Fonologia 音韻論 I - unive.it · morfologia e fonologia sotto diversi punti di vista. a) Studio...
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Fonologia 音韻論 I• Disciplina della linguistica che studia il modo in cui i foni interagiscono tra di loro all’interno di specifiche lingue.
• Ha per oggetto i suoni linguistici, non considerati nel loro aspetto fisico (acustico articolatorio → fono) ma in quanto elementi di un sistema. → fonema (onso 音素)
• Fonema è un suono linguistico considerato in quanto unità di un particolare sistema.
Minima unità fonologica (on’in ronteki tan’i 音韻論的単位) che, all’interno di un dato sistema linguistico, non si lascia analizzare in unità fonologiche piùpiccole e successive → fonologia praghese.
• Unità fonologica: elemento fonico in grado di servire in una data lingua alla differenziazione dei significati. →opposizione fonologica (on’in ronteki tairitsu 音韻論的対立)
• Opposizione fonologica: facoltà di due suoni di una data lingua di ricorrere alternativamente nello stesso contesto distinguendo parole di diverso significato.→ commutazione (tenkan 転換)
Fonologia 音韻論 II
• Commutazione: sostituzione di un segmento con un altro per dimostrarne l’opposizione e la conseguente identificazione delle unità del sistema fonologico.
puyopuyo ぷよぷよ → gelatinoso
buyobuyo ぶよぶよ → flaccidoopposizione /p/ vs /b/ → statuto fonematico di /p/ e /b/
→ pertinenza fonologica del tratto di sonorità
→ coppia minima (minimal pair ミニマルパイル): coppia di parole in una lingua differenziate da un solo segmento (bunsetsuon 文節音)
• Stabilita la rete di opposizioni, la fonologia considera l’effettivo tasso di impiego di ognuna di esse dal punto di vista del cosiddetto rendimento funzionale (kino futanryo機能負担量) → misura di un’opposizione fonologica sulla scorta del calcolo statistico delle coppie minime che la attestano all’interno del lessico di un dato sistema.
Fonologia 音韻論 III
→ studio del modo in cui si combinano i suoni
→ studio dei fenomeni sistematici (regolarità) legati alla distribuzione dei suoni che si hanno in una data lingua.
[ ] trascrizone foneticaPronuncia concreta di un suono./ / trascrizone fonemicaDescrizone astratta di un suono.
/n/ fonema→ [m]; [n] [ŋ]; [ɴ] varianti (ikei 異形) o allofoni (ion 異音; hen’ion 変異音)
• La differenza tra fonemi e varianti può essereschematizzata nei seguenti punti:
Fonologia 音韻論 IV
→ le varianti ricorrono in accordo a date regole e pertanto la loro occorrenza può essere predetta a differenza dei fonemi
→ gli allofoni non sono in opposizione in parole differenti mentre i fonemi SI.
Regole fonologiche del giapponese
→ non tutti i dialetti giapponesi presentano questo fenomeno: ampiamente diffuso nell’area del Kanto, scarsamente rilevato nell’area del Keihan.
I - VOCALI NON SONORE (musei boin 無声母音)
Vocali prodotte senza vibrazione delle corde vocali, come avviene per molte consonanti.
Regole fonologiche del giapponese
I - VOCALI NON SONORE
→ ika [ika] (烏賊)→ shikaru [ʃikaɾɯ] (叱る)→ ki desuka [kidesɯka] (木ですか)→ kita [kita] (北)→ chikai [ʧikai] (近い)→ kusai [kɯsai] (臭い)→ kigen [kiɡeɴ] (機嫌)→ shizuka [ʃizɯka] (静か)→ kisen [kiseɴ] (汽船)→ suki da [sɯkida] (好きだ)→ kokugo [kokɯɡo] (国語)→ fushin [ɸɯʃiɴ] (不審)
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Regole fonologiche del giapponese
I - VOCALI NON SONORE
→ ika [ika] (烏賊)→ shikaru [ʃikaɾɯ] (叱る)→ ki desuka [kidesɯka] (木ですか)→ kita [kita] (北)→ chikai [ʧikai] (近い)→ kusai [kɯsai] (臭い)→ kigen [kiɡeɴ] (機嫌)→ shizuka [ʃizɯka] (静か)→ kisen [kiseɴ] (汽船)→ suki da [sɯkida] (好きだ)→ mijikai [miʤikai] (短い)→ fushin [ɸɯʃiɴ] (不審)
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→ posizione iniziale→ C (-) + V + C (-) → C (-) + V + C (-) → C (-) + V + C (-) → C (-) + V + C (-)
→ C (-) + V + C (-) → C (-) + V + C (+)→ C (-) + V + C (+)
→ C (+) + V + C (+) + V + C (-)
→ C (-) + V + C (-) → C (-) + V + C (-) + V + C (+)
→ C (-) + V + C (-)
Regole fonologiche del giapponese
I - VOCALI NON SONORE
→ ogni vocale per essere non sonora deve esserepreceduta e seguita da contoidi non sonori altrimenti èsonora.
→ In genere tale fenomeno si verifica quando una vocalechiusa (alta) è incassata tra contoidi non sonori.
Regole fonologiche del giapponeseI - VOCALI NON SONORE (fine parola)
→ muki [mɯki] (向き)→ kamisori [kamisoɾi] (剃刀)→ kazu [kazɯ] (数)→ deguchi [deɡɯʧi] (出口)→ gasu [ɡasɯ] (ガス)→ kagi [kaɡi] (鍵)→ kaki [kaki] (牡蠣)→ kagu [kaɡɯ] (嗅ぐ)→ hashi [haʃi] (箸)→ kachi [kaʧi] (価値)→ kaji [kaʤi] (火事)→ seki [seki] (席)→ katsu [katsɯ] (勝つ)
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→ C (-) + V→ C (+) + V→ C (+) + V→ C (-) + V→ C (-) + V→ C (+) + V→ C (-) + V→ C (+) + V→ C (-) + V→ C (-) + V
→ C (+) + V→ C (-) + V→ C (-) + V
Regole fonologiche del giapponese
I - VOCALI NON SONORE
① ogni vocale per essere non sonora deve esserepreceduta e seguita da contoidi non sonori altrimenti èsonora.
② ogni vocale in fine parola per essere non sonora deveessere preceduta da contoidi non sonori altrimenti èsonora.
le varianti non sonore dei fonemi /i/ e /ɯ/ ricorrono a centro parola ogniqualvolta che sono precedute e seguiteda una consonante non sonora, e in fine parola, analogamente, solo se precedute da una conosonantenon sonora.
Regole fonologiche del giapponese
II – ASSIMILAZIONE NASALE (bion doka 鼻音同化)
Fenomeno di propagazione di un tratto articolatorio, associatoa un segmento fonico, su altri segmenti più o meno vicini.
→ bilabiale nasale [m] : mikan (みかん), mame (豆)→ alveolare nasale [n] : neko (猫), naka (中)→ velare nasale [ŋ] : kagaku (科学)→ uvulare nasale [ɴ] : yon (四), ken (券)
suoni nasali del giapponese
Coarticolazione (choon ketsugo 調音結合)- -
La realizzazione di /n/ muta a seconda del punto diarticolazione della consonante successiva.
-
Regole fonologiche del giapponeseII – ASSIMILAZIONE NASALE
a. /n/ si realizza come una bilabiale nasale [m] se è seguito dauna consonante bilabiale.
a. → /sanban/ [sambaɴ] (三番)→ /sanpun/ [sampuɴ] (三分)
b. → /sannen/ [sanːeɴ] (三年)→ /santen/ [santeɴ] (三点)→ /sansatsu/ [sansatsɯ] (三冊)→ /sandan/ [sandaɴ] (三段)
c. → /sanko/ [saŋko] (三個)→ /sanɡooshitsu/ [saŋɡoːʃitsɯ] (三号室)
b. /n/ si realizza come una alveolare nasale [n] se è seguito dauna consonante alveolare.c. /n/ si realizza come una velare nasale [ŋ] se è seguito dauna consonante velare.
Regole fonologiche del giapponese
II – ASSIMILAZIONE NASALE
Fenomeno per cui dati due suoni susseguentisi, immediatamente o meno, nella catena fonica l’uno assume in parte o in tutto tratti fonetici dell’altro rendendosi simile a esso. → assimilazione (doka 同化)
Coarticolazione
/n/ si realizza come il suono nasale che condivide lo stessopunto di articolazione con la consonante immediatamentesucessiva. (con /n/ moraico in fine di sillaba seguito daconsonante)
mora (mora モーラ, haku 拍): unità minima di un metro quantitativo corrispondente a una sillaba breve.
Regole fonologiche del giapponeseII – ASSIMILAZIONE NASALE
a. → [matsu] (松)→ [sɯmoː] (相撲)→ [amai] (甘い)→ [me] (目)→ [imi] (意味)
b. → [natsɯ] (夏)→ [kinoː] (昨日)→ [neko] (猫)→ [nikɯ] (肉)→ [nɯɾɯ] (塗る)
[n] e [m] in distribuzione libera davanti a vocale.
Sono da ritenersi fonemi indipendenti /n/ e /m/ come bendimostra la coppia minima matsu / natsu.
Regole fonologiche del giapponeseII – ASSIMILAZIONE NASALE
c. → [kaŋakɯ] [kaɡakɯ] (科学)→ [kɯŋi] [kɯɡi] (釘)→ [kaŋe] [kaɡe] (影)→ [kaiŋoː] [kaiɡo ː] (会合)→ [doːŋɯ] [doːɡɯ] (道具)
① variante per /n/ prima di un suono velare.
② non è possibile individuare coppie minime con [ŋ] a inizio parola.
③ se ricorrente in centro parola tra vocali può ancheessere realizzato come [ɡ]
→ [ŋ] è variante di /ɡ/ : variazione libera (jiyu hen’i 自由変異)
Regole fonologiche del giapponese
III – ALTERNANZA ALVEOLARE (shikeion kotai 歯茎音交替)
Fonema /t/
→ [t]
→ [ts]
/tɯkaɯ/ → [tsɯkaɯ] (使う)/tatɯ/ → [tatsɯ] (立つ)/tetɯdaɯ/ → [tetsɯdaɯ] (手伝う)/ɯta/ → [ɯta] (歌)/koto/ → [koto] (事)/heta/ → [heta] (下手)/teɾebi/ → [teɾebi] (テレビ)
Regole fonologiche del giapponeseIII – ALTERNANZA ALVEOLARE
/t/ si realizza come una consonante alveolare affricata [ts] se seguito da una vocale chiusa posteriore /ɯ/.
→ [t] e [ts] sono varianti di /t/.
Regole fonologiche del giapponese
III – ALTERNANZA ALVEOLARE
Fonema /t/ → [t]
→ [ʧ]
/tikakɯ/ → [ʧikakɯ] (近く)/otirɯ/ → [oʧirɯ] (落ちる)/keti/ → [keʧi] (けち)/moti/ → [moʧi] (餅)/tataɾi/ → [tataɾi] (祟り)/satoɾi/ → [satoɾi] (悟り)/petensi/ → [petenʃi] (ペテン師)
Regole fonologiche del giapponeseIII – ALTERNANZA ALVEOLARE
/t/ si realizza come una consonante alveolare affricata [ʧ ] se seguito da una vocale chiusa anteriore /i/.
→ [t] e [ʧ] sono varianti di /t/.
Regole fonologiche del giapponese
III – ALTERNANZA ALVEOLARE
Fonema /s/ → [s]
→ [ʃ]
/sakɯɾa/ → [sakɯɾa] (桜)/kesa/ → [kesa] (今朝)/sɯpːoɴ/ → [sɯpːoɴ] (鼈)/ase/ → [ase] (汗)/miso/ → [miso] (味噌)/simasɯ/ → [ʃimasɯ] (します)/petensi/ → [petenʃi] (ペテン師)/mɯsi/ → [mɯʃi] (虫)
Regole fonologiche del giapponeseIII – ALTERNANZA ALVEOLARE
/s/ si realizza come una consonante postalveolare fricativa[ʃ] se seguito da una vocale chiusa anteriore /i/.
→ [s] e [ʃ] sono varianti di /s/.
Regole fonologiche del giapponese
III – ALTERNANZA ALVEOLARE
Fonema /z/ → [z]
→ [ʤ]
/zenbɯ/ → [zenbɯ] (全部)/zaʃːi/ → [zaʃːi] (雑誌)/kazi/ → [kaʤi] (火事)/izi/ → [iʤi] (維持)
Regole fonologiche del giapponeseIII – ALTERNANZA ALVEOLARE
/z/ si realizza come una consonante postalveolareaffricata sonora [ʤ] se seguito da una vocale chiusaanteriore /i/.
→ [z] e [ʤ] sono varianti di /z/.
Regole fonologiche del giapponeseIV – ALTERNANZA DEL SUONO FRICATIVO /h/
a. /h/ si realizza come una bilabiale fricativa [ɸ] se è seguitoda una vocale chiusa posteriore /ɯ/.
a. → /toohɯ/ [toːɸɯ] (豆腐)→ /hɯkɯ/ [ɸɯkɯ] (服)→ /saihɯ/ [saiɸɯ] (財布)
b. → /koohii/ [koːci ː] (コーヒー)→ /hito/ [cito] (人)→ /kɯɯhi/ [kɯːci] (空費)
c. → /hosi/ [hoʃi] (星)→ /suhada/ [sɯhada] (素肌)→ /sihai/ [ʃihai] (支配)
b. /h/ si realizza come una palatale fricativa [c] se è seguito dauna vocale chiusa anteriore /i/.c. /h/ si realizza come una glottidale fricativa [h] se è seguitodalle vocali /a/, /e/, /o/.
Regole fonologiche del giapponese
a. t → ts / _ ɯb. t → ʧ / _ ic. s → ʃ/ _ id. z → ʤ / _ ie. h → ɸ / _ ɯf. h → c / _ i
[kantsoːne] (カンツォーネ)[ʧa] (茶)[ʃaʧo] (社長)[ʤoseː] (女性)[ɸaito] (ファイト)[cakɯ] (百) *漢音*
a. Inventario fonetico: C+V naturaleb. Flessione verbale: [t] matanai; [ts] matsu; [ʧ] machitai
* Possono essere considerati fonemi indipendenti in casiparticolari
Regole fonologiche del giapponese
V – CONIUGAZIONE VERBALE
→ cambiamenti morfo(fo)nologici
Morfo(fo)nologia (keitai on’inron 形態音韻論 o keitai onsoron 形態音素論): disciplina che studia l’interazione tra morfologia e fonologia sotto diversi punti di vista.
a) Studio della struttura fonologica dei morfemib) Modificazioni foniche subite dai morfemi quando questi sono concatenati a formare parolec) Alternanza di fonemi provvisti di funzione morfologica
Regole fonologiche del giapponese
V – CONIUGAZIONE VERBALE
Non passato Taberu TatsuNegativo Tabenai TatanaiPassato Tabeta TattaCondizionale Tabetara Tattara
Tabereba Tateba
→ [t] e [ts] sono varianti di /t/, e /t/ è realizzato come [ts] se seguito da una vocale chiusa non arrotondata
→ Tabe e Tat : base o radice (doshikan 動詞幹)
tema invariabile comune a tutti i membri di una data famiglia lessicale, che condividono la stessa sfera semantica, correlativo rispetto agli elementi morfologici derivativi e flessivi.
Regole fonologiche del giapponese
V – CONIUGAZIONE VERBALE
Non passato Yameru MatsuNegativo Yamenai MatanaiPassato Yameta MattaCondizionale Yametara Mattara
Yamereba Mateba
“Taberu” “Tatsu”
SameruKareruKariruTasukeruTodokeru
KakuKatsuNomuChikazukuShiru
(Ichidan) (Godan)
Regole fonologiche del giapponese
V – CONIUGAZIONE VERBALE
a) Se la radice termina in vocale la desinenza del non passato è ru (ichidan)b) Se la radice termina in consonante la desinenza del non passato è u (godan)
Passato a. /kat + ta/ → [kat:a]/ut + ta/ → [ut:a]
b. /kaer + ta/ → [kaet:a]/magar + ta/ → [magat:a]
c. /yob + ta/ → [yonda]/asob + ta/ → [asondta]
d. /nom + ta/ → [nonda]/yom + ta/ → [yonda]
Rapp. fonemica Realiz. fonetica
Regole fonologiche del giapponeseV – CONIUGAZIONE VERBALE
Passato a. /kat + ta/ → [kat:a]/ut + ta/ → [ut:a]
b. /kaer + ta/ → [kaet:a]/magar + ta/ → [magat:a]
c. /yob + ta/ → [yonda]/asob + ta/ → [asondta]
d. /nom + ta/ → [nonda]/yom + ta/ → [yonda]
Rapp. fonemica Realiz. fonetica
Finale di radice /t/ + consonante iniziale di /ta/ → consonante lunga
Finale di radice /r/ + consonante iniziale di /ta/ → [t]
Finale di radice /b/ + consonante iniziale di /ta/ → [n]Finale di radice [n] + consonante iniziale di [t] di /ta/ → [d]
Finale di radice /m/ + consonante iniziale di /ta/ → [n]Finale di radice [n] + consonante iniziale di [t] di /ta/ → [d]
Regole fonologiche del giapponeseV – CONIUGAZIONE VERBALE
Passato e. /kak + ta/ → [kaita]/sak + ta/ → [saita]
f. /tsug + ta/ → [tsuida]/oyog + ta/ → [oyoida]
Rapp. fonemica Realiz. fonetica
Finale di radice /k/ + consonante iniziale di /ta/ → [i]
Finale di radice /g/ + consonante iniziale di /ta/ → [i]
?
Finale di radice /k/ + consonante iniziale di /ta/ → /k/+/i/ k → Ø
?Finale di radice /g/ + consonante iniziale di /ta/ → /g/+/i/ g → ØFinale di radice /g/ + consonante iniziale di /ta/ → [d]
Regole fonologiche del giapponeseVI – RENDAKU 連濁
→ sonorizzazione consequenzialequando due parole entrano in combinazione dando luogo a un composto in molti casi si verifica un fenomeno di sonorizzazione della consonante iniziale del secondo elemento. Se il secondo elemento inizia con vocale il feomeno non ha luogo.[take] + [sao] → [takezao]
[ ito] + [ʦuma] → [hitozuma] o [hitoʣuma]
[hana] + [ʧi] → [hanaʤi]
[buta] + [ʃiru] → [butaʤiɾu]
[hoɴ] + [tana] → [hondana]
[ko] + [taiko] → [kodaiko]
[yo:] + [karaʃi] → [yo:ɡaɾaʃi]
[tabi] + [ ito] → [tabibito]
[asa] + [ɸuɾo] → [asabuɾo]
[nihoɴ] + [haʃi] → [nihombaʃi]
s → z
ʦ → z o ʣ
ʧ → ʤ
ʃ → ʤ [ʒ]
t → d
t → d
k → ɡ
→ b
ɸ → b
h → b
Regole fonologiche del giapponeseVI – RENDAKUa) Otsu (1980)
1. il secondo elemento di un composto deve essere una parola giapponese
ato + harai → atobaraiato + kin → atokin
binboo + kami → binboogamibinboo + sho → binboosho
yasu + heya → yasubeyayasu + hoteru → yasuhoteru
booeki + kaisha → booekigaisha
uta + karuta → utagaruta
Regole fonologiche del giapponeseVI – RENDAKUa) Otsu (1980)
2. Legge di LymanIl rendaku non si verifica se il secondo membro di un composto presenta al suo interno un suono ostruente sonoro. → occlusivo, fricativo, affriccato
oo + kata → oogataoo + kaze → ookaze
juzu + tama → juzudamajuzu + tsunagi → juzutsunagi
Regole fonologiche del giapponeseVI – RENDAKUa) Otsu (1980), Ito e Mester (1986)
3. la struttura interna di una composto dato da tre o più elementi gioca un ruolo chiave nel determinare se il rendaku si realizza o menonuri + hashi + hako
a. {nuri + [hashi + hako]}b. {[nuri + hashi] + hako}
→ nurihashibako→ nuribashibako
a. → legge di Lyman (hashibako)b. → no a legge di Lyman
nuri + kasa + ire
a. {nuri + [kasa + ire]}b. {[nuri + kasa] + ire}
→ nurikasaire→ nurigasaire
Regole fonologiche del giapponeseVI – RENDAKUa) Otsu (1980)
4. Il rendaku si applica solo se il costituente del composto si trova a occupare la posizione di piùbasso costituente all’interno del ramo destro di una struttura ad albero che rappresenta la struttura interna di una composto.
nuri hashi hako
hashibako
nuri kasa ire
kasaire
Regole fonologiche del giapponeseVII – MORA e SILLABA
mora (mora モーラ, haku 拍): unità minima di un metro quantitativo corrispondente a una sillaba breve.
sillaba (onsetsu 音節): unità prosodica che svolge il ruolo di principio di organizzazione della sequenza fonematica.1. attacco o testa (kaishibu 開始部) → consonate iniziale2. nucleo (kakuon 核音 o chukaku 中核) → vocale3. coda (matsubi 末尾) → consonate finale
1. (C)V2. primo tratto di una consonante lunga3. sillaba finale o nasale /n/
Mora Sillabami.ka.n mi.kanga.k.ko.o gak.kooRo.n.do.n Ron.don
Regole fonologiche del giapponese
VII – MORA e SILLABA
1) Errori linguistici (di produzione)
→ lapsusUso scorretto non intenzionale di una o più unità linguistichea. Le vocali lunghe si possono dividere in due unitàb. Le consonanti lunghe si possono dividere in due unitàc. Le vocali possono essere rimpiazzate da consonanti
a. mo-o-ta-a-ba-i-ku → mo-i-ta-a-ba-i-kub. ko-ma-t-te-i-ru → ko-ma-n-te-i-ruc. ka-n-ke-i ka-i-ze-n → ka-i-ke-n ka-i-ze-n
2) Giochi babibua. sensoo → sebe-nbu-sobo-obo
b. gakkoo → gaba-tubu-kobo-obo
Regole fonologiche del giapponeseVIII – ACCENTO
Uno dei principali tratti prosodici che assolve una funzione “culminativa” consistente nel segnalare un contrasto tra le diverse sillabe di un’unità linguistica.1. lingue accentuali → italiano2. lingue tonali → cinese3. lingue con accento intonativo → giapponese
sorakawakokorootokokatachi
condividono con le lingue tonali il fatto di avere per ciascuna mora una particolare associazione con un dato tono o altezza, ma si differenziano da queste ultime perché il loro schema tonale è individuabile una volta noto l’accento di una parola.
Regole fonologiche del giapponeseVIII – ACCENTO
Regole accentuali del giapponese di Tokyo1. la mora accentata e tutte quelle che la precedono
sono pronunciate con intonazione alta, tutte quelle che la seguono con intonazione bassa. [GENERALE]
sora → H - L kawa → L - Hkokoro → L - H - Lotoko → L - H - Hkatachi → L - H - H
2. l’altezza della prima mora di una parola è bassa tranne quando l’accento cade su essa. [Initial lowering Rule](Haraguchi, 1977)
Regole fonologiche del giapponeseVIII – ACCENTO
Opposizioni semantiche basate sulla sola altezza tonale
hashi (H - L) ≠ hashi (L - H)ame (H - L) ≠ ame (L - H) aki (H -L) ≠ aki (L - H) hai (H - L) ≠ hai (L - H) kan (H - L) ≠ kan (L - H)
bastoncini ≠ pontepioggia ≠ caramellaautunno ≠ liberoSi ≠ cenere
lattina ≠ senso
Regole fonologiche del giapponeseVIII – ACCENTO
Catene foniche identiche ma di diverso significato
oshoukujiken ≠ oshoukujikenkooki ≠ kooki ≠ kooki
お食事券 ≠ 汚職事件
後期 ≠ 高貴 ≠ 好機
Regole fonologiche del giapponeseVIII – ACCENTO
Si confrontino
inochi (H - L - L)kokoro (L - H - L) atama (L - H - H) miyako (L - H - H)
atama ga (L - H - H - L) ≠ miyako ga ( L - H - H - H)atama ga (L - H - H - L) ≠ miyako ga ( L - H - H - H)