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    xxxxxxxxxxxxx

    FASCICOLO TECNICO

    DI PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE

    SMERIGLIATRICE XXX - XXXXX

    Anno dicostruzione 2011

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    Indice

    .......................................................................................................... 1

    INDICE .............................................................................................. 2

    IDENTIFICAZIONE DEL FABBRICANTE E DEL PRODOTTO .................. 4

    1.1.Fabbricante ...................................................................................................... 4

    1.2.Prodotto ........................................................................................................... 4

    1.3.Targa di identificazione .................................................................................... 4

    2.descrizione generale delLAPPARECCHIO ............................................................ 5

    CAMPO DI APPLICAZIONE DIRETTIVA MACCHINE: ........................... 6

    CAMPO DI APPLICAZIONE DIRETTIVA BASSA TENSIONE: ................. 7

    CAMPO DI APPLICAZIONE DIRETTIVA COMPATIBILITELETTROMAGNETICA: ........................................................................ 8

    DISEGNI E SCHEMI DI PROGETTAZIONE ........................................... 9

    I disegni e gli schemi di progettazione vanno allegati al fascicolo tecnico e citati inquesta sezione. Nel caso in cui il prodotto venga importato e cambiato il marchiocon il vostro, tali disegni vanno richiesti al produttore. ......................................... 9

    NOTE DI CALCOLO, RISULTATI DI PROVE, CERTIFICATI ................... 9

    ALLEGATI ........................................................................................ 10

    Rapporti di prova e relazioni tecniche .................................................................. 10

    Norme e specifiche tecniche applicate ................................................................. 10

    Manuale e dichiarazione di conformit ................................................................. 11

    CRITERI VALUTAZIONE DEI RISCHI ................................................ 12

    Riferimenti normativi........................................................................................... 12Scopo ................................................................................................................... 12

    DEDO srl - sede legale e operativa: Via P.Colletta, 37- 20135 MilanoP. IVA/ C. Fiscale: 11847260152 - Cap. Soc. i. v. 45.400,00 euro

    tel. 02.89075511 - fax 02.89076717www.dedosrl.it

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    Metodologia (Procedura eseguita) ....................................................................... 14

    Risultato della valutazione dei rischi.................................................................... 20

    OBBLIGHI DELLIMPORTATORE ....................................................... 26

    GLOSSARIO ..................................................................................... 27

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    Identificazione del fabbricante e del prodotto

    I dati necessari per lidentificazione del costruttore della macchina oggetto del presentefascicolo sono i seguenti:

    1.1.Fabbricante

    Nome / Ragione Sociale xxxxxxxxxxxxxxxIndirizzo xxxxxxxxxxxxxxx

    RecapitoTel.: +39 xxxxxxxxxxxxxxxFax.: +39 xxxxxxxxxxxxx

    P.IVA

    1.2.Prodotto

    Denominazione SMERIGLIATRICE XXX XXXXMarca xxxxxxxxxxModello xxxxxxxxxxxxxAnno di prima commercializzazione 2011

    1.3.Targa di identificazione

    La targa di identificazione della contiene:

    Denominazione e codice del tipo

    Marchio CE

    Caratteristiche di alimentazione

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    2.DESCRIZIONE GENERALE DELLAPPARECCHIO

    DESCRIZIONE: la Smerigliatrice 900W costituita da i seguenti elementi principali:

    LISTA COMPONENTI1. Impugnatura ausiliaria2. Protezione del disco per smerigliatura3. Pulsante di bloccaggio del mandrino4 Cavo di alimentazione5. Interruttore On/Off6. Flangia interna7. Flangia esterna8. Chiave inglese9. Disco

    10.Protezione del disco per operazioni di taglio

    2.1.Caratteristiche tecniche

    CaratteristicheUnit dimisura

    Valore

    Alimentazione elettrica V 230Frequenza Hz 50

    Potenza dingresso W 900Velocit nominale min 11000

    Peso Kg 2,0

    Dimensione del disco mm 125Dimensione del mandrino mm M14Dimensione interno del disco mm 22,2

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    Classe isolamento elettrico /II

    Campo di applicazione direttiva macchine:

    La presente direttiva si applica ai seguenti prodotti:a) macchine;

    b) attrezzature intercambiabili;c) componenti di sicurezza;d) accessori di sollevamento;e) catene, funi e cinghie;f) dispositivi amovibili di trasmissione meccanica;g) quasi-macchine.2. Sono esclusi dal campo di applicazione della presentedirettiva:a) i componenti di sicurezza, destinati ad essere utilizzati come pezzi di ricambio insostituzione di componenti identici eforniti dal fabbricante della macchina originaria;b) le attrezzature specifiche per parchi giochi e/o di divertimento;

    c) le macchine specificamente progettate o utilizzate per uso nucleare che, in caso diguasto, possono provocare unaemissione di radioattivit;d) le armi, incluse le armi da fuoco;e) i seguenti mezzi di trasporto: trattori agricoli e forestali per i rischi oggetto della direttiva 2003/37/CE, escluse lemacchine installate su tali veicoli, veicoli a motore e loro rimorchi oggetto della direttiva 70/156/CEE del Consiglio, del 6febbraio 1970, concernenteil ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative all'omologazione dei veicoli amotore e dei loro rimorchi (1), escluse le macchine installate su tali veicoli, veicoli oggetto della direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18

    marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore a due o tre ruote (2), escluse lemacchine installate su tali veicoli, veicoli a motore esclusivamente da competizione, e mezzi di trasporto per via aerea, per via navigabile o su rete ferroviaria, escluse lemacchine installate su tali veicoli;f) le navi marittime e le unit mobili off-shore, nonch le macchine installate a bordo di talinavi e/o unit;g) le macchine appositamente progettate e costruite a fini militario di mantenimento dell'ordine;h) le macchine appositamente progettate e costruite a fini di ricerca per esseretemporaneamente utilizzate nei laboratori;i) gli ascensori utilizzati nei pozzi delle miniere;

    j) le macchine adibite allo spostamento di artisti durante le rappresentazioni;k) i prodotti elettrici ed elettronici che rientrano nelle categorie seguenti, purch sianooggetto della direttiva 72/23/CEE del Consiglio, del 19 febbraio 1973, concernente il

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    ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinatoad essere adoperato entro taluni limiti di tensione (3): elettrodomestici destinati a uso domestico, apparecchiature audio e video, apparecchiature nel settore delle tecnologie dell'informazione, macchine ordinarie da ufficio, apparecchiature di collegamento e di controllo a bassa tensione, motori elettrici;l) le seguenti apparecchiature elettriche ad alta tensione: apparecchiature di collegamento e di comando, trasformatori.

    Campo di applicazione direttiva bassa tensione:

    Ai fini della presente direttiva per materiale elettrico, si intende ogni materiale elettricodestinato ad essere adoperato ad una tensione nominale compresa fra 50 e 1 000 V incorrente alternata e fra 75 e 1 500 V in corrente continua, fatta eccezione per i materiali eper i fenomeni di cui all'allegato II.Prima dell'immissione sul mercato, il materiale elettrico deve essere munito della marcaturaCE stabilita nell'articolo 10, che attesta la conformit del materiale alle disposizioni dellapresente direttiva, compresa la valutazione della conformit di cui all'allegato IV.

    Requisiti generali:a) Le caratteristiche essenziali del materiale elettrico, la cui conoscenza ed osservanza sonoindispensabili per unimpiego conforme alla destinazione ed esente da pericolo, sono indicate sul materialeelettrico stesso oppure,qualora ci non sia possibile, su una scheda che l'accompagna.b) Il marchio di fabbrica o il marchio commerciale sono apposti distintamente sul materialeelettrico oppure, se cinon possibile, sull'imballaggio.c) Il materiale elettrico e le sue parti costitutive sono costruiti in modo da poter esserecollegati in maniera sicuraed adeguata.d) Il materiale elettrico progettato e fabbricato in modo da assicurare la protezione daipericoli citati ai punti 2 e3 del presente allegato, semprech esso sia adoperato in conformit della sua destinazionee osservando lenorme di manutenzione.

    2. Protezione dai pericoli che possono derivare dal materiale elettricoIn conformit al punto 1 sono previste misure di carattere tecnico affinch:a) le persone e gli animali domestici siano adeguatamente protetti dal pericolo di ferite oaltri danni che possonoderivare da contatti diretti o indiretti;b) non possano prodursi sovratemperature, archi elettrici o radiazioni che possano causareun pericolo;c) le persone, gli animali domestici e gli oggetti siano adeguatamente protetti dai pericoli dinatura non elettricache, come insegna l'esperienza, possono derivare dal materiale elettrico;d) l'isolamento sia proporzionato alle sollecitazioni previste.3. Protezione dai pericoli dovuti all'influenza di fattori esterni sul materiale elettrico

    In conformit del punto 1, sono previste misure di ordine tecnico affinch il materialeelettrico:a) presenti le caratteristiche meccaniche richieste in modo da non causare pericolo allepersone, agli animali

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    domestici e agli oggetti;b) sia resistente a fenomeni di natura non meccanica nelle condizioni ambientali previste, inmodo da non causarepericolo alle persone, agli animali domestici e agli oggetti;c) nelle condizioni di sovraccarico previste, non causi pericolo alle persone, agli animalidomestici e agli oggetti.

    Campo di applicazione direttiva compatibilitelettromagnetica:

    La Direttiva si applica a tutti gli apparati elettrici o elettronici ad esclusione degli apparecchiper uso militare e degli apparecchi radio utilizzati dai radioamatori a meno che sianodisponibili in commercioLa Direttiva impone che tali apparecchi debbano essere costruiti in modo tale che:- i disturbi da essi generati siano limitati ad un livello che permetta agli apparecchi radioe di telecomunicazione e agli altri apparecchi di funzionare in modo conforme allaloro destinazione- essi abbiano un adeguato livello di immunit intrinseca contro i disturbielettromagnetici che permetta loro il funzionamento in modo conforme alla lorodestinazione.In particolare i principali criteri in materia di protezione impongono che il livello massimodelle perturbazioni elettromagnetiche generate dagli apparecchi debba essere tale da nondisturbare lutilizzazione in particolare degli apparecchi seguenti:a) ricevitori di radiodiffusione sonora e televisiva,b) apparecchiature industriali,c) apparecchiature radio mobili e radiotelefoniche commerciali,

    d) apparecchiature mediche e scientifiche,e) apparecchiature di tecnologia dellinformazione,f) elettrodomestici ed apparecchiature elettroniche per uso domestico,g) apparecchi radio per laeronautica e la marina,h) apparecchi didattici elettronici,i) reti ed apparecchiature di telecomunicazione,l) trasmettitori di radiodiffusione sonora e televisiva,m) illuminazione e lampade fluorescenti.Gli apparecchi citati devono essere costruiti in modo tale da disporre di un adeguato livellodi immunit elettromagnetica in un ambiente normale di compatibilit elettromagnetica,laddove tali apparecchi sono destinati ad operare, in modo tale da essere usati senzadifficolt.

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    La documentazione tecnica:La documentazione tecnica, preparata dal fabbricante, deve consentire di valutare laconformit del materiale elettrico ai requisiti della legge.Essa deve comprendere: il progetto, la fabbricazione ed il funzionamento del materialeelettrico e, a tal fine, deve contenere: - la descrizione generale del materiale elettrico; - idisegni di progettazione e fabbricazione nonch gli schemi di componenti, sottounit,circuiti; - le descrizioni e le spiegazioni necessarie per comprendere tali disegni e schemi eil funzionamento del materiale elettrico; - un elenco delle norme che sono state applicatecompletamente o in parte e la descrizione delle soluzioni adottate per soddisfare gli aspettidi sicurezza della legge qualora non siano state applicate le norme; - i risultati dei calcoli diprogetto e dei controlli svolti, ecc.; - il rapporto sulle prove effettuate.

    Disegni e schemi di progettazioneRif. Descrizione Data CreazioneAll. A Esploso

    I disegni e gli schemi di progettazione vanno allegati al fascicolo tecnico e citati in questasezione. Nel caso in cui il prodotto venga importato e cambiato il marchio con ilvostro, tali disegni vanno richiesti al produttore.

    Note di calcolo, risultati di prove, certificati

    Il rapporto di provaIl rapporto di prova deve essere emesso da un laboratorio, non necessariamente unorganismo notificato, eventualmente anche interno alla struttura produttiva, avente campodi attivit specifico per la tipologia di prodotti esaminati e sede nella Unione europea. Ilrapporto di prova deve riportare lelenco dei requisiti specifici, lesito di ciascuna verifica, ilnome e indirizzo del laboratorio e la firma del Responsabile del laboratorio. Il rapporto diprova emesso da un laboratorio avente sede in un Paese Terzo pu essere riconosciuto

    valido se il laboratorio sede secondaria di un laboratorio europeo e se il rapporto di provarilasciato dal laboratorio extra europeo sottoscritto dal Responsabile tecnico o Direttoretecnico del laboratorio avente sede nellUnione europea. Sia la dichiarazione di conformitche il rapporto di prova devono essere in originale o dichiarati conformi alloriginale dapubblici ufficiali e/o da ambasciate italiane, ai sensi del D.P.R. n 445/2000.

    Le note di calcolo, i risultati delle prove e tutti i relativi certificati vanno citati in questasezione e allegati al fascicolo tecnico. E meglio avere tutta la documentazione richiestadalle norme armonizzate specifiche del prodotto che qui sotto citiamo.

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    Allegati

    Rapporti di prova e relazioni tecniche

    Numero Descrizione Norma

    HZ08040025-001/A2EMC Test Report(Amendment3)

    CEI EN 550014-1CEI EN 550014-2CEI EN 61000-3-2CEI EN 61000-3-3

    HZ1010080-V1

    Test Verification of

    Conformity (EMC Intertek)

    EN 550014-1 :2006/A1 :2009EN 550014-2 :1997/A1 :2001/A2 :2008

    EN 61000-3-2 :2006/A1 :2009/A2 :2009EN 61000-3-3 :2008

    10HZ1421-02 Certificate GS intertekEN 60745-1 :2009

    EN 60745-2-3 :2007+A11 :09

    HZ10040474-001Test Report

    EN 60745-2-3EN 60745-1 :2009

    EN 60745-2-3 :2007+A11 :2009

    Norme e specifiche tecniche applicate

    Norma/Spec DescrizioneCEI EN 55014-1 Compatibilit elettromagnetica Prescrizioni per gli

    elettrodomestici, gli utensili elettrici e gli apparecchi similari Parte 1: Emissione

    CEI EN 55014-2 Compatibilit elettromagnetica Requisiti di immunit per glielettrodomestici, gli utensili elettrici e gli apparecchi similari Parte 1: Immunit Norma di famiglia di prodotti

    CEI EN 61000-3-2 Compatibilit elettromagnetica (EMC) Parte 3-2: Limiti Limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature concorrente di ingresso < = 16 A per fase)

    CEI EN 61000-3-3

    Compatibilit elettromagnetica (EMC) Parte 3: Limiti Sezione 3: Limitazione delle fluttuazioni di tensione e del flickerin sistemi di alimentazione in bassa tensione perapparecchiature con corrente nominale < = 16 A e non

    soggette ad allacciamento su condizione

    CEI EN 60745-1 Sicurezza degli utensili elettrici a motore portatili Parte 1:

    Prescrizioni generali

    CEI EN 60745-2-3Sicurezza degli utensili elettrici a motore Parte 2: Prescrizioni

    particolari per smerigliatrici, levigatrici e lucidatrici del tipo a

    disco

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    Manuale e dichiarazione di conformit

    Numero Descrizione Rev.1 Manuale duso e manutenzione 12 Dichiarazione CE di conformit 1

    Le norme armonizzate del prodotto hanno la

    struttura seguente:a. le norme ditipo A (norme di base) indicano concetti di base, principi diprogettazione e aspetti generali che possono essere applicati al macchinario;

    b. le norme di tipi B (norme di sicurezza generiche) trattano uno o pi aspettidi sicurezza o uno o pi tipi di mezzi di protezione che possono essere utilizzati perunampia gamma di macchine:- norme di tipo B1 su particolari aspetti della sicurezza (per esempio distanze disicurezza, temperatura superficiale, rumore),- norme di tipo B2 sui mezzi di protezione (per esempio comandi a due mani,dispositivi di interblocco, dispositivi sensibili alla pressione, ripari);

    c. le norme di tipo C (norme di sicurezza per categorie di macchine) trattano

    requisiti di sicurezza dettagliati per una particolare macchina o gruppo dimacchine.

    Quando le disposizioni di una norma di tipo C differiscono da quelle indicate in norme di tipoA o B, le disposizioni della norma di tipo C hanno la precedenza sulle disposizioni delle altrenorme, per prodotti progettati e costruiti secondo le disposizioni della norma di tipo C.Come parte della strategia di riduzione del rischio globale per il prodotto, i progettistispesso scelgono di conseguire una data misura di riduzione del rischio attraversolapplicazione di mezzi di protezione che utilizzano una o pi funzioni di sicurezza.

    VALUTAZIONE DELLA CONFORMITAIn fase di progettazione e/o fabbricazione dei prodotti elettrici, il fabbricante tenuto adeffettuare la valutazione della conformit degli stessi al fine di garantirne la rispondenza aiprincipi generali di sicurezza fissati dalla legge 18 ottobre 1977, n. 791. La valutazione dellaconformit, da parte del fabbricante, effettuata secondo il Modulo A Controllo difabbricazione interno. Il fabbricante, prima di immettere sul mercato un prodotto elettrico,prepara la documentazione tecnica riguardante la progettazione, la fabbricazione ed ilfunzionamento del prodotto, che consente di valutare se lo stesso conforme ai principigenerali di sicurezza fissati dalla legge 18 ottobre 1977, n. 791. Inoltre, prende tutte lemisure necessarie affinch il processo di fabbricazione interno garantisca la conformit deiprodotti alla documentazione tecnica ed ai principi generali di sicurezza fissati dalla legge18 ottobre 1977, n. 791. Si presumono conformi ai principi generali di sicurezza i prodotti

    elettrici che soddisfano alle norme armonizzate rilevanti ai fini della sicurezza. Laconformit alle norme armonizzate attestata da una dichiarazione di conformit emessa

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    dal fabbricante, importatore o responsabile dellimmissione sul mercato, e dalladocumentazione tecnica.

    Criteri valutazione dei rischi

    Riferimenti normativi

    UNI EN ISO 12100:2010 Sicurezza del macchinario Principi generali di progettazione Valutazione del rischio e riduzione del rischio

    Scopo

    Scopo del presente documento la classificazione e la valutazione dei rischi nellambitodella procedura globale destinata a garantire che la macchina sia conforme ai requisitiessenziali relativi alla salute e sicurezza previsti dalla o dalle Direttive CE applicabili.L accertamenti dei rischi una serie di misure logiche che permettono, attraverso unesame sistematico, di analizzare e valutare i rischi associati alla macchina, per taleprocesso si fatto riferimento alla normativa UNI corrente.

    Il processo iterativo di riduzione del rischio strutturato in diversi stadi:

    Determinazione dei limiti della macchina (ISO 12100, 5.3):

    Identificazione del pericolo (ISO 12100, 5.4)

    Calcolo dei rischi (ISO 12100, 5.5)

    Valutazione dei rischi (ISO 14121, 5.6) con esame delle misure di sicurezza

    esistenti allo scopo di determinarne ladeguatezza o la necessit di misure

    supplementari.

    Riduzione dei rischi (ISO 12100, 6)

    Questo processo seguito se necessario dalle misure per ridurre il rischio. Le misuresupplementari di sicurezza, derivate dallaccertamento dei rischi, possono essere introdottee rivalutate finch non siano considerate soddisfacenti. importante documentaresistematicamente ogni stadio.

    Tale processo evidenziati nella figura seguente:

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    Per ridurre o eliminare i pericoli o gli eventi pericolosi bisogna raccogliere i dati pertinentialla natura, la durata ed i limiti della macchina, oltre a tutti i dati relativi ad eventualiincidenti, se possibile. Lassenza di incidenti precedenti, la presenza di un numero limitatodi incidenti o la minima gravit degli incidenti non devono far presupporre automaticamenteche il rischio relativo sia basso.

    Metodologia (Procedura eseguita)

    Definizione dei LimitiIn una prima fase, sono descritti i limiti di utilizzo, di spazio e di tempo della macchinaconsiderando i seguenti fattori:

    Limiti di utilizzo

    Limiti nell'uso previsto o nell'uso improprio prevedibile,

    diversi modi operativi di funzionamento incluso interventi per malfunzionamento

    identificazione delle caratteristiche del personale che user la macchina (fisiche,

    competenza)

    livello di addestramento richiesto per gli utilizzatori

    esposizione di altre persone al pericoli presentati dalla macchina

    o operatori nelle vicinanze della macchina

    o personale non addetto

    o personale estraneo

    Si intende per:Uso previsto della macchina: Uso al quale la macchina destinata in conformit con le indicazioni fornite dalfabbricante

    Uso improprio ragionevolmente prevedibile:

    Trascuratezza involontaria

    Reazione istintiva durante luso, in caso di disfunzioni , incidenti, guasti, etc

    Comportamento dovuto ad un calo di attenzione durante lo svolgimento di un compito

    Comportamento prevedibile di alcune persone, quali i bambini o i disabili, per macchine specialmentedi tipo non professionale

    Modi duso e tecniche di intervento pericolosi a causa di difficolt di svolgimento del lavoro dovuti allamacchina

    Limiti di spazio

    spazio occupato dai movimenti

    spazio richiesto da una persona che interagisce con la macchina per manutenzioni

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    spazio richiesta da una persona che interagisce con la macchina per il

    funzionamento

    interfaccia tra la macchina e le fonti di energia

    Limiti di tempo

    durata della macchina

    intervalli di tempo raccomandati per la manutenzione

    Altri limiti

    ambientali (temperatura, umidit)

    livello di pulizia

    propriet dei materiali utilizzabili

    Identificazione dei pericoliSuccessivamente vengono identificati i pericoli prevedibili,durante tutte le fasi di vitadella macchina, utilizzando come riferimento l'elenco di pericoli.Per ogni pericolo individuato si indicano le zone pericolose, cio il numero di punti in cui

    questo pericolo presente nella macchina, le persona esposte/gli operatori e le fasi divita della macchina durante le quali ci pu essere interazione uomo-macchina e quindipericolo e quindi la situazione pericolosa che si pu creare.Si intende per:le zone pericolose : gli spazi, allinterno e/o attorno al macchinario in cui una persona pu essere esposta a

    pericolo. (UNI EN ISO 12100:2010 3.11)situazioni pericolose: circostanze in cui una persona si trova esposta ad almeno una fonte di pericolo. (UNI ENISO 12100:2010 3.10)Persona esposta: qualsiasi persona che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosaOperatore: la o le persone incaricate di installare, di far funzionare, di regolare, di eseguire la manutenzione, di

    pulire, di riparare e di trasportare una macchina

    Stima del rischio

    Si passa quindi alla stima del rischio, per quanto possibile in base a fattori quantificabili einfine si decide se necessario ridurre il rischio in conseguenza della ponderazione delrischio.Per la determinazione del rischio vengono presi in considerazione i seguenti fattori

    Gravit del danno

    Probabilit che di verifichi il danno come funzione di

    esposizione delle persone al pericolo

    frequenza dellevento pericoloso

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    possibilit di impedire o limitare il danno

    GRAVITA

    Dei possibilidanni causati dalpericoloconsiderato

    X PROBABILITA che si verifichi il danno- esposizione delle persone

    - probabilit di verificarsi

    - possibilit di impedire o limitare il danno

    = RISCHIOCorrelato alpericoloconsiderato

    La valutazione dei rischi condotta utilizzando il cos detto metodo del punteggio, cioad ogni fattore influente viene dato un peso (es. il pericolo di morte pesa di pi del pericolodi lesioni lievi ecc. ecc.).Sono state prese in considerazione le quattro voci sopra definite con le relative sceltepossibili ed il peso ad esse associato. I pesi assegnati ad ogni fattore sono stati assegnatitenendo in considerazione vari elementi.(ISO 12100 6).

    Per la gravit del danno si considerata lentit (lesioni lievi , severe o pericolo di morte)e se interessa una o pi persone.

    Per valutare la frequenza di esposizione delle persone sono presi in esame i seguentielementi:

    necessit di accedere a certe zone pericolose

    natura dell'accesso

    tempo speso nella zona

    numero di persone che accedono

    frequenza di accesso

    Per valutare la probabilit del verificarsi dell'evento pericoloso si considerato:

    Analisi e affidabilit dei dati storici

    dati comparativi di macchine simili

    Per valutare la possibilit di evitare o limitare il danno, i fattori considerati sono:

    personale esperto o inesperto

    rapidit con cui una situazione pericolosa produce danno

    evidenza del rischio, diretta, mediante informazioni o segnalazioni

    abilit umana di sfuggire al pericolo

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    conoscenza o no di macchine simili da parte del personale

    Gli aspetti da considerare nella stima del rischio sono inoltre:

    tipologie di persone esposte

    tipo, frequenza e durata di esposizione

    rischio cumulato

    compiti per i quali occorre sospendere le misure di Protezione

    rapporto tra esposizione ed effetti

    fattori umani

    interazione persone-macchina

    interazione tra persone

    aspetti relativi allo stress

    aspetti ergonomici

    consapevolezza del pericolo da parte delle persone

    aspetti relativi alla fatica

    Riassumendo:DIMENSIONE LIVELLO IG

    G Gravit del dannoLieve (danni lievi a salute o sistema) 1Grave (danni seri a salute o sistema) 2Catastrofe (morte o perdita sistema) 4

    Probabilit

    F Frequenza di esposizioneRara e infrequente 1Frequente o continua 2

    P Probabilit di verifica dellevento

    Bassa (pu accadere talvolta) 1

    Media (pu accadere diverse volte) 2Alta (accade di frequente) 4

    E Evitabilit del pericolo Possibile 1

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    Difficilmente evitabile 2

    Viene dunque stimato il livello di ogni fattore di rischio, in relazione al pericolo preso in

    esame, dal prodotto dei pesi attribuito a ciascun fattore.Si giunge infine alla criticit del rischio in funzione delle situazioni analizzate: incorrispondenza dei valori attribuiti ai vari fattori relativi alla determinazione della probabilite alla stima della gravit, viene indicato un indice di rischio globale secondo la seguentematrice:

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    PProbabilit F

    EsposizioneGGravit 1 2 4

    11 2 2 4 4 8 12 4 4 8 8 16 2

    22 4 4 8 8 16 14 8 8 16 16 32 2

    44 8 8 16 16 33 18 16 16 32 32 64 2

    EEvitabilit

    1 2 1 2 1 2

    Si definisce un livello di rischio:

    RISCHIO ACCETTABILE RISCHIO CONTROLLABILE RISCHIO NONCONTROLLABILE1 2 4 8 16 32 64

    In base alindice di criticit cosi individuato possibile definire a quale dei livelli di rischiopredeterminato appartiene il punto pericoloso preso in esame.L'osservazione di tale indice pu dare delle utili indicazioni su dove concentrare l'attenzioneper definire gli obbiettivi di sicurezza che vengono esposti.

    Scelta delle misure di protezioneViene dunque descritta la Soluzione adottata (misure di protezione attuate) per eliminare ilpericolo o ridurre il rischio associato, indicando se ci si conformati a delle norme; se lasoluzione consiste in una modifica progettuale della macchina, nella sostituzione di materialie/o sostanze impiegate o nell'adozione di una protezione.Se la soluzione non comporta l'eliminazione del pericolo ma solamente una riduzione delrischio associato si rende necessario effettuare nuovamente la valutazione del rischio delpunto di pericolo per verificare l'effettiva riduzione del rischio ottenuta.Infine nel caso dell'introduzione di nuovi pericoli, questi andranno analizzati, valutati etrattati con una nuova procedura.

    Riduzione del rischioDopo la stima del rischio si effettua una valutazione per giudicare se i requisiti essenziali disicurezza sono ottenuti oppure se occorre iterare il processo con i tre passi previsti dall' UNI

    EN ISO 12100.Una adeguata riduzione del rischio raggiunta quando

    tutte le condizioni operative della macchina sono state considerate

    i pericoli sono stati eliminati o ridotti al livello minimo

    i pericoli introdotti dalle misure protettive sono stati considerati

    gli utilizzatori sono adeguatamente informati dei rischi residui

    le misure di protezioni sono reciprocamente compatibili

    considerato l'uso da parte di personale non professionale

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    le misure di protezione non disturbano gli operatori

    Uso delle norme armonizzatePer lindividuazione dei rischi specifici e dei relativi requisiti e misure di sicurezza pereliminarli, ridurli al minimo e gestire il rischio residuo si fatto riferimento alle normearmonizzate di carattere generale di tipo A e a quelle di tipo B relative alla sicurezza.

    Risultato della valutazione dei rischi

    Limiti nell'uso previsto o nell'uso improprio prevedibileLutensile non deve essere utilizzato da persone di et inferiore a 18 anni.Afferrate saldamente limpugnatura di supporto e posizionatevi in modo tale da poter farfronte alla spinta del rinculo. Usate sempre limpugnatura ausiliaria, se presente, per

    controllare lurto di ritorno e reagire alla reazione di torsione durante la fase di start-up.Tutte le informazioni necessarie alluso e manutenzione sono illustrate nel manuale duso emanutenzione.

    Limiti di spazioLutensile in se stesso non ha bisogno di un ingombro ulteriore a quello fisicamenteoccupato per lavorare. Loperatore deve poter lavorare in buon appoggio su una basestabile in modo che possa mantenere la presa per il tempo necessario per lapplicazionerichiesta e non creare alcun rischio per s e per ogni persona eventualmente esposta.Questo prodotto non va usato in zone classificate ATEX.

    Limiti di tempoLa durata non pu essere quantificata in teoria. Verificarne periodicamente lusura inrelazione alle frequenze di utilizzo della macchina.

    - durata della macchina: Garanzia 2 anni

    Altri limitiMai abbandonare lutensile prima del completo arresto degli accessori. Le lame potrebberoincastrarsi su di una superficie, tirando la smerigliatrice e facendovi perdere il controllodellattrezzo. (Vedi libretto distruzioni)

    Schede dei rischi [cfr. pagine seguenti]

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    TIPOLOGIA RISCHIO RESS ALL. I DIR. 2006/42/CE

    Schiacciamento, cesoiamento, taglio, perforazione o

    puntura, attrito o abrasioneELENCO RESS

    Pericolo presente nelle seguentifasi della vita

    Zone interessata dal pericolo Persone esposte alla situazionepericolosa

    Uso ordinario Utensile dellapparecchio Utilizzatore, eventuale persona esposta in

    posizione troppo ravvicinato

    DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA

    STIMA DEL RISCHIO:

    G F P E

    In caso lutilizzatore non sia ben in equilibrio e in appoggio sicuro con

    i piedi, lapparecchio pu perdere la posizione di lavoro e causare

    attraverso l utensile schiacciamento, cesoiamento o taglio

    allutilizzatore o ad eventuali persone esposte in posizione troppo

    ravvicinato.

    4 1 1 2 8

    PROVVEDIMENTI ADOTTATISTIMA DEL RISCHIO

    G F P E

    Il comando di azione a pressione mantenuta, una volta rilasciato

    lutensile smette di ruotare. Utilizzare calzature antinfortunistiche e

    guanti da lavoro.4 1 1 1 4

    INDICAZIONI SUL

    MANUALE

    Viene indicato nelle precauzioni duso di non sporgersi e utilizzare lo strumento solo

    se ben in equilibrio e di non utilizzarlo se ci sono persone alla distanza inferiore di un

    metro dallutilizzatore.

    SEGNALETICA

    ADOTTATA

    TIPOLOGIA RISCHIO RESS ALL. I DIR. 2006/42/CE

    Impigliamento ELENCO RESS

    Pericolo presente nelle seguenti

    fasi della vita

    Zone interessata dal pericolo Persone esposte alla situazione

    pericolosa

    Uso ordinario Scatola degli ingranaggi, utensile Utilizzatore, eventuale persona esposta in

    posizione troppo ravvicinata

    DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA

    STIMA DEL RISCHIO:

    G F P E

    Un utilizzo poco attento da parte dellutilizzatore pu causare

    impigliamento dei propri indumenti, degli indumenti di persone

    esposte in posizione troppo ravvicinata o di altro materiale.4 2 2 1 16

    PROVVEDIMENTI ADOTTATI

    STIMA DEL RISCHIO

    G F P E

    Pulsante di accensione a pressione mantenuta: rilasciando il pulsante,

    la rotazione degli ingranaggi si ferma4 1 1 1 4

    Allontanamento delle persone esposte ad una distanza superiore a 1

    mt.4 1 1 1 4

    INDICAZIONI SUL

    MANUALE

    Indicare nel manuale che le persone non addette devono rimanere ad una distanza

    minima di 1 metro e di prestare la massima concentrazione durante luso.

    SEGNALETICAADOTTATA

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    TIPOLOGIA RISCHIO RESS ALL. I DIR. 2006/42/CE

    Rischio ustione ELENCO RESS

    Pericolo presente nelle seguenti

    fasi della vita

    Zone interessata dal pericolo Persone esposte alla situazione

    pericolosa

    Uso ordinario come smerigliatrice Scatola degli ingranaggi, utensile Utilizzatore

    DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA

    STIMA DEL RISCHIO:

    G F P E

    Durante lutilizzo lattrito fa scaldare lutensili, a contatto con la

    superficie da forare4 2 2 1 16

    PROVVEDIMENTI ADOTTATI

    STIMA DEL RISCHIO

    G F P E

    Utilizzare guanti da lavoro, non toccare lutensile appena finito di

    lavorare4 1 2 1 8

    INDICAZIONI SUL

    MANUALE

    Prescrivere nel manuale lutilizzo che La protezione del disco deve essere posizionata e

    collegata allutensile per garantire la massima sicurezza, affinch loperatore non sia

    esposto al pericolo di contatto coi dischi.

    SEGNALETICA

    ADOTTATA

    TIPOLOGIA RISCHIO RESS ALL. I DIR. 2006/42/CE

    Rischio elettrico ELENCO RESS

    Pericolo presente nelle seguenti

    fasi della vita

    Zone interessata dal pericolo Persone esposte alla situazione

    pericolosa

    Uso ordinario Evitare assolutamente di apportare

    modifiche alla spina. Non impiegare

    spine adattatrici assieme ad

    elettroutensili dotati di collegamento

    a terra

    Utilizzatore

    DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA

    STIMA DEL RISCHIO:

    G F P E

    Prestare molta attenzione alle operazioni di collegamento e

    scollegamento dalla rete elettrica4 1 1 1 4

    PROVVEDIMENTI ADOTTATI

    STIMA DEL RISCHIO

    G F P E

    Applicazione della EN 60745

    INDICAZIONI SUL

    MANUALE

    Indicare nel manuale come utilizzare il caricabatterie

    SEGNALETICA

    ADOTTATA

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    TIPOLOGIA RISCHIO RESS ALL. I DIR. 2006/42/CE

    Pericoli generati dal rumore ELENCO RESS

    Pericolo presente nelle seguenti

    fasi della vita

    Zone interessata dal pericolo Persone esposte alla situazione

    pericolosa

    Uso ordinario Tutto lapparecchio Utilizzatore, persona esposta nelle

    vicinanze

    DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA

    STIMA DEL RISCHIO:

    G F P E

    Il report di analisi del rischio vibrazioni (All. Test Report EN 60745-

    23 n hz10040474-001) riporta un valore di pressione sonora di 90 dB

    e potenza acustica 101 dB

    4 2 1 2 16

    PROVVEDIMENTI ADOTTATI

    STIMA DEL RISCHIO

    G F P E

    Fornitura alloperatore di opportuni DPI 4 1 1 1 4INDICAZIONI SUL

    MANUALE

    Indicare nel manuale di utilizzare protezioni auricolari e il valore in decibel di pressione

    sonora e potenza acustica.

    Durante le operazioni di smerigliatura con presenza di polveri potenzialmente dannose

    (es. sverniciatura metalli).

    SEGNALETICA

    ADOTTATA

    TIPOLOGIA RISCHIO RESS ALL. I DIR. 2006/42/CE

    Pericolo generato da vibrazione mano-braccia ELENCO RESS

    Pericolo presente nelle seguenti

    fasi della vita

    Zone interessata dal pericolo Persone esposte alla situazione

    pericolosa

    Uso ordinario Impugnatura Utilizzatore

    DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA

    STIMA DEL RISCHIO:

    G F P E

    Il report di analisi del rischio vibrazioni (All. Test Report EN 60745-

    23 n hz10040474-001) riporta un valore di:ah,AG=4.98 m/s

    2

    K=1,5 m/s2

    4 2 1 2 16

    PROVVEDIMENTI ADOTTATI

    STIMA DEL RISCHIO

    G F P E

    Fornitura alloperatore di opportuni DPI 4 1 1 1 4INDICAZIONI SUL

    MANUALE

    Indicare nel manuale il valore delle vibrazioni sullasse mano-braccio. Indicare altres

    la necessaria utilizzazione di guanti antivibranti nel caso di utilizzo prolungato

    (superiore ad 1.5h al giorno)

    SEGNALETICA

    ADOTTATA

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    MARCATURA:

    La dichiarazione di conformit deve riportare almeno le seguenti informazioni:Nome e indirizzo del fabbricante o dellimportatore o del responsabile dellimmissione sulmercato;Descrizione del materiale elettrico;Riferimento alla norme armonizzate;Eventuale riferimento alle specifiche per le quali dichiarata la conformitIdentificazione del firmatario che ha il potere di impegnare il fabbricante o limportatore o ilresponsabile dellimmissione sul mercato;

    eccola qui sotto riportata:

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    LOGOSMERIGLIATRICE 900WN:11000min-1 125mm M14230-240V ~50HZ

    xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

    xxxxxxxxx

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    25/33

    Dichiarazione di conformit

    Il fabbricante xxxxxxxxxxxxx

    S.C.A.R.LCostruttore di utensili

    portatili

    con sede in xxxxxxxxxxxxxxxxxx

    dichiara che il prodotto:

    cos designato

    Marca Modello MatricolaSMERIGLIATRICE 900W xxxxxxxxxx xxxxxxxx

    conforme alle seguenti disposizioni legislative vigenti:

    Direttiva Europea 2006/42/CE relativa alle macchine e che modifica la direttiva

    95/16/CE (rifusione) Direttiva Europea 2004/108/CE concernente il ravvicinamento delle legislazioni

    degli Stati membri relative alla compatibilit elettromagnetica Direttiva Europea 2006/95/CE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze

    pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche

    Riferimento norme armonizzate:EN 60745-1, EN 60745-2-3, CEI EN 55014-1, CEI EN 55014-2, CEI EN 61000-3-2,CEI EN 61000-3-3

    e autorizzaRagione Sociale DEDO srl

    P.IVA IT11847260152Indirizzo Via P. Colletta 37, 20135

    Milano (Mi)

    a costituire il fascicolo tecnico per suo conto

    Luogo e dataBassano Del Grappa

    20/02/2012 Nome:Cognome:

    Firmatario

    (Legale Rappresentante)

    BiagioDelle Cave

    (Firma)

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    Obblighi dellimportatore

    Estratto Guida Blu CE

    Le direttive "Nuovo approccio" stabiliscono che l'importatore (persona responsabile

    dell'immissione nel mercato) deve poter fornire all'autorit di controllo una copia della

    dichiarazione CE di conformit e rendere disponibile la documentazione tecnica.

    L'importatore (persona responsabile dell'immissione nel mercato) si assume tale

    responsabilit solo se il fabbricante non stabilito nella Comunit e non ha un

    rappresentante autorizzato sul territorio comunitario; egli deve pertanto ricevere dalfabbricante la garanzia scritta che i documenti saranno messi a disposizione su richiesta

    dell'autorit di controllo.

    Secondo le direttive nuovo approccio il fabbricante la persona responsabile della

    progettazione e della fabbricazione del prodotto al fine di immetterlo sul mercato

    comunitario per proprio conto.

    Le stesse responsabilit del fabbricante si applicano anche a qualsiasi persona fisica o

    giuridica che assembla, imballa, lavora o etichetta prodotti gi pronti al fine di immetterli

    sul mercato comunitario con il proprio nome.Il fabbricante il solo e unico responsabile della conformit del proprio prodotto alle

    direttive applicabili, sia che abbia progettato e fabbricato il prodotto personalmente sia che

    l'abbia immesso nel mercato a suo nome.

    In base alla direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti, per "produttore" s'intende: il

    fabbricante del prodotto stabilito nella Comunit e qualsiasi altra persona che si presenti

    come fabbricante apponendo sul prodotto il proprio nome, il proprio marchio o un altro

    segno distintivo, o colui che rimette a nuovo il prodotto; il rappresentante del fabbricante

    se quest'ultimo non stabilito nella Comunit o, qualora non vi sia un rappresentantestabilito nella Comunit, l'importatore del prodotto;

    La responsabilit civile per prodotti difettosi, cio il rimborso dei danni, spetta al

    produttore, termine che, ai sensi della suddetta direttiva, designa il fabbricante di un

    prodotto finito o di un componente del prodotto finito, il produttore di una materia prima o

    qualsiasi persona che, ad esempio apponendo un marchio registrato, si presenta come

    produttore dello stesso. Gli importatori da paesi terzi che immettono il prodotto sul mercato

    comunitario sono considerati come produttori ai sensi della direttiva sulla responsabilit per

    danni da prodotti.

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    Il distributore che vende una macchina con il proprio marchio il fabbricante apparente

    del materiale: questa apparenza sufficiente a produrre effetti giuridici nei confronti di

    terzi ed in particolare dei consumatori privati.

    GLOSSARIO

    CONFORMITAPrima di immettere un prodotto sul mercato comunitario il fabbricante deve sottoporlo aduna procedura di valutazione della conformit prevista dalla direttiva applicabile al

    prodotto.

    VALUTAZIONE DELLA CONFORMITAOgni attivit relativa alla determinazione, diretta o indiretta, che i requisiti applicabili ad unprodotto siano pienamente soddisfatti. La valutazione della conformit dipendedallintervento della parte interessata (fabbricante) o di un terzo (organismo notificato) eriguarda la fase di progettazione, di fabbricazione del prodotto o entrambe.

    DOCUMENTAZIONE TECNICALa documentazione tecnica deve permettere di valutare la conformit del prodotto allenorme pertinenti e comprende unanalisi e una valutazione adeguate dei rischi. Ladocumentazione tecnica deve specificare le prescrizioni applicabili ed illustrare, nella misura

    necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento del prodotto.La documentazione tecnica deve essere disponibile dal momento della immissione delprodotto sul mercato e deve essere conservata dal fabbricante o suo rappresentanteautorizzato o persona responsabile dell'immissione del prodotto nel mercato comunitarionon meno di 10 anni dallultima data di fabbricazione del prodotto e, qualora richiesta, deveessere esibita alle Autorit di vigilanza.

    DICHIARAZIONE DI CONFORMITA (CERTIFICATO DI CONFORMITA)Dichiarazione di conformit ovvero Certificato di conformit a seconda della direttiva diriferimento. La dichiarazione di conformit latto con cui il fabbricante dichiara, sotto lapropria personale responsabilit, che il prodotto conforme ai requisiti essenziali disicurezza previsti dalla/e direttiva/e europea/e ad esso applicabile/i. Essa deve contenere

    le informazioni necessarie ad identificare le direttive in base alle quali viene rilasciata, ilnome del fabbricante o del suo mandatario stabilito nella Comunit o dellimportatore opersona responsabile della immissione del prodotto sul mercato, l'organismo notificato (oveprevisto), la denominazione del prodotto ed il riferimento alle norme armonizzate o ad altridocumenti normativi. La dichiarazione di conformit deve essere tenuta a disposizione delleAutorit di vigilanza da parte del fabbricante o del suo mandatario stabilito nella Comunito dellimportatore o persona responsabile della immissione del prodotto sul mercato. Lamancata presentazione della dichiarazione, su richiesta dell'Autorit di vigilanza, pucostituire motivo sufficiente per mettere in dubbio la presunzione di conformit di unprodotto ai requisiti essenziali della direttiva/e europea/e ad esso applicabile/i.

    ESAME CE DI TIPOE la procedura in base alla quale un Organismo notificato accerta e dichiara che unesemplare rappresentativo della produzione soddisfa i requisiti essenziali di sicurezzadefiniti nelle direttive ad esso applicabili.

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    RAPPORTO DI PROVA

    Il rapporto di prova il risultato delle prove di laboratorio effettuate su prodotti oggetto diindagine, secondo quanto stabilito dalle relative norme ad essi applicabili. Il rapporto diprova contiene le seguenti informazioni: il numero del rapporto, la descrizione dettagliatadel campione, la data di inizio e termine delle prove, i nomi delle prove e le metodiche diriferimento, i valori con le relative unit di misura, i limiti di legge o di specifica seesistenti ed applicabili - e relative fonti, eventuali annotazioni. Il rapporto di prova deveessere convalidato dalle firme del responsabile delle prove e del responsabile dellaboratorio.

    MARCATURA CE

    La marcatura CE, istituita con la direttiva 93/68/CEE del 22 luglio 1993, un contrassegnoche deve essere apposto su determinati prodotti per i quali ne prevista lapposizione dallaspecifica normativa comunitaria di armonizzazione. Delle 29 direttive ad oggi adottatesecondo i principi del nuovo approccio, 21 richiedono la marcatura CE.Lelenco delle direttive che richiedono lapposizione della marcatura CE disponibile sul

    sito: http://ec.europa.eu/enterprise/newapproach/standardization/harmstds/reflist.htmlLa marcatura CE apposta dal fabbricante o dal suo rappresentante autorizzato stabilito

    all'interno della Comunit o dallimportatore o dal responsabile dell'immissione del prodottosul mercato comunitario. La marcatura CE sui prodotti una dichiarazione resa da uno deisoggetti sopra menzionati con la quale si attesta che il prodotto:1. conforme a tutte le disposizioni comunitarie applicabili;2. stato sottoposto alle procedure di valutazione della conformit del caso.La marcatura CE obbligatoria e deve essere apposta prima che i prodotti ad essa soggettisiano commercializzati e messi in servizio, salvo il caso in cui direttive specifichedispongano altrimenti. Se i prodotti sono disciplinati da diverse direttive che prevedono lamarcatura CE, essa indica che si presume che i prodotti siano conformi alle disposizioni ditutte le direttive in questione. La marcatura CE deve pertanto essere apposta su:

    3.tutti i prodotti nuovi, siano essi fabbricati negli Stati membri che in paesi terzi;4.i prodotti usati e di seconda mano importati dai paesi terzi;5.i prodotti che hanno subito modifiche rilevanti e che sono disciplinati dalle direttive comeprodotti nuovi.La marcatura CE deve avere la forma indicata di seguito. Se la marcatura CE vienerimpicciolita o ingrandita comunque necessario rispettare le proporzioni. La marcatura CEnon pu essere inferiore ai 5 mm. La marcatura CE deve essere apposta in maniera visibile,leggibile e indelebile sul prodotto o sulla relativa targhetta. Se ci non fosse possibile ogiustificato per la natura del prodotto, deve essere apposta sull'eventuale imballaggio esulla documentazione di accompagnamento, qualora la direttiva applicabile ne prevedal'esistenza.

    DISTRIBUTORE

    Qualsiasi operatore professionale della catena di commercializzazione la cui attivit non

    incide sulle caratteristiche di sicurezza dei prodotti.

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    RAPPRESENTATE AUTORIZZATO - FABBRICANTE

    Un fabbricante stabilito in un paese terzo ha la responsabilit, nella stessa misura di unfabbricante stabilito in uno Stato membro, di garantire che un prodotto venga progettato efabbricato conformemente a tutte le direttive ad esso applicabili e di svolgere le proceduredi valutazione della conformit richieste, qualora il prodotto sia destinato ad esserecommercializzato o messo in servizio nel mercato comunitario. II fabbricante pu nominareun rappresentante autorizzato stabilito nella Comunit che operi per suo conto. Se ilfabbricante non stabilito nella Comunit e non ha un rappresentante autorizzato nellastessa, l'importatore o il responsabile dell'immissione nel mercato del prodotto nellaComunit, assume gli obblighi posti in capo al fabbricante.

    RAPPRESENTANTE AUTORIZZATOPersona fisica o giuridica stabilita nella Comunit che ha ricevuto dal fabbricante unmandato scritto che la autorizza ad agire per suo conto in relazione a determinati compiti.

    IMMISSIONE SUL MERCATO

    La prima messa a disposizione di un prodotto sul mercato comunitario, dove con messa adisposizione sul mercato si intende la fornitura di un prodotto per la distribuzione, ilconsumo o luso dello stesso nel mercato comunitario, a titolo oneroso o gratuito.

    IMPORTATOREPersona fisica o giuridica stabilita nella Comunit europea che immette sul mercatocomunitario un prodotto originario di un paese terzo.

    MERCATO UNICOIl mercato unico una delle principali realizzazioni dell'Unione europea. Le restrizioni agliscambi e alla libera concorrenza sono state gradualmente eliminate fra gli Stati membri, ilche ha contribuito all'innalzamento del tenore di vita. Il mercato unico non ancora

    diventato uno spazio economico unico: alcuni settori dell'economia, come i servizi pubblici,restano soggetti alle legislazioni nazionali. I singoli Stati membri dell'UE mantengonoun'ampia sovranit in materia fiscale e di protezione sociale. Al mercato unico contribuisceuna serie di politiche correlate che l'Unione ha attuato nel corso degli anni allo scopo digarantire che il maggior numero possibile di consumatori e imprese potesse godere deivantaggi offerti dalla liberalizzazione dei mercati.

    NORMA ARMONIZZATAE una norma adottata da uno degli organismi di normazione europeo (CEN, CENELEC,ETSI), sulla base di un mandato della Commissione UE, pubblicata, per essere pienamenteefficace, sulla Gazzetta Ufficiale della Comunit Europea, che prevede una procedura diinformazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche.

    NUOVO APPROCCIOIl Nuovo Approccio una tecnica legislativa che definisce i requisiti essenziali obbligatori diun prodotto al fine di garantire elevati livelli di sicurezza delle persone, degli animalidomestici e dei beni, lasciando la scelta delle soluzioni tecniche alle parti interessate(utenti, produttori etc.). Per lasua flessibilit, il Nuovo Approccio una tecnica molto efficace per promuovere lacompetitivit industriale, linnovazione dei prodotti e la libera circolazione delle merci nellaUnione Europea.

    ORGANISMO NOTIFICATOOrganismo di certificazione o Ente di certificazione o Laboratorio di Prova, autorizzato

    dallAutorit Governativa Nazionale e notificato alla Commissione Europea, per attuare icompiti legati alla applicazione delle procedure europee di conformit di prodotti e/o servizi.L'organismo notificato, pur essendo stabilito sul territorio dello Stato membro che lo hanotificato, pu svolgere attivit o disporre di personale all'esterno dello Stato membro o

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    anche al di fuori della Comunit. I certificati rilasciati da sedi secondarie extra CEE devonoessere sottoscritti dal responsabile tecnico o direttore tecnico del laboratorio dellOrganismoeuropeo notificato.Lelenco degli Organismi notificati viene pubblicato dalla Commissione Europea nellaGazzetta Ufficiale delle Comunit Europee e pu essere consultato nel sitohttp://ec.europa.eu/enterprise/newapproach/nando/

    PAESE TERZOCon questo termine si indica uno Stato che non n uno Stato membro dellUnioneEuropea n uno Stato ad essa associato, aderente cio ad un accordo internazionaleconcluso con lUnione europea.

    PRESUNZIONE DI CONFORMITALapplicazione e la conformit ad una norma armonizzata, di cui sono stati pubblicati iriferimenti, conferiscono presunzione di conformit ai requisiti essenziali delle direttive dinuovo approccio applicabili, disciplinati da tale norma. L'applicazione delle norme

    armonizzate rimane volontaria nell'ambito delle direttive di nuovo approccio.

    PRODOTTOQualsiasi prodotto destinato al consumatore, anche nel quadro di una prestazione di

    servizi, o suscettibile, in condizioni ragionevolmente prevedibili, di essere utilizzato dalconsumatore, anche se non a lui destinato, fornito o reso disponibile a titolo oneroso ogratuito nell'ambito di un'attivit commerciale, indipendentemente dal fatto che sia nuovo,usato o rimesso a nuovo; tale definizione non si applica ai prodotti usati, forniti come pezzid'antiquariato, o come prodotti da riparare o da rimettere a nuovo prima dell'utilizzazione,purch il fornitore ne informi per iscritto la persona cui fornisce il prodotto. PRODOTTOSICURO Qualsiasi prodotto che, in condizioni di uso normali o ragionevolmente prevedibili,compresa la durata e, se del caso, la messa in servizio, l'installazione e la manutenzione,

    non presenti alcun rischio oppure presenti unicamente rischi minimi, compatibili conl'impiego del prodotto e considerati accettabili nell'osservanza di un livello elevato di tuteladella salute e della sicurezza delle persone in funzione, in particolare, dei seguentielementi: 1) delle caratteristiche del prodotto, in particolare la sua composizione, il suoimballaggio, le modalit del suo assemblaggio e, se del caso, la sua installazione emanutenzione; 2) dell'effetto del prodotto su altri prodotti, qualora sia ragionevolmenteprevedibile l'utilizzazione del primo con i secondi; 3) della presentazione del prodotto, dellasua etichettatura, delle eventuali avvertenze e istruzioni per il suo uso e della suaeliminazione, nonch di qualsiasi altra indicazione o informazione relativa al prodotto; 4)delle categorie di consumatori che si trovano in condizione di rischio nell'utilizzazione delprodotto, in particolare dei minori e degli anziani.

    PRODOTTO PERICOLOSOQualsiasi prodotto che non risponda alla definizione di prodotto sicuro RAPEX Il sistemacomunitario di scambio rapido di informazioni (RAPEX) una rete creata tra i 27 paesimembri dellUE pi lIslanda, il Liechtenstein e la Norvegia, al fine di assicurare la sicurezzadel mercato interno europeo attraverso la collaborazione tra le autorit nazionali incaricatedella sorveglianza dei mercati. Questo sistema garantisce che le informazioni sui prodotti diconsumo non alimentari pericolosi, scoperti in uno stato membro, siano rapidamentecomunicate a tutte le autorit nazionali e alla Commissione Europea per permetterelattivazione di tutte le misure necessarie per impedire la fornitura di tali prodotti aiconsumatori.

    REQUISITI ESSENZIALI

    Fissano gli elementi necessari alla protezione dell'interesse pubblico. I requisiti essenzialisono vincolanti: solo i prodotti conformi ad essi possono essere commercializzati e messi inservizio. I requisiti essenziali devono essere applicati in funzione dei rischi insiti in undeterminato prodotto. Ad uno stesso prodotto possibile applicare contemporaneamente

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    varie direttive, nel caso in cui, per tutelare tutti gli interessi pubblici in gioco, devono essereapplicati contemporaneamente i requisiti previsti da varie direttive.

    RICHIAMO DEL PRODOTTO

    Il richiamo una misura volta ad ottenere la restituzione di un prodotto pericoloso gifornito o reso disponibile ai consumatori. Tale misura adottata dai produttori e distributoridi prodotti di consumo qualora sappiano che un prodotto da loro immesso sul mercatopresenta rischi per i consumatori ovvero tale misura pu essere ordinata o coordinata o, sedel caso, organizzata con i produttori e i distributori da parte delle Autorit competenti. Iproduttori e i distributori hanno lobbligo di informare le autorit nazionali competenti inmerito ai prodotti pericolosi da loro immessi sul mercato quando si realizzano le seguenticondizioni: - Il prodotto destinato ai consumatori o pu essere utilizzato dai consumatori;- il prodotto presenta rischi per i consumatori; - il prodotto sul mercato; - i rischi sono taliche il prodotto non pu rimanere sul mercato e i produttori e distributori hanno lobbligo diprendere i provvedimenti preventivi e correttivi opportuni. Il modulo di notifica da inviareallautorit nazionale competente dello Stato membro in cui stato commercializzato il

    prodotto pericoloso allegato alla decisione della Commissione del 14 dicembre 2004 ed disponibile sul sito web della Commissione Europea http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32004D0905:IT:NOT

    RISCHIO GRAVEQualsiasi rischio grave compreso quello i cui effetti non sono immediati e che richiede unintervento rapido delle autorit pubbliche.

    VALUTAZIONE DEL RISCHIOLAutorit di controllo, al fine di decidere se una specifica situazione di pericolo causata daun prodotto di consumo costituisca un rischio grave, in una prima fase deve stabilire lagravit degli effetti concreti di un pericolo, che dipende sia dalla gravit del pericolo sia

    dalla probabilit che esso si concretizzi nelle condizioni duso prese in esame; in unaseconda fase lAutorit di controllo deve valutare ulteriormente la gravit degli effetticoncreti del pericolo a seconda del tipo di consumatore e, per i normali adulti, valutare se ilprodotto sia corredato di opportune avvertenze e protezioni. In conclusione, quindi, lacombinazione sequenziale degli indici collegati alle due fasi precedentemente espostecostituisce la valutazione complessiva del rischio. Per ulteriori approfondimenti possibileconsultare il sito: http://ec.europa.eu/consumers/cons_safe/action_guide_it.pdf

    RITIRO DAL MERCATOIl ritiro dal mercato una misura volta ad impedire la distribuzione e lesposizione o

    lofferta di un prodotto pericoloso al consumatore. Tale misura ordinata dalle Autoritcompetenti nei confronti di produttori e/o importatori qualora vi sia un prodotto che non

    rispetta i requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa ad esso applicabile. Ilproduttore o importatore al quale viene notificato un provvedimento di ritiro dal mercato, alfine di rintracciare facilmente i prodotti oggetto del provvedimento restrittivo deve essere ingrado di stabilire una correlazione tra i prodotti forniti ed i clienti (tracciabilit del prodotto)cos da poter avviare rapidamente le procedure di ritiro dal mercato. Le Autorit competentisvolgono controlli presso il produttore o importatore al fine di accertare che gli stessiabbiano effettivamente ritirato il prodotto dal mercato.

    SANZIONEE la conseguenza giuridica tipica che l'ordinamento collega all'illecito, ossia alla violazionedel precetto. Il dovere, posto in capo ad un soggetto, di sottostare alla sanzione dettoresponsabilit. UNIONE DOGANALE L'unione doganale l'elemento essenziale del mercato

    comune. L'istituzione di un'unione doganale, ultimata nel 1968, costituiva l'obiettivoprincipale dopo la firma del trattato di Roma. Le misure pi importanti prevedevano:l'eliminazione di tutti i dazi doganali e di tutte le restrizioni tra gli Stati membri;l'introduzione di una tariffa doganale comune (TDC), applicabile in tutta la Comunit

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    http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32004D0905:IT:NOThttp://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32004D0905:IT:NOThttp://ec.europa.eu/consumers/cons_safe/action_guide_it.pdfhttp://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32004D0905:IT:NOThttp://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32004D0905:IT:NOThttp://ec.europa.eu/consumers/cons_safe/action_guide_it.pdf
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    europea alle merci provenienti dai paesi terzi (le entrate cos ottenute fanno parte dellerisorse proprie della Comunit);la politica commerciale comune come componente esterna dell'Unione doganale (laComunit parla con voce unanime a livello internazionale).Sono state elaborate procedure e regole comuni ed stato introdotto un documentoamministrativo unico (DAU), destinato a sostituire i diversi documenti precedentementeutilizzati. Con l'entrata in vigore del mercato unico nel 1993, sono stati aboliti sia i controlliregolari alle frontiere interne che le formalit doganali. Pertanto, la riscossione delle accise,dell'IVA e la raccolta di dati statistici non rientrano pi tra le competenze dei servizidoganali degli Stati membri. UNIONE EUROPEA LUnione Europea (UE) unorganizzazionedi tipo sopranazionale ed intergovernativo, che dal 1 gennaio 2007 comprende 27 paesimembri indipendenti e democratici. La sua istituzione sotto il nome attuale risale al Trattatodi Maastricht del 7 febbraio 1992 (entrato in vigore il 1 novembre 1993), al quale tuttaviagli stati aderenti sono giunti dopo il lungo percorso delle Comunit Europeeprecedentemente esistenti. LUnione Europea ha il compito di organizzare in manieracoerente e solidale i rapporti tra gli Stati membri e i loro popoli. I grandi obiettivi che

    persegue sono i seguenti:- promuovere il progresso economico e sociale, lo sviluppo sostenibile, uno spazio senzafrontiere interne e ununione economica e monetaria che comporti a termine una monetaunica;- affermare la sua identit sulla scena internazionale (aiuti umanitari europei ai paesi terzi,politica estera e di sicurezza comune, intervento nella gestione delle crisi internazionali,posizione comune in seno alle organizzazioni internazionali);- rafforzare la tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini dei suoi Stati membri, istituendouna cittadinanza dellUnione (che completa la cittadinanza nazionale senza sostituirsi adessa e conferisce al cittadino europeo diritti civili e politici);- conservare e sviluppare lUnione quale spazio di libert, sicurezza e giustizia in cui siaassicurata la libera circolazione delle persone;

    - mantenere e sviluppare lacquis (diritto acquisito comunitario). Lacquis linsieme deidiritti e degli obblighi giuridici e degli obbiettivi politici che accomunano e vincolano gli Statimembri della Unione europea.Gli organi principali dellUnione comprendono il Consiglio dellUnione europea, laCommissione, la Corte di Giustizia, il Parlamento, il Consiglio europeo e la Banca centraleeuropea.

    VIGILANZALa vigilanza effettuata dalle Autorit nazionali designate dagli Stati membri. Le Autorit,

    per quanto di competenza, sono incaricate di eseguire controlli atti a verificare laconformit dei prodotti immessi sul mercato comunitario o nazionale con la pertinentelegislazione comunitaria o nazionale a loro applicabile.

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