Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro I D.P.I. · •Tenere conto delle esigenze...

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Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro I D.P.I. ai sensi dell’art.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 e 22.02.2012 Ente Ligure di Formazione divisione “Sicurezza” reg. Carrà, 19/2b 17031 Albenga (SV) tel. 0182.559636 solo per info amministrative fax. 0182.571209 e-mail per info tecniche ed organizzative: [email protected] rev. 10 Spegnere il Telefonino !! E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 2 Cosa si intende per Dispositivo di Protezione Individuale (DPI)? Quella attrezzatura che ha il compito di salvaguardare la salute e/o la sicurezza della persona che la indossa o la utilizza (D.Lgs. 475/92).

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Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro

I D.P.I.ai sensi dell’art.37 del D.Lgs. 81/08

Accordo Stato Regioni del21.12.2011 e 22.02.2012

Ente Ligure di Formazionedivisione “Sicurezza”reg. Carrà, 19/2b17031 Albenga (SV)tel. 0182.559636 solo per info amministrativefax. 0182.571209e-mail per info tecnicheed organizzative: [email protected]

rev. 10

Spegnere il Telefonino !!

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Cosa si intende perDispositivo di Protezione Individuale (DPI)?

Quella attrezzatura che ha il compito di salvaguardare la salute e/o la sicurezza della persona che la indossa o la utilizza (D.Lgs. 475/92).

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Non costituiscono DPI:

a)indumenti di lavoro ordinari ed uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratoreb)attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggioc)attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delleforze di polizia e del personale per il mantenimento dell'ordinepubblicod)attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradalie)materiali sportivi quando utilizzati a fini specificamente sportivi f)materiali per l'autodifesa o per la dissuasioneg)apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi

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Quando usare i DPI ?I DPI VANNO USATI QUANDO I RISCHI NONPOSSONO ESSERE EVITATI OSUFFICIENTEMENTE RIDOTTI DA: •misure tecniche di prevenzione•da mezzi di protezione collettiva•da misure, metodi o procedimenti di organizzazione del lavoro

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Quali DPI scegliere? In base al D.Lgs. 475 /1992 ed all’art. 76 del TU, I DPIdevono essere:•Adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare d i per sé un rischio maggiore;•Adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lav oro;•Tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute dei lavoratori;•Poter essere adattati all’utilizzatore secondo le p roprie necessità.

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Classificazione dei DPICATEGORIA DI DPI

DPI di I categoriaLa cui efficacia è valutabile dal soggetto:prevengono danni di lieve entità

OBBLIGHI COLLEGATI •Dichiarazione di conformità CE da parte del costruttore•Apposizione del marchio CE sul DPI e sul relativo imballaggio

DPI di II categoriaQuelli che non rientrano nelle altre due categorie

OBBLIGHI COLLEGATI •Dichiarazione di conformità CE da parte del costruttore•Apposizione del marchio CE sul DPI e sul relativo imballaggio •Rilascio di attestato di certificazione CE da parte di un organo di controllo

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DPI di III categoriaProteggono da rischi poco controllabili dalsoggetto che li utilizza; prevengono danni gravi e lesioni permanenti.OBBLIGHI COLLEGATI Come i DPI di II categoria + controllo di qualità

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Requisiti dei DPIIndispensabili per la loro produzione, commercializzazione e classificazione

•marcatura CE e certificazioni necessarie•istruzioni d’uso chiare e comprensibili•adeguatezza del DPI al rischio da prevenire•adeguatezza del DPI alle situazioni ergonomiche e di salute del lavoratore

Nota informativa con:modalità di impiegoistruzioni di depositodurata del possibile utilizzopulizia, manutenzione, disinfezione

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Criteri per la selezione dei DPI

•Individuare rischio/i cui si vuole far fronte•Non introdurre ulteriori fattori di rischio•No a dispositivi con caratteristiche ridondanti•Modelli adatti a esigenze ergonomiche e psicologiche del lavoratore•Adattabili, comodi e ben tollerati•Facili da indossare e togliere in caso di emergenza•Manutenzione fattibile e facile•Resistenti e il più possibile economici

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Gestione dei DPIDatore di lavoro (D.Lgs. 81/08 art. 77 c. 2)• fornisce DPI idonei• assicura efficienza, manutenzione, riparazione e sostituzione• fornisce istruzioni comprensibili•informa i lavoratori dei rischi dai quali il DPI lo protegge•assicura formazione e, se necessario, specifico addestramento

Dirigenti e preposti (D.Lgs. 81/08 artt. 18, 19)• informano i lavoratori dei rischi specifici a cui sono esposti• dispongono, esigono e controllano che i lavoratori osservino norme di sicurezza e usino i DPI messi a loro disposizione

Lavoratori (D.Lgs. 81/08 art. 78)•usano DPI con cura, secondo informazioni d’uso, formazione e addestramento•segnalano al datore di lavoro, al dirigente o al preposto difetti e/o inconvenienti

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Informazione, formazione, addestramento

•Nota informativa del fabbricante strumento di informazione (limiti di uso, data di scadenza, condizioni di impiego, manutenzione, e pulizia)•Corsi di formazione e informazione periodici•Addestramento obbligatorio per DPI di III categoria e per DPI dell’udito

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Protezione del capo: CASCO o ELMETTO di sicurezza

DPI:Elmetti di protezione per l’industria

Descrizione: Destinati a proteggere la parte superiore della tes ta contro lesioni che possono essere provocate da oggetti in caduta (EN 39 7)

Requisiti facoltativi di resistenza: •Temperatura molto bassa: - 20°C o -30°C a seconda de i casi.•Temperatura molto alta (+150°C)•Isolamento elettrico (440V in c.a.)•Deformazione laterale LD•Spruzzo metallo fuso MM

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Protezione del capo: CASCO o ELMETTO di sicurezza

DPI:Copricapo antiurto per l’industria

Descrizione:Destinati a proteggere da urti della testa contro u n oggetto duro ed immobile la cui gravità sia tale da causare una lace razione o altre ferite superficiali (EN812)

Requisiti facoltativi di resistenza•Temperatura molto bassa: - 20°C o -30°C a seconda de i casi.•Isolamento elettrico (440V in c.a.)•Resistenza alla fiamma F

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DPI CONTRO IL RUMORE

Criteri per la selezione dei DPI

Vestibilità e tolleranza personale

Manutenzione e pulizia

INSERTI AURICOLARI e CUFFIE ANTIRUMORE

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DPI DELLE VIE RESPIRATORIE

•FACCIALI FILTRANTI

•SEMIMASCHERE E MASCHERE

•AUTORESPIRATORI

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PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

•Occhiali con o senza schermi laterali

•Occhiali a visiera/maschere

•Schermi facciali (con fascia, protezione anteriore, elmetto, cappuccio di protezione)

•Schermi a mano per saldatura

•Elmetto per saldatura (protezione occhi, viso, collo, parte superiore della testa)

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TIPO DIRISCHIO

Occhiali Occhiali con schermi

Maschere Schermi facciali

Schizzi frontali Buono Buono Eccellente Eccellente

Schizzi laterali Scarso Buono Eccellente Buono o Eccellente

Schegge frontali Eccellente Buono Eccellente Eccellente se di adeguato spessore

Impatti laterali Scarso Discreto Eccellente In funzione della lunghezza

Protezione di collo e faccia

Scarso Scarso Scarso Discreto

Indossabilità Buono o molto buono

Buono Discreto Buono per brevi periodi

Accettabilità per l’utente

Molto buono Buono Scarso Discreto

Uso continuativo Molto buono Molto buono Discreto Discreto

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PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

La protezione degli occhi può essere necessaria nelle seguenti attività:•saldatura, molatura, tranciatura•lavorazione e finitura pietre•fucinatura a stampo•operazioni di sabbiatura•manipolazione di prodotti acidi e alcalini, disinfettanti e detergenti corrosivi•impiego di pompe a getto liquido•esposizione a calore radiante•uso di laser•manipolazione di agenti biologici

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PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

• Occhiali di sicurezza con schermi laterali • Maschere quando è possibile che ci siano schizzi o si portano occhiali da vista. • Schermi facciali o maschere quando si versa o travasano materiali corrosivi o liquidi pericolosi

• Informazione per chi indossa lenti a contatto • Devono essere ispezionati per danni o deterioramenti

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PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI: SCARPE DI SICUREZZA

Protezione da:

schiacciamento, lussazioni, di ferite da composti chimici, fattori termici, di natura elettrica, peri coli biologici

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• Calzature di sicurezzaEN 345 - Resistenza del puntale a 200 JSigla “S”• Calzature protettiveEN 346 - Resistenza del puntale a 100 JSigla “P”• Calzature da lavoroEN 347 - Senza puntaleSigla “O”

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PROTEZIONE MANI E BRACCIA: GUANTI

Protezione contro rischi meccanici, termici,chimici, biologici, elettrici, radioattivi

Requisiti generali di:•ergonomia•innocuità•comfort•efficienza

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PROTEZIONE MANI E BRACCIA: GUANTI

Protezione contro i rischi meccanici Protezione da abrasioni, tagli da lama, foratura, tagli da urto

Livelli di prestazione:

•troppo bassi non assicurano sufficiente protezione•troppo alti possono presentare una tattilità limitata

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PROTEZIONE MANI E BRACCIA: GUANTI

Protezione contro agenti chimici e biologici

Nitrile, PVC, lattice (Attenzione alle persone alle rgiche !)

Importante indice di permeazione, (tempo impiegato da un liquido

pericoloso ad impregnare lo spessore del guanto)

REGOLE GENERALI:• Mai riusare guanti monouso

• Protezione solo a breve termine • Toglierli prima di toccare superfici (maniglie, telefono, computer)

• Ispezione per rilevare danni o contaminazioni

• Toglierli rovesciati e metterli fra i rifiuti pericolosi

• Necessario lavarsi sempre le mani dopo essersi tolti i guanti

• In caso di versamento sui guanti, necessario toglierli, lavare subito le mani

• Due paia di guanti per alcune manipolazioni (cancerogeni ed antiblastici)

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PROTEZIONE MANI E BRACCIA: GUANTIRischio termicoProteggono le mani contro il calore e/o le fiamme. Identificati dal pittogramma e

da un numero a sei cifre

Posizione Tipo di resistenza Livelli Descizione

1°cifra Comportamento al fuoco Da 1 a 4 Fondata sui tempi durante i quali il materiale continua a fare fiamma ed a consumarsi dopo lo spegnimento della sorgente di accensione

2°cifra Calore per contatto Da 1 a 4 Temperatura, da 100°C a 500°C, alla quale chi indossa il guanto non sentiràdolore per un tempo minimo di 15 secondi

3°cifra Calore convettivo Da 1 a 4 Tempo di ritardo del trasferimento del calore di una fiamma

4°cifra Calore radiante Da 1 a 4 Tempo necessario per raggiungere un

livello di temperatura determinato

5°cifra Piccole proiezioni di metallo fuso

Da 1 a 4 Quantità di schizzi di metallo fuso necessaria per alzare la temperatura del guanto campione di 40°C

6°cifra Grandi proiezioni di metallo fuso

Da 1 a 4 Quantità di schizzi di metallo fuso necessaria a deteriorare un materiale simile alla pelle umana posto all’interno

del campione

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PROTEZIONE MANI E BRACCIA: GUANTI

FreddoProtezione contro il freddo trasmesso per convezione o conduzione fino a -50 °C dovuto alle condizioni climatiche o ad un'attivi tà industrialeIdentificati da un pittogramma più un numero a 3 cifre

Posizione Livelli Descrizione

1°Cifra Da 1 a 4 Protezione da freddo convettivo

2°Cifra Da 1 a 4 Protezione da freddo di contatto

3°Cifra 1 Permeabilitàall’acqua (più o meno di 30 minuti)

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PROTEZIONE MANI E BRACCIA: GUANTI

Guanti elettricamente isolantiSalvaguardano da contatti accidentali con parti in tensione

Sono previsti in:

– cabine elettriche

– sale controllo– quadri di media e alta potenza

Vengono scelti in base alla tensione massima di utilizzo

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PROTEZIONE MANI E BRACCIA: GUANTI

Guanti e proteggi braccia di maglia metallica• Necessari per l’impiego di coltelli a mano in mattatoi,

industrie di lavorazione della carne, del pesce e dei molluschi.

• E’ essenziale che siano ben adattati alla persona• Per maggiore igiene e a volte per isolamento termico,

possono essere richiesti altri guanti in vinile o vinile e cotone di cui andrà prevista la compatibilità.

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INDUMENTI DI PROTEZIONE (1/10)

Realizzati per proteggere da uno o più rischi diversi: • a protezione locale, se il rischio riguarda una sola parte

del corpo• a copertura limitata, solo per basse probabilità di

accadimento e per rischi non gravi• a copertura completa dell’operatore

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INDUMENTI DI PROTEZIONE (2/10)

Camici per prodotti chimici:• Tipo 1 tenuta ai gas• Tipo 2 tenuta non stagna ai gas• Tipo 3 tenuta ai liquidi con pressione• Tipo 4 tenuta agli spruzzi• Tipo 5 tenuta alla polvere• Tipo 6 tenuta limitata a schizzi di liquidi

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INDUMENTI DI PROTEZIONE (3/10)

Camici per esposizione ad agenti biologici• Per l’esposizione ad agenti biologici di classe 2 o 3 è

necessaria la marcatura CE ai sensi del D. Lgs 475/92 ed essere classificati in III categoria

• Devono essere indossati per tutto il tempo in cui permane il rischio di esposizione

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INDUMENTI DI PROTEZIONE (4/10)

Protettori delle gambe contro il taglio di seghe a catenaPantaloni, salopette o gambali durante l’uso di decespugliatori o

motoseghe

Tre modelli (A, B e C) diversi per ampiezza e posizionamento del le protezioni

A e B destinati al normale lavoro di disboscamento da parte di taglialegna professionisti, ben addestrati e istrui ti; in B il rivestimento si estende di 50 mm sulla parte intern a della gamba sinistra dove è l'arteria della gamba

C destinato all'uso da parte di persone che normalm ente non lavorano con seghe a catena o in situazioni eccezio nali, per esempio per lavorare sugli alberi

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INDUMENTI DI PROTEZIONE (5/10)Indumenti per saldatura• Grembiuli, giacche, etc. che hanno la caratteristica di

non propagare la fiamma• Efficienti nella protezione da piccoli spruzzi di metallo

fuso, per brevi tempi di contatto con la fiamma e per la radiazione ultravioletta

• Possono essere indossati per periodi fino a 8 h a temperatura ambiente ed appartengono alla II categoria (D.Lgs. 475/92)

• Spesso utilizzato il cuoio

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INDUMENTI DI PROTEZIONE (6/10)

Indumenti ad alta visibilità

Giacche, tute, salopette, pantaloni o bretelle

Tre classi definite con aree minime di materiali incorporati

nell’indumento:• di fondo

• retroriflettente

• a prestazioni combinate

La classe è riportata in alto accanto al simbolo “alta visibilità”; ilsecondo numero, quello in basso, indica la classe del materiale

retroriflettente ed ha due valori possibili (1 o 2)

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INDUMENTI DI PROTEZIONE (7/10)Indumenti di protezione contro le intemperieAlcuni materiali associano impermeabilità a bassa resistenza al vapore acqueo:aumenta l’evaporazione del sudore e raffreddamento corporeo

Accanto al simbolo “intemperie” ci sono due numeri:quello in alto indica resistenza alla penetrazione dell’acqua

quello in basso la resistenza al vapore acqueo

Entrambi vanno da 1 a 3 in cui la classe che offre maggior comfort è la 3

Per le fodere termiche separabili accanto al simbolo “freddo” ci sono duenumeri di cui quello in alto indica la resistenza al vapore acqueo e quello in

basso la resistenza termica: vanno da 1 a 2 in cui la classe che offre maggiorcomfort è la 2

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INDUMENTI DI PROTEZIONE (8/10)Grembiuli• Tela impregnata di resine sintetiche, cuoio, tessuto resistente al fuoco,

maglia metallica, o altro

• Protezione del corpo da spruzzi di liquidi aggressivi, di metallo fuso, dal rischio di taglio, da fluidi biologici

Sono necessari grembiuli imperforabili in:– operazioni di disossamento e di squartamento nei macelli– lavori che comportano l’uso dei coltelli

Sono necessari grembiuli di cuoio in:– saldatura

– fucinatura– fonditura

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INDUMENTI DI PROTEZIONE (9/10)

Tute impermeabili agli agenti chimici• Caratterizzate da diverse caratteristiche di

impermeabilità, espresse in tempo di attraversamento in minuti a -20°C e -70°C

• Hanno l’inconveniente di essere poco traspirabili e non possono essere indossate per lunghi periodi

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INDUMENTI DI PROTEZIONE (10/10) Tute pressurizzateAlcune attività:• manipolazione di prodotti acidi e alcalini, disinfettanti e

detergenti corrosivi• lavorazioni che comportano la manipolazione di masse

calde o la loro vicinanza o esposizione al calore• lavorazione di vetri piani• lavori di sabbiatura• lavori in impianti frigoriferi

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PROTEZIONE DALLE CADUTE NEL VUOTO: CINTURE E CORDE DI SICUREZZA (1/3)Necessarie nelle seguenti attività:

• Attrezzatura di protezione anticaduta

• Lavori su impalcature

• Montaggio di elementi prefabbricati

• Lavori su piloni

Attacco di sicurezza con corda:

• Posti di lavoro in cabine sopraelevate di gru

• Posti di lavoro in cabine di manovra sopraelevate di transelevatori

• Posti di lavoro sopraelevati su torri di trivellazione• Lavori in pozzi e in fogne

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LA PROTEZIONE DALLE CADUTE NEL VUOTO: CINTURE E CORDE DI SICUREZZA (2/3)

Cinture di trattenuta• servono per mantenere una posizione sicura in altezzasistemi di posizionamento sul lavoro• non sono sistemi anticaduta• utilizzate congiuntamente ad un cordino che le collega

alla struttura

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PROTEZIONE DALLE CADUTE NEL VUOTO: CINTURE E CORDE DI SICUREZZA (3/3)

Imbracature anticaduta• Prevedono anche bretelle e cosciali

• Possono essere usate come dispositivi di salita o discesa

• Usate insieme ad unitamente ad assorbitori di energia della caduta

Prima dell’uso è necessario:

• controllo visivo del sistema per verificare condizioni e funzionamento del sistema

• assicurarsi che siano seguite le raccomandazioni per l’uso con altri componenti

• controllo annuale da parte di personale competente