G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata...

100
Gruppo Decorati Ordine Militare d’Italia Albo d’Oro Decorazioni concesse dal 1946 al 2017

Transcript of G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata...

Page 1: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Gruppo DecoratiOrdine Militare d’Italia

Albo d’Oro

Decorazioni concesse dal1946 al 2017

Page 2: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 3: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

L’Ordine Militare d’Italia le origini

L’ordine Militare d’Italia, la più alta onorificenza militare della Repubblica, trae origine dall’Ordine Militare diSavoia, istituito nel 1815.

Nel marzo del 1815 Vittorio Emanuele I istituiva e fondava l’Ordine Militare di Savoia, destinato esclusivamente aimilitari, dichiarando di non volerlo mai accordare sul campo di battaglia, ma, su domanda del militare, dopo maturo esa-me e sul rapporto di un Consiglio composto dai membri dell’Ordine.

Il 28 settembre 1855 con Regio Decreto n. 1114 il nuovo re, Vittorio Emanuele II approvò il nuovo statuto dell’OrdineMilitare di Savoia, abrogando la concessione a domanda, adottando come sistema generale la concessione su propostadel ministro.

A seguito del mutamento della forma istituzionale dello stato, l’O.M.S. assunse la nuova denominazione di Ordine Mi-litare d’Italia, “rimanendo inalterato il suo statuto”- D.L. del Capo Provvisorio delle Stato n. 4 del 2 gennaio 1947 -Solo nove anni dopo, una volta concluso l’esame delle proposte di concessione relative delle proposte di concessione re-lative alla guerra 1940-43 e alla Guerra di Liberazione, fu “riordinato” con legge 9 gennaio 1956 n. 25, sostituendo laprecedente normativa.Successivamente con DPR 12 febbraio 1960 fu approvato, su proposta del ministro della difesa Giulio Andreotti, lo sta-tuto dell’O.M.I.Tutte le norme relative all’Ordine Militare d’Italia sono state riportate nei Codici di Ordinamento Militare n. 66 e n.90 del 15 marzo 2010.

Il Gruppo DecoratiIl 23 novembre 1963, con atto notarile, nasceva per volontà di alcuni decorati il Gruppo Decorato Ordine Militared’Italia, per “vivificare e tramandare la tradizione di gloria … incrementare i vincoli che debbano affratellare, comemembri di una sola famiglia, gli insigniti, assisterli al caso e tutelare di fronte alla Autorità, gli interessi di tutti e diognuno”.La personalità giuridica fu riconosciuta al Gruppo con DPR 8 maggio 1968 n. 1124. Il decreto lo poneva alle dipendenzedel consiglio dell’Ordine, attribuendogli la pubblica rappresentanza dei decorati dell’O.M.I., in ogni manifestazione dellavita nazionale, l’assistenza ai Soci e il mantenimento dei vincoli di più stretta fratellanza.

Page 4: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 5: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

Decorazioni concesse alle Bandiere

ClasseCroce di Cavaliere

Page 6: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 7: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

5

indice delle bandiere

BANDIERE DI FORZA ARMATA/CORPO ARMATO Anno concessione (motivazione in pagina…) ESERCITO ITALIANO 1997 (pag. 10) 1999 (pag. 10) 2003 (pag. 12) 2012 (pag.16)MARINA MILITARE 2012 (pag. 16) 2015 (pag. 18) AERONAUTICA MILITARE 1991 (pag. 9) 1997 (pag. 10) 2002 (pag. 11) 2012 (pag. 16)ARMA DEI CARABINIERI 1974 (pag. 7) 1981 (pag. 7) 1985 (pag. 8) 2002 (pag. 12) 2014 (pag. 17)CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA 1974 (pag. 7) 2000 (pag. 11) 2003 (pag. 13) 2005 (pag. 14) 2015 (pag. 17)CORPO DELLE GUARDIE DI PUBBLICA SICUREZZA 1981 (pag. 7)CORPO DEGLI AGENTI DI CUSTODIA 1989 (pag. 8)

BANDIERE DI GRANDE UNITÀ REPARTOFORZA DI CONTINGENZA(ordinate in base anno prima concessione) Anno di concessione (motivazione in pagina …)Raggruppamento Italiano per la Forza di Pace in Libano 1984 (pag. 7)Forze Navali 1989 (pag. 8) 1991 (pag. 9) 1999 (pag. 11)1° Raggruppamento Aviazione Esercito "Antares" 1990 (pag. 8) 2016 (pag. 19)9° Battaglione Reggimento d'Assalto Par. "Col Moschin" 1994 (pag. 9) 2010 (pag. 15)2° Battaglione Bersaglieri "Governolo" 2003 (pag. 12)9° Reggimento Alpini 2003 (pag. 13)187° Reggimento Paracadutisti 2003 (pag. 13)46^ Brigata Aerea 2003 (pag. 13)Raggruppamento Subaquei ed Incursori 2004 (pag. 14)1° Reggimento Paracadutisti Carabinieri "Tuscania" 2004 (pag. 14) 2016 (pag. 19)Reggimento San Marco 2006 (pag. 15)Reparto Mobile di Supporto dell'Aeronautica Militare 2007 (pag. 15)1° Reggimento Bersaglieri 2008 (pag. 15)6° Stormo dell'Aeronautica Militare 2014 (pag. 17)32° Stormo dell'Aeronautica Militare 2015 (pag. 18)51° Stormo dell'Aeronautica Militare 2015 (pag. 18)6° Reggimento Bersaglieri 2017 (pag. 19)7° Reggimento Aviazione dell'Esercito "Vega" 2017 (pag. 20)

Page 8: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 9: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Decorazioni concesse alle Bandiere

7

Bandiera CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZACroce di “CAVALIERE”

Per le prove di valore, di abnegazione e di senso di responsabilità spinte sovente fino all’estremo sacrificio date dallaGuardia di Finanza nelle operazioni di carattere militare condotte con perizia in tempo di pace.

D.P.R. 19 giugno 1974

BandieraARMA DEI CARABINIERICroce di “CAVALIERE”

Nel retaggio del suo glorioso passato, saldissima in tutte le sue unità, baluardo della difesa dello Stato e delle sue leggi.Ovunque generosamente presente, si prodigava con valore e perizia a tutela della ordinata civile convivenza, nella diu-turna, incessante e sempre più aspra lotta contro il crimine. Mirabile nello slancio, illuminava con l’olocausto di centi-naia di caduti la sua fulgida storia di Arma Benemerita.Territorio nazionale, 1946 - 1974

D.P.R. 13 novembre 1974

Bandiera ARMA DEI CARABINIERICroce di “CAVALIERE”

Custode fedele delle più alte tradizioni militari combatteva con tenacia diuturna ogni forma di criminalità che con azioneviolenta ed organizzata tentava di minare le istituzioni democratiche e la civile pacifica convivenza. Dando ulteriore pro-va di elevata perizia e di mirabile ardimento, esaltava la sua nobile missione con l’impegno di capi e gregari con il sacri-ficio di numerosi caduti.Territorio nazionale, 1975 - 1981

D.P.R. 3 giugno 1981

Bandiera CORPO DELLE GUARDIE DI PUBBLICA SICUREZZACroce di “CAVALIERE”

Seguendo una nobile tradizione di onore e di valore, si adoperava, con diuturna perizia e tenacia, nell’affrontare e repri-mere ogni forma di criminalità organizzata, volta a minare con la violenza la saldezza delle istituzioni e delle libertà de-mocratiche dello Stato.In tale sublime missione impegnava capi e gregari in una mirabile gara di abnegazione di dedizione al servizio e di sacri-ficio spinto sovente fino al limite estremo.Territorio nazionale, 1975 – marzo 1981

D.P.R. 24 giugno 1981

BandieraRAGGRUPPAMENTO ITALIANO PER LA FORZA DI PACE IN LIBANOCroce di “CAVALIERE”

Inviato in terra libanese nell’ambito di una Forza Multinazionale di Pace, dava mirabile prova di efficienza militare e disalda disciplina, prodigandosi, per diciassette mesi, in complesse operazioni per la protezione dei campi palestinesi disterminio ed in multiformi, incessanti attività umanitarie, assistenziali e di pacificazione in un’area di cruenti scontri fraopposte fazioni.Pronto ad ogni sacrificio, scriveva fra disagi, insidie e pericoli, una fulgida pagina di generoso altruismo, di ardimento edabnegazione imponendosi al rispetto dei contendenti e suscitando l’ammirazione dei paesi impegnati a Beirut e del mon-do intero.Beirut, 26 settembre 1982 – 26 febbraio 1984

D.P.R. 25 febbraio 1984

Page 10: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

8

Bandiera ARMA DEI CARABINIERICroce di “CAVALIERE” Durante lungo ed intenso ciclo operativo, caratterizzato da insidiosità della minaccia, affrontava con ferma e coraggiosadeterminazione dei Reparti, forgiati alle più nobili tradizioni militari, agguerrite bande criminali confermando il suo ruo-lo leggendario di difensore incrollabile della collettività nazionale. L’opera generosa e senza sosta dei suoi carabinieri,sovente spinta fino al supremo olocausto, consegnava ancora una volta alla storia pagine sublimi di eroismo e di preclarevirtù militari.Territorio nazionale, 1981 - 1984

D.P.R. 4 maggio 1985

BandieraFORZE NAVALICroce di “CAVALIERE” Forza Navale inviata in missione di pace nelle acque del Golfo Persico, teatro di cruenti avvenimenti bellici, conducevaper 15 mesi una intensa protratta attività operativa a protezione delle unità mercantili nazionali, cui garantiva condizionidi piena sicurezza, ed a salvaguardia del diritto alla libera navigazione in acque internazionali. Mantenendo un compor-tamento costantemente improntato ad una rigorosa equidistanza fra belligeranti ed onorando le più elevate e nobili tradi-zioni militari sul mare, dava significativo contributo al processo di pacificazione nell’area e all’affermazione dell’imma-gine e del prestigio dell’Italia nell’intera regione.Golfo Persico, settembre 1987 – dicembre 1988

D.P.R. 9 gennaio 1989

BandieraCORPO DEGLI AGENTI DI CUSTODIACroce di “CAVALIERE” Il Corpo degli Agenti di Custodia, quale Forza militare dello Stato e parte integrante delle Forze armate, si dedicava alproprio compito con alto senso del dovere, costante abnegazione, spiccata professionalità e perizia.Nella secolare attività del Corpo, attraverso il sacrificio di numerosi caduti, dava un notevole contributo di sangue in di-fesa delle Istituzioni.Roma, 21 ottobre 1989

D.P.R. 16 ottobre 1989

Bandiera 1° RAGGRUPPAMENTO ALE “ANTARES”Croce di “CAVALIERE” Raggruppamento di indiscutibile capacità tecnica e di non comune versatilità, sempre pronto ad intervenire, oltre che peresigenze spiccatamente operative, anche per il bene della collettività nazionale ed internazionale, inviava squadroni eli-cotteri in missione di pace nell’ambito delle Forze delle Nazioni Unite. Impegnato dal 1979 in terra libanese quale com-ponente aeromobile del contingente UNIFIL, dava mirabile prova di efficienza e di salda disciplina offrendo reiterateprove di coraggio e di elevato valore, anche in occasione di azioni condotte contro lo squadrone con artiglierie, mortai earmi automatiche.Con pari ardimento assolveva per un anno con pieno successo le missioni ad esso affidate in Namibia quale componentedel contingente UNTAG, in un contesto operativo ed ambientale difficile ed ostile, caratterizzato da elevatissimo indicedi rischio.In tali attività gli Ufficiali, i Sottufficiali ed i Volontari in Ferma Prolungata si prodigavano in una mirabile gara di abne-gazione e di dedizione al servizio, fornendo un eccezionale esempio di alte virtù militari e contribuendo ad accrescere ilprestigio dell’Italia in campo internazionale.Naqoura (Libano), 1979 – 1990 -- Rundu (Namibia), 30 marzo 1989 – 9 aprile 1990

D.P.R. 22 settembre 1990

Page 11: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Decorazioni concesse alle Bandiere

9

Bandiera FORZE NAVALICroce di “CAVALIERE”

Nel quadro di una grave crisi internazionale, una consistente aliquota delle Forze Navali veniva dislocata nelle acque delGolfo Persico per assicurare, in concorso con le altre Forze Multinazionali, l’applicazione delle risoluzioni del Consigliodi Sicurezza delle Nazioni Unite. Nell’ambito di tale missione, le unità del Ventesimo Gruppo Navale partecipavano alcontrollo dell’embargo, conducendo ripetutamente delicate e rischiose azioni di fermo e visita di naviglio sospetto e po-tenzialmente ostile.Successivamente, per oltre tre mesi, in situazione di aperto conflitto, concorrevano alla protezione diretta delle principaliunità alleate, nell’immediata prossimità di costa ostile, in area esposta a minaccia aerea e navale. Riprendevano poi l’atti-vità di embargo e nel contempo concorrevano alla bonifica delle acque del Golfo dai campi minati avversari. In tale in-tensa e protratta attività bellica, resa delicata e rischiosa dalle complesse situazioni operative, i comandanti e gli equipag-gi dimostravano grande perizia, coraggio e determinazione, distinguendosi per l’efficacia del contributo fornito al ripri-stino della pace e della sicurezza nell’area ed all’affermazione del prestigio della Nazione, in linea con le più nobili tradi-zioni della Marina Militare.Golfo Persico, agosto 1990 – agosto 1991

D.P.R. 13 settembre 1991

Bandiera di Guerra AERONAUTICA MILITARECroce di “CAVALIERE”

Partecipava con aliquote di propri Reparti alle operazioni per la liberazione del Kuwait cooperando con le unità dellaMarina Militare impegnate nel Golfo Persico ed effettuando successivamente, in concorso con altre Forze multinaziona-li, operazioni di ricognizione aerea lungo il confine turco – iracheno e di bombardamento su obiettivi militari irachenifortemente difesi.Nel corso di queste ultime attività venivano condotte 226 azioni notturne e diurne nei territori occupati e in Iraq, chemettevano in luce il valore, l’alta capacità professionale di piloti e navigatori, e l’infaticabile ed efficace opera del perso-nale del settore tecnico e logistico.I significativi risultati conseguiti ed il mirabile comportamento sempre mantenuto fornivano una limpida ed esemplareimmagine della Forma armata e delle sue gloriose tradizioni e meritavano l’apprezzamento del Paese ed il riconoscimen-to delle nazioni alleate.Cielo del Kuwait, dell’Iraq e della Turchia, 25 settembre 1990 – 10 marzo 1991

D.P.R. 13 settembre 1991

Bandiera9° BATTAGLIONE D’ASSALTO PARACADUTISTI “COL MOSCHIN”Croce di “CAVALIERE”

Prestigioso Reparto, di eccezionale qualifica professionale, alla quale si coniuga – in perfetta armonia – il forte tempera-mento dei propri uomini, la versatilità operativa, il generoso anelito realizzativo e l’immediato riscontro ad ogni richiestadi intervento per il bene della collettività nazionale e internazionale.Presente in Alto Adige (1967 – 1971) per svolgere operazioni antiterrorismo e in Sardegna (1992) con l’operazione“Forza Paris” in concorso alle Forze dell’ordine nella lotta alla criminalità organizzata, impegnato nella missione oltre-mare in Libano (1982 – 1984), in Irak e Turchia (1991), in Somalia (1992 – 1993), dava mirabile prova di efficienza e disalda disciplina, offrendo continue prove di coraggio e sacrificio. Assolveva sempre e dovunque i compiti ad esso affida-ti con pieno successo, anche in un contesto operativo ambientale difficile ed ostile caratterizzato da elevato indice di ri-schio.Gli Ufficiali, i Sottufficiali incursori e paracadutisti si prodigavano in ogni circostanza, in una mirabile gara di abnega-zione e di dedizione al servizio, offrendo anche tributo di sangue e fornendo un eccezionale esempio di alte virtù militariche contribuivano ad accrescere il prestigio dell’Italia e delle sue Forze armate in campo internazionale.Zone varie, 1967 - 1993

D.P.R. 25 ottobre 1994

Page 12: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

10

Bandiera ESERCITO ITALIANOCroce di “CAVALIERE” Erede delle tradizioni risorgimentali del popolo italiano, baluardo di antiche tradizioni e nobili virtù, ha consentito, attra-verso il compimento di gesta eroiche, la realizzazione degli ideali di libertà e di unità del popolo italiano.In ogni tempo e su ogni fronte ha operato, con dedizione e senso del dovere, là dove la sua presenza era ritenuta necessa-ria dalle Patrie istituzioni, offrendo, con impareggiabile valore, un altissimo tributo di vite umane.Nell’ambito di organismi internazionali ha, in numerosi occasioni, partecipato ad operazioni fuori area, ponendo ulterior-mente in evidenza altissime capacità operative, profonde doti di coraggio ed altissimo senso di solidarietà umana.Zone varie, 1861 - 1996

D.P.R. 20 maggio 1997

BandieraAERONAUTICA MILITARECroce di “CAVALIERE” L’Aeronautica Militare Italiana contribuiva con le proprie unità alla costituzione della componente aerea delle operazioniin Albania e della Forza Multinazionale di Protezione. In tali circostanze, nonostante le condizioni di grave insicurezzacausata da forti tensioni socio-politiche, dalla inadeguata capacità di controllo degli organi governativi albanesi e da fortepresenza sul territorio di bande armate irregolari, con non comune spirito di sacrificio e spiccato senso del dovere, svol-geva un’intensa attività operativa per assicurare la copertura aerea delle unità navali, l’indispensabile supporto logisticoalle forze di terra nonché l’evacuazione, anche in presenza di situazioni ad alto rischio operativo, del personale civile mi-nacciato o coinvolto nelle azioni delle bande criminali.I risultati raggiunti, determinanti per la ripresa sociale, politica ed economica dell’Albania, accrescevano il prestigio e laconsiderazione dell’Aeronautica Militare, meritando l’incondizionata stima delle massime organizzazioni internazionali,dei Paesi partecipanti e della Nazione, nonché il riconoscimento della popolazione albanese. Albania, 3 marzo – 12 agosto 1997

D.P.R. 23 ottobre 1997

Bandiera ESERCITO ITALIANOCroce di “CAVALIERE” L’Esercito Italiano, con proprie unità dava vita alla componente terrestre delle operazioni in Albania contribuendo in mo-do determinante alla costituzione della Forza Multinazionale di Protezione per la missione “Alba”, la prima affidatadall’ONU al comando italiano, nel delicato periodo che ha preceduto l’operazione, interveniva con elevata capacità ope-rativa per garantire la sicurezza dell’attività di evacuazione di personale dal territorio albanese ed a premessa dello spie-gamento della Forza Multinazionale. Le Unità nazionali esprimevano, nel corso dell’intero ciclo operativo, qualità col-lettive ed individuali di altissima operatività, incondizionata dedizione, spiccato senso del dovere, fermo coraggio, gran-de sensibilità umana e permettevano in un contesto di grave insicurezza caratterizzato da forti tensioni socio-politiche, dainadeguata capacità di controllo degli organi governativi albanesi e da forte presenza sul territorio di bande armate irre-golari, il raggiungimento degli obiettivi di supporto alle autorità locali e di aiuti alla popolazione, assegnati dalle NazioniUnite e dalle autorità nazionali, entro i termini prefissati, consentendo inoltre il libero svolgimento di elezioni democrati-che.I risultati raggiunti, determinanti per la ripresa sociale, politica ed economica dell’Albania, accrescevano il prestigio e laconsiderazione dell’Esercito Italiano meritando l’incondizionata stima delle massime organizzazioni internazionali, deiPaesi partecipanti e della Nazione, nonché la riconoscenza della popolazione albanese.Albania, 3 marzo – 12 agosto 1997

D.P.R. 29 gennaio 1999

Page 13: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Decorazioni concesse alle Bandiere

11

Bandiera FORZE NAVALICroce di “CAVALIERE” La Marina Militare Italiana costituiva con proprie unità e con le unità assegnate della Guardia Costiera la componentemarittima delle operazioni in Albania e della Forza Multinazionale di Protezione e contribuiva con il Battaglione “SanMarco” all’attività operativa della componente terrestre, operava con altissima professionalità, non comune spirito di sa-crificio e spiccato senso del dovere per trarre in salvo con reiterati interventi circa 1.500 civili che si trovavano in situa-zione di grande rischio per la profonda insicurezza causata dalle forti tensioni socio-politiche e dalla inadeguata capacitàdi controllo degli organi governativi albanesi. Svolgeva con straordinaria efficacia la propria attività prevenendo atti il-leggittimi da parte di organizzazioni criminali e operando poi nell’ambito della Forza Multinazionale sia in concorso alleForze Terrestri, sia con grande sensibilità umana a favore della popolazione civile, sottraendola alla tragedia del Paese.L’elevata professionalità del personale, la tempestività degli interventi, nonché il coraggio dimostrato nel porre in esserele misure richieste dalla particolare e rischiosa situazione, contribuivano in maniera determinante al raggiungimento, neitempi previsti, degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite e dalle autorità Nazionali.I risultati raggiunti, determinanti per la ripresa sociale, politica ed economica dell’Albania, accrescevano il prestigio e laconsiderazione della Marina Militare Italiana, meritando l’incondizionata stima delle massime organizzazioni internazio-nali, dei paesi partecipanti e della Nazione, nonché la riconoscenza della popolazione albanese.Albania, 3 marzo – 12 agosto 1997

D.P.R. 29 gennaio 1999

Bandiera di Guerra CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZACroce di “CAVALIERE” In Puglia e nel basso Adriatico, rinnovava le sue fulgide tradizioni militari dando prova di valore, abnegazione e sensodel dovere, spinti anche fino all’estremo sacrificio, nella continua e infaticabile lotta alle organizzazioni criminali distampo mafioso nazionali ed internazionali dedite al contrabbando.In un contesto reso difficile dalle particolari condizioni ambientali e dal costante elevato rischio per i propri militari, laGuardia di Finanza si prodigava, senza risparmio di energie, a contrastare, con successo tale fenomeno conseguendobrillanti risultati e raccogliendo da parte della popolazione e delle istituzioni unanime, profonda riconoscenza ed ammi-razione.Ciò contribuiva a far accrescere nelle coscienze dei cittadini il senso di profonda fiducia nell’autorità dello Stato e delleIstituzioni.Puglia, Basso Adriatico, Canale d’Otranto, 1.1.1991 – 30.09.2000

D.P.R. 2 novembre 2000

Bandiera di Guerra AERONAUTICA MILITARECroce di “CAVALIERE” Chiamata a partecipare all’operazione NATO “Allied Force”, L’Aeronautica Militare si proiettava in prima linea nel Tea-tro di operazioni Balcanico con coraggio, abnegazione, spirito di sacrificio, senso del dovere e profondo attaccamento al-le istituzioni, rinnovando le fulgide tradizioni militari ed aviatorie.L’impiego, sovente in condizioni critiche, dell’intera struttura operativa e logistica, nonché degli assetti di tutte le specia-lità, l’ardimento degli equipaggi di volo, la perizia del personale ed il generoso impegno profuso dai suoi appartenenti,senza risparmio alcuno di energie, contribuiva in maniera decisiva, in un contesto operativo reso difficile non solo dallecondizioni ambientali ma anche dalla complessa situazione socio-politico-militare, al perseguimento degli obiettividell’alleanza. Il valore e la dedizione dimostrata, le hanno valso il plauso e l’ammirazione degli alleati e della comunitàinternazionale, dando lustro alle Forze armate ed alla Nazione tutta.

D.P.R. 30 maggio 2002

Page 14: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

12

Bandiera di Guerra ARMA DEI CARABINIERICroce di “CAVALIERE” Nel solco della più fulgida e gloriosa tradizione ed all’insegna di uno straordinario spirito di servizio e di una fortissimadedizione al dovere, l’Arma dei Carabinieri offriva un contributo esemplare, in numerose operazioni all’estero per ilmantenimento della pace a favore delle popolazioni afflitte da gravi crisi interne ed in territori segnati da anni di guerre eatrocità. I Carabinieri davano prova, in ogni circostanza, di altissima professionalità, spiccato coraggio, profonda sensibi-lità umana e tenace abnegazione spinta talvolta sino all’estremo sacrificio. Un successo, unanimemente riconosciuto inambito nazionale ed internazionale, che contribuiva in maniera determinante ad esaltare il prestigio dell’Italia, delle For-ze armate e dell’Arma dei Carabinieri in tutto il mondo.Somalia, Cisgiordania, Bosnia-Herzegovina, Guatemala, Albania, Kosovo, Indonesia ed Afghanistan, 1994 - 2001

D.P.R. 30 maggio 2002

Bandiera di GuerraESERCITO ITALIANOCroce di “CAVALIEREErede di antiche e nobili virtù, con spiccato senso del dovere, assoluto spirito di sacrificio ed indiscusso coraggio, ha te-stimoniato con la propria diuturna opera le migliori qualità della Nazione Italiana. Fedele al giuramento prestato, l’Eser-cito Italiano ha dispiegato, con motivato orgoglio, le Bandiere delle proprie Unità sui martoriati quartieri di Beirut comesui territori africani della Somalia e del Mozambico, portando stabilità e pace alle genti locali. I suoi uomini, sempre ani-mati da sentimenti di grande solidarietà, hanno contribuito a portare ordine, sicurezza e speranza alle provate popolazionidell’Iraq settentrionale, della Bosnia dell’Albania e del Kosovo così come a Timor Est ed in Afghanistan, illustrandosempre il nome della Nazione con l’esemplare comportamento, l’eccezionale perizia e l’indiscussa capacità militare.L’eccezionale professionalità dimostrata nella pianificazione e nella condotta di operazioni complesse, spesso attuate conbreve preavviso ed in condizioni ambientali difficili, il successo ottenuto in ogni lido e testimoniato sui libri di storia, hasuscitato ovunque ammirazione e rispetto universali per l’efficienza, la determinazione e lo spirito di sacrificio dei Re-parti, chiamati ad onorare, anche con un oneroso tributo di vite umane, gli impegni assunti dalla Repubblica Italiana,compagine di uomini alle peculiari virtù militari che ha contribuito, in maniera determinante, ad elevare ancor di più ilvessillo italiano nel mondo.Libano, Somalia, Mozambico, Iraq settentrionale, Balcani, Timor Est, Afghanistan (1982-2002)

D.P.R. 28 maggio 2003

Bandiera di Guerra2° BATTAGLIONE BERSAGLIERI “GOVERNOLO”Croce di “CAVALIEREErede dell’ultracentenario e pluridecorato 2° Reggimento Bersaglieri rinnovava in terra libanese i fasti dei Fanti piumatimemori dell’antica gloria conquistata in terra di Crimea.Durante questi sette mesi di costante impegno, lontano dalla madre Patria, in un contesto difficile, in una terra martoriatae divisa, con slancio ed abnegazione, operava per assicurare l’evacuazione dei guerriglieri palestinesi e realizzava unazona cuscinetto lungo la linea di demarcazione Beirut Ovest – Beirut Est. Riceveva in seguito il difficile compito di ga-rantire la sicurezza dei campi palestinesi di Borj El Braune prima di Sabra – Chatila poi. In queste circostanze il persona-le tutto mostrava elevatissima professionalità, altissima motivazione e consapevole coraggio, sempre conscio della fie-rezza e dell’orgoglio di portare soccorso ad una popolazione martoriata da anni di guerra, riscuotendo il massimo plausointernazionale.Beirut (Libano) 26 agosto 1982 – 4 marzo 1983

D.P.R. 28 maggio 2003

Page 15: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Decorazioni concesse alle Bandiere

13

Bandiera di Guerra CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZACroce di “CAVALIERE” Chiamata a partecipare a diverse missioni internazionali, la Guardia di Finanza dava nuova prova di gloriose e radicatetradizioni militari, straordinario spirito di servizio, altissimo senso del dovere ed abnegazione, nonché profondo attacca-mento alle Istituzioni.In contesti resi difficili da peculiari condizioni ambientali e da complessa situazione politico-militare, i finanzieri contri-buivano, con perizia, notevole coraggio, altissima professionalità e costante umana solidarietà, al raggiungimento degliobiettivi loro affidati da organismi internazionali.La dedizione al dovere ed il valore dimostrati hanno suscitato l’ammirazione ed il consenso degli alleati e dell’intera co-munità internazionale, tanto da accrescere il prestigio delle Forze armate e della Guardia di Finanza.Bulgaria, Romania, Ungheria, Albania, Kosovo, 1993 - 2003

D.P.R. 28 maggio 2003

Bandiera di Guerra 9° REGGIMENTO ALPINICroce di “CAVALIEREImpegnato in zona di operazioni montuosa in Afghanistan, ha fronteggiato molteplici difficoltà e pericoli determinati dadegrado ambientale, forti tensioni sociali e politiche e da una situazione operativa difficile ed altamente rischiosa.Ha assolto la missione affidatagli con valorosa professionalità ed altissimo senso di responsabilità, fornendo costanteesempio di valore, slancio e spirito di abnegazione.Il pieno successo conseguito testimonia il coraggio e l’elevata efficienza ed efficacia di tutti gli uomini e le donne delReggimento, che hanno così contribuito ad accrescere il prestigio dell’Esercito e della Nazione nel contesto internazio-nale.Khost (Afghanistan) 15 marzo 2003 – 15 giugno 2003

D.P.R. 13 ottobre 2003

Bandiera di Guerra 187° REGGIMENTO PARACADUTISTI Croce di “CAVALIEREImpegnato in zona di operazioni montuosa in Afghanistan, ha fronteggiato molteplici difficoltà e pericoli determinati dadegrado ambientale, forti tensioni sociali e politiche e da una situazione operativa difficile ed altamente rischiosa.Ha assolto la missione affidatagli con valorosa professionalità ed altissimo senso di responsabilità, fornendo costanteesempio di valore, slancio e spirito di abnegazione.Il pieno successo conseguito testimonia il coraggio e l’elevata efficienza ed efficacia di tutti gli uomini e le donne delReggimento, che hanno così contribuito ad accrescere il prestigio dell’Esercito e della Nazione nel contesto internazio-nale.Khost (Afghanistan) 15 giugno 2003 – 15 settembre 2003

D.P.R. 13 ottobre 2003

Bandiera di Guerra 46^ BRIGATA AEREACroce di “CAVALIEREImpegnata nei lontani cieli dell’Afghanistan, ha fronteggiato le molteplici difficoltà, determinate dalle complesse e peri-colose condizioni ambientali, spesso proibitive, e dalla rischiosa situazione operativa, con indiscussa capacità e valore.L’encomiabile impegno e l’altissimo senso di responsabilità evidenziati costituiscono una chiara testimonianza di profes-sionalità e coraggio di tutti gli appartenenti alla 46^ Brigata Aerea il cui operato ha contribuito ad accrescere il prestigiodella Forza armata e dell’intera Nazione nel contesto internazionale.Cieli dell’Afghanistan, 1 ottobre 2002 – 30 settembre 2003

D.P.R. 13 ottobre 2003

Page 16: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

14

Bandiera di GuerraRAGGRUPPAMENTO SUBACQUEI ED INCURSORICroce di “CAVALIERE” Erede diretto di gloriose imprese il Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare ha fornito costanteesempio di valore, abnegazione, senso del dovere e spirito di sacrificio.Recentemente impegnato in aspri e lontani territori in medio oriente, ha svolto le missioni affidate con valore e coraggio,grande capacità professionale, altissimo senso del dovere in un Teatro caratterizzato da una situazione operativa difficileed altamente rischiosa.Le azioni svolte costituiscono chiara testimonianza di grande efficacia, dedizione e coraggio, ed hanno contribuito ad ac-crescere il prestigio delle Forze Armate Italiane e dell’intera nazione nello scenario internazionale.Kabul, (Afghanistan), 12 maggio – 19 settembre 2003

D.P.R. 26 maggio 2004

Bandiera di Guerra 1° REGGIMENTO PARACADUTISTI TUSCANIACroce di “CAVALIERE” Nel generoso adempimento dei suoi compiti, il 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”, proseguendo l’opera dell’omo-nimo Battaglione, forniva – con esemplare efficienza e nel solco della più fulgida e gloriosa tradizione dell’Arma – ilproprio determinante contributo a numerose operazioni di mantenimento della pace a favore di popolazioni bisognose disicurezza e stabilità, sviluppatesi in territori caratterizzati da elevata instabilità interna e segnati da anni di atrocità.Operando all’insegna di uno straordinario spirito di servizio e di una assoluta dedizione al dovere, ha offerto reiterateprove – collettive ed individuali - di spiccato coraggio, tenace abnegazione e di concreta solidarietà, che hanno consenti-to il pieno raggiungimento degli obiettivi delle rischiose missioni. I successi riscossi sono stati incondizionatamente rico-nosciuti in ambito nazionale ed internazionale, contribuendo a rafforzare il prestigio dell’Italia e l’onore delle Forze Ar-mate e dell’Arma dei Carabinieri nel mondo.Bosnia-Herzegovina, Albania, Kosovo, Timor Est, Macedonia, Afghanistan, 1996 – 2004.

D.P.R. 10 giugno 2004

Bandiera di GuerraCORPO DELLA GUARDIA DI FINANZACroce di “CAVALIERE” Rinnovando l’opera di sorveglianza continua del confine, la Guardia di Finanza con i suoi uomini ed i suoi mezzi navalied aerei, a seguito dell’insorgere di fenomeni criminali, condotti a ridosso ed attraverso il limite marittimo della Patria,poneva in essere episodi mirabili di contrasto ad azioni illegali e violente. Il coraggio, la perizia professionale, il valore e le elette virtù militari dei comandanti e degli equipaggi delle unità navalied aeree del Corpo, nonché dei comandanti e dei militari dei Reparti di terra, costituivano imprescindibile premessa al-l’efficacia del dispositivo di controllo a tutela della sicurezza pubblica e degli interessi nazionali. Contestualmente, ope-rava con efficacia anche nel contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina, gestito da agguerriti ed armati soda-lizi criminali transnazionali. Le innumerevoli e rischiose azioni diuturnamente condotte e concluse, anche con il sacrificio estremo di giovani fiammegialle, costituisce fulgida testimonianza del profondo senso di responsabilità ed altissimo senso del dovere che tanti fi-nanzieri hanno offerto in quelle circostanze, sulle acque dell’Adriatico, del Tirreno e dello Ionio, a bordo dei mezzi aereie lungo le coste.Confine marittimo d’Italia, 1996 – 2004.

D.P.R. 16 giugno 2005

Page 17: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Decorazioni concesse alle Bandiere

15

Bandiera di Guerra REGGIMENTO SAN MARCOCroce di “CAVALIERE” Prestigioso Reparto della Marina, dalle gloriose tradizioni militari, impiegato senza soluzione di continuità nelle opera-zioni nazionali ed internazionali di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali e nelle missioni di pace. L’ecce-zionale professionalità dimostrata nella pianificazione e nella condotta di operazioni complesse, in Libano, Somalia, Bo-snia, Albania, Kosovo, Iraq ed Afghanistan, spesso attuate con breve preavviso ed in condizioni ambientali difficili, hasuscitato ovunque ammirazione e rispetto. I Fucilieri di Marina hanno operato sempre in prima linea in contesti operatividifficili e pericolosi, prodigandosi in ogni circostanza e dando costante prova di coraggio e valore con alta professiona-lità ed umanità. Compagine di uomini di altissime virtù militari che ha contribuito in maniera determinante ad elevareancor più il vessillo italiano nel mondo.Libano, Somalia, Bosnia, Albania, Kosovo, Iraq ed Afghanistan, 1982 – 2005

D.P.R. 20 ottobre 2006

Bandiera di Guerra REPARTO MOBILE DI SUPPORTO DELL’AERONAUTICA MILITARECroce di “CAVALIERE” Il Reparto Mobile di Supporto ha operato brillantemente in Afghanistan nella missione nato ISAF in un contesto am-bientale ed operativo di grande difficoltà, realizzando, in breve tempo, le strutture di supporto dell’Aeroporto di Herat efornendo, conseguentemente, un contributo determinante per le attività di ricostruzione e di sviluppo del paese.Impiegato, successivamente, in altri teatri operativi, quali il Kosovo e l’Iraq, ha ulteriormente dato, attraverso l’impegnodel suo personale, concreta prova di spiccata professionalità, alto senso del dovere e spirito di abnegazione, assicurandoalla Forza Armata e alla Nazione grande lustro nel contesto internazionale.Afghanistan, marzo – giugno 2005 -- Kosovo e Iraq, dicembre 2006

D.P.R. 8 giugno 2007

Bandiera di Guerra 1° REGGIMENTO BERSAGLIERICroce di “CAVALIERE” Reggimento Bersaglieri di grande capacità operativa agiva in territorio iracheno per sette mesi di intensa attività.In un contesto difficile e altamente rischioso, tutto il personale dell’unità dava mirabile prova di coraggio, valore, spiritodi sacrificio e profondo attaccamento al dovere.Al termine della missione, nelle delicate e rischiose fasi del ripiegamento del dispositivo militare italiano dalla provinciadi Dhi Qar, evidenziava altissimi livelli di efficienza e prontezza operativa.Unità dell’Esercito che operando nel solco della tradizione e del valore del corpo dei bersaglieri, ha elevato il prestigio el’immagine delle Forze armate italiane nel contesto internazionale.An Nasiriyah (IRAQ), 15 giugno – 2 dicembre 2006

D.P.R. 3 ottobre 2008

Bandiera di Guerra 9° REGGIMENTO D’ASSALTO PARACADUTISTI “COL MOSCHIN”Croce di “CAVALIERE” Nel solco della più fulgida tradizione dei Reparti d’Assalto dell’Esercito Italiano, gli incursori del Reggimento offrivanoreiterate prove di ammirevole valore, impareggiabile perizia e non comune senso di responsabilità, operando da più ditre anni nell’ambito della missione “International Security Assistance Force” (ISASF) in Afghanistan. All'insegna di unostraordinario spirito di sacrificio e di una assoluta dedizione al dovere, impegnati in condizioni tattiche ed ambientalispesso difficili, concorrevano in maniera decisiva agli sforzi di ISAF per stabilizzare il paese ed alleviare le sofferenzedel popolo afgano, duramente segnato da un perdurante e violento stato di conflittualità interna. Incondizionatamente ri-conosciuti dalla comunità internazionale, i successi riscossi hanno contribuito a rafforzare il prestigio e l’immagine del-l’intera nazione italiana e delle sue Forze Armate nello scenario internazionale.Kabul (Afghanistan), luglio 2006 – ottobre 2009.

D.P.R. 2 agosto 2010

Page 18: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

16

Bandiera di Guerra AERONAUTICA MILITARECroce di “CAVALIERE” Chiamata ad intervenire a protezione della popolazione libica su mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite(UNSCR n. 1973), l’Aeronautica Militare prendeva parte all’Operazione NATO Unified Protector. L’ardimento degli equipaggi sui cieli di Libia, sostenuto dalla perizia e dal generoso impegno di tutto il personale in az-zurro, brillava in operazioni di difesa aerea, pattugliamento, guerra elettronica, rifornimento in volo, ricognizione, neu-tralizzazione di obiettivi militari, operazioni e trasporti speciali anche sul suolo libico, per evacuare cittadini italiani estranieri in pericolo, nonché i feriti della inerme popolazione civile.L’Aeronautica Militare contribuiva in maniera determinante, con migliaia di ore di volo, al favorevole epilogo dellacampagna militare, eccellendo tra le Aviazioni alleate per efficacia e precisione. Inoltre, per l’intera durata della campa-gna garantiva a oltre 200 velivoli, equipaggi e personale di altre 11 Forze Aeree il supporto indispensabile per il conse-guimento degli obbiettivi della comunità internazionale, guadagnando il plauso e l’ammirazione degli Alleati. Cieli della Libia, marzo – ottobre 2011.

D.P.R. 15 marzo 2012

Bandiera di Guerra ESERCITO ITALIANOCroce di “CAVALIERE” Fedele alle sue antiche virtù di coraggio e di sacrificio, l’Esercito Italiano, nell’arco di circa un decennio, continuava adessere impiegato per il mantenimento della pace, per la stabilizzazione e ricostruzione di aree di crisi e per la salvaguar-dia della libertà, nell’ambito di coalizioni costituite sotto l’egida delle principali organizzazioni internazionali.Nei teatri operativi dell’Iraq, dell’Afghanistan, del Sudan e del Libano, gli uomini e le donne della Forza Armata, senzarisparmio di energie, con diuturna tenacia ed audace risolutezza, hanno testimoniato le loro peculiari virtù militari, dandoprova di mirabile valore e di esemplare spirito di abnegazione fino all’estremo sacrificio. I sinceri sentimenti di solidarietà e di rispetto verso le popolazioni locali ed i brillanti risultati conseguiti hanno meritatoin ogni circostanza l’incondizionata ammirazione e riconoscenza della Patria ed hanno contribuito significativamente alprestigio dell’Italia, in linea con le più nobili tradizioni dell’Esercito.Iraq, Afghanistan, Sudan, Libano 2003 - 2011

D.P.R. 23 aprile 2012

Bandiera di Guerra MARINA MILITARECroce di “CAVALIERE” La Marina Militare ha preso parte all’operazione NATO “Unified Protector” a protezione della popolazione libica sumandato del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.L’ardimento ed il valore degli equipaggi, sostenuti da perizia e generoso impegno, brillavano in tutte le operazioni navalied aeree svolte, quali pattugliamento, neutralizzazione di obiettivi militari, trasporto di aiuti, evacuazione di cittadini ita-liani e stranieri in pericolo e soccorso ai feriti, esaltando la flessibilità dello strumento aeronavale.La Marina contribuiva in maniera determinante alla positiva conclusione della campagna militare, eccellendo per la straor-dinaria efficacia, precisione e competenza del proprio personale nella condotta delle operazioni. meritava in tal modo ilplauso degli alleati e della comunità internazionale ed accresceva il lustro delle Forze Armate italiane e della Nazione.Acque della Libia, marzo – ottobre 2011

D.P.R. 23 aprile 2012

Page 19: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Decorazioni concesse alle Bandiere

17

Bandiera di Guerra ARMA DEI CARABINIERICroce di “CAVALIERE” Orgogliosa protagonista degli eventi che condussero alla nascita dell’Italia unita e vigile garante dei valori fondanti dellanazione, l’Arma dei Carabinieri assicura, da duecento anni, la tutela della legalità e l’ordinata e pacifica convivenza civi-le. Dal risorgimento alla lotta al brigantaggio, dalle valorose vicende dei conflitti mondiali alla guerra di liberazione, dalcontrasto al terrorismo alle missioni internazionali, l’Arma ha consegnato alla storia d’Italia mirabili esempi di virtù mi-litari, di eroismo, di eccezionale abnegazione e di assoluta fedeltà alle istituzioni. Profondamente radicata sul territoriocon le sue stazioni, autentico simbolo di vicinanza dello stato ai cittadini e impareggiabile riferimento delle comunità, hadato costante prova di corale e straordinario impegno nel contrasto al crimine comune e organizzato, nella difesa dellaqualità della vita dalle aggressioni all’ambiente e alla salute pubblica e nella tutela della sicurezza del lavoro e del patri-monio storico, artistico e culturale del paese.Nella sua ininterrotta missione al servizio degli italiani si è altresì prodigata, con ineguagliabile solidarietà umana, nelleattività di soccorso e di assistenza in occasione di pubbliche e private calamità. L’opera benemerita e generosa, sovente spinta fino all’estremo sacrificio, si è imposta all’incondizionata ammirazionedella Nazione e della comunità internazionale.Territorio nazionale ed estero, 1814 - 2014.

D.P.R. 23 maggio 2014

Bandiera di Guerra 6° STORMO DELL’AERONAUTICA MILITARECroce di “CAVALIERE” Unità di volo dell’Aeronautica Militare con capacità di attacco al suolo e ricognizione, è stata sempre impiegata nei variteatri di crisi internazionale. In particolare, nel ventennio 1991 - 2011, il 6° Stormo ha preso parte, operando sia dalla ba-se madre di Ghedi che da altre basi nazionali o estere, a tutte le operazioni militari in cui l’Italia è stata chiamata, ovveronel Golfo Persico, in più occasioni nei Balcani, in Afghanistan ed in Libia. Il coraggio, il valore e lo straordinario sensodi responsabilità e di sacrificio degli equipaggi, sostenuti dalla professionalità e dal generoso impegno di tutto il persona-le del Reparto, sono stati rappresentati con efficacia ed onore dal livello di eccellenza raggiunto nelle operazioni di pattu-gliamento, rifornimento in volo, ricognizione e neutralizzazione degli obiettivi. L’apporto di sicurezza e difesa complessivamente fornito ha contribuito al positivo esito di tutte le campagne militarisvolte, meritando allo Stormo, all’Aeronautica Militare e alle Forze Armate italiane plauso e ammirazione anche in am-bito internazionale.

D.P.R. 31 ottobre 2014

Bandiera di Guerra CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZACroce di “CAVALIERE”Impiegata a supporto della missione NATO ISAF, tra il 2006 e il 2013, con il compito di addestrare gli appartenenti a di-verse amministrazioni pubbliche afghane, la Guardia di Finanza – col personale del contingente denominato Task Force“GRIFO” – operava con impeccabile professionalità ed altissimo senso del dovere, fronteggiando le molteplici difficoltà,determinate dalle complesse e pericolose condizioni ambientali, per il conseguimento dei significativi obiettivi affidatile.L’impegno encomiabile e l’elevato senso di responsabilità hanno evidenziato, ancora una volta, la gloriosa e radicata tra-dizione militare dei finanzieri impiegati, il cui operato ha contribuito ad accrescere il prestigio della Guardia di Finanza edell’intera Nazione nel contesto internazionale.Herat (Afghanistan), novembre 2006 –giugno 2013

D.P.R. 17 giugno 2015

Page 20: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

18

Bandiera d’Arma MARINA MILITARE e delle FORZE NAVALICroce di “CAVALIERE”Gli equipaggi delle Forze Aeronavali della Marina Militare impegnate nella delicatissima operazione “Mare Nostrum”,conducevano con straordinaria abnegazione, professionalità, elevatissima perizia marinaresca ed eccezionale umanità,una instancabile e meritoria missione di contrasto all’uso illegittimo dell’alto mare ed al tempo stesso di salvaguardiadella vita umana. Sovente esponevano la propria vita a manifesto pericolo in condizioni estreme, per catturare unità ed equipaggi dediti altraffico illecito di migranti in mare. Salvando oltre centocinquantamila persone ha meritato l’incondizionato plauso dellaNazione e della comunità internazionale, dando lustro e prestigio alla Forza Armata e all’Italia.Mar Mediterraneo, 18 ottobre 2013 – 31 ottobre 2014

D.P.R. 9 luglio 2015

Bandiera di Guerra32° STORMO dell’AERONAUTICA MILITARECroce di “CAVALIERE”Reparto di volo impiegato in Afghanistan a sostegno della missione ISAF, conduceva le complesse attività operative inun contesto ostile ed instabile, con una straordinaria professionalità ed una esemplare efficienza che hanno consentito difornire eccellenti prestazioni. In particolare le attività di volo svolte dal 32° Stormo sia con i velivoli a pilotaggio remotoPredator in numerose missioni di osservazione, sia con velivoli AMX in varie sortite di ricognizione e neutralizzazionedi obiettivi, consentivano al personale di terra del contingente italiano e delle forze alleate di operare in condizioni di si-curezza. Eccezionali sono stati lo spirito di corpo ed il senso di appartenenza dimostrati da tutto il personale dello Stor-mo, anche da quelle componenti coinvolte nelle indispensabili attività di supporto dalla base di Amendola.I significativi risultati conseguiti e l’assoluta dedizione al servizio hanno consentito al Reparto di accrescere il lustro del-la Forza Armata e delle sue gloriose tradizioni, meritando l’apprezzamento del Paese ed il riconoscimento delle nazionialleate.Herat (Afghanistan) novembre 2009 – giugno 2014

D.P.R. 9 luglio 2015

Bandiera di Guerra51° STORMO dell’AERONAUTICA MILITARECroce di “CAVALIERE”Reparto di volo impiegato in Afghanistan nell’ambito della Joint Air Task Force (JATF) conduceva, con i velivoli AMX,missioni di ricognizione e neutralizzazione di obiettivi a protezione delle truppe di terra sia nazionali che alleate. Il per-sonale del 51° Stormo, con piena coscienza della delicatezza della missione affidata e nonostante condizioni ambientalidecisamente avverse, procedeva con estrema capacità ed accuratezza al rischieramento di uomini e mezzi per raggiunge-re, in breve tempo, la piena operatività degli assetti di volo in dotazione. Straordinari sono stati il senso del dovere e l’ec-cezionale abnegazione dimostrati da tutto il personale dello Stormo coinvolto nelle indispensabili attività di supporto dal-la base di Istrana.Per il conseguimento di un così importante risultato operativo, si è dimostrato determinante il profondo spirito di serviziodel reparto che ha permesso di esaltare il prestigio dell’Aeronautica Militare, meritando l’apprezzamento del Paese ed ilriconoscimento delle nazioni alleate.Cieli dell'Afghanistan, novembre 2009 – giugno 2014

D.P.R. 9 luglio 2015

Page 21: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Decorazioni concesse alle Bandiere

19

Bandiera di Guerra1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “TUSCANIA”Croce di “CAVALIERE”Reggimento Carabinieri paracadutisti, impiegato in numerose operazioni all’estero per il mantenimento della pace, inaree geografiche caratterizzate da elevata instabilità socio-politica e diffusa violenza, nel solco delle più fulgide e glorio-se tradizioni militari dell’Arma, forniva così prova di altissima professionalità, grande coraggio e totale abnegazioneconsentendo, in particolare, in territorio iracheno, di garantire importanti interessi nazionali e di mettere in salvo in piùoccasioni molte persone - civili, diplomatici e appartenenti alle forze di sicurezza alleate - esposte a incombenti e gravipericoli. Tali operazioni venivano effettuate a manifesto e continuo rischio dei propri militari. I successi riscossi nelle attività operative e in quelle di supporto alla popolazione e alle istituzioni locali, quali le libereelezioni politiche del 2005, la ricostruzione delle corti giudiziarie e l’istituzione di una nuova polizia nazionale, venivanoincondizionatamente riconosciuti in ambito internazionale e contribuivano a rafforzare il prestigio dell’Arma dei Carabi-nieri e dell’Italia.Baghdad, An Nasiriyah, Ar Rifay e Suk Ash Shuyuk - IRAQ, anni 2003-2005.

D.P.R. 11 giugno 2016

Bandiera di Guerra1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “ANTARES”Croce di “CAVALIERE”Unità dell’Aviazione dell’Esercito impiegata, sin dalla sua costituzione, in tutte le missioni NATO e ONU di supporto al-la pace e intervento umanitario al servizio della comunità internazionale e delle popolazioni in difficoltà, si adoperavacostantemente, con abnegazione e straordinario spirito di sacrificio, al fine di assicurare il successo delle operazioni. Imilitari del Reggimento, sostenuti da elette virtù militari, conducevano, nei difficili contesti dei Teatri operativi all’estero,numerosi interventi a protezione delle Unità nazionali e straniere, partecipando con coraggio a molteplici conflitti a fuo-co. Sul suolo patrio si rendevano, altresì, protagonisti di numerose azioni di soccorso in risposta alle calamità naturali oc-corse, riscuotendo il plauso delle massime Autorità politiche e militari.Fulgido esempio di Reggimento di eccellenza, costituito da personale sorretto da preclare doti umane nonché da elevatis-sime capacità tecnico-professionali, dava lustro alla Forza Armata e all’Italia in ambito internazionale.Kurdistan, Albania, Somalia, Mozambico, Macedonia, Kosovo, Bosnia, Iraq, Afghanistan e Territorio nazionale, 1991 –2016.

D.P.R. 20 ottobre 2016

6° Reggimento BersaglieriCroce di “CAVALIERE”Nel solco della più fulgida tradizione dei reparti Bersaglieri dell'Esercito Italiano, il Reggimento dava reiterate prove diammirevole coraggio, considerata perizia e grande senso di responsabilità, partecipando a numerose operazioni di sup-porto alla pace e soccorso umanitario sotto l’egida NATO e ONU. In particolare, nel corso della missione in Iraq, primi a essere schierati a presidio della diga di Mosul, obiettivo di rile-vanza strategica, ai margini del confine del territorio controllato dal sedicente stato islamico, i bersaglieri del 6°, all'inse-gna di un immutato spirito di sacrificio e di un’assoluta dedizione, fronteggiavano, in critiche condizioni tattiche e am-bientali, le minacce alla sicurezza, con ardimento e sprezzo del pericolo, dando prova di audacia ed altissimo senso deldovere.Ammirevole esempio di unità che, erede di una specialità indissolubilmente legata ai momenti più importanti della storiadella Nazione, dava lustro alla Forza Armata e all’Italia nel contesto internazionale.

Kosovo, Libano, Afghanistan, Iraq, 2006 – 2017D.P.R. 26 luglio 2017

Page 22: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

20

Bandiera di Guerra7° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega”Croce di “CAVALIERE”Reggimento elicotteri caratterizzato da spiccata preparazione ed efficienza, che, operando in contesti difficili ed ostili,dava superba prova di ardimento anche in condizioni climatiche estreme.Gli equipaggi del 7° “VEGA”, dalle martoriate terre balcaniche ai remoti e ostili territori iracheni, libanesi e afghani,conducevano, con fermezza e determinazione, molteplici missioni di esplorazione, di combattimento e di supporto. Benconsapevoli dei pericoli connessi a queste azioni, si prodigavano con encomiabile dedizione al raggiungimento degliobiettivi assegnati, contribuendo a garantire, con ammirevole tenacia, la sicurezza delle forze di terra.Unità fortemente coesa che dando prova di altissima capacità professionale, rafforzava il prestigio dell’Italia in ambitointernazionale.Albania, Kosovo, Iraq, Libano, Afghanistan, 1997 - 2016

D.P.R. 26 luglio 2017

Page 23: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

21

Ordine Militare d’Italia

Decorazioni concesse al personale

Page 24: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 25: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

23

Prospetto numerico riepilogativodelle Decorazioni

concesse al personale(dal 1946 al 2017)

CLASSI DI DECORAZIONE Forza Armata / Corpo appartenenza E.I. M.M. A.M. C.C. GDF C.R.I. totaliCavaliere di Gran Croce 1 1 1 0 0 0 3Grand'Ufficiale 4 4 2 1 0 0 11Commendatore 8 0 1 0 0 0 9Ufficiale 14 3 2 0 0 0 19Cavaliere 48 38 22 30 1 1 140TOTALI 75 46 28 31 1 1 182

Decorazioni concesse al Personale

Page 26: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 27: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

25

Decorazioni concesse al Personale

PERSONALE DECORATO(in ordine alfabetico e pagina della motivazione)

ABRATE Biagio 37 62ACCARDI Giacomo 64ALEXITCH Vladimiro 68AMATIELLO Alessandro 84ANGIONI Franco 35 55ARPINO Mario 35 55BATTISTI Giorgio 48 63BELLACICCO Marcello 79BERNARDIS Giuseppe 43 BERTO Claudio Stefano 50 69BERTOLINI Marco 48 BIANCHI Leonardo 67BIANCHI Simone 81BINELLI MANTELLI Luigi 38 BORRINI Giovan Battista 71BUSCEMI Mario 61CABIGIOSU Carlo 41 CAMPORINI Vincenzo 37 CANARUTTO Silvano 69CAPUTO Settimo 72CASTELLAN Alessandro 84CASTELLANO Rosario 77CASTELLI Paolo 91CECCHINI Paolo Cesare Maria 82CERINI Federico 61CHIAPPERINI Luigi 83CHIARINI Gian Marco 48 CIAPPINA Giancarlo 90CIUSSI Luciano 60COLAGRANDE Aurelio 65COMITINI Sebastiano 70CONFESSORE Claudio 69COPPOLA Salvatore 64COPPOLA Vincenzo 58CORMIO Vitantonio 78CORNACCHIONE Giorgio 50 63COSTANTINO Piero 73COTTICELLI Saverio 60CREDENDINO Enrico 83CUCCINIELLO Lorenzo Carmine Antonio 87DALLA CHIESA Carlo Alberto 35 DALZINI Corrado 68D'ANGELO Claudio 75D'APUZZO Federico Giovanni Michele 69DE ANGELIS Angelo 89DE CAROLIS Aurelio 67DE CINTI Mauro 78de FONZO Alfredo Massimo 75DE GIORGI Giuseppe 49 DE PASCALE Carmine 74DEL VECCHIO Mauro 43 57DI GIOVANNI Luca 82DI PAOLA Giampaolo 36 EPIFANI Maurizio Nicola 83ERRICO Danilo 73FACCIORUSSO Michele 81FANTINATI Manuel 76FARINA Salvatore 86

Cav. Gran Croce Grande Ufficiale Commendatore Ufficiale Cavaliere motivazione motivazione motivazione motivazione motivazione pag. pag. pag. pag. pag.

COGNOME NOME

Classi di decorazione

Page 28: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

26

FAZZINA Carlo 63FIGLIUOLO Francesco Paolo 87FIORE Carmine 56FOFFI Filippo Maria 81FOLTZER Emilio 75FONTANA Luigi 62FORLANI Luciano 41 FORNASIERO Andrea 57FRASSINETTO Antonio 67GABELLINI Claudio 79GALBIATI Alan Petrus 66GALEANDRO Giuseppe 85GALIUTO Antonio 80GARELLI Emanuele 60GAY Giuseppe Emilio 62GEMIGNANI Maurizio 47 GIANNATTASIO Pietro 41 GIGLIO Girolamo 63GIUSTI Loris Emanuele 80GOMMA Giorgio 67GRAZIANO Claudio 37 73GUIDOLIN Ferruccio 89GUILLET Amedeo 31 GUMIERO Giovanni 78IASSON Stefano 87LARDIZZONE Alessandro Giuseppe 90LESO Leonardo 58LIGORIO Antonio 59LOI Bruno 56LOMBARDI Aristide 69LOPS Vincenzo 43 76LORE' Giuseppe Michele 80LOZZI Luca 85LUINETTI Maria Cristina 57LUNETTA Davide 77MACCARONI Marco 70MACERA MASCITELLI Giorgio 67MACOR Fausto 75MAGGI Antonio 52 88MANGIALAVORI Nicola 90MARCHIO' Riccardo 72MARIANI Angelo 35 55MARINO Francesco 59MARIOTTI Stefano 49 MARZANO Donato 65MARZULLO Antonino 79MASALA Lorenzo 86MASIELLO Carmine 51 MATTESI Gualtiero 81MAULONI Valter 66MAZZINI Luca 82MAZZONE Corrado 80MIGLIETTA Guglielmo Luigi 89MINGIARDI Massimo 86MINI Fabio 42 MIRRA Giampaolo 89MOCI Paolo 31 MOSCA MOSCHINI Rolando 36 NALESSO Alessandro 87NARDONE Paolo 70NOVELLI Armando 58PARRULLI Fabrizio 88PATRELLI CAMPAGNANO Vittorio 31 PEDONE Agostino 42

Cav. Gran Croce Grande Ufficiale Commendatore Ufficiale Cavaliere motivazione motivazione motivazione motivazione motivazione pag. pag. pag. pag. pag.

COGNOME NOME

Classi di decorazione

Page 29: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

27

Decorazioni concesse al Personale

PERRI Giovanni 85PEZZUTTI Paolo 88PIACENTINI Fulvio 65PISTOLESE Pietro 72POGGETTI Giordano 90PORCU Francesco 84PORTOLANO Luciano Antonio 51 64PRATO DI PAMPARATO Mario 42 PROCACCINI Francesco 84RAME Gabriele 76RANIERI Dario Mario 83RANUCCI Roberto 74RICCIARDI Massimo 85RISI Michele 88ROMANO Giorgio 66ROSSI Giampiero 56RUSSO Massimo Goffredo Antonio 61SAMBO Pier Luigi 68SAMPAOLI Sandro 65SANTANGELO Giuseppe 73SANTINI Adriano 50 SCHIRINZI Adelmo Luigi 71SCIRUICCHIO Aldo 70SCOLARI Massimo 77SERRA Paolo 51 79SIMONCINI Fabrizio 61SPAGNUOLO Francesco Paolo 68SPUCCHES Massimiliano 49 STEFANINI Enzo 71STINGO Vittorio 74TARICCO Giandomenico 47 TORELLI Pierluigi 60TOSETTI Bruno 47 TRUGLIO Giovanni 74TUZZOLINO Marco 72URBANO Antonio 55VALOTTO Giuseppe 48 VALZANO Maurizio 58VENTURONI Guido 36 VERI Rinaldo 50 66VIANINI Bruno 70VILLANI Domenico 59VIVA Bruno 47 ZAMARO Igor 82ZAPPATA Luciano 71ZOLLO Filippo 68

Cav. Gran Croce Grande Ufficiale Commendatore Ufficiale Cavaliere motivazione motivazione motivazione motivazione motivazione pag. pag. pag. pag. pag.

COGNOME NOME

Classi di decorazione

Page 30: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 31: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

29

Classe di Cavaliere di Gran Croce

Decorazioni concesse al Personale

Page 32: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 33: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Classe di Cavaliere di Gran Croce

31

GUILLET AmedeoGenerale (EI)Combattente della Seconda Guerra Mondiale, già più volte decorato per il coraggio e l’abnegazione dimostrati in nume-rose azioni belliche, si distingueva in maniera particolare per la straordinaria capacità organizzativa, l’eccezionale ardi-mento e l’altissimo valore quale Comandante di formazioni irregolari in Africa Orientale.Nel periodo successivo alla guerra, per circa 40 anni, ha continuato a servire la Repubblica esprimendo eccelse doti diideatore e di organizzatore, fino ad assumere elevate responsabilità istituzionali, sempre dimostrando profondo amoreper la Patria.Luminoso esempio di cittadino e di soldato, fedele servitore dello Stato e benemerito della Nazione, da additare alle at-tuali e future generazioni.

D.P.R. 2 novembre 2000

PATRELLI CAMPAGNANO VittorioAmmiraglio (MM)Combattente della Seconda Guerra Mondiale, già più volte decorato per il coraggio e l’abnegazione dimostrati in nume-rose azioni belliche, si distingueva in maniera particolare per la straordinaria capacità organizzativa, l’eccezionale ardi-mento e l’altissimo valore quale Comandante di sommergibile in Mediterraneo.Nel periodo successivo alla guerra, per circa 40 anni, ha continuato a servire la Repubblica esprimendo eccelse doti diideatore e di organizzatore, fino ad assumere elevate responsabilità istituzionali, sempre dimostrando profondo amoreper la Patria.Luminoso esempio di cittadino e di soldato, fedele servitore dello Stato e benemerito della Nazione, da additare alle at-tuali e future generazioni.

D.P.R. 2 novembre 2000

MOCI PaoloGenerale (AM)Combattente della Seconda Guerra Mondiale, già più volte decorato per il coraggio e l’abnegazione dimostrati in nume-rose azioni belliche, si distingueva in maniera particolare per la straordinaria capacità organizzativa, l’eccezionale ardi-mento e l’altissimo valore quale Comandante di formazioni aeree.Nel periodo successivo alla guerra, per circa 40 anni, ha continuato a servire la Repubblica esprimendo eccelse doti diideatore e di organizzatore, fino ad assumere elevate responsabilità istituzionali, sempre dimostrando profondo amoreper la Patria.Luminoso esempio di cittadino e di soldato, fedele servitore dello Stato e benemerito della Nazione, da additare alle at-tuali e future generazioni.

D.P.R. 2 novembre 2000

Page 34: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 35: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

33

Classe di Crande Ufficiale

Decorazioni concesse al Personale

Page 36: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 37: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

35

Classe di Grande Ufficiale

DALLA CHIESA Carlo AlbertoGenerale di Corpo d’Armata (CC)Ufficiale Generale dell’Arma dei Carabinieri, già postosi in particolare evidenza per le molteplici benemerenze acquisitenella lotta per la resistenza e contro la delinquenza organizzata, in un arco di nove anni ed in più incarichi – ad alcunodei quali chiamato direttamente dalla fiducia del Governo – ideava, organizzava e conduceva, con eccezionale capacità,straordinario ardimento, altissimo valore e supremo sprezzo del pericolo una serie ininterrotta di operazioni contro la cri-minalità eversiva. Le sue eccelse doti di comandante, la genialità delle concezioni operative, l’infaticabile tenacia, in mo-menti particolarmente travagliati della vita del Paese e di grave pericolo per le istituzioni, concorrevano in modo rilevan-te alla disarticolazione delle più agguerrite ed efferate organizzazioni terroristiche, meritandogli l’unanime riconoscimen-to della collettività nazionale. Cadeva a Palermo, proditoriamente ucciso, immolando la sua esemplare vita di Ufficiale edi fedele servitore dello Stato.Territorio Nazionale 1 ottobre 1973 – 5 maggio 1982

D.P.R. 17 maggio 1983

ARPINO MarioGenerale (AM)Capo di Stato Maggiore della Difesa, si impegnava con instancabile tenacia ed eccezionale determinazione riuscendo aconseguire risultati di grandissimo rilievo in un contesto caratterizzato dal sempre maggior impegno delle Forze Armatein missioni di pace internazionali.La straordinaria capacità, l’esemplare professionalità e l’altissimo impegno profuso sono stati determinanti per il conse-guimento degli altissimi scopi delle missioni.Il suo operato riceveva il plauso e l’ammirazione della comunità internazionale e contribuiva a mantenere alto il presti-gio delle Forze Armate italiane e del Paese.Roma, febbraio 1999 – marzo 2001

D.P.R. 30 marzo 2001

ANGIONI FrancoTenente Generale (EI)Ufficiale Generale sempre impegnato in attività di alto profilo, si distingueva in particolare per la perizia ed il valore di-mostrati nell’azione di comando del Contingente militare italiano della Forza Multinazionale di Pace in Libano (1982-1984).Nel periodo successivo, per oltre 15 anni ha continuato a servire la Repubblica fino ad assumere le più elevate responsa-bilità istituzionali in un periodo caratterizzato dal crescente impegno delle Forze Armate in operazioni internazionali alservizio della pace. Nell’esercizio delle sue responsabilità esprimeva altissime doti di organizzatore, di ideatore e di Co-mandante, contribuendo validamente al successo di tali operazioni e rappresentando un sicuro esempio per le giovani ge-nerazioni di comandanti

D.P.R. 5 novembre 2001

MARIANI AngeloAmmiraglio di Squadra (MM)Ufficiale Ammiraglio sempre impegnato in attività di alto profilo, si distingueva in particolare per la perizia ed il valoredimostrati nell’azione di comando del 18° Gruppo Navale italiano nel Golfo Persico (1987 – 1988).Nel periodo successivo, per oltre 10 anni ha continuato a servire la Repubblica fino ad assumere le più elevate responsa-bilità istituzionali in un periodo caratterizzato dal crescente impegno delle Forze Armate in operazioni internazionali alservizio della pace. Nell’esercizio delle sue responsabilità esprimeva altissime doti di organizzatore, di ideatore e di Co-mandante, contribuendo validamente al successo di tali operazioni e rappresentando un sicuro esempio per le giovani ge-nerazioni di comandanti.

D.P.R. 5 novembre 2001

Page 38: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

36

VENTURONI GuidoAmmiraglio (MM)Ufficiale Ammiraglio sempre impegnato in attività operative di alto profilo, si distingueva in particolare per la straordi-naria perizia ed il grande valore dimostrati nell’azione di comando dell’operazione “Alba” (aprile – agosto 1997).Investito delle più elevate responsabilità istituzionali, e segnatamente quale Capo di Stato Maggiore della Difesa, in unperiodo caratterizzato dal crescente impegno delle Forze Armate in operazioni internazionali al servizio della pace, davasicura prova di eccezionali capacità professionali.In particolare, nell’esercizio delle sue responsabilità, tra cui il comando operativo di missioni fuori dal territorio naziona-le, esprimeva altissime doti di organizzatore, di ideatore e di Comandante rappresentando nel contempo un esemplare ri-ferimento per le giovani generazioni di comandanti e contribuendo in misura determinante a mantenere alto il prestigiodell’Italia in ambito internazionale.Roma,1 gennaio 1994 – 14 febbraio 1999

D.P.R. 27 febbraio 2004

MOSCA MOSCHINI RolandoGenerale (EI)Capo di Stato Maggiore della Difesa, si impegnava con instancabile tenacia ed eccezionale determinazione, riuscendo aconseguire risultati di grandissimo rilievo in un contesto caratterizzato dal sempre maggior impegno delle Forze Armatein missioni di pace fuori dal territorio nazionale.È stato nel contempo “Comandante Operativo” di ben sessantamila uomini che nel tempo si sono alternati nelle variemissioni fuori area, per le quali particolarmente significative sono le operazioni in Kosovo, in Afghanistan, e in Irak, tut-te caratterizzate da severe situazioni operative e logistiche.La straordinaria capacità, l’esemplare professionalità e l’altissimo impegno profuso sono stati determinanti per il conse-guimento degli obiettivi posti dall’ONU.Il suo operato improntato ad ammirevole perizia, senso di responsabilità e valore, riceveva il plauso e l’ammirazione del-le autorità politiche e militari nazionali ed estere contribuendo a mantenere alto il prestigio delle Forze Armate italiane edel paese in ambito internazionale.Roma, 1 aprile 2001 – 8 marzo 2004

D.P.R. 27 febbraio 2004

DI PAOLA GiampaoloAmmiraglio (MM)Capo di Stato Maggiore della Difesa ha condotto le Forze Armate lungo un complesso processo di rinnovamento conlungimirante visione strategico-militare ed energico impulso interforze. In qualità di Comandante Operativo, durante ilsuo mandato ha guidato oltre 90000 uomini impegnati in missione di pace in diversi teatri di interesse nazionale, fra iquali l’Iraq, l’Afghanistan, il Libano, il Kosovo. Le straordinarie doti umane, la cristallina esemplarità, la ferrea tenacia,il genuino entusiasmo, l’ineguagliabile perizia militare ed una straordinaria capacità di individuare in anticipo le soluzio-ni più efficaci per il Paese e le Forze Armate hanno raccolto il plauso e l’ammirazione dei propri uomini e della comu-nità nazionale ed internazionale.Esemplare figura di Ammiraglio e Comandante che ha rappresentato in maniera oltremodo impeccabile l’Italia all’este-ro, contribuendo in maniera altamente significativa ad accrescere il lustro ed il prestigio delle Forze Armate. Fulgidoesempio di integra abnegazione al dovere e servizio della Patria.Roma, 10 marzo 2004 – 11 febbraio 2008

D.P.R. 3 ottobre 2008

Page 39: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

37

Classe di Grande Ufficiale

GRAZIANO ClaudioGenerale di Corpo d’Armata (EI)Comandante delle Unità Militari e Capo della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), in un conte-sto operativo complesso ed altamente sensibile, ha condotto con valore, abnegazione, perizia ed altissimo senso di re-sponsabilità gli oltre 13.000 soldati a lui affidati, di cui 2.000 italiani. Con il proprio instancabile, impeccabile e diuturnooperato, la grande unità multinazionale dava prova di forte coesione, notevole professionalità ed efficienza, raggiungen-do gli obiettivi assegnati dalle Nazioni Unite, dimostrando fermezza e lungimiranza nelle differenti, rischiose, a volte im-prevedibili, situazioni operative.Sotto la sua incisiva e carismatica azione di comando, improntata alla sintesi ed all’equilibrio consentiva, anche nelle cir-costanze più critiche, il conseguimento di risultati pregevolissimi, unanimemente riconosciuti dalle parti in causa, dalleautorità di vertice dell’O.N.U. e dalla comunità internazionale.Chiarissima figura di Ufficiale Generale e leader militare, ha contribuito in modo significativo ad esaltare il prestigio delPaese e delle sue Forze Armate in un Teatro Operativo ad alta visibilità internazionale.Naqoura (Libano), febbraio 2007 – gennaio 2010

D.P.R. 2 agosto 2010

CAMPORINI VincenzoGenerale (AM)Capo di Stato Maggiore della Difesa dirigeva, nell’arco dei trentacinque mesi durante i quali è stato “Comandante Ope-rativo”, un ingente complesso di mezzi terrestri, navali ed aerei e di ben quarantamila uomini e donne che nel tempo sisono alternati in numerosi impegni operativi all’estero, tra i quali particolarmente significativi sono stati le operazionicondotte in Afghanistan, Libano, Kosovo, nel Mediterraneo ed al largo del Corno d’Africa, assicurando con grande peri-zia la piena riuscita delle varie missioni tutte caratterizzate da severe situazioni operative e logistiche.L’esemplare professionalità e l’altissimo impegno profuso nella sua sempre accorta e lungimirante azione di comando,nonché la lucida capacità diplomatica, sono stati determinanti nell’ambito nazionale e delle alleanze.Esemplare e prestigiosa figura di comandante operava con valore professionale contribuendo a mantenere ai massimi li-velli il prestigio delle Forze Armate italiane e della Nazione in ambito internazionale.Roma, 12 febbraio 2008 – 18 gennaio 2011

D.P.R. 18 ottobre 2011

ABRATE BiagioGenerale (EI)Capo di Stato Maggiore della Difesa, durante il proprio mandato, ha avviato le Forze Armate lungo un processo diprofonda trasformazione, con lungimirante visione strategico-militare ed energico impulso interforze. In qualità di “Co-mandante Operativo”, ha saputo guidare gli uomini e le donne impegnati in diversi teatri operativi, fra i quali l'Afghani-stan, la Libia, il Libano, il Kosovo, la Bosnia, il Mar Mediterraneo ed il Corno d'Africa, tutti caratterizzati da complessee rischiose attività operative e logistiche. L'esemplare professionalità, la capacità dimostrata nonché l’altissimo impegnoprofuso sono stati determinanti per il conseguimento degli obiettivi prefissati. Esemplare figura di Comandante, con il suo operato, improntato ad ammirevole perizia, senso di responsabilità e corag-gio, riceveva il plauso e l'ammirazione delle autorità politiche e militari nazionali ed estere, contribuendo a mantenere al-to il prestigio delle Forze Armate italiane e del Paese in ambito internazionale. Roma, 18 gennaio 2011 - 30 gennaio 2013

D.P.R. 24 ottobre 2013

Page 40: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

38

BINELLI MANTELLI LuigiAmmiraglio (MM)Capo di Stato Maggiore della Difesa, durante il proprio mandato, ha guidato le Forze Armate con lungimirante visionestrategico-militare ed energico impulso interforze. in qualità di “Comandante Operativo”, ha saputo guidare gli uomini ele donne impegnati in diversi Teatri Operativi, fra i quali l'Afghanistan, la Libia, il Libano, il Kosovo, la Bosnia, il Cornod'Africa, ed in modo particolare nella condotta nell’operazione “Mare Nostrum” nel Mar Mediterraneo, tutti caratterizza-ti da complesse e rischiose attività operative e logistiche. le straordinarie doti umane, la concretezza nell’approccio deiproblemi, la ferma tenacia, il genuino entusiasmo, la consolidata perizia militare e la spiccata capacità di individuare lesoluzioni più efficaci per il Paese e per le Forze Armate gli hanno meritato l’apprezzamento della comunità nazionale edinternazionale.Esemplare figura di Ammiraglio e Comandante che ha rappresentato in maniera impeccabile l’Italia all’estero, contri-buendo significativamente ad accrescere il lustro ed il prestigio delle Forze Armate. Chiaro esempio di integra dedizioneal dovere ed al servizio della Patria.Roma, 31gennaio 2013 – 27febbraio 2015

D.P.R. 9 luglio 2015

Page 41: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

39

Classe di Commendatore

Decorazioni concesse al Personale

Page 42: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 43: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Classe di Commendatore

41

CABIGIOSU CarloTenente Generale (EI)Comandante del Contingente Internazionale in Kosovo impegnato nell’operazione “Joint Guardian”, si prodigava contenacia, determinazione, chiarezza di obiettivi e di metodo nella condotta di difficili operazioni militari interalleate emultinazionali, nonché in tutte le attività politico-militari e umanitarie connesse al mandato. In un contesto contrassegna-to da difficoltà ambientali e operative e da situazioni di pericolo, riusciva a portare a compimento il compito affidatogli,evidenziando ben bilanciate capacità di comando e diplomatiche. Si è prodigato con coraggio, acuta perspicacia, iniziati-va e rara competenza e ha costituito chiaro esempio di comandante e di soldato per tutti i contingenti. I risultati conse-guiti gli sono valsi il plauso e l’ammirazione dell’intera comunità internazionale, del Comitato Militare della NATO, de-gli organi di vertice politico della NATO e dell’ONU, dando così lustro all’Italia e alle sue Forze Armate. Kosovo, ottobre 2000 – aprile 2001

D.P.R. 5 giugno 2001

FORLANI LucianoTenente Generale (EI)Comandante della Forza Multinazionale di Protezione in Albania, operava con indiscussa professionalità, elevatissimacapacità organizzativa e virile coraggio, inculcando in tutti i dipendenti gli alti valori morali connessi con la delicata ope-razione di pace ed infondendo in essi fiducia e sicurezza.In particolare, durante lo svolgimento dei due turni elettorali previsti per il rinnovo del Parlamento ed al seguito del veri-ficarsi di violenti scontri tra polizia albanese e manifestanti, poneva in essere un dispositivo di controllo e di sicurezzanella città di Tirana, che consentiva il regolare sviluppo delle stesse, esponendosi più volte in prima persona e mettendo,talvolta, in serio pericolo la propria incolumità per risolvere eventi caratterizzati da grande tensione, ben consapevole deirischi che potevano manifestarsi.La sua lineare ed intelligente azione di comando, sempre corroborata dall’esempio, ha permesso alla Forza di esprimereal meglio le proprie capacità operative decretando, per la prima operazione multinazionale a guida italiana, un successotanto meritato quanto lusinghiero, evidenziando, così, nel suo comportamento durante tutto il periodo comprovata peri-zia, senso di responsabilità e valore.Tirana (Albania) 16 aprile 1997 – 11 agosto 1997

D.P.R. 28 maggio 2003

GIANNATTASIO PietroTenente Generale (EI)Capo del III Reparto (Impiego delle Forze) dello SME, responsabile fin dall’inizio dell’esigenza dell’organizzazione edel controllo operativo del Contingente italiano in Libano, assolveva il compito con perizia, competenza, senso di re-sponsabilità, lodevole iniziativa e completa disponibilità. Intelligente e dinamico interprete delle direttive ricevute, con-tribuiva in modo determinante a rendere incisiva ed efficace l’attività del Contingente mediante l’accuratezza della piani-ficazione, la chiarezza delle disposizioni attuative e la continua azione di controllo in loco con frequenze anche settima-nali. Esemplare, inoltre, il suo comportamento nel realizzare il tempestivo ripristino delle dotazioni di munizioni del Bat-taglione Paracadutisti, distrutte da fuoco ostile, mediante un rapido afflusso dei materiali all’aeroporto di Pisa ed il lorotrasporto a Beirut con una formazione di aerei su uno dei quali egli stesso prendeva posto anche per accertarsi di even-tuali ulteriori necessità del Contingente: missione rilevatasi rischiosa, in quanto l’aeroporto di Beirut era soggetto a tiri diartiglieria. L’Ufficiale, in condizioni di elevato pericolo, restava in zona espletando, con sicura perizia, le funzioni rela-tive al controllo operativo di cui era titolare. In tale veste ha offerto concreto esempio di elevata professionalità, esaltatada altissimo senso del dovere e provato consapevole coraggio, contribuendo così ad accrescere in Italia e all’estero ilprestigio delle Forze Armate impegnate per la prima volta in operazioni di pace dopo la seconda Guerra Mondiale(1982-1984). Nell’esercizio delle sue responsabilità esprimeva altissime doti di organizzatore, di ideatore e di comandan-te, contribuendo validamente al successo di tali operazioni e rappresentando un sicuro esempio per le giovani generazio-ni di comandanti.Roma, 26 settembre 1982 – 26 febbraio 1984

D.P.R. 28 maggio 2003

Page 44: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

42

PEDONE AgostinoTenente Generale (EI)Primo Comandante della Brigata Multinazionale Nord impegnata nel teatro bosniaco nell’ambito dell’operazione diIFOR “Joint Endeavour”, operava con indiscussa professionalità e elevatissima capacità organizzativa, infondendo intutti i dipendenti gli alti valori morali connessi con la delicata operazione di pace. In un contesto caratterizzato da una difficile situazione operativa, da forti tensioni socio-politiche e dall’indeterminatezzadegli atteggiamenti della popolazione, conduceva in prima persona con spiccata abilità professionale e grande coraggio,mettendo talvolta in serio pericolo la propria incolumità, numerose operazioni che consentivano di recuperare notevoliquantitativi di armi e di riportare serenità nell’area di responsabilità. Ufficiale Generale di assoluto valore che ha eviden-ziato comprovata perizia, senso di responsabilità e valore contribuendo a rafforzare il prestigio dell’intera nazione e dellesue Forze Armate.Sarajevo (Bosnia) 19 dicembre1995 – 2 luglio1996

D.P.R. 28 maggio 2003

MINI FabioTenente Generale (EI)Comandante del Contingente Internazionale in Kosovo impegnato nell’operazione “Joint Guardian”, si prodigava conchiarezza di obiettivi e di metodo nella condotta di difficili operazioni militari interalleate e multinazionali, nonché in tut-te le attività umanitarie e politico-militari connesse con il mandato. In un contesto contrassegnato da difficoltà ambientalie operative e da situazioni di pericolo, portava a compimento il delicato compito affidatogli, evidenziando capacità di co-mando e diplomatiche, che gli facevano riscuotere consenso, fiducia e ampia considerazione da parte di tutti i paesi co-stituenti KFOR e delle fazioni in lotta. I risultati conseguiti sul campo gli sono valsi il plauso e l’ammirazione dell’interacomunità internazionale e degli organi di vertice politico/militari della NATO e dell’ONU, dando così lustro all’Italia edalle sue Forze Armate.Pristina (Kosovo), 3 ottobre 2002 – 3 ottobre 2003

D.P.R. 26 maggio 2004

PRATO DI PAMPARATO MarioGenerale di Corpo d’Armata (EI)Comandante del Corpo Militare Ausiliario dell’Esercito Italiano – Sovrano Militare Ordine di Malta – operava con spic-cata professionalità, elevatissima capacità organizzativa, straordinaria perizia e consapevole coraggio per assicurare lapiena riuscita ed il successo delle missioni affidategli nei Balcani. in particolare, all’inizio delle ostilità in terra bosniaca,esponendosi in prima persona alla testa dei suoi uomini, consapevole dei rischi, anche letali che potevano manifestarsi,dirigeva ogni attività con tenace determinazione e rara competenza, conseguendo risultati di eccezionale valenza piena-mente apprezzati e riconosciuti in ambito nazionale ed internazionale. Con altrettanto encomiabile senso di responsabi-lità ha continuato a sviluppare una preziosissima azione di sostegno dei propri uomini, con una puntuale presenza neiteatri della Bosnia, del Kosovo e della Macedonia, ove il Corpo Militare Ausiliario dell’Esercito Italiano – SMOM – tut-tora opera. Ufficiale di spicco, carismatico e generoso, con la sua limpida ed esemplare azione di comando ha contribuito ad accre-scere ulteriormente il prestigio ed il lustro della Forza armata e dell’Italia.Balcani, marzo 1996 - luglio 2005

D.P.R. 29 ottobre 2005

Page 45: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

43

DEL VECCHIO MauroGenerale di Corpo d’Armata (EI)Comandante delle Forze Nato in Afghanistan nell’ambito dell’operazione “Isaf VIII” operava brillantemente in un con-testo operativo e ambientale caratterizzato da forte instabilità, accesi contrasti etnico - tribali ed elevato rischio terroristi-co.La sua intelligente e attenta azione di comando permetteva la riuscita delle difficili e complesse operazioni militari, ga-rantendo, in particolare, il buon esito delle prime elezioni parlamentari svolte in territorio afgano dopo decenni di instabi-lità e conflittualità.Ufficiale Generale di elevato spessore professionale che con il suo operato, grazie anche alla consolidata esperienza incampo internazionale, permetteva il conseguimento di risultati di altissimo livello contribuendo in maniera determinantead accrescere significativamente il lustro e il prestigio delle Forze Armate e dell’Italia.Kabul (Afghanistan), 4 agosto 2005 – 4 maggio 2006

D.P.R. 8 giugno 2007

BERNARDIS GiuseppeGenerale di Squadra Aerea (AM)Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e Comandante delle Forze Aeree, operando con eccezionale sensodella responsabilità, instancabile determinazione ed esperta visione strategica, dirigeva efficacemente le attività dellaForza Armata nei diversi teatri operativi in Patria e all’estero.In tale ed articolato contesto, nell’ambito delle operazioni “Odissey Dawn” e “Unified Protector” condotte sui cieli libici,veniva richiesto all’Aeronautica Militare il più significativo contributo dal secondo dopoguerra, che vedeva intensamen-te impiegate tutte le componenti aeree e le capacità operative della Forza Armata. Con ferma decisione, straordinaria pe-rizia ed assoluto valore, il gen. S.A. Bernardis esercitava una tenace azione di comando, assicurando il vitale supporto al-le forze della coalizione sulle basi italiane e con lo svolgimento di 1900 missioni di volo, assolte dalla componente aereanazionale in molteplici settori di attività. Il suo determinante contributo al conseguimento di tutti gli obiettivi militari pre-fissati e all’ineguagliata capacità di prevenire danni collaterali, riscuoteva l’unanime ammirazione della comunità inter-nazionale e nazionale. Illuminante esempio di totale abnegazione al dovere e di servizio alla Patria, ha rappresentato inmodo chiaro e tangibile il valore e le preclare capacità militari italiane accrescendo, anche a livello dei paesi alleati, il lu-stro e il prestigio delle Forze Armate.Roma, 18 marzo - 31 ottobre 2011

D.P.R. 24 ottobre 2013

LOPS VincenzoGenerale di Corpo d’Armata (EI)Ufficiale Generale impiegato nei molteplici Teatri Operativi dove le Forze Armate italiane hanno operato per il manteni-mento della pace e della sicurezza internazionale, ha dimostrato in ogni circostanza indiscussa professionalità, elevatissi-ma capacità organizzativa e spiccata iniziativa nel perseguimento degli obiettivi delle missioni. Al comando di unitàdell’Esercito in territori ostili o soggetti a costante minaccia, operava in Libano, Bosnia, Albania, Kosovo, Irak ed Afgha-nistan. Con incisiva azione di comando e straordinarie capacità tecnico-tattiche, contribuiva ad esaltare il livello di qualità ed ilprestigio delle Forze Armate italiane. Il suo coraggio, la perizia ed il senso di responsabilità che hanno sempre contraddi-stinto la sua azione, gli hanno consentito di riscuotere incondizionato apprezzamento anche in ambito internazionale,dando grande lustro all’Esercito italiano, alle nostre Forze Armate ed all'Italia.Territorio estero, 1982 – 2013

D.P.R. 31 ottobre 2014

Classe di Commendatore

Page 46: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 47: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

45

Classe di Ufficiale

Decorazioni concesse al Personale

Page 48: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 49: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

47

GEMIGNANI MaurizioContrammiraglio (MM)Comandante del Gruppo Aeronavale impegnato nell’operazione “Enduring Freedom” nel mar Arabico, disposta percombattere il terrorismo internazionale e di matrice islamica, ha evidenziato nei quattro mesi di missione brillanti capa-cità di comando, affrontando situazioni operative anche di particolare ed imprevedibile difficoltà ed agendo sempre condeterminazione, dedizione, elevata professionalità, altissimo equilibrio e senso di responsabilità. La sua figura di coman-dante è risultata un sicuro punto di riferimento per i suoi dipendenti e ha costituito sempre un esempio da imitare. Ha ri-scosso l’unanime plauso e riconoscimento in campo internazionale, esaltando quindi il prestigio dell’Italia e delle sueForze Armate.

D.P.R. 30 maggio 2002

VIVA BrunoTenente Generale (EI)Comandante della Brigata Multinazionale Nord, impegnata in Bosnia Erzegovina nell’ambito dell’operazione di IFOR“Joint Endeavour”, operava con spiccata professionalità, elevatissima capacità organizzativa e consapevole coraggio,infondendo in tutti i dipendenti gli alti valori morali connessi con la delicata operazione di pace ed alimentando in essi fi-ducia e sicurezza. In particolare, organizzava e dirigeva con non comune professionalità l’operazione “Vulcano” volta al-la distruzione di ingenti quantitativi di manufatti esplosivi illegalmente in possesso delle forze serbe in Bosnia, esponen-dosi in prima persona, consapevole dei rischi anche letali che potevano manifestarsi. La sua lineare ed intelligente azionedi comando, sempre corroborata dell’esempio e caratterizzata da comprovata perizia, senso di responsabilità e valore, hapermesso alle unità dipendenti di esprimere al meglio le proprie capacità operative, facendo si che venissero pienamenteraggiunti tutti gli obiettivi assegnati e decretando un successo tanto meritato quanto lusinghiero.Sarajevo (Bosnia) 03 luglio 1996 – 14 novembre 1996

D.P.R. 28 maggio 2003

TOSETTI BrunoMaggior Generale (EI)Comandante del 2° Battaglione Bersaglieri “Governolo”, assolveva l’ardua missione di assicurare il presidio di una zonanevralgica nella città di Beirut (gallerie Senen) ed il trasporto di armati palestinesi nel territorio della Bekaa nel quadropiù complesso dell’intervento della Forza Multinazionale di Pace in Libano, primo consistente intervento armato dell’I-talia dopo la seconda Guerra Mondiale. Il suo operato, in un contesto caratterizzato da rilevante distanza dalla Patria, inambiente reso difficile da una situazione interna di estrema tensione, in condizione di rilevante autonomia operativa e lo-gistica, era caratterizzato da comprovata perizia, senso di responsabilità e valore, riscuotendo così, l’unanime consensodelle parti contrapposte ed il plauso concorde degli altri contingenti della Forza Multinazionale, tenendo alto il prestigionazionale.Beirut (Libano) 16 agosto 1982 – 3 marzo 1983

D.P.R. 28 maggio 2003

TARICCO GiandomenicoColonnello (AM)Ufficiale superiore pilota, Comandante di Gruppo, guidava formazioni di velivoli Tornado, impegnate in missioni di sop-pressione delle difese contraeree nemiche, nell’ambito dell’operazione NATO “Allied Force”. Effettuava, tra tutti, ilmaggior numero di missioni, in ogni condizione di tempo e di luce, sotto pesante minaccia contraerea ed effettivo fuoconemico di contrasto, guidando sempre i suoi gregari con perizia e lucida determinazione. Ha dato prova costante di co-raggio e sprezzo del pericolo, ha fornito un sicuro punto di riferimento ai suoi equipaggi e ha contribuito efficacemente,con il suo agire ardito, al felice esito di tutte le missioni. Esemplare figura di eccezionale Comandante di Gruppo e diformazioni in volo, nonché di capace e coraggioso pilota.Cieli del Kosovo, 28 marzo 1999 – 9 giugno 1999.

D.P.R. 28 maggio 2003

Classe di Ufficiale

Page 50: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

48

BATTISTI GiorgioBrigadier Generale (EI)Comandante del Contingente italiano in Afghanistan, ha costantemente operato con professionalità, coraggio ed elevatis-sima capacità organizzativa. Nonostante la situazione di pericolo ed esponendosi in prima persona, si e’ prodigato pernegare la libertà d’azione a formazioni terroristiche in aree critiche in prossimità del confine pakistano. Ufficiale Genera-le di assoluto rilievo e di comprovato valore e senso di responsabilità, ha consentito al Contingente di raggiungere piena-mente tutti gli obiettivi imposti dal mandato, riscuotendo il plauso incondizionato delle altre Forze della coalizione erafforzando ulteriormente il prestigio dell'intera nazione e delle sue Forze Armate.Khwost (Afghanistan), 13 febbraio – 15 giugno 2003

D.P.R. 26 maggio 2004

BERTOLINI MarcoBrigadier Generale (EI)Comandante del Contingente italiano in Afghanistan, ha costantemente operato con professionalità, coraggio ed elevatis-sima capacità organizzativa. Nonostante la situazione di pericolo ed esponendosi in prima persona, si é prodigato per ne-gare la libertà d’azione a formazioni terroristiche in aree critiche in prossimità del confine pakistano. Ufficiale Generaledi assoluto rilievo e di comprovato valore e senso di responsabilità, ha consentito al Contingente di raggiungere piena-mente tutti gli obiettivi imposti dal mandato, riscuotendo il plauso incondizionato delle altre Forze della coalizione erafforzando ulteriormente il prestigio dell'intera nazione e delle sue Forze Armate.Khwost (Afghanistan), 16 giugno – 15 settembre 2003

D.P.R. 26 maggio 2004

CHIARINI Gian MarcoGenerale di Brigata (EI)Comandante della “Joint Task Force Iraq”, impegnata nell’operazione “Antica Babilonia”, operava con altissima profes-sionalità, con consapevole coraggio ed elevatissima capacità organizzativa, trasmettendo a tutti i dipendenti gli alti valorimorali connessi con la delicata operazione ed infondendo in essi fiducia e sicurezza. In particolare, nei momenti più delicati della missione si prodigava personalmente, tanto da subire anche un attentato di-retto e si faceva, altresì, unanimemente apprezzare per le sue capacità diplomatiche e di dialogo con le fazioni in lotta.An Nassiriya (Iraq), 30 gennaio 2004 – 23 maggio 2004

D.P.R. 30 maggio 2005

VALOTTO GiuseppeGenerale di Corpo d’Armata (EI)Comandante del Contingente internazionale in Kosovo impegnato nell’operazione “Joint Enterprise”, operava con in-stancabile tenacia, forte determinazione e chiarezza di obiettivi, sviluppando difficili operazioni interalleate e moltepliciattività umanitarie. In stretta aderenza al delicato mandato ricevuto, portava a compimento l’importante incarico affidato-gli, anche attraverso delicati incontri politico – militari che mettevano in risalto significative capacità diplomatiche e dicomando. Ufficiale Generale che con il suo operato altamente meritorio ed i brillanti risultati conseguiti ha ricevuto ilplauso della comunità internazionale dando grande lustro all’Italia e alle sue Forze Armate.Pristina (Kosovo), 1 settembre 2005 – 1 settembre 2006

D.P.R. 8 giugno 2007

Page 51: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

49

DE GIORGI GiuseppeAmmiraglio di Divisione (MM)Comandante delle Forze d’Altura e Comandante dell’Italian Maritime Force, impegnate nelle acque libanesi nell’ambitodell’operazione “Leonte”, assumeva la direzione delle attività di coordinamento e controllo di tutte le componenti navalie terrestri, pervenendo in brevissimo tempo alla completa padronanza della situazione, nonostante le difficili condizioniambientali ed operative. I brillanti risultati conseguiti, ampiamente riconosciuti dalle autorità internazionali, hanno con-solidato il ruolo assunto dall’Italia nel teatro operativo, gli hanno assicurato il plauso delle organizzazioni coinvoltenell’area di crisi e hanno dato lustro all’Italia e alle sue Forze Armate.Acque del Libano, 28 agosto 2006 – 19 ottobre 2006

D.P.R. 8 giugno 2007

MARIOTTI StefanoColonnello (AM)Comandante del 6° Reparto Operativo Autonomo dell’Aeronautica Militare di stanza a Tallil (Iraq), nell’ambito dell’o-perazione “Antica Babilonia”, dava prova di eccellenti capacità organizzative, assumendo in ogni circostanza responsa-bilità elevatissime e partecipando a numerose operazioni di pattugliamento, missioni ed appoggio tattico. In una di esseriusciva a dare supporto risolutivo ad una pattuglia del 9° Reggimento Incursori “Col Moschin”, permanendo pericolosa-mente per un lungo periodo a bassissima quota ai comandi del proprio elicottero HH3F sotto un intenso fuoco avversa-rio. Ufficiale Superiore dalle eccezionali qualità, che ha contribuito ad elevare ai massimi livelli l’immagine della ForzaArmata e dell’intero contingente italiano, operando brillantemente in un contesto multinazionale particolarmente difficilee delicato.Tallil (Iraq), maggio 2004 – settembre 2004

D.P.R. 3 ottobre 2008

SPUCCHES MassimilianoCapitano (EI)Comandante di Compagnia del Gruppo Tattico inquadrato nel Comando della Regione West di Herat dava confermadelle proprie pregevoli qualità professionali e delle sue doti morali nel corso di azioni impegnative e rischiose, che neevidenziavano lo spiccato coraggio e l’assoluta dedizione al dovere. In occasione di una complessa operazione per il controllo del territorio, condotta nella zona di Bala Murghab, la suaCompagnia subiva pesanti e ripetuti attacchi condotti con l’utilizzo di armi portatili, mortai e razzi da parte di un ingentenumero di insorti presenti nell’area. In tale circostanza l’Ufficiale dirigeva con tempestività, straordinaria lucidità tattica,singolare perizia e grande determinazione la reazione dei propri soldati che respingevano gli attacchi avversari. Successi-vamente provvedeva a rafforzare le difese della propria base operativa, garantendo in tal modo la sicurezza del personaledipendente e stabilendo rapidamente i necessari contatti con altre forze dell’alleanza presenti nell’area.Sempre nel vivo dell’operazione, talvolta anche a rischio della propria vita, esercitava una efficace azione di comandomotivando con l’esempio i propri soldati e conseguendo rapidamente l’innalzamento del livello di sicurezza dell’area diresponsabilità assegnatagli.Chiarissimo esempio di alte virtù militari che con i brillanti risultati ottenuti ha contribuito ad accrescere e consolidarel’immagine dell’esercito ed il prestigio delle Forze armate italiane nel contesto internazionale della missione ISAF in Af-ghanistan.Bala Murghab (Afghanistan), 5 - 7 agosto 2008

D.P.R. 24 luglio 2009

Classe di Ufficiale

Page 52: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

50

SANTINI AdrianoGenerale di Corpo d’Armata (EI)Il Generale di Corpo d’Armata Adriano Santini, primo comandante del contingente nazionale in teatro iracheno nell’am-bito dell’operazione “Antica Babilonia”, nel corso del suo mandato ha manifestato superlative doti umane e di caratteree altissimo senso del dovere e della responsabilità nel momento, particolarmente difficile, dello schieramento del contin-gente in terra irachena, immediatamente dopo la fine delle ostilità. Ha operato con grande professionalità, elevata capa-cità organizzativa e consapevole coraggio, imponendosi con l’esempio su tutti i dipendenti e infondendo in essi fiducia esicurezza.Ufficiale Generale di primissimo piano con la sua lineare, intelligente e dinamica azione di comando, unanimemente ap-prezzata anche a livello internazionale, ha permesso al contingente di raggiungere pienamente tutti gli obiettivi prefissati,esprimendo al meglio le proprie capacità operative e rafforzando, in un contesto particolarmente difficile, il prestigio del-la nazione e delle sue Forze Armate.Bassora (Iraq), 27 giugno – 6 novembre 2003

D.P.R. 18 ottobre 2011

CORNACCHIONE GiorgioGenerale di Corpo d’Armata (EI)Il Generale di Corpo d’Armata Giorgio Cornacchione, Comandante del secondo contingente nazionale in teatro irachenonell’ambito dell’operazione antica babilonia, si è distinto, in una situazione di pericolo crescente determinata da attacchidiretti al contingente nazionale e nonostante specifiche minacce indirizzate al vertice dell’organizzazione militare italia-na, per aver conseguito tutti gli obiettivi prefissati. Durante il suo mandato, ha manifestato superlative doti umane e dicarattere ed altissimo senso del dovere e della responsabilità. Operando con professionalità, grande capacità organizzati-va e consapevole coraggio è stato d’esempio per tutti i dipendenti, infondendo in essi fiducia e sicurezza.La sua limpida e coerente azione, sempre intelligentemente aderente alle direttive ricevute anche in situazioni di estremacriticità, ha consentito al contingente la piena operatività e il conseguimento del compito assegnato.L’ufficiale Generale ha rafforzato, in un contesto particolarmente difficile, il prestigio della Nazione e delle sue Forze Armate.Bassora (Iraq), 07 novembre 2003 – 11 marzo 2004

D.P.R. 18 ottobre 2011

BERTO Claudio StefanoGenerale di Divisione (EI)Comandante della Regione Ovest e del Contingente Nazionale in Herat, nell’ambito della missione “International Secu-rity Assistance Force” (ISAF) in Afghanistan, in una recrudescente situazione di pericolo, caratterizzata da oggettivi ri-schi e da condizioni ambientali estremamente disagiate, conduceva con valore, abnegazione, perizia ed alto senso di re-sponsabilità le unità dipendenti, facendone un complesso fortemente coeso e motivato. Con azione cristallina e coerenteindividuava sempre soluzioni pertinenti e di straordinaria efficacia, per la realizzazione degli obiettivi assegnati. Militaredi elevatissimo spessore umano, ha rappresentato con prestigio la Nazione e le sue Forze Armate in un difficile contestointernazionale.Herat (Afghanistan), aprile - ottobre 2010

D.P.R. 18 ottobre 2011

VERI RinaldoAmmiraglio di Squadra (MM)Comandante delle Forze Aeronavali assegnate al Comando Marittimo della NATO, nel corso dell’operazione “UnifiedProtector”, svolgeva un’efficace azione di comando in un contesto caratterizzato da una situazione di alto rischio operati-vo, consentendo il raggiungimento degli obiettivi dell’operazione con instancabile tenacia, forte determinazione, elevataprofessionalità e fervido impegno. Nel contempo assumeva la direzione delle attività di coordinamento e controllo di tut-te le componenti aero-navali non assegnate alla NATO e risolveva, con equilibrio e diplomazia, le molteplici difficoltàinsorte nel corso dell’operazione. Chiaro esempio di alte virtù militari ha accresciuto il prestigio delle Forze Armate italiane in un contesto internazionale.Acque del Mediterraneo (Libia), 28 marzo – 31 ottobre 2011

D.P.R. 29 ottobre 2012

Page 53: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

51

Classe di Ufficiale

PORTOLANO Luciano AntonioGenerale di Brigata (EI)Comandante della Regione Ovest in Afghanistan, nel corso dell’operazione ISAF, guidava il Contingente Multinazionalee le Unità delle Forze Armate italiane alle dipendenze con valore e lungimirante acume tattico ed operativo, conseguen-do risultati che riscuotevano il vivo plauso del comandante ISAF. In particolare, in un contesto di elevato livello di mi-naccia e di rischio, dava dimostrazione di grande coraggio e non comune perizia professionale. Pianificava e gestiva per-sonalmente le operazioni contribuendo validamente al conseguimento degli obiettivi generali della NATO. Ufficiale ge-nerale di nobili virtù militari e di preclare qualità di carattere, ha dato lustro e prestigio alle Forze Armate e all’Italia nelcontesto internazionale.Afghanistan, ottobre 2011 – marzo 2012

D.P.R. 29 ottobre 2012

MASIELLO CarmineGenerale di Brigata (EI)Comandante del Comando Regionale Ovest e del Contingente Nazionale in Herat, nell’ambito della missione “Interna-tional Security Assistance Force” (ISAF) in Afghanistan, si prodigava con non comune perizia, alto senso di responsabi-lità e ferma determinazione nella condotta di complesse operazioni militari e molteplici attività umanitarie. In un conte-sto operativo caratterizzato da crescente rischio di attentati e da condizioni ambientali estremamente disagiate, calibravail dipendente dispositivo militare alle reali esigenze sul terreno, conseguendo risultati di assoluto prestigio e in linea congli obiettivi generali della NATO. Con pregevole operato, rappresentava in modo esemplare le Forze Armate italiane e la Nazione in uno scenario interna-zionale di elevata visibilità.Herat (Afghanistan), aprile – settembre 2011

D.P.R. 29 ottobre 2012

SERRA PaoloGenerale di Corpo d’Armata (EI)Comandante delle Unità Militari e Capo della Missione United Nations Interim Force In Lebanon ha guidato con valore,costante abnegazione, grande perizia e determinazione il complesso e articolato contingente multinazionale, conseguen-do obiettivi di primaria importanza per le Nazioni Unite. In un contesto caratterizzato da profonda instabilità interetnica,ha favorito una sinergica integrazione delle componenti militari e civili, nazionali e internazionali, assicurando, con unapproccio innovativo e costruttivo, le condizioni necessarie allo sviluppo del processo di stabilizzazione dell’area di ope-razioni.Ufficiale Generale, dotato di innate capacità diplomatiche, di elevate qualità morali e carismatica azione di comando, hariscosso il plauso delle autorità di vertice delle Nazioni Unite e della comunità internazionale, contribuendo ad accresce-re il lustro delle Forze Armate ed il prestigio dell’Italia in ambito internazionale.Naqoura (Libano), gennaio 2012 – luglio 2014

D.P.R. 9 luglio 2015

Page 54: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

52

MAGGI AntonioGenerale di Brigata (EI)

Comandante ITA-JFHQ impiegato nell’ambito di operazioni militari in territori contraddistinti da una rilevante minacciaterroristica, ha operato incessantemente in un clima di indeterminatezza con non comuni doti di leadership, lucida visio-ne degli obiettivi e inequivocabili abilità relazionali e diplomatiche. Proiettato con brevissimo preavviso in diversificatiscenari, è intervenuto in prima persona con audacia e determinazione a Dhaka (Bangladesh) ed a Giuba (Sud Sudan),con sprezzo del pericolo, conducendo in prima persona le operazioni di evacuazione di connazionali e cittadini stranierisottratti a un violento contesto di ribellione civile. La sua fervida volontà realizzatrice e il naturale carisma sono emersi ulteriormente nel contesto operativo libico caratte-rizzato da forte instabilità politica. Comandante della Task Force “IPPOCRATE”, è stato, infatti, protagonista indiscussoper lo schieramento di una struttura ospedaliera campale nell’area di Misurata in Libia. La complessa attività è stata rea-lizzata in una cornice di massima sicurezza in uno scenario caratterizzato da variabili operative non note e non piena-mente favorevoli all’ingresso delle unità militari. Grazie alle sue pregevoli doti organizzative e di coordinamento ha rag-giunto la piena operatività dell’ospedale in brevissimo tempo, assolvendo i gravosi compiti con determinazione e circo-spezione senza alcun inconveniente operativo né diplomatico. Con la realizzazione dei progetti assegnatigli il Gen. B. Maggi ha così contribuito a consolidare i rapporti con la Libia,potenziando il ruolo di primissimo piano ricoperto dall’Italia e rinforzando i valori di stima e di riconoscenza delle auto-rità e della popolazione libica che lo hanno riconosciuto un interlocutore privilegiato.Territorio estero, settembre 2016 - febbraio 2017

D.P.R. 25 ottobre 2017

Page 55: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

53

Classe di Cavaliere

Decorazioni concesse al Personale

Page 56: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 57: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

55

Classe di Cavaliere

ANGIONI FrancoGenerale di Brigata (EI)Comandante del Contingente italiano della Forza Multinazionale di pace in Libano, per diciassette mesi reggeva il diffi-cile comando con azione instancabile, estrema perizia ed indiscusso prestigio.Con il personale determinante contributo di pensiero, di energie e di iniziative, riusciva ad assolvere i peculiari e delicaticompiti affidatigli, svolgendo altresì valida ed assidua azione sul piano diplomatico.Nel difficile contesto in cui è stato destinato ad operare ha sempre costituito sicuro punto di riferimento e mirabile esem-pio di valore e di capacità di comando, imponendosi alla sincera ammirazione della popolazione libanese e di autorevolirappresentanti di altre Nazioni.Beirut, 26 settembre 1982 – 26 febbraio 1984

D.P.R 12 marzo 1984

MARIANI AngeloAmmiraglio di Divisione (MM)Comandante del 18° Gruppo Navale Italiano nel Golfo Persico, per dodici mesi esercitava tale incarico in situazioni ope-rative di particolare difficoltà, agendo con eccezionale capacità, infaticabile dedizione e grandissimo equilibrio. La suaazione sempre intelligente, tempestiva ed appropriata consentiva il più efficace svolgimento della missione affidatagli, ri-scotendo unanime riconoscimento in ambito nazionale ed estero.Golfo Persico, settembre 1987 – agosto 1988

D.P.R. 9 gennaio 1989

ARPINO MarioGenerale di Divisione Aerea (AM)Inviato a Riyadh in occasione della crisi connessa all’invasione Irachena del Kuwait quale capo dell’Unità Nazionale dicoordinamento aereo inserita nel locale Centro Operativo Multinazionale, dirigeva con azione instancabile, rara ed ac-corta professionalità ed iniziativa, le operazioni del reparto aereo dell’Aeronautica Militare Italiana nella penisola Arabi-ca. Cooperava altresì fattivamente alla definizione delle linee di impiego di tutte le Forze aeree presenti nella coalizione.Pur non rientrando nei suoi doveri, svolgeva in zona di operazioni oltre 60 ore di volo dando a tutto il personale dellapropria Forza Armata colà dislocato un esempio di coraggio, generosità e di concreta solidarietà. Destinato ad operare inun contesto assai difficile e delicato, contribuiva efficacemente a mantenere alte le tradizioni ed il prestigio dell’Aero-nautica Militare e del Paese.Riyadh, ottobre 1990 – marzo 1991

D.P.R. 13 settembre 1991

URBANO AntonioTenente Colonnello (AM)Ufficiale superiore pilota destinato presso il reparto dell’Aeronautica Militare operante nella penisola Arabica in occasio-ne dell’invasione irachena del Kuwait, guidava formazioni di Tornado impegnate in missioni di bombardamento di ob-biettivi militari iracheni in ogni condizione di tempo e di luce. Effettuava, tra tutti, il maggior numero individuale di mis-sioni belliche guidando sempre i suoi gregari con lucida determinazione, iniziativa e profondo senso del dovere, e dandocostanti prove di perizie, coraggio e senso di responsabilità. Esemplare figura di eccezionale comandante di formazioniin volo e di capace e coraggioso pilota.Cielo del Kuwait e dell’Iraq, 17 gennaio 1991 – 19 febbraio 1991

D.P.R. 13 settembre 1991

Page 58: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

56

ROSSI Giampiero Generale di Corpo d’Armata (EI)Comandante delle Forze Terrestri del Contingente ITALFOR in Somalia, con altissima professionalità e non comune ca-pacità organizzativa dirigeva personalmente le delicate e difficili iniziali fasi dell’intervento italiano in suolo africano,prodigandosi con la massima dedizione nell’assolvere il delicato compito, affidatogli dal Governo italiano, di portareaiuto a favore della popolazione somala. Operava costantemente ai massimi livelli in un contesto caratterizzato daprofonda crisi sociale ed economica e da una situazione di estremo pericolo che più volte ha reso necessario il ricorso al-l’uso delle armi in difesa della sicurezza e incolumità dei militari italiani. La sua esemplare azione di comando permette-va al contingente di pervenire ad un altissimo livello organizzativo che ha riscosso ampio riconoscimento e gratitudineda parte della locale gente afflitta e ridotta allo stremo da anni di guerra civile. Sempre presente a Mogadiscio, in una si-tuazione di constante pericolo, partecipando di persona ad attività di alto rischio, ha dimostrato indomito coraggio egrande valore.Il suo operato, sempre all’altezza della situazione, è stato oggetto, inoltre, di lusinghieri apprezzamenti da parte degli al-leati ed ha contribuito al affermare ed elevare il prestigio delle Forze Armate in ambito internazionale.Mogadiscio, dicembre 1992 – maggio 1993

D.P.R. 7 giugno 1995

FIORE CarmineGenerale di Brigata (EI)Comandante del contingente italiano in Somalia, si prodigava con instancabile tenacia, straordinaria determinazione edeccezionale chiarezza di obiettivi e di metodi nella difficile operazione militare ed in tutte le connesse attività umanitariea favore della popolazione. In un contesto caratterizzato da grandi difficoltà ambientali e da continue situazioni di estre-mo pericolo, riusciva ad assolvere, con una capillare e funzionale attività organizzativa, i delicati e peculiari compiti as-segnatigli, grazie anche ad una lodevole, proficua e costante azione sul piano diplomatico e dei rapporti interpersonali. Ilgrande spirito di sacrificio, l’altissima professionalità, l’elevatissimo impegno e il coraggio, costituivano un sicuro puntodi riferimento e un mirabile esempio per tutti i componenti del Contingente Italiano in ogni circostanza e, in particolare,nello svolgimento di attività a favore della riconoscente popolazione Somala.Per gli eccellenti risultati conseguiti riceveva il plauso e l’ammirazione della comunità Italiana ed Internazionale e con-tributiva a mantenere alto il prestigio delle Forze Armate Italiane.Balad, settembre 1993 – marzo 1994D.P.R. 7 giugno 1995

LOI BrunoGenerale di Brigata (EI)Comandante del contingente Italiano in Somalia, già presente sin dal dicembre 1992 come comandante del contingenteterrestre, operava con instancabile tenacia ed eccezionale determinazione, riuscendo a conseguire risultati di grande rilie-vo in un contesto caratterizzato da oggettive difficoltà ambientali e da continue situazioni di estremo pericolo che piùvolte hanno impegnato i militari italiani in cruenti scontri a fuoco con irregolari somali, conclusisi talvolta con perdita digiovani vite immolatesi per un alto ideale.La sua azione di comando improntata a coraggio e valore uniti a profondo spirito di sacrificio di dedizione, risultava de-terminante per il conseguimento degli alti scopi della missione.L’altissima capacità, l’esemplare professionalità e l’elevatissimo impegno profuso inducevano tutto il contingente italia-no a svolgere le complesse attività umanitarie a favore della popolazione somala, con eccezionale efficienza operativache contribuiva a risollevare le sorti delle riconoscenti popolazioni soccorse.Il Suo operato riceveva il plauso e l’ammirazione della comunità internazionale e contribuiva a mantenere alto il presti-gio delle Forze Armate Italiane.Mogadiscio, dicembre 1992 – settembre 1993

D.P.R. 7 giugno 1995

Page 59: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

57

Classe di Cavaliere

FORNASIERO AndreaGenerale di Squadra Aerea (AM)Comandante della Quinta Forza Aerea Tattica alleata delle N.A.T.O., nel corso dell’operazione “Deny Flight” – dispostadall’Organizzazione delle Nazioni Unite con la finalità di attenuare le conseguenze sulle popolazioni dei conflitti interetniciin Bosnia-Erzegoniva – in adempimento alle superiori direttive, per più di 500 giorni e con diuturno impiego, provvedevaalla pianificazione, al coordinamento e all’attuazione di oltre 60 mila missioni di volo. Grazie ai criteri ai quali ispirava l’i-ninterrotta attività di comando e controllo, gli interventi richiesti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite venivano assolticon tempestività e successo. Senza alcuna perdita fra gli equipaggi e senza provocare danni a persone e cose circostanti gliobiettivi segnalati, contribuendo così ad alleviare le sofferenze della popolazione civile e a portare i contendenti al tavolo deinegoziati di pace. L’appartenenza della Forza impiegata ad otto diverse nazioni e l’eterogeneità dei mezzi utilizzati (venti-cinque diversi tipi di aeromobili), accentuavano sensibilmente le condizioni di difficoltà operativa che venivano brillante-mente superate grazie all’intelligenza, alla correttezza decisionale nei rapporti con i superiori e dipendenti che riscuotevano,in più occasioni, l’ammirazione e la gratitudine degli organismi alleati. Nel pieno adempimento della sua azione di coman-do, svolgeva sulla zona di operazione circa 22 ore di volo a bordo di velivoli da combattimento di differente tipologia e na-zionalità, dando a tutto il personale della propria Forza Armata e della componente multinazionale alleata un esempio di co-raggio e di determinante quanto generosa partecipazione. Brillante figura di Comandante, contribuiva a mantenere alto ilprestigio dell’Aeronautica Militare in campo internazionale, fornendo anche un autorevole, competente e prezioso contribu-to allo sviluppo del Sistema di Comando e Controllo di operazioni aeree internazionali in aree di crisi.Vicenza, 20 giugno 1994 – 20 dicembre 1995

D.P.R. 21 febbraio 1997

LUINETTI Maria CristinaSottotenente delle Infermiere Volontarie C.R.I.Sottotenente delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, impiegata in Somalia nell’ambito dell’operazione IBIS 2,nonostante oggettive difficoltà ambientali caratterizzate da condizioni di pericolo, offriva con generosità e abnegazione la pro-pria opera dimostrando grande perizia, elevata capacità organizzativa ed alta dedizione per portare sollievo morale e fisico aimilitari italiani e alla martoriata popolazione somala. Durante il diuturno impegno altamente umanitario, per evitare che uncittadino somalo, penetrato armato nel poliambulatorio, potesse colpire vittime innocenti, conscia del pericolo cui andava in-contro e cercando di distrarne l’attenzione, volontariamente si offriva quale ostaggio, ma veniva freddamente uccisa dalla fu-ria omicida del somalo. Altissimo esempio di dedizione e professionalità per un ideale di pace e di solidarietà umana. La suaopera e il suo sacrificio hanno riscosso il più profondo apprezzamento da parte dei contingenti alleati e della popolazione soma-le e hanno contribuito in maniera determinante a elevare il prestigio delle Forze Armate italiane e della Croce Rossa.Mogadiscio, 20 novembre 1993 – 9 dicembre 1993

D.P.R. 2 novembre 2000

DEL VECCHIO MauroBrigadier Generale (EI)Il Brig. Gen. Mauro DEL VECCHIO ha comandato la Brigata Multinazionale Ovest nelle operazioni di KFOR in Mace-donia e in Kosovo con altissima professionalità, capacità organizzativa e coraggio. In un contesto caratterizzato da unasituazione operativa ad alto rischio, da una persistente conflittualità tra milizie contrapposte, da forti tensioni socio-politi-che, dall’indeterminatezza degli atteggiamenti della popolazione e dall’assoluta assenza di legalità, nonché di strutturesociali, economiche e civiche, ha saputo cogliere gli aspetti fondamentali della complessa realtà locale e, grazie alle sueeccellenti doti umane e professionali, ha assicurato la realizzazione della cornice di sicurezza necessaria all’avvio delleattività connesse con il ripristino delle normali condizioni di vita. Grazie alla guida ferma, intelligente e determinata, improntata all’equilibrio anche nelle circostanze più delicate e perico-lose, sempre caratterizzata dall’esempio, ha reso possibile l’amalgama di reparti provenienti da Paesi eterogenei per pre-cedenti militari, tradizioni e cultura. La sua intelligente e lineare azione di Comando ha permesso alle unità dipendenti diconseguire pienamente tutti gli obiettivi relativi alla missione assegnata. Figura di spicco per le preclare qualità intellet-tuali e morali ed autorevole punto di riferimento nell’ambito della missione, si è distinto per la straordinaria efficacia,contribuendo in modo determinante ad accrescere il prestigio e il lustro dell’intera Nazione e delle sue Forze Armate.Katla Novo (Macedonia) 21 marzo 1999 – 11 giugno 1999Pec (Kosovo) 12 giugno 1999 – 07 settembre 1999

D.P.R. 05 giugno 2001

Page 60: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

58

NOVELLI ArmandoBrigadier Generale (EI)Il Brig. Gen. Armando NOVELLI ha comandato la Brigata Multinazionale Nord dell’operazione di IFOR “JOINTGUARDIAN” con altissima professionalità, capacità organizzativa e coraggio. Ha amalgamato con grande perizia unitàprovenienti da Paesi eterogenei grazie alla sua guida ferma, intelligente e determinata, improntata all’equilibrio anchenelle circostanze più critiche. In un contesto caratterizzato da una situazione operativa difficile, ha diretto con grande au-torevolezza l’organizzazione e la condotta sul campo di delicate e rischiose operazioni, a fronte di gruppi armati e vio-lenti e di reparti militari serbi illegalmente presenti nel teatro, guadagnando per sé e per l’intero contingente multinazio-nale l’incondizionata stima delle autorità civili e militari interessate alle operazioni. La sua lineare e intelligente azione dicomando, sempre corroborata dall’esempio, ha permesso di raggiungere tutti gli obiettivi della missione assegnata, con-seguendo un pieno successo che ha rafforzato il prestigio della Nazione e delle sue Forze Armate.Sarajevo (Bosnia) 15 ottobre1997 – 06 aprile 1998

D.P.R. 05 giugno 2001

COPPOLA VincenzoColonnello (CC)Il Colonnello dei Carabinieri Vincenzo COPPOLA, Capo di SM di MSU costituite nell’ambito della forza di stabilizzazioneNATO operante in Bosnia Herzegovina e successivamente Comandante di analogo reparto nell’ambito dell’operazione KFOR,ha evidenziato elevata professionalità, eccezionale senso del dovere e non comune capacità organizzativa, impegnandosi concoraggio in territori caratterizzati da elevato rischio per protratta e cruenta conflittualità interna, al fine di ripristinare l’ordine ela pacifica convivenza. Il determinante contributo offerto al pieno successo delle missioni ha riscosso l’unanime plauso degliorganismi di sicurezza internazionali e ha esaltato il prestigio della Nazione e delle sue Forze Armate a livello internazionale.Bosnia Herzegovina, 23 aprile 1998 – 17 dicembre 1998Kosovo, 14 luglio 1999 – 18 luglio 2000

D.P.R. 05 giugno 2001

LESO LeonardoColonnello (CC)Il Colonnello CC SPE rn Leonardo LESO, Comandante di MSU costituite nell’ambito delle Forze NATO operanti inBosnia Herzegovina e in Kosovo, ha evidenziato elevata professionalità, eccezionale senso del dovere e non comune ca-pacità organizzativa, impegnandosi con coraggio in territori caratterizzati da elevato rischio per protratta e cruenta con-flittualità interna, al fine di ripristinare l’ordine e la pacifica convivenza. Il determinante contributo offerto al pieno suc-cesso delle missioni ha riscosso l’unanime plauso degli organismi di sicurezza internazionali e ha esaltato il prestigiodell’Italia e delle sue Forze armate a livello internazionale.Bosnia Herzegovina, 21 aprile1998 – 31 luglio 1999Kosovo, 18 luglio 2000 – 22 aprile 2001

D.P.R. 5 giugno 2001

VALZANO MaurizioCapitano di Fregata (MM)Il Capitano di Fregata Maurizio VALZANO ha partecipato, nell’arco di pochi mesi, a successive operazioni in zona Balcani-ca, dando sempre dimostrazione di grande professionalità, eccezionale sicurezza e spiccata autorevolezza. Inserito nell’areadi operazioni della Brigata multinazionale WEST a guida italiana ha contribuito fattivamente con tenacia, eccezionale spiritodi sacrificio e sprezzo del pericolo al conseguimento degli obiettivi prefissati. All’attivazione della Forza Strategica di riservaper i Balcani, per i noti incidenti avvenuti a Mitrovica, ha partecipato con dedizione e identico spirito di sacrificio alla pianifi-cazione e all’immediato dispiegamento del reggimento nell’area di operazioni della Brigata multinazionale North a guidafrancese. Nel corso delle operazioni ha dimostrato non comune senso del dovere e spiccata professionalità, contribuendo conla propria azione al successo delle missioni assegnate al reparto e a rafforzare il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate.Valona, 12 agosto 1999 – 17 ottobre 1999Decane, 17 dicembre 1999 – 15 gennaio 2000Mitrovica, 23 marzo 1999 – 14 aprile 2000

D.P.R. 05 giugno 2001

Page 61: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

59

Classe di Cavaliere

MARINO FrancescoTenente di Vascello (MM)Il Tenente di Vascello Francesco MARINO, nell’ambito dell’operazione “Joint Guardian”, ha comandato la compagniaassalto del btg. San Marco, inquadrato nella Brigata multinazionale Ovest in Kossovo. In tale contesto ha evidenziato inogni circostanza fortissima determinazione, non comune professionalità, eccezionale senso del dovere, prodigandosi sen-za risparmio di energie al fine di mantenere la propria unità al massimo di efficienza operativa, per fronteggiare la vio-lenta contrapposizione esistente tra le varie etnie in campo. Ha sempre operato, con coraggio e determinazione, alla testadei propri uomini, esponendosi a elevato rischio personale. In tutte le attività svolte - tra cui merita menzione quella tesaad assicurare la sicurezza e la difesa del Monastero di Decani, una delle massime espressioni serbo-ortodosse in loco -,ha messo in luce eccezionale capacità di comando e ha fornito un elevato apporto al controllo della conflittualità. Magni-fica figura di Comandante di compagnia che ha contribuito significativamente a elevare il prestigio dell’Italia e delle sueForze Armate in ambito internazionale.Kosovo, 29 giugno – 07 settembre 1999

D.P.R. 05 giugno 2001

LIGORIO AntonioMaresciallo 2^ classe (AM)Il Maresciallo 2ª cl. A.A.R.M.A. ATSO Informazioni Antonio LIGORIO, impegnato nella “Stabilization Force-Sfor”della NATO, ha evidenziato eccellenti doti morali, caratteriali ed elevatissima professionalità, distinguendosi durante unaviolenta dimostrazione della folla a danno di unità SFOR, a Brcko. In quella circostanza ha concepito e condotto a com-pimento una incisiva e rapida azione militare di evacuazione di colleghi in estrema difficoltà e pericolo di vita rimastibloccati dalla folla e fatti oggetto di una fitta sassaiola. L’alto senso del dovere, l’acutezza e le non comuni capacità, unite ad alto spirito di iniziativa, hanno consentito di salva-re vite umane. Fulgido esempio di generosità e di coraggio, che ha riscosso l’apprezzamento delle autorità NATO e na-zionali, esaltando il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate.Ex Jugoslavia, 16 aprile – 18settembre 1997Brcko, 28 agosto 1997

D.P.R. 05 giugno 2001

VILLANI DomenicoMaggior Generale (EI)Comandante della Brigata Multinazionale Ovest impegnata nel Kosovo nell’ambito della KFOR “Joint Guardian”, ope-rava con altissima professionalità, elevatissima capacità organizzativa e consapevole coraggio, trasmettendo a tutti i di-pendenti gli alti valori morali connessi con la delicata operazione di pace ed infondendo in essi fiducia e sicurezza.Grazie alla sua guida ferma, intelligente e determinata, improntata all’equilibrio anche nelle circostanze più critiche, éstato possibile amalgamare unità provenienti da paesi assai eterogenei per precedenti militari, tradizioni e cultura.In un contesto caratterizzato da una difficile situazione operativa, da forti tensioni socio-politiche e dall’indeterminatezzadegli atteggiamenti della popolazione, sapeva cogliere gli aspetti fondamentali della complessa realtà locale guadagnandoper sé e per l’intero contingente l’incondizionata stima delle autorità civili e militari presenti nel teatro delle operazioni.In particolare, con guida ferma, intelligente e determinata, contribuiva a ristabilire, con le forze a disposizione, l’ordinenella città di Pec a seguito di disordini conseguenti al ferimento di un importante leader regionale, esponendosi in primapersona, consapevole dei rischi che potevano manifestarsi.Figura di spicco per le preclare qualità intellettuali e morali e autorevole punto di riferimento nell’ambito della missione,si è distinto per la straordinaria efficacia dell’impegno in teatro, contribuendo, in modo determinante, ad accrescere ilprestigio ed il lustro dell’intera nazione e delle sue Forze Armate.Pec (Kosovo) 1 marzo 2000 – 2 luglio 2000

D.P.R. 30 maggio 2002

Page 62: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

60

TORELLI PierluigiBrigadier Generale (EI)Comandante della Brigata Multinazionale Ovest impegnata nel teatro kosovaro nell’ambito dell’operazione di KFOR“Joint Guardian”, operava con altissima professionalità, elevatissima capacità organizzativa e consapevole coraggio, tra-smettendo a tutti i dipendenti gli alti valori morali connessi con la delicata operazione di pace ed infondendo in essi fidu-cia e sicurezza.Grazie alla sua guida ferma, intelligente e determinata, improntata all’equilibrio anche nelle circostanze più critiche, èstato possibile amalgamare unità provenienti da paesi assai eterogenei per precedenti militari, tradizioni e cultura.In un contesto caratterizzato da una difficile situazione operativa, da forti tensioni socio-politiche e dall’indeterminatezzadegli atteggiamenti della popolazione, sapeva cogliere gli aspetti fondamentali della complessa realtà locale guadagnan-do per sé e per l’intero contingente l’incondizionata stima delle autorità civili e militari presenti nel teatro di operazioni.La sua lineare ed intelligente azione di comando, sempre corroborata dall’esempio, ha permesso alle unità dipendenti diesprimere al meglio le proprie capacità operative, facendo si che venissero pienamente raggiunti tutti gli obiettivi relativialla missione assegnata, decretando un successo tanto meritato quanto lusinghiero, dal quale traggono rafforzato presti-gio l’intera nazione e le sue Forze Armate.Pec (Kosovo) 3 novembre 2000 – 4 marzo 2001

D.P.R. 30 maggio 2002

COTTICELLI SaverioColonnello (CC)Comandante del Reggimento Carabinieri MSU SFOR costituito nell’ambito delle Forze NATO operanti in Sarajevo –Bosnia Herzegovina, ha evidenziato elevatissima professionalità, non comune senso del dovere e ammirabile capacitàorganizzativa, impegnandosi con consapevole coraggio in territori caratterizzati da elevato rischio per protratta e cruentaconflittualità interna, al fine di ripristinare l’ordine e la pacifica convivenza.Il determinante contributo offerto al pieno successo delle missioni ha riscosso l’unanime plauso degli organismi di sicu-rezza internazionali e ha esaltato il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale.Bosnia Herzegovina, 19 aprile 2001 – 15 maggio 2002

D.P.R. 30 maggio 2002

GARELLI EmanueleColonnello (CC)Comandante del Reggimento Carabinieri MSU KFOR costituito nell’ambito delle Forze NATO operanti in Pristina –Kosovo, ha evidenziato più che elevate professionalità, non comune senso del dovere e grande capacità organizzativa,impegnandosi con coraggio consapevole in territori caratterizzati da elevato rischio per protratta e cruenta conflittualitàinterna, al fine di ripristinare l’ordine e la pacifica convivenza. Il determinante contributo offerto al pieno successo dellemissioni ha riscosso l’unanime plauso degli organismi di sicurezza internazionali e ha esaltato il prestigio dell’Italia edelle sue Forze Armate a livello internazionale.Kosovo, 6 aprile 2001 – 3 maggio 2002

D.P.R. 30 maggio 2002

CIUSSI LucianoCapitano di Fregata (MM)Comandante di Nave Aviere, inserita nel Gruppo Aeronavale impegnato nell’operazione “Enduring Freedom” nel marArabico disposta per combattere il terrorismo internazionale e di matrice islamica. Ha evidenziato nei quattro mesi dimissione brillanti capacità di comando affrontando situazioni operative anche di particolare ed imprevedibile difficoltà,operando sempre con determinazione, dedizione, elevata professionalità, altissimo equilibrio e senso di responsabilità.La sua figura di comandante è risultata un sicuro punto fermo per l’equipaggio dell’unità navale e ha costituito un esem-pio da imitare. Ha contribuito a rafforzare il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale.

D.P.R. 30 maggio 2002

Page 63: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

61

Classe di Cavaliere

RUSSO Massimo Goffredo AntonioCapitano di Fregata (MM)Comandante del Nucleo Aereo imbarcato su Nave Garibaldi per l’operazione “Enduring Freedom” nel mar Arabico, di-sposta per combattere il terrorismo internazionale e di matrice islamica. Ha evidenziato nei quattro mesi di missione bril-lanti capacità di comando affrontando situazioni operative anche di particolare ed imprevedibile difficoltà, operandosempre con determinazione, dedizione, elevata professionalità, altissimo equilibrio e senso di responsabilità. La sua figu-ra di comandante è risultata un sicuro punto fermo per i piloti del Gruppo Aereo e ha costituito un esempio da imitare.Ha contribuito a rafforzare il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale.

D.P.R. 30 maggio 2002

SIMONCINI FabrizioCapitano di Fregata (MM)Comandante di Nave Zaffiro, inserita nel Gruppo Aeronavale impegnato nell’operazione “Enduring Freedom” nel marArabico disposta per combattere il terrorismo internazionale e di matrice islamica. Ha evidenziato nei quattro mesi dimissione brillanti capacità di comando affrontando situazioni operative anche di particolare ed imprevedibile difficoltà,operando sempre con determinazione, dedizione, elevata professionalità, altissimo equilibrio e senso di responsabilità.La sua figura di comandante è risultata un sicuro punto fermo per l’equipaggio dell’unità navale e ha costituito un esem-pio da imitare. Ha contribuito a rafforzare il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale.

D.P.R. 30 maggio 2002

CERINI FedericoCapitano (AM)Nel periodo tra il 6 ottobre 1999 ed il 13 gennaio 2000, il Capitano Cerini in qualità di Capo Sezione Sanitaria del 1°R.O.A. di Dakovica, nell’ambito della missione in Kosovo, si distingueva per la encomiabile opera di assistenza sanita-ria nei confronti della popolazione locale. In particolare effettuava numerosi interventi di soccorso e di trasporto d’urgen-za di ammalati, senza limiti di orario, anche in località estremamente pericolose per la propria incolumità fisica, suscitan-do l’apprezzamento delle autorità locali ed internazionali presenti. Il Capitano Cerini contribuiva ad offrire, in un delicato e complesso contesto operativo internazionale, un eccellente im-magine del proprio paese, della Forza Armata e del Corpo Sanitario Aeronautico.

D.P.R. 30 maggio 2002

BUSCEMI MarioTenente Generale (EI)Coordinatore Generale e Comandante Forze Terrestri operazione “Airone”, componente italiana della coalizione interve-nuta nell’Iraq settentrionale a sostegno delle popolazioni Curde, poneva in luce qualità di Comandante che riscuotevanoil più ampio apprezzamento delle autorità nazionali e della NATO.I reparti del contingente, sotto la sua guida, svolgevano, in situazioni anche di sensibile rischio e di notevole disagio,un’opera umanitaria di vastissimo respiro, assicurando la piena disponibilità delle aree minacciate e consentendo così ilrientro dei profughi curdi; di particolare rilievo il contributo sanitario per la presenza di un ospedale da campo che cura-va 17.000 pazienti.La sua azione decisa, la determinazione sempre dimostrata ed il consapevole coraggio dimostrato ricevevano l’indiscus-so riconoscimento degli alleati, contribuendo significativamente ad incrementare il prestigio internazionale dell’Italia.Incirlik (Turchia) – Zelehn (Iraq) 28 aprile 1991 – 17 luglio 1991

D.P.R. 28 maggio 2003

Page 64: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

62

FONTANA LuigiTenente Generale (EI)Comandante della Brigata Alpina “Taurinense”, in qualità di Comandante ONU della Regione Centro in Mozambico eComandante del Contingente “Albatros”, riceveva la missione di assicurare il controllo di un’area di vitale importanzadel Mozambico, il cosiddetto corridoio di Beira, nel quadro della missione sotto egida ONU, ONUMUZ, tesa al rispettodegli accordi generali di Pace tra il Governo del Mozambico e la Resistenza National (RE.NA.MO.), firmati a Romanell’ottobre 1992. Nel corso dell’operazione garantiva con pieno successo la scorta armata ai convogli ferroviari ed alleautocolonne di rifornimenti che periodicamente percorrevano il corridoio, nonché il presidio di alcuni punti sensibili lun-go lo strategico oleodotto collegante lo Zimbauwe con il porto di Beira. Inoltre, con un incessante opera di comando,coordinamento e controllo, improntata all’efficientismo, al pragmatismo ed al consapevole coraggio e caratterizzata dacomprovata perizia, senso di responsabilità e valore contribuiva, così, alla verifica dell’attuazione del cessate il fuoco, al-la smobilitazione dei combattenti delle due fazioni contrapposte, alle attività di sminamento ed alle operazioni di voto, ri-scuotendo unanime ed incondizionato consenso delle parti in causa e plauso sincero degli alleati.Beira (Mozambico) 23 marzo 1993 – 31 ottobre 1993

D.P.R. 28 maggio 2003

ABRATE BiagioMaggior Generale (EI)Comandante della Brigata Multinazionale Ovest impegnata in Kosovo nell’ambito dell’operazione “Joint Guardian” operavacon altissima professionalità, elevatissima capacità organizzativa ed esemplare coraggio, trasmettendo a tutti i dipendenti glialti valori morali connessi con la delicata operazione di pace ed infondendo in essi entusiasmo, fiducia e sicurezza.Grazie alla sua guida ferma, intelligente e sensibile, improntata a rigore morale ed equilibrio anche nelle circostanze piùcritiche, é riuscito ad amalgamare perfettamente unità provenienti da paesi diversi quali Spagna, Portogallo ed Argentina.In un contesto caratterizzato da una difficile situazione operativa, da forti tensioni socio-politiche e dall’indeterminatezzadegli atteggiamenti della popolazione, sapeva cogliere gli aspetti fondamentali della complessa realtà locale guadagnan-do per sé e per l’intero contingente l’incondizionata stima delle autorità civili e militari presenti nel teatro di operazioni.In particolare, con azione di comando determinata e lungimirante, in stretta collaborazione con l’organizzazione “Un-mik-Police”, riusciva a garantire una efficace cornice di sicurezza sia nella delicata fase preparatoria sia in quella esecuti-va delle elezioni dell’ottobre 2000 esponendosi, in più di una occasione, in prima persona, consapevole dei rischi cheavrebbero potuto manifestarsi, dimostrando comprovata perizia, senso del dovere e valore.Figura di spicco per le preclare qualità intellettuali, morali e professionali ed autorevole punto di riferimento nell’ambitodella missione, si e’ distinto per la straordinaria concretezza dell’azione in teatro, contribuendo in misura determinante adaccrescere il prestigio ed il lustro dell’Italia e delle sue Forze Armate in un contesto internazionale.Pec (Kosovo) 3 luglio 2000 – 2 novembre 2000

D.P.R. 28 maggio 2003

GAY Giuseppe EmilioMaggior Generale (EI)Comandante della Brigata Multinazionale Ovest impegnata in teatro Kosovo nell’ambito dell’operazione “Joint Guar-dian” operava con altissima professionalità, elevatissima capacità organizzativa e consapevole coraggio, trasmettendo atutti i dipendenti gli alti valori morali connessi con la delicata operazione di pace ed infondendo in essi fiducia e sicurezza.Grazie alla sua guida ferma, intelligente e determinata, improntata a concretezza ed equilibrio, e’ riuscito ad amalgamareunità provenienti da paesi diversi per precedenti militari, tradizioni e cultura, risolvendo in modo efficace alcune situa-zioni particolarmente critiche.Rilevano al riguardo una imponente attività antisommossa condotta nel mese di settembre 1999 in Dakovica per sedare gra-vissimi disordini conseguiti all’arresto di un ex comandante dell’UCK, ed una complessa e pericolosa operazione di scortaad una colonna di serbi in transito verso il Montenegro nel mese di ottobre. Entrambe le attività sono state concepite, orga-nizzate e condotte con tempestività esemplare ed in modo impeccabile sotto ogni aspetto, nonché in perfetto coordinamentocon la Brigata Multinazionale Sud a guida tedesca dimostrando comprovata perizia, senso di responsabilità e valore.La sua lineare e lungimirante azione di comando, ha fatto si che venissero pienamente raggiunti tutti gli obiettivi relativialla missione assegnata, decretando un successo dal quale traggono prestigio l’intera nazione e le sue Forze Armate.Pec (Kosovo) 7 settembre 1999 – 29 febbraio 2000

D.P.R. 28 maggio 2003

Page 65: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

63

Classe di Cavaliere

GIGLIO GirolamoMaggior Generale (EI)Comandante della Brigata Meccanizzata “Friuli”, assicurava il difficile ed impegnativo compito di garantire il controllodella sub-area di Valona nel quadro della Forza Multinazionale di Protezione in Albania.Con un costante e puntale opera di direzione e controllo, in un contesto estremamente difficile, caratterizzato dalla pre-senza attiva di bande armate, da un gravissimo deterioramento della sicurezza interna, dovuto all’impressionante crollodelle istituzioni locali, con consapevole coraggio e fredda determinazione assicurava anche la gestione corretta e demo-cratica sia della campagna elettorale sia delle operazioni di voto, consentendo agli osservatori dell’OSCE di svolgere ap-pieno ed in totale sicurezza il proprio delicatissimo compito. Per tale attività, svolta con coraggiosa abnegazione, riceve-va il massimo apprezzamento ed accresceva significativamente il prestigio della nazione.Valona (Albania) 20 aprile 1997 – 26 luglio 1997.

D.P.R. 28 maggio 2003

BATTISTI GiorgioBrigadier Generale (EI)Comandante del Contingente italiano in Afghanistan, operava con altissima professionalità, con consapevole coraggio, edelevatissima capacità organizzativa, trasmettendo a tutti i dipendenti gli alti valori morali connessi con la delicata operazio-ne di pace ed infondendo in essi fiducia e sicurezza. In particolare, si è prodigato esponendosi in prima persona, nonostan-te l’indubbia situazione di pericolo locale, per consentire l’immediato ripristino, in tempi ristrettissimi, delle normali con-dizioni di vita contribuendo in particolar modo alla riapertura degli edifici pubblici e a riportare serenità nell’area di crisi.La sua lineare ed intelligente azione di comando, sempre corroborata dall’esempio, ha permesso alla Forza di esprimereal meglio le proprie capacità operative, facendo si che venissero pienamente raggiunti tutti gli obiettivi prefissati dalmandato e decretando un successo tanto meritato quanto lusinghiero dal quale traggono rafforzato prestigio l’intera na-zione e le sue Forze Armate.Kabul (Afghanistan), 28 dicembre 2001 – 9 maggio 2002

D.P.R. 28 maggio 2003

CORNACCHIONE GiorgioBrigadier Generale (EI)Autorità nazionale di vertice in teatro nell’ambito dell’operazione “Stabilise” di Interfet condotta a Timor Est, operavacon assoluta perizia, altissima professionalità e elevatissima capacità organizzativa risolvendo in ogni circostanza, conconsapevole coraggio grande lungimiranza equilibrio e diplomazia le molteplici e diversificate difficoltà insorte nel cor-so della missione. In particolare, colpito dalla “febbre di dengue” disponeva l’allontanamento dal teatro degli altri milita-ri affetti dalla stessa malattia per gli elevatissimi rischi personali connessi con una eventuale nuova infezione e nonostan-te fosse fisicamente debilitato, continuava a svolgere in modo ineccepibile la sua delicata funzione, riuscendo con fer-mezza, determinazione e “abilità diplomatica”, a risolvere positivamente situazioni di tensione e di pericolo che vedeva-no coinvolti i reparti nazionali esponendosi in prima persona, consapevole dei rischi che potevano manifestarsi. Figura dispicco per le preclare qualità intellettuali e morali esercitava una autorevole azione di comando connotata, in tutto il pe-riodo, da comprovata perizia, senso di responsabilità e valore. Dili (Timor Est), 23 settembre 1999 – 17 febbraio 2000.

D.P.R. 28 maggio 2003

FAZZINA CarloGenerale di Brigata (CC)Comandante del Contingente Italiano e Vice Comandante della missione Temporary International Presence in Hebron(Tiph II) operante in Cisgiordania, con spiccata professionalità, elevato senso del dovere e non comuni capacità organiz-zative, si impegnava, con coraggio e senza risparmio di energie, per il conseguimento della pace in territori caratterizzatida elevato rischio per la protratta e cruenta conflittualità. L’impegno profuso, con grande perizia e responsabilità, consen-tiva di realizzare l’efficace coordinamento delle attività della missione con le autorità palestinesi ed israeliane, contri-buendo al pieno successo dell’operazione militare che riscuoteva l’unanime plauso degli organismi di sicurezza esteri,esaltando il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale.Hebron (Cisgiordania), 20 luglio 2000 – 20 luglio 2001.

D.P.R. 28 maggio 2003

Page 66: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

64

PORTOLANO LucianoColonnello (EI)Comandante di Battaglione presso il 18° Reggimento Bersaglieri della Brigata Multinazionale Ovest partecipante in Ko-sovo all’operazione “Joint Guardian”, dedicava le migliori energie per assicurare in ogni circostanza il completo assolvi-mento del compito. In particolare, in un contesto caratterizzato da persistenti conflittualità tra milizie contrapposte, du-rante una programmata attività di controllo dell’area di Klina, veniva coinvolto con il proprio veicolo blindato nell’e-splosione di una mina anticarro, collocata sulla rotabile. Con consapevole coraggio, mantenendo il perfetto controllo di sé nonostante fosse seriamente ferito e dimostrando luci-dità e fermezza, impartiva chiari ordini tesi ad esaltare la capacità di reazione dell’unità. Indirizzava poi efficacemente ilfuoco delle sue armi contro i responsabili dell’atto, ancora presenti sul posto, costringendoli alla fuga ed evitando danniagli uomini alle sue dipendenze. Limpida figura di uomo e comandante che, con la sua instancabile e preziosa opera econ il suo esempio, ha sempre ottenuto la più completa stima dai rappresentanti dei contingenti stranieri ed ha contribui-to fortemente all’elevazione dell’immagine dell’Italia in ambito internazionale.La sua lineare e lungimirante azione di comando, espressa con continuità durante tutto il periodo considerato, ha eviden-ziato in maniera inequivocabile, un profilo professionale di spicco fornendo, così, sicure prove di perizia, di senso di re-sponsabilità e di valore.Pec, (Kosovo) 20 maggio – 07 settembre 1999

D.P.R. 28 maggio 2003

ACCARDI GiacomoCapitano di Vascello (MM)Comandante di Nave Etna, inserito nel Gruppo Aeronavale impegnato nell’operazione “Enduring Freedom” nel marArabico, disposta per combattere il terrorismo internazionale e di matrice islamica ha evidenziato nei quattro mesi dimissione brillanti capacità di comando affrontando situazioni operative anche di particolare ed imprevedibile difficoltà,operando sempre con determinazione, dedizione, elevata professionalità. Ha assicurato con efficacia e determinazione ilnecessario supporto logistico all’intero Gruppo Navale in acque lontane dalla Patria ed in un ambiente potenzialmentemolto ostile. La sua figura di comandante è risultata un sicuro punto fermo per l’equipaggio dell’unità navale e ha costi-tuito un esempio da seguire. Ha contribuito a rafforzare il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello interna-zionale.Oceano Indiano, novembre 2001 – marzo 2002

D.P.R. 28 maggio 2003

COPPOLA SalvatoreCapitano di Vascello (MM)Comandante di Nave Garibaldi, inserito nel gruppo aeronavale impegnato nell’operazione “Endurig Freedom” nel marArabico, disposta per combattere il terrorismo internazionale e di matrice islamica. Ha evidenziato nei quattro mesi dimissione brillanti capacità di comando affrontando situazioni operative anche di particolare ed imprevedibile difficoltà,operando sempre con determinazione, dedizione, elevata professionalità, altissimo equilibrio e senso di responsabilità.Ha condotto con efficacia e determinazione le operazioni aeree ed il controllo del traffico marittimo in un ambiente infi-do e potenzialmente molto ostile, pianificando nei minimi dettagli le attività da condurre. La sua figura di comandante èrisultata un sicuro punto fermo per l’equipaggio dell’unità navale e ha costituito un esempio da imitare. Ha contribuito arafforzare il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale.Oceano Indiano, novembre 2001 – marzo 2002

D.P.R. 28 maggio 2003

Page 67: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

65

Classe di Cavaliere

MARZANO DonatoCapitano di Vascello (MM)Comandante di Nave Durand de la Penne e del Gruppo Aeronavale impegnato nell’operazione “Enduring Freedom” nelmar Arabico, disposta per combattere il terrorismo internazionale e di matrice islamica. Ha evidenziato nei quattro mesidi missione brillanti capacità di comando affrontando situazioni operative anche di particolare ed imprevedibile diffi-coltà, operando sempre con determinazione, dedizione, elevata professionalità altissimo equilibrio e senso di responsabi-lità. Ha condotto con efficacia e determinazione il controllo del traffico marittimo in un ambiente infido e potenzialmen-te molto ostile, pianificando nei minimi dettagli le attività da condurre a bordo dei mercantili in transito nell’area. La suafigura di comandante è risultata un sicuro punto fermo per l’equipaggio dell’unità navale e ha costituito un esempio daimitare. Ha contribuito a rafforzare il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale.Oceano Indiano, febbraio 2002 – giugno 2002

D.P.R. 28 maggio 2003

COLAGRANDE AurelioColonnello (AM)Ufficiale superiore pilota, Comandante di Gruppo, guidava complesse formazioni di velivoli, impegnate in missioni dibombardamento nell’ambito dell’operazione NATO “Allied Force”. A bordo del suo caccia AMX, velivolo per la primavolta impiegato in operazioni, conduceva con estrema tenacia le missioni assegnate, guidando i suoi gregari con lucidadeterminazione e grande ardimento, portando a conclusione numerose missioni di attacco, in presenza di costante minac-cia contraerea ed effettivo fuoco di contrasto nemico. Con il suo agire ha infuso coraggio e determinazione ai suoi piloti,contribuendo così efficacemente al buon esito delle operazioni in teatro. Esemplare figura di eccezionale comandante digruppo e di formazioni in volo, nonché di capace e coraggioso pilota.Cieli del Kosovo, 15 aprile 1999 – 2 giugno 1999

D.P.R. 28 maggio 2003

SAMPAOLI SandroColonnello (AM)Ufficiale superiore navigatore, membro di equipaggio di velivolo Tornado, partecipava ad un elevato numero di missionibelliche, volte alla soppressione delle difese contraeree nemiche, nell’ambito dell’operazione NATO “Allied Force”. Inpresenza di costante minaccia contraerea ed effettivo fuoco di contrasto nemico, dopo aver assistito il suo pilota nel co-mando delle formazioni in volo, assumeva, come previsto dai suoi compiti, il controllo tattico delle missioni nella delica-tissima fase di attacco finale e dirigeva l’azione congiunta dei sistemi d’arma con estrema perizia ed efficacia.Veterano di missioni svolte in precedenti operazioni, offriva un costante e valido esempio di abnegazione, determinazio-ne, coraggio e valore, contribuendo efficacemente con il suo agire alla sicurezza delle numerose formazioni impegnate inteatro e al felice compimento delle missioni senza alcuna perdita.Cieli del Kosovo, 28 marzo 1999 – 9 giugno 1999

D.P.R. 28 maggio 2003

PIACENTINI FulvioColonnello (CC)Comandante del Contingente Italiano e Vice Comandante della missione “Temporary International Presence in Hebron(TIPH II) operante in Cisgiordania, con spiccata professionalità, elevato senso del dovere e non comuni capacità orga-nizzative, si impegnava, con coraggio e senza risparmio di energie, per il conseguimento della pace in territori caratteriz-zati da elevato rischio per la protratta e cruenta conflittualità. L’impegno profuso, con grande perizia e responsabilità,consentiva di realizzare l’efficace coordinamento delle attività della missione con le autorità palestinesi ed israeliane,contribuendo al pieno successo dell’operazione militare che riscuoteva l’unanime plauso degli organismi di sicurezzaesteri, esaltando il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale.Hebron (Cisgiordania), 20 luglio 2001 – 20 luglio 2002

D.P.R. 28 maggio 2003

Page 68: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

66

GALBIATI Alan PetrusCapo 2^ Classe (MM)Capo squadra Incursore imbarcato su nave Garibaldi durante l’operazione “Enduring Freedom” nel periodo 18 novem-bre 2001 – 18 marzo 2002, si distingueva particolarmente durante l’attività di boarding nel mare Arabico settentrionale,conducendo in un ambiente potenzialmente molto ostile gli uomini a lui assegnati con perizia, sicurezza e decisione, co-stituendo punto di riferimento ed esempio da seguire.Nell’ambito di attività congiunta con reparti similari USA, rappresentava egregiamente il raggruppamento subacqueo edincursori e la Marina Militare tutta, guadagnandosi rispetto, stima e ammirazione.Afghanistan, novembre 2001 – marzo 2002

D.P.R. 28 maggio 2003

VERI Rinaldo Contrammiraglio (MM) Comandante del Gruppo Navale della Forza Marittima Europea e della Task Force 150 nell’operazione Enduring Free-dom, ha dato prova di eminenti qualità professionali e di leadership, elevata perizia, senso di responsabilità e valore.Ha portato a termine le difficili missioni assegnate alla sua Forza nell’ambito della guerra globale al terrorismo con risul-tati operativi notevoli, grazie ad un approccio innovativo e deciso per ciascun compito affidatogli.I risultati conseguiti con la brillante azione di comando hanno conferito elevata visibilità e prestigio al ruolo della nazio-ne, della Marina Militare e delle altre marine che esprimono l’Euromarfor.Oceano Indiano, 19 gennaio – 7 giugno 2003

D.P.R. 26 maggio 2004

MAULONI Valter Generale di Brigata Aerea (AM)Ufficiale Generale Comandante la 46^ Brigata Aerea di Pisa, Reparto costantemente impegnato nelle operazioni di sup-porto alla Task Force “Nibbio” operante nel teatro afghano, guidava con professionalità ed elevate capacità organizzativela pianificazione diretta delle missioni di trasporto aereo svolte sugli aeroporti di Khwost e Bagram, situati in territorioostile e soggetti a minaccia.In fase di esecuzione partecipava in prima persona, con lucida determinazione, a diverse missioni operative in qualità dicomandante di velivolo, operando con perizia e alto senso del dovere e offrendo un encomiabile esempio che infondeva,negli equipaggi impegnati, coraggio e spirito di emulazione.Il suo operato contribuiva notevolmente alla buona riuscita della delicata operazione di rientro del contingente dell’Eser-cito, ottenendo il plauso delle autorità nazionali ed internazionali e dando, così, lustro e prestigio alla Forza Armata e allaNazione.Cieli dell’Afghanistan, 18 agosto – 15 settembre 2003

D.P.R. 26 maggio 2004

ROMANO GiorgioColonnello (AM)Ufficiale superiore pilota, Comandante il 13° Gruppo Cacciabombardieri, guidava con lucidità e determinazione il Re-parto impegnato nell’operazione NATO “Allied Force”, caratterizzata da missioni di bombardamento di obiettivi milita-ri, in un teatro con elevata ed attiva minaccia contraerea.Partecipava in prima persona a numerose missioni belliche in qualità di capo-formazione, in ogni condizione di tempo eluce, guidando sempre i suoi gregari con coraggio e altissima perizia aviatoria, offrendo un chiaro ed efficace esempio.Esemplare figura di comandante di Gruppo e valido pilota, forniva un contributo determinante per il successo delle mis-sioni assegnate, dando, in tal modo, lustro e prestigio all’Aeronautica Militare e alla Nazione.Cieli del Kosovo, 3 maggio – 10 giugno 1999

D.P.R. 26 maggio 2004

Page 69: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

67

Classe di Cavaliere

BIANCHI Leonardo Capitano di Fregata (MM)

Comandante di Nave Euro nell’operazione Enduring Freedom contro il terrorismo internazionale, ha affrontato con spi-rito innovativo situazioni operative difficili e rischiose per il controllo del traffico marittimo in ambiente infido e poten-zialmente ostile, dimostrando perizia e valore non comune.Comandante di alto prestigio, riferimento sicuro ed esempio trainante di dedizione, capacità ed impegno per il suo equi-paggio.Oceano Indiano, 18 luglio – 12 ottobre 2002

D.P.R. 26 maggio 2004

DE CAROLIS AurelioCapitano di Fregata (MM)Ufficiale di Stato Maggiore, impegnato in più periodi in Mar Arabico e Corno d’Africa, quale Capo Ufficio Operazionidel Comando Complesso Imbarcato, è stato successivamente comandante di Nave Espero nell’operazione EnduringFreedom contro il terrorismo internazionale, affrontando con decisione, perizia e valore situazioni operative difficili e ri-schiose per il controllo del traffico marittimo in ambiente infido e potenzialmente ostile.Comandante di alto prestigio, riferimento sicuro ed esempio trainante di capacità, dedizione ed impegno per il suo equi-paggio.Oceano Indiano, 16 ottobre 2003 – 15 febbraio 2004

D.P.R. 26 maggio 2004

GOMMA GiorgioCapitano di Fregata (MM)Comandante di Nave Maestrale nell’operazione Enduring Freedom contro il terrorismo internazionale, ha evidenziatodecisione, perizia e valore nell’affrontare situazioni operative difficili e rischiose per il controllo del traffico marittimo inambiente infido e potenzialmente ostile. Comandante di alto prestigio, riferimento sicuro ed esempio trainante di dedi-zione, capacità ed impegno per il suo equipaggio.Oceano Indiano, 25 febbraio – 17 giugno 2002

D.P.R. 26 maggio 2004

FRASSINETTO AntonioMaggiore (CC)Ufficiale superiore dell’Arma dei Carabinieri, evidenziava significative capacità quale Capo della Polizia Militare italia-na nell’operazione “Enduring Freedom” in Afghanistan. In un contesto ambientale caratterizzato da vuoto istituzionaleed altissimo rischio, operava con slancio ed intima convinzione per favorire il graduale ritorno a normali condizioni divita della popolazione, nei cui confronti assumeva un atteggiamento sempre improntato ad estrema umanità, fermezza edequilibrio. L’impegno profuso, lo spirito di abnegazione, la grande perizia e la professionalità, costantemente testimoniaticontribuivano in modo decisivo al perseguimento degli scopi della missione, esaltando il prestigio dell’Italia e delle sueForze Armate a livello internazionale.Afghanistan, 19 febbraio – 26 giugno 2003

D.P.R. 26 maggio 2004

MACERA MASCITELLI GiorgioMaresciallo Ordinario (CC)Comandante di Squadra Carabinieri di Polizia Militare, nell’ambito della missione “Enduring Freedom” in Afghanistan,impegnava ogni personale risorsa nell’assolvimento del compito assegnato, in un contesto ambientale caratterizzato davuoto istituzionale ed elevatissimo rischio, proveniente da sommerse sacche di ostilità. Lo spirito di abnegazione, il con-sapevole sprezzo del pericolo e la straordinaria professionalità, costantemente testimoniati contribuivano in maniera de-cisiva al perseguimento degli scopi della rischiosa missione, esaltando il prestigio dell’Italia, delle Forze Armate e del-l’Arma dei Carabinieri.Afghanistan, 13 marzo – 28 maggio 2003

D.P.R. 26 maggio 2004

Page 70: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

68

ZOLLO FilippoMaresciallo Ordinario (CC)Comandante di Squadra Carabinieri di Polizia Militare, nell’ambito della missione “Enduring Freedom” in Afghanistan,impegnava ogni personale risorsa nell’assolvimento del compito assegnato, in un contesto ambientale caratterizzato davuoto istituzionale ed elevatissimo rischio, proveniente da sommerse sacche di ostilità. Lo spirito di abnegazione, il con-sapevole sprezzo del pericolo e la straordinaria professionalità, costantemente testimoniati contribuivano in maniera de-cisiva al perseguimento degli scopi della rischiosa missione, esaltando il prestigio dell’Italia, delle Forze Armate e del-l’Arma dei Carabinieri.Afghanistan, 26 febbraio – 10 giugno 2003

D.P.R. 26 maggio 2004

ALEXITCH VladimiroGenerale di Divisione (EI)Comandante del Contingente Nazionale in Iraq nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”, operava con altissimaprofessionalità, elevatissima capacità organizzativa e consapevole coraggio, imponendosi con l’esempio su tutti i dipen-denti e infondendo in loro fiducia e sicurezza con ferma e coerente azione di comando.Bassora (Iraq), 18 luglio 2004 – 20 dicembre 2004

D.P.R. 30 maggio 2005

SPAGNUOLO Francesco PaoloGenerale di Divisione (EI)Comandante del Contingente Nazionale in Iraq nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”, operava con altissimaprofessionalità, elevatissima capacità organizzativa e consapevole coraggio, imponendosi con l’esempio su tutti i dipen-denti ed infondendo in loro fiducia e sicurezza con ferma e coerente azione di comando.Bassora (Iraq), 11 marzo 2004 –17 luglio 2004

D.P.R. 30 maggio 2005

DALZINI CorradoGenerale di Brigata (EI)Comandante della “Joint Task Force Iraq”, impegnata nell’operazione “Antica Babilonia”, operava con altissima profes-sionalità, con consapevole coraggio ed elevatissima capacità organizzativa, trasmettendo a tutti i dipendenti gli alti valorimorali connessi con la delicata operazione ed infondendo in essi fiducia e sicurezza.La sua limpida e coerente azione di comando ha consentito il raggiungimento di tutti gli obiettivi assegnati alla missione,decretandone il successo nonostante la crescente situazione di pericolo.An Nassiriya (Iraq), 24 maggio 2004 – 05 settembre 2004

D.P.R. 30 maggio 2005

SAMBO Pier LuigiContrammiraglio (MM)Ufficiale superiore Comandante del Battaglione San Marco nel Contingente Italiano della Forza Multinazionale di Pacein Libano, per diciotto mesi esercitava l’incarico in situazioni operative di particolare difficoltà, con instancabile dedizio-ne ed elevate capacità militari. Sicuro riferimento ed esempio trainante per tutto il personale del Battaglione, dimostrava in ogni circostanza equilibrio,sicurezza, grande carisma, coraggio e rara perizia, accrescendo il prestigio del reparto e della Forza Armata nel contestomultinazionale.Libano, 26 settembre 1982 - 19 febbraio 1984.

D.P.R. 30 maggio 2005

Page 71: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

69

Classe di Cavaliere

LOMBARDI AristideBrigadier Generale (AM)Medical Advisor del Comandante del Contingente nazionale e coordinatore delle attività sanitarie nella missione AnticaBabilonia riusciva, grazie alla sua elevata capacità di comando ed organizzativa, ad allestire in poco tempo le indispensa-bili strutture sanitarie, conferendo ad esse uno spiccato livello di operatività e funzionalità.Iraq, 27 giugno 2003 – 30 agosto 2003.

D.P.R. 30 maggio 2005

BERTO Claudio StefanoColonnello (EI)Comandante della Task Force “Nibbio 1”, impegnata in Afghanistan nel contesto dell’operazione “Enduring Freedoom”operava con tenacia, volontà, elevatissima professionalità, fervido impegno e non comune spirito di sacrificio.Ufficiale carismatico e generoso, dirigeva tutte le attività con determinazione, professionalità e rara competenza, conse-guendo risultati di spiccata valenza operativa riconosciuti in ambito sia nazionale sia internazionale.Khost (Afghanistan), 13 febbraio 2003 – 15 giugno 2003

D.P.R. 30 maggio 2005

D’APUZZO Federico Giovanni MicheleColonnello (EI)Comandante della Task Force “Nibbio 2”, impegnata in Afghanistan nel contesto dell’operazione “Enduring Freedoom”operava con tenacia, volontà, elevatissima professionalità, fervido impegno e non comune spirito di sacrificio.Ufficiale carismatico e generoso, dirigeva tutte le attività con determinazione, professionalità e rara competenza, conse-guendo risultati di spiccata valenza operativa riconosciuti in ambito sia nazionale sia internazionale. Khost (Afghanistan), 16 giugno 2003 – 15 settembre 2003

D.P.R. 30 maggio 2005

CANARUTTO SilvanoCapitano di Vascello (MM)

Comandante di unità impegnata in prolungata missione nel Mar Arabico nell’ambito dell’operazione multinazionale“Iraq Freedom” ha assolto con rara perizia, coraggio, determinazione e grande equilibrio i compiti derivanti dalle attivitàdi contrasto al terrorismo internazionale nel golfo persico.Con opera concreta, pragmatica ed efficace, unita ad elevate capacità di mediazione e dialogo, ha saputo creare le mi-gliori condizioni in loco per il pieno successo della complessa missione affidata all’unità.Mar Arabico, 24 giugno 2003 - 6 ottobre 2003

D.P.R. 30 maggio 2005

CONFESSORE ClaudioCapitano di Vascello (MM)Ufficiale Comandante del Battaglione e del Reggimento San Marco e Capo di Stato Maggiore della Forza da Sbarcodella Marina Militare, impiegato in numerose operazioni “fuori area” (“Alba” – “evacuazione connazionali Durazzo” –“Joint Guardian” – “Alba 2” – “Antica Babilonia”) dimostrava costantemente coraggio, determinazione ed elevatissimacapacità organizzativa.Comandante di grande carisma ed esempio trainante per il personale della Forza da Sbarco, si distingueva per senso diresponsabilità e perizia nella condotta delle operazioni militari, sia nelle situazioni di maggior rischio e pericolo che intutte le attività umanitarie e politico-militari connesse con le missioni affidategli, dando lustro e prestigio al suo repartoed alla Forza Armata.Balcani – Iraq, 1996 – 2003

D.P.R. 30 maggio 2005

Page 72: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

70

COMITINI SebastianoColonnello (CC)Ufficiale superiore dell’Arma dei Carabinieri, evidenziava eccezionali doti quale Comandante del distaccamento paraca-dutisti nell’ambito dell’operazione “Ibis 2”.Operava con instancabile slancio, grande perizia e responsabilità realizzando una efficace cornice di sicurezza, in settoriparticolarmente pericolosi, esponendosi a rischi personali nel corso dell’assolvimento dei delicati compiti affidatigli.Somalia, ottobre 1993 – gennaio 1994

D.P.R. 30 maggio 2005

NARDONE PaoloColonnello (CC)Ufficiale superiore dell’Arma dei Carabinieri, evidenziava eccezionali doti quale Comandante del Reggimento Multina-tional Specialized Unit in Iraq. Operava con instancabile slancio, intima convinzione, grande perizia e responsabilità, realizzando con straordinaria effi-cacia il necessario coordinamento tra le molteplici attività della missione. An Nasiriyah (Iraq), 18 novembre 2004 – 7 marzo 2005

D.P.R. 30 maggio 2005

VIANINI BrunoCapitano di Fregata (MM)Ufficiale incursore di Marina, Capo Cellula presso il Comando della Task Force Nibbio nell’operazione “Enduring Free-dom” in Khost (Afghanistan) partecipava ripetutamente ad operazioni e ricognizioni speciali su tutta l’area giurisdiziona-le del Contingente distinguendosi per professionalità, senso di responsabilità, perizia, coraggio ed abnegazione, dandolustro al corpo di appartenenza ed a tutto il Contingente italiano.Afghanistan, 19 febbraio 2003 - 12 giugno 2003

D.P.R. 30 maggio 2005

MACCARONI MarcoTenente di Vascello (MM)Comandante di Compagnia Fucilieri della Forza da Sbarco nella Joint Task Force “Dimonios” dell’operazione AnticaBabilonia, si prodigava con successo nella condotta delle operazioni militari, nonché in tutte le attività umanitarie con-nesse alla missione. Portava a termine con rara perizia tutti i compiti affidatigli, fronteggiando anche situazioni di alto rischio con sprezzo delpericolo e grande coraggio.Esempio trainante per il suo personale, contribuiva ad accrescere il prestigio del Reparto e della Forza Armata nel conte-sto multinazionale. Iraq, 19 ottobre 2003 - 19 febbraio 2004

D.P.R. 30 maggio 2005

SCIRUICCHIO AldoTenente di Vascello (MM)Comandante di Compagnia Fucilieri della Forza da Sbarco nell’operazione “Antica Babilonia”, dava prova di spiccatequalità militari, professionali e di carattere, dimostrando, in ogni circostanza coraggio ed altissimo senso di responsabilità.Sempre presente in tutte le azioni di maggior rilievo e rischio, guidava i propri uomini con perizia e determinazione, uni-te a grande equilibrio e buon senso, risultando un prezioso, prestigioso ed affidabile riferimento per i comandi nazionalie stranieri alle dipendenze dei quali ha operato. Iraq, 26 luglio 2003 - 7 novembre 2003

D.P.R. 30 maggio 2005

Page 73: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

71

Classe di Cavaliere

SCHIRINZI Adelmo LuigiCapo di Prima Classe (MM)Sottufficiale del Gruppo Operativo Subacquei del Comsubin, impiegato nell’operazione Enduring Freedom quale capo-squadra in unità internazionale per la bonifica di ordigni esplosivi, operava nell’area di Kandahar – in territorio afghanodichiarato ancora potenzialmente “ostile” – con ammirabile impegno e tenacia, evidenziando solerte ed efficace spiritodi iniziativa.In ragione di una brillante opera di interscambio e coordinamento sviluppata nell’ambito del reparto internazionale, con-seguiva pieno successo nella rischiosa missione affidatagli e dimostrava in ogni circostanza coraggio coniugato a raraperizia ed altissimo senso di responsabilità ed abnegazione.Afghanistan, 30 gennaio 2002 – 25 febbraio 2002

D.P.R. 30 maggio 2005

ZAPPATA LucianoAmmiraglio di Squadra (MM)Comandante della Seconda Divisione Navale impegnata nell’operazione Dinak/Allied Force operava nell’ambito di unacoalizione internazionale, evidenziando eccezionali capacità professionali, in condizioni operative particolarmente deli-cate ed impegnative, in acque insidiose. In un contesto operativo particolarmente sensibile svolgeva una funzione di comando efficacissima e pienamente rispon-dente alla delicata situazione. Ammiraglio di indiscusso valore, professionista esemplare che ha dato prova di elevatissi-me capacità, contribuendo in un difficile contesto operativo ad accrescere il lustro e il prestigio delle Forze Armate e del-la nazione.Mare Adriatico, 26 aprile – 20 giugno 1999

D.P.R. 20 ottobre 2006

STEFANINI EnzoGenerale di Divisione (EI)Comandante della Joint Task Force Iraq impegnata nell’operazione “Antica Babilonia”, assolveva la missione assegnatacon straordinaria determinazione e senso del dovere, grande razionalità e concretezza, in un contesto operativo difficilecaratterizzato da indeterminatezza della situazione. Si prodigava con grande spirito di sacrificio in numerose iniziative, evidenziando una eccezionale e lungimirante azionedi comando. Ufficiale Generale di indiscusso valore, professionista esemplare che ha dato prova di elevatissime capacità,contribuendo in un difficile contesto operativo ad accrescere il lustro e il prestigio delle Forze Armate e della nazione.Iraq, 6 settembre – 20 dicembre 2004.

D.P.R. 20 ottobre 2006

BORRINI Giovan BattistaGenerale di Brigata (EI)Comandante della “Joint Task Force Iraq”, impegnata nell’operazione “Antica Babilonia”, si distingueva per indiscussovalore, pregevoli qualità etico - militari ed elevatissima preparazione professionale. In un contesto operativo difficile, concepiva e portava brillantemente a termine, numerose e delicate missioni operative,evidenziando eccezionali doti di comando e straordinarie qualità morali e di carattere. Ufficiale Generale di indiscussovalore, professionista esemplare che ha dato prova di elevatissime capacità, contribuendo in un difficile contesto operati-vo ad accrescere il lustro e il prestigio delle Forze Armate e della nazione.Iraq, 21 dicembre 2004 – 20 aprile 2005

D.P.R. 20 ottobre 2006

Page 74: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

72

MARCHIO’ RiccardoGenerale di Brigata (EI)Rappresentante Militare della Autorità Nazionale e Comandante del Contingente Italiano in Afghanistan, assolveva l’im-pegnativo incarico con straordinaria determinazione e senso del dovere. In un contesto operativo difficile, concepiva e portava brillantemente a termine numerose e delicate missioni operative,evidenziando eccezionali doti di comando e straordinarie qualità morali e di carattere. Ufficiale Generale di indiscussovalore, professionista esemplare che ha dato prova di elevatissime capacità, contribuendo in un difficile contesto operati-vo ad accrescere il lustro e il prestigio delle Forze Armate e della nazione.Kabul (Afghanistan) maggio – settembre 2002

D.P.R. 20 ottobre 2006

CAPUTO SettimoGenerale di Brigata Aerea (AM)Comandante del 32° Stormo di Amendola, assolveva le funzioni di Responsabile dell’Unità Nazionale operativa AM-X,durante l’intervento della NATO in Kosovo, dimostrando eccezionale capacità di comando, grande lucidità ed equilibrio. Conduceva in prima persona molteplici missioni, sotto pesante minaccia del fuoco della contraerea nemica, guidandocostantemente i suoi gregari con perizia e determinazione. Ufficiale di indiscusso valore, professionista esemplare che hadato prova di elevatissime capacità, contribuendo in un difficile contesto operativo ad accrescere il lustro e il prestigiodelle Forze Armate e della nazione.Cieli del Kosovo 24 marzo – 10 giugno 1999

D.P.R. 20 ottobre 2006

TUZZOLINO MarcoTenente Colonnello (EI)Comandante del Contingente Nazionale denominato Task Force “Leone” nell’ambito dell’operazione “Nilo” in Sudan,assolveva l'impegnativo compito con altissima professionalità, senso di responsabilità e valore. In occasione di ricorrenti disordini sociali nell’area, svolgeva azione di comando efficacissima e lineare garantendo lecondizioni di sicurezza e funzionalità per le strutture ONU colà operanti. Ufficiale Superiore di indiscusso valore, pro-fessionista esemplare che ha dato prova di elevatissime capacità, contribuendo in un difficile contesto operativo ad ac-crescere il lustro e il prestigio delle Forze Armate e della nazione.Khartoum (Sudan) 18 giugno – 12 dicembre 2005

D.P.R. 20 ottobre 2006

PISTOLESE PietroGenerale di Corpo d’Armata (CC)Ufficiale Generale più volte impiegato nel teatro Medio-Orientale, operava con straordinaria professionalità ed eccezio-nale senso del dovere nell’ambito delle missioni Temporary International Presence UNO e DUE (TIPH I – TIPH II) inHebron e quale capo missione EU – Border Assistance in Rafah (Palestina), contribuendo in maniera determinante al ri-pristino dell’ordine e della pace in territori segnati da decenni di conflittualità. I brillanti risultati conseguiti hanno susci-tato unanime plauso e consenso da parte dei rappresentanti degli organismi internazionali presenti, esaltando il prestigiodell’Italia e delle sue Forze Armate nel mondo.Hebron (Cisgiordania), dicembre 1995 – gennaio 1996Hebron (Cisgiordania), gennaio 1997 – agosto 1997Rafah (Palestina), novembre 2005 – febbraio 2007

D.P.R. 8 giugno 2007

Page 75: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

73

Classe di Cavaliere

GRAZIANO ClaudioGenerale di Divisione (EI)Comandante del Contingente Nazionale a Kabul e della Brigata Multinazionale Kabul, impegnato nell’ambito della “In-ternational Security and Assistance Force” in Afghanistan, operava con elevatissima professionalità, incondizionato im-pegno ed altissimo senso del dovere in un difficile contesto ambientale ed operativo.La sua limpida ed efficace azione di comando ed i risultati di altissima valenza operativa conseguiti permettevano di rag-giungere completamente i molteplici e delicati compiti affidati alla grande unità alle sue dipendenze.Ufficiale Generale che, grazie al suo encomiabile operato ed ai brillanti risultati conseguiti, ha meritato il plauso dellacomunità internazionale, assicurando grande lustro all’Italia e alle sue Forze Armate.Kabul (Afghanistan), 20 luglio 2005 – 6 febbraio 2006

D.P.R. 8 giugno 2007

COSTANTINO PietroGenerale di Brigata (EI)Comandante del Contingente Nazionale e della Joint Task Force, impegnato nell’operazione “Antica Babilonia” in Iraq,operava con elevatissima professionalità, incondizionato impegno ed efficace concretezza in una situazione ambientaleed operativa caratterizzata da elevato rischio. Grazie ai risultati conseguiti e alla spiccata professionalità dimostrata nelle attività di contrasto al terrorismo e nell’azio-ne di supporto agli aiuti umanitari, riscuoteva il pieno consenso e considerazione da parte della autorità e dei rappresen-tanti civili e religiosi della popolazione locale. Ufficiale Generale che, grazie ad una brillante ed incisiva azione di comando, ha dato grande lustro all’Italia e alle sueForze Armate.An Nasiriyah (Iraq), 21 aprile – 6 settembre 2005

D.P.R. 8 giugno 2007

ERRICO DaniloGenerale di Brigata (EI)Comandante del Contingente Nazionale in Herat e Comandante Regionale Ovest, operava con instancabile tenacia, fer-rea determinazione ed eccezionale chiarezza di obiettivi e di metodo, in un contesto contrassegnato da grandi difficoltàambientali e operative. Grazie alla sua capacità di comando, alla spiccata iniziativa e alla elevata competenza professio-nale, riscuoteva pieno consenso e considerazione da parte delle autorità e dei rappresentanti civili e religiosi della popo-lazione locale.Ufficiale Generale che, grazie ad una brillante ed incisiva azione di comando, ha dato grande lustro all’Italia e alle sueForze Armate».Herat (Afghanistan), 11 febbraio - 15 ottobre 2006

D.P.R. 8 giugno 2007

SANTANGELO GiuseppeGenerale di Brigata (EI)Primo Comandante del Contingente Nazionale in Herat e “Coordinatore dell’Area Regionale Ovest dell’Afghanistan”nell’ambito della International Security and Assistance Force, operava con indiscussa professionalità ed elevatissima ca-pacità organizzativa in un contesto caratterizzato da difficile situazione socio-politica e da forti tensioni etnico-tribali. I brillanti risultati conseguiti e l’efficacia del suo operato venivano unanimemente riconosciuti dalle autorità e dai rappre-sentanti civili e religiosi della popolazione locale. Ufficiale Generale che, grazie ad una brillante ed incisiva azione di comando, ha dato grande lustro all’Italia e alle sueForze Armate. Herat (Afghanistan), 27 aprile – 22 agosto 2005

D.P.R. 8 giugno 2007

Page 76: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

74

DE PASCALE CarmineGenerale di Brigata (EI)Comandante della “Joint Task Force”, impegnato nell’operazione “Antica Babilonia” in Iraq, guidava le Unità dipenden-ti con altissima professionalità, elevatissima capacità organizzativa e consapevole coraggio, assolvendo brillantemente,tra l’altro, le complesse e delicate attività connesse al disimpegno del Contingente Nazionale dalla provincia di Dhi Qar.Grazie ai risultati di spiccata valenza conseguiti riceveva unanimi riconoscimenti nel contesto multinazionale. Ufficiale Generale che, grazie ad una brillante ed incisiva azione di comando, ha dato grande lustro all’Italia e alle sueForze Armate.An Nasiriyah (IRAQ), 15 giugno – 02 dicembre 2006

D.P.R. 8 giugno 2007

RANUCCI RobertoGenerale di Brigata (EI)Comandante del Contingente Nazionale e della Joint Task Force, impegnato nell’operazione “Antica Babilonia” in Iraq,operava con elevatissima professionalità, incondizionato impegno ed efficace concretezza in una situazione ambientaleed operativa caratterizzata da elevato rischio. Grazie ai risultati conseguiti e alla spiccata professionalità dimostrata nelle attività di contrasto al terrorismo e nell’azio-ne di supporto agli aiuti umanitari, riscuoteva il pieno consenso e considerazione da parte della autorità e dei rappresen-tanti civili e religiosi della popolazione locale. Ufficiale Generale che, grazie ad una brillante ed incisiva azione di comando, ha dato grande lustro all’Italia e alle sueForze Armate.An Nasiriyah (Iraq), 7 settembre 2005 – 25 gennaio 2006

D.P.R. 8 giugno 2007

TRUGLIO GiovanniColonnello (CC)Ufficiale Superiore impiegato in molteplici teatri operativi, evidenziava eccezionali qualità di Comandante, offrendo uncontributo professionale di elevato contenuto. Con la sua azione incisiva e determinata, caratterizzata da encomiabile coraggio, tenace abnegazione e straordinaria peri-zia, suscitava l’unanime plauso ed il consenso degli organismi internazionali e locali con i quali ha operato, esaltando ilprestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate nel mondo.Mogadiscio (Somalia), Durazzo (Albania), Sarajevo (Bosnia), Tallil (Iraq), marzo 1993- febbraio 2007

D.P.R. 8 giugno 2007

STINGO VittorioCapitano (CC)Ufficiale impiegato in molteplici teatri operativi, evidenziava eccezionali capacità organizzative e di comando, offrendoun contributo di elevatissimo contenuto professionale per il perseguimento degli obiettivi prefissati. Si distingueva inmissioni condotte in zone altamente ostili, conseguendo brillanti risultati che suscitavano l’unanime plauso ed il consen-so degli organismi internazionali e locali con i quali ha operato, esaltando il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armatenel mondo.Sarajevo (BOSNIA), Pec (KOSOVO), Kabul e Kwost (AFGHANISTAN), Tallil (IRAQ), aprile 2000 - luglio 2006

D.P.R. 8 giugno 2007

Page 77: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

75

Classe di Cavaliere

MACOR FaustoGenerale di Divisione (EI)Comandante della Regione Ovest e del Contingente Nazionale in Herat, nell’ambito dell’operazione “International Se-curity Assistance Force” in Afghanistan, guidava con valore, perizia ed altissimo senso di responsabilità le unità poste al-le sue dipendenze, in un contesto caratterizzato da rischi e condizioni operative estremamente difficili. Grazie alla sua in-cisiva, determinata e lungimirante azione di comando, improntata all’equilibrio anche nelle circostanze più critiche, co-glieva gli aspetti fondamentali della complessa e rischiosa realtà locale, in cui forte e minacciosa era la presenza di ele-menti ostili.La sua elevatissima professionalità e la spiccata leadership hanno contribuito significativamente ad elevare l’immagineed il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate in un teatro operativo ad alta visibilità internazionale.Herat (Afghanistan), luglio 2007 - marzo 2008

D.P.R. 3 ottobre 2008

FOLTZER EmilioContrammiraglio (MM)Comandante del Gruppo Navale Italiano e della “Task Force 152” nell’ambito dell’operazione “Enduring Freedom” nelGolfo Persico, nonché della “Task Force 620” nell’ambito dell’operazione “Mimosa” nelle acque del Libano, evidenzia-va sempre grandissima determinazione, altissima professionalità, eccezionale equilibrio ed umanità. Grazie alle acute ca-pacità di giudizio, alle brillanti doti di pianificazione e di organizzazione, conseguiva significativi e rilevanti risultati,operando nel contesto di articolati assetti internazionali. Ammiraglio di elevatissimo spessore professionale ed umano, ha rappresentato brillantemente il Paese accrescendo ilprestigio delle Forze Armate e l’immagine dell’Italia in ambito internazionale.Libano, 19 luglio 2006 – 2 agosto 2006Operazione Enduring Freedom, 24 settembre 2006 – 3 dicembre 2006

D.P.R. 3 ottobre 2008

de FONZO Alfredo MassimoColonnello (EI)Comandante del Contingente Nazionale a Kabul nell’ambito dell’operazione “International Security Assistance Force”in Afghanistan, gestiva con perizia ed altissimo senso di responsabilità complesse e delicate attività operative in un con-testo caratterizzato da difficili condizioni operative ed elevato rischio.Grazie a brillanti iniziative nel settore della cooperazione civile-militare ed alla attività posta in essere per il controllo delterritorio, riusciva a realizzare proficui rapporti di stima e collaborazione con le autorità e la popolazione di aree partico-larmente delicate, contribuendo in maniera determinante al processo di stabilizzazione.Ufficiale superiore che, con coraggio, spiccata iniziativa ed altissima professionalità, ha operato efficacemente per il con-seguimento degli obiettivi della missione, elevando il prestigio ed il lustro della nazione e delle sue Forze Armate nelcontesto internazionale.Kabul (Afghanistan), agosto 2007 - gennaio 2008

D.P.R. 3 ottobre 2008

D’ANGELO ClaudioColonnello (CC)«Ufficiale superiore più volte impiegato nel teatro Medio-Orientale, operava con straordinaria professionalità ed eccezio-nale senso del dovere nell’ambito della missione “Antica Babilonia” in Iraq.In particolare, la sua opera si rivelava risolutiva in occasione di ripetuti scontri con pericolosi miliziani armati durante iquali evidenziava valore, perizia ed altissimo senso di responsabilità.Grazie alla sua azione di comando, al profondo spirito di abnegazione ed alla straordinaria determinazione, contribuivasignificativamente al perseguimento degli obiettivi dell’operazione, riscuotendo l’unanime plauso anche delle compo-nenti non nazionali cooperanti ed elevando il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale».An Nasiriyah (Iraq), 2004 –2005.

D.P.R. 3 ottobre 2008

Page 78: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

76

LOPS VincenzoGenerale di Corpo d’Armata (EI)Primo comandante della “Joint Task Force Iraq” impegnata nell’operazione “Antica Babilonia”, operava con altissimaprofessionalità, consapevole coraggio, ed elevatissima capacità organizzativa, trasmettendo a tutti i dipendenti gli alti va-lori morali connessi con la delicata operazione e infondendo in essi fiducia e sicurezza. In particolare, si prodigava espo-nendosi anche personalmente nonostante la conclamata situazione di pericolo, per consentire, in tempi ristrettissimi, ilraggiungimento della piena operatività della Forza, contribuendo al ripristino delle normali condizioni di vita e a riporta-re serenità nella popolazione residente nell’area assegnata al contingente nazionale.La sua limpida e coerente azione di comando, sempre aderente alle direttive ricevute, ha consentito di porre le premesseper il pieno conseguimento nel tempo di tutti gli obiettivi assegnati alla missione nazionale nel complesso Teatro irache-no rafforzando, in un contesto particolarmente difficile, il prestigio dell’intera nazione e delle sue Forze Armate.An Nasiriyah (Iraq) 20 giugno – 7 ottobre 2003

D.P.R. 24 luglio 2009

FANTINATI ManuelSottotenente di Vascello (MM)Comandante di Distaccamento Operativo di Forze Speciali Multinazionali impegnato in Afghanistan, confermava eleva-te doti di equilibrio, serenità e competenza professionale nel corso di episodi di elevato impegno operativo. In particolare incaricato di operare in un’area remota della provincia di Shindand conduceva e portava a termine unamissione elitrasportata in una delle zone più rischiose dell’area di responsabilità del contingente italiano, conseguendo ri-sultati di assoluto rilievo che portavano al sequestro di ingenti quantità di materiale bellico e alla consegna alla giustiziaafghana di elementi ostili.Pregevole figura di Ufficiale di elevatissimo spessore professionale di elette qualità umane e virtù militari che con il suocomportamento ha riscosso unanime apprezzamento, contribuendo ad accrescere l’onore della Marina Militare ed il pre-stigio delle Forze Armate italiane nel contesto della missione internazionale di ISAF in Afghanistan.Shindand (Afghanistan), 25 gennaio – 5 giugno 2008

D.P.R. 24 luglio 2009

RAME GabrieleTenente (AM)Ufficiale dei Fucilieri dell’Aria impiegato in Afghanistan con l’incarico di Vice Comandante di Compagnia per la sicu-rezza della base avanzata di Herat, dava costante prova di non comune capacità professionale, eccezionale senso del do-vere e di coraggio, in un ambiente caratterizzato dalla presenza di forze ostili particolarmente violente. Nel corso di unpattugliamento condotto nei pressi del centro abitato di Taryak l’unità al suo comando veniva attaccata e il mezzo sulquale si trovava veniva coinvolto nell’esplosione di un ordigno. Malgrado le ferite riportate riusciva a mantenere il co-mando della propria unità guidando la reazione all’attacco subito e coordinando i soccorsi ai propri feriti.Magnifica figura di Ufficiale che con il suo coraggio, altissimo senso di responsabilità e capacità professionali ha signifi-cativamente contribuito ad accrescere l’onore dell’Aeronautica Militare, il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armatenel contesto internazionale della missione ISAF in Afghanistan.Herat, 9 luglio 2008

D.P.R. 24 luglio 2009

Page 79: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

77

Classe di Cavaliere

SCOLARI MassimoLuogotenente (CC)Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, impiegato fin dal 1998 in quasi tutti i Teatri operativi che hanno visto la presen-za delle Forze Armate italiane, dava ripetuta testimonianza delle proprie elevate qualità personali e professionali in con-testi ambientali caratterizzati da elevatissimo rischio. In particolare nel corso dello schieramento della propria unità di Forze Speciali in Afghanistan partecipava ad una opera-zione elitrasportata nella provincia di Shindand, una delle zone più rischiose dell’area di responsabilità del contingenteitaliano, contribuendo al conseguimento di risultati di assoluto rilievo che portavano al sequestro di ingenti quantità dimateriale bellico e alla consegna alla giustizia afghana di elementi ostili.Pregevole figura di Sottufficiale di elevatissimo spessore professionale di elette qualità umane e virtù militari che con ilsuo comportamento ha riscosso unanime apprezzamento, contribuendo ad accrescere l’onore dell’arma dei Carabinieried il prestigio delle Forze Armate italiane nel contesto della missione internazionale ISAF in Afghanistan.Bosnia, Iraq e Afghanistan, 1° agosto 1998 – 3 settembre 2008

D.P.R. 24 luglio 2009

LUNETTA DavideSergente (EI)Comandante di Squadra di Plotone Ranger, impegnato nel distretto di Surobi in Afghanistan, confermava le sue doti per-sonali di elevata professionalità e di costante dedizione al servizio nel corso di episodi di particolare impegno operativoin un’area caratterizzata da elevato rischio per la presenza di elementi ostili. In particolare tali qualità ed il suo valore personale venivano evidenziati nel corso di scontri a fuoco che l’unità al suocomando sosteneva nei pressi dell’abitato di Qalleh-Ye Kallam consentendo il recupero di un militare ferito e nella valledi Uzbeen dove sventava il tentativo di aggiramento della propria posizione da parte di elementi avversari, costringendo-li alla fuga, con un efficace impiego delle armi in dotazione e favorendo l’immediato intervento medico a favore dei feri-ti della propria unità.Fulgido esempio di Sottufficiale in possesso di eccezionali virtù militari e morali, che con il suo comportamento ha con-tribuito ad accrescere l’immagine dell’Esercito ed il prestigio delle Forze Armate italiane nel contesto internazionale del-la missione ISAF in Afghanistan.Surobi (Afghanistan), 13 febbraio – 22 marzo 2008

D.P.R. 24 luglio 2009

CASTELLANO RosarioGenerale di Brigata (EI)Comandante della Regione Ovest e del Contingente Multinazionale in Herat, nell’ambito della missione “InternationalSecurity Assistance Force” (ISAF) in Afghanistan, operava con valore e perizia in situazioni di altissimo rischio e incondizioni ambientali estremamente difficili, durante una fase della missione caratterizzata da crescente pericolo e damarcata instabilità politica interna. Con la propria limpida e coerente azione di comando individuava sempre, anche nellecircostanze più critiche, soluzioni pertinenti e di straordinaria efficacia, riuscendo a mantenere con successo il controllodella situazione in tutta la sua vastissima area di responsabilità, nonostante l’esiguità delle forze disponibili e i continuiattacchi talebani.Di non comune carisma ed elevatissimo spessore umano, ha rappresentato brillantemente l’Italia, accrescendo il presti-gio delle sue Forze Armate e l’immagine dell’Esercito in ambito internazionale.Herat (Afghanistan), aprile - ottobre 2009

D.P.R. 2 agosto 2010

Page 80: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

78

GUMIERO GiovanniContrammiraglio (MM)Ufficiale Ammiraglio in possesso di qualità etico-militari e tecnico-professionali di primissimo ordine, ha assolto congrande efficienza l’incarico di Comandante dello Standing NATO Maritime Group 2 per l’operazione “Allied Provider eActive Endeavour” conseguendo risultati di prestigioso rilievo in un contesto operativo internazionale estremamentesensibile, in cui – per la prima volta – una forza NATO ha operato in contrasto alla pirateria ed a protezione del trafficodi aiuti umanitari nel Mar Rosso.Sotto il suo comando autorevole e lungimirante, le numerose unità navali italiane e straniere impegnate nell’attività dicontrasto alla rete del terrorismo internazionale ed alla pirateria, hanno dato prova di forte coesione ed eccezionale effi-cienza, contribuendo in modo decisivo alla protezione del naviglio mercantile dagli attacchi dei pirati al largo delle costesomale, ed assicurando una costante sorveglianza delle aree di interesse.Con i brillanti risultati ottenuti l’Ammiraglio Gumiero ha rappresentato in modo impeccabile l’Italia all’estero ed hacontribuito ad accrescere in maniera significativa il lustro delle Forze Armate e della Marina Militare italiana nel mondo.Mar Rosso, 4 luglio 2008 – 18 giugno 2009

D.P.R. 2 agosto 2010

CORMIO VitantonioGenerale di Brigata Aerea (AM)Comandante la 46ª Brigata Aerea, unità costantemente impegnata nelle operazioni di supporto a contingenti nazionali edinternazionali, in territorio ostile e soggetti a costante minaccia, ha messo in evidenza notevoli capacità organizzative edi pianificazione delle missioni di trasporto aereo ed ha partecipato in maniera diretta come capo equipaggio in diversemissioni. Grazie alla sua brillante azione di comando, caratterizzata da esemplare impegno, perizia e valore, ha contribuito in ma-niera significativa al buon esito delle operazioni “Leonte” in Libano e "International Security Assistance Force" in Af-ghanistan. Il suo efficace e incisivo operato, ha consentito alla brigata aerea di riscuotere incondizionato apprezzamento delle auto-rità nazionali ed internazionali, dando prestigio e grande lustro all'Italia, alle Forze Armate e all’Aeronautica Militare.Pisa, 26 ottobre 2006 – 27 maggio 2009

D.P.R. 2 agosto 2010

DE CINTI MauroLuogotenente (CC)Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, impiegato fin dal 1992 in quasi tutti i teatri operativi che hanno visto la parteci-pazione delle Forze Armate italiane, dava un contributo di elevatissimo livello professionale all’assolvimento dei compitiassegnati. ha partecipato, con molteplici incarichi e in più occasioni, alle missioni in Somalia, Albania, Kosovo, Bosnia,Afghanistan e Iraq, operando in contesti ambientali caratterizzati da elevatissimo rischio. Comandante del distaccamentoGIS nell’ambito dell’operazione Antica Babilonia in Iraq, garantiva un eccellente apporto all’attività informativa, ese-guendo, con coraggio e valore numerosi interventi ad alto rischio tra i quali la cattura di pericolosi elementi ostili. Lo spirito di abnegazione, il consapevole sprezzo del pericolo e la straordinaria professionalità, contribuivano ad esaltareil prestigio dell’Italia, delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri.Somalia, Albania, Bosnia, Kosovo, Afghanistan e Iraq, 21 dicembre 1992 – 14 agosto 2005

D.P.R. 2 agosto 2010

Page 81: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

79

Classe di Cavaliere

MARZULLO AntoninoLuogotenente (CC)Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, impiegato fin dal 2000 in quasi tutti i teatri operativi che hanno visto la parteci-pazione delle Forze Armate italiane, dava un contributo di elevatissimo livello professionale all’assolvimento dei compitiassegnati. Ha partecipato, con molteplici incarichi e in più occasioni, alle missioni in Bosnia, Iraq e Afghanistan, operan-do in contesti ambientali caratterizzati da elevatissimo rischio. Comandante del distaccamento GIS nell’ambito dell’ope-razione Antica Babilonia in IRAQ, conduceva numerosi servizi di sicurezza ad alto rischio, tra i quali operazioni di ricer-ca e cattura di elementi ostili nonché attività di contrasto alle frange particolarmente agguerrite che si opponevano al re-golare svolgimento delle consultazioni elettorali.Lo spirito di abnegazione, il consapevole sprezzo del pericolo e la straordinaria professionalità, contribuivano ad esaltareil prestigio dell’Italia, delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri.Bosnia, Kosovo, Afghanistan e Iraq, 8 marzo 2000 – 15 agosto 2008

D.P.R. 2 agosto 2010

SERRA Paolo DomenicoGenerale di Divisione (EI)Comandante della Regione Ovest e del Contingente Nazionale in Herat, nell’ambito della missione “International Secu-rity Assistance Force” (ISAF) in Afghanistan, in un contesto operativo caratterizzato da oggettivi rischi e da condizioniambientali estremamente disagiate, conduceva con valore, abnegazione, perizia e senso di responsabilità le unità dipen-denti. Con una incisiva, scrupolosa e lungimirante azione di comando sapeva cogliere gli aspetti prioritari della comples-sa e rischiosa realtà locale, pervenendo sempre a soluzioni di straordinaria efficacia. Ufficiale Generale in possesso di non comune autorevolezza ed autentico carisma, ha rappresentato in modo esemplarel’Italia e le sue Forze Armate nello scenario internazionale.Herat (Afghanistan), ottobre 2008 - aprile 2009

D.P.R. 18 ottobre 2011

BELLACICCO MarcelloGenerale di Brigata (EI)Comandante della Regione Ovest e del Contingente Nazionale in Herat, nell’ambito della missione “International Secu-rity Assistance Force” (ISAF) in Afghanistan, in una recrudescente situazione di pericolo, caratterizzata da oggettivi ri-schi e da condizioni ambientali estremamente disagiate, conduceva con valore, abnegazione, perizia ed alto senso di re-sponsabilità le unità dipendenti, facendone un complesso fortemente coeso e motivato. Con azione cristallina e coerenteindividuava sempre soluzioni pertinenti e di straordinaria efficacia, per la realizzazione degli obiettivi assegnati.Militare di elevatissimo spessore umano, ha rappresentato con prestigio la Nazione e le sue Forze Armate in un difficilecontesto internazionale.Herat (Afghanistan), ottobre 2010 – aprile 2011

D.P.R. 18 ottobre 2011

GABELLINI ClaudioGenerale di Brigata Aerea (AM)Comandante di Gruppo, nell’ambito dell’operazione nato “Allied Force” per la liberazione del Kosovo, operava primadalla base madre e successivamente nell’ambito dell’unità operativa tornado costituita sulla base di Gioia del Colle. Do-vendo operare in una situazione assai difficile e delicata, rispondeva con esemplare determinazione, conducendo forma-zioni di velivoli tornado impegnate in missioni di bombardamento di obiettivi militari, in un teatro connotato da costante,elevata ed attiva minaccia contraerea. Partecipava in prima persona a numerose missioni belliche in presenza di fuoco dicontrasto utilizzando, per la prima volta in forza armata, armamento di precisione ad elevata tecnologia in ogni condizio-ne di tempo e di luce. L’ufficiale Generale ha dato prova costante di consapevole coraggio, ponendosi in ogni frangentequale sicuro punto di riferimento per i suoi equipaggi e contribuendo efficacemente al felice esito di tutte le missioni.Esemplare figura di comandante di gruppo, nonché di capace e coraggioso pilota.Cieli di Serbia e Kosovo, 13 aprile – 9 giugno 1999

D.P.R. 18 ottobre 2011

Page 82: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

80

GIUSTI Loris EmanueleColonnello (AM)

Ufficiale superiore navigatore, membro di equipaggio di velivolo tornado, partecipava a numerose missioni belliche dibombardamento contro obiettivi militari, in un teatro con elevata ed attiva minaccia contraerea nell’ambito dell’operazioneNATO “Allied Force”. In presenza di effettivo fuoco di contrasto, dopo aver assistito il suo pilota nel comando delle forma-zioni di volo, dirigeva la delicatissima fase di attacco finale impiegando, per la prima volta, armamento di precisione ad ele-vata tecnologia dimostrando eccezionale perizia e capacità. Veterano di missioni svolte in precedenti operazioni, elaboravaprocedure e tattiche d’impiego per l’armamento di precisione offrendo un costante e valido esempio di abnegazione, deter-minazione, coraggio e valore, contribuendo efficacemente con il suo agire al felice compimento delle missioni. Cieli del Kosovo 13 Aprile – 9 Giugno 1999

D.P.R. 18 ottobre 2011

GALIUTO AntonioCapitano di Fregata (MM)

Comandante di unità navale impegnata nell’ambito dell’operazione “Atalanta” di contrasto alla pirateria nel Corno d’A-frica ed Oceano Indiano, operava con grandissima competenza e pragmatica concretezza contribuendo alla perfetta riu-scita della missione assegnata. Nel corso dell’operazione in parola, ha dimostrato una non comune audacia nella condot-ta dell’azione che ha portato alla liberazione dell’equipaggio di un dhow iraniano e alla cattura del gruppo di pirati se-questratori. Le medesime eccezionali qualità sono emerse anche nell’articolata gestione giuridico-amministrativa dellamissione, portata a termine con successo e conclusasi con la convalida dell’arresto dei pirati da parte dell’autorità giudi-ziaria nazionale. Esemplare figura di comandante che, in un contesto multinazionale di particolare impegno, ha dato pro-va di grande perizia marinaresca, sensibilità, abnegazione ed incisiva determinazione, contribuendo in modo significati-vo a dare lustro alla Marina Militare e alla Nazione.Corno d’Africa, Oceano Indiano, 29 luglio – 30 novembre 2010

D.P.R. 18 ottobre 2011

LORÉ Giuseppe MicheleLuogotenente (CC)

Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri impiegato, fin dal 1999, in più teatri operativi offriva in ogni circostanza uncontributo di elevatissimo contenuto professionale. Partecipava, con molteplici incarichi e in più occasioni, alle missioniin Bosnia, Kosovo, Iraq e Afghanistan, operando in contesti ambientali caratterizzati da elevatissimo rischio. Si distin-gueva, particolarmente, nell’attività svolta in Iraq, ove, in qualità di comandante di un distaccamento del GIS, disimpe-gnava numerosi servizi di sicurezza e protezione ad alto rischio, ricognizioni in profondità nel territorio iracheno, nonchéoperazioni di ricerca e cattura di elementi ostili particolarmente agguerriti. Lo spirito di abnegazione, il consapevole coraggio e la straordinaria professionalità, contribuivano ad esaltare il prestigiodell’Italia e delle Forze Armate. Bosnia, Kosovo, Iraq e Afghanistan, 15 febbraio 1999 – 8 luglio 2010

D.P.R. 18 ottobre 2011

MAZZONE CorradoLuogotenente (CC)

Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri impiegato fin dal 1996 in più teatri operativi offriva in ogni circostanza un con-tributo di elevatissimo contenuto professionale. Ha partecipato, con molteplici incarichi e in più occasioni, alle missioniin Albania, Bosnia, Kosovo, Iraq e Afghanistan, operando in contesti ambientali caratterizzati da elevatissimo rischio. Siè particolarmente distinto nell’attività svolta in Iraq ove, in qualità di comandante di plotone, procedeva all’individuazio-ne, alla bonifica e al recupero di un deposito clandestino di armi e munizioni da guerra. Nel corso dell’operazione, fattosegno a proditoria e violenta azione di fuoco garantiva, con prontezza e perizia professionale, un corridoio di sicurezzache consentiva il disimpegno del personale e dei mezzi impegnati nell’operazione. Con la sua attività ha significativamente contribuito ad esaltare il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate. Albania, Bosnia, Kosovo, Iraq e Afghanistan, 10 giugno 1996 – 13 dicembre 2009

D.P.R. 18 ottobre 2011

Page 83: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

81

Classe di Cavaliere

FOFFI Filippo MariaAmmiraglio di Divisione (MM)L’Ammiraglio Foffi, al comando di un complesso e variegato dispositivo aero-navale articolato su unità di dodici diversenazioni NATO nell’operazione “UNIFIED PROTECTOR” in Libia, ha operato con grande perizia e spiccato senso diresponsabilità, emergendo per le sue indiscusse capacità di direzione e coordinamento delle forze assegnate. Ha saputogestire situazioni di crisi con lucida determinazione ed indiscussa capacità di comando. In particolare l’evacuazione deinostri connazionali in Libia e’ stata eseguita con autorevolezza, competenza professionale e padronanza dello scenariooperativo. Contribuiva così in maniera determinante ad accrescere il prestigio delle Forze Armate e della Nazione.Acque del Mediterraneo (Libia), marzo – ottobre 2011

D.P.R. 29 ottobre 2012

MATTESI GualtieroContrammiraglio (MM)Ufficiale Ammiraglio dotato di altissima professionalità, ha guidato le Unità Navali poste alle sue dipendenze, nell’ambi-to dell’operazione “OCEAN SHIELD”, contro la pirateria, con magistrale perizia, ferma determinazione ed eccellentechiarezza di obiettivi e di metodo. Con la forza dell’esempio ha sostenuto i propri marinai nella condotta della difficileoperazione di contrasto agli assalti dei pirati verso le navi mercantili, assumendosi con consapevolezza rischi e responsa-bilità pervenendo, sempre, a soluzioni di straordinaria e tempestiva efficacia. Con il proprio operato ha rinnovato le migliori tradizioni della Marina Militare ed ha contribuito ad elevare il lustro delleForze Armate e della Nazione nello scenario internazionale.Acque del Golfo di Aden e dell’Oceano Indiano, giugno – dicembre 2011

D.P.R. 29 ottobre 2012

FACCIORUSSO MicheleTenente Colonnello (CC)Ufficiale Superiore dell’Arma dei Carabinieri impiegato, sin dal 2003, in quasi tutti i Teatri Operativi che hanno vistopartecipare le Forze Armate italiane per il mantenimento della pace, evidenziava eccezionali capacità organizzative, of-frendo un contributo professionale di alto contenuto costantemente apprezzato. In particolare, si distingueva per il valore,l’abnegazione, la perizia e l’alto senso di responsabilità dimostrati nell’ambito della “NATO Training Mission” in Iraq edAfghanistan, individuando soluzioni pertinenti e di straordinaria efficacia per la qualificazione delle milizie locali nelcontrasto al terrorismo e nell’affermazione della legalità. Con la sua lineare, intelligente e dinamica azione di comando, in contesti caratterizzati da elevato rischio e contraddistin-ti da intensa conflittualità, raggiungeva tutti gli obiettivi prefissati, accrescendo il prestigio dell’Italia e delle sue ForzeArmate.Afghanistan, Libano, Bosnia, Kosovo, Iraq, 27 ottobre 2003 – 20 dicembre 2011

D.P.R. 29 ottobre 2012

BIANCHI SimoneMaggiore (AM)Il Maggiore A.A.r.n.s. pil. Simone Bianchi, comandante di velivolo C130J in operazione di soccorso umanitario in Libia,esposto a continua minaccia di attacco terrestre in territorio ostile, incurante del rischio imminente per sé stesso e per il pro-prio equipaggio, con responsabile fermezza riusciva a prolungare la permanenza del velivolo sull’aeroporto di Tripoli al finedi consentire a numerosi civili, nazionali e stranieri, di giungere nottetempo ad imbarcarsi per essere portati in salvo. Brillante risultato operativo e umanitario che ha messo in evidenza altissima professionalità, lucida determinazione e pa-dronanza della situazione, rafforzando il prestigio dell’Aeronautica Militare e delle Forze Armate italiane.Tripoli (Libia), 23 febbraio 2011

D.P.R. 29 ottobre 2012

Page 84: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

82

MAZZINI LucaMaggiore (AM)Il Maggiore A.A.r.n.n. pil. Luca Mazzini, comandante di velivolo C130J in operazione di soccorso umanitario in Libia,dopo l’atterraggio sull’aeroporto della città di Sebha, pur in presenza di un ambiente ostile e sotto continua minaccia diattacco terrestre, con singolare slancio, profondo senso di responsabilità, encomiabile valore e coraggio, disponeva l’im-barco, di tutti i passeggeri italiani e stranieri presenti, al limite delle caratteristiche tecniche del proprio velivolo, spin-gendosi fino al massimo delle prestazioni operative. Dimostrava singolare perizia, competenza tecnica e sangue freddonel completare con successo il volo di rientro. Chiarissima figura di capo equipaggio operativo, ha dato lustro e prestigio alle Forze Armate e alla Nazione.Sebha (Libia), 24 febbraio 2011

D.P.R. 29 ottobre 2012

DI GIOVANNI LucaTenente di Vascello (MM)Comandante di Unità Navale impegnata in operazioni di trasporto aiuti umanitari per le popolazioni della Libia devasta-ta da guerra civile, il Tenente di Vascello Di Giovanni, nel delicato contesto della crisi libica, ha evidenziato elevatissimequalità militari e solide capacità professionali. Al comando di Nave Libra, si adoperava con altissimo senso della respon-sabilità ed indiscusso valore, contribuendo alla perfetta riuscita delle due missioni a lui assegnate. Nel corso delle missio-ni condotte in potenziale presenza di forze ostili, ha dimostrato perizia e determinazione unitamente ad una chiara visio-ne degli obiettivi da perseguire. Contribuiva così al pieno conseguimento delle missioni e ad accrescere il prestigio della Marina, delle Forze Armate edella Nazione.Acque del Mediterraneo (Libia), marzo 2011

D.P.R. 29 ottobre 2012

ZAMARO IgorCapo Prima Classe (MM)Sottufficiale incursore in servizio presso la Task Force 45 delle Forze Speciali quale Vice Comandante di DistaccamentoOperativo Incursori, nell’ambito dell’operazione “SARISSA” in Afghanistan, in un contesto caratterizzato da costantestato di tensione e difficili condizioni ambientali, ha operato con straordinaria efficacia, equilibrio ed altissima competen-za. In particolare, durante una delicatissima operazione denominata “Vegas”, volta alla bonifica di edifici da forze ostili,incurante della propria incolumità e sotto il fuoco avversario, dava prova di perizia, coraggio e valore, coordinando l’o-perazione e lo sganciamento del dispositivo fino al punto di riordino con le restanti forze. Splendida figura di Sottufficiale, il suo agire ardimentoso, sempre caratterizzato da un altissimo senso del dovere e dellaresponsabilità, ha accresciuto il prestigio ed il lustro delle Forze Speciali della Marina.Afghanistan, 22 aprile 2009 – 10 settembre 2009

D.P.R. 29 ottobre 2012

CECCHINI Paolo Cesare MariaMaresciallo Capo (CC)Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri, impiegato nell’ambito della missione “Eulex” in Kosovo, in qualità di co-mandante di un team di intervento speciale, in una enclave serba particolarmente sensibile sotto il profilo dell’ordine edella sicurezza pubblica, dirigeva di persona una rischiosissima operazione di ricerca e cattura di quattro pericolosi cri-minali di guerra.L’incisiva azione di comando, il consapevole sprezzo del pericolo e la straordinaria professionalità, hanno permesso ilpositivo esito dell’intervento, contribuendo ad esaltare il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate.Novo Brdo (Kosovo), 23 settembre 2009

D.P.R. 29 ottobre 2012

Page 85: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

83

Classe di Cavaliere

RANIERI Dario MarioGenerale di Brigata (EI)

Comandante della Regione Ovest in Afghanistan, nel corso dell’operazione “International Security Assistance Force” dellaNATO si distingueva per l’elevatissima professionalità, l’impareggiabile capacità organizzativa e il lungimirante acumecon cui guidava il contingente multinazionale e le unità italiane poste alle sue dipendenze. In particolare, nell’ambito di uncontesto operativo caratterizzato da particolare complessità e dominato dalla presenza di un altissimo livello di minaccia,pianificava e coordinava personalmente, dando dimostrazione di straordinario coraggio, azioni dirette ed indirette che con-sentivano di contrastare efficacemente le attività insurrezionali poste in essere dagli elementi ostili operanti nell’area di re-sponsabilità. In tale quadro, grazie all’intelligente ed efficace azione di comando, forniva un contributo determinante allastabilizzazione della regione ovest in Afghanistan, riscuotendo unanime apprezzamento e il vivo plauso di tutti i suoi supe-riori. Ufficiale Generale dotato di eccellenti doti morali e intellettuali, ha contribuito, con il proprio operato ed in virtù deglieccezionali risultati conseguiti, a esaltare l’immagine ed il prestigio dell’Esercito e dell’Italia nello scenario internazionale.Herat (Afghanistan), ottobre 2012 - marzo 2013

D.P.R. 24 ottobre 2013

CHIAPPERINI LuigiGenerale di Brigata (EI)

Comandante della Regione Ovest e del contingente multinazionale in Herat, nell’ambito della missione “InternationalSecurity Assistance Force” (ISAF) in Afghanistan, operava con altissima professionalità, consapevole coraggio e ferreadeterminazione, in un contesto contrassegnato da elevate difficoltà, non scevro da rischi e disagi ambientali ed operativi.L’impegno profuso consentiva di migliorare sensibilmente le condizioni di sicurezza e di alleviare le sofferenze del mar-toriato popolo afgano, incrementando le capacità delle forze nazionali di sicurezza afgane, con azioni risolutive, che leautorità di ISAF consideravano esempi da emulare.Nell’esercizio delle sue responsabilità, esaltava il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate in uno scenario interna-zionale di elevata visibilità e delicatezza.Herat (Afghanistan), marzo - settembre 2012

D.P.R. 24 ottobre 2013

CREDENDINO EnricoContrammiraglio (MM)

Comandante di un dispositivo aeronavale multinazionale di contrasto alla pirateria, nell’ambito dell’operazione europea“ATALANTA”, dava costante prova di brillanti doti di pianificazione, spiccato intuito operativo, eccezionale efficienza efortissima volontà realizzatrice, contribuendo in modo decisivo alla protezione dagli attacchi condotti dai pirati, al largo dellecoste somale, contro il naviglio mercantile e, in particolare, contro gli aiuti umanitari dell’agenzia ONU “World Food Pro-gramme”. Sotto la sua guida autorevole e lungimirante, le numerose unità aeronavali italiane e straniere dipendenti poneva-no in essere una sistematica attività di deterrenza, impedendo ai pirati di sequestrare navi mercantili. Con il suo encomiabileoperato ha meritato il plauso della comunità internazionale, assicurando grande lustro all'Italia e alle sue Forze Armate.Acque del Golfo di Aden e dell'Oceano Indiano, agosto - dicembre 2012

D.P.R. 24 ottobre 2013

EPIFANI Maurizio NicolaColonnello (AM)

Ufficiale superiore pilota, comandante il 132º Gruppo Cacciabombardieri, guidava con lucidità e determinazione il pro-prio reparto impegnato nell’operazione NATO “Allied Force”, caratterizzata da missioni di bombardamento di obbiettivimilitari, in un teatro con elevata ed attiva minaccia contraerea. Partecipava in prima persona a numerose missioni belli-che in qualità di capo formazione, in ogni condizione di tempo e luce, nonché in presenza di effettivo fuoco di contrasto,guidando sempre i suoi gregari con coraggio ed altissima perizia aviatoria, offrendo un costante e valido esempio di ab-negazione, determinazione e valore, contribuendo efficacemente con il suo agire al felice compimento delle missioni.Esemplare figura di comandante di gruppo e valido pilota, forniva un contributo determinante per il successo delle mis-sioni assegnate, dando, in tal modo, lustro e prestigio all’Aeronautica Militare ed alla Nazione.Cieli del Kosovo, 5 maggio - 9 giugno 1999

D.P.R. 24 ottobre 2013

Page 86: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

84

PROCACCINI FrancescoCapitano di Fregata (MM)Ufficiale superiore di eccellenti qualità morali e professionali, impegnato con la sua unità nel contrasto alla pirateria nelCorno d’Africa ed Oceano Indiano, nell’ambito dell’attività internazionale “Ocean Shield”, conduceva le operazioni congrandissimo slancio, pragmatica e coraggiosa decisione ed indiscussa competenza. Contribuiva, in tal modo alla perfettariuscita della missione assegnata, portando la sua unità ed il suo equipaggio ad esprimere al meglio le proprie potenzia-lità e conseguendo risultati di altissimo profilo operativo. Il valido e prezioso lavoro svolto ha certamente garantito ilconseguimento degli obiettivi prefissati ed il raggiungimento di notevoli consensi in campo internazionale nel corsodell’operazione, consolidando l’immagine positiva ed il prestigio delle Forze Armate in ambito internazionale e NATO.Acque del Corno d’Africa e dell'Oceano Indiano, gennaio - febbraio 2012

D.P.R. 24 ottobre 2013

AMATIELLO AlessandroTenente Colonnello (AM)Il Tenente Colonnello Amatiello, durante il suo impiego nel grado di capitano presso la base aerea di Pope in North Carolinaper l’operazione “Iraqi Freedom”, fu incaricato di trasferire, con il velivolo assegnato, militari americani dalla base aerea diBalad (Iraq) al Kuwait. Durante la fase di atterraggio in territorio iracheno, veniva fatto segno di numerosi colpi di mortaioprovenienti dalle forze della guerriglia dislocate intorno all’aeroporto. Con grande coraggio e determinazione, nonostante lecondizioni meteo avverse, il Capitano Amatiello riusciva, sotto il fuoco avversario, ad atterrare sull’aeroporto, imbarcare ra-pidamente il personale americano e ridecollare per l’aeroporto di destinazione. Chiaro esempio di perizia e di valore. Base Aerea di Balad (Iraq), 11 giugno 2005

D.P.R. 24 ottobre 2013

PORCU FrancescoTenente di Vascello (MM)Comandante di Compagnia Assalto operante nel distretto di Bakwa nell’ambito dell’operazione “International SecurityAssistance Force XVII”, con grande perizia e rara competenza articolava l'unità sul terreno, facendo fronte a tutti gli im-pegni con altissimo rigore e dedizione al servizio. Particolare menzione merita la sua attività di coordinamento e gestione della scena d’azione a seguito di una imboscataperpetrata da insurgents dove un veicolo lince appartenente al suo dispositivo, rimaneva coinvolto nell’esplosione di unImprovised Explosive Device. In quella occasione dava dimostrazione di estrema freddezza, perizia e valore quando di-rigeva in prima persona le forze a sua disposizione minimizzando ulteriori problematiche al dispositivo contenendo la fa-se criminosa e operando con estrema efficacia per la protezione del mezzo e dei quattro fucilieri che, dopo l’azione, ve-nivano efficacemente evacuati presso le opportune strutture sanitarie. Limpida ed esemplare figura di comandante che,grazie alla sua non comune professionalità ed estrema perizia, ha contribuito in maniera determinante a elevare l'imma-gine del Reggimento San Marco, della Marina Militare italiana e del contingente italiano in un contesto internazionale.Distretto di Bakwa (Afghanistan), agosto 2011 - marzo 2012

D.P.R. 24 ottobre 2013

CASTELLAN AlessandroCapitano (AM)Capo missione e capo equipaggio di C130J, impiegato il 10 e 11 agosto 2008 in una missione di evacuazione di conna-zionali dalla Georgia, ha agito in un contesto operativo delicatissimo ed altamente rischioso. Il Cap. Castellan, consape-vole della criticità della situazione e dello stato di grave disagio in cui versavano i connazionali, ha condotto con slancioe generosità le operazioni sull'aeroporto di Gyumri portando i medesimi in sicurezza. Il non comune senso del dovere el’incondizionata dedizione al servizio posseduti, gli hanno consentito, di operare per un lungo periodo, mantenendo, inal-terate le condizioni di sicurezza del volo. La sua incisiva e pragmatica azione di comando e le eccellenti doti di direzionee coordinamento dell'equipaggio hanno consentito, con efficacia e in tempi ristretti, la pianificazione e la condotta dellamissione di evacuazione. L’encomiabile servizio reso alla Patria ha esaltato il prestigio e l'immagine delle Forze Armatee dato lustro alla 46ª Brigata Aerea.Base Aerea di Gyumri (confine Georgia-Armenia), 10 - 11 agosto 2008

D.P.R. 24 ottobre 2013

Page 87: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

85

Classe di Cavaliere

PERRI GiovanniMar.A.s.UPS (CC)Maresciallo Aiutante dell’Arma dei Carabinieri impiegato in quasi tutti i teatri operativi che hanno visto partecipare leforze armate italiane per il mantenimento della pace, ha dimostrato in ogni circostanza un elevatissimo contenuto profes-sionale per il perseguimento degli scopi prefissati. In particolare, nell’ambito della missione MSU in Iraq, in qualità dicomandante di squadra guidava e coordinava, le azioni di fuoco dell’intero reparto durante i combattimenti per la con-quista di un’importante via di comunicazione. L’incisiva ed efficace azione di comando, il consapevole sprezzo del peri-colo e le straordinarie capacità tecnico-tattiche, hanno permesso il positivo esito dell’intervento, contribuendo ad esaltareil prestigio delle Forze Armate italiane a livello internazionale.Territorio estero, 15 maggio 1996 - 16 novembre 2011

D.P.R. 24 ottobre 2013

LOZZI LucaMaresciallo Capo (CC)Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri impiegato in quasi tutti i teatri operativi che hanno visto partecipare le ForzeArmate italiane per il mantenimento della pace, offriva un contributo di elevatissimo contenuto professionale per il per-seguimento degli scopi prefissati. Nell’ambito della missione ISAF in Afghanistan, in qualità di comandante di un di-staccamento del GIS, partecipava ad un’operazione in supporto alle forze di sicurezza afgane impegnate nella neutraliz-zazione e disarticolazione di una rete di insorti, esponendosi in prima persona al fuoco nemico. L’incisiva azione di co-mando, il consapevole sprezzo del pericolo e le straordinarie competenze tecnico-tattiche, hanno permesso il positivoesito dell’intervento, contribuendo ad esaltare il prestigio delle Forze Armate italiane a livello internazionale.Territorio estero, 23 settembre 1982 - 8 ottobre 2010

D.P.R. 24 ottobre 2013

RICCIARDI MassimoColonnello (GdF)Primo comandante della “Task Force Grifo” della Guardia di Finanza impegnata in Afghanistan, operava con elevataprofessionalità e coraggio, trasmettendo a tutti i dipendenti gli alti valori connessi con la delicata operazione e infonden-do in essi fiducia e sicurezza. Portava a termine con perizia tutte le complesse attività propedeutiche all’avvio della missione, compiendo più volte, inprima persona, indispensabili e rischiose ricognizioni in territorio afghano. Ha rafforzato, in un contesto particolarmentedifficile, il prestigio della Guardia di Finanza e dell’intera Nazione.Herat (Afghanistan), 08 novembre 2006 – 23 marzo 2007

D.P.R. 31 ottobre 2014

GALEANDRO GiuseppeCapitano di Corvetta (MM)Comandante di unità subacquea della Marina Militare, conduceva con tenacia ed intraprendenza due complesse e delica-te missioni militari, portando a termine con assoluta maestria ed indiscussa capacità di comando un’importante attività disorveglianza.In particolare, acquisiva rilevanti informazioni inerenti attività militari ostili in un Teatro di fondamentale interesse nazio-nale ed internazionale nonché per il contrasto alla pirateria nel golfo di Aden e nel Corno d’Africa, ponendo le basi pernuove strategie d’impiego dei mezzi subacquei di nuova generazione. Il Comandante Galeandro dava sicure prove di perizia, di senso della responsabilità e di valore, esaltando la professiona-lità degli equipaggi della Marina Militare e recando nuovo lustro alle Forze Armate italiane.Mar Mediterraneo - Oceano Indiano, aprile 2012 - febbraio 2013

D.P.R. 31 ottobre 2014

Page 88: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

86

MASALA LorenzoMar.“A”s.UPS (CC)Maresciallo Aiutante dell’Arma dei Carabinieri, impiegato in quasi tutti i Teatri Operativi, in cui le Forze Armate italianesono state impegnate, offriva un contributo di elevatissimo contenuto professionale per il perseguimento degli scopi pre-fissati. In particolare, nell’ambito della missione ISAF in Afghanistan in qualità di operatore di distaccamento del G.I.S.ha operato con ferma determinazione, esemplare iniziativa e riconosciuto coraggio, non esitando ad affrontare, unita-mente agli altri operatori del distaccamento, un commando di terroristi suicidi che avevano preso in ostaggio numerosicivili. Benché ferito ad entrambe le gambe dalle schegge di una bomba a mano lanciata dai terroristi, rifiutava ogni curada parte dei commilitoni accorsi per soccorrerlo. Assumendo quindi di fatto compiti normalmente devoluti a grado superiore, svolgeva un’efficace azione di comando,coordinando tutte le successive fasi di attacco con consapevole sprezzo del pericolo e straordinarie capacità tecnico-tatti-che. L’intervento si concludeva, al termine di un aspro e prolungato combattimento, con l’eliminazione dei membri delcommando suicida, nonché la liberazione di trentuno ostaggi, tutti illesi, contribuendo ad esaltare il prestigio delle ForzeArmate italiane e dell’Arma dei Carabinieri a livello internazionale.Territorio Estero, 20 aprile 1997 – 10 novembre 2011

D.P.R. 31 ottobre 2014

FARINA SalvatoreGenerale di Divisione (EI)Comandante della Kosovo Force (KFOR), nell’ambito dell’operazione “Joint Enterprise” in Kosovo, ha messo in lucestraordinarie doti di comando. Sorretto da una consolidata esperienza di pianificazione di difficili operazioni militari in-teralleate e multinazionali, ha gestito con grande capacità decisionale e alto senso del dovere la delicata fase di rimodula-zione della KFOR. Nell’assolvimento dei suoi compiti ha dimostrato di saper cogliere l’importanza del mandato asse-gnatogli, enfatizzando, in maniera sagace, accorta ed unanimemente apprezzata, i valori del dialogo e della riconciliazio-ne. In uno scenario operativo ed ambientale estremamente dinamico e caratterizzato da forti tensioni etniche e latenti ri-schi di ordine pubblico si è costantemente esposto in prima persona, per tradurre i compiti ricevuti in azioni di eccezio-nale efficacia.Limpida ed esemplare figura di comandante che, grazie all’incondizionata dedizione al servizio e alla straordinaria pro-fessionalità, contribuiva sensibilmente a elevare l’immagine dell’Italia e delle sue Forze Armate in un contesto interna-zionale di elevata visibilità e delicatezza.Pristina (Kosovo), settembre 2013 – settembre 2014

D.P.R. 9 luglio 2015

MINGIARDI MassimoGenerale di Brigata (EI)Già Comandante di unità militari a vari livelli in numerosi Teatri Operativi e più recentemente Mission Commander del-la Eutm Somalia ha guidato con valore, sprezzo del pericolo e grande perizia tutti i reparti posti sotto il suo comandonelle principali operazioni svolte dall’Italia in territori ostili e soggetti a costante minaccia anche terroristica, portandobrillantemente a compimento tutti i compiti assegnati. Esempio di nobili virtù militari e di straordinario carisma, con la sua limpida e coerente azione di comando ha rappre-sentato in modo degno la nazione in tutti i contesti nei quali si è trovato ad operare, consolidando il prestigio delle ForzeArmate Italiane e riscuotendo l’apprezzamento delle Istituzioni Nazionali ed Internazionali.Territorio estero e nazionale, 1992 - 2015

D.P.R. 9 luglio 2015

Page 89: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

87

CUCCINIELLO Lorenzo Carmine AntonioColonnello (EI)

Comandante del “Mentoring Advising Training Element” e del Contingente Nazionale in Somalia ha operato con straor-dinaria professionalità e concretezza, guidando con spiccato valore, costante abnegazione e grande perizia le unità postealle sue dipendenze al fine di concorrere alla costituzione di forze di sicurezza somale, in linea con gli obiettivi politico-militari fissati dall’Unione Europea. Dotato di naturale diplomazia, esprimeva una lungimirante ed intelligente azione dicomando in un ambiente caratterizzato da costanti disordini sociali. In particolare, garantiva la necessaria consulenza alivello politico-strategico ai vertici della difesa somala, riscontrando l’apprezzamento delle autorità politiche europee elocali.Ufficiale superiore di indiscusso valore ed esemplare professionalità, ha dato prova di elevatissime capacità, contribuen-do, in un difficile contesto operativo, ad accrescere il lustro e il prestigio delle Forze Armate e della Nazione.Mogadiscio (Somalia) 15 settembre 2013 – 16 marzo 2014

D.P.R. 9 luglio 2015

NALESSO AlessandroCapitano di Corvetta (MM)

Al comando del sommergibile Sciré, ha condotto prolungate e impegnative missioni di sorveglianza nel Mediterraneoche, grazie ad una efficace azione di comando, contraddistinta da eccezionale perizia, professionalità, determinazione edardimento, si sono concluse con il conseguimento di risultati di elevatissimo livello che hanno significativamente contri-buito all’aggiornamento e all’arricchimento del quadro informativo in aree di rilevante interesse per la difesa Italiana.Esemplare figura di Comandante che ha esaltato l’import0anza ed il prestigio della componente sommergibili e dellaMarina Militare.Mar Mediterraneo, Aprile 2013 – Dicembre 2014

D.P.R. 9 luglio 2015

IASSON StefanoColonnello (CC)

Ufficiale Superiore dell’Arma dei Carabinieri impiegato in numerose missioni per il mantenimento della pace e della si-curezza internazionale, evidenziava eccezionali capacità di comando offrendo prestazioni di elevatissimo contenuto. Inparticolare, si distingueva per il valore, la perizia e l’alto senso di responsabilità dimostrati nell’ambito delle NATOTraining Mission in Afghanistan, individuando soluzioni di straordinaria efficacia per l’addestramento e la qualificazionedelle milizie locali nel contrasto al terrorismo e nel ripristino dell’ordine e della legalità. Con la sua intelligente e dinami-ca azione, improntata all’equilibrio anche in contesti particolarmente rischiosi e contraddistinti da intensa conflittualità,ha guidato i propri reparti nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ha così contribuito ad esaltare in ambito interna-zionale il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate.Territorio estero, 1998 –2011

D.P.R. 9 luglio 2015

FIGLIUOLO Francesco PaoloGenerale di Divisione (EI)

Comandante della Kosovo Force (KFOR), nell'ambito dell'Operazione "Joint Enterprise", svolgeva il delicatissimo inca-rico con lodevole intraprendenza, straordinaria autorevolezza ed altissimo senso del dovere.In un contesto operativo complesso e fragile, poneva in essere una brillante e incisiva azione di Comando esaltando ilruolo di KFOR come fattore di stabilità nell’area balcanica.Dotato di apprezzate capacità diplomatiche tese al dialogo e alla cooperazione con tutti gli attori interni ed esterni, guida-va con valore, abnegazione, perizia ed indiscusse capacità le componenti operative e organizzative alle proprie dipenden-ze, conseguendo risultati di grande importanza.Esemplare figura di Comandante, contribuiva a elevare il prestigio dell’Esercito e dell’Italia in ambito multinazionale.Pristina (Kosovo), settembre 2014 - agosto 2015

D.P.R. 11 luglio 2016

Classe di Cavaliere

Page 90: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

88

MAGGI AntonioGenerale di Brigata (EI)

Comandante di Unità militari più volte impiegato in territori ostili e soggetti a minaccia terroristica, ha guidato con valo-re, sprezzo del pericolo ed elevata perizia i Reparti dipendenti nelle principali operazioni svolte dall’Italia. In particolare, quale Comandante della EUTM SOMALIA, ha svolto una costante azione a supporto della leadership edella popolazione locale, rinsaldando il primario ruolo ricoperto dall’Italia in Somalia. Esempio di nobili virtù militari, ha rappresentato degnamente la Nazione in tutti i contesti nei quali si è trovato ad opera-re, consolidando il prestigio delle Forze Armate italiane in ambito internazionale.Territorio estero, 1999 – 2016.

D.P.R. 11 luglio 2016

RISI MicheleGenerale di Brigata (EI)

In qualità di Comandante del Regional Command West ha partecipato alla missione NATO Resolute Support in Afgha-nistan conciliando l’esigenza di garantire adeguate condizioni di sicurezza per il personale con l’assolvimento dei compi-ti assegnati, in una fase cruciale caratterizzata dall’avvio della nuova e delicata missione - seguita all’ISAF (InternationalSecurity Assistance Force). In tale missione, incentrata sull’addestramento, la consulenza e l’assistenza in favore delle Forze Armate e Istituzioni af-gane, ha guidato in modo esemplare le Unità dipendenti grazie al carisma, all’autorevolezza, alla completa padronanzadella situazione, infondendo energia e fiducia nel personale dipendente. La sua azione di comando ha riscosso unanimi attestazioni di plauso dai referenti della comunità internazionale e dalleAutorità locali, fornendo un valido contributo al processo finalizzato al rafforzamento delle Istituzioni afgane. Afghanistan, aprile-settembre 2015Afghanistan, aprile – settembre 2015.

D.P.R. 11 luglio 2016

PEZZUTTI PaoloContrammiraglio (MM)

Al Comando dell’Operazione Mare Sicuro, ha condotto una brillante ed importante azione a 90 miglia a nord-ovest diDerna (Libia), iniziata a seguito dell’identificazione di due imbarcazioni sospette, effettuata da Nave De La Penne, econclusa con l’arresto di 17 scafisti con l’intervento dei Fucilieri di Marina e degli Incursori. Il Contrammiraglio PEZZUTTI ha evidenziato elevate doti di perizia, professionalità, spirito di iniziativa, audacia e de-terminazione, conseguendo encomiabili risultati per il contrasto dell’immigrazione clandestina e della tratta di esseriumani.Operazione Mare Sicuro, 21 ottobre 2015.

D.P.R. 11 luglio 2016

PARRULLI FabrizioGenerale di Brigata (CC)

Ufficiale Generale dell’Arma dei Carabinieri impiegato, dal 2001, in incarichi direttivi in Patria e all’estero nell’ambitodelle missioni per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, evidenziava elevate capacità organizzati-ve, offrendo un validissimo ed apprezzato contributo professionale. In particolare, nell’ambito delle Nato Training Mission in Iraq, quale Comandante del Gendarmerie Training Depart-ment, assolveva le sue funzioni con esemplari professionalità, dedizione e capacità addestrative, strutturando al meglio ilreparto affidatogli, la cui attività risultava determinante nel processo di riorganizzazione e qualificazione della “Iraqi Na-tional Police”. Con la sua intelligente e dinamica azione di comando, improntata all'equilibrio anche in contesti particolarmente rischio-si e contraddistinti da intensa conflittualità, ha guidato i reparti al conseguimento di tutti gli obiettivi prefissati, esaltandoil prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale.Territorio nazionale ed estero, settembre 2001 – 31 dicembre 2015.

D.P.R. 11 luglio 2016

Page 91: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

89

Classe di Cavaliere

GUIDOLIN FerruccioMaresciallo Aiutante s.UPS (CC)

Maresciallo Aiutante dell’Arma dei Carabinieri, impiegato in diversi Teatri Operativi che hanno visto partecipare le For-ze Armate italiane per il mantenimento della pace, offriva un contributo di elevatissimo contenuto professionale per ilperseguimento degli scopi prefissati. In particolare, quale Comandante di Squadra paracadutisti del Reggimento MSU,durante un movimento operativo per raggiungere la sede della Coalition Provisional Authority di Nassiriyah (IRAQ), ve-niva fatto oggetto di un’imboscata con armi automatiche, mortai e lanciarazzi da parte di insorti in località As Subah. Negli scontri, essendo rimasto ferito l’Ufficiale comandante del Plotone, lo soccorreva e lo sostituiva nel comando. Sottoun intenso fuoco nemico, organizzava e conduceva una pronta ed efficace reazione dell’intero reparto che riusciva così araggiungere una posizione tattica protetta. La brillante, coraggiosa ed esemplare azione contribuiva ad esaltare il presti-gio delle Forze Armate e dell’Italia in ambito internazionale.Territorio estero, 17 aprile 1999 – 15 dicembre 2015.

D.P.R. 11 luglio 2016

MIGLIETTA Guglielmo LuigiGenerale di Divisione (EI)

Comandante delle Forze NATO nell’ambito dell’operazione “Joint Enterprise” in Kosovo, operava con altissima profes-sionalità e grande determinazione, in un complesso contesto contrassegnato da fattori economici, sociali, politici ed etni-ci estremamente critici. L’impegno profuso, sorretto da fertile intelligenza, vivace e inesauribile iniziativa, consentiva unperfetto coordinamento delle forze in campo, ponendo il contingente della NATO in posizione preminente nella comu-nità internazionale in Kosovo e di essenziale riferimento per le istituzioni locali.Nell’esercizio delle proprie responsabilità, esaltava il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate in uno scenario inter-nazionale di elevata importanza strategica.Pristina (Kosovo), agosto 2015 - agosto 2016

D.P.R. 26 luglio 2017

MIRRA GianpaoloGenerale di Brigata (EI)

Comandante del contingente multinazionale schierato nella regione ovest dell’Afghanistan, in un contesto contrassegna-to da difficili condizioni ambientali e di sicurezza, con lungimiranza ed intelligenza si è prodigato nelle attività di adde-stramento e consulenza nei confronti delle forze di difesa e sicurezza afghane, consentendo di migliorare considerevol-mente la loro capacità di gestione coordinata della sicurezza del territorio e di condurre in piena autonomia il contrastoagli elementi ostili e alla delinquenza comune.Herat (Afghanistan), giugno - dicembre 2016

D.P.R. 26 luglio 2017

DE ANGELIS AngeloColonnello (AM)

Ufficiale pilota dotato di spiccate qualità militari, professionali e umane, quale comandante della Task Force Air e delcontingente nazionale aeronautico in Kuwait, impegnato nell’operazione “Prima Parthica” ha evidenziato doti di leader-ship e di indirizzo, che hanno determinato l’ottimale conseguimento degli obiettivi assegnati. In particolare, riusciva adassicurare la continua operatività di un dispositivo composto da velivoli a pilotaggio remoto, assetti aerotattici e velivolitanker, ottimizzando i flussi informativi con i centri di comando direttamente coinvolti nelle delicate operazioni. Durantele complesse e rischiose attività in supporto alla coalizione internazionale per la lotta al sedicente stato islamico, mostra-va eccezionale perizia e spirito d’iniziativa. Con estrema puntualità e accuratezza, assicurava costantemente l’operativitàdi un dispositivo militare di elevato livello tecnologico, armonizzandone sapientemente il miglior impiego. In ogni circostanza e, soprattutto nelle situazioni di emergenza più volte verificatesi, individuava, con chiarezza d’intentie costante lucidità, le migliori soluzioni operative, assicurando un determinante contributo delle Forze Armate Italiane al-le operazioni in atto, conferendo lustro all’Aeronautica Militare e accresciuto prestigio al Paese.

Ali Al Salem (Kuwait), gennaio 2016 – febbraio 2017D.P.R. 26 luglio 2017

Page 92: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

Ordine Militare d’Italia

90

MANGIALAVORI NicolaColonnello (CC)Ufficiale superiore dell’Arma dei Carabinieri, impiegato in numerosi Teatri Operativi che hanno visto partecipare le For-ze Armate italiane per il mantenimento della pace, offriva un contributo di elevato contenuto professionale per il perse-guimento degli obiettivi prefissati. In particolate, in Iraq, nel corso del 2016, nell’ambito della missione “Inherent Resol-ve – Prima Parthica”, in qualità di Comandante della Task Force Carabinieri, impiegata in territori caratterizzati da gran-de rischio e da intensa conflittualità, contribuiva alle molteplici e delicate attività di addestramento ed assistenza delleforze di polizia irachene, mantenendo alto il prestigio dell’Italia e delle Forze Armate a livello internazionale.Territorio estero, 9 gennaio 2001 – 2 dicembre 2016

D.P.R. 26 luglio 2017

CIAPPINA GiancarloCapitano di Fregata (MM)Comandante della Fregata Virginio Fasan, nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro”, ha condotto la sua unità in numero-se missioni finalizzate alla tutela degli interessi nazionali ed al contrasto alle attività illecite nel Mar Mediterraneo, contri-buendo in maniera determinante al fermo di presunti scafisti e traendo in salvo numerose vite umane. Nella stessa opera-zione ha assicurato la protezione al trasporto in sicurezza di materiali altamente sensibili provenienti dagli arsenali bellicidelle forze armate libiche in un delicato contesto operativo caratterizzato da minaccia asimmetrica sempre presente.Mar Mediterraneo, 6 settembre – 3 novembre 2016

D.P.R. 26 luglio 2017

LARDIZZONE Alessandro GiuseppeCapitano di Fregata (MM)Comandante di Nave Cigala Fulgosi, il 12 dicembre 2016, ha condotto con grande perizia un'operazione di polizia ma-rittima, consegnando alla giustizia italiana l'equipaggio di un peschereccio di nazionalità libica che, rimorchiando fuoridalle acque territoriali libiche un'imbarcazione fatiscente con un centinaio di migranti a bordo in palese pericolo di vita,perpetrava il reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. La sua forte determinazione, l’elevata consapevo-lezza del proprio ruolo e la sua grande attitudine al comando, hanno contribuito al pieno successo delle operazioni dicontrasto alla criminalità e di salvaguardia della vita umana in mare.Mar Mediterraneo, 12 dicembre 2016

D.P.R. 26 luglio 2017

POGGETTI GiordanoLuogotenente (CC)Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, impiegato in quasi tutti i Teatri Operativi che hanno visto la partecipazione del-le Forze Armate Italiane per il mantenimento della pace, offriva un contributo di elevato contenuto professionale per ilperseguimento degli obiettivi prefissati. In particolate il 2 ottobre 2004, in Iraq, in qualità di Comandante di squadra pa-racadutisti, durante un movimento operativo veniva fatto oggetto di proditorie e prolungate imboscate con armi automa-tiche e lanciarazzi da parte di insorti. Sotto un intenso fuoco nemico, organizzava e conduceva mirata ed efficace reazio-ne a fuoco, conducendo la sua unità in posizione protetta, riprendendo il controllo delle aree ostili e contribuendo a esal-tare il prestigio dell’Italia e delle Forze Armate a livello internazionale.Territorio estero, 3 ottobre 1996 – 6 febbraio 2009

D.P.R. 26 luglio 2017

Page 93: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

91

Classe di Cavaliere

CASTELLI PaoloMaggiore (AM)Ufficiale Pilota di preclare qualità umane, militari e professionali straordinariamente evidenziate, più volte, al di fuori deiconfini nazionali in delicate operazioni militari condotte in ambiti internazionali. In possesso di una vasta e approfondita competenza, maturata in contesti estremamente dinamici e complessi, si è ma-gnificamente distinto come pilota, in supporto all’operazione Atlante, volata nei cieli di Gibuti (2014), permettendo lascoperta di due basi di pirati successivamente e positivamente ingaggiate da forze della coalizione. Si è, altresì, brillante-mente disimpegnato in qualità di comandante di Task Group in Afghanistan, presso la Jatf di Herat (2014) e in Kuwait,presso la TFA-K di Ali Al Salem (2015). In entrambi i casi ha dimostrato eccezionali doti di pianificazione e gestionedelle risorse e delle operazioni, unitamente a pregevoli doti di airmanship e iniziativa che, in taluni casi, hanno permessodi salvare vite umane, effettuando numerose missioni operative in qualità di pilota comandante. La sua alta maestria si è,peraltro, manifestata anche in occasione di una complessa e delicatissima missione in ausilio alle forze di pubblica sicu-rezza, allorquando, quale comandante del 28° Gruppo Volo, equipaggiato con velivoli predator, forniva un determinantecontributo di elevatissima rilevanza operativa che consentiva il pieno successo dell’operazione.Ufficiale di indiscusso valore, professionista esemplare che ha dato prova di elevatissime capacità, contribuendo in diffi-cili contesti operativi ad accrescere il lustro ed il prestigio della Forza Armata.Gibuti, Afghanistan, Kuwait e territorio nazionale, 2014 – 2016

D.P.R. 25 ottobre 2017

Page 94: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 95: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

93

Appendice

Riepilogo numerico delle decorazioni concesse a partire

dall’istituzione dell’Ordine fino ad oggi

Page 96: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 97: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno

95

CLASSE DI DECORAZIONI fino al 1945 dal 1946 al 2017 totali concessioni Cavaliere di Gran Croce 84 3 87Grand'Ufficiale 109 11 120Commendatore 262 9 271Ufficiale 667 19 686Cavaliere 2.489 140 2.629TOTALI 3.611 182 3.793

Appendice

PERSONALE

CLASSE DI DECORAZIONE fino al 1945 dal 1946 al 2017 totali concessioni dall'istituzione a oggiCavaliere 311 45 356

bandiere

Riepilogo numerico

Page 98: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 99: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno
Page 100: G ruppo D ecorati O rdine M ilitare dÕI talia A lbo dÕO ro...D ando ulteriore pro-va di elevata perizia e di m irabile ardim ento, esaltava la sua nobile m issione con lÕim pegno