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Indicatori di rischio dei BES Francesca La Paglia

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Indicatori di rischio dei BES

Francesca La Paglia

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Oggi, la maggior parte degli insegnanti percepisce, in modo sempre più importante, la crescente complessità del disagio scolastico e delle varie condizioni personali degli alunni in difficoltà, al di là delle consuete forme di disabilità.

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“Le difficoltà scolastiche sono di tanti tipi diversi e spesso non sono conseguenza di una causa specifica ma sono dovute al concorso di molti fattori che riguardano sia lo studente sia i contesti in cui viene a trovarsi.” (Cornoldi, 1999)

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Gli alunni che per una qualche difficoltà preoccupano gli insegnanti sono sempre di più.

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LE DIFFICOLTÀ CHE SI POSSONO INCLUDERE NELL’AMBITO DELL’APPRENDIMENTO E DELLO SVILUPPO DI COMPETENZE SONO DIVERSE:

DSA DISTURBO DA DEFICIT ATTENTIVO CON O SENZA IPERATTIVITÀ

DISTURBO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO

DIFFICOLTÀ VISUO-SPAZIALIDIFFICOLTÀ MOTORIEDISPRASSIA EVOLUTIVA…….

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INOLTRE TROVIAMO ALUNNI CON:DISABILITÀRITARDO MENTALERITARDI NELLO SVILUPPODIFFICOLTÀ DI LINGUAGGIO DISTURBI SPECIFICI NELL’ELOQUIO E NELLA FONAZIONE

ALUNNI CON DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

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ACCANTO A QUESTI ALUNNI TROVIAMO ANCHE: ALUNNI CHE HANNO “SOLTANTO” UN APPRENDIMENTO DIFFICILE, RALLENTATO, UNO SCARSO RENDIMENTO SCOLASTICO

ALUNNI CON VARIE DIFFICOLTÀ EMOZIONALI (TIMIDEZZA, COLLERA, ANSIA, INIBIZIONE..)

DISTURBI DELLA PERSONALITÀ, PSICOSI, DISTURBI DELL’ATTACCAMENTO O ALTRE CONDIZIONI PSICHIATRICHE

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E ANCORA… DIFFICOLTÀ DI TIPO COMPORTAMENTALE SEMPLICE COMPORTAMENTO AGGRESSIVO

ATTI AUTOLESIONISTICIDISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

BULLISMODISTURBI DELLA CONDOTTA

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DELL’ AMBITO PSICO-AFFETTIVO

DELL’ AMBITO FAMILIARE

DELL’ AMBITO SOCIO-ECONOMICO

SOFT

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L’IMPRESSIONE È CHE QUESTI CASI SIANO SEMPRE DI PIÙ E CHE LE DIFFICOLTÀ PIÙ SVARIATE SIANO PRESENTI NELLE NOSTRE CLASSI.

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GLI ALUNNI CHE PREOCCUPANO

NOI DOCENTI SONO MOLTI E

PREOCCUPANO PERCHÉ

SONO IN DIFFICOLTÀ

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COSA FARE?

COSA RILEVARE?

COME AGIRE?

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DISAGIO SCOLASTICO“È UNO STATO EMOTIVO, NON

CORRELATO SIGNIFICATIVAMENTE A DISTURBI DI TIPO PSICOPATOLOGICO, LINGUISTICI O DI RITARDO COGNITIVO, CHE SI MANIFESTA ATTRAVERSO UN INSIEME DI COMPORTAMENTI DISFUNZIONALI CHE NON PERMETTONO AL SOGGETTO DI VIVERE ADEGUATAMENTE LE ATTIVITÀ DI CLASSE E DI APPRENDERE CON SUCCESSO, UTILIZZANDO IL MASSIMO DELLE PROPRIE CAPACITÀ COGNITIVE, AFFETTIVE E RELAZIONALI.” (Mancini e Gabrielli, 1998)

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I FATTORI DI RISCHIO POSSONO ESSERE RICONDUCIBILI:ALLA

FAMIGLIASVANTAGGIO

SOCIOCULTURALE

ATTEGGIAMENTI EDUCATIVI INADEGUATI

CARENZE DEL CONTESTO

RELAZIONALE

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ALLA SCUOLA

STRUTTURE E

ORGANIZZAZIONE

METODOLOGIE

RELAZIONI

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AL CONTESTOSOCIALE

CULTURAAMBIENTE

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IL DISAGIO DELL’ADULTO È SUFFICIENTE PER GIUDICARE PROBLEMATICO IL FUNZIONAMENTO EDUCATIVO-APPRENDITIVO DEL BAMBINO/RAGAZZO?

COME SI POTREBBE MANIFESTARE IL DISAGIO A SCUOLA?

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ALCUNI CRITERI OGGETTIVI PER POTER VALUTARE UN “MOMENTO” EFFETTIVAMENTE PROBLEMATICO (DISAGIO) PER IL BAMBINO POSSONO ESSERE:1.DANNO: effettivamente vissuto dall’alunno e prodotto su altri, a livello fisico, psicologico o relazionale.

2.OSTACOLO: situazione reale che potrebbe ostacolare il bambino negli apprendimenti futuri, sia a livello cognitivo, relazionale, emotivo..(disturbi dell’apprendimento lievi, difficoltà emotive o comportamentali).

3.STIGMA SOCIALE: il bambino, a causa di uno scarso funzionamento educativo-apprenditivo, sta peggiorando la sua immagine sociale, costruendosi ulteriori stigmi.

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IN PARTICOLARE SI POSSONO MANIFESTARE:

DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO dovute ad uno scarso utilizzo delle proprie risorse cognitive;

DEFICIT DI ETÀ COGNITIVA : > motivazione = apprendimento stazionario (deficit motivazionale dovuto a cause esterne quali svantaggio socio-culturale, comportamento dei docenti….);

APATIA DIFFICOLTÀ RELAZIONALI ED EMOZIONALI:

iperemotività, disturbi d’ansia (da prestazione, generalizzata..)

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MADISAGIO

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

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DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

ADHD

DOP

DCNon controllano le loro risposte all’ambienteSINTOMI:• difficoltà di attenzione e

concentrazione• incapacità di controllare l’impulsività• difficoltà nel regolare il livello di

attività motoriaCARATTERISTICHE:• comportamento ostile e litigioso, rabbia

persistente• suscettibile, facilmente irritabile o irritante• dispettoso o vendicativo

CARATTERISTICHE:Comportamento ripetitivo e persistente con:• violazione dei diritti

altrui o di norme o di regole appropriate per la loro età

"Sindrome da deficit di attenzione e iperattività"

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È QUINDI NECESSARIO PRENDERE DELLE DECISIONI:

- OCCUPARSI DI TUTTI GLI ALUNNI CHE PRESENTANO QUALSIASI DIFFICOLTÀ DI FUNZIONAMENTO EDUCATIVO-APPRENDITIVO, ANCHE DI QUELLE MENO EVIDENTI, IN MODO EFFICACE EDEFFICENTE

- ACCORGERSI PRECOCEMENTE DELLE DIFFICOLTÀ E DELLE CONDIZIONI DI RISCHIO

- COMPRENDERE LA COMPLESSITÀ DI ALCUNE SITUAZIONI MULTIFATTORIALI

- RISPONDERE IN MODO INCLUSIVO, EFFICACE ED EFFICIENTE, ALLE DIFFICOLTÀ, ATTIVANDO TUTTE LE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA, DELLA FAMIGLIA E DEGLI ENTI TERRITORIALI.

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L’inclusione impegna quindi docenti, alunni e genitori nel percorso di vita di ciascun bambino e rappresenta un importante momento di crescita personale ed umana per ogni componente della comunità scolastica verso un'attenzione speciale alla diversità di tutti. 

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OGNI BAMBINO È

SEMPLICEMENTE

UNICO..COME TUTTI

IL CAMMINO DI OGNI BAMBINO SI

REALIZZA INSIEME,GRADUALMENTE,

SCOPRENDO IN QUALE DIREZIONE ANDARE

E QUALI PASSI COMPIERE,CON LA

CONSAPEVOLEZZA CHE