Gazzettino Della Farmacia

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Distribuzione gratuita - Anno 9 - n. 5/2011 - Settembre/Ottobre Distribuzione gratuita - Anno 9 - n. 5/2011 - Settembre/Ottobre APPROFONDIMENTO Bendaggi e tutori in farmacia QUATTRO ZAMPE Benessere intestinale IN GUARDIA CONTRO L’ICTUS

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Settembre/Ottobre 2011

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APPROFONDIMENTOBendaggi e tutori in farmacia

QUATTRO ZAMPEBenessere intestinale

IN GUARDIACONTRO L’ICTUS

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Molto di questo numero ha a che fare con il rispetto, soprattutto verso se stessi. Non lasciamoci sfuggire l’opportunita della giornata mondiale sull’ictus che il 29 ottobre si celebrera per la prima volta anche in Italia, facciamone un’occasione di accurata prevenzione. L’ictus si puo evitare con alcuni semplici precetti e, riconoscendone i sintomi, intervenire tempestivamene attutendone gli esiti devastanti. Trovate molte indicazioni nello Speciale e ulteriori spunti nell’aletta esterna, se mai vi fosse sfuggita.

Il rispetto occorre anche per la biologia, soprattutto per la cronobiologia. Quasi piu non ci curiamo dei cicli naturali, dei ritmi alterni veglia/sonno, luce/buio. Malgrado le violenze cui lo sottoponiamo il nostro orologio interno continua a fare bene, regola fame, sete e sonno. Ma dovremmo, per il nostro benessere, fermarci un po’ a meditare, non continuare nel “fuori giri”.

Rispetto significa anche sensibilità: in questo caso nei confronti del capello, strapazzato durante l’estate e meritevole di una serie di consigli per la ricrescita, per il rinforzo e per mantenerli sani.

Il significato di rispetto di allarga e si “approfondisce” con una disamina di tutori e bendaggi presenti in farmacia. Di ogni genere, ma tutti di qualita: rigidi, elastici, semirigidi, per il recupero dopo un infortunio o un affaticamento muscolare. Una benedizione in favore del ritorno all’efficienza fisica.

Estremamente importante, nei cani e nei gatti, il rispetto dell’attività intestinale, in tutte le età dell’animale. Vi provvedono i frutto-oligosaccaridi, attivi sulla flora microbica, agevolatori della funzionalita dell’intestino, di cui ci parla un grande esperto.

Chiudiamo rispettando –molto volentieri - il parere della giuria dell’Italian Public Affairs Awards che ha insignito di un riconoscimento importante la carta fedelta promossa dal Club Salute, primogenita della carta Pro, ora in tutta Italia con Profar. Uno strumento di autotutela che meglio vi dispone al rapporto con i farmaci e i loro “amministratori di fiducia”, noi farmacisti.

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SommarioSPECIALE

Protezione dall’ictus

CONSIGLIBrutte cadute

APPROFONDIMENTOIn caso di traumi, affaticamenti e riabilitazione

SANITÀUna carta eccellente

SALUTE A 4 ZAMPEBenessere intestinale, un equilibrio da tutelare

BENESSEREAllodole, gufi o colibrì?

BENESSERELaviamoci meno e meglio

RISPONDE IL FARMACISTA13

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Questione di rispetto

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L’ictus cerebrale è una patologia che si puo prevenire, oltre a porvi rimedio: questo il messaggio del quarto World Stroke Day, la Giornata Mondiale dell’Ictus Cerebrale che quest’anno, per la prima volta, si celebra anche in Italia, il prossimo 29 ottobre, attra-verso visite gratuite e screening del rischio nei principali ospedali delle citta coinvolte nell’iniziativa. «L’obiettivo» – dice Maria Lu-isa Sacchetti, neurologa vascolare presso il Policlinico Umberto I di Roma e Presidente della Federazione Alice Italia Onlus - «è far conoscere sempre di piu questa malattia, quali sono le avvisaglie, cosa fare in caso di ictus, a quali strutture rivolgersi per ricevere le cure piu appropriate e nel minore tempo possibile». Ogni anno, nel mondo, 15 milio-ni di persone ne sono vittime. In Italia delle 200 mila colpite ogni anno, 40 mila muoiono entro breve termine e altrettante rimangono gravemente invalide. In termini economici, il costo dell’assistenza equivale a 3,7 miliardi di euro. La diagnosi precoce e l’intervento piu adeguato potrebbero ridurre del 20-30% l’incidenza di questo carico sociale ed economico. In Europa, l’ictus rappresenta la prima causa di disabilita a lungo termine ed è la terza causa di morte: basti pensare che ogni 20 secondi una persona è colpita da ictus cerebrale e che ogni anno ne sono vittime circa 650.000 persone. Un altro dato drammatico è la diminuzione significativa dell’eta dei pazienti colpiti da ictus.

«L’ictus ha ormai assunto le dimensioni di un’epidemia mondiale» – incalza Domenico Inzitari, presidente dell’Italian Stroke Forum nonché direttore della Stroke Unit presso l’ospedale Careggi di Firenze – «purtroppo

da noi, in molti ospedali italiani, il paziente arriva spesso in ritardo e non è curato come dovrebbe, nonostante esistano linee guida scientificamente avanzate».

Tutto è aggravato dalle enormi differenze tra le varie regioni in termini di organiz-zazione e qualita dell’assistenza, come è emerso da una recente indagine. Eppure per ogni persona colpita da ictus, essere sottoposta in tempi brevi ad una terapia di farmaci adeguati come i trombolitici, in molti casi puo significare il ritorno ad una vita normale. Ma affinché cio avvenga bisognerebbe garantire in qualsiasi regio-ne le condizioni necessarie per ricevere le cure ottimali da parte di équipe adeguata-mente formate e in strutture organizzate, note come Stroke Unit. Le iniziative italia-ne del 29 ottobre vedranno coinvolte sia le societa scientifiche che la Federazione ALICE Italia Onlus che raccoglie la voce dei

pazienti e delle famiglie, coordinando le associazioni regionali, presenti con nume-rose unita territoriali.

Le avvisaglie, i sintomiÈ importantissimo riconoscere imme-diatamente le avvisaglie dell’Ictus e in-tervenire con prontezza. La bocca che si storce; un braccio, una gamba o entram-be cui manca improvvisamente la forza; le frasi sconnesse con cui ci si esprime o l’incapacita di comprendere quanto gli altri ci stanno dicendo: questi i sintomi che debbono indurre rapidamente a ri-volgersi al 118 o recarsi immediatamente nell’ospedale piu vicino dotato di Stroke Unit (reparto specializzato al trattamento dell’Ictus). L’intervento entro quattro, cin-que ore al massimo dall’episodio è spesso risolutivo, perchè i farmaci specifici pos-sono salvare i soggetti colpiti e ridurre le disabilita gravi.

Protezionedall’ictusIl 29 ottobre si celebra, per la prima volta in Italia, la Giornata Mondiale. Vediamo i suggerimenti in prevenzione e le avvisaglie che segnalano l’infarto cerebrale

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Speciale

Come prevenirloL’Ictus, contrariamente a quanto si crede, è una malattia evitabile e curabile. Due infar-ti cerebrali su tre potrebbero essere evitati con stili di vita adeguati e tenendo sotto controllo alcuni importanti fattori di rischio come la pressione arteriosa; la fibrillazione atriale; il diabete; l’ipercolesterolemia.

Gianni Poli con la collaborazione della dottoressa Maria Luisa Sacchetti

e del dottor Domenico Inzitari

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Nella popolazione adulta la fibrillazio-ne atriale è l’anomalia del ritmo car-diaco piu comune: colpisce infatti piu di nove milioni di persone solo fra Unione Europea e Stati Uniti. Il suo nome deriva dalla fibrillazione (tremore) del muscolo cardiaco nelle camere superiori del cuo-re (gli atri). È un problema che causa l’ac-celerazione o il rallentamento eccessivo della frequenza cardiaca oppure una irregolarita del battito. La fibrillazione atriale è causata da disordini della pro-pagazione dei segnali elettrici che re-golano la contrazione cardiaca. Questa anomalia compromette il pompaggio

del sangue del muscolo cardiaco de-terminando un ristagno negli atri. Chi è affetto da fibrillazione atriale puo subire un ictus, a causa dei coaguli ne-gli atri, in cui il sangue ristagna. I coaguli sono dei grumi che possono immetter-si nella circolazione sanguigna e creare ostacoli allo scorrimento del sangue al cervello. La fibrillazione atriale è uno dei principali fattori di rischio per ictus, cin-que volte maggiore rispetto ai soggetti sani. Ogni anno tre milioni di persone nel mondo sono colpite da ictus causato da fibrillazione atriale.Molte persone, affette da fibrillazione

atriale, non presentano sintomi, ma que-sti sono riconoscibili: parliamo di palpi-tazioni, vertigini, dolore al torace e af-fanno. Alcuni li avvertono regolarmente, altri molto di rado. È importante che la fibrillazione atriale venga diagnosticata per tempo dal medico.La fibrillazione atriale e le sue con-seguenze possono essere trattate o tenute sotto controllo dopo una dia-gnosi precoce, mediante elettrocardio-gramma o altri esami specialistici. Sono poi disponibili terapie farmacologiche e interventi chirurgici per ridurre i rischi correlati alla fibrillazione atriale.

Attenzione ai tremori del cuore

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Consigli

Uno dei problemi che accompagnano il ritorno dalle vacanze estive è legato ai capelli perché i vecchi elementi capilliferi sono fragili e quelli nuovi tendono, letteralmente, a spazzarli via

A settembre i capelli appaiono sfibrati dal-la recente esposizione solare e dall’acqua salata che tende a indebolirne la struttu-ra. Anche le diete vacanziere, spesso im-provvisate ed eccessivamente restrittive, con l’esclusione di nutrienti per eccellenza come le proteine, incidono sulla nostra capigliatura. Non ultimo, entrano in gioco alcuni ormoni che attivano un processo sincronizzato di caduta. Vediamo le diverse soluzioni, utili per un periodo limitato o per veri e propri trattamenti anticaduta.

SolUzIonI In farMacIa

In farmacia sono presenti numerosi pro-dotti che possono aiutare a combattere la caduta dai capelli, rendendoli piu forti nell’ancoraggio alla matrice e dando un quadro generale di maggior salute all’in-tera capigliatura. Un primo aiuto è fornito dal regolare utilizzo degli shampoo anti-caduta, presenti in commercio con diverse linee dei principali produttori del settore. Tutti questi shampoo contrastano la perdi-ta dei capelli ma, parallelamente, esistono formulazioni dedicate alle singole cause. Per capirsi, la caduta è determinata da un eccesso di produzione di sebo? Bisogna utilizzare uno shampoo normalizzante for-tificante. La caduta è favorita da capelli deboli, fragili che si spezzano facilmen-te? Si interviene con un prodotto anticadu-ta energizzante in grado di restituire vigore dalla radice alle punte.L’azione di questi shampoo è efficace ma, a onor del vero, danno il meglio se associati a una terapia orale, i cui risultati sono provati scientificamente. Ovviamente i costi cam-biano ma se il problema non è passegge-ro – legato al solo autunno o a particolari condizioni ambientali (stressare i capelli

non è poi così difficile) – vale la pena con-frontarsi con uno specialista (dermatologo, tricologo, o lo stesso farmacista) per valu-tare l’assunzione di compresse o capsule a base di Metionina, Calcio Pantotenato, Biotina, Vitamina B6 e Acido Folico, che fa-voriscono l’aumento dei capelli in crescita e ne migliorano la corposita. Fondamentali in queste formulazioni sono anche sostanze antiossidanti come Zinco, Rame, Vitamine C ed E che contrastano, anche sui capelli, l’invecchiamento causato dai radicali liberi.

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Altri prodotti, invece, puntano sull’accop-piata acido linoleico-glucosio. Il primo è un precursore per la sintesi degli elementi costitutivi del capello, mentre il secondo favorisce il metabolismo cellulare del fol-licolo pilifero. A questi è associato l’ossido di diaminopirimidina, molecola brevettata che previene l’invecchiamento del follicolo (inibendo la rigidificazione della guaina di collagene che circonda la radice) e favori-

sce l’ancoraggio della radice nel derma, fre-nando la caduta.C’è spazio anche per le innovazioni, come la cosiddetta compressa a rilascio prolun-gato. Consente la liberazione dei compo-nenti funzionali nell’arco di un intervallo di tempo compreso tra le 8 e le 12 ore, così da garantire un trattamento continuativo du-rante l’intera giornata. Generalmente una confezione copre un mese di trattamento, ma per vedere i primi risultati tangibili è consigliabile effettuare almeno due o tre mesi di cura. Molto diffuso è anche l’utilizzo delle formulazioni liquide in fiale, general-mente con composizioni diverse tra uomo e donna, che, se applicate regolarmente sul cuoio capelluto (il dosaggio varia da formulazione a formulazione) favoriscono il regolare ciclo di formazione e crescita del capello. Per ulteriori consigli e spiegazioni piu ap-profondite rivolgetevi con fiducia al vostro farmacista.

Claudio Zubani, Farmacista a Ballabio (Lecco)

Brutte cadute

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ApprofondimentoSTRESS FISICO

In caso di traumi, affaticamenti

e riabilitazioneIn farmacia sono a disposizione diversi tipi di bendaggi, da utiliz-zare su suggerimento di un esperto di ortopedia o massoterapia o, nei casi più leggeri, dello stesso farmacista. perché, se in caso di traumi è obbligatorio recarsi al pronto soccorso o dal medico, per la prevenzione o l’affaticamento, financo la riabilitazione, il far-macista è un ottimo alleato.

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II

TUTorI

Due le grandi famiglie, i bendaggi rigidi dedicati a articolazioni e muscolatura e quelli elastici, cui è necessario un supporto tecnico di uno specialista ma che si prestano agli stessi distretti. Si va dal colla-re cervicale - quello post tamponamento - a supporti lombari ideali per il post intervento o per problemi di osteoporosi, fino a polsiere, ginocchiere (con supporti; con scarichi; con stabilizzatori; preposte alla prevenzione delle infiammazioni), fasce per epicondilite (il cosid-detto “gomito del tennista”), supporti sottorotulei, coscere, gomitie-re, cavigliere e supporti per spalla: un tirante toracico e le chiusure in velcro aiutano in caso di instabilita e lussazioni recidive. Esistono perfino dei bermuda modellanti che prevengono lesioni muscolari e facilitano l’eliminazione del grasso superfluo. Questi prodotti pos-sono essere delle semplici fasce elastiche in spandex (o neoprene) e cotone che contengono come un bendaggio funzionale a base di taping. Oppure dei supporti semirigidi con parti in alluminio.

nUoVe lInee SeMIrIGIde

La vera novita nel campo è rappresentata dal silicone che, all’interno del bendaggio elastico, effettua una sorta di massaggio della parte lesa - magari gonfia a causa di un edema. Si tratta di prodotti semi-rigidi, anatomici, dedicati alle articolazioni principali (gomito, ginoc-chia e caviglie) che non presentano cuciture (il silicone è inserito nel tessuto con avveniristiche tecniche a caldo) e quindi non provocano fastidiosi attriti con la pelle e la parte dolorante. Non sono complicati da indossare perché studiati per il paziente au-tonomo coadiuvato, le prime volte, da un ortopedico. Certo, esistono prodotti ancora piu professionali, come i busti per fratture vertebrali, che meritano maggiori approfondimenti ma sono perlopiu eccezioni dettate dalla gravita dei trauma.

Collare cervicale

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TapInG

Il comparto, come anticipato, è completato dai bendaggi non pronti all’uso. Parliamo di bende elastiche o anaelastiche adesi-ve, salva pelle, il cui Tensoplast spicca per notorieta e diffusione. Nonostante sia un nome commerciale della Bsn, il termine è stato sdoganato anche dal Servizio sanitario nazionale come sinonimo merceologico. Di questi prodotti esistono molte varianti, in base al tipo di colla, alla lunghezza, all’altezza, alla soglia di resistenza. Pur non essendo di facile utilizzo - una mano esperta inizialmente dovra guidarvi - si prestano a contenere sovraccarichi, articolazio-ni doloranti, o riparare – nel senso di difendere - dita e polsi da traumi, come nel caso dei giocatori di pallavolo, basket e rugby. Sono prodotti prettamente per sportivi ma risultano utili anche nella vita di tutti i giorni per limitare movimenti che creano disa-gi. Negli ultimi anni, la vera novita nel settore è rappresentata dal Kinesio taping, bende elastiche colorate in vendita nelle versio-ni 2,5/5/7,5 centimetri. Sono molto in voga negli sportivi perché possono essere indossate durante l’attivita agonistica e portano effettivi benefici, piu in profondita rispetto ad altri prodotti di ta-ping. Non solo, il Kinesio è molto versatile ed è stato sperimentato efficacemente in caso di paralisi spastica delle mani dei bambini e anche per delicate operazioni di linfodrenaggio in associazione a bende compressive.

In farMacIa

Le stesse marche produttrici di bendaggi, distribuiscono in farma-cia tantissimi prodotti utili per lo sport e per piccoli disagi quoti-diani. Ci sono cerotti super resistenti (venduti in rocchetti, non in confezioni singole), cerotti spray per la prevenzione di piaghe e vesciche, calze elastiche terapeutiche (anche nelle versioni gam-baletto, collant, autoreggente), adesivi sterili per piccole medica-

zioni, ausili ortopedici per alluce valgo, dita a martello, tallonite (si tratta di cuscinetti ergonomici ammortizzanti e protettivi da inserire sotto le calze), creme protettive contro i geloni, spray deodoranti per calzature, creme contro lo sfregamento, sali per pediluvio fino ai piu classici cerotti, ora anche nelle linee per pelli sensibili.

Federico Meda in collaborazione con Alessandro Ceriani (Bsn Italia)

ApprofondimentoSTRESS FISICO

Kinesio Taping

Acrylastic

Strappal

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La giuria dell’Italian Public Affairs Awards, composta da esponenti del Parlamento e del Governo, da rappresentanti del mondo Accademico universitario, dell’impresa, dei consumatori, dei giornalisti e delle Istituzio-ni nazionali ed internazionali che operano nel settore delle relazioni istituzionali, valuta ogni anno i migliori progetti del settore del-la sanita e della salute. Lo scopo dell’Award è di premiare progetti attivi per lo sviluppo reale del sistema socio‐sanitario del Paese. Carta Pro - che, identica in tutto, sostituisce l’antesignana Carta Salute - è uno di questi: all’apparenza una carta fedelta come tutte le altre, a seconda dei moduli privacy, puo esse-re utilizzata in tre modi diversi. Se anonima, permette la sola raccolta punti; se nominati-va, oltre ai punti registra anche gli acquisti; se sanitaria è in grado di archiviare informazioni su allergie, patologie, esami ed equivale al proprio codice fiscale. Oltre a facilitare il la-voro del farmacista (segue meglio il cliente con consigli ancora piu personalizzati) sono numerosi i pregi della carta “completa”:

• Capita di trovarsi bene con un prodotto e, una volta in farmacia, non se ne ricor-da il nome commerciale. La carta lo me-morizza.

• Se allergici a un principio attivo è meglio comunicarlo, ma non sempre ci si ricorda. Potendo contare sul database, è difficile incappare in pericolose interazioni fra far-maci: sullo schermo del farmacista appa-iono in automatico degli avvisi.

• Si archiviano tutte le patologie e il gruppo sanguigno.

• È possibile su richiesta inserire i valori delle misurazioni degli esami sostenuti in farmacia, come pressione arteriosa, glice-mia, colesterolo, trigliceridi. Dando in au-tomatico, con report stampabili, un qua-dro della situazione, utile in caso di visite di controllo dal medico curante.

• L’accumulo dei punti è possibile da subi-to, in tutte le farmacie aderenti al circuito.

• Autorizzando all’uso dei propri dati non solo la farmacia sotto casa, bensì l’intera rete nazionale, in qualsiasi esercizio con-

venzionato sara possibile, dando sia la carta fedelta che il codice fiscale, consul-tare lo storico degli acquisti e le altre infor-mazioni sanitarie sopra citate.

• Nella farmacia in cui è stata rilasciata, la Carta Pro sostituisce di fatto il proprio co-dice fiscale.

• Premurandosi di lasciare un indirizzo di posta elettronica, si riceveranno inviti per giornate informative, iniziative in farma-cia, offerte speciali.

L’idea della carta è della Cooperativa Farma-ceutica Lecchese che l’ha sviluppata in que-sti anni a favore del network Club Salute. Si tratta di una vera novita per il nostro Paese, presente ormai in 40 farmacie tra Lombardia, Liguria e Piemonte e in procinto di sbarcare in tutta la penisola con Profar, cooperativa farmaceutica a livello nazionale che fa capo a Federfarmaco. Il nome è stato sostituito in Carta Pro - Professione e Servizi in Farmacia, ma il sistema e le dinamiche d’uso della car-ta rimangono le stesse.

Sanità

Una carta eccellentela carta club, ora ribattezzata carta pro - professione e servizi in farmacia sotto l’egida di profar, è stata insignita del riconoscimento di “eccellenza” in occasione dell’Italian public affairs awards 2011

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Tre punti ogni euro di spesaPer ogni euro di spesa su qualsiasi prodot-to che non sia un farmaco, si accumulano 3 punti convertibili in sconti premi pre-senti in catalogo. Tra familiari è possibile sommare i punti, i quali scadono dopo un tempo prestabilito e comunicato.

L’emissione è totalmente gratuita e da di-ritto a sconti, promozioni e, previa com-pilazione moduli privacy, all’archiviazio-ne dei dati personali, degli acquisti e di eventuali allergie/operazioni/patologie. Chiedetela al vostro farmacista.

La Carta Club, presto sostituita dalla Pro, può catalogare tutti i nostri acquisti e facilitare il lavoro del farmacista, permettendogli di seguire meglio il cliente

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Voler bene a cani e gatti, averne piena-mente cura, senza distinzione di razza, significa occuparsi anche del loro corret-to equilibrio intestinale, una condizione di benessere da ricercare in tutte le eta dell’animale. Tema quest’ultimo spes-so ignorato o sottostimato, sul quale ci siamo confrontati con il dottor Andrea Fiorentini, veterinario, responsabile del-la Business Unit Animali di Compagnia di Ceva, la societa che ha sviluppato una linea specifica e decisamente risolutiva.

«Del tema benessere intestinale sono maggiormente consapevoli i possessori di gatti, la cui igiene, in particolare nella stagione calda, si correla a una vistosa perdita di pelo. Di qui la formazione di un bolo di peli che puo creare ostruzione del tratto intestinale. Per i cani il problema è meno impattante ma è comunque di pri-maria attenzione, anche perché i segnali di disagio sono difficilmente avvertibili. Si comincia con i cuccioli, per un’efficace prevenzione».

Da dove si è partiti per la ricerca di solu-zioni efficaci? Dalla necessita di ritrovare l’equilibrio im-piegando i principi che sovrintendono alla flora batterica intestinale dell’animale. Si è ricorsi ai frutto-oligosaccaridi in forma pura e a dosaggio efficace, in quanto sono un aiuto naturale alla funzionalita intesti-nale. Sono dei prebiotici, cioè sostanze che raggiungono in forma attiva l’intesti-no dove diventano il substrato ottimale per la crescita dei microrganismi utili, bifi-dobatteri, lattobacilli e bacteroidi.

S’impone un chiarimento, non tutti hanno dimestichezza con la chimica. I prebiotici svolgono un’azione benefica sulla flora microbica intestinale, in quanto stimolano la moltiplicazione dei microrga-nismi utili alla digestione. Questi micror-ganismi concorrono a ridurre la produzio-ne di ammoniaca nelle feci, ne attenuano anche l’odore. Inoltre, fermentando, pro-ducono acidi grassi volatili che nutrono i

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Benessere intestinale, un equilibrio da tutelareestremamente importante, nei cani e nei gatti, normalizzare l’attività intestinale in tutte le età dell’animale. Vi provvedono i frutto-oligosaccaridi, attivi sulla flora microbica, agevolatori della funzionalità dell’intestino

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colonociti. In questo modo proteggono efficacemente la mucosa intestinale. Ma il dato significativo risiede nella loro azione specifica, del tutto simile a quella della fi-bra: i frutto-oligosaccaridi ammorbidisco-no il contenuto intestinale riducendo la stipsi negli animali anziani e la formazione di boli di pelo nei gatti.

Chiarissimo, grazie. Ci spiega il significato delle due formulazioni del prodotto, da un lato le compresse, dall’altro la pasta?Semplice, le compresse sono state il primo prodotto, nato per risolvere i problemi di diarrea oltre agli squilibri intestinali. Con-tengono i frutto-oligosaccaridi e lievito, con un’aggiunta di vitamine del gruppo B. Le compresse sono indicate sia per il cane sia per il gatto. Normalizzano la flora microbica intestinale, sono utili, come detto, in caso di diarrea cronica ricorrente, riducono la pro-duzione di gas intestinali e attenuano l’odo-re delle feci.

Veniamo alla pasta. La pasta è invece riservata solo al gatto, che la gradisce particolarmente, la trova molto appetibile: risolve i problemi di costipazione come l’accumulo di boli di pelo e la stipsi nei soggetti anziani. La formulazione della pasta vede la presenza dei frutto-oligosaccaridi che aiutano la flora microbica e regolano il

transito intestinale, della lecitina di soia che provvede a disgregare i boli di pelo, degli oli che ne favoriscono l’eliminazione. Se ne sug-gerisce l’impiego anche in prevenzione.

Dottore, non stiamo parlando di farmaci. La linea Actinorm, vuoi compresse vuoi pa-sta, fa riferimento ai complementi alimentari. Stiamo parlando di prodotti di libera vendita.

Controindicazioni?A mio avviso nessuna. Possono essere utiliz-zati per lunghi periodi in animali di qualsiasi eta e condizione fisiologica

Sergio Meda con la collaborazione del dottor Andrea Fiorentini,

medico Veterinario

Salute a 4 zampe

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Suggerimenti utiliIn riferimento ad Actinorm compresse, utili sia per cani sia per gatti, vanno som-ministrate per almeno 30 giorni conse-cutivi e normalmente non oltre le due-tre volte l’anno. La dose giornaliera varia in base al peso dell’animale: per i cani si va da 2 compresse (fino a 10 kg di peso) a tre compresse (fino a 20 kg di peso), a quattro se il peso supera i 20 kg. Per i

gatti 1-2 compresse giornaliere in base alla taglia. Quanto ad Actinorm pasta, utile solo per i gatti, la dose giornaliera è, per un gatto medio, di 3 cm di pasta al giorno per alcuni giorni e poi 2 volte alla settimana come prevenzione. I dosaggi sia di compresse sia di crema possono essere variati a giudizio del ve-terinario di fiducia

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Page 16: Gazzettino Della Farmacia

come il cronotipo influenza sonno, prestazioni, umori e record del mondo

Siamo sempre piu indifferenti ai cicli natu-rali luce/buio. Nonostante questo il nostro orologio interno continua a rilevare i cam-biamenti stagionali (scanditi dalle ore di luce), regola fame, sete e sonno, fino a con-dizionare umori ed emozioni quotidiane.Il ritmo sonno-veglia appartiene ai cosid-detti ritmi circadiani il cui periodo è di cir-ca ventiquattro ore. In caso di disturbo di questo timer naturale andiamo incontro a disagi transitori (un esempio è la sindrome da jet-lag) fino a condizioni patologiche

piu gravi come la depressione e i disturbi del sonno.Purtroppo si tende a impostare gli impe-gni in base alle esigenze del momento senza tener conto del ritmo biologico che dovremmo seguire. Ci illudiamo di aggira-re miliardi di anni di evoluzione bevendo caffè per evitare di dormire quando il no-stro corpo lo impone.

reM e non reM

Il sonno è un comportamento controllato ciclicamente, una condizione reversibile durante la quale il corpo riduce al minimo

i movimenti e la sensibilita agli stimoli.Durante il riposo si alternano due cicli: REM e Non REM (NREM), quest’ultimo sud-diviso in quattro stadi. La prima parte della notte è caratterizzata da sonno NREM pro-fondo a onde lente (stadi 3 e 4), mentre nella seconda parte della notte sono piu lunghi e frequenti gli episodi di sonno REM.Durante il sonno NREM si attraversano progressivamente quattro fasi fino prima di raggiungere il sonno ad onde lente (sta-dio 4). Dopo circa settanta minuti si passa dallo stadio 4 allo stadio 3, poi al 2 e all’1. A questo punto non ci si sveglia, ma per un breve periodo si passa in fase REM (ra-pid eye movement): con il corpo comple-tamente immobile si assiste a movimenti oculari rapidi, aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca del tutto simili alla veglia. Passato qualche mi-nuto, si torna al sonno profondo, di tipo NREM. In una notte, ogni uomo compie cinque cicli di questo tipo. Normalmente ci si sveglia da un sonno di tipo REM, il piu adatto ai sogni e alla loro memorizzazione ma anche il NREM si presta all’onirico.

aBITUdInI (o dISaBITUdInI)

Il sonno è indispensabile per il nostro be-nessere ma, banalmente, non sappiamo perché dormiamo. Sono molto piu chiari, invece, gli effetti dell’assenza di sonno: irritabilita, difficolta di concentrazione, al-terazione della liberazione degli ormoni, aumento la temperatura corporea, stimo-lazione dell’appetito. Non c’è accordo unanime sulla quantita di sonno effettivamente necessaria, anche se tutti possiedono un cronotipo, il profi-lo che descrive il comportamento ritmico nelle 24 ore e che puo cambiare nel corso della vita. Alcuni sono allodole e sono at-tivi di mattina, lavorano meglio con l’avvi-cinarsi dell’ora di pranzo. I gufi, dal canto loro, ingranano nel pomeriggio con il pic-co di attenzione verso le diciotto. Infine ci sono i colibrì, né gufi né allodole, che si trovano in posizione intermedia. Questa propensione per il mattino o per la

Allodole, gufi o colibrì?

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sera - nei casi limite - viene indicata come sindrome da anticipo della fase di sonno (FASPS), in cui le persone affette non stan-no alzate molto oltre le 19:30 e si sveglia-no intorno alle 3:30 di mattina. All’opposto la sindrome da ritardo della fase di sonno (DSPS) impedisce di andare a dormire ad un’ora ragionevole.Tra i due estremi, ecco i disturbi del sonno di lieve e media entita sui quali incidono orologio biologico e, nell’ordine, stile di vita e fattori ambientali.

poSSIBIlI InTerVenTI

• Esiste una terapia a base di luce, la foto-terapia, che contrasta gli effetti del jet-lag, i disturbi dei lavoratori turnisti o dei soggetti affetti da disturbi depressivi stagionali che peggiorano in autunno e in inverno. Perché, è dimostrato, anche la luce artificiale puo influenzare i ritmi circadiani.

• Anche la melatonina interviene sul nostro orologio biologico. Questo ormone, spontaneamente presente

nell’organismo, è disponibile come in-tegratore e induce il sonno se assunto una o due ore prima di coricarsi. Non ci sono studi sugli effetti a lungo termine ma è meglio non assumerlo in modo continuativo, effettuando delle pause (in gergo finestre terapeutiche).

• Possiamo modulare il bioritmo prati-cando attivita fisica, preferendo le ore diurne a quelle notturne (serali).

• Per favorire il riposo è meglio non assu-mere alcolici prima di coricarsi: nell’im-mediato inducono sonnolenza, ma fini-scono per essere eccitanti.

• Anche il magnesio ha un’azione miori-lassante, contrasta l’irritabilita ed è utile per il sistema nervoso.

• La L-teanina, molecola con struttura aminoacidica, presente nelle foglie della Camelia sinensis, la pianta del tè, ha effetto rilassante e anti-stress, incre-menta sensibilmente le onde cerebrali di tipo alfa, rilevabili con l’EEG (elettro-encefalogramma), tipiche dei momenti

di serenita e degli stati di meditazione privi di pensieri.

• Non dimentichiamo biancospino, pas-siflora, camomilla, escolzia, melissa e valeriana: tutti prodotti naturali che ri-ducono il tempo di addormentamento e contrastano ansia e l’agitazione.

In ogni caso, nonostante l’uomo sia a cono-scenza di tutti i meccanismi che regolano sonno, attenzione e equilibrio fra ansia e serenita, la capacita individuale di esegui-re compiti mentali e fisici cambia durante la giornata, secondo ritmi difficilmente calcolabili e solo in parte condizionati dal-la qualita del riposo. È impossibile, quindi, scoprire se siamo piu o meno produttivi in caso di sincronizzazione con il nostro cro-notipo. Basti pensare a quanto sono rare le situazioni di improvviso benessere (che la psicologia dello sport chiama “flow”) in cui la massima prestazione e allineamento degli S.F.E.R.A (Sincronia, Forza, Energia, Ritmo e Attivazione) consente di superare lo stress per una difficolta, di raggiungere un obiettivo, di andare oltre i propri limiti. Come per il surfista quando cavalca l’onda perfetta o lo sportivo in caso di record del mondo.

di Patrizia Mantoessi, Farmacista a Monza

Benessere

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La capacità individuale di eseguire compiti mentali e fisici cambia durante la giornata secondo ritmi difficilmente calcolabili

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Se una volta ci si lavava poco, ora ci si lava troppo. Il paradosso è in atto da diverso tem-po: bombardati da pubblicita e testimonial, finiamo per comprare prodotti di ogni ge-nere, sconvolgendo l’equilibrio della nostra pelle, una delle difese piu importanti che ab-biamo. Il vero problema è in superficie dove saponi e shampoo, in particolare se troppo aggressivi, si legano al film idrolipidico che ricopre la pelle, facilitandone la riduzione. Il che equivale a non avere piu la dovuta pro-tezione cutanea. Purtroppo fatichiamo ad abituarci: dovremmo lavarci meno e meglio, a volte soltanto con acqua e usando prodotti specifici come i detergenti, saponi non sapo-ni - che non seccano e non irritano. Invece, basta pensare alla nostra quotidianita, ci laviamo ogni giorno la faccia con il sapone,

cosa che favorisce la secchezza della pelle, in particolare nelle persone predisposte.

SaponI e SHaMpoo

Le linee di detersione, shampoo e saponi, troppo commerciali sono molto accattivanti per colori e profumi ma spesso non rispet-tano il ph della nostra pelle e risultano mol-to aggressivi: dal dermatologo al tricologo, nessuno specialista li consigliera mai. È importante, anche con l’aiuto del farma-cista, al momento della scelta valutare piu aspetti, quali il ph, che nella maggior parte dei casi deve essere acido e non neutro, la presenza di profumi, di nichel, di coloranti, preferendo i cosiddetti “saponi non saponi” a quelli classici.Nel caso dell’igiene intima, ad esempio, per la donna in eta fertile è preferibile un pro-dotto piuttosto acido (perché il ph delle mu-cose lo è), mentre durante la menopausa si propende per detergenti meno acidi perché il ph varia in base all’eta. Per i capelli, anche se tutti gli shampoo li con-tengono, è meglio non servirsi di marche ad alto contenuto di tensioattivi, bisogna pre-ferire gli shampoo che fanno poca schiuma (regola che vale sempre per la detersione di tutto il corpo). Non significa che funzionano meno: la svolta è aggredire il meno possibile la cute, rispettandone il naturale equilibrio.

A volte problemi di prurito, forfora, secchez-za, si risolvono semplicemente con prodotti piu delicati. Il maggior consiglio da parte degli specialisti, farmacista compreso, è di diffidare del fai da te, in cui ogni etichetta è uguale e l’importante è risparmiare. In far-macia i prezzi sono un po’ piu alti ma sono proprio le linee dermatologiche a essere in-teressate da offerte.

IdraTazIone

Parlando di detersione non si puo non fare una piccola parentesi sull’idratazione, mo-mento importante per bimbi, anziani, adulti - in particolare soggetti con la tendenza alla pelle secca e a tendenza atopica. Idratando-si si risolvono molti problemi e fastidi, basta una buona crema scelta in compagnia del farmacista. L’importanza dell’idratazione è stata scientificamente provata anche nella dermatite atopica, dove l’uso quotidiano di una crema specifica e idratante puo ridurre il consumo di cortisonici topici, insieme ov-viamente a saponi specifici.

IGIenIzzanTi e SalVIeTTe

Un capitolo a parte meritano le salviette de-tergenti e i gel igienizzati, quest’ultimi sono balzati agli onori delle cronache in occasio-ne del rischio pandemia da virus H1N1. Non sono prodotti da usare quotidianamente perché non sono preposti al bene della pel-le, bensì a igienizzarla in caso di necessita. Sono generalmente a base alcolica, di per sé aggressivi che possono seccare la cute, uti-lissimi quando si è fuori casa e non si ha la possibilita di lavarsi le mani. Ma non bisogna abusarne. Stesso discorso per le salviette de-tergenti: quelle struccanti bisogna alternarle a un detergente viso. Idem per quelle dedi-cate ai bimbi: comodissime fuori casa ma da alternare a lavaggi classici, per evitare irrita-zioni e arrossamenti - soprattutto in bimbi con pelle molto delicata.

Gianni Poli

Laviamoci meno e meglio frequenti problemi a livello cutaneo potrebbero essere ridotti con un uso meno improprio dei prodotti, che andrebbero scelti con cura

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Bimestrale di informazione al pubblico della Cooperativa Farmaceutica Lecchese

Anno 9, n° 5 Settembre-Ottobre 2011Reg. Trib. Lecco N. 10/03

del 22/09/2003

Direttore responsabile Sergio Meda

Comitato Scientificodottor Paolo Borgarelli

dottoressa Valentina Guidi

CollaboratoriPatrizia Mantoessi, Federico Meda,

Gianni Poli, Claudio Zubani

Coordinamento redazionaleHand&Made Milano

Impaginazione e graficaDe Marchi di De Marchi Simone

www.de-marchi.com

StampatoreGam Edit Srl – Italy

Via A. Moro, 8 - 24035 Curno (Bg)

Associazione Nazionale EditoriaPeriodica Specializzata Socio Effettivo

A.N.E.S.ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA

PERIODICA SPECIALIZZATA

Associata al sistema Confindustria

Risponde il Farmacista

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Omocisteina alta e rischio ictus

Mio fratello ha avuto un ictus e gli hanno riscontrato livelli elevati di omocisteina. Il medico mi ha detto che è un fattore di rischio cardiovascolare. Potete spiegarmi in parole semplici di che cosa si tratta? Grazie.

Michela, Giussanorisponde Simone castelli, farmacista a Mariano comense (lc)

Gentile Michela,l’omocisteina è una sostanza che viene prodotta normalmente dal nostro organismo (il suo valore plasmatico è di 5-9 µmol/l) e di per sé non è una sostanza dannosa. Un eccesso di omocisteina nel sangue puo essere dovuto o ad un malfunzionamento di alcuni enzimi, solitamente determinato da un difetto genetico o a fattori fisiologici (come l’eta, il sesso e la funzionalita renale) o a fattori ambientali/comportamentali come il fumo di sigaretta, il consumo eccessivo di alcool e caffè. Piu frequente l’aumento dell’omocisteina è determi-nato da errate abitudini alimentari che possono determinare uno squilibrio vitaminico. Infatti vitamine come l’acido folico, la vitamina B2, B6, B12 sono indispensabili per il corret-to metabolismo di questa sostanza e quando non vengono assunte in adeguate quantita determinano il suo innalzamento nel sangue. È stato dimostrato che l’aumento di omocisteina nel sangue, o iperomocisteinemia, è cor-relato ad un aumentato rischio cardiovascolare. L’iperomocisteinemia puo determinare un infarto, un ictus, o essere causa di altre patolo-gie vascolari in quanto l’omocisteina in eccesso provoca un danno ai vasi sanguigni ridu-cendone la loro funzionalita.È quindi importante adottare un corretto e sano stile di vita, assumendo regolarmente frutta e verdure fresche, e ricorrere eventualmente all’assunzione di integratori del com-plesso vitaminico B.

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