GATTONERO DA BARI ( dr. Alberto Savini ) · esercitazione di. P.C. Al Casello di Orte dell'...

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GATTONERO DA BARI ( dr. Alberto Savini ) 1

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GATTONERO DA BARI( dr. Alberto Savini )

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UNITA' AUSILIARIE FEMMINILI SCOUT DI PROTEZIONE CIVILE

Un mese di storia- Appunti di “Gatto Nero da Bari”.

26 Ottobre 1966In occasione del giuramento dei volontari ausiliari di leva dei Vigili del Fuoco di Roma e dellaconsegna di ricompense al valore ed al merito civile, le Unità Ausiliarie Scout di Protezione Civile-maschili e femminili -della città di Roma, formate da ASCI, GEI, UNGEI ed AGI - sono presentate alSignor Presidente della Repubblica.

Con le Unità sfilano le gloriose Bandiere della Sezione di Roma del GEI a la fiamma dell'AGI.La grandiosa esercitazione dei Vigili e le piccole ma solide prove degli scout si concludono con unacquazzone di particolare violenza.Le tute marroni (di tela) dei ragazzi e quelle arancione (sempre di tela) delle giovani sonocompletamente fradice.

4 Novembre 1966

La radio, dà notizia dell’ alluvione che ha sconvolto la Toscana e di quelle che si stanno estendendo ad altre zone del PaeseLe U. N. G. E.I. subissano di telefonate la Commissaria Nazionale che è anche pro - temporePresidente della FIGE: "Si deve partire".Le AGI fanno eco con uguale fermezza: "Si deve partire “.Alla prima segnalazione ufficiale di Unità pronte fatta dare dalla Federazione a mezzo dell'Ufficiale dicollegamento, Maggiore di P. F. Signora Francesca Cassetti il Ministero dell' Interno fa risponderedalla sala operativa che ringrazia per la collaborazione offerta,ma che per il momento non prevede l’impiego delle Unità femminili, che hanno d ' altraparte compiti ben definiti di secondo intervento.

Non sono ancora le 11 del mattino che le Ausiliarie di P. C. sono in preallarme.Si deve partire.Le rapide catene telefoniche confermano che i dispositivi U. N. GEI ed AGI hanno funzionato : sonopronte ventiquattro ragazze ( 4 AGI di Roma sono in arrivo da Napoli ) .Il pomeriggio e la sera fino a tardi il telefono non ha fatto che richiedere notizie sulla partenza per lezone alluvionate.

Non sono in grado di dire con esattezza cosa abbiano fatto il C. N. G. E.I e l' ASCI, ma credo che laloro giornata non sia trascorsa in modo diverso.

Si ha notizia che l’ Incaricata della FIGE per le Unità di Roma, Signora Maria Pia Mancini -Commissaria Regionale AGI per l' Umbria.- è fuori sede e che le dirigenti AGI sono a Napoli per unraduno in pieno svolgimento.

5 Novembreore 8:10La Signora Cassetti ha ricevuto ordini dal Ministero: le Unità partiranno in mattinata. Destinazione Firenze.Raccolte, come d 'uso, ai seguenti orari :- Piazza dell’ Esedra (Santa Maria degli Angeli) ore 9- Piazza Venezia, 9, 15- Viale delle Belle Arti (Sant' Eugenio) 9,30.

Per un simile impiego, l' esperienza scout e quella degli anni della Signora Savini e gli slanci di Molly (Anna) Canudo forse non bastano: occorre un’ altra Dirigente.

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ore 8,30Bisogna provare con la Signora Anna Tavellini, Commissaria Centrale U. N. G. E.I. alla ProtezioneCivile.La telefonata è brevissima, alle 9,30 sarà a Sant' Eugenio. Il tempo necessario per scendere dal letto,arrangiare il sacco ed attraversare Roma.La Commissaria Tavellini non era in preavviso personale perchè i suoi impegni molto seri la facevanoconsiderare non disponibile.Arriva puntuale come le altre.

Il direttore Generale della Protezione Civile, Prefetto Giuseppe Migliore, augura buon lavoro alle Unitàper mezzo delle Signore Savini, Cassetti, Tavellini che ha fatto salire.

ore 10,30Sono partite! Che Dio e Santa Barbara le aiutino.Mi trovo a ripensare, e quindi a ripetere, anche male, la Preghiera del Vigile del Fuoco che quelCappellano ci distribuì a Passo Corese la Domenica delle Palme di quest’ anno alla primaesercitazione di. P.C.Al Casello di Orte dell' Autostrada del Sole, la Signora Mancini, fatta avvertire, si unisce al Contingente.I due pullman dei Vigili del Fuoco proseguono per Firenze con le nostre unità maschili e femminili edun gruppo di Seniores ASCI, che avrà ottenuto autorizzazione a prendere posto su quei mezzi .

ore 19,30Dopo ben nove ore di viaggio (solo per entrare in città ne sono servite quasi tre), le Unità scendono all’accantonamento delle Scuole Pie in via Cavour 94.Una donna con una gamba spezzata, è caricata sul primo mezzo che passa: è: il pullman delleragazze. Una Commissaria U.N.G.E.I. disinfetta e fascia, le Scout fanno animo e la donna cessa diurlare. Si sente al sicuro.L’ Istituto viene ribattezzato "gli Scolopi", perché questo è l'Ordine dei sacerdoti che amministrano edirigono quelle scuole .

Un boccone asciutto un sorso alla borraccia e a letto.

6 NovembreLa Prefettura di Firenze, presso la quale di buonora si sono portati, come d’ obbligo, il Colonnello Ing.Fiadini della Colonna Mobile di Roma e l’ Ispettrice Cassetti, assegna alle Unità di Protezione Civile seicentri di distribuzione viveri: a Palazzo Vecchio, a Piazza del Duomo, a Palazzo Pitti , a Piazza. Albertied a Piazza Tasso ( quartiere di San Frediano ). Uno non viene attivato.In questa ultima zona le condizioni generali non consentono però ancora, l’invio di mezzi idonei con isoccorsi .

Ai centri di distribuzione, oltre ai viveri secchi ed alla pasta cruda (passata letteralmente dalle maniunite dei distributori alle mani dei cittadini) vengono chiesti un pezzetto di candela, un pezzettosoltanto, due fiammiferi, due di numero ( Bruno Campanella, famoso direttore d’orchestra sinfonica, inviaggio di nozze, è venuto a Palazzo Vecchio con la moglie a chiedere aiuto. A palazzo Vecchio tagliare una fetta di mortadella con un coltellino pluri lame è un’impresa davvero…difficile! n.d.r.).

Tre damigiane di latte non possono essere distribuite. Andranno ad un ospizio di vecchi per iniziativa di una U. N. G. E.I.

Chi chiede aiuti non ha nulla per fare cartocci, non ha recipienti né vuoti per i liquidi. Anche i pezzi di mortadella e salame passano da una mano all' altra .

Tutto è una desolazione.

Le Scout e le Dirigenti, che si sono fatte Scolte, distribuiscono i viveri con criterio di assoluta uguaglianza. Il sistema non è gradito a tutti.

Si deve all' energico intervento di un giovane Funzionario del Comune se le ragazze della P.C.possono riprendere presto il lavoro dal quale la Presidente della FIGE le aveva ritirate sdegnata.

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Almeno nella disgrazia, siano abolite le differenziazioni ed i favoritismi per non dire altro.

Una ausiliaria UNGEI è incaricata della distribuzione del latte destinato ai bambini. Il latte però nonarriva e la fila aumenta.Un giovane del luogo, dopo tanti cortesi dinieghi di altri, si offre di accompagnare questa tutaarancione, che è disperata, alla Centrale del Latte.

Una poco capiente 500 è riempita di cartoni e il latte arriva a chi inutilmente aspettava. La scolta avevafirmato il "buono di scarico" per conto della Protezione Civile .Gli uomini della Centrale hanno voluto anche loro infrangere le regole dell' amministrazione, tanta deveessere stata la forza persuasiva di quella giovane donna; un camion intero carico di latte pronto per ladistribuzione minuta, segue di poco la 500 in comune .

Le bollette vengono regolarizzate e tutto è a posto, anche molte madri fiorentine.

Avevano ragione in Prefettura a spaventarsi all’idea che a Firenze fossero arrivate 29 bocche in più.da sfamare, ma erano stati tranquillizzati: le tre Unità sono autosufficienti .La razione per il viaggio è stata infatti utilizzata con la dovuta parsimonia e, salvo una minestra caldala sera, le AGI e le U. N. G. E.I. non hanno tolto granché alle scorte in arrivo a Campo di Marte .

A sera fatta il lavoro ha termine. Con i Pompieri, gli Agenti dell‘ ordine ed i militari, gli Scout e le Scoutdi Firenze e di fuori, con tanti volenterosi, l’ opera delle Unità di Protezione Civile è terminata dopo 12ore di servizio ininterrotto, accorato e fatto di amore.

Una Ausiliaria ha incontrato in giornata il Professor Massocco che è a Firenze con la Colonna Mobiledi Roma. Oggi non ha potuto guidare le Unità di P.C. che ha tenuto a balia e che ha svezzato inqualità di Ispettore -ginnico -sportivo e di organizzatore .

Ma ora si dovrebbe dormire per l' indomani .

7 NovembreOltre ai viveri si può distribuire anche acqua potabile.All‘ autobotte di Piazza della Signoria la folla fa ressa e le forze dell’ordine non sanno come imporsi achi ha bisogno di bere. L’acqua cade, e si perde.Due tute arancione, due scolte, con parole amichevoli, fraterne e con tanta pazienza, riescono acalmare tanta inquietezza; cessano le spinte, gli urli. La fila viene ricomposta e quelle creature tantoprovate potranno finalmente portare a casa un po’ d’acqua.Una Scolta, una AGI, sostiene però di avere ancora la schiena livida ed è orgogliosa anche di questo.

Da ieri si sono aperti i centri di raccolta di Firenze a cura degli Scout. Alcuni un po’ troppo reclamistici,altri anonimi. E spero che quelli del GEI, sembra siano stati tre, siano fra questi ultimi.Il mondo scout è apparso nel fango come un numeroso Reparto formato da tutte le categorie, dai Lupetti e

da qualche Primula o Coccinella, fino ai Seniores, e senza distinzione fra le due Associazioni.

Penso che la Scolta con la schiena livida ricorderà nella sua vita che il prossimo si può conquistarecon l’amore più di quanto si possa dominare con il mitra.

San Frediano aspetta i primi soccorsi.Due mezzi anfibi cingolati dell’Esercito portano i viveri nel quartiere e le nostre ragazze provvederannoalla distribuzione; sono inizialmente 5 e verranno integrate con altre 4.Il quartiere ha fama, da secoli, di essere un po’ come il nostro Trastevere. La Commissaria NazionaleU. N. G. E.I. sarà quindi con le giovani.Le difficoltà consistono nel percorrere la zona, date le condizioni di viabilità e di riuscire a portare atermine il programma di distribuzione casa per casa. In strada non si circola.

Uno dei due mezzi sprofonda e deve a lungo interrompere il lavoro.A bordo tutto bene, anche all’uscita dell’equipaggio.

L’altro cingolato, con cautele di ogni genere, fa del suo meglio ed al tramonto contrattempi di diversanatura impediscono che la distribuzione continui ancora come sarebbe stato nei voti di tutti: dei duesoldati addetti al mezzo e delle nostre scout.Un giovane Sacerdote di una Parrocchia del quartiere si è offerto da guida e da intermediario, stando a

lungo aggrappato sportivamente al mezzo, fra l’interno del cingolato ed i panieri che scendevano dalle

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finestre per ricevere i viveri nella quantità proporzionata alla comunità da rifornire. Non si è ancorariusciti a rintracciarlo per dirgli quanto il suo aiuto è stato prezioso.

Sullo stesso cingolato è stata adagiata una giovane colta da malore e che è stata trasbordata su diuna autoambulanza appena è stato possibile.

Un equipaggio è rientrato agli Scolopi verso le 22,30, l’altro verso le 24.

Nonostante la Dirigente al servizio con quelle Ausiliarie avesse avuto cura di segnalare il rientro ormaifuori orario, il resto del Contingente non ha ricevuto una così importante notizia.Incosciente dimenticanza di un non scout.Alla fatica, al freddo, allo scarso cibo, si sono aggiunte le ansie e le lacrime per la temuta sorte dellesorelle scout e della Mamma scout.Nella stessa giornata un gruppo di Ausiliarie è stato incaricato di aprire il centro di distribuzione diPiazza San Firenze.La finestra di una stanza al piano terra è usata per la distribuzione al pubblico ed una trave, all’internodell’ambiente, segna il confine della zona di pavimento pericolante individuata da un Vigile.

I tavoli che si trovavano nell’ambiente hanno galleggiato sull’acqua ed il fango li ha incollati al soffitto.Li hanno staccati i Vigili del Fuoco e le giovani li usano per il servizio.

La distribuzione ha termine che nella stanza è buio; non si ha neppure una candela. Gli ultimi generivengono distribuiti a tasto.

Anche questa Unità rientra quando può.Al mattino aveva spalato a Piazza Santa Croce con tanto impegno da ricevere gli elogi di unoscultoreo “capo popolo” che, mentre dava consigli ed ordini a quelli che ricorrevano a lui, non avevaperso d’occhio quelle “ ragazze in arancione ”.Quando il Gruppo ha smesso il lavoro, quell’ uomo ha voluto ringraziare le giovani “ a nome di tuttaFirenze “ e con quelle gentili parole ha dato una manata alla Capo, una U. N. G. E. I., che – dice nelraccontare – per poco non mi staccava una spalla.Grazie, colosso di Santa Croce, anche per la zampata.

Il Ministero ha ordinato il rientro a Roma del Contingente.

L’aria, a Firenze, comincia infatti a diventare pesante; è gravida dei miasmi delle fogne e delle carogneche si trovano dovunque.Tutto quello che si tocca può essere infetto e le giovani non sono attrezzate, come tutti gli altri, delresto.

Ore 23Il pullman comincia a depositare per le strade di Roma, illuminata, ordinata ed eccezionalmente pulita,le nostre giovani.

9 Novembreore 3 del mattinoLa Commissaria Tavellini ha lasciato l’automezzo quando l’ultima scout è rientrata nella sua casa.Buona notte, amico Maresciallo D’Andrea ed anche a te bravo “Lancillotto” (un Vigile del Fuoco che ciha aiutato moltissimo n. d. r.)Tra poche ore il marito della signora Tavellini sarà operato di appendicite. Tutto bene.Durante la missione, il Ministero dell’Interno ha avuto cura, direttamente o indirettamente, di far averenotizie alla F.I.G.E. ( Federazione Italiana guide Esploratrici) tutti i giorni. Gli episodi annotati sonosoltanto quelli che ho potuto raccogliere, in questo breve tempo, convulso di lavoro, di telefonate e diansie.Quanto ho ricordato, anche se in qualche caso porta il nome di una partecipante, U. N. G. E.I. o A.G.I.è la storia di tutte; è la intensa ed indimenticabile vita di 29 sorelle che nelle Unità Operative sono statetutte uguali.

Hanno partecipato all’azione di primo intervento, con le 19 A. G. I., le U. N. G. E. I.:

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CANUDO FANNY Capo di UnitàCANUDO ANNA RITADE SIMONE FIORELLAMITROTTA ISABELLAPITTELLA MARIA GRAZIAPITTELLA SILVANAPOSO CHIARA Capo di UnitàSAVINI FRANCESCACANUDO ANNA (MOLLY) Capo del Contingente U. N. G. E. I.SAVINI MARIA ANTONIETTA PRESIDENTE della FIGE pro - temporeTAVELLINI ANNA Commissaria Centrale U. N. GEI. alla Protezione Civile

Anche nell’assolvere con tanto slancio i difficili compiti hanno onorato lo scautismo Italiano.

Penso con commozione alla serenità che è tornata in queste famiglie romane che hanno autorizzato lefiglie a partire ( le più giovani hanno solo 16 anni, la più anziana 25. n. d. r.), ed accomuno in questopensiero la famiglia più umile a quella del Signor Presidente del Consiglio dei Ministri (Aldo Moro).

Le lacune organizzative, le manchevolezze in vari settori e le deficienze personali, saranno esaminatenella sede opportuna e risolte.E’ un impegno di tutti quelli che sono nel Movimento e che hanno vissuto anche questa vicenda.

Dall’otto Novembre al giorno della nuova partenza, senza soste, le giovani ed i giovani rientrati daFirenze, avviano l’opera di raccolta dei soccorsi da inviare agli alluvionati.Dalla Sezione di Roma viene telefonato a tutti i Seniores, ai membri della Presidenza, agli amici delloScautismo, agli amici personali, ai medici.Le offerte, se richiesto, saranno prelevate nelle case dei singoli. Ed è stato fatto in tanti casi.Agli iscritti ed alle iscritte è consegnato un invito a preparare le offerte in natura, da affiggereall’ingresso delle rispettive case di abitazione, fissando il giorno di raccolta.

Chi ha visto le zone alluvionate non può scordare; chi ha visto sa che dove è passata quella alluvione,occorre tutto.

La Sede della Sezione si riempie di indumenti di lana, di scarpe, di materassi, di brande.Dove sono gli scout a provvedere alla distribuzione, si può dare tranquillamente: anche una pelliccia. Si contano £. 85.000=, non richieste, che vengono spese per acquistare flaconi di insulina, anti scorbiciin confezione ospedaliera, pastina al plasmon, omogeneizzati ed piccole tavolette di cioccolato che la Cooperativa CIMA dà molto di comperare a basso prezzo. Grazie ancora.

Una Commissaria ha telefonato che questi generi sono urgenti. Si è provveduto subito.

Una Senior, la dott. Mimì Carreras, che voglio citare, ha dedicato parte delle sue ferie per aiutare gliScout a selezionare gli indumenti, ad appaiarli, a rinforzare i bottoni, a “dare il puntino” ove necessario,perché chi riceverà l’aiuto non si senta straccione e perché chi ha bisogno di queste cose può nonavere né filo né ago.I medici amici hanno inviato medicinali di ogni genere, ed un grossista farmaceutico ha fatto al GEI undono davvero cospicuo di vitamine, anti diabetici, anticoagulanti, anti epilettici oltre a latte in polvere ecaseina ed altre specialità per i piccoli.

Tutti gli iscritti dei due rami ( maschile e femminile ) hanno preparato i pacchi, che portano ancheparole di conforto.

11 Novembre L’Amministrazione Aiuti Internazionali comunica che ritiene esaminare la possibilità diaprire centri di refezione per l’infanzia in Firenze e dintorni e gradisce che Dirigenti Femminili Scoutdella Protezione Civile si rendano conto in loco delle reali possibilità di realizzare il programma.

12 NovembreAlle 6,15 ha inizio la raccolta delle Dirigenti. Con il Direttore Generale dell’ A. A.I. Dr. Savini Nicci ed isuoi collaboratori di Roma, partono la Presidente della FIGE con Anna (Molly ) Canudo per l’ U. N. G.E. I. e due Dirigenti A.G.I.

Il 12 ed il 13 si accerta che il programma può attuarsi sia in città che nelle immediate adiacenze.

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L’A.A.I. di Firenze, integrata da altri Funzionari cola convocati, determina quali centri possono essereattivati e concorda le attività delle Scout Ausiliarie con le nostre Dirigenti, che non si occuperanno nédell’organizzazione amministrativa, né della direzione dei centri stessi.

14 Novembre

ore 17,30

Dal terzo posto di raccolta ( Sant ‘ Eugenio, al viale delle Belle Arti) parte il pullman dei Vigili delFuoco.

Con la dottoressa Cassetti, la Commissaria Maria Pia Mancini e le AGI, tornano a Firenze le nostreragazze della Protezione Civile, che a sera si riuniscono con le Dirigenti partite il 12.Il Contingente del secondo intervento risulta formato da 25 elementi e 5 Dirigenti.

Le giovani sono partite con viveri propri che assicurino le necessarie calorie per quattro giorni,disinfettanti, stivali e guanti di gomma, maglioni, giacche a vento, cappotti.La Federazione ha consegnato alla sua incaricata un fondo liquido per le necessità urgenti: acquaminerale, vitamine, medicine, collirio, ed occorrendo viveri. Anche a Firenze si trova ormai tutto.

La cassetta di pronto soccorso della Sezione U. N. G. E. I. riprende a viaggiare, unitamente al sacconecon le scarpe e le tute di ricambio, sempre dell’ U. N. G. E. I., ma che potranno servire anche alleA.G.I.

In molti sacchi l’esperienza ha fatto mettere un grosso coltello da cucina. I coltelli da campo sono unacomoda cosa, ma rompono le mani.

Alloggio: ancora dagli Scolopi. Le ragazze sperano, ma si ingannano, che questa volta le lenzuola nonsiano quelle sporche dei convittori in vacanza. Come l’altra volta dormiranno nel sacco a pelo.

Comincia il lavoro del Contingente.Dopo che i Vigili del Fuoco hanno tolto il grosso, le Ausiliarie devono provvedere a rendere igienicheed agibili le cucine, igienici ed accoglienti i locali di refezione ( ed in alcuni casi insegnare a cucinare ousare le grosse cucine da comunità. n. d. r. ).La pulizia comincia dalle pareti che sono state lambite dal fango fino oltre i due metri e mezzo, edarriva ai pavimenti, senza tralasciare nulla: finestre, porte, armadi, dispense, cassetti, pentolame,piatti, posate bicchieri, tavoli, sedie. Tutto deve essere rimesso a nuovo; tutto è immondo e può essereinfetto.L’acqua per tergere le cose in cui vive una comunità è quella delle autocisterne che si deve prenderein strada e trasportare dove occorre ( nei locali c’è bisogno di damigiane per l’acqua, difficili dareperire. Una sera in Piazza Santa Croce un Capitano ed un Tenente dei Lagunari ne hanno barattatedue in cambio di qualche fetta di pane in cassetta! n. d. r.).Il lavoro deve essere perfetto e per non avere scrupoli e per ottenere, dopo la disinfezione,l’autorizzazione dell’Ufficio di Igiene che è meticolosissimo.Il lavoro è quello che è, ma se è fatto in fretta i bambini potranno avere al più presto un pasto caldo enutriente.

Quattro centri si aprono, nell’ordine, a Firenze:16 Novembre Istituto San Pier Martire a Piazza San Felice18 Novembre Istituto Missionarie Francescane a Piazza del Carmine18 Novembre Istituto Ancelle del Sacro Cuore in via Colletta, dove le nostre Scolte hanno

anche provveduto a cucinare per i piccoli.21 Novembre Istituto della SS. Concezione in via Faenza.

Nei dintorni, portandosi sul posto di lavoro e rientrando a sera con i mezzi pubblici, quando ilpullmetto assegnato non può arrivare a tutto, le Unità di P.C. hanno rimesso in efficienza i seguenticentri:San Piero a PontiSan Mauro a SignaLastra a SignaAncora a Firenze, viene riaperto il centro dell’Istituto San Giuseppe in via del Bandino (PiazzaGavinana).Alcune fotografie scattate dal fotografo in questa ultima località danno una visione di cosa è stato fatto.

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Dal 19 mattina i collegamenti fra i gruppi operativi diventano finalmente possibili: la nostra P.C. ha adisposizione una campagnola ( grazie alla faccia tosta di Anna Canudo che ha riconosciuto nelPrefetto giunto da Roma, dott. Gustavo Prezzolini, un vecchio scout di Bari e non ha esitato achiedere aiuto. n. d. r.). Fino ad allora la Presidente della FIGE ha solo notizie per filo al Centro A.A.I.dove il telefono è presidiato fino al momento del ritorno di tutte le Unità agli Scolopi.

Specie per i gruppi che operano in alcuni paesi, i collegamenti sono indispensabili per sapere se leUnità hanno bisogno di qualsiasi tipo di intervento dalla città.

Con l’apertura dei centri A.A.I. anche l’alimentazione delle ragazze migliora. In effetti, per il secondointervento, anche agli Scolopi le cose sono state organizzate meglio e la sera hanno servito un pastocaldo completo.Il Paloschi del C. N. G. E.I. di Firenze che operava in Palazzo Vecchio, può ormai darsi pace per lescarse presenze della Ausiliarie alla “Sua” mensa. Non ci potevano venire, Paloschi, anche sesarebbe stato tanto gradito fare onore alla mensa ed a te.

Le giovani imparano che il petrolio scioglie la nafta che ha galleggiato sulla massa alluvionale ed hacoperto tutto, che i detersivi sciolgono anche il petrolio e che l’acqua delle autobotti pulisce tutto, menole tute arancione.

Le reni e le braccia sono ormai all’altezza del bisogno. E’ solo a sera che le giovani ricercano i pezzidel proprio corpo.

L’operazione “La Fulgida” si sviluppa in tutta la sua potenza e risponde quasi sempre ai desiderata dichi, avendo certamente già molto lavorato, ritiene che dall’arrivo delle tute arancione sia giunto chideve pensare a queste cose.

Da qui, “La Fulgida” appropriato riferimento ad una nota ditta specializzata di Roma, che è stata tiratain ballo al momento opportuno da un membro del Contingente che non si può nominare in unarelazione che può diventare ufficiale.

I polli di San Piero a Ponti si sono impastati col fango. I Vigili del Fuoco rimuovono oltre 100 carognedi pollastri rattrappiti e male odoranti. Il loro ricordo è così vivo, che uno – in una piazza di Roma – neha ripresentato le pose, senza tema di impolverare il panno della sua giacca e sfidando le ire delleAusiliarie che nella circostanza non devono essere state molto coraggiose.

Una pia Sorella parla “ dell’inconveniente “ che ha devastato il bel giardino del Convento.La furia dell’acqua ha spostato, sbattuto e schiantato tre pianoforti a coda.

Riordinati i centri, le giovani hanno dato notizia alle famiglie dei quartieri della distribuzione dei pastidall’indomani, per i ragazzi dai 3 ai 14 anni.Nei centri le Unità hanno quindi assicurato il servizio di distribuzione nelle mense, la rigovernaturadelle stoviglie ed hanno intrattenuto i bambini. Come in una pagina del Regolamento Tecnico, quandoverrà.

Nei diversi centri questa oscura opera e questo tipo di umana collaborazione è stata molto apprezzata.

Le giovani hanno anche organizzato ed assicurato la regolarità dei rifornimenti dell’acqua minerale aicentri A.A.I.Le presenze dei bambini alle mense non sono state molte, invero, dopo tanta fatica e dopo il lavoroorganizzativo dell’ A.A.I.

La vita riprende e la situazione si normalizza o tende a normalizzarsi.

Un signore ferma una tuta arancione che attraversa una piazza in fretta. La domanda della giovane èpronta ed è sempre la stessa : - Di che cosa ha bisogno, Signore?-Il colloquio affabile non dura a lungo. L’uomo risale nella sua vettura che aveva fatto fermare e riparte.Il Sindaco Bargellini ha voluto, così, dire grazie ad una per tutte, senza pompa, con il cuore.

Quattro giorni e mezzo di lavoro molto pesante terminano per il secondo contingente, che viene inparte rinnovato.19 NovembreLe Ausiliarie hanno avuto notizia che il Capo Scout del C. N. G. E. I. è arrivato a Firenze.

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ore 18Rientrano in sede, con una parte delle AGI, le UNGEI:BELMONTE CRISTINACANUDO ANNA RITASAVINI MARIA ANTONIETTARestano ancora sul posto:CANUDO ANNA (MOLLY)DE SIMONE FIORELLASAVINI FRANCESCA

La Presidente della FIGE (Maria Antonietta Savini) ha lasciato il contingente a lavoro avviato, ancheperché le responsabili rimaste a Firenze ( Mancini e Canudo, sempre premurosamente assistitedall’Ispettrice Cassetti ) riceveranno la collaborazione della Commissaria Regionale AGI per la LiguriaSignora Fioretta Dagnino, che arriverà sul posto il giorno 20 con una Unità di Protezione Civile diGenova, formata da 9 AGI. Se ne è sentito parlare.Le giovani della Lanterna sono state all’altezza di quelle del Cupolone e viceversa.

20 NovembreOre 14Da Santa Maria degli Angeli partono da Roma, con una AGI che rientra dopo una notte a casa, 7 Scolte UNGEI.In questo turno le “Esploratrici” saranno di nuovo 10.Un Rover GEI, al pullman, porta un dono per chi ne avesse bisogno: un paio di guanti rinforzato.Due madri di AGI rimaste sul posto pregano le sorelle GEI di portare alle loro figlie qualche cosa che viene da casa. Una delle due Signore ha voluto anche salutare di persona le giovani che partivano.

A Firenze il contingente si ricostituirà con 27 Ausiliarie e 3 Commissarie responsabili. L’IspettriceCassetti è ancora al suo posto di responsabilità, di fatica e di disagi.

Il servizio del contingente continua, alacre, anche se più leggero e soprattutto più allegro, perché aFirenze si ricomincia a sorridere.Dalle Ancelle del Sacro Cuore, come negli altri centri, i menu A.A.I. – che si cerca di seguire –vengono preparati in ragione delle presenze del giorno prima, per non sciupare derrate.Sarà stato il profumo della cucina delle Ausiliarie, ma le 30 razioni sono state già servite, che nuovicommensali arrivano e ne arrivano altri ancora.Le Scout e la loro giovane Capo, una AGI, riescono a fronteggiare la situazione senza rispetto per l’Artusi.Volitive, risolute e resistenti, ma anche brave e quasi impeccabili padrone di casa.

Si vede e soprattutto si sente che la vita riprende in città e la serenità torna in tutti.

Dopo il turno di lavoro, alle giovani viene permessa la libera uscita, prima di cena. Agli Scolopi la serasi canta; qualcuno suona.

Olli Setti, un’ AGI, il 23 Novembre ha compiuto 18 anni: è stata festeggiata come si conviene. Non èstato proprio un gala, ma le Tute Arancione sono state trasformate in abiti da sera, lunghi ( con l’aiutodi lenzuola!).

L’ultimo pomeriggio tutto il Contingente è in visita di commiato dal Sindaco, accompagnato dal Prof.Massocco, che ha trovato il tempo anche per questo.

L’ultima sera fuoco da campo, il secondo, per gli invitati: il Vice Prefetto Dr. Schifini con i collaboratoriMontanari e Bussotti degli A. A. I., i Padri Scolopi ed i loro convittori rientrati per gli studi chericominciano.

Arrivederci Firenze.Ti sei scrollata il fango di dosso e fra breve tornerai a risplendere. Continua con la stessa forza: faraipresto.Le nostre ragazze vogliono tornare per le tue strade, nelle tue gallerie, ben vestite, en tourist, carichedei pacchetti delle tue botteghe, dei tuoi negozi, delle tue pasticcerie, con qualche gioiello addosso.

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In questi giorni le nostre Ausiliarie hanno, infatti,avuto l’impressione di averti quasi sciupata con lagoffaggine delle loro tute, sporche e sgualcite per giunta, con gli stivali infangati, i capelli in disordinesotto un casco bianco, senza rossetto e qualche volta con i denti puliti con un pezzo di mela: asettico.L’acqua che riuscisti ad offrire loro non si poteva accostare alle labbra.Arrivederci.

26 Novembre

ore 11

Alle Scuole Antincendi, alle Capannelle, il Direttore Generale della Protezione Civile Prefetto Migliore,con il Vice Prefetto Dr. Vincenzo Aurigemma, l’Ispettore Generale di P.S. Dr. Ulderico Caputo, ilComandante delle Scuole Generale Stefano Gabotto ed il Vice Comandante Colonnello AlessandroGiomi hanno voluto dare di persona il benvenuto al Contingente che rientrava in sede.Sono presenti, su invito del Ministero, la Presidente della FIGE e la Commissaria Centrale UNGEI allaProtezione Civile quali componenti le Unità operative in rientro.

Il Prefetto Migliore, mentre le Scout sono ospiti del Circolo delle Scuole si interessa delle impressionidi tutte come in un incontro fra commilitoni e chi le ascolta ha l’impressione che le notizie pervenuteglisiano di un positivo apprezzamento per l’opera svolta.L’occasione è buona per accennare alle Dirigenti sui programmi per l’immediato avvenire delle UnitàAusiliarie Femminili Scout.Anche le giovani hanno da fare elogi: per il riguardoso cameratismo, per l’aiuto ricevuto da tutti i V. F.,per la felice scelta del Maresciallo D’Andrea capace di risolvere qualsiasi situazione e di fare qualsiasilavoro, oltre che buon padre di famiglia; per gli autisti “Lancillotto” e Pierino.Per l’Ispettrice Signora Cassetti le Dirigenti e le giovani hanno avuto ben altro: l’abbraccio stretto chesi concede alle vecchie amiche sicure. Ancora grazie a nome di tutte.

Adesso a casa. I genitori vi attendono a piazza Esedra, a piazza Venezia, a Sant ’ Eugenio. Riposateviche ne avete bisogno, distendete l’arco dei vostri nervi più provati dei muscoli, per riprendere i vostri studi, il vostro lavoro e le attività scout.

Hanno partecipato, al secondo turno di questo impegno, con le AGI di Roma e di Genova, le UNGEI che elenco:dal 12 NovembreCANUDO ANNA (MOLLY)dal 14 Novembre

DE SIMONE FIORELLASAVINI FRANCESCA Capo Unitàdal 19 Novembre

CHIEREGATO RITACONTESSA GRAZIELLAGIUNTA LETIZIAGAZZOLA PAOLAMONARI CARLAMUCCARDO LUISAPITTELLA MARIA GRAZIA

Un attacco appendicolare che ha colpito Rita Chieregato, e ne ha consigliato il ricovero in ospedale, hatrattenuta ancora a Firenze la Commissaria Canudo (Anna - Molly) che non ha lasciato la sua Scolta.

Le lacune, le manchevolezze personali saranno esaminate e risolte.Lo ripeto, perché è un impegno, molto importante per chi è GEI.

29 NovembreAlle 21,45 la Commissaria Canudo (Anna - Molly) è finalmente rientrata fra i suoi cari. Per tre notti ha dormito su di una sedia in ospedale.La Chieregato, operata ormai da 48 ore, a Careggi, è in via di guarigione e rientrerà il 3 o il 4 Dicembre.Quel giorno questi appunti saranno davvero finiti.

Gatto Nero da Bari (Dr. Alberto Savini)10

26 Ottobre 1966

Le Unità Ausiliarie Femminili di Protezione Civile sfilano alla presenza del Presidente della Repubblica Saragat a cui vengono ufficialmente presentate.

Il

mitico Maresciallo D’Andrea ci ha addestrato e guidato(montaggio tende, cucina, censimento popolazione, giochi per i bambini, uso contatori

geiger)

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Le ausiliarie prima della sfilata

C’è anche Maria Fida Moro

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MINISTERO DELL’INTERNO

Direzione Generale Servizi Antincendio

Sezione cinematografica

Distribuzione viveri (mortadella, pane e pastina) nel cortile di Palazzo Vecchioil 6 Novembre 1966

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ALCUNE DELLE FOTOGRAFIE SCATTATE ALL’ISTITUTO SAN GIUSEPPE ( PIAZZAGAVINANA ), IL 5° CENTRO PER LA REFEZIONE DEI MINORI RIAPERTO DALLEAUSILIARIE SCOUT DI PROTEZIONE CIVILE.

Firenze, 21 Novembre 1966

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Alcuni riconoscimenti per il lavoro svolto

Dalla Sezione CNGEI di Firenze alle Scolte e Capi della Sezione UNGEI di Roma

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Da Arnaldo Fracassini, Commissario della sezione CNGEI di Firenze

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L’Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici ( W. A. G. G. G. S.) ha assegnato allaFederazione Italiana Guide Esploratrici (F. I. G. E.) il Trofeo Internazionale “WalterDonald Ross” per l’intervento e l’opera svolta durante l’alluvione di Firenze del 1966. ( a.c.)

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Riedizione ed immagini a cura di Anna Canudo,– Capo Contingente delle Unità Ausiliarie Femminili di Protezione Civile,1966.

Ottobre 2006

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