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La Provincia favorisce l’incontro tra l’Unione Europea e gli studenti EURES POINT NELLE UNIVERSITÁ Infolavoro negli atenei di Macerata e Camerino “E’ ormai avviato il percorso comune delle nostre due Università, l’ateneo di Macerata e quello di Camerino – afferma il Presidente della Provincia Franco Capponi – e una recen- te delibera della Giunta provinciale va in tal senso. E’ stato infatti approvato uno schema di convenzione fra i tre Enti per rendere operati- vo un Eures point in entrambe le sedi univer- sitarie”. Lo sportello Eures Europa favorisce la mobilità geografica e l’esercizio del diritto alla libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea, aiutando le persone in cerca di occupazione a prendere decisioni informate; sportelli Eures sono già presenti sul territorio dal 2006 presso i Centri per l’Impiego, Orientamento e Formazione (Ciof) di Macerata, Civitanova Marche e Tolentino. La proposta di attivazione degli “Eures point” è partita dai due atenei e sarà finalizzata all’assistenza e alla fornitura di consulenze e informazioni orientative per studenti e neolaureati sulle possibilità di lavoro all’estero, sul Servizio Volontario Europeo (Sve), sui tirocini formativi in istituzioni dell’Unione Europea e in altre organizzazioni internazionali. Le Università metteranno a disposizione loca- li appositamente attrezzati e di facile accesso agli studenti oltre a una fattiva collaborazione con il servizio Eures pro- vinciale. “Il progetto non ha costi per la Provincia – continua Franco Capponi – che avrà il compito di promuovere l’inizia- tiva attivando seminari e incontri specifici e progettando strategie di comunicazione e informazione per studenti e datori di lavoro, con le attività coordinate dal Consulente Eures della Provincia di Macerata”. Fernando Pallocchini COS’È EURES Lo sportello Eures Europa offre un’ampia gamma di ser- vizi, in particolare: 1 – accoglienza e informazione sulle opportunità e i ser- vizi offerti, sulle condizioni di lavoro nei paesi comuni- tari; 2 – individuazione dei bisogni dell’utente e valutazione dei percorsi professionali attraverso colloqui individuali; 3 – supporto all’utente per la definizione e la pianifica- zione del proprio progetto formativo e lavorativo all’estero; 4 – presentazione delle tecniche di ricerca attiva del lavoro; 5 – consulenza, assistenza e risposta a domande sulle Istituzioni, sulla legislazione, sulle politiche, i program- mi e la possibilità di finanziamento dell’Unione Europea; 6 – inserimento e consultazione delle richieste di lavoro attraverso la banca dati “Trovare lavoro” del servizio Eures; 7 – consulenza per la elaborazione e la stesura del curri- culum vitae e per la registrazione nel portale europeo della mobilità professionale.

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Infolavoro negli atenei di Macerata e Camerino La Provincia favorisce l’incontro tra l’Unione Europea e gli studenti

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La Provincia favorisce l’incontro tra l’Unione Europea e gli studenti

EURES POINT NELLE UNIVERSITÁInfolavoro negli atenei di Macerata e Camerino

“E’ ormai avviato il percorso comune dellenostre due Università, l’ateneo di Macerata equello di Camerino – afferma il Presidentedella Provincia Franco Capponi – e una recen-te delibera della Giunta provinciale va in talsenso. E’ stato infatti approvato uno schema diconvenzione fra i tre Enti per rendere operati-vo un Eures point in entrambe le sedi univer-sitarie”. Lo sportello Eures Europa favorisce lamobilità geografica e l’esercizio del diritto allalibera circolazione dei lavoratori all’internodell’Unione Europea, aiutando le persone incerca di occupazione a prendere decisioniinformate; sportelli Eures sono già presentisul territorio dal 2006 presso i Centri perl’Impiego, Orientamento e Formazione (Ciof)di Macerata, Civitanova Marche e Tolentino.La proposta di attivazione degli “Eures point”

è partita dai due atenei e sarà finalizzata all’assistenza ealla fornitura di consulenze e informazioni orientative perstudenti e neolaureati sulle possibilità di lavoro all’estero, sulServizio Volontario Europeo (Sve), sui tirocini formativi inistituzioni dell’Unione Europea e in altre organizzazioniinternazionali. Le Università metteranno a disposizione loca-li appositamente attrezzati e di facile accesso agli studentioltre a una fattiva collaborazione con il servizio Eures pro-vinciale. “Il progetto non ha costi per la Provincia – continuaFranco Capponi – che avrà il compito di promuovere l’inizia-tiva attivando seminari e incontri specifici e progettandostrategie di comunicazione e informazione per studenti edatori di lavoro, con le attività coordinate dal ConsulenteEures della Provincia di Macerata”.

Fernando Pallocchini

COS’È EURESLo sportello Eures Europa offre un’ampia gamma di ser-vizi, in particolare:1 – accoglienza e informazione sulle opportunità e i ser-vizi offerti, sulle condizioni di lavoro nei paesi comuni-tari;2 – individuazione dei bisogni dell’utente e valutazionedei percorsi professionali attraverso colloqui individuali;3 – supporto all’utente per la definizione e la pianifica-zione del proprio progetto formativo e lavorativoall’estero;4 – presentazione delle tecniche di ricerca attiva del lavoro;5 – consulenza, assistenza e risposta a domande sulleIstituzioni, sulla legislazione, sulle politiche, i program-mi e la possibilità di finanziamento dell’UnioneEuropea;6 – inserimento e consultazione delle richieste di lavoroattraverso la banca dati “Trovare lavoro” del servizioEures;7 – consulenza per la elaborazione e la stesura del curri-culum vitae e per la registrazione nel portale europeodella mobilità professionale.

Incontriamo la dottoressa Graziella Gattafoni, attualedirigente provinciale nel settore della Formazione.

Come vede il ritorno a un settore al quale aveva giàdato la sua esperienza?Da un punto di vista emotivo è un bel ritorno ma lecose non le trovi mai come le hai lasciate, i tempisono cambiati e la sfida è più impegnativa rispetto alpassato. L’esperienza accumulata come responsabileregionale per la Formazione e la gestione, a livelloregionale, dei fondi europei per lo sviluppo rurale miha fatto capire quanto sia importante lo sviluppodella formazione in più settori; solo così si può otte-nere una politica attiva di sviluppo e occupazionale a360 gradi. L’aspetto più bello di questo settore è lacreatività perché, d’intesa con associazioni, sindacatoe altre espressioni organizzate della comunità locale,si possono individuare e mettere in atto iniziative percontribuire allo sviluppo economico e professionaledel proprio territorio.

Che ruolo ha la formazione sullo sviluppo dell’occu-pazione?Sicuramente bisogna puntare sulla formazione comevolano per l’occupazione. Le virtù di un lavoratoresono le sue capacità, nel contempo è fondamentaleridefinire costantemente i profili professionali affin-ché queste capacità siano più spendibili nel mondodel lavoro. Aggiornarsi costantemente è poi basilareper il lavoratore per essere all’altezza dei cambiamen-ti. Sono finiti i tempi del lavoro standardizzato e, afronte di un probabile declino del posto fisso, la for-mazione deve contribuire, prima di tutto, a creare la

L’intervista

GRAZIELLA GATTAFONINuovo dirigente del settore della Formazione

cultura della mobilità del lavoro vista come opportu-nità di crescita occupazionale e culturale. E’ necessa-rio far capire che la mobilità non vuol dire precarie-tà ma è l’unica risposta che può fronteggiare le esi-genze del mercato.

Il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha recen-temente sostenuto un rilancio della formazione,meno formale e più snella, nelle procedure burocra-tiche. Cosa ne pensa?Sono sicuramente d’accordo su una formazione piùelastica, adattabile “nel tempo e nello spazio” chetenga conto di più fattori, istituzionali, ideologici eprofessionali. Sarebbe auspicabile un sistema piùsnello.Purtroppo le regole vengono da Bruxelles e non sipossono arginare ma sicuramente la Provincia, insie-me con la Regione, può velocizzare gli interventi nel-l’istituire i vari corsi formativi, mettendo in attoaccorgimenti e metodologie già efficaci a semplifica-re gli adempimenti.E’ un obiettivo dell’Amministrazione per il quale misento fortemente impegnata.

La Regione ha tagliato i fondi Fse di un ulteriore10%: come vede questa iniziativa dal momento checompete alla Provincia distribuire sul territorio ifondi per i progetti di politiche attive per il lavoro?La Regione deve condividere con le Province lo stes-so obiettivo che è quello di agevolare l’erogazione deifondi per contribuire allo sviluppo del territorio. Ilrischio di sovrapposizione è inevitabile se la Regioneinterviene in ambiti di competenza provinciale. LaRegione indubbiamente ha compiti più generali eper questo dovrebbe agire in modo più accentuatonella sperimentazione e messa a punto di interventiinnovativi, per farne poi, da parte della Provincia,strumenti di stimolo e di supporto allo sviluppo delterritorio.

L’ultimo libro che ha letto o sta leggendo? Leggo per rilassarmi. Ultimamente sto apprezzando iromanzi della scrittrice Sveva Casati Modignani e stoleggendo “Lezione di tango”.

N. Luchetti

Il riordino dei Centri per l’Impiego è una priorità perl’Amministrazione provinciale, perché negli ultimianni il mercato del lavoro ha subito profonde muta-zioni e i Servizi pubblici si devono necessariamenteadeguare. Con i Ciof le Province hanno un ruolo cen-trale nell’erogazione di Servizi pubblici per l’impiegoe operano in un sistema dove è presente anche il pri-vato, quindi in una logica competitiva aperta adampie possibilità di collaborazione. Infatti efficienzaed efficacia del mercato del lavoro non dipendonotanto dalla natura e dalla composizione degli opera-tori quanto dalla loro capacità di operare entro unalogica di rete e di sistema, secondo standard chesaranno più di qualità in presenza sia di un fattivoscambio informativo che di un reciproco dialogo. Inbase a tali considerazioni e per potenziare i servizirivolti al lavoro, la Provincia di Macerata intendeavviare un riordino complessivo dei Ciof, rinnovan-doli per adattarli alle mutate esigenze del territorio, eriqualificandone il personale; naturalmente capitaliz-zando le migliori prassi presenti.

Quattro punti per la riorganizzazioneC’è stata una gara per affidare un servizio di elabora-zione e implementazione del piano di riorganizzazio-ne, strategica e operativa, dei Centri per l’ImpiegoOrientamento e Formazione della Provincia diMacerata, con l’intervento che si articola in quattrolinee di attività.1 – Analisi e studio delle condizioni presenti sulmercato del lavoro locale per individuare i livelli dicambiamento e di riorganizzazione possibili.E’ prevista una mappatura e analisi dello “stato del-l’arte” dei servizi per il lavoro presenti nel mercatolavorativo provinciale, per individuare con esattezzai soggetti attivi e le possibili sinergie integrative. Inparticolare dovranno essere reperiti e analizzati datiper definire la tipologia degli utenti, i flussi didomanda e offerta di lavoro, le dinamiche, le forme ele caratteristiche del mercato del lavoro locale, siaattuali che potenziali. Saranno analizzati la strutturaorganizzativa, il livello di qualificazione del persona-le dei Ciof, definendo i punti di forza/debolezzaattuali, e le soluzioni tecnologiche adottate nei centri

per l’Impiego provinciali.2 – Definizione di un piano d’azione strategico diriordino dei servizi al lavoro territoriali che defi-nisca i contenuti, i metodi e la tempistica degliinterventi da attuare.Saranno da individuare i necessari processi riorga-nizzativi dei servizi erogati dai Ciof con definizionedelle proposte di riorganizzazione e integrazione deiservizi stessi, di eventuale ricollocazione delle risorsedisponibili, di interventi formativi o riqualificantioccorrenti, di proposte per l’esternalizzazione di ser-vizi non ritenuti strategici, tutto al fine di aumentarel’efficienza e l’efficacia complessiva del sistema deiservizi al lavoro locali. Saranno definiti gli accordi daraggiungere con i vari attori presenti nel mercato dellavoro provinciale per rispondere in modo adeguatoalle nuove esigenze.3 – Assistenza e collaborazione nella implementa-zione operativa dei contenuti del piano strategicodi riordino dei servizi al lavoro territoriali. L’attività prevede assistenza tecnica e collaborazionenell’implementazione dei nuovi servizi e nell’azionedi concertazione e negoziazione con tutti i soggettipubblici e privati coinvolti nell’azione di riorganizza-zione strategica. Sarà anche necessario un affianca-mento tecnico-specialistico nelle fasi di avvio eimplementazione delle attività programmate e deli-neate nel piano strategico approvato. E’ previstaanche un’attività di valutazione in itinere che consen-ta di definire eventuali azioni correttive, necessarie alivello di singole innovazioni introdotte.4 – Realizzazione di monitoraggio e valutazione initinere, con conseguente valutazione complessivafinale dei risultati ottenuti ed elaborazione di propo-ste operative, per porre in essere eventuali azioni cor-rettive e migliorative.

Al Bando di gara hanno partecipato diversi soggettile cui proposte, complete di documentazioni, offertatecnica e offerta economica, sono al vaglio di unaapposita Commissione di esperti. Questa ha il com-pito di verificare e valutare le proposte, per poi asse-gnare i punteggi in base ai quali sarà compilata lagraduatoria definitiva.

Rinnovare per adeguarsi al mercato del lavoro

IL RIORDINO DEI CIOFElaborazione e implementazione del piano di riorganizzazione strategica e operativa

dei Centri per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione

Il libro forma, istruisce, consola, sviluppa il senso cri-tico e logico, è uno strumento prezioso per aprire lamente e arricchire il linguaggio: una persona che nonlegge o legge poco possiede un linguaggio con voca-boli ridotti. Perché allora gli italiani leggono poco? Pernoia e mancanza di tempo, queste sono le risposteemerse dell’indagine svolta dall’Associazione ItalianaEditori. Secondo i dati forniti dall’Aie, infatti, nel2009 solo il 45,1% degli italiani ha letto almeno unlibro. Gli appassionati del libro, i lettori abituali cheleggono più di 12 libri l’anno, sono il 15,2%. Tra i 25paesi dell’Unione Europea l’Italia si confina al 19°posto. In altre parole, la lettura non è certo l’attivitàpreferita degli italiani e se proprio si deve leggere, lamaggior parte preferisce farlo in vacanza o quandonon ci sono programmi da guardare in tv.Consoliamoci, perché rispetto al 2008 siamo cresciutidi qualche punto. Dai dati emerge che leggono piùdonne che uomini e il titolo di studio influiscemolto sui livelli di lettura: laureati e diplomati leg-gono di più.

Le librerie della provincia macerateseDa una inchiesta fatta in provincia di Macerata risul-ta che le cose vanno un po’ meglio rispetto al restod’Italia. Crescono i lettori soprattutto giovani e vieneconfermato l’alto numero delle donne che leggono.Roberto della libreria Mondadori di Matelica fa nota-re che il genere più gettonato è la narrativa a cuifanno seguito saggistica e fantascienza. Cresce inoltrela propensione ad acquistare manuali e guide.Simona, titolare della “Bottega del libro” diMacerata, afferma che i suoi clienti sono persone affe-

zionate, le vendite ci sono non perché cresce il nume-ro dei lettori ma perché chi legge lo fa sempre di piùe acquista più libri. Osserva, inoltre, che spesso sonoi genitori ad acquistare i libri per i loro figli assecon-dando più i loro gusti che quelli dei ragazzi. La fami-glia e gli insegnanti ricoprono un ruolo fondamenta-le nell’educare alla lettura i giovani: se non amano ilibri difficilmente possono trasmettere la passioneper la lettura. Il piacere di leggere deve essere tra-smesso fin dall’infanzia. Il progetto “Nati per legge-re”, che nasce dall’accordo tra i bibliotecari e i pedia-tri, mira a promuovere lo sviluppo non solo affettivoma anche cognitivo con la lettura ad alta voce ai bam-bini da 6 mesi a 6 anni per educare alla lettura. Nonsi discute sull’importanza di incentivare a leggerema è la proposta che manca, fa notare Simona. Dellostesso parere è anche la Libreria “Arcobaleno” diCivitanova che auspica incontri con le scuole per pro-muovere la lettura e l’attrazione per i libri, la capaci-tà di presentare i libri non solo come fonte di saperema come ricchezza per la vita. Servono iniziative perincentivare la lettura e soprattutto trasformare illibro in un piacere affinché il valore della lettura nonsia relegato solo nell’ambito culturale. E’ un messag-gio per le istituzioni locali perché promuovano stru-menti per facilitare gli incontri tra scuole e librerie,per educare alla lettura, per costruire un rapportotra studente e mondo dei libri che non sia solooccasionale. Così si promuove la formazione, epure il commercio, con il ritorno economico dallavendita dei libri.

Ridare valore al tempoLe case editrici devono promuovere la lettura, abban-donando quell’atteggiamento autoreferenziale di chipossiede la verità e disdegna chi non legge. Educarealla lettura vuol dire ridare valore al tempo; per dirlacon Marcel Proust, occorre ritrovare il tempo, perdutoin piaceri vani e inconsistenti e ridargli un valore piùautentico. Non solo il tempo ma anche la lentezza, per-ché la lettura di un libro rifiuta la fretta. A differenzadella velocità di Internet, i libri danno il tempo di inte-riorizzare, capire e memorizzare. Non multa sed mul-tum, dicevano i latini: non la lettura di tanti libri ma laprofondità e la comprensione di pochi testi ma buoni.

Libri: gli italiani leggono poco.

ALLA RICERCA DEL LETTORE PERDUTOdi Nazarena Luchetti

Libro elettronico o stampato?Ritornando al libro, ci si chiede se l’e-book, il libro informato elettronico, soppianterà il testo stampato;non sembra per ora una ipotesi credibile, non fossealtro perché i libri fanno arredamento. Ma ci sonoaltri motivi per cui un libro stampato non può esseresostituito con uno elettronico: il piacere di toccare lacarta, lo spessore, la patinatura, la copertina di unlibro, scriverci sopra, la dedica sotto il titolo, gliappunti a piè pagina. I lettori più incalliti sanno chequeste caratteristiche fanno parte del piacere di legge-re. Comunque, eBook o iPad che siano, è la formache muta, non la sostanza; importante è (ri)scoprireil valore della lettura e il potere del libro che avvincee seduce, al punto da far dire a molti: questo libro miha cambiato la vita.

UN PO’ DI STORIAI romani amavano leggere, attività considerata nonsolo stimolante ma altamente qualificante.Leggevano ovunque perfino alle terme. Il detto menssana in corpore sano voleva dire che le terme nonerano solo luoghi per la cura del corpo ma anche untonico per la mente. All’interno delle terme c’eranotavoli per consultare i libri. Era ancora lontana l’epo-ca di Gutemberg: per soddisfare il mercato romanodei lettori, i libri venivano copiati a mano e l’equiva-lente della macchina da stampa erano gli schiavi, chetrascrivevano le opere di Virgilio, Orazio, Ovidio sufogli di papiro o pergamena. Per la formazione deiragazzi, oltre alle diverse figure che si occupano dellaloro educazione e istruzione, c’era il librarius che sioccupava di perfezionare i giovani nella lettura enella scrittura. Per i romani più facoltosi possedereuna biblioteca era segno di prestigio e distinzionesociale; non bastava avere molti sesterzi ma occorre-va sviluppare abilità oratorie e intellettuali per arric-chire il proprio status sociale. Accanto alle bibliotecheprivate, che comunque venivano messe a disposizio-ne di chiunque volesse servirsene, c’erano quelle pub-bliche; tra le più famose la biblioteca di Traiano, dicui se ne possono vedere ancora oggi i resti.Ovviamente erano numerose anche le librerie (taber-nae librariae) dove i lettori si incontravano per infor-marsi e fare critica, che non era solo letteraria mariguardava tutti gli aspetti della civitas.

ATTUALITÁNon solo musica e foto, anche i libri, nell’epocadel web 2.0, hanno i loro social di riferimento.Library thing e soprattutto Anobii, sono le piatta-forme più importanti per lettori accaniti, chepermettono di condividere sul web tutto ciò cheriguarda il mondo dei libri. Anobii è una bussolaper orientarsi in un oceano di libri: permette aipropri iscritti non solo di condividere il piaceredi leggere ma di creare una propria biblioteca,consentendo di cercare nuovi testi all’internodelle librerie virtuali degli altri utenti. Una biblio-teca universale digitale con milioni di libri in 14lingue diverse, una piazza virtuale dove le perso-ne si scambiano opinioni, idee, facendo ancheaffari perché si possono vendere e acquistarelibri. Ma soprattutto si scrivono recensioni suilibri letti. E qui viene il bello perché l’Italia, chenon brilla per numero di lettori, fra i 55 paesi checompongono il social, è il paese più rappresenta-to. Va bene che siamo un popolo dalla chiacchie-ra facile ma per giustificare tante recensioni ilibri debbono per forza essere letti. “I ragazzi –spiega lo scrittore Nicola La Gioia – preferisconoconsigliarsi i libri tra loro piuttosto che aspettarel’ennesima recensione, fatta dall’élite intellettua-le solo per gli addetti ai lavori, capace di accostar-si a un libro come a un topo morto”. Le recensio-ni fatte dagli utenti, proprio perchè si basanosulla condivisione, testimoniano davvero la pas-sione per quel libro, perché lo hanno amato oodiato, i passi più significativi, i perché dell’ac-quisto; nella recensione è trasmessa non solo latrama del libro ma l’esperienza autentica di chil’ha letto. Più condivisibile di così…

Presso la Sala consiliare Guizzardi della Camera diCommercio maceratese si è svolto il convegno daltitolo “Prospettive e opportunità delle impresedell’Artigianato Artistico”, organizzato daConfartigianato Imprese Macerata. Tra gli intervenu-ti hanno partecipato all’incontro gli Assessori provin-ciali Andrea Blarasin (Lavoro, Formazione e Politichegiovanili) e Luigi Gagliardi (Attività produttive). Nelcorso della relazione sono stati esposti i canali attra-verso cui si trasmettono le competenze professionalie artistiche alle nuove generazioni, i problemi incon-trati dalle imprese nello svolgimento dell’attività for-mativa e i rapporti esistenti tra la formazione dei gio-vani e le prospettive di sviluppo dell’artigianato arti-stico nel territorio maceratese. Si sono anche eviden-ziate difficoltà nell’accesso al credito e nel reperimen-to di fondi, nella ricerca del personale e nel sostegnoper l’inserimento di apprendisti che consentano lacontinuità dei mestieri, oltre a una eccessiva burocra-zia. Secondo Confartigianato questo settore deveessere valorizzato, sostenuto e protetto dal rischio diestinzione attraverso la sensibilizzazione degli Entilocali, finalizzata a una maggiore concretezza degliinterventi, attraverso la programmazione di eventivolti alla promozione di queste aziende e, non ulti-mo, tramite la valorizzazione della formazione attua-ta all’interno delle botteghe. In tale modo, diventan-do soggetti di alta formazione professionale, le botte-ghe di artigianato artistico riusciranno a tramandaretutte quelle importanti tradizioni che identificano ilnostro territorio.

Il convegno di Confartigianato Imprese Macerata

PROSPETTIVE E OPPORTUNITÁL’artigianato artistico offre possibilità di lavoro ai giovani

L’INTERVENTOL’importanza del sostegno alle imprese di artigianatoartistico, settore prezioso per il suo valore didattico,storico e culturale è legata alla valorizzazione dei cen-tri storici, fondamentale di fronte alla concorrenzadei centri commerciali. Centri storici che devonodiventare centri di shopping di qualità, supportatianche da una logica di rete commerciale. Come avvi-cinare i giovani alle botteghe? In questo l’alternanzascuola-lavoro è un progetto sicuramente valido. E’infatti necessario che la scuola incentivi il recuperodella storia del nostro territorio e favorisca l’ingressodei giovani nelle botteghe artigiane artistiche, affin-ché conoscano il lavoro degli artigiani nei vari setto-ri, apprezzino il fascino di questi mestieri e tutti ivalori connessi.

Assessore Andrea Blarasin

LA SCHEDAI dati sono estratti dalla ricerca “Dalla formazionesommersa alla formazione in affiancamento: per-corsi formativi per la tutela e la diffusione dell’ar-tigianato artistico”, uno studio imperniato suiprocessi di formazione sommersa che avvengononelle botteghe d’arte della provincia di Maceratarealizzato dall’Ente RF Sviluppo in collaborazio-ne con Confartigianato Imprese Macerata.

Su 11.754 aziende artigiane 320 si occupano diartigianato artistico (incidenza del 2,7%);

Su 29.385 lavoratori occupati nell’artigianatosono 1.046, compresi i titolari, quelli del settoreartistico (incidenza del 3,5%);

236 sono imprese individuali, 27 hanno da 1 a 3addetti, 43 hanno da 4 a 19 addetti, 14 sonooltre i 20 collaboratori.

TIPOLOGIA DELLE LAVORAZIONIRestauro 118; tessile e abbigliamento 31; ferroe metalli 23; orafi e gioiellieri 23; pelle 22; legno20; vetro e ceramica 18; marmo 8; fotografi 6;vimini 5; tappezzeria 4; calzature 3; strumentimusicali 2; legatoria 1; settori ibridi 16.

Il teatro della Filarmonica ha ospitato in date diver-se due grandi personaggi del mondo della cultura: ilgiornalista e scrittore Marcello Veneziani e lo scritto-re e professore di Estetica Stefano Zecchi. Viene dachiedersi: cosa hanno a che fare due filosofi comeStefano Zecchi e Marcello Veneziani con il mondodel lavoro? Aristotele affermava che si possono defi-nire “attivi al più alto grado coloro che esercitano unaattività di pensiero” e se poi questo pensare costitui-sce un modo per “ripensare” il lavoro non si può nontenerne conto. Secondo i due pensatori, bellezza etradizione sono gli ideali su cui si devono fondare leazioni umane. La bellezza non è solo l’armonia checontraddistingue l’arte o la natura, ma è l’essenzadelle cose, un punto di riferimento della capacitàdegli italiani di essere creativi che si manifesta in piùsettori, soprattutto nel lavoro dell’artigianato. Qui lapratica e la teoria si fondono a vicenda; il sapere dellatradizione e l’abilità della mano si uniscono per crea-re oggetti di ogni genere: una tazza dipinta, un ogget-to in ferro battuto, un ricamo. Esiste un legame tramateria e forma, funzione e creatività, che solo l’arti-giano conosce e da cui scaturisce la bellezza dell’og-getto prodotto. Quel sapere artigianale che trasformale idee in oggetti duraturi. Qui parliamo di una bel-lezza che non è effimera o legata alle tendenze delmomento, ma una bellezza che va al di là del tempo.Soprattutto la nostra Regione è dominata da una cul-tura umanistica più ricca che altrove, che ha influen-zato la nostra capacità manifatturiera con la creazio-ne di oggetti che vanno al di là delle mode. Un esem-pio su tutti può essere la poltrona Vanity Fair della

Poltrona Frau di Tolentino, simbolo eccellente dell’ar-tigianato italiano nel mondo. La poltrona, dal 1932,anno di nascita della Vanity, è realizzata da veri arti-giani con un lavoro che va dalle 4 alle 6 settimane.Un lavoro che si distingue per pazienza, tenacia edisciplina, perché non c’è bellezza senza fatica.Questo dimostra la manualità straordinaria di lavo-rare la pelle nella fabbricazione delle poltrone maanche delle scarpe, altro comparto artigiano dovesiamo leader. L’Italia è il “Bel Paese” per definizione,una bellezza che non va solo custodita ma rinnovata:insieme con la tradizione, il bello è uno degli ideali acui dobbiamo tendere per vincere la competizioneglobale, una misura che regola e ispira tutte le attivi-tà che si concretizzano nel fare. L’assessore AndreaBlarasin afferma che non solo per le grandi industriema l’apporto creativo è fondamentale anche per lepiccole imprese, perché solo così riescono a sopperi-re alle dimensioni e a competere sullo scenario mon-diale. Spiega il professor Stefano Zecchi:“L’artigianato d’arte, come la ceramica per esempio, èun’esperienza estetica annientata e spesso ridicoliz-zata dalla modernità, che l’ha sostituita con la seriali-tà dei prodotti industriali”. Da queste considerazioninasce la necessità di preservare uno dei caratteridominanti della nostra identità: la tradizione. “Oggila tradizione – afferma Veneziani – è l’unica vera tra-sgressione e non è solo un legame con il passato maè il senso della continuità”. La tradizione è una gran-de fonte di ispirazione e deve suggerirci nuovi modidi pensare, di osservaree fare. Il rapporto trastoria e innovazionepassa attraverso il conti-nuo richiamare oggettidel passato, ripensarli eriadattarli con materialipiù moderni. Qualità,senso estetico, tradizio-ne e innovazione, sonoquesti gli elementi chefanno sentire orgogliosele (piccole) imprese nelmomento in cui impri-mono sul proprio pro-dotto: “Made in Italy”.

L’assessore Andrea Blarasin incontra il professore Stefano Zecchi e il giornalista Marcello Veneziani

UN CORO UNICO PER RIVALUTARE BELLEZZA E TRADIZIONE

di Nazzarena Luchetti

Affollato il Forum sulla droga organizzato da GiorgioGuidelli, direttore della redazione maceratese delResto del Carlino e promosso dall’avv. Bommarito.

Consumatori sempre più giovaniIl risultato dell’incontro non è affatto piacevole: l’etàdei consumatori si è abbassata a 12-13 anni e vedel’uso contestuale di più sostanze, con l’alcol a fare dacontorno. Come se questo non bastasse, è emerso chea Macerata il problema è sottovalutato, in linea conquanto succede, politicamente, nel resto d’Italia doveil “problema droga” mai è stato considerato prioritario.

Non esistono droghe “leggere” o “pesanti”Eppure è ormai accertato, anche da chi opera nelSert, per esperienza diretta sul campo, che non esisto-no droghe da poter considerare “leggere” o “pesanti”:tutte sono deleterie, addirittura devastanti per il siste-ma neurologico le droghe sintetiche. Al Sert diMacerata negli ultimi 10 anni sono raddoppiate lerichieste di cura da parte di soggetti tossicodipenden-ti, per l’uso di stupefacenti che è sempre maggiore,grazie al sapiente marketing della criminalità orga-nizzata. Le vittime più indifese sono i giovani (maanche persone adulte non sono esenti dal consumo)e il disagio si riversa pesantemente sulle famiglie esulla società.

Dove curarsi?Il Sert svolge attività istituzionale per il recupero deitossicodipendenti, oltre a fare opera di prevenzione edi formazione per operatori nel settore delle dipen-denze. “La rondinella”, presieduta da GaetanoAngeletti, fa opera di recupero in comunità tramite ilbinomio “Accoglienza e ascolto profondo” mentre la“Pars” utilizza efficaci programmi terapeutici.

Come si può affrontare il problema?Dal dibattito nel Forum è emersa una parola d’ordineche ha trovato tutti d’accordo: prevenzione! Tutti cer-cano di fare prevenzione, il Sert s’impegna continua-tivamente in campagne d’informazione, “La rondinel-la”, con i suoi 60 operatori volontari, nel solo 2009 havisitato 32 parrocchie; anche i volontari della Pars, incollaborazione con il personale delle varie strutturedell’organizzazione, vengono coinvolti in attività diprevenzione.

Le scuolePunto nevralgico del problema sono le scuole dove si

In azione a scuolaGuardia di Finanza e cani antidroga

“Sono in corso presso alcune scuole della provin-cia – fa presente l’Assessore Andrea Blarasin –incontri tra studenti ed esperti della Guardia diFinanza, con dimostrazioni di cani antidroga.L’iniziativa sta riscuotendo un grande interesseed è finalizzata sia a informare correttamente igiovani sui reali danni derivanti dall’assunzionedi droghe che, attraverso questi studenti, a sensi-bilizzare le loro famiglie, generalmente in grandedisagio e senza sostegni quando si ritrovano conil problema in casa”.

Richiesto un osservatorio provinciale

FORUM SULLA DROGAInterviene il Presidente Franco Capponi:

“Occorre unire le esperienze di tutti”

può fare opera di prevenzione, prima preparando ilcorpo insegnante, poi informando gli studenti suglieffetti dell’uso di droga, con azione di controllo neimomenti clou (entrata, ricreazione, uscita) che servada deterrente sia agli studenti che a soggetti esterni.Ha affermato don Maggi, direttore dei Salesiani: “Perconoscere la realtà è bene stare in mezzo alle perso-ne coinvolte con un atteggiamento fraterno. La pre-venzione si fa anche vivendo la loro realtà”.

L’intervento di Franco CapponiIl Presidente della Provincia è fortemente convintodella necessità di fare opera di prevenzione, sottoli-neando che ci sono progetti in corso con il Sert, coni Comuni e con la Guardia di Finanza. Ha accoltofavorevolmente la proposta di realizzare un osserva-torio provinciale sul mondo della droga, purché nonsia fine a se stesso ma, concentrando interventi erisorse economiche, unisca le esperienze di tutti, e siaun tavolo di confronto per porsi domande e trovare,insieme, le risposte.

Fernando Pallocchini

Foto Carlo Gentili

studenti sono stati coinvolti in attività di orientamen-to e negli stage; invece 2.800 lavoratori occupatihanno partecipato a iniziative di riqualificazione eformazione finanziate in parte tramite Fondimpresa,in parte dal Fondo sociale europeo (erogato daProvincia e Regione).

L’obiettivoSecondo l’Assessore Andrea Blarasin è necessarioinvestire sulle persone per rilanciare la competitivi-tà, con l’obiettivo fissato sull’innovazione, incenti-vando le misure per innovare e trasferire tecnologiealle imprese ed evitando di attivare corsi inutili einfruttuosi. “I percorsi formativi – puntualizzaBlarasin – devono essere mirati da un lato a riqualifi-care la professionalità, dall’altro a creare reale occu-pazione per chi cerca un lavoro e per chi l’ha perso”.Dello stesso parere è anche Lucia Dignani, presiden-te del gruppo giovani imprenditori di Confindustria,che afferma: “La formazione favorisce lo sviluppomigliorando le performance delle imprese e salva-guardando anche i lavoratori ‘deboli’, spesso a rischioemarginazione, a causa di competenze inadeguate esenza percorsi di aggiornamento professionale”. Leiniziative, che devono tener conto delle esigenze delterritorio, devono integrare il sistema dell’istruzionecon quello della formazione e del lavoro. Consideratetali esigenze, la “Fondazione ITS per il Made in Italy”ha indicato tra i propri obiettivi quello di assicurarel’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario,cioè formare figure che rispondano alla domandaproveniente dal mondo del lavoro pubblico e privatoin base al settore di riferimento. Gli studi tecnicisuperiori sono stati previsti nelle linee guida di rior-ganizzazione del sistema di istruzione superiore.Questo per contribuire alla diffusione della culturatecnica e scientifica e a sostegno delle misure per losviluppo economico e la competitività del sistemaproduttivo”. A questo proposito, l’Assessoreall’Istruzione Nazareno Agostini afferma: “E’ fonda-mentale offrire agli insegnanti e agli studenti oppor-tunità di conoscenze per far fronte ai cambiamentidel mondo del lavoro”.

E’ stata costituita il 22 marzo a Civitanova Marche la“Fondazione Istituto tecnico superiore”(ITS) per lenuove tecnologie e per il “Made in Italy” che opererànel campo della formazione post-superiore. L’atto èstato sottoscritto dai rappresentanti di 35 Enti pub-blici, scuole, associazioni e imprese. Per la provinciadi Macerata, una tra le Amministrazioni locali pro-motrici, è intervenuto il presidente Franco Capponi ilquale, sottolineando i vantaggi che un ITS sul territo-rio può portare sia per il settore scolastico, sia perquello imprenditoriale, ha detto: “Tanti giovanipotranno acquisire una formazione tecnico-superioredi forte valenza scientifica, in grado di essere spesacon maggiore successo nel mondo del lavoro. Inoltrel’ITS, formando tecnici altamente qualificati per leimprese del territorio, permetterà anche lo sviluppodi tecnologie innovative utili ai processi produttivi eai prodotti”.

Gli EntiTra i soci fondatori, oltre alle Provincie di Macerata,Fermo e Ancona, figurano le associazioni degli indu-striali di Fermo, Macerata e Ascoli Piceno, l’Anci(Associazione nazionale calzaturieri), ben 13 calzatu-rifici del distretto, due note aziende di Recanati cheoperano nell’illuminotecnica e nei termosanitari, la“Scam-Laboratorio tecnologico” di CivitanovaMarche. Tra le Amministrazioni pubbliche ha aderi-to come socio fondatore anche il Comune di PortoSant’Elpidio, dove la fondazione avrà la sua sedelegale. Per il settore accademico e scolastico sono socifondatori, oltre all’Itis Montani, l’Ipia “Ricci” diFermo, l’Itcg “Corridoni”, l’Ipsia “Corridoni” diCivitanova Marche, l’Itis “Volterra” di Ancona, l’Itis“Mattei” di Recanati, l’Università Politecnica delleMarche e le Università degli studi di Camerino eMacerata. Le attività della fondazione coinvolgeran-no prevalentemente il territorio maceratese, dove èprevista la realizzazione di due corsi di alta formazio-ne che vedranno la collaborazione fra imprese e scuo-le, avviata da diversi anni nel settore calzaturiero gra-zie anche all’attenzione che Confindustria Macerataha dedicato alla formazione. Nell’ultimo anno 2.200

Lavoro e formazione: nuove opportunità per il territorio maceratese

NASCE LA FONDAZIONE ITSIntegrare istruzione, formazione e lavoro per lo sviluppo del “Made in Italy”

Di seguito evidenziamo alcuni dei settori più signifi-cativi rispetto alle entrate in mobilità:Calzaturiero: 153/2009 – 122/2010 (-20%)Commercio: 72/2009 – 55/2010 (-24%)Costruzioni: 64/2009 – 47/2010 (-27%)Metalmeccanico: 53/2009 – 42/2010 (-21%)Tessile, abbigliamento: 46/2009 – 30/2010 (-35%)Trasporti: 39/2009 – 9/2010 (-77%)

Ecco l’elenco dei Comuni dove più alto è il numerodegli iscritti come disoccupati/inoccupati:Civitanova Marche: 240 (403 nel 2009)Macerata: 231 (363 nel 2009)Corridonia: 108 (157 nel 2009)Tolentino: 96 (201 nel 2009)Recanati: 92 (169 nel 2009) Potenza Picena: 86 (152 nel 2009)

Purtroppo non così bene va sul versante delle assun-zioni dove c’è un evidente ristagno come è evidenzia-to nel grafico qui sotto:

Il numero delle assunzioni è più basso rispetto al2008 e ricalca perfettamente quello del 2009: si sonofermati i licenziamenti ma ancora non sono ripreseal meglio le assunzioni. C’è da attendere la ripresaeconomica di cui finora ci sono solo deboli segnali.

Riportiamo le assunzioni effettuate in alcuni Comunidella provincia nel primo bimestre 2010 e 2009:Macerata: 1226 (1262 nel 2009)Civitanova Marche: 1129 (1255 nel 2009)Tolentino: 743 (764 nel 2009)Cingoli: 711 (603 nel 2009)Corridonia: 529 (309 nel 2009)Recanati: 477 (367 nel 2009)Potenza Picena: 369 (332 nel 2009)Porto Recanati: 310 (345 nel 2009)Morrovalle: 291 (253 nel 2009)

In genere il raffronto dei dati sull’andamento delmercato del lavoro si esegue lavorando sull’anno incorso e paragonandolo con il periodo equivalente del-l’anno precedente. Non questa volta. Il motivo è sem-plice e va ricercato nella pesante crisi che ha colpitoil 2009 per cui diviene termine di paragone attendi-bile l’anno antecedente la crisi, il 2008.

Nel grafico qui sopra la linea verde conferma e accen-tua la tendenza di fine 2009 (linea rosa), pur altale-nante, al ribasso degli ingressi in mobilità.Addirittura si è tornati in perfetta aderenza con inumeri del 2008 di prima della crisi: un segnale assaiconfortante di come la crisi, lentamente, stia rien-trando. Vale a dire che la pesante emorragia dei licen-ziamenti ha terminato la sua corsa ed è rientrata inquella che era la norma. La tendenza ottiene una ulterio-re conferma dai dati delle iscrizioni mensili dei disoccu-pati, come si può osservare nel grafico sottostante.

Anche qui il raffronto è fatto necessariamente sui treanni e la linea del 2010, di colore grigio-verde, pocosi nota tanto è appiattita su quella blu del 2008, infat-ti i numeri sono quasi identici (gennaio: 889/2010 –874/2008; febbraio: 698/2010 – 695/2008).

MERCATO DEL LAVORODati del primo bimestre 2010

Addirittura allarmante è il dato della Cassa

Integrazione Straordinaria riferito al mese di genna-

io 2010 che compie un balzo verso le 450mila ore per

poi rientrare in febbraio in

un ambito più regolare al

di sotto delle 150mila ore

(grafico in basso). Le richie-

ste di Cassa Integrazione

Straordinaria sono perve-

nute per la parte più

importante dal settore

industriale che oscilla tra le

180mila di gennaio, le

95mila di febbraio e le

140mila di marzo. Pesante la richiesta proveniente

dal comparto artigiano che passa dalle 240mila ore

di gennaio alle 35mila di febbraio per poi risalire in

marzo a 150mila. In questo ambito è di scarso rilie-

vo la richiesta del settore edilizio, costantemente

sotto le mille ore, come pure quella del settore del

commercio che dalle 28mila ore di gennaio è scesa

sotto le 5mila di febbraio per poi risalire a 16mila nel

mese di marzo. Intanto a livello nazionale hanno

cominciato leggermente a salire gli ordinativi sia dal

mercato interno che da quello estero.

L’introduzione fatta per il mercato del lavoro vale

anche per la cassa integrazione ordinaria e straordi-

naria, motivo per cui il confronto avviene su più

annualità, quattro in questo caso, a partire dal 2007.

Dal grafico della Cassa Integrazione Ordinaria si può

notare come l’andamento degli anni 2007/2008,

quelli ante crisi, sia abbastanza omogeneo mentre la

linea blu del 2009 va al di fuori di ogni norma con

un’altalenante tendenza al rialzo che continua anche

nei primi due mesi del

2010 seppure in tono leg-

germente minore. Una

tendenza che, in base a

ulteriori dati in nostro

possesso, continua a tener-

si sotto le 100mila ore

anche in marzo nel settore

dell’industria. La situazio-

ne è invece preoccupante

nel settore dell’edilizia

dove il dato è in controtendenza e, nei mesi di feb-

braio e marzo, sale con un raddoppio delle ore di

cassa integrazione. In totale la Cig ordinaria nel

mese di gennaio è di 88.075 ore (65.994 nel 2009)

mentre in febbraio è di 125.646 (140.057 nel 2009).

CASSA INTEGRAZIONEDati del primo bimestre 2010

Il Dipartimento della Gioventù della Presidenza delConsiglio dei Ministri e l’Upi (Unione Provinced’Italia) hanno avviato la III edizione della iniziativa“Azione ProvincEgiovani”, finalizzata a sperimentareun intervento integrato ed efficace in materia di poli-tiche giovanili, in grado di coinvolgere Istituzioni,associazionismo giovanile e quanti si occupano deigiovani. Il Dipartimento per la realizzazione dei pro-getti presentati da Province o Upi regionali ha stan-ziato 2.600.000 euro.

Gli obiettiviI progetti devono essere a favore dei giovani e inambiti tematici riguardanti la sostenibilità ambienta-le e la lotta ai cambiamenti climatici, l’occupabilità, lasicurezza e la salute.Sostenibilità ambientale e lotta ai cambiamenti cli-matici Favorire la cultura dello sviluppo sostenibileattraverso l’integrazione tra educazione ambientale,formazione e informazione. Coinvolgere formatori,docenti e orientatori in quanto veicoli di cultura, pro-muovere contenuti per l’attuazione delle politiche disviluppo sostenibile, stimolare i media per garantirela diffusione delle informazioni sulle questioniambientali, contribuendo in tal modo alla sensibiliz-zazione dei giovani. Incentivare programmi che favo-riscano la consultazione e la partecipazione dei gio-vani alle iniziative locali su uso e tutela delle risorseambientali, in particolare si auspicano interventi checoinvolgano i giovani nella progettazione e nell’attua-zione di politiche ambientali locali.Occupabilità – Promuovere un diverso approccio aitemi del lavoro e dell’occupazione, che tenga in conside-razione non solo l’accesso al lavoro ma anche la capaci-tà degli individui di mantenere la propria occupabilitàin un contesto in continuo mutamento. Sono graditiprogetti che tendono a migliorare i sistemi e l’occupabi-lità delle persone, valorizzando l’apprendimento perma-nente e la creatività personale intesa come motore del-l’innovazione, nonché lo sviluppo di competenze adattealla gestione proattiva del cambiamento, quali la capaci-tà di imparare a imparare, lo spirito d’iniziativa e l’im-prenditorialità, la consapevolezza e l’espressione cultu-rale, la competenza digitale e tecnologica.

Azione ProvincEgiovani

CONCORSO PER PROGETTI DESTINATI AI GIOVANISensibilità ambientale e lotta ai cambiamenti climatici – Occupabilità – Sicurezza e salute

Sicurezza e salute - Si fa riferimento alla promozio-ne di azioni che favoriscano l’acquisizione di stili divita sani e responsabili, volte a sensibilizzare i giova-ni e ad accrescerne la consapevolezza, soprattutto inrelazione a tematiche sulla sicurezza stradale, sulledipendenze da fumo, alcol, droghe e sostanze psico-trope, sui disturbi alimentari e altro. In linea genera-le s’intende focalizzare l’attenzione sulla esigenza diprevenire comportamenti lesivi della incolumità pro-pria e altrui, tramite la promozione e la diffusione diuna cultura del rispetto di sé e dell’altro.

Candidati ammissibiliI progetti devono essere presentati in qualità di capo-fila dalla provincia o dall’Upi regionale. Tutte le pro-poste devono avere obbligatoriamente, pena la nonammissibilità, la presenza di un partenariato, chedeve essere costituito da un minimo di 3 a un massi-mo di 5 partner, capofila incluso. Oltre i partner i pro-getti possono prevedere la presenza di associati; nonci sono limiti alla presenza di associati ma non sonoammesse proposte che prevedono la presenza solo diassociati. Partner e associati devono essere Enti pub-blici o privati con sede in Italia, operanti nell’ambitodelle politiche giovanili. Qualche esempio: Entinazionali, regionali e locali; Associazioni giovanilinazionali e internazionali; Enti e Associazioni senzafine di lucro (onlus) e Organizzazioni non governati-ve (ong), sportelli Informagiovani, Informadonna,Europe Direct e Eurodesk; Istituti scolastici,Università, Istituti di ricerca; Enti di formazione eAgenzie formative.

Budget e durata dei progettiIl budget complessivo di ogni progetto, incluse lespese di predisposizione della proposta progettuale,non deve essere inferiore a 80mila euro e superiore a200mila euro. Il progetto deve prevedere a carico delproponente una quota di co-finanziamento pari adalmeno il 33% dei costi eleggibili del progetto. I pro-getti devono avere una durata minima di 6 mesi euna durata massima di 12 mesi. La Provincia diMacerata si è già attivata per partecipare al concorsoe sta ricercando partner e associati.

aziendali) per una cessione di quote societarie; il pre-contratto diverrà esecutivo in data 22 aprile. 2 - La Construction acquisirebbe le quote societariedi Vitaviva (marchio, stampi, dipendenti, obblighiverso terzi ecc.) ma non terreni e immobili, estrattidalla transazione e intestati alla Villeroy & BochItalia. Le strutture sarebbero state affittate allaConstruction con contratto biennale. Gli immobilinon farebbero parte della vendita per non renderetroppo onerosa l’acquisizione, circostanza che disto-glierebbe risorse economiche da usare per il rilancio

dell’azienda e, da parte dellaVilleroy & Boch, per nonsvendere la proprietà in unafase di ristagno del mercatoimmobiliare. 3 – Non c’è un piano indu-striale ufficiale in quantonon è ancora perfezionata lavendita, anche se ci sono duepunti cardine: rilancio delsettore commerciale e inve-stimenti per nuovi prodottiper cui sarebbero previsteforti azioni di marketing suimmagine e prodotti, pianidi sviluppo e cambiamentinel management. Durante iprimi tre anni di attività,gestiti con le parti sociali e

con l’eventuale utilizzo degli ammortizzatori sociali,i lavoratori rimarrebbero in organico. 13 aprile 2010Consiglio comunale aperto a Castelraimondo, presen-te il Presidente della Provincia Franco Capponi, conunanime approvazione di un documento per indivi-duare percorsi comuni con cui rilanciare l’azienda eper scongiurare la perdita di posti di lavoro.15 aprile 2010Incontro in Regione cui partecipa, con Blarasin, ilPresidente Franco Capponi che pone sulla vicendaun’attenzione responsabile a salvaguardia di mae-stranze e azienda: volontà che è una forte garanziaanche per gl’investitori. Afferma Capponi: “L’aziendaacquirente potrà rientrare nei benefici dell’accordo diprogramma per la deindustrializzazione, siglato dalMinistero dello Sviluppo Economico, in quanto rica-de nella zona interessata dalla Crisi Merloni per cuisono stanziati 70 milioni di euro da Stato e Regione.Occorre definire un piano industriale concreto e tra-sparente, perché trasparenza, legalità e rispetto deidiritti di tutti sono valori aggiunti importanti offertidal territorio ai nuovi imprenditori”.

Da mesi l’attenzione si è focalizzata sulla Vitaviva,azienda di Castelraimondo appartenente a Villeroy &Boch che produce accessori per bagno di elevata fat-tura, e sulle 44 persone che vi lavorano. Il problemaè sorto quando alla Vitaviva si è interessata laConstruction, facente parte della holding Certina,intenzionata ad acquisirla senza che vi fosse la pre-senza di un piano industria-le certo, a garanzia del man-tenimento dei posti di lavo-ro. La Provincia ha fin dasubito seguito la vicendacome di seguito specificato.9 settembre 2009 L’Assessore Blarasin convo-ca un tavolo di confrontocon i sindacati, i componen-ti Rsu, Sindaco e vicesindacodi Castelraimondo. Si con-viene sulla necessità di azio-ni comuni e si richiede unincontro con la proprietà.23 settembre 2009L’Assessorato alle Politichedel Lavoro invia una letteraalla Villeroy & Boch in cui laProvincia si dichiara disponibile a offrire collabora-zione, chiedendo un incontro per illustrare il suo pro-gramma di sostegno alle imprese, volto a rafforzarele competenze, a presidiare ed espandere i mercati.24 settembre 2009Riunione presso la sede comunale di Castelraimondocui partecipa l’Assessore Andrea Blarasin, presenti ilDirettore dello stabilimento Roberto Rustichelli eBart Vandepitte, membro del Cda dell’azienda, in rap-presentanza della proprietà. Blarasin ribadisce l’im-pegno della Provincia a favore dei posti di lavoro econferma la necessità di un piano industriale concre-to a garanzia della situazione occupazionale delleattuali maestranze, anche per evitare manovre spe-culative con ripercussioni negative sul territorio.9 aprile 2010A seguito del confuso rincorrersi di allarmanti noti-zie sulla stampa, l’Assessorato alle Politiche delLavoro ha un colloquio telefonico direttamente con ilDirettore della Vitaviva, che ragguaglia e chiarisce: 1- La Villeroy & Boch ha firmato un pre-contratto conla Construction Ag di Monaco afferente alla holdingFinanziaria Certina (acquisizioni e ristrutturazioni

Castelraimondo, 44 posti di lavoro in pericolo

VITAVIVA ITALIA Come si è mossa la Provincia di Macerata

CENTRO PER L’IMPIEGODI CIVITANOVA MARCHE

Civitanova Marche: una farmacia assume un laurea-to in farmacia iscritto nelle liste di mobilità.Civitanova Marche: calzaturificio cerca personaesperta nell’incollatura dei fondi e sfibratura.Civitanova Marche: nel settore alimentare è disponi-bile un contratto per il periodo estivo per un sogget-to con esperienza di commesso da banco, che sappiausare bilancia, affettatrice e cassa.Civitanova Marche: azienda meccanica con attivitàdi costruzione apparecchiature, elettromedicali eorganizzazione di magazzino, ricerca un aggiustatoremeccanico con diploma di perito elettronico. Civitanova Marche: azienda calzaturiera assume unpremontatore con esperienza.Civitanova Marche: ristorante cerca un aiuto cuocoe pizzaiolo, esperto in piatti di pesce.Civitanova Marche: officina meccanica assume unperito meccanico con esperienza nella revisione delleauto.Corridonia: azienda operante nel settore della pellet-teria richiede una persona esperta nella cucitura diborse.Montecosaro: nel settore dell’abbigliamento è richie-sta una persona con specifica esperienza nella cucitu-ra di capi di abbigliamento.Monte San Giusto: un calzaturificio è disponibile adassumere un tagliatore a trancia; si richiede provataesperienza nell’utilizzo di macchinari computerizzati.Osimo: nel comparto edile si assume un contabile,diplomato in ragioneria o con laurea in materie eco-nomiche, con esperienza in contabilità generale,pagamenti fornitori, rapporti con le banche.Porto Potenza Picena: azienda operante nel settoredell’abbigliamento richiede un sarto tagliatore conesperienza.Provincia di Macerata: attività di commercio all’in-grosso cerca un agente di vendita nel settore delleferramenta per intrattenere relazioni con i clienti eprocurarne di nuovi; è richiesta la disponibilità aseguire corsi di formazione.Recanati: azienda elettronica offre contratto diapprendistato per un elettricista.Recanati: azienda edile cerca lavorante in amianto ecemento con patentino per smaltimento amianto.

CENTRO PER L’IMPIEGODI TOLENTINO

Camerino: impresa del settore edilizio assume unmuratore iscritto nelle liste di mobilità e che abbiaesperienza nel lavoro.Castelraimondo: nel settore alberghiero e della risto-razione è richiesto un addetto alle manutenzioni eche sia disponibile ad attività di giardiniere; è neces-saria l’iscrizione alle liste di mobilità.Castelraimondo: un centro estetico è disponibile adassumere una estetista che sia diplomata o che abbiaacquisito esperienza.Castelraimondo: nel settore metalmeccanico sonorichiesti carpentieri in ferro con maturata esperienzae sono preferibili soggetti con agevolazioni.Matelica: centro estetico assume una estetista che siadiplomata o che abbia acquisito esperienza.Matelica: nel settore del commercio è richiesto unaddetto alla gestione e al noleggio di un parco auto-mezzi; è necessaria esperienza maturata nel settore ocome addetto a logistica e spedizioni; è preferibileuna persona che abbia tra 25 e 32 anni. Matelica: azienda metalmeccanica è disponibileall’assunzione di addetti in età di apprendistato, ocon diploma di perito tecnico, per la manutenzionedi macchine utensili.Muccia: centro estetico assume una estetista che siadiplomata o che abbia acquisito esperienza.Sant’Angelo in Pontano: azienda operante nel setto-re della pelletteria cerca personale esperto addetto apreparazione e montatura; c’è disponibilità a valuta-re soggetti in età di apprendistato.Sarnano: azienda operante nel settore della metal-meccanica ricerca un responsabile commerciale conesperienza, che sia preferibilmente laureato in econo-mia e che abbia disponibilità ad effettuare frequentispostamenti.Urbisaglia: azienda agricola richiede un trattoristaesperto purché sia residente in zona.Tolentino: un calzaturificio ha necessità di addettiesperti in montaggio, fresatura e cucitura. Tolentino: impresa edile richiede un geometra dicantiere con esperienza acquisita.Regione Marche: settore commercio richiede agen-ti/rappresentanti preferibilmente esperti; c’è possibi-lità di fissi mensili da valutare in base alla esperien-za dei candidati.

CENTRO PER L’IMPIEGODI MACERATA

Cingoli: settore turismo, è richiesto un cuoco-pizzaio-lo con esperienza e con buona conoscenza della lin-gua inglese.Cingoli: azienda tessile assume una persona espertanella cucitura di capi di abbigliamento.Cingoli: si offre un lavoro di cuoco-pizzaiolo a perso-na dotata di esperienza nel settore.Macerata: nel settore bancario si richiede una perso-na in età compresa tra i 18 e i 29 anni, con diplomadi ragioneria o con laurea in economia, per acquisi-zione di nuovi clienti.Macerata: azienda operante nel settore metalmecca-nico assume un fabbro con esperienza.Macerata: azienda operante nel settore alimentarericerca una persona, di età compresa tra i 18 e i 29anni oppure iscritta nelle liste di mobilità, per lavora-re alle macchine impastatrici per la produzione diprodotti da forno.Montecassiano: azienda edile assume un installatoredi grondaie con esperienza.Montecassiano: azienda operante nel settore del-l’edilizia ricerca un lattoniere esperto.Provincia di Macerata: azienda metalmeccanicarichiede un venditore di zona, diplomato e automunito.Provincia di Macerata: nel settore creditizio è richie-sto un esattore domiciliare per recupero crediti conesperienza nel ruolo richiesto. Provincia di Macerata: nel settore dei servizi èrichiesto un agente di vendita con esperienza.Treia: azienda specializzata nella lavorazione delmarmo assume una persona nel ruolo di falegname,in età compresa tra i 18 e i 29 anni, con conoscenzaacquisita di Autocad.Treia: azienda operante nel settore della termoidrau-lica richiede una persona, di età compresa tra i 18 e i25 anni, per un lavoro da idraulico.

Dal confronto dei numeri del 2008 con quelli del2009 si può osservare come la crisi economica abbiainfluito sul mondo del lavoro al femminile. Prima ditutto un dato essenziale, le assunzioni di donne nel2008 erano oltre 32mila, nel 2009 sono scese a27mila. La crisi ha colpito duro e questo si evinceanche dall’incidenza percentuale fra tutti i contrattistipulati: il 53% riguardante le donne nel 2008 èsceso al 51% nel 2009, segno che il lavoro femminileè stato più penalizzato di quello maschile. Vediamoquali sono le percentuali delle assunzioni femminilirispetto ai maschi per tipologia di contratto:

Le donne sono più richieste nelle collaborazioni,nella formazione e nel lavoro domestico in cui inci-dono considerevolmente le cosiddette “badanti”.Infine, per curiosità, analizziamo da quali nazioniprovengono le lavoratrici.

Questo secondo grafico illustra il forte cambiamentoavvenuto in Italia negli ultimi anni: la presenza ditante etnie ci ha reso una società multirazziale.

NUMERI UTILI PER CHI CERCA LAVOROCentro per l’impiego di Macerata

Via F.lli Moretti, 14 - tel. 0733.409111

Centro per l’impiego di CivitanovaVia Marinetti, 2 - tel. 0733.783411

Centro per l’impiego di TolentinoVia della Repubblica, 10 - tel. 0733.955453

Lavoro al femminile

LA CRISI ECONOMICAE LE DONNE

I dati in Provincia di Macerata

NUOVA SIMONELLIUniversitari a lezione

Studenti universitari e professori della facoltà di Architettura, indiriz-zo Design, della Università di Camerino sono andati a lezione pressola Nuova Simonelli. Accompagnati dal Direttore Marketing MaurizioGiuli hanno preso visione della realtà industriale della nota fabbricae acquisito dati sul design per la macchina da caffè espresso. Le infor-mazioni serviranno a proporre progetti concreti, funzionali e innova-tivi relativamente all’estetica di un nuovo modello che la NuovaSimonelli intende lanciare sul mercato.

formaLavoroNewsletter periodico mensiledell’Assessorato alle PoliticheFormative e del Lavoro dellaProvincia di MacerataAnno 2010, n° 6DirettoreFranco CapponiDirettore responsabileAlessandro FelizianiDirezione e AmministrazioneProvincia di MacerataCorso della Repubblica, 2862100 MacerataRegistrazione al Tribunale di Macerata n°491del 07/04/2003Spedizione in a. p. 70%Commerciale Business MacerataTestiFernando PallocchiniNazzarena LuchettiProgetto graficoStudio Barbara TrasattiStampaTipografia San Giuseppe

Diffusione gratuitaPer ricevere formaLavoro chiamareil numero 0733.248314o inviare una e-mail [email protected]

Per gli ultimi aggiornamenti e perl’iscrizione alla newsletter web visitareil sito http://newsletter.lavoro.mc.it/

INDIRIZZI UTILIAssessore alla FormazioneProfessionale, Politiche del Lavoro,Politiche GiovaniliVia Armaroli, 42/44 Macerata 62100 Tel. 0733.248333segreteria 0733.248329Dott. Andrea [email protected]

Settore Formazione, ScuolaVia Armaroli, 42/44 Macerata 62100Tel. 0733.248840Fax 0733.248331/5Dirigente dott. Graziella [email protected]

Settore Politiche del LavoroVia Armaroli, 42/44 Macerata 62100Tel. 0733.248850Fax 0733.248331/5Dirigente dott. Antonella [email protected]

EXTRACOMUNITARI AL LAVOROPresenti settanta etnie

In provincia di Macerata gli extracomunitari titolari d’impresa sono2.105 (1.107 nell’artigianato) con il 30% costituito da donne. Le etniepiù presenti sono la marocchina (344 soggetti), la cinese (315 sogget-ti), la macedone (294 soggetti), l’albanese (234 soggetti), la senegalese(184 soggetti), l’argentina (131 soggetti), la pakistana (108 soggetti), lanigeriana (75 soggetti). I settori di attività in cui si sono meglio inse-riti sono quelli del commercio, sia all’ingrosso che al dettaglio, delmanifatturiero e delle costruzioni.

NUOVO MOTORE DI RICERCAIncontro domanda-offerta

Durante una trasmissione radio il Ministro del Lavoro MaurizioSacconi ha affermato che il lavoro deve essere reso sempre più traspa-rente e che, per questo, partirà presto un nuovo servizio, una sorta dimotore di ricerca, che dovrà favorire l’incontro tra la domanda e l’of-ferta di lavoro.

ARTIGIANATO E TERRITORIOPiù conoscenza dei vecchi mestieri

Durante il convegno organizzato da Confartigianato ImpreseMacerata su Prospettive e opportunità delle Imprese dell’ArtigianatoArtistico, Giuliano Bianchi, Presidente Cciaa Macerata ha detto: “Intempi di globalizzazione il rischio di perdere le radici che ci legano alterritorio, ai suoi saperi e alle sue bellezze, è forte. I mestieri artisticisono l’ancora alla nostra storia e cultura. Un’ancora che non va per-duta e che è tutt’uno con i prodotti che i nostri artigiani producono evendono, elevando il valore delle nostre eccellenze. In questo senso èfondamentale attuare un percorso di valorizzazione del settore, daattuare in rete e che abbia come obbiettivo primario la conoscenza diquesti mestieri da parte dei giovani. Un’azione che implica la sensibi-lizzazione delle famiglie e la valorizzazione degli artigiani quali atto-ri e protagonisti di un lavoro utile e ricco di significato”.