Franco Bernardini, 2 luglio 2015

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l'invito a questa conferenza è stata l'occasione per tracciare un

bilancio su 25 anni di attività dello studio; anni nei quali le

occasioni progettuali si sono concentrate soprattutto

nell'ambito del settore della ricettività, ospitalità e well-being. In

questo ambito ci siamo specializzati sopratutto nel recupero e

restyling di strutture esistenti.

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Villaggio VALTUR - Ostuni

Albergo del Senato - Roma Hotel Aldobrandeschi - Roma IQ Hotel - Roma

alcuni degli hotel che abbiamo

realizzato..

Hotel Contilia - Roma

La Lumiére di Piazza di Spagna - Roma

Hotel Diocleziano - Roma

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Senza alcuna ambizione di voler dare ricette “pronte per l'uso”

ci si concentra soprattutto su alcuni case history, esaminando

il percorso progettuale e le condizioni che ne hanno

determinato le scelte tecniche ed estetiche, con un'attenzione

particolare per i materiali e le tecnologie innovative.

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Il ruolo dell'architetto

lo scenario italiano, soprattutto per quanto riguarda il mondo del progetto e

della produzione nel settore del contract alberghiero, dimostra elementi di

distinzione del made in Italy: figure di progettisti italiani e aziende di

produzione sono diventati vere e proprie ‘firme’ e garanzie di eccellenza

per hotel dello scenario internazionale destinati soprattutto a una clientela

di ‘alta gamma’, talvolta anche in relazione a importanti brand merceologici

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Affrontare il progetto di un albergo, significa oggi confrontarsi

con una serie di specificità e professionalità che occorre

rispettare, coordinare e tenere insieme senza perdere di vista

l'obiettivo finale e comune di fornire un'immagine attrattiva e

coerente con gli scopi del committente, con il luogo e con il

target del business plan.

Il primo passo: il

brainstorming

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Per una nuova

classificazione le nuove modalità di comunicazione e di interazione fra i diversi

soggetti offerti dalla rete e dai siti web – ma anche dai social network – non fanno che aumentare per l’ospite le diverse

possibilità di accesso a informazioni inerenti l’organizzazione di un

viaggio e l’individuazione di un luogo di sosta, il confronto fra

diverse esperienze, ma anche la creazione di comunità e gruppi

virtuali intorno agli ambiti del turismo, del viaggio e dell’ospitalità.

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Recensioni VS stelle Ad oggi, come è noto, la classificazione degli hotel è espressa in stelle, ma

questo sistema inizia ad essere obsoleto e incompleto: ecco perché si inizia a

pensare di integrarlo con le recensioni online lasciate dagli utenti, strada che in

molti hanno già iniziato a percorrere, a partire dalle piattaforme di prenotazione

online.

a parità di stelle, un hotel risulta di categoria superiore rispetto a un altro, se i

commenti di chi ci è stato sono migliori. Dunque l’obiettivo di questa nuova

proposta di classificazione è di ridurre il divario esistente fra le aspettative degli

ospiti e la loro esperienza in hotel.

Il risultato atteso sarà quello di un impatto economico positivo sugli alberghi,

generando nei consumatori più fiducia verso il sistema di classificazione e

stimolando positivamente i comportamenti d’acquisto.

La proposta dell’UNWTO, l’Organizzazione Mondiale del Turismo, argomentata nel

report Online Guest Reviews and Hotel Classification System, in cui si evince che

oggi prima di una prenotazione alberghiera online, gli utenti consultano mediamente

14 siti di viaggi. In questa ricerca la classificazione in stelle è usata come primo

“filtro”, mentre le recensioni vengono prese come parametro per fare una scelta

selettiva fra gli hotel selezionati.

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Recensioni VS stelle

Sono state condotte delle interviste dagli autori del report, alle quali hanno

risposto positivamente sia i clienti che gli albergatori. Secondo i clienti ben il

75% considera importante la classificazione in stelle, mentre si affidano a

recensioni online l’84%. Per gli albergatori, invece, il giudizio è ancora

sbilanciato a favore delle recensioni online, considerate importanti dal 97%,

contro il 75% che invece reputa più rilevanti le stelle. L’UNWTO afferma che

il 75% di consumatori e albergatori pensa sia importante integrare le

due forme di valutazione in modo da migliorare la classificazione

dell’albergo.

una delle cose da valutare con attenzione in questo sistema è l’autenticità delle

recensioni online. L’UNWTO sostiene che la veridicità si possa ricavare dal

grosso numero di recensioni presenti su numerosi siti, che dovrebbe

minimizzare l’impatto di quei commenti falsi che andrebbero in qualche modo

a viziare il sistema di valutazione

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La classifica degli hotel dopo il

restyling

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Business + leisure =

bleisure Gli alberghi fino a poco tempo venivano in genere divisi secondo il binomio “per

affari” o per “vacanze-turismo”. In un recente numero di Ottagono, Francesco

Scullica, ha posto in evidenza come negli ultimi anni la globalizzazione del

viaggio abbia portato ad una ibridazione nella fruizione degli alberghi, definito

“bleisure”, neologismo nato dalla contrazione delle parole business e leisure,

consistente nell’associare una breve vacanza ai propri impegni professionali,

trasformando così le trasferte di lavoro in occasioni per rilassarsi e rigenerarsi. Il

fenomeno influenza significativamente anche la progettazione degli spazi

dell’albergo, sempre più pensati per connettere la dimensione professionale con

aspetti di relax e benessere che migliorano la qualità dell’esperienza.

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L'Hotel Regina Margherita di Cagliari nasce dalle ceneri dell'Hotel Jolly. La storia di questo albergo è legata alla “Scala di

Ferro”, un edificio storico di Cagliari, fra i più importanti monumenti neogotici della Sardegna. Già albergo, in cui soggiornarono

diverse personalità come David Herbert Lawrence, Totò e Carlo Levi, dopo una serie di lavori contestatissimi, è oggi sede della

Prefettura di Cagliari. Si trova in viale Regina Margherita, nel quartiere della Marina, sul cinquecentesco Bastione della Nostra

Signora di Monserrato, che faceva parte del sistema murario di Cagliari. Dopo la dismissione di un cimitero militare

settecentesco, il bastione viene usato come Piazza d'Armi, fino a quando, nel 1859, viene rilevato dall'imprenditore Antonio

Cerutti, che vi apre lo Stabilimento Balneare Cerruti. Nel 1869 vengono costruite le due caratteristiche torri merlate neogotiche.

Nel 1877, con l'apertura dell'albergo viene costruita l'ala centrale, in stile sempre neogotico.

Nel 1961 l'albergo fu rilevato dalla catena "Jolly Hotels", che dopo aver costruito a fianco un nuovo albergo, sul suolo dove

sorgeva il Politeama Regina Margherita, lo abbandonò. L'immobile è stato poi completamente ristrutturato tra il 2004 e il 2007

dagli attuali proprietari a cura del nostro studio di Architettura.

case history n° 1:

l'Hotel Regina Margherita - Cagliari

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Lo stato ante operam l’Hotel Regina Margherita di Cagliari è stato integralmente

sottoposto ad opere di manutenzione straordinaria e

restyling degli interni. L'edificio attuale, nel suo aspetto

esterno, ha origine dalla ristrutturazione di un precedente

Jolly Hotel, dalla inconfondibile struttura tipica anni '60 di

cui restano retaggi nel prospetto posteriore su via Porcile.

L’immobile si presenta come un complesso edilizio

composto da una “torre” e da una “stecca” collegate da

una “piastra” su strada contenente tutti i servizi comuni

dell'albergo. La struttura degli edifici è in cemento armato

mentre le facciate sono rivestite da pannelli di Alucobond

di colore beige, i serramenti sono stati sostituiti con nuovi

infissi antirumore a taglio termico con vetrocamera basso-

emissivo.

La situazione distributiva dell'Hotel prima della

ristrutturazione, non era più adeguata agli standard

richiesti dalla hotellerie internazionale per alberghi di

questa levatura -ricordiamo che l'Hotel Regina Margherita

è l'unica grande struttura ricettiva del centro storico di

Cagliari- inoltre l'immagine dell'Hotel, le sue dotazioni

impiantistiche e l'arreda-mento erano obsoleti e

inadeguati al ruolo internazionale che la proprietà

intendeva imprimere all'Albergo.

Il primo obiettivo è stato di dotare l'Hotel di una area di

ricevimento ed accoglienza di ampia rappresentanza e

respiro poiché il vecchio ingresso -in posizione

decentrata- costringeva i clienti a tortuosi giri per

raggiungere i vari servizi della struttura. La Sala colazioni

posta in posizione baricentrica era inoltre di ostacolo

ad una chiara comprensione dell'albergo.

L'idea alla base del progetto è stata di creare una

sorta di “piazza” centrale cui fanno riferimento tutti i

percorsi e le attività dell'albergo. In particolare i due

gruppi scale/ascensore che conducono alle camere, prima

isolati e separati, sono ora stati accorpati in un unico

percorso. L'immagine dell'hotel è stata adeguata

ad un design cosmopolita senza facili concessioni alle

mode, nell'accostamento dei colori neutri che vanno dagli

avori alle porpore sature, dall'uso di materiali sobri ma

innovativi, al lusso senza appariscenza.

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Il progetto di ristrutturazione e arredamento

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Il nuovo ingresso

L'unica modifica apportata all'esterno riguarda il nuovo ingresso dell’edificio, in quanto quello precedente

non risultava adeguato alle esigenze di una struttura di così alto livello né dal punto di vista dimensionale

né da quello della comunicazione visiva. Il contesto dell’intervento è nel centro storico della città e per

questo ricade in un ambito paesaggistico vincolato ed è stato realizzato in accordo con la

Soprintendenza; l’intervento è stato di modeste dimensioni e di limitato impatto ambientale, in quanto la

facciata su viale Regina Margherita è coperta parzialmente da una cortina di alberature, per cui la visibilità

è limitata praticamente al solo ambito specifico dell’albergo, la nuova pensilina dell'Hotel è stata realizzata

in vetro stratificato acidato, sorretto da tiranti in acciaio inox con rotules della “Faraone”. Una nuova

gradinata in granito sardo bocciardato conduce alla quota d'ingresso dell'Hotel, dove all'interno si è accolti

da un grande e scenografico lampadario Fil de Fér di “Catellani & Smith” e da un dipinto ad olio di grandi

dimensioni proveniente dalle demolizioni della vecchia hall.

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Hall/Lounge/Reception: L'ingresso dell'albergo è stato spostato dalla posizione precedente, che risultava decentrata; attualmente si accede attraverso porte scorrevoli

automatiche in alluminio e vetro ad una ampia area di accoglienza che fa riferimento alla piazza italiana ed accoglie a destra la zona

reception, al centro le aree di comunicazione e smistamento verso le varie zone dell'albergo e a sinistra all'american bar e ad alcune sale per

congressi e ricevimenti, oltre alla Lounge, core dedicato alla socializzazione dei clienti dell'hotel.

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L'immagine degli ambienti è negli intenti sofisticata pur restando poco appariscente, senza indulgenze

verso “mode” e tendenze troppo soggette a passare con l'arco di una stagione. I pavimenti sono in

Botticino levigato, mentre alcune aree sono rivestite in moquette “Bolyu” Bantry Collection, nelle versioni

Trails e Storm realizzata con filato ignifugo di nuova generazione Solution Dyed e montata con

sottomoquette Defender “Interfloor”. Gli arredi delle sale, in particolare i banchi di ricevimento e l'”isola”

del bar sono stati realizzati con pannelli della “Laserservices” Art Diffusion in MDF scolpito con macchine

a controllo numerico, il trattamento superficiale è stato eseguito con una vernice metallizzata color

bronzo. I top sono in marmo Dark Emperador e Botticino con un trattamento antimacchia.

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Alcuni mobili ed accessori di completamento sono della belga Heichholtz. I controsoffitti in cartongesso sono “incisi” da profili incassati di

colore nero che accolgono dei proiettori orientabili per l'illuminazione d'accento, una luce più diffusa è invece generata da reglette perimetrali

della “Nordlight” incassate nel bordo vuoto dei soffitti evidenziandone la contraddizione statica. Questa asola ospita anche i binari delle tende

“Silvia of Florence” ignifughe a fili di colore nero, prodotti dalla “Silvi” di Firenze. Le pareti sono trattate a marmorino spatolato nei colori avorio

e marron glacé. Gli arredi mobili di colore wengè e moka sono forniti da “Italpoltrone” per i mod. “Los Angeles” in ecopelle ignifuga Nuvola e

per le ottomane “Delhi” in ciniglia operata River, e da “Cabas” per quanto riguarda i tavoli Nobilis e le poltrone Diesis, Wien e Yules. Gli arredi

fissi sono stati prodotti su disegno dalla “C.A. Lavorazione legno” di Senorbì (CA) mentre le porte sono della “Barausse”. La galleria che

conduce alla sala colazioni ha un controsoffitto in vetro che ricorda l'alabastro retroilluminato, con un'intelaiatura in legno tinto wengé.

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il piano interrato -prima isolato- è stato integrato al piano

terra con l'apertura di un ampia scala di rappresentanza ed

è stata realizzata una maggiore visibilità verso l'esterno per

portare luce e aria nel cuore dell'albergo.

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ART DIFFUSION ® FROM INTERLAM INC - USA -

“ART DIFFUSION” prodotta dalla ditta americana INTERLAM Inc è distribuita in esclusiva per l’Italia da Laser Services.

I pannelli “ART DIFFUSION” in MDF (Medium Density Fiberboard) hanno una superficie scolpita mediante macchine a controllo numerico,

guidate da softwares complessi, dedicati per ottenere un insieme di forme di straordinario effetto.

MATERIALI

I materiali standard dei pannelli sono:

Fibra di legno ad alta densità (HDF)

Fibra di legno a media densità (MDF) con reazione al fuoco di classe 1

Legno massello

MDF colorato in pasta

Lastre di metacrilato

CARATTERISTICHE DEI PANNELLI

I pannelli della linea “ART DIFFUSION” sono disponibili nel formato standard 122x244 cm, per uno spessore che varia da 10 m/m a 40 m/m in

base al modello. Si possono comunque realizzare pannelli alti fino a 305 cm, ma non con tutti i materiali.

TIPO DI RIPETIZIONE “TEXTURE”

Generalmente le texture vengono realizzate in modo da garantirne la continuità da un pannello all’altro in tutte le direzioni, assicurando un

aspetto uniforme a seconda del disegno e delle richieste del cliente. Esistono inoltre modalità diverse per ottenere tale effetto di continuità. A

seconda de modello, le texture possono avere vari tipi di ripetizioni:

“CONTINUOS FLOW ” - “REPEATING” - “SINGLE PANEL” - “FIXED” - “A-B REPEATING”

FINITURE

I pannelli “ART DIFFUSION”presentano una ricca varietà di possibili finiture; dall’MDF grezzo o colorato in pasta si possono poi realizzare in una

vasta gamma di colori, dai laccati ai metallizzati Grande successo stanno riscuotendo grazie ai progetti dei più affermati Studi Italiani, per l’ampia

gamma di modelli, texture e materiali che la linea “ART DIFFUSION” offre al cliente. “ART DIFFUSION” trova applicazione nell’arredamento ed è

stato reputato dagli esperti di architettura uno dei prodotti più innovativi del settore “INTERIOR DESIGN

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Le camere per gli ospiti

Le 100 camere dell'Hotel sono di diverso taglio e dimensione, da

alcune singole, alle doppie e matrimoniali fino alle suites ospitate

nel V piano della torre, che godono della vista sul porto di Cagliari.

L'arredamento delle camere è stato studiato in un primo momento

con l'esecuzione di alcune “camere campione” e dalla successiva

realizzazione di tutte le camere per lotti successivi realizzati dalla

“IB Concept” di Paliano (FR). Le camere standard sono dotate di

porte REI 30 fornite dalla “Barausse”, all'esterno (lato corridoio) in

legno tinto wengé con dei ricorsi orizzontali intarsiati in acciaio inox,

mentre all'interno la porta presenta delle bugnature a rilievo ed è

laccata di colore avorio, così come la porta del bagno. Le porte

sono dotate di serrature antipanico con incontro elettrico “Eff Eff” e

sono gestite da un sistema di building automation della “VDA”, che

gestisce anche diverse altre funzionalità del rapporto cliente/Hotel.

Il rivestimento delle pareti delle camere è stato eseguito (previa

insonorizzazione con cartongesso accoppiato con gommapiombo)

con tessuto ignifugo incollato “Beakert Topas” di colore lino.

L'attacco con il soffitto è risolto con una cornice di gesso dal profilo

classico, mentre il pavimento è rivestito con moquette “Bolyu”

Bantry Collection, nelle versioni Trails e Storm, realizzata con filato

ignifugo di nuova generazione Solution Dyed e montata con

sottomoquette Defender “Interfloor”. Gli arredi sono in legno tinto

wengé, lo scrittoio presenta il piano rivestito con un sottomano di

eco-pelle colore moka. La poltroncina è fornita dalla “Cabas”. Il

bagno è rivestito con gres porcellanato di medio/grande formato

della “Ariostea” nei colori Botticino e Marron Dark Emperador, il top

del lavello è in vero marmo Botticino con la veletta centinata

rivestita in mosaico di marmo. Lo specchio ha una cornice decò in

wengé e foglia d'argento ed è stato realizzato dallo “Studio Esse”

che si è anche occupato della fornitura dei quadri. I sanitari

“Esedra”, le rubinetterie e gli accessori dei bagni “Cisal”, mentre

l'illuminazione è della “Maximilian Strass” fornita dalla “Errebiesse”

che ha anche contribuito al progetto illuminotecnico. L'arredamento

tessile è stato fornito e posto in opera dalla “2P” di Roma e infine i

materassi e i sommiers sono della “Simmons”.

ante operam

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Le Sale Convegni:

L'Hotel Regina Margherita è dotato di sale per ricevimenti e congressi di tutte le dimensioni, e questa caratteristica è stata ulteriormente

arricchita nell'ambito della ristrutturazione. Le sale disponibili sono le due Sale Stampace, a diretto contatto con la Hall e collegabili in un'unica

sala più grande con una parete manovrabile insonorizzata “Estfeller”. Le pareti sono rivestite in parato antiriverbero “Afonflex”, mentre i

controsoffitti ispezionabili sono in alluminio lucidato a specchio microforato. Queste sale sono dotate di tecnologie a scomparsa per

differenziarne l'uso. Nell'ala a sinistra dell'albergo un lungo corridoio in vetro climatizzato conduce ad un'altra area congressi all'interno dello

storico palazzo Aresu: le Sale Piranesi, Canova e David, anch'esse come le precedenti divise solo da pareti manovrabili e quindi scomponibili

in diversi tagli. In questo caso il pavimento flottante consente un ulteriore versatilità nella gestione degli impianti perché è possibile portare

connessioni e alimentazione in qualunque punto delle sale senza avere cavi sparsi per il pavimento. Infine la Sala Castello, quest'ultima

possiede un accesso diretto da viale Regina Margherita ed è di grandi dimensioni; è dotata di reception e servizi autonomi e quindi capace di

ospitare eventi con una “vita” indipendente da quella dell'Hotel, il controsoffitto è stato costruito in cartongesso centinato e microforato, diviso

in tre “vele” orientate in modo da evitare riverberi nella sala. Una scenografica scala ellittica di nuova costruzione, rivestita in marmo e con

parapetto in acciaio inox spazzolato, consente di collegare comunque questa area direttamente nella Hall dell'Hotel. Un lampadario “Fil de

Fer” di Catellani & Smith segnala nella Hall la presenza di questo evento architettonico, così come avviene nell'ingresso.

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Recentemente, nella produzione delle moquettes, si è affermato il filato

Solution Dyed, ma cosa vuol dire esattamente questo termine? Quando le

fibre sintetiche (quali acrilico, nylon e poliestere) vengono prodotte, la

soluzione chimica liquida che costituisce la fibra viene estrusa attraverso

piccoli fori in un elemento chiamato filiera, un processo che può essere

associata all'acqua forzata attraverso il soffione di una doccia. Tuttavia,

senza colorante introdotto alla miscela, queste fibre sono bianche. Ci sono

due modi diversi per colorare le fibre e ogni metodo ha caratteristiche

diverse.

Un modo è quello di immergerli in una vasca di tintura dopo l'estrusione.

Questo metodo è ottimo per ottenere colori brillanti, e permette ai produttori

di creare piccole quantità di fibre tinte. In questo metodo, il colorante penetra

solo la superficie esterna della fibra. Pensate ad un ravanello: con l'interno

bianco e l'esterno rosso. La maggior parte tessuti e fibre per tappeti oggi

sono tinti in questo modo.

L'altro modo per tingere fibre è quello di aggiungere il colorante alla soluzione

liquida prima dell'estrusione delle fibre. Questo permette al colore di essere parte

della fibra già dall'estrusione. In questo caso, immaginate una carota: a differenza del

ravanello, una fibra tinta in massa ha il colore anche all'interno della fibra.

Dal momento che il colore è parte stessa della fibra, è quasi impossibile che esso

svanisca, anche se sottoposto a trattamenti aggressivi, come il lavaggio con

candeggina. Questa caratteristica li rende perfetti per le destinazioni d'uso come il

retail, la ristorazione o la ricettività alberghiera. Un altro vantaggio è, per esempio nei

tessuti per esterni, che i filati non sono sottoposti all'alterazione cromatica dovuta ai

raggi UV.

I filati tinti in massa, almeno storicamente, hanno il difetto che i colori sono in genere

meno brillanti di quelli tinti in filo, ma questo gap si sta sempre più attenuando e i filati

di nuova generazione presentano una palette simile a quella degli stessi filati “tinti in

filo”.

Moquette solution Dyed

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Moquette solution Dyed

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Le mura di Cagliari Il Bastione spagnolo di Nostra Signora di Monserrato: una citazione ripresa negli interni dell'albergo

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La Sala Colazioni

L'ambiente nel quale è stata ricavata la Sala Colazioni confina direttamente con le antiche mura di Cagliari. Poiché non è stato possibile per ragioni

tecniche riportare alla luce quel prezioso reperto, come inizialmente previsto dal progetto, ne è stata evocata l'immagine con la realizzazione di una

parete inclinata rivestita in scorza di eco-pietra che ricorda la Trachite Sarda di colore avorio, illuminata dal basso per rendere ancora più d'effetto

la soluzione scenografica. La presenza di uno schermo a scomparsa dal controsoffitto consente di utilizzare all'occorrenza la sala in modo

multifunzionale come sala congressi e conferenze. Nel pavimento un inserto in mosaico “Bisazza” della serie “Le Gemme” color moka, evoca una

frattura nella continuità del pavimento e raccorda i due ingressi della sala. I tavoli in wengè e acciaio cromato e le poltroncine delle serie Decor e

Dolcevita sono della “Cabas”, queste ultime in legno color wengé con rivestimento in eco-pelle moka.

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Case History n° 2:

Hotel Artemide Roma

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Hotel Spadai Firenze

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Grazie per l'attenzione