FONDAZIONE CULTURALE V · 2019. 4. 2. · Contabilità: Luisa Lausarot, Anna Bellion Biblioteca...

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Dal Centro Cosa si muove dentro e intorno alla FONDAZIONE CENTRO CULTURALE VALDESE di Torre Pellice 4 2010

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Dal CentroCosa si muove dentro e intorno alla

FONDAZIONE

CENTRO CULTURALE VALDESEdi Torre Pellice

4

2010

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Indice

Introduzione p. 1Biblioteca p. 2Museo p. 4Il barba: visite ai musei p. 6Formazione accompagnatori e accompagnatrici p. 7Notizie dal Coordinamento musei e luoghi storici valdesi p. 8Archivio fotografico p. 9Comunicazione e promozione p. 10Attività culturali p. 11Progetti in collaborazione p. 12Prospettive per il 2010 p. 13Come vive il Centro p. 14Volontari nel 2009 p. 15Appuntamenti per il 2010 p. 16

La Fondazione Centro Culturale Valdese è nata nel1989 in occasione del III centenario dei ritorno deivaldesi in Piemonte dal loro esilio del 1686 (“Glorio-so Rimpatrio”).Nel realizzare questo progetto, la comunità valdese èstata mossa dall’intento di raccogliere il suo ricco pa-trimonio di cultura e metterlo a disposizione di unpiù largo pubblico.Situata a Torre Pellice, nel cuore delle Valli valdesi,la Fondazione si trova in una zona di frontiera e, nel

contesto di una realtà europea in costruzione, vuole essere luogo di incontro econfronto in uno spirito di pluralismo culturale.Nello svolgimento del suo lavoro, si rivolge ad alcuni referenti principali: il terri-torio locale, la realtà italiana, le chiese protestanti italiane ed estere.

In copertina: fotografia di Cecilia Beia

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Consiglio DirettivoPaolo Ribet, PresidenteSabina Baral, VicepresidenteVittorio Diena, TesoriereSandra Armand-Hugon, SegretariaEugenio BernardiniAlberto CorsaniLuca SavarinoSergio Eynard, membro onorario.

Revisori dei conti: Renato Armand-Hugon,Franca Benigno, Dario Massel.

Direttrice: Donatella Sommanie-mail: [email protected]

Segreteria e ufficio stampa: Ines Pontete-mail: [email protected]: martedì-venerdì 9-12.30, 14.30-17.30Chiusura annuale: da Natale all’Epifania.

Contabilità: Luisa Lausarot, Anna Bellion

Biblioteca valdeseResponsabile: Mariella TaglieroCollaboratrice: Enrica Morra e-mail: [email protected]: martedì, mercoledì, venerdì 8.45-12.45, 14-18. Sabato 8.45-12.45.Chiusura annuale: 2a e 3a settimana di set-tembre; da Natale all’Epifania.

Fondazione Centro Culturale ValdeseVia Beckwith 3 – 10066 Torre Pellice (To)

Tel.0121.932179, fax.0121.932566www.fondazionevaldese.org

c/c postale n. 34308106c/c bancario n. 000002135438 presso Unicredit Banca di Torre Pellice

CIN: F; ABI: 02008 CAB: 31070.

Musei e collezioniResponsabile: Marco Fratinie-mail:[email protected] volontari: Ines PontetOrari: giovedì, sabato, domenica 15-18.Chiusura annuale: dicembre e gennaio.Apertura estiva: tutti i giorni 16-19.

Ufficio promozione itinerari valdesi “il barba”Responsabile: Nicoletta FavoutCollaboratrice: Lorenza Baroline-mail: [email protected]. + fax 0121.950203Orario: lunedì-venerdì 9-12.30.Chiusura annuale: 15 dicembre - 15 gennaio

Archivio fotografico valdeseResponsabile:Gabriella BallesioCollaboratrice: Enrica Morrae-mail: [email protected]: venerdì 9.30-13.00.Chiusura annuale: 2a e 3a settimana di set-tembre; da Natale all’Epifania.

Volontari dal Baden: Jonas Schellhammer.

Chi volesse sostenerci finanziariamente, può farlo in vari modi:- doni, erogazioni liberali deducibili, donazioni, lasciti avvalendosi dei nostriconti correnti postali e bancario;- 8 per mille apponendo la firma nella casella “Chiesa evangelica valdese,Unione delle chiese valdesi e metodiste”;- 5 per mille Irpef: destinando alla Fondazione Centro Culturale Valdesequesta parte delle imposte senza esborsi aggiuntivi. Il nostro codice fi-scale è 94524260018.

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1Introduzione

Biblioteche, musei, archivi,collezioni, mostre, pubblicazioni,formazione, incontri, convegni, ac-coglienza, scambi con l’Italia e conl’estero, progetti culturali e di svi-luppo del territorio, sono la nostravita di tutti i giorni di cui desideria-mo rendervi partecipi.

Cari amici e amiche,l’anno appena trascorso è stato

un po’ particolare perché segnato daalcuni anniversari. Il più importante,che ha coinvolto tutto il mondo pro-testante, è stato senz’altro quello dei500 anni dalla nascita del riformatoreGiovanni Calvino, di cui daremo con-to nel corso di questa circolare.

Un altro evento da ricordare, es-senziale per la chiesa valdese, sonostati i 320 anni dal “Glorioso Rimpa-trio”, vicenda che ha garantito la so-pravvivenza dei valdesi e il conseguen-te “passaggio del testimone” fino aigiorni nostri.

Ma per il nostro Centro il 2009ha rappresentato anche l’anno del“ventennale”. Venti anni per un’isti-tuzione valdese sono relativamentepochi, siamo una realtà giovane rispet-to agli altri enti che ci circondano.Venti anni sono stati anche il temponecessario alla Fondazione per realiz-zare il progetto originario: riqualifica-re l’intero stabile dell’ex Convittomaschile di Torre Pellice per dedicar-lo tutto alla conservazione, fruizionee valorizzazione del patrimonio cul-turale: musei, biblioteche, archivi,collezioni.

Come avviene in queste occasio-ni ci siamo fermati a riflettere sul la-voro svolto con alcuni semplici stru-menti quali l’organizzazione di unatavola rotonda sul tema: “La cultura,un bene primario” in cui abbiamo ri-costruito il percorso della Fondazio-ne e le linee guida delle sue attività.Abbiamo anche allestito la mostraVenti anni… al Centro, da cui abbiamotratto un fascicolo in edizione italia-na e inglese che può essere richiesto

alla segreteria del Centro e la cui ver-sione digitale è pubblicata tra gli “Iti-nerari virtuali” sul nostro sito internet.

Desideriamo esprimere la nostrariconoscenza nei confronti di tutte lepersone che nei venti anni trascorsi sisono avvicendate offrendo la loro in-telligenza e il loro tempo e rendendopossibile la realizzazione del Centro lacui esistenza è legata a un’impresa col-lettiva di donne e uomini che credonoche la cultura sia uno strumento essen-ziale per la vita dei singoli e delle co-munità.

Ma gli anniversari, come gli esa-mi, nel mondo valdese non finisconomai e pertanto vi segnaliamo che nel2010 si svolgerà a Torre Pellice l’im-portante Convegno dei Musei prote-stanti la cui prima edizione europea siè tenuta presso di noi nel 1991.

Come vedete, al di là della gestio-ne ordinaria del patrimonio, che richie-de un costante e puntuale impegno, sia-mo sempre coinvolti in progettualitàannuali che contribuiscono a tener vivoil tessuto delle relazioni in Italia e al-l’estero.

La DirezionePaolo Ribet, presidente

Donatella Sommani, direttrice

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Servizi al pubblico:* catalogo autori e soggetti* catalogo periodici e fondi speciali* servizio fotocopie* prestito interbibliotecario* consulenza bibliografica* bibliografia valdese on-line:

www.bibliografia-valdese.com

BIBLIOTECA

Le edizioni cinquecentesche di Calvino

Le celebrazioni del cinquecente-nario della nascita del riformatoreGiovanni Calvino (1509-1564) sonostate per le nostre biblioteche un’utileoccasione per fare un censimento del-le edizioni calviniane in nostro posses-so. Abbiamo concentrato l’attenzionesoprattutto sulle opere di Calvino editenel corso del Cinquecento, in parte perun motivo contingente: l’esposizionedi alcuni esemplari di particolare pre-gio nel corso dell’estate, in parte permotivi di carattere più sostanziale, sol-lecitati da richieste di tipo scientifico.Il convegno organizzato quest’annodalla Società di Studi Valdesi vertevainfatti sul tema: Giovanni Calvino e laRiforma in Italia: influenze e conflitti, eduna sezione è stata dedicata in parti-colare alla Penetrazione del pensiero cal-viniano in Italia, con una relazione, af-fidata a Jean-François Gilmont, sulleedizioni antiche di Calvino presentinelle biblioteche italiane.

Le cinquecentine calviniane checompaiono sul polo SBN (e quindi leedizioni già catalogate in linea) sonouna settantina, quelle del polo piemon-tese 26. Non molto, se si pensa che laBibliotheca calviniana, cioè la bibliogra-fia delle opere di Calvino pubblicatenel corso del 16° secolo (1532-1600)censisce circa 480 edizioni e quelleapparse durante la vita di Calvino, cioèfino al 1564, sono un po’ più di 300.Basti pensare che della sola Institutionde la religion chrétienne vi sono, nel pe-riodo 1536-1564, oltre 30 edizioni neltesto integrale ed un’altra quindicinacon testo parziale. Qual è allora, inquesto contesto, la situazione della Bi-

blioteca valdese e della Biblioteca del-la Società di Studi Valdesi? Le edizio-ni calviniane cinquecentesche posse-dute dalle nostre biblioteche sono 23,per un totale di 25 esemplari – questosignifica che di alcune edizioni vi è piùdi una copia – di cui 21 appartenentialla Biblioteca valdese e 4 alla Biblio-teca della Società di Studi Valdesi. Tragli esemplari più interessanti, vi sonoalcune edizioni dell’Institution, tra cuila seconda edizione latina stampata aStrasburgo nel 1539 da WendelinRihel. Più ampia della prima edizio-

Pierre Woeiriot, ritratto di Giovanni Calvino, in“Calvini opuscula gallica”, 1566 (Biblioteca valdese).

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3BIBLIOTECA

ne del 1536, anche il proposito diCalvino si modifica: non si tratta piùdi una esposizione sommaria delladottrina cristiana, ma «de préparer etformer à l’étude de l’Ecriture sainte lescandidats à la sacrée théologie de tellesorte qu’ils puissent y avoir un accèsfacile et y progresser sans encombre»,come viene precisato nell’Epistola adlectorem. La Biblioteca valdese possie-de anche la prima traduzione italia-na dell’Institution (Institutione dellaReligion christiana di messer GiovanniCalvino), stampata a Ginevra nel 1557.La traduzione è opera di Giulio Cesa-re Pascali (cfr. L. Pallagrosi, Giulio Ce-sare Paschali traduttore de l’Institution dela religion Chrestienne di Jean Calvin,in «Protestantesimo», 4/2001). L’ulti-ma opera che segnaliamo è un volu-me di grande formato che raccoglietutti i trattati polemici e pastorali diCalvino. Stampato nel 1566 a Gine-vra da Jean-Baptiste Pinereul, ha pertitolo: Recueil des opuscules, c’est-à-dire,Petits traictez de M. Jean Calvin. L’edi-zione, di lusso, come si evince dallaqualità della carta,ha una tavola conun famoso ritrattodi Calvino, operadell’incisore e ora-fo Pierre Woeiriot.

In che modoquesti preziosi do-cumenti sono statiacquisiti dalle no-stre biblioteche?Purtroppo non èfacile rispondere aquesta domanda,perché in molti casimanca la docu-mentazione neces-

saria. Sappiamo però che la traduzio-ne italiana dell’Institution proviene dauna biblioteca pastorale donata in annirecenti alla Biblioteca valdese; la se-conda edizione latina, sempre dell’In-stitution, proviene presumibilmente daifondi librari inviati dall’Inghilterranegli anni trenta dell’Ottocento performare la Bibliothèque du Collège: cisono infatti alcune note di possesso,purtroppo in parte cancellate, e l’an-notazione «Rarissima est haec editio»,a firma De Vogt; la citata raccolta diopuscoli del 1566, che l’etichetta suldorso del bellissimo volume in posses-so della Biblioteca valdese chiamaCalvini opuscula gallica, reca il nome diun possessore, L. Vulliemin, e la data1814, ed entrò a far parte dellaBibliothèque pastorale, di cui reca iltimbro (stemma valdese, circondatodal nome della biblioteca e dal mottoLux lucet in tenebris). È già presente pri-ma del 1855, tanto che viene menzio-nato a pagina 32 del Catalogue de laBibliothèque pastorale vaudoise stampa-to a Torino nel 1855.

“Calvini opuscula gallica”, 1566 (Biblioteca valdese).

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4 Le collezioni archeologiche

MUSEO

Il patrimonio del Museo valdeserivela talvolta delle sorprese. Pochi, in-fatti, sanno che esso possiede anche al-cune collezioni archeologiche perve-nute nel corso dei suoi centoventi annidi storia.

Un primo gruppo di reperti si andòformando nei primi decenni del Nove-cento, grazie ad alcuni fra i personaggicoinvolti nei progressivi allestimenti delMuseo, che affiancavano alle ricercheper la storia valdese l’interesse per tuttigli aspetti del territorio, come fin dalleorigini prevedeva lo statuto della Socie-tà di Studi Valdesi; su questa vicenda siveda ora Héritage(s). Formazione e trasmis-sione del patrimonio culturale valdese. Trail 1889 ed il 1927 (a questa data risaleun dettagliato Catalogue du MuséeVaudois) giunsero infatti numerosi og-getti rinvenuti nelle Valli: il «Bolletti-no della Società di Studi Valdesi» del1896 segnalava la scoperta di una lapi-de romana (unica iscrizione latina con-servata nell’area), rinvenuta qualcheanno prima a Villar Perosa e donata al

Museo da Jean Jalla. Nel 1932, su pro-posta di Silvio Pons, fu costituita unapiccola sezione di oggetti preistorici, checomprendeva: una collana in ambra fos-sile, asce in selce da San Germano Chi-sone, Pomaretto e Torre Pellice, un den-te di cinghiale lavorato, calchi di inci-sioni rupestri dalla Val Germanasca,vasi in argilla da Perrero, una punta difreccia da Angrogna, un corno in bron-zo dal Colle della Croce.

Un secondo gruppo di repertigiunse nel 1937. Si tratta di una pic-cola collezione di oggetti fenici pro-venienti da Mozia (isola vicina allacosta occidentale della Sicilia), dona-ti da Ida Jalla, che a sua volta li avevaricevuti dal viceconsole inglese aMarsala. I quattordici manufatti cera-mici costituivano probabilmente uncorredo tombale punico-ellenisticodatabile al IV-III secolo a.C., rinvenu-to nella necropoli di Lilibeo, insedia-mento fondato dai moziesi scampatialla distruzione della loro città nel 397a.C. ad opera dei siracusani.

Il terzo gruppo, ilpiù cospicuo e di piùrecente acquisizione, èla collezione donatanel 1995 dal marcheseEduardo Oreste Gio-vanni Ippolito (Napo-li 1912 – Genova1999). Essa si compo-ne di oltre duecentoreperti archeologiciper la maggior parteprovenienti dall’areamediterranea. Il grup-po di maggiore consi-La collezione “Ippolito”: le antiche civiltà del Mediterraneo.

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5MUSEO

stenza è formato da ceramiche greche emagno-greche a figure rosse e a figurenere, anche di grandi dimensioni (ingran parte databili fra VII e III secoloa.C.), insieme ad esemplari di produzio-ne italica e romana. Altri nuclei consi-stenti sono costituiti da bronzi e orefi-cerie di provenienza greca, italica, etru-sca e romana; esemplari di statuaria gre-ca, magno-greca e romana, una cin-quantina di reperti dell’antico Egitto edel Vicino Oriente antico; infine, un pic-colo gruppo di reperti di epoca medie-vale e alcuni di provenienza extraeuro-pea.

Il riordino dei materiali del Museoavviato nel corso di questi anni ci haspinti a dare una migliore sistemazionea queste collezioni, ora allestite in unaapposita sala al primo piano. Il mate-riale è stato studiato e inventariato acura di una équipe di specialisti coordi-nata da Alessandro Mandolesi, docen-te di etruscologia e archeologia italicaall’Università di Torino; nel frattempola sala è stata completamente riallestitae sono stati prodotti pannelli illustrati,didascalie e schede didattiche, il tutto

grazie ad un finanzia-mento della RegionePiemonte.

Il lavoro realizza-to sta portando ad unamaggiore conoscenzadi questo patrimonio eha destato da subitol’interesse del pubblicolocale (grazie alle spie-gazioni di ValentinaRolando e MicheleTosco durante le an-nuali “Giornate delCentro Culturale Val-dese”) e degli studio-

si, tanto che ben 27 reperti dell’anticoEgitto sono stati esposti alla mostra in-titolata Egitto nascosto. Collezioni e colle-zionisti dai musei piemontesi, allestita aSan Secondo di Pinerolo, nel Castellodi Miradolo, dal 21 marzo al 5 luglio2009.

Reperti dell’Antico Egitto, collezione “Ippolito”.

Il nuovo allestimento della sala archeologica.

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6 Undici anni di statistiche

IL BARBA: VISITE AI MUSEI

Una delle attività un po’ meno co-nosciute dell’ufficio “il barba” riguardala gestione dei dati relativi ai flussi divisitatori nel Sistema museale eco-sto-rico delle Valli valdesi.

Questo lavoro avviene tramite l’uti-lizzo di database elettronici, program-mi informatici che servono ad archiviaredati e informazioni e che permettonorapide ricerche ed elaborazioni. Perquanto riguarda il lavoro dell’ufficio, idati inseriti riguardano i visitatori cherichiedono una visita guidata: nomina-tivo del gruppo, tipologia (ragazzi oadulti, italiani o stranieri), numero divisitatori, provenienza, data e duratadella visita, che cosa hanno visitato, fa-scia tariffaria, lingua in cui è stato effet-tuato l’accompagnamento, quali volon-tari hanno accompagnato il gruppo, erichieste particolari tra cui incontri concomunità o pastori e visite a operediaconali e culturali (Centro ecumenicodi Agape, Radio Beckwith, case di ri-poso, ecc.), e naturalmente recapiti te-lefonici e indirizzi che ci permettono di

contattare nuovamente il gruppo e farepromozione.

Negli ultimi anni il personale del-l’ufficio e i collaboratori hanno inseri-to nei database le informazioni a di-sposizione relative agli ultimi undicianni di attività e svolto il controllo el’uniformazione dei programmi. Que-sto lavoro ha richiesto un tempo piut-tosto lungo perché ha significatoreimpostare i database con una strut-tura comune, controllare le singoleprenotazioni cartacee e verificare laversione informatica. Ciò ha però per-messo di avere un quadro generaledell’attività di accoglienza promossadal Centro Culturale: in questo arcodi tempo il Sistema museale ha vistoil passaggio di circa 88.200 persone,accompagnate da 3.900 volontari.

Ora sarà possibile attuare una ri-flessione sull’andamento delle visitedegli ultimi anni, valutare i punti diforza e quelli deboli e progettare lineedi sviluppo future.

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7La formazione dei volontari tedeschi

FORMAZIONE ACCOMPAGNATORI E ACCOMPAGNATRICI

Tra i progetti di formazione, dacirca dieci anni vi è la partecipazioneall’accoglienza dei volontari e delle vo-lontarie che, tramite la Chiesa Evan-gelica del Baden (Germania), vengo-no per un servizio di volontariato pres-so le opere delle Chiese Valdesi in Ita-lia. Il progetto ha ripreso vigore nel1999 ed è via via cresciuto, con unaumento del numero dei volontari edelle opere valdesi che partecipano alprogetto, ed una migliore definizionedi obiettivi ed organizzazione. Il Cen-tro ha iniziato ad occuparsi della loroformazione nel 2000, su richiesta deiresponsabili tedeschi. L’attività vieneattualmente preparata in équipe conl’ufficio servizio civile e volontariatodella Commissione sinodale per ladiaconia (responsabile del progetto) eil/la insegnante di lingua italiana.

La prima fase dell’anno di servi-zio si svolge in val Pellice, dove i vo-lontari restano tre settimane. Lo sco-po è di approfondire il ruolo che si tro-veranno a svolgere, studiare insieme ifondamenti della lingua italiana perpoterla poi sviluppare “sul campo”, econoscere meglio il contesto nel qua-

le si troveranno ad operare: le chiesevaldesi, l’attività culturale e diacona-le, la società italiana.

La Fondazione si occupa di que-st’ultimo punto, articolato in un pro-getto formativo su tre livelli. Il pri-mo riguarda la Chiesa valdese e il pro-getto diaconale e culturale, attraversoapprofondimenti sulla storia, l’eccle-siologia, le opere, i centri di formazio-ne, le attività giovanili. Il secondo ri-guarda il protestantesimo italiano, conapprofondimenti sulla realtà di mino-ranza e le differenze rispetto alla si-tuazione tedesca, il confronto sutematiche di teologia e di attualità, ades. discussi dal sinodo. Il terzo riguar-da le loro aspettative e conoscenzedella realtà italiana, con alcuni appro-fondimenti (storia e geografia italiana,sistema politico, mass media, cultura,ecc.). La durata del corso è di circa 45ore; ad ogni volontario viene fornitauna dispensa ed altri materiali. Obiet-tivo della formazione è proporre ap-profondimenti, suscitare domande efornire alcuni strumenti che i volon-tari possano utilizzare nel corso delloro anno di servizio per approfondi-

re la realtàche li circon-da. Quest’an-no sono pre-senti 5 volon-tari e 13 vo-lontarie, inservizio inP i e m o n t e ,Toscana e Si-cilia.

Il gruppo dei volontari del 2009.

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8 Uno per tutti

NOTIZIE DAL COORDINAMENTO MUSEI E LUOGHI STORICI VALDESI

Nel 2009 abbiamo lavorato perdotare il Coordinamento di un nuovostrumento di informazione e comuni-cazione: un libretto contenente un’in-troduzione storica curata da GiorgioTourn, seguita da una serie di schededi presentazione dei musei e luoghistorici.

Nella sua introduzione Tournprende avvio dalla creazione ottocen-tesca dell’immagine delle Valli come“luoghi dello Spirito” e “templi dellafede” ad opera dei viaggiatori prote-stanti inglesi, cui ha fatto seguito unarilettura del proprio passato da partedei valdesi.

Questa nuova pubblicazione èstata scritta con il pensiero rivolto so-prattutto a singoli, famiglie o piccoligruppi di amici che desiderino scopri-

re storia e cultura del nostro territorioe pertanto ci si è messi dal punto divista di un “viaggiatore” cercando difornire uno strumento agile di facileconsultazione. Sono state per questorealizzate apposite cartine stilizzatedelle valli Pellice, Angrogna, Germa-nasca e sono state fornite indicazioninon solamente sull’origine e il conte-nuto dei vari beni da visitare ma an-che indicazioni sulle modalità di ac-cesso, i servizi presenti in loco, l’uffi-cio cui rivolgersi.

Una cura tutta particolare è statainoltre riservata all’apparato iconogra-fico in modo che le immagini fosseroparte integrante del testo e non un sup-porto aggiuntivo.

In un solo opuscolo vengono pre-sentate insieme tutte le diverse realtà,continuando così a sviluppare quel-l’immagine unitaria, frutto del lavoroin comune, già presente nei dépliantspromozionali, nelle cartoline, nel sitointernet della Fondazione.

Il libretto, che sarà disponibilenella primavera-estate 2010 presso lesedi dei musei, sarà pubblicato in quat-tro lingue (italiano, francese, inglesee tedesco) con conseguente aumentodei costi.

Siamo quindi riconoscenti allaRegione Piemonte che ha sostenutoquesto progetto di comunicazione ri-tenendo il patrimonio valdese unacomponente da promuovere nell’am-bito della cultura del Piemonte.

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9Corrado Jalla: una biografia per immagini

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

L’Archivio Fotografico Valdese haricevuto in dono dagli eredi il fondoCorrado Jalla, costituito da oltre 500lastre e pellicole negative. Le fotogra-fie documentano l’attività di questopastore valdese, e furono scattate du-rante la sua missione come cappella-no militare evangelico nella guerra diLibia nel 1911 e 1912 e nel corso dellasua attività pastorale in varie comuni-tà. Le immagini scattate durante lacampagna militare a Tripoli, Bengasi,Derna e Tobruk rivestono un interes-se particolare per l’accuratezza delleriprese. Sul fronte italo-turco fece par-te del personale direttivo della CroceRossa, ruolo che gli permise una gran-de libertà di azione e di spostamenti.Le altre fotografie testimoniano la suaopera pastorale a Prarostino, aFiume e Abbazia (Croazia), edinfine a Borgonovo nei Grigio-ni, dove si spense nel 1947, ol-tre alla sua vita di famiglia.

La ricostruzione del fondoè stata particolarmente impe-gnativa: le negative erano sta-te tolte dalle scatole originarie,all’interno delle quali l’autoreaveva scritto sommariamentel’elenco delle foto, e rimesco-late nel corso del tempo, e perriuscire a ricostruire il fondoabbiamo dapprima digitalizza-to e stampato in positivo ogniimmagine, in modo da poteridentificare località e persone,ricorrendo spesso a internetper riconoscere città, paesi evedute. Questa ricerca ci haconsentito di ripercorrere le va-rie tappe della vita del pastore

Jalla, verificandole anche sulla scortadelle sue lettere private (tratte dall’ar-chivio di famiglia che le conserva) eufficiali (conservate nell’Archivio del-la Tavola Valdese), e quindi di datarecon sufficiente precisione le riprese,per poi procedere alla catalogazione,attualmente in corso grazie a un con-tributo del Settore Biblioteche, Archi-vi e Istituti culturali della Regione Pie-monte.

Il riordino del fondo Corrado Jallacostituisce un esempio significativodelle possibilità di restituire in manie-ra storicamente valida le immagini delpassato utilizzando, accanto agli stru-menti della tecnologia moderna, lastraordinaria ricchezza dei nostri ar-chivi.

Tobruk 1912, l’ospedale della Croce Rossa.

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10COMUNICAZIONE E PROMOZIONE

Il nostro pubblico, le nostre relazioni

Questo settore è strettamente lega-to a quello che viene comunementechiamato di “pubbliche relazioni”: lanostra capacità di suscitare e mantene-re la curiosità e l’interesse per le nostreattività – e dunque in definitiva per lacultura valdese – si manifesta sia attra-verso dati numerici, sia attraverso ri-scontri verbali, fidelizzazione degliutenti, aumento di collaborazioni o dirichieste di informazioni.

Per quanto riguarda i dati nume-rici, dopo un primo anno di “rodag-gio”, se ne possono ricavare alcuni di-rettamente dal nostro sito internet,www.fondazionevaldese.org: circa13.900 visitatori nel 2009 per 18.700visite in 94.700 pagine distribuiti piùo meno uniformemente durante tut-to l’arco dell’anno. Dei contatti sap-piamo che 10.500 provengono da ita-liani, seguiti – in ordine decrescente– dai network e dalle società commer-ciali, quindi da Francia, Svizzera,Germania, Uruguay…

Altri dati provengono dalla fre-quentazione dei corsi di formazione: intre anni di corsi di francese e di occita-no si è venuto a formare un indirizza-rio di più di 300 persone, con moltedelle quali possiamo mantenere un’in-terlocuzione costante attraverso un in-dirizzario di posta elettronica che con-sta in tutto di 1400 indirizzi circa per icomunicati, compresi gli organi distampa. Interessante è anche notare

come spesso le perso-ne iscritte a questicorsi sono venute incontatto con il Cen-tro culturale per laprima volta e che al-meno molti di essi/ehanno frequentatopiù di un corso, rei-scrivendosi l’annosuccessivo.

Anche la festaannuale muove unpubblico molto etero-geneo, difficilmentedecifrabile, formatoda esterni, da perso-

ne che già conoscono il Centro, e dachi in tale occasione promuove le pro-prie attività artigianali o commercialiattraverso uno stand su via Beckwith.

Se poi consideriamo il gran nume-ro di visite al Sistema museale – ma lostesso si può dire riguardo agli altri set-tori – e supponendo che ogni personaabbia parlato della sua esperienza conparenti, amici e conoscenti, si delineauna rete di relazioni incredibilmente fit-ta e imprevedibile.

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11ATTIVITÀ CULTURALI NEL 2009

Travolti da Calvino

Il 2009 sarà per noi sicuramentericordato, oltre che come il ventennaledel Centro, come l’anno di GiovanniCalvino. L’attività del nostro Centro èstata letteralmente travolta dagli invii eritorni della mostra itinerante richiestaed esposta in ben 43 luoghi diversi. Iltrasportatore era diventato di casa, i vo-lontari faticavano nell’imballaggio deipacchi, bisognava evitare che vi fosse-ro disguidi in modo che tutti potesseroricevere la mostra nel tempo e nel luo-go desiderato e con altrettanta precisio-ne restituirla. Ci siamo anche impegnatinella raccolta di informazioni suglieventi organizzati intorno alla figura diCalvino in modo da poterli pubblicaresul sito internet della Tavola valdese oinviarli a quello del comitato interna-zionale.

Il 2009 si è andato via via arric-chendo di iniziative che non avevamoinizialmente previsto ma che ci hannodirettamente coinvolti.

Siamo stati contattati dalle postedi Pinerolo intenzionate a realizzare unannullo postale per i 500 anni dalla na-scita di Calvino. L’idea era buona, laprocedura, per noi, un po’ complessa.È nata così l’idea di una cartolina suCalvino, da accompagnare all’annullo,tratta dal frontespizio della mostra. Ab-biamo quindi organizzato un vero eproprio ufficio postale sotto il tendonedel Sinodo lunedì 24 agosto, giorno diemissione dell’annullo. Esso è stato ac-colto con grande interesse anche al difuori dell’ambito valdese ed abbiamodovuto produrre della documentazio-ne sull’anniversario e il personaggio cheha circolato nel (per noi sconosciuto)mondo dei filatelici.

Un’altra proposta, da noi raccoltae rilanciata, ha riguardato uno spetta-colo teatrale ideato da Giorgio Tourne da lui realizzato e messo in scena in-sieme alla figlia Sara, dal titolo Gli amicie i nemici di Calvino. Rappresentato perla prima volta nell’ambito della rasse-gna torrese “Una Torre di libri” (com-prensiva di una tavola rotonda: DaCalvino a Barack Obama, da noi coordi-nata) è stato riproposto, in accordo conla Tavola valdese, nella serata del lune-dì di apertura del Sinodo. Da questarappresentazione abbiamo tratto unDVD per avere memoria dell’evento...

Le manifestazioni del CCV si sonoconcluse, durante la festa della Rifor-ma, con una conferenza di GiorgioTourn sull’eredità di Calvino che por-tava a compimento un ciclo avviato al-cuni anni orsono. Non ci resta cheesprimere un vivo ringraziamento aGiorgio Tourn che, con il suo costanteimpegno e la sua passione, è riuscito arendere comprensibili e comunicabilitemi solitamente giudicati complessi eastrusi.

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12PROGETTI IN COLLABORAZIONE

Francese: letteratura e cinema

Non poche persone che ricevonouna regolare informazione sulle atti-vità del Centro si saranno stupite delpeso crescente delle iniziative di pro-mozione del francese e dell’occitanoalpino. Si tratta di progetti ideati dallaComunità Montana Val Pellice, finan-ziati dalla Regione Piemonte tramitela legge 482 del Ministero e affidati,per la loro attuazione, alla nostra Fon-dazione.

In questa sede vorremmo parlaresoprattutto della conservazione delfrancese, una ricchezza per il nostroterritorio e i suoi abitanti che rischiadi perdersi anche a causa dei tagli nelsettore dell’istruzione che penalizza-no l’insegnamento di questa secondalingua. Il Centro ha organizzato corsidi lingua francese e di cultura gene-rale e ha cercato di venire incontro agliinteressi della popolazione con temiche potessero invogliare al manteni-mento e al miglioramento della cono-scenza linguistica. Il cinema è stato ilprotagonista dell’anno in un corso diventi ore dedicato al tema Letteratura ecinema cui si è aggiunta una rassegnaestiva serale di otto incontri.

Ai corsisti sono state fornite no-tizie biografiche e bibliografiche sugliautori e i registi, una presentazionedell’opera scelta comprensiva della tra-ma, di indicazioni linguistiche e gram-maticali sul linguaggio usato dagliautori, di note critiche sui vari generiletterari, di un inquadramento dei te-sti nel contesto storico-letterario dellaloro epoca. Anche per la rassegna ci-nematografica, che ha presentato filmscelti in un arco temporale dal 1949 al2007, sono state distribuite delle sche-de, questa volta sia in italiano sia in

francese. Tutti i film, con i relativi ma-teriali, possono essere richiesti in pre-stito al Centro.

Un’altra iniziativa ha riguardatola capacità di trasmissione orale, ci siè nuovamente concentrati sul canto,che aveva già riscosso interesse e si èlavorato sull’analisi del testo di alcu-ne canzoni e sull’apprendimento del-le medesime. Il pubblico ha graditomolto queste diverse formule, parteci-pando in numero crescente sia a que-sti incontri tenutisi, come di consue-to, in Val Pellice e in Val Germana-sca, sia ad alcune serate di animazio-ne.

Per il 2010 sono già previsti inter-venti nelle scuole su tematiche legateal territorio per cercare di non far per-dere agli allievi le competenze acqui-site nel corso degli anni passati quan-do il francese era considerato una ric-chezza.

Il CCV con questo lavoro svolgeun’attività culturale per il territorio enello stesso tempo cerca di incremen-tare i servizi resi a terzi e contribuirecosì al finanziamento della propriastruttura.

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13PROSPETTIVE PER IL 2010

Musei protestanti d’Europa a Torre Pellice

Dal 29 aprile al 2 maggio 2010 siterrà a Torre Pellice l’incontro annualedei musei protestanti d’Europa. Il pri-mo ebbe luogo nel 1991 su iniziativadella Fondazione Centro Culturale Val-dese che, invitata ad un colloquio dimusei protestanti in Francia, suggerì diestendere a tutto il continente il con-fronto sul tema del rapporto tra museied identità religiosa.

L’incontro 2010 è stato affidatoalle strutture che operano nell’ambitodelle Valli valdesi: CoordinamentoMusei e Luoghi storici Valdesi, Fonda-zione Centro Culturale Valdese, Socie-tà di Studi Valdesi, che lavoreranno instretto contatto con l’Eglise Réforméede France e la Société de l’Histoire duProtestantisme Français.

Il Convegno prevede tre giornatedi lavoro, alternate a visite nei luoghicaratteristici in val d’Angrogna e valGermanasca, e un prolungamento didue giorni con una giornata conclusi-va a Torino. Il tema gene-rale verterà sull’Europaprotestante e sui museicome strumenti di questaidentità. La riflessione siinserisce in modo natura-le nel dibattito, in corso daanni e tuttora aperto, ri-guardo alle radici cristia-ne del continente. Indi-pendentemente dalla posi-zione che si assume è evi-dente che la cristianità eu-ropea, quale la conoscia-mo oggi, è stata determi-nata in modo rilevantedalla presenza del prote-

stantesimo; individuarne le caratteristi-che e la portata è essenziale per com-prendere l’identità europea. In tale con-testo i musei e luoghi di memoria delmondo protestante hanno una collo-cazione molto specifica nel senso chela loro attività ha carattere divulgativoe comunicativo, essi creano immaginee sono strumento della sua diffusione.I musei non sono però delle realtà ec-clesiali ma culturali, non sono parroc-chie e neppure sono paragonabili aimusei diocesani, il loro approccio al-l’identità del protestantesimo è di ca-rattere storico e informativo, hanno fun-zione documentaria e non catechetica.

L’incontro a Torre Pellice si pro-pone di portare avanti questo insiemedi tematiche e cercherà anche di trarreun bilancio di un’attività giunta al XXVanno, per quanto concerne i musei fran-cesi, e al XX per l’insieme dei museieuropei, con l’obiettivo di individuarenuove prospettive di lavoro comune.

Il candeliere: i riformatori di tutta Europa riunitiattorno alla luce della Parola di Dio. Incisione olandese del Seicento(da E. Doumergue, Iconographie Calvinienne, Losanna 1909).

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14COME VIVE IL CENTRO

Bene il 2009, ma il 2010?

Come tutti sapete, il Centro vivecontando su due risorse fondamentali:quelle finanziarie e quelle umane. Que-sti due grandi settori sono a loro voltasuddivisi in molte tipologie diverse.

Tra le risorse umane annoveriamoi volontari che sostengono la nostra at-tività per sintonia e solidarietà con gliobiettivi del Centro, ma anche fruiamodi altre due modalità di sostegno strut-turate: l’organizzazione dei volontariper la pace del Baden e il servizio civilenazionale. Nel rapporto con il Badenfinora abbiamo avuto la fortuna di ve-dere di anno in anno confermata la pre-senza di un volontario/a sempre moltopartecipe al lavoro svolto. Per il servi-zio civile nazionale i segnali sono ne-gativi per la riduzione dell’impegno fi-nanziario del governo in questo settore.In ottobre abbiamo dovuto salutare SaraTourn, ringraziandola per la preziosacollaborazione, senza poter accogliere alsuo posto un altro volontario.

Anche per quanto riguarda l’am-bito economico la situazione è in peg-gioramento: il Centro vive soprattuttodi finanziamenti su progetti, fra cuifondamentali restano quelli sostenutidall’ufficio Otto per mille della TavolaValdese. Abbiamo tuttavia negli anni ri-cevuto importanti contributi per la con-servazione e valorizzazione del patri-monio dal Ministero dei Beni Cultura-li, dalla Regione Piemonte, dalla Pro-vincia di Torino, mentre altri introiti ciderivano da attività gestite in conven-zione (per esempio con la ComunitàMontana Val Pellice) o per lavori effet-tuati in qualità di consulenti (per esem-pio per i progetti Leader plus). Il drasticotaglio dei finanziamenti alla cultura,

a partire dallo Stato fino ai comuni,vede ridursi la possibilità di otteneredelle risorse anche per iniziative consi-derate più che valide e richiede unariconversione della nostra capacitàprogettuale per inserirci in programmidi ampio respiro, sia a livello territoria-le che internazionale, gli unici che con-tinueranno a godere in futuro del so-stegno degli enti pubblici.

Nel 2009 il nostro bilancio si èchiuso, come di consueto, in pareggioma con un’attività in crescita, il cuicosto è stato pari a circa 460.000,00euro, legato alla chiusura di una seriedi progetti avviati negli anni passati. Peril 2010 si prevede una riduzione deicontributi pubblici.

Preziosi rimangono dunque i donie i contributi di singoli e di organizza-zioni ecclesiastiche. Chi ci volesse aiu-tare, scegliendo la modalità piùconsona, può trovare tutti i nostri datinella terza pagina di copertina.

Fotografia di Sergio Velluto.

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15VOLONTARI NEL 2009

Grazie!

Museo:Daniele Armand-Hugon, Sonia

Armand Pilon, Matteo Bertot, NadiaBesson, Aldo Comba, Erminia Cor-renti, Roberto Davit, StephanDietzel, Luisa Griglio, Fiorella Grill,Fiorella Imbergamo, RosellaPanzironi, Roberta Peyrot, CarloRicca, Roberto Rollier, MarcoRostan, Sonia Sandri, JonasSchellhammer, Walter Tomasini,Daniele Tron.

Biblioteca: Mario Berutti, EmanueleBosio, Bruno Bellion, Enrico Fratini,Giorgio Tourn.

Stabile e impianti: Doriano Coïsson,Osvaldo Durand.

Rivista «La beidana» – Redazione:Tatiana Barolin, Marco Butera,Antonella Chiavia, Marco Fratini,Luca Pasquet, Ines Pontet, SamueleRevel, Sara Tourn. Distribuzione:Giorgio Benigno, Silvana Marchetti.

Gruppo guide “Sistema museale eco-stori-co delle valli valdesi”: Federico Avon-detto, Lorenza Barolin, TatianaBarolin, Adriano Chauvie, StephanDietzel, Silvia Gardiol, DonatellaGay, Silvia Geymet, Marco Grill,Imke Hindrichs, Simone Odino,Susy Pascal, Anne Pilloud, Luca Pi-lone, Nataly Plavan, Michele Pons,Alessandra Presta, Fiorenza Quattri-ni, Micaela Richard, JonasSchellhammer, Alice Servi, TotiRochat, Valentina Tousijn.

Numerosi sono coloro che, durante il 2009, hanno prestato la loro opera in vari modi alCCV: sarebbe impossibile qui ringraziare tutti e tutte e incorreremmo sicuramente in qual-che dimenticanza. Siamo tuttavia sempre molto riconoscenti per ognuno di questi apporti.

Al termine della festa annuale della Fondazione nel 2009.

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Queste sono alcune delle iniziative che abbiamo in programma per quest’anno. Le attività nonmenzionate, ed eventuali variazioni alle presenti, verranno di volta in volta comunicate trami-te i giornali locali, il nostro sito internet, locandine e volantini, invii personalizzati via e-mail.A tal proposito vi invitiamo a fornirci i vostri dati e le modalità per voi più consone, qualoravoleste essere informati di persona. Questo ci permetterà di offrirvi un miglior servizio.

Appuntamenti per il 2010

GENNAIO – MARZOLingue minoritarie:Corso di francese Le français à la telé, in val

Pellice e in val Germanasca;Corso di narrazione Que drôle ’d na bèstia,

in val Pellice e in val Germanasca.

FEBBRAIO – MARZOConferenze sul patrimonio culturale valdese:Sabato 27/2, ore 17.00: Le collezioni

africanistiche del Museo valdese, in col-laborazione con il Centro Piemonte-se Studi Africani; interventi di Costan-za Prada, Gualtiero Giuglard, Rena-to Coïsson;

Sabato 13/3, ore 17.00: Le collezioniarcheologiche del Museo valdese; inter-venti di Alessandro Mandolesi, Rena-to Nisbet;

Sabato 27/3, ore 17.00; I beni musicali nelpatrimonio valdese, in collaborazionecon l’Istituto Regionale per i Beni Mu-sicali; interventi di Douglas Docker,Daniele Tron

FEBBRAIO – APRILEMostra: “Una finestra su...” Da Prangins alle

valli valdesi sui sentieri della storia. IlGlorioso rimpatrio 1689-2009.(Torre Pellice, Centro Culturale)

APRILE – MAGGIOCiclo di incontri sul cinema di Robert

Bresson, con proiezioni di film (mar-tedì sera; Torre Pellice, Centro Cultu-rale).

29/4 - 2/5: XX Convegno dei Musei Prote-stanti d’Europa.

GIUGNODomenica 13: Giornata del Centro culturale:

biblioteca, musei, archivi, mostre aingresso libero, con stand e animazio-ni.

GIUGNO – LUGLIOUna Torre di libri. Libri, musica, pittura, tea-

tro, cucina (Torre Pellice, centro stori-co).

GIUGNO – SETTEMBREPasseggiate storiche del Coordinamento

Musei e Luoghi Storici Valdesi.

LUGLIO – SETTEMBREConcerti del XXI Seminario di tecnica e in-

terpretazione musicale.

AGOSTOVenerdì 20 agosto: Giornata di formazione

teologica “Giovanni Miegge” (TorrePellice, Casa valdese).

OTTOBRESabato 30: conferenza pomeridiana in oc-

casione della Giornata della Riforma(Torre Pellice, Casa valdese).

SOCIETÀ DI STUDI VALDESI

AGOSTOSabato 21: assemblea dei soci.Domenica 22: serata storica (Torre Pellice,

Casa valdese).SETTEMBRESabato 4 - domenica 5: convegno I luoghi

storici delle Valli valdesi; Torre Pellice,Casa valdese.

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ