Gdm16 05 2016straniero

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lXI Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative nel campo dello spettacolo e del divertimento a: redazione.barletta@gazzettamezzogiorno.it Oggi a Barletta la pres entazione del libro Il bo mbardamento del c astello * La prima Guerra Mondiale, dichiarata dall'Italia all'Austria il24 maggio dell915, terminerà il4 novembre dell918 con la firma dell'armistizio. La partecipazione di Barletta alla Grande Guer- ra è segnata da due primati: il primo bombardamento e la prima Medaglia d'Oro. Benché la città, a parte l'episodio iniziale, fosse risparmiata dalla guerra perché estranea, come le altre città pu- gliesi, al teatro principale delle operazioni belliche, tuttavia no- tevole fu il tributo di sangue che i cittadini barlettani resero alla Patria al consuntivo del conflitto. Dai dati ufficiali tratti dagli lA GAZZf:TIA DfLMf.ZZOGIORNO elenchi del Ministero della Difesa, rileviamo che ai 372 caduti accertati e agli 84 dispersi, bisogna aggiungere i312decessi av- venuti per malattia più 160 invalidi. All'alba del primo giorno della nostra entrata in guerra, lunedì 24 maggio dell915, Bar- lettaebbe il suo battesimo di fuoco. L'esploratore austriaco "Hel- go l an d", ostacolato dal caccitorpedin i ere <<'l'urb i ne», dall'imboc- catura del port o, colpi prima un carro ferroviario che sostava nella stazione marittima, poi una casa in via San Cataldo, infine il Castello (foto), dove era acquartierato un reggimento di ber- saglieri, provocando quattro brecce ancora oggi visibili. :;: Si tiene oggi, lunedì 16 maggio, alle ore 19, presso la Sala Rossa del Castello di Barlet - ta, la presentazione del libro "Nicola Stra- niero Un Eroe della Grande Guerra", seri tto da Michele Grimaldi, Responsa- bile Sezione Archivio di Stato di Barletta, nell'ambito delle cele- brazioni per il cente- simo anniversario della Grande Guerra e de "li Maggio dei Li- bri" organizzato dal Comune di Barletta. di RE NATO RUSSO R icon-e oggi, 16 maggio 2016, l'anniversario centenario della morte del giovane ufficiale Nicola Giovanni Straniero sul Col di Lana, stù Carso, prima Me- daglia d'Argento di Barletta al Va- lorMilitare. Nato il9 maggio 1916, il giorno della sua tragica morte aveva appena compiuto 20 anni. La città gli ha dedicato una strada in rione Borgovilla, una parallela di via Madonna della Croce. Nicola Straniero un eroe della MICIIELEGRIMALDI llll eroe d ella Grande Guem Il libro è un omaggio, narrativo e documen- tario, a Nicola Gio- vanni Straniero, sto- rica figura di un ra- gazzo Eroe della no- stra Terra che, cento anni fa, ill6 maggio 1916 nel fatto d'arme del Monte Sief , donò la sua vita per la Pa- tria. n 9 dicembre 1916, con dispe nsa !OSA pubblicata alla pagina 6443 del Bollet- tino Ufficiale del Mi- nistero della Guerra, l'Eroe veniva insigni- to, primo t.t·a gli uffi . ciali barlettani a rice- vere una onorificenza militare, della Meda- glia d'Argento al va- lor militare. n libro nasce dall'idea, fortemente sostenuta dalla fami - glia Straniero, di av- vicinare la figura di Nicola Straniero alle nuove generazioni che la scuola è chia- mata ad educare e for- mare. Inte rverranno alla presentazione del li- bro il prefetto della Provincia Barlet - ta- Andria-Trani Clara Minerva; il sindaco del Comune di Barlet- ta Pasquale Cascella; il pronipote della Me- daglia d'Argento Giu- seppe Straniero; il prof. Ugo Villani, or- dinario di Diritto In- ternazionale presso l' Università ''Aldo Mo- ro" di Bari· l'autore Michele G;imaldi, re- sponsabile della Se- zione dell' Archivio di Stato di Barletta; e l' editore Renato Rus- so. Pr esenta la serata la giornalista Floria- naTolve. Al termine dell 'even- to sarà inaugurata una mostra di docu- menti che raccontano la vita al fronte del sottotenent e Nicola Straniero gentilmente concessi dalla Fami- glia Straniero. Inol- tre, tutti i partecipan- ti riceveranno una co- pia omaggio del libro. U libro, scritto con coinvolgen- te partecipazione emotiva da Mi- chele Grimaldi, è stato fortemen- te voluto dalle famiglie Stranie- ro-Giannella per commemorare il loro caro, giovane con- gitmto stron- cato dramma- ticamente nel fiore degli an- ni, con l'inten- zione di dedi- cru-e questa biografia ai ra- g azzi delle no- stre scuole per ricordarlo non solo come me- ro riferimento storico, un lo- goro dagherot· tipo conswna- to dall'usura del tempo, ma per attualiz- zarlo come mo- dello di valori per i giovani ai quali il testo è dedicato. Un'intera generazione segnata da rinunce e privazioni, alla ricerca di un pro- prio futuro, passando attraverso l'angusta spaventosa strettoia di una guerra che falcidiò tanti no- stri giovani eroi, centinaia, nei quali la Medaglia d' Argento di Nicola, oggi- nel Centenario com- memorativo della nostra parteci- pazione a quel terribile conflitto· r itrova il suo emblematico signi- ficato riferito ad un'epoca sfor- tunata e ad una generazione tra- gicamente segnata. Michele Gri- maldi, attraverso questo libro, con la sua appassionata ricerca sui documenti, con la storia di Nicola, ha inteso al tempo stesso far conoscere la storia di tanti altri nostri figli che anonima- mente versarono il loro sangue, essendo tutti degni di essere ri- cordati e trascri tti nell'Albo d'oro degli eroi caduti per la Patria. Nicola Giovanni Straniero nacque a Barletta, per uno strano scherzo del destino, nello stesso giorno di Giuseppe Carli, prima medaglia d'Oro al Valor Militare della Grande Guerra. Apprezzato impiegato presso la società belga di trasporti dei 'l'ramways Ba- ri-Barletta prima e del Comune di Barletta quale applicato presso la Segreteri a Generale poi, spinto da amor patrio scelse, nel difficile momento attraversato dalla Pa- tria, la strada militare e quale Grande Guerra allievo ufficiale entrò nell'Ila Compagnia della Scuola Mili tare di Modena. Giunse in Accademia il giorno di Natale del 1 915. li 18 marzo 1916 il giovane uf- ficiale Straniero inviava da Roma a suo fratello Michele, che su di lui esercitava la patria potestà, una cartolina illustrata con la f o- to dell'arco di 'l'ilo, con la quale lo informava che: "... n viaggio (da Modena a Roma) è stato discreto, il 22 corrente raggiungerò il mio reggimento stù Col di Lana". Giunse infatti in zona di guerra quattro giorni dopo, il 31 marzo dove fu aggt-egato alla 19a Com- pagnia dell'82' Reggimento Fan- teria, guidata dal Capitano Remo Renato Petitto. Il 16 maggio del 1916 neanche due mesi, il tempo per ambientarsi, che avendo ne- gli occhi le asprezze del Carso innevato moriva nel fatto d'arme del Monte Si ef. Non saremo noi a ricostruire la tragica fme che af. Il caccia- torpediniere « Turbine». A sinistra: la conquista di Col di Lana. Monumento fideremo invece alla fredda ep- pure emozionante cronaca del suo comandante Petitto che- con la sua - annunciava anche la mor- te di tutti gli altri ufficiali della sua Compagnia. "Come saprà, il cadavere non ha potuto essere recuperato, no· nostante i veri atti di valore com· piuti dal soldato Frattaruolo (il fidato attendente di Straniero) e da altri soldati della compagnia. n povero suo frat ello era il pre- ferito dei miei ufficiali, per le sue ottime qualità e il suo magnifico slancio che poneva nel servizio; era munito anche di elmo e co- razza; ilcombattimentofuaspris- IL GIOVANE STRANIERO Il giovane Nicola Strani ero. Accanto al titolo, la copertina del libro di Michele Grimaldi simo; caddero tutti i miei ufficiali subalterni; alla fme del combat- timento il povero Giovanni fu col- pito alla fronte immediatamente sotto l'elmetto; il sangue ha spruzzato g li uomini accanto a Lui che lo trascinarono indietro quanto poterono, ma il Suo cor po e rimasto stilla posizione con quelli di altri nove militari di truppa. Posso assicurarle che è morto subito, senza neppure ac- corgersene. Spero che la di lui memoria sarà degnamente ono- rata da una ricompensa al valore, ma non ci faccia assegnamento". ll9 dicembre 1916, invece, nella dispensa 105 pubblicata alla pa- gina 6443 del Bollettino Ufficiale del Ministero della Guerra, l'Eroe veniva insignito, primo tra gli uf. ficiali barlettani a ricevere una onorificenza militare, della M e- daglia d'Argento al Val or Mili- tare con la seguente motivazione "Comandante del plotone di coda della compagnia, ne sosteneva l'avanzata con intelligenza e fer- mezza. Ricevuto l'ordine di ripie- gare su di una posizione retro- stante, si ritirava per ultimo e, continuamente esponendosi con consapevole valore, riusciva ad ottenere nel movimento quella disciplina che impedi- va l'inseguimento del nemico e, nonostante il vivo fuoco, fa- ceva evitare ogni ulteriore perdita, fmché cadeva colpito a morte. Monte Si ef, 16 maggio 1 916". Migliaia di giovani barlet- tani partiti in guerra nell'Alta Italia, stù Carso, nel Friuli, nel Cadore , nel Trentina, stù Pia- ve e in quella disperata eppure eroica epopea. 456, fra morti e dispersi, questo il prezzo di sangue che la nostra città pa- alla prima Guerra Mondia- le. Quante vite spezzate, tante famiglie distrutte per difende- re i nostri confmi e ri conqui- stare lacerti di terre perdute, annesse al territorio austriaco, a compimento delle tre guerre di Indipendenza, recupero delle cit- tà di Trentine, Trieste, Gorizia e Vittorio Veneto. Uomini con ideali, con storie e motivazioni diverse ma in comu- ne un destino tragico e glorioso: la loro mmie in b'llerra per pre - servare la Patria ed assicurare ai figli un futuro di pace. Le famiglie Straniero-Giannella non hanno voluto che si perdesse memoria del loro virgulto reciso nel fiore della giovinezza, e anzi hanno in- teso - con questo libro-rinverdire il ricordo nella giornata celebra- tiva del suo eroico sacrificio.

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lXI

Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative nel campo dello spettacolo e del divertimento a: [email protected]

Oggi a Barletta la presentazione del libro

Il bombardamento del castello * La prima Guerra Mondiale, dichiarata dall'Italia all'Austria il24

maggio dell915, terminerà il4 novembre dell918 con la firma dell'armistizio. La partecipazione di Barletta alla Grande Guer­ra è segnata da due primati: il primo bombardamento e la prima Medaglia d'Oro. Benché la città, a parte l'episodio iniziale, fosse risparmiata dalla guerra perché estranea, come le altre città pu­gliesi, al teatro principale delle operazioni belliche, tuttavia no­tevole fu il tributo di sangue che i cittadini barlettani resero alla Patria al consuntivo del conflitto. Dai dati ufficiali tratti dagli

lA GAZZf:TIA DfLMf.ZZOGIORNO

elenchi del Ministero della Difesa, rileviamo che ai 372 caduti accertati e agli 84 dispersi, bisogna aggiungere i312decessi av­venuti per malattia più 160 invalidi. All'alba del primo giorno della nostra entrata in guerra, lunedì 24 maggio dell915, Bar­lettaebbe il suo battesimo di fuoco. L'esploratore austriaco "H el­go l an d", ostacolato dal caccitorpedin i ere <<'l'urb i ne», dall'imboc­catura del porto, colpi prima un carro ferroviario che sostava nella stazione marittima, poi una casa in via San Cataldo, infine il Castello (foto), dove era acquartierato un reggimento di ber­saglieri, provocando quattro brecce ancora oggi visibili.

:;: Si tiene oggi, lunedì 16 maggio, alle ore 19, presso la Sala Rossa del Castello di Barlet­ta, la presentazione del libro "Nicola Stra­niero Un Eroe della Grande Guerra", seri tto da Michele Grimaldi, Responsa­bile Sezione Archivio di Stato di Barletta, nell'ambito delle cele­brazioni per il cente­simo anniversario della Grande Guerra e de "li Maggio dei Li­bri" organizzato dal Comune di Barletta.

di RENATO RUSSO

R icon-e oggi, 16 maggio 2016, l'anniversario centenario della morte del giovane ufficiale

Nicola Giovanni Straniero sul Col di Lana, stù Carso, prima Me­daglia d'Argento di Barletta al Va­lor Militare. Nato il9 maggio 1916, il giorno della sua tragica morte aveva appena compiuto 20 anni. La città gli ha dedicato una strada in rione Borgovilla, una parallela di via Madonna della Croce.

Nicola Straniero un eroe della

MICIIELEGRIMALDI

Nk«a5~ llll eroe della Grande Guem

Il libro è un omaggio, narrativo e documen­tario, a Nicola Gio­vanni Straniero, sto­rica figura di un ra­gazzo Eroe della no­stra Terra che, cento anni fa, ill6 maggio 1916 nel fatto d'arme del Monte Sief, donò la sua vita per la Pa­tria. n 9 dicembre 1916, con dispensa !OSA pubblicata alla pagina 6443 del Bollet­tino Ufficiale del Mi­nistero della Guerra, l'Eroe veniva insigni­to, primo t.t·a gli uffi. ciali barlettani a rice­vere una onorificenza militare, della Meda­glia d 'Argento al va­lor militare. n libro nasce dall'idea, fortemente sostenuta dalla fami­glia Straniero, di av­vicinare la figura di Nicola Straniero alle nuove generazioni che la scuola è chia­mata ad educare e for­mare. Interverranno alla presentazione del li­bro il prefetto della Provincia Barlet­ta-Andria-Trani Clara Minerva; il sindaco del Comune di Barlet­ta Pasquale Cascella; il pronipote della Me­daglia d'Argento Giu­seppe Straniero; il prof. Ugo Villani, or­dinario di Diritto In­ternazionale presso l 'Università ''Aldo Mo­ro" di Bari· l'autore Michele G;imaldi, re­sponsabile della Se­zione dell'Archivio di Stato di Barletta; e l 'editore Renato Rus­so. Presenta la serata la giornalista Floria­naTolve. Al termine dell 'even­to sarà inaugurata una mostra di docu­menti che raccontano la vita al fronte del sottotenente Nicola Straniero gentilmente concessi dalla Fami­glia Straniero. Inol­tre, tutti i partecipan­ti riceveranno una co­pia omaggio del libro.

U libro, scritto con coinvolgen­te partecipazione emotiva da Mi­chele Grimaldi, è stato fortemen­te voluto dalle famiglie Stranie­ro-Giannella per commemorare il loro caro, giovane con-gitmto stron-cato dramma-ticamente nel fiore degli an­ni, con l'inten­zione di dedi­cru-e questa biografia ai ra­gazzi delle no­stre scuole per ricordarlo non solo come me­ro riferimento storico, un lo­goro dagherot · tipo conswna­to dall'usura del tempo, ma per attualiz­zarlo come mo­dello di valori per i giovani ai quali il testo è dedicato. Un'intera generazione segnata da rinunce e privazioni, alla ricerca di un pro­prio futuro, passando attraverso l'angusta spaventosa strettoia di una guerra che falcidiò tanti no­stri giovani eroi, centinaia, nei quali la Medaglia d'Argento di Nicola, oggi-nel Centenario com­memorativo della nostra parteci­pazione a quel terribile conflitto· ritrova il suo emblematico signi­ficato riferito ad un'epoca sfor­tunata e ad una generazione tra­gicamente segnata. Michele Gri­maldi, attraverso questo libro, con la sua appassionata ricerca sui documenti, con la storia di Nicola, ha inteso al tempo stesso far conoscere la storia di tanti altri nostri figli che anonima­mente versarono il loro sangue, essendo tutti degni di essere ri­cordati e trascritti nell'Albo d'oro degli eroi caduti per la Patria.

Nicola Giovanni Straniero nacque a Barletta, per uno strano scherzo del destino, nello stesso giorno di Giuseppe Carli, prima medaglia d'Oro al Valor Militare della Grande Guerra. Apprezzato impiegato presso la società belga di trasporti dei 'l'ramways Ba­ri-Barletta prima e del Comune di Barletta quale applicato presso la Segreteria Generale poi, spinto da amor patrio scelse, nel difficile momento attraversato dalla Pa­tria, la strada militare e quale

Grande Guerra

allievo ufficiale entrò nell'Ila Compagnia della Scuola Militare di Modena. Giunse in Accademia il giorno di Natale del 1915.

li 18 marzo 1916 il giovane uf­ficiale Straniero inviava da Roma a suo fratello Michele, che su di lui esercitava la patria potestà,

una cartolina illustrata con la fo­to dell'arco di 'l'ilo, con la quale lo informava che: " ... n viaggio (da Modena a Roma) è stato discreto, il 22 corrente raggiungerò il mio reggimento stù Col di Lana". Giunse infatti in zona di guerra quattro giorni dopo, il 31 marzo dove fu aggt-egato alla 19a Com­pagnia dell'82' Reggimento Fan­teria, guidata dal Capitano Remo Renato Petitto. Il 16 maggio del 1916 neanche due mesi, il tempo per ambientarsi, che avendo ne­gli occhi le asprezze del Carso innevato moriva nel fatto d'arme del Monte Sief. Non saremo noi a ricostruire la tragica fme che af.

Il caccia­torpediniere «Turbine». A sinistra: la conquista di Col di Lana. Monumento

fideremo invece alla fredda ep­pure emozionante cronaca del suo comandante Petitto che-con la sua - annunciava anche la mor­te di tutti gli altri ufficiali della sua Compagnia.

"Come saprà, il cadavere non ha potuto essere recuperato, no· nostante i veri atti di valore com· piuti dal soldato Frattaruolo (il fidato attendente di Straniero) e da altri soldati della compagnia. n povero suo fratello era il pre­ferito dei miei ufficiali, per le sue ottime qualità e il suo magnifico slancio che poneva nel servizio; era munito anche di elmo e co­razza; ilcombattimentofuaspris-

IL GIOVANE STRANIERO Il giovane Nicola Straniero. Accanto al titolo, la copertina del libro di Michele Grimaldi

simo; caddero tutti i miei ufficiali subalterni; alla fme del combat­timento il povero Giovanni fu col­pito alla fronte immediatamente sotto l'elmetto; il sangue ha spruzzato gli uomini accanto a Lui che lo trascinarono indietro

quanto poterono, ma il Suo corpo e rimasto stilla posizione con quelli di altri nove militari di truppa. Posso assicurarle che è morto subito, senza neppure ac­corgersene. Spero che la di lui memoria sarà degnamente ono­rata da una ricompensa al valore, ma non ci faccia assegnamento".

ll9 dicembre 1916, invece, nella dispensa 105 pubblicata alla pa­gina 6443 del Bollettino Ufficiale del Ministero della Guerra, l'Eroe veniva insignito, primo tra gli uf. ficiali barlettani a ricevere una onorificenza militare, della Me­daglia d'Argento al Valor Mili­tare con la seguente motivazione

"Comandante del plotone di coda della compagnia, ne sosteneva l'avanzata con intelligenza e fer­mezza. Ricevuto l'ordine di ripie­gare su di una posizione retro­stante, si ritirava per ultimo e, continuamente esponendosi con

consapevole valore, riusciva ad ottenere nel movimento quella disciplina che impedi­va l'inseguimento del nemico e, nonostante il vivo fuoco, fa­ceva evitare ogni ulteriore perdita, fmché cadeva colpito a morte. Monte Sief, 16 maggio 1916".

Migliaia di giovani barlet­tani partiti in guerra nell'Alta Italia, stù Carso, nel Friuli, nel Cadore, nel Trentina, stù Pia­ve e in quella disperata eppure eroica epopea. 456, fra morti e dispersi, questo il prezzo di sangue che la nostra città pa­gò alla prima Guerra Mondia­le. Quante vite spezzate, tante famiglie distrutte per difende­re i nostri confmi e riconqui­stare lacerti di terre perdute,

annesse al territorio austriaco, a compimento delle tre guerre di Indipendenza, recupero delle cit­tà di Trentine, Trieste, Gorizia e Vittorio Veneto.

Uomini con ideali, con storie e motivazioni diverse ma in comu­ne un destino tragico e glorioso: la loro mmie in b'llerra per pre­servare la Patria ed assicurare ai figli un futuro di pace. Le famiglie Straniero-Giannella non hanno voluto che si perdesse memoria del loro virgulto reciso nel fiore della giovinezza, e anzi hanno in­teso - con questo libro-rinverdire il ricordo nella giornata celebra­tiva del suo eroico sacrificio.