Gazzetta Galilei

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La prof.ssa Giuseppina Montella, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Galilei Galilei, ha accettato di buon grado l’intervi- sta che gli alunni del corso PON di italiano le abbiamo proposto. E così, una mattina di scuola, ab- biamo lasciato le nostre aule (ma soltanto per un po’!) per rivolgerle alcune domande che riteniamo di interesse sulla nostra scuola. In quale università si è laurea- ta? In quale facoltà? Mi sono laureata all’Università di Ca- tania, nella facoltà di Lingue e lettera- ture straniere. Qual era la materia che inse- gnava? E quando ha iniziato a insegnare? La materia che insegnavo era Lingua e letteratura inglese. La mia carriera da insegnante è iniziata all’incirca 24 anni fa nel 1990. Dove e quando è iniziata la sua carriera di dirigente scolastico? La mia carriera da dirigente scolastico è iniziata 7/8 anni fa, nel 2007/2008. Prima di arrivare alla Galilei ho inse- gnato in molte scuole di Catania, invece in qualità di dirigente come prima scuo- la ho lavorato all’Istituto Comprensivo Enrico Fermi e contemporaneamente in questa scuola. Qual è la professione che pre- ferisce di più fra dirigente sco- lastico e insegnante? La professione che preferisco è quella che faccio attualmente: quella di dirigente scolastico. Tutto lo sport all’Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Acireale SERVIZIO A PAG. 2 L’istituto comprensivo “Galileo Galilei” di Aci- reale offre molte attivi- tà extra-scolastiche, per esempio: i corsi PON di italiano, matematica, in- gleseB1 e A2 corsi di spa- gnolo e inglese, il corso ECDL, le attività sporti- ve tipo il karate, basket, calcio e pallavolo etc... Nei giorni 18 e 27 Gen- naio 2014 si è svolto l’Open Day per i ragazzi di quinta elementare: la giornata del 18 era aperta a tutti, mentre quella del 27 era riservata agli alun- ni del plesso “Ferretti”. Il 23 Gennaio 2014 l’Open Day si è svolto per gli alunni che devono iscri- versi alla scuola dell’in- fanzia e per la prima ele- mentare. CONTINUA A PAG. 2 “Una scuola che aiuti i ragazzi a crescere” Nostra intervista al dirigente scolastico, prof.ssa Montella: “Gli alunni hanno nuovi canali di apprendimento, chiedono di essere interessati in modo diverso rispetto al passato” G A G Gazzetta Galilei Giornale degli Alunni del Pon di Giornalismo dell’Istuto “Galileo Galilei” di Acireale Numero Unico ALL’INTERNO Aprile 2014 PAG. 3 PAGG. 4-5 PAGG. 6-8 Ecco perché iscriversi alla Galilei Tante attività sportive Quali sono i risultati che deve perseguire un dirigente scola- stico? Un dirigente scolastico è chiamato a realizzare una scuola che permetta agli alunni di raggiungere i migliori obbiet- tivi di apprendimento ed educativi. Ci sono alunni che hanno delle difficoltà ad apprendere, ma ci sono anche i ra- gazzi che raggiungono pienamente tutti gli obiettivi e devono anche loro avere la possibilità di esprimere meglio le ca- pacità. Come sono gli alunni di oggi: più bravi o più asini di quelli di una volta? Penso che gli alunni di oggi siano diffe- renti da quelli di una volta; un tempo si concentravano di più sul libro di testo, mentre i ragazzi di oggi hanno altri canali di apprendimento per imparare. Quello che mi sembra più importante è Internet, dove ricaviamo molte informa- zioni e grazie a cui abbiamo la possi- bilità di approfondire quanto vogliamo sapere. Lo studente di oggi, quindi, è uno studente che ha bisogno di essere interessato in diverso modo, cui chiedere di appendere di più non solo assegnando i compiti sul libro di testo. CONTINUA A PAG. 2 La prof.ssa Giuseppina Montella Il progetto dell’orto scolastico La missione di Papà Gambino Spettacoli, musica e rubriche

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Giornale degli alunni del Pon di Giornalismo dell'Istituto Galileo Galilei di Acireale

Transcript of Gazzetta Galilei

La prof.ssa Giuseppina Montella, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Galilei Galilei, ha accettato di buon grado l’intervi-sta che gli alunni del corso PON di italiano le abbiamo proposto. E così, una mattina di scuola, ab-biamo lasciato le nostre aule (ma soltanto per un po’!) per rivolgerle alcune domande che riteniamo di interesse sulla nostra scuola.In quale università si è laurea-ta? In quale facoltà?Mi sono laureata all’Università di Ca-tania, nella facoltà di Lingue e lettera-ture straniere.Qual era la materia che inse-gnava? E quando ha iniziato a insegnare?La materia che insegnavo era Lingua e letteratura inglese. La mia carriera da insegnante è iniziata all’incirca 24 anni fa nel 1990.Dove e quando è iniziata la sua carriera di dirigente scolastico?La mia carriera da dirigente scolastico è iniziata 7/8 anni fa, nel 2007/2008. Prima di arrivare alla Galilei ho inse-gnato in molte scuole di Catania, invece in qualità di dirigente come prima scuo-la ho lavorato all’Istituto Comprensivo Enrico Fermi e contemporaneamente in questa scuola.Qual è la professione che pre-ferisce di più fra dirigente sco-lastico e insegnante?La professione che preferisco è quella che faccio attualmente: quella di dirigente scolastico.

Tutto lo sport all’Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Acireale Servizio a pag. 2

L’istituto comprensivo “Galileo Galilei” di Aci-reale offre molte attivi-tà extra-scolastiche, per esempio: i corsi PON di italiano, matematica, in-

gleseB1 e A2 corsi di spa-gnolo e inglese, il corso ECDL, le attività sporti-ve tipo il karate, basket, calcio e pallavolo etc... Nei giorni 18 e 27 Gen-naio 2014 si è svolto l’Open Day per i ragazzi di quinta elementare: la giornata del 18 era aperta a tutti, mentre quella del 27 era riservata agli alun-ni del plesso “Ferretti”. Il 23 Gennaio 2014 l’Open Day si è svolto per gli alunni che devono iscri-versi alla scuola dell’in-fanzia e per la prima ele-mentare.

Continua a pag. 2

“Una scuola che aiuti i ragazzi a crescere”Nostra intervista al dirigente scolastico, prof.ssa Montella:“Gli alunni hanno nuovi canali di apprendimento, chiedonodi essere interessati in modo diverso rispetto al passato”

GA GGazzetta GalileiGiornale degli Alunni del Pon di Giornalismodell’Istituto “Galileo Galilei” di Acireale

Numero Unico

ALL’INTERNO

Aprile 2014

pAG. 3

pAGG. 4-5

pAGG. 6-8

Ecco perchéiscriversialla Galilei

Tanteattivitàsportive

Quali sono i risultati che deve perseguire un dirigente scola-stico?Un dirigente scolastico è chiamato a realizzare una scuola che permetta agli alunni di raggiungere i migliori obbiet-tivi di apprendimento ed educativi. Ci sono alunni che hanno delle difficoltà ad apprendere, ma ci sono anche i ra-

gazzi che raggiungono pienamente tutti gli obiettivi e devono anche loro avere la possibilità di esprimere meglio le ca-pacità.Come sono gli alunni di oggi: più bravi o più asini di quelli di una volta?Penso che gli alunni di oggi siano diffe-renti da quelli di una volta; un tempo si concentravano di più sul libro di testo, mentre i ragazzi di oggi hanno altri canali di apprendimento per imparare. Quello che mi sembra più importante è Internet, dove ricaviamo molte informa-zioni e grazie a cui abbiamo la possi-bilità di approfondire quanto vogliamo sapere. Lo studente di oggi, quindi, è uno studente che ha bisogno di essere interessato in diverso modo, cui chiedere di appendere di più non solo assegnando i compiti sul libro di testo.

Continua a pag. 2

La prof.ssa Giuseppina Montella

Il progetto dell’orto scolastico

La missione di Papà Gambino

Spettacoli, musica e rubriche

> Segue da pag. 1Gli alunni hanno visitato le aule più importanti: la palestra, la sala di infor-matica, il laboratorio di scienze... Nel laboratorio di scienze hanno potuto osservare gli esperimenti che hanno fatto gli alun-ni. Il corso ECDL(Euro-pean Computer Driving License) è un corso a pagamento dove si im-para ad usare il computer e certifica le competenze acquisite. I corsi PON sono corsi gratuiti per sviluppare le tue com-petenze a seconda della materia(italiano, matema-tica). I corsi PON sono tenuti da persone esperte professionisti. Abbiamo intervistato al-cuni alunni della scuola che hanno risposto alle seguenti domande:Perché iscriversi alla scuola “Galileo Gali-lei”?«Perché i professori sono molto preparati e ci in-segnano molte cose che ci servono per il nostro futuro, la scuola fa visi-tare molti posti impor-tanti. Infine offre molti corsi di recupero, di po-tenziamento e creativi» Silvia Montemagno, 1aAChe corsi offre? Quali sono le aule più impor-tanti? La scuola è aper-ta a tutti?«La scuola offre tanti corsi: corsi pomeridiani di lingue, come Trinity e Cambridge, corsi ECDL, l’orchestra della scuola, ecc... Ha molte aule, la-boratori di informatica (di uno sede accreditata per gli esami ECDL), laboratorio linguistico, laboratorio scientifico, una biblioteca e una pa-lestra. La scuola è aperta a tutti i ragazzi, infatti di pomeriggio si tengono le lezioni agli extracomuni-tari insegnandoli la lingua del posto». Daniela Scude-ri, 1a AEcco perché iscriversi alla scuola “Galileo Galilei”.

giuSeppe pugliSiFranCeSCa Samuele

tommaSo SCuderi

Sono tante le attività sportive svolte all’isti-tuto comprensivo Ga-lileo Galilei di Acireale. Quest’anno sono tenu-te dal professore Luigi Sgroi e dalla professo-ressa Mariella Scionti. Alcuni corsi PON atti-vati dalla scuola hanno previsto anche attività sportive come: il basket, il minivolley, e i “giochi di maratona”. Il basket è gestito dal prof. Sgroi e dal prof. Sebastiano Tosto, il minivolley dal-la professoressa Scionti. I corsi si svolgono nella palestra della scuola.Nell’ambito delle attività sportive studentesche, sono praticati il calcio e la pallavolo femmi-

nile, di cui si occupa la professoressa Scionti; per quanto riguarda il basket, se ne occupa il prof. Sgroi.Al PON pomeridiano di basket campionati stu-denteschi della Galileo Galilei partecipano circa 20 ragazzi. I giorni in cui vengono svolte le attività pomeridiane del basket sono: lunedì, mercoledì e venerdì, mentre i tor-nei sportivi sono il mer-coledì e venerdì. Le atti-vità vengono svolte nella palestra della Galilei e in quella della Ferretti.

Samia BenkhaloukaleSSandro FotiFederiCa greCo

irene leotta

> Segue da pag. 1Quali sono le proble-matiche più importan-ti di questa scuola?Essendo una grande scuola, ha diverse problematiche, ma la più importante è il pro-blema strutturale. L’edificio non è tanto vecchio: ha circa trent’anni, però ha carenze di struttura che possono es-sere migliorate se avessimo dei fondi per poter ripristi-nare tanti spazi e spero che a breve, nell’arco del 2014, si potrà ristrutturare l’audi-torium per metterlo a vostra disposizione.Un’altra cosa che man-ca a questa scuola?Bisognerebbe chiudere gli spazi esterni.E quali gli aspetti po-sitivi?Gli aspetti positivi siete voi, perché ci sono tanti ragazzi

che raggiungono buoni risul-tati.Perché i ragazzi du-rante l’intervallo non possono stare in corti-le o uscire dalle classi? Pensa di poter cam-biare questa regola? Sì, penso di poterla cambia-re. Comunque, uscire dalle classi non è vietato ma di-pende da come gli alunni si comportano.Per lei è impegnativo questo lavoro?Si, è un lavoro che assorbe molto del mio tempo. Quindi possiamo dire che è molto im-pegnativo e faticoso.

erika aStorinaaleSSandro FotiFederiCa greCo

irene leottagiuSeppe pugliSi

FranCeSCa Samuelemaria ruSSo

GAG - Gazzetta Galilei

è un numero unico realizzato dagli alunni parte-cipanti al corso PON “Italiano Galilei”

Attività cofinanziate dal Fondo Sociale Europeoe realizzate nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo” 2007-2013”OBIETTIVO/ AZIONE:C-1-FSE-2013-1868

Alunni partecipanti: Erika Astorina, Asmae Benkhalouk, Samia Benkhalouk, Mattia Bonaccorso, Martina Catalano, Ester Cucinotta, Francesco Danzè, Alessandro Foti, Elio Gambino, Federica Greco, Caterina Leotta, Irene Leotta, Micol Mertoli, Giuseppe Puglisi, Giorgia Raciti, Giuseppe Romeo, Maria Russo, Serena Russo, Francesca Samuele, Tommaso Scuderi

Giornalista esperto esterno: dott. Orazio VecchioTutor: prof. Giuseppe NovellaDirigente Scolastico: prof.ssa Giuseppina Montella

Redazione: IV Istituto Comprensivo Galilei, Via M. Arcidiacono 2, Acireale. Tel: 0957634300

Stampa: Tipografia Cubeda, Via Galatea 162, Acireale. Tel: 095604810

Dal basket al minivolleydal calcio alla pallavoloLe attività sportive alla Galilei anche attraverso progetti PON

“Il positivo della scuola?Sono gli stessi alunni”

L’INTERVISTA AL DIRIGENTE SCOLASTICO

S C U O L A2

S C U O L A 3

Giorno 28 febbraio all’Istituto Comprensi-vo Galileo Galilei è stata organizzata la festa della scacciata. Gli alunni delle va-rie classi della scuola me-dia hanno potuto as-saporare i prodotti dell’orto coltivati nell’isti-tuto da un grup-po di alun-ni seguiti dal prof. Pa-olo Parisi. Sono stati coinvolti due genitori di ogni classe terza che si sono pre-murati di preparare le scacciate con i prodotti dell’orto. L’evento è sta-to proposto nuovamen-te il 14 marzo perché le prime, purtroppo, non sono arrivate a degusta-re i prodotti il 28 feb-braio.L’idea è venuta proprio al prof. Parisi che cin-que anni fa aveva par-tecipato ad un progetto, per lui molto valido, all’Istituto Compren-sivo Vigo Fuccio - La Spina. Il progetto era sovvenzionato dallo Stato ed era tenuto da alcuni specialisti dell’or-to e delle piante da cui il Prof Parisi ha imparato molto.Dopo averlo proposto all’Istituto Compren-sivo Paolo Vasta, l’ha riproposto quest’anno all’I.C. Galilei, conside-rando il fatto che all’in-terno dell’istituto sono presenti diverse aree coltivabili.Il progetto è consistito nell’individuare terreni adatti alla coltivazione e cominciare a coltivar-

lo senza prodotti chi-mici, tutto al naturale. Quest’inverno degli

alunni (tutti quelli della sezione H e

molti ragazzi di altre clas-

si) hanno iniziato a coltivare b r o c -c o l i , c avo l -f i o r i , patate e piselli.Per dare

la possi-bilità a tut-

ti gli alunni della scuola di

assaggiare i pro-dotti coltivati nell’I-

stituto, il prof. Parisi ha pensato di organizzare la festa della scacciata.Con i soldi incassati

verranno comperate al-tre piante ed altri attrez-zi per il giardinaggio. Inoltre da marzo in poi si è cominciato a pianta-re zucchine, pomodori, lattughe e anche patate.Questo progetto aiuta i ragazzi coinvolti ad ot-tenere progressi anche nelle materie scolasti-che come scienze (con lo studio delle piante) o in matematica (visto che hanno preso le mi-sure per le recinzioni) e li sprona a studiare.Anche i ragazzi della sezione H sono molto soddisfatti e ogni volta, di mattina, informano il prof. Parisi dei progressi che compiono le pianti-ne. Un’altra cosa positi-va che ha coinvolto tutti è che quando sono state piantate patate ed altri vegetali a scuola, loro sono rimasti talmente coinvolti che hanno de-ciso di coltivare a casa loro alcuni degli stessi ortaggi della scuola.Si è pensato a fine anno scolastico di organizza-re la Fiera dell’Insalata con lattuga, rucola, ci-polle e pomodori da noi coltivate.

aSmae Benkhalouk

Piccoli agricoltori, buoni fruttiIL PROGETTO DELL’ORTO SCOLASTICO E LA FESTA DELLA SCACCIATA

Abbiamo chiesto un’intervista alla signora Rosa Puglisi, collaboratrice scolastica dell’IC Galilei da 19 anni, che ha risposto a ogni nostra domanda.Cosa le piace del suo mestiere?Mi piace stare con i ragazzi Cos’è che non le piace del comportamento degli alunni?Quando non mi ascoltano. Qual è stato l’episodio più bello della sua car-riera scolastica?La festa organizzata in occasione del pensionamento del vecchio preside, che è stata molto emozionante.Da quanti anni svolge il lavoro di collaborato-

re scolastico?Faccio questo lavoro da 28 anni.Ne ha fatti altri?Sì, ho fatto altri lavori.Che rapporto ha con i suoi colleghi ?Ho un rapporto bellissimo.E con i docenti?Anche con loro ho un bel rapporto.Quali sono le cose che cambierebbe in questa scuola?Io cambierei la struttura.

eSter CuCinotta martina Catalano

L’INTERVISTA

Rosa, storica collaboratrice scolastica

L’orto scolasticoe, sotto, le scacciate preparate per la festa

M o n d o4

Durante il corso del PON “Ita-liano Galilei”, gli alunni hanno incontrato il sig. Salvatore Gam-bino, missionario ludico-ricrea-tivo, per farsi raccontare la sua esperienza in molti Paesi poveri del mondo. Dopo avere visto un video sulla nascita della sua vocazione, i ragazzi hanno pre-parato e rivolto all’ospite alcune domande.Quando e come ha comincia-to a fare il missionario?Ho cominciato nel 2008. A una ma-nifestazione a Iesolo ho conosciuto un sacerdote, padre Clemente, che aveva fondato un’associazione a difesa dei diritti umani con sede a Catania. Ho iniziato con una semplice adozione a distanza, ma avendo un circolo spor-tivo frequentato dai ragazzi, questa attività si è allargata. Molte persone mi chiedevano e proponevano di par-larne. Dalle grosse realtà come l’In-ter, alle famiglie che hanno contributo anche con10-20 euro per darmi una mano. Sono intervenuto in Congo portando doni, fornendo assistenza sanitaria… lì, ho fatto anche dei corsi di formazione. Non c’erano gli strumenti che abbiamo qui, ci sono la-vagne che stanno in piedi per miraco-lo. A distanza di 14 anni, ho aperto un’Università con Lingue, Lettere e Filosofia e una scuola di scienze in-fermieristiche. Qual è la sua missione? In quali altri posti è stato?Sono andato in Tunisia con un in-fermiere non solo per vacanza, era l’inizio della rivoluzione e quando si è appresa la notizia di due ragazzi uccisi, ho cominciato a fare giocare i bambini. A poco a poco dal semplice gioco la gente si è avvicinata per le cure e da lì si riusciva a capire fin dove potevamo aiutarli, per esempio nello studio. Il missionario non può dare tutta l’assistenza, ma il primo aiuto. Intervengo nella Striscia di Gaza per salvaguardare i vostri coetanei, per salvarli dalle guerre, nei campi pro-fughi ci sono famiglie che cercano di condurre una vita normale e noi cer-chiamo di aiutarle con raccolte fondi.Quante volte è andato in mis-sione? Quanto tempo vi ha trascorso?

“Papà Gambino” si racconta in classe:

Il missionario non può dare tuttal’assistenza, ma soltanto il primo aiuto. Non ho paura: se vedi che riesci a fare del bene, allora diventi supermanIn missione vado 2-3 mesi l’anno, quindi in media 60-90 giorni. Di-pende anche dal posto e dalla difficoltà a raggiungerlo. Quando i miei figli cre-sceranno, potrò dedicare più tempo alla missione, perché trovo gioia nel dare.Perché si fa chiamare “papà Gambino”?Deriva dal modo che si usa in Congo, dove si parla il francese, ma anziché monsieur ho preferito papà, come veni-va chiamato il sacerdote con cui anda-vo in missione.Ha mai assistito o è stato coinvolto in incidenti o episo-di di guerra?La guerra l’ho sempre sfiorata, grazie a Dio non sono mai stato coinvolto. Una volta, però, sono stato rapito. È successo in Camerun nel 2011, ero andato a vedere un dispensario, una specie di ospedale. Con gli amici l’ab-biamo sostenuto per tre mesi e gli abi-tanti l’hanno tenuto in piedi con una forma di ticket. Poco dopo, a Natale, ci sono tornato in maniera in effetti

imprudente. In aeroporto i bagagli non arrivarono, un signore venne a pren-dermi, salii in macchina e di notte mi portarono in una sorta di albergo con un guardiano con una mazza. Mi con-dussero fino in camera e a quel punto mi chiese ancora soldi per un mal di denti. Fuori c’era musica fortissima. Noto che questa persona che mi aveva accompagnato era armata e lì ho capi-to che qualcosa non andava… allora l’ho spintonato, lui è ruzzolato per le scale, mi sono richiuso dentro, quella persona non l’ho più vista. Sceso alla reception, mi sono diretto alla “cabina telefonica”, che in realtà è un ragazzo con un telefonino. Lì ho contattato la missione e mi hanno spiegato che qual-cuno mi aveva preso di mira. Ma non mi sono scoraggiato e sono comunque rimasto in missione. Perché quando vedi che il dispensario funziona, la scuola è frequentata e il centro spor-tivo apre perché li aiuti, allora capisci che devi continuare. Non ho paura: se vedi che riesci a fare del bene, diven-

NOSTRA INTERVISTA AL MISSIONARIO LUDICO-RICREATIVO IN VIAGGIO NEI PAESI POVERI

ti superman. A volte prendo coraggio solo girando un video e parlando alla videocamera. Quando tornai, un ra-gazzo tirò fuori una favola e pubblicò un libro, da cui si sono ricavati denari importanti per sostenere le missioni, e così dopo un film.È stato mai attaccato da ani-mali?Una volta siamo usciti in una zona in-festata dalla vipera del Gabon che con un morso ti può uccidere e noi eravamo sprovvisti del siero. Per fortuna non ne abbiamo incontrate.Ci racconta la storia più bella e l’episodio più brutto della sua esperienza?L’episodio più brutto è stato nell’ultimo viaggio, a ottobre. Una ragazzina era venuta per una febbre alta, non c’era un medico, eravamo sprovvisti di chini-no (un antibiotico) e la bambina poco dopo è morta. Un altro ricordo è di una ragazza madre che due giorni dopo il parto ha perso il bambino. I ricordi più brutti non sono legati al rapimento, ma al fatto di non poter aiutare. Ho visto morire tanti ragazzi, di dieci o dodici anni, solo perché magari non c’è il dot-tore o l’infermiera. Sai che se intervie-ni sul ragazzino cardiopatico pagando la sala operatoria, lui si salva. Piccole cose di cui hanno bisogno. Noi siamo lì per questo. Vado dove c’è bisogno, sono molto curioso e lì mi sento protetto. Il

Gli alunni partecipanti al Pon ascoltano attentamente l’intervento Gambino

“La mia missione per i bambini africani”

Ho visto morire tanti ragazzi, di dieci o dodici anni, magari solo perché non c’è il dottore o l’infermiera

PER PORTARE SOLIDARIETà ED EDUCAZIONE

ricordo più bello è legato ai ragazzi ai quali parlo, quando mi dicono che quello che ho detto ha cambiato il loro modo di vivere o di fare, oppure i ra-gazzini africani che gioiscono perché siamo tornati noi e studiano il doppio. Come vivono le famiglie nel-la Striscia di Gaza? Ci sono scuole in Africa? Che istru-zione hanno i bambini?Nella Striscia di Gaza, i ragazzi vivono come fossero in carcere. Non possono uscire fuori e l’unica possibili-tà che hanno è la conoscenza. In piena foresta non hai nulla ma hai tutto per-ché c’è la libertà. I ragazzi in Africa hanno un intuito cento volte maggiore. Per studiare è necessaria tanta buona volontà, perché non hanno libri. Il li-bro ce l’ha solo il docente, il ragazzo deve ascoltare e non distrarsi. Non c’è Internet, ci sono appunti da prendere al volo. Le scuole sono sotto un albero, se interveniamo noi può nascere una struttura in muratura e se continuia-mo arrivano anche i banchi. C’è chi deve fare 12 km al giorno a piedi, chi per raggiungermi deve percorrere 70 km in piena foresta. Io che dopo un mese dovevo tornare a casa, come po-tevo rientrare dopo che questi avevano fatto tanti sacrifici? Dovevo restare.Esistono, secondo lei, possi-bilità di convivenza tra reli-gioni diverse? Conosce casi di famiglie formate da mu-sulmani ed ebrei?Noto un rispetto del quieto vivere tra le famiglie. Ci sono casi di convivenza tra cattolici e musulmani. La coesi-stenza fra religioni diverse è possibile a patto che il mondo occidentale non

impone certe regole. La guerra tra fa-miglie non è guerra tra religioni, quel-lo che sentiamo è un movimento agi-tato dalle grosse realtà internazionali che mettono in fermento il contesto.Si sente soddisfatto della sua esperienza in missione? No, sento di dovere sempre fare. Vo-glio sempre andare in Africa.La cosa più strana che ha mangiato?La zampa di coccodrillo, sa di caviale.Dove prendono l’acqua gli africani?Basta un pozzo per tirare l’acqua, perché nel sottosuolo ce n’è molta. È bastato dare l’esempio perché gli abi-tanti dei villaggi si costruissero i poz-

zi da soli. In ge-nere si interviene con il pozzo a mano a mano che aumenta la popolazione del centro abitato. Come fun-ziona la so-cietà in Afri-ca?I bambini sono di fatto ab-bandonati dai genitori, perché la mamma è sempre a cercare da mangiare e il papà a fare affa-ri. È fortissimo il legame tra fratelli e sorelle, in genere 4, 5 figli o più. Papà

e mamma sono persone da rispettare ma poco presenti. Le donne sono sot-tomesse e questo fa parte della cultura. Se un uomo e una donna si incon-trano per strada, è la donna che deve cedere il passo per far passare l’uomo. Il nostro esempio a poco a poco sta cambiando gli usi.Quali sono i suoi program-mi?Sostenere interventi chirurgici su bambini cardiopatici in Kenia: i me-dici sono volontari ma la sala opera-toria bisognerà pagarla. Continuerò finché la salute me lo permetterà.

gli alunni del pon“italiano galilei”

M o n d o

Salvatore “Papà” Gambino nel suo incontro con gli alunni del Pon

LA CARTOLINA Tutti al lavoro... o quasi

5

Elio Gambino

s p e t t a c o l i6

Come si sa, sono moltissimi i generi di film che possiamo ve-dere, dai comici agli horror, dai romantici ai gialli. Una notevole differenza emerge anche quan-do parliamo di film preferiti dai ragazzi e quelli invece più apprezzati dalle ragazze… ma allora, che film preferiscono i ragazzi?Solitamente preferiscono i ge-neri horror, avventura o co-mico; infatti tra i film più visti nelle sale si trova “Sole a Cati-nelle” (incasso di 51.933.479 €, il maggiore al cinema nel 2013): è la storia di un padre meridio-nale che, promettendo al figlio una vacanza in caso di ottimi risultati nella sua pagella di fine quadrimestre, si trova poi a mantenere ciò che detto. Con protagonista il comico Luca Pasquale Medici (meglio noto come Checco Zalone), il diver-timento è assicurato.Un altro film apprezzato dai ra-gazzi è “Lo Hobbit - Un viag-gio inaspettato”, quarto film più visto del 2013 con un incas-so di 12.791.707 €. Tratta da un libro, la pellicola finalmente chiarisce le origini del “Signore degli Anelli” e narra della storia di Bilbo Baggins (Martin Free-man) che, con il mago Gandalf ed altri 13 nani, cerca di libera-re dal Drago Smaug la monta-gna Solitaria, un tempo regno di Thorin Scudodiquercia (un nano con loro in questa avven-tura). Il film si conclude con l’apertura degli occhi di Smaug; la fine verrà svelata nell’ultimo film di questa trilogia (nelle sale cinematografiche americane il 12 dicembre 2014).Le ragazze invece hanno ap-prezzato di più il film animato Frozen – Il Regno di Ghiaccio (secondo film più visto al cine-ma con 19.321.430 € di incas-si). La storia gira attorno alle due sorelle protagoniste, Elsa e Anna, che sin da bambine erano molto legate. Un giorno però, in seguito ad un incidente, Anna dimentica tutto di Elsa che, crescendo sola, scopre di avere un potere pericoloso e al-

Hobbit e Zalone sbancano al cinemaIn televisione Violetta è senza rivaliI PIù vIstI daI GIOvaNI. tra i cartoni animati emerge il nuovo “a tutto reality”

trettanto misterioso. Accompagnata da un pupazzo di neve, un alce ed un uomo, Anna, inizia l’impresa per ritro-vare sua sorella. Passando dal grande al piccolo schermo, parliamo di telefilm. Questi solitamente vengono se-guiti di più dalle ragazze a cui piacciono le storie con trame intrecciate. Alle giovani però non basta questo susseguirsi di colpi di scena, infatti una del-le caratteristiche che al giorno d’oggi non deve mancare ad una serie tv femminile è la pre-senza di balli e canti. Non per niente quelle più seguite dalle teenager sono “Glee” e “Vio-letta”. Il primo parla di una ra-gazza, Rachel, che in una scuola di ballo e canto insieme ad altri ragazzi e ragazze spera di fare di queste due arti la sua carriera. Agli ideali del maestro, Will, si oppone Sue, l’allenatrice delle cheerleader.“Violetta”, invece, è una del-le classiche serie tv in cui la

protagonista omonima è in una scuola (lo Studio 21) dove impara a cantare, a ballare e a comporre brani musicali. Qui incontra due delle sue nuove migliori amiche e si innamora perdutamente di due ragazzi; la sua vita però viene sconvolta da Jade (la nuova compagna di suo padre, dopo la morte del-la madre) e da Ludmilla e Nata (che assumono il ruolo delle an-tagoniste). Riuscirà la ragazza a decidere chi ama?Nel campo delle serie tv i ra-gazzi non chiedono molto: solo qualche combattimento e mol-ta comicità. A loro piacciono particolarmente “I Simpson”, una serie animata dove i cinque membri della famiglia omoni-ma (Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie) vivono in ogni epi-sodio qualcosa di divertente e sconvolgente. Inoltre apprezza-no particolarmente anche “The Big Bang Theory”. Questa se-rie tv parla di quattro scienziati (Leonard, Sheldon, Howard e

Raj), che nella vita quotidiana compiono sempre qualcosa che riesce a divertire tutti. La solita routine di Leonard viene però interrotta quando si innamo-ra di Penny, aspirante attrice trasferitosi di fronte all’appar-tamento che condivide con gli altri tre scienziati.E infine ecco i cartoni… Quel-li più seguiti dai ragazzi sono “Naruto”, le avventure di un ninja determinato a diventare quello più forte del suo villag-gio. Riuscirà nel suo intento anche se lungo il suo percorso troverà avversità e molti anta-gonisti? Ai ragazzi piace inoltre

anche “Detective Conan”, la storia di un diciassettenne che, dopo aver as-sistito ad uno scam-bio di denaro ille-cito, viene preso e sottoposto all’inie-zione di una sostan-za che dovrebbe ucciderlo quando invece lo ringiova-nisce di 10 anni. Il

cartone parla dei numerosi ed intricati casi che il ragazzino deve risolvere.Infine, i cartoni più seguiti dalle ragazze. Molte di loro seguono cartoni maschili come “Dra-gonball” o “Pokemon” ma le ragazze di Prima Media preferi-scono “Spongebob”. Protago-nista è una spugna di mare che lavora in un ristorante con un titolare molto egoista e insieme al suo vicino di casa che non ne apprezza la compagnia. Il suo migliore amico è una Stella Marina con cui in ogni puntata vivrà nuove avventure ed espe-rienze. Altro cartone gettonato è “A tutto Reality”, un cartone i cui è improvvisato un reality molto particolare. Tutti i par-tecipanti vengono lasciati su un’isola dove il cibo e le prove da superare non sono le solite: animali bizzarri, mostri, prove da superare all’insegna del peri-colo e della paura. Chi vincerà il ricco montepremi?

miCol mertoli

La famiglia Simpson al completo e, a destra, un’immagi-ne relativa al cartone “A tutto reality”

M u s i c a 7

I cantanti più seguiti tra i ragazzi e le ragazze del-la scuola media Galilei sono soprattutto rapper. Ma anche alcuni volti della musica italiana più tradizionale hanno un certo seguito.Tra gli idoli, emerge Fedez, nome d’arte di Federico Lucia, 24enne milanese. Nel 2012 vince l’Mtv Hip Hop Award come miglior canzone per “Faccio brutto”. Nello stesso anno parte-cipa all’album “Hanno ucciso l’uomo ragno” dove duetta con Max Pezzali in “Jolly Blu”. Nel 2013 esce il nuovo disco “Sig.Brainwash – L’arte di accontentare” e a marzo collabora con la vincitrice di X Factor Francesca Michielin per il brano “Cigno nero”. Molto seguito è anche Davidekyo, ovvero Da-vide Limone, famoso soprattutto per le paro-die su Youtube e prin-cipalmente per quella di Peppa Pig. Ma il vide-omaker catanese prima dei video ha prodotto anche canzoni, infatti tra i 20 e i 25 anni ha balla-to breakdance nei musi-cal. Lui e il suo gruppo hanno vinto una puntata della “Corrida” nel 2006. Dai 25 ai 28 ha suonato la batteria in un gruppo musicale. È anche seguito Mar-shall Bruce Mathers III, conosciuto come Emi-nem. È considerato uno dei migliori artisti rap e hip hop di sempre, ol-tre che in tutta la musica rap degli anni 2000, e nel 2009 ha avuto la nomina di “Artist of the decade” dalla rivista Billboard, classifica stilata in base al successo avuto nel-la Billboard Hot 100 e nella Billboard 200 dal

I ragazzi preferiscono i rapperINCHIESTA SUI CANTANTI PIù SEGUITI TRA GLI ALUNNI

Fabri Fibra, Davi-dekyo e Salmo.Sotto,Fedez

Alberto Salvucci, mem-bri della Machete Crew.Oltre a questi cantanti rapper, ci sono altri can-tanti come:Emmanuela Marrone conosciuta come Emma Marrone. L’esordio im-portante arriva con la partecipazione al reality show di Italia 1 Super-star Tour, condotto da Daniele Bossari, un pro-gramma il cui obiettivo è quello di creare un grup-po musicale composto da tre ragazze in maniera totalmente mediatica. Nell’autunno del 2003 porta Emma alla vitto-ria. Nel 2005 le ragazze si riavvicinano e registra-no la sigla del cartone animato “W.I.T.C.H.”. E’ con la seguitissima trasmissione tv di Canale 5 “Amici” di Maria De Filippi che Emma Mar-rone raggiunge il succes-so: tra il 2009 e il 2010 partecipa e vince la nona edizione del talent show.Alessandra Amoroso en-tra alla scuola di “Amici” e fa emergere un talento

fuori dal comune che si impone nella fase finale con l’esecuzione dell’i-nedito “Immobile”. Il successo di pubblico è immediato e alla fine è lei a sollevare la coppa della vittoria. Segue la pubblicazione dell’ep “Stupida” con risultati clamorosi.Tiziano Ferro all’età di 5 anni riceve come regalo di Natale una tastierina giocattolo: è il suo primo incontro con la musi-ca. Due di queste brevi canzoni scritte all’età di sette anni. Nel 1996, all’età di sedici anni, en-tra nel Coro Gospel di Latina. In quell’estate, Tiziano realizza anche il suo primo tour, il Rosso Relativo Tour 2002. Il 7 novembre 2003 esce l’autobiografico “111”, che prende il nome dal peso del cantante rag-giunto durante la sua adolescenza. Sarà l’al-bum che venderà.I Modà è il nome del progetto di France-sco “Kekko” Silvestre (voce), Enrico Zapparoli (chitarra), Diego Arri-goni (chitarra), Stefano Forcella (basso) e Clau-dio Dirani (batteria). Nel 2005 i Modà partecipano al Festival di Sanremo. Nel 2013 i Modà parte-ciperanno alla 63a edi-zione del Festival di San-remo con i brani “Come l’acqua dentro il mare” e “Se si potesse non mo-rire” che saranno conte-nuti nel nuovo album dal titolo “Gioia” in uscita il 14 febbraio.Tra gli altri cantanti citati dai ragazzi ci sono: Mi-chael Jackson, Megan Nicole, Nino d’angelo, Gianni Vezzosi, Gianni Celeste, Gigi d’Alessio e Maklemore.

giorgia raCiti

1999 al 2009. Durante gli EMAs 2013 ha rice-vuto il prestigiosissimo premio Global Icon, di-ventando così il terzo ar-tista nel mondo ad aver ottenuto tale riconosci-mento, dopo i Queen e Bon Jovi.Fabrizio Tarducci noto come Fabri Fibra, ini-zia ad avere successo tra gli anni ’90 e anni 2000. Prova ad iscriver-si ad alcuni corsi, senza mai portarle a termine. Nel 2002 con la can-zone “Turbe Giovan i l i” canta la sua prima can-zone, scritta e suonata da Neffa. Nel 2010 esce con “controcultura”, il quale contiene ben di-ciotto canzoni. Escono tra il 2010 e il 2011 mol-te biografie autorizzate da Fabri Fibra.Salmo è un altro can-tante rapper che ha iniziato la sua carriera all’età di 13 anni. Nel 1999 lavora su proget-ti musicali. Nel 2009 colla-b o r a

con la stoner band THREE PIGS TRIP producendo l’EP “Mer-cyfull Bullets”. Salmo ha direttamente prodotto, curando regia ed edi-ting, i video dei singoli “Il senso dell’odio” e

“Rancho della luna”, men-tre tutti gli altri videoclip sono stati realizzati da Mirco

de An-gelis

e

R u b r i c h e8

I ragazzi di alcune classi della Galileo Galilei hanno risposto ad alcune sem-plici domande sulle loro preferenze riguardo ai libri. Il risultato è stato stu-pefacente perché hanno risposto con preferenze diverse e senza rifiutare l’in-vito all’intervista. I libri che gli alunni preferiscono sono tanti, soprattutto di avventura e di fantasia e di gran-dezza media. Leggono molto duran-te l’anno e sono felici quando rice-vono dei libri in regalo. Gli scrittori e i libri preferiti sono diversi. Tra i titoli citati, troviamo “Detectives

da favola”, “Il diario di Anna Frank”, “Noi siamo supereroi”, “Non ti scor-dar di me”, “Diario di una schiappa”,

“Percy Jackson”, “Conan”, “L’ultimo dei mohicani”. La saga di Harry Potter è stata citata solo in un caso e questo un po’ ci sorprende, considerando il suc-cesso mondiale dei romanzi e dei film. Troviamo comunque meraviglioso che i ragazzi ancora oggi, nell’epoca di Fa-cebook e degli smartphone, abbiano la passione per i libri, nonostante alcuni tra gli adulti ritengano che a causa della tecnologia i ragazzi non riescano a con-centrarsi sulla lettura e sullo studio.Se guardiamo tra i sondaggi nazionali dei libri più venduti del momento tro-viamo “Mary Poppins” e “Un Libro”. Libri meravigliosi.

Caterina leotta

Alcuni alunni dell’Istituto comprensivo Galileo Galilei, nell’ambito del Pon d’Italiano, abbiamo intervistato dei com-pagni sulle riviste e fumetti che colpiscono di più il lettore in questo momento. Ecco alcune domande e risposte.Che tipo di riviste leggi di solito?Io prima leggevo le riviste del Mondo di Patty; un’altra rivista è quella di Violetta che per il momento fa im-pazzire le ragazze; un’altra rivista ancora è quella degli One Direction che, anche se a me non piace molto piace tantissimo alle mie compagne di classe.Quante riviste leggi durante

la settimana?Più che leggerle mi piace guardarle, ma mi piace anche leggerle, nonostan-

te preferisca leggere i libri.Quali riviste ti piacciono?Una rivista che mi piace è quella del

Mondo di Patty, quella degli incor-reggibili, ma quella che mi piace di più è Violetta.Quali fumetti colpiscono di più quelli italiani, americani o quelli giapponesi?Secondo me i fumetti giapponesi sono i più belli di tutti perché intanto hanno dato origine a diversi tipi di fumetti come Ken il guerriero che ha dato origine ad diversi fumetti di com-battimento. Invece i fumetti americani sono quasi tutti fumetti che racconta-no di supereroi o di storie fantastiche, mentre i fumetti italiani hanno preso dai fumetti americani.

elio gamBinoSerena ruSSo

IL SONDAGGIO

Gialli e classici, sorprese tra le letture preferite

Fumetti e riviste, questione di gusti

Il carnevale di Acireale del 2014 è stato meno affollato dell’altro anno, forse anche perché a causa della crisi la gente ha meno soldi per il divertimento. Il pubblico che ha preso parte a una delle tante serate ha potuto ammirare la bellezza dei vari carri allegorici e infiorati, ciascuno con un tito-lo e un tema di attualità. Alcuni giorni di Carnevale sono stati piovosi e freddi, per la maggior parte del tempo le condizioni meteo sono invece state buone. L’ultimo giorno di manifestazio-ne ha fatto freddo. Il circuito dei carri anche quest’anno si è svolto lungo le vie principali di Acireale con partenza da Piazza Duomo,

Diario di un Carnevale meno allegro del solitoquindi Corso Umberto, Corso Italia e Corso Savoia.Ecco la classifica dei carri: il pri-mo premio è andato al carro di Ardizzone, “Sopra la banca la capra campa, sotto la banca la capra crepa”. Al secondo posto si è classificato il carro di Messi-na, “La repubblica delle bufale”. Al terzo il carro di Principato “Crazy Love”. In quarta posi-zione il carro di Scalia–Fichera, che s’intitola: “Ciò che ci nutre ci distrugge”. Il quinto posto è stato assegnato al carro di Scuto Principato “Shock Economy”.

Al sesto si è classificato il carro di Coco “Onda Anomala”, al setti-mo quello di Belfiore- Di Parola “Le sinistre ossessioni del cavalie-re”, all’ottavo il carro di Scalia-Fi-chera “Fateci Spazio”. Fra i carri infiorati, vincitore assoluto è sta-to il carro di Cavallaro, che s’in-titola: “Una lacrima sul viso”. Al secondo posto si è classificato il carro di Impresa Riolo Francesco e Orazio “2 pesi su 2”, mentre al terzo si è è posizionato il carro di Bonanno “Pesca Grossa”. Ha ottenuto il quarto premio il carro di Cavallaro Paolo G. “La vita è

bella”. Quello di Urso, intitolato “Come se fosse un gioco”, è sta-to valutato come quinto, mentre al sesto posto si è classificato il carro di Trovato Felice Sebastia-no, “Oltre ogni limite”. “Le Bur-lesque”, creazione di Immagini Floreali, ha concluso il concorso in settima posizione, mentre a chiudere la classifica all’ottavo posto è stato il carro degli Antichi maestri dei fiori, “La macchina”.

erika aStorinamattia BonaCCorSo

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