Formalavoro n.2 Novembre 2009

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POLITICA DEL LAVORO Intervista all’Assessore Andrea Blarasin stabilizzazio-ne del personale precario. I piani di ricollocazio- ne intesi non più come un formale atto burocratico ma real- mente attivati per consentire un percorso vero a coloro che uti- lizzano gli ammortizzatori sociali.” Come dovrebbe cambiare il ruolo dell’impresa? “L’impresa va valorizzata non solo come posto di lavoro neces- sario per portare a casa lo stipendio ma deve tornare a essere un luogo dove si realizzano i desideri personali, dove una comunità umana si confronta, partecipando ciascuno con il suo ruolo e il suo compito, per realizzare obiettivi comuni.” Sostegni per l’autoimprenditorialità? “L’autoimprenditorialità va sostenuta utilizzando lo strumento della formazione altamente professionalizzante, con uno sguardo attento ai mutamenti sempre più rapidi del mondo, per adeguarsi con nuove strategie alle richieste di flessibilità, di diversificazioni settoriali di mercato e di prodotti/servizio.” Enti e realtà locali, in tema di lavoro, collaborano stretta- mente? “Sono rapporti che si stanno consolidando e, per accelerare questo percorso virtuoso, occorre creare interconnessioni atti- vando reti operative tra gli Enti formativi (ndr: Università, scuole, Enti formativi privati, Enti pubblici, in particolare Province e Regioni che hanno specifiche competenze anche in chiave di coordinamento) e i Ciof, le agenzie interinali, le imprese, le associazioni dei lavoratori, datoriali e tutti gli ope- ratori socio-economici coinvolti nei processi formativi, nell’in- crocio di domanda-offerta.” Fernando Pallocchini Durante la sua permanenza in questo assessorato quali sono gli obiettivi che intende perseguire? “Abbiamo molte priorità,importante è rafforzare lo strumento della concertazione e della partecipazione delle parti sociali per raggiungere soluzioni condivise negli indirizzi,nelle metodologie, e nelle priorità legate alla politica del lavoro. In tale ottica la Com- missione Provinciale del Lavoro va utilizzata come strumento principe per far incontrare tutti gli attori del mercato del lavoro, per decidere sulle programmazioni e non più solo come organo tecnico.” Ha in mente un progetto per i Ciof? “I Centri per l’Impiego vanno riordinati, il loro scopo più importante deve essere l’incrocio domanda-offerta e alcuni operatori sono da destinare al contatto diretto con le aziende del territorio, per stabilire un rapporto di concreta assistenza rispetto alle reali esigenze aziendali.” Quindi non più il lavoratore inteso solo come numero? “Esatto. E’ la persona in cerca di lavoro che deve tornare in primo piano, con le sue peculiarità. Il disoccupato non più visto come parte di un elenco ma un lavoratore cui va indiriz- zata una attenzione individualizzata, con accompagnamento personale.” In questo periodo di crisi, quale supporto per i lavoratori licenziati? “Nelle linee guida per le politiche attive del lavoro e per la for- mazione professionale abbiamo previsto di supportare i lavo- ratori licenziati con l’adozione di concreti piani di ricollocazio- ne in cui siano previsti incentivi economici alle imprese per la

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Intervista all’Assessore Andrea Blarasin Inversione del trend degli ingressi in mobilità Un incoraggiante segnale arriva dagli ingressi in mo- bilità di settembre,in netta discesa rispetto ad agosto (145 contro 247),dimezzati da gennaio e migliorati nel confronto con lo stesso periodo del 2008 (allora 159,oggi 145). La conferma di questo trend positivo dimostra che il fondo è stato toccato. I dati completi di settembre

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POLITICA DEL LAVOROIntervista all’Assessore Andrea Blarasin

stabilizzazio-ne del personale precario. I piani di ricollocazio-ne intesi non più come un formale atto burocratico ma real-mente attivati per consentire un percorso vero a coloro che uti-lizzano gli ammortizzatori sociali.”Come dovrebbe cambiare il ruolo dell’impresa?“L’impresa va valorizzata non solo come posto di lavoro neces-sario per portare a casa lo stipendio ma deve tornare a essereun luogo dove si realizzano i desideri personali, dove unacomunità umana si confronta, partecipando ciascuno con ilsuo ruolo e il suo compito, per realizzare obiettivi comuni.”Sostegni per l’autoimprenditorialità?“L’autoimprenditorialità va sostenuta utilizzando lo strumentodella formazione altamente professionalizzante, con unosguardo attento ai mutamenti sempre più rapidi del mondo,per adeguarsi con nuove strategie alle richieste di flessibilità,di diversificazioni settoriali di mercato e di prodotti/servizio.”Enti e realtà locali, in tema di lavoro, collaborano stretta-mente?“Sono rapporti che si stanno consolidando e, per accelerarequesto percorso virtuoso, occorre creare interconnessioni atti-vando reti operative tra gli Enti formativi (ndr: Università,scuole, Enti formativi privati, Enti pubblici, in particolareProvince e Regioni che hanno specifiche competenze anche inchiave di coordinamento) e i Ciof, le agenzie interinali, leimprese, le associazioni dei lavoratori, datoriali e tutti gli ope-ratori socio-economici coinvolti nei processi formativi, nell’in-crocio di domanda-offerta.”

Fernando Pallocchini

Durante la sua permanenza in questo assessorato quali sonogli obiettivi che intende perseguire?“Abbiamo molte priorità, importante è rafforzare lo strumentodella concertazione e della partecipazione delle parti sociali perraggiungere soluzioni condivise negli indirizzi, nelle metodologie,e nelle priorità legate alla politica del lavoro. In tale ottica la Com-missione Provinciale del Lavoro va utilizzata come strumentoprincipe per far incontrare tutti gli attori del mercato del lavoro,per decidere sulle programmazioni e non più solo come organotecnico.”Ha in mente un progetto per i Ciof?“I Centri per l’Impiego vanno riordinati, il loro scopo piùimportante deve essere l’incrocio domanda-offerta e alcunioperatori sono da destinare al contatto diretto con le aziendedel territorio, per stabilire un rapporto di concreta assistenzarispetto alle reali esigenze aziendali.”Quindi non più il lavoratore inteso solo come numero?“Esatto. E’ la persona in cerca di lavoro che deve tornare inprimo piano, con le sue peculiarità. Il disoccupato non piùvisto come parte di un elenco ma un lavoratore cui va indiriz-zata una attenzione individualizzata, con accompagnamentopersonale.”In questo periodo di crisi, quale supporto per i lavoratorilicenziati?“Nelle linee guida per le politiche attive del lavoro e per la for-mazione professionale abbiamo previsto di supportare i lavo-ratori licenziati con l’adozione di concreti piani di ricollocazio-ne in cui siano previsti incentivi economici alle imprese per la

I dati completi di settembre

TOCCATO IL FONDO?Inversione del trend degli ingressi in mobilità

Un incoraggiante segnale arriva dagli ingressi in mo-bilità di settembre, in netta discesa rispetto ad agosto(145 contro 247), dimezzati da gennaio e miglioratinel confronto con lo stesso periodo del 2008 (allora159, oggi 145). La conferma di questo trend positivodimostra che il fondo è stato toccato.

Il Comune più colpito dalla mobilità è Civitanova(618), seguito da Macerata (329) e Recanati (274),mentre per i disoccupati, classifica (nel grafico i 25Comuni con più iscritti) vede l’inserimento al terzoposto di Tolentino.

I settori aziendali più ricorrenti alla mobilità sono: ilcalzaturiero, le costruzioni, il commercio, l’industriametalmeccanica, della moda, dei trasporti e le comu-nicazioni. Il trend della disoccupazione, dopo il piccomassimo raggiunto a marzo, ha ripreso il paralleli-smo con il 2008, anche se su livelli mediamente del20% più alti. Anche le assunzioni ricalcano al ribassoil percorso dell’anno precedente e la differenza tra il2008 e il 2009 è in media di 1000 unità lavorative inmeno ogni mese.

Poco confortanti i segnali che invece giungono dallaCassa Integrazione Ordinaria, discontinui e conpunte mai raggiunte sia nel 2007 che nel 2008, tantoche nel mese di giugno si è oltrepassato il limite di300mila ore. Infatti sia nel 2007 che nel 2008 la CassaIntegrazione Ordinaria aveva navigato quasi sempresotto le 50mila ore.

Stessa valutazione per la Cassa Integrazione Straor-dinaria, il cui trend è più simile a quello degli anniprecedenti, anche se la tendenza costante all’aumen-to ha portato a superare la soglia delle 200mila ore.

L’Amministrazione provinciale e questo assessoratosi sono trovati a operare in un quadro economico esociale locale complesso, con licenziamenti consi-stenti che hanno interessato tutti i comparti produt-tivi, con assunzioni scese del 25% rispetto al 2008,con export, produzione e fatturati in calo.L’indebitamento di piccole e medie imprese è aumen-tato mentre è caduto il principio per cui resistonomeglio i prodotti di qualità e le grandi impre-se: Poltrona Frau, Pelletterie 1907 (49dipendenti in mobilità), Guzzini Illu-minazione (100 lavoratori in mobi-lità), Tombolini (78 lavoratori inmobilità) sono grandi impreseche producono qualità e sono incrisi. Per fronteggiare questostato di cose la Provincia nonsi può sostituire all’imprendi-tore né alle Organizzazioni sin-dacali ma deve agire in base aquanto previsto dalla LeggeRegionale 2/2005. Riguardo allacrisi del distretto di Tolentino ealle problematiche relative allaFrau e a Pelletterie 1907 questaAmministrazione e questo Assessoratohanno svolto le seguenti azioni: Martedì 7 luglio, ore 15:00 in Provincia, presso laSala Giunta, incontro tra Sindacati, Regione, Sindacodi Tolentino, proprietà della ditta Pelletterie 1907 ePresidente Franco Capponi in merito alla situazioneaziendale della stessa ditta.Lunedì 20 luglio in assessorato incontro i Sindacatiin merito alla crisi del mercato del lavoro;Mercoledì 22 luglio incontro presso il Comune diTolentino su “Monitoraggio sulla situazione econo-mica a Tolentino” dove abbiamo fornito tutti i dati innostro possesso.Lunedì 3 agosto, ore 21:00 a Tolentino c’è stato ilConsiglio comunale aperto per discutere della crisidelle aziende tolentinati;Giovedì 27 agosto la Commissione provinciale per illavoro ha inserito nelle liste di mobilità i dipendentidi Pelletterie 1907 (49 persone);Lunedì 7 settembre, ore 17:30 presso l’assessorato,riunione con Cgil e proprietà (Ferazzoli per conto diBadile, A.D.) delle Pelletterie 1907. Qui il ruolo del-l’assessorato è stato di primaria importanza perchéil Sindacato non avrebbe voluto un nuovo confrontosenza l’interessamento dell’Assessorato al Lavoro.Giovedì 24 settembre, ore 11:00 a Tolentino, pressola Poltrona Frau, tavolo istituzionale convocato dallaRegione, con Sindacati, Provincia di Macerata,

Confindustria e Regione per un esame congiuntodella situazione aziendale di Poltrona Frau;Giovedì 8 ottobre, ore 15:00 presso la RegioneMarche verifica della situazione aziendale dellaPoltrona Frau con i Sindacati. Proprietà, Confindu-stria, Provincia di Macerata, Sindaco di Tolentino eDirezione provinciale del Lavoro;Venerdì 16 ottobre, ore 14:00 si ripete l’incontro diGiovedì 8 ottobre, incontro che dopo 17 ore di tratta-tive fa raggiungere un accordo tra Azienda e Sinda-cati, scongiura i licenziamenti e sottolinea la centra-lità e l’unicità dello stabilimento di Tolentino,

quale fondamentale polo strategico aziendale.Oltre tutto questo ci siamo impegnati a

realizzare interventi di formazione peril personale in mobilità interna e per

rafforzare strategie sulla qualità esulla sicurezza dell’azienda.Inoltre saranno messe a disposi-zione risorse FSE per quei lavo-ratori in cassa integrazione cheintendono creare nuove impre-se. L’interesse mostrato per lePelletterie 1907 e per la Frau s’in-tende esteso anche alle piccole e

medie aziende del nostro territo-rio che, pur non essendo salite alla

ribalta delle cronache, saranno soste-nute con tutti gli strumenti che la legge

ci consente. Per aiutare e sostenere i lavora-tori in difficoltà, e non solo loro, la Provincia ha

messo in campo il Progetto Microcredito in collabo-razione con le Banche di Credito Cooperativo, met-tendo a loro disposizione un fondo di garanzia di100mila euro. Il prestito può essere richiesto dai resi-denti nella provincia di Macerata, anche non italianipurché in possesso del permesso di soggiorno/lavoronel territorio da almeno 36 mesi. Il credito deve ser-vire per sostenere spese relative a: inserimento abita-tivo (anticipi, cauzioni, registrazioni, mobilia…), atti-vazione utenze, spese sanitarie, spese scolastiche,acquisto auto per recarsi al lavoro, altre spese straor-dinarie della famiglia.

L’Assessore Andrea Blarasin

LA CONSIDERAZIONE“E’ necessario che tutti, e dico davvero tutti!, si assu-mano la responsabilità di fare significative azioni perfronteggiare questa crisi: pretendere che l’esempiovenga dall’alto è giusto e noi, come Provincia, ci assu-miamo il nostro impegno, ma occorre che ci sia la col-laborazione di tutte le parti per attuare reali sinergieatte a fronteggiare questa crisi occupazionale”.

A.Blarasin

Crisi occupazionale

COME OPERA LA PROVINCIA

Le politiche nazionali del lavoro da anni vedono leProvince in prima fila in quanto Enti che program-mano strategie per l’occupazione in ambito locale.L’analisi dei fabbisogni professionali e formativicostituisce un’attività importante per la Provincia diMacerata in quanto consente di rilevare, tenendoconto dell’andamento economico a livello nazionale,quali sono, a livello locale, gli scenari evolutivi delsettore del lavoro. In questo quadro le Istituzionilocali (Università, centri di ricerca e per l’impiego,imprese) ricoprono un ruolo fondamentale per com-prendere la realtà del nostro territorio. L’obiettivoprincipale di questa ricerca è quello di rilevare le esi-genze, le problematiche, la quantità e la qualità, delladomanda e dell’offerta di lavoro per poi adeguare tec-nologie, organizzazione e formazione, alla flessibilitàdel mercato del lavoro territoriale, permettendomigliori condizioni occupazionali. Le soluzioni pro-poste rispondono a una serie di domande che carat-terizzano il mercato del lavoro. Di quali figure profes-sionali c’è più bisogno? Quali sono le competenze pro-fessionali che occorre formare per ciascuna figuraprofessionale? Quali sono le figure emergenti necessa-rie per rilanciare lo sviluppo del territorio? Dove siregistrano le difficoltà maggiori nel reperire le figureprofessionali che servono? Cosa condiziona lo svilup-po del tessuto economico locale? Di quali servizi in

outsourcing necessitano le piccole e medie impreseper rimanere competitive? Quali azioni servono percontribuire a un efficace ricambio generazionale?Come garantire una formazione sempre più di qualitàe innovativa per migliorare le prestazioni del sistemasocio-economico? Il quadro complessivo che emergedall’indagine mostra per la provincia di Maceratauna situazione in evoluzione e trasformazione. Tra idiversi dati che emergono si rileva un livello cultura-le mediamente alto, mentre l’offerta di lavoro siorienta su bassi livelli di qualificazione. Facilitarel’incontro domanda-offerta vuol dire, dunque, per-mettere che l’offerta di lavoro si avvicini alle necessi-tà “reali” e non “ideali” delle imprese; tale è la condi-zione per supportare lo sviluppo e la crescita socio-economica del territorio. Specializzazione, integra-zione, rete, flessibilità, rappresentano quindi soluzio-ni strategiche. Per le imprese invece occorre maggio-re capacità relazionale promuovendo l’innovazione,l’internazionalità e la comunicazione come requisitifondamentali delle strategie gestionali. Comunicare èimportante almeno quanto il saper fare. I risultati diquesta indagine sono importanti anche per orientarele scelte dell’offerta formativa realizzata con il contri-buto del FSE. Va rilevato, comunque, che la formazio-ne non è mai un costo se ciò che produce ha un valo-re, cioè genera competenze dotate di un valore d’usoe di un valore di scambio sul mercato del lavoro.L’analisi dei fabbisogni parte infatti dal presuppostoche l’evoluzione economica è strettamente legata allaformazione del capitale umano: non c’è crescita perun paese se non cresce il suo capitale umano e sociale.

Modello di ricerca

FABBISOGNIprofessionali e formativi

Flessibilità

IL LAVORO MOBILITA L’UOMOdi Nazzarena Luchetti

In un mondo che cambia velocemente, il concetto di flessibilità diven-ta fondamentale per il rafforzamento del mercato del lavoro. Nellamaggioranza dei casi, però, dal punto di vista dei lavoratori, questaequivale a un orizzonte senza prospettive, con mobilità, rischio eincertezza. Molti lavoratori considerano la flessibilità come un’infra-zione all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, perché viene menouno dei suoi aspetti più importanti, quello di un lavoro stabile.L’articolo, oltre a contenere l’illegittimità del licenziamento senza giu-sta causa, afferma il diritto del lavoratore a una stabilità reale (dirittoad avere un orario di lavoro, una mansione in una sede di lavoro sta-bile…). Sebbene, nel nostro Paese, il lavoro a tempo determinato, leprestazioni occasionali e le collaborazioni siano nella media europea,persiste un condizionamento culturale che ha portato alla mitizzazio-ne del posto fisso: il lavoro a tempo indeterminato rimane, per moltilavoratori, il contratto privilegiato. Che il posto fisso sia un valore, loha affermato ultimamente anche il Ministro Tremonti attirando lareplica del presidente di Confindustria, Mercegaglia, che non ritienepossibile un ritorno al passato. Sicuramente c’è più bisogno di “entra-te fisse” o perlomeno stabili, piuttosto che di un posto fisso. E’ comun-que importante sviluppare una cultura positiva del concetto di flessi-bilità, che non vuol dire precarietà. Essere flessibili è sinonimo di auto-nomia, capacità di adattarsi alla domanda (ricoprendo anche mansio-ni lontane dal proprio tipo di formazione), di aumento delle compe-tenze: non più il posto fisso per tutta la vita ma un cambiamento dioccupazione e datori di lavoro. Purtroppo, però, non è garantito sem-pre lo stesso reddito. Ed è questo l’aspetto più condizionante: la man-canza di un reddito continuativo, con il quale pianificare la propriavita. Il periodo che intercorre tra un impiego e l’altro dovrebbe esserecoperto da supporti per garantire quella continuità di risorse di cuinormalmente si necessita per vivere. Ciò che preoccupa, quindi, non èla flessibilità in sé ma la sua ingovernabilità, incapacità di costruire unsistema di regole certe e condivise, soprattutto da rispettare. Sarebbeauspicabile adottare il modello danese della Flexicurity, o flessisicurez-za, anche se non è ancora chiaro il legame tra flessibilità e sicurezza,tutelando non il posto fisso ma la persona. Nella Flexicurity convivo-no flessibilità del mercato del lavoro e un sistema di protezione socia-le ben funzionante. Gli ammortizzatori sociali sono mirati a sostenerechi temporaneamente è rimasto senza reddito e se la flessibilità ènecessaria anche alle imprese, perché permette loro di essere più com-petitive, non vanno comunque tollerate quelle aziende che considera-no il lavoratore come un prodotto “usa e getta”. Perché rappresentidavvero una grande opportunità, la flessibilità va inserita in un conte-sto di correttezza, di garanzie e di formazione, con chiare responsabi-lità ripartite tra istituzioni, aziende e lavoratori.

Castello della Rancia

FESTIVAL DELLA SCUOLAConvegni , conferenze e workshopStudenti di tutto il territorio hannopartecipato alle tre giornate delFestival della Scuola 2009 promossodalla Provincia. E’ stata “informazio-ne” a tutto campo sulla riforma sco-lastica, sulle nuove tecnologie didat-tiche, sul rapporto scuola-famiglia;con conferenze riguardanti le rela-zioni tra giovani e musica, lavoro,Europa; laboratori di consulenzaorientativa sui “come” e i “perché”delle scelte da operare e altro ancora.“La scuola sta attraversando unmomento complesso – ha sottolinea-to il Presidente Franco Capponi –che rappresenta, per gli studenti eper le Istituzioni, una opportunità dicambiamento, insieme con tutti i sog-getti che ruotano intorno al mondodella scuola”. L’Assessore NazarenoAgostini ha evidenziato come lafinalità del Festival sia mettere insinergia Istituzioni, associazioni dicategoria e agenzie per la formazio-ne onde fornire a scuola e universitàun supporto a garanzia del futurodei giovani. “Stiamo vivendo un’epo-ca di sfide – ha precisato l’AssessoreAndrea Blarasin – e spetta alla poli-tica, cercare risposte possibili. Ilsapere e il lavoro sono i contenutiirrinunciabili delle risposte a questesfide, anche se il lavoro appare spes-so come un problema lontano”. Primadell’esperienza nelle forme di alter-nanza scuola-lavoro, è bene parlaredi cultura del lavoro, che oggi signi-fica concretezza, operatività, positi-vo rapporto con le nuove tecnologieche stanno cambiando i processicognitivi e di approfondimento deigiovani d’oggi rispetto al passato. Fa-cilitare il passaggio dalla scuola al la-voro è una priorità sia della politicache della società e iniziative come ilFestival, promosso dalla Provincia diMacerata, vanno in tal senso.

E’ stata una giornata di informazione sui temi dellaformazione e dell’orientamento al Lavoro, quella chesi è svolta a Camerino il 4 novembre. Il Career day diUnicam si è rivolto agli studenti universitari e laurea-ti per affrontare il tema del lavoro, ampliare le possi-bilità di stage e formazione, conoscere le opportunitàdi lavoro in una dimensione sia territoriale che euro-pea. Alla manifestazione hanno aderito il Centro perl’Impiego Orientamento e Formazione dellaProvincia di Macerata, la Rete Eures (Servizi Europeiper l’Impiego) e numerose aziende. E’ stata un’occa-sione unica di confronto tra i giovani che si appresta-no a entrare nel mondo del lavoro, docenti e rappre-sentanti di aziende nazionali e internazionali. Tra gliinterventi più significativi, va segnalato quello delJobcoach Luigi Ballerini sul tema “Esserci e crescerein un mondo globale”, argomento di apertura dell’ini-ziativa “Giovani + Università = Lavoro”. Ballerini haparagonato il Career day all’esperienza di conoscereil proprio futuro della serie televisiva FlashForward,dove alcune persone perdono coscienza per dieciminuti e riescono a vedere come sarà il proprio futu-ro. L’analogia che se ne ricava è che conoscere il desti-no è uno dei tanti interrogativi della vita e sapendoin anticipo che piega prenderà la nostra esistenza sipuò intervenire per migliorarla. Non possiamo certoconoscere il destino, siamo però liberi di decidere ilnostro futuro e di cogliere tutte le opportunità che sipresentano, come quella dell’orientamento del lavoroe della formazione organizzata magnificamentedall’Università di Camerino.

Montefano

PIANO DI RICOLLOCAZIONEPER I DISOCCUPATI DEL COMUNE

LA NOTIZIALa Provincia di Macerata, tramite l’Assessorato allePolitiche Formative e del Lavoro, insieme con ilComune di Montefano ha dato vita a un progetto spe-rimentale per un Piano di ricollocazione dei lavorato-ri disoccupati del territorio comunale, per favorirne ilreimpiego e contrastare la crisi economica in atto.IL PROGETTOIl progetto prevede due fasi, una dedicata all’eroga-zione dei servizi, alla definizione dei progetti e deipercorsi individuali che coinvolgerà il Ciof e un ope-ratore del Comune per stabilire la situazione indivi-duale dei lavoratori e pianificare le attività. La secon-da è mirata all’organizzazione e all’attuazione delleopportunità d’inserimento quali tirocini e percorsiformativi. L’ATTUAZIONEL’incaricata Alessandra Natali ha censito 241 disoccu-pati nel Comune di Montefano, di questi, per i moti-vi più vari, solo 50 si sono presentati al colloquiodove hanno esposto le precedenti esperienze forma-tive e lavorative, con seguente analisi delle competen-ze sviluppate per costruire un piano di sviluppo futuro.I PRIMI RISULTATII dati forniti dal Centro per l’impiego dicono che su45 beneficiari, 7 hanno trovato impiego. Gli altri 38disoccupati verranno riconvocati per un nuovo collo-quio con dati aggiornati che saranno inviati al Centroper l’Impiego. Gli operatori, messi a conoscenza dellevarie modifiche, lavoreranno su dati reali. Per quantoriguarda la possibilità di fare corsi di formazione, sicercherà di valutare insieme alla Provincia su comeaccedere ai fondi per i tirocini formativi. Dai colloquiè emersa inoltre la necessità di sostenere i beneficia-ri nella ricerca di una occupazione, al di fuori deicanali del Centro per l’Impiego, con la stesura esattadi un curriculum e della lettera di presentazione, conla preparazione ai colloqui di lavoro. A questo propo-sito, viste le necessità, si stanno raccogliendo adesio-ni per un breve corso di tecniche di ricerca del lavo-ro che sarà organizzato entro breve tempo.

Camerino

GIOVANI+UNIVERSITÁ=LAVOROIl Career day

LA NOTIZIAPer gestire la procedura di emersione di colf e badan-ti si è stipulato un protocollo d’intesa tra laPrefettura, lo Sportello Unico per l’Immigrazione, laDirezione provinciale del Lavoro, la Direzione territo-riale dell’Inps e la Provincia di Macerata. Dall’intesarisulta che la Provincia ha concesso in comodato gra-tuito alla Prefettura alcuni locali siti a Piediripa, invia Moretti, da destinare a sede distaccata delloSportello Unico per l’Immigrazione. Per la firmadella stipula si sono incontrati, presso la Prefettura, ilPrefetto Vittorio Piscitelli, il Presidente della provin-cia Franco Capponi, il Direttore della Direzione pro-vinciale del Lavoro Pierluigi Rausei e il Direttoredell’Inps Settimio Ciani.LA FINALITA’Presso lo Sportello Unico avverrà la verifica delladelle dichiarazioni, con esibizione dei documenti diriconoscimento, di reddito, della eventuale dichiara-zione di non autosufficienza del datore di lavoro nelcaso di badanti e della correttezza del rapporto dilavoro. L’intesa si occupa solo delle procedure relati-ve alla regolarizzazione degli extracomunitari irrego-lari o clandestini e non di italiani ed extracomunitariregolari dei quali si occupa autonomamente l’Inps.Presso questa nuova sede opereranno dipendentidella Prefettura, della Direzione provinciale delLavoro e dell’Inps.I COMMENTINel comunicato congiunto di Prefettura e Direzioneprovinciale del Lavoro si legge: “Grazie all’intuizionedello Sportello Unico per l’Immigrazione di Maceratae alla collaborazione immediatamente offertadall’Assessore provinciale per le Politiche Attive delLavoro, Andrea Blarasin, si è stipulata una importan-te intesa, iniziativa che non ha precedenti in Italia,che consentirà ai cittadini e alle famiglie di adempie-re più agevolmente le incombenze documentali”.Pierluigi Rausei, Direttore della Direzione provin-ciale del Lavoro: “E’ un atto di grande importanza e dichiara testimonianza di un modo sano di ‘fare’Pubblica Amministrazione nell’ottica di una coopera-zione e di una sinergia che, sole, possono fruttare unvero buon andamento della ‘cosa’ pubblica al serviziodei cittadini”.

Primi in Italia

COLF E BADANTIC’è un Protocollo d’intesa

La priorità

SICUREZZA SUL LAVOROAssegnati 750mila euro

Il tema della sicurezza sul lavoro rappresenta unadelle priorità per l’intero territorio provinciale, ed èsancita nei recenti documenti di programmazioneapprovati. Nell’ambito di tali politiche alcuni inter-venti prioritari risultano essere quelli per la forma-zione dei “Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicu-rezza”, dei “Responsabili”, degli “Addetti dei Servizi diPrevenzione e Protezione”, nonché dei lavoratori cheutilizzano attrezzature di lavoro in quota. LE RISORSEIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali haassegnato alla Regione Marche 3milioni di euro perfinanziare interventi formativi finalizzati ad accre-scere le competenze dei lavoratori nel settore dellasicurezza del lavoro. A sua volta la Regione Marcheha suddiviso l’importo tra le province, assegnando aMacerata 750mila euro, con il finanziamento deicorsi organizzati in aula che non potrà superare ilcosto di 9,50 euro l’ora per ogni allievo.I CORSISono tre le tipologie di corsi organizzati: RSPP 1 (peri responsabili di sicurezza, protezione e preven-zione); RSPP 2 (per i titolari d’impresa); ASPP (pergli addetti dei servizi di prevenzione e protezione).RSPP 1 – sono attivati 27 corsi di 24 ore ognuno, 15allievi per corso e ogni Ciof ne organizzerà 9.RSPP 2 – sono attivati 41 corsi di 16 ore ognuno, 15allievi per corso, il Ciof di Macerata ne avrà 15 men-tre Tolentino e Civitanova 13 a testa.ASPP – sono attivati 23 corsi di 68 ore ognuno, 15allievi per corso, il Ciof di Tolentino ne avrà 7 men-tre Macerata e Civitanova ne terranno 8 a testa.

La Provincia di Macerata ha predisposto due bandi riguardanti agevo-lazioni finanziarie per stabilizzare i rapporti di lavoro atipici e percreare nuovi posti di lavoro. I due bandi vanno a sostegno delleimprese che intendono favorire la ripresa dell’occupazione e sonofinalizzati a corrispondere incentivi economici per ogni nuova assun-zione. Diventeranno operativi non appena ci sarà la loro validazioneda parte della Regione.

formaLavoroNewsletter periodico mensiledell’Assessorato alle PoliticheFormative e del Lavoro dellaProvincia di MacerataAnno 2009, n° 2DirettoreFranco CapponiDirettore responsabileAlessandro FelizianiDirezione e AmministrazioneProvincia di MacerataCorso della Repubblica, 2862100 MacerataRegistrazione al Tribunale di Macerata n°491del 07/04/2003Spedizione in a. p. 70%Commerciale Business MacerataTestiFernando PallocchiniNazzarena LuchettiProgetto graficoStudio Barbara TrasattiStampaTipografia San Giuseppe

Diffusione gratuitaPer ricevere formaLavoro chiamareil numero verde 800361644o inviare una e-mail [email protected]

Per gli ultimi aggiornamenti e perl’iscrizione alla newsletter web visitareil sito http://e-news.provincia.mc.it//

INDIRIZZI UTILIAssessore alla FormazioneProfessionale, Politiche del Lavoro,Politiche GiovaniliVia Armaroli, 42/44 Macerata 62100 Tel. 0733.248333segreteria 0733.248329Dott. Andrea [email protected]

Settore Formazione, ScuolaVia Armaroli, 42/44 Macerata 62100Tel. 0733.248840Fax 0733.248331/5Dirigente dott. Simone [email protected]

Settore Politiche del LavoroVia Armaroli, 42/44 Macerata 62100Tel. 0733.248850Fax 0733.248331/5Dirigente dott. Mauro [email protected]

Stanziati 165mila euro

CORSO PER ASSISTENTI FAMILIARILa Provincia di Macerata ha destinato 165mila euro per l’istituzionedi corsi formativi per Assistenti Familiari, aperti a giovani e adulti,anche extracomunitari purché in regola con le norme immigratorie.L’assistente familiare è un operatore che si prende cura della personanon autosufficiente, sia essa anziana, disabile o portatrice di patolo-gie invalidanti. Questa figura professionale è di supporto anche aifamiliari, sostenendo e promuovendo l’autonomia e il benesserepsico-fisico in funzione dei bisogni e del contesto di riferimento.Svolge assistenza diretta, in particolare nella routine quotidiana aiu-tando la persona bisognosa ad alzarsi, lavarsi, vestirsi, a preparare ead assumere i pasti, accompagnandola nelle uscite; si occupa anchedella pulizia della casa. L’Assistente Familiare, inoltre, è in grado direlazionarsi con la rete dei servizi presenti sul territorio, siano essipubblici o privati, al fine di assicurare assistenza, garantendo oppor-tunità di accesso a questi servizi alle persone che non hanno la possi-bilità di svolgere in modo autonomo gli adempimenti connessi. Allafine del corso di aggiornamento ai partecipanti viene rilasciato, daparte della Provincia di Macerata, un attestato; l’elenco di questi assi-stenti familiari per favorire l’offerta di lavoro viene inviato ai Centriterritoriali e ai rispettivi Ciof di appartenenza (Macerata, Civitanovae Tolentino). Sotto l’elenco degli Enti finanziati.

Due bandi a sostegno delle imprese

IN ARRIVO AGEVOLAZIONI PER LE ASSUNZIONI

GLI ENTI FINANZIATIIal Cisl Marche Tolentino 10.878,92 euroIal Cisl Marche Macerata 21.757,84 euroCoos Marche Camerino 11.328,13 euroCoos Marche Matelica 11.328,13 euroAcsim Corridonia 13.500,00 euroAcsim Macerata 13.500,00 euroAcsim San Severino M. 13.500,00 euroData Service Tolentino 13.400,00 euroData Service Sarnano 13.400,00 euroData Service Matelica 13.400,00 euroPoliexport Recanati 13.450,00 euroPoliexport Montecassiano 13.450,00 euro