FUORI DAL COMUNE

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dal COMUNE Immagini, Tracce, Racconti dei nostri Comuni Comune di Torre San Patrizio 04 ALLEGATO - N.8/2011 Fuori envenuti a “Torre”! Torre San Patrizio è un comu- ne della media Valtenna a 225 m s.l.m che ha sempre dimostrato un carattere per metà forte e coraggioso come un leone e per metà austero e desi- deroso di elevarsi come una torre. Questi sono i simbo- li che formano il suo stemma e che sintetizzano la sua storia, caratterizzata da alterne vicende storiche per difendere la propria identità ed autonomia. Questa volontà di tutelare le proprie origini e salva- guardare la propria terra è ancora vivida nell’animo dei torresi ed è riscontrabile in ogni iniziativa culturale, sociale, ricreativa cittadina, sino diventa forse . E forse è proprio questo spirito che fa di Torre San Patrizio un comune da imitare soprattutto per quanto riguarda alcuni progetti specifici: quello ambientale con il quale è tra i migliori comuni “ricicloni” della regione Marche, quello che lega i suoi beni artistici interamente restau- rati dal 2013, in cui spicca tra le altre opere quella pit- torica dell’Alemanno e del Pagani. I suoi 11,92 kmq di territorio collinare attraversato dal fiume Ete ospita un fiorente artigianato compo- sto anche da piccole industrie ed il settore manifat- turiero con circa 80 aziende, che operano per la maggior parte nel campo della produzione delle cal- zature e le loro parti accessorie e formano il tessu- to economico torrese. L’agricoltura mantiene buone attività: sono presenti circa 130 aziende che coltiva- no ed allevano eccellenze marchigiane, dal vino all’olio sino ai prodotti legati all’apicoltura.Torre San Patrizio nonostante la piccole dimensioni offre tra le attività commerciali ed alcune realtà in cui poter gustare prodotti tipici locali. Una visita merita il par- co in collina San Venanzo: polmone verde di questa zona di 3 ettari, in cui vi è la Villa Zara. Il fervore torrese trova riscontro soprattutto per quel- la fetta di cittadini più giovani che riescono ad ottene- re risultati da campioni, non solo in ambito sportivo, ma anche nel coinvolgimento cittadino e forestiero durante le feste, rassegne teatrali, e manifestazioni in genere che popolano e veicolano il proprio comune. Torre San Patrizio, “la nostra casa sull’Adriatico”. Le chiavi della città Saluto del primo cittadino Giuseppe Barbabella B

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Comune di Torre San Patrizio

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dalCOMUNEImmagini, Tracce, Racconti dei nostri Comuni

Comune di Torre San Patrizio

04ALLEGATO - N.8/2011

Fuori

envenuti a “Torre”! Torre San Patrizio è un comu-ne della media Valtenna a 225 m s.l.m che hasempre dimostrato un carattere per metà forte e

coraggioso come un leone e per metà austero e desi-deroso di elevarsi come una torre.Questi sono i simbo-li che formano il suo stemma e che sintetizzano la suastoria, caratterizzata da alterne vicende storiche perdifendere la propria identità ed autonomia.Questa volontà di tutelare le proprie origini e salva-guardare la propria terra è ancora vivida nell’animo deitorresi ed è riscontrabile in ogni iniziativa culturale,sociale, ricreativa cittadina, sino diventa forse . E forseè proprio questo spirito che fa di Torre San Patrizio uncomune da imitare soprattutto per quanto riguardaalcuni progetti specifici: quello ambientale con il qualeè tra i migliori comuni “ricicloni” della regione Marche,quello che lega i suoi beni artistici interamente restau-rati dal 2013, in cui spicca tra le altre opere quella pit-torica dell’Alemanno e del Pagani.I suoi 11,92 kmq di territorio collinare attraversatodal fiume Ete ospita un fiorente artigianato compo-sto anche da piccole industrie ed il settore manifat-turiero con circa 80 aziende, che operano per lamaggior parte nel campo della produzione delle cal-zature e le loro parti accessorie e formano il tessu-to economico torrese. L’agricoltura mantiene buoneattività: sono presenti circa 130 aziende che coltiva-no ed allevano eccellenze marchigiane, dal vinoall’olio sino ai prodotti legati all’apicoltura. Torre SanPatrizio nonostante la piccole dimensioni offre tra leattività commerciali ed alcune realtà in cui potergustare prodotti tipici locali. Una visita merita il par-co in collina San Venanzo: polmone verde di questazona di 3 ettari, in cui vi è la Villa Zara.Il fervore torrese trova riscontro soprattutto per quel-la fetta di cittadini più giovani che riescono ad ottene-re risultati da campioni, non solo in ambito sportivo,ma anche nel coinvolgimento cittadino e forestierodurante le feste, rassegne teatrali, e manifestazioni ingenere che popolano e veicolano il proprio comune.Torre San Patrizio, “la nostra casa sull’Adriatico”.

Le chiavi della cittàSaluto del primo cittadino Giuseppe Barbabella

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2Torre San Patrizio

Di Torre San Patrizio si ha traccia fin dall’epocapicena e quella imperiale romana, grazie a deireperti di tombe del settimo-sesto secolo rinve-nuti in località San Patrizio (1934) e l’iscrizioneTurris Patritia in un affresco presso il convento diSan Francesco, sito tra Fermo e Falerone. Gra-zie forse ai monaci benedettini farfensi attornoall’anno 1000 conquistò il toponimo di “ColliPatritii”, ad indicare il luogo su cui sorgeva. Soloin seguito venne accostato il nome di un santo(Collis Santi Patritii) e non più tardi del tredicesi-mo secolo fu eretto a Comune: Turris SanctiPatritii. Ripetutamente protagonista di scontricontro il Papato per costituirsi come libero comu-ne e sottomessa alle varie Signorie che governa-rono a Fermo, Torre San Patrizio dopo battagliesanguinarie ed incendiare poté ritrovare solo daldiciottesimo secolo un periodo di pace, di gioiaper le feste paesane e di campagna, con il ritor-no ai lavori agricoli, il rifiorire delle arti e deimestieri ed una serena pratica religiosa. Un’at-mosfera che ancora è rimasta vivida e contraddi-stingue la vita sociale e comunitaria dei torresi.Il castello, di forma affusolata, edificato sullasommità di un piccolo colle aveva una cintamuraria tre-quattrocentesca di notevole fatturache è ancora oggi visibile grazie a ristrutturazio-ni posteriori. Tali mura di fortificazione rinserranoil vecchio incasato dall’assetto viario d’imposta-zione medievale e lasciano accedere al borgoantico, dal lato sud, tramite la Porta del Sole asesto acuto. Non era l’unica porta eretta, ma l’al-tra (Porta da Bora) venne demolita dopo laseconda guerra mondiale. Oggi tutto ciò che

ancora ci parla del passato viene rigorosamenterecuperato e ristrutturato grazie ad una politicaattenta al rispetto del proprio patrimonio artisticoantico. Dal 2013 grazie al sostegno da parte del-la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo Tor-re San Patrizio gode di tutti i suoi beni culturalicompletamente restaurato e messi a disposizio-ne dei suoi cittadini e dei suoi ospiti forestieri.Anche grazie ai contributi europei la comunitàtorrese si riappropria di luoghi che sebbene oggisiano inutilizzati nella loro primaria funzione, tut-tavia vengono riportati alla loro originaria bellez-za per lasciarli continuare raccontare la storiadella propria civiltà (come la Fonte Duglio,sistemata per il 70% con i fondi europei grazie alprogetto “Percorso delle acque”).Sulla piazza centrale (Umberto I) oltre a goderedi un panorama mozzafiato, si scorgono il palaz-zo comunale affiancata dalla torre civica conorologio e la chiesa parrocchiale di S. Salva-tore del diciottesimo secolo che custodisce oltrea tele importanti, una Croce astile sbalzata inargento e rame di arte marchigiana del quindice-simo secolo. Di particolare interesse nella piùantica chiesa della Madonna delle Rose(1446) è un affresco incorniciato in una nicchia asesto acuto, che rappresenta la Madonna conBambino e Santi, firmato da Pietro Alemanno,pittore italiano del Rinascimento di origineaustriaca, conosciuto come uno dei più tenaciimitatori di Carlo Crivelli. Fuori le mura del castel-lo, oggi scuola materna e media, sorge il Con-vento e l’annessa chiesa di S. Francesco, nel-la quale vi si conservano la statua lignea policro-

ma della Madonna col Bambino (XV sec.), lascultura lignea policroma e dorata della Trasla-zione della Santa Casa di Loreto ed una nativi-tà attribuita al Pagani. Nella piccola chiesa diSan Patrizio è presente, alla destra dell’altare, latela risalente al 1700 sulla visitazione.Posta sulla sommità di una collina, da cui si godeun incantevole panorama, dai Sibillini all’Adriati-co, dal Colle del Conero al Gran Sasso, in mezzoad un parco di circa 3 ettari avvolto da una rigo-gliosa vegetazione (sono presenti alberi secolaridi allori, robinie, ligustri, olmi, querce, ecc.) vi èCasa San Venanzo. Meglio conosciuta come Vil-la Zara l’edificio era una vecchia cappellaniadiroccata, dedicata al Santo, con attiguo alloggiodel prete, che venne acquistata nel 1873, insiemea duecento ettari di terreno, dal Governo italianoche l’aveva confiscata al Clero, da Arturo Gallettide Cadilhac (1843-1912), figlio del famoso Gene-rale garibaldino, Bartolomeo Galletti (1812-1887). Sua moglie, la scrittrice inglese, MargaretCollier (1846-1928) si adoperò per trasformare lacappellania marchigiana in una residenza britan-nica di campagna ottenendo un risultato partico-larmente suggestivo, dal quale trasse spunto perambientarvi il suo libro “La nostra casa sull’Adria-tico”, che ci restituisce uno spaccato di come erala vita nel fermano a fine 800.

Storia e Beni Culturali/Oltre mille anni di arte e tradizioni indelebili

Un patrimonio da ammirare

StoriaSoliditàAutonomiaSicurezza del risparmioSostegno al territorio

Roberto Clemens Galletti di Cadilhac,pioniere della radiotelegrafia a scintilla,nacque a Torre San Patrizio (1879) malavorò principalmente in Inghilterra ed inFrancia, dove vi morì nel 1932 (Murs).Grazie all’educazione familiare, romanaquella paterna ed inglese quella mater-na, ricca di stimoli culturali iniziò sin dagiovane a percorrere quella strada che

sarebbe stata la sua passione per tuttala vita. Scienziato ed inventore, nono-stante rimase sempre cittadino italiano,dopo aver avuto come punto di riferi-mento Guglielmo Marconi per mantene-re la sua autonomia espatriò in Francia.Qui fu artefice della stazione transatlan-tica radiotelegrafica di Leschaux, cheuniva Europa ed America con onde her-

tziane chilometriche. Tuttavia dopo pochimesi che la stazione mandava segnalinel New Jersey venne requisita per l’ini-zio del conflitto mondiale. Dieci annidopo inventò un generatore di onde afascia che precorse la radioguida degliaerei. Il suo contributo nel campo dellatelegrafia senza fili (TSF) lo fa apparte-nere alla storia di diritto.

FOCUSRoberto ClemensGalletti di Cadilhac

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PER SAPERNE DI PIÙ “Roberto Clemens Galletti Di Cadilhac – pioniere della Telegra-fia senza Fili”, a cura di M. Guidone e C. Muzzarelli Formentini,Andrea Livi Editore, Fermo, 2001

Si ringrazia la Dott.ssa Sonia Gigli per la sua tesi di laurea “TorreSan Patrizio – Aspetti e momenti diversi: dalle origini ai tempinostri” (1983)

NUMERI UTILIMunicipio 0734.510151Carabinieri (Monte San Pietrangeli) 0734.969146 Guardia Medica (Montegranaro) 0734.89671Croce Verde 0734.515002Farmacia Prignacchi 0734.510150

Inserita nel gruppo dei comuni della media Val-tenna, Torre San Patrizio si è da sempre contrad-distinta come modello ed esempio tra i piccolicomuni in alcuni ambiti, in cui ha ottenuto suc-cessi e risultati comunitari eccellenti. Inoltre, dalnuovo millennio in poi, le amministrazioni che sisono susseguite hanno sviluppato una politicadi rivalorizzazione dell’assetto urbanistico eculturale, grazie a progetti legati alla comunitàeuropea che non solo hanno favorito lo sviluppodi nuovi itinerari turistici ed il recupero e valoriz-zazione di ampi spazi che ospitano manifesta-zioni locali, ma sono riuscite anche a rinsaldarel’idea di preservare e conservare la propria cittàcon cura e coscienza per se stessi, per le gene-razioni future e per tutti i visitatori forestieri. Dal2009 in particolar modo i torresi grazie alla loropronta disponibilità, anticipando la normativaobbligatoria sulla differenziazione dei rifiuti, sonoemersi nella classifica tra i migliori comuni “rici-cloni” della Regione Marche, diventando esem-pio per i piccoli comuni in campo ambientale.Plausi ragguardevoli sono riscontrabili inoltre incampo sportivo. Tra le già molte realtà associa-tive di calcio e calcetto, in cui l’attenzione partico-lare si rivolge ai giovani che nell’Ass. Virtus trova-no l’occasione di esprimersi, la pallavolo femmini-le assume una posizione di rilievo: l’Ass. TorreVolley sta raccogliendo i frutti di tanto impegnoarrivando a disputare i campionati di serie B1.Per quanto riguarda l’aspetto economico produt-

tivo, Torre San Patrizio ha vissuto sino agli ‘80una ricca espansione di aziende soprattutto delsettore calzaturiero sino a rappresentare unpunto di riferimento per la zona. Trend questoche si è ribaltato a causa di una struttura viariameno agevole rispetto ad altre realtà. Tuttaviaoggi quelle imprese che sono rimaste rappresen-tano il fiore all’occhiello della produzione locale alivello nazionale ed internazionale. Tuttavia,parallelamente alla calzatura, è il settore agroa-limentare a qualificare questo comune marchi-giano come degno di visita e sosta, grazie adalcune aziende agricole che producono ancorasecondo natura vino, olio, miele. Altre attivitàricettizie e di intrattenimento confermano quantoTorre San Patrizio sia un luogo pulito, sicuro,dinamico in cui divertirsi.Quello dei torresi è un popolo allegro ed opero-

so che forte delle sue origini non vuol dimenticar-le, piuttosto cerca di recuperarle per diffonderlein ogni occasione di festa o evento paesano,affinché le nuove generazioni, consce del propriopassato, possano costruire un futuro più solido.Ed è un lavoro di squadra quello che si mette inpiedi per la buona riuscita delle manifestazioni,in cui la Pro Loco diventa il punto di riferimento.Quest’associazione grazie al ricambio genera-zionale, in cui i veterani però ricoprono ancoraun ruolo fondamentale, è riuscita ad instillareuna nuova linfa vitale al fervore già dinamico deitorresi, tale da attrarre una moltitudine di giovanisempre più copiosa e orgogliosa del propriocomune di residenza o no. Dai beni artistici allefeste paesane, dalla stagione teatrale ai gemel-laggi europei, Torre San Patrizio è un comuneche lascia scoprire il suo territorio a trecentoses-santa gradi, non solo con una vista panoramicameravigliosa ma con una viscerale predisposi-zione alla crescita civile, culturale, artistica, deiservizi, sportiva, sociale ed enogastronomica.

Economia e Società /Operosità ed allegria

Piccolo grande modello per tuttiAppuntamentiGennaio – spettacolo di beneficenza “Non solo per ridere”17 Marzo – San Patrizio con conferimentopremio “San Patrizio d’oro” al torrese più meritevoleGiugno – festa della birra “Villa Zara Fest”Luglio – “Torre d’Oro” concorso canoro per bambiniUltimo week end di Ottobre“Antichi aromi d’autunno” Inverno/PrimaveraStagione teatrale per ragazzi

Una comunità dinamica che si rinnova di generazione in generazione

RACCOLTADIFFERENZIATA

SERVIZIAMBIENTALI

BONIFICHEAMBIENTALI

RIFIUTIAZIENDALI

RIFIUTIPRIVATI

IGIENEURBANA

RITIROMATERIALI

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PORTO SANT’ELPIDIO - Strada Provinciale Corvese, 40 - Tel. 0734.900126 - 909420 - Fax 0734.998726

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