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Fondo Centrale di Garanzia per le pmi: nuovi criteri semplificati di accesso al credito Sono entrati definitivamente in vigore, con l’emanazione dei provvedimenti attuativi, i nuovi criteri di valutazione di accesso al Fondo centrale di garanzia per le Pmi, caratterizzati da una maggiore flessibilità e apertura alle aziende e uno snellimento delle procedure di ammissione. Si tratta di un cambiamento significativo frutto della condivisione da parte di tutte le categorie presenti nel Comitato di Gestione del Fondo di Garanzia per le Pmi, strumento recentemente esteso alle imprese artigiane e ampliato con una sezione speciale per il settore dei trasporti, per il quale sono stati versati 50 milioni di euro. I criteri per l’accesso al credito sono stati aggiornati e rivisti per estendere la garanzia dello Stato anche a quelle aziende sane che hanno subito la crisi, ma che rappresentano un tessuto forte e robusto che farà da leva per la ripresa. Le novità approvate sono le seguenti: semplificazioni procedurali per le richieste di garanzia su operazioni di importo ridotto da parte di imprese start up; ampliamento dell’accesso alle procedure semplificate; aumento dell’importo massimo ammissibile alla procedura cd. di microcredito da 75.000 euro a 100.000 ed estensione anche alle aziende che hanno presentato una perdita in uno degli ultimi due bilanci; modifica dei valori di riferimento, ora più flessibili, di alcuni indicatori per l’ammissione alla garanzia e sostituzione di quelli considerati ormai obsoleti. L’Osservatorio del Comitato di Gestione monitorerà costantemente l’andamento del Fondo per disegnare un quadro completo del funzionamento e dell’utilizzo dello strumento da parte delle imprese, tenendo sotto controllo le conseguenze dei nuovi criteri che potranno eventualmente essere perfezionati in considerazione, ad esempio, delle differenze dimensionali, settoriali e territoriali che caratterizzano le imprese italiane. 04 dicembre 2009

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Fondo Centrale di Garanzia per le pmi:

nuovi criteri semplificati di accesso al credito

Sono entrati definitivamente in vigore, con l’emanazione dei provvedimenti attuativi, i nuovi criteri di valutazione di accesso al Fondo centrale di garanzia per le Pmi, caratterizzati da una maggiore flessibilità e apertura alle aziende e uno snellimento delle procedure di ammissione. Si tratta di un cambiamento significativo frutto della condivisione da parte di tutte le categorie presenti nel Comitato di Gestione del Fondo di Garanzia per le Pmi, strumento recentemente esteso alle imprese artigiane e ampliato con una sezione speciale per il settore dei trasporti, per il quale sono stati versati 50 milioni di euro. I criteri per l’accesso al credito sono stati aggiornati e rivisti per estendere la garanzia dello Stato anche a quelle aziende sane che hanno subito la crisi, ma che rappresentano un tessuto forte e robusto che farà da leva per la ripresa. Le novità approvate sono le seguenti: semplificazioni procedurali per le richieste di garanzia su operazioni di importo ridotto da parte di imprese start up; ampliamento dell’accesso alle procedure semplificate; aumento dell’importo massimo ammissibile alla procedura cd. di microcredito da 75.000 euro a 100.000 ed estensione anche alle aziende che hanno presentato una perdita in uno degli ultimi due bilanci; modifica dei valori di riferimento, ora più flessibili, di alcuni indicatori per l’ammissione alla garanzia e sostituzione di quelli considerati ormai obsoleti. L’Osservatorio del Comitato di Gestione monitorerà costantemente l’andamento del Fondo per disegnare un quadro completo del funzionamento e dell’utilizzo dello strumento da parte delle imprese, tenendo sotto controllo le conseguenze dei nuovi criteri che potranno eventualmente essere perfezionati in considerazione, ad esempio, delle differenze dimensionali, settoriali e territoriali che caratterizzano le imprese italiane.

04 dicembre 2009