Futurenergy

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Futurenergy è un progetto della Provincia di Potenza. Ha l'obiettivo di educare al risparmio energetico attraverso la pratica di 4 azioni: risparmia, cammina, pedala rispetta. Piccoli gesti quotidiani per un nuovo equilibrio fra consumi, ambiente e rispetto della natura.

Transcript of Futurenergy

  • www.futurenergypz.it www.provincia.potenza.it www.futuroincorso.com

  • 1 | Futurenergy: risparmia, cammina, pedala, rispetta

    2 | Il villaggio ecologico di Futurenergy

    | La Provincia di Potenza ed il suo operato in termini di sostenibilit ambientale

    4 | Linee guida per ladozione di un Sistema di Gestione Ambientale nelle scuole

    5 | LIstituto E. Battaglini di Venosa racconta la sua esperienza

    6 | Mobilit sostenibile

    7 | La bicicletta amica dellambiente e della salute

    8 | Gli studi dellUNIBAS di Basilicata sulla Geotermia ed il Global Warming e la CO2

    9 | Aree protette e comportamenti da adottare per il rispetto dellambiente

    10 | I laboratori. Risparmi se rispetti e ricicli

    11 | Provincia di Potenza: struttura di coordinamento al Patto dei Sindaci

    12 | La comunicazione

    1 | Programma delle attivit svolte

    14 | I questionari

    15 | Rassegna stampa

    15 | Appendice

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  • 4PREFAZIONEFuturenergy: risparmia, cammina, pedala, rispetta ha avuto un grande successo e i dati pubblicati nel presente opuscolo lo dimostrano. Le scuole, i Dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli studenti, i giovani hanno partecipato in tanti, alle numerose iniziative/attivit previste dal progetto. La sperimentazione delle pratiche del pedibus (manbus) e ciclo bus hanno dimostrato che il pedibus di facile attuazione nei luoghi in cui un Istituto dIstruzione Superiore prossimo ad una scuola elementare o media, mentre il ciclobus, facilitato, quando la scuola dispone di almeno 3 biciclette a disposizione degli studenti e del personale.Fermare 1000 auto che in un giorno percorrono un tragitto casa-scuola di circa un chilometro produce una riduzione di CO2 di oltre 250 Kg. Sulle iniziative che riguardano la riduzione della CO2, in linea con gli obiettivi di 202020 della UE, sono state presentate le attivit della Provincia di Potenza, quale struttura di coordinamento al Patto dei Sindaci e sono state illustrate le fonti rinnovabili dellenergia e della geotermia. Con le attivit di rispetta e risparmia gli studenti hanno avuto lopportunit di acquisire informazioni sulla cittadinanza attiva. La sensibilizzazione allimportanza del riciclaggio, ad esempio, pu favorire la richiesta al Comune di appartenenza di attivare, ove ancora non presente, la raccolta differenziata e lutilizzo di sistemi a risparmio energetico. Attraverso laboratori formativi, con un approccio al materico da cui le nuove generazioni, tecnologiche, si sono allontanate, stato rilevato linteresse e limpegno profuso dagli studenti coinvolti, per la costruzione di lampade da tavolo. La mobilit a piedi e in bicicletta ha favorito, inoltre, il benessere psico-fisico dei giovani, che hanno partecipato con tanto entusiasmo, alle manifestazioni sportive, alle stracittadine e, pedalando, alle gare di produzione di energia. Avere cura di s e dellambiente importante e per tale ragione stato consegnato, in adozione, a sei classi di altrettanti Istituti scolastici un albero. Un albero di cui avere cura affinch possa dare, come le nuove generazioni, buoni frutti. Sono state illustrate nel corso di vari seminari e molto apprezzate, le dispense realizzate dai vari partner e associati ed altres riconosciuta limportanza della segnaletica creata per il pedibus a Melfi e Venosa, del video-spot e del Futurenergy game. Futurenergy diventato Il Villaggio ecologico. Seminari, conferenze, sperimentazioni, mostre, giochi ed intrattenimento, organizzato dagli studenti, hanno animato le diverse giornate programmate in diversi Comuni. Ci induce a sperare che la buona pratica Tutti a scuola a piedi e in bici

  • 5possa diventare la festa da tenersi ad ogni inizio di anno scolastico. Il presente opuscolo riporta le informazioni utili della pratica sperimentata, le iniziative realizzate, il materiale redatto e la rassegna stampa. I prodotti sono scaricabili dal sito www.futurenergypz.it, e www.forumprovincegiovani.it.

    Dai risultati dei dati del questionario compilato da circa 1000 studenti, il 5% circa della popolazione scolastica superiore della Provincia, emerge, tra laltro che:

    a) gli studenti gradiscono poco lutilizzo del mezzo pubblico perch ne giudicano negativamente il confort, i tempi di viaggio e la vicinanza delle fermate;

    b) sono favorevoli alluso della bici, per recarsi a scuola ove vi siano piste ciclabili ed una buona segnaletica stradale;

    c) uno studente su due ha segnalato che a casa e a scuola si parla poco o affatto di risparmio energetico e riciclaggio;

    d) solo uno studente su due manifesta un atteggiamento interessato o responsabile nei confronti dellambiente;

    e) circa uno studente su due non disposto a modificare i propri comportamenti, per ridurre lo spreco.

    Sono dati che ci convincono della valenza del progetto Futurenergyche ha tentato di colmare, seppur in parte, un vuoto di conoscenze. necessario quindi proseguire in questa direzione, anche dopo la conclusione del progetto, con lausilio dei prodotti realizzati.Un ringraziamento sentito ai mass-media locali, per lattenzione che hanno avuto per il progetto e per i servizi che hanno pubblicato, ai partners e agli associati che hanno partecipato con competenza e dedizione e a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita delle manifestazioni e delle attivit proposte.

    Maria Cristina Caricati Pasquale SalernoDirigente Ufficio Istruzione e Cultura Project Manager

  • 6PRESENTAZIONEI grandi cambiamenti non possono che passare attraverso un nuovo modo di pensare, nuove abitudini e nuovi comportamenti. Per fare questo abbiamo coinvolto molte scuole e tantissimi studenti in una serie di attivit, dalla sperimentazione del ciclobus e del pedibus per raggiungere gli istituti scolastici (sensibilizzando i comuni a strutturare laddove possibile tale pratica), al Trofeo Futurenergy (gara ciclistica interregionale), alle staffette su cyclette riciclate con misurazione dellenergia prodotta, alla piantumazione ed adozione di alberi, alla realizzazione della segnaletica sostenibile lungo i percorsi interessati (con misurazione di passi, calorie e di riduzione di Co2), senza dimenticare i momenti di studio ed approfondimento dedicati agli obiettivi europei di efficienza energetica, incremento dellutilizzo delle fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di C02. Questo ed altro stato il progetto Futurenergy.

    Strettamente connesso al programma Scuole ecologiche in scuole sicure, riconosciuto da Legambiente nazionale come miglior buona prassi 2011, con Futurenergy abbiamo cercato di divulgare il binomio pratica sportiva e sostenibilit, il miglioramento delle abitudini e dei comportamenti responsabili volti al risparmio energico e al rispetto dellambiente e non ultimo lincremento dellefficientamento energetico, dellutilizzo di fonti rinnovabili con la riduzione delle emissioni di CO2. Un ragazzo che studia in strutture energeticamente efficienti, che sperimenta una mobilit sostenibile e comportamenti responsabili sar un adulto pi rispettoso dellambiente circostante e consapevole della necessit di mantenere un corretto equilibrio tra consumi, ambiente, rispetto della natura e tutela della salute. I messaggi arrivatici ci convincono sempre pi che i ragazzi sono gi pronti.Se possiamo avere una vita migliore che ci costa fare dei piccoli sacrifici che possono favorire il nostro futuro... salviamoci! il messaggio che Katia, una studentessa di Picerno, ha voluto lanciare, attraverso twitter.

    Perch con Futurenergy abbiamo sperimentato anche nuovi strumenti e nuovi linguaggi avendo prova che possono aiutare le istituzioni ad entrare in contatto con gli adulti di domani,traghettando verso di loro le grandi visioni strategiche che orientano la difficile fase di transizione in atto. Dai social network alla musica, abbiamo voluto dare forma e voce nuova alla nostra idea di sviluppo, unidea che poggia sui pilastri

  • 7della cultura, della sostenibilit e dellinclusione e che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni.

    stata una sperimentazione importantissima che ha voluto innestare nelle nuove generazioni una diversa e pi matura consapevolezza del rapporto con lambiente, con lo sport e con lalimentazione. Lauspicio che labitudine possa consolidarsi e fare da apripista ad altre iniziative del genere da parte delle scuole del territorio.

    Il Dipartimento di Scienze dellUniversit degli Studi della Basilicata, il Parco Nazionale dellAppennino Lucano Val DAgri Lagonegrese, lIstituto dIstruzione Superiore E. Battaglini di Venosa (certificato Emas), Legambiente Basilicata, lASD Olimpia di Potenza, lASD Nucleo Giovent di Potenza e le tante scuole, le amministrazioni locali, la Societ Energetica Lucana, i giovani e gli studenti che hanno collaborato al progetto hanno rappresentato quel valore aggiunto che ha consentito il raggiungimento di questi importanti obiettivi. A loro e allUfficio cultura e politiche giovanili della Provincia va il nostro ringraziamento.

    Piero Lacorazza Francesco Pietrantuono Presidente della Provincia Assessore alle Politiche Comunitarie e Giovanili

  • 81 | Futurenergy: Risparmia, Cammina, Pedala, RispettaChe cosFuturenergy un progetto innovativo per la diffusione delle conoscenze sulluso sostenibile dellenergia e sullimpiego delle fonti rinnovabili, rivolto alla scuola secondaria superiore. Lo scopo del progetto diffondere la cultura del risparmio energetico e gettare le basi per la costruzione di un futuro condiviso sulla base di buone prassi che coinvolgano, gi dalla progettazione di nuovi stili di vita ecologici, le giovani generazioni. Futurenergy nasce con lambizione e lo scopo di avvicinare i giovani studenti alla cultura della cittadinanza attiva, guidata dalla bussola del rispetto ambientale.

    Il progetto parte dalla necessit di riconoscere alla cultura e alleducazione, quindi alla formazione delle giovani generazioni, il fondamento su cui costruire una coesione sociale fatta di regole e di rispetto, di consapevolezza e condivisione di valori. Liniziativa mira a supportare i

    percorsi di cambiamento e costruzione di nuovi modelli formativi che superino la neutralit dellapproccio educativo e tengano conto delle distinzioni tra i diversi individui e della necessit di affermazione di una cultura della parit fondata sulla conoscenza e sulla valorizzazione delle differenze. In particolare, il progetto vuole creare un percorso interdisciplinare di promozione della cultura del risparmio energetico, coniugato con il tema dellecologia e dello sport, inteso anche come mobilit responsabilizzante, impiegando metodologie innovative e strumenti partecipativi.La scuola il luogo dove si realizza il primo approccio con il mondo sociale, dove ci si abitua a conoscere, a costruire concetti e a collegarli con la propria esperienza. il luogo dove ci si ritrova per la prima volta a camminare con le proprie gambe, a rafforzare la propria identit personale e di cittadini; in questo contesto che si inserisce un progetto come Futurenergy. Una maggiore consapevolezza sulle diverse fonti di produzione di energia e sulle conseguenze sullambiente del loro utilizzo

  • 9da parte dei cittadini, costruita fin dai tempi della scuola, pu contribuire al conseguimento degli impegni assunti dal Paese a livello nazionale e internazionale sulle riduzioni delle emissioni dei gas serra e sulle altre sfide ambientali. Il tema dellambiente, poi, si coniuga ai buoni comportamenti volti, non solo a consumare meno ed a risparmiare, ma soprattutto a rispettare lambiente. Il progetto, infatti, si sviluppa in una serie di attivit funzionali allo svolgimento di un preciso percorso didattico. Gli argomenti oggetto del pacchetto didattico introducono sui banchi di scuola le nozioni basilari per poter facilitare una reale conoscenza dellecologismo, dellefficienza e del risparmio energetico, a cominciare dalla costruzione dellambiente circostante e da un corretto utilizzo dei mezzi di trasporto. Liniziativa vede protagoniste alcune scuole, Enti, associazioni che, tramite i docenti stessi ed esperti esterni, agiscono da tutor per gli studenti.

    2 | Il villaggio Ecologico di FuturenergyIn cosa consiste, in definitiva, il Villaggio Ecologico? un tipo di comunit basata esplicitamente sulla sostenibilit ambientale. Una comunit costituita sulla base della adesione volontaria dei partecipanti e della condivisione dei principi fondanti. I nuclei abitativi sono progettati per ridurre al minimo limpatto ambientale, ricorrendo alluso di energie rinnovabili.Lidea quella di dar vita a nuove forme di convivenza, tali da rispondere allattuale disgregazione del tessuto familiare, culturale e sociale della condizione postmoderna e globalizzata. Il Villaggio ecologico costituisce un laboratorio di ricerca e sperimentazione verso stili di vita alternativi allattuale modello socio-economico e tende al massimo dellautosufficienza, in modo da soddisfare il pi possibile al suo interno ogni esigenza dei suoi membri (lavoro, svago, educazione). In questo senso, il villaggio ecologico si presta a costituirsi come un modello sostenibile, sul piano economico, sociale ed ecologico.Non stiamo parlando di unutopia, ma di idee realizzabili, concrete, che si stanno facendo strada in modo lento e graduale e che pongono allattenzione di tutti lalternativa su cui si pu pensare la societ del futuro.

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    Richiedono sicuramente un grado di consapevolezza di se stessi molto pi deciso perch il coinvolgimento personale a 360 gradi, e quindi impegno e determinazione sono imprescindibili. Le esperienze di vita comunitaria di un ecovillaggio costituiscono laboratori di forme genuine di esistenza che rifiutano ci che effimero e superficiale per inaugurare modi di vivere improntati alla cooperazione e condivisione

    tra i propri membri. Si rifiuta il consumismo, per promuovere forme di autoproduzione di alimenti, beni ed energia sulla via della completa autosufficienza. Si rifiuta il consumo incontrollato del territorio e delle risorse naturali per assumere comportamenti consapevoli tendenti alla riduzione dellimpronta ecologica, a partire dal proprio vivere quotidiano. Lecovillaggio si sviluppa come entit radicata nel territorio, promuovendo scambi di informazioni, di beni, di esperienze culturali, sociali, politiche, artistiche. Il villaggio si presenta, quindi, nella doppia veste di luogo abitato e di rete di esperienze che si propongono la trasformazione del modo di vivere e larticolazione feconda del lavoro, non solo nella sua accezione produttiva di beni ma soprattutto di condivisione di idee e propositi che mutino i valori ed i comportamenti concreti non solo di chi vive nellecovillaggio ma anche di chi entra in contatto con esso. Pertanto, lazione dellecovillaggio deve essere costante e riconosciuta dalla pi vasta comunit del territorio in cui esso opera e dei cui problemi si fa carico sia fornendo servizi, sia sviluppando iniziative culturali e forme di partecipazione democratica, in modo che i diritti di cittadinanza non siano affermati solo in principio. In particolare, il villaggio ecologico far proprie le battaglie ecologiste e promuover una cultura di pace in difesa della natura, del paesaggio e per la promozione di una qualit della vita che assuma tra i propri valori: a) la tutela dei beni comuni primari (suolo, aria, acqua, foreste) e della loro fruibilit per tutti gli esseri viventi contro inquinamento, devastazione, cementificazione, gestione privata e sfruttamento indiscriminato delle risorse che la natura ha reso disponibili e che tali devono restare nelle future generazioni; b) la tutela della biodiversit sia naturale che umana e la visione delle differenti culture, tradizioni, filosofie e credenze come stimoli allaccrescimento della ricchezza interiore e della libert nelle relazioni tra esseri umani.

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    Lecovillaggio, in sintesi, si propone di costruire una rete che vada al di l dei suoi membri, in quanto esso una comunit intenzionale, che unisce luomo con la natura, considera la terra come un valore ed il ritorno ad essa una tendenza da sostenere nella funzione dellautosufficienza. Lobiettivo quello di promuovere forme di lavoro partecipato, creativo e non alienato ove i ritmi dellesistenza e la possibilit di conciliarli con le esigenze di ognuno vengono al primo posto, in un rapporto armonico di responsabile costruzione con la natura. Per un futuro urbano sostenibile!

    Il Villaggio Ecologico: Seminari, conferenze, gara di produzione di energia pedalando, stracittadine, laboratori su risparmia-riciclando, sperimentazione del ciclobus e del pedibus, mostre sulla scuola ecologica, sulla geotermia e sul Patto dei Sindaci, esibizioni e spettacoli organizzati dalle scuole. Consegna in adozione di un albero agli studenti

    degli Istituti coinvolti. Sottoscrizione con i Comuni firmatari del patto dei Sindaci dellintesa per la stesura del PAES.

    I prodotti

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    | La Provincia di Potenza ed il suo operato in termini di sostenibilit ambientale

    La Provincia di Potenza il partner capofila del progetto Futurenergy

    RiconoscimentiLa Provincia di Potenza, prima nel campo delle energie rinnovabili, grazie al programma innovativo Scuole ecologiche in scuole sicure, ha ricevuto a Roma, nella sede del Gse (Gestore Servizi Energetici) il premio di Legambiente comuni rinnovabili 2011 come miglior buona pratica 2011 ed a Potenza, lo scorso dicembre, per la tre giorni Abitare il Futuro Sviluppo del Mezzogiorno e Green Economy, il riconoscimento dalleconomista statunitense Jeremy Rifkin, quale idea leader nella green economy.Un riconoscimento importante, che premia quella di Potenza come unica Provincia dItalia, per unidea frutto di una condivisione con i sindaci e i soggetti responsabili dei POIS (Piani di Offerta Integrata di Servizi), i quali hanno creduto in un progetto di futuro, il cui obiettivo realizzare una rete di edifici scolastici con impianti certificati, fotovoltaici, eolici, di geotermia e di compostaggio, in linea con gli obiettivi europei di riduzione, entro il 2020, del 20% di CO2, aumento del 20% dellefficienza energetica e aumento del 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili. Un progetto, quello premiato, che stato oggetto di una mostra visitata anche dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano nella sua visita in Basilicata e che illustrava il nuovo modello di scuola per cui la Provincia di Potenza vuole caratterizzarsi. Lo stesso progetto, su oltre trenta in tutta Italia e unico nel Mezzogiorno, ha ottenuto la menzione speciale per il premio Progetti sostenibili e green public procurement, promosso dal Ministero dellEconomia e delle Finanze e del Consip e ha catturato linteresse dellAgi (Agenzia giornalistica Italia) che ha pubblicato il servizio La svolta green di Potenza sulle iniziative della Provincia di Potenza nel campo delle energie rinnovabili per il portale specializzato www.sceltesostenibili.it. Sempre nel campo delle rinnovabili, inoltre, allEnte stato assegnato il Premio speciale nellambito del 4Award per Klimaenergy 2011, la Fiera internazionale delle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici. Inoltre, la Provincia di Potenza capofila del Progetto europeo di iniziativa regionale Renergy - Strategie Regionali per le Comunit energeticamente consapevoli, che prevede un budget di 2.159.850 euro e

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    include 12 partner, rappresentativi di 10 Paesi europei.

    Attivit avviateLa Provincia ha iniziato la propria attivit nel settore del risparmio energetico e della sostenibilit ambientale in occasione della realizzazione di sei impianti fotovoltaici, tutti di potenza pari a 20 kWp, installati su cinque istituti scolastici del territorio provinciale: il Liceo scientifico di Potenza l Liceo classico di Lauria lIstituto tecnico commerciale e per geometri di Moliterno lIstituto Magistrale di Rionero in Vulture lIstituto per geometri di Senise il Museo provinciale di Potenza

    Gli impianti sono regolarmente funzionanti e muniti di sistemi per lo scambio dellenergia prodotta sul posto e consentono una produzione annua di energia di 165.000 kWh, con un risparmio in termini di emissioni di CO2 di oltre 500.000 Kg e un risparmio economico annuo di pari a 50.000. La spesa sostenuta superiore a un milione di euro. Sulla base della propria esperienza, la Provincia ha programmato la realizzazione di altri impianti fotovoltaici da installare su edifici provinciali del Capoluogo, collegandoli alla rete di distribuzione locale dellenergia elettrica in bassa tensione e da realizzarsi in conformit a quanto previsto dai decreti in materia emanati dal Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per lottenimento della tariffa incentivante connessa alla produzione di energia elettrica. Gli impianti, tutti di potenza minima pari a 20 kWp, sono realizzati sulle coperture dei seguenti edifici:

    Istituto professionale per lagricoltura e lambiente G. Fortunato, in Contrada Malvaccaro I.P.S.C. Racioppi - I.T.C. Falcone, in Via Anzio Conservatorio di musica G. Da Venosa, in Via Anzio Liceo classico Q.O.Flacco, in Via Vaccaro Istituto tecnico statale per geometri G. De Lorenzo, in Via Sicilia Istituto tecnico commerciale F. S. Nitti, in Via Anzio

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    Istituto statale darte, in Via Anzio Istituto tecnico commerciale L. Da Vinci, in Via Ancona Istituto alberghiero, in Via Anzio Istituto professionale statale per lindustria e lartigianato, in Via Pola Liceo delle scienze umane E. Gianturco, in Via Zara Edificio della Provincia di Potenza in Piazza delle Regioni.

    POIS (Piani di Offerta Integrata di Servizi)La Provincia di Potenza, ha predisposto i propri Piani di Offerta Integrata di Servizi (POIS) - uno per ogni ambito territoriale - in cui si inteso perseguire, i seguenti obiettivi principali:

    la polifunzionalit delle scuole e lallungamento dei tempi di apertura; il miglioramento delle competenze degli studenti e della capacit di apprendimento della popolazione; laumento della dotazione infrastrutturale dei plessi scolastici e del connesso grado di sostenibilit ambientale.

    Il finanziamento ottenuto dai partenariati ammonta a circa undici milioni di euro. Il Programma POIS della Provincia di Potenza suddiviso per tipologie omogenee di intervento, derivanti dallanalisi degli immobili e dallo studio delle specificit locali, come di seguito illustrate.

    1. Interventi per la riduzione dei consumi energetici e realizzazione di laboratori aperti di bioedilizia e di mini impianti di compostaggio.2. Realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e realizzazione di laboratori per la formazione e la sperimentazione.3. Realizzazione di impianti per la produzione di calore e di acqua calda sanitaria da fonti rinnovabili e realizzazione di laboratori per la formazione e la sperimentazione.4. Realizzazione di centri bioclimatici comuni, per lapprofondimento formativo dedicato agli studenti normalmente e diversamente abili, a supporto delle Scuole del Territorio di ogni ordine e grado.5. Interventi per la polifunzionalit delle Scuole mediante ladeguamento e il potenziamento delle palestre e degli auditori scolastici. Il progetto scuole ecologiche in scuole sicure prevede un investimento di circa 25 Milioni di Euro (di cui 11 Milioni di

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    Euro di fondi Pois) che serviranno a realizzare una rete di edifici scolastici con impianti certificati, fotovoltaici, eolici, di geotermia e di compostaggio e ad alimentare importanti contenitori culturali con energia pulita, dal museo alla bibliomediateca, dallauditorium del conservatorio allarchivio storico.

    4 | Linee guida per ladozione di un Sistema di Gestione Ambientale nelle scuole

    Sempre pi si assiste, a livello mondiale, a fatti che hanno un impatto devastante per lambiente: Chernobyl, deforestazioni, inquinamento delle acque, ecc. Le grandi contraddizioni del mondo moderno, la globalizzazione dei mercati, la crescita economica e lo sviluppo tecnologico hanno fatto esplodere una serie di problematiche relative al degrado ambientale, allaumento delle disparit fra i paesi ricchi e i paesi poveri e fra le classi sociali allinterno dei vari paesi.Durante la Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sullAmbiente a Rio de Janeiro del 1992, le organizzazioni internazionali hanno suonato il campanello dallarme.Il messaggio ha avuto ripercussioni sia a livello di amministrazioni locali, sia a livello di grandi industrie (fortemente responsabili), sia a livello dellassociazionismo volontario e della societ civile in generale. La scuola, deputata alla formazione del cittadino, non pu rimanerne estranea. Il principio fondamentale del SGA basato sul modello della ruota di Deming, che consiste nel promuovere una cultura della qualit tesa al miglioramento continuo dei processi e allutilizzo ottimale delle risorse. In questa ottica ogni scuola che si impegna ad organizzare un Sistema di Gestione Ambientale, fissa i propri obiettivi di performance ambientale. Questi ultimi devono rispondere alle esigenze fissate dal sistema di riferimento scelto (ISO 14001 o EMAS) e in maniera pi generale rispondere ai tre principi fondamentali quali:

    a) La prevenzione degli inquinamenti: la scuola deve ridurre e limitare limpatto ambientale (gestione delle risorse; gestione dei rifiuti).

    b) Il rispetto delle leggi ambientali: la scuola assicura il rispetto delle leggi ambientali applicabili alle sue attivit.

    c) Il miglioramento continuo: la scuola deve impegnarsi a

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    migliorare progressivamente le performance ambientali del suo sistema. Sar in grado di verificarlo grazie allutilizzo di indicatori.

    I sistemi di riferimento per le scuole che desiderano implementare volontariamente un SGA sono: la norma ISO 14001 ed il sistema comunitario di Gestione Ambientale e Audit (regolamento europeo EMAS).

    Norma ISO 14001. una norma internazionale che propone di integrare il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) in funzione delle molteplici esigenze delle scuole. La norma fornisce un quadro strategico globale delle politiche, dei piani e delle azioni ambientali. Una volta organizzato il sistema, un ente esterno accreditato, verifica che il sistema in linea con quanto stabilito dalla norma, e concede la certificazione. Questa non va vista come un traguardo, ma come un obiettivo che deve produrre nel tempo miglioramenti continui. Per questo gli Audit di controllo devono essere regolarmente effettuati. Il sistema EMAS, in vigore dallaprile 1995 e revisionato nel 2001, integra la norma ISO 14001. Lo scopo del regolamento EMAS di incoraggiare ogni organizzazione del settore pubblico o privato a mettere in essere una gestione ambientale e, per mezzo di controlli, migliorare costantemente le sue performance ambientali.

    La pianificazione dellanalisi ambientale inizialeChe Cos unanalisi ambientale iniziale e Cosa prevede?Lanalisi ambientale una fotografia della scuola in materia di gestione ambientale e di integrazione dei temi ambientali nelle prassi educative e formative. Questanalisi un punto di riferimento per le successive tappe, in particolare, per lidentificazione degli aspetti ambientali. Ai fini della registrazione EMAS lanalisi deve essere approfondita, dettagliata e deve riguardare i seguenti punti:

    1. La valutazione della conformit della scuola alla normativa ambientale in vigore.Una scuola nella sua attivit produce rifiuti, accumula liquidi infiammabili, dispone di laboratori di chimica, informatica, etc.; tutte queste attivit sono soggette a regolamenti, leggi e decreti che la scuola deve rispettare. Una prima tappa consiste, quindi, nellindividuare la normativa ambientale applicabile alle diverse attivit che si svolgono per verificarne la relativa conformit.

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    2. Lindividuazione degli aspetti ambientaliSi tratta di:

    esaminare tutte le attivit che la scuola compie e che hanno uninfluenza sullambiente: sia quelle il cui impatto determinato dallattivit propria della scuola (consumi dacqua, energia, materiali di pulizia, generi alimentari, materiali per ligiene personale etc.), sia quelle nelle quali la scuola esercita un potere gestionale diretto o di controllo (trasporto dipendenti, studenti e merci, fornitori, etc.). Raccogliere i dati ad esse riferibili. Individuare gli aspetti ambientali significativi su cui orientare le azioni destinate a migliorare la situazione dei relativi impatti. Costruire un punto di riferimento oggettivo per evidenziare i miglioramenti successivi.

    5 | LIstituto E. Battaglini di Venosa racconta la sua esperienzaLa politica ambientale dellIstitutoLIISS E.Battaglini, nel riconoscere limportanza degli aspetti ambientali allinterno del proprio ruolo istituzionale, intende mettere a punto la propria Politica Ambientale, in conformit con i requisiti di legge in materia di ambiente. Scopo precipuo quello di stabilire una serie di principi guida ai quali saranno ispirati gli interventi da porre in atto nella struttura scolastica, operando sul miglioramento continuo dellefficienza ambientale. La salvaguardia dellambiente riveste un ruolo fondamentale nella societ moderna, e coinvolge lespressione della responsabilit da parte di tutti. La Scuola, consapevole della centralit del proprio ruolo nei momenti formativi e informativi sulle tematiche ambientali, simpegna a mantenere e migliorare ilproprio sistema di gestione ambientale, che garantisce metodi e strumenti necessari per promuovere e applicare i seguenti principi e obiettivi:

    1. perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali della scuola, riducendo, in modo progressivo, gli impatti ambientali connessi con lo svolgimento delle

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    proprie attivit, con particolare attenzione alla riduzione degli sprechi di risorse, alla gestione dei rifiuti e allutilizzo delle materie prime e dei materiali di supporto, ricorrendo, ove possibile, a prodotti eco-compatibili;

    2. adottare le precauzioni e le disposizioni necessarie per prevenire, eliminare o ridurre qualsiasi forma di inquinamento ambientale;

    3. gestire tutte le attivit della propria organizzazione in conformit alle leggi comunitarie, statali, regionali e locali sullambiente, sorvegliandone costantemente il rispetto;

    4. diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile nella sua dimensione ecologica, economica e sociale;

    5. garantire che tutto il personale docente, non docente e gli alunni della scuola siano a conoscenza della politica ambientale e dei suoi obiettivi, siano responsabilizzati e cooperino alla sua implementazione e gestione, mediante un adeguato processo di informazione e formazione, al fine di elevarne il grado di coinvolgimento;

    6. assicurare il costante miglioramento del sistema di gestione ambientale e delle prestazioni ambientali della scuola attraverso un continuo monitoraggio;

    7. informare e sensibilizzare con tutti gli strumenti possibili, ad esempio il sito web dellistituto www.battaglinivenosa.it, i fruitori del servizio scolastico, coinvolgendo anche, per migliorare la gestione complessiva, fornitori e appaltatori;

    8. progettare nuove figure professionali esperte in materia di eco-gestione e contabilit ambientale dimpresa e territoriale.

    Per questi motivi, listituto E. Battaglini ritiene opportuno aderire ai principi esposti nel Regolamento comunitario Emas III. LIstituto E. Battaglini si impegna a diffondere tale politica alle componenti scolastiche ed al pubblico. LAlta Direzione deve definire la Politica Ambientale che rappresenta lindirizzo e i principi dazione che la scuola intende perseguire. Tale documento costituisce la dichiarazione dimpegno della Dirigenza in favore dellambiente.

    Essa deve contenere:a) il rispetto delle norma applicabileb) la previsione degli inquinamenti

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    c) il miglioramento continuo.Essa fornisce, inoltre, un canovaccio nel quale sono stabiliti gli obiettivi e le azioni che permettano la realizzazione di un Sistema di Gestione Ambientale coerente con lattivit dellIstituto. La politica ambientale riflette limpegno dellAlta Direzione a realizzare un SGA, che deve essere datata e firmata dalla stessa. Tutto il personale (docenti, alunni, personale ATA), ma soprattutto tutti coloro che hanno rapporti con la scuola (fornitori, famiglie etc.) devono poter comprendere la politica e gli obiettivi della scuola. Pertanto auspicabile lutilizzo di un linguaggio semplice. Per una scuola leducazione ambientale una priorit, di conseguenza la formazione degli alunni allo sviluppo sostenibile e alla salvaguardia dellambiente deve essere lelemento chiave della politica ambientale della scuola.

    Lesperienza del BattagliniLAlta Direzione della Scuola, dopo aver ha nominato un Responsabile coordinatore del Progetto e un gruppo di lavoro (docenti, personale ATA e allievi) ha effettuato lanalisi ambientale del sito. LAnalisi Ambientale Iniziale stato il momento centrale per coinvolgere tutta la comunit sco-lastica. In particolare gli alunni hanno avuto un ruolo chiave nella ricerca di informazioni, nellanalisi quantitativa dei dati e nellosservazione dei punti di forza e dei punti di debolezza della scuola. Ci ha consentito di sviluppare negli allievi competenze in termini di analisi, sintesi e comunicazione. Di seguito sono riportati i punti sviluppati nell A.A.I. del Battaglini:

    a) caratteristiche generali della situazione scolastica Descrizione della struttura scolastica Storia della struttura scolastica Ubicazione e posizione geografica Composizione arredi ed impianti Caratteristiche costruttive

    b) descrizione delle attivit e organizzazione dei servizi Descrizione dei profili professionali e attivit svolte, organizzazione dei servizi scolastici Servizi offerti dallIstituto Scolastico ed Altri Servizi Attivit accessorie Organigramma e mansionario

    c) descrizione del contesto ambientale nel quale opera la struttura scolastica

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    Condizioni metereologiche del territorio Mobilit/trasporti/collegamenti Caratteristiche geologiche, idrogeologiche ed idrografi-che in cui

    inserita la struttura scolastica Presenza di zone di particolare interesse naturalistico e ambientale

    d) identificazione e analisi degli aspetti ambientali

    Questa la parte pi impegnativa dellA.A.I. Dopo aver analizzato gli aspetti ambientali specifici della Scuola, stato necessario stabilire una gerarchia dimpatti per identificare quelli pi significativi per il sito. A tale scopo, gli aspetti ambientali sono stati considerati in situazione normale, anormale e demergenza. Linsieme degli impatti ambientali individuati sono stati valutati in funzione della loro incidenza reale e potenziale sullambiente. Lelenco degli aspetti ambientali individuati sono stati riverificati in seguito a modifiche nel servizio/prodotto/attivit della scuola.

    N.B.: Lanalisi ambientale iniziale il documento di riferimento per lidentificazione degli aspetti ambientali. Se essa completa e sufficientemente dettagliata, lelenco sar realizzato rapidamente.

    e) prescrizioni legislative, regolamenti a carattere ambientale a cui sottoposta la scuola

    La scuola ha identificato e assicurato che le prescrizioni di legge, regolamentari e normative sono adeguatamente raccolte, distribuite e conservate adoperandosi affinch il personale e gli alunni sono costantemente messi nella condizione di conoscere la legislazione emessa al fine di rispettarne il contenuto. A tal proposito stato predisposto un registro con tutte le leggi e i regolamenti che si applicano alla nostra scuola, tenendo conto che le legislazioni si evolvono. Lanalisi delle leggi e dei regolamenti ambientali stata unoccasione per un progetto didattico che ha coinvolto pi classi.

    Obiettivi - Traguardi - Programmi

    La norma ISO 14001 stabilisce che lEnte deve fissare gli obiettivi e i traguardi ambientali. Questi ultimi devono prendere in considerazione le esigenze legali, gli aspetti ambientali significativi, le esigenze finanziarie, operative e commerciali cos come il punto di vista delle parti interessate. Gli obiettivi e i traguardi devono essere coerenti con la politica ambientale.

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    Che Cos un obiettivo?Secondo la norma, un obiettivo ambientale uno scopo generale derivante dalla politica ambientale. Esempio: ridurre la produzione di rifiuti, ridurre i consumi (energia, acqua, carta, etc.), linquinamento atmosferico legato agli spostamenti; sensibilizzare la comunit scolastica sulla raccolta differenziata, sul risparmio energetico; creare moduli educativi e formativi. A tal proposito importante definire lindicatore che misura lobiettivo.

    Che Cosa sono i traguardi?Secondo la norma un traguardo unesigenza di performance dettagliata, derivante dagli obiettivi ambientali.Un traguardo preciso e deve essere misurabile. Esempio: diminuire del 20% i consumi (idrici, termici, elettrici); aumentare del 30% la raccolta differenziata.Il programma ambientale descrive come gli obiettivi e i traguardi fissati saranno perseguiti.

    Esempio di programma del BattagliniASPETTO AMBIENTALE: CONSuMI MATErIE PrIME (CArTA)

    ObiettivO su base triennale (2011/2013): Diminuire il cOnsumO Di carta

    inDicatOre: n risme Di carta a4 acquistate nellannO (a3 =2*a4) traguarDO: riDurre Del 1% il cOnsumO Di carta

    POrtare il cOnsumO Di carta Da 270 a 260 (-3%)traguarDO raggiuntO

    traguarDi Previsti

    aziOni termine resPOnsabile e risOrse

    traguarDO nOn raggiuntO

    nellannO 2009-10. incrementO

    Del 3%.cOnsumO Di

    carta Da 262 a 270 risme

    a4.

    annO 2010/11- 1%

    Da 270 a 267

    sensibilizzaziOne Della cOmunit scO-lastica sul cOrrettO utilizzO Della carta (fOtOcOPie frOnte retrO, riusO Della

    carta utilizzata sOlO in Parte)

    settembre 2013

    DsgaDOcenti

    rD

    annO 2011/12-1%

    Da 267 a 264

    inviare circOlari e cOnvOcaziOni Per

    riuniOni Organi cOllegiali ai DOcenti interessati via e-mail e Pubblicati sul sitO. inviare cOmunicaziOni e inviti alle famiglie Degli alunni via sms

    settembre 2013

    gruPPO emasecO cOmitatO

    (alunni)Ds, Dsga

    annO 2012/13-1%

    Da 264 a 260

    graDuale sOstitu-ziOne Delle vecchie

    stamPanti cOn nuOve che PreveDOnO la

    funziOne Di stamPa frOnte retrO autOma-ticO Per i labOratOri

    DinfOrmatica

    settembre 2013

    gruPPO emasecO cOmitatO

    (alunni)Ds, Dsga

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    Il Battaglini ha colto lopportunit di diffondere la salvaguardia ambientale come parte integrante del curricolo dei suoi allievi e come veicolo di collega-mento tra la scuola e il mondo del lavoro. Riportiamo di seguito alcuni esempi di progetti sviluppati dalla scuola in questi ultimi anni: Percorso pluridisciplinare La citt sostenibile per gli adolescenti, per le classi del biennio; Percorso pluridisciplinare Lacqua risorsa sprecata, per le classi prime; Percorso pluridisciplinare Energie rinnovabili; Progetto A scuola per la sostenibilit ambientale; Percorso pluridisciplinare Un messaggio ambientale, classi I - II - III - IV. A

    Nellanno scolastico 2005/06 stata inserita in tutte le classi, come sperimentazione, la disciplina di EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITAMBIENTALE.

    Di seguito un prospetto che evidenzia i moduli proposti alle diverse classi:

    i classe ecOsistemastuDiO Del territOriO

    ii classe agenDa 21 nelle scuOlebiODiversit

    iii classe inquinamentOeDucaziOne al cOnsumO

    iv classe sgaPrinciPi Di sOstenibilit

    v classePrOceDure e tecniche Per lO sviluPPO

    sOstenibile. elementi Di centralit ambientale

    Uno degli obiettivi della politica ambientale del Battaglini stata la creazione di nuove figure professionali esperte in materia di eco-gestione e contabilit ambientale dimpresa e territoriale. Le figure sin qui individuate sono state: Biocostruzioni e prodotti ecologici per ledilizia;Tecnico per la riconversione turistica sostenibile; Addetto alla contabilit ambientale; Addetto al turismo sostenibile; Audit ambientale.

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    Documentazione del SGALa documentazione del SGA riguarda ogni supporto cartaceo o elettronico necessario per descrivere gli elementi essenziali del sistema e la loro interazione. La struttura documentale deve essere disegnata a misura delle esigenze della scuola. La documentazione del SGA organizzata su tre livelli:1. IL MANUALE un documento che descrive nelle sue grandi linee la progettazione del SGA.2. LA PROCEDURA un documento che descrive il modo in cui gestito il SGA. Essa deve essere redatta in modo semplice e rispondere alle seguenti domande: chi interessato; da cosa; verso chi; come deve procedere; quando e dove; di quali strumenti ha bisogno. Inoltre deve evidenziare le date di emissione, le date di revisione, la firma per approvazione del D.S. LIstruzione Ambientale la descrizione del modo di compiere unattivit specifica. Un Modulo Ambientale uno schema di rilevamento dei dati. 3. LE REGISTRAZIONI sono i documenti che provano il funzionamento del sistema. Essi permettono di controllarne lefficacia e il conseguimento degli obiettivi e delle finalit.

    Controllo operativoPer garantire il rispetto della politica ambientale e dei suoi obiettivi bisogna assicurarsi che alcune attivit e servizi siano controllate come la gestione degli acquisti e lo smaltimento dei rifiuti.

    Prevenzione delle situazioni di emergenzaMalgrado tutti gli sforzi effettuati dalla scuola in materia di sicurezza, il rischio di incidenti o di ogni altra situazione demergenza persiste. Una procedura demergenza deve quindi permettere didentificare i potenziali incidenti che possono verificarsi allinterno della scuola ed adottare le misure preventive per evitarle o controllarle. Ad esempio si possono adottare delle istruzioni operative in caso di sversamenti accidentali, incendi, allagamenti.

    Il controllo e le azioni correttiveLa sorveglianza e le misurazioni sono le tappe che permettono di valutare le prestazioni ambientali dellistituto e il conseguimento degli obiettivi fissati. Sono tappe indispensabili per conseguire il miglioramento continuo. Per valutare le prestazioni ambientali si possono individuare degli indicatori che permettono di valutare se la gestione della scuola ecocompatibile. In una scuola

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    si possono distinguere tre tipi di indicatori: indicatori ambientali; indicatori di sensibilizzazione, educazione e formazione; indicatori di management.

    Valutazione della conformitLa scuola deve valutare periodicamente la sua conformit alle prescrizioni legali e alle altre esigenze indicate dalla norma. A tal proposito conveniente redigere una lista di controlli che a scadenza periodica devono essere effettuati e, nel caso di non conformit, mettere in atto un piano dazione per ristabilire la conformit. Linsieme delle azioni correttive e preventive devono essere registrate.

    Audit interniLa scuola deve effettuare a scadenza periodica gli audit del SGA per assicurarsi del funzionamento di questultimo. Gli auditor possono essere interni alla scuola o esterni. In ogni caso devono avere le competenze necessarie per realizzare laudit. Gli auditor interni hanno lobiettivo di verificare se quanto stato programmato e quanto prescrive la norma sia stato realizzato nella scuola.

    Riesame della DirezionePer consentire un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, ad intervalli regolari, necessario che lAlta Direzione passi in rassegna il SGA al fine di assicurarsi che il sistema sia sempre idoneo, sufficiente ed efficace. Il riesame della direzione si sviluppa sui seguenti punti:Bilancio del SGA e Redazione del programma di azioni.

    La certificazione dellSGAUltima tappa per la certificazione ISO 14001 la valutazione del sistema da parte di esperti esterni. LEsperto, chiamato Verificatore, dopo aver esaminato il SGA, la sua documentazione e la sua applicazione stabilisce, se la scuola, o parte di essa, conforme alla norma di riferimento. Pertanto, un ulteriore passo importante che la scuola deve compiere per registrarsi EMAS la stesura della Dichiarazione Ambientale che deve essere verificata da un organismo indipendente accreditato ai fini EMAS, inviato allOrganismo Nazionale competente e se da questo validata, diffusa al pubblico.

    La Dichiarazione AmbientalePer il Regolamento EMAS la dichiarazione ambientale un documento che deve descrivere le prestazioni, gli indirizzi

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    ambientali della scuola. Deve essere concepita per il pubblico e redatta in forma concisa e comprensibile. Essa deve contenere in particolare:

    una descrizione delle attivit della scuola; una valutazione di tutti i problemi ambientali rilevanti connessi con le attivit della scuola; un compendio dei dati quantitativi concernenti le emissioni inquinanti, la produzione di rifiuti, il consumo di materie prime, di energia e acqua, il rumore e, se del caso, altri aspetti ambientali rilevanti; altri fattori relativi allefficienza ambientale; una presentazione della politica, del programma o del sistema di gestione dellambiente applicati dalla scuola; la scadenza per la presentazione della dichiarazione successiva; il nome del verificatore ambientale accreditato.

    Il Battaglini dopo tre anni dallottenimento della certificazione ISO 14001, che ha significato la creazione e limplementazione del sistema di gestione ambientale ha predisposto la sua dichiarazione ambientale, che si compone dei seguenti steps: Inquadramento territoriale della scuola; Caratteristiche generali della struttura scolastica; Descrizione dei servizi e delle relative attivit; Politica ambientale; Elenco normative applicabili; Rapporti con lEnte proprietario della struttura scolastica; Struttura organizzativa della scuola; Sicurezza e igiene del lavoro; Aspetti ambientali; Identificazione aspetti ambientali; Obiettivi e programmi; Rilevamento dati.

    Conclusioni Allo scadere di un triennio di registrazione Emas, lIstituto di Istruzione Secondaria Superiore (IISS) Ernesto Battaglini ha rilanciato il suo impegno ambientale per altri tre anni. Non si tratta di una scelta ovvia, di semplice continuit: molte sono

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    state le difficolt incontrate, talvolta abbiamo sentito la tentazione di chiudere la nostra esperienza, di continuare a lavorare per la sostenibilit, certo, ma con altri strumenti. Raggiungere e mantenere i requisiti necessari per una certificazione di qualit ambientale non facile in generale, ma in una scuola incontra alcuni ostacoli in pi, determinati dalla struttura stessa dellorganizzazione. Anzitutto, la scuola non pu intervenire direttamente sulledificio. N sulla scelta dei fornitori di servizi, perch per alcuni settori cruciali la Provincia a curare gli appalti. Ancora, una scuola caratterizzata dal continuo avvicendarsi di studenti e insegnanti e a volte del Dirigente, il che implica dover annualmente ricominciare sensibilizzazione e formazione per i nuovi arrivati. E infine, tacendo lovvio problema dei finanziamenti economici, si arriva alla pi grossa criticit, quella relativa alle risorse umane; infatti, in una scuola, il lavoro indispensabile per il funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale si aggiunge a quello ordinario del personale ed ad adesione volontaria, e perci richiede a tutti i membri un livello di motivazione estremamente alto e una grande capacit individuale di organizzazione. Eppure, la nostra scelta stata di continuare. Perch? Perch crediamo nelleducazione come mezzo fondamentale e irrinunciabile per la costruzione della sostenibilit, nelle sue dimensioni ambientale, economica e sociale. E, in base alla nostra esperienza di un triennio Emas, riteniamo che un Sistema di Gestione Ambientale costituisca un ambiente formativo ed educativo efficace, non sostituibile. Lapplicazione del SGA, infatti, anzitutto fornisce ai nostri studenti, e anche a tutto il personale (operatori scolastici, docenti, staff dirigenziale) la possibilit di imparare facendo la sostenibilit, di accostare agli elementi teorici la pratica della separazione dei rifiuti, del riciclaggio, del risparmio delle risorse idriche ed energetiche. Lelemento forse pi importante, per, il mettere insieme limpegno ambientale con una logica di sistema: questo costringe a passare dalle buone intenzioni e dalle buone pratiche a un contesto di attivit in cui programmazione, applicazione, sorveglianza, monitoraggio, verifica si rimandano e si rinforzano, in un processo consapevole di miglioramento continuo. A coloro che vogliono cimentarsi auguriamo un buon lavoro!

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    6 | Mobilit sostenibileLe citt e le aree urbane oggi sono i luoghi in cui si concentra pi della met della popolazione europea e mondiale. Queste costituiscono il cuore pulsante della produzione, in cui i processi di contaminazione culturale e di globalizzazione si manifestano con pi evidenza e concorrono per circa l80% alle emissioni di gas serra mondiali. In Italia oltre il 40% dei consumi energetici sono di origine civile. Circa un terzo delle emissioni di CO2 causato dal sistema dei trasporti, tra il 52% e il 59% degli spostamenti si svolge su percorsi inferiori a 5 km ed il 74% rimane al di sotto dei 10 km, cio circa 4/5 degli spostamenti avviene in ambito urbano o periurbano. Le innovazioni tecnologiche, che hanno interessato il mercato dellauto e che hanno permesso importanti risparmi di carburante e minori emissioni di CO2, non sono, per, riuscite a neutralizzare leffetto prodotto dallaumento del traffico; tanto che se lUe a 25 paesi, in 12 anni, ha ridotto le emissioni di gas serra del 5%, ha, per, aumentato del 26% le emissioni dei gas serra causate dal trasporto su strada. LItalia tra i paesi europei con il pi alto tasso di motorizzazione ed ogni giorno nel nostro Paese si muovono tra 13 e 14 milioni di persone tra comuni limitrofi, di cui solo il 15% utilizza il treno. Si disegna cos un quadro ben definito: il traffico urbano (che per l82% avviene su mezzi privati) un grande protagonista nelle emissioni di anidride carbonica e le proiezioni ci dicono che le emissioni del trasporto cresceranno ulteriormente, del 13,2% entro la prima decade di questo secolo e del 16% nella seconda decade. I numeri emergenti dal rapporto Ecosistema Urbano, lannuale ricerca di Legambiente e dellIstituto di ricerche Ambiente Italia su 125 parametri ambientali nei 103 capoluoghi di provincia italiani, mostrano la fotografia di un sistema di mobilit poco sostenibile: restano al palo le isole pedonali, le zone a traffico limitato e il verde, si conferma scarsamente utilizzato il trasporto pubblico, mentre crescono le immatricolazioni di automobili. Permane lemergenza smog anche se le medie del PM10 si abbassano lievemente, mentre crescono quelle dellozono. La Citt di Potenza si posiziona al 20 posto, ma analizzando gli indicatori su cui si basa il rapporto ed in particolare i parametri che in qualche modo dipendono dallattuazione di politiche e di strategie per il miglioramento della qualit dellambiente, emerge un quadro certamente non

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    positivo, segno evidente di una chiara difficolt in tal senso. Allo stato gli autobus in citt sono utilizzati da un numero limitato di cittadini. Si auspica che la riorganizzazione del trasporto pubblico in citt possa incrementarne sensibilmente luso. In generale per il capoluogo di regione lindice di mobilit sostenibile, lindice da 0 a 100 che misura la capacit delle amministrazioni comunali di attivare un ventaglio di strumenti volti a favorire la mobilit sostenibile, risulta solo di 28.6. Dato drammatico in una citt assediata dalle auto, con 71 auto ogni 100 abitanti, e tra le citt peggiori per quanto riguarda la presenza di piste ciclabili non possedendone nessuna. Questo scenario ci fa capire come siano urgenti interventi nei trasporti, interventi che dovranno interessare sia il potenziamento delle infrastrutture, soprattutto ferroviarie, sia ladozione di nuove tecnologie per ridurre le emissioni delle auto, sia misure concrete per migliorare la mobilit urbana. Si tratta di un pacchetto di interventi che, se attuato con efficienza e lungimiranza, potrebbe portare, solo in Italia, ad un taglio di 22 milioni di tonnellate nelle emissioni di CO2 da qui al 2020. Appare, dunque, evidente come anche nelle citt lucane sia necessario lavorare per un nuovo sistema di mobilit. I vantaggi di una mobilit pi sostenibile sarebbero enormi e diversi: aria pi pulita, meno incidentalit, meno tempo buttato nel traffico, un notevole contributo alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti. questa una sfida che guarda anche alla qualit della vita, alla vivibilit delle citt, al benessere delle persone. Molto si pu fare su scala locale come dimostrano le pratiche virtuose di alcune citt italiane ed europee, con interventi a costi spesso contenuti. Un esempio: ad Amsterdam il 38% degli spostamenti complessivi (e il 57% dei viaggi effettuati in centro) viene realizzato in bicicletta, anche grazie ad una rete di 400 km di piste ciclabili. Tutto questo, se realizzato nelle nostre citt porterebbe vantaggi immediate mante percepiti dalle popolazioni locali.

    La pratica del Manbus / PedibusI presupposti e i principi ispiratori della sperimentazione del manbus sono: formare ed educare il cittadino ad un uso responsabile del mezzo privato in ambito urbano, ridurre la cosiddetta mobilit superflua e agire attraverso un gioco sui comportamenti dei ragazzi. Una pratica che, concentrandosi sulla mobilit casa/scuola dei ragazzi, mira ad un cambiamento culturale nel cittadino, inteso come attore di mobilit, e ad influenzare attraverso una proposta concreta e praticabile, le scelte della pubblica amministrazione sul tema. Si parte, infatti, dalla considerazione che per ridurre linquinamento atmosferico e per aumentare la qualit della vita

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    nelle nostre citt siano importanti misure di lungo periodo (ricerca scientifica, investimenti su infrastrutture, ecc.), ma siano in realt indispensabili azioni che agiscano sui comportamenti dei singoli e li supportino nel cambiamento improntato alla sostenibilit.

    Lidea alla base che lazione educativa sia fortemente influenzata dai comportamenti familiari, e si ritiene pertanto, che la cattiva abitudine di accompagnare i figli a scuola in auto debba essere ridiscussa insieme ai ragazzi, ai genitori, alle scuole, alla citt. Lazione principale su cui si basa il progetto la sperimentazione di un manbus, ossia di un autobus immaginario con tanto di capolinea

    e fermate che raccoglie i ragazzi che vanno a scuola. Lo spirito di questo progetto inoltre quello di andare incontro alle esigenze delle famiglie che si sentono costrette ad accompagnare i figli a scuola per le pi svariate ragioni (fretta, spostamenti accessori, uso dellauto per altre necessit) per offrirgli una valida alternativa fatta di movimento, di socialit e di sostenibilit.Con questa attivit ci si prefisso di raggiungere i seguenti obiettivi: Intervenire sulle abitudini delle famiglie per ridurre il numero di genitori che accompagnano i figli in auto a scuola, riducendo gli inquinanti atmosferici; coinvolgere attivamente i ragazzi, educandoli e stimolandoli alla mobilit sostenibile; promuovere lautonomia dei bambini nei loro spostamenti quotidiani e nei processi di socializzazione tra i coetanei; favorire linclusione di ragazzi disabili, che accompagnati dai loro compagni su questo speciale autobus, possano appropriarsi di spazi di condivisione e socializzazione; migliorare la qualit degli spazi della scuola e del quartiere, in unottica pi attenta alle esigenze dei ragazzi e meno a quelle degli automobilisti; intervenire sui comportamenti e sulle attitudini dei ragazzi, utilizzando il divertimento come chiave di accesso.

    Sperimentazione del Pedibus a PotenzaLa Legambiente a Potenza, ha gi realizzato un progetto sperimentale di Pedibus, unallegra carovana di bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie che, guidati da uno o

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    pi adulti (volontari dellassociazione, genitori o nonni) secondo un percorso e con delle fermate ben precise, hanno effettuato il percorso casa-scuola e ritorno in tutta sicurezza. Complessivamente il Pedibus ha coinvolto 2 istituti scolastici dei quartieri di Rione Cocuzzo e Rione Poggio Tre Galli, 80 piccoli passeggeri, 20 genitori accompagnatori, 15 volontari di Legambiente, 3 nonni del Centro Auser Laboratorio Tirreno ed 1 maestro. Si voluti partire da questa pratica ormai avviata per fare un ulteriore passo in avanti nella diffusione di una maggiore cultura della sostenibilit. Abbiamo formato circa 30 studentesse del Liceo delle Scienze Umane E. Gianturco di Potenza che, per circa due mesi (Aprile-Maggio 2012), hanno accompagnato a scuola i ragazzi pi piccoli mettendosi alla guida del Pedibus. Un incontro fra due generazioni di studenti che ha consentito, al tempo stesso, di svolgere unazione educativa rivolta tanto ai ragazzi quanto alle loro famiglie, e di far sperimentazione loro sul campo di come i nostri comportamenti quotidiani possano incidere in maniera significativa sullambiente e sulla qualit della vita. Questa sperimentazione si inserisce, infatti, nella famiglia pi ampia delle iniziative che mirano a migliorare la qualit della vita nelle citt ed ha come presupposto la considerazione che per ridurre linquinamento atmosferico e rendere la citt pi vivibile siano importanti misure di lungo periodo (ricerca scientifica, investimenti su infrastrutture) e siano indispensabili azioni che agiscano sul comportamento dei singoli e li supportino nel cambiamento improntato alla sostenibilit.

    Sperimentazione del Manbus a VenosaIl progetto Futurenergy: Risparmia, Cammina, Pedala, Rispetta ha tra gli obiettivi quello di incidere concretamente sulle abitudini quotidiane dei giovani, affinch orientino le proprie scelte ed i propri stili di vita ad una maggiore sostenibilit. Perch questo obiettivo potesse essere raggiunto, parallelamente alla sperimentazione del Pedibus nella citt di Potenza stata portata avanti una sperimentazione di Manbus anche nella cittadina di Venosa. Solo apparentemente diverso il contesto di riferimento: citt pi piccola ma con una forte propensione allutilizzo dei mezzi privati anche tra i ragazzi e nella mobilit casa - scuola. Partendo dallIstituto Superiore di Istruzione Secondaria E. Battaglini, scuola fortemente improntata alla sostenibilit ed al risparmio energetico, per circa un mese i ragazzi hanno eseguito il percorso casa - scuola e viceversa a piedi, secondo un percorso stabilito e rispettando precisi orari di partenza da ciascuna fermata intermedia. Trattandosi di un gruppo di ragazzi di un istituto superiore, il manbus non ha

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    necessitato di autisti ed accompagnatori. Importanti le implicazioni sociali di questa sperimentazione. Nel corso di incontri preliminari con gli insegnanti della scuola, stata evidenziata la necessit da parte di alcuni alunni disabili di trovare o ritrovare spazi di socializzazione con i propri compagni. Il percorso stato strutturato anche per tener conto di queste peculiarit dellIstituto e per poter consentire ai ragazzi disabili di prendere parte a quella che per loro, se vogliamo, stata anche molto pi di un gioco per imparare a rispettare lambiente e ridurre le emissioni di gas climalteranti in atmosfera.

    La sperimentazione stata articolata in diverse fasi:

    Fase 1: Individuazione del gruppo di partecipanti;Fase 2: Formazione;Fase 3: Individuazione del percorso e definizione degli orari;Fase 4: Sperimentazione.

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    Sperimentazione del Ciclobus a Venosa: a scuola in bicicletta!Partendo dalla considerazione che il contesto urbano rappresenta una grande sfida per la sostenibilit, nellambito del progetto Futurenergy: Risparmia, Pedala, Cammina, Rispetta stata realizzata la prima sperimentazione di ciclobus in Basilicata con gli studenti dellIstituto dIstruzione Superiore Battaglini di Venosa. Una sperimentazione che ha inteso promuovere il binomio pratica sportiva e sostenibilit, innestando nelle nuove generazioni una diversa e pi matura consapevolezza del rapporto con lambiente, lo sport e lalimentazione. Dintesa con la scuola e dopo una verifica dello stato dei luoghi, si ritenuto opportuno procedere alla sperimentazione del ciclobus fornendo allIstituto Battaglini tre biciclette gentilmente concesse dall ASD Nucleo Giovent Potenza. Le bici sono a disposizione di un gruppo composto da circa trenta studenti che possono decidere di rientrare a casa con la bicicletta, tenerla a casa e poi ritornare lindomani a scuola sempre con la bici. Questultima resta a disposizione del personale della scuola per il disbrigo di servizi dUfficio. Inoltre per poter dimostrare ai giovani che pedalando si produce energia si possono noleggiare bici appositamente modificate, ovvero collegate ad amperometri capaci di misurare lenergia prodotta ad ogni pedalata. Un modo simpatico per dimostrare a tutti che la bici davvero un mezzo sostenibile!

    7 | La bicicletta amica dellambiente e della saluteLuso di mezzi di trasporto con motore a combustione comporta lemissione di CO2 in atmosfera. Ogni volta che ci muoviamo, per lavoro o per svago possiamo attivare comportamenti virtuosi per difendere il nostro ambiente. Tutto dipende dalla scelta del mezzo di trasporto, che dovr consumare il meno possibile, essere cio pi efficiente. Se ci spostiamo a piedi o in bicicletta lemissione nulla. Spesso si fa uso di mezzi di trasporto privati pi per abitudine che per necessit. Ci comporta traffico, spese di benzina, di manutenzione, stress di guida e non sempre si ha un beneficio in termini di tempo (basta solo pensare alla difficolt di trovare parcheggio!). Senza contare i costi indiretti che gravano sullambiente!!! Modifiche virtuose delle proprie abitudini sono possibili e alla portata di tutti. La bicicletta un mezzo di trasporto agile, che non ingombra, non inquina, non fa rumore, non produce

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    emissioni di alcun tipo e risulta quindi compatibile con lambiente. Un mezzo dalle grandi potenzialit, che si rivela particolarmente economico, sia in termini di risparmio, sia defficienza energetica. Sulle brevi e medie distanze, fino ai 6-7 km (la maggioranza di quelle relative agli spostamenti quotidiani individuali), la bici competitiva rispetto ai mezzi motorizzati. Essa inoltre un mezzo facilmente integrabile con i mezzi di trasporto pubblici e privati, che permettono di moltiplicare le possibilit di spostamento della bici anche sulle distanze maggiori. Luso quotidiano della bicicletta migliora significativamente la salute di chi la utilizza (in particolare riduce il rischio di malattie cardiache), consente di respirare meno inquinanti (un automobilista inala pi ossido di carbonio, ossido dazoto e benzene di un ciclista), e la sua diffusione, se adeguatamente sostenuta, aumenter anche il livello complessivo della sicurezza stradale, riducendo i costi sociali correlati al traffico e allincidentalit. In unottica complessiva, la bicicletta permette anche il ridimensionamento della dipendenza dalle fonti non rinnovabili.

    Quante calorie si consumano andando il bici? Una persona che pesa 58 kg brucia 236 calorie allora pedalando rilassati, 472 calorie allora pedalando con media intensit e 708 calorie allora nel ciclismo agonistico. Con un peso di 81 kg una persona che pedala rilassata brucer 327 calorie allora, se pedala con media intensit 654 calorie allora e 981 calorie allora per il ciclismo agonistico. A 92 kg di peso una persona consuma 372 calorie allora pedalando rilassata, 745 calorie pedalando con media intensit e 1.117 calorie allora nel ciclismo agonistico.

    Andare in bicicletta rispettando le regole: Ricordiamo che: Quando circoliamo in bicicletta dobbiamo essere in grado di vedere liberamente sia davanti sia ai lati e poter compiere con prontezza e facilit le manovre necessarie. Per questo importante avere libero luso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano. In bici non possiamo, perch vietato, trainare altri veicoli, o farci trainare da un altro veicolo, condurre animali e trasportare altre persone (se il conducente maggiorenne pu trasportare un bambino fino a otto anni di et purch la bici sia dotata di idoneo seggiolino). Quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio

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    o di pericolo per i pedoni o nel caso di attraversamento di carreggiate a traffico particolarmente intenso dobbiamo scendere dalla bicicletta e condurla a mano. In tali casi siamo a tutti gli effetti dei pedoni e dobbiamo quindi rispettare le norme del codice della strada per i pedoni e usare la comune prudenza. Se presente una pista ciclabile obbligatorio utilizzarla. Se non esiste e siamo costretti a circolare sulla carreggiata insieme agli altri veicoli dobbiamo usare molta prudenza, evitando sempre scarti improvvisi o movimenti a zig zag che possono essere dintralcio o di pericolo per noi e per i veicoli che seguono. Le svolte vanno sempre segnalate in anticipo sporgendo lateralmente il braccio destro o sinistro a seconda della direzione verso cui vogliamo svoltare. Dobbiamo procedere su ununica fila quando le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due. Fuori dei centri abitati dobbiamo sempre procedere su ununica fila, a meno che non ci sia un ragazzo che abbia meno di dieci anni che deve procedere alla destra di un adulto. Accendiamo il fanale gi al tramonto. Se pedaliamo al buio obbligatorio usare un fanale anteriore ed uno posteriore oltre ad avere i catarifrangenti di colore arancione: oltre ad essere obbligatori ci possono salvare la vita! Dobbiamo avere il campanello ed utilizzarlo ogni qual volta vediamo avvicinarsi un auto davanti a noi a alla nostra destra.

    Le piste ciclabiliLe piste ciclabili possono essere protette da elementi in rilievo sulla pavimentazione ma, in ogni caso, devono essere separate dalle corsie di marcia destinate a tutti gli altri veicoli mediante una striscia gialla continua affiancata a una bianca continua. Devono inoltre essere segnalate lungo tutto il loro percorso dal simbolo giallo di una bicicletta ripetuto periodicamente. Dove le piste ciclabili si interrompono, a bordo del nostro mezzo ecologico, per immetterci nelle carreggiate a traffico veloce o attraversare le carreggiate stesse, dobbiamo effettuare ogni manovre con la massima cautela evitando improvvisi cambiamenti di direzione.Gli attraversamenti ciclabili servono a garantire la continuit delle piste ciclabili dove esse intersecano la carreggiata destinata agli altri veicoli. Sono evidenziati da due strisce bianche discontinue trasversali od oblique fra le quali vi pu essere il simbolo giallo

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    di una bicicletta. Su questi attraversamenti i ciclisti hanno la precedenza rispetto agli altri veicoli. Se lattraversamento ciclabile regolato da un semaforo per velocipedi, valgono la stesse regole dei semafori normali.

    Le caratteristiche della bicicletta adatte al conducenteLa bicicletta deve essere adatta a te e sempre efficiente e sicura con una periodica manutenzione. La manutenzione ordinaria pu essere effettuata da chiunque, senza lausilio di strumenti particolari. In particolare necessita dei seguenti accorgimenti:

    Verifica dellaltezzaSalire sulla bicicletta e stando seduto sulla sella verificare se con i piedi riesci a toccare terra.

    Sella La sella deve essere tenuta sempre in posizione orizzontale, mai con la punta verso lalto o verso il basso.

    RuoteControllare che le ruote siano ben gonfie, che i copertoni non deteriorati, che tutti i raggi delle ruote siano in tensione e che le stesse siano (allineate) a centro rispetto alla forcella ed al telaio.

    FreniControllare che i pattini di gomma non siano usurati e frenino sui cerchi e non sui copertoni.

    IngrassaggioAlmeno una volta ogni sei mesi ripetere loperazione su tutte quelle parti che necessitano di periodica lubrificazione.

    Pulizia Lavarla di tanto in tanto con acqua e sapone e tenerla al coperto quando non viene utilizzata.

    ControlloAlmeno una volta lanno far effettuare da un meccanico specializzato un controllo generale della bici.

    Una corretta alimentazione per andare in biciLa quantit di energia introdotta con gli alimenti viene misurata in calorie. Occorre conoscere il diverso apporto calorico degli alimenti per bilanciarli in modo adeguato alla nostre necessit: 100 g di mela forniscono pressappoco le calorie di 9 g di cioccolato o di 15 g di pasta. Una merendina ha circa le

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    stesse calorie di una mela con un piccolo panino (circa 30 g) con bresaola (circa 40 g), ma contiene prevalentemente zuccheri a rapido assorbimento e grassi saturi e, spesso, coloranti o conservanti: non dunque benzina pulita. Meglio il piccolo panino con bresaola accompagnato da una sana mela. Il fabbisogno calorico giornaliero determinato sulla base della quantit di energia richiesta da nostro organismo per assolvere alle funzioni vitali e allattivit fisica giornaliera. Esistono diverse tabelle ce definiscono il consumo energetico in base allattivit svolta. Per esempio pedalare con sforzo moderato ci fa consumare circa 400/500 calorie. chiaro che se dobbiamo spostarci in biciletta dobbiamo scegliere una corretta alimentazione. Prima di uscire in bicicletta importante mangiare carboidrati a lento assorbimento(pasta, riso, patate) in modo da mantenere stabile e costante la concentrazione degli zuccheri nel sangue. A colazione possiamo mangiare uno yogurt con pane e marmellata, oppure un toast con una spremuta darancia.Se dobbiamo prendere la bicicletta dopo il pranzo, possiamo mangiare un piatti di pasta condito con olio di oliva e formaggio, del prosciutto ed un frutto. Se mangiamo troppo, lorganismo non riesce a garantire un adeguato flusso di sangue e di ossigeno ai muscoli, allo stomaco e allintestino, generando dolori addominali e limitando la nostra prestazione. Quindi evitiamo gli eccessi!Se la nostra uscita in bicicletta prevista nel tardo pomeriggio, a merenda possiamo mangiare un piccolo panino col prosciutto ed un frutto.Ancora una cosa: indispensabile bere acqua prima, durante e dopo ogni impegno fisico per mantenere un adeguato equilibrio tra liquidi e sali minerali.

    8 | Gli studi dellUNIBAS di Basilicata sulla GEOTERMIA ed il GLOBAL WARMING e la CO2 La GeotermiaPer energia geotermica sintende lenergia contenuta sotto forma di calore nellinterno della Terra; lorigine di questo calore in relazione con la natura interna del nostro pianeta e ai processi fisici che in esso hanno luogo. La quantit di calore disponibile praticamente inesauribile, ma risulta assai disperso, raramente localizzabile in unarea ristretta e sovente a profondit troppo elevate per essere sfruttata. Il calore interno si dissipa con

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    continuit verso la superficie della Terra, ma i suoi effetti sono in generale poco percettibili. Nelle aree urbane il riscaldamento invernale e il condizionamento estivo degli ambienti, rappresenta uno dei principali consumi di combustibili fossili. Il riscaldamento delle nostre abitazioni contribuisce inoltre, in modo significativo, allinquinamento ambientale a causa degli scarichi delle caldaie. Luso di risorse geotermiche a bassa entalpia per il riscaldamento delle abitazioni, presenti nel sottosuolo, pu essere molto competitivo o addirittura vantaggioso rispetto ai sistemi tradizionali, soprattutto considerando il costo crescente del petrolio. La geotermia di bassa profondit, che utilizza fluidi a bassa temperatura, una risorsa ampiamente disponibile in numerose zone dItalia. Ovunque il sottosuolo attraversato dal flusso del calore terrestre che risale in superficie. Alla profondit di 15-20 m dal piano campagna le temperature delle rocce non dipendono pi dalle variazioni climatiche, ma solamente dalle condizioni geologiche e geotermiche. Le energie rinnovabili (solare, fotovoltaico, eolico, geotermico) sono forme di energia naturali in grado di contribuire a crescenti bisogni energetici. Infatti, possono coprire in parte la richiesta di energia, riducendo il consumo di combustibili fossili, senza compromettere lambiente e le risorse per le generazioni future. La prospettiva di un esaurimento delle fonti energetiche tradizionali, quali carbone, petrolio e gas, con laumento della CO2 nellatmosfera hanno contribuito ad indirizzare lattenzione verso le fonti energetiche rinnovabili. Tra queste lenergia geotermica, pu essere utilizzata in aree favorevoli dove lassetto geologico fornisce un gradiente geotermico idoneo.

    Il global Warming e laCO2Il riscaldamento globale dellatmosfera terrestre (global warming) diventato uno dei problemi centrali per luomo negli ultimi due secoli. Climatologi, geologi, oceanografi e astrofisici cercano, da tempo di individuare le cause di questo fenomeno. Il mondo scientifico contrapposto tra chi ritiene che il principale responsabile del riscaldamento globale dellatmosfera terrestre sia luomo e chi sostiene lipotesi che sia legato a processi naturali. Secondo i primi, sarebbero le emissioni di anidride carbonica (CO2), indotte dalle attivit antropiche, le principali responsabili degli sconvolgimenti climatici cui stiamo assistendo. A parere degli altri invece, sulla base dei loro studi, la curva di riscaldamento globale sta seguendo un percorso del tutto naturale, legato al ciclo di fasi calde e fredde cui la superficie terrestre normalmente esposta. Luomo quindi giocherebbe un ruolo marginale. Tuttavia se,

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    sul piano delle cause, non c una perfetta concordanza fra gli studiosi, ben pochi dubbi restano sulle ripercussioni, misurabili ed evidenti a tutta la societ: aumento delle temperature, eventi meteo estremi sempre pi frequenti, siccit e desertificazione, alterazioni degli ecosistemi e grandi migrazioni. Contemporaneamente, cresce il tributo di vite umane e la carenza di risorse con un impatto sempre pi grave sulle generazioni del domani. Nei prossimi anni sar indispensabile orientare la ricerca scientifica in modo da capire come fare per mitigare il global warming e ottimizzare le risorse. Solo cos si potr assicurare la sopravvivenza del mondo animale e vegetale.

    9 | Aree protette e comportamenti da adottare per il rispetto dellambienteLa natura da sempre per luomo una fonte inesauribile di sentimenti e di forti emozioni. Tutti nellosservare il sorgere del sole o nel vedere un fantastico tramonto ci saremo messi a fantasticare e sognare ad occhi aperti. Cos come sognare, forti emozioni sono accese quando osserviamo le nuvole in cielo che corrono veloci, le rondini che volano rincorrendosi nei loro giochi, i grandi prati fioriti ed i maestosi alberi che sembrano toccare il cielo, i tanti animali che vivono liberi nelle montagne. Queste, e tante altre, sono le immagini che purtroppo si rischia di perdere per sempre se non si cerca di rispettare un p di pi lambiente. I Parchi Nazionali sono i luoghi dove lambiente viene protetto e si educa al rispetto dello stesso per tutelarlo e tramandarlo alle generazione future. Le aree protette sono da sempre uno degli strumenti pi efficaci per la tutela della biodiversit del pianeta. Biodiversit indica la variabilit degli organismi viventi di qualsiasi fonte e i complessi ecologici dei quali fanno parte; essa comprende la diversit allinterno di ogni specie, tra le specie e gli ecosistemi, questultimi visti come un complesso dinamico di comunit di piante, animali e microrganismi e il loro ambiente non vivente, che interagiscono come unit funzionale (Convenzione internazionale sulla biodiversit, 1992). La biodiversit risulta essere, quindi, la risorsa naturale pi importante del pianeta e, essendo il risultato di processi secolari in cui la natura si intreccia con la cultura di un territorio, la sua tutela non pu che comportare una serie di benefici immediati sia per le specie che la costituiscono, sia per lintero sistema di vita su cui si basa la sopravvivenza di milioni di persone. Le aree

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    protette sono da sempre lo strumento pi efficace per la tutela della biodiversit e rappresentano i posti in cui possibile ristabilire il giusto collegamento tra sviluppo economico e sociale, attraverso luso razionale delle risorse naturali, e la creazione di processi economici e sociali, basati sullo sviluppo sostenibile. Moltissime specie animali e vegetali, innumerevoli habitat, ecosistemi e paesaggi si sono salvati e continuano a vivere proprio grazie alla rete dei parchi e delle riserve naturali presenti in tutta Italia. I parchi non sono solo protezione della natura ma aiutano a custodire anche il patrimonio culturale e contribuiscono alla sviluppo socioeconomico delle comunit locali e di conseguenza, negli anni, il concetto di parco cambiato di molto e non pi riferito al solo obiettivo classico della conservazione della natura. Questo cambiamento del ruolo delle arre protette in Italia lo si deve soprattutto alla legge 394/91 (Legge Quadro sulle Aree Protette), grazie a questa legge le aree protette in Italia, oltre ad occuparsi di conservazione della natura perseguono nuove finalit e sono orientate alla ricerca e alleducazione ambientale, al turismo e alle attivit ricreative, alla valorizzazione delle tradizioni e delle tipicit locali nonch allo sviluppo economico e sociale, purch sostenibile e rispettoso delle finalit del parco. Lobiettivo del rispetto dellambiente e della natura presente nei Parchi non quello di diffondere semplici nozioni scientifiche o naturalistiche, ma quello di suscitare nei cittadini una maggiore consapevolezza sui problemi dellambiente e una capacit e volont di reagire al degrado.Educare al rispetto significa pertanto apportare un cambiamento negli atteggiamenti e nei comportamenti individuali e collettivi. Questo obiettivo tanto pi importante nelle aree protette, che vengono a diventare dei veri e propri laboratori in cui sperimentare sul campo, a diretto contatto con lambiente, strumenti e metodi che portino al rispetto della natura ed educhino verso comportamenti sostenibili. I Parchi devono essere quindi in grado di educare al cambiamento e far acquisire nelle persone comportamenti virtuosi che educhino ed impegnino al risparmio energetico, alla raccolta differenziata dei rifiuti, al risparmio dellacqua, a non imbrattare le citt, a non scrivere sui muri, a non gettare cartacce per terra, a utilizzare meno il mezzo privato. Attuare comportamenti virtuosi, rispettosi dellambiente, necessario in qualsiasi luogo, ma a maggior ragione allinterno di unarea protetta, dove imprescindibile mantenere integro un patrimonio prezioso, che di tutti noi e di chi verr dopo di noi.

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    Comportamenti da usare nei Parchi rispettosi dellAmbienteRifiutiNon bisogna mai abbandonare i rifiuti nellambiente. Al rientro da unescursione tra i sentieri o da un pic-nic allinterno di un Parco bisogna portarsi via i rifiuti prodotti oppure deporli negli appositi contenitori e non, come capita, nasconderli tra i rovi o sotto un sasso. Va inoltre ricordato che le buste di plastica sono praticamente indistruttibili, che i fazzolettini lasciati a terra impiegano un anno a degradarsi, che rifiuti come bottiglie, vetro, lattine possono diventare vere e proprie trappole per piccoli animali e possono ferirne altri.

    Fiori, insetti e minerali, piccoli animaliNon devono essere n toccati n disturbati.Piccoli insetti, fiori, pietre e rocce sono elementi della natura e del paesaggio ed hanno una funzione ben precisa dimportanza determinante per se stessi e per lambiente in cui vivono. giusto evitare di raccogliere fiori, prelevare rocce o catturare insetti, essi vanno lasciati nel posto in cui risiedono perch necessari allambiente naturale. Infatti se portati nelle case i fiori appassirebbero e gli insetti morirebbero.

    Animali selvaticiNon vanno disturbati.Gli animali selvatici sono molto sensibili al disturbo umano ed azioni di avvicinamento posso provocare gravi danni, come il possibile abbandono dei cuccioli. Se capita di incontrare un animale selvatico non bisogna avvicinarsi, ma lo si pu osservare da lontano, mantenendo una posizione nascosta.

    FuocoLaccensione permessa solo nelle aree autorizzate ed attrezzate.Una piccola disattenzione in ambiente naturale pu creare serissimi danni, per esempio un mozzicone di sigaretta lasciato acceso, oltre a rappresentare un rifiuto, pu generare un incendio. Il fuoco acceso al di fuori delle aree attrezzate pu essere un serio pericolo per i boschi.

    CampeggioPermesso solo nelle aree autorizzate ed attrezzate.In aree protette il campeggio permesso sono nelle aree autorizzate, se si campeggia in aree non segnalate si crea disturbo agli animali selvatici e si rovina il suolo naturale.I campeggiatori sono benvenuti nelle aree protette ma a patto che

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    per campeggiare vengano utilizzate le aree apposite.

    SentieriNon allontanarsi dai sentieri segnalati.Nellabbandonare un sentiero tracciato i rischi a cui si va incontro sono molteplici: si pu perdere il senso dellorientamento non riuscendo pi a trovare la strada del ritorno, ma si possono arrecare danni anche al suolo naturale, come per esempio, rovinare il cotico erboso e creare solchi sul terreno, permettendo alla pioggia di incanalarsi ed erodere il terreno.

    Cross, Moto, Quad e GeepSono attivit sportive non permesse.Lutilizzo di questi mezzi nelle aree protette non concesso perch il loro uso disturberebbe la fauna selvatica oltre che arrecare seri danni al suolo naturale.

    Adottando queste piccole regole rispettose dellambiente si provvede a tutelare le aree protette ubicate allinterno dei Parchi Nazionali.

    10 | I laboratori. Risparmi se rispetti e ricicliIl laboratorio permette di dialogare con gli studenti su alcuni aspetti dellenergia, ad esempio sul consumo responsabile, attraverso la realizzazione di una lampada da tavolo con materiale recuperato.

    I laboratori sono divisi in tre fasi di lavoro:

    La prima fase prevede un momento discorsivo con i partecipanti sullenergia elettrica ed, in particolare, sulloggetto lampadina: introdurre tali argomenti permette la contestualizzazione dellattivit che si va a svolgere e rende concreto il percorso attraverso la riflessione su oggetti di uso comune.Allinterno di questa fase possibile anche lavorare brevemente sullosservazione degli spazi domestici e scolastici e valutare quali sono i comportamenti adottati in merito al consumo dellenergia elettrica e al risparmio attraverso il riciclaggio.

    Segue un lavoro creativo individuale (su progetto predisposto) in cui si invitano gli studenti ad esprimere il loro punto di vista in relazione al tema preso in esame attraverso la creazione di una lampada.

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    Lavorare sulla realizzazione di un prodotto che abbia unutilit reale ed un valore estetico significa misurarsi con un approccio nuovo alla creativit: ben lontani dalla logica del lavoretto o del semplice passatempo, il laboratorio si basa sulla creazione come passaggio ultimo di uno studio e di una progettazione delloggetto, finalizzato ad un rapporto pi interessante con il materiale di scarto e con il suo possibile riuso e trasformazione.In questa fase gli alunni potranno lavorare

    individualmente sulla propria creazione, ma saranno anche chiamati alla condivisione in coppia degli attrezzi di lavoro: nella coppia, infatti, si instaurano dinamiche di collaborazione, utili per veicolare il messaggio del risparmio energetico e del consumo consapevole. Lultima fase prevede la pulizia della zona di lavoro (momento importantissimo e fondamentale nei percorsi da noi proposti) come gesto che aiuti a creare una buona abitudine al rispetto dei luoghi che ci ospitano.Inoltre, con la partecipazione di tutta la classe, nel momento finale dellincontro emerger una sintesi dei risultati e dellesperienza per favorire la concettualizzazione. Contestualmente alla discussione emergeranno alcune considerazioni da parte delloperatore di laboratorio sul tema trattato per integrare i risultati cui sono giunti gli alunni con ulteriori informazioni e suggerimenti.

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    11 | Provincia di Potenza: struttura di coordinamento al Patto Dei Sindaci

    Quando natoLa Commissione Europea con la Direzione Generale Energia, il 29 gennaio 2008, nellambito della seconda edizione della Settimana europea dellenergia sostenibile (EUSEW 2008), ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), uniniziativa per coinvolgere attivamente le citt europee nel percorso verso la sostenibilit energetica ed ambientale, un movimento volontario tra le citt europee aderenti al fine di migliorare in maniera significativa lefficienza energetica e lutilizzo delle fonti energetiche rinnovabili negli ambienti urbani.

    Secondo lUnione Europea le amministrazioni locali sono il punto chiave grazie alle quali si possono concretizzare gli obiettivi del 20-20-20, in quanto esse hanno la possibilit di agire dal basso ed in modo mirato su tutti quei settori energivori

    di loro diretta competenza come ad esempio edilizia, trasporti e rifiuti.

    Cambiamenti climatci e Overshot DayGli scienziati hanno rilevato che il notevole aumento della temperatura media globale della Terra rispetto ai tempi passati non sia dovuto a cause naturali come la variabilit della radiazione solare o le eruzioni vulcaniche, ma sia direttamente legato allintensificarsi delle attivit umane. Infatti, oggi non esiste attivit delluomo per la quale non sia necessaria energia e gran parte di questo fabbisogno energetico viene soddisfatto attraverso la combustione di fonti fossili quali carbone, petrolio e gas naturale. Ci comporta non solo lemissione di anidride carbonica, che contribuisce ad

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    alimentare il fenomeno delleffetto serra, ma anche la dispersione non controllata di ossidi di carbonio, di azoto e di zolfo responsabili dellinquinamento atmosferico e delle piogge acide. per queste motivazioni che da pi di venti anni i Capi di Stato di numerosi governi mondiali continuano a riunirsi per discutere su come prevedere e prevenire i potenziali cambiamenti climatici causati dalle attivit umane, sottoscrivendo iniziative che puntano alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Alla luce di quanto appena detto si pu decidere di essere spettatori, e quindi assistere impassibili alla rovina dellambiente, o di essere attori protagonisti cercando di migliorare le sorti del nostro Pianeta.La questione energetica, intesa come snodo fondamentale nel rapporto tra uomo e ambiente, rappresenta oggi la priorit numero uno che i governi locali sono chiamati ad attuare, contribuendo a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, tanto pi se si considera che l80% del consumo energetico ed emissioni di CO2 e associata ad attivit urbane. LOvershoot Day il giorno in cui la Terra finisce le risorse dellanno. Venticinque anni fa la data cadeva a dicembre, nel 2012 arrivata il 22 agosto.

    Scenario internazionaleNel 1992, con Il vertice della Terra tenutosi a Rio de Janeiro, lo sviluppo sostenibile viene assunto come percorso obbligatorio per la sopravvivenza del pianeta. Attraverso la stesura della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, meglio conosciuta come United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC), gli Stati firmatari si impegnano ad adottare programmi e misure finalizzate alla prevenzione, al controllo e alla mitigazione degli effetti delle attivit umane sul pianeta. Dopo cinque anni, nel dicembre del 1997, a Kyoto si svolta la tappa pi importante di questi ultimi due decenni, passata alla storia come Protocollo di Kyoto, durante la quale stato concordato un Protocollo attuativo della Convenzione che impegna i Paesi industrializzati e quelli in economia di transizione (Paesi dellest europeo) a ridurre le emissioni. A dicembre 2010, durante la sedicesima Conferenza delle Parti tenutasi a Cancn, i Paesi aderenti si sono impegnati a: contenere il riscaldamento del pianeta entro 2C rispetto alla temperatura dellera pre-industriale ed istituire un processo per definire una data di picco massimo per le emissioni mondiali con

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    un obiettivo di riduzione globale entro il 2050; approvare un accordo che consenta di rafforzare la trasparenza delle azioni volte a ridurre o a limitare le emissioni in modo da poter monitorare pi efficacemente i processi generali; varare un meccanismo per agevolare le misure volte a ridurre le emissioni causate dalla deforestazione e dal degrado delle foreste nei Paesi in via di sviluppo; definire un accordo relativo allopportunit di instituire un nuovo meccan