delnostro Paese,dal momentoche gli investi-tori non hanno motivo di av-viare nuove attività in Italia,dove frequentemente incorre-ranno in richieste di “pizzo” e“mazzette” e dove, per sbri-

quanto non solo essa sarebbea “costo zero” ma anche a ri-sparmio, poiché sarebbero ri-dotte le spese per gliinterminabili processi.

» segue sul sitoFARODELMIOPEGGIO.IT

CLASSE 4C

gare le pratiche giudiziarie, do-vranno attendere tempi qua-drupli rispetto agli altri paesieuropei (media di 1200 giornicontro i 300 europei).

Ayala si è occupatoa lungo del pro-blema della giustiziaitaliana, sulla cui ri-forma sono presentiin Parlamento moltidisegni di legge conobiettivi di preven-zione mai arrivatialla fase attuativa, adifferenza di quelliriguardanti l’accor-ciamento dei tempidi prescrizione. Imotivi per appro-vare una riformadella giustizia che larenda più celerenon mancano, in

CAVOLATE

OPEN... MUM!(Il prof. D’Amico fa colpo,come sempre, su alcunemamme all’open day...)ZANELLI: sì, ma ha fatto colpoanche su un uomo!PROF. D’AMICO: sto perdendocolpi...ZANELLI: no, sta ampliando isuoi orizzonti!

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LA FISICA DEI

SUPEREROINella nostra vita studen-

tesca e, in seguito,anche professionale ci

troviamo spesso a doverci con-frontare con fenomeni naturalinon spiegabili immediata-mente con le conoscenze dibase. Alla radice di questi fe-nomeni c’e la fisica, unascienza tanto giovane nel suosviluppo quanto antica. A tutti è capitato, per passioneo per caso, di leggere un fu-metto e di lasciarsi coinvolgeredalle avventure in esso dise-gnate. Ora, attraverso i nostrisupereroi preferiti è possibilecomprendere fenomeni fisicicome l’elettromagnetismo oaddentrarsi nel minuscolomondo dei quanti, grazie allosplendido manuale del profes-sor Kakalios “La fisica dei su-pereroi” (edizioni Einaudi).Osservando un geco appesoad una parete o il supereroenella vignetta sovrastante, ingenere non ci accorgiamo diavere a che fare con uno deifondamenti della fisica: l’ade-

renza elettrostatica. Se osser-vassimo con un microscopio lapelle delle zampe di un geconoteremmo milioni di minu-scole setole. Il continuo scam-bio di elettroni, che si verificatra le setole del rettile e la pa-rete, genera delle zone polarisu entrambe le superfici, checosì si attraggono reciproca-mente come i poli di due cala-mite. Allo stesso modo ilsupercattivo dei fumetti Elec-tro riesce a compiere i suoi mi-sfatti. I fenomeni legatiall’elettromagnetismo non siesauriscono certo qui: infatti,possiamo trovare esempi diaderenza statica anche neimuscoli.Perciò la fisica non è una sem-plice scienza speculativa pienadi formule e teorie, ma influi-sce sulla vita di tutti i giorni piùdi quanto possiamo immagi-nare.

Davide PesceCLASSE 4B

SHAKESPEARE IN TOWN? NO!

SHAKESPEAREIN OUR SCHOOL!!

In November, on 15th andon 22 th, in our ComeniusClub there was an amazing

workshop. We worked with thedirector and manager of theSalamander Company, MarcoGhelardi, and the Canadian di-rector and actress ,YolandaFerrato, who taught us some-thing about Shakespeare, hel-ped us to learn some ways toact better, and then made usplay some funny games. Wewere divided into six groupsand Yolanda and Marco askedus to memorize some partsfrom Shakespeare’s famousplay “ All is Well that endsWell”, and then act them as“Helena”, “Bertram”, “TheKing” and many other charac-ters (if you want to see us ac-ting, have a look at our blog ,www.comen iusc lub.wor-dpress.com, at the article“First Shake – A workshop inEnglish with Yolanda Ferrato”).We had only 4 hours to put ona short scene and to memorizeour parts, but when we did itwe had a lot of fun. Beforedoing this, we tried to learn to“be actors”: we made the“ Mirror game” where we hadto perform some actions, and

our partner had to copy us, asin a mirror. We understoodthat Shakespeare wrote hisworks following the heartbeatrhythm. We also did someexercises to warm up, and weread some of Helena’s mono-logues. It was amazing. We di-scovered a lot of new things,and we were free to act wi-thout feeling embarrassed, be-cause we were there only tolearn something new, and tohave fun. It was a great expe-rience, and thanks to our tea-chers, (prof Bergonzi and profSottilaro) we had a greatchance to learn somethingmore about the world of thetheatre. When we go to Pri-bam, in the Czech Republic, inApril, from 4th to 11th, we’ll be“prepared” to act in front ofthe other students (they willbe from the Czech Republic,Germany, Poland, Norway).This year the theme is creati-vity in art, music, and litera-ture. And we can say that inthis workshop we had to workon our creativity a lot.

Micaela PastorinoCLASSE 3D

A“Che tempo che fa” lasera del 3 dicembre si èparlato di nuovo di

scuola, questa volta con il mi-nistro Francesco Profumo econ il professor Salvatore Set-tis, direttore della Normale diPisa fino al 2010.Chiede Fazio: “Ma la scuola èuna priorità? ” Profumo: “A pa-role lo è per tutti”. E in consi-glio dei ministri che succede?Profumo: “Nelle riunioni delconsiglio c’è poco spazio”. Più esplicito Settis, direttoredella Normale di Pisa fino al2010, che tra l’altro ricorda chein questi anni di crisi l’Italia èstato uno dei Paesi dove si èpiù tagliato sulla scuola. Peg-gio di noi è stato fatto solo inEstonia”.

Settis rincara la dose: “si de-stinano risorse ingenti alla Tave alle autostrade ma non allascuola. La scuola, lo diceva giàCalamandrei, è un organo co-stituzionale; ma di questoanche i Ministri si sono dimen-ticati da un pezzo anche secontinuano a giurare fedeltàalla Costituzione”. Ma da questa situazione disa-strosa si può uscire?“Certo - risponde Profumo -oggi il bilancio della scuola è di52-53 miliardi, se si decidessedi aumentare la spesa di un10% all’anno per un certo nu-mero di anni potremmo final-mente diventare un Paesenormale”. Fazio insiste: “Ma lascuola non è una priorità?”“Certo - sottolinea il Ministro -a parole la scuola è una prio-rità per tutti”.

A PAROLE LA SCUOLA È UNA

PRIORITÀPER TUTTI

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Pagina Voltaire (per il diritto di replica)

Non condividiamo la tua idea, ma … siamo pronti a darti spazio, lavoro e sponsor perché tu possa esprimerla!

Se non condividi le idee contenute in un articolo, non chiederci di cam-biare idea o di limitare la nostra libertà di pubblicare quello che ci pare (sichiama “libertà di stampa“, Art. 21 C.I.), ma prendi la penna e scrivi!

In attesa di articoli, repliche e commenti peraprire il dialogo delle idee, occupiamo lo spa-zio con un saluto del Preside.

LA REDAZIONE

redazionefarodelmiopeggio@live.itwww.farodelmiopeggio.altervista.org

SALUTO DEL

DIRIGENTE SCOLASTICOAL

GIORNALE D’ISTITUTO

In questo mio primo anno dinomina quale DirigenteScolastico del Liceo Scien-

tifico “Orazio Grassi” di Savonavorrei indirizzare un saluto par-

suggerire a tutti l’opportunitàdi raffrontare posizioni e rifles-sioni, via privilegiata all’acqui-sizione di una matura capacitàcritica di lettura degli eventi edel presente stesso, nel segnodell’argomentazione.Il giornalino può diventare nonsolo strumento prezioso perfar giungere la voce di chi viveil Liceo “dall’interno”, così dacomunicare notizie e realizza-zione di progetti a tutti coloroche appartengano alla grandecomunità educante del Liceo“Grassi” di Savona e al mondofuori dalla scuola, ma ancheper fare entrare “quel mondodi fuori” nella scuola, natural-mente nei modi e nella misurautili ed opportuni per la scuolastessa.In tal maniera il giornalino po-

ticolare allaredazione delgiornalino diIstituto “Faròdel mio peg-gio”, ai suoilettori e aiDocenti chene seguonol’attività.Sicuramentelodevole èl’iniziativa dipubblicare, incartaceo enella mo-derna dimen-sione on-line,

un giornalino che possa esserein qualche modo la “voce delLiceo”, uno spazio virtuale diconfronto ove poter ospitare lapluralità delle idee, al fine di

trebbe o forse dovrebbe porsicome ideale luogo del dialogo,ove possano essere esposteidee anche diverse, nella con-sapevolezza che la diversità èarricchente e la conoscenza èfatta pure di ascolto reciproco,premessa ad ogni scelta futurascientemente effettuata.Dunque un saluto cordiale atutti e un augurio di buon la-voro alla Redazione che, nesono certo, in linea con l’anti-frastico titolo del giornalinofarà senza dubbio del suo me-glio.

Fulvio BianchiDIRIGENTE SCOLASTICO

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ROMANTICISMOWILL NEVER DIED

“La miglior arte nascedalla sofferenza e daldolore”. Il Romantici-

smo è il primo movimento arti-stico-letterario a rispecchiarsipienamente in questa frasestupenda. Il Romantico è ilpoeta, genio e ribelle, quell’in-dividuo che sprezzante dellamediocrità non accetta le re-gole, i costumi e i dogmi impo-sti dalla società ribellandosi,destinato in partenza alla soli-tudine, a una visione malinco-nica della vita oall’”autodistruzione” come sipuò intravedere nel verso diFoscolo: «Avverso al mondo,avversi a me gli eventi».I romantici sono inevitabil-mente attratti dall’oltranza,dall’infinito, da ciò che sta al dilà, lontano, irraggiungibile; eproprio questa sua irraggiungi-bilità che è tanto cara al ro-mantico.D’altro canto, se fosse facileottenerlo cosa ci sarebbe, perl’appunto, di romantico?E allora si tuffano, essendoneattirati, in una ricerca compul-siva e ansiosa dettata daun’aspirazione struggente e in-soddisfatta (Sehnsucht), chespesso li porta a vivere di con-seguenza una vita all’ultimorespiro, come Alfieri, in uncontinuo viaggio, non di pia-cere, bensì di tormentata ri-cerca interiore.Nei romantici (Alfieri, Foscolo,Byron, ecc), infatti, vita eopere non sono separate. Più

che dalla fantasia le loro crea-zioni provengono dalle sensateesperienze: si riconoscono neipersonaggi creati, vivono al-l’ultimo sospiro senza pianifi-care nulla, abbracciando lacompleta irrazionalità, per noi,follia, puro genio per loro.Il Romanticismo non si limita aiversi dei poeti o all’olio su teladei pittori, è una scelta di vita,un movimento filosofico la cuiprima cifra è il conflitto, la se-conda il rifiuto.Conflitto e rifiuto, questo è il ti-tanismo romantico.Una condizione letteraria edesistenziale (nell’antichità i ti-tani sfidavano gli dei) che rias-sume il rifiuto della società epertanto il conflitto con essa.Una guerra, individuale e as-soluta, del genio ribelle controla tirannide di uno o dei tanti,comporta la simpatia verso ilnobile fuorilegge, il tirannicida,l’esule o il suicida nell’ estremaaffermazione di sé. Il dipinto “Il viandante sulmare di nebbia” di CasparDavid Friedrich rappresental’uomo-titano che si erge con-tro tutto e tutti, coprendo ad-dirittura la natura sublime: duegrandezze assolute si confron-tano.

Il Romanticismo capovolge icanoni di bellezza, al postodell’armonia mette il sublime:la dismisura, la grandezza as-soluta, l’infinito, la passione e ilsentimento portati all’estremo.

Si può notare in«Tempesta» diHeine: «il tur-bine infuria/ el’onde per-cuote,/ e l’onde,schiumanti dirabbia,/ s’ im-pennano e s’er-gono/ in cumulienormi, e le li-quide/ e bian-che montagne/o n d e g g i a n ovive,/ e la pic-cola nave la su-pera, a fatica,/poi d’un trattoprecipita nelfondo/della neravoragine diflutti,/ che

enorme laggiù si spalanca».Versi che paiono la descrizionedi un quadro di Turner.Il sublime. I romantici lo intra-vedono nella notte, nel buio enelle tenebre che fanno appa-rire aspetti del mondo, nasco-sti dal sole: una “simbologiadell’oscuro”, un’atmosfera sini-stra e lugubre in cui si delineal’inconscio di Freud, il lato sco-nosciuto e nascosto dell’ in-quieto artista moderno. Eprima della conferma scienti-fica di Freud si spingono a dar-gli forma e colore con Füssli(“Incubo”).Trovo che le radici più pro-fonde del Romanticismo sisiano tramandate in una seriedi metamorfosi, giungendosino a noi tramite quei poeti-maledetti, che coniugano lametrica della poesia con unachitarra e la loro voce.

Davide CarnevaleCLASSE 5H

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I BRUCIANTI

VERSIDI UN

POETASpesso, quando si parla diquella che è stata asettica-mente definita “soluzione fi-nale”, si tende a pensare aduna storia “a tinte nette”: dauna parte i crudeli nazisti, dal-l’altra gli ebrei “portati al ma-cello come pecore“. Alcontrario, un evento come laShoah finisce per chiamare incausa, accanto ai “carnefici” ealle “vittime”, il ruolo e le re-sponsabilità dei “testimoni”.La vicenda del ghetto di Varsa-via, in particolare, pone la que-stione dell’atteggiamento deipolacchi verso la persecuzionenazista degli ebrei. La popola-zione polacca, infatti, pur su-bendo una durissimaoccupazione da parte dei tede-schi, nutriva una tradizionaleavversione - anche di originereligiosa - verso gli ebrei; eaveva accolto con favore le mi-sure antisemite che, già primadella guerra e dell’occupazionenazista, il libero governo po-lacco aveva adottato. Vero èche molti polacchi furono in-vece addolorati per la tristesorte dei propri connazionaliebrei e si adoperarono in tutti imodi possibili per aiutarli. Maqueste considerazioni non de-

vono far dimenticare coloroche rimasero indifferenti atutte le sofferenze e a tutte leatrocità, scacciando l’idea cheil male non si manifesta soloattraverso le azioni, ma ancheattraverso l’inerzia e le omis-sioni. E’ la situazione evocatadai versi di Milosz. È la Pasquadel 1943: appena al di fuoridel ghetto, dove gli ebrei sonoinsorti, c’è una giostra dallaquale provengono una musicaallegra e le risate delle giovanicoppie. Il muro di quel luogodi isolamento sembra dividerenon due parti di una stessapiazza, ma addirittura duemondi differenti, oserei direparalleli. Mentre il ghetto è inrivolta e le case vengono bru-ciate, lo stesso vento che sileva dagli edifici in fiammegonfia le gonne delle ragazzesulla giostra. Da una parte sista consumando un grande sa-crificio per poter riaffermare ladignità umana di fronte allabarbarie nazista, dall’altra alle-gria, amore e libertà da ognitipo di pensiero. Può esserecomprensibile il desiderio deicittadini di Varsavia di trovareuna momentanea via di eva-sione dagli affanni della guerra

in un breve giro di giostra.Viene tuttavia da chiedersi cheumanità o senso di solidarietàvi sia negli animi di quei polac-chi che stanno allontanando losguardo dalla sofferenza di chimuore proprio accanto a loro.Forse, tutto dipende dallapaura di prendere una posi-zione, di uscire dalla “zona gri-gia” in cui si sentonoabbastanza protetti, rischiandocosì di perdere il posto di la-voro o addirittura la vita. Sorgequindi un interrogativo: chi sipuò definire buono? E chi cat-tivo? Il messaggio che Miloszvuole trasmetterci è l’impor-tanza di non dimenticare, af-finché non possa ripetersinuovamente un simile criminecontro l'umanità. Quando nonci saranno più testimoni, tuttodiventerà una sorta di leg-genda? Qualcosa di lontanoche non potremo più com-prendere con chiarezza, come

uno spettatore al che guardaun film seduto troppo di-stante? Ciò non dovrà acca-dere, anche se noi nonriusciremo mai ad immedesi-marci pienamente in coloroche hanno provato in primapersona una simile esperienza.Ricordare è quindi la parolachiave per non guardare condistacco a quello che è stato ilfrutto di un progetto orribile efolle e per conservare ancheoggi uno sguardo vigile e soli-dale davanti alle tragedie stori-che e politiche del presente.

Chiara FerrecchiCLASSE 4F

“Il vento dalle case in fiammePortava neri aquiloni,

La gente in corsa sulle giostreAcchiappava i fiocchi nell’aria.Gonfiava le gonne alle ragazze

Quel vento dalle case in fiamme,Rideva allegra la folla

Nella bella domenica di Varsavia [...]E questi, morenti, soli,

Già dimenticati dal mondo,La loro lingua ci è estranea

Come lingua di antico pianeta.Finché tutto sarà leggendaE allora dopo molti anni

Un poeta desterà la rivolta.”

(C. Milosz, Campo dei Fiori)

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POETANDO...UN FIORE

NATO TRA LE ROCCEQuando siedo alla scrivania della mia camera, ho davanti agliocchi un paesaggio stupendo: una collina verde ad alberata.Il suo crinale fa da cornice ad un cielo non più azzurro ma giàrosato dagli albori del tramonto.Mi sento pervasa da una calda serenità, che scorre lenta, lentasotto la pelle e si diffonde a macchia d'olio.La lampada che illumina i miei libri emette una luce fioca, chepare antica. Quasi a volermi ricordare che già dai tempi antichic'è stato un uomo, chinato sui libri, con un lume a fianco.

Un uomo sopra ad un libro. l' uomo di fronte al sapere.Egli sta come un pellegrino sull'orlo di un precipizio. Può co-glierne la vastità e la profondità. Potrà sporgersi verso di essoma non potrà addentrarcisi e coglierlo completamente.Ambizione antica quella. Superare le colonne d' Ercole.

Forse, davvero, si è veri uomini solo se si sale su questa nave.E si tenta a spingersi là, al di là degli estremi del conosciuto;laggiù dove non è consentito agli umani. L' ebbrezza del volosarebbe liberatoria, un' esperienza unica e sorprendente. E allontanerebbe l 'uomodalla sua originaria natura. Sarebbe più simile agli uccelli del cielo, forse, con le ali della co-noscenza.

Ma il destino è segnato: il fondo del baratro. La caduta sarebbedisastrosa e letale. A nessun uomo, infatti, è dato di abbracciarela totalità del sapere. Ma si potrà sempre avvicinare ad essa,sporgersi sempre di più. E ad alcuni, di vista particolarmenteacuta, sarà donata la possibilità di scorgere un fiore, nato tra lerocce.

E un fiore, quel fiore, può cambiare una vita.Sarà sempre come un caldo tepore che ci pervade, che ci cullacome un dolce abbraccio materno nel proprio nido.

VUOTOIn un angolo in fondo,un'eco, un rimbombo;Il sussurro del vento,un lungo tormento.

IO LO SO CHE CISONO LE STELLENEL CIELOIo lo so che ci sono le stelle nelcielo. So anche che in primaverasbocciano i fiori;e che il mare fa uno strano ru-more,quando scontra gli scogli.

Ma allora sbaglio, la sera, a ri-manere a testa in su?E' forse inutile stupirsi del pro-fumo di un fiore,o della voce profonda e rocadel mare,che combatte imperterrito lag-giù?

Io lo so che ci sono le stelle nelcielo.Ma questa sera, ne sono si-cura, brillano di più.

MIA NONNA È IN STAND-BYMia nonna è sul sofà.Che strano! Cerca sempre di avere qualcosa da fare per lemani.Non ho mai considerato mia nonna particolarmente brillante.Sempre così noiosa e drammatica. Sempre a raccontare, comeuna salmodia, certe storie di povertà e miseria dei famosi "tempi di guerra".Ma forse, non ho mai ragionato più di tanto su come ci sipossa sentire nei suoi panni. Non credo se lo chieda mai; ma isuoi occhi fissi e vacui esprimono una chiara domanda:" Qual è il mio ruolo in questo mondo? Sono ancora utile aqualcosa, o forse adesso è ancora maggiore il non-senso diquesto granello di sabbia, che si ostina, ogni giorno e ognianno, a trotterellare intorno ad una stella?"

Mia nonna è sul sofà; come in attesa.Mia nonna è in stand-by; aspetta una nuova accensione.

CI SIAMOGIURATI

ETERNO

AMOREE' sera. Ed il sole, affaticato, ècalato.E domani, al canto del gallo,si rialzerà.

Fa freddo. E la rondine, indo-lenzita, è partita.E ad aprile, ai primi caldi, ri-tornerà.

Oggi. Ci siamo giurati eternoamore.Ma domani, sempre per tebatterà il mio cuore?

L' EBBREZZA DILASCIARSI

CADERE

ALL'INDIETRO:QUELLA COSA

CHIAMATA

VITAEsposta; nuda.Inerme; indifesa.In balia di una tempesta:i tuoi stessi sentimenti.Puoi solo abbandonarti adessi;e ritrovarti, disarmata,davanti a lame affilate.O di fronte a dei fiori.Ma quando ti lasci cadere all' indietro,non lo sai.

Valeria GhioneEX-STUDENTESSA 5I

CAVOLATE

PRIMARIE!(Si dibatte di politica in occasionedelle primarie del PD...)

PROF. XXX: ma Renzi è unfalso, dice le stesse cose diBerlusconi ma in modo di-verso...

D’ANTONA: gli piace la gna-gna...

PROF. XXX: eh?

CUCCHIARELLI: la fica prof!

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| Gennaio - Febbraio 2013 | Farò del mio peggio News | 15 |

AREA divertimentiPerché anche noi studenti ci dobbiamo divertire!

Orizzontali

1. E' famosa quella a led nei televisori - 16. Stava per uccidere il figlioin onore di Dio - 17. Prima persona plurale del presente indicativo diavere - 18. Residuo di bruciatura del fuoco - 19. Spuntano nel corpo esono neri - 20. Componimento lirico - 21. Congiunzione condizionale -22. Strumento russo a tre corde - 26. Rhode Island - 27. Conginzionenegativa - 28. Tre volte l'uno romano - 29. Piccolo mammifero della fa-miglia dei Mustelidi - 31. Disco... Inglese! - 32. La si usa per tagliare illegno - 34. Prefisso dell'insegnamento filosofico pubblico - 35. Appella-tivo del re - 37. Gli stranieri ateniesi... Rovesciati! - 38. La si usa sem-pre per scappare - 40. "Come ***, tu, piccolo insignificante microbo?!?"xD - 41. 72 romano - 44. Il foglio di carta di misura più grande - 46. Car-tello ottogonale rosso - 48. Componente superiore del corpo umanoche si occupa di due importanti ghiandole salivari - 52. California - 53.Associazione di letterati nel famoso romanzo "Il Maestro e Margherita"di Bulgakov - 55. Congiunzione - 56. Benzinaio - 58. Biologico - 59.Contrario di or - 60. Oro - 61. Famoso Moulin - 63. Unità di allocazionedei supporti magnetici - 64. Marito di Eva - 66. In nome dell'... - 68. Inmezzo al deserto - 71. Famoso Netbook dell'Asus - 73. Maglione apri-bile con cerniera o bottoni - 75. Cella dei templi greci contenente l'idolo- 77. Read-Only Memory - 79. Completa il corpo - 80. La è quella Giu-liva - 82. Vecchio tipo di dischi - 84. Famoso Costa - 87. Ok... speculare!- 89. Lo si usa per ubriacarsi - 91. Modello di Audi - 92. Tagliare, tron-care qualcosa - 95. Non malati - 96. Stato del sudest asiatico confi-nante con la Cambogia - 100. Alcolisti anonimi - 101. Macchina inglese- 102. Articolo maschile singolare - 103. Poco colto e poco educato -

Verticali

1. La si ha quando si è arrabbiati - 2. Studioso dell'ebraismo - 3. Ci passano i fili dell'alta tensione - 4. Fiume serbo - 5. Dolce francese - 6. Me -7. Grazie ad un particolare tipo, più lungo, l'esercito di Alessandro sconfisse i persiani - 8. Tipo di melanoma - 9. Contrario del produttore inglesedi apparecchiature originali - 10. 4 romano - 11. Sodio - 12. Cantante de "La mia storia con te" - 13. Metà zodiaco - 14. Oppure inglese - 15.Lista - 21. Aiuto! - 23. La praticano gli artisti - 24. Figura religiosa islamica - 25. Non tuo - 27. Il grande artista - 30. 86 romano - 31. Robot - 33.Ingegneria elettrica in America - 36. Dominio web italiano - 38. Binary digit - 39. American Airlines - 40. Lo era Eraclito - 41. Fondatore di unasocietà assicurativa - 42. Strumento metallico - 43. Divisione tra due sillabe due vocali - 45. Emergenze medica - 47. Svolge le indagini prelimi-nari - 48. Guardie naziste - 49. Era di questa casa l'ultimo imperatore del Sacro Romano Impero - 50. Colore giallastro - 51. Ex colonia britan-nica in Zimbabwe - 54. Ci si scrivono i propri impegni - 56. Non è Qui, non è Qua... - 57. Contrario di giù - 60. La scoprì Colombo - 62. Gioco perbambini ideato da Leandro Costumi - 65. Carta di credito prepagata - 67. Contrario di io - 69. Famoso gioco dei vecchi Nokia - 70. Intelligenzaartificiale - 72. Fattucchiera del Vesuvio - 73. Ci lavora De Mattei - 74. Aiutare in forma poetica - 76. Pronuncia dell'inglese of - 78. Fiume italianodi 71 km - 81. C'è sempre sull'A3 - 83. Libreria nazionale scozzese - 85. Now - 86. Patentino informatico - 88. Lo è Shrek - 90. Eccetera eccetera- 93. Compagnia per il gas e la luce - 94. 2 romano - 97. Seconda persona singolare del presente indicativo di avere - 98. Articolo maschile sin-golare - 99. Nichel -

cruciverbaPiù grande del solito 15x15, questo è 19x18!

sudokuInserire i numeri da 1 a 9 in ogni colonna, riga e riqua-

dro facendo si che non ve ne siano mai due uguali

6 9 5 3 4

7 5 3 1 6

9 5 8

3 5 9

5 4 7

7 1 2

7 2 6

4 9 7 2 3

8 3 5 2 7

freddureEccovi le migliori freddure raccolte in classe... Diamo

voce anche all’umorismo all’inglese!

PROF. BELLONOTTO: vi piacequesta parte sulle cariche elet-triche?QUINCI (SOTTOVOCE): mi elet-trizza...

MONACHESI: ho l’idea del se-colo...QUINCI: io ho l’idea dellastampa!

MONACHESI: ma se esistono iprocessi infiammatori, esistonoanche i processi infiammamuc-che?

PROF. RAVERA: cosa mi ditedella mostra?BELLINO: è la moglie del mo-stro...

PROF. RAVERA: e ora passiamoall’insufficienza renale...VENA: non è colpa nostra senon hanno studiato abba-stanza...

QUINCI: ma se mi faccio labarba per terra, mi rado alsuolo?!?

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EDITORE:Associazione di Giornalismo Scolastico “Farò del miopeggio News” (presidente Roberto Palermo). Al pros-simo numero!

IMPAGINAZIONE A CURA DI:Carola Amormino, Alice Zoia, Cecilia MiraltaFUMETTI A CURA DI: Armin TaghdisiradFOTO A CURA DI:Amanda Traverso, Alessio BoggeroBREVI A CURA DI: Davide D’Antona LA VOCE DEGLI STUDENTI : Nicolò Patrone

OPINIONISTI:Francesca Romana Cavallo, Nicolò Patrone, Alice Zoia,Ginevra Testa, Paola Masuzzo, Mistral Coffano, NikitaScapin, Erinda Haklay, Viviana Caserza, Amanda Tra-verso, Miriam Michero, Chiara Gramazio, DavidePesce, Micaela Pastorino, Davide Carnevale, ChiaraFerrecchi e Valeria Ghione

STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DELLA

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Giovedì 20 Dicembre 2012 ore 18.00.00.