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mercoledì 13 luglio 2011 www.repubblica.it aggiornamento delle ore 15:30

Previsione ore 18: Milano 25 Torino 20 Bologna 31 Genova 25 Firenze 31 Roma 31 Bari 28 Napoli 28 Palermo 28

Draghi: 'Altri tagli o più tasse inevitabili'Tremonti: 'Problemi sono dell'Europa'DIRETTA. Il governatore (video)  chiede "riforme strutturali". Il ministro(video) conferma che, grazie all'intesa bipartisan, la correzione saráapprovata entro venerdì. Accelerate privatizzazioni e liberalizzazioni.Fmi: "Bene l'Italia, ma crescita ferma". Regioni: manovra iniqua, maapprovarla subito  di R. PETRINI

Giappone, svolta del premier"Futuro senza nucleare" videoKan annuncia un programma di riduzione della dipendenzadall'energia atomica in favore delle energie rinnovabili.Dopo la tragedia di Fukushima "dobbiamo concepire unasocietá che possa fare a meno del nucleare"

Mafia, chiesto rinvio a giudizio per Romanoil ministro: "Nessuna ragione per dimettermi"L'imputazione: concorso in associazione mafiosa. ilprovvedimento firmato dal procuratore aggiunto IgnazioDe Francisci. La reazione: "Vado avanti, scandaloso cortocircuito istituzionale e giudiziario". Idv e Sel: ora lasci

P4, ancora un rinvio sul caso Papala Giunta della Camera voterá domaniL'organismo deve pronunciarsi entro venerdì sulla richiestadi arresto del deputato del Pdl. La decisione su MarcoMilanese, ex consigliere del ministro Tremonti, rimandata amercoledì 20

Media: su internet un italiano su2E i ragazzi si informano sul webRapporto sull'informazione in Italia:la tv si conferma primo canale per lenotizie, seguita da giornali (in calo) emezzi online. Ma per i giovani larivoluzione è giá in uno stadioavanzato: l'87,4% è sul web e oltre il60% delle informazioni vengono daldigitale. E il Sud naviga più del Nord-Est /  Commenta

IL SUDOKU (medio)

La soluzione su www.repubblica.it

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Tremonti: "Manovraapprovata entro venerdì".Draghi: "Senza altri tagli,inevitabili più tasse"CONTI PUBBLICI

Il ministro dell'Economia all'assembleadell'Abi: "Nel decreto misure rafforzate".Poi l'allarme: "Ancora presenti tutti i fattoridella crisi". Il Governatore di Bankitalia:"Sistema bancario solido, ma riformestrutturali più essenziali che mai"

ROMA -  "Il decreto per il pareggio dibilancio sará rafforzato su tutto ilquadriennio e approvato entrovenerdì". Con questo annuncio ilministro dell'Economia, GiulioTremonti, ha preso la parolaall'assemblea annuale dell'Abi edescludendo qualsiasi ipotesi di propriedimissioni ha detto che'accompagnerá' la manovraeconomica per tutto il suo percorsoparlamentare: il decreto per ilpareggio di bilancio, ha spiegato,"sará accompagnato nei suoi sviluppida chi si è preso e si prende laresponsabilitá per averlo presentato".Poi ha utilizzato una frase di TitoLivio: "Hic manebimus optime", ossia'qui staremo benissimo'.

Davanti all'assemblea, il ministro hapoi rilanciato un allarme: "Tutto quelloche ha causato la crisi è ancorapresente. Niente di quello che sidoveva fare è stato fatto. Non ci sonole nuove regole''. Infine ha parlatodella necessitá di avviare il processodi privatizzazione ("Dobbiamocertamente iniziare un processo diprivatizzazioni a cominciare daiComuni, che ad eccezione dell'acqua,saranno spinti verso questa direzione

da un meccanismo di incentivi edisincetivi collegati al patto di stabilitáinterno") e ha sottolineato che ''Inquesto momento sotto la tensione delmercato c'è più o meno il 40%dell'area dell'euro. Questo non vuoldire che il caso dell'Italia sia un casocomune, non per liberarci dalleresponsabilitá, ma all'opposto vuoldire che non si tratta di un problemadi un singolo Stato, ma della strutturacomplessiva dell'architetturaeuropea''. 

Subito prima di Tremonti era stato ilGovernatore della Banca d'Italia,Mario Draghi, a parlare della manovrae a lanciare un monito affinché sianodefinite al più presto le misurenecessarie per arrivare al pareggio dibilancio nel 2014: "Avendo anticipatole usuali scadenze, occorre definire intempi rapidissimi il contenuto dellemisure ulteriori volte a conseguire ilpareggio di bilancio nel 2014". Alletensioni degli ultimi giorni che hannointeressato i titoli di Stato e i corsiazionari italiani, infatti, "ha contribuitol'incertezza sulle prospettive dellafinanza pubblica". E ha avvertito:"Esistono rischi che questiprovvedimenti distorcano l'impiantodella correzione, opportunamentebasato sostanzialmente su tagli alleuscite". In questo quadro, "se non siincide anche su altre voci di spesa, ilricorso alla delega fiscale eassistenziale per completare lamanovra nel 2013-2014 non potráperó evitare un aumento delleimposte".

Sistema bancario italiano solido."L'economia italiana sta beneficiandodell'espansione degli scambiinternazionali. Trae vantaggio, rispettoa molti altri Paesi avanzati, dallasoliditá del suo sistemo bancario", hasottolineato il Governatore, che haribadito che le banche italiane sono ingrado di resistere anche nei momentipiù difficili: "Le banche italiane hannodimostrato e continuato a dimostrarecapacitá di resistenza e di reazione intempi gravi: non solo durante la faseacuta della crisi finanziaria, ove le ha

soccorse un modello solidamenteancorato al core business dell'attivitábancaria; ma anche alla fasesuccessiva, quando alla crisi èseguita una recessione profonda intutti i Paesi avanzati, durissima inItalia anche perché veniva dopo undecennio di stagnazione a sua voltaseguito da una ripresa più lenta chealtrove". Secondo Draghi, dunque, gliistituti italiani "supererannoampiamente gli stress test i cuirisultati saranno resi noti venerdì"perché "rispetto al 2008 sono moltopiù sani e meno carichi di pesi morti".

Essenziali riforme strutturali. Draghiha peró ribadito la necessitá di darevita al più presto a riforme strutturali eha ricordato che "per anni il costo delcredito nelle varie parti dell'area euronon si è discostato significativamenteda quello prevalente in Germania.Inoltre gli spread sui titoli sovranirispetto al Bund tedesco sono rimastia lungo su livelli modesti e i tassipraticati dalle banche hanno riflessola credibilitá di cui godevano i titolipubblici dei paesi dell'euro". Ma oggi,secondo Draghi, il panorama ècambiato: "non è né sará più così: lasolvibilitá degli stati sovrani non è piùun fatto acquisito, ma va guadagnatasul campo con una crescita alta esostenibile, possibile solo con i contiin ordine". E il costo del credito"riflette oggi questa nuova condizione:è più elevato per i paesi a bassacrescita e con finanze pubblichedeboli". Dunque "il prestito dicredibilitá elergito dai paesi più fortidell'area euro - ha ammonito ilgovernatore - è venuto a scadenza:dovremo crescere senza farvi conto.Quelle riforme strutturali invocatesono oggi ancora più essenziali".

Intento comune per uscire dalla crisi.Solo con una profonda unitá d'intentil'Italia potra uscire dalla crisi, ha dettoDraghi, che ha lanciato un appello allacoesione. "Disponiamo - ha detto - dirisorse fondamentali checaratterizzano da sempre gli italiani:l'iniziativa individuale, la capacitá diinnovare, l'energia nel lavoro.

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Dobbiamo avere fiducia nellepossibilitá di crescita della nostraeconomia. Dobbiamo trovare unintento comune, al di lá degli interessiparticolari e di fazione. Dobbiamoriscoprire un agire per il bene di tutti".Il governatore è, comunque, ottimista:il Paese puó farcela. "Per procederenell'azione di risanamento dei contipubblici, per superare l'emergenzache oggi minaccia le prospettivedell'economia, per avviare l'Italia suun sentiero stabile di crescita", rileva,"possiamo far leva su fattorifavorevoli. Beneficiamo di unindebitamento del settore privato e diun debito netto complessivo delPaese verso l'estero entrambicontenuti. Le nostre banche sonosolide; sono uscite senza dannirilevanti dalla crisi finanziaria che hainvece scosso grandi istituti esteri". ■

Giappone, svolta del premier"Futuro senza nucleare"LA DECISIONE

Dopo l'incidente di Fukushima il primoministro Naoto Kan annuncia che il Paeseridurrá progressivamente il ricorsoall'atomo: "Dobbiamo concepire unasocietá che possa farne a meno". E suireattori della centrale: "Potrebbero volercioltre dieci anni per smantellarli"

TOKYO - Il premier giapponese NaotoKan ha dichiarato che il Giapponedeve ridurre la propria dipendenzadell'energia nucleare e puntare versouna societá in grado di farne a meno.Tenuto conto della gravitádell'incidente di Fukushima, "non sipuó più sostenere che la politicacondotta fino ad oggi garantisca la

sicurezza dello sfruttamentodell'energia nucleare. Dobbiamoconcepire una societá che possafarne a meno", ha spiegato Kan inconferenza stampa. Parlando deldisastro di marzo, il primo ministro haaffermato che "ci potrebbero volerecinque, dieci anni o anche più per ildefinitivo smantellamento dei reattoridella centrale".

"Riduzione a favore delle energierinnovabili". Secondo il capo delgoverno nipponico è necessariorivedere i fondamentali della politicaenergetica del Paese che, primadell'incidente alla centrale nucleare,prevedeva un aumento della quota dielettricitá fornita dal nucleare fino al50% entro il 2030, contro il 30% nel2010. Kan è a favore di una "riduzioneprogressiva" della quota nucleare afavore delle energie rinnovabili,solare, eolico e da biomassa, conl'obiettivo finale di un abbandonocompleto del nucleare.

In Giappone ci sono attualmente 54reattori, di cui solo 19 in funzione: glialtri 35 sono fermi, alcuni a causa delterremoto, altri per manutenzione. Unblocco che, ha spiegato il premier,assicura comunque una produzioneenergetica sufficiente sia per l'estatesia per l'inverno. Il governo haimposto che prima di essere riavviativengano sottoposti a nuovi e severitest di resistenza ad eventi catastroficinaturali. Il dibattito su una leggequadro sulle energie rinnovabilidovrebbe cominciare domani inParlamento.

 

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Mafia, la richiesta dellaProcura "Processate ilministro Romano"

Scrivono i Pm: "Nella sua veste diesponente politico di spicco avrebbeconsapevolmente e fattivamentecontribuito al sostegno ed alrafforzamento dell'associazione mafiosa"

Dopo la decisione del gip direspingere la proposta diarchiviazione e chiedere l'imputazionecoatta, la Procura di Palermo haimpiegato soli quattro giorni perdepositare la richiesta di rinvio agiudizio per concorso esterno inassociazione mafiosa per il ministrodell'Agricoltura Saverio Romano.Passaggio dovuto in attesa dellafissazione dell'udienza preliminare nelcorso della quale un gip diverso daquello che ha disposto l'imputazionecoatta dovrá decidere se gli elementiin mano all'accusa sono tali dagiustificare un processo. "Nella sua veste di esponente politicodi spicco, prima della Dc e poi del Ccde Cdu e, dopo il 13 maggio 2001, diparlamentare nazionale - scrivono imagistrati nella richiesta di rinvio agiudizio - Romano avrebbeconsapevolmente e fattivamentecontribuito al sostegno ed alrafforzamento dell'associazionemafiosa, intrattenendo, anche al finedell'acquisizione del sostegnoelettorale, rapporti diretti o mediaticon numerosi esponenti di spiccodell'organizzazione tra i quali AngeloSiino, Giuseppe Guttadauro,Domenico Miceli, Antonino Mandalá eFrancesco Campanella".

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D'altronde le motivazioni utilizzate dalgip Giuliano Castiglia non erano certodi poco conto. Alla Procura che, per laseconda volta in otto anni, aveva finitocon il chiedere l'archiviazione dellaposizione di Romano, il gip avevareplicato con un secco no ritenendoche Romano "per almeno duedecenni ha mantenuto una condottadi consapevole apertura edisponibilitá nei riguardi di esponentianche di assoluto rilievo di Cosanostra".

Secondo il vaglio del gip, dalle carteproposte dalla Procura emerge "unquadro preoccupante di evidentecontiguitá con le famiglie mafiose". Dipiù: le condotte del ministro " nonappaiono arrestarsi alla soglia dellacontiguitá dell'indagato al sistemamafioso ma rappresentano unaperdurante consapevole e interessataapertura verso componenti di primariaimportanza dell'organizzazionemafiosa che si è ripetutamentetradotta e concretizzata in specifici,consapevoli e volontari contributirilevanti per la vita di Cosa nostra".

Tra i fatti specifici ai quali il gip dárilevanza l'appoggio che, così comel'ex governatore Cuffaro in carceredopo la condanna a 7 anni, ancheRomano avrebbe dato allecandidature alle Regionali del 2001 diuomini sponsorizzati dai capi di Cosanostra, da Mimmo Miceli a GiuseppeAcanto, la visita all'allora boss poidiventato pentito Angelo Siino perchiedere sostegno elettorale, esoprattutto i suoi rapporti con lafamiglia mafiosa di Villabate,testimoniati anche dal pentitoFrancesco Campanella.  E infatti,nella richiesta oggi depositata, ilprocuratore aggiunto Ignazio DeFrancisci e il sostituto Nino Di Matteoaffermano che il ministro "avrebbemesso a disposizione di Cosa nostrail proprio ruolo, contribuendo allarealizzazione del programmacriminoso dell'organizzazionetendente all'acquisizione di poteri diinfluenza sull'operato di organismipolitici e amministrativi".

LA REPLICA DEL MINISTRO - "Nonintendo commentare un atto al qualela procura di Palermo è stataobbligata dopo 8 anni di indagini edue richieste di archiviazione.Continuo a non comprendere comenon ci si scandalizzi di un cortocircuito istituzionale e giudiziario cheriguarda chi da un lato ha condotto leindagini e chi dall'altro le haseveramente sanzionate". Così ilMinistro dell'Agricoltura, SaverioRomano, risponde in merito allevicende giudiziarie che lo vedonocoinvolto. Il ministro non ci sta. "Nonposso fare una denuncia e subirne leconseguenza a capo chino".

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P4, per Papa un altro rinvio.Domani il voto sull'arrestoL'INCHIESTA

Slitta ancora la decisione sul deputato. IlPdl ribadisce il no alla richiesta dei pm:"Non ci sono i presupposti". Ancoraincerto il voto della Lega. Il passaggio allaCamera previsto per mercoledì prossimo.Il 20 anche l'avvio della discussione inGiunta del caso Milanese

ROMA - La Giunta per leAutorizzazioni della Camera voterádomani sulla richiesta diautorizzazione all'arresto per AlfonsoPapa, il deputato del Pdl coinvoltonell'inchiesta sulla cosiddetta P4.Oggi l'organismo presieduto daPierluigi Castagnetti si è dedicato alladiscussione generale del caso.

L'incognita leghista. I membridell'organismo hanno ascoltatoancora la difesa del deputato, che haconcluso la sua audizione edepositato nuovi atti. Documenti che,secondo il relatore Francesco PaoloSisto, dimostrerebbero "come i Pmabbiano continuato a pedinare e adintercettare Papa pur sapendo chefosse un parlamentare". Definiteormai le posizioni degli altri partiti(voterá no il Pdl, mentre Pd, Fli, Idv eUdc si esprimeranno per il sì) adessere ancora incerto e decisivo è ilvoto del Carroccio. "Papa oggi hapresentato delle carte - ha spiegato illeghista Luca Paolini - sulle qualidobbiamo ancora riflettere visto chehanno aggiunto dei particolariimportanti. Oggi ho sentito le posizionidell'opposizione e risentito Papa cheha aggiunto qualche elemento a mioavviso non decisivo né risolutivo.Domani mattina faró la relazione anome mio e del collega Follegot".

Pdl compatto per il no. Interpellato daicronisti all'ingresso, il deputato PdlMaurizio Paniz ha invece ribadito laposizione giá espressa dal partitonelle scorse settimane: "Non ci sonoassolutamente i presupposti perautorizzare l'arresto di Papa, c'è soloun fumus persecutionis, non hacommesso nulla di quello che gli èstato contestato", ha detto. "Hachiesto cinque volte di essere sentitoma i pm non l'hanno audito, è statointercettato e spiato illegalmente pergiorni. Il Pdl voterá compatto control'arresto di Papa".

Mercoledì 20 alla Camera. Intanto laconferenza dei capigruppo ha giáfissato per mercoledì prossimo  ladiscussione in aula della richiesta diarresto. Il dibattito precedente al votoavrá inizio alle 16 e durerá tre ore

Il caso Milanese. Per quanto riguardainvece l'ex consigliere del ministroTremonti, Marco Milanese, per ilquale la procura di Napoli ha emessoun mandato di arresto, la Giuntadovrebbe incardinare il caso nellastessa giornata, il 20 luglio. La

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richiesta di arresto nei suoi confronti ègiá da domani all'ordine del giornodella Giunta, ma l'intesa raggiuntaoggi tra i vari componentidell'organismo parlamentarepresieduto da Pierluigi Castagnettisarebbe quella di non cominciaredomani perchè la Giunta saráimpegnata nel voto finale sul casoPapa. Il relatore Fabio Gava (Pdl) hadetto che giá da oggi pomeriggioavrebbe cominciato a "studiare lecarte" e ha assicurato che "entro unadecina di giorni" Milanese avrebbepotuto depositare una sua memoriadifensiva. Gava era subentratonell'istruttoria come relatore dopo  larinuncia annunciata dal leghista LucaRodolfo Paolini, che aveva chiestoche l'incarico fosse affidato a unesponente del Popolo della Libertá.

Possibile slittamento a dopo l'estate.E se per Papa l'appuntamento in aulaè giá stato fissato, nessuna decisione,al momento, è stata presa sui tempiper l'esame a Montecitorio dellerichieste di arresto, di uso dei tabulatitelefonici e di apertura di cinquecassette di sicurezza nei confronti diMilanese e per le richieste cheriguardano l'altro deputato del Pdl ecoordinatore del partito, DenisVerdini, e cioè l'utilizzo delleintercettazioni. In conferenza deicapigruppo, infatti, il presidente dellaCamera Gianfranco Fini ha ricordatoche i 30 giorni che la Giunta per leAutorizzazioni ha a sua disposizioneper esaminare i 'casi' ed esprimere unparere scadono tra il 5 (per quantoriguarda Verdini), il 7 (richiesta diarresto Milanese) e l'11 agosto(tabulati telefonici e cassette disicurezza di Milanese), quando laCamera dovrebbe chiudere i lavoriper la pausa estiva. Dunque, Finichiederá al presidente della Giunta,Pierluigi Castagnetti, i tempidell'istruttoria e decidere su uneventuale slittamento dell'esame deitre casi alla ripresa a settembre. ■

Media, sul web 1 italiano su2. E i ragazzi si informano inReteLA RICERCA

E' quanto emerge da un rapportoCensis/Ucsi su "I media personali nell'eradigitale".  L'utenza del web, nel 2011,sfonda la soglia del 50% dellapopolazione italiana. La televisione èancora il primo canale di informazione, igiornali perdono il 7% di lettori in 2 anni. Ei giovani utilizzano google e social networkper avere oltre il 60% delle loro notizie

ROMA - La televisione resta "regina"dell'informazione ma cresce il "valore"di internet,  percepito come un mezzo"più libero e disinteressato". Semprein calo, invece, le vendite dei giornali.E' quanto emerge da un rapportoCensis/Ucsi su "I media personalinell'era digitale". La centralitá deitelegiornali è ancora fuoridiscussione, visto che l'80,9% degliitaliani li utilizza come fonte ma, tra igiovani, il dato scende al 69,2%avvicinandosi molto al 65,7%raggiunto dai motori di ricerca suInternet e al 61,5% di Facebook.

Cresce, inoltre, l'utenza di Internet,che nel 2011 sfonda la soglia del 50%della popolazione italiana,attestandosi al 53,1% (+6,1% rispettoal 2009). Il dato complessivo sispacca tra l'87,4% dei giovani (14-29anni) e il 15,1% degli anziani (65-80anni); tra il 72,2% dei soggetti piùistruiti e il 37,7% di quelli menoscolarizzati.

Web e stampa. Si conferma - avvertelo studio - "il periodo di grave crisiattraversato dalla carta stampata. I

quotidiani a pagamento perdono il 7%di lettori in due anni".  Sono il 54,4%gli italiani che si accostano a mezzi astampa, accompagnati o meno da altrimedia, diminuiti rispetto al 60,7% del2009. Il 45,6% è estraneo a questimedia, percentuale aumentatarispetto al 39,3% di due anni fa. "Chesi tratti di persone che guardano solola televisione oppure di raffinatiacrobati del surfing su Internet -sottolinea il Censis - se leggonoqualcosa lo fanno solo attraverso loschermo". Sono i giovani a "vivereabitualmente in rete" (l'84,6%) e sonoproprio loro, con una quota del 53,3%,ad abbandonare maggiormente lalettura di testi a stampa (nel 2009quest'ultima percentuale si fermava al35,8% della popolazione giovanile).

Il digital divide. Il web è più diffusonelle grandi cittá rispetto ai centrisotto i 30mila abitanti, ma i dati nonindicano un'isolamento delle realtá piùpiccoli: anche i comuni al di sotto dei30mila cittadini hanno una utenzaweb abbastanza sviluppata, che sfiorail 50% (si ferma al 47,5 sotto i 10milae al 48,8 sotto i 30mila), mentre per lecittá con oltre 500mila abitanti superail 65%.

Simile proporzione per i dati relativi alconsumo di notizie: nei centri piùpiccoli è intorno al 15%,probabilmente sintomo dellamancanza di fonti informative validesulla realtá locale, mentre nelle cittásupera il 33%.

La divisione Nord-Sud non èindicativo da questo punto di vista: sel'area più 'connessa' è il Centro Italia(con il 60% della popolazione online),il Sud (50,4%) batte il Nord-Est(46,4%). Il Nord-Ovest si attestainvece intorno al 55,9%.

Televisione.  La tv resta il mezzo piùdiffuso: lo utilizza il 97,4% dellapopolazione italiana. Ma è avvenutoun ampio rimescolamento al suointerno, legato alla diffusione deldigitale terrestre. L'utenza della tvdigitale terrestre è aumentata di oltre

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48 punti percentuali tra il 2009 e il2011 arrivando al 76,4% dellapopolazione, ovviamente a scapitodella tv analogica: -27,1%. La tvsatellitare mantiene la quota dei suoitelespettatori (il 35,2% degli italiani).Cresce la web tv che "aumenta la suautenza di ulteriori 2,6 punti percentualinell'ultimo biennio (l'utenzacomplessiva sale al 17,8%), mentre lamobile tv rimane a livelli bassi,relegata a un pubblico saltuario e dinicchia (0,9%)". I giovani (14-29 anni)offrono un quadro diversificato: il 95%utilizza la televisione tradizionale(analogica o digitale terrestre), il40,7% la web tv, il 39,6% la tvsatellitare, il 2,8% l'iptv, l'1,7% lamobile tv. Anche l'ascolto della radioin generale rimane complessivamentestabile, sempre a livelli molto alti diutenza (otto italiani su dieci). Sirafforza l'autoradio, con il 65,2% diutenza, incrementando nell'ultimobiennio di 1,4 punti percentuali i suoiascoltatori. Stabile l'ascolto della radiovia Internet (8,4%) o tramite ilcellulare (7,8%), in lieve flessionel'uso del lettore mp3 come radio(14,8%), che viene in molti casisoppiantato dall'utilizzo deglismartphone. 

Giornali. Se i quotidiani a pagamentoperdono il 7% di lettori tra il 2009 e il2011 (-19,2% rispetto al 2007), la freepress cresce di poco (+1,8%, salendoal 37,5%). I periodici resistono, speciei settimanali (28,5% di utenza), lettidal 36,4% delle donne e dal 20,4%degli uomini. Secondo la ricerca, èstabile la lettura delle testategiornalistiche on line (+0,5%, conun'utenza del 18,2%), che peró - diceil Censis - "non si possono piùconsiderare le versioni esclusive delgiornalismo sul web, perché i diversiportali Internet di informazionecontano oggi un'utenza pari al 36,6%degli italiani". Per il Censis tengonoanche i libri, con il 56,2% di utenza,ma il dato si spacca tra il 69,5% deisoggetti più istruiti che hanno lettoalmeno un libro nell'ultimo anno,contro il 45,4% delle persone menoscolarizzate. Gli e-book non decollano

(1,7% di utenza).

Giornalisti. Nonostante l'80,9% degliitaliani li consideri molto o abbastanzainformati, il 76,8% competenti e il71,7% chiari nell'esposizione dei fatti,per il 67,2% i giornalisti sono pocoindipendenti e per il 67,8% molto oabbastanza spregiudicati. Questo lirende poco affidabili agli occhi dellametá della popolazione (il 49,8%)."Tra i giudizi negativi - scrive l'istitutodi ricerca - spicca il dato sulle smaniedi protagonismo dei professionistidell'informazione, giudicate eccessivedal 76,3% degli italiani".

Palinsesi su misura.Indipendentemente, dall'uso deltelevisore il 12,3% della popolazioneitaliana attinge ai siti delle stesseemittenti tv per seguire i programmiprescelti; il 22,7% utilizza YouTube; il17,5% segue programmi tv scaricatitramite il web da altre persone. Il datorelativo ai giovani che guardano iprogrammi su YouTube sale al 47,6%(il 20,1% lo fa abitualmente). Il 36,2%dei giovani, inoltre, segue programmiscaricati da altri (si tratta di ragazziche si scambiano file tra di loro) e il24,7% ricorre ai siti web delleemittenti tv. Nei programmi seguiti viaInternet, musica (18,3%), sport(11,7%) e film (9,9%) sono ai verticidell'interesse. ■

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COLLABORATORI Dott.ssa Laura Petri Sig. Vincenzo Basile

REVISIONEDott. Giovanni Vezza

PROGETTAZIONE GRAFICA Area della Comunicazione

SERVIZIO STUDI PREVIDENZIALI E DOCUMENTAZIONE Dirigente Dott. Giovanni Vezza