Free 24 n.30 - We Cycle

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MAGAZINE DEL VENERDÌ NEWS & CITY LIFE EDIZIONE DI BRINDISI FREE-PRESS | ANNO 1 | NUMERO 30 | 1 GIUGNO 2012 www.free24.it WE CYCLE

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magazine DeL VeneRDì

neWS & CiTY LiFeedizione di Brindisi

FREE-PRESS | a n n o 1 | n u m e r o 30 | 1 g i u g n o 2012

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scarica gratis FrEE24!L’appLicazione LocaL che fa Le cose in grande

Completezza dell’informazione e gratuità del servizio. Nel mondo delle app, vogliamo farci notare. Come? Grazie alla possibilità di offrirvi un’informazione esaustiva e, al tempo stesso, un’usabilità semplice e stimolante.Articoli, rassegne stampa, musica, sport, concerti, cinema, eventi. Il tut-to pervaso da grande dinamicità e trasversalità, come il mondo della rete vuole. Con Free24 potrete sfogliare le prime pagine dei principali quotidiani italiani o ricercare le notizie per parola-chiave. Selezionare articoli, salvarli o condividerli con i vostri amici e colleghi. Guardare i videogiornali. L’infotainment si arricchisce con i trailer ci-nematografici tratti dal portale MyMovies.it, i video musicali di You-Tube, gli eventi tratti dal portale Duemilagrandieventi.it e lo spazio dedicato al meteo grazie a Meteo.it. Se volete essere connessi con il mondo in tempo reale, Free24 è l’ap-plicazione di cui avete bisogno. Non dovete fare altro che scaricarla. È gratis.Gli aggiornamenti dalla redazione di Free24.it sulle notizie più impor-tanti arriveranno sul vostro iPhone e iPad con notifiche push.Potrete facilmente condividere ogni notizia su Facebook e Twitter o salvarla tra i preferiti tramite il servizio gratuito Read It Later.Con una pressione prolungata sul titolo di una notizia, avrete la possi-bilità di inviare il contenuto dell’articolo direttamente in e-mail senza aprirlo, mentre selezionando con due dita la cella dell’articolo, potete aprirla e chiuderla tramite un pinch, leggendone un’anteprima. Con-tenuti multimediali come se piovesse.A questo aggiungeteci la possibilità di sfogliare, salvare e condividere il magazine ‘Free Brindisi’ e quella di avere una visuale ad alto strea-ming del porto di Brindisi nell'area webcam.Una rivoluzione che parte dal territorio, per il territorio, ma che vuole puntare in alto.Una piccola palla di neve che vuole diventare una valanga. E per sommergere il mondo dell’editoria multimediale necessita di tanto en-tusiasmo e partecipazione. Una valanga che non punta a valle, bensì alla vetta dell’efficienza e dell’usabilità. Free24: tenete a mente questo nome!Per sostenere l'iniziativa bisogna recensire,nell'Apple Store, con le cinque stelle.

Simone Aretano

Il nostro progetto editoriale continua in forma

nuova, in sinergia con il nuovo portale web

www.free24.it e con l'applicazione gratuita

per iPad e iPhone, che in questi giorni sta

scalando le classifiche nazionali.

‘Free Brindisi’ diventa dunque Free24 senza

però lasciare Brindisi.

All’interno del settimanale troverete sempre

una sezione dedicata alla città:

Free24 - Edizione di Brindisi.

Una scelta questa che consentirà ad altre città

di poter adottare la nostra formula editoriale,

caratterizzata da una prima parte di news e

rubriche di respiro generale e di una seconda

parte "local".

Troverete le news dal mondo e dall’Italia, oltre

al Focus dedicato agli aspetti del territorio.

E, rispetto a prima, con una marcia in più.

Anzi tre.

Portale web, edizione cartacea e App per

iPhone e iPad (nei primi posti tra le oltre

65.000 applicazioni scaricate nell'App

Store). Una sinergia che ci consentiranno

di offrirvi un’informazione aggiornata ed

esaustiva e, al tempo stesso, un’usabilità

semplice e stimolante. Gratuitamente.

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outsourcing, (Mturk) dove è possibile pagare alcuni individui per completare dei compiti che non possono essere eseguiti in modo automatico. Una volta elaborati, i risultati sono restituiti in genere entro 6 minuti e, talvolta, in soli 3 minuti. La stampante termica in uscita dà il testo risultante come fosse una stampa Polaroid. Al momento la “Descriptive Camera” è solo un prototipo.

INGHILTERRAIntolleranze alimentari e sesso

Soffrite di qualche intolleranza alimentare? Fate attenzione a chi vi portate a letto. Ne sa qualcosa una ventenne inglese che ha accusato urticaria diffusa e difficoltà respiratorie dopo avere avuto un rapporto sessuale con il suo ragazzo. Si trattava degli stessi sintomi che la ragazza aveva quando mangiava noci brasiliane. Dopo accurate visite ed esami medici, la scoperta: la reazione era stata effettivamente causata dalle noci, mangiate non dalla ragazza ma dal fidanzato. Gli allergeni infatti erano stati trasmessi con lo sperma. “Crediamo che questo sia il primo caso di reazione allergica trasmessa per via sessuale”, hanno dichiarato i medici.

AMSTERDAM Locale anticrisi

Andare a cena fuori portandosi il cibo da casa. È quello che succede ad Amsterdam, in Olanda, dove un locale, complice la crisi eco-nomica, ha dovuto reinventarsi: i clienti arriv-ano con i propri piatti, cucinati a casa, com-prati al supermercato o ordinati take-away, trovando nel locale il necessario per con-sumarli, dalle posate al forno a microonde. Uno dei due proprietari del Basis Bar, questo il nome del locale, spiega: “Se si vuole passare una serata in compagnia fuori casa, ma non si può spendere, da noi si trova un ambiente rilassato e familiare”. Nonostante l’Olanda sia uno dei pochi paesi dell’eurozona ad aver conservato la tripla A, anche la sua economia è in recessione e la gente inizia a subirne le conseguenze.

LETTONIA Faro d’Europa

La Lettonia è il Paese con la crescita più sostenuta d’Europa, con un sorprendente +5,5% nel primo trimestre 2012. La piccola nazione baltica, che vanta poco più di due milioni di abitanti, solo due anni fa era in ginocchio a causa della crisi finanziaria mondiale. Nonostante la sua entrata nell’euro sia tutt’altro che popolare, i politici lettoni sono determinati a entrarvi nel 2014. Per questo hanno rinunciato a svalutare la moneta nazionale, il lat, tenendola ancorata all’euro. Secondo il Wall Street Journal, la Lettonia è il vero “faro” d’Europa.Quella lettone, ovviamente, non è una ricetta indolore. Nel settore pubblico, gli stipendi hanno subito un taglio secco del 20%: complessivamente, la media dei salari è scesa del 14,3%. Come primo effetto, la

disoccupazione è cresciuta fino al picco massimo del 20% nel 2010, mentre quest’anno si aggira intorno al 15%. Ma tutto ciò ha spinto la competitività del Paese al massimo. Il suo tasso di scambio al netto dell’inflazione è sceso del 9% rispetto ai massimi del 2009, le esportazioni annuali sono cresciute addirittura del 40% da allora. Ovviamente, non mancano gli aspetti negativi. Sono 200mila le persone che sono state costrette a emigrare. Fra due anni i lituani saranno cittadini dell’euro, un obiettivo importante, raggiunto al prezzo di grandi sacrifici.

NEw yORkIn metro in mutande

Quando si dice “restare in mutande”. Ma la colpa questa volta non è della crisi bensì della monotonia della vita quotidiana. Lanciato dieci anni fa da Improv Everywhere, un’associazione di New York che realizza e promuove dei flashmob, “momenti di spettacolo e di gioia collettivi”, il “No Pants Subway Ride” (giro in metro in mutande) è diventato moda in molte città, comprese Torino e Milano. Obiettivo? Semplicemente “quello di divertirsi e dimostrare che si può stare insieme senza conoscersi e fare qualcosa anche senza essersi incontrati prima. La cosa più importante però è la reazione che puoi provocare nelle persone che ti guardano”.

U.S.A.Fotocamera descrittiva

Si inquadra il soggetto e si schiaccia un bottone per catturare la scena, ma al posto della foto ecco uno scontrino su cui è stampato quello che la macchina vede. È la trovata di Matt Richardson, fotografo e programmatore americano. Il software principale della “fotocamera descrittiva” è Amazon Mechanical Turk. In patrica la macchina fotografica invia tramite AMT la foto vera al servizio di Amazon in

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3free24.it1 giugno 2012

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Quanto costa? 8 euro e 2 scec

In varie parti d’Italia è in uso una forma di pagamento alternativo: un riduttore di prezzo che si accompagna agli euro e difende l’economia del territorio. Sono gli SCEC, acronimo di Solidarietà ChE Cammina. Una banconota alternativa, un buono sconto. O una cartonota, come preferiscono chiamarla quelli dell’associazione “Arcipelago SCEC” che, dal 2008, riunisce sotto un’unica regia analoghe forme di transazione commerciale esistenti in Italia già da prima, come gli Ecoroma, appunto a Roma.“È un riduttore di prezzo che vale in tutti quegli esercizi che la riconoscono - spiega Pierluigi Paoletti, presidente di Arcipelago SCEC - Va sempre accompagnato all’euro. Il negoziante che lo accetta batte lo scontrino solo sul prezzo in euro”. Un progetto senza fini di lucro come tengono a precisare dall’associazione. A Roma, come nel resto d’Italia, questo progetto sembra riscontrare un certo gradimento. Vuoi la crisi o l’antipatia per l’euro, le adesioni della cartonota sono in ascesa. Nella capitale si contano 1323 soci di cui 238 ordinari. Questi ultimi rappresentano gli esercizi che si fanno pagare anche con lo SCEC. E si va dal fruttivendolo al medico, dal calzolaio al ristoratore.

Fonte: Wired.it

Le città più ricche d’ItaliaLa città più ricca d’Italia è Pino Torinese, e a Milano ci sono più ricchi che a Roma: lo dice il rapporto del Ministero delle Finanze, stilato in base alle dichiarazioni dei redditi del 2010, presentate nel 2011. Al secondo posto c’è un altro paese della provincia di Torino,

Fiano, così come “torinese” è anche la terza posizione,

occupata da Baldissero.

A Roma i contribuenti con reddito oltre i 100mila euro l’anno sono 45.995, mentre a Milano sono 37.151. Ma se consideriamo il totale della popolazione, a Milano i super ricchi sono il 4,77%, mentre a Roma la percentuale scende al 3,06%. Meno redditi oltre i 100 mila euro invece in altre grandi città italiane come Torino (10.766, pari al 2,08%) o Napoli (7.130, ossia il 2,02%). In proporzione ci sono più ricchi a Bologna (2,77%) e a Firenze (2,49%).A Roma (256.102), Milano (132.013) e Genova (75.065) la maggior parte dei contribuenti è nella fascia di reddito fra 20 e 26mila euro. A Torino e Napoli, invece, la fascia di reddito più numerosa è quella compresa fra 15 e 20mila euro, rispettivamente con 109.606 e 63.740 contribuenti. Tra i capoluoghi di provincia, il più povero è Campobasso (1,24% di contribuenti oltre i 100 mila euro). La città più povera d’Italia è invece Torre di Ruggiero (provincia di Catanzaro): su 292 contribuenti, 200 dichiarano meno di 20 mila euro annui.

Fonte: BlitzQuotidiano.it

Raduno di bassotti

In Italia di raduni se ne fanno a decine ogni anno da nord a sud dello Stivale. Perché allora non creare il primo raduno italiano di cani bassotti? L’idea nasce dal web, promotori alcuni bassottisti di Genova che in pochi giorni si son visti contattare su Facebook da privati e associazioni cinofile, oltre che da due sponsor. Detto fatto. L’appuntamento è fissato per domenica prossima, 3 giugno, alle 10.30, al parco del Peralto di Genova. Il raduno ha come scopo l’incontro fra amanti dei bassotti. In programma ci saranno dei giochi a premi sponsorizzati. Non è necessaria l'iscrizione.

Milano: città delle baby mamme

Già col pancione tra i banchi di scuola. Il fenomeno, già diffuso in Inghilterra e negli Usa, è arrivato anche in Italia: è boom delle baby mamme a Milano. Solo nel 2011 più di 92

ragazze con meno di 18 anni hanno dato alla luce un bambino. Ma nella città meneghina le “teen mum” hanno un valido sostegno nel caso in cui decidano di tenere i bambini. L’ospedale San Paolo ha attivato il “Progetto Giovani Mamme” realizzato in collaborazione con la Fondazione Ambrosiana per la vita, con il supporto scientifico dell’Università Bicocca e il contributo della Fondazione Cariplo. Lo scopo è costruire un percorso di crescita per le ragazze che sono seguite da un’equipe di ginecologi e neuropsichiatri, con corsi su misura e colloqui individuali.

Aborto post natale“Aborto post-natale: perché il neonato dovrebbe vivere”? È il titolo di un articolo a firma Alberto Giubilini e Francesca Minerva, pubblicato sul Journal of Medical Ethics. Secondo i due ricercatori italiani, rispettivamente dell’Università di Milano e della University of Melbourne, lo status morale di un neonato è equivalente a quello di un feto, non può essere considerato una persona: se è possibile sopprimere un feto, è legittimo anche sopprimere un bambino. L’articolo rivolto al pubblico accademico - hanno affermato i due esperti - era un esercizio di logica volto a mostrare che, dal punto di vista bioetico, non ci sono ragioni morali per non ammettere l’aborto post-natale per le stesse ragioni per cui si pratica quello pre-natale. La risposta dell’utenza? Minacce personali rivolte a due ricercatori e commenti aggressivi lasciati sul sito della prestigiosa rivista.

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4 free24.it1 giugno 2012

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L’app store d’impatto che promuove il territorio

A quasi quattro anni dall’apertura del primo App Store, le applica-zioni per dispositivi mobili, ibridi tra software per pc e videogame sono divenute il prodotto con la capacità di sviluppo più elevata del mondo. Ne vengono realizzate di tutti i tipi, da quelle per svago e di-vertimento a quelle concepite come utile servizio pubblico. È il caso dell’app di Siena e provincia, palese dimostrazione di strumento uti-le ed efficace per la promozione e lo sviluppo del territorio. Si chiama “Siena App” lo store delle applicazioni iOs e Android dedicato alla città e al suo territorio che, attraverso una grafica di impatto e informazioni sempre aggiornate, consente a turisti e cit-tadini di conoscere tutto ciò che Siena e provincia possono offrire in termini di servizi utili, divertimento, informazione locale e contatto diretto con le istituzioni e società partecipate. Lo store raggruppa otto applicazioni con contenuti e servizi differenti. “Siena Info” mette in evidenza farmacie di turno, i numeri utili, le programmazioni dei cinema della provincia e tanto altro ancora; “Siena Meteo” offre la possibilità di consultare le previsioni meteo-rologiche per Siena e provincia; “Siena FM” offre momenti di intrat-tenimento e news attraverso lo streaming delle radio senesi; “Siena Feed” include tutte le notizie provenienti dal territorio e in partico-lare sugli eventi culturali integrandosi con il calendario eventi del Portale ufficiale della Toscana, intoscana.it. Ci sono poi “Siena Bookshop” una libreria digitale in cui è possibile acquistare pubblicazioni sul territorio senese e “Siena App Comuni” che mette invece in contatto istituzioni e cittadini evidenziando info e numeri utili di tutti i Comuni della provincia di Siena e includendo descrizioni sintetiche dei monumenti e dei più bei luoghi d’interesse storico. E per chi volesse ammirare le bellezze monumentali della provincia senese c’è anche “Siena Wallpapers”, una selezione di scatti realizzati dai migliori fotografi del territorio. Capitolo a parte merita la “Siena App Palio” dedicata interamente alla corsa del Palio con immagini in alta qualità e video ripresi da differenti angolazioni. Il mondo delle applicazioni mobile rappresenta indubbiamente una grande opportunità per aprire una finestra su città e province d’I-talia. Ne sono convinti gli sviluppatori e le istituzioni che sulla base del successo ottenuto dal progetto promettono l’ampliamento e lo sviluppo dell’applicazione.

fonte www.comune.siena.it

cybercittadino

beneSSere

Energy drinks: allarme dei pediatriDa non confondere con gli sport drinks, che sono a base di carboidrati e sali minerali, gli energy drinks - che invece sono a base di caffeina - e ogni lattina può arrivare a contenerne dai 50 ai 500 mg - possono essere

pericolosi per la salute degli adolescenti: oltre a portare a rischi di sovrappeso e obesità per l’alto contenuto di zuccheri, mettono an-che in pericolo il cuore e le ossa. Già con due lattine, in media, si supera la soglia di tolleranza. A sostenerlo sono i pediatri della Società italiana di pediatria (Sip), riuniti a Roma per il 68° Congresso nazionale. “Queste bevande con-tengono caffeina e taurina, ma anche guaranà e ginseng”, spiega Gian Vincenzo Zuccotti, docente di pediatria dell’Università di Milano e membro della Commissione ministeriale sulla sicurezza alimentare. Se assunti in dosi eccessive possono quindi provocare effetti collate-rali anche gravi. “La caffeina in eccesso può provocare problemi all’ap-parato cardiocircolatorio, aumento della pressione e interferisce sull’as-sorbimento del calcio”. L’associazione con l’alcol costituisce poi un ulteriore pericolo perché gli energy drinks “mascherano l’effetto de-pressivo dell’alcol, portando a non accorgersi del grado di ebrezza e, quindi, all’ulteriore assunzione di alcol”.

Fonte: Salute24

Social jetlagCos’è il Social Jetlag? Il termine si riferisce a una sindrome della società contemporanea che riguarda lo sfasamento tra il nostro orologio biologico e i vincoli posti dalla nostra tabella di marcia quotidiana. Tale discrepanza tra il timing fisiologico, ba-sato sull’alternanza luce/buio, e il timing sociale, che segue le esigenze lavorati-ve e sociali, esita in una deprivazione di sonno cronica, che può indurre le persone - cronicamente stanche - ad assumere mag-giori quantità di caffeina, nicotina e alcool.Ma c’è di più. Secondo uno studio epidemiologico su larga scala pubblicato on-line il 10 maggio su Current Biology, il social jetlag contribuirebbe a far crescere il rischio di obesità. Dalle analisi dei dati emerge che le persone con un più grave social jetlag sono quel-le che hanno maggiore probabilità di essere sovrappeso. In altre pa-role, sembrerebbe che vivere in lotta con l’orologio costituirebbe un fattore di rischio per l’obesità.

Fonte: Agi

VIDEO http://youtu.be/KRpI9k5n9Ps

In some parts of the world a bicycle is much more than just a bicycle - it’s our access to the vital services of life.

Simone aretano

5free24.it1 giugno 2012

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Direttore Responsabilealessandra caputo

Responsabile commercialealessandro Perchinenna

EdizioneFree Salento srl

Grafica e impaginazione Letizia taveri - alessandro Perchinenna

«Il ciclismo offre una dimensione concreta al sogno di un mondo migliore»

Marc Augè, Il bello della bicicletta

La crisi economica sembra aver avuto la meglio lì dove ambientalisti e medici hanno fallito. Se l’antiestetica pancetta e lo smog non hanno scalzato l’automobile dalla lista di priorità degli italiani, ad assestare il colpo basso è stato il portafogli… vuoto. Aumento delle assicurazioni, bollo, costo del carburante da salasso hanno spinto molti italiani a lasciare (seppur a malincuore) sempre più spesso l’auto nel garage. Così anche in Italia sta lentamente prendendo piede quella che in altri Paesi è da decenni un’abitudine: pedalare. Certo per eguagliare Paesi come l’Olanda o la Svezia di strada da percorrere ce n’è tanta, ma i vantaggi della due ruote potrebbero (dovrebbero) essere un incentivo a seguire il buon esempio. Perché dall’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo all’automobile a guadagnarci non è solo la salute pubblica, il traffico urbano e la qualità dell’aria, ma anche la nostra economia. Nel 2010 l’export nel mercato delle bicilette made in Italy ha fatto registrare una crescita del 9,5% (oltre 10 milioni di euro), arrivando a superare complessivamente i 685 milioni di euro di fatturato. Nel 2011 il comparto è cresciuto del 16,6% rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo di 135,8 milioni di euro annui. E a Brindisi cosa succede? Andiamo per gradi.Un paio di mesi fa, ciclisti e appassionati si son visti vietare la possibilità di andare in bicicletta dal centro della città al rione Casale (e viceversa) per mezzo della motobarca. Il servizio, per ragioni legate alla sicurezza (una delle due motobarche non sarebbe omologata), è stato sospeso. Le due piste ciclabili, (quella che collega il rione Sant’Elia al quartiere Paradiso e il tratto che dalla fine della pista ciclabile di Sant’Angelo si raccorda al canale Patri), le uniche di cui la città sia dotata, sono o poco funzionali dal punto di vista pratico o poco curate. Appena eletto, il neo sindaco ha dichiarato: “Corsi chiusi vuol dire desertificazione, furti nei negozi, cacca dei piccioni ovunque. Riaprirò corso Garibaldi e faremo una immensa isola pedonale su lungomare Regina Margherita”. Parte del centro storico si riapre dunque ad auto e motorini.Dal lato opposto della barricata le associazioni di cicloamatori (Cicloamici, Into the bike, Mountain Bike Brindisi, per citarne alcune) impegnate sul territorio a diffondere e incentivare uno stile di vita più sano e rispettoso dell’ambiente. “Se oggi i ciclisti urbani sono pochi, non è dovuto solo alla pigrizia dei brindisini, ma all’assenza di una politica adeguata e attenta che incentivi l’uso della bici per gli spostamenti in città. Il nostro clima e il nostro territorio lo consentono, gli amministratori no”.Come dar loro torto.

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Hanno collaborato Francesco Marchionna_Simone aretano

Vincenzo Maggiore_Michele Lamacchia_antonio Mingolladanny Vitale_ Giuseppe rollo_ Francesca totleben_alessandro Muccio

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Registrazione Tribunale di Brindisi n. 8/11 Reg. Stampa del 04/11/2011

ANNO 1 - NumerO 30del 1 giugNO 2012in abbinamento gratuito con il quotidiano Senzacolonne

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Bici ViaBiLiTà

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BRINDISI IN BICICLETTA

SCUOLAMENTE

Brindisi

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MIGLIAIA DI GIOVANI IN STRADA CONTRO LA VIOLENZAI palmi delle mani colorati di rosso, verde e giallo. Creatività e fantasia contro violenza e illegalità. Migliaia di giovani a Brindisi uniti per testimoniare la loro presenza. “La notizia non è il dolore, non è la morte di una persona - ha raccontato una ragazza dal palco - ma è che noi ci siamo svegliati, non ci importa se è stata la mafia, il terrorismo o un pazzo, a noi non interessa, noi non vogliamo più stare in silenzio e non vogliamo avere paura. La soluzione non è restare a casa ma ritornare a scuola, riprendere i nostri libri e cambiare questa cultura della violenza che ha ucciso Melissa”. E anche un pensiero contro la speculazione del dolore che ha caratterizzato l’accaduto. “Voi delle tv speculate, ora state zitti e ascoltate” intimava un cartellone. Il sindaco Consales, orgoglioso della propria città: “Ho visto la reazione contro il terrore e questa manifestazione è la più bella risposta di democrazia che si poteva dare alla violenza”.

Playoff Legadue Eurobet 2011/2012EnEL BRIndISI – SIgMA BARCELLonA: 3-0Due tra le migliori compagini del campionato. Due tra le piazze italiane più agguerrite. Una serie che, nonostante lo sweep, ha regalato grande spettacolo e ha dimostrato come la Legadue non possa essere etichettata dal ‘dilettantismo’. EnEL BRIndISI - SIgMA BARCELLonA = 102-97Pochi giorni dopo l’attentato alla ‘Morvillo-Falcone’, Brindisi si rialza e lotta contro tutto e tutti per affermare che la città è viva e vuole vivere. Lo sport è vita e passione. Biancoazzurri che dominano il primo tempo, chiudendolo a +25. Poi l’inevitabile calo/riposo, condito dalle gufate di rito di Franco Lauro, e Barcellona rientra in partita nel finale. Roulette russa dei falli e Brindisi mette in fresco la vittoria, con sei uomini in doppia cifra. Grande prova di carattere di Barcellona, mai doma. EnEL BRIndISI - SIgMA BARCELLonA = 90-77Fuori Martin, dentro Lukauskis, Barcellona prova subito a spingere e si concentra nel difendere il canestro. La gara perde automaticamente di bellezza e sono i gomiti a comandare l’incontro. Gli arbitri e gli allenatori ci tengono a farsi notare di più dei cestisti. Fischietti e coach caratterizzano anche il post partita che, per la cronaca, se l’aggiudica il Brindisi per 90-77. Brindisi andrà a Barcellona per gara 3 sotto scorta. SIgMA BARCELLonA - EnEL BRIndISI = 80-86Match point delle semifinali. Brindisi può chiudere con un altro sweep e atterra in Sicilia con l’attitudine giusta. Nonostante un roster decimato da infortuni e squalifiche, Barcellona stacca l’Enel a +14 nel terzo quarto. Brindisi perde troppe palle, ma non quelle che contano e riesce a recuperare lo svantaggio e portarsi in vantaggio grazie a Gibson e alla sua lucidità dalla lunetta, nonostante i tifosi della squadra di casa fossero impegnati a muovere la base del canestro... Non ce n’è per nessuno quest’anno. Fotogramma: recupero, schiacciata e gesto del silenzio. Barcellona si infuoca e i Brindisini corrono negli spogliatoi, pronti per la finale. Franco Lauro con voce dimessa, quasi in lacrime...

il PUNTO Di ViSTA

L’App Brindisina continua la sua scalata nell'App StoreIn questi giorni siamo primi in Italia tra le Top App gratuite per iPad, seguita da TGCOM24, Corriere dello Sport, Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport. Al primo posto in Italia, nella categoria News, tra le Top App gratuite per iPhone, seguita da La Stampa, TGCOM24 e il Fatto Quotidiano. E ancora tra le prime 30 nella classifica assoluta di tutte le App Gratuite italiane! Più di 65.000. Free24 continua dunque a guadagnare posizioni e utenti (oltre 12.000), grazie a un servizio di informazione rapido, completo e al passo coi tempi. Da una piccola città come Brindisi ai primi posti nazionali. Siamo solo fortunati? Scaricate l’applicazione e ditecelo voi!

hIdALgo è chiuso tra quattro pareti in un box con altri compagni di sventura da quattro anni e i suoi magnifici occhi chiari implorano affetto e promettono di restituirne con gli interessi a chi avrà pietà di lui e gli faccia assaggiare la libertà e il calore di una fedele famiglia.

Sesso: Maschio Anni: 5 circa Taglia: media

free adozioni

Ogni settimana Free Brindisi dedica un piccolo spazio del giornale a un’adozione. Uno dei tanti cani del Canile di Brindisi a cui dare visibilità, sperando nel buon cuore dei nostri lettori!

www. caniledibrindisi.it

Vi ricordate la vostra prima bicicletta? Il modello o il col-ore? Le rotelline e il rumore che facevano quando pedala-vate, poi la paura di cadere, la mano di mamma, papà o di un fratello che vi aiutava, la conquista dell’equilibrio, l’aria fra i capelli, la velocità... Tutti hanno la loro prima bicicletta o, se non la prima, una bicicletta cara da ricor-dare, un frammento di me-moria dolce e intenso da ri-evocare ancora una volta. Un po’ come il primo giorno di scuola, il primo bacio, anche la prima bicicletta è una di quelle “prime volte” che se-gnano uno dei momenti chiave legati alla faticosa conquista dell’indipendenza e della libertà.

baSket

Tratto da “La mia prima bicicletta”,

Autori vari, Editore Ediciclo

Foto di Rosalba Ungari

newsweek

8 free24.it1 giugno 2012

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CAMBIA LA VIABILITÀ NEL CENTRO STORICO?Consales intenzionato a riaprire al traffico Corso Garibaldi

10 free24.it1 giugno 2012

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È la prima vera querelle che ha interessato il neo-eletto sindaco Consales: su corso Garibaldi torneranno a circolare le auto-mobili. Una scelta quella del primo cittadino che non tutti sembrano

aver compreso a pieno e che, a causa di ciò, ha dato immediata-mente fuoco alle polveri. L’idea del Sindaco di Brindisi consiste nel mantenere Corso Um-berto come zona a traffico limitato, facendo invece defluire le au-tovetture proprio su corso garibaldi. Non sarà possibile la sosta, fatta eccezione per i fornitori dei commercianti, negli interessi dei quali verranno stabiliti degli appositi stalli a fascia oraria. E ci sarebbe un collegamento diretto con il parcheggio di via del Mare. In alternativa, girando su piazza Vittorio Emanuele, il traffico verrebbe diretto in via Filomeno Consiglio. “Dobbiamo invertire il senso di marcia di via Ferrante Fornari e via Car-mine per creare un altro circuito di uscita dal centro e quindi decon-gestionarlo” sostiene Consales, convinto anche di liberare via Lata dal traffico, grave disagio per i residenti.Una soluzione, quella del Sindaco, che sembrerebbe provvisoria, in attesa dell’approvazione del Piano Urbano della Mobilità. La logica sottostante a questi cambiamenti è quello di pedonalizza-re viale Regina Margherita, una volta ultimati i lavori, e di attivare un piccolo mezzo che metta in collegamento il centro con Palazzo Montenegro. Per permettere questa rivoluzione della mobilità, Consales ha mes-so in piedi una task force: Pietro Cafaro, Carlo Cioffi, Teodoro Nigro e Angelo Roma. Ma quanto costa questa nuova viabilità? Siamo sicuri che per eli-minare un po’ di traffico in via Lata, inesistente per molti residenti, sia necessario rifare la pavimentazione e la segnaletica? E non sarebbe anche doveroso apporre dei moderatori di velocità sul rettilineo Corso Garibaldi/Corso Roma? C’è chi propone una doppia corsia su Corso Roma, togliendo i parcheggi a ‘spina di pesce’, con la possibilità di tornare indietro a Piazza del Popolo, evitando di scendere per corso Garibaldi. Consales sembra inamovibile. L’ha detto ed è intenzionato a fare quello che ha promesso in campagna elettorale. Togliere il traffico da via Lata e incrementare il traffico su Corso Roma/Corso Garibaldi senza possibilità di sosta? Una passeggiata in auto che si sposta dal Lungomare al Corso. Senza potersi fermare però.E i commercianti cosa ne pensano di questa ‘manovra’? Secon-do alcuni, soprattutto i più giovani, riaprire il “corso” al traffico signi-ficherebbe perdere i benefici ottenuti in termini di salute, bellezza e anche di vendite. Per altri, il problema del commercio nel centro storico riguarda la mancanza di parcheggi e la scarsa professionali-tà di alcuni esercenti. Niente a che vedere con le automobili. Tuonano invece i consumatori. giuseppe zippo, presidente Adoc, non è per niente contento. “È paradossale quanto avviene a Brindisi se consideriamo che quella che dovrebbe esse una richiesta dei consumatori diventa una pressante richiesta dei commercianti (non tutti, ndr). L’idea di incrementare i flussi di traffico riteniamo sia in con-trotendenza con qualsiasi corretta politica per la mobilità sostenibile che dovrebbe privilegiare il potenziamento del trasporto pubblico, la diversificazione dei mezzi di trasporto. Il rischio è quello di creare una zona pedonale ghetto se prima non si mettono le basi per una impo-stazione dell’area sotto il profilo ricettivo, artigianale e commerciale”. Profilo quest’ultimo riguardo al quale Consales sembra avere avere idee “prive di ruote”.

Neanche il tempo di cominciare ed è già polemica. Durante il ringraziamento del neo sindaco Consales alla città, il primo cittadino ha in-vitato sul palco due giovani che polemizza-vano con urla e striscioni contro la riaper-tura dei corsi. “Non puoi scegliere di aprire i corsi quando la città non lo vuole. Così torniamo vent’anni indietro” sostiene il giovane. “La mia idea è stata presentata in campagna elettorale ed è stata accettata da 27mila brindisini. Adesso, ognuno svolga il suo ruolo”.

http://youtu.be/OAPNYVo7dZQ

CONSALES CHIAMA SUL PALCO I CONTESTATORI

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Francesco marchionna

11free24.it1 giugno 2012

IL CoRSo dI BRIndISI dEvE RESTARE PEdonALE

Cos’è il corso? Il corso nasce intorno al 1865 (per cui è centro “storico” a tutti gli effetti), come asse per collegare la stazione al porto. Si po-pola subito di attività dai nomi esotici (trattorie, caffè, negozi, hotel), di viaggiatori in transito e di gente che passeggia. Divie-ne così il fulcro della vita sociale e la recente pedonalizzazione lo ha restituito a questa sua funzione primaria.

Ma al corso non ci va nessuno! Non è vero, scoppia di gente il sabato e la domenica pomerig-gio. Chi lo sostiene forse non va in centro oppure non ha mai visto i centri città abbandonati di altre parti del mondo.

Ma non c’è parcheggio! Non è vero, c’è il nuovo parcheggio di fronte ai giardinetti che costa solo 1€ ogni 6 ore e ha un sacco di spazio. Il problema è che molti non sanno che esiste.

Ma i negozi chiudono perché al corso non passano le mac-chine!Non chiudono certo per questo motivo, visto che appunto il corso è pieno di gente che passeggia e guarda le vetrine. In tutta Italia, nelle città con più vita, i ‘corsi’ sono pedonali e la gente passeggia e fa acquisti.

Ma il corso crea problemi di traffico su via Lata! Non è vero, chiedete ai residenti di Via Lata che hanno visto addirittura diminuire il flusso di automobili da quando è stato chiuso al traffico anche il lungomare. Inoltre spostare il traffico di qualche centinaio di metri lineari non risolve certo il proble-ma dell’inquinamento per i residenti dei centri storici.

Intanto proviamo ad aprirlo al traffico, poi si vede. Anche no. Il fondo dei basolati utilizzati per la pavimentazione stradale dei corsi non è idoneo a supportare un traffico con-tinuo di automezzi. I corsi quindi andrebbero ripavimentati o riasfaltati, con grande spesa.

In tutta Italia e in tutto il mondo si incentivano la valorizzazione dei luoghi di socializzazione tradizionale, la creazione di centri commerciali naturali e la pedonalizzazione dei centri storici. Il corso di Brindisi è tutte queste cose insieme ed è molto di più, perché scende verso il mare ed è straordinariamente bello.

C’è chi è pro e c’è chi è contro. Il mondo va così da sempre, si sa, e Brindisi non fa eccezione. Anzi. A ogni modo, colpisce il boom di contatti che ha raggiunto in pochi giorni un gruppo su Facebook dal titolo “I Mille di (Corso) garibaldi”. Più di 2.500 adesioni in poco più di una settimana e un programma, stringato ma efficace, che risponde, punto per punto, alle

argomentazioni di coloro i quali desiderano nuovamente l’apertura di un corso del centro di Brindisi al traffico, sindaco compreso. Riportiamo integralmente quello che è il ‘manifesto’ di questo gruppo aperto.

I MILLE DI (CORSO) GARIBALDIIncontro e scontro sul gruppo Facebook

La pavimentazione dei corsi "ritoccata"

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BRINDISI IN BICICLETTAEnnesimo successo per l’edizione trentennale

C’erano proprio tutti. In testa, la 500 guidata da patron Romeo Tempore e speaker. A seguire, le tante associazioni iscritte alla manifestazione: Ant, Aido, Vigili del Fuoco, Croce Rossa e, ovviamente, migliaia di brindisini in sella alle loro amate bici, più o meno standard. Sì, perché a vincere è stata proprio la partecipazione. Massiccia, come negli Ottanta.

La trentesima edizione della ciclopasseggiata brindisina per eccellenza conferma infatti le più rosee delle aspettative. Una domenica brindisina senza macchine, bloccate dai vigili al passaggio del corteo. In pochi gli automobilisti a spegnere il motore. In molti a fremere e lamentarsi, mentre le biciclette sfilavano veloci, vicinissime tra loro, con eleganza ed educazione. Uno splendido sole primaverile a baciare la testa e i caschetti di quasi 3.000 cicloamatori accorsi all’evento: bambini, giovani, meno giovani, anziani, cani e mezzi stravaganti. Un fiume di due ruote a toccare diversi quartieri della città, salutando con i campanelli quanti si affacciavano incuriositi dai balconi. Partite intorno alle dieci del mattino, le bici attraversavano corso Garibaldi, corso Umberto, via Cristoforo Colombo, via Provinciale per San Vito, via Ciciriello, via Amerigo Vespucci, via Primo Longobardi, via XV Novembre, via Duca degli Abruzzi, via Maddalena, via Benedetto Brin, via Nicola Brandi, viale Egnazia, via Verga, via Carducci, via Prati, via Egnazia, via Provinciale per San Vito, via Ponte Ferroviario, via Osanna, via Cappuccini, via Grazia Balsamo, viale San Giovanni Bosco, viale Palmiro Togliatti, viale Aldo Moro, cavalcavia De Gasperi e Corso Roma. Incontro finale in Piazza della Vittoria, intorno alle 12,30. Il tempo di recuperare le forze dopo un boccone e la festa ricominciava presso il centro commerciale Le Colonne per la premiazione e lo spettacolo del gruppo “Lu Scattusu”. Una bella domenica primaverile, dal sapore estivo, caratterizzata dalla voglia di stare insieme vivendo una città diversa, aperta e libera. Un messaggio importante per l’ecologia e la mobilità sostenibile in una città che pensa continuamente ai parcheggi e a ritornare in centro con l’automobile. Sarebbe bello poter attraversare Brindisi in bicicletta almeno una volta al mese. Chissà...

12 free24.it1 giugno 2012

24 Francesco marchionna

foto prese dal sito www.facebook.com/brindisi.bicicletta

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BIKE SHARINGA Brindisi un’utopia

13free24.it1 giugno 2012

Vincenzo maggiore

Per chi non ne avesse mai sentito parlare il bike sharing è uno degli strumenti di mobilità sostenibile più in voga a disposizione delle amministrazioni che intendono integrare i classici mezzi di trasporto pubblico con l’utilizzo delle

biciclette “condivise”. In apparenza, per assicurare il servizio basterebbero delle stazioni dislocate in diversi punti della città, un sistema di registrazione per gli utenti, chiavi o tessere contactless per garantire la fruizione solo ai paganti e per evitare furti indesiderati. Semplice, no? In realtà, al contrario di quanto si potrebbe pensare, la pratica che in molte altre città italiane ed europee ha risolto definitivamente il problema de “l’ultimo chilometro” (il tratto di percorso che separa la fermata del mezzo pubblico dalla destinazione finale dell’utente) non ha riscosso successo a Brindisi. Il 6 dicembre 2010 è stato presentato il progetto “Bike sharing – veni, vidi, bici” promosso dalla Confesercenti e dal WWF in collaborazione con la società Multiservizi e il patrocinio dell’azienda di promozione turistica e dell’assessorato comunale al Turismo. In quell’occasione, fu predisposto il posizionamento di quindici biciclette presso il parcheggio di Via del Mare disponibili per gli utenti del centro storico. Le bici potevano essere ritirate dietro presentazione di un documento di riconoscimento al personale della Multiservizi e riconsegnate in qualunque momento della giornata, il tutto al costo di un euro per la prima ora e di cinquanta centesimi per le ore successive. L’iniziativa che aveva come obiettivo quello di promuovere una mobilità alternativa all’interno della città e di incentivare gli acquisti nel centro cittadino (il noleggio era gratis per gli utenti che facevano spese per una cifra pari o superiore a quindici euro) non andò a buon fine. Cosa non ha funzionato? In primo luogo, il bike sharing, come qualsiasi altra novità introdotta nella vita dei cittadini, avrebbe richiesto i tempi giusti di “insediamento” e la giusta preparazione. Non si può pretendere che la cultura del noleggio di biciclette si sviluppi da sé. È necessaria quella progettualità troppo spesso tralasciata per dare spazio al “colpo a effetto” che smaltisce in breve tempo la sua carica suggestiva. D’altro canto, la bici è ormai un mezzo acquistabile con uno sforzo economico minimo e in molti preferiscono averne una tutta propria piuttosto che prenderla in affitto. Infine, parliamoci chiaro, Brindisi non dispone di un impianto logistico adeguato alla circolazione dei velocipedi, in molti temono la poca attenzione da parte degli automobilisti e i pericoli della strada. Se ci aggiungiamo che la nuova amministrazione comunale ha intenzione di riaprire i corsi al traffico…

"L’iniziativa Bike Sharing - Veni, vidi, bici ha come obiettivo quello di promuovere una mobilità alterna-tiva all’interno della città, di mettere i cittadini nelle condizioni di godere delle tante attrazioni di Brin-disi e di incentivare gli acquisti nel centro. L’idea è quella di protrarlo per tutto l’anno e, sempre che questa prima fase dovesse avere risultati positivi, di estenderla anche agli altri rioni periferici".

Comunicato Amm. comunale di Brindisi, 2010

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BRINDISI E LA BICICLETTARapporto complicato

14 free24.it1 giugno 2012

24 alessandra Caputo

Ad aprile, secondo i dati diffusi da Acea, le immatricolazioni di auto nuove nei 27 Paesi Ue più Efta (European Free Trade Association) sono state 1.058.348, - 6,5% rispetto al 2011. In Italia, stando ai dati rilasciati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nei primi quattro mesi del 2012 il calo delle immatricolazioni è stato del 20,17% rispetto al primo quadrimestre del 2011. E a soffrire di più non sono solo bolidi e auto di lusso. Tra aumento di assicurazioni, bollo e costo del carburante, le spese di gestione di un’automobile

sono arrivate a 3.500 euro l’anno. Troppo per le tasche dell’italiano medio che opta sempre più spesso per un mezzo di trasporto alternativo all’auto. In tutto lo Stivale si registra un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici e soprattutto un aumento esponenziale dell’uso delle biciclette. Secondo l’Osservatorio Linear (Unipol), gli italiani che pedalano sarebbero a oggi 25 milioni. Dall’inizio di maggio fino alla fine di giugno, in 150 città si terrà “Bicincittà”, manifestazione nazionale Unione Italiana Sport per Tutti (UISP) dedicata alle due ruote, da nord a sud si moltiplicano iniziative condivise per migliorare la vita e la sicurezza dei ciclisti di città e ad amministrazioni ed enti si chiedono più infrastrutture riservate. Nel Bel Paese, dunque, si riscopre il gusto del movimento. In tutto questo fermento Brindisi dove e come si pone? Lo abbiamo chiesto ad Anna Chiara Intini, referente sezione di Brindisi dell’Associazione FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) Cicloamici.

Quali difficoltà incontra un amante della bicicletta a Brindisi? Io sono una ciclista urbana che non ha paura del traffico e degli automobilisti disattenti e stressati e in coda anche per andare a fare la spesa dietro l’angolo. Preferisco affrontare e adottare buche a gogo piuttosto che muovermi in macchina in città. Ho fatto una scelta e questa mi permette di avere anche pazienza e di ironizzare sui pericoli per i ciclisti urbani. Più di qualcuno pensa “non vado in bici perché mancano piste ciclabili e non mi va di rischiare la vita, ecc...” . Il pensiero fila veloce sul binario dell’autoassoluzione sull’uso incondizionato dell’auto. È vero che non c’è stata finora un’amministrazione attenta alla mobilità ciclistica, ma non credo che siano questi i motivi veri che impediscano ai brindisi, ma direi agli italiani in genere, di muoversi in bici. Mancano le piste, mancano anche appositi spazi delimitati lungo le strade cittadine o lungo i marciapiedi, mancano zone 30, mancano le rastrelliere, le strade sono piene di insidie, gli automobilisti ci sbattono gli sportelli contro, ci sorpassano e girano a destra tagliandoci la strada, in più ci vedono male perché forse ci vedono più felici di loro, ma continuo a pensare che ancora da noi non è scattata la scelta di una mobilità lenta e a dimensione umana, come accade in altri paesi europei in cui la bicicletta è addirittura un cult.Il neo eletto sindaco di Brindisi ha proposto di riaprire al traffico i corsi. Un vostro parere a riguardo?Per vivere bene in città servono centri storici chiusi al traffico, verde, piste ciclabili, trasporti pubblici adeguati. A Brindisi abbiamo un piccolo centro chiuso al traffico e poco verde. Apriamo al traffico i corsi e ci rimarrà una briciola di verde. La nostra associazione sarà in prima fila per contrastare questa scelta. nel 2010 l’Amministrazione comunale in collaborazione con Confesercenti, WWF e Multiservizi ha proposto il “bike sharing”, con noleggio di bici presso il parcheggio di via del Mare. Il tentativo si è rivelato fallimentare. Quali secondo voi le cause? Non basta avere dieci bici depositate in un parcheggio per chiamarlo

“bike sharing”. Ci vogliono fondi, strutture e coraggio politico. Il servizio poi funziona solo se diffuso capillarmente sul territorio comunale e se facilmente accessibile. Forse se le postazioni fossero state messe alla stazione il servizio avrebbe avuto più successo, incentivando ad esempio l’intermodalità bici-treno. dal vostro punto di vista a Brindisi c’è la “cultura della due ruote”? No, lo si capisce dai pochi ciclisti che si intrufolano nel traffico a proprio rischio. Non viene spontaneo lasciare l’auto e prendere la bici. Non abbiamo ancora capito che tra le tante automobili e moto sono i ciclisti, con chi si muove a piedi o con i mezzi pubblici,

a dare un reale contributo per un’immagine più civile e moderna della nostra città. La cultura delle due ruote non nasce senza il pensiero (seguito da azioni) politico dei nostri amministratori che decidono di fare della mobilità dolce un valore aggiunto per la vita della città, in quanto non compromette la vivibilità, la salute e le risorse vitali per l’umanità. In conclusione, se Le chiedessi di formulare alcune proposte per rendere Brindisi una città a misura di ciclista?Le nostre città non sono particolarmente amiche della bicicletta, e noi quando siamo automobilisti non siamo così attenti ai ciclisti come dovremmo

essere. Ma la società sta cambiando, spinta dalle troppe brutture accadute in passato (e che continuano ad accadere), quindi può cambiare il nostro atteggiamento verso la bici stessa. Insomma possiamo essere noi il motore primo del cambiamento, possiamo essere noi il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo. Come affermano i promotori della campagna #salvaiciclisti, ci vuole buon senso, cioè quella cosa che dice che il traffico non dovrebbe esistere, che le piazze dovrebbero essere destinate alle persone e non alle automobili. Per risolvere i problemi non servono montagne di soldi ma solo buone leggi e la buona volontà per applicarle da parte di amministratori in buona fede.

CoMUnICATo“Il lutto per la morte di una giovane vita e l’angoscia per il futuro delle sue compagne, potevano indurci ad annullare la manifestazione “Bimbimbici” in programma per il 27 maggio. Poi, abbiamo avuto davanti a noi l’immagine di tanti bambini che pedalavano con tenacia contro tutti coloro che ci vogliono immobili e chiusi e con le speranze spente e abbiamo deciso di confermare questo impegno. Oggi piangiamo, ma crediamo che sia giusto non fermarci perchè  se queste bombe hanno mutilato le nostre vite, tante vite segneranno quello che verrà. Incominciamo a segnare questo futuro contrapponendo all’orrore delle bombe la gioia di una pedalata assieme ai nostri bambini di oggi che saranno i grandi di domani. Dedicheremo “Bimbimbici” a Melissa e le sue compagne, pedaleremo con loro e per loro”.

Associazione CICLOAMICI - FIAB

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#SALVAICICLISTI

IL MAnIFESTo

15free24.it1 giugno 2012

alessandra Caputo

ASD INTOTHEBIKEGuida pratica al cicloturismo

in terra di BrindisiPassione per la bicicletta e una grande con-

sapevolezza: quella secondo cui, in questo mo-mento storico, le contingenze economiche e po-

litiche globali e locali spingano verso uno sviluppo sostenibile, legato alla naturale vocazione turistica del

territorio. Bici e territorio, dunque. Così si presenta l’ASD INTOTHEBIKE, progetto vincitore del bando regiona-le “Principi Attivi 2010”. L’obiettivo dell’associazione è lo sviluppo del cicloturismo nel territorio brindisino, ottenuto tramite diversi step: dando vita ad un soggetto che si ponga come punto di riferimento e vetrina per la pratica e lo sviluppo del cicloturismo, creando un sito web che dia eco globale all’attività locale, in-staurando partnerships con i soggetti operanti nel settore e, soprattutto, realizzando una guida che raccolga tutti i percorsi esistenti e sperimentati. E proprio quest’ultimo sforzo è stato presentato giovedì 24 Maggio presso la sala comunale Mario Marino Guadalupi di Brindisi. Da oggi la città di Brindisi ha a propria disposizione una guida al cicloturi-smo della propria terra.Per contatti e informazioni: www.intothebike.it/[email protected]

#Salvaiciclisti è un movimento popolare e spontaneo indipendente da partiti e associazioni che chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane sulle quali sono morti

negli ultimi 10 anni 2.556 ciclisti.È un’Italia che cambia strada, che desidera ed esige una mobilità diversa, ciclistica e non violenta,

quella che è scesa in piazza a Roma il 28 aprile, sotto l’arancio di #Salvaiciclisti.Una manifestazione statica perché per chiedere più sicurezza sulle strade non serve una bi-

cicletta, serve il buon senso. 50mila cittadini, a piedi e in bicicletta, arrivati da tutta Italia per chiedere un cambiamento della mobilità in una manifestazione bella e allegra. Il 28 aprile 2012 ha infatto segnato una svolta storica per la mobilità leggera in Italia. Tanto l’entusiasmo e il successo che addirittura Mario Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, ha scritto all’organizzazione, complimentandosi con l’i-niziativa.

“Come già fatto in Europa, finanziando diversi progetti legati alle piste ciclabili, anche in Italia è necessario riservare maggiore attenzione alla mobilità leggera. In questo senso il governo è

impegnato a favorire politiche di mobilità sostenibile, anche con l’obiettivo di ridurre il tasso di incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti. Mi rendo tuttavia conto che molto resta ancora da fare.

Vi incoraggio dunque ad andare avanti, oserei dire a “pedalare”, per attirare l’attenzione su quanto si può fare a tutti i livelli per migliorare le condizioni di mobilità di chi usa la bicicletta per muoversi in città.

Gli autoarticolati che entrano in un cen-tro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che se-gnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.

I 500 incroci più pericolosi del paese de-vono essere individuati, ripensati e dota-ti di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.

Dovrà essere condotta un’indagine na-zionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti cicli-sti vengono uccisi o feriti.

Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.

La formazione di ciclisti e autisti deve es-sere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.

30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovvi-ste di piste ciclabili.

I privati devono essere invitati a sponso-rizzare la creazione di piste ciclabili e su-perstrade ciclabili prendendo ad esem-pio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays.

Ogni città deve nominare un commis-sario alla ciclabilità per promuovere le riforme”.

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16 free24.it1 giugno 2012

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LA DUE RUOTE NEL MONDOI mille usi della bicicletta

1 olandaPopolazione: 16.652.800

Biciclette: 16.500.000Percentuale: 99%

2 danimarcaPopolazione: 5.560.628

Biciclette: 4.500.000Percentuale: 81%

3 germaniaPopolazione: 81,802,000

Biciclette: 62,000,000Percentuale: 75.8%

4 SveziaPopolazione: 9.418.732

Biciclette: 6.000.000Percentuale: 64%

5 norvegiaPopolazione: 4.943.000

Biciclette: 3.000.000Percentuale: 61%

6 FinlandiaPopolazione: 5.380.200

Biciclette: 3.250.000Percentuale: 60%

7 giapponePopolazione: 127.370.000

Biciclette: 72.540.000Percentuale: 57%

8 SvizzeraPopolazione: 7.782.900

Biciclette: 3.800.000Percentuale: 49%

9 BelgioPopolazione: 10.827.519

Biciclette: 5.200.000Percentuale: 48%

10 CinaPopolazione:

1.342.000.000Biciclette: 500 milioni

Percentuale: 37%

I vantaggi di questa trovata, assicura la Tolkamp Metaalspecials, sono tanti. Lo scuolabus a pedali non inquina, permette di risparmiare sul carburante, insegna ai bambini quanto possa essere divertente e salubre spostarsi facendo a meno dell’automobile e abitua all’attività fisica sin dai primi anni scolastici, combattendo l’obesità infantile. Finora l’azienda produttrice ha venduti circa 25 bicibus tra Olanda, Belgio e Germania. Prezzo del Tolkamp Metaalspecials? Circa 11.000 euro.

CINALAVARE PEDALANDOL’idea di sfruttare il potenziale energetico derivante da una biciclettata non è nuova, ma l’azienda Haier ha aguzzato fantasia e ingegno per venire incontro a casalinghe e single. Il gigante cinese ha progettato la lavatrice a propulsione umana, ossia l’unione di una normale lavatrice elettrica con una cyclette il cui movimento carica una batteria che poi alimenta il ciclo di lavaggio. È sufficiente una pedalata di 20 minuti al giorno, assicurano i tecnici, per avere il bucato lavato e pulito. E a giovarne non sarà solo il fisico: di energia consumata solo quella dei muscoli. Il prototipo della “lavatrice e pedali”, presentato durante l’IFA 2010, la principale fiera europea dedicata all’elettronica di consumo e alla comunicazione, dovrebbe arrivare in commercio a breve.

FRANCIA UNA BICI COME MEDICINALa bicicletta al posto di pillole e farmaci. È la trovata del sindaco di Strasburgo, Roland Ries. Che il mondo della salute e dello sport siano strettamente legati è una certezza, ma che pedalare sia un trattamento integrativo o sostitutivo per numerosi disturbi, in pochi forse se lo sarebbero aspettati. A confermare la valenza dell’uso della due ruote per prevenire alcune malattie come diabete, obesità, ipertensione e malattie cardiovascolari, è stato il presidente del sindacato dei medici generici francesi Pierre Tryleski e il primo cittadino di Strasburgo non se l’è fatto ripetere due volte. Il Comune - ha annunciato - offrirà un abbonamento annuale (80 euro a persona) al servizio di bike-sharing cittadino Vélhop a coloro che, con ricetta medica, dimostrino di trarne giovamento. Il progetto pilota coinvolge una cinquantina di medici, tra volontari, generalisti e cardiologi, della Communauté urbaine de Strasbourg (CUS) e partirà in via sperimentale per un anno. Se al termine del periodo di prova l’esperienza avrà un riscontro positivo, il servizio diventerà definitivo a partire dal 2014.

GIAPPONEBICICLETTA MUSICALEDal connubio arte - tecnologia nasce la prima bicicletta musicale. L’idea è della società Cogoo per promuovere il bike sharing nel Sol Levante. Come funziona? È sufficiente applicare il Turntable Rider, un kit speciale creato dal poliedrico artista Toshiyuki Sugai, per trasformare la due ruote in una console da Dj turntablist. Il kit trasforma i freni in Sound Pad, le ruote in giradischi, il manubrio in un crossfader, i freni in campionatori. Il suono è inviato tramite bluetooth al vostro iPad o iPhone da una black box installata sul manubrio che comunica in wireless con una dj app su pc. Il risultato è una suggestiva performance musicale generata dai tricks e dalle evoluzioni del Bmx.

Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia europea dell’ambiente, il traffico urbano è responsabile del 40% della CO2 prodotta dal trasporto su strada. In Europa, nove cittadini su dieci sono esposti a emissioni nocive più elevate rispetto alla

norma. Ma se “tutto il mondo è paese” non tutti i Paesi sono uguali. Anche in tema di mobilità. Olanda, Francia, Germania, Austria, sono solo alcune delle nazioni che hanno triplicato, negli ultimi anni, gli spostamenti in bici a discapito dei viaggi su mezzi alimentati a motore. Per non parlare dei Paesi scandinavi da sempre veri “campioni” per l’uso della bicicletta. E a pedalare non è solo il vecchio continente. I vantaggi della due ruote? Evidenti per la salute, per l’ambiente e per il portafogli. Ma c’è di più. Con un pizzico di fantasia e di conoscenze, una comunissima bicicletta può trasformarsi in quello che mai avreste pensato.

OLANDAA SCUOLA IN BICIBUSIn Olanda l’educazione alla mobilità gentile parte dall’infanzia. L’azienda Tolkamp Metaalspecials ha costruito un autobus-bicicletta (Tolkamp Metaalspecials) diventato in poco tempo di moda tra insegnanti e alunni. Progettato per trasportare 11 bambini, dai 4 ai 12 anni, il bicibus viaggia alla velocità massima di sedici chilometri orari, ha un sistema audio, un telo pieghevole per la pioggia e un piccolo motore elettrico per le salite più difficili. E c’è già chi, tra gli insegnanti, si è improvvisato autista passando a prendere gli alunni direttamente a domicilio alla guida dell’autobus-bicicletta.

CLASSIFICAThe Design Density Debate ha condotto uno studio molto interessante sui Paesi con il più alto rapporto di biciclette per abitante. In Europa, sono quelli nordici i leader delle due ruote. E l’Italia? Fuori dalle prime 10 posizioni.

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17free24.it1 giugno 2012

Francesco marchionna

SVEZIA UN’ AUTOSTRADA CICLABILEQuanto a piste ciclabili la Germania fa scuola. Sull’esempio teutonico, anche in Svezia sorgerà presto una nuova autostrada per biciclette. A giovarne non sarà però Copenaghen, definita la città più bike-friendly al mondo, ma Malmö, la terza città svedese per numero di abitanti e dimensioni. La superstrada destinata alle due ruote più ecologiche collegherà Malmö a Lund, sede di una delle più frequentate sedi universitarie del Paese. Lungo la nuova via di comunicazione, che sarà costituita da quattro corsie, è prevista la presenza di numerose stazioni di servizio pensate appositamente per le biciclette e di uscite di collegamento verso le città che si troveranno nelle vicinanze. Costo complessivo della super pista ciclabile, 3 milioni di euro.

DANIMARCA A CHI PEDALA CENA GRATISPer guadagnarsi una cena? Basta pedalare. È questo l’incoraggiamento che il Crowne Plaza Copenhagen Towers riserva ai suoi clienti. L’hotel mette a disposizione di tutti coloro che si trovano ad utilizzare una delle 366 stanze, un sistema di cyclette “speciali”. Con una velocità media di 30 km orari, le bici sono in grado di generare in un’ora 100 Wh di energia elettrica. Su ognuna è presente un iPhone con installata un’apposita applicazione in grado di rilevare quanta energia è stata prodotta ed inserita nell’alimentazione principale della struttura. Ogni volta che un ospite raggiunge i 10 Wh riceve un buono pasto da 200 corone (27 euro). L’iniziativa è stata lanciata in via sperimentale. Se il test avrà i risultati sperati potrebbe venire in seguito applicato a tutti e 21 i Crowne Plaza sparsi per il mondo.

LONDRAIL CINEMA A PEDALIA prima vista può sembrare il classico drive-in, maxi schermo, proiettore, pop corn e bibite all’occorrenza, ma una volta entrati in sala niente poltrone. Per vedere il film si rimane in sella alla propria bicicletta e ci si trasforma in una dinamo umana: a produrre l’energia che serve a proiettare la pellicola sullo schermo sono gli spettatori. È la moda del Cycle-in che impazza in tutto il Regno Unito. Il progetto sperimentale nato sulle rive del Tamigi dall’idea dalla Magnificent Revolution, un’organizzazione senza scopo di lucro composta da artisti, musicisti, designer, ecologisti e ingegneri, sta girando il mondo.

STATI UNITILA BICI CARRELLODistricarsi nel traffico per andare a far la spesa è un incubo giornaliero? Problema risolto. Dagli USA arriva la bici/carrello, veicolo ibrido per consumatori del ventunesimo secolo attenti all’ambiente. L’innovazione del prodotto ideato dal designer Hyuk-Jae Chang della Auburn University (Alabama), sta nella sua struttura in grado di ripiegarsi in poche semplici mosse e diventare un carrello per la spesa. Design accattivante e un comodissimo portaoggetti, the ‘Ville’ è la risposta a diversi problemi legati alla mobilità cittadina, comodità e risparmio di tempo in primis. Il fatto poi che si trasformi in un carrello per la spesa garantisce di poterlo portare dentro il supermercato evitando lo stress di cercare uno spazio libero e sicuro per incatenare la vostra bici.

BICI ELETTRICA Scopriamo cos’è

A qualcuno di voi sarà sicuramente capitato di vedere un ciclista non arrancare in salita, senza nemmeno pedalare. Dopo lo sconcerto iniziale, avrete capito che si trattava di una bici elettrica o, a voler essere pignoli, bici a pedalata

assistita. Il nostro Codice della Strada caratterizza queste bici come “dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta e infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare”. Si tratta dunque di una normale bicicletta alla quale è stato applicato un motore con centralina di comando e vari accessori, nonché una batteria che accumula l’energia necessaria ad alimentarlo. Il veicolo che ne risulta può essere utilizzato sia con la sola forza muscolare sia con una combinazione di forza e di aiuto fornito dal motore, aiuto che – a seconda della configurazione scelta – di fatto può arrivare a eliminare quasi completamente il contributo alla pedalata fornito dal ciclista.Le tipologie di veicolo, evolute negli ultimi anni a grande velocità, possono presentare rispettivamente un motore inserito nella ruota anteriore, un motore inserito nella ruota posteriore o un motore centrale. Esistono poi dei kit che consentono di trasformare qualsiasi bicicletta in una a pedalata assistita a costi assolutamente accettabili, soprattutto se si possiede già una buona bici da convertire. Giusto per fornire qualche cifra, si stima che in Europa nel 2011 siano state vendute circa 500mila unità e di queste circa 15mila solo in Italia, con tassi di incremento percentuale annui che variano tra il 40% della Svizzera al 139% della Germania. Quanto costa una BIPA? I prezzi delle BIPA sono estremamente variabili e dipendono dal modello, ma soprattutto dal mercato. In Germania, gli utenti si orientano su biciclette di fascia pari o superiore a 2.000 euro e il prezzo medio dei veicoli venduti in Europa è comunque pari a 1.500 euro. In Italia il mercato è molto indietro pur se in grande crescita, e ciò porta gli acquirenti a preferire veicoli di bassa qualità e basso prezzo, stimato sui 600/700 euro. Ottimi produttori di BIPA di alto livello sono la svizzera Flyer e la tedesca Kalkhoff, entrambe regolarmente importate in Italia, nonché la austrica KTM che produce biciclette di altissimo profilo e conseguente prezzo. La produzione italiana è affidata a diversi marchi, si può affermare che quasi ogni costruttore tradizionale ha ormai inserito nella propria gamma almeno un modello di BIPA.Chi fosse invece interessato a un kit di trasformazione potrà rivolgersi a wheelkits.it, alcedoitalia.it o anche a greenmoving.it, gestito da un intelligente e lungimirante salentino.

Ercole Pennetta

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BICI & BUSINESSA pedalare si guadagna

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PONY EXPRESS IN BICICLETTAA Copenhagen come a New York, Londra, Parigi, Tokio è una consuetudine e da qualche anno spopola anche a in Italia. Partito in sordina da Milano, il bike messenger ha conquistato, trasversalmente, tutto lo Stivale. Roma, Firenze, Bologna, Parma, Bari, Venezia, Palermo, Catania sono solo alcune delle città che hanno adottato i “Corrieri in bici”, grazie soprattutto a esperienze di micro-imprenditoria. L’idea di Urban Bike Messengers nasce da un gruppo di appassionati di ciclismo urbano con l’intento di portare anche a Milano il servizio di corrieri in bicicletta, già attivo con successo nelle principali capitali del mondo. Dalla città meneghina si è poi diffuso in tutta Italia. A giocare a favore diversi fattori: la riscoperta della bicicletta, la crisi economica e la qualità del servizio. Le imprese che consegnano pacchi in bicicletta offrono gli stessi standard di quelle tradizionali, se non superiori. Rispetto ai motorini sono più concorrenziali sui tempi perché attraversano parchi ed entrano in vie pedonali. Il valore aggiunto riguarda ambiente e salute: le biciclette non inquinano e non aggiungono altro traffico in centro città. Quanto al tariffario, è accessibilissimo: 20 euro le consegne in 30 minuti, 14 euro quelle in 90 e le consegne entro le 18 a 7 euro, oltre ad una serie di abbonamenti che fanno ovviamente calare i prezzi. Alle esperte mani e alle forti gambe dei pony express in bicicletta si può affidare di tutto. Unica “limitazione” il peso del pacco che non deve superare i 10 kg.

MUSICA A PEDALICome promuovere buone pratiche relative alla mobilità e lo sviluppo di un’illuminazione ecologica e intelligente? Con l’eco concerto. Non solo l’invito a utilizzare la bicicletta, ma una sfida alla cittadinanza attiva. L’idea prevede l’alimentazione di impianti per spettacoli attraverso l’uso di energia pulita prodotta in tempo reale dagli spettatori. Il funzionamento è semplice e coin volgente: mentre sul palco si esibiscono gli artisti, il pubblico può disporsi sulle biciclette disposte dallo staff del concerto (o agganciare le proprie alle stazioni allestite) e pedalare. Le biciclette sono collegate a un impianto che immagazzina energia cinetica e la trasforma in energia elettrica, reinvestita nell’approvvigionamento dell’intera struttura. Il primo eco-spettacolo al mondo dedicato alla bicicletta e alimentato a pedali, si è tenuto a settembre 2011 in anteprima europea al porto di Bari. Sul palco i Tetes de bois, autori dell’album “Goodbike”. Il gruppo romano si è esibito per circa due ore solo grazie ai muscoli degli spettatori-ciclisti. Per la serie “la buona musica bisogna sudarsela”.

BUSINESS SOSTENIBILE La necessità del marketing e il rispetto per l’ambiente spesso non coincidono anzi... Ma non a Caserta. L’innovativo progetto di mobilità eco-sostenibile è di un gruppo di giovani stanchi di vedere il capoluogo provinciale congestionato dal traffico. L’originalità dell’iniziativa? L’aver unito il concetto di pubblicità a un mezzo riscoperto di moda. Il progetto “City4Bike”, finanziato sia con denaro pubblico che con fondi privati, è tanto semplice quanto ingegnoso. Il Comune e le associazioni di categoria e attività commerciali che vogliono aderire all’iniziativa, acquistano una o più “biciclette di cortesia” da noleggiare a clienti e turisti che per usufruire del servizio dovranno solo presentare un valido documento d’identità e rispettare il regolamento di utilizzo. Sulle bici, messe a disposizione in comodato d’uso gratuito per il cliente, saranno applicati (oltre ai loghi istituzionali dell’amministrazione comunale e delle associazioni di categoria aderenti) due pannelli con brand personalizzato per veicolare la comunicazione dell’esercizio commerciale che acquista il mezzo. Su App Store, inoltre, è possibile scaricare l’applicazione che consente di geolocalizzare le attività che offrono il servizio di comodato d’uso gratuito. Risultato: tutti sono contenti. I cittadini potranno godere di aria pulita e di un servizio di bike sharing, il Comune e il commerciante potrà offrire alla propria utenza un servizio e in più e farsi pubblicità pulita. Partito in via sperimentale nel casertano, il progetto City4Bike si sta estendendo a macchia d’olio in tutta la Campania con circa 80 adesioni che coinvolgono attività commerciali, associazioni, enti pubblici e privati di varie località. A Salerno, tra l’altro, il Comune mette a disposizione di ogni esercente che accoglie l’iniziativa rastrelliere per parcheggiare i mezzi.

BICYCLE FILM FESTIVALLa bicicletta come veicolo di emozioni. Anche al cinema. Si chiama ‘Bicycle film festival’ il primo festival interamente dedicato alla due ruote a pedali. Ideato da Brendt Barbur nel 2001, dopo che un’auto l’aveva investito mentre pedalava per le strade di New York, il BFF conta ormai 11 edizioni e innumerevoli sedi, europee, americane e asiatiche. Piattaforma capace di celebrare la bici attraverso il cinema, la musica e l’arte, ad ogni edizione si articola in un fitto programma aperto a tutte le tematiche legate alla bici in qualsiasi veste espressiva: proiezione di oltre 60 corti, animazione, narrativa, video musicali e sperimentali.

Per guadagnare basta pedalare? Sembrerebbe proprio di si. Sconti proposti da alberghi e grandi magazzini per chi utilizza la due ruote, risparmio energetico sfruttando l’energia cinetica per illuminare concerti e spettacoli, un nuovo kit messo a punto dalla Nokia per ricaricare il cellulare pedalando. E c’è anche chi ha aperto la sua prima ciclo officina. Il concetto “bicicletta uguale mezzo per mantenere la forma fisica e l’aria pulita” sembra ormai superato. Per l’utilizzo della due ruote si aprono nuove frontiere.

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Nella Marina di Lendinuso, tra Brindisi e Lecce, nuovi complessi residenziali per vacanza “VaLesio”.Il complesso dista a circa 150 metri dalla spiaggia. La disposizione a schiera si sviluppa ad angolo, terrazzi e loggie ne esaltano la varietà delle linee e degli spazi. Le sfumature gialle del tufo salentino, il pergolato e i cancelli in legno, insieme all’intonaco bianco, giocano a più livelli un equilibrio di colori e contrasti, con un risultato di sobrietà, accoglienza e luminosità che ricreano lo stile architettonico e l’atmosfera delle masserie salentine.

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michele Lamacchia

“Un attimo e la faccia di Pogo si aggrappò all’asfalto, la bicicletta lo superò rumorosamente. Glì sembrò come se un grosso blocco di cemento lo stesse schiacciando a terra. Un peso terribile che non gli permetteva di respirare.Appena provò a pensare gli arrivò una scarica elettrica nella testa, come una morsa tra tempia e tempia.” (da “Mò avast!” - “Adesso basta!”, di M. Lamacchia)

Sono ormai quasi due mesi che non uso la macchina e i vantaggi sono diversi: la soddisfazione di non dover pagare la benzina arrivata alle stelle è forse la più grande. Al massimo la userò quando piove, ma qui piove davvero così poco,

sinceramente… Ci vado anche a fare la spesa, ho un bel cestino sul manubrio e, nel caso di spesa un po’ più ingombrante, mi porto uno zaino. Niente in confronto a certe coppie di olandesi o danesi che vedo ogni tanto uscire dall’ostello della gioventù al rione Casale e si fanno la passeggiata a mare. Loro hanno delle borse enormi, dove immagino hanno tanta di quella roba che serve loro per attraversare l’Europa. Ci pensate? L’Europa in bici… Ora stanno realizzando la ciclabile più lunga d’Europa, che unirà Torino a Venezia. A Brindisi però non si riesce a fare una ciclabile che unisca il centro alle spiagge. Anzi: il centro storico potrebbe essere riaperto al traffico. Perché? In tutto il mondo l’orientamento è l’opposto! Allora sono tutti pazzi? Qualcuno dice che chiudere i corsi al traffico è “la causa della crisi economica per i negozi del centro”. Allora il sindaco ne parli con Monti! Riapriamo i centri storici d’Italia al traffico e facciamo decollare i consumi! Scusate, ma mi sembra una cazzata. Quando ero a Firenze una delle prime cose che feci per me fu comprarmi una bici usata. Una bici da strada usata ma in ottime condizioni. La pagai un’ottantina di mila lire: non molte ma tante per uno che, studiando, riusciva a risparmiare non più di cento, centoventimila lire al mese… Quasi subito me l’hanno rubata! Anzi, quel giorno mi rubarono due bici. Spiego. Quella mattina dovevo incontrare un amico di Taranto sui viali, nei pressi delle Cascine. Io lo incontravo per studiare psicologia, lui per studiare le ragazze scosciate (nota per gli addetti ai lavori: girare in bicicletta permette di guardare meglio i culi delle

ragazze. Lo stesso non può farsi con la macchina, vuoi la velocità, vuoi l’attenzione a tante altre cose). Quando sono tornato al palo, ho trovato una 28 al posto della mia. Vecchia e scricciata. Dopo qualche minuto di invocazioni ai santi e ai parenti di ogni genere e grado del fantomatico ladro (sostitutore) di biciclette, ho preso la mia nuova vecchia 28 e sono tornato in centro. Mi piaceva andare a Santa Croce, da Vivoli, a mangiare il gelato. E tu stesso vedi che ci sono decine e decine di biciclette, e che quindi non sono l’unico che la trovo utile. Se poi il comune mi mette le rastrelliere in piazza io non ho neanche l’imbarazzo di sentirmi fuori posto, emarginato. Sfigato. Infatti a Firenze e in tanti altri posti in cui ho vissuto, girare in bicicletta è come volare, non come qua. Che per farlo devi per forza essere un intellettuale. In quell’occasione conobbi Giulia, una ragazza carina di Ancona, e dopo le solite chiacchiere scoprii che abitava vicino a casa mia ed anche lei era in bici! Ah, queste immagini dolci da film! “Passeggiando in bicicletta accanto a te”. Già gustavo tutti i gelati e le limonate dei giorni a seguire! Poi però sono arrivato alla rastrelliera e invece della “mia” 28 ho trovato una Graziella di merda. Le invocazioni di rito, Giulia che se ne va, vedendomi come un marziano che, esprimendosi in una lingua sconosciuta, guardava il cielo chiedendosi “Perché?”. Il mio room mate, più pratico, mi spiegò che era pratica comune quella di prendersi le bici ed era una cosa così comune che era per quel motivo che nessuno quasi comprare una bicicletta nuova, in quanto c’era quanto “riciclaggio” continuo. E io non potevo farci niente, se non rassegnarmi all’idea e fare altrettanto. Mi fregai una olandese da donna e me ne tornai a casa: era nato il bike-sharing. Stamattina me ne sto andando verso mare. Voglio uscire dal traffico paralizzato, dai semafori lampeggianti. Andare in bici non mi fa pensare a niente, mi fa sentire i profumi dell’aria, mi fa vedere le cose e le persone da una prospettiva diversa. Sto andando verso Acque Chiare, Apani, lungo tutta la falesia che sta crollando. L’aria di mare e gli spruzzi mi toccano il viso. Il vento di maestrale mi riempie gli occhi di lacrime e me le tira lungo le guance. Io mi alzo sui pedali e spingo più forte. Il rombo dell’aria nelle orecchie non mi fa sentire il rumore delle bombe.

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Francesca Totlebengirotondo

21free24.it1 giugno 2012

“Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse,visto che io riderò in una di esse,allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero,tu avrai, tu solodelle stelle che sanno ridere!”A. De Saint Exupery, “ Il piccolo principe”.

In quanti modi diversi sono stati etichettati i giovani, li abbiamo definiti “viziati, fannulloni, spendaccioni, irresponsabili, lamentosi, rancorosi, perennemente in credito con il mondo”. In quante maniere è stata etichettata la gioventù: “bruciata, travagliata, insoddisfatta, mediocre”. Oggi, alle innumerevoli aggettivazioni possiamo unire “gioventù assassinata”! - Da chi?- Sorge spontanea la domanda –

altrettanto spontanea ritorna la risposta… Lungi da noi la volontà di addebito, ma ferma la volontà di riflessione critica, di analisi profonda su quella che realmente è la dimensione giovanile nei suoi poliedrici aspetti, nelle sue varie sfaccettature e tonalità sempre in continuo mutamento perché è così che deve essere ed è la dimensione giovanile, niente di stereotipato, di scontato e di certo ma semplice e continuo mutamento.Sulla “questione giovanile”, così la definiamo, sono state scritte pagine e pagine di libri, manuali, saggi di carattere scientifico il tutto al fine di comprendere una realtà, un modo di essere e di abbracciare il mondo che solo qualche anno prima abitavamo noi stessi; un mondo fatto di piccole cose e di piccole certezze ma ricco di speranze, sogni, futuro. Un mondo a metà strada tra l’essere adulti e l’essere ancora bambini, tra l’avere mille idee e l’incapacità di attuarle perché si ha troppa poca esperienza da cui attingere; un'esistenza a metà strada tra una realtà sognante e una realtà sognata. Noi adulti seguendo un principio intelligibile di miopia globale e generalizzata, pur nella vaga e sicuramente non biasimevole volontà di protezione non ascoltiamo il loro grido silenzioso, abbiamo problemi più seri noi… da affrontare. Ci adoperiamo così, con ogni mezzo per non far loro mancare nulla, anche il superfluo, sperando di renderli felici o di supplire alle nostre mancanze, o meglio, per mettere a tacere certi sensi di colpa. In questo quadro, sicuramente riduttivo, non si vuole affermare che il mondo giovanile non contenga contraddizioni o che non vi siano problemi generazionali di carattere educativo e formativo, così come è innegabile che continui ad esserci una persistenza giustificazionista e permissivista da parte degli adulti. Si vuole semplicemente rimarcare il fatto che ci accorgiamo dei giovani, dei nostri figli solo quando un boato ce li strappa brutalmente dal petto senza alcuna ragione, quando accade che, in una mattina qualunque, di un giorno qualunque, in una città qualunque - come la nostra - in una manciata di secondi una bomba rade al suolo tutto ciò per cui la vita ha un senso, noi abbiamo un senso. Una società colpita nella sua linfa vitale! Questo è accaduto a Brindisi il diciannove di maggio, una tentata strage di matrice probabilmente terroristica. Mai prima d’ora nella nostra civilizzata, acculturata e religiosa Nazione si era verificato un fatto così grave ed inaudito ma quel che è più grave, mai valori primari e fondamentali quali la famiglia e la scuola erano stati così brutalmente e ferocemente corrosi da un non ben chiaro sistema deviato e deviante quale può essere la mafia, il terrorismo, l’anarchia. Atto vile è stato definito ed a ragione da tutti, erano presenti e solidali le Istituzioni, immediata la reazione delle forze dell’ordine, attonito, annichilito un intero popolo. Brindisi è una città piccola del profondo e travagliato Sud, dove il vivere quotidiano risulta essere di per sé difficile, è balzata all’attenzione dell’intero pianeta non per ciò che di bello possiede: sole, mare, cultura, tradizioni, la generosità della sua gente bensì per un inaudito fatto di morte. In questo scenario tragico e funesto a Melissa Bassi giovane studentessa, è stata strappata la vita all’età di sedici anni mentre si accingeva ad entrare a scuola culla del saper e della coscienza critica che ci libera dai lacci di quell’ignoranza voluta ed auspicata da manipolatori occulti della mente La gente comune è scesa in piazza, la coscienza collettiva è stata brutalmente richiamata da quel torpore e da quella apatia in cui versava ormai da tempo, troppo tempo! Al disumano risveglio segue il giorno del riscatto dei giovani da una società incancrenita che ha fatto della precarietà il suo vessillo. L’assassinio di Melissa non è stato e non sarà vano, non lo sarà per tutti coloro che appartengono alla società civile, per tutti coloro che ancora credono nelle Istituzioni che, a loro volta devono comprendere che non vi può essere fiducia nello Stato se questi non garantisce verità e trasparenza, che non devono passare trent’anni prima che i colpevoli vengano puniti senza sconto di pena alcuna. Occorre interrogarsi e fare giustizia per un martirio perpetrato sine ratio. Un richiamo forte, deciso, imperativo ci viene proprio da coloro che così ferocemente sono stati colpiti, coloro che credevamo parte debole e ancora informe della società, quella porzione di società quasi sempre aspramente criticata: i giovani. Da loro si innalza il grido: “Giustizia e verità” a noi l’onere ed il dovere di rispondere con altrettanta fermezza segnando la strada della legalità, lavorando per garantire loro un futuro certo, ascoltare il loro grido silenzioso e di tanto in tanto rivolgere lo sguardo al cielo, guardando le stelle che ridono perché tra quelle stelle brilla il sorriso puro di Melissa.

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venerdì 1 giugno OstuniSERATA ALL’ARANCETO CLUBUn venerdì unico all’Aranceto Club per inaugurare la nuova stagione...Un assaggio d’estate con la musica italiana tutta da ballare di Ciccio Marinelli...Una serata ideale per festeggiare qualsiasi ricorrenza o semplicemente trascorrere una notte in compagnia. Nel privee le sonorità esclusive dei djs Enzo Veronese e BeppeDex. On air la voce di Monique. Accesso solo su invito cartaceo. Informazioni e prenotazioni tavoli 347/3435453 Alessio Mazzei. A partire dalle 23.

sabato 2 giugno FasanoTORNA FASANO JAZZRassegna di concerti a tema organizzata dal Comune di Fasano con la collaborazione tecnica dell’associazione “Le Nove Muse”. Quest’anno saranno sei le date in programma nel mese di giugno, 1-2-4-6-7-9, per nove concerti. Sabato 2 giugno l’appuntamento è ai Portici delle Teresiane alle 21. Opening act: Polaris Duo plays music of Genesis: Miro Abbaticchio (pianoforte), Giuseppe Massarelli (pianoforte). Second set: Corrado Sgura Group: Corrado Sgura (chitarra), Sergio Langella (tastiere), Davide Penta (basso), Guido Vincenti (batteria). In caso di pioggia, i concerti previsti ai

Portici delle Teresiane si terranno nel Teatro Sociale. Inizio concerto ore 21.00, ingresso libero. Info. 080.4394123.

domenica 3 giugno OstuniCORSO SCIAMANICODalla saggezza degli antichi Toltechi del Messico ai Toltechi del nuovo millennio. Corso introduttivo “La Danza con Il Messaggero della Morte: Rincontrarsi con La Vita “Innamorarsi della vita”. In questo incontro di presentazione MinoTauro, allievo dello Sciamano

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o lunatica, fiera del fantasy

In arrivo la terza edizione di “Lunatica, fiera del Fantasy” che si terrà a Brindisi il prossimo 2 e 3 giugno presso il Maxicinema Andromeda.Organizzata dall’associazione culturale Ma.Dì.Ma., l’edizione 2012 sarà arricchita dalla proiezione di diversi cortometraggi, fra cui l’ultimo capolavoro di Hayao Miyazaki, Arrietty, ed uno dei più famosi film di Tim Burton, Edward Mani di Forbice. Come ogni anno però le iniziative saranno tante e cercheranno di accontentare tutti i gusti, in un calendario ricco di appuntamenti, in cui spiccano i workshop artistici a cura della scuola del fumetto Lupiae Comix, laboratori di scrittura, sfilate cosplay, tornei di giochi di carte e giochi di ruolo, animazione per i più piccoli ed il primo Torneo di scherma fantasy FFA Dragon Slayer Tournament. Ricordando che tutte le proposte in programma sono gratuite, nel dettaglio fra gli appuntamenti culturali: sabato 2 si potrà partecipare alla presentazione del fumetto “Storia di Calleo e dei gatti di Venezia” di Letizia Rizzo, della scuderia Lupiae Comix; al workshop di fumetto dedicato a chi vuole imparare questa nobile arte, sempre grazie agli artisti della scuola leccese; ed alla presentazione del libro ‘Dice e il mondo nuovo’, una favola per ogni età di Marco Tosato. Domenica 3, invece, la giornalista e formatrice Francesca Paola Alparone presenterà ‘Di_vin_e parole’, un laboratorio di scrittura creativa con degustazione di vino; sempre domenica è prevista la seconda presentazione editoriale, il libro ‘Il seme dell’equilibrio’ di Davide Carboni, mostrerà ai presenti che un buon fantasy non deve necessariamente essere straniero. Entrambe le presentazioni vedranno la partecipazione straordinaria del giornalista e scrittore Mino Pica, rivelazione del panorama letterario brindisino. Essendo nata da un’idea dei ragazzi del doposcuola Ma.Dì.Ma., nella fiera non poteva mancare un aspetto dedicato al divertimento ed alla meraviglia.In anteprima nazionale saranno presentati il 1° Torneo di Scherma Fantasy ‘Ffa Dragon Slayer Tournament’, organizzato dal Dragon Combat & Fantasy Store, che vedrà sfidarsi valorosi guerrieri per vincere l’ambita spada di Berserk, lunga 1,72 metri, ed i giochi di ruolo ‘Destino Oscuro’ e ‘Cielo Cremisi’, creati dal team Acchiappasogni; altre grandi novità sono l’HP Live Contest , un concorso a premi basato sul magico mondo di Harry Potter, ed un Gioco dell’Oca Gigante, in cui i giocatori stessi saranno le pedine. Non mancheranno poi gli appuntamenti tradizionali: giochi da tavolo e tornei ufficiali di giochi di ruolo, Magic e Yu-Gi-Oh, organizzati dai ragazzi di Gameology e la Caccia Al Tesoro.Uno degli obiettivi dei ‘Lunatici’ è divertire e meravigliare il proprio pubblico e quest’anno lo staff cercherà di far brillare gli occhi al pubblico attraverso la proiezione di cortometraggi e lungometraggi, tra cui spiccano le opere di Tim Burton e Miyazaki; attraverso i disegni dal vivo degli artisti presenti e le tavole dedicate a Stanlio & Ollio di Benedetto Gemma, che proporrà al pubblico dei corti animati con protagonista il comico duo. Per i più piccoli Lunatica proporrà le animazioni delle maschere della We Jammin’, che con giochi e balli coinvolgeranno i bambini, strappando un sorriso anche ai loro genitori. Da non perdere l’esibizione del quartetto j-pop Shiki che aprirà l’attesissimo Contest di Cosplay e la performance dei Luminal che con i loro giochi di fuoco chiuderanno l’evento.Ultima, ma non ultima, la scenografia della fiera realizzata a mano dai membri dello staff di Lunatica, sulla quale campeggia la riproduzione del drago Shenron lunga 24 metri.Lunatica non dimentica il suo impegno sociale, all’interno del programma infatti troveranno spazio i gazebo informativi di A.N.T., A.I.D.O., A.V.I.S e C.I.P., una degustazione gluten-free, offerta da Gluti...no! per sensibilizzare il pubblico riguardo la celiachia e le intolleranze, ed i laboratori artistico - espressivi e di relazione della d.ssa Cucinelli, riservati alle utenze di case famiglia e cooperative sociali.Nel corso della fiera saranno annunciati i vincitori dei concorsi banditi in occasione della terza edizione di Lunatica: il Concorso di narrativa fantasy Lunatica 2012, in collaborazione con Lupo Editore, il Concorso artistico Lunatica 2012, il cui vincitore ha visto la propria opera divenire la locandina ufficiale della terza edizione di Lunatica, il Concorso AMV makers Lunatica 2012, in collaborazione con la videoteca brindisina Top Video Center e l’Harry Potter Flash Contest, in collaborazione con l’editore Camelozampa. La fiera sarà arricchita dalla presenza di espositori a tema Fantasy, artigiani e artisti che esibiranno i propri lavori negli spazi del multisala Andromeda per più di 200 mq.Per maggiori informazioni:E-mail: [email protected] - Facebook: Lunatica Fiera

appuntamenti

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le segnalazioni vanno inviate a [email protected]

messicano Augustin, offrirà un primo approccio alla saggezza sciamanica e al metodo da lui sviluppato per utilizzare le antiche conoscenze dei nativi americani con l’obiettivo di favorire la nostra crescita della coscienza e il miglioramento della vita quotidiana. 2 e 3 giugno presso il Centro Olistico Suryachandra Via Angelo Solari, 26 Ostuni. Ingresso a pagamento. Info 333.8446868; 335.8284089.

Lunedì 4 giugno FasanoPAOLO FRESU & DANIELE DI BONAVENTURAPaolo Fresu & Daniele Di Bonaventura featuring Boris Savoldelli: Paolo Fresu (tromba, flicorno, elettronica), Daniele Di Bonaventura (bandoneon), Boris Savoldelli (voce & electronics). Info: 080.4394123. Teatro Kennedy ore 21. Ingresso libero. Info.

080.4394123.

giovedì 7 giugno Cisternino A TEATRO CON LA CARMENCarmen è sinonimo di libero arbitrio. Una donna libera da ogni

costrizione, libera da ogni regola, impegnata a vivere solo se stessa. L’amore passionale e istintivo che contraddistingue Carmen dalle altre donne è l’oggetto di questa piece coreografica accattivante. Un lavoro coreografico, in chiave contemporanea, ricercato e originale; un giusto mix tra tecnica, stile e dinamica affiancato da un lavoro di teatro-danza mai banale ma in piena fusione con l’intera opera. Coreografie: Roberta Ferrara. Teatro Comunale P. Grassi, ore 20.30. Ingresso a pagamento, Euro 10,00. Info. 339.6388670.

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esami di danza classica alla "Tersicore"ALLIEVI PROMOSSI A PIENI VOTI

“I vostri figli e miei allievi non fanno danza, la studiano”. Parola di Antonella di Lecce. E l’insegnante di danza non si limita alle parole.Il programma che insegna a Brindisi da ben quarant’anni lo ha studiato a Montecarlo presso la prestigiosa “Accademia Internazionale di Marika Besobrasova”. Dal 2010, anno in cui la grande maestra russa ci ha lasciati, Antonella Di Lecce, membro attivo nonché consigliere dell’Associazione Professori M.Besobrasova, continua a trasmettere il suo metodo non solo a Brindisi nella sua scuola, ma anche durante gli stages (per allievi ed insegnanti) che tiene ogni qualvolta viene invitata in diverse scuole e manifestazioni. Con grande competenza riesce a trasmetterlo con passione e amore a tutti. E i risultati non mancano.Il 28 e 29 aprile si sono svolti gli Esami di Danza Classica di tutti gli allievi dell’Accademia Tersicore per passare al successivo anno di studio. Prestigiosa la giuria che ha seguito quest’anno gli Esami, composta da: Alessandra giovana del Teatro Nuovo di Torino; Antonio Aguila già ballerino della Compagnia di Luciano Cannito e dell’Ensemble di Micha Von Hoeke; Maria Rosaria di Lecce direttrice artistica del “Balletto Regionale Pugliese” di Lecce e membro dell’Associazione Professori Marika Besobrasova di Firenze, Adolfo Marazita direttore della Compagnia Stabile del Musical, l’attrice, regista e cantante di Musical Mariagrazia Trentadue. I giovani ballerini sono stati promossi con voti che partivano dall’8 sino ad arrivare al punteggio massimo, 10. Tutti, a detta dei giurati, erano ben preparati. Quattordici di loro si sono aggiudicati borse di studio per stages estivi e contratti di lavoro per le più grandi. Ma i successi della Scuola Tersicore non finiscono qui.A Pasqua 16 allievi dai 10 ai 15 anni hanno sostenuto gli esami internazionali al Teatro La Pergola di Firenze, dove dal 2011 si è costituita la Fondazione Marika Besobrasova con annessa l’Accademia Besobrasova con sede alla Villa di Poggio Imperiale (prima aveva come sede storica Montecarlo). In questo college le allieve potranno frequentare gli studi scolastici e contemporaneamente ottenere il diploma di danzatrice professionista con il programma di studio della grande maestra russa.E per chi la danza ce l’ha nel sangue le occasioni per darle libero sfogo non mancheranno. Antonella Di Lecce terrà un corso di perfezionamento per allievi e insegnanti, dal 2 al 6 luglio prossimi, nella sua scuola a Brindisi, mentre dal 21 al 28 luglio si terrà il 1° corso di Formazione Insegnanti riconosciuto dal Ministero degli Interni a Calopezzati in Calabria, diretto da Alessandra Giovanna. “Tutto per dimostrare che la danza classica se studiata bene può dare i suoi frutti non soltanto ai bambini che crescono ma anche agli insegnanti cui essi sono affidati”.

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Museo Archeologico "Ribezzo"Scrigno d'arte e storia

Statua loricata probabilmente raffigurante di traiano

In piazza duomo, a pochi passi dalla cattedrale, sorge l’importante museo archeologico provinciale F.Ribezzo (MAPRI), motivo di orgoglio per tutti i brindisini attenti al proprio patrimonio

storico.Negli anni ‘50 finalmente la città ebbe il degno contenitore dei reperti che un tempo

erano raccolti nella chiesa di San Giovanni al sepolcro da meritevoli brindisini che in tempi non sospetti si prodigavano

per la conservazione e lo studio delle tracce lasciatiedai nostri avi. Infatti, già nel 1762 il canonico de Leo iniziò a raccogliere numerosi reperti che affioravano durante gli scavi nella

città; purtroppo gran parte di essi andò persa. Poi fu la volta del Tarantini, al quale bisogna anche esser riconoscenti per aver impedito che gran parte dei monumenti brindisini andasse distrutta. Fu proprio il Tarantini ad istituire il museo presso la chiesa di San Giovanni al sepolcro. A continuare l’opera di raccolta e

studio del Tarantini fu nel diciannovesimo secolo un altro canonico, il Camassa, meglio noto come “papa Pascalinu”. Nel 1956 fu inaugurato l’attuale museo costruito a fianco al portico “dei templari” e rispettandone nell’ aspetto esteriore lo stile. Pochi anni fa il museo è stato

oggetto di un restyling con una riorganizzazione del percorso didattico sapientemente e scenograficamente ben riuscita.

Il modo in cui è disposto il museo permette di ripercorrere le tappe fondamentali del popolamento dell’area brindisina a partire dal paleolitico superiore (12.000 a.C.) fino all’età romana. Esaustivi pannelli illustrativi corredati da immagini, accompagnano i reperti esposti. Dopo aver attraversato l’atrio che conserva elementi architettonici appartenenti a diverse epoche ed aver oltrepassato il punto di accoglienza, si giunge nella prima sala che raccoglie reperti organizzati per tipologia e provenienti dalle diverse collezioni (De Leo, Tarantini, Marzano, Gora); vi troviamo produzioni vascolari di tipo Attico, Apulo, Gnathia, trozzelle, antefisse, urne in vetro, unguentari, lucerne.

Venere che nasce dalle conchiglieCollezione statuaria ed epigrafica

Nel piano seminterrato è custodita gran parte della collezione statuaria ed epigrafica.Le statue di carattere funerario e decorativo, provenienti da edifici pubblici e privati, consentono di definire l’importanza di Brindisi come municipium romano. Degli imponenti torsi marmorei loricati, con indosso, cioè, la tipica corazza anatomica, raffiguranti personaggi di rango imperiale, quello di età tardo repubblicana potrebbe raffigurare Ottaviano vincitore ad Azio. Delle statue togate, provenienti, sembra, dallo stesso edificio posto nel foro (l’odierna piazza mercato), quella con la toga portata sul capo potrebbe corrispondere alla classica iconografia di Augusto svolgente le funzioni di Pontefice Massimo. Molto interessanti anche le statue di Roma Virtus, proveniente da porta Mesagne, che poteva far parte di un arco onorario posto all’ingresso della città romana, ed una statua di Afrodite con indosso un quasi impalpabile chitone (la tipica tunica greca leggera e sottile).Importantissima e ricca è anche la collezione epigrafica. Le iscrizioni, che coprono un vasto arco temporale che va dall’età repubblicana fino al terzo secolo, sono in lingua messapica, latina, greca ed ebraica, a testimoniare, dunque, la sedimentazione e la varietà delle popolazioni che abitavano Brindisi nell’antichità. Le stele sepolcrali ci tramandano l’esistenza di personaggi che sembrano essersi salvati dall’oblio del tempo, come il negotiator (mercante) della Bitinia, il publicus victimarius (personaggio addetto ai culti sacrificali), Lea, la giovane di religione ebraica nel cui epitaffio c’è l’augurio che le vengano aperti i giardini dell’Eden. Altre iscrizioni onorarie e provenienti da edifici pubblici ci tramandano decreti municipali e decisioni di organi magistratuali anche in relazione a precisi avvenimenti storici.

Trozzella di ValesioPreistoria e Messapi

Il vero e proprio viaggio attraverso la storia inizia al primo piano nel quale sono disposti in diverse vetrine utensili in selce del paleolitico superiore provenienti dall’area di Giancola

frequentata sin da 12000 anni fa.

archeologia

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Museo Archeologico "Ribezzo"Scrigno d'arte e storia

Di Danny Vitale, antonio mingolla, giuseppe Rollo

Foto tratte dal volume “Museo Archeologico Provinciale Francesco Ribezzo”, a cura di Angela Marinazzo

La successiva sala raccoglie testimonianze di una importante civiltà che visse nelle nostre terre a partire dall'età del ferro, ovvero la civiltà Japigio-messapica. I reperti provengono da differenti centri messapici della provincia a poche decine di km da Brindisi come Valesio, Muro Tenente, Muro Maurizio, Ceglie, Carovigno. Di particolare importanza è la tomba proveniente da Valesio con un’ iscrizione messapica dedicatoria a Demetra. In una sezione apposita sono esposti i rinvenimenti fatti all’interno del centro urbano come la famosa tomba di via Bari e i reperti della necropoli protocorinzia di via Torpisana.

Statua di Clodia AnthianillaBrindisi romana

Nella sala successiva si possono ammirare le numerose testimonianze che attestano l’importanza di Brindisi nel periodo romano come epigrafi, (famosa quella “del mercante”), capitelli di età ellenistica con protomi umane, frammenti di ceramica provenienti da diversi punti del Mediterraneo. Proseguendo nel percorso si possono osservare le testimonianze statuarie raccolte nel centro urbano della città, dove in età romana sorgeva il foro, il luogo più frequentato della città.

Proprio nel foro fu accordato il permesso alla nobile famiglia di Clodia Anthianilla,una giovane letterata brindisina, di erigere una statua che ne celebrasse le virtù.

Urna in vetroLa necropoli di via Cappuccini

I successivi spazi sono dedicati alla necropoli di via Cappuccini che, durante gli scavi del 1982, restituì ben 238 sepolture. Fra i reperti più antichi oggi esposti, risalenti al III secolo a.C., ricordiamo una trozzella, dei tintinnabula e una bellissima bambola in terracotta. In un’altra bacheca

sono esposti reperti del II secolo a.C. come lucerne, unguentari, piccoli vasetti ed uno

strigile. Successivamente sono messi in mostra reperti risalenti al periodo romano imperiale, come: specchi, calamai, pedine per giochi… ma

di grande interesse sono anche le bellissime urne cinerarie in vetro. Queste ultime venivano poste

all’interno di un’osteoteca fatta da due blocchi di pietra, consentendo così la conservazione ottimale dell’urna in vetro trasparente quasi sempre di colore celeste. Al centro della sala possiamo ammirare un modellino dell’intera area di scavo, con numerose tombe ad inumazione e incinerazione; sono inoltre esposte anche alcune iscrizioni latine provenienti sempre dalla necropoli.

Lucio Emilio Paolo Archeologia subacquea e bronzi di Punta del Serrone

Molto suggestiva la sezione dedicata ai reperti marini, a cominciare dalle anfore e dal ricco materiale ceramico che si è trovato nel porto; scenografico il rinnovato acquario, ove la fauna ittica locale, grazie a una curiosa illusione ottica, pare fare da sentinella alle anfore adagiate sul fondale.

La collezione dei bronzi è importantissima a livello mondiale. La maggior parte dei reperti fu rivenuta nel 1992 poco al largo del lido dei carabinieri. Probabilmente, una nave proveniente dall’oriente, in epoca tardo antica, con un carico di bronzi destinati alla fusione, fece naufragio davanti la nostra costa. Molto scalpore destò la scoperta nei primi anni ‘90, e fu merito della direzione e del personale tutto del museo l’allestimento della sala che avrebbe ospitato i reperti: i bronzi tornarono dopo i restauri a Brindisi.Per citare solo alcuni dei bronzi, ricordiamo la “testa del filosofo” (Antistene?), sapientemente illuminata in modo che l’occhio lapideo appaia acceso di luce vitale, la statua virile del “principe ellenistico”, probabilmente il console Lucio Emilio Paolo, la statua di Polydeukion, giovane discepolo del ricco e potente mecenate greco Erode Attico, la testa di una statua di bambina di età antonina, dallo stile assolutamente verista e ritrattista. Tra le ipotesi di provenienza dei reperti più preziosi si pensa proprio a una villa di Erode Attico in Grecia o, più probabilmente, al santuario di Delfi.

Il percorso della visita termina con la riproduzione di una nave oneraria romana con le anfore disposte nella sua stiva, come se fosse pronta a salpare per lidi lontani; il modello ricorda per certi aspetti il relitto scoperto a Torre Santa Sabina, con ancore in

piombo o in pietra e vari oggetti navali rinvenuti, oltre che nel porto di Brindisi, anche in approdi minori come Giancola e Savelletri.

Il Gruppo Archeo è sempre disponibile ad accompagnare, ovviamente a titolo gratuito, i cittadini interessati nella visita del museo.

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INGRAVEDUno tsunami nostrano

Francesco marchionnaFreeStyle

Per chi ancora non li conoscesse, sono una delle metal band più longeve e di successo del Salento. Attivi dal 2001, durante la loro carriera gli Ingraved si sono guadagnati il rispetto della scena suonando con act internazionali quali Brutal Truth (USA), Soulfly (Bra), Brujeria (Mex), Carpathian Forest (Nor), Hate

Eternal (USA), Misery Index (USA), See You Next Tuesday (USA), The Crown (Swe) e altri ancora. Oggi gli Ingraved tornano a colpire e lo fanno con una formazione rimaneggiata per l’occasione.Dopo il successo dell’album ‘onryu’ e dell’ultimo EP ‘Just our Lives’, pubblicati dall’etichetta tedesca Power Pain Records, la band brindisina è pronta a nuove sfide grazie all’ingresso di due nuove elementi di spicco nella scena metal locale.Si tratta del chitarrista Andrea Litti (Shank, Traitor, Cast Thy Eyes) e del bassista Fran-cesco ‘Tez’ Marchionna (Absolute Terror Field, Headless) chiamati a sostituire rispet-tivamente Gianluigi Spalluto e Sandro Nannavecchia che lasciano la band, dopo die-ci anni di militanza, per motivi personali.Un morbido cambio di rotta intenzionato a veleggiare verso lidi più hardcore e ag-gressivi, senza necessariamente lasciarsi alle spalle il marchio stilistico che ha con-traddistinto finora le produzioni della band brindisina.I nuovi ingressi sono stati degnamente rodati durante le quattro date italiane del ‘Triumvirhate Tour 2012’, assieme a Sawthis e Adimiron, e la settima edizione del San Metallo, uno dei più importanti festival hardcore pugliesi. Ad attendere prossimamente la band, il palco del demodè Club di Bari, domenica 3 giugno, sulle cui assi si esibiranno, oltre ai nostri, delle vere e proprie leggende del death metal: gli americani Obituary e gli olandesi Sinister. Molti altri eventi estivi sono in via di conferma. Diverse importanti occasioni per sup-portare dal vivo il metal nostrano.

facebook.com/Ingravedbandpower-pain-records.de/

itunes.apple.com/it/artist/ingraved/id158204057

THIS FALLEN FEARhttp://youtu.be/4DO1UT4AZqA

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donatello Chirico: drums Andrea Litti: guitar Tony gianfreda: vocalsFrancesco Marchionna: bassMartin Sarcinella: guitar

© A

TRA

Z &

EM

ILIA

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LIBRO

GiochiaMo aNcoraAutore Alessandro Del Piero

MUSICA

skaLeNtoGENERE: REGGAE

MEn In BLACK III

Nel terzo capitolo di Men In Black, l’agente J scopre che non esiste alcuno scudo spa-ziale in grado di proteggere il pianeta dall'attacco deva-stante di un missile alieno. L'agente K non ha mai costru-ito lo scudo spaziale dal mo-mento che è stato ucciso nel 1969. J deve fare un viaggio indietro nel tempo per salva-re la vita di K e del pianeta.

http://youtu.be/n1oBcncjRXA

QUELLA CASA nEL BoSCo

Un gruppo di giovani sfrenati composto da cinque com-pagni di college va in gita in campagna, in un'isolatissima casetta, per un week-end di dissolutezze, ma subisce l'attacco di orripilanti esseri sovrannaturali. Mentre i no-stri adolescenti cominciano a comportarsi come tutti gli eroi dei tipici film horror, un gruppo di tecnici rinchiuso in una sala operativa scruta, e spesso controlla, ogni loro mossa.

http://youtu.be/iFiUYBKYyE4

MARgIn CALL

Ambientato nel mondo dell'alta finanza, Margin Call è un thriller che coinvolge gli uomini chiave di una grande banca di investimenti duran-te le drammatiche 24 ore che precedono la crisi finanziaria del 2008. Quando Peter Sul-livan, un semplice analista, entra in possesso di informa-zioni che potrebbero provo-care il fallimento dell'azien-da, inizia una frenetica corsa contro il tempo: le decisioni finanziarie e morali in gioco sconvolgeranno la vita delle persone coinvolte.

http://youtu.be/69ExXCzQqHw

LA FREddA LUCE dEL gIoRno

Will Shaw, affarista di Wall Street, accompagna la fami-glia in vacanza in Spagna. Di ritorno da un'escursione sco-pre che alcuni uomini decisi a recuperare una misteriosa valigetta, hanno rapito sua madre, suo fratello e la sua fidanzata. Per salvare i propri cari Will viene coinvolto in una cospirazione governa-tiva che lo porterà a scavare nei cupi segreti del padre.

http://youtu.be/ocPjXqOJop0

CINEMABRINDISIaNdrOmeda maXIcINemaVia Bozzano, 1 - Tel. 0831 [email protected]

OSTUNIcINema rOmaVia Tanzarella Vitale, 37 - Tel. 0831 336033

ORIAmultISala SalerNOVia A. Manzoni, 1 - Tel. 0831 840214

FRANCAVILLA FONTANAcINema ItalIaVia S. Cesarea, 16 - Tel. 0831 812373

SAN PIETRO VERNOTICOcINema maSSImOVia Brindisi, 128 - Tel. 0831 652154

CAROVIGNOcINebluCorso Umberto i - Tel. 0831 996302

FASANOcINema KeNNedYVia Pepe, 23 - Tel. 080 4413150

Regia Joel ed Ethan Coen

Un po’ farsa e un po’ favola, è il viaggio attraverso gli Stati Uniti di tre galeotti (George Clooney, John Turturro, Tim Blake Nelson) evasi dal carcere alla ricerca della refurtiva di un vecchio colpo che Ulysses (Clooney) ha promesso ai suoi compagni, ma che invece risulterà essere un inganno per indurli a fuggire con lui. Il viaggio verso l’agognato te-soro si rivelerà disseminato di pericoli, sorprese e eventi imprevedibili. Una regia mirabolante ed istrionica, uno script all’insegna del nonsense e dell’accumulazione quasi casuale degli eventi a firma degli autori più iconoclasti e originali del cinema statunitense.

FILM d'AUtORE FrateLLo, doVe sei?

“Forse è cominciato tutto con quel tema alle elementari. Cosa farò da grande? Io volevo scrivere ‘il calciatore’, però mi sem-brava troppo. Cosa avrebbe pensato la maestra? Così scrissi che mi sarebbe pia-ciuto diventare elettricista come papà. E dissi che avrei anche voluto fare il cuoco, oppure il camionista”. Dopo vent’anni di Juventus, Del Piero esce dal campo, pron-to alla prossima sfida: la vita. In “Giochia-mo ancora” scopriamo l’uomo Alessandro Del Piero. Poche pagine ma piene di emo-zioni intense, sul suo sogno di diventare un calciatore, sul suo voler continuamente migliorarsi sia come giocatore che come uomo.

Gli Skalento nascono nell’au-tunno 2006 dalla fusione di un gruppo rock chiamati “Roska” e due cantanti di dancehall salentini al fine di creare melodie roots-rock-reggae unite ai ritmi sal-tellanti dello ska. La band, composta Fabio de Vitis “Zero” (voce), Alessandro Cisternino “Sciuscio”(voce), Antonio d’Amuri (chitarra e cori), Olimpio Micelli (basso), Daniele Ferreri (batteria), Angelo De Grisantis “Japan” (percussioni), Fabio Andriani “Baffo”(tastiera), Simone Barco “Biasko” (sassofono), Alessandro Dell’Anna “Il Saggio” (tromba), si esibisce presto con brani inediti pieni di carisma e coinvolgimento. E non passa inosservata, con-quistando un posto tra le migliori realtà della musica in levare salentina.

Per informazioni [email protected] evidenza

27free24.it1 giugno 2012

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29free24.it1 giugno 2012

ChIRURgIA ESTETICAEtà, abitudini di vita, esposizione al sole e stress sono alcuni dei fattori che possono accelerare i normali processi di invecchiamento.Per questo motivo, sempre più persone ricorrono a un trattamento medico delle rughe, che può essere realizzato attraverso differenti tipologie di prodotti e mate-riali: dal semplice “peeling” all’acido glicolico fino all’infiltrazione di “riempitivi” per le rughe cutanee più profonde.A metà strada tra questi due estremi, ed effettuabile peraltro contemporaneamente ad altri tipi di trattamento, si inserisce la “biorivitalizzazione” o “biolifting”.Questa tecnica di stimolazione dei tessuti non riempie gli avvallamenti, ma riesce a ottenere tre evidenti risultati:

gLoBALE RIngIovIMEnTo dEL vISo E dEL CoLLo;RASSodAMEnTo TESSUTALE;dISTEnSIonE dELLE RUghE.

L’Easy-Filler è in grado di realizzare questo risultato. Si tratta di un filler riassorbibile, indicato per la correzione dei tessuti molli, costituito da un gel di agarosio (iniettabi-le e non doloroso), acqua per preparazioni iniettabili e sodio cloruro.Il prodotto viene iniettato nel tessuto dermico per fornire un supplemento viscoela-stico alla matrice intercellulare del tessuto connettivo.L’Easy-Filler viene iniettato, mediante un ago sottile, all’interno dello strato medio-profondo del derma. La zona da trattare deve essere accuratamente disinfettata e ben illuminata e devono essere accuratamente rimossi eventuali residui di trucco.In relazione al tipo di pelle o di lesione, i migliori risultati si ottengono dove i difetti sono facilmente distendibili o dove la correzione può essere visualizzata attraverso la distensione manuale della pelle.

L’uso di Easy-Filler è particolarmente indicato per:

LE RUghE oRIzzonTALI dELLA FRonTE;LE RUghE PERIoCULARI;I SoLChI nASoLABIALI;LE RUghE gEnIEnE (che interessano specificatamente la guancia);L’AUMEnTo voLUMETRICo dEL LABBRo;LE CICATRICI.

L’utilizzo di questa efficace e innovativa tecnica di trattamento viene realizzata pres-so lo studio dentistico del dott.Antonio Tonietti, dalla dott.ssa Milka zekovic, spe-cialista in Anestesia e Rianimazione con abilitazione in Medicina estetica del viso.

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ConFESERCEnTI BRIndISIDopo l’annuncio dato in piena campagna elettorale, il neo Sindaco Mimmo Consales tira dritto e, una volta proclamato Sindaco, annuncia la riapertura al traffico veicolare di Corso Garibaldi. Ci rendiamo conto che la riapertura della ZTL suscita, come è naturale, diverse reazioni e animati dibattiti, ma non bisogna mai dimenticare qual’è la situazione di partenza: “l’isola pedonale è stata una conquista importante per la città ed i cittadini ma è ormai da tempo che la stessa non ESISTE PIU’! sostituita da una Zona a Traffico Limitato, dove il limite c’è solo per i clienti, i cittadini rispettosi e le famiglie, “sfrattate” e costrette con i loro figli a vivere il ricordo di ciò che è stato. Durante la campagna elettorale la Confesercenti di Brindisi ha condiviso l’iniziativa dell’allora Candidato Sindaco, ma ponendo ulteriori obiettivi per la riqualificazione dell’area, il ripristino dell’Isola Pedonale tra Piazza Cairoli e Piazza vittoria, l’ampliamento a Piazza Mercato e al centro storico, nonché per la ridefinizione di tutto il concetto di

Centro cittadino. Partendo dall’assunto di base che ad oggi non esiste un’isola pedonale, esistendo invece una ZTL in cui transitino e parcheggino tutti, inclusi i mezzi della Multi Servizi, meno che quelli che dovrebbero essere i fruitori della zona commerciale, la nostra idea è quella di un’area pensata per i cittadini e la loro sicurezza, con fioriere, panchine, eventi, tavolini, ombrelloni ed altro; un’area dove i mezzi di pubblica sicurezza non “passeggiano” ma arrivano in caso di necessità. La situazione attuale non è più tollerabile ed è frutto di un compromesso che, nel dare l’illusione di un’area pedonale, ha creato un tappo. La desertificazione del centro commerciale naturale è dovuta a tutta una serie di concause, eventi tragici per il commercio cittadino che si sono succeduti negli anni nel più completo menefreghismo di chi, invece di fare qualcosa, ha volto lo sguardo altrove. Ora il Primo Cittadino inizia a muoversi e inizia a muovere bene e con coraggio i primi passi, ma non è assolutamente sufficiente. La riapertura di corso Garibaldi deve e vuole essere

l’inizio di un progetto più ampio di riqualificazione e rivitalizzazione del Centro città. Tutti noi immaginiamo un’area pedonale che includa “Corso Umberto”, tutto il “lungomare”, con, anche qui, aree attrezzate per rendere fruibile lo spazio da parte del cittadino. Ampliare l’area pedonale fino a portarla ad includere il centro storico propriamente detto, creando, finalmente, una zona per l’artigianato locale. Una città in cui i turisti in transito possano trovare storia, cultura, tradizioni, accoglienza, servizi e ristoro e che, magari, sia effettivamente raggiungibile dall’aeroporto o da Costa Morena. Poche proposte capaci, se attuate con tempi e modi giusti, di riscrivere il futuro del centro città, rendendolo attrattivo e fruibile da parte del cittadino. Come sempre la Confesercenti di Brindisi è pronta al dialogo costruttivo ed alla proposta, convinti che nessuno abbia la bacchetta magica o la ricetta certa per risolvere i problemi, ma la buona volontà, la buona fede e la voglia di fare portano sulla giusta via.

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