FRANCOFORTE SUL MENO: 24 SETTEMBRE 29 SETTEMBRE … · 3. Presentazione del dvd sulle esperienze di...

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FRANCOFORTE SUL MENO: 24 SETTEMBRE 29 SETTEMBRE 2012

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FRANCOFORTE SUL MENO: 24 SETTEMBRE –29 SETTEMBRE 2012

RESOCONTO DELLA SETTIMANA E ARGOMENTI TRATTATI

1. Incontri con la Dirigente del Provveditorato tedesco Frau Kersten

2. Conferenza sulle “Tendenze emergenti sul tema dell’Inklusion” con Frau Bonaker

3. Presentazione del dvd sulle esperienze di bilinguismo nella scuola primaria di

Francoforte con Frau Streb (Universitat Frankfurt)

4. Visita al Gymnasium Freherr-vom Strein, V Classe

5. Presentazione “Metodo Terzi” da parte delle insegnanti Mapelli Tiziana e Anna

Santambrogio

6. Presentazione esperienza di inclusione nella scuola Romerstadtschule, Frau Schley

7. Visita al museo “Angewandte Kunst” (museo delle applicazioni e incontro con

presidente associazione italiani a Francoforte).

8. Conferenza stampa a Radio Colonia con interviste insegnanti italiane e tedesche

9. Visita nelle classi delle scuole Holzausenschule e Mühlberschule

10. Aspetti culturali della città di Frankfurt

1. Incontro con la Dirigente del Provveditorato tedesco Frau Kersten

La Direttrice del provveditorato di Francoforte Frau Kersen ha presentato l’organ

izzazione delle scuole dell’Assia con i seguenti dati:

-180 scuole primarie (comprese quelle private)

-1.778 insegnanti

Due scuole elementari con classi bilingue: Holzausenschule e Mühlberschule.

-Si attuano progetti di insegnamento della lingua tedesca per le mamma degli alunni

stranieri.

-Da circa quindici anni vengono realizzati progetti di inclusione di alunni

diversamente abili. Inizialmente sono stati inclusi gli alunni ciechi, poi quelli con

disabilità motorie e infine quelli con difficoltà comportamentali. A Francoforte

partirà un progetto pilota per l’integrazione scolastica dei bambini diversamente abili.

A Francoforte ogni anno vi sono migliaia di persone che si stabiliscono nella città e

che hanno dei figli da inserire nelle scuole, pertanto le problematiche sono molto

importanti anche dal punto di vista finanziario. Il problema che sta più a cuore al

Provveditorato è l’inclusione dei bambini diversamente abili e l’auspicio è che si

possa arrivare alla situazione italiana. Attualmente ci sono dei primi esempi di

inclusione, ma molte ancora sono le scuole dove vengono indirizzati sia gli alunni

diversamente abili che gli alunni stranieri che non conoscono la lingua tedesca,

chiamate Forderschule (scuole speciali).

2. Conferenza sulle “Tendenze emergenti sul tema dell’Inklusion” con Frau

Bonaker

-Ci è stata posta la seguente domanda:

“Come insegnanti prediligete la Conformità o la Diversità?”

In Italia prediligiamo entrambe: la conformità nei comportamenti, nelle regole e nei

valori nei quali crediamo, a diversità nell’apprendimento, nell’insegnamento

individualizzato verso ogni alunni, abili o diversamente abili. Viene poi presentata la

seguente organizzazione scolastica tedesca:

Il sistema scolastico in Germania

L'intero sistema scolastico della Germania è sottoposto al controllo dello stato, ma

allo stesso tempo si possono registrare anche notevolissime differenze fra i diversi

Lönder (regioni), cioè ogni regione ha il potere di modificare, in parte, o di applicare

differentemente il sistema scolastico. Un esempio molto evidente consiste nella

diversa durata delle varie fasi dell'istruzione obbligatoria. Allo scopo, comunque, di

trovare accordi comuni ed evitare di adottare provvedimenti che possono essere in

conflitto o di ostacolarsi a vicenda, i ministri dell'educazione dei Lönder collaborano

non solo con il governo centrale ma anche fra di loro. Come abbiamo già detto,

Lönder ha una propria organizzazione e un proprio sistema educativo. Tuttavia,

grazie agli accordi raggiunti fra i ministri dell'Educazione di non Lönder, molti sono i

tratti comuni.

Il ciclo delle scuole in Germania è obbligatorio dai 6 ai 18 anni ed è così strutturato:

- Kindergarten (asilo): pur essendo alquanto diffusa, la scuola dell'infanzia non

è obbligatoria in Germnia; in alcuni Lönder possono esistere, per i bambini di

cinque anni, delle classi di pre-scuola, chiamate Vorklassen collegate alle suole

elementari, con lo scopo di introdurre agli apprendimenti successivi.

- Grundschule (scuola elementare): Con essa comincia a sei anni l'obbligo

scolastico vero e proprio. Si possono iscrivere alla classe prima quei bambini

che compuiono i 6 anni entro giugno, gli altri si iscriveranno l’anno successivo.

I programmi sono uguali per tutti gli allievi. Questa ha una durata di quattro

anni, dove i bambini imparano a leggere e a scrivere e ricevono le basi

fondamentali di ogni materia scolastica. Imparano il tedesco, la matematica,

l’inglese, la religione, sport e musica. I bambini vanno a scuola per 20-28 ore

alla settimana; cominciano alle 8 e finiscono alle 13. Ogni giorno fanno dalle

quattro alle 6 ore di scuola, intervallate da pause di 20 minuti. Ogni ora ha la

durata di 45 minuti. Alla fine di questi primi 4 anni comuni, non sono previsti

né esami né dimestichezza per il rilascio di titoli: tuttavia la scuola consiglia il

tipo di istruzione secondaria che ritiene appropriato per le capacità del

bambino, e comunque, per poter accedere alla scuola di livello superiore a

quella consigliata, deve l'allievo superare un esame di ammissione.

- Dopo la Grundschule è possibile scegliere tra diversi tipi di istruzione

secondaria inferiore.

- Hamptschule: si tratta di una scuola poco selettiva che prepara ad avviarsi

verso la formazione professionale. Dura cinque anni ed è sempre una scuola

obbligatoria. Qui si impara a prendere dimestichezza in un lavoro, cioè ad

imparare come si svolge. In questa scuola è molto importante l'insegnamento

delle lingue, soprattutto dell'inglese e del francese. Finiti i cinque anni, si può

procedere al Ginnasio.

- Realschule: è più specializzata della Hamptschule e dura sei anni, e dopo di

essa si possono fare altri tre anni di specializzazione. Le materie sono le stesse

della Hamptschule dedicate soprattutto alle lingue.

- Gymnasium: è la scuola tradizionalmente elitaria in Germania, destinata alla

selezione di chi dovrà accedere agli studi universitari. Oggi continua ad essere

una scuola considerata selettiva, scelta però da numerosissimi studenti, molti

dei quali frequentano solo il ciclo inferiore, per poi dirigersi verso una scuola

professionale. Il Gymnasium dura dai dieci anni dello studente fino ai diciotto.

Vengono studiate: italiano, inglese, francese e latino. I voti sono: 1 = ottimo; 2

= buono; 3 = discreto; 4 = sufficiente; 5 = insufficiente; 6 = gravemente

insufficiente.

Se uno studente ha due materie insufficienti deve ripetere l'anno. La scansione

scolastica compiti, quadrimestri e interrogazione è uguale a quella italiana.

- Gesamtschule: è un allungamento della Realschule con le caratteristiche delle

tre scuole fondamentali. Dura sei anni. Entrambe le due scuole, Gymnasium e

Gesamtschule, finiscono a diciotto anni con un esame "Abiture" richiesto per

l'accesso all'istruzione universitaria.

-Le Scuole Speciali sono state istituite dopo il 1945 (sappiamo bene come

venivano “gestiti” i bambini diversamente abili nel periodo precedente , dal

governo nazista!). Nel 1991 si hanno le prime classi con alunni diversamente

abili. Nel 2009 ogni genitore può mandare il proprio figlio in qualsiasi classe;

in realtà raramente i bambini diversamente abili vengono accettati nelle scuole

“normali” perché mancano gli insegnanti di sostegno, i quali, essendo

specializzati, hanno delle retribuzioni molto più alte dei loro colleghi, così che

risulta difficile economicamente la loro assunzione. Inizialmente erano 17 le

scuole con l’Inclusione, ora sono 50, ma l’insegnante di sostegno lavora per

poche ore in ogni classe. Anche gli insegnanti tedeschi seguono le teorie degli

specialisti dell’inclusione: Andrea Canevaro e Dario Ianes. Prima di iscrivere

un bambino diversamente abile in classe prima si fa un incontro col Dirigente

scolastico, l’insegnante di classe, l’insegnante specializzato e i genitori. Poi si

procede all’accettazione della domanda di iscrizione o la si respinge.

3. Presentazione del dvd sulle esperienze di bilinguismo nella scuola primaria di

Francoforte con Frau Streb (Universitat Frankfurt)

Sin dall’inizio del progetto “bilinguismo” nel 2002, si è sentita l’esigenza di uno

stretto rapporto tra Holzhausenschule e Università Goethe, per un’assistenza

scientifica che accompagnasse e supportasse il progetto stesso. Dal 2003 al 2008 si è

realizzato il primo ciclo di una classe bilingue. In questo periodo si sono fatte

registrazioni, interviste, sondaggi che hanno coinvolto via via sempre più persone

diverse: genitori, insegnanti, specialisti…. .Questo progetto bilingue è stato realizzato

anche in Inghilterra.

Modelli di scuola nel mondo per l’apprendimento delle lingue

Esistono sostanzialmente tre scuole di pensiero per l’apprendimento delle lingue:

1. MODELLO ASSIMILATORE: si apprende la lingua spagnola per facilitare

l’apprendimento dell’inglese. È utilizzato negli Stati Uniti.

2. MODELLO DEL DOPPIO CANALE: (a Francoforte!) le lingue utilizzate sono

due con due insegnanti sempre presenti, i bambini che compongono la classe sono

per il 50% italofoni e 50% germanofoni. Non si dà la prevalenza o la priorità ad una o

all’altra lingua, che sono così paritarie. Si attuano questi modelli anche ad Amburgo,

Berlino (anche per il portoghese, spagnolo, turco), Colonia….

3. MODELLI DI SCUOLA DI LINGUA D’ORIGINE: con questi modelli si

insegna la lingua d’origine separatamente dalla lingua locale.

Osservazioni sul progetto bilingue

Con questo progetto i bambini imparano contemporaneamente a scrivere, leggere,

parlare correntemente due lingue: l’italiano e il tedesco. Per entrambi gli alunni, il

luogo principe per l’apprendimento della lingua italiana rimane la scuola.

Le insegnanti di lingua tedesca e italiana insegnano in coppia, con uguale tempo

orario e forniscono il materiale in due lingue. I bambini, contrariamente a quanto si

pensi, imparano facilmente le due lingue, senza confusioni o fraintendimenti, con

qualche difficoltà sulle doppie. Le difficoltà di apprendimento che emergono durante

il percorso scolastico non sono legate al bilinguismo, ma emergerebbero anche in una

classe monolingua. Anzi, il bilinguismo sviluppa le capacità di analisi, la

memorizzazione, la capacità di induzione, le abilità trasversali di ogni alunno.

L’avvicinamento alla lingua avviene in maniera più strutturale fin dall’inizio

dell’esperienza scolastica e tutto diventa più facile e naturale. Ci sono interferenze fra

le due lingue, ma i bambini conoscono le regole di entrambe, si rendono conto delle

differenze, fanno domande e queste diventano la base dell’insegnamento e

dell’apprendimento.

LE CONCLUSIONI INCORAGGIANO A DIFFONDERE QUESTO

PROGETTO.

Strumenti per l’alfabetizzazione bilingue

1. L’ARCOBALENO (Regenbogen): è una tabella delle iniziali (alfabetiere) dove la

priorità è lo scrivere. Il bambino cerca il grafema che corrisponde al fonema .

L’arcobaleno è diviso in due colori con le lettere appaiate (italiano e tedesco). Per

esempio la lettera “U” ha il disegno dell’ “uno” per l’italiano e dell’orologio

(Uhrmacher) per il tedesco.

2. QUADERNO DELLE LETTERE (Tinto) dove si scrivono le lettere e si disegnano

gli oggetti riferiti alle stesse.

3. PAROLE DI STUDIO: è un elenco di parole, che vanno memorizzate nelle due

lingue riferite ad un argomento.

4. DIZIONARIO: ogni bambino fin dalla prima classe ne redige uno individualmente,

che arricchisce durante tutta la Grundschule.

Introduzione di una lettera (classe prima)

Ecco come concretamente si presenta una lettera in una classe prima bilingue.

I bambini sono seduti in cerchio e alzano a turno degli oggetti portati da casa, che

erano stati richiesti precedentemente, con la seguente consegna: “Portare degli

oggetti che inizino, contengano o finiscano con la lettera zeta”. Al centro del cerchio

ci sono tre spazi per gli oggetti che contengono quella lettera in Italiano, in Tedesco o

in entrambe le lingue. Così loro mettono in questi spazi il loro oggetto,

pronunciandolo nelle due lingue e identificando la loro destinazione. È l’occasione

per apprendere il suono presentato nelle due lingue, riconoscendolo e acquisendo

vocaboli nuovi. I bambini apprendono il significato dell’oggetto nel giusto contesto e

apprendono le differenze semantiche dello stesso (es: “zaino” e “cartella” sono quasi

sinonimi, ma “A scuola si usa la cartella!”). In questo modo si possono anche

collegare i due mondi culturali del bambino: casa e scuola (gli oggetti vengono

dall’ambiente familiare o sono anche costruiti dagli stessi bambini). Questo lavoro si

presta per l’acquisizione delle diverse lingue, ma anche per l’alfabetizzazione nelle

nostre classi prime.

Compito di scrittura: scrivere con “l’arcobaleno”: i bambini scrivono una frase, es:

“Pietro ha un gatto”. I bambini si aiutano l’un l’altro, sia per la comprensione sia per

la memorizzazione (tutoraggio ed educazione peer to peer). Si ha quindi un

apprendimento interattivo sociale e fra pari. Un esercizio è stato lo scrivere delle

storie legate a ciò in cui si identificano: per esempio cosa hanno trovato facile,

difficile, bello….. trovano una parola “preferita” e su questa inventano una storia. In

questo modo si condividono i diversi mondi dell’esperienza che passa poi

nell’apprendimento del bilinguismo perché le storie vengono lette agli altri bambini,

comprese e commentate.

Conclusioni:I bambini del progetto hanno consapevolezza delle difficoltà

linguistiche del loro percorso come pure di quelle culturali, ma la loro forza sta

proprio in questa capacità di affrontarle, riconoscerle e trovare delle soluzioni

opportune.

4. Visita al Gymnasium Freherr-vom Strein, 5^ Classe

La visita al Gymnasium ci ha rivelato alcune peculiarità di questa scuola, sempre

rapportate alle nostre scuole secondarie di primo e secondo grado.

Qui gli alunni frequentano la scuola dalla quinta alla decima classe.

I voti sono espressi dall’1 al 6 e sono rarissimi i casi di esami di riparazione

(quest’anno 9 casi su 500 alunni). Gli scrutini durano pochi minuti, in quanto i

professori inseriscono le loro valutazioni numeriche nel pc e un software matematico

calcola la media ed evidenzia i casi di bocciatura. La promozione è avere il 3 in tutte

le materie, si è promossi anche nei casi in cui si ha un’insufficienza ma con 3 in tre

materie oppure due in 2 materie. In sede di scrutinio, se un alunno presenta delle

insufficienze, gli insegnanti possono votare una “promozione pedagogica”

dell’alunno in situazioni particolarmente gravi o delicate.

Ogni ora i ragazzi cambiano aula in base alla lezione da seguire. L’organizzazione

oraria scolastica è scandita da un monitor, al quale devono far riferimento ragazzi e

professori.

Gli alunni della classe 5^ hanno come tutor i ragazzi di classe 10^. Durante gli ultimi

tre anni i ragazzi scelgono il loro percorso culturale e le materie che intendono

frequentare. Le comunicazioni tra scuola-famiglia avvengono via mail e i colloqui

vengono concordati su appuntamento.

Bacheca con Nome e Cognome

dei professori e loro fotografia. Classe quinta del Gymnasium

6. Presentazione esperienza di inclusione nella scuola Römerstadtschule, Frau Schley

Questo è un esempio di inclusione in una Grundschule di Francoforte. Nel 2008 la

scuola Römerstadtschule ha predisposto un progetto che prevede la sua realizzazione

fino al 2020 con una collaborazione tra classi di livello diverso (pluriclassi).

I bambini non vengono bocciati o emarginati, ma vengono inseriti in un gruppo di

livello inferiore senza discriminazione. Ogni bambino segue una programmazione

individualizzata. Quando è partita l’esperienza, nel 2008 c’era un team di

collaboratori (insegnante di sostegno, insegnanti di classe , terapeuti ed assistenti

educatori), ma ciò comportava un impegno finanziario notevole. Lo stato ha quindi

spostato gli insegnanti di sostegno in altre zone della città, dove era stata richiesta la

loro presenza, su pressione di genitori. Il problema era mantenere la qualità con meno

insegnanti. Hanno scoperto così, analizzando diverse scuole, la pluriclasse e i suoi

vantaggi. Hanno proposto tale soluzione ad insegnanti e genitori, i quali si sono

dimostrati d’accordo sul progetto, pur con delle perplessità visto che in tutta l’Assia

non c’è alcun esempio di pluriclasse. In ogni classe ci sono bambini diversamente

abili, seguiti dalle insegnanti di sostegno, le quali hanno un monte ore dimezzato

rispetto a prima e con più bambini da seguire. Una condizione importante per

effettuare un’inclusione soddisfacente è il tempo pieno. Analizziamo nel dettaglio la

scuola Römer.

La scuola è divisa in 3 settori (case) denominati: “Acqua”, “Terra”, “Aria”. In ogni

“casa” ci sono circa 90 bambini divisi in due gruppi che collaborano molto

strettamente (prima e seconda – terza e quarta) denominati con nomi vari:

“conchiglia, delfino, gufo, tigre…”.

Due insegnanti sono responsabili di una classe con 25 bambini, ma non sono sempre

insieme.

L’ORARIO SCOLASTICO: dalle ore 8.10 alle 15.20 con alcune pause:

Le pause sono utili per favorire la concentrazione. Nella scuola vengono eletti dei

bambini, che sono i rappresentanti di classe! Tutti i rappresentanti formano il

Parlamento. I bambini a loro volta eleggono i rappresentanti delle tre “case” che

hanno il compito di proporre con l’aiuto di un insegnante e discutere problemi ai

dirigenti e al bidello senza alcuna soggezione. Lavoro dei bambini: all’inizio della

settimana ogni bambino riceve il suo piano di lavoro individualizzato, al quale deve

lavorare per due ore al giorno, per due settimane, quando e come vuole.

Le insegnanti si incontrano ogni settimana per stabilire quali competenze devono

raggiungere i bambini, la progettazione avviene ogni lunedì dalle 12 alle 13.

Per i bambini diversamente abili il piano individualizzato viene stilato dallo

specialista. L’organizzazione è molto complessa e impegnativa, richiede molto

lavoro, ma gli insegnanti sono motivati a continuare questo progetto, visti i risultati

positivi. IN QUESTA SCUOLA I BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI SONO

INSERITI, ACCETTATI E SI “CONFONDONO” CON GLI ALTRI (raro esempio

di inclusione in Germania!)

7. Visita al museo “Angewandte Kunst” (museo delle applicazioni e incontro con

presidente associazione italiani a Francoforte).

Il 26 settembre abbiamo incontrato la Presidente dell’Associazione Italiani a

Francoforte che ci ha accolti nella struttura museale.

All’interno di essa abbiamo avuto la possibilità di seguire un percorso museale,

grazie ad una guida esperta e competente, che ci ha presentato le diverse collezioni

artistiche e ci ha fatto scoprire diversi oggetti d’arte: suppellettili, stoviglie, oggetti di

design moderno (sedie, poltrone, librerie, specchi, lampade, ecc.).

8. Conferenza stampa a Radio Colonia con interviste insegnanti italiane e tedesche

“Radio Colonia”, è la finestra italiana nel panorama radiofonico tedesco, va in onda

tutti i giorni dal lunedì al venerdì per gli italiani in Germania e per tutti gli amanti del

Belpaese. Al centro del programma c’è anche l'attualità dal mondo politico, culturale

e sociale tedesco, il tutto con un occhio di riguardo per la comunità italiana in

Germania, per le sue storie e i suoi problemi. Ma “Radio Colonia” è anche il nome

della redazione italiana del Westdeutscher Rundfunk, nata proprio per gli italiani di

Germania nel 1961. Come Italiani in Germania, noi insegnanti del gemellaggio siamo

stai intervistati da questa radio famosa e seguitissima dai nostri connazionali.

Ognuna di noi, come anche le nostre colleghe tedesche e il D.S. Ulrich Reyher e

Mario Berardino del Consolato Italiano, abbiamo risposto alle domande della

giornalista che vertevano sulle problematiche dell’inclusione, sui confronti tra la

scuola italiana e tedesca, sulle prospettive per il futuro…

Ho riassunto i vari interventi e queste sono le considerazioni così sintetizzate; molte

sono le differenze tra scuola italiana e tedesca: i bambini tedeschi dimostrano

un’elevata autonomia rispetto ai nostri alunni: entrano ed escono da soli dalla scuola

e dalle aule, si spostano da soli o a piccoli gruppi verso la mensa o la palestra, escono

in cortile con qualsiasi tempo e a qualsiasi temperatura; nella maggior parte dei casi

vanno a casa da soli; gestiscono il proprio materiale scolastico con ordine; in classe

hanno autocontrollo e disciplina senza che gli insegnanti alzino la voce; per

richiamare l’attenzione alcune insegnanti utilizzano la mano col mimo della “volpe”

muta e attenta.

Nelle scuole tedesche bilingue le insegnanti prediligono il metodo orale, con

conversazioni continue e con lavori scritti meno intensivi. Il programma tedesco non

prevede lo studio delle singole materie (storia, geografia e scienze), ma ogni

argomento viene affrontato in modo interdisciplinare; il calcolo orale prevale su

quello scritto; sono molto utilizzate le schede fotocopiate rispetto al lavoro sul

quaderno. Le classi, se pur numerose, presentano un livello medio-alto che facilita il

lavoro delle insegnanti, sono rarissimi i casi di bambini difficili. In classe prima

utilizzano un quadernetto senza righe e la maggioranza del lavoro è orale; pertanto, si

evita lo stress del quaderno ordinato e voluminoso.

La scuola è sempre aperta, come pure il cortile, perciò circolano nei corridoi e negli

spazi all’aperto molti adulti. Il bilinguismo è un’ottima opportunità sia per i bambini

italofoni che germanofoni e ciò è pure da stimolo per l’apprendimento della terza

lingua, l’inglese, che tutti i bambini conoscono in modo più che sufficiente.

Alle insegnanti italiane risulta poco comprensibile l’inserimento degli alunni

stranieri, nelle scuole speciali, poiché comparati ai nostri, potrebbero essere di un

livello più che sufficiente. Alle insegnanti italiane sembra precoce fare una selezione

dei bambini subito dopo il termine della classe quarta, indirizzandole in questo modo

verso un nuovo contesto scolastico. Già in quarta classe gli alunni vengano

selezionati e indirizzati verso le diverse scuole, compromettendo e decidendo così il

loro futuro che difficilmente potrà essere cambiato. Questo per il nostro di vivere e di

pensare “la scuola” è un aspetto considerato negativo e discriminante.

La comparazione tra retribuzione degli insegnanti tedeschi con quella delle colleghe

italiane è un altro motivo di disagio e di ingiusta realtà. Nelle scuole tedesche non

esiste il bidello, vi è solo un custode che sommariamente pulisce e controlla la scuola;

sono gli alunni che a turno puliscono l’aula, le lavagne e i tavoli della mensa.

Il preside Berardino auspica che lo scambio tra insegnanti cominciato lo scorso

maggio possa continuare e coinvolgere altre scuole; riferisce che è stato contattato

dalle scuole di Norimberga per un gemellaggio con la provincia di Como. Comunica

di voler programmare uno scambio di visite di alunni di Francoforte delle scuole

bilingue con gli alunni italiani degli istituti interessati. Il preside Reyher rileva che vi

sono aspetti negativi e positivi in entrambe le organizzazioni scolastiche, italiane e

tedesche, ma che l’incontro tra insegnanti, lo scambio di vedute e di proposte,

l’impegno nell’ascoltarsi, nel porsi in modo disponibile ad accettare il cambiamento

non può che portare ad un miglioramento sia a livello personale che istituzionale.

9. Visita nelle classi delle scuole Holzausenschule e Mühlberschule

Abbiamo avuto la possibilità di entrare nelle classi della Grundschule

Holzausenschule e Mühlberschule.

La disponibilità dei dirigenti e delle insegnanti

è stata totale e l’accoglienza dei bambini è

stata entusiasta. Abbiamo assistito alle lezioni,

abbiamo vissuto con loro i vari momenti di

scuola, oltre che in classe, anche in palestra e

in mensa. Tutti i bambini comprendono e

parlano italiano, quindi non abbiamo avuto difficoltà nel comunicare con loro e

abbiamo potuto testimoniare il loro lavoro fotografandoli. Abbiamo promesso di

scambiare lettere ed altro materiale via mail o via posta tra loro e le classi italiane,

così da gettare le basi di una collaborazione fattiva e di una relazione continua, tale

che possa anche sfociare in una reciproca visita in futuro. Questi sono alcuni ricordi

che porteremo con noi nel cuore!!!!

C’è pure un omaggio per noi!!!!!!

10. Aspetti culturali della città di Frankfurt

Ed ora qualche immagine della bellissima Frankfurt…

Ebbene sì, abbiamo fatto pure le turiste!!!!

Stiamo arrivando!!!!

Römemberg, centro storico

Röme (municipio)

La Borsa

Il toro e l’orso: i simboli della Borsa

Torre della fiera,

detta “Matitone”

Grattacielo sede di banche

Casa di Gothe

(Alte Oper) L’Opera

Ringraziamo chi ci ha dato la possibilità di partecipare a questa spedizione “tedesca”

e di vivere un’esperienza indimenticabile dal punto di vista sia professionale che

umano: la Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Inverigo e reggente dell’Istituto

Comprensivo di Asso, la nostra Frau Serratore, la Dirigente dell’Istituto Comprensivo

di Lurago d’Erba e reggente dell’Istituto Comprensivo di Bellagio, Frau Selva, il

Dirigente Scolastico Dott. Berardino, il gentilissimo Preside Dott. Reyher e la vice

preside Dott.ssa Doris. Ringraziamo le nostre colleghe italiane Anna, Arianna,

Chiara, Marianna, MariaRosa, Marilena, Tiziana e le colleghe “tedesche” Kerstin,

Ulriche, Giovanna, Thea, Sandra, Hanna, che consideriamo ormai facenti parte, tutte,

di una bellissima “famiglia” internazionale! Ringraziamo chi, gentilmente, per tutta la

settimana, si è occupato dei nostri alunni a scuola: i nostri colleghi!!!

Ringraziamo anche i bambini che abbiamo incontrato, bambini italiani e tedeschi i

quali hanno dimostrano di essere simpatici, allegri, vivaci, birichini, furbi,

intelligenti e ……ADORABILI!!!!!

Le insegnanti degli Istituti Comprensivi

di Inverigo e di Asso