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FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 1 Innovazione e ricerca .............................. pag 1 L’ecografia intravascolare: che cos’è e a cosa serve? Notizie in breve .......................................... pag 3 Le “Regole d’Oro” per la lotta al rischio cardiovascolare Antiossidanti News dal De Gasperis .............................. pag 4 42° Convegno di cardiologia 2008: presentazione e consegna “Alessandro Pellegrini Award” “Il Cuore Giovane di Milano” e “I Mille Volti del Cuore” Prevenzione giovani ................................. pag 6 La colazione non si salta! Prevenzione ................................................ pag 6 L’igiene orale nel cardiopatico Posta .............................................................. pag 7 In farmacia ................................................. pag 8 Attenti alle truffe on-line! In famiglia.................................................... pag 8 Allarme soprappeso sommario “Sono le sette di sera quando il signor Giuseppe varca la porta dell’emodinamica del De Gasperis: un episodio di forte dolore al torace, forse ancora più forte di quello avvertito qualche anno prima, quando era stato ricoverato in pronto soccorso per un’angina instabile e subito dopo sottoposto ad un’angioplastica. La coro- narografia effettuata in emergenza, questa volta, rivela una temuta complicanza: una trombosi intrastent. In pratica, all’interno dello stent che era stato posizionato mesi prima per curare la coronaria malata, si è formato un coagulo di sangue che ostruisce completamente la coronaria, causando un infarto acuto. Una nuova angioplastica viene effettuata, con una rapida riapertura del vaso occluso, ma ora che la vita del paziente è in salvo, occorre sapere perché lo stent si è improv- visamente occluso. Decidiamo quindi di effettuare un’ecografia intravascolare: attraverso il catetere da angioplastica inseriamo nella coronaria una picco- lissima sonda ecografica che permette di visualiz- zare con precisione le caratteristiche della parete dell’arteria e il corretto posizionamento dello stent. In questo modo si comprende come lo stent sia in parte “fratturato”, deformandosi. Proprio questa frattura dello stent può essere stata la causa della trombosi. Procediamo quindi con sicurezza nel trattare questa complicanza impiantando un nuovo stent e dilatandolo con speciali palloncini gonfiati a pressioni molto elevate (fino a 30 atmosfere) per farlo aderire bene e omoge- neamente alla parete dell’arteria. Il signor Giuseppe esce poco più di un’ora dopo il suo ingresso in sala: la coronaria è stata riaperta, la causa del problema identificata e per questo efficacemente eliminata.” Che cos’è l’ecografia intravascolare? L’ecografia intravascolare (IntraVascular UltraSound - IVUS) è una metodica invasiva che si è sviluppata nel corso degli ultimi anni, acquisendo progressivamente sempre maggior rilievo nel campo della cardiologia interventistica. Come funziona? Si tratta di uno strumento ecografico, un apparecchio che emette ultrasuoni e trasforma in immagini gli echi generati dal loro incontro con le superfici dei differenti tessuti. L’ecografia è un mezzo diagnostico utilizzato da decenni in molti ambiti della medicina; la sua applicazione allo studio delle coronarie si è sviluppata più recentemente, soprattutto grazie all’evoluzione di tecnica e materiali, che hanno reso possibile una miniaturizzazione dei trasduttori tale da permetterne l’uso all’interno di arterie del diametro di pochi millimetri. > continua a pag. 2 FONDAZIONE CENTRO CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA A. DE GASPERIS Pubblicazione periodica trimestrale - Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano N. 3 - Dicembre 2008 - Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 107 del 19/02/1996 INNOVAZIONE E RICERCA L’ecografia intravascolare: che cos’è e a cosa serve? Anno 13 - N. 3 Dicembre 2008

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FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 1

Innovazione e ricerca .............................. pag 1 L’ecografia intravascolare: che cos’è e a cosa serve?

Notizie in breve .......................................... pag 3Le “Regole d’Oro” per la lotta al rischio cardiovascolareAntiossidanti

News dal De Gasperis .............................. pag 442° Convegno di cardiologia 2008: presentazionee consegna “Alessandro Pellegrini Award” “Il Cuore Giovane di Milano” e “I Mille Volti del Cuore”

Prevenzione giovani ................................. pag 6La colazione non si salta!

Prevenzione ................................................ pag 6L’igiene orale nel cardiopatico

Posta .............................................................. pag 7

In farmacia ................................................. pag 8 Attenti alle truffe on-line!

In famiglia .................................................... pag 8Allarme soprappesoso

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“Sono le sette di sera quando il signor Giuseppe varca la porta dell’emodinamica del De Gasperis: un episodiodi forte dolore al torace, forse ancora più forte diquello avvertito qualche anno prima, quando era stato ricoverato in pronto soccorso per un’angina instabile e subito dopo sottoposto ad un’angioplastica. La coro-narografia effettuata in emergenza, questa volta, rivela una temuta complicanza: una trombosi intrastent. In pratica, all’interno dello stent che era stato posizionato mesi prima per curare la coronaria malata, si è formato un coagulo di sangue che ostruisce completamente la coronaria, causando un infarto acuto. Una nuovaangioplastica viene effettuata, con una rapida riaperturadel vaso occluso, ma ora che la vita del paziente è in salvo, occorre sapere perché lo stent si è improv-visamente occluso. Decidiamo quindi di effettuare un’ecografia intravascolare: attraverso il catetere daangioplastica inseriamo nella coronaria una picco-lissima sonda ecografica che permette di visualiz-zare con precisione le caratteristiche della parete dell’arteria e il corretto posizionamento dello stent. In questo modo si comprende come lo stent sia in parte “fratturato”, deformandosi. Proprio questa frattura dello stent può essere stata la causa della trombosi.Procediamo quindi con sicurezza nel trattare questa complicanza impiantando un nuovo stent e dilatandolo con speciali palloncini gonfiati a pressioni molto elevate (fino a 30 atmosfere) per farlo aderire bene e omoge-neamente alla parete dell’arteria. Il signor Giuseppe esce poco più di un’ora dopo il suo ingresso in sala: la coronaria è stata riaperta, la causa del problema identificata e per questo efficacemente eliminata.”

Che cos’è l’ecografia intravascolare?L’ecografia intravascolare (IntraVascular UltraSound - IVUS) è una metodica invasiva che si è sviluppata nel corso degli ultimi anni, acquisendo progressivamente sempre maggior rilievo nel campo della cardiologiainterventistica.

Come funziona?Si tratta di uno strumento ecografico, un apparecchio che emette ultrasuoni e trasforma in immagini gli echi generati dal loro incontro con le superfici dei differenti tessuti. L’ecografia è un mezzo diagnostico utilizzatoda decenni in molti ambiti della medicina; la suaapplicazione allo studio delle coronarie si è sviluppatapiù recentemente, soprattutto grazie all’evoluzione di tecnica e materiali, che hanno reso possibile unaminiaturizzazione dei trasduttori tale da permetterne l’uso all’interno di arterie del diametro di pochi millimetri.

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FONDAZIONE CENTRO CARDIOLOGIAE CARDIOCHIRURGIA A. DE GASPERIS

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INNOVAZIONE E RICERCAL’ecografia intravascolare: che cos’è e a cosa serve?

Anno 13 - N. 3Dicembre 2008

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Come si effettua?L’IVUS si effettua durante una procedura di corona-rografia o di angioplastica coronarica. Attraverso il catetere che si usa per iniettare il mezzo di contrasto all’interno delle coronarie, si può far passare la piccola sonda ecografica (del diametro di poco superiore a un millimetro), montata su un filo guida da angioplastica coronarica, che ne permette lo scorrimento all’interno dell’arteria. La sonda è collegata a un apparecchioecografico che elabora le immagini e le trasmette su uno schermo. In questo modo l’operatore, spostando la sondaall’interno della coronaria, può visualizzare in direttale immagini relative ai tratti di arteria da esaminare.

Che informazioni da?L’IVUS è utilizzato prevalentemente nella diagnosi dellamalattia coronarica. Esso permette di analizzaresia il lume sia le pareti dell’arteria, identificandoneeventuali anomalie. Le informazioni ottenute dall’analisi IVUS sono sia di tipo qualitativo sia di tipo quantita-tivo. Informazioni qualitative sono, ad esempio, l’analisi dell’anatomia normale della parete della coronaria(è possibile identificare i diversi strati di tessuto che la costituiscono) oppure l’analisi della composizione dei segmenti malati dell’arteria (presenza di trombo, calcio, fibrosi o zone necrotiche), oppure ancora il riconosci-mento di alterazioni come aneurismi o dissezioni. Da un punto di vista quantitativo, d’altro canto, è possibilemisurare diametro ed area del vaso, o spessoredella parete, o ancora calcolare la percentuale di stenosideterminata da una placca.

Un campo di utilizzo molto interessante dell’ecografia intravascolare è la valutazione della patologia correlata alla presenza di stent nella coronaria. Sebbene lo stent venga posizionato a fini terapeutici quando esiste un restringimento dell’arteria, la sua presenza scatenauna serie di reazioni che possono trasformarsi inpatologie causate dallo stent stesso. Ad esempio la cicatrizzazione che normalmente avviene per inglobare lo stent nella parete dell’arteria può essere eccessiva e determinare un nuovo restringimento all’interno dello stent. Questa condizione è nota come ristenosi. In altri casi, invece, per varie cause, il sangue può coagulare all’interno dello stent, causando la trombosi intrastent.

A volte uno stent non ben posizionato, non ben espansoo non completamente a contatto con la parete dellacoronaria è la causa di queste complicanze e l’IVUS,molto più precisamente dell’angiografia, permette di identificare questi problemi, indirizzando la strategia terapeutica.Per questi motivi in cardiologia interventisitica l’IVUSviene sempre più frequentemente utilizzato per“guidare” alcune procedure di angioplastica. In praticale informazioni dell’ecografia intravascolare sono utiliprima del posizionamento dello stent per valutare l’indicazione all’angioplastica, il giusto punto doveposizionare lo stent e le dimensioni dello stent, e dopo l’impianto, per confermare posizionamento, espansione,apposizione dello stent ed eliminare la presenza di complicanze acute legate alla procedura di angio-plastica come dissezioni della coronaria.

Quando si usa?Per quanto le informazioni fornite dall’IVUS siano molte e molto importanti, esso non viene sistemati-camente utilizzato in tutte le procedure di cardiologia interventistica. Esistono infatti fattori diversi che ne limitano l’utilizzo: da una parte ragioni economiche legate al costo della sonda monouso, dall’altra ragioni tecniche determinate dal fatto che non tutte le lesioni sono facilmente analizzabili con l’IVUS, che in alcunearterie non è semplice o è addirittura impossibileavanzare la sonda, che i tempi procedurali si allunganoe che esistono complicanze, seppur molto rare, comedissezioni o spasmo coronarici causate direttamente dal passaggio della sonda.È quindi il cardiologo interventista che decide quando e come utilizzare l’IVUS nella sua pratica quotidiana.Attualmente le indicazioni più frequenti all’uso dell’IVUS sono la valutazione di lesioni che risultano dubbie all’angiografia, la valutazione del corretto impianto dellostent in lesioni particolarmente complicate (lesioni calcifiche, lunghe, lesioni di biforcazione), e in casi di trombosi intrastent.Un altro campo in cui l’IVUS possiede senza dubbio un grande rilievo è la ricerca. La possibilità di valutare anatomia e composizione della parete dell’arteria è sfruttata, ad esempio, nell’analisi degli effetti che alcuni farmaci possono avere sull’aterosclerosi, così come nel valutare, a distanza di tempo, i risultati ottenuti dopo il posizionamento di stent nelle coronarie.

Che rapporto ha con l’angiografia?L’IVUS è una metodica complementare all’angiografia coronarica. Nella maggior parte dei casi le informazioni ottenute dalla coronarografia sono più che esaustive per fare diagnosi e per valutare risultati dell’angioplastica. Tuttavia, quando l’angiografia lascia qualche dubbio, l’apporto dell’IVUS diventa determinante. È utile sotto-lineare, per ben comprendere l’importanza dell’IVUS in queste circostanze, che l’angiografia permette solo la visualizzazione del lume dell’arteria, mentre l’ecografia intravascolare ne valuta anche le pareti.

INNOVAZIONE E RICERCAL’ECOGRAFIA INTRAVASCOLARE: CHE COS’È E A COSA SERVE

A sinistra: immagine di una placca non critica IVUS, a destra una placca non critica VH.

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Quali sono le sue possibili applicazioni future?Trasduttori sempre più piccoli ed efficaci sono in via di sviluppo, permettendo di ottenere immagini sempre più precise e a risoluzione migliore. È verosimile chemetodiche di imaging complementari all’angiografia tradizionale, come l’IVUS appunto, vengano utilizzate con sempre maggior frequenza nella pratica clinicaquotidiana. La possibilità inoltre, di avere l’appa-recchiatura IVUS direttamente integrata nella sala angiografica, ne implementa l’utilizzo, riducendoi “tempi tecnici” necessari alla messa in opera dell’apparecchiatura ecografica intravascolare.

Che cos’è l’istologia virtuale?Recentemente, attraverso l’utilizzo di sonde e programmidedicati, è stato possibile identificare con precisione e con una visualizzazione adeguata le diverse compo-nenti della placca aterosclerotica. Ciò avviene grazie a una particolare funzione, caratteristica di un modellospecifico di ecografo intravascolare, che si chiamaistologia virtuale (Virtual Histology - VH). Si trattadi una metodica di imaging ottenuta attraverso l’elaborazione delle immagini IVUS (che sono classi-camente in bianco e nero, o meglio in scala di grigi) che identifica i diversi tessuti con diversi colori. Così è possibile identificare nelle placche di aterosclerosi le zone calcifiche (bianche) da quelle fibrose (verdi),fibro-lipidiche (gialle) o necrotiche (rosse). Dato che la composizione della placca ne determina l’instabilità o la stabilità, e cioè la possibilità o meno che una placcaha di provocare infarti o sindromi coronariche acute, quest’applicazione, già validata e attualmente oggetto

di protocolli di ricerca, potrebbe rivestire un ruolo importante nella gestione del paziente coronaropatico.

Come usiamo IVUS e VH al De Gasperis?Nel servizio di emodinamica del Dipartimento De Gasperis, all’Ospedale Niguarda, utilizziamo un’apparecchiatura IVUS di ultima generazione, che possiede anche l’applicazione VH. Nella nostra pratical’uso dell’IVUS sta diventando sempre più frequente, anche grazie alla facilità di esecuzione della procedura e di elaborazione delle informazioni da essa ottenute. Questo ci permette, quotidianamente, di indirizzare con precisione la diagnosi, di valutare i risultati delleangioplastiche con maggior sicurezza ed, eventual-mente, di ottimizzarli. Analisi IVUS e VH sono attualmenteutilizzate anche in alcuni protocolli di ricerca condotti nel nostro laboratorio.In conclusione l’ecografia intravascolare risulta essereun mezzo molto utile per orientare il trattamento del paziente coronaropatico e per valutare i risultati delle procedure interventistiche coronariche. Il suo utilizzo nella pratica clinica è destinato ad aumentare, così come nel campo della ricerca. Particolari funzioni, come l’istologia virtuale, sono un esempio della continua evoluzione dell’IVUS e delle sue future applicazioni. Su queste basi risulta chiaro quanto il cardiologo inter-ventista possa giovarsi dell’aiuto dell’IVUS, ma senza dubbio esiste qualcuno che, dall’IVUS, può trarre ancor maggior utilità: il paziente coronaropatico.

Dott. Jacopo OregliaCardio1 Emodinamica

Dipartimento Cardiologico A. De Gasperis

NEWS

Alcuni preziosi consigli elaborati dalla Società europea dell’ipertensione in collaborazione con la Società internazio-nale dell’ipertensione:1. controllo della pressione arteriosa, che non deve superare 140/90 negli anziani e 130/85 nei più giovani;2. non fumare;3. riduzione significativa del peso per obesi o persone in soprappeso;4. limitare il consumo di alcool a non più di due bicchieri al giorno;5. ridurre il consumo di sale;6. controllare la glicemia, che non deve superare i 110 mg/dl;7. controllare il colesterolo totale che deve essere inferiore a 190/200 mg/dl;8. mangiare più frutta e verdura e meno grassi;9. fare regolarmente moto, con almeno 20 minuti di passeggiata al giorno o 40 minuti di nuoto o corsa per 3 volte alla settimana.

NOTIZIE IN BREVE

LE “REGOLE D’ORO” PER LA LOTTAAL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Non tutti gli antiossidanti hanno gli stessi effetti

benefici sulla salute, anche se sono presenti in molti alimenti. Solo i flavonoidi contenuti nella cioccolata, nella soia e nel tè verde hanno effetti positivi sulla

pressione del sangue e sul sistema cardiovascolare, lo hadimostrato un’analisi condotta da ricercatori americani,inglesi e australiani su 133 studi clinici che hanno preso inesame diversi tipi di flavonoidi.

È risultato che queste sostanze se provengono dalla cioccolata aiutanoa ridurre la pressione del sangue e ad aumentarne il flusso, quelle della soia riducono la pressione sanguigna e il colesterolo cattivo e quelle del tè riducono solo il cole-sterolo cattivo.

ANTIOSSIDANTI

Patrizia Valentina Arcuri

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Cari Amici del De Gasperis,

quest’anno di iniziative per ricordare il 40° anniversariodella Fondazione sta trascorrendo intensamente. Attraverso l’impegno organizzativo e l’interazione con lo staff sanitario ed infermieristico, si è cercato di ottenere il massimo alla ricerca di risultati per la soddisfazione comune.Il sito www.degasperis.it è uno strumento sempre più utile, non solo per i cittadini alla ricerca di infor-mazioni ma anche per i medici che, dall’anno scorso,possono trovare le presentazioni del Corso DeGasperis online: un corso di cultura medica unico nel suo genere che quest’anno ha ricordato Alessandro Pellegrini attraverso le parole di Fausto Rovelli ed il Premio Alessandro Pellegrini Award.Un mio personale “grazie” vorrei dedicarlo allo staff operativo della Fondazione: Rossana Missieri che, oltre al normale lavoro di segreteria svolto conpuntualità e precisione, quest’anno si è dedicata ad un progetto con riscontri positivi, le bomboniere solidali;Lorenza Ghetti, che aveva già fatto un ottimo lavoro nel 2005, da marzo di quest’anno ha supportato le iniziative de “Il Cuore di Milano”.Dal 1° ottobre 2008 la Dottoressa Ghetti è il nuovo Segretario Generale della FondazioneAngelo De Gasperis e non ho dubbi che farà unottimo lavoro.Sabrina seguirà un’altra strada e nel cuore si porteràsempre una parte di De Gasperis: quello di voisostenitori, dei tanti amici e della “scuola” dei vecchimaestri.

Ringraziamoveramente di cuore

tutti coloro che ci hannosostenuto quest’anno.

Grazie anche al loro aiutoabbiamo intrapreso un percorso

importante di iniziative e progetti che ci accompagneranno

anche nel 2009.

A tutti un caro augurioper le prossime festività.

Porgiamo il benvenuto a Lorenza Ghetti che dal 1° ottobre è il nuovo Segretario Generale della FondazioneAngelo De Gasperis di Niguarda.Parlando con lei si comprende quanto questo lavoro le calzi a pennello: riservata, determinata, altamente motivata e impegnata, ha abbracciato la mission della Fondazione De Gasperis coinvolgendo tutta sé stessa e trascinando col suo entusiasmo donatori e pubblico nel comune intento di promuovere la causa.Alta, colori chiari, atteggiamento rassicurante, armonioso ed equilibrato, così questa giovane donna si è conquistatada subito la simpatia di tutto lo staff.Laureata in Scienze Politiche con indirizzo Sociologiadel Lavoro e dell’Organizzazione, dal 2005 lavora per la Fondazione De Gasperis per la quale ha seguitodiversi progetti, come le lezioni nelle scuole e la Salute inPiazza, rivelando subito grandi capacità e fantasia,intelligenza brillante e molta attitudine per le attività non profit.

“Ho conosciuto la Fondazione De Gasperis grazie allo stage propostomi al termine del Master in Media Relationsdella Business School del Sole 24 Ore, frequentato nel 2005, e che mi ha dato la possibilità di acquisire lecompetenze necessarie per un efficace utilizzo degli strumenti di comunicazione. Lavorare in questo settore mi è sempre piaciuto moltis-simo, in questi anni ho compreso da vicino quanto sia ammirevole il lavoro portato avanti da medici e infermieri che, fra i mille sacrifici e le difficoltà che si presentano quotidianamente, svolgono questo lavoro con doti dielevata professionalità e umanità.

Ho accettato questo nuovo incarico con molto entusiasmoperché è bello poter essere di aiuto agli altri, soprattutto diffondere messaggi importanti che contribuiscono acurare e salvare molte vite, vedere la gratitudine deipazienti e dei sostenitori che da anni ci aiutano a realiz-zare tanti piccoli e grandi progetti.

Con dicembre, si conclude l’anno delle celebrazioni del 40° anniversario della Fondazione e per festeggiareanche il Natale stiamo organizzando il nostro primoMercatino Solidale che si terrà il 3 e il 4 dicembre nello spazio CRAL all’interno dell’ospedale e il 14 dicembre si terrà il consueto concerto di Natale nella Parrocchia di San Michele Arcangelo in Zona Precotto.Vorrei ringraziare il Presidente Cav.Lav.Dr. BenitoBenedini e il Consiglio di Amministrazione dellaFondazione che mi stanno dando fiducia: sarà dimaggior stimolo sia per impegnarmi a fondo che persviluppare nuovi progetti a beneficio dei nostri sostenitori.Ringrazio anche Rossana Missieri che lavora con me, con la quale ho instaurato oltre che un ottimo rapporto professionale anche uno splendido rapporto umano.”

Complimenti a Lorenza per la passione e la professio-nalità con le quali sta affrontando questo nuovo ruolo, due ingredienti indispensabili per la buona riuscita in ogniattività.

NEWS DAL DE GASPERIS

Sabrina Sperotto

Patrizia Valentina Arcuri

La Fondazione A. De Gasperise il Dipartimento Cardiologico A. De Gasperis

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La 42° Edizione del Convegno di Cardiologia delDipartimento Cardiologico A. De Gasperis, che si è tenuta quest’anno dal 15 al 19 settembre al Nuovo Polo Fieristico di Rho, è stata aperta con la presentazione e consegna da parte del Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni, del Premio Alessandro Pellegrini Award.

Questo prestigioso riconoscimento, è stato istituito dallaFondazione De Gasperis e dalla Società Italiana di Chirurgia Cardiaca, non solo per onorare la memoria del Professor Alessandro Pellegrini - cardiochirurgo di grande valore e profonda umanità, Medaglia d’Oro per la SanitàPubblica e Coordinatore del Centro Regionale per i Trapianti- ma anche per offrire un’opportunità ai giovani che hanno scelto di dedicarsi alla cardiochirurgia.

Ad aggiudicarsi il premio “Alessandro Pellegrini Award 2008” è stato il Dottor Luca Botta, trentenne, laureato con lode alla Federico II di Napoli e in procinto di concludere la specializzazione all’Università di Bologna.Il Dottor Botta, avrà la possibilità di accedere prima a un breve periodo di pre-award di permanenza al Dipartimento Cardiologico De Gasperis e successivamente potrà lavorare per un anno in un centro di eccellenza.

Siamo certi che questo Premiofaciliterà la realizzazione del suo valido progetto formativoe gli darà la possibilità di dedicarsi alla cardiochirurgiacon un’attività clinica e diricerca che lo porterà adaffrontare sempre nuovesfide e a raggiungere nuovi traguardi in ambito medico-scientifico.

Nella foto, da sinistra: il Dottor Luca Botta, la Sig.ra MariaTersilla Pellegrini, la Sig.ra Alessandra Pellegrini, il GovernatoreRoberto Formigoni e Franco Pellegrini.

Il Dottor Luca Bottavincitore del Premio“Alessandro Pellegrini Award”

42° CONVEGNO DI CARDIOLOGIA 2008PRESENTAZIONE E CONSEGNA“ALESSANDRO PELLEGRINI AWARD”

IL CUORE GIOVANE DI MILANOe I MILLE VOLTI DEL CUORE

Il 29 Maggio e il 7 Giugno si sono svolte due importantiiniziative dedicate ai giovani, “Il Cuore Giovane di Milano” e “I Mille Volti del Cuore”, due appuntamenti che rientrano nel ricco calendario di eventi del Progetto “Il Cuore di Milano” e con i quali, La Fondazione De Gasperis, ha voluto rinnovare il suo decennale impegno nei confronti della prevenzione delle malattie cardiovascolari tra gli adolescenti.Giovedì 29 Maggio, all’Arena Civica “Gianni Brera” di Milano, La Fondazione ha organizzato in collaborazione con l’Atletica Riccardi, le gare atletiche dedicate ai ragazzi delle scuolemedie di Milano e provincia. I 250 studenti iscritti, si sonocimentati nella staffetta veloce (4per100metri) e nella staffetta svedese (400X300X200X100).Il testimonial della manifestazione è stato Andrea Colombo,campione europeo juniores nei 200 metri nel 1993 a SanSebastian e finalista olim-pico con la staffetta 4X100 a Sidney 2000.Ai partecipanti è statodistribuito un test pervalutare la loro conoscenza in merito ai fattori di rischio legati alle patologie car-diovascolari, all’importanza dello sport, alla correttaalimentazione e all’utilizzo del cardiofrequenzimetro.

Grazie alla collaborazione con i medici del Dipartimento De Gasperis, anche quest’anno siamo riusciti a portare avanti con successo il programma di Prevenzione Giovani nelle scuole milanesi e ad organizzare un concorso di disegno: “I Mille Volti del Cuore”.La premiazione del concorso si è tenuta Sabato 7 Giugno 2008, in occasione della festa di fine anno scolastico, presso le scuole Medie “Roberto Franceschi” e “Salvatore Quasimodo”,che da Gennaio fino a Maggio hanno seguito le lezioni diprevenzione ed educazione ai sani stili di vita.I ragazzi delle classi I, II e III media hanno realizzato circa 500 elaborati ed i 22 vincitori sono stati premiati con un attestato di partecipazione al concorso, un buono sconto Feltrinelli e con la maglietta de “il Cuore di Milano”.L’immagine del disegno del vincitore del Premio Speciale dellaGiuria, Simone Giudici della III° F della Scuola Media Quasimodo,verrà utilizzato per i biglietti di Natale della Fondazione.Un ringraziamento particolare alla Giuria del concorsoformata dalla Preside, Prof.ssa Rosetta Aragona, dal Prof. Davide Nido dell’Accademia di Brera, dal Dott. Paolo Tempo e dalla Dott.ssa Sabrina Sperotto della Fondazione AngeloDe Gasperis. Un ringraziamento speciale anche alla Dott.ssa Irene Bos-si e al Dott. Alessandro Verde che hanno tenuto le lezionicoinvolgendo gli studenti e ci hanno aiutato nel nostro obiettivodi trasmettere l’importanza di curare il cuore da giovani, perché deve rimanere un motore efficiente per continuare a funzionare al meglio ed il più a lungo possibile. Lorenza Ghetti

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PREVENZIONEL’IGIENE ORALE NEL CARDIOPATICO

È il pasto più importante della giornata sia perché fornisce le energie necessarie ad affrontare gli impegni quotidiani di lavoro e di studio, ma anche perché aiuta a non accumulare peso in eccesso.Gli adolescenti che fanno regolarmente colazione hannoun IMC più basso rispetto a quelli che mangiano saltua-riamente al mattino.Lo ha dimostrato uno studio americano dell’Università del Minnesota, che ha preso in esame un campione di oltre 2200 ragazzi e ragazze in due periodi distinti: tra il 1998 e il 1999 e tra il 2003 e il 2004.

I risultati dimostranoche più spesso si mangia al mattino e meno problemi ci sono a tenere sottocontrollo il peso.Purtroppo sono ancora troppo pochi quelli che

Condizioni di salute oro-dentale scadenti (accumulo di placca batterica e tartaro, tasche gengivali, residui radi-colari) conducono a infiammazioni, infezioni e carie. Queste favoriscono naturalmente la presenza di batteri nel circolo sanguigno (batteri streptococchi, stafilococchi,batteri anaerobi). Per esemplificare, possiamo osservare il processocarioso e spiegare l’aggressività delle patologie della bocca in riferimento ai soggetti cardiopatici. Nella maggioranza dei casi, i batteri della carie attaccano il dente a livello dello smalto. Ne consegue un’invasione della dentina (lo strato sottostante lo smalto) e quindi della camera pulpare. La camera pulpare è l’animavitale del dente: all’interno vi scorrono i vasi sanguignie i fasci nervosi; le sue pareti sono composte daimateriali duri del dente, assolutamente non elastici.Quando l’infezione giunge alla camera, il paziente riferisce un dolore forte e pulsante. L’infezione consiste in un processo infiammatorio (aumento dei liquidi, gonfiore)e batterico (moltiplicazione della carica batterica). Ne consegue un aumento del volume dei tessuti vitali che non può essere contenuto all’interno della camera, e che fuoriesce dall’imbocco di essa – all’apice del dente. In questa zona si forma quindi un grosso focolaio infet-tivo, chiamato granuloma periapicale. Il motivo di questa spiegazione sta nel fatto che tale granuloma viene a crearsi, soprattutto a livello dell’arcata dentaria inferiore, nei pressi di importanti vasi sanguigni: vasi che riportano direttamente alla carotide, e da qui al cuore. Per taleragione, ogni processo infettivo del cavo orale è diprimaria urgenza per i soggetti cardiopatici.Aggiungendo inoltre che i batteri della bocca sono

fanno colazione al mattino.Secondo gli autori, questo può dipendere anche da un altro risultato evidenziato dallo studio: chi fa colazionetende ad assumere soprattutto fibre e carboidrati

piuttosto che grassi saturi.Inoltre, questi ragazzi sono più attivi rispetto agli altri.I ricercatori assicurano che i dati sono molto interessanti, soprattuttose consideriamo che l’obesità nei bambini e negli adolescenti è diventato un problema preoccupante per la sanità pubblica.

PREVENZIONE GIOVANILA COLAZIONE NON SI SALTA!

Patrizia V. Arcuri

della stessa natura di quelli che si trovano fra le cause delle pericarditi e delle endocarditi (particolarmenterilevanti per chi è soggetto a valvulopatie). Il processo carioso che abbiamo qui descritto, è darapportare a ogni processo patologico originario dal cavo orale: le parodontopatie (le tasche gengivali, l’incidenza del tartaro) portano a equivalenti focolai batterici. Ancora: condizioni ottimali di salute del cavo oraledevono essere raggiunte e mantenute sia prima di avviareil paziente ad interventi chirurgici cardiaci (sostituzionidi valvole, autotrapianti vascolari di innesti di aorta,by-pass aorto-coronarici) sia dopo l’esecuzione di tali delicate e complesse procedure, attraverso controlli e richiami per l’igiene oro-dentale.In conclusione, quanto abbiamo voluto evidenziare è che un paziente cardiopatico o un soggetto a rischio di proble-matiche cardiocircolatorie deve portare un’attenzione precisa alla situazione clinica della propria bocca e dei propri denti: le patologie che qui possono prendereinizio, sono precisamente correlate al rischio di compli-cazioni nei tessuti cardiaci.

La Fondazione De Gasperis ha stipulato una convenzionecon il Dottor Mazzoni per fare in modo che i sostenitori possano usufruire del 40% di sconto sulle prestazioni odontoiatriche, la prima visita, l’istruzione e motivazione igiene e il pronto soccorso endontico gratuiti. Per prenotazioni telefonare al numero 02 783.166 dalle 9.00 alle 13.00 dal martedì al venerdì. Oppure via mail all’assistente: [email protected]

Dott. Carlo Mazzoni

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7FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS

POSTAMI

LA

N O

D: Egr.Dr., mi è stata diagnosticata una “patologiaaneurismatica coronarica bivasale”. Può trattarsi di qualcosa di congenito dato che le prove da sforzo sono positive fin dal 1986?Ed in ogni caso che vita potrò fare (in particolare gli sforzi fino a che punto potranno arrivare specie nel caso dell’attività fisica)?Mi scuso per la sintesi nelle mie notizie, ma se sarà il caso ne fornirò di ulteriori. Grazie per la gentile rispostae porgo cordiali saluti.

P.C. Ottobre 2008

R: La patologia aneurismatica coronaria può ancheessere di tipo congenito. In genere si inquadra nellacosiddetta malattia di Kavasaki che è una infiamma-zione dei vasi sanguigni (vasculite) con interessamento specifico dei vasi coronarici, però è tipica del bambino. Non so se si tratta del suo caso. Questi pazienticonducono una vita normale, ma devono controllarsi con esami ematochimici ed ecocardiografie regolar-mente. La terapia delle vasculiti è a base di antinfiam-matori ed antiaggreganti. Le coronarie aneurismatiche non danno in genereproblemi, ma devono essere controllate, il pericolo è che nelle zone di cambiamento di calibro si possano formare dei trombi che occludono il vaso. L’antiaggre-gante (l’aspirina ad esempio) è sicuramente consigliato.Per il resto può condurre una vita normale.

Si faccia seguire però regolarmente da un cardiologo.Un caro saluto.

Dott. Stefano M.Marianeschi Cardiochirurgia Pediatrica

Dipartimento Cardiologico A. De Gasperis

D: Gentile Dottore, ho un problema di streptococco con mio figlio che ha un’età di 11 anni, e per caso abbiamo scoperto che ha un leggero soffio al cuore e una valvola aortica insufficiente. Gli abbiamo fatto una cura per 3 mesi per curare lo streptococco con uno sciroppo che si chiama azitromicina, dopo iltrattamento non è risultato più lo streptococco ma ora gli abbiamo fatto gli esami ed è risultato nuovamente. Abbiamo consultato diversi medici, ma ognuno con un parere diverso.la prego cortesemente se mi puo dare qualche consiglio, distinti saluti.

V.B. Settembre 2008

R: Gentile Signore, lo streptococco può esserepresente nelle vie aeree di una persona senza tuttavia infettarla (portatore sano) e verosimilmente suo figlio è un portatore sano. Se dovesse invece aver avuto tonsilliti o faringiti allora è meglio cercare di sradicare definitivamente lo streptococco con una terapia anti-biotica mirata sec. l’antibiogramma.Cordialmente. Dott.Gabriele Vignati

Direttore Cardiologia PediatricaDipartimento Cardiologico A. De Gasperis

La salute è seriamente a rischio sul web. E il pericolo viene dai farmaci. Nel 2007 l’Unione Europea ha reso noto che sono stati sequestrati ai confini comunitari 4 miliardi di confezioni di medicinali contraffatti, il 50% in più rispetto all’anno precedente.Inoltre, uno Studio condotto in Italia ha evidenziatoche proprio l’acquisto da internet risulta essereparticolarmente pericoloso perché nella metà dei casi si tratta di una truffa, i farmaci non arrivanomai o arriva un prodotto diverso da quello acquistato.Anche se arrivano non c’è da stare tranquilliin quanto possono essere preparati fasulli!Nel caso dei farmaci contro la disfunzione erettile, ad esempio, il 70% di quelli venduti attraverso internet è risultato essere una copia illegale del medicinale di marca – perciò privo di controllo – e per quanto riguardagli steroidi, invece, mancavano i principi attivi descritti nel 100% dei casi.Anche secondo l’indagine condotta dall’EuropeanAlliance for Access to Safe Medicines, su un campione

di oltre 100 siti per la vendita di prodotti farmaceutici on line, il 62% dei farmaci acquistati su Internet sono fuori-legge, perché contraffatti, non adatti all’uso umanoo perché hanno packaging e istruzioni per l’usoinadeguati. Ma non è tutto: il 95,6% delle farmacieon-line non è sottoposto ad alcuna regolamentazione e controllo, il 78% viola le norme su proprietà intellet-tuale e brevetti, nel 16% dei casi i farmaci non sono autorizzati alla vendita nell’UE e nel 33% mancano le informazioni per il paziente.Inoltre, il 94% dei portali che vendono farmaci, opera senza l’osservanza delle prescrizioni di legge previste a tutela dei consumatori e il 90% delle farmacie esa-minate vende e consegna prodotti senza l’obbligatoria prescrizione del medico. La Federazione Europea è in allarme perché il fenomeno si sta estendendo ai canali tradizionali di vendita, quindi sta pensando di inserire sulle confezioni un codice a barre unico che consenta al farmacista di certificare l’autenticità del prodotto.

IN FARMACIAATTENTI ALLE “TRUFFE ON-LINE”

Patrizia Valentina Arcuri

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DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Valentina Arcuri

EDITORE Fondazione Angelo De GasperisPiazza Ospedale Maggiore 3, 20162 Milano – Niguarda PRESIDENTE Benito Benedini

SEGRETARIO GENERALE Marialorenza Ghetti COSTITUITA DAL 1° DIC. ‘85.RICONOSCIMENTO GIURIDICO DALLA REGIONE LOMBARDIA CON D.P.G.R. N. 013353 DEL 29/07/2004

EDITING Direct Channel s.r.l. - MilanoPROGETTO GRAFICO E STAMPA Tipografia Vigrafica s.r.l. - Monza

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FONDAZIONE CENTRO CARDIOLOGIAE CARDIOCHIRURGIA A. DE GASPERIS

Sono anni che L’OMS continua a lanciare grida di allarme: un miliardo di persone nel mondo sono in soprappeso, di cui 805 milioni sono donne, e almeno 300 milioni diobesi, 22 dei quali al di sotto dei 15 anni. Purtroppo stiamo parlando di una epidemia mondiale: l’eccesso di peso.In 30 anni l’obesità è triplicata, a causa di uno stile di vita sedentario e di abitudini alimentari scorrette. Bambinie adolescenti sono in grave rischio perché la prevalenza di obesità giovanile è dieci volte maggiore rispetto agli anni Settanta e questo significa che più di due terzi dei bambini obesi saranno adulti obesi.Negli USA, primi in testa a questa nefasta classificasecondo il rapporto sulla Sanità dell’Ocse, il 30,6% della popolazione è obesa.In Inghilterra, gli obesi risultano essere il 23%, e gran parte degli altri Paesi, Italia compresa, ha superato la

soglia del 10%: un eu-ropeo su 10 è obeso e uno su quattro in soprappeso con conseguenze dram-matiche.In Europa, ogni anno,oltre un milione di morti è dovuto a malattie legate ad obesità e soprappeso.L’obesità è una patolo-gia pericolosa e subdola che ormai riguarda anche Paesi notoriamente afflitti dal problema opposto: la carenza di cibo!

I “Fast Food” hanno invaso Paesi come l’Asia, la Cina e il Giappone e il sempre maggiorutilizzo di scooter e automo-bili hanno reso la popolazione più sedentaria.Per quanto riguarda l’Italia, oggi l’obesità colpisce il 10% degli adulti e il 15% dei bambini, e risulta cresciuta del 25% negli ultimi 5 anni. In base ai dati ISTAT gli adulti obesi in Italia sono circa 4,7 milioni, il 9% in più rispetto al biennio 1999/2000. Maggiori i dati relativi al soprappeso:addirittura tre individui su dieci su quasi tutto il territorio nazionale.Ancora più preoccupanti i dati raccolti dal “Progetto Cuore” dell’Istituto Superiore di Sanità basati da realimisurazioni mediche. L’Italia risulta ancora “più grassa”, con il 50% degli uomini in soprappeso (uno su due) e il 34% delle donne.È un problema che non va più ignorato, anzi va affrontato seriamente e subito. Troppi credono di risolvere i problemidi peso con regimi alimentari drastici e poco salutari, seguiti in maniera incontrollata e saltuaria. Imperano le diete “fai da te”, spesso in vista di occasioni speciali o prima dell’estate, che espongono l’organismo a impor-tanti rischi, senza garantire risultati duraturi.Non basta seguire un regime alimentare ipocalorico che consenta di ridurre la quantità giornaliera di calorieingerite, bisogna unire ad una dieta equilibrata l’attività fisica costante. Solo così il corpo, privato delle caloriedi troppo, per trovare l’energia necessaria attingeràdirettamente dalle scorte di grasso localizzate.

Patrizia Valentina Arcuri

IN FAMIGLIAALLARME SOPRAPPESO