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La Ros~0I1Sa~ilita' B la SolWariota'

~olla Lotta O~Braia

R apporlo let to alia FR EE DOM DI SCUSSION GROUP

iI 5 Dtcembre 1899.

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PR I M A E D I Z I O N E I TA L IANA

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Casu Editrice 1" AZIONE Box 159 - - • _ Barre. Vermont.

I

Stamp. Ed it. C. A. Bollln eJli

Barre, Vermont 1913

11 progresso del movimento operaio nii sembra disperatamente lento. Le idee che ci paiono COSt ch iare, COSt evidenti e accetta­bili per se stesse, urtano sovente in un tale am masso di pregiudizi i e di ignoranza per cui e permess0 dubitare che le grandi masse le accettino coscienziosamente e seriamente, a meno che non le vedano produrre dei cam­biamenti re al i 0 prima di riceverne ripetute lezioni dei fatti.

Ma quando pure la solidarieta economica dei lavoratori e dimostrata, non per la pro­paganda delle idee libertarie , ma per i van­taggi materiali diretti - per quanta piccoli essi siano-come nel caso delle trades unions e della cooperazione, il grosso della massa non arriva, propriamente parlando, a pren­derue coscienza, ad onta di un secolo di pro­paganda e di agitazione.

11 pessimismo di questa modo di vedere, sia 0 no g iustificato, non puc> contestare Ia utilita di trovare, se e possibile, dei uuovi mezzi per fortificare la situazione dei lavera­tori. A1cuni mezzi di azione, sia permanenti, sia transitori, sono stati discussi e messi in pratica durante questi ultimi a~ni : tali

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souo l o sc iope ro gene ra le, 10 sciope ro mill . ta re, 10 sc iopero intern azion ale de i ui iu a tori , Ia m arci a deg li operai d is occup ati 0 in iscio­pero su l la capitale, il sabotaggio, ecc.

S i son fa tt i inolt re deg li sfo rz i p er ut il iz­za re le orga n izzazioni ope ra ie d i p rod uz io ne e d i co nsumo, in v is ta d i u n ' azion e economi­ea d i re tta, · per esemp io un a co mbinaz io ne del t r ade-u nionis mo e de lla cooperazio ne, colon ie cooperat ive, horse del la voro ( ne l sign ificato re lat ivo a llo scam bio d ire t to de i Irut t i de l lavoro), ecc.

Ecco perche mi azzardo a s ugg erire qua l­ch e a ltro mezzo di az ione.

Pri ma d i e ntra re in m ate ri a , se nt o il bi ­sog no di chiarire Ia mia opin io ne 5 U d ue punt i re lat ivame nte ai q ua li io credo s ia u u eret ico , poiche mi scosto c al le credenze eco­norniche corrent i e, in cert i cas i , dag li a rgo­ment i che si u s an o nel le ag itazioni. L e mie concl us iorii saran no basate s u q uesti d ue , punti pre limina ri.

II primo eli essi e in rapporto a cia che si chia ma il pubb lico ; questa fa ttore, secoudo me , non e presQ a b ba sta nz a in considerazio­De ne lle lo tte operaie .

I la voratori d i un' i nd ust ri a so no organiz­zati e lottano du ramente pe r m ig liorare la lore s it uaz io ne econom ica; i padroni ag isco­no a llo s tesso mod o e possono essere forza t i, sia da sc ioperi v it to r iosi s ia dalla pote nza d i un forte sindacato , a fare de lle concessio n! al Iavoro , m a i co nsu m ato ri dei prodott i de rind ustria non so no organizza t i e n on fa n no niente pe r salvag uardare e fficacemente i 10­

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TO int~re s si e rid u rre l a lo ra spes a a d uu p rezzo ( on co rd a t o , iI p i tl ba -so pos si b ile . Pe r l a q ua l cos a e nat u rale che i cap ita l is t i ce r ­-ch i no e r iesca no a ri cu pe rare qu a s i i nteg ral. me nte i l va Io re de lle co nc ess io u i fa tt e a l Ia­vo ro su i p u bb lico ch e pa ga . II l a voro non pre nde, pe r qu anta io m i s ap p ia , a lcu n i ut e­Tesse per quest ' ulti 111a eonse g uen za de lla lott a . C OS! 0 i prezz i sa lg o no 0 la q u a l ita de i p roelott i d ivie ne infe ri ore (l' ingord ig i a c a pi ta lista abina i due s is t e mi el i s fr u tt a ­n ie n t o ) e i l pu bbl ico paga Ie s pese delle CO Il­

c ess ion i s t ra p pa te d a l Ia vo ro a l cap i ta le, e deve necessa r i a uieu te farlo co me la p a rt e p i li de l-ole ,

Ma ch e cosa e il p u b bl ico ? Tu tt i i co ns u ­m a t ori , n atu ral me nte. che pe r u n rnoi ue i.t o io d ivi do i n d ue ca t ego r ie : q ue l l i che g od o­110 g ros se ren elit e e ch e le flu t t ua zion i cle i p rezzi n o n r ise nto no p unto se ri a nie n te (e s i p uo aeld iritt u ra met terl i fuor i eli q ucs t io ne ) e la m assa i mrn ensa d i uo m i n i le cu i re nd it e souo p ili 0 m eno p iccole; a d essi l a p iit leg. g ie r a a lte raz ione del me rcato p rod uce d e lle to rt ure , d ei seri p regiuel izi i , p ri va zion i e .ru i na ,

U n n u m e ro co nsi d e re vole eli q uesti u l t i m i sopporta volent ier i i n u ovi d is a gi , co nse ­g ue nz e dell a v itto ri a el' u no scio pe ro ele i lora com p agn i d i l a vo ro , s ia pe rche s ocia l is t i e a narch ici cou v in t i , s ia pe r g li ist in t i vi se nt i­m enti eli so l id arieta e di a more pe r una bel­l a ca us a , ch e fa di essi la ba se d e lle nostre s peran ze in u n avveni re I ill li bero ; 111 a io s e nt o ch e mi fa re i g io co eli u nanto-i l l u si one

se ch iudessi gli occhi s u questa constatazio-. ne , ch e la grande mas sa , ch e non emossa da . idee d i progresso e da nobil i se nt ime nt i (se­10 fosse co me potrebbe sopportare il s is t e ma attuale?) in tali casi non manifesta un ac­crescersi di s imp atia per il lavoro orga niz­zato e resta apata, ind ifferente , se n on preve­nuta e ostile come prima.

10 imma g iu o, per esempio, che se durante­uno sciope ro di m iuatori un lavoratore s im­patizzi co g li sciope ra nti e so t toscrive vol en­t ied aI loro fondo di scio pe ro con qualche soldo, la mo glie - che ha il compit o d i ri sol­vere il dubbio problema di pa reggia re il bi­lando familiare , come per il passato , can 10­s tesso salado, ma co l ca rbone a prezzo di ca­re st ia- si g uardera dal condi videre la sua s irn ­patia, nella miglioreip otesi , e non manchera di far valere presso ilmarito la quistione do­rnestica, e co sl i lora se nt imen t i s i neutra­lizzano mutuamente. G li sci ope ri di questa s pecie a ll ora, la sciano Ie cose a l medesimo­stato dal punto di vi sta economico e morale,.

. anche in ca so di s ciopero vittorioso. P oiche il pe so delle co uc ess io u i econo mi­

ch e e dai capitalisti sca ric a to suI dorso del pubblico ch e paga, la massa dei lavoratorj ne so ffce tanto pi ii in quanta epi ii g ra nde Ia s u a poverta, e l'elevazione morale e l 'entu­s ia s mo degli sc io pera nt i , e di quelli che sim­patizzano con essi , sono controbilanciati da l­la depressione e dalla tacita os t ilit a del re-· 5tOdella massa-che in reaIta paga 10 scotto ..

S arebbe dunque utile di trovare dei mezzi me­diante i quali il pubblico (la massa dei lavora­

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tori) potrebbe essere int eressata in modo mate­riale e non solamente seniimeniale alla lotia, cosi (;ome gli siessi scioperanii.

Una volta interessata seriamente, il suo a i uto potrebbe essere enorme: perche, oltre la simpatia e Ie sottoscrizioni, potrebbe fa­dlmente usare quell'arma , potente tra t utte , -ch ' e il boicottaggio.

Ecco il prime dei miei due punti prelimi­nan .

La mia seconda eresia concerne la re­s ponsab il ita dei lavoratori in rapporto al­l'opera che essi compiono. Questa responsa­b ilita finora e per niente riconosciuta. E' l'abitudine di considerare un uomo come un o uesto lavoratore s'egli lavora per uu sala­rio -sen'za mai fare attenzione al genere del suo lavoro. Vi equa1che occupazione che , in moJo effettivo, debba essere schivata ed esa­c ra t a? - E' difficile fame comprendere la vergogna a chi vi s i abbandona, per quanta v ile edinfame si a essa. Se consideriamo J 'esempio rac ca p r ic ia nte delle d im ande pel posta di boia, noi vediamo che perso ne di o g ni professione 'v i si p resentano : lavora tori o della media borghesia . Non e per a lcu ni il som mo dell ' am bizione essere ufficiale di p olizia? e i poliziotti, meglio ancora dei 501­

dati, non son~ "iil .g ra n parte mante nut.i di s ci ocche donne del popolo, ~ i e e ~uci n i e re ? . I soldati che in Inghilterra s i arruolano v olont a r ia me nte, . come in ' A me rica , sanno c lie la loro occupazione abituale non consi­s te ra nel diffendei-e la ." lora Patria " che n ess u no pensa ad attaccare, ma di reprime­

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re l'una dopo l'altra le rivolte dei povei i, ma­le armati, nel modo p iii crudele possibile per sch iacciarle fin dall'inizio ed evitarne I'al­largamento . Dei giovani , quindi, non hanno vergogna di ingaggiarsi per questo lavoro di poliziotti e carnefici e la m assa del pope­10 non si ve rgog na di f ra te rn izza re con essi; allo stesso modo 11011 v'e mai penuria di sen­sa l i, di col letto ri di rend ita e di tasse , cl'agen­ti clell'impostE:. ecc .

La sedicente opinione pubblica che fa tan­ta profess io ne clu man ita e di civ ilta non se mbra a vvede rsi cli q uest i ne m ici della so­ciet a e se se ue occu pa e per scusa rl i perche e ss i non hanna colpa ,

10 vado pi ii in la e dico: fino a quanto que­sta sch i u rua del luma u ita usuf ru isce di non poca popola rita, dopo tutto, tra la mag g io­

. ranza del pcpolo , le industrie e Ie pro­Iessioni atroci SOllO esercitate da Ull pi ir gran. n n me ro d -uomiui, e ness uno vi .t ro v a a ridi­re o Vi e una grande massa dei lavora tori m a n ual i che prod ucono delle abitazion i >

delle ve st i , g ener i a l i me nt a ri d i qu a lit a,

i nferiore. Essi degradano la vita, a bbrut i­

scorio 10 spirito e r u i n a no i corpi de i loro­corn pagni di lavoro .

Chi a costruito i tuguri e, que I che e peg­gio, chi Ii rnantiene in u n st ato di co nt iu uo­l a vo ro dj uto n ach i re iterat i e d ifiute ripa ra ­zio n i? Chi e che produce Ie ve st i me nt a clie­

d i ve uta uo deg li st racci, dopo la prima vol­ta che si son portati; gli alimenti, le be va n­de abominevoli che solo i poveri courp rauo? Chi sono infine coloro che Ie passa no frau ­

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.d olen temente al pubblieo-dopo ehe altri ha -d ato alIa meree un aspetto eonveniente, se pure si danno la pena di farlo-aiutandosi a persuadere i compratori CQn finztorti e men­

:zog ne ? Tutto cio e fatto (benche ispirato dai ca­

pitalisti, ehe sono i soli-a profittarne) da irn­-p ort a n t i eategorie di lavoratori, rispettate e bene organizzate: l ' ind ustria delle costru­z ioni , 1'~ industrie tessili e gli impiegati di -comme rcio.

Tutto cio nausea edurta, e.non v'e,alcuna -scus a ehe giustifiehi questa agire, che i lavo­ratori non si danno uea nche la pena di eon­-s t a t a re , rneno aneora di eombatterlo.

In fondo si trova sempre la veeehia egoi­.s t ica seusa : 10 devo farlo; non posso occu­parmi a seeglier il mio la voro: se.non.lc-facc -qual che altro 10 Ia ra in mia veee; io non ne rieavo profitto aleuno; io stesso preferirei di fare u n lavoro utile; ma 1-0 non n e sana punta

.responsabile, la responsabilita'ricade sul padrone -che mi ord ina di fare cia' che io [accio,

La mia op iu io ne eehe finche questa scusa , -q ues to sotterfug io, scusa di me rce na ri , sara .a mmessa e geuera luie nte aeeettata, Ie cose 'pot ra nno eontinuare a restare tali quali oggi -souo e che un avvenire pi ii libero non verra ma i . I eapitali sti, daceordo con que l .modo -d i vedere, saranno se mpre in istato di pagare una metad i la yoratQI jper tel1e ~ fr~pata l' a l­'tra meta. Essi eontinuerauno a mantenere .Ia gran parte dei lavoratori in uno state di ·d eg rad azione fisiea e inteUettuale , prostrati, vuoti d'ogni energia, ignoranti della mag­

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gior parte delle gioie infinite della vita, con­s e g u enza del 101'0 triste e deprimente state e · de ll ' ins u fficienza dell a 101'0 nut ri zioue che­rend e aue mi ci i corpi ed i cervell i.

E il lavoro manuale , ill avoro pra t ico ch e genera un t al e s t ato di cose e fatto dagli s tess i lavoratori , i quali ne soffron o pe rso-, nalmente, cost come tutti g l i altri.

La morte d i ret t a , quell a che e ope ra d e ii sold at i , che Iuci la uo gli sc iope ra n t i, e l a,

mortc indiretta , per la p roclu zio ne di orribili abitazioni , di nutrimenti m a ls a ni , ecc. , ope-­rata dai l a vora to ri sui propri co mpa gni. iso-. . no le duea zioni detesta bi li , per Ie loro CO ll - - -v..

seguenze , che bisogn a ri conoscere per tali; prima di so g na re di poter ott enere qu a lche­mi glioramento . . E.' cia che io c h ia mo la respo nsabilita de i,

la voratori in ri gua rdo a l propri o la voro. L'asse nz a di questa sen t ime n to eli re spon­

sa bil ita de grada g l i st ess i Ia vora tori d i fr onte­a se stessi , pili ch e di fr onte aIle lor vitti me.

Ninno potra ne gare che i poli ziotti e i so l­dati so no abbru tit i e degradati da q ue l la ca cci a con t inu a all' uomo ch e cost it u isce la 101'0 profe ssione di tradimento e d i . niorte ., N on esito ad aftermare ch e 10 s tesso e de gli operai che esercitano me stieri 0 industrie ba­s a te su11a frode. • .

Pre ndete per esempio 10 s t ag nin o , che fa , credere conti nua mente a l cliente ch ' egli ri­pa ra Ie coud utture dacqua, mentre non fa: niente : 0 I' impiegato del magazzino , ch e­passa l a sua g iornat a a far ' co rupe ra re d aj clie nt i cia di cui essi non h ann o bi sogno ,

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IDa di cu i il paclrone clesi dera essere s ba raz­zat.o , prima di tutto perche quella vendita g l i procura un ma g gi ore g ua d ag no, poi per-­c he non vu ole p iii a verl a in ma ga zzin o.

II ca ra tte re di questi u omini ( pe r quanta onest i e le ali lavorato ri po ssa no essere in principio ) non s i mi gliora a lungo andare.; v i sono pi ii p robabi Iita d i veclerli d i ve nt a re insensibili ed indifferenti , ch e liberi ed e n­tu siasti .

Per t al modo la moltitudine di prod uttoui di merce infe ri o re 0 medi ocre non po sso no prendere un interesse al proprio lavoro . Ma nessuno puo vivere d is inte ressand os i del suo lavoro, senza che Ie s ue Iaco lta sii nto r­pidisca n o , la s ua intelligen za s i re strin g a ed egli stesso , a sua volta, i nc apace ad a f­ferrare le idee di l i be rt a e di r ivo lta, a ncora meno s a ra ca pace a metterle in pratica .

t,

Ciascuno dunque edestin ato ad essere vit~'

tima di questa st ate di cos e , co me g li a utori di atti a nti so ciali , essi non mau ca no di su­birne , a lora volta , Ie co nseg uen ze. Tutti i lavo ratori odi ano le spie e i del atori . La gr a n parte di essi detesta i falsi fratelli . A me no che questa sentime nto non s i estenda a c h iu uque s i da a un lavoro a nt isocia le , ch e porta pr~giudizi o a i suoi s imil i, io non h o a l­cu n a s pe ra nza nell' avvenire.

Questo e il se condo punto preliminare , ed ecco m i a rriva t o a l soggetto principale ch e io trattero pi ubreve aie nt e adess o ch e est a to ch ia rito d a queste considera zioni .

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r

Bisogna trovare un metodo d'azione che possa couv incere la grande magg ioranza del popolo ad accettare una rea1e e seria combi­nazione dei sentimenti inseparabili di d igni­

. ta, di liberia e di solida rieta umana. Un tale metodo PUQ dare uu buon risul­

tato, se sarauno couvenientemeute utilizzati quest i d ue elementi: l' interesse ecouomico del pubblico (la massa lavoratrice) agli sciope ri e il sent i meuto .. di responsabil ita morale del lavoro, incitando gli operai a po r Ene ad un 1avoro antisocia1e che porta de­leteri 'effett i,

Un tal metodo darebbe un forte impulso ai se nt imenti di amor proprio e di solidarie­ta e porterebbe conseguentemente 1a massa suI cammino della Iibe rta, rendendola pill accessibile alla propaganda rivoluzionaria, perche gli insegnamenti della propaganda laon sarebbero disarmati e contradetti dalle necessita della vita , come oggi avviene.

Le grandi 1inee di questa piano dazioue SODO iusite al quotid iauo lavoro e agli inte­ressi dei la voratori : ess i dovre bbero rifi uta r­s i di fare un lavoro che porta d an no al pub­bl ico, e dar valore a lla propria azione facen­do co noscere al popela in che modo esso vie­seiugaunato e derubato; avverrebbe di con­segue nza che il pubblico soste rrebbe gli scio­peri, cosi co mbatt uti , COIl att i va simpatia e col boicottagg io .

Questi sciope ri posso no terminare con 1a vittoria degli sciopera ut i e del pubbl ico , e questa volta vera meute a spese del capitaIi­SIllO, rid uceudogli il prezzo dei suoi utili.

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Que st i sc io peri no n POSS0l10 cer ta men te di struggere I'a tt uale s istema ca pi talistico­borghese e ness u n sciopero lopot ra m a i , a me no che non s ia un o sc iope ro genera le p re­co r rit o re dell a ri vol uzione soci a le; ess i pero p ossono stabilire u n le g a me p iii st re t to e pill. genera le t ra Ie classi la vo r a t rici : gli sc ioperi perderebbero il ca rattere co rpo ra t iv ist ico e diverre bbero deg li avven ime n ti d' in teresse co ll e tt ivo ; c ia che ogg i non so no, che per il sen t imento e la co n vi nz io ne personale di a l­cu n i , m a non pe r la lo ro base eco notn ica ,

In p rat ic a q uest i metodi possono n atural­me nte svo lgers i in fo rm e mult ipl e . Essi do­v ra n no p rim a ag ire e rad icand nell a co scie n­za deg l i orga nizza t i e de i socia l ist i ; cia fa tto gJi sforzi pra tic i no n ma nche ranno .

Se , per ese mpi o , le ccrporaz.ioui org a uiz­za te de l le costruz iou i decidessero che uessu u u ui on ist a dovrebbe pOI' m a na ai b ugigattoli, lle per costru i : li , ne pe r r ip a rarl i : e Iacesse­ro co noscere nello s tesso te m po a I p ubblico J'I urp ossi bi lita di r isa na re quelle top a ie COil d e g l i intonachi, allo ra la q ue st ione 'd e ll e abi tazion i p reuderebbe , per il popolo, u ni ur­portanza a ssa i maggiore che non h a a v u t o fino ra da tutt i i comitat i, i comizi , le cam­p agne de lla s ta mpa , ecc.

Non c'e da me rav ig liarsi cbe ilpopolo si a r i masto ind iffe rente a t u tte q ues te a g it a zio­n i, vede ndo ch e in re a lt a esse la sci au o if te mpo che tro van o . Gli o pera i ve do no i 10 1'0

am ici e v ici n i, la voratori de lle cos truzio n i, pe rpe t uare l a mi se ri a de gli a llogg i co n le ' Io ro ri di col e ri p arazi oni , ment re ess i stess i,

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r

fo rs e impiegati di mag azz ru i, li ripagano vendendo da mangiare e da bere delle rnerci a vvelenate ai m u ratori , agli agricoltori , ecc,

L 'uno ammazza l ' altro e il capitalista tira III co rda. Se una cas a e iofine di chiarata in­abitabile , qu eItOfa tto non avviene per qu elli oh e vi dim orano , ch e non hanno da fare al­tTO che la sciarla , ne per i lavoratori ch e Ia riparano ch e non de bbono far altro ch e a b­bandonarla; ma per Ie autorita Ie q ua li, in­ca ric at e dell a s al ute pubblica, ag iscono so­lidalmente co n Ie class i ri cche e Ie proteg­gono contro Ie infezioni con dei focola ri di malattie! ­

L ' iniziativa e il rispetto di se st ess i s ono p oco couosciut! tra Ie vittime d i questo si­s te ma, ma non do v re bbe essere ri sp a rmiato a lcun me zzo pe r crearli ed il sen t ime ato de la re spou sabil it a e uno dei me zzi d a irnpie­g are per t al e scop o.

Se Ie uniooi delle cos t r uz io n i di L ondra prendessero l a ri soluzione d i non p ili ripa­rare I'immen sa di stesa di topai e dell'est e del s ud d i L ondra, d 'un colpo, non solo Ia qu is t io ne delle abitazioni m a a nche quella dellandiordismo p as serebbe in p ri ma linea.

II pubblico r is pon de re bbe: non pili pigio­ni l E~(li impiegati dei m ag azzini po t re bbe ro "esse re 'soli da l i rifiutandosi di t occare g li ali­me~t'( abominevoli che ogg i ve ndono. ere p ot re bbe d are motivo a qua lc h e abit a nt e de Ii Est- End di ispezion are le case d a de mol ire nel W est-End 0 di analizza re le provvigioni dei dok s, in ogni m od o vi sare bbe qual che 1)1'0 ba bi lit a di arriy a re a s barazza rs i delle

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Iaide brutture dell' East 0 South-End - it che e qualche cosa- e la grande qu antita di la voro che dovrebbero fare proprio gli operai delle costruzioni in migliori condizioni, Ii ricompenserebbero dei sacrifici imposti da un tale sciopero ,

Gli operai delle industrie tessili rivelino le difettose confezioni degli abiti e si rifi uti­no di confezionarne ancora; similrnente le categorie meno numerose che si occupano a dare aile merci un aspetto brillante, pronto, durevole, potrebbero fare qualche cosa per rendere consapevole il pubblico delle frodi di cui e vittima e metterlo in agitazione .

Allo stesso modo potrebbero fare i lavo­voratori ch irnici, quale per I'Infernal lavoro del bianco di biacca 0 altro analogo, cui i l la­voro stesso e non Uprodotto, rovina la sa­lute senza commiserazione, 0 pieta, 0 legi­slazione sociale che ne mitighi i deleteri ef­fetti. Per indurre a scioperare questi operai. bisognerebbe svergognare colora che per­mettono di farli a mmazzare in que1 modo, mettendoli al disotto di schiavi neri, come in realta 10 sono, perche essi fanno andare avanti queste produzioni fiuche Ii assisto­no le forze, e ogni g iorno nuove vitti me ­ignoranti il pi ii delle volte del lavoro che intraprendono- sono chiamate a riempire i vuoti lasciati dalle inevitabili vitti me che Ie hanno precedute.

Gli impiegati di corumercio potrebbero imporre molte lora ri vendicazioni immediate se prendessero la ferma risol uzione di consi­derare come cosa disonorevole il mentire a1

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pub blico , cosl co me ogg i fanno per realiz­zare de lle ven clit e co ns idere vo l i e ma n t ene rs i o m ig l io ra rs i , i n t a lmod o,l a loro situazione. 11 pu bbl ico s i mette reb he n atura lrn ente d a ll a loro pa r te, bo ico t t n nd o i commerci anti os ti ­na ti , i q ua l i sa rebbe ro l asc ia t i pe l d iscred ito de ll a lo ra me rce ca tt i va ,

In rea Ita e d iffic iJe che i l p ubbl ico a b b ia de ll a s impa t ia pe r q uesta cl asse di l a vo ra ­to r i , fin che restan o q u a li ogg i sono. Poss ia­mo cont rista rci per la lo ra Iung a g io rn a t a di Ia voro, so pporta re di b uo n grade gli incon­ve nie n t i che q u a lche volta ci c ausa no la ch iu su ra di bu ouo ra d i un m agaz zino; ma n oi sappia rno , pe ro , ch e l a nostra simpatia n on i mpedi ra a i co m mes si d i ve uderci della merce a vari a t a , se il pa d ro ne 10 iiuporra lora.

Insomnia, come consu m ato ri , noi non pos­s ia m o a ve r s i rnpa t ia co u g li s tru rn e nt i del ca p ita l ismo, e, po ich e Ie g ra nd i m asse sono co mposte i n g ra n parte d i l a vora to r i . la di­v is ione e l 'ost il ita p e rs is to no tra ess i e pos­so no essere vi nte d a u na s ola az ioue p ratica: la mut u a sol id ariet a .

Le co u vinz ior. i e i l seu ti me nto sono dei b uon i fa t tori di progresso, m a n on se mpre bas ta no a tutti i casi.

Questi ese m p i - be ne 0 m ale sce lt i che s ia no-ch iar iscono , io c redo. fin o a un ce rt o p u nto i l mi o pe ns iero . che , d'a ltro nd e , n on d ip en de da q u es t i es em pi .

I o m i rendo co nto d i tutte Ie d ifficolt a che

impediscon o 0 ince p pano UIl O s la uc io in qne­sta di rezione, p e rc io mi pa re p i ii op por t u no

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di scutere , prima di ogni altro , s u l fatto dell a Re spon s a bi lita.

D n a volta , cornpreso ed accett ato il prin­cip io da u n oer to nurnero di u orn iui , altri s i prese n te ra n no , se nzessere ch ia m at i, prepa­rati e orga n izzat i , a metterlo in pratica. II mov i me nto puo p artire d a una piccol a offi­ci na , se mp l ice me nte p el fatto ch e gli operai depongono i lora ist rumenti di lavoro e s i ri ­fiu tano di fare ancora un la voro medi ocre ed a ntisocia le, 0 puo essere i niziato per delibe ­ra t i e risoluzioni di co ug re ss i , ecc.

L ' idea, d op o tutto , non e che un pi ccol o s ca l ino verso laltruismo . Se un U 0111 0 co n­corre a lI' a v vil ime nto dei sa la r i de' s uo i C0 111­

pagn i e disprezzato co me fal so compa gn o, per ca usa del s uo atto a n t isocia le in que­s tio ne , questa di sprezzo deve estendersi a tutto il lavoro antisoci ale e se degli specia li l a vorato ri non sa.n uo co mp ren de re questa p rinc ip io , 10 deve co m pre n dere il pu bblico ed ag i re in co nseg u enza di esso.

Tutto ci a PUQ se mbra re duro ed a n t iuuia ­no, 111a io non ved o ch e due alternati ve : 0

es sere purame nt.e seniim entali, ch iude re la mente alIa r agi on e , im p iet os i rs i d i og n uuo, sc usa re ogni cos a e s i arrivera cos i a p ian­gere s u ll a sorte del so lda to u cciso 0 ferito , 0

del poliziotto m al co ncia t o nell' adempimento del suo docere. 0 essere loqici, e allora non s i pot ra n no trovare scu se di sorta , salvo ch e nell 'impre p a razion e dell' op in io ne pu bbl ica s u questa fatto , ma allora tutti gl i s forz i s a­ranuo indirizzati a destare l 'opinione p u b­b l ica e ad interessarl a a l problema.

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Ignorando 0 negando il principio della re­sponsabilita si seg uitera per la falIace stra, da segnata da una falsa concezione della lotta operaia e dalla vigliaccheria, addebi­tando ad altri cio che noi stessi ripudiamo , ovvero per la strada d'un purosentimentali­smo, invece di accettare una verita spiace, vole ; la chiamo spiacevole perche essa au­menta i l lavoro da farsi prima di poter otte­nere un'efficace risultato . Ma, come gia s'e detto, se il popolo resta quale oggi e, a lcu n serio cambiamento si prod urra mai.

Risulta chiaramente, da quanto ho detto , che eduplice il mio suggerimeuto : svegliare il sentimento della responsabil ita e util iz­zarlo per gli scioper i - che diro collettivi­nelI 'interesse pubblico.

Se questo secoudo punto 110n e g iudicato,I pratico, il primo, per couseguenza, non puo

I esistere e bisognera trovare un altro metodo I per determinare e utilizzare quei sentiment i

COS1 importanti.I,I 10 penso che e indeguo di un uomo fare ai ­I·

propri simili tutto il male che i1 capitalista gli ordina di fare, credendo potersi g iustifi­care con questa sciocca scusa: io non sono che uno strumeuto del cap ita lismo.

Cio puo accontentare quelli che accettano it presente sistema sociale e son soddisfatti di essere gli strumenti dei capitalisti e di d i­struggere la Iibe rta dei propri simili. Ma q uell i che corupiono atti autisociali e che rj­provano il presente sistema sono, inconscia­mente, dei vigliacchi, ch.e non li distrugge­ranno mal.

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/0 chiedo degli uomini che sappiano affrancare il proprio pensiero; che si rifiuiino di fare un la­voro che perpetui la miseria e la sckiavitu' dei lora simili e che ereino in tal modo una forte cor­rente di eim.paiia e di solidarieta', unica base per un'azione piu' rivoluzionaria .

Questa specie di azione economica mi sem­bra pi ii alla portata di ogni uomo che si sente li bero e che trova la base della sua Ii berta nella Ii berta e nel benessere altrui .

S'egli non puo col suo rifiuto (e s'e isolato non 10 potra - N . d . T .) abbattere i1 presen­te sistema, egli si sforzera in altro modo di no n lavorare a detrirneuto dei suoi simili, guidato in cia dal rispetto di se stesso, sen­za preoccuparsi se la sol idarieta degli altri l ' assiste.

II vecchio metoda politico eel autoritario co nsiste ne1lavarsene le mani, proclamando che queste cose sono inevitabili. e, per con­seguenza, "le perpetua fidando che altri fa­ranno, per noi , quello che noi stessi non abbiamo voluto 0 potuto fare (parole che troppo spesso si scambi a no l'una per l'al­tra). Quanti nou accettano questa princi­pio fondamentale in politica dovranno ri­gettarlo in materia sociale e accentuare, quindi, la responsabilita di ciascuuo rela­tivamente al suo modo di agire .

Discuteudo del principio della respc nsabi­Iita la parola mora lita non deve essere inte­sa in senso che lasci credere che io esorti i lavoratori a divenire pi ii morali . 10 non la ho usata in tal senso, ad evitare malintesi. 10 chiedo innanzitutto ch'essi giungano al

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rispetto di se stessi, a la consa pe volezza de la lora d ig n ita e della lore Iiberta perocche allora la coscie nza iuiporra lora d i rifiutarsi a commettere atti antisociali nel senso pin largo della parola, come si r iriuta no di fare i delatori 0 gli sch iavisti,

E' bello dire: abbattiamo prima il siste­ma capital istico ed in seguito noi acquiste­remo tali virtu, ma chi si assume it dovere di distrug gere I' attuale sistema, dobbiamo dimandarcelo, poiche il dogma marxista pel quale i capitalisti s i eliminano mutualmen­te fino all'ultimo, non ci rassicura come fa da Iungo tempo per conto delle democra­zie sociali.

Per couch iudere , non desideriamo s va l u­tare I' efficacia di alcuu metoda attuale di propaganda, rna sarebbe bene discutere anche questa nuevo metodo.

L 'estendere J'uzione delle unioni di classe dalle questioni puramente corporative ad uno sforzo per I' emancipazione di tutti i lavoratori potrebbe avere un risultato de fi- ­nitivo e g uadagnere bbe alIa causa proleta­ria le simpatie di tutti quelli che si sentouo liberi e desiderano lavorare per la Iiberta degli altri.

FINE

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