G B NOLLI CELEBRE GEOMETRA NOLLI “CELEBRE ......7 G. B. NOLLI ‘ CELEBRE GEOMETRA’ 4/04 G iovan...

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Una Mostra a Palazzo Fontana di Trevi celebra il più grande geometra italiano di ogni tempo e la sua opera: un capolavoro assoluto che ha influenzato tutta la cultura europea arrivando a porsi come prototipo per la rappresentazione della megalopoli contemporanea. Fondatore di una solida scuola di geometri, da allora protagonisti della gestione del territorio. 6 G . B . NOLLI CELEBRE GEOMETRA Mario Bevilacqua 4/04 NOLLI “CELEBRE GEOMETRA” E LA SUA NUOVA PIANTA DI ROMA G.B. Nolli, la Nuova Pianta di Roma, particolare

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  • Una Mostra aPalazzo Fontana diTrevi celebra il piùgrande geometraitaliano di ognitempo e la suaopera: un capolavoroassoluto che hainfluenzato tutta lacultura europeaarrivando a porsicome prototipo perla rappresentazionedella megalopolicontemporanea.Fondatore di unasolida scuola digeometri, da alloraprotagonisti dellagestione delterritorio.

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    Mario Bevilacqua

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    NOLLI “CELEBRE GEOMETRA”E LA SUA NUOVA PIANTA DI ROMA

    G.B. Nolli, la Nuova Pianta di Roma,particolare

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    G iovan Battista Nol-li (Valle Intelvi/Co-mo,1701 - Roma,1756) è stato forseil più grande geometra italia-no di ogni tempo: attivo dagiovane al catasto milanesevoluto dall’imperatore CarloVI (il primo catasto geometri-co-particellare europeo), sistabilisce in seguito a Roma,dove esegue il primo rileva-mento moderno di tutta la cit-tà, pubblicando nel 1748 lastraordinaria Nuova Pianta diRoma, una delle più grandioseoperazioni di cartografia ur-bana nell’Europa del Sette-cento, a cui collaborano i prin-cipali scienziati, intellettuali,artisti e architetti dell’epoca.“Gli anni Trenta segnarono,nell’Italia del Settecento, ilpunto più basso dello sgreto-lamento politico, della depres-sione economica, della delu-sione intellettuale. Segnaronoinsieme, per contrasto, alme-no in alcuni centri della peni-sola, l’inizio d’una lenta ripre-sa, il primo abbrivio alle tra-sformazioni e alle riforme. Inquel decennio, tra il 1730 e il1740, cominciò a cambiar disegno la situazione politica,economica, intellettuale ita-liana”. Così Franco Venturi,

    NOLLI, VASI, PIRANESIIMMAGINE DI ROMA ANTICA E MODERNA27 NOVEMBRE 2004 - 7 FEBBRAIO 2005Roma, Istituto Nazionale per la GraficaPalazzo della Fontana di Trevi

    Curata da Mario Bevilacqua, la Mostra è realizzata dall’Istituto Nazionale per la Grafica e dal Centro di Studi sulla Culturae l’Immagine di Roma presso l’Accademia Nazionale dei Lincei,e vede ilCollegio Provinciale dei Geometri di Roma come main sponsor

    La Mostra celebra G.B.Nolli, forse il più grande geometra e cartografo euro-peo del Settecento, autore della prima pianta di Roma, misurata e rappre-sentata con quell’esattezza scientifica che sarà il carattere distintivo della carto-grafia moderna. L’esposizione illustra anche il suo ruolo di maestro del giovanePiranesi, in un momento cruciale per la civiltà urbana europea, in cui il trionfali-smo della cultura barocca cede all’avanzare del pensiero illuminista.È in queste circostanze che prende forma l’immagine di Roma come metropoli,centro internazionale di cultura scientifica e artistica. Grazie all’impresa della“Nuova Pianta di Roma” di Nolli e Piranesi, la città raggiunge improvvisamenteuna posizione di avanguardia, affermandosi in Europa come modello di una nuo-va concezione di capitale moderna.L’esperienza cartografica romana segna tutta la produzione europea. Il prototi-po della “Nuova Pianta di Roma”,vera e propria nuova icona della città e monu-mento riconosciuto della moderna immagine urbana, continuerà ad influenzaretutta la cultura europea, arrivando a porsi come prototipo per la rappresenta-zione della megalopoli contemporanea.La “Nuova Pianta di Roma” di G.B.Nolli, pubblicata nel 1748 e immediatamenteaccolta con enorme successo,e la produzione di Piranesi, che dell’opera di Nol-li subì la forte influenza, sono il fulcro attorno a cui viene ricostruita un’interastagione culturale.L’Italia ne rappresenta il punto nevralgico,crocevia di percor-si ed esperienze nell’Europa dell’Illuminismo.Nei monumentali ambienti del Palazzo della Fontana di Trevi,uno degli edifici piùrappresentativi del primo Settecento romano, l’itinerario espositivo presentaopere di diverso carattere artistico e documentario, tra cui dipinti, disegni, inci-sioni,matrici calcografiche, volumi a stampa e manoscritti, strumenti scientifici.Sezioni specifiche sono dedicate alla formazione di Nolli e alla produzione cata-stale del Settecento;alla pubblicazione della “Nuova Pianta di Roma”;alla forma-zione di Piranesi e il suo apprendistato con Nolli e Giuseppe Vasi; alla produzio-ne cartografica di Piranesi, la sua fascinazione per la topografia dell’Urbe anticae contemporanea, i suoi rapporti con il vedutismo, le sue visioni utopistiche dimegalopoli.Una sezione speciale è riservata alla figura dell’incisore vedutista Giuseppe Vasi,di cui l’Istituto Nazionale per la Grafica ha recentemente acquisito sul mercatoantiquario statunitense l’eccezionale fondo di 100 matrici calcografiche delle“Magnificenze di Roma antica e moderna”,qui esposte per la prima volta.Una se-zione conclusiva illustra l’enorme fortuna della “Nuova Pianta di Roma” di Nol-li e delle opere di Piranesi nella rappresentazione della metropoli contempora-nea in Italia, in Europa,negli Stati Uniti d’America.

    A PA G I N A 1 7 I L C O U P O N P E R U S U F R U I R E D E L L O S C O N T OS U L B I G L I E T T O D E L L A M O S T R A .

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    LA ‘NUOVAPIANTA DI ROMA’

    La Nuova Pianta di Roma diG.B. Nolli è uno dei piùimpeccabili e preziosi fruttidell’altissima produzioneeditoriale romana del ‘700,immagine tra le più note esignificative della metropolicosmopolita del Grand Tour,crocevia di esperienze eincontri nell’Europa colta eraffinata del secolo dei Lumi.Il grandioso progetto dirilevamento dell’intera cittànasce nel 1736 comeambizioso programmaenciclopedico di piantadell’Urbe antica e moderna,promosso da una società diintellettuali delle corti deicardinali Corsini e Albani. Il“celebre geometra” G.B.Nolli, che si era formato allascuola catastale milanese,portava con entusiasmo aRoma una rinnovataconcezione di planimetriaurbana, svincolandol’immagine della cittàbarocca dal prototipo della“veduta” per promuovereuna più moderna concezionedel valore della misurazionecome dato planimetricocerto, ottenuto conl’applicazione di metodologierinnovate nelle tecniche enegli strumenti, secondocriteri scientificamenteineccepibili. La Nuova Piantadi Roma rinnovaradicalmente l’immagine

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    della città, e si pone alla basedi tutte le successiveelaborazioni planimetriche ecatastali, fino all’iniziodell’età contemporanea.Il rilievo del tessuto urbanoall’interno delle mura, con laplanimetria di tutte le più di300 chiese, fu terminato incirca due anni; venne poitradotto in una incisione digrandi dimensioni, formatadall’unione di 12 fogli,completata da indiciesaustivi di chiese, oratori,conventi, palazzi pubblici eprivati, strade, antichità.Nella cornice decorativa siaffrontano, in armonia diintenti, la rappresentazionedi Roma antica e di Romamoderna, unite nellacelebrazione dei fasti dellacittà contemporanea.La pubblicazione nel 1748 fuun immediato e duraturosuccesso. La Nuova Pianta diRoma si diffonde nelleprincipali collezioni, musei ebiblioteche in Italia e inEuropa, divenendo l’iconacelebrata, nell’esatta resaplanimetrica, nella ricchezzainformativa della simbologiae delle didascalie, dellacomplessa realtà della cittànella sua stratificazionestorica. La raffinatezza delsegno grafico e la suachiarezza cristallina hannocontinuato ad affascinare lacultura occidentale,decretandone la fortuna el’influenza sullaprogettazione urbana fino ainostri giorni.

    G.B. Nolli, la Nuova Pianta di Roma

  • tra i più autorevoli studiosidell’età dei Lumi, sintetizza larealtà politico-culturale dellapenisola in un momento cru-ciale della sua storia, in cui sidelinea il concreto passaggioall’età moderna. In questocomplesso contesto, in cui siintrecciano aspirazioni al nuo-vo e pesanti eredità del passa-to, lo Stato della Chiesa si po-ne come realtà pienamente in-serita nel rinnovamento gene-rale, e Roma si conferma co-me primario centro di elabo-

    razione culturale, aperto allepiù avanzate ricerche scienti-fiche europee, palcoscenicoprivilegiato di tutta una co-smopolita società che la eleg-ge a proprio punto di incon-tro.La Nuova Pianta di Roma,ideata nel 1736 e pubblicatanel 1748, è uno dei capolavoriassoluti della cultura romanae italiana, espressione di quel-l’esplosione dei lumi che con-traddistinse la società euro-pea tra 1730 e 1750, in cui eb-

    be grande rilevanza la rifles-sione geografica e più specifi-camente cartografica, disci-plina tecnica dagli evidenti ri-svolti politici che poteva fon-dere in sé, in una profondasintesi, i saperi scientifico estorico. In questo contesto varibadita l’importanza di alcu-ni episodi che portarono, pro-prio nel corso della prima me-tà del ‘700, alla nascita di unacultura tecnica e alla forma-zione di una nuova classe pro-fessionale diversa dagli artistie dagli architetti - quella deigeometri appunto - cui verràdemandata, con lo stabilirsi discuole e programmi di studiodifferenziati, la gestione delterritorio. Tra questi, è soprat-

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    La Nuova Pianta di Roma è unadelle piùgrandioseoperazioni dicartografiaurbananell’Europa delSettecento

    G.B. Nolli, Mappa del cabreoBettoni, 1724-25

    Nella pagina a fianco:- G.B. Nolli e collaboratori, Mappedel Catasto lombardo di Carlo VI(1722-23)- La tavoletta pretoriana

  • tutto la vasta impresa catasta-le di Lombardia degli anni ‘20che svolse effettivamente unruolo catalizzatore: rese chia-re le possibilità riformisteaperte a una grande unità sta-tuale burocraticamente effi-ciente e centralizzata, e formòuna unitaria classe di funzio-nari tecnici, i “Geometri diSua Maestà Cesarea”, svinco-lata da interessi e protezionilocali, attiva poi nel corso delsecolo nell’intera penisola nel-l’espletamento di mansioniinerenti la diretta gestione delterritorio, dalla redazione dimappe scientificamente sem-pre più attendibili, all’archi-tettura militare, alla progetta-zione di grandi infrastrutture(il Settecento è l’età delle stra-

    de, dei ponti, dei porti, dellebonifiche). La Nuova Pianta di Roma diNolli nasce dal programma diuna società di intellettuali egentiluomini interessati a fareseguire, pubblicare e com-mercializzare un rilievo dellacittà scientificamente attendi-bile, completato dal rileva-mento di tutte le emergenzearcheologiche. Nolli prevede-va di riuscire a rilevare l’interoterritorio all’interno delle mu-ra aureliane nel corso di unanno, con l’aiuto di un nuovostrumento tecnico, la “tavolet-ta pretoriana”, il cui uso si eradiffuso in Italia soprattuttodopo gli adattamenti che viaveva apportato in occasione

    del catasto lombardo il mate-matico della corte vienneseGiovanni Giacomo Marinoni. Lo strumento è formato essen-zialmente da un piano di lavo-ro in legno applicato, tramiteuna giuntura snodabile, a uncavalletto; ad esso è appoggia-to il foglio di carta su cui l’ope-ratore delinea direttamente ilrilevamento con l’aiuto di unabussola e di un’alidada mobilemunita di due traguardi per iltracciamento delle linee e de-gli angoli. La caratteristicaspecifica del rilevamento conla tavoletta pretoriana, a diffe-renza dello squadro agrimen-sorio, è la possibilità di ottene-re, direttamente sul campo econ l’ausilio unicamente di

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    Nella prima metàdel ‘700 si assistealla formazionedella classeprofessionale deigeometri cui verràdemandata lagestione delterritorio.

    Si formò unaunitaria classe difunzionari tecnici, i“Geometri di SuaMaestà Cesarea”,attiva nell’interapenisola conmansioni inerentila diretta gestionedel territorio.

    Nolli prevedeva dirilevare l’interoterritorioall’interno dellemura aurelianecon l’aiuto della“tavolettapretoriana”.

  • canne o catene per la determi-nazione delle misure, la map-pa desiderata, senza alcunasusseguente elaborazione didati numerici, fase in cui spes-so venivano commessi errori eimprecisioni.Le vicende della realizzazionedella Nuova Pianta di Roma,nata dunque dall’incontro del-le esigenze di un gruppo di in-tellettuali romani con le capa-

    cità tecniche che il geometralombardo aveva appreso du-rante i lavori catastali milane-si, non furono semplici e li-neari. Rilevare il vasto territo-rio entro le mura della cittànon era impresa agevole, so-prattutto se condotta da unuomo meticoloso come Nolli.Trattandosi di una realtà par-ticolarmente complessa eglidovette intraprendere l’operapartendo da un’idea generaledella morfologia urbana desu-mibile dalla produzione carto-grafica già disponibile, chenella seconda metà del ‘600aveva buon livello di precisio-ne; procedendo quindi a un’at-tenta revisione delle misura-zioni del perimetro e dell’areadella città con operazioni divera e propria triangolazione(i cui vertici potevano esserefissati dalle emergenze deiquattro obelischi eretti da Si-sto V e delle due colonne cocli-di, e appoggiata alla base co-stituita forse da uno dei mag-giori assi viari rettilinei comeil Corso). Dopo queste opera-zioni preliminari Nolli poté

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    Lo scrupolometodologico diNolli può essererilevato dal fattoche egli vollerimisurare queigrandi complessiarchitettonici osnodi urbanisticidove esistevanorilievi attendibili.

    Rilevare il vastoterritorio entro lemura della cittànon era impresaagevole,soprattutto secondotta da unuomo meticolosocome Nolli.

    Dall’alto:- G.B. Nolli, Nuova Pianta di Roma,particolare con la veduta di piazza S. Pietro- G.B. Piranesi, disegno preparatorio con piazza S. Pietro

  • quindi procedere al meticolo-so rilevamento dei singoli iso-lati. Lo scrupolo metodologico diNolli può essere rilevato dalfatto che egli volle rimisurare,per verifica, anche tutti queigrandi complessi architettoni-ci o quei grandi snodi urbani-stici dove avrebbe potuto uti-lizzare rilievi già disponibili esufficientemente attendibili.È questo il caso del Colosseo,di cui Carlo Fontana, il grandearchitetto allievo di Bernini,aveva pubblicato la pianta po-chi decenni prima, o dell’inte-ra piazza S. Pietro, anch’essagià rilevata e pubblicata daFontana: sappiamo che Nolli,con il solo uso di catene agri-mensorie e della tavoletta pre-

    toriana, rimisurò entrambi,rilevando importanti inesat-tezze (fu ad esempio il primo adimostrare attraverso il rilie-vo il disassamento dell’obeli-sco Vaticano rispetto alla fac-ciata della basilica di S. Pie-tro). Ma Nolli non si limitava arilevare gli isolati e le proprie-tà rurali (all’epoca circa i dueterzi dell’area all’interno dellemura erano inedificati e occu-pati da una ininterrotta coro-na di ville, vigne e giardini),ma procedeva alla misurazio-ne degli androni, cortili e vani-scala dei principali palazziprivati, delle piante internedelle più di 300 chiese, di ognimonumento e rovina antichi,fino alla disposizione dei via-letti di ogni singolo parco, or-

    to o giardino. Tra il 1741 e il 1746 Nolli tra-sferisce su 12 lastre di ramel’intera planimetria della città,corredandola di ricchissimiindici; si avvale in questa fasedi lavoro del giovanissimo fi-glio Carlo e del Piranesi, unodei più geniali artisti del Sette-cento, di cui Nolli subito rico-nosce e valorizza l’inquieta ge-nialità. L’opera vedrà infine laluce, dopo una serie di difficilicircostanze, nel 1748, quandonel corso di una solenne udien-za un esemplare appena usci-to dai torchi e sontuosamenterilegato verrà offerto dal cele-bre geometra al pontefice Be-nedetto XIV.La Nuova Pianta di Roma è

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    La Roma di Nollirinnovaradicalmentel’immagine dellacittà, costituendoun nettospartiacque con latradizione.

    G.B. Nolli La Nuova Pianta diRoma, particolare

    G.B. Nolli, la Nuova Pianta di Roma,particolare del primo e secondostato della “pianta grande” con lacorrezione dell’orientamentodell’obelisco di Montecitorio

  • uno dei più impeccabili e pre-ziosi frutti dell’altissima pro-duzione editoriale romana del‘700, e come tale si conservaoggi nei principali Musei e Bi-blioteche, nonché in numero-se collezioni private, d’Europae d’America. La Roma di Nollirinnova radicalmente l’imma-gine della città, costituendoun netto spartiacque con latradizione: la rappresentazio-ne iconografica zenitale, ilcorretto orientamento con ilnord in alto, la semplice sim-bologia adottata, la resa plani-metrica dell’interno degli edi-fici religiosi e dei principalipassaggi semi-pubblici deigrandi palazzi, benché espe-dienti singolarmente già pre-senti in precedenti realizza-zioni, e comuni ad alcune del-le principali imprese cartogra-fiche italiane ed europee delsecolo, diverranno nel loro in-sieme caratteristiche della fu-tura rappresentazione urba-na. Pur non essendo una pian-ta catastale della città, la suacelebrata esattezza fece sì cheall’inizio dell’Ottocento i geo-metri incaricati di redigere laprima mappa catastale di Ro-

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    I geometriincaricati diredigere la primamappa catastale diRoma utilizzaronola Pianta del Nollicome basecartografica.

    G.B. Nolli La Nuova Pianta diRoma, particolare

  • ma utilizzassero la pianta diNolli come base cartografica. L’opera di Nolli è un vero ca-polavoro della cultura romanae italiana di metà Settecento,in equilibrio perfetto tra rigo-re scientifico, analisi esattadella complessità della realtàurbana, e forte pregnanza poe-tica, specchio di una realtà inprocinto di essere per sempreperduta, immagine malinco-nica e sublime di una città ric-ca e vivace ma ancora piena-mente “a misura d’uomo”, pri-ma che, divenuta capitale delRegno d’Italia, i nuovi interes-si speculativi ne stravolgesseroper sempre l’organizzazione.Nella cosmopolita capitaledella metà del ‘700 Nolli simuove con disinvoltura tragrandi mecenati, principi, car-dinali e intellettuali, cortigianie affermati professionisti,stringendo rapporti di fami-liarità che lo portano a conso-lidare un ruolo originale e bendefinito: “geometra milanese”o comasco, come sempre or-gogliosamente firmò le sueopere. Innovatore delle prati-che cartografiche fino ad allo-ra in uso in città appare comeil fondatore di una solida scuo-la di geometri, secondo unapratica corrente nel corso del

    ‘700, quando le mansioni pro-fessionali del geometra anda-vano precisandosi ma eranoancora molteplici, oltre cheagrimensore-catastiere-carto-grafo. Nolli fu anche apprez-zato ingegnere idraulico, alleprese con lo studio dei proble-mi connessi alla bonifica dellePaludi Pontine; esperto in pro-blemi di scienza delle costru-zioni (venne interpellato per idissesti statici della cupola diS. Pietro); e infine progettistaautonomo. Anche in quest’ul-timo campo, nel ricco e sfac-cettato panorama dell’attivitàarchitettonica romana dellaprima metà del ‘700, Nolli ope-

    ra con sicurezza una scelta disicuro rigore, recuperando lalezione dei grandi maestri delBarocco, soprattutto Bernini,Borromini e Carlo Fontana,come dimostra la piccola chie-sa di S. Dorotea in Trastevere.Una ricerca complessa ha pe-rò dato risultati insperati e in-coraggianti, consentendo unaprima ricostruzione di un’in-tensa pratica professionale.Nolli costruisce edifici resi-denziali, progetta e in parteesegue la ristrutturazione del-

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    Nolli consolidò unruolo originale eben definito:“geometramilanese”.

    G.B. Nolli, progetto di sistemazione di villa Albani, 1747

  • la basilica di S. Alessio all’A-ventino, è architetto dei prin-cipi Corsini, del cardinale Al-bani, col quale collabora alladefinizione architettonica del-la sua celebre villa (oggi villaAlbani Torlonia sulla Salaria),del banchiere Belloni, per ilquale progetta un grandiosopalazzo presso piazza di Spa-gna, dei frati Francescani, peri quali progetta la chiesa di S.Dorotea, il nuovo monasterodi S. Bartolomeo a Sezze, unanuova facciata per S. France-sco a Velletri. E proprio l’atti-vità laziale di Nolli è risultataestremamente densa di pro-getti e realizzazioni, come di-mostrano i catasti di Barbara-no Romano e delle proprietàrurali del Comune di Velletriin località Commune, Faiola e

    Lariano, di cui ho potuto rin-tracciare la serie di 30 splendi-de tavole acquerellate, acqui-state ora dalla Biblioteca Co-munale di Velletri.Sulla scena romana il geome-tra Nolli è dunque, certamen-te, tra i protagonisti: autore delprimo rilevamento rigorosa-mente scientifico della città,‘maestro’ di Piranesi, coinvoltonell’ideazione di villa Albani,una delle fabbriche più signifi-cative della metà del secolo.Ma, tra i protagonisti, è quellodi cui ancora sappiamo moltopoco: meticoloso fino alla ma-niacalità, forse scontroso e dif-ficile, attaccato alle sue originilombarde, celebre in Europa ein America, a Roma e per i ro-mani è ancora quasi uno sco-nosciuto. La Mostra “Nolli Va-

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    La Mostra vuoleessere un tributoal “celebregeometra” e alsuo lavoro, accantoa quello dei piùgrandi artisti delSettecento.

    Mario Bevilacqua, professore diStoria dell’Architettura all’Università diFirenze, è il curatore scientifico dellaMostra Nolli,Vasi, Piranesi.Immagine di Roma Antica eModerna, che si tiene a Palazzo Poli-Fontana di Trevi dal 27 novembre2004 al 7 febbraio 2005; promossadall’Istituto Nazionale per la Grafica edal Centro di Studi sulla Cultura el’Immagine di Roma, un eventosponsorizzato dal Collegio Provincialedei Geometri di Roma. MarioBevilacqua è autore di moltepubblicazioni sulle città italiane e laloro rappresentazione tra ‘500 e ‘700,e del volume monografico Roma nelsecolo dei Lumi.Architetturaerudizione scienza nella Pianta diG.B. Nolli ‘celebre geometra’,Napoli 1998 (“L’immagine storicadella città”, collana diretta daMarcello Fagiolo), pubblicazione resapossibile grazie all’egida del CollegioProvinciale dei Geometri di Roma edalla quale sono tratte le immaginiche corredano l’articolo.

    si Piranesi. Immagine di RomaAntica e Moderna” vuole esse-re un tributo al “celebre geo-metra” e al suo lavoro, accantoa quello dei più grandi artistidel Settecento.

    G.Vasi, panorama di Roma,incisione, 1765

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    MOSTRANOLLI, VASI, PIRANESIIMMAGINE DI ROMAANTICA E MODERNARappresentare e conoscere la metropoli dei Lumi

    Roma, Palazzo Fontana di Trevi27 novembre 2004 - 7 febbraio 2005

    Orario: tutti i giorni ore 10.00 – 19.00

    Costo del biglietto: intero Euro 7,00

    SCONTO SUL BIGLIETTOD’INGRESSO

    PER I NOSTRI LETTORI E PER TUTTI I GEOMETRI

    Presentando alla biglietteria questo coupon, o in alternativa

    il tesserino di iscrizione al CollegioProvinciale dei Geometri di Roma,

    sarà possibile acquistare il biglietto al prezzo ridotto di Euro 5,00