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Garantire la competitività delle banche più piccole
rispettando i nuovi criteri di regolamentazione
Nuove opportunità di business
15 Giugno 2017
INASPRIRSI DELLA REGOLAMENTAZIONE BANCARIA
Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancariahttp://www.bis.org/bcbs/basel3_it.htm
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INASPRIRSI DELLA REGOLAMENTAZIONE BANCARIA
INCURRED LOSS
▪ Rilevazione tardiva delle perdine ed enfatizzazione delle congiunture negative
▪ Valutazioni soggettive
EXPECTED LOSS
▪ Rilevazione tempestiva delle perdite▪ Ottica di valutazione forward looking, con
riduzione dell’effetto pro cicliclo
IL NUOVO MODELLO DI IMPAIRMENT PER LE BANCHE
Stage 1
12 months Expected Loss
Stage 2
Lifetime Expected Loss
Stime forward looking
Stage 3
Lifetime Expercted Loss in termini analitici
Deterioramento del merito creditizio
rispetto al momento dell’erogazione
Occorre tener conto di TUTTE LE INFORMAZIONI DISPONIBILI -CONSUNTIVE, CORRENTI e PREVISIONALI
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LATO AZIENDA: I NUOVI PRINCIPI CONTABILI PER LE PMI
La Direttiva 2013/34 UE abroga le precedenti IV e VII Direttiva Comunitaria relativa ai bilanci annuali e consolidati
1/1/2014
Adozione nuovi OIC (2014)
31/12/2014 01/01/2016
Bilancio OIC 2014
Adozione nuova Direttiva 34/2013Nuovi OIC
31/12/2016
Bilancio D Lgs 139/15
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Cosa cambia?
EBIT ed EBITDA MODIFICATI
Spese ante 2016 decurtate dal
Patrimonio Netto –RIDUZIONE DELLA
SOLIDITA’ PATRIMONIALE
QUALI LE MODIFICHE PIÙ IMPORTANTI NEI BILANCI
Nuovi OIC
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NO RICAPITALIZZAZIONESPESE DI RICERCA E
PUBBLICITA’
Spese 2017: Iscritte a Conto Economico -
DIMINUZIONE DELLA MARGINALITA’
NO AREA STRAORDINARIA
VALORIZZAZIONE DEI DERIVATI IN
BILANCIO
VARIANO GLI INVESTIMENTI
FISSI E CORRENTI
SI MODIFICA IL PATRIMONIO
NETTO
CAMBIA IL RISULTATO
ECONOMICO PER EFFETTO DELLA
GESTIONE FINANZIARIA
CREDIT CRUNCH
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IFRS 9
Modifiche OIC
CREDIT CRUNCH
DEFINIZIONE BCE
Le dimensioni medie delle banche italiane**
To qualify as significant, banks must fulfil at least one of these criteria*.
(*)Fonte : https://www.bankingsupervision.europa.eu/banking/list/criteria/html/index.en.html
(**) Banca d’Italia (27/10/2016) : Le banche italiane less significant: situazione e vigilanza
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LSI 1 mdSI>165 md
«In Italia sono attivi 70 gruppi bancari (che includono 129 banche), 393 banche non appartenenti a gruppi e 82 filiali di banche estere. I gruppi
bancari italiani classificati come significativi nell’ambito del Meccanismo di vigilanza unico (Single Supervisory Mechanism, SSM) sono 14; il loro attivo è pari al 74 per cento di quello complessivo. La
categoria più numerosa tra le banche non appartenenti a gruppi è quella delle banche di credito cooperativo (BCC; 325), seguite dalle banche costituite in forma di società per azioni (53) e dalle banche
popolari (15). Il numero di banche attive alla fine del 2016 si è ridotto di 39 unità rispetto a un anno prima»
…..QUALCHE NUMERO SUL SISTEMA ITALIA
«Le banche hanno continuato a riorganizzare la rete di sportelli e i canali distributivi al fine di recuperare efficienza. Lo scorso anno il
numero di sportelli bancari è sceso del 4,1 per cento, a circa 29.000 unità (del 15,0 per cento rispetto al 2008). La diminuzione, in atto da
tempo per gli intermediari maggiori, si osserva per le banche più piccole a partire dal 2013. Il numero di sportelli bancari ogni 10.000
abitanti, pari nel 2015 a 5,0, è più elevato rispetto alla media dell’area dell’euro (4,6), ma più basso che in Spagna (6,7) e in Francia (5,6)6 .»
Fonte: Banca Italia Relazione Annuale 2016
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IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO: LSI e SI
23%
77%
20%
80%
SPORTE LL I - D IPE NDE NTI
LESS SIGNIFICANT
LESS
SIGNIFICANT
18%
SIGNIFICANT
INSTITUTION
75%
ALTRO
7%
SISTEMA BANCARIO: TOTALE ATTIVO
N° SPORTELLI 8.700 23% 29.000 77%
N° DIPENDENTI 74.000 20% 292.000 80%
LSI SI
giu-16 LSI SI
PATRIMONIALIZZAZIONE CET1 ratio 15,50% 11,70%
REDDITIVITA' ROE 2,20% 2,20%
QUALITA' DEL CREDITO NPL ratio 20,20% 17,90%
COPERTURA ESPOSZIONI
DETERIORATEcoverage ratio 43,60% 46,60% 0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
50%
CET1 ratio ROE NPL ratio coverage ratio
L S I E S I A C O N F R O N TO
LSI SI
LSI UNA REALTA’ IMPORTANTE!
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INDICATORI DI REDDITIVITA’
(*) Banca d’Italia (27/10/2016) : Le banche italiane less significant: situazione e vigilanza
(primo semestre 2016, miliardi e valori %)*
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INDICATORI DI QUALITA’ DEL CREDITO
(*) Banca d’Italia (27/10/2016) : Le banche italiane less significant: situazione e vigilanza
(giugno 2016, miliardi e valori %)*
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Fonte: ECB, Report on financial structures, October 2016
Valore medio
CARATTERISTICHE DEL MERCATO BANCARIO ITALIANO
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• relative importance of non-bank financial intermediation
• business models
ECB: Report on financial structures, October 2016
Come efficientare questa componente?
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CARATTERISTICHE DEL MERCATO BANCARIO ITALIANO
Un mondo complesso….
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LA CONCESSIONE DEL CREDITO ALLE PMI
Maggiori asimmetrie informative
Elevata incidenza dei costi fissi su importi contenuti
Maggiore vulnerabilità dei bilanci
Appartenenza a settori in cui la ripresa economica non si è manifestata
Fonte: Banca Italia Relazione Annuale 2016
Le aziende più indebitate sono uscite dal mercato
L’INDEBITAMENTO DELLE PMI
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CONDIZIONI DI ACCESSO AL CREDITO ALLA IMPRESE
Fonte: Banca Italia Relazione Annuale 2016
La rischiosità delle PMI è più elevata
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Fonte: Fragilità finanziaria delle imprese e allocazione del credito – Banca Italia Febbraio 2017
Solo 10%, in calo rispetto al 2013,
dei flussi di prestiti è
destinata ad imprese di nuova
costituzione o che hanno
ricevuto credito per la prima volta
Cautela? Si sostengono aziende in difficolta?
Costo/ carenza informativa per la valutazione?
CONDIZIONI DI ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE
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COSA CAMBIA PER LE BANCHE, ED IN PARTICOLARE PER LE LSI?
Più costi … clienti più complessi
▪ MIGLIORARE LA RELAZIONE CON I CLIENTI
▪ MITIGARE IL RISCHIO
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Ampliamento delle informazioni da gestire in termini orizzontali (dall’azienda al settore) e in termini temporali (dalle valutazioni consuntive e correnti a quelle prospettiche)
Necessità di definire un processo di acquisizione delle informazioni costante e trasparente –integrazione delle funzioni di monitoraggio - earlywarning
Modifica delle politiche del credito (controparti, pricing, strumenti)
Aumento di costi per strutturarsi internamente e più elevati accantonamenti
Clientela prevalentemente costituita da PMI caratterizzate da maggiore rischiosità,
Necessità di consolidare la componente non direttamente legata all’intermediazione 2
possibili linee di intervento:
MIGLIORARE LA RELAZIONE-MITIGARE IL RISCHIO
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Individuare strumenti che consentano di mitigare il livello di rischio
INDIVIDUARE STRUMENTI DI MITIGAZIONE DEL
RISCHIO
INVESTIRE SULLA
RELAZIONE
Ampliare l’offerta commerciale con prodotti/servizi professionali
Interrelare in modo efficace i servizi proposti
Scegliere partner efficaci per gestire in outsourcing i servizi/prodotti e/o formare le risorse/implementare la propria struttura IT
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LA FINANZA AGEVOLATA E IL RISK SHARING
Anche nella finanza agevolata, l’insieme degli strumenti messo a disposizione dal legislatore per la copertura del fabbisogno finanziario legato agli investimenti delle imprese, si parla di RISK SHARING
Negli ultimi anni, a causa:
contrazione dell’entità delle risorse pubbliche (comunitarie, nazionali, regionali e locali)
necessità di corretta allocazione delle stesse con concentrazione per aree strategiche di specializzazione intelligente definite a livello europeo (S3)
Il piatto della bilancia dell’agevolato si è spostato maggiormente sulla forma della condivisione del rischio fra istituzioni pubbliche e intermediari privati
Co-finanziamenti, (anche nella forma di contributi misti) o garanzie (FCG, FEI, garanzie
regionali)
Contributi a fondo perduto
STRATEGIE DI FINANZIAMENTO PUBBLICHE
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Nell’ambito dei finanziamenti agevolati, sono 2 le macro direttrici utilizzate per agevolare gli investimenti delle imprese:
Co-finanziamento su progetti “bancabili”, legati all’innovazione e alle politiche di sviluppo aziendale per favorire la competitività delle imprese (POR FESR o leggi regionali con Quota Banche)
1
Nuove Imprese a Tasso zero, Smart&Start Invitalia, L. 181/89 – Rilancio aree di crisi industriale (strumenti che non impattano in Centrale Rischi) ecc…
Finanziamenti regionali o nazionali «diretti» (solo componente pubblica),
senza la compartecipazione degli Intermediari finanziari,
su progetti a più elevato tasso di rischiosità: R&S,
start up, progetti strutturali
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Esempi:
Credito d’imposta R&
GLI INTERVENTI AGEVOLATIVI PER OBIETTIVI DI POLITICA INDUSTRIALE
Fonte: Mise - Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive - settembre 2016
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R&S&I e Sviluppo produttivo e territoriale rappresentano le finalità di politica industriale che orientano la quota maggiore di risorse movimentate dalle Amministrazioni centrali e regionali.
VALORE AGGIUNTO
L’approccio sinergico pubblico-privato permette di mitigare il rischio di credito, anche graziealla garanzia del Fondo di Garanzia per le PMI o ai Fondi regionali di garanzia, liberandorisorse utili e rendendo le operazioni più appetibili rispetto al credito ordinario e ad altreforme di intervento (contributi a fondo perduto).
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Vantaggi:
possibilità di reimpiego dei rimborsi deifinanziamenti agevolati per altre imprese
EFFETTO ROTATIVO
sulla cultura finanziaria e sul rapporto con ilsettore creditizio (triangolazione degli attori disistema: impresa - ente pubblico - intermediariofinanziario)
delle risorse private addizionali apportate dagliintermediari = platea più ampia di beneficiari;effetto moltiplicatore del FCG (moltiplicatore sulfinanziato = 14,5 – sul garantito = 10)
nello stimolo agli investimenti del settore privatoEFFETTO INCENTIVANTE
EFFETTO INDIRETTO
EFFETTO LEVA
UE / Stato /Regione
Imprese target
Intermediario Finanziario
convenzionato
Soggetto Gestore
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IL PROCESSO DI MITIGAZIONE DEL RISCHIOFIN
AN
ZIA
ME
NT
I A
GE
VO
LA
TI
GA
RA
NZ
IE
FONDI
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I VANTAGGI DEI COFINANZIAMENTI E DELLA GARANZIA PUBBLICA
1Maggiore possibilità di affidamento
La presenza di un co-finanziamento riduce il rischio di credito in capoa ciascun soggetto finanziatore aumentando la possibilità perl’impresa di ottenere le risorse necessarie per la realizzazione deipropri progetti di investimento (sono assimilabili a finanziamentibancari in pool)
Possibilità di mitigazione del tasso di interesse
Nelle operazioni co-finanziate il tasso di interesse deriva dalla mediaponderata dei tassi applicati alle risorse finanziarie dell’Ente Pubblicoe degli Intermediari Finanziari convenzionati.Ottenimento di finanziamenti a condizioni migliori rispetto a quellestandard di mercato
Attenuazione del rischio di credito
L’intervento del FCG comporta l’attenuazione del rischio di creditosulle garanzie dirette e sulle controgaranzie a prima richiesta,azzerando l’assorbimento del capitale per i soggetti finanziatori sullaquota del finanziamento garantita e consentendo, a parità di ognialtra condizione, di praticare condizioni di miglior favore alle impresefinanziate.La ponderazione zero non si attua con le garanzie regionali.
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Grazie per l’attenzione
Carlo [email protected]
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