fu - ARTE E FILOSOFIA · eess~tà . i'deale. Mo,vendo da Kant - e . seltanto per una...

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Recensioni 217 de, al 11a Pwvvidenz·a della storia, a ete ro genesi dei fini che r il no- stro V;ico lucidamente intui e che ri- t enne assa·i piu drammaticamente ope- ran te e urgente nelle fasi dell'O sv iluppo dell'uomo primitivo. Ma quanti sono gli uomini di fede nel m01Jldo? E quanti sono gli uomini di vera fede tra quelr1i che ci diciamo credenti? Quanti sono i testimoni del- la fede , in grado di trasmettere «. Je ra- gioni fede» daHe quaH risulta che l',uomo della fede sperimenta un'u- manità «plenaria» e documenta che, alla fine, su questa terra, la ragione, anche la ragione piena, è soltanto un cap ivcrlo d e'Ila fede? Solo sulla fede può fioroi re la speranza del futuro. Gi ovanni Paolo II, nella Mulieris Dignitatem ha affidato alla donna il fu- turo dell'uomo minacciato dall'intasa- mento tecnologico perché ritiene che la donna, natura.Je custode della cònvi- vialità e deJll'amore, è meno corriva al- le implc:sioni del tecnicismo. Paolo VI, e con lui tanta :parte della cultura con- cHiare, no.n ha mancato di ricordare che il futuro della Chiesa e ddl'uma- nità può dispone di un « gigante ad- da.rmentato », il laicato, che diventa- to finalmente adulto, arlmeno dal pun- to di vista teologico, CCiI Concilio Va- dca'no II, è abilitat cl, direttamente e specificamente, «a illuminare e ordi- nare tutte le cose temporali in modo che sempre siano fatte secondo Cristo e crescano eSAiano di lorde al Creatore e Redentore ». Le cose temporali si famigJia e società civile, per- sone e stato, economia e politica, scien- za e cultura. P o.ssiamo sperare nel ri- sveglio è:lerl «gigan te »? ANTONIO GIORDANO LORENZO F E RRONI, La critica di Rosmi - ni a He gel nella « Te osofia », Stre- sa, Sodaili tas, 1987, pp . 112. Ecco un vo<lume che potrà essere parssato inosservato dagli ambienti uffi- ci al.i deH'accademia, ma non ce r'to alla già stermina ta bibliografia rosminiana che si strati fica nel tempo< con un rit- mo :iJI1ca.lzante, segno di una vit aJ.it à in- d,irscussa che molti vorrebbe.ro in qual- che modo tacitata. Che si tratti di un con tribu to fondamentale nella nice rca delle radici europee della speculazione del grande roveretano, è fuori dubbio, se non altro perché si propone con e- stremo rig<?re e inesausta documenta- zione, di focalizzare i nodi gorni'ani di un rapporto teoret,ico a dir poco inso- stituibile. Al di delle ingiuste e mi o- pi riduzioni che un certo ha compiuto sul pensiero di R c,s mini, l'e- strema fat>Ìica raccolta nell'in wnw iuta monumenarle T eosofia, obb l1ga qualun- que pensartore, quale che si; i'l suo spe- cifica orientamento, a confrontarvisi. Come d'altronde precisa l'A. nella pre- messa, era inevitabi.Je che Rosmini si incontrasse con Hegel, massime con la summa del suo pensiero, la Logica . È proprio in questa opera che il filosofo tedesco ha disegnato un sistema cui fosse pienamente legittimMa l'equiva- lenza tra reale e razionale, sotto l'egi- da I ddIo Spirito Assoluto. E Rosmini vi si addentra con acume, nel tentativo di individuarne -le insana- bilia!porie. Dopo che S'Ci acca arv eva tr acciato la strada maestra' per la quale inc,armmi- narsi onde definire le condi,zioni ina- lienabHi di una. fondazione ontologica delsarpere, non 'Pochi studiosi ne han- no ,seguito le indicazioni, e Ferroni, in questo suo densissimo lavoro, mostra di aver accolto integralmente questo appello. Carme egLi stesso riconosce al della sua 'ind agi ne, Rosmini si

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Recensioni 217

de al11a Pwvvidenzmiddota della storia a queH~ eterogenesi dei fini che ril noshystro Vico lucidamente in tui e che rishytenne assamiddoti piu drammaticamente opeshyran te e urgente nelle primiss~me fasi dellO sviluppo dell uomo primitivo

Ma quanti sono gli uomini di fede nel m01Jldo E quanti sono gli uomini di vera fede tra quelr1i che ci diciamo credenti Quanti sono i testimoni delshyla fede in grado di trasmettere laquoJe rashygioni de~la federaquo daHe quaH risulta che luomo della fede sperimenta unushymanitagrave laquoplenariaraquo e documenta che alla fine su questa terra la ragione anche la ragione piena egrave soltanto un capivcrlo deIla fede Solo sulla fede puograve fioroi re la speranza del futuro

Giovanni Paolo II nella Mulieris Dignitatem ha affidato alla donna il fushyturo dell uomo minacciato dallintasashymento tecnologico percheacute ritiene che la donna naturaJe custode della cogravenvishyvialitagrave e deJllamore egrave meno corriva alshyle implcsioni del tecnicismo Paolo VI e con lui tanta parte della cultura conshycHiare non ha mancato di ricordare che il futuro della Chiesa e ddlumashynitagrave puograve dispone di un laquo gigante adshydarmentato raquo il laicato che diventashyto finalmente adulto arlmeno dal punshyto di vista teologico CCiI Concilio Vashydcano II egrave abilitatcl direttamente e specificamente laquoa illuminare e ordishynare tutte le cose temporali in modo che sempre siano fatte secondo Cristo e crescano eSAiano di lorde al Creatore e Redentore raquo Le cose temporali si c~1armano famigJia e societagrave civile pershysone e stato economia e politica scienshyza e cultura Possiamo sperare nel rishysveglio egravelerl laquogigante raquo

ANTONIO GIORDANO

LORENZO F E RRONI La critica di Rosmishyni a Hegel nella laquo Teosofia raquo Streshysa Sodailitas 1987 pp 112

Ecco un voltlume che potragrave essere parssato inosservato dagli ambienti uffishyciali deHaccademia ma non certo alla giagrave stermina ta bibliografia rosminiana che si strati fica nel tempolt con un ritshymo iJI1calzante segno di una vitaJitagrave inshydirscussa che molti vorrebbero in qualshyche modo tacitata Che si tratti di un con tribu to fondamentale nella nicerca delle radici europee della speculazione del grande roveretano egrave fuori dubbio se non altro percheacute si propone con eshystremo rigltre e inesausta documentashyzione di focalizzare i nodi gorniani di un rapporto teoretico a dir poco insoshystituibile Al di lagrave delle ingiuste e mioshypi riduzioni che un certo tom~smo ha compiuto sul pensiero di Rcsmini l eshystrema fatgtIgraveica raccolta nellinwnwiuta monumenarle T eosofia obbl1ga qual unshyque pensartore quale che si il suo speshycifica orientamento a confrontarvisi Come daltronde precisa lA nella preshymessa era inevitabiJe che Rosmini si incontrasse con Hegel massime con la summa del suo pensiero la Logica Egrave proprio in questa opera che il filosofo tedesco ha disegnato un sistema ~n cui fosse pienamente legittimMa lequivashylenza tra reale e razionale sotto legishyda IddIo Spirito Assoluto E Rosmini vi si addentra con sorveglia~o acume nel tentativo di individuarne -le insanashybiliaporie

Dopo che SCiacca arveva tracciato la strada maestra per la quale incarmmishynarsi onde definire le condizioni inashylienabHi di una fondazione ontologica delsarpere non Pochi studiosi ne hanshyno seguito le indicazioni e Ferroni in questo suo densissimo lavoro mostra di aver accolto integralmente questo appello Carme egLi stesso riconosce al middot~rrnjne della sua indagine Rosmini si

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p tenuto cC8tantemente fedele aigrave proshygetto teoretico di un radicale superashymento del soggettivismo atI1che in quelle formulazioni che vorrebbero preshysentarsi con la massima oggettivitagrave ma che ad un esame piu approfondishyto non riescono a sottrarsi allambishyguo autcmovimento della Coscienza Non puograve esserGi vera conoscenza fuori di un oggetto che irrtrIgravensecamente fonshydi l inteHezione oggetto ttascendentalshymente assunto e te1eologicamente indishyrizzato verso una effettiva sintesi -delshyl~ssere Dunque ciograve che occorre Iicershycare egrave la condizione di oggettivitagrave che _ cCflduca ad un recupero laquodellessere fondamento e condiDione di ogni aushytentica teoretidtagraveraquo (p 108) Egrave unishyversalmente noto come la speculazione rosmirriana sia stata sospettata di laquoishyegraveeaUsmo raquo ed ecco un volume che ograveimostra inequivocabilmente come queshysta aousa sia totalmente infondata dal mcmen b che lo stesso Rosmini si egrave fin da principio proposto il compito allduo e insolito di salvare lontologia proprio dal Volrice diatlettico dellIdea hegeHana Su questo stretto sentiero Rosmini penetra come nessun altr-c nel cuore stesso del sistema di Hegel per scoprirvi una contmddizione logica che nulla ha a che -vedere con quel1a conshytraddizione che egrave inrvece lanima stessa della sua speculaZJione Per Rosmini la regolai supr~ma di ogni procedimento dialetticolt egrave da vedersi nel movimentol del pensiero che implichi due determishynati mcmenti in modo tale che il penshysiero posteriore dipenda essenziajmente dal pensiero anteriore Questa ragione di unattenzione giustamente formale di questO movimento entra necessariashymente in conflitto con unaltra proceshydura che deva hl movltimento ad un asshysolutoinseacute e per seacute autocreantesi e dentro il quale la pcssibilitagrave del reale finisce per essere imprigionata ndla neshyeess~tagrave ideale Movendo da Kant - e

seltanto per una impelcIgraveonabile abershyrazione stoiicgrafica Rosmini egrave stato spacciato acriticamente per una controshyfigura di Kant italiano - afferma chiashyramente che seguitando per questa via vengono a slttravolgersi le stesse disposhysizbni ordinate dei pensieri al pun to che lo stesso sgtillogismo che Hegel diashylettizza oltre linverosimile a nulla varshyrebbe quanto alla sua form a apodittishycamente statblitase non si fondasse a sua volta in laquoununitagrave anteriore ashystratta ed u-niversalissimaraquo (p 12) Simiimente anche le categorie designashyte da Kanrdebbono rinviare nno a riconoscervisr pienamente alla sola cashytegoria Igico-ontologica dellessere ishydeatle Senza una dOttrina dellessele ideale-oggettivo tali forme categoriali deHinteUetto non sfuggono ad una meshyra funzionalitagrave soggettiva e lo stesso sapere che vorrebbe fondarvisi non puograve vantare alcuna oggettivitagrave

Rosmini non ha dubbi sul tagttto che la radrce della speculaziDll1e ideatlistica in pnitmis di quella hegeliana egrave da rishycercarsi proprio nel criticismo nonoshystante Hegel si sia non poo affaticato nn dagli anni jenensi di sbarazzarsene attmverso una spietata analisi Ma doshyve non egrave chiara la distinzione tra lorshydine del reale e quello dellideale tlashypOlia kantiana egrave destinata non tanto a scomparire quanto piuttosto a partorishyre ulteriormente contraddizioni e iO$olshyvenze che agli occhi dd Roveretano sono cresciute a dismisura plOprjo nel sistema hegdiano Pensare vuoI dire giudicare egrave questo il caposaldo della gnoseobgia tOsminiana ma esso appashyrirebbe ccme un guscio vuoto qualora ia steSsa forma gnoseologica non imshyplicasse una fondazione antologica Pertanto la relazione logico-brmale tra soggetto e predicato che CC~1l1ot~ li~ stanza lt1OoseoloOica deve 1l11PlKarsl

- b b 1 necessariamente nellapri-ori onto~oglco dellj~dea iniziale e indeterminata ddshy

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lessere come si mostra noeticamente atlla mente conoscente Sul fondamento acriticamente posto dello Spirito come Sapere aS5oluto sull automovimento dello Spirito fino aHa ngura totalmenshyte trasparen te a se stessa dell Au tccoshyscienza perfetta Hegel chiude un cirshycolo che soltanto in apparenza sembra abbracciare Realtagrave e Ragione in realtagrave

tnghiottendo leffettualitagrave del Mondo middot dellutopia dialetticamente autogeneshyrantesi dello Spirito immanente

Ciograve che allora viene a mancare in ques ta orgogliosa speculazione (congeshy

gnata spinozianamente sub specie aetershy

nitatis) egrave la d1mostrazione ossia un modo di procedere fe rmale ma nOJ1 per questo logicamente povero o inshyconsistente che smasCheri proprio il postubto sofistico de-Ha contraddizione ~retDa a legge universale del Tutto

-Non puograve allora sorprendere Ila videnshyza con cui Hegel si scaglia contro il principio di non contraddizione e lenshytusiasmo esasperato con cui egli pianta nel mezzo della Realtagrave che egrave Razionashylitagrave la Contraddizione -perseguendo il chiaro obiettivo di fondare una nuova Logica che una volta per sempre deshycreti il funerale aLla vecchia Logica inshycaparce di essere sapere esaustivo ddla Realtagrave laquoLa contraddizione - dice Hegel - egrave ~a legge piu profonda e la piu essenziale Poicheacute di fronte ad esshysa non egrave che -la determinazione del semshyplice immediato del morto essere -la contraddizione invece egrave la radice di ogni movimento o vitalitagraveraquo (Cit a p 23) Ora per Hege11a contraddizioshyne non egrave tanto una legge logica quanshyto ontologica ma pur sempre di una ontologia impossibiHtata a darsi un veshyro e proprio fondamento Rosmini da parte sua non nega la contraddizione ma -la riporta al piano logico per cui H pensiero medesimo nellatto stesso di pensare lopposto forte dellidea dellessere trova laquo]a necessitagrave logica

di passare ad altroraquo (p 24) La logica dialettim nell accezione hegelliana ha Ia pretesa di assorbire laporeticitagrave presunta deIla metafisica in una nuoshyva ontologia dove ciograve che egrave Razionale egrave perciograve stesso anche Reale ossia in upa Identitagrave assoluta ottenuta dopo innumerevoli mediazioni e toglimenti Ma questa procedura dialettica uccide proprio sul nascere Ja distinzione tra reale e ideale che secGndo Rosmini egrave insostitu1bile per ogni atto conoscitivo che voglia giustificare io rapporto tra soggetto e oggetto noncheacute la relazione tra soggetto e predicato

Con una analiticitagrave che secondo Roshysmini mancherebbe ad Hegel iI penshysieDO al nne di riconoscere in se stesshyso la possibilitagrave di determinare oggetshytivamente i propri contenuti conoscitishyvi rinviene aHa sua origine (archeacute proshypriamente intesa) lessere e ne scopre innanzitutto JideaHtagrave o indeterminashytezza il fatto che esso sia un llulla ma soltanto relativo non giagrave un nuNa asshysolutamente concepito infine di racshychiudere in seacute la possibilitagrave dellente nnito nel senso che essa connota ogni determinazione dellessere Jasciando lesser~ originariamente nella sua pieshynezza ontolcgica Da qui 130 inevitabile certezza che ogni soggetto conoscente egrave limitato nella stessa misura in cui ogni pensiero si svolge dianceticamenshyte stante il fat to che lessere necessashyriamente si pone in relaziolle cOn la mente middotconoscente Ma non avVmiddotiene cOSI in Hegel percheacute lessere egrave lo stesso Spirito o Idea che legittima da se stesshyso ogni essente pensato entro una proshyspettiva di veritagrave assolutamente detershyminata per via di negazione Tolto il gtlimite quale a primi ontologico deIJa conoscibilitagrave umana egrave tolta induttabillshymente anche la trascenden~a dellEsseshyre e insieme anche 1lt1 coimpHcanza Wl

essere e pensiero Secondo Rosminij il pensiero intuisce lessere (funzione noeshy

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tica giagrave colta da Platone come onglshynario in telligere dopcxlicheacute procede per ragionamento dianoeticamente nelshyia forma logica del giudizio (dr pp 27 e segg)

Il Ferroni ad un certo punto ddla sua serrata argomentazione si domanshyda laquoBasta che lessere ideale sia solshytanto ideale percheacute esso assolva il ruoshylo che Rosmini gli affida raquo (p 32) Ma a tale interrogativo segue la persuasioshyne che la laquo distinzione dei modi divershysi dellidentico essere (iniziale) egrave b chiave di valta che apre b soluzione del grande problema dellontologiaraquo (op 33) Ora egrave proprio questa chiave che egrave assente in Hegel per cui la sua stessa logica dialetticamente costruita e distribuita pur con la sua pretesa di abbracciare la Totalitagrave del Reale viene a trovarsi prhra di fondamento Senza assumere Jessere iniziale senza comshyprendere nella sua consistenza ontoloshygica Jastessa indeterminatezza di queshysto essere neppure egrave ~n grado di gashyrantire ll1 sapere quella autentica rashyzionalitagrave che opur incessantemente sbanshydiera Hegel vede il movimento a cui egrave soggetto ogni ente e lo stesso Essere della Natura egrave questo infaticabile moshyvtmentc e sulla base di questa C0111shy

prensioneafEda al Pensiero il cempishyto di pensare questo movimento che egrave in primo luogo movimento di seacute e per seacute entro il qualle egrave necessario inglobashyre leffettualitagrave immediata di tutto ciograve che accade Da questo discende che il reale egrave razionale e viceversa essendo la Ragione alfa e omega della ToNalitagrave Siffatta confusione a giudizio di Roshysmini domina esasperatamente nella sua dottrina della dialettica e in moshydo particolare fin dalle prime pagine de11a Logica in cui la dialettica hegeshyliana si spinge oltre ogni limite Nel cllpitolo su laquoLa correlativitagrave essereshynuna come base ddla dialettica hegccedil-shyllagravena raquo Ferroni ne dagrave amplissima dishy

mostrazione Questugrave precipitare dell esshysere nel nulla per dar corpo al divenishyre egrave quanto mai aporetico secondo il Roveretano A parte labuso di paroshyle il paradosso sofistico Joscuritagrave del linguaggio la mancanza di rigorosa ashynalisi per RC5mini laquo non si verificheshyragrave mai che lessere e i1 nulla siano idenshyticiraquo cito a p 35 percheacute lessere proprio percheacute egrave non puograve nello stesshyso tempo non esserein forza del prinshycipio di non contraddizione

Non meno ambigua egrave la correlazione tra puro sapere e coscienza che non sfugge a contraddizkilli Non egrave possishybile assumere come condizione del proshycesso conoscitivo una coscienza vuota di essere e come fa Hegel farne per cOSI dire il cominciamento onde da questo inizio si possa procedere poi dialetticamente nno al conseguimento del puro saPere Una coscienza vuota egrave una non-coscienza egrave un nulla di coshyscienza La coscienza non partorisce in seacute alcuncheacute senza essere coscienza pensante dunque una coscienza riemshypita daJlintuizione ddlessere essenziashy1e (ofr p 41) Avendo posto questa coscienza vuota come principio Hegel ha trovato buon gicco nel far discenshydere la determinazione del nulla idenshytico aUessere (cfr p 45) La coscienshyza vuota egrave un assurdo dal momento che egrave inconcepible una coscienza senshyza oggetto Il oche fa so~pettare che Heshygel non abbia tenuta ferma -la distinshyzione tra pensare - che vuole sempre un oggetto - e coscienza (cfr p 46) Quando egli nomina e ipostatizza limo medietagrave ceme un puro astratto altro non fa che riportada aHa cnscienza vuota della mera apprensione dellesshysente E ulteriormente quando identishyfica lessere indeterminato con il nulshyla gH ~ possibile questa procedura pershycheacute lindeterminatezza egrave da lui conee- pita come vuota astrattezza come lmshy

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medietagrave negativa che deve essere a sua accetta il valore logico di questa diashyvolta negata letticitagrave diveniente o divenire dialettishy

Giustamente Ferroni snive laquoRnshy co essendo laquo una tale nozione di diveshysmini critica labitudine di Hegel a soshy nire astratta e indeterminata non meno stanti1vare -i puri astratti come nel caso dellessere puro e del nulla raquo Per lui dellimmedietagrave - un astratto che non si dagrave passaggio da una forma ad prende per puro essere - mentre in unaltra dal momento che la cessazioshyquel vocabolo si indica una relazione ne di una forma non equivale al suo che esprime il modo C01 quale la menshy annUfUamento laquoEgrave una illusione credeshyte intuisce loggettoraquo (p 48) Lesseshy re che la forma prima cessando passi re 1mmediato egrave lessere in generale allo stato di nulla come Hegel pretenshysia pure nella sua noetica apprensione de quasi che il nulla fosse quakhe coshyideale dunque non egrave un vuoto essere sa onde queLla fgtorma non egrave giagrave un

ma principio ontologico che sta aUorishy soggetto identico il quale vesta ora gine del pensare e non giagrave per una coshy dellesistenza ora del nullaraquo (cit a scienza iniziaJmente vuota e il pensashy p 54) Altrove afferma categoricamenshyre stesso non puograve che implicare la dishy te laquoLente egrave o non egrave non diventa stinzione tra soggetto e oggetto Ne mai neacute diventa tin altroraquo (cit a p deriva ancora che se per Rosmini lidea 58) Di certo avendo Hegel assunto dellessere laquoessendo dotata di oggetshy lessere nella sua accezione piti povera tLvitagrave egrave il mezzo la forma in cui si nella sua indeterminatezza vuotamente manifestaaUa mente lessenza dellesshy astratti gli era possibile farlo scivolashysere quelugravea hegeliana essendo un pushy re dialetticamene nel nulla non essenshyro concetto una unitagrave antericre astratshy do quella stessa astrazione- che laltra ta priva di ogni oggettivitagrave radicalshy faccia del nulla Ma rosminianamente mente soggettiva non puograve manifestare lessere egrave la piu ricca delle nozioni alla mente lessenza dellessereraquo (p fonte inesauribile di sempre nuova inshy52) Restando ancora al piano della telligibilitagrave e gli esseri che stanno nelshycogravencettuaJitagrave Hegel si lascia sfuggire la loro identitagrave sono massimamente inshyproprio lontologicitagrave dellidea per cui teLligibili Lidentitagrave di essere e nulla 11ntero processo dialettico egrave in~fondashy egrave dunque assurda se ci si pone in una to altro non egrave che un movimento sogshy prospettiva ontobgica ma anche sul gettivamente considerato di una coshy piano della dialettica non lo egrave meno seacuteienza che iniziallmente vuota si troshy percheacute 1a dialettica presa nella sua va aLla fine ad essere piena Ora queshy funzione logico-formale non ammette sto movimento reale e razionale ad un che lente che diviene sia nello stesso tempo cOlme vuole Hegel coincide con tempo essere e nulla Non diversrumenshyil divenire vero e proprio cuore della te va ripensata anche 1a contraddizioshylogica dialettica di Hegel ne hegeliana nel senso che ciograve che egrave

Ma il diveniente implica un passagshy annullato non puograve piu diventare un aJshygio dallessere indeterminato (assunro tro La pwposizione implica una conshynella sua immedietagrave) al nulla in una traddizione inevitabile percheacute contieshysfrenata inquietudine (haltungslose Unshy ne due cose contraddittorie cioegrave lanshyruhe) che attraversa negativj e negashy nuHarsi e il diventare altro (cfr p zioni e toglimenti e superamenti con 56) TenendOi fermo il presupposto onshyuna ebbrezza bacchica che tutto trascishy tologico del sapere non egrave possibile di napcon seacute per assicurare sempre piti conseguenza che -la realtagrave sia _pensata riCchezza di contenugraveto Rosmini non dialetticamente per come Hegel jntenshy

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de la dialettica e per il mooo con cui iiI pensiero impone soggettivamente il proprio movimento alla lcald o

Egrave evidente a questo punto che Roshysmini antepone alla lcgica hegeliana quella di Aristotele alla contraddizioshyne speculativcrdialettica il principio logico-tormale della non-contraddizi-cne Se mai lente egrave riconoscibile nella sua identitagrave lo middotstessoente non egrave neppure pensabhle ma secondo Hegel la realtagrave dellente che egrave anchelaJ sua raziona]ishytagrave egrave una realtagrave diveniente e nel diveshynire cegrave trapasso daliessere ru non esshysere piu -lessete dato dunque ad un qualche annullamento seppure non asshysolutamente inteso come precisa 11 Fershyroni in una pagina estremamente illu minante dwesi premura di riportare alcune affermazioni hegelialtne che hanshyno un po il sapore ddla incompiuta ritrattazione Nondimeno resta il fatto che la dia1etrica hegeliana la dottrina del divenire il postulavo della contradshydizione non sono in grado di risolvere il problema ontologico il solo probleshyma a giudizio di Rosmini che deve essere inizjalmente posto e alla curi soshyfuzione vannol riferiti tutti gli agraveltri proshyblemi noncheacute la ragion dessere oiu originaria del problema in quanto -tashyle Acutamente scrive Rosmini laquoIl problema dellontologia che domanda una ragione sufficiente della moltlteplishycitagrave degli enti e dei loro mutamenti rimane colla filosofigravea di Hegel pienashymeacutente insoluto e lasciate da parteraquo (cit a p 60)

Le aporie che il Roveretano scopre neJla LOica fin da principio possono essere addebitate aJJa mancata distinshyzione qn Hegel tra i] conoscere per inshytuizione e il conoscere per affermazioshyne o negazione il primo nnetIgrave-camente oggettivo vI secondo dianoeticamente discorsivo Egrave sul fondamento dellintuishyzione che il pensare da soggettivo si fa cggett1ivo Ora egrave pur certo che non egrave

possibile pensare il niente (Parmenishyde) cc c rre dare al pensiero una realshytagrave logica un oggetto che egrave tale nella sua oggettivitagrave neHa misura in cui egrave oggettivato trascendentalmente dallinshytuizione deHessere iniziale Solo se si chiude il cerchio neJIa soggettivitagrave ii nulla egrave pensabile egrave dicibile ma egrave proshyprio contro questo cerchio che Rosmini si contrappone energicamente Scrive infatti Hegei nella Logica laquoNonostlllI1shyte codesta distinzione non si puograve peshyrograve negare che il nulla sia in relazione con un eSlsere Ora nella relazione benshycheacute contenga anche la differenza egrave dashyta ununitagrave coll essere In qua1unque modo venga enunciato o mostrato i1 nulla si mostra collegato o se si vucr le j si mostra in contatro con un essere inseparabile da un essere e dograve appunshyto in un essere determinatoraquo (cit a p 63) Ma middotse questo procedimento dialettico connota soprattutto lintelletshyto astratto per il quale solo vaJe il passhysaggio da essere e nulla come passagshygio di astraziomiddotni per Rosmini ~a logica dialettica che varrebbe sostituirsi alshylontologia e alla metafisica egrave il luogo stesso dellastrazione del tutto impcr tente a fondare oggettivamente la coshynoscenza Il niente non egrave un oggetto nuevo laquo in rea1tagrave il niente non egrave che lente con la negaeione non egrave un ogshygetto ma una disposizione soggettiva della mente pensante raquo per cui la corshyrelazione hegelina ha un valore soltanshyto soggetti vD ben lontana quindi dal voler essere pienamente oggettiva con la pretesa di pensare siffattamente la realtagrave Non si egrave di fronte ad una Logica oggettiva dal momento che sotto di eSsa sii cela un sistema che puograve essere denominato soggettivismo radicale (cfr p 65) Laver poi fondato la logica diashylettica sulla negazione e aver facto di questa la chiaiVe di volta del sistema processua1e dehlo Spirito non ha fatto altro che generare altre inestricahili

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difficoltagrave aporetiche Per Rosminilaquo non egrave vero che la negazione ci dagrave un conshycetto pili ricco di contenutoraquo e non egrave possibile daltronde rinunciare aua funzione negante della mente percheacute laquo la mente che nega deve conoscere shyper intuizione - ciograve che ella nega raquo In fondo la illegazione egrave una operazioshyne della mente non egrave in nulla un proshycedimento ontologico Ma la pretesa di Hegel sta proprio in questo nel voler aftelmare che la negazione nega neUo stesso tempo sul piano reale e razionalshydialettico La persuasione di Hegel egrave iir ultima analisi per Rosmini soggetshytiva e puograve essere articolata in questi tre punlli 1) che lessere passa nel niente (la negazione) 2) che i niente passa nellessere (la negazione deHa negazione) 3) che h mediazione di questo passaggio egrave la negazione (dr p66) AVendo posto la contraddizinne come essenziale allessere il filosofo teshydesco ha reso contraddittorio tutto il suo sistema fin dalle sue radici ha coshystruito un superbo edincio a furia di negravegazioni e mediazioni ma nGin certashymeilte sicuro Del 9UO fondamento

La stessa critica Rosmini estende alshylldea assoluta come Totalitagrave in Hegel entro un processo destinato a non tershyminare mai dove forse luomo neppushyre entra nella sua accidentaHtagrave effimeshyra Ora questa Idea assoluta che egrave la totalitagrave dicgni cosa per via di incesshysanti negazioni non egrave tale secondo Roshysmini da giustificare il rapporto fra la varietagrave delluniverso e un Assoluto che esso stesso muta per arricchirsi dialetshyticamente di sempre nuovi contenuti un asSOluto che nello stesso tempo egrave aossdutoO e non lo egrave dal momento che soltanto nella sua consumazione egli egrave assoluto Opportunamente Ferroni osshyselva che laquo sembra a Rosmini che Heshygel faccia una grande confusione tra lol1cline ideale astratto e lordine reale con~reto e niescoli arbitrariamente lushy

o

no con laltro raquo Il weden ddIIdea il cui risultate egrave giagrave perograve nellinizio del prcesso fa irrequieta -lidea medesima in stretta siubiosi con lirrequietezza di tutto il reale ma tutto questo 110n egrave sufficiente per costituire un sapere vero Ne oegrave prova del resto come si legge nel pamgrafo su laquo Idea assoluta e scetticismo raquo che la stessa risposta hegeliana aUoGo scetticismo egrave inconClushydente (cfr p 81) nonostante che lasshysolutezza dellIdea voglia mostrarsi coshyme -la prova ultima dellimpossibilitagrave del dubbio allinterno del sistema comshypiuto In realtagrave ad essere messa in dubbio egrave proprio loggettivitagrave di queshysto sapere assoluto Pili che uccidere lo scetticismo a giudiziO di Rosmini opportunamente confermato dal Ferroshyni lidea assoluta di Hegel nDn puograve mai liberarsi da pericolose riduzioni eshystreme come ad esempio dallessere essa stessa allorigine di risoluzioni chiaramente ateistiche Rosmini non ha dubbi in proposi~oi edmiddot afIevma che laquo tutte le cose che si riaucono allIdea assoluta il moVimento dialettico che ha in se stessa egrave quello che per via di negazione la trasforma in tutte ie cose ella egrave Dio ella egrave il mondo ella egrave la natura ella egrave lo Spiritoraquo ( ci t a p 86)

A questo punto non avremmo esaushyrito la ricchezza di questo volume se non accennassimo pour brevissimamenshyte allultimo capitolo di storiografia nshylmonca rosminiana circa la critica roshysminial1a di Hegel al vaglio ddJa crishytica pcstrosminiana con riferimento a vari studiosi a partire dal tomista vishyscerale e non meno viscerale antirosmishyniano padre Cornoldi per poi passare alla lettura di chiaro stampo attualistishyco di Gentile e di Spirito non senza aver ricordato le posizioni di Spaventa e Jaia per concludersi con la intershypretaozione determinante di Sciacca Rashyschini e Ottonello Alla luce di questi

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contributi comprendiamo innanzitutto come il rapporto Rosmini-Hegel sia a dir pOco ineludibile decisivo Senza questa aperrura nOn egrave possibile affershyrare non solo la dimensione europea della speculazione rosminiana da tropshypo tempo marginata aHa filosofia ottoshycentesca ma altresf individuare una volta per sempre distorsioni deformashyzioni aberrazioni tali da aver aherato arbitrariamente nell un senso o nelshylaltro la fisionomia vera di questo possente pensatore Nelle ultime lettushyre in fficdo particolare egrave dato coglieshyre un momento storico e teoretico ad un tempo in cui questo pensiero feshycondissimo egrave collocato nella sua giusta prospettiva non senza mostrare ineshysauribili possibilitagrave di ulteriore e coshystruttivo ripensamento Se Hegel ha inghiottitO lontologia e la metafisica nel suO sistema Iogico-dialettico Roshysmini egrave stato lunico pensatore italiano a salvarla stabilendo una chiara relashyzione tra ontOlOgia e gnosedogi e poshynendola allorigine di quella che ormai egrave nota come Enciclopedia rosminiana Nello stesso tempo pur mai tradendo lautentico pensiero di Tommaso si egrave

PWf0Sto con grande coraggio il comshypitO arduo e laquo inattualeraquo di commisushyrare listanza ontolagica con quella ishydealistica individuandone come direbshybe Heidegger la differenza ontolOgica Il bvorodi Ferroni dunque ha il meshyrito di aver riportato- lattenzione teoshyretica su uncpera ciclopica come la T eosofia vera e propria summa della speculazione conclusiva di Rosmini e inoltre di aJver focalizzato un luogo ershymeneutico ltfai piu trascurato o appena sfiorato cioegrave il rapporto tra il Rovereshytano e il pensatcre tedesco La lettushyra dellultimo capitolo ci aiuta a capire come due grandi filosofi si siano inconshytrati e dal momento che ciograve era speshyculativamente inevitabHe -anche sccnshytra ti I tomisti si convinceranno finalshymente che laccusa di implicazioni ideashylistiche nel pensi~ro di Rosmini non trova alcJn credito salvo che non ci si aggmppi a vuote somiglianze e gli ishydeaIisti non potranno piu co-ntinuare per la loro strada senza pensare a Roshysmini E ogni fi1csofo degno di questo nome ameragrave diaJogare con Rosmini

G U STAVO MoTTIU7Z1

Page 2: fu - ARTE E FILOSOFIA · eess~tà . i'deale. Mo,vendo da Kant - e . seltanto per una impel'cÌonabi'le aber razione stoiicgrafica Rosmini è stato . spacciato acriticamente per una

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p tenuto cC8tantemente fedele aigrave proshygetto teoretico di un radicale superashymento del soggettivismo atI1che in quelle formulazioni che vorrebbero preshysentarsi con la massima oggettivitagrave ma che ad un esame piu approfondishyto non riescono a sottrarsi allambishyguo autcmovimento della Coscienza Non puograve esserGi vera conoscenza fuori di un oggetto che irrtrIgravensecamente fonshydi l inteHezione oggetto ttascendentalshymente assunto e te1eologicamente indishyrizzato verso una effettiva sintesi -delshyl~ssere Dunque ciograve che occorre Iicershycare egrave la condizione di oggettivitagrave che _ cCflduca ad un recupero laquodellessere fondamento e condiDione di ogni aushytentica teoretidtagraveraquo (p 108) Egrave unishyversalmente noto come la speculazione rosmirriana sia stata sospettata di laquoishyegraveeaUsmo raquo ed ecco un volume che ograveimostra inequivocabilmente come queshysta aousa sia totalmente infondata dal mcmen b che lo stesso Rosmini si egrave fin da principio proposto il compito allduo e insolito di salvare lontologia proprio dal Volrice diatlettico dellIdea hegeHana Su questo stretto sentiero Rosmini penetra come nessun altr-c nel cuore stesso del sistema di Hegel per scoprirvi una contmddizione logica che nulla ha a che -vedere con quel1a conshytraddizione che egrave inrvece lanima stessa della sua speculaZJione Per Rosmini la regolai supr~ma di ogni procedimento dialetticolt egrave da vedersi nel movimentol del pensiero che implichi due determishynati mcmenti in modo tale che il penshysiero posteriore dipenda essenziajmente dal pensiero anteriore Questa ragione di unattenzione giustamente formale di questO movimento entra necessariashymente in conflitto con unaltra proceshydura che deva hl movltimento ad un asshysolutoinseacute e per seacute autocreantesi e dentro il quale la pcssibilitagrave del reale finisce per essere imprigionata ndla neshyeess~tagrave ideale Movendo da Kant - e

seltanto per una impelcIgraveonabile abershyrazione stoiicgrafica Rosmini egrave stato spacciato acriticamente per una controshyfigura di Kant italiano - afferma chiashyramente che seguitando per questa via vengono a slttravolgersi le stesse disposhysizbni ordinate dei pensieri al pun to che lo stesso sgtillogismo che Hegel diashylettizza oltre linverosimile a nulla varshyrebbe quanto alla sua form a apodittishycamente statblitase non si fondasse a sua volta in laquoununitagrave anteriore ashystratta ed u-niversalissimaraquo (p 12) Simiimente anche le categorie designashyte da Kanrdebbono rinviare nno a riconoscervisr pienamente alla sola cashytegoria Igico-ontologica dellessere ishydeatle Senza una dOttrina dellessele ideale-oggettivo tali forme categoriali deHinteUetto non sfuggono ad una meshyra funzionalitagrave soggettiva e lo stesso sapere che vorrebbe fondarvisi non puograve vantare alcuna oggettivitagrave

Rosmini non ha dubbi sul tagttto che la radrce della speculaziDll1e ideatlistica in pnitmis di quella hegeliana egrave da rishycercarsi proprio nel criticismo nonoshystante Hegel si sia non poo affaticato nn dagli anni jenensi di sbarazzarsene attmverso una spietata analisi Ma doshyve non egrave chiara la distinzione tra lorshydine del reale e quello dellideale tlashypOlia kantiana egrave destinata non tanto a scomparire quanto piuttosto a partorishyre ulteriormente contraddizioni e iO$olshyvenze che agli occhi dd Roveretano sono cresciute a dismisura plOprjo nel sistema hegdiano Pensare vuoI dire giudicare egrave questo il caposaldo della gnoseobgia tOsminiana ma esso appashyrirebbe ccme un guscio vuoto qualora ia steSsa forma gnoseologica non imshyplicasse una fondazione antologica Pertanto la relazione logico-brmale tra soggetto e predicato che CC~1l1ot~ li~ stanza lt1OoseoloOica deve 1l11PlKarsl

- b b 1 necessariamente nellapri-ori onto~oglco dellj~dea iniziale e indeterminata ddshy

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lessere come si mostra noeticamente atlla mente conoscente Sul fondamento acriticamente posto dello Spirito come Sapere aS5oluto sull automovimento dello Spirito fino aHa ngura totalmenshyte trasparen te a se stessa dell Au tccoshyscienza perfetta Hegel chiude un cirshycolo che soltanto in apparenza sembra abbracciare Realtagrave e Ragione in realtagrave

tnghiottendo leffettualitagrave del Mondo middot dellutopia dialetticamente autogeneshyrantesi dello Spirito immanente

Ciograve che allora viene a mancare in ques ta orgogliosa speculazione (congeshy

gnata spinozianamente sub specie aetershy

nitatis) egrave la d1mostrazione ossia un modo di procedere fe rmale ma nOJ1 per questo logicamente povero o inshyconsistente che smasCheri proprio il postubto sofistico de-Ha contraddizione ~retDa a legge universale del Tutto

-Non puograve allora sorprendere Ila videnshyza con cui Hegel si scaglia contro il principio di non contraddizione e lenshytusiasmo esasperato con cui egli pianta nel mezzo della Realtagrave che egrave Razionashylitagrave la Contraddizione -perseguendo il chiaro obiettivo di fondare una nuova Logica che una volta per sempre deshycreti il funerale aLla vecchia Logica inshycaparce di essere sapere esaustivo ddla Realtagrave laquoLa contraddizione - dice Hegel - egrave ~a legge piu profonda e la piu essenziale Poicheacute di fronte ad esshysa non egrave che -la determinazione del semshyplice immediato del morto essere -la contraddizione invece egrave la radice di ogni movimento o vitalitagraveraquo (Cit a p 23) Ora per Hege11a contraddizioshyne non egrave tanto una legge logica quanshyto ontologica ma pur sempre di una ontologia impossibiHtata a darsi un veshyro e proprio fondamento Rosmini da parte sua non nega la contraddizione ma -la riporta al piano logico per cui H pensiero medesimo nellatto stesso di pensare lopposto forte dellidea dellessere trova laquo]a necessitagrave logica

di passare ad altroraquo (p 24) La logica dialettim nell accezione hegelliana ha Ia pretesa di assorbire laporeticitagrave presunta deIla metafisica in una nuoshyva ontologia dove ciograve che egrave Razionale egrave perciograve stesso anche Reale ossia in upa Identitagrave assoluta ottenuta dopo innumerevoli mediazioni e toglimenti Ma questa procedura dialettica uccide proprio sul nascere Ja distinzione tra reale e ideale che secGndo Rosmini egrave insostitu1bile per ogni atto conoscitivo che voglia giustificare io rapporto tra soggetto e oggetto noncheacute la relazione tra soggetto e predicato

Con una analiticitagrave che secondo Roshysmini mancherebbe ad Hegel iI penshysieDO al nne di riconoscere in se stesshyso la possibilitagrave di determinare oggetshytivamente i propri contenuti conoscitishyvi rinviene aHa sua origine (archeacute proshypriamente intesa) lessere e ne scopre innanzitutto JideaHtagrave o indeterminashytezza il fatto che esso sia un llulla ma soltanto relativo non giagrave un nuNa asshysolutamente concepito infine di racshychiudere in seacute la possibilitagrave dellente nnito nel senso che essa connota ogni determinazione dellessere Jasciando lesser~ originariamente nella sua pieshynezza ontolcgica Da qui 130 inevitabile certezza che ogni soggetto conoscente egrave limitato nella stessa misura in cui ogni pensiero si svolge dianceticamenshyte stante il fat to che lessere necessashyriamente si pone in relaziolle cOn la mente middotconoscente Ma non avVmiddotiene cOSI in Hegel percheacute lessere egrave lo stesso Spirito o Idea che legittima da se stesshyso ogni essente pensato entro una proshyspettiva di veritagrave assolutamente detershyminata per via di negazione Tolto il gtlimite quale a primi ontologico deIJa conoscibilitagrave umana egrave tolta induttabillshymente anche la trascenden~a dellEsseshyre e insieme anche 1lt1 coimpHcanza Wl

essere e pensiero Secondo Rosminij il pensiero intuisce lessere (funzione noeshy

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tica giagrave colta da Platone come onglshynario in telligere dopcxlicheacute procede per ragionamento dianoeticamente nelshyia forma logica del giudizio (dr pp 27 e segg)

Il Ferroni ad un certo punto ddla sua serrata argomentazione si domanshyda laquoBasta che lessere ideale sia solshytanto ideale percheacute esso assolva il ruoshylo che Rosmini gli affida raquo (p 32) Ma a tale interrogativo segue la persuasioshyne che la laquo distinzione dei modi divershysi dellidentico essere (iniziale) egrave b chiave di valta che apre b soluzione del grande problema dellontologiaraquo (op 33) Ora egrave proprio questa chiave che egrave assente in Hegel per cui la sua stessa logica dialetticamente costruita e distribuita pur con la sua pretesa di abbracciare la Totalitagrave del Reale viene a trovarsi prhra di fondamento Senza assumere Jessere iniziale senza comshyprendere nella sua consistenza ontoloshygica Jastessa indeterminatezza di queshysto essere neppure egrave ~n grado di gashyrantire ll1 sapere quella autentica rashyzionalitagrave che opur incessantemente sbanshydiera Hegel vede il movimento a cui egrave soggetto ogni ente e lo stesso Essere della Natura egrave questo infaticabile moshyvtmentc e sulla base di questa C0111shy

prensioneafEda al Pensiero il cempishyto di pensare questo movimento che egrave in primo luogo movimento di seacute e per seacute entro il qualle egrave necessario inglobashyre leffettualitagrave immediata di tutto ciograve che accade Da questo discende che il reale egrave razionale e viceversa essendo la Ragione alfa e omega della ToNalitagrave Siffatta confusione a giudizio di Roshysmini domina esasperatamente nella sua dottrina della dialettica e in moshydo particolare fin dalle prime pagine de11a Logica in cui la dialettica hegeshyliana si spinge oltre ogni limite Nel cllpitolo su laquoLa correlativitagrave essereshynuna come base ddla dialettica hegccedil-shyllagravena raquo Ferroni ne dagrave amplissima dishy

mostrazione Questugrave precipitare dell esshysere nel nulla per dar corpo al divenishyre egrave quanto mai aporetico secondo il Roveretano A parte labuso di paroshyle il paradosso sofistico Joscuritagrave del linguaggio la mancanza di rigorosa ashynalisi per RC5mini laquo non si verificheshyragrave mai che lessere e i1 nulla siano idenshyticiraquo cito a p 35 percheacute lessere proprio percheacute egrave non puograve nello stesshyso tempo non esserein forza del prinshycipio di non contraddizione

Non meno ambigua egrave la correlazione tra puro sapere e coscienza che non sfugge a contraddizkilli Non egrave possishybile assumere come condizione del proshycesso conoscitivo una coscienza vuota di essere e come fa Hegel farne per cOSI dire il cominciamento onde da questo inizio si possa procedere poi dialetticamente nno al conseguimento del puro saPere Una coscienza vuota egrave una non-coscienza egrave un nulla di coshyscienza La coscienza non partorisce in seacute alcuncheacute senza essere coscienza pensante dunque una coscienza riemshypita daJlintuizione ddlessere essenziashy1e (ofr p 41) Avendo posto questa coscienza vuota come principio Hegel ha trovato buon gicco nel far discenshydere la determinazione del nulla idenshytico aUessere (cfr p 45) La coscienshyza vuota egrave un assurdo dal momento che egrave inconcepible una coscienza senshyza oggetto Il oche fa so~pettare che Heshygel non abbia tenuta ferma -la distinshyzione tra pensare - che vuole sempre un oggetto - e coscienza (cfr p 46) Quando egli nomina e ipostatizza limo medietagrave ceme un puro astratto altro non fa che riportada aHa cnscienza vuota della mera apprensione dellesshysente E ulteriormente quando identishyfica lessere indeterminato con il nulshyla gH ~ possibile questa procedura pershycheacute lindeterminatezza egrave da lui conee- pita come vuota astrattezza come lmshy

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medietagrave negativa che deve essere a sua accetta il valore logico di questa diashyvolta negata letticitagrave diveniente o divenire dialettishy

Giustamente Ferroni snive laquoRnshy co essendo laquo una tale nozione di diveshysmini critica labitudine di Hegel a soshy nire astratta e indeterminata non meno stanti1vare -i puri astratti come nel caso dellessere puro e del nulla raquo Per lui dellimmedietagrave - un astratto che non si dagrave passaggio da una forma ad prende per puro essere - mentre in unaltra dal momento che la cessazioshyquel vocabolo si indica una relazione ne di una forma non equivale al suo che esprime il modo C01 quale la menshy annUfUamento laquoEgrave una illusione credeshyte intuisce loggettoraquo (p 48) Lesseshy re che la forma prima cessando passi re 1mmediato egrave lessere in generale allo stato di nulla come Hegel pretenshysia pure nella sua noetica apprensione de quasi che il nulla fosse quakhe coshyideale dunque non egrave un vuoto essere sa onde queLla fgtorma non egrave giagrave un

ma principio ontologico che sta aUorishy soggetto identico il quale vesta ora gine del pensare e non giagrave per una coshy dellesistenza ora del nullaraquo (cit a scienza iniziaJmente vuota e il pensashy p 54) Altrove afferma categoricamenshyre stesso non puograve che implicare la dishy te laquoLente egrave o non egrave non diventa stinzione tra soggetto e oggetto Ne mai neacute diventa tin altroraquo (cit a p deriva ancora che se per Rosmini lidea 58) Di certo avendo Hegel assunto dellessere laquoessendo dotata di oggetshy lessere nella sua accezione piti povera tLvitagrave egrave il mezzo la forma in cui si nella sua indeterminatezza vuotamente manifestaaUa mente lessenza dellesshy astratti gli era possibile farlo scivolashysere quelugravea hegeliana essendo un pushy re dialetticamene nel nulla non essenshyro concetto una unitagrave antericre astratshy do quella stessa astrazione- che laltra ta priva di ogni oggettivitagrave radicalshy faccia del nulla Ma rosminianamente mente soggettiva non puograve manifestare lessere egrave la piu ricca delle nozioni alla mente lessenza dellessereraquo (p fonte inesauribile di sempre nuova inshy52) Restando ancora al piano della telligibilitagrave e gli esseri che stanno nelshycogravencettuaJitagrave Hegel si lascia sfuggire la loro identitagrave sono massimamente inshyproprio lontologicitagrave dellidea per cui teLligibili Lidentitagrave di essere e nulla 11ntero processo dialettico egrave in~fondashy egrave dunque assurda se ci si pone in una to altro non egrave che un movimento sogshy prospettiva ontobgica ma anche sul gettivamente considerato di una coshy piano della dialettica non lo egrave meno seacuteienza che iniziallmente vuota si troshy percheacute 1a dialettica presa nella sua va aLla fine ad essere piena Ora queshy funzione logico-formale non ammette sto movimento reale e razionale ad un che lente che diviene sia nello stesso tempo cOlme vuole Hegel coincide con tempo essere e nulla Non diversrumenshyil divenire vero e proprio cuore della te va ripensata anche 1a contraddizioshylogica dialettica di Hegel ne hegeliana nel senso che ciograve che egrave

Ma il diveniente implica un passagshy annullato non puograve piu diventare un aJshygio dallessere indeterminato (assunro tro La pwposizione implica una conshynella sua immedietagrave) al nulla in una traddizione inevitabile percheacute contieshysfrenata inquietudine (haltungslose Unshy ne due cose contraddittorie cioegrave lanshyruhe) che attraversa negativj e negashy nuHarsi e il diventare altro (cfr p zioni e toglimenti e superamenti con 56) TenendOi fermo il presupposto onshyuna ebbrezza bacchica che tutto trascishy tologico del sapere non egrave possibile di napcon seacute per assicurare sempre piti conseguenza che -la realtagrave sia _pensata riCchezza di contenugraveto Rosmini non dialetticamente per come Hegel jntenshy

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de la dialettica e per il mooo con cui iiI pensiero impone soggettivamente il proprio movimento alla lcald o

Egrave evidente a questo punto che Roshysmini antepone alla lcgica hegeliana quella di Aristotele alla contraddizioshyne speculativcrdialettica il principio logico-tormale della non-contraddizi-cne Se mai lente egrave riconoscibile nella sua identitagrave lo middotstessoente non egrave neppure pensabhle ma secondo Hegel la realtagrave dellente che egrave anchelaJ sua raziona]ishytagrave egrave una realtagrave diveniente e nel diveshynire cegrave trapasso daliessere ru non esshysere piu -lessete dato dunque ad un qualche annullamento seppure non asshysolutamente inteso come precisa 11 Fershyroni in una pagina estremamente illu minante dwesi premura di riportare alcune affermazioni hegelialtne che hanshyno un po il sapore ddla incompiuta ritrattazione Nondimeno resta il fatto che la dia1etrica hegeliana la dottrina del divenire il postulavo della contradshydizione non sono in grado di risolvere il problema ontologico il solo probleshyma a giudizio di Rosmini che deve essere inizjalmente posto e alla curi soshyfuzione vannol riferiti tutti gli agraveltri proshyblemi noncheacute la ragion dessere oiu originaria del problema in quanto -tashyle Acutamente scrive Rosmini laquoIl problema dellontologia che domanda una ragione sufficiente della moltlteplishycitagrave degli enti e dei loro mutamenti rimane colla filosofigravea di Hegel pienashymeacutente insoluto e lasciate da parteraquo (cit a p 60)

Le aporie che il Roveretano scopre neJla LOica fin da principio possono essere addebitate aJJa mancata distinshyzione qn Hegel tra i] conoscere per inshytuizione e il conoscere per affermazioshyne o negazione il primo nnetIgrave-camente oggettivo vI secondo dianoeticamente discorsivo Egrave sul fondamento dellintuishyzione che il pensare da soggettivo si fa cggett1ivo Ora egrave pur certo che non egrave

possibile pensare il niente (Parmenishyde) cc c rre dare al pensiero una realshytagrave logica un oggetto che egrave tale nella sua oggettivitagrave neHa misura in cui egrave oggettivato trascendentalmente dallinshytuizione deHessere iniziale Solo se si chiude il cerchio neJIa soggettivitagrave ii nulla egrave pensabile egrave dicibile ma egrave proshyprio contro questo cerchio che Rosmini si contrappone energicamente Scrive infatti Hegei nella Logica laquoNonostlllI1shyte codesta distinzione non si puograve peshyrograve negare che il nulla sia in relazione con un eSlsere Ora nella relazione benshycheacute contenga anche la differenza egrave dashyta ununitagrave coll essere In qua1unque modo venga enunciato o mostrato i1 nulla si mostra collegato o se si vucr le j si mostra in contatro con un essere inseparabile da un essere e dograve appunshyto in un essere determinatoraquo (cit a p 63) Ma middotse questo procedimento dialettico connota soprattutto lintelletshyto astratto per il quale solo vaJe il passhysaggio da essere e nulla come passagshygio di astraziomiddotni per Rosmini ~a logica dialettica che varrebbe sostituirsi alshylontologia e alla metafisica egrave il luogo stesso dellastrazione del tutto impcr tente a fondare oggettivamente la coshynoscenza Il niente non egrave un oggetto nuevo laquo in rea1tagrave il niente non egrave che lente con la negaeione non egrave un ogshygetto ma una disposizione soggettiva della mente pensante raquo per cui la corshyrelazione hegelina ha un valore soltanshyto soggetti vD ben lontana quindi dal voler essere pienamente oggettiva con la pretesa di pensare siffattamente la realtagrave Non si egrave di fronte ad una Logica oggettiva dal momento che sotto di eSsa sii cela un sistema che puograve essere denominato soggettivismo radicale (cfr p 65) Laver poi fondato la logica diashylettica sulla negazione e aver facto di questa la chiaiVe di volta del sistema processua1e dehlo Spirito non ha fatto altro che generare altre inestricahili

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difficoltagrave aporetiche Per Rosminilaquo non egrave vero che la negazione ci dagrave un conshycetto pili ricco di contenutoraquo e non egrave possibile daltronde rinunciare aua funzione negante della mente percheacute laquo la mente che nega deve conoscere shyper intuizione - ciograve che ella nega raquo In fondo la illegazione egrave una operazioshyne della mente non egrave in nulla un proshycedimento ontologico Ma la pretesa di Hegel sta proprio in questo nel voler aftelmare che la negazione nega neUo stesso tempo sul piano reale e razionalshydialettico La persuasione di Hegel egrave iir ultima analisi per Rosmini soggetshytiva e puograve essere articolata in questi tre punlli 1) che lessere passa nel niente (la negazione) 2) che i niente passa nellessere (la negazione deHa negazione) 3) che h mediazione di questo passaggio egrave la negazione (dr p66) AVendo posto la contraddizinne come essenziale allessere il filosofo teshydesco ha reso contraddittorio tutto il suo sistema fin dalle sue radici ha coshystruito un superbo edincio a furia di negravegazioni e mediazioni ma nGin certashymeilte sicuro Del 9UO fondamento

La stessa critica Rosmini estende alshylldea assoluta come Totalitagrave in Hegel entro un processo destinato a non tershyminare mai dove forse luomo neppushyre entra nella sua accidentaHtagrave effimeshyra Ora questa Idea assoluta che egrave la totalitagrave dicgni cosa per via di incesshysanti negazioni non egrave tale secondo Roshysmini da giustificare il rapporto fra la varietagrave delluniverso e un Assoluto che esso stesso muta per arricchirsi dialetshyticamente di sempre nuovi contenuti un asSOluto che nello stesso tempo egrave aossdutoO e non lo egrave dal momento che soltanto nella sua consumazione egli egrave assoluto Opportunamente Ferroni osshyselva che laquo sembra a Rosmini che Heshygel faccia una grande confusione tra lol1cline ideale astratto e lordine reale con~reto e niescoli arbitrariamente lushy

o

no con laltro raquo Il weden ddIIdea il cui risultate egrave giagrave perograve nellinizio del prcesso fa irrequieta -lidea medesima in stretta siubiosi con lirrequietezza di tutto il reale ma tutto questo 110n egrave sufficiente per costituire un sapere vero Ne oegrave prova del resto come si legge nel pamgrafo su laquo Idea assoluta e scetticismo raquo che la stessa risposta hegeliana aUoGo scetticismo egrave inconClushydente (cfr p 81) nonostante che lasshysolutezza dellIdea voglia mostrarsi coshyme -la prova ultima dellimpossibilitagrave del dubbio allinterno del sistema comshypiuto In realtagrave ad essere messa in dubbio egrave proprio loggettivitagrave di queshysto sapere assoluto Pili che uccidere lo scetticismo a giudiziO di Rosmini opportunamente confermato dal Ferroshyni lidea assoluta di Hegel nDn puograve mai liberarsi da pericolose riduzioni eshystreme come ad esempio dallessere essa stessa allorigine di risoluzioni chiaramente ateistiche Rosmini non ha dubbi in proposi~oi edmiddot afIevma che laquo tutte le cose che si riaucono allIdea assoluta il moVimento dialettico che ha in se stessa egrave quello che per via di negazione la trasforma in tutte ie cose ella egrave Dio ella egrave il mondo ella egrave la natura ella egrave lo Spiritoraquo ( ci t a p 86)

A questo punto non avremmo esaushyrito la ricchezza di questo volume se non accennassimo pour brevissimamenshyte allultimo capitolo di storiografia nshylmonca rosminiana circa la critica roshysminial1a di Hegel al vaglio ddJa crishytica pcstrosminiana con riferimento a vari studiosi a partire dal tomista vishyscerale e non meno viscerale antirosmishyniano padre Cornoldi per poi passare alla lettura di chiaro stampo attualistishyco di Gentile e di Spirito non senza aver ricordato le posizioni di Spaventa e Jaia per concludersi con la intershypretaozione determinante di Sciacca Rashyschini e Ottonello Alla luce di questi

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contributi comprendiamo innanzitutto come il rapporto Rosmini-Hegel sia a dir pOco ineludibile decisivo Senza questa aperrura nOn egrave possibile affershyrare non solo la dimensione europea della speculazione rosminiana da tropshypo tempo marginata aHa filosofia ottoshycentesca ma altresf individuare una volta per sempre distorsioni deformashyzioni aberrazioni tali da aver aherato arbitrariamente nell un senso o nelshylaltro la fisionomia vera di questo possente pensatore Nelle ultime lettushyre in fficdo particolare egrave dato coglieshyre un momento storico e teoretico ad un tempo in cui questo pensiero feshycondissimo egrave collocato nella sua giusta prospettiva non senza mostrare ineshysauribili possibilitagrave di ulteriore e coshystruttivo ripensamento Se Hegel ha inghiottitO lontologia e la metafisica nel suO sistema Iogico-dialettico Roshysmini egrave stato lunico pensatore italiano a salvarla stabilendo una chiara relashyzione tra ontOlOgia e gnosedogi e poshynendola allorigine di quella che ormai egrave nota come Enciclopedia rosminiana Nello stesso tempo pur mai tradendo lautentico pensiero di Tommaso si egrave

PWf0Sto con grande coraggio il comshypitO arduo e laquo inattualeraquo di commisushyrare listanza ontolagica con quella ishydealistica individuandone come direbshybe Heidegger la differenza ontolOgica Il bvorodi Ferroni dunque ha il meshyrito di aver riportato- lattenzione teoshyretica su uncpera ciclopica come la T eosofia vera e propria summa della speculazione conclusiva di Rosmini e inoltre di aJver focalizzato un luogo ershymeneutico ltfai piu trascurato o appena sfiorato cioegrave il rapporto tra il Rovereshytano e il pensatcre tedesco La lettushyra dellultimo capitolo ci aiuta a capire come due grandi filosofi si siano inconshytrati e dal momento che ciograve era speshyculativamente inevitabHe -anche sccnshytra ti I tomisti si convinceranno finalshymente che laccusa di implicazioni ideashylistiche nel pensi~ro di Rosmini non trova alcJn credito salvo che non ci si aggmppi a vuote somiglianze e gli ishydeaIisti non potranno piu co-ntinuare per la loro strada senza pensare a Roshysmini E ogni fi1csofo degno di questo nome ameragrave diaJogare con Rosmini

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Page 3: fu - ARTE E FILOSOFIA · eess~tà . i'deale. Mo,vendo da Kant - e . seltanto per una impel'cÌonabi'le aber razione stoiicgrafica Rosmini è stato . spacciato acriticamente per una

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lessere come si mostra noeticamente atlla mente conoscente Sul fondamento acriticamente posto dello Spirito come Sapere aS5oluto sull automovimento dello Spirito fino aHa ngura totalmenshyte trasparen te a se stessa dell Au tccoshyscienza perfetta Hegel chiude un cirshycolo che soltanto in apparenza sembra abbracciare Realtagrave e Ragione in realtagrave

tnghiottendo leffettualitagrave del Mondo middot dellutopia dialetticamente autogeneshyrantesi dello Spirito immanente

Ciograve che allora viene a mancare in ques ta orgogliosa speculazione (congeshy

gnata spinozianamente sub specie aetershy

nitatis) egrave la d1mostrazione ossia un modo di procedere fe rmale ma nOJ1 per questo logicamente povero o inshyconsistente che smasCheri proprio il postubto sofistico de-Ha contraddizione ~retDa a legge universale del Tutto

-Non puograve allora sorprendere Ila videnshyza con cui Hegel si scaglia contro il principio di non contraddizione e lenshytusiasmo esasperato con cui egli pianta nel mezzo della Realtagrave che egrave Razionashylitagrave la Contraddizione -perseguendo il chiaro obiettivo di fondare una nuova Logica che una volta per sempre deshycreti il funerale aLla vecchia Logica inshycaparce di essere sapere esaustivo ddla Realtagrave laquoLa contraddizione - dice Hegel - egrave ~a legge piu profonda e la piu essenziale Poicheacute di fronte ad esshysa non egrave che -la determinazione del semshyplice immediato del morto essere -la contraddizione invece egrave la radice di ogni movimento o vitalitagraveraquo (Cit a p 23) Ora per Hege11a contraddizioshyne non egrave tanto una legge logica quanshyto ontologica ma pur sempre di una ontologia impossibiHtata a darsi un veshyro e proprio fondamento Rosmini da parte sua non nega la contraddizione ma -la riporta al piano logico per cui H pensiero medesimo nellatto stesso di pensare lopposto forte dellidea dellessere trova laquo]a necessitagrave logica

di passare ad altroraquo (p 24) La logica dialettim nell accezione hegelliana ha Ia pretesa di assorbire laporeticitagrave presunta deIla metafisica in una nuoshyva ontologia dove ciograve che egrave Razionale egrave perciograve stesso anche Reale ossia in upa Identitagrave assoluta ottenuta dopo innumerevoli mediazioni e toglimenti Ma questa procedura dialettica uccide proprio sul nascere Ja distinzione tra reale e ideale che secGndo Rosmini egrave insostitu1bile per ogni atto conoscitivo che voglia giustificare io rapporto tra soggetto e oggetto noncheacute la relazione tra soggetto e predicato

Con una analiticitagrave che secondo Roshysmini mancherebbe ad Hegel iI penshysieDO al nne di riconoscere in se stesshyso la possibilitagrave di determinare oggetshytivamente i propri contenuti conoscitishyvi rinviene aHa sua origine (archeacute proshypriamente intesa) lessere e ne scopre innanzitutto JideaHtagrave o indeterminashytezza il fatto che esso sia un llulla ma soltanto relativo non giagrave un nuNa asshysolutamente concepito infine di racshychiudere in seacute la possibilitagrave dellente nnito nel senso che essa connota ogni determinazione dellessere Jasciando lesser~ originariamente nella sua pieshynezza ontolcgica Da qui 130 inevitabile certezza che ogni soggetto conoscente egrave limitato nella stessa misura in cui ogni pensiero si svolge dianceticamenshyte stante il fat to che lessere necessashyriamente si pone in relaziolle cOn la mente middotconoscente Ma non avVmiddotiene cOSI in Hegel percheacute lessere egrave lo stesso Spirito o Idea che legittima da se stesshyso ogni essente pensato entro una proshyspettiva di veritagrave assolutamente detershyminata per via di negazione Tolto il gtlimite quale a primi ontologico deIJa conoscibilitagrave umana egrave tolta induttabillshymente anche la trascenden~a dellEsseshyre e insieme anche 1lt1 coimpHcanza Wl

essere e pensiero Secondo Rosminij il pensiero intuisce lessere (funzione noeshy

220 Recensioni

tica giagrave colta da Platone come onglshynario in telligere dopcxlicheacute procede per ragionamento dianoeticamente nelshyia forma logica del giudizio (dr pp 27 e segg)

Il Ferroni ad un certo punto ddla sua serrata argomentazione si domanshyda laquoBasta che lessere ideale sia solshytanto ideale percheacute esso assolva il ruoshylo che Rosmini gli affida raquo (p 32) Ma a tale interrogativo segue la persuasioshyne che la laquo distinzione dei modi divershysi dellidentico essere (iniziale) egrave b chiave di valta che apre b soluzione del grande problema dellontologiaraquo (op 33) Ora egrave proprio questa chiave che egrave assente in Hegel per cui la sua stessa logica dialetticamente costruita e distribuita pur con la sua pretesa di abbracciare la Totalitagrave del Reale viene a trovarsi prhra di fondamento Senza assumere Jessere iniziale senza comshyprendere nella sua consistenza ontoloshygica Jastessa indeterminatezza di queshysto essere neppure egrave ~n grado di gashyrantire ll1 sapere quella autentica rashyzionalitagrave che opur incessantemente sbanshydiera Hegel vede il movimento a cui egrave soggetto ogni ente e lo stesso Essere della Natura egrave questo infaticabile moshyvtmentc e sulla base di questa C0111shy

prensioneafEda al Pensiero il cempishyto di pensare questo movimento che egrave in primo luogo movimento di seacute e per seacute entro il qualle egrave necessario inglobashyre leffettualitagrave immediata di tutto ciograve che accade Da questo discende che il reale egrave razionale e viceversa essendo la Ragione alfa e omega della ToNalitagrave Siffatta confusione a giudizio di Roshysmini domina esasperatamente nella sua dottrina della dialettica e in moshydo particolare fin dalle prime pagine de11a Logica in cui la dialettica hegeshyliana si spinge oltre ogni limite Nel cllpitolo su laquoLa correlativitagrave essereshynuna come base ddla dialettica hegccedil-shyllagravena raquo Ferroni ne dagrave amplissima dishy

mostrazione Questugrave precipitare dell esshysere nel nulla per dar corpo al divenishyre egrave quanto mai aporetico secondo il Roveretano A parte labuso di paroshyle il paradosso sofistico Joscuritagrave del linguaggio la mancanza di rigorosa ashynalisi per RC5mini laquo non si verificheshyragrave mai che lessere e i1 nulla siano idenshyticiraquo cito a p 35 percheacute lessere proprio percheacute egrave non puograve nello stesshyso tempo non esserein forza del prinshycipio di non contraddizione

Non meno ambigua egrave la correlazione tra puro sapere e coscienza che non sfugge a contraddizkilli Non egrave possishybile assumere come condizione del proshycesso conoscitivo una coscienza vuota di essere e come fa Hegel farne per cOSI dire il cominciamento onde da questo inizio si possa procedere poi dialetticamente nno al conseguimento del puro saPere Una coscienza vuota egrave una non-coscienza egrave un nulla di coshyscienza La coscienza non partorisce in seacute alcuncheacute senza essere coscienza pensante dunque una coscienza riemshypita daJlintuizione ddlessere essenziashy1e (ofr p 41) Avendo posto questa coscienza vuota come principio Hegel ha trovato buon gicco nel far discenshydere la determinazione del nulla idenshytico aUessere (cfr p 45) La coscienshyza vuota egrave un assurdo dal momento che egrave inconcepible una coscienza senshyza oggetto Il oche fa so~pettare che Heshygel non abbia tenuta ferma -la distinshyzione tra pensare - che vuole sempre un oggetto - e coscienza (cfr p 46) Quando egli nomina e ipostatizza limo medietagrave ceme un puro astratto altro non fa che riportada aHa cnscienza vuota della mera apprensione dellesshysente E ulteriormente quando identishyfica lessere indeterminato con il nulshyla gH ~ possibile questa procedura pershycheacute lindeterminatezza egrave da lui conee- pita come vuota astrattezza come lmshy

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medietagrave negativa che deve essere a sua accetta il valore logico di questa diashyvolta negata letticitagrave diveniente o divenire dialettishy

Giustamente Ferroni snive laquoRnshy co essendo laquo una tale nozione di diveshysmini critica labitudine di Hegel a soshy nire astratta e indeterminata non meno stanti1vare -i puri astratti come nel caso dellessere puro e del nulla raquo Per lui dellimmedietagrave - un astratto che non si dagrave passaggio da una forma ad prende per puro essere - mentre in unaltra dal momento che la cessazioshyquel vocabolo si indica una relazione ne di una forma non equivale al suo che esprime il modo C01 quale la menshy annUfUamento laquoEgrave una illusione credeshyte intuisce loggettoraquo (p 48) Lesseshy re che la forma prima cessando passi re 1mmediato egrave lessere in generale allo stato di nulla come Hegel pretenshysia pure nella sua noetica apprensione de quasi che il nulla fosse quakhe coshyideale dunque non egrave un vuoto essere sa onde queLla fgtorma non egrave giagrave un

ma principio ontologico che sta aUorishy soggetto identico il quale vesta ora gine del pensare e non giagrave per una coshy dellesistenza ora del nullaraquo (cit a scienza iniziaJmente vuota e il pensashy p 54) Altrove afferma categoricamenshyre stesso non puograve che implicare la dishy te laquoLente egrave o non egrave non diventa stinzione tra soggetto e oggetto Ne mai neacute diventa tin altroraquo (cit a p deriva ancora che se per Rosmini lidea 58) Di certo avendo Hegel assunto dellessere laquoessendo dotata di oggetshy lessere nella sua accezione piti povera tLvitagrave egrave il mezzo la forma in cui si nella sua indeterminatezza vuotamente manifestaaUa mente lessenza dellesshy astratti gli era possibile farlo scivolashysere quelugravea hegeliana essendo un pushy re dialetticamene nel nulla non essenshyro concetto una unitagrave antericre astratshy do quella stessa astrazione- che laltra ta priva di ogni oggettivitagrave radicalshy faccia del nulla Ma rosminianamente mente soggettiva non puograve manifestare lessere egrave la piu ricca delle nozioni alla mente lessenza dellessereraquo (p fonte inesauribile di sempre nuova inshy52) Restando ancora al piano della telligibilitagrave e gli esseri che stanno nelshycogravencettuaJitagrave Hegel si lascia sfuggire la loro identitagrave sono massimamente inshyproprio lontologicitagrave dellidea per cui teLligibili Lidentitagrave di essere e nulla 11ntero processo dialettico egrave in~fondashy egrave dunque assurda se ci si pone in una to altro non egrave che un movimento sogshy prospettiva ontobgica ma anche sul gettivamente considerato di una coshy piano della dialettica non lo egrave meno seacuteienza che iniziallmente vuota si troshy percheacute 1a dialettica presa nella sua va aLla fine ad essere piena Ora queshy funzione logico-formale non ammette sto movimento reale e razionale ad un che lente che diviene sia nello stesso tempo cOlme vuole Hegel coincide con tempo essere e nulla Non diversrumenshyil divenire vero e proprio cuore della te va ripensata anche 1a contraddizioshylogica dialettica di Hegel ne hegeliana nel senso che ciograve che egrave

Ma il diveniente implica un passagshy annullato non puograve piu diventare un aJshygio dallessere indeterminato (assunro tro La pwposizione implica una conshynella sua immedietagrave) al nulla in una traddizione inevitabile percheacute contieshysfrenata inquietudine (haltungslose Unshy ne due cose contraddittorie cioegrave lanshyruhe) che attraversa negativj e negashy nuHarsi e il diventare altro (cfr p zioni e toglimenti e superamenti con 56) TenendOi fermo il presupposto onshyuna ebbrezza bacchica che tutto trascishy tologico del sapere non egrave possibile di napcon seacute per assicurare sempre piti conseguenza che -la realtagrave sia _pensata riCchezza di contenugraveto Rosmini non dialetticamente per come Hegel jntenshy

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de la dialettica e per il mooo con cui iiI pensiero impone soggettivamente il proprio movimento alla lcald o

Egrave evidente a questo punto che Roshysmini antepone alla lcgica hegeliana quella di Aristotele alla contraddizioshyne speculativcrdialettica il principio logico-tormale della non-contraddizi-cne Se mai lente egrave riconoscibile nella sua identitagrave lo middotstessoente non egrave neppure pensabhle ma secondo Hegel la realtagrave dellente che egrave anchelaJ sua raziona]ishytagrave egrave una realtagrave diveniente e nel diveshynire cegrave trapasso daliessere ru non esshysere piu -lessete dato dunque ad un qualche annullamento seppure non asshysolutamente inteso come precisa 11 Fershyroni in una pagina estremamente illu minante dwesi premura di riportare alcune affermazioni hegelialtne che hanshyno un po il sapore ddla incompiuta ritrattazione Nondimeno resta il fatto che la dia1etrica hegeliana la dottrina del divenire il postulavo della contradshydizione non sono in grado di risolvere il problema ontologico il solo probleshyma a giudizio di Rosmini che deve essere inizjalmente posto e alla curi soshyfuzione vannol riferiti tutti gli agraveltri proshyblemi noncheacute la ragion dessere oiu originaria del problema in quanto -tashyle Acutamente scrive Rosmini laquoIl problema dellontologia che domanda una ragione sufficiente della moltlteplishycitagrave degli enti e dei loro mutamenti rimane colla filosofigravea di Hegel pienashymeacutente insoluto e lasciate da parteraquo (cit a p 60)

Le aporie che il Roveretano scopre neJla LOica fin da principio possono essere addebitate aJJa mancata distinshyzione qn Hegel tra i] conoscere per inshytuizione e il conoscere per affermazioshyne o negazione il primo nnetIgrave-camente oggettivo vI secondo dianoeticamente discorsivo Egrave sul fondamento dellintuishyzione che il pensare da soggettivo si fa cggett1ivo Ora egrave pur certo che non egrave

possibile pensare il niente (Parmenishyde) cc c rre dare al pensiero una realshytagrave logica un oggetto che egrave tale nella sua oggettivitagrave neHa misura in cui egrave oggettivato trascendentalmente dallinshytuizione deHessere iniziale Solo se si chiude il cerchio neJIa soggettivitagrave ii nulla egrave pensabile egrave dicibile ma egrave proshyprio contro questo cerchio che Rosmini si contrappone energicamente Scrive infatti Hegei nella Logica laquoNonostlllI1shyte codesta distinzione non si puograve peshyrograve negare che il nulla sia in relazione con un eSlsere Ora nella relazione benshycheacute contenga anche la differenza egrave dashyta ununitagrave coll essere In qua1unque modo venga enunciato o mostrato i1 nulla si mostra collegato o se si vucr le j si mostra in contatro con un essere inseparabile da un essere e dograve appunshyto in un essere determinatoraquo (cit a p 63) Ma middotse questo procedimento dialettico connota soprattutto lintelletshyto astratto per il quale solo vaJe il passhysaggio da essere e nulla come passagshygio di astraziomiddotni per Rosmini ~a logica dialettica che varrebbe sostituirsi alshylontologia e alla metafisica egrave il luogo stesso dellastrazione del tutto impcr tente a fondare oggettivamente la coshynoscenza Il niente non egrave un oggetto nuevo laquo in rea1tagrave il niente non egrave che lente con la negaeione non egrave un ogshygetto ma una disposizione soggettiva della mente pensante raquo per cui la corshyrelazione hegelina ha un valore soltanshyto soggetti vD ben lontana quindi dal voler essere pienamente oggettiva con la pretesa di pensare siffattamente la realtagrave Non si egrave di fronte ad una Logica oggettiva dal momento che sotto di eSsa sii cela un sistema che puograve essere denominato soggettivismo radicale (cfr p 65) Laver poi fondato la logica diashylettica sulla negazione e aver facto di questa la chiaiVe di volta del sistema processua1e dehlo Spirito non ha fatto altro che generare altre inestricahili

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difficoltagrave aporetiche Per Rosminilaquo non egrave vero che la negazione ci dagrave un conshycetto pili ricco di contenutoraquo e non egrave possibile daltronde rinunciare aua funzione negante della mente percheacute laquo la mente che nega deve conoscere shyper intuizione - ciograve che ella nega raquo In fondo la illegazione egrave una operazioshyne della mente non egrave in nulla un proshycedimento ontologico Ma la pretesa di Hegel sta proprio in questo nel voler aftelmare che la negazione nega neUo stesso tempo sul piano reale e razionalshydialettico La persuasione di Hegel egrave iir ultima analisi per Rosmini soggetshytiva e puograve essere articolata in questi tre punlli 1) che lessere passa nel niente (la negazione) 2) che i niente passa nellessere (la negazione deHa negazione) 3) che h mediazione di questo passaggio egrave la negazione (dr p66) AVendo posto la contraddizinne come essenziale allessere il filosofo teshydesco ha reso contraddittorio tutto il suo sistema fin dalle sue radici ha coshystruito un superbo edincio a furia di negravegazioni e mediazioni ma nGin certashymeilte sicuro Del 9UO fondamento

La stessa critica Rosmini estende alshylldea assoluta come Totalitagrave in Hegel entro un processo destinato a non tershyminare mai dove forse luomo neppushyre entra nella sua accidentaHtagrave effimeshyra Ora questa Idea assoluta che egrave la totalitagrave dicgni cosa per via di incesshysanti negazioni non egrave tale secondo Roshysmini da giustificare il rapporto fra la varietagrave delluniverso e un Assoluto che esso stesso muta per arricchirsi dialetshyticamente di sempre nuovi contenuti un asSOluto che nello stesso tempo egrave aossdutoO e non lo egrave dal momento che soltanto nella sua consumazione egli egrave assoluto Opportunamente Ferroni osshyselva che laquo sembra a Rosmini che Heshygel faccia una grande confusione tra lol1cline ideale astratto e lordine reale con~reto e niescoli arbitrariamente lushy

o

no con laltro raquo Il weden ddIIdea il cui risultate egrave giagrave perograve nellinizio del prcesso fa irrequieta -lidea medesima in stretta siubiosi con lirrequietezza di tutto il reale ma tutto questo 110n egrave sufficiente per costituire un sapere vero Ne oegrave prova del resto come si legge nel pamgrafo su laquo Idea assoluta e scetticismo raquo che la stessa risposta hegeliana aUoGo scetticismo egrave inconClushydente (cfr p 81) nonostante che lasshysolutezza dellIdea voglia mostrarsi coshyme -la prova ultima dellimpossibilitagrave del dubbio allinterno del sistema comshypiuto In realtagrave ad essere messa in dubbio egrave proprio loggettivitagrave di queshysto sapere assoluto Pili che uccidere lo scetticismo a giudiziO di Rosmini opportunamente confermato dal Ferroshyni lidea assoluta di Hegel nDn puograve mai liberarsi da pericolose riduzioni eshystreme come ad esempio dallessere essa stessa allorigine di risoluzioni chiaramente ateistiche Rosmini non ha dubbi in proposi~oi edmiddot afIevma che laquo tutte le cose che si riaucono allIdea assoluta il moVimento dialettico che ha in se stessa egrave quello che per via di negazione la trasforma in tutte ie cose ella egrave Dio ella egrave il mondo ella egrave la natura ella egrave lo Spiritoraquo ( ci t a p 86)

A questo punto non avremmo esaushyrito la ricchezza di questo volume se non accennassimo pour brevissimamenshyte allultimo capitolo di storiografia nshylmonca rosminiana circa la critica roshysminial1a di Hegel al vaglio ddJa crishytica pcstrosminiana con riferimento a vari studiosi a partire dal tomista vishyscerale e non meno viscerale antirosmishyniano padre Cornoldi per poi passare alla lettura di chiaro stampo attualistishyco di Gentile e di Spirito non senza aver ricordato le posizioni di Spaventa e Jaia per concludersi con la intershypretaozione determinante di Sciacca Rashyschini e Ottonello Alla luce di questi

-

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contributi comprendiamo innanzitutto come il rapporto Rosmini-Hegel sia a dir pOco ineludibile decisivo Senza questa aperrura nOn egrave possibile affershyrare non solo la dimensione europea della speculazione rosminiana da tropshypo tempo marginata aHa filosofia ottoshycentesca ma altresf individuare una volta per sempre distorsioni deformashyzioni aberrazioni tali da aver aherato arbitrariamente nell un senso o nelshylaltro la fisionomia vera di questo possente pensatore Nelle ultime lettushyre in fficdo particolare egrave dato coglieshyre un momento storico e teoretico ad un tempo in cui questo pensiero feshycondissimo egrave collocato nella sua giusta prospettiva non senza mostrare ineshysauribili possibilitagrave di ulteriore e coshystruttivo ripensamento Se Hegel ha inghiottitO lontologia e la metafisica nel suO sistema Iogico-dialettico Roshysmini egrave stato lunico pensatore italiano a salvarla stabilendo una chiara relashyzione tra ontOlOgia e gnosedogi e poshynendola allorigine di quella che ormai egrave nota come Enciclopedia rosminiana Nello stesso tempo pur mai tradendo lautentico pensiero di Tommaso si egrave

PWf0Sto con grande coraggio il comshypitO arduo e laquo inattualeraquo di commisushyrare listanza ontolagica con quella ishydealistica individuandone come direbshybe Heidegger la differenza ontolOgica Il bvorodi Ferroni dunque ha il meshyrito di aver riportato- lattenzione teoshyretica su uncpera ciclopica come la T eosofia vera e propria summa della speculazione conclusiva di Rosmini e inoltre di aJver focalizzato un luogo ershymeneutico ltfai piu trascurato o appena sfiorato cioegrave il rapporto tra il Rovereshytano e il pensatcre tedesco La lettushyra dellultimo capitolo ci aiuta a capire come due grandi filosofi si siano inconshytrati e dal momento che ciograve era speshyculativamente inevitabHe -anche sccnshytra ti I tomisti si convinceranno finalshymente che laccusa di implicazioni ideashylistiche nel pensi~ro di Rosmini non trova alcJn credito salvo che non ci si aggmppi a vuote somiglianze e gli ishydeaIisti non potranno piu co-ntinuare per la loro strada senza pensare a Roshysmini E ogni fi1csofo degno di questo nome ameragrave diaJogare con Rosmini

G U STAVO MoTTIU7Z1

Page 4: fu - ARTE E FILOSOFIA · eess~tà . i'deale. Mo,vendo da Kant - e . seltanto per una impel'cÌonabi'le aber razione stoiicgrafica Rosmini è stato . spacciato acriticamente per una

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tica giagrave colta da Platone come onglshynario in telligere dopcxlicheacute procede per ragionamento dianoeticamente nelshyia forma logica del giudizio (dr pp 27 e segg)

Il Ferroni ad un certo punto ddla sua serrata argomentazione si domanshyda laquoBasta che lessere ideale sia solshytanto ideale percheacute esso assolva il ruoshylo che Rosmini gli affida raquo (p 32) Ma a tale interrogativo segue la persuasioshyne che la laquo distinzione dei modi divershysi dellidentico essere (iniziale) egrave b chiave di valta che apre b soluzione del grande problema dellontologiaraquo (op 33) Ora egrave proprio questa chiave che egrave assente in Hegel per cui la sua stessa logica dialetticamente costruita e distribuita pur con la sua pretesa di abbracciare la Totalitagrave del Reale viene a trovarsi prhra di fondamento Senza assumere Jessere iniziale senza comshyprendere nella sua consistenza ontoloshygica Jastessa indeterminatezza di queshysto essere neppure egrave ~n grado di gashyrantire ll1 sapere quella autentica rashyzionalitagrave che opur incessantemente sbanshydiera Hegel vede il movimento a cui egrave soggetto ogni ente e lo stesso Essere della Natura egrave questo infaticabile moshyvtmentc e sulla base di questa C0111shy

prensioneafEda al Pensiero il cempishyto di pensare questo movimento che egrave in primo luogo movimento di seacute e per seacute entro il qualle egrave necessario inglobashyre leffettualitagrave immediata di tutto ciograve che accade Da questo discende che il reale egrave razionale e viceversa essendo la Ragione alfa e omega della ToNalitagrave Siffatta confusione a giudizio di Roshysmini domina esasperatamente nella sua dottrina della dialettica e in moshydo particolare fin dalle prime pagine de11a Logica in cui la dialettica hegeshyliana si spinge oltre ogni limite Nel cllpitolo su laquoLa correlativitagrave essereshynuna come base ddla dialettica hegccedil-shyllagravena raquo Ferroni ne dagrave amplissima dishy

mostrazione Questugrave precipitare dell esshysere nel nulla per dar corpo al divenishyre egrave quanto mai aporetico secondo il Roveretano A parte labuso di paroshyle il paradosso sofistico Joscuritagrave del linguaggio la mancanza di rigorosa ashynalisi per RC5mini laquo non si verificheshyragrave mai che lessere e i1 nulla siano idenshyticiraquo cito a p 35 percheacute lessere proprio percheacute egrave non puograve nello stesshyso tempo non esserein forza del prinshycipio di non contraddizione

Non meno ambigua egrave la correlazione tra puro sapere e coscienza che non sfugge a contraddizkilli Non egrave possishybile assumere come condizione del proshycesso conoscitivo una coscienza vuota di essere e come fa Hegel farne per cOSI dire il cominciamento onde da questo inizio si possa procedere poi dialetticamente nno al conseguimento del puro saPere Una coscienza vuota egrave una non-coscienza egrave un nulla di coshyscienza La coscienza non partorisce in seacute alcuncheacute senza essere coscienza pensante dunque una coscienza riemshypita daJlintuizione ddlessere essenziashy1e (ofr p 41) Avendo posto questa coscienza vuota come principio Hegel ha trovato buon gicco nel far discenshydere la determinazione del nulla idenshytico aUessere (cfr p 45) La coscienshyza vuota egrave un assurdo dal momento che egrave inconcepible una coscienza senshyza oggetto Il oche fa so~pettare che Heshygel non abbia tenuta ferma -la distinshyzione tra pensare - che vuole sempre un oggetto - e coscienza (cfr p 46) Quando egli nomina e ipostatizza limo medietagrave ceme un puro astratto altro non fa che riportada aHa cnscienza vuota della mera apprensione dellesshysente E ulteriormente quando identishyfica lessere indeterminato con il nulshyla gH ~ possibile questa procedura pershycheacute lindeterminatezza egrave da lui conee- pita come vuota astrattezza come lmshy

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medietagrave negativa che deve essere a sua accetta il valore logico di questa diashyvolta negata letticitagrave diveniente o divenire dialettishy

Giustamente Ferroni snive laquoRnshy co essendo laquo una tale nozione di diveshysmini critica labitudine di Hegel a soshy nire astratta e indeterminata non meno stanti1vare -i puri astratti come nel caso dellessere puro e del nulla raquo Per lui dellimmedietagrave - un astratto che non si dagrave passaggio da una forma ad prende per puro essere - mentre in unaltra dal momento che la cessazioshyquel vocabolo si indica una relazione ne di una forma non equivale al suo che esprime il modo C01 quale la menshy annUfUamento laquoEgrave una illusione credeshyte intuisce loggettoraquo (p 48) Lesseshy re che la forma prima cessando passi re 1mmediato egrave lessere in generale allo stato di nulla come Hegel pretenshysia pure nella sua noetica apprensione de quasi che il nulla fosse quakhe coshyideale dunque non egrave un vuoto essere sa onde queLla fgtorma non egrave giagrave un

ma principio ontologico che sta aUorishy soggetto identico il quale vesta ora gine del pensare e non giagrave per una coshy dellesistenza ora del nullaraquo (cit a scienza iniziaJmente vuota e il pensashy p 54) Altrove afferma categoricamenshyre stesso non puograve che implicare la dishy te laquoLente egrave o non egrave non diventa stinzione tra soggetto e oggetto Ne mai neacute diventa tin altroraquo (cit a p deriva ancora che se per Rosmini lidea 58) Di certo avendo Hegel assunto dellessere laquoessendo dotata di oggetshy lessere nella sua accezione piti povera tLvitagrave egrave il mezzo la forma in cui si nella sua indeterminatezza vuotamente manifestaaUa mente lessenza dellesshy astratti gli era possibile farlo scivolashysere quelugravea hegeliana essendo un pushy re dialetticamene nel nulla non essenshyro concetto una unitagrave antericre astratshy do quella stessa astrazione- che laltra ta priva di ogni oggettivitagrave radicalshy faccia del nulla Ma rosminianamente mente soggettiva non puograve manifestare lessere egrave la piu ricca delle nozioni alla mente lessenza dellessereraquo (p fonte inesauribile di sempre nuova inshy52) Restando ancora al piano della telligibilitagrave e gli esseri che stanno nelshycogravencettuaJitagrave Hegel si lascia sfuggire la loro identitagrave sono massimamente inshyproprio lontologicitagrave dellidea per cui teLligibili Lidentitagrave di essere e nulla 11ntero processo dialettico egrave in~fondashy egrave dunque assurda se ci si pone in una to altro non egrave che un movimento sogshy prospettiva ontobgica ma anche sul gettivamente considerato di una coshy piano della dialettica non lo egrave meno seacuteienza che iniziallmente vuota si troshy percheacute 1a dialettica presa nella sua va aLla fine ad essere piena Ora queshy funzione logico-formale non ammette sto movimento reale e razionale ad un che lente che diviene sia nello stesso tempo cOlme vuole Hegel coincide con tempo essere e nulla Non diversrumenshyil divenire vero e proprio cuore della te va ripensata anche 1a contraddizioshylogica dialettica di Hegel ne hegeliana nel senso che ciograve che egrave

Ma il diveniente implica un passagshy annullato non puograve piu diventare un aJshygio dallessere indeterminato (assunro tro La pwposizione implica una conshynella sua immedietagrave) al nulla in una traddizione inevitabile percheacute contieshysfrenata inquietudine (haltungslose Unshy ne due cose contraddittorie cioegrave lanshyruhe) che attraversa negativj e negashy nuHarsi e il diventare altro (cfr p zioni e toglimenti e superamenti con 56) TenendOi fermo il presupposto onshyuna ebbrezza bacchica che tutto trascishy tologico del sapere non egrave possibile di napcon seacute per assicurare sempre piti conseguenza che -la realtagrave sia _pensata riCchezza di contenugraveto Rosmini non dialetticamente per come Hegel jntenshy

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de la dialettica e per il mooo con cui iiI pensiero impone soggettivamente il proprio movimento alla lcald o

Egrave evidente a questo punto che Roshysmini antepone alla lcgica hegeliana quella di Aristotele alla contraddizioshyne speculativcrdialettica il principio logico-tormale della non-contraddizi-cne Se mai lente egrave riconoscibile nella sua identitagrave lo middotstessoente non egrave neppure pensabhle ma secondo Hegel la realtagrave dellente che egrave anchelaJ sua raziona]ishytagrave egrave una realtagrave diveniente e nel diveshynire cegrave trapasso daliessere ru non esshysere piu -lessete dato dunque ad un qualche annullamento seppure non asshysolutamente inteso come precisa 11 Fershyroni in una pagina estremamente illu minante dwesi premura di riportare alcune affermazioni hegelialtne che hanshyno un po il sapore ddla incompiuta ritrattazione Nondimeno resta il fatto che la dia1etrica hegeliana la dottrina del divenire il postulavo della contradshydizione non sono in grado di risolvere il problema ontologico il solo probleshyma a giudizio di Rosmini che deve essere inizjalmente posto e alla curi soshyfuzione vannol riferiti tutti gli agraveltri proshyblemi noncheacute la ragion dessere oiu originaria del problema in quanto -tashyle Acutamente scrive Rosmini laquoIl problema dellontologia che domanda una ragione sufficiente della moltlteplishycitagrave degli enti e dei loro mutamenti rimane colla filosofigravea di Hegel pienashymeacutente insoluto e lasciate da parteraquo (cit a p 60)

Le aporie che il Roveretano scopre neJla LOica fin da principio possono essere addebitate aJJa mancata distinshyzione qn Hegel tra i] conoscere per inshytuizione e il conoscere per affermazioshyne o negazione il primo nnetIgrave-camente oggettivo vI secondo dianoeticamente discorsivo Egrave sul fondamento dellintuishyzione che il pensare da soggettivo si fa cggett1ivo Ora egrave pur certo che non egrave

possibile pensare il niente (Parmenishyde) cc c rre dare al pensiero una realshytagrave logica un oggetto che egrave tale nella sua oggettivitagrave neHa misura in cui egrave oggettivato trascendentalmente dallinshytuizione deHessere iniziale Solo se si chiude il cerchio neJIa soggettivitagrave ii nulla egrave pensabile egrave dicibile ma egrave proshyprio contro questo cerchio che Rosmini si contrappone energicamente Scrive infatti Hegei nella Logica laquoNonostlllI1shyte codesta distinzione non si puograve peshyrograve negare che il nulla sia in relazione con un eSlsere Ora nella relazione benshycheacute contenga anche la differenza egrave dashyta ununitagrave coll essere In qua1unque modo venga enunciato o mostrato i1 nulla si mostra collegato o se si vucr le j si mostra in contatro con un essere inseparabile da un essere e dograve appunshyto in un essere determinatoraquo (cit a p 63) Ma middotse questo procedimento dialettico connota soprattutto lintelletshyto astratto per il quale solo vaJe il passhysaggio da essere e nulla come passagshygio di astraziomiddotni per Rosmini ~a logica dialettica che varrebbe sostituirsi alshylontologia e alla metafisica egrave il luogo stesso dellastrazione del tutto impcr tente a fondare oggettivamente la coshynoscenza Il niente non egrave un oggetto nuevo laquo in rea1tagrave il niente non egrave che lente con la negaeione non egrave un ogshygetto ma una disposizione soggettiva della mente pensante raquo per cui la corshyrelazione hegelina ha un valore soltanshyto soggetti vD ben lontana quindi dal voler essere pienamente oggettiva con la pretesa di pensare siffattamente la realtagrave Non si egrave di fronte ad una Logica oggettiva dal momento che sotto di eSsa sii cela un sistema che puograve essere denominato soggettivismo radicale (cfr p 65) Laver poi fondato la logica diashylettica sulla negazione e aver facto di questa la chiaiVe di volta del sistema processua1e dehlo Spirito non ha fatto altro che generare altre inestricahili

Recensioni 223

difficoltagrave aporetiche Per Rosminilaquo non egrave vero che la negazione ci dagrave un conshycetto pili ricco di contenutoraquo e non egrave possibile daltronde rinunciare aua funzione negante della mente percheacute laquo la mente che nega deve conoscere shyper intuizione - ciograve che ella nega raquo In fondo la illegazione egrave una operazioshyne della mente non egrave in nulla un proshycedimento ontologico Ma la pretesa di Hegel sta proprio in questo nel voler aftelmare che la negazione nega neUo stesso tempo sul piano reale e razionalshydialettico La persuasione di Hegel egrave iir ultima analisi per Rosmini soggetshytiva e puograve essere articolata in questi tre punlli 1) che lessere passa nel niente (la negazione) 2) che i niente passa nellessere (la negazione deHa negazione) 3) che h mediazione di questo passaggio egrave la negazione (dr p66) AVendo posto la contraddizinne come essenziale allessere il filosofo teshydesco ha reso contraddittorio tutto il suo sistema fin dalle sue radici ha coshystruito un superbo edincio a furia di negravegazioni e mediazioni ma nGin certashymeilte sicuro Del 9UO fondamento

La stessa critica Rosmini estende alshylldea assoluta come Totalitagrave in Hegel entro un processo destinato a non tershyminare mai dove forse luomo neppushyre entra nella sua accidentaHtagrave effimeshyra Ora questa Idea assoluta che egrave la totalitagrave dicgni cosa per via di incesshysanti negazioni non egrave tale secondo Roshysmini da giustificare il rapporto fra la varietagrave delluniverso e un Assoluto che esso stesso muta per arricchirsi dialetshyticamente di sempre nuovi contenuti un asSOluto che nello stesso tempo egrave aossdutoO e non lo egrave dal momento che soltanto nella sua consumazione egli egrave assoluto Opportunamente Ferroni osshyselva che laquo sembra a Rosmini che Heshygel faccia una grande confusione tra lol1cline ideale astratto e lordine reale con~reto e niescoli arbitrariamente lushy

o

no con laltro raquo Il weden ddIIdea il cui risultate egrave giagrave perograve nellinizio del prcesso fa irrequieta -lidea medesima in stretta siubiosi con lirrequietezza di tutto il reale ma tutto questo 110n egrave sufficiente per costituire un sapere vero Ne oegrave prova del resto come si legge nel pamgrafo su laquo Idea assoluta e scetticismo raquo che la stessa risposta hegeliana aUoGo scetticismo egrave inconClushydente (cfr p 81) nonostante che lasshysolutezza dellIdea voglia mostrarsi coshyme -la prova ultima dellimpossibilitagrave del dubbio allinterno del sistema comshypiuto In realtagrave ad essere messa in dubbio egrave proprio loggettivitagrave di queshysto sapere assoluto Pili che uccidere lo scetticismo a giudiziO di Rosmini opportunamente confermato dal Ferroshyni lidea assoluta di Hegel nDn puograve mai liberarsi da pericolose riduzioni eshystreme come ad esempio dallessere essa stessa allorigine di risoluzioni chiaramente ateistiche Rosmini non ha dubbi in proposi~oi edmiddot afIevma che laquo tutte le cose che si riaucono allIdea assoluta il moVimento dialettico che ha in se stessa egrave quello che per via di negazione la trasforma in tutte ie cose ella egrave Dio ella egrave il mondo ella egrave la natura ella egrave lo Spiritoraquo ( ci t a p 86)

A questo punto non avremmo esaushyrito la ricchezza di questo volume se non accennassimo pour brevissimamenshyte allultimo capitolo di storiografia nshylmonca rosminiana circa la critica roshysminial1a di Hegel al vaglio ddJa crishytica pcstrosminiana con riferimento a vari studiosi a partire dal tomista vishyscerale e non meno viscerale antirosmishyniano padre Cornoldi per poi passare alla lettura di chiaro stampo attualistishyco di Gentile e di Spirito non senza aver ricordato le posizioni di Spaventa e Jaia per concludersi con la intershypretaozione determinante di Sciacca Rashyschini e Ottonello Alla luce di questi

-

224 Recensioni

contributi comprendiamo innanzitutto come il rapporto Rosmini-Hegel sia a dir pOco ineludibile decisivo Senza questa aperrura nOn egrave possibile affershyrare non solo la dimensione europea della speculazione rosminiana da tropshypo tempo marginata aHa filosofia ottoshycentesca ma altresf individuare una volta per sempre distorsioni deformashyzioni aberrazioni tali da aver aherato arbitrariamente nell un senso o nelshylaltro la fisionomia vera di questo possente pensatore Nelle ultime lettushyre in fficdo particolare egrave dato coglieshyre un momento storico e teoretico ad un tempo in cui questo pensiero feshycondissimo egrave collocato nella sua giusta prospettiva non senza mostrare ineshysauribili possibilitagrave di ulteriore e coshystruttivo ripensamento Se Hegel ha inghiottitO lontologia e la metafisica nel suO sistema Iogico-dialettico Roshysmini egrave stato lunico pensatore italiano a salvarla stabilendo una chiara relashyzione tra ontOlOgia e gnosedogi e poshynendola allorigine di quella che ormai egrave nota come Enciclopedia rosminiana Nello stesso tempo pur mai tradendo lautentico pensiero di Tommaso si egrave

PWf0Sto con grande coraggio il comshypitO arduo e laquo inattualeraquo di commisushyrare listanza ontolagica con quella ishydealistica individuandone come direbshybe Heidegger la differenza ontolOgica Il bvorodi Ferroni dunque ha il meshyrito di aver riportato- lattenzione teoshyretica su uncpera ciclopica come la T eosofia vera e propria summa della speculazione conclusiva di Rosmini e inoltre di aJver focalizzato un luogo ershymeneutico ltfai piu trascurato o appena sfiorato cioegrave il rapporto tra il Rovereshytano e il pensatcre tedesco La lettushyra dellultimo capitolo ci aiuta a capire come due grandi filosofi si siano inconshytrati e dal momento che ciograve era speshyculativamente inevitabHe -anche sccnshytra ti I tomisti si convinceranno finalshymente che laccusa di implicazioni ideashylistiche nel pensi~ro di Rosmini non trova alcJn credito salvo che non ci si aggmppi a vuote somiglianze e gli ishydeaIisti non potranno piu co-ntinuare per la loro strada senza pensare a Roshysmini E ogni fi1csofo degno di questo nome ameragrave diaJogare con Rosmini

G U STAVO MoTTIU7Z1

Page 5: fu - ARTE E FILOSOFIA · eess~tà . i'deale. Mo,vendo da Kant - e . seltanto per una impel'cÌonabi'le aber razione stoiicgrafica Rosmini è stato . spacciato acriticamente per una

Recensioni 221

medietagrave negativa che deve essere a sua accetta il valore logico di questa diashyvolta negata letticitagrave diveniente o divenire dialettishy

Giustamente Ferroni snive laquoRnshy co essendo laquo una tale nozione di diveshysmini critica labitudine di Hegel a soshy nire astratta e indeterminata non meno stanti1vare -i puri astratti come nel caso dellessere puro e del nulla raquo Per lui dellimmedietagrave - un astratto che non si dagrave passaggio da una forma ad prende per puro essere - mentre in unaltra dal momento che la cessazioshyquel vocabolo si indica una relazione ne di una forma non equivale al suo che esprime il modo C01 quale la menshy annUfUamento laquoEgrave una illusione credeshyte intuisce loggettoraquo (p 48) Lesseshy re che la forma prima cessando passi re 1mmediato egrave lessere in generale allo stato di nulla come Hegel pretenshysia pure nella sua noetica apprensione de quasi che il nulla fosse quakhe coshyideale dunque non egrave un vuoto essere sa onde queLla fgtorma non egrave giagrave un

ma principio ontologico che sta aUorishy soggetto identico il quale vesta ora gine del pensare e non giagrave per una coshy dellesistenza ora del nullaraquo (cit a scienza iniziaJmente vuota e il pensashy p 54) Altrove afferma categoricamenshyre stesso non puograve che implicare la dishy te laquoLente egrave o non egrave non diventa stinzione tra soggetto e oggetto Ne mai neacute diventa tin altroraquo (cit a p deriva ancora che se per Rosmini lidea 58) Di certo avendo Hegel assunto dellessere laquoessendo dotata di oggetshy lessere nella sua accezione piti povera tLvitagrave egrave il mezzo la forma in cui si nella sua indeterminatezza vuotamente manifestaaUa mente lessenza dellesshy astratti gli era possibile farlo scivolashysere quelugravea hegeliana essendo un pushy re dialetticamene nel nulla non essenshyro concetto una unitagrave antericre astratshy do quella stessa astrazione- che laltra ta priva di ogni oggettivitagrave radicalshy faccia del nulla Ma rosminianamente mente soggettiva non puograve manifestare lessere egrave la piu ricca delle nozioni alla mente lessenza dellessereraquo (p fonte inesauribile di sempre nuova inshy52) Restando ancora al piano della telligibilitagrave e gli esseri che stanno nelshycogravencettuaJitagrave Hegel si lascia sfuggire la loro identitagrave sono massimamente inshyproprio lontologicitagrave dellidea per cui teLligibili Lidentitagrave di essere e nulla 11ntero processo dialettico egrave in~fondashy egrave dunque assurda se ci si pone in una to altro non egrave che un movimento sogshy prospettiva ontobgica ma anche sul gettivamente considerato di una coshy piano della dialettica non lo egrave meno seacuteienza che iniziallmente vuota si troshy percheacute 1a dialettica presa nella sua va aLla fine ad essere piena Ora queshy funzione logico-formale non ammette sto movimento reale e razionale ad un che lente che diviene sia nello stesso tempo cOlme vuole Hegel coincide con tempo essere e nulla Non diversrumenshyil divenire vero e proprio cuore della te va ripensata anche 1a contraddizioshylogica dialettica di Hegel ne hegeliana nel senso che ciograve che egrave

Ma il diveniente implica un passagshy annullato non puograve piu diventare un aJshygio dallessere indeterminato (assunro tro La pwposizione implica una conshynella sua immedietagrave) al nulla in una traddizione inevitabile percheacute contieshysfrenata inquietudine (haltungslose Unshy ne due cose contraddittorie cioegrave lanshyruhe) che attraversa negativj e negashy nuHarsi e il diventare altro (cfr p zioni e toglimenti e superamenti con 56) TenendOi fermo il presupposto onshyuna ebbrezza bacchica che tutto trascishy tologico del sapere non egrave possibile di napcon seacute per assicurare sempre piti conseguenza che -la realtagrave sia _pensata riCchezza di contenugraveto Rosmini non dialetticamente per come Hegel jntenshy

222 Recensioni

de la dialettica e per il mooo con cui iiI pensiero impone soggettivamente il proprio movimento alla lcald o

Egrave evidente a questo punto che Roshysmini antepone alla lcgica hegeliana quella di Aristotele alla contraddizioshyne speculativcrdialettica il principio logico-tormale della non-contraddizi-cne Se mai lente egrave riconoscibile nella sua identitagrave lo middotstessoente non egrave neppure pensabhle ma secondo Hegel la realtagrave dellente che egrave anchelaJ sua raziona]ishytagrave egrave una realtagrave diveniente e nel diveshynire cegrave trapasso daliessere ru non esshysere piu -lessete dato dunque ad un qualche annullamento seppure non asshysolutamente inteso come precisa 11 Fershyroni in una pagina estremamente illu minante dwesi premura di riportare alcune affermazioni hegelialtne che hanshyno un po il sapore ddla incompiuta ritrattazione Nondimeno resta il fatto che la dia1etrica hegeliana la dottrina del divenire il postulavo della contradshydizione non sono in grado di risolvere il problema ontologico il solo probleshyma a giudizio di Rosmini che deve essere inizjalmente posto e alla curi soshyfuzione vannol riferiti tutti gli agraveltri proshyblemi noncheacute la ragion dessere oiu originaria del problema in quanto -tashyle Acutamente scrive Rosmini laquoIl problema dellontologia che domanda una ragione sufficiente della moltlteplishycitagrave degli enti e dei loro mutamenti rimane colla filosofigravea di Hegel pienashymeacutente insoluto e lasciate da parteraquo (cit a p 60)

Le aporie che il Roveretano scopre neJla LOica fin da principio possono essere addebitate aJJa mancata distinshyzione qn Hegel tra i] conoscere per inshytuizione e il conoscere per affermazioshyne o negazione il primo nnetIgrave-camente oggettivo vI secondo dianoeticamente discorsivo Egrave sul fondamento dellintuishyzione che il pensare da soggettivo si fa cggett1ivo Ora egrave pur certo che non egrave

possibile pensare il niente (Parmenishyde) cc c rre dare al pensiero una realshytagrave logica un oggetto che egrave tale nella sua oggettivitagrave neHa misura in cui egrave oggettivato trascendentalmente dallinshytuizione deHessere iniziale Solo se si chiude il cerchio neJIa soggettivitagrave ii nulla egrave pensabile egrave dicibile ma egrave proshyprio contro questo cerchio che Rosmini si contrappone energicamente Scrive infatti Hegei nella Logica laquoNonostlllI1shyte codesta distinzione non si puograve peshyrograve negare che il nulla sia in relazione con un eSlsere Ora nella relazione benshycheacute contenga anche la differenza egrave dashyta ununitagrave coll essere In qua1unque modo venga enunciato o mostrato i1 nulla si mostra collegato o se si vucr le j si mostra in contatro con un essere inseparabile da un essere e dograve appunshyto in un essere determinatoraquo (cit a p 63) Ma middotse questo procedimento dialettico connota soprattutto lintelletshyto astratto per il quale solo vaJe il passhysaggio da essere e nulla come passagshygio di astraziomiddotni per Rosmini ~a logica dialettica che varrebbe sostituirsi alshylontologia e alla metafisica egrave il luogo stesso dellastrazione del tutto impcr tente a fondare oggettivamente la coshynoscenza Il niente non egrave un oggetto nuevo laquo in rea1tagrave il niente non egrave che lente con la negaeione non egrave un ogshygetto ma una disposizione soggettiva della mente pensante raquo per cui la corshyrelazione hegelina ha un valore soltanshyto soggetti vD ben lontana quindi dal voler essere pienamente oggettiva con la pretesa di pensare siffattamente la realtagrave Non si egrave di fronte ad una Logica oggettiva dal momento che sotto di eSsa sii cela un sistema che puograve essere denominato soggettivismo radicale (cfr p 65) Laver poi fondato la logica diashylettica sulla negazione e aver facto di questa la chiaiVe di volta del sistema processua1e dehlo Spirito non ha fatto altro che generare altre inestricahili

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difficoltagrave aporetiche Per Rosminilaquo non egrave vero che la negazione ci dagrave un conshycetto pili ricco di contenutoraquo e non egrave possibile daltronde rinunciare aua funzione negante della mente percheacute laquo la mente che nega deve conoscere shyper intuizione - ciograve che ella nega raquo In fondo la illegazione egrave una operazioshyne della mente non egrave in nulla un proshycedimento ontologico Ma la pretesa di Hegel sta proprio in questo nel voler aftelmare che la negazione nega neUo stesso tempo sul piano reale e razionalshydialettico La persuasione di Hegel egrave iir ultima analisi per Rosmini soggetshytiva e puograve essere articolata in questi tre punlli 1) che lessere passa nel niente (la negazione) 2) che i niente passa nellessere (la negazione deHa negazione) 3) che h mediazione di questo passaggio egrave la negazione (dr p66) AVendo posto la contraddizinne come essenziale allessere il filosofo teshydesco ha reso contraddittorio tutto il suo sistema fin dalle sue radici ha coshystruito un superbo edincio a furia di negravegazioni e mediazioni ma nGin certashymeilte sicuro Del 9UO fondamento

La stessa critica Rosmini estende alshylldea assoluta come Totalitagrave in Hegel entro un processo destinato a non tershyminare mai dove forse luomo neppushyre entra nella sua accidentaHtagrave effimeshyra Ora questa Idea assoluta che egrave la totalitagrave dicgni cosa per via di incesshysanti negazioni non egrave tale secondo Roshysmini da giustificare il rapporto fra la varietagrave delluniverso e un Assoluto che esso stesso muta per arricchirsi dialetshyticamente di sempre nuovi contenuti un asSOluto che nello stesso tempo egrave aossdutoO e non lo egrave dal momento che soltanto nella sua consumazione egli egrave assoluto Opportunamente Ferroni osshyselva che laquo sembra a Rosmini che Heshygel faccia una grande confusione tra lol1cline ideale astratto e lordine reale con~reto e niescoli arbitrariamente lushy

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no con laltro raquo Il weden ddIIdea il cui risultate egrave giagrave perograve nellinizio del prcesso fa irrequieta -lidea medesima in stretta siubiosi con lirrequietezza di tutto il reale ma tutto questo 110n egrave sufficiente per costituire un sapere vero Ne oegrave prova del resto come si legge nel pamgrafo su laquo Idea assoluta e scetticismo raquo che la stessa risposta hegeliana aUoGo scetticismo egrave inconClushydente (cfr p 81) nonostante che lasshysolutezza dellIdea voglia mostrarsi coshyme -la prova ultima dellimpossibilitagrave del dubbio allinterno del sistema comshypiuto In realtagrave ad essere messa in dubbio egrave proprio loggettivitagrave di queshysto sapere assoluto Pili che uccidere lo scetticismo a giudiziO di Rosmini opportunamente confermato dal Ferroshyni lidea assoluta di Hegel nDn puograve mai liberarsi da pericolose riduzioni eshystreme come ad esempio dallessere essa stessa allorigine di risoluzioni chiaramente ateistiche Rosmini non ha dubbi in proposi~oi edmiddot afIevma che laquo tutte le cose che si riaucono allIdea assoluta il moVimento dialettico che ha in se stessa egrave quello che per via di negazione la trasforma in tutte ie cose ella egrave Dio ella egrave il mondo ella egrave la natura ella egrave lo Spiritoraquo ( ci t a p 86)

A questo punto non avremmo esaushyrito la ricchezza di questo volume se non accennassimo pour brevissimamenshyte allultimo capitolo di storiografia nshylmonca rosminiana circa la critica roshysminial1a di Hegel al vaglio ddJa crishytica pcstrosminiana con riferimento a vari studiosi a partire dal tomista vishyscerale e non meno viscerale antirosmishyniano padre Cornoldi per poi passare alla lettura di chiaro stampo attualistishyco di Gentile e di Spirito non senza aver ricordato le posizioni di Spaventa e Jaia per concludersi con la intershypretaozione determinante di Sciacca Rashyschini e Ottonello Alla luce di questi

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contributi comprendiamo innanzitutto come il rapporto Rosmini-Hegel sia a dir pOco ineludibile decisivo Senza questa aperrura nOn egrave possibile affershyrare non solo la dimensione europea della speculazione rosminiana da tropshypo tempo marginata aHa filosofia ottoshycentesca ma altresf individuare una volta per sempre distorsioni deformashyzioni aberrazioni tali da aver aherato arbitrariamente nell un senso o nelshylaltro la fisionomia vera di questo possente pensatore Nelle ultime lettushyre in fficdo particolare egrave dato coglieshyre un momento storico e teoretico ad un tempo in cui questo pensiero feshycondissimo egrave collocato nella sua giusta prospettiva non senza mostrare ineshysauribili possibilitagrave di ulteriore e coshystruttivo ripensamento Se Hegel ha inghiottitO lontologia e la metafisica nel suO sistema Iogico-dialettico Roshysmini egrave stato lunico pensatore italiano a salvarla stabilendo una chiara relashyzione tra ontOlOgia e gnosedogi e poshynendola allorigine di quella che ormai egrave nota come Enciclopedia rosminiana Nello stesso tempo pur mai tradendo lautentico pensiero di Tommaso si egrave

PWf0Sto con grande coraggio il comshypitO arduo e laquo inattualeraquo di commisushyrare listanza ontolagica con quella ishydealistica individuandone come direbshybe Heidegger la differenza ontolOgica Il bvorodi Ferroni dunque ha il meshyrito di aver riportato- lattenzione teoshyretica su uncpera ciclopica come la T eosofia vera e propria summa della speculazione conclusiva di Rosmini e inoltre di aJver focalizzato un luogo ershymeneutico ltfai piu trascurato o appena sfiorato cioegrave il rapporto tra il Rovereshytano e il pensatcre tedesco La lettushyra dellultimo capitolo ci aiuta a capire come due grandi filosofi si siano inconshytrati e dal momento che ciograve era speshyculativamente inevitabHe -anche sccnshytra ti I tomisti si convinceranno finalshymente che laccusa di implicazioni ideashylistiche nel pensi~ro di Rosmini non trova alcJn credito salvo che non ci si aggmppi a vuote somiglianze e gli ishydeaIisti non potranno piu co-ntinuare per la loro strada senza pensare a Roshysmini E ogni fi1csofo degno di questo nome ameragrave diaJogare con Rosmini

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Page 6: fu - ARTE E FILOSOFIA · eess~tà . i'deale. Mo,vendo da Kant - e . seltanto per una impel'cÌonabi'le aber razione stoiicgrafica Rosmini è stato . spacciato acriticamente per una

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de la dialettica e per il mooo con cui iiI pensiero impone soggettivamente il proprio movimento alla lcald o

Egrave evidente a questo punto che Roshysmini antepone alla lcgica hegeliana quella di Aristotele alla contraddizioshyne speculativcrdialettica il principio logico-tormale della non-contraddizi-cne Se mai lente egrave riconoscibile nella sua identitagrave lo middotstessoente non egrave neppure pensabhle ma secondo Hegel la realtagrave dellente che egrave anchelaJ sua raziona]ishytagrave egrave una realtagrave diveniente e nel diveshynire cegrave trapasso daliessere ru non esshysere piu -lessete dato dunque ad un qualche annullamento seppure non asshysolutamente inteso come precisa 11 Fershyroni in una pagina estremamente illu minante dwesi premura di riportare alcune affermazioni hegelialtne che hanshyno un po il sapore ddla incompiuta ritrattazione Nondimeno resta il fatto che la dia1etrica hegeliana la dottrina del divenire il postulavo della contradshydizione non sono in grado di risolvere il problema ontologico il solo probleshyma a giudizio di Rosmini che deve essere inizjalmente posto e alla curi soshyfuzione vannol riferiti tutti gli agraveltri proshyblemi noncheacute la ragion dessere oiu originaria del problema in quanto -tashyle Acutamente scrive Rosmini laquoIl problema dellontologia che domanda una ragione sufficiente della moltlteplishycitagrave degli enti e dei loro mutamenti rimane colla filosofigravea di Hegel pienashymeacutente insoluto e lasciate da parteraquo (cit a p 60)

Le aporie che il Roveretano scopre neJla LOica fin da principio possono essere addebitate aJJa mancata distinshyzione qn Hegel tra i] conoscere per inshytuizione e il conoscere per affermazioshyne o negazione il primo nnetIgrave-camente oggettivo vI secondo dianoeticamente discorsivo Egrave sul fondamento dellintuishyzione che il pensare da soggettivo si fa cggett1ivo Ora egrave pur certo che non egrave

possibile pensare il niente (Parmenishyde) cc c rre dare al pensiero una realshytagrave logica un oggetto che egrave tale nella sua oggettivitagrave neHa misura in cui egrave oggettivato trascendentalmente dallinshytuizione deHessere iniziale Solo se si chiude il cerchio neJIa soggettivitagrave ii nulla egrave pensabile egrave dicibile ma egrave proshyprio contro questo cerchio che Rosmini si contrappone energicamente Scrive infatti Hegei nella Logica laquoNonostlllI1shyte codesta distinzione non si puograve peshyrograve negare che il nulla sia in relazione con un eSlsere Ora nella relazione benshycheacute contenga anche la differenza egrave dashyta ununitagrave coll essere In qua1unque modo venga enunciato o mostrato i1 nulla si mostra collegato o se si vucr le j si mostra in contatro con un essere inseparabile da un essere e dograve appunshyto in un essere determinatoraquo (cit a p 63) Ma middotse questo procedimento dialettico connota soprattutto lintelletshyto astratto per il quale solo vaJe il passhysaggio da essere e nulla come passagshygio di astraziomiddotni per Rosmini ~a logica dialettica che varrebbe sostituirsi alshylontologia e alla metafisica egrave il luogo stesso dellastrazione del tutto impcr tente a fondare oggettivamente la coshynoscenza Il niente non egrave un oggetto nuevo laquo in rea1tagrave il niente non egrave che lente con la negaeione non egrave un ogshygetto ma una disposizione soggettiva della mente pensante raquo per cui la corshyrelazione hegelina ha un valore soltanshyto soggetti vD ben lontana quindi dal voler essere pienamente oggettiva con la pretesa di pensare siffattamente la realtagrave Non si egrave di fronte ad una Logica oggettiva dal momento che sotto di eSsa sii cela un sistema che puograve essere denominato soggettivismo radicale (cfr p 65) Laver poi fondato la logica diashylettica sulla negazione e aver facto di questa la chiaiVe di volta del sistema processua1e dehlo Spirito non ha fatto altro che generare altre inestricahili

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difficoltagrave aporetiche Per Rosminilaquo non egrave vero che la negazione ci dagrave un conshycetto pili ricco di contenutoraquo e non egrave possibile daltronde rinunciare aua funzione negante della mente percheacute laquo la mente che nega deve conoscere shyper intuizione - ciograve che ella nega raquo In fondo la illegazione egrave una operazioshyne della mente non egrave in nulla un proshycedimento ontologico Ma la pretesa di Hegel sta proprio in questo nel voler aftelmare che la negazione nega neUo stesso tempo sul piano reale e razionalshydialettico La persuasione di Hegel egrave iir ultima analisi per Rosmini soggetshytiva e puograve essere articolata in questi tre punlli 1) che lessere passa nel niente (la negazione) 2) che i niente passa nellessere (la negazione deHa negazione) 3) che h mediazione di questo passaggio egrave la negazione (dr p66) AVendo posto la contraddizinne come essenziale allessere il filosofo teshydesco ha reso contraddittorio tutto il suo sistema fin dalle sue radici ha coshystruito un superbo edincio a furia di negravegazioni e mediazioni ma nGin certashymeilte sicuro Del 9UO fondamento

La stessa critica Rosmini estende alshylldea assoluta come Totalitagrave in Hegel entro un processo destinato a non tershyminare mai dove forse luomo neppushyre entra nella sua accidentaHtagrave effimeshyra Ora questa Idea assoluta che egrave la totalitagrave dicgni cosa per via di incesshysanti negazioni non egrave tale secondo Roshysmini da giustificare il rapporto fra la varietagrave delluniverso e un Assoluto che esso stesso muta per arricchirsi dialetshyticamente di sempre nuovi contenuti un asSOluto che nello stesso tempo egrave aossdutoO e non lo egrave dal momento che soltanto nella sua consumazione egli egrave assoluto Opportunamente Ferroni osshyselva che laquo sembra a Rosmini che Heshygel faccia una grande confusione tra lol1cline ideale astratto e lordine reale con~reto e niescoli arbitrariamente lushy

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no con laltro raquo Il weden ddIIdea il cui risultate egrave giagrave perograve nellinizio del prcesso fa irrequieta -lidea medesima in stretta siubiosi con lirrequietezza di tutto il reale ma tutto questo 110n egrave sufficiente per costituire un sapere vero Ne oegrave prova del resto come si legge nel pamgrafo su laquo Idea assoluta e scetticismo raquo che la stessa risposta hegeliana aUoGo scetticismo egrave inconClushydente (cfr p 81) nonostante che lasshysolutezza dellIdea voglia mostrarsi coshyme -la prova ultima dellimpossibilitagrave del dubbio allinterno del sistema comshypiuto In realtagrave ad essere messa in dubbio egrave proprio loggettivitagrave di queshysto sapere assoluto Pili che uccidere lo scetticismo a giudiziO di Rosmini opportunamente confermato dal Ferroshyni lidea assoluta di Hegel nDn puograve mai liberarsi da pericolose riduzioni eshystreme come ad esempio dallessere essa stessa allorigine di risoluzioni chiaramente ateistiche Rosmini non ha dubbi in proposi~oi edmiddot afIevma che laquo tutte le cose che si riaucono allIdea assoluta il moVimento dialettico che ha in se stessa egrave quello che per via di negazione la trasforma in tutte ie cose ella egrave Dio ella egrave il mondo ella egrave la natura ella egrave lo Spiritoraquo ( ci t a p 86)

A questo punto non avremmo esaushyrito la ricchezza di questo volume se non accennassimo pour brevissimamenshyte allultimo capitolo di storiografia nshylmonca rosminiana circa la critica roshysminial1a di Hegel al vaglio ddJa crishytica pcstrosminiana con riferimento a vari studiosi a partire dal tomista vishyscerale e non meno viscerale antirosmishyniano padre Cornoldi per poi passare alla lettura di chiaro stampo attualistishyco di Gentile e di Spirito non senza aver ricordato le posizioni di Spaventa e Jaia per concludersi con la intershypretaozione determinante di Sciacca Rashyschini e Ottonello Alla luce di questi

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224 Recensioni

contributi comprendiamo innanzitutto come il rapporto Rosmini-Hegel sia a dir pOco ineludibile decisivo Senza questa aperrura nOn egrave possibile affershyrare non solo la dimensione europea della speculazione rosminiana da tropshypo tempo marginata aHa filosofia ottoshycentesca ma altresf individuare una volta per sempre distorsioni deformashyzioni aberrazioni tali da aver aherato arbitrariamente nell un senso o nelshylaltro la fisionomia vera di questo possente pensatore Nelle ultime lettushyre in fficdo particolare egrave dato coglieshyre un momento storico e teoretico ad un tempo in cui questo pensiero feshycondissimo egrave collocato nella sua giusta prospettiva non senza mostrare ineshysauribili possibilitagrave di ulteriore e coshystruttivo ripensamento Se Hegel ha inghiottitO lontologia e la metafisica nel suO sistema Iogico-dialettico Roshysmini egrave stato lunico pensatore italiano a salvarla stabilendo una chiara relashyzione tra ontOlOgia e gnosedogi e poshynendola allorigine di quella che ormai egrave nota come Enciclopedia rosminiana Nello stesso tempo pur mai tradendo lautentico pensiero di Tommaso si egrave

PWf0Sto con grande coraggio il comshypitO arduo e laquo inattualeraquo di commisushyrare listanza ontolagica con quella ishydealistica individuandone come direbshybe Heidegger la differenza ontolOgica Il bvorodi Ferroni dunque ha il meshyrito di aver riportato- lattenzione teoshyretica su uncpera ciclopica come la T eosofia vera e propria summa della speculazione conclusiva di Rosmini e inoltre di aJver focalizzato un luogo ershymeneutico ltfai piu trascurato o appena sfiorato cioegrave il rapporto tra il Rovereshytano e il pensatcre tedesco La lettushyra dellultimo capitolo ci aiuta a capire come due grandi filosofi si siano inconshytrati e dal momento che ciograve era speshyculativamente inevitabHe -anche sccnshytra ti I tomisti si convinceranno finalshymente che laccusa di implicazioni ideashylistiche nel pensi~ro di Rosmini non trova alcJn credito salvo che non ci si aggmppi a vuote somiglianze e gli ishydeaIisti non potranno piu co-ntinuare per la loro strada senza pensare a Roshysmini E ogni fi1csofo degno di questo nome ameragrave diaJogare con Rosmini

G U STAVO MoTTIU7Z1

Page 7: fu - ARTE E FILOSOFIA · eess~tà . i'deale. Mo,vendo da Kant - e . seltanto per una impel'cÌonabi'le aber razione stoiicgrafica Rosmini è stato . spacciato acriticamente per una

Recensioni 223

difficoltagrave aporetiche Per Rosminilaquo non egrave vero che la negazione ci dagrave un conshycetto pili ricco di contenutoraquo e non egrave possibile daltronde rinunciare aua funzione negante della mente percheacute laquo la mente che nega deve conoscere shyper intuizione - ciograve che ella nega raquo In fondo la illegazione egrave una operazioshyne della mente non egrave in nulla un proshycedimento ontologico Ma la pretesa di Hegel sta proprio in questo nel voler aftelmare che la negazione nega neUo stesso tempo sul piano reale e razionalshydialettico La persuasione di Hegel egrave iir ultima analisi per Rosmini soggetshytiva e puograve essere articolata in questi tre punlli 1) che lessere passa nel niente (la negazione) 2) che i niente passa nellessere (la negazione deHa negazione) 3) che h mediazione di questo passaggio egrave la negazione (dr p66) AVendo posto la contraddizinne come essenziale allessere il filosofo teshydesco ha reso contraddittorio tutto il suo sistema fin dalle sue radici ha coshystruito un superbo edincio a furia di negravegazioni e mediazioni ma nGin certashymeilte sicuro Del 9UO fondamento

La stessa critica Rosmini estende alshylldea assoluta come Totalitagrave in Hegel entro un processo destinato a non tershyminare mai dove forse luomo neppushyre entra nella sua accidentaHtagrave effimeshyra Ora questa Idea assoluta che egrave la totalitagrave dicgni cosa per via di incesshysanti negazioni non egrave tale secondo Roshysmini da giustificare il rapporto fra la varietagrave delluniverso e un Assoluto che esso stesso muta per arricchirsi dialetshyticamente di sempre nuovi contenuti un asSOluto che nello stesso tempo egrave aossdutoO e non lo egrave dal momento che soltanto nella sua consumazione egli egrave assoluto Opportunamente Ferroni osshyselva che laquo sembra a Rosmini che Heshygel faccia una grande confusione tra lol1cline ideale astratto e lordine reale con~reto e niescoli arbitrariamente lushy

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no con laltro raquo Il weden ddIIdea il cui risultate egrave giagrave perograve nellinizio del prcesso fa irrequieta -lidea medesima in stretta siubiosi con lirrequietezza di tutto il reale ma tutto questo 110n egrave sufficiente per costituire un sapere vero Ne oegrave prova del resto come si legge nel pamgrafo su laquo Idea assoluta e scetticismo raquo che la stessa risposta hegeliana aUoGo scetticismo egrave inconClushydente (cfr p 81) nonostante che lasshysolutezza dellIdea voglia mostrarsi coshyme -la prova ultima dellimpossibilitagrave del dubbio allinterno del sistema comshypiuto In realtagrave ad essere messa in dubbio egrave proprio loggettivitagrave di queshysto sapere assoluto Pili che uccidere lo scetticismo a giudiziO di Rosmini opportunamente confermato dal Ferroshyni lidea assoluta di Hegel nDn puograve mai liberarsi da pericolose riduzioni eshystreme come ad esempio dallessere essa stessa allorigine di risoluzioni chiaramente ateistiche Rosmini non ha dubbi in proposi~oi edmiddot afIevma che laquo tutte le cose che si riaucono allIdea assoluta il moVimento dialettico che ha in se stessa egrave quello che per via di negazione la trasforma in tutte ie cose ella egrave Dio ella egrave il mondo ella egrave la natura ella egrave lo Spiritoraquo ( ci t a p 86)

A questo punto non avremmo esaushyrito la ricchezza di questo volume se non accennassimo pour brevissimamenshyte allultimo capitolo di storiografia nshylmonca rosminiana circa la critica roshysminial1a di Hegel al vaglio ddJa crishytica pcstrosminiana con riferimento a vari studiosi a partire dal tomista vishyscerale e non meno viscerale antirosmishyniano padre Cornoldi per poi passare alla lettura di chiaro stampo attualistishyco di Gentile e di Spirito non senza aver ricordato le posizioni di Spaventa e Jaia per concludersi con la intershypretaozione determinante di Sciacca Rashyschini e Ottonello Alla luce di questi

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contributi comprendiamo innanzitutto come il rapporto Rosmini-Hegel sia a dir pOco ineludibile decisivo Senza questa aperrura nOn egrave possibile affershyrare non solo la dimensione europea della speculazione rosminiana da tropshypo tempo marginata aHa filosofia ottoshycentesca ma altresf individuare una volta per sempre distorsioni deformashyzioni aberrazioni tali da aver aherato arbitrariamente nell un senso o nelshylaltro la fisionomia vera di questo possente pensatore Nelle ultime lettushyre in fficdo particolare egrave dato coglieshyre un momento storico e teoretico ad un tempo in cui questo pensiero feshycondissimo egrave collocato nella sua giusta prospettiva non senza mostrare ineshysauribili possibilitagrave di ulteriore e coshystruttivo ripensamento Se Hegel ha inghiottitO lontologia e la metafisica nel suO sistema Iogico-dialettico Roshysmini egrave stato lunico pensatore italiano a salvarla stabilendo una chiara relashyzione tra ontOlOgia e gnosedogi e poshynendola allorigine di quella che ormai egrave nota come Enciclopedia rosminiana Nello stesso tempo pur mai tradendo lautentico pensiero di Tommaso si egrave

PWf0Sto con grande coraggio il comshypitO arduo e laquo inattualeraquo di commisushyrare listanza ontolagica con quella ishydealistica individuandone come direbshybe Heidegger la differenza ontolOgica Il bvorodi Ferroni dunque ha il meshyrito di aver riportato- lattenzione teoshyretica su uncpera ciclopica come la T eosofia vera e propria summa della speculazione conclusiva di Rosmini e inoltre di aJver focalizzato un luogo ershymeneutico ltfai piu trascurato o appena sfiorato cioegrave il rapporto tra il Rovereshytano e il pensatcre tedesco La lettushyra dellultimo capitolo ci aiuta a capire come due grandi filosofi si siano inconshytrati e dal momento che ciograve era speshyculativamente inevitabHe -anche sccnshytra ti I tomisti si convinceranno finalshymente che laccusa di implicazioni ideashylistiche nel pensi~ro di Rosmini non trova alcJn credito salvo che non ci si aggmppi a vuote somiglianze e gli ishydeaIisti non potranno piu co-ntinuare per la loro strada senza pensare a Roshysmini E ogni fi1csofo degno di questo nome ameragrave diaJogare con Rosmini

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Page 8: fu - ARTE E FILOSOFIA · eess~tà . i'deale. Mo,vendo da Kant - e . seltanto per una impel'cÌonabi'le aber razione stoiicgrafica Rosmini è stato . spacciato acriticamente per una

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contributi comprendiamo innanzitutto come il rapporto Rosmini-Hegel sia a dir pOco ineludibile decisivo Senza questa aperrura nOn egrave possibile affershyrare non solo la dimensione europea della speculazione rosminiana da tropshypo tempo marginata aHa filosofia ottoshycentesca ma altresf individuare una volta per sempre distorsioni deformashyzioni aberrazioni tali da aver aherato arbitrariamente nell un senso o nelshylaltro la fisionomia vera di questo possente pensatore Nelle ultime lettushyre in fficdo particolare egrave dato coglieshyre un momento storico e teoretico ad un tempo in cui questo pensiero feshycondissimo egrave collocato nella sua giusta prospettiva non senza mostrare ineshysauribili possibilitagrave di ulteriore e coshystruttivo ripensamento Se Hegel ha inghiottitO lontologia e la metafisica nel suO sistema Iogico-dialettico Roshysmini egrave stato lunico pensatore italiano a salvarla stabilendo una chiara relashyzione tra ontOlOgia e gnosedogi e poshynendola allorigine di quella che ormai egrave nota come Enciclopedia rosminiana Nello stesso tempo pur mai tradendo lautentico pensiero di Tommaso si egrave

PWf0Sto con grande coraggio il comshypitO arduo e laquo inattualeraquo di commisushyrare listanza ontolagica con quella ishydealistica individuandone come direbshybe Heidegger la differenza ontolOgica Il bvorodi Ferroni dunque ha il meshyrito di aver riportato- lattenzione teoshyretica su uncpera ciclopica come la T eosofia vera e propria summa della speculazione conclusiva di Rosmini e inoltre di aJver focalizzato un luogo ershymeneutico ltfai piu trascurato o appena sfiorato cioegrave il rapporto tra il Rovereshytano e il pensatcre tedesco La lettushyra dellultimo capitolo ci aiuta a capire come due grandi filosofi si siano inconshytrati e dal momento che ciograve era speshyculativamente inevitabHe -anche sccnshytra ti I tomisti si convinceranno finalshymente che laccusa di implicazioni ideashylistiche nel pensi~ro di Rosmini non trova alcJn credito salvo che non ci si aggmppi a vuote somiglianze e gli ishydeaIisti non potranno piu co-ntinuare per la loro strada senza pensare a Roshysmini E ogni fi1csofo degno di questo nome ameragrave diaJogare con Rosmini

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