Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

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Industria 4.0 Italia 4.0 Un'Italia che guarda avanti Questa la filosofia ispiratrice del nuovo anno. Questa la rotta da seguire per un nuovo paradigma industriale. La chiamano fabbrica del futuro. Ma è già contemporaneità per alcune aziende. Cyber security, big data, realtà aumentata, radio frequency identification, tracking, stampa 3D, prototipazione rapida, cloud computing e robotica. Tutte parole che stanno iniziando a trovare spazio nel vocabolario dell’industria italiana, e non solo d’oltre frontiera. Un’industria che parla la lingua dell’Internet delle cose. Nella Smart Factory la conoscenza è la vera forza produttiva. Il vero differenziale di competitività. Nuove sfide quindi legate a nuovi ruoli e nuove professionalità. Il management aziendale al timone della complessità e di nuovi modelli di business. Questo è lo spirito che anima FAV e i professionisti che lavorano al suo interno: far crescere le persone capaci di abbinare alle tecniche manageriali una tensione all’inno

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PERCORSI FORMATIVI 2016 1

IndustrIa 4.0. ItalIa 4.0. un’Italia che guarda avanti.

Questa la filosofia ispiratrice del nuovo anno. Questa la rotta da seguire per un nuovo paradigma industriale.La chiamano fabbrica del futuro. Ma è già contemporaneità per alcune aziende. Cyber security, big data, realtà aumentata, radio frequency identification, tracking, stampa 3D, prototipazione rapida, cloud computing e robotica. Tutte parole che stanno iniziando a trovare spazio nel vocabolario dell’industria italiana, e non solo d’oltre frontiera. Un’industria che parla la lingua dell’Internet delle cose.Rivoluzione o semplicemente evoluzione? Probabilmente R-EVOLUTION. La realizzazione avverrà a piccoli passi ma con il potenziale rivoluzionario di un “game changer”. Si stima che nel 2020 questo processo farà generare al manifatturiero il 20% del PIL.Ma la vera sfida, in termini di efficienza del sistema, dipenderà dall’integrazione e dalla connessione. Connessione fatta di macchine e di persone.Le fabbriche intelligenti hanno bisogno di persone intelligenti. Nella Smart Factory la conoscenza è la vera forza produttiva. Il vero differenziale di competitività.Nuove sfide quindi legate a nuovi ruoli e nuove professionalità. Il management aziendale al timone della complessità e di nuovi modelli di business. Questo è lo spirito che anima FAV e i professionisti che lavorano al suo interno: far crescere le persone capaci di abbinare alle tecniche manageriali una tensione all’innovazione, una visione internazionale dei processi di impresa con assunzione appieno del proprio ruolo e delle proprie responsabilità.Forse spariranno alcune mansioni ma di certo ci sarà bisogno di uomini e donne capaci di cavalcare il cambiamento con slancio e creatività.L’imperativo è innovare. Formare per innovare.Abbiamo provato a farlo anche noi. Insieme alle aziende, insieme a voi.

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 32 p. 10 PERCORSI FORMATIVI 2014Città di Bologna

PErCOrsIFOrMatIVI 2016

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L’ARChITETTURA FORmATIVA

LA mETODOLOGIA

OPEN BADGE

I VANTAGGI DELLE CONVENZIONI

PROGETTAZIONE, INNOVAZIONE E sVILUPPO NUOVO PRODOTTO

PRODUZIONE E ACqUIsTI

RIsORsE UmANE

COmmERCIALE E mARkETING

AmmINIsTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO

INTERNAZIONALIZZAZIONE

CROss skILLs

sOFT skILLs E PROFEssIONAL TOOLs

mODALITà DI IsCRIZIONE

INFORmAZIONI GENERALI

I NOsTRI CLIENTI

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 54

Indice analitico

Costruisci il tuo percorso: Responsabile tecnico sviluppo prodotto Progettista di macchine e sistemi di automazione

EXECutIVE PrOGraM: InnOVatIOn ManaGEMEntModelli di sviluppo prodotto Design for... Manufacturing, Assembly, Maintenability, CostProblem Solving in progettazioneR&D e valore per l’impresaProgettazione e gestione AtexPrototipazione virtuale Materiali innovativi per l’automazioneStampa 3DAdditive ManufacturingProject Portfolio ManagementDirettiva MacchineProgettazione e programmazione di architetture PLC e sistemi di Motion ControlMachine VisionRealtà aumentata per le applicazioni industriali

Progettazione Innovazione e sviluppo nuovo prodotto

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Produzione e Acquisti Buyer

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Risorse Umane Costruisci il tuo percorso: Responsabile Risorse Umane

EXECutIVE PrOGraM: lEan transFOrMatIOnAmministrazione del personale e gestione delle buste paga Il budget del personaleValutazione delle prestazioni e sistemi incentivanti Mappare i ruoli e le competenze in azienda La valutazione dei bisogni formativi

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Amministrazionefinanza e controllo

Costruisci il tuo percorso: Responsabile amministrativo Controller

EXECutIVE PrOGraM: FInanCIal aCCOuntInG PrOGraM Analisi di bilancioPrivaty Equity Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRSCome costruire un bilancio consolidatoBudgetingMission ControllingL’affidabilità finanziaria, la pianificazione e la gestione della tesoreria aziendaleRecupero creditiBilancio d’esercizio e Bilancio consolidato: novità operative 2016Il rendiconto finanziario

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Internazionalizzazione Costruisci il tuo percorso: Export manager

La strategia cluster per l’internazionalizzazione Cross Cultural Management Il contratto internazionale di agenzia La compravendita internazionaleFinanziamenti per l’internazionalizzazione e gli investimenti all’estero Gli appalti internazionaliIl commercio elettronico nella disciplina nazionale e comunitariaBank Payment Obligation (BPO)La lettera di credito e la prassi bancaria internazionale uniformeOperazioni doganali

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Finanza per “non” Financial ManagerBilancio per non specialistiMarketing per “non” Marketing ManagerIl controllo di gestione industriale

Cross skills

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EXECutIVE PrOGraM: PrOJECt ManaGEMEnt PrOFEssIOnal PrOGraMProject Management BasicBig Data, Business Intelligence e KPI Management Capacità negoziali e successo nel businessIl coraggio di decidere Manager & Leader Gestire il team per ottenere risultatiBusiness WritingParlare in pubblicoUDRIVE®: valutazione delle capacità manageriali I-COACH - Coaching for executivesLa riunione come strumento di comunicazione organizzativa Storytelling Training avanzato di negoziazioneDrivers: facilitare e guidare l’evoluzione del manager

soft skills & professional tools

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Commerciale e marketing

Costruisci il tuo percorso Responsabile commerciale Responsabile marketing

EXECutIVE PrOGraM: dIGItal InnOVatIOn PrOGraMKey Account ManagementForecasting Il piano commercialeIl “Trade Finance” come fattore di successo commerciale dell’impresaGestire e innovare i servizi di Customer Care, Post Vendita e Contact CenterPolitiche di PricingNegoziazione di prezzoStrategie di marketing per l’innovazioneMarketing Metrics Il lancio di nuovi prodotti e servizi

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Dall’E-Commerce alla Customer ExperienceLead Generation, Lead Nurturing, LoyaltySocial Customer CareManagement Information System: per accrescere e gestire il portafoglio clientiSales Ethics Strategie di vendita per tecnici

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Costruisci il tuo percorso: Operation manager

EXECutIVE PrOGraM: CPO - CHIEF PrOCurEMEnt OFFICErEXECutIVE PrOGraM: suPPly CHaIn ManaGEMEntEXECutIVE PrOGraM: nOn sOlO lEan Acquisti internazionaliValutazione dei fornitori e approvvigionamentiToyota way: il sistema delle persone che pensanoLean Office: il metodo Toyota nelle imprese di serviziVisual Management e Metodo 5SSMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio e aumentare la competitivitàLa gestione delle scorte: Just in Time e Sistema KanbanIl sistema Toyota: Lean Production e Toyota Simulation Game

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l’arCHItEttura FOrMatIVa

Coerenza ed efficaciaLa formazione, nella sua forma tradizionale, ben codificata è di certo molto rassicurante. Ci siamo chiesti se serve ancora così. Oggi imparare qualcosa significa sperimentarla, viverla nella sua complessità, scoprirne il contesto e i significati meno evidenti. Significa saper coniugare, con coerenza, le strategie aziendali con la tensione per la ricerca e l’innovazione per aumentare il differenziale da giocare nella competizione globale.

Non basta solo personalizzare i corsi per settore, per singola impresa.Occorre stimolare capacità generali di riflessione, di iniziativa, di relazione. Non si tratta solo di rendere l’apprendimento più efficace in condizioni di complessità: si tratta di rendere protagonista chiunque decida di investire sulla propria professionalità. Processo faticoso ma che offre, a chi lo intraprende con coerenza e continuità, grandi possibilità.

l’architettura formativa Partiamo da una formazione che serve, che entra in una logica di continuità. Quella cioè capace di sviluppare una cultura del cambiamento, che oggi, come non mai, vuol dire capacità di innovare, rischiare, di saper prendere decisioni assumendosene la piena responsabilità. La nostra architettura favorisce lo sviluppo di abilità e competenze in allineamento con le strategie aziendali, generando cambiamenti reali e ricadute immediate.

Formazione che sia capace non solo di “formare” ma anche di “tras-formare” vecchi concetti, comportamenti e attitudini, facendo emergere i talenti di ciascuno. Valore che assume nel capitale intangibile il vero differenziale di competitività. Al centro della nostra architettura formativa la flessibilità. Ognuno può crearsi il proprio “percorso formativo” rispondendo alle più contemporanee leggi di mercato:

- velocità per ottimizzare il tempo- efficacia per portare risultati - connessione per condividere in community professionali successi e contatti

Bisogni diversi, differenti risposte, linee di soluzioni formative personalizzate.

Executive Program per lo sviluppo poliedrico di competenze funzionali, specialistiche e manageriali attraverso metodi basati sul problem-solving, action-learning e networking.

Programmi Cross per lavorare su piani interfunzionali e superare le tradizionali logiche settoriali. Pensati e progettati per chi vuole integrare le proprie competenze specialistiche e funzionali con quelle di altre aree aziendali. Con un solo obiettivo: utilizzare abilità e linguaggi aziendali comuni per creare valore aggiunto e raggiungere un unico risultato, remando nella stessa direzione.

Business EnglishAn essential tool for international success.Un modo rapido per acquisire contenuti di particolare rilevanza per la comunicazione professionale e permettere lo sviluppo di conoscenze linguistiche, relazionali e culturali tali da sviluppare business internazionale e creare davvero valore per la propria impresa.

In sicurezzaUna formazione coinvolgente e partecipativa che, pur rispondendo in modo adeguato e conforme alla normativa, favorisce la diffusione della cultura e dei valori della sicurezza. “Fare formazione” sulla sicurezza significa indirizzare le persone verso atteggiamenti adeguati e comportamenti preventivi sul posto di lavoro in modo da ridurre gli infortuni con conseguente riduzione di costi sociali, produttivi e per minor controlli ed ispezioni.

Indoor e Outdoor TrainingFormazione esperienziale centrata sul lavoro all’aperto e non, individuale e di gruppo, con il coinvolgimento dei partecipanti sul piano fisico, cognitivo ed emozionale. Per sperimentare direttamente comportamenti manageriali attraverso esperienze pervasive e mutuate dallo sport, dal teatro e dalla cucina. L’attività di formazione outdoor si basa su un mix calibrato di:-avventura: permette di avanzare in contesti sconosciuti dove è più facile lasciarsi andare all’azione spontanea e al conseguente apprendimento;-metafora: lega le attività proposte con i contesti lavorativi e garantisce il “trasferimento” dell’apprendimento nel contesto professionale;-osservazione e riflessione: l’osservazione e la riflessione sui comportamenti di tutti permette di scambiarsi feedback di sviluppo.

le brochure tematiche Architetture e training dedicati ad ambiti specialistici

Lab TECh L’avanguardia tecnologica e formativa dedicata ai training di tipo tecnico informatico svolti in moderni laboratori tecnologici dotati di attrezzature e macchine in ambito meccanico, elettronico, elettrotecnico e grafico. In particolare, tra le eccellenze, alcuni tra i migliori laboratori di Progettazione, Prototipazione virtuale, Stampa 3D, Controllo e Collaudo, Saldatura e CND in collaborazione con l’Istituto Aldini Valeriani e con centri di ricerca del territorio.

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 98

la MEtOdOlOGIa

Se la professionalità diventa polivalente e flessibile servono metodologie formative coerenti. Non basta più un portafoglio ordinato di tecniche. Serve invece un sapere di tipo metodologico e relazionale. Una formazione che promuove e favorisce l’interdisciplinarietà e che integra le più avanzate tecniche didattiche. Si impara sempre più creando parentesi, momenti di focalizzazione assistita o condivisa, si lavora facendo esperienze nuove, esplorando possibilità non consuete. Questa è la nostra proposta, il nostro modo di fare formazione, la nostra metodologia. Learning by thinking.Riflettere sull’esperienza, rielaborare, integrare, fare nuova esperienza, riflettere, fermarsi di nuovo a ragionare, riesaminare e integrare ancora, in un ciclo continuo di esperienza e riflessione.

la palestra formativaLa palestra formativa è una forma innovativa di aula dove almeno l’80% del tempo è dedicato all’esperienza, all’allenamento delle competenze critiche. Il 20% del tempo rimanente è dedicato alle istruzioni operative e al commento delle prestazioni da parte del docente esperto.

affiancamento in companyPossibilità (facoltativa) di un training personalizzato nel luogo di lavoro al termine del corso. Il docente affiancherà in azienda il partecipante per aiutarlo ad applicare gli strumenti e le conoscenze apprese nella pratica quotidiana o in uno specifico compito.

Pillole formativeL’apprendimento multimediale a piccole dosi con leggerezza, piacere, humour.Attraverso corsi molto brevi, ma fortemente strutturati, l’aula viene preceduta dalla somministrazione di video e pillole formative multimediali che stimolano il partecipante, preparandolo ad un utilizzo più consapevole della formazione tradizionale. I contenuti vengono esemplificati attraverso il linguaggio, la schematizzazione visiva, il continuo ancoraggio alle esperienze vissute.

Visual thinkingRappresentazione dei concetti usando diagrammi e disegni sulle lavagne a fogli mobili, per comprendere, analizzare e decidere attraverso le immagini.

Il metodo dei casiRisolvere casi per essere efficaci nella realtà organizzativa. Il metodo tende a stimolare le capacità investigative ed analitiche dei partecipanti e ad esporli anche ad idee e principi diversi rispetto a quelli precedentemente seguiti grazie al confronto con il gruppo di lavoro.Si privilegia l’action learning, una strategia di apprendimento basata sull’esperienza di progetti reali, attraverso la quale i partecipanti imparano da e insieme agli altri; l’aula diviene più simile ad un laboratorio, il coaching un supporto alla performance del singolo e del team.

Il teatro nella formazioneAttraverso interventi esperienziali a “forte impatto emotivo” si genera cambiamento: si creano nuove visioni, drammatizzazioni di alcuni modi di agire e soprattutto si sperimentano, in un ambiente protetto com’è quello dell’esperienza formativa, nuovi comportamenti basati sulla fiducia, sull’apertura comunicativa, sul piacere di buttarsi in cose nuove.

ATTIVITà FORmATIVA

VIDEO E-LEARNING

PALEsTRA EsPERENZIALE

VIsUAL ThINkING

skyPE CALL

AFFIANCAmENTO IN COmPANy

ACTIONLEARNING

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PERCORSI FORMATIVI 2016 11

I vantaggi delle convenzioni Fondazione aldini Valeriani

Per poter usufruire dei benefici della convenzione l’azienda dovrà confermare a Fondazione Aldini Valeriani l’adesione a tale proposta entro e non oltre il 30 Marzo 2016, individuando i corsi a cui intende partecipare, riservandosi eventualmente la possibilità di comunicare successivamente i nominativi delle persone che intende iscrivere. I corsi scelti in fase di adesione alla convenzione potranno essere svolti sulla base del calendario programmato per tutto il 2016.

Convenzioni piano formativo aziendalePermette all’azienda di risparmiare sulla quota di partecipazione ai corsi in caso di più iscrizioni nell’arco dell’anno 2016:

- risparmio del 25% sul costo di ciascun corso con almeno 5 iscrizioni- risparmio del 30% sul costo di ciascun corso con almeno 8 iscrizioni

Convenzioni percorso formativo individualePermette all’azienda o al privato di risparmiare sulla quota di partecipazione ai corsi in caso di più iscrizioni nell’arco dell’anno 2016:

- risparmio del 25% sul costo di ciascun corso con l’iscrizione ad almeno 3 corsi- risparmio del 30% sul costo di ciascun corso con l’iscrizione ad almeno 5 corsi

L’adesione alle convenzioni è gratuita e vale esclusivamente per l’anno 2016. Le opzioni non sono cumulative.

sconto 10% alle aziende associate

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PERCORSI FORMATIVI 201613

PROGETTAZIONE,INNOVAZIONE E SVILUPPO NUOVO PRODOTTO

Modelli di sviluppo prodotto

G F M A M G L A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

PERCORSI FORMATIVI 2016 13

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Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost

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Problem Solving in progettazione 5 26

R&D e valore per l’impresa 20

Progettazione e gestione Atex 25 7

Prototipazione virtuale 13

29

Stampa 3D 18

16

Progettazione e programmazione di architetture PLC e sistemi di Motion Control

Materiali innovativi per l’automazione

Realtà aumentata per le applicazioni industriali

14

Additive Manufacturing 26

Project Portfolio Management 15 22

Direttiva Macchine 9

11

Machine Vision 19 5

4 21

BOLOGNA

G F M A M G L A S O N D

9

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R&D e valore per l’impresa

Progettazione e gestione Atex

IMOLA

EXECUTIVE PROGRAM Innovation Management 5

“Sembra sempre impossibile fino a quando qualcuno lo fa”

Nelson Mandela

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 14 15

RESPONSABILE TECNICO SVILUPPO PRODOTTO

CREA IL TUO PERCORSO

Bilancio per non specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

Il controllo di gestione industriale

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Innovation Management

Non solo Lean

Modelli di sviuppo prodotto

Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost

Problem Solving in progettazione

R&D e valore per l’impresa

Progettazione e gestione Atex

Prototipazione virtuale

Materiali innovativi per l’automazione

Stampa 3D

Additive Manufacturing

Realtà aumentata per le applicazioni industriali

Project Portfolio Management

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CORE COMPETENCES

Project Management Basic

Il coraggio di decidere

Gestire il team per ottenere risultati

Drivers

La riunione come strumento di comunicazione

organizzativa

Big Data, Business Intelligence e KPI Management

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CROSS SKILLS

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 16 17

CREA IL TUO PERCORSO

PROGETTISTA DI MACCHINE E SISTEMI DI AUTOMAZIONE

Innovation Management

R&D e valore per l’impresa

Modelli di sviluppo prodotto

Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost

Additive Manufacturing

Progettazione e programmazione di archittetture PLC

e sistemi Motion Control

Direttiva Macchine

Machine Vision

Prototipazione virtuale

Materiali innovativi per l’automazione

Stampa 3D

Realtà aumentata per le applicazioni industriali

Problem Solving in progettazione

Project Management Basic

Il coraggio di decidere

Big Data, Business Intelligence e KPI Management

Gestire il team per ottenere risultati

La riunione come strumento di comunicazione

organizzativa

Drivers

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Bilancio per non specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

Il controllo di gestione industriale

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SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

CROSS SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2016 19

INNOVATION MANAGEMENT

EXECUTIVE PROGRAM

INNOVATION MANAGEMENT - III EdizioneDeveloping a collaborative network

La struttura

Innovation Management è il programma di formazione e sperimentazione dedicato a imprenditori e manager impegnati nel progettare e gestire processi d’innovazione adeguati agli scenari internazionali, alle possibilità e ai vincoli, ai tempi e alle risorse disponibili. Il percorso è fondato sulla premessa che siano le persone, ancora più che le situazioni e i processi, a determinare le possibilità di immaginare, implementare, portare a successo nuovi prodotti, nuovi metodi di lavoro, nuove strutture organizzative.Gli obiettivi specifici sono:• saper interpretare il ruolo di manager in modo adeguato per la gestione di progetti d’innovazione• migliorare la propria efficacia nell’utilizzo di tecniche e strumenti per l’avvio, la diffusione e la gestione dei progetti d’innovazione• integrare e ampliare il network e la collaborazione per progetti sostenibili e globali.

EXECUTIVE

INNOVATION

MANAGEMENT

COMPLETO2 moduli + UDRIVE® 50 ore+ workshop finale

Mod. 2 / 12 ore BUSINESS SIMULATION GAME

Mod. 1 / 24 ore TRAINING LAB

Mo

d. 3

UD

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A

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MODULO 1 ExecutiveTRAINING LAB

La formazione d’aula è focalizzata sugli aspetti principali dei processi di cambiamento per gestire efficacemente problemi complessi e decidere in modo consapevole.Durante alcune sessioni, interverranno manager e innovatori, con i loro racconti e le loro esperienze. Per il gruppo dei partecipanti, questa modalità rappresenta un’occasione speciale per imparare concetti e schemi nuovi, per immaginarne l’applicabilità, per organizzare le proprie risorse

WORKSHOP FINALE

in linea con un futuro prossimo e sostenibile del business, dei processi e dei prodotti.Costruire una strategia per l’innovazione Migliorare la consapevolezza per l’attuazione di un efficace progetto d’innovazione. Le diverse tipologie di innovazione possibile. Le variabili strategico organizzative di cui tenere conto. L’innovazione oggi nelle nostre aziende: cultura e diffusione.Alla ricerca delle opportunità Anticipare i cambiamenti per costruire al

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PERCORSI FORMATIVI 2016PERCORSI FORMATIVI 201620 21

EXECUTIVE PROGRAM (Mod. 1-2-3 + workshop) € 2.700,00 + IVA La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. Ai partecipanti che frequentano i Moduli Executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e un Open Badge.

Quota di iscrizione

Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

EXECUTIVE PROGRAM

FacultyMODULO 3 TrasversaleUDRIVE® - ASSESSMENT DELLE COMPETENzE MANAGERIALI

Obiettivo dell’attività di Assessment è sviluppare il profilo di capacità manageriali dei singoli partecipanti e definire un piano d’azione per il potenziamento e il sostegno dei progetti di innovazione in cui sono coinvolti. Le capacità prese in esame sono:Lettura Strategica & Consapevolezza Organizzativa. Adattabilità. Leadership. Comunicazione. Problem Solving & Decision Making. Negoziazione. People Management. Teamwork. Pianificazione e controllo.

Stefano Biazzo

Professore di Gestione dell’Innovazione e di Organizzazione e Misura delle Prestazioni, Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali, Università di Padova. Svolge attività di ricerca, formazione e consulenza direzionale per lo sviluppo dell’innovazione nelle imprese.

Paolo di Cesare

Imprenditore, designer, co-fondatore di NATIVA, la prima For Benefit Corporation italiana, società che ha per scopo la felicità e l’evoluzione oltre la crescita. È VP di The Natural Step Italia, fondatore di Impact HUB Roma, di dooyoo.com, di Eurogroup Consulting, di Improvance e di un Beer Shop a Roma.

Filippo Forni

Innovation e Network Manager di Unindustria Bologna, esperto di sostegno alle start up per la raccolta fondi, lo sviluppo del business plan.

Elisabetta zanarini

Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF. Progetta e realizza attività di formazione manageriale e formazione alla imprenditorialità, Coaching e Team Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo organizzativo.

MODULO 2 ExecutiveBUSINESS SIMULATION GAME

Il Business Simulation Game è un’occasione concreta per verificare e migliorare la propria capacità decisionale in situazioni di crisi, di cambiamento e di innovazione.I partecipanti suddivisi in Team, durante le diverse fasi del Game, affronteranno tutti gli aspetti tecnico specialistici e di gestione del business, grazie a un costante riferimento alle reali condizioni che accompagnano oggi le decisioni nelle organizzazioni.

meglio il nostro differenziale competitivo. Dall’innovazione incrementale all’innovazione disruptive. Come leggere le tendenze evolutive dei mercati: “Le opportunità spesso sono molto vicine”.Innovazione & sostenibilitàI circuiti internazionali dell’innovazione. Il networking interno ed esterno all’azienda come risorsa indispensabile. Risorse finite, nuovi utilizzi e futuri prossimi. Co-work: reti e network Come si finanzia l’innovazione? Organizzazioni differenti per pensare diversamente: il valore della collaborazione. Il valore degli asset intangibili. L’accesso al credito. La redazione e la presentazione del business plan.Multicultural innovation leadership Leading complexity. La leadership nella gestione di progetti d’innovazione. I team nelle strutture a matrice; i team multiculturali; i team virtuali.Innovazione e pensiero creativoLa qualità delle relazioni organizzative fra enti e dipartimenti. Il pensiero creativo e l’apertura di possibilità. Potenziare le energie e l’orientamento al risultato.

MODULO 4 wORKShOP FINALE

Focus dell’evento di chiusura del programma sarà sustainable & innovation management. La sessione è estesa ai partecipanti delle precedenti edizioni ed è un’occasione per potenziare il network e sviluppare partnership.

Enrico Pezzi

Imprenditore, consulente e team leader in aziende PMI e multinazionali nel settore meccanico e meccatronico su tematiche di organizzazione, sviluppo del prodotto e innovazione.

Alessandra Fraticelli

Counselor Professionale e Formatore Aziendale, esperta di miglioramento del benessere organizzativo, miglioramento del clima e della motivazione sul lavoro.Fabio Bononcini

Temporary Manager, esperto nella conduzione di Business Game, svolge attività di consulenza aziendale per lo sviluppo della Business Intelligence, per l’implementazione di strumenti di comunicazione e sistemi di controllo di gestione ed analisi economico finanziarie.

ASSESSOR - Federico Bencivelli

Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, sviluppa metodologie e strumenti per la valorizzazione dei comportamenti organizzativi. Assessor e Coach certificato ACC – Associate Certified Coach - ICF.*

ASSESSOR - Marta Trevisan

Psicologa del lavoro e delle organizzazioni, esperta in valutazione e sviluppo delle persone in contesti lavorativi. Assessor e Coach, certificato ACC - Associate Certified Coach - ICF*.

TestimonianzaALESSANDRO ChIARINI - Program Manager - Datalogic SpA“Si partecipa ad un corso di Innovation Management pensando di studiare strumenti, processi e tecniche. Alla fine scopri che il risultato più sorprendente è la R-Innovazione di motivazione consapevolezza ed entusiasmo”.

CalendarioMod. 1 Training Lab 24 ore | Dal 5 ottobre al 16 novembre 2016

Mod. 2 Business Simulation Game 12 ore | 30 novembre e 1 dicembre 2016

Mod. 3 UDRIVE® 14 ore | 23 e 24 novembre 2016

Mod. 4 Workshop Finale | 14 dicembre 2016

*International Coach Federation Italia.

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 22 23

DESIGN FOR… MANUFACTURING, ASSEMBLy, MAINTAINABILITy, COST

Strumenti e metodologie che, a partire dalla fase di progettazione, permettono di ottenere la riduzione dei costi totali (Design To Cost), della lavorazione e delle attrezzature (Design For Manufacturing), di assemblaggio (Design For Assembly) e di manutenibilità (Design For Maintainability).

CONTENUTIDesign To Cost (DTC)Il Design to Cost come strumento di supporto alla progettazione.Identificare soluzioni tecniche e funzionali che permettono di ottenere economie di costo a parità di prestazione.I principi del Design to Cost.Tecniche operative per il Target Cost Management.Riduzione delle Varianti.Design For Manufacturing (DFM)Ridurre, in fase di progettazione, i costi di lavorazione dei componenti e la complessità delle attrezzature.Definizione delle tolleranze (GDT).Progettazione integrata di prodotto e di processo.Tecniche per ridurre: il costo dei processi produttivi, il numero delle operazioni, il tempo ciclo, le attrezzature necessarie, le scorte, gli scarti.Design For Assembly (DFA)Metodi per la progettazione orientata all’ottimizzazione dell’assemblaggio.Tipologie di assemblaggio e relativi costi.Analisi del sistema di assemblaggio.Metodo Boothroyd – Dewhurst.Stima del tempo di assemblaggio.Analisi delle parti riducibili.Studio e ottimizzazione dell’efficienza di assemblaggio.Assemblability Evaluation Method.Design For MaintainabilityManutenzione e ripristino delle funzionalità del prodotto.Parametri per la misura della manutenibilità.Diagramma di flusso dell’affidabilità complessiva di un prodotto. Analisi di Weibull.

DocenteFederico ColomboConsulente senior da oltre vent’anni svolge interventi di consulenza e formazione presso aziende manifatturiere e di servizi, sviluppando progetti di Lean Manufacturing, Product e Process Design e Analisi Valore.

Durata7 ore

DateBologna19 settembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

MODELLI DI SVILUPPO PRODOTTO

DocenteFederico ColomboConsulente senior da oltre vent’anni anni svolge interventi di consulenza e formazione presso aziende manifatturiere e di servizi, sviluppando progetti di Lean Manufacturing, Product e Process Design e Analisi Valore.

Durata14 ore

DateBologna6, 13 luglio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 500,00 + IVA

Progettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali attraverso l’analisi di diversi modelli di sviluppo prodotto. Comprendere e incrementare la collaborazione e le interdipendenze tra le diverse aree aziendali e le diverse fasi del processo per sviluppare le migliori caratteristiche di un nuovo prodotto percepite dal mercato e ottimizzarne i costi di progettazione, realizzazione e gestione.

CONTENUTIQFD – Quality Function DeploymentQFD, modello di Kano, Lean Design.Rilevare la voce e le risposte tecniche ai bisogni percepiti dal cliente.Definizione dei requisiti critici del prodotto/processo.Critical to Quality – Critical to Business.La casa della qualità: matrice delle relazioni tra requisiti e caratteristiche tecniche. Relazioni tra i “cosa” e i “come”.I pesi dei requisiti richiesti dal mercato e delle caratteristiche tecniche.Il confronto con i punti forti e i punti deboli della concorrenza.Le matrici successive: matrice semilavorati/componenti, del processo, del controllo qualità.Esercitazioni e simulazioni: verranno sviluppate con i partecipanti esempi di matrici QFD. FMEA di Progetto e di ProcessoProgettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali.Strumenti e tecniche di supporto per la qualità in progettazione.Introduzione alla metodologia e alla terminologia FMEA.DFMEA e PFMEADefinizione delle possibili anomalie e modi di guasto. Analisi degli effetti e delle cause.Catena di riferibilità degli effetti, gravità, probabilità e rilevabilità del modo di guasto. Indice di rischio.Possibili modi di guasto del processo e possibili conseguenze a valle.Cause potenziali dei difetti in produzione.Indici di gravità, probabilità e rilevabilità: significato e criteri di valutazione.Calcolo dell’indice di priorità rischio (IPR).Sistemi di controllo di tipo preventivo e di rilevazione: influenza sull’IPR.Gli interventi per ridurre i rischi di “failure” del processo.DOE (Design of Experiments)Le cause di non affidabilità dei prodotti e dei processi.I principi e le fasi della tecnica DOE.Identificazione dei fattori critici; fattori e rispettivi livelli.Progettazione dei test (fattoriale, CCD, matrici di Taguchi) ed esecuzione dei test di conferma.Rilevazione e analisi dei dati.Standardizzazione e miglioramento del prodotto e del processo.Esempi di realizzazione di test e relative analisi dei dati.

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 24 25

R&D E VALORE PER L’IMPRESALITy, COST

L’obiettivo del corso consiste nel fornire, a chi si occupa di ricerca e sviluppo, un quadro sintetico cui fare riferimento per concretizzare il progetto in numeri e misure economiche e finanziarie e per valutarne l’impatto in termini di generazione di valore per i clienti e per l’impresa.

CONTENUTILe dinamiche alla base di un progetto R&D Technology Push e Demand Pull.Misurare e confrontare il valore progettato con quello percepito.La pianificazione (tradurre attività R&D in numeri) ed il controllo (desumere dai numeri le attività R&D correttive) di un progetto R&D.L’approccio Performance Measurement System per la determinazione degli obiettivi di un progetto R&D.Schema sintetico per la Cost Sensitivity Analysis di un progetto R&D.L’utilizzo della sensitivity analysis combinata alla Break Even Analysis per determinare gli obiettivi di profitto e di cassa legati ad un progetto R&D.L’utilizzo dei diagrammi a ragnatela per analizzare la rischiosità, e le sue fonti, di un progetto R&D.L’impatto di un progetto R&D in termini economici e finanziariIl progetto R&D: costo o investimento?Le caratteristiche di una decisione di investimento secondo i principi contabili: cenni sullo IAS 38 e sull’OIC 24.Il concetto di rotazione: quanto business in volume e valore genererà il progetto R&D.La misurazione del reddito e dei flussi di cassa generati dal progetto R&D.Alcune misure di sintesi per valutare un progetto R&DIl VAN.Il TIR.L’EVA.Il DFCF.

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

Durata14 ore

DateBologna20, 27 giugno 201609.00-17.00

Imola9, 16 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

PROBLEM SOLVING IN PROGETTAZIONE

DocenteGiuseppe GherardiConsulente di direzione, si occupa di consulenza industriale, strategica e operativa per aziende manifatturiere italiane ed internazionali. È Professore a contratto presso i corsi di Laurea Magistrale in Direzione Aziendale e in Management Internazionale dell’Università di Bologna.

Durata16 ore

DateBologna5, 12 maggio 201609.00-18.00

26, 27 ottobre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

Come migliorare la capacità di analisi e soluzione dei problemi operativi? Si deve partire dalla funzione di progettazione, così spesso coinvolta anche in fase di manutenzione o di service post vendita. Sempre più spesso i processi operativi aziendali sono caratterizzati da complessità crescente, tempi operativi compressi, budget limitati, coesistenza di diverse tecnologie di prodotto. In ambito prodotto/processo, la capacità di identificare tempestivamente ed efficacemente i problemi consente di elaborare le migliori risposte le quali, quando sono preventive, generano rilevanti cost-saving aziendali.

CONTENUTIAtteggiamenti che aiutano ad affrontare i problemi.Strategie di reazione ai problemi.Individuazione e sperimentazione dei problemi.Tecniche di problem finding e problem setting.I vincoli autoimposti e i processi inconsci che ostacolano la ricerca di soluzioni.Tecniche operative di problem solving (APS, FARE, Lasswell, Tecniche di Processo).Strumenti operativi di analisi (Ishikawa, Relazioni Causa-Effetto, 5-Why Analysis, FMEA).Casi concreti di problem solving di prodotto.Tecniche di Pensiero Laterale nel problem solving.

Il corso comprende moduli didattici svolti con l’ausilio di strumenti multimediali e simulazioni operative, in tal modo gli allievi avranno l’opportunità di sperimentarsi in un processo di miglioramento, nonché di fissare i concetti attraverso l’esperienza ed esser quindi immediatamente operativi nelle tecniche apprese.

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 26 27

PROTOTIPAZIONE VIRTUALE

Nel campo delle macchine automatiche il prototipo virtuale è poi oggetto di test per lo sviluppo e la messa a punto della macchina e del sistema di controllo, con tempi, costi e rischi molto ridotti se confrontati con quelli di un prototipo fisico. Nel corso verranno analizzati i diversi strumenti commerciali utilizzabili per la definizione di un prototipo virtuale. Saranno presentati due diversi approcci alla simulazione: uno relativo alla modellazione di intere macchine automatiche ed uno caratterizzato da un livello di dettaglio maggiore, relativo a singoli gruppi macchina. Verranno sviluppati casi applicativi, è richiesta la conoscenza di software CAD meccanici come Pro-E e SolidWorks.

CONTENUTIPrototipazione virtuale.Analisi degli obiettivi.Prototipo reale e virtuale a confronto.Panoramica sui principali approcci alla simulazione di componenti, macchine e sistemi.Simulazioni Hardware In the Loop e Software In the Loop.Modelli Real Time o Virtual Time.Strumenti per la prototipazione virtuale.Interfaccia con i processi aziendali – Machine level.Rappresentazione CAD 3D realistica.Modellazione dei comportamenti.Simulazione di prodotto e processo.Comportamenti integrati con logiche di controllo.Comunicazione Hardware in the loop.Interattività con il modello.Caso applicativo - Machine level.Presentazione dell’ambiente software.Case study, set up di un prototipo virtuale.Discussione risultati del case study. Interfaccia con i processi aziendali – Device level.Modellazione multibody.Dinamica a corpi flessibili.Co-simulazione ed integrazione di sistemi di controllo.Post-processing dei risultati.Caso applicativo – Device level.Presentazione dell’ambiente software.Case study, set up di un prototipo virtuale.Discussione risultati del case study.

DocenteAntonio CostantinoAssegnista di ricerca dell’università di Modena e Reggio Emilia nel settore “Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale” su simulazione integrata di sistemi automatici e celle robotizzate, collabora con il laboratorio LIAM per l’attività di virtual commissioning. Come docente ha tenuto diversi seminari e corsi presso aziende su tematiche riguardanti simulazione e virtual commissioning.

Durata14 ore

DateBologna13, 20 giugno 201609.00-17.00

14, 21 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

PROGETTAZIONE E GESTIONE ATEX Leggi, norme, applicazioniI

DocenteLuigi FranzoniDipendente presso Cefla sc - Finishing Division, dove ha operato sia come responsabile assicurazione qualità che, in seguito, come responsabile tecnico presso lo stabilimento di Imola. Ha approfondito le direttive e le norme relative alla sicurezza macchine con riferimento alla prevenzione dei rischi di esplosione connessi a macchine e impianti di verniciatura. Attualmente è Sales Engineering Manager della Business Unit Finishing.

Durata7 ore

DateBologna25 gennaio 201609.00-17.00

7 luglio 201609.00-17.00

Imola17 ottobre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Il corso fornisce gli strumenti per affrontare la progettazione di macchine e impianti destinati a operare in ambienti industriali a rischio di esplosione (Gruppo II).

CONTENUTILa legislazione sociale e di prodotto.Quadro legislativo - le direttive 99/92/CE e 94/9/CE.Quadro normativo - le norme En60079.Le norme tecniche di classificazione delle zone a rischio di esplosione.La valutazione dei rischi nella progettazione di macchine destinate a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione.Componenti certificati impiegabili per la realizzazione di macchine e impianti destinati a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione.I parametri di esplosione e le condizioni di innesco delle Atex.Le procedure di classificazione delle zone Atex.Valutazione dei rischi di esplosione in ambienti industriali.Applicazioni delle direttive Atex.

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 28 29

STAMPA 3DILITy, COST

Conoscenza delle tecniche e tecnologie per la stampa 3D. Utilizzo della stampante Dimension e di una DIY. Gestione di tutto il processo di stampa 3D per la realizzazione di prototipi e preserie. Il corso ha inoltre l’obiettivo di riflettere e far comprendere vantaggi strategici e di produzione della tecnologia in oggetto, nonché di mostrarne le tecniche emergenti e le applicazioni più usate.

CONTENUTIIntroduzione alla stampa 3DTecnologie attualmente disponibili (estrusione, polveri, catalizzazione resine, ecc.).Principali produttori di macchine (Leapfrog, Sharebot, Makerbot, Stratasys, EOS, 3DSystem, ecc.), caratteristiche, prezzi e tecnologie più utilizzate nell’industria.Materiali per la stampa 3D e dettagli tecnici di ciascuno (pro e contro dei diversi materiali).Utilizzo del modello 3D per la stampa e sua eventuale correzionePredisposizione del modello 3D.Il concetto dello slicing.Modifica del modello 3D dell’oggetto finito ed eventuale adattamento alla stampa 3D.Conversione del modello 3D in un formato adatto alla elaborazione con una stampante 3D.Introduzione al formato STL e al formato G-Code.Parametri di precisione e semplificazione utilizzabili nella conversione.Preparazione del modello per la stampa 3DUtilizzo dell’applicazione (Catalyst e Repetier).Posizionamento, rotazione e scalatura del modello 3D sul piano di lavoro della stampante.Impostazione dei parametri macchina per la stampa 3D. Calibrazione della stampante.Simulazione del processo di slicing.Trasmissione dei dati alla stampante 3D.Stampa 3DProcesso di stampa.Eventuale finitura del modello 3D stampato.

DocenteVincenzo SartoriIngegnere dei materiali, docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili e di materiali polimerici. Svolge attività di progettazione meccanica, programmazione di macchine a controllo numerico, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e tecnologie avanzate di produzione.

Durata14 ore

DateBologna18, 25 maggio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

MATERIALI INNOVATIVI PER L’AUTOMAZIONE

DocenteVincenzo SartoriIngegnere dei materiali, docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili e di materiali polimerici. Svolge attività di progettazione meccanica, programmazione di macchine a controllo numerico, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e tecnologie avanzate di produzione.

Durata14 ore

DateBologna29 febbraio e 3 marzo 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Il corso offre una panoramica sui materiali e trattamenti più innovativi oggi disponibili sul mercato per il settore delle macchine automatiche e delinea le criticità e peculiarità dei materiali metallici, polimerici e compositi utilizzabili in questo settore con particolare attenzione ai costi e alle prestazioni ottenibili.

CONTENUTIMateriali MetalliciMateriali metallici ferrosi provenienti da processi produttivi innovativi.Materiali metallici non ferrosi con elevate caratteristiche meccaniche.Trattamenti termici dei materiali ferrosi.Trattamenti termici dei materiali non ferrosi.Rivestimenti superficiali di nuova concezione per materiali metallici.Materiali Polimerici (Plastiche)Generalità delle macromolecole: monomeri, polimeri e copolimeri.Polimeri di prima produzione e rigenerati.Polimeri termoplastici e termoindurenti.Fase amorfa e fase cristallina.Proprietà meccaniche e termiche.Tecniche di produzione: estrusione, stampaggio ad iniezione e rotazionale.I principali polimeri utilizzabili nell’industria del packaging.Rivestimenti superficiali per materiali polimerici.Materiali CompositiIntroduzione ai materiali compositi: elementi costituivi, proprietà fisiche e caratteristiche meccaniche.Tipologie di fibre: di vetro, di carbonio, aramidiche, di basalto e di polietilene.Tipologie di matrici: termoplastiche e termoindurenti.Tecnologia di fabbricazione dei compositi industriali.

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 30 31

PROJECT PORTFOLIO MANAGEMENTILITy, COST

Il Project Portfolio Management è studiato per il management aziendale che si occupa di strategia operativa, ricerca e sviluppo, industrializzazione di prodotto e/o processo e Change Management. Il corso aiuta a sviluppare le capacità decisionali e ad applicare le tecniche avanzate di PPM al flusso della progettazione, per diminuire i tempi di sviluppo e i costi, aumentando la qualità. L’obiettivo è aiutare a prendere decisioni in modo consapevole e a distribuire in modo semplice a tutta l’azienda i vincoli e le priorità sulle quali focalizzare le risorse. La competitività infatti oggi si gioca sulla capacità di innovare e di essere puntuali nell’introdurre nuovi prodotti e/o servizi. Sempre più spesso però le risorse a disposizione diminuiscono e diventa fondamentale poter decidere come e su quali progetti conviene investire per massimizzare il risultato.

CONTENUTIGestire l’innovazione: metodi e strumenti a confrontoLa visione strategica.Gli strumenti di Project Management (WBS, Gantt, Pert, Stage&Gate).Gli approcci di Change Management.Gestire le relazioni organizzative (poche risorse e tanti progetti).Gli strumenti operativiLe matrici strategiche (BCG, McKinsey, ecc).L’analisi tattica: matrice “bread and butter”.Il Project Risk Management ed il Technology Transfer.Analizzare il ritorno dei progetti: Life Cycle Cost e Expected Net Present Value.L’approccio PPM e il 3D-Stage&GateIl Maturity Readiness Level nel PPM.L’approccio 3D-Stage&Gate: applicazione in ambienti multi (obiettivi, progetti e risorse).Le tipologie di progetto e lo sviluppo in fasi.L’applicazione del Project Risk Management nei Gate.

DocenteClaudio Curcio Si occupa da sempre di sviluppo strategico e operativo del business manifatturiero internazionale, con particolare attenzione ai temi della logistica, dell’integrazione dei processi e del Project Management.

Durata14 ore

DateBologna15, 22 febbraio 201609.00-17.00

22, 27 settembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

ADDITIVE MANUFACTURINGINuovo approccio alla stampa 3DI

Conoscere le tecniche di Rapid Manufacturing e saperle scegliere per ottenere la massima resa tecnologica ed economica nella realizzazione di un prodotto. Riprogettare prodotti esistenti o progettare prodotti nuovi sfruttando al meglio le tecniche di Additive Manufacturing. Conoscere i materiali utilizzabili e le tecnologie in funzioni delle prestazioni resistenziali e dell’aspetto economico.

CONTENUTIIntroduzione al Rapid Manufacturing (RM).Il passaggio dalla prototipazione alla produzione.Il concetto dello Slicing.Pensare Additive.Combinazione delle lavorazioni per ottimizzare la resa prestazionale ed economica.Materiali per prodotti ottenuti mediante Rapid Manufacturing.Tecniche e tecnologie di Rapid Manufacturing.Vantaggi e svantaggi a confronto tra le varie tecniche.Esempi di prodotti.Considerazioni per progettare il miglior prodotto al minor costo.Fasi per la messa in produzione di prodotti ottenuti con tecniche Rapid Manufacturing.

DocenteVincenzo SartoriIngegnere dei materiali, docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili e di materiali polimerici. Svolge attività di progettazione meccanica, programmazione di macchine a controllo numerico, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e tecnologie avanzate di produzione.

Durata14 ore

DateBologna16, 18 marzo 201609.00-17.00

26, 28 settembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 32 33

PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DI ARCHITETTURE PLC E SISTEMI DI MOTION CONTROL

Il sistema di controllo nelle moderne macchine automatiche svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento delle performance desiderate, l’alto numero di piattaforme di controllo rende sempre difficile la scelta finale. Il corso vuole analizzare le moderne architetture di controllo PLC e PC-Based, sia dal punto di vista dell’hardware che della programmazione. Nella prima parte del corso verranno mostrate le moderne architetture di controllo commerciali, i principali bus di campo utilizzati ed i sistemi di motion control. Nell’ultima parte del corso, dopo aver presentato i linguaggi di programmazione per i sistemi di Motion Control, verrà affrontato il problema della progettazione della logica di controllo per le macchine automatiche, fornendo i concetti per una programmazione modulare basata su componenti di libreria software riutilizzabili. All’interno del corso verranno sviluppati esempi su piattaforma Codesys.

CONTENUTISistemi di controllo PLC e PC-BasedSistemi di controllo per l’automazione industriale.Architettura di controllo basata su PLC.Gestione task ed I/O distribuiti.Caratteristiche dei principali bus di campo.Principali differenze tra le diverse architetture di controllo commerciali.Architetture di motion controlArchitetture di Motion Control centralizzate e decentralizzate.Interazione tra PLC e sistema di Motion Control.Il concetto di asse nella programmazione dei sistemi di Motion Control.Programmazione dei sistemi di Motion Control mediante PLCopen.La gestione delle camme elettroniche.Programmazione in ambiente PLCLinguaggi di programmazione della normativa IEC 61131-3.Progettazione della logica di controllo per una macchina automatica.Un approccio alla programmazione modulare per il mondo macchine automatiche.Esempi di programmazione riferiti ad applicazioni di macchine automatiche in testo strutturato.

DIRETTIVA MACCHINEI

DocenteLuca Milani Consulente e formatore esperto di sicurezza e igiene negli ambienti di lavoro, progettazione impiantistica e di prevenzione incendi all’interno di varie realtà aziendali pubbliche e private.

Durata16 ore

DateBologna9, 16 giugno 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

Il corso permette di acquisire metodologie di progettazione integrata della sicurezza, tecniche sistemiche e procedurali per la valutazione dei rischi presenti sulla macchina e fornisce i corretti elementi per la verifica di conformità delle macchine esistenti e di quelle nuove che s’intendono acquistare. Il corso spiegherà come implementare in modo corretto i concetti di affidabilità, ergonomicità, manutenibilità e sicurezza.

CONTENUTIIl contesto normativo e la valutazione dei rischiLa Direttiva Macchine 2006/42/CE, recepita in Italia dal D.Lgs 17/2010.Contenuti e struttura del Fascicolo Tecnico.Il manuale di installazione uso e manutenzione.Articolazione delle norme tecniche EN inerenti la sicurezza del macchinario.Vendita e acquisto di macchine usate.Messa a norme di vecchie macchine non marcate CE.Metodologie per la valutazione dei rischi presenti sulle macchine.La progettazione integrata della sicurezzaProgettazione integrata della sicurezza.Individuazione delle misure di protezione. Studio dell’ergonomia della macchina.Caratteristiche di manutenibilità richieste alle macchine.Progettazione dei sistemi di comando in conformità alle Norme EN 13849-1 ed EN 13849-2.Validazione del progetto.Peculiarità dei principali dispositivi di sicurezza elettrici ed elettronici.Criteri di scelta, implementazione e installazione dei dispositivi di sicurezza.Modalità di funzionamento con dispositivi di sicurezza neutralizzati.L’equipaggiamento elettrico delle macchineProve di funzionamento, verifiche a vista e verifiche strumentali.Conformità alla Direttiva Emc e alle Direttive Atex.Segnaletica passiva di sicurezza da prevedere sulle macchine.Realizzazione e validazione del Manuale di Istruzioni.Applicazioni praticheEsemplificazione stesura analisi dei RES con esempi pratici per macchine/impianti del settore automotive e/o medicale.Esemplificazione stesura Manuale di Istruzioni con esempi pratici per macchine/impianti. Case history.

DocenteMatteo SartiniHa conseguito laurea e dottorato di ricerca in automazione, presso l’Università di Bologna. Attualmente è direttore tecnico del laboratorio LIAM, si occupa di architetture software per le macchine automatiche e benchmarking delle piattaforme di controllo. Ha svolto attività di docenza su tematiche riguardanti architetture di controllo, attualmente è professore a contratto presso l’Università di Bologna per il corso di tecnologie e sistemi di controllo.

Durata25 ore

DateBologna11, 12, 18 aprile 201609.00-17.0019 aprile 201609.00-13.00

Quota di iscrizione€ 1.100,00 + IVA

Page 19: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 34 35

REALTÀ AUMENTATA PER LE APPLICAZIONI INDUSTRIALII

Un nuovo modo di concepire le istruzioni di montaggio per l’operatore. Riconoscimento automatico delle parti e della fase del montaggio, suggerimenti interattivi, animazioni sovrapposte alla realtà, sintesi vocale e riconoscimento, consultazione del manuale in versione digitale, il tutto proiettato sulla realtà. Fondamentale per istruire un nuovo operatore in modo autonomo, indispensabile per l’aggiornamento dell’operatore esperto. Utilizzando tecnologie di visione per il riconoscimento oggetti, sintesi e riconoscimento vocale, interfaccia con CAD e computer graphics per la virtualizzazione di oggetti, l’applicazione permette al responsabile di produzione di creare istruzioni di montaggio e di riparazione in modo pratico e rapido e all’operatore di montaggio di vedere le istruzioni proiettate sulla realtà. Il corso sviluppa le competenze nell’uso delle tecniche e delle tecnologie che consentono di realizzare applicazioni industriali sfruttando le potenzialità offerte dalla realtà aumentata.

CONTENUTILa realtà aumentata Mixed reality, localizzazione della realtà: geolocalizzazione vs utilizzo di sistemi di visione (con e senza marker), identificazione della realtà (e.g. QR code) vs calcolo della posa (e.g. marker based), riconoscimento e calcolo della posa per oggetti 3D (non planari) senza marker, presentazione dell’informazione: testo, audio, immagini virtuali, sovrapposizione di immagini virtuali alla scena reale.Visione 3D Riconoscimento, calcolo della posa e tracking. Tecniche di riconoscimento 3D: Shape 3D matching, Surface matching, Localizzazione: inside-out e outside-in, Tracking (basato su localizzazione e posa precedenti), stabilizzazione del calcolo della posa.Visualizzazione Ray tracing, Spatial Data Structures. Blender: primitive di modellazione, texture, animazioni. Formati modelli discreti. OpenGL: costruzione della scena, gestione modelli. WebGL. Esempi di interazione con Leap Motion.Grafica computerizzata e CAD Panoramica sulla teoria della grafica 3D e sulle librerie di visualizzazione/manipolazione (Blender), generazione di immagini e animazioni 3D a partire da modelli CAD, sovrapposizione di oggetti e animazioni 3D sulla scena reale, rendering di oggetti e animazioni virtuali (luminosità, ombreggiatura).Interfacce utente Sintesi e analisi audio: strumenti SW e microfoni, esempi di menu virtuali attraverso riconoscimento delle mani, integrazione con la Machine Vision (metrologia, ispezioni di qualità).

MACHINE VISIONI

DocenteLuca Piccinini Si occupa presso T3Lab di realtà aumentata per applicazioni industriali. Il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando librerie commerciali e open source, vari tipi di algoritmi di image vision, quali ad esempio il riconoscimento di oggetti a partire da modelli CAD, il controllo dimensionale di parti meccaniche e il riconoscimento di codici e marker.

Durata14 ore

DateBologna19, 26 maggio 201609.00-17.00

5, 12 ottobre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Verranno affrontati i fondamenti dell’image processing ed illustrati i principali algoritmi, strumenti e sistemi dedicati alla gestione, elaborazione e analisi di immagini digitali. In particolare saranno poi approfondite le tematiche del riconoscimento e della localizzazione di oggetti in una scena, sia nel modo 2D che in quello 3D. Infine saranno presentate due librerie di visione molto diffuse, una commerciale (Halcon della MVTec) e una open source (OpenCV).

CONTENUTITeoria dei sistemi di visione.Riconoscimento di oggetti 2D e 3D.Riconoscimento di oggetti a partire da immagini digitali e librerie di visione commerciali (Halcon) e open (OpenCV).Casi di studio e applicazioni in campo industriale.I benefici della tecnologia e nuove tendenze.

DocenteLuca Piccinini Si occupa presso T3Lab di realtà aumentata per applicazioni industriali. Il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando li librerie commerciali e open source, vari tipi di algoritmi di image vision, quali ad esempio il riconoscimento di oggetti a partire da modelli CAD, il controllo dimensionale di parti meccaniche e il riconoscimento di codici e marker.

Durata28 ore

DateBologna4, 11, 18 e 20 aprile 201609.00-17.00

21, 23, 28e 30 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 980,00 + IVA

Page 20: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

PERCORSI FORMATIVI 2016 37

Produzionee acquisti

SMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio e aumentare la competitività

Toyota Way: il sistema delle persone che pensano

Lean Office: il metodo Toyota nelle imprese di servizi

G F M A M G L A S O N D

Acquisti internazionali 8 24

16

18 14

21

13

Visual Management e Metodo 5S 19 28

Valutazione dei fornitori e approvvigionamenti

8 27

19

19

1

La gestione delle scorte: Just in Time e Sistema Kanban

Il sistema Toyota: Lean Production e Toyota Simulation Game

18 23

BOLOGNA

G F M A M G L A S O N D

12Valutazione dei fornitori e approvvigionamenti

IMOLA

EXECUTIVE PROGRAM CPO - Chief Procurement Officer

EXECUTIVE PROGRAM Supply Chain Management

EXECUTIVE PROGRAM Non solo Lean

29

19

15

“Non c’è uno spreco maggiore del fare in maniera efficiente ciò che non serve”

Peter Drucker

Page 21: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 3938

Crea il tuo perCorso

operatioN MaNaGer

Non solo Lean

Supply Chain Management

Toyota Way: il sistema delle persone che pensano

Lean Office: il metodo Toyota nelle imprese di servizi

Visual Management e Metodo 5S

SMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio e

aumentare la competitività

La gestione delle scorte: Just in Time e Sistema Kanban

Il sistema Toyota:

Lean Production e Toyota Simulation Game

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Finanza per “non” Financial Manager

Bilancio per non specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

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Gestire il team per ottenere risultati

La riunione come strumento di comunicazione organizzativa

Trianing avanzato di negoziazione

Drivers

Big Data, Business Intelligence e KPI Management

Manager & Leader

La valutazione dei bisogni formativi

CORE COMPETENCES

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

CROSS SKILLS

51

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Page 22: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 4140

Crea il tuo perCorso

BuYer

CPO - Chief Procurement Officer

Non solo Lean

Valutazione dei fornitori e approvvigionamenti

Acquisti Internazionali

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Finanza per “non” Financial Manager

Bilancio per non specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

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Gestire il team per ottenere risultati

La riunione come strumento di comunicazione organizzativa

Training avanzato di negoziazione

Drivers

Big Data, Business Intelligence e KPI Management

Manager & Leader

CORE COMPETENCES

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

CROSS SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2016 43

Cpo CHieF proCureMeNt oFFiCer

CPO - CHIEF PROCUREMENT OFFICERApprocci per ottimizzare il processo degli acquisti

La struttura

Vendere di più genera più fatturato, ma acquistare meglio genera più profitto. Motto delle Direzioni acquisti e piano di azione operativo del CPO Executive Program. Generare vantaggio competitivo è determinante, si sa. Come farlo lo vediamo attraverso lungo tutta la catena del valore. Una specializzazione per buyer senior e responsabili acquisti per contribuire a definire le strategie aziendali, definirne gli obiettivi di budget e le politiche di acquisto attraverso tools concettuali ed operativi. Focus: sviluppare una prospettiva di Supply Chain integrata mixando strumenti e risorse a disposizione.

CPO EXECUTIVECOMPLETO5 moduli 43 ore+2 moduli opzionali21 ore

Mod. 3 / 7 orePolicy di acquisto, Market Intelligence, Risk Management

Mod. 4 / 11 oreGestione rischio contrattuale negli acquisti

Mod. 5 / 7 oreReportistica, Benchmarking, Strumenti per la gestione del rischio

Mod. 2 / 7 ore Strategia di acquisto e politiche di gestione

Mod. 1 / 11 ore CPO - Il ruolo - Il processo degli acquisti e l’organizzazione del team

Executive Program

Opzionali

Mod. 7/ 14 ore Capacità negoziali e successo nel business

Mod. 6 / 7 ore Acquisti internazionali

MODULO 1 ExecutiveCPO - IL RUOLO - IL PROCESSO DEGLI ACqUISTI E L’ORGANIzzAzIONE DEL TEAM

Direzione Acquisti e Team: competenze e centro di profitto. Il processo acquisti come leva competitiva strategica. Sostenibilità: la visione sistemica e la Responsabilità sociale d’impresa (CSR). La gestione delle relazioni con i fornitori: il valore per i clienti. L’approccio per processi e l’organizzazione degli approvvigionamenti. Business Ethics e responsabilità negli acquisti.

MODULO 2 ExecutiveSTRATEGIA DI ACqUISTO E POLITIChE DI GESTIONE

La connessione tra le strategie aziendali e le priorità per gli Acquisti. Il marketing di acquisto e le leve del procurement mix: prodotto-prezzo-canale-comunicazione. Analisi SWOT. Individuazione delle priorità e pianificazione. Il livello di servizio, la gestione delle scorte, l’integrazione operativa. Politiche di gestione dei fornitori e controllo delle performance (vendor rating).

eXeCutiVe proGraM

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 4544

FacultyMODULO 3 ExecutivePOLICy DI ACqUISTO, MARKET INTELLIGENCE, RISK MANAGEMENT

Needs (congiunturale e strutturale). Analisi di materie prime, beni e servizi (tipologia, qualità, quantità e calendario di delivery) e possibilità di sostituzione. Policy di acquisto. Tecniche di previsioni di prezzo. Tipologie di rischio “ammessi” (price volatility e supply security); strumenti per la gestione del rischio (contratti forward, future, altri). Analisi e modalità di gestione dei rischi.

MODULO 4 ExecutiveGESTIONE RISChIO CONTRATTUALE NEGLI ACqUISTI

Il contratto d’acquisto. Chi decide e chi stipula il contratto. Procura, proposta ferma e irrevocabile, patto di opzione, accettazione espressa e conclusione del contratto a mezzo di inizio di esecuzione. Causa–Forma–Oggetto: elementi essenziali di ogni contratto. Termine iniziale e termine finale. Clausola penale, multa penitenziale, caparra confirmatoria e penitenziale. Forme di garanzia e Fideiussione. Forme di protezione del patrimonio aziendale. Adempimento delle obbligazioni e inadempimento del contratto. Il contenzioso giudiziale, recesso e risoluzione nei contratti. Forme di tutela anticipata e principi in tema di assistenza giudiziale. Clausola compromissoria e arbitrato. Il D. Lgs. 28/2010 aggiornato con Legge 98/2013 e la conciliazione. Conciliazione obbligatoria, volontaria e delegata. La “media-conciliazione” per le vertenze in materia di affitto di aziende. Il “Codice del Consumo” (D.Lgs. 206/2005) visto dalla parte dell’impresa.

MODULO 5 ExecutiveREPORTISTICA, BENChMARKING, STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISChIO

Definizione della reportistica per il controllo degli acquisti e la comunicazione con l’Alta Direzione. Benchmarking. Definizione e monitoraggio per l’efficienza della funzione acquisti. Strumenti per la gestione del rischio. Analisi di alcuni strumenti per la gestione del rischio.

MODULO 6 OpzionaleACqUISTI INTERNAzIONALI

Vantaggi dei low cost countries. Prezzi e convenienza nelle differenti aree geografiche. Tattiche per la riduzione del rischio nei mercati internazionali. Acquisto diretto o tramite intermediari: rischi e vantaggi. Evoluzione dei ruoli dei manager del global sourcing. Piano di marketing degli acquisti internazionali. Scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento. Risk management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logistico. Gestire la supply chain e le modalità di trasporto dai paesi low cost.

MODULO 7 OpzionaleCAPACITÀ NEGOzIALI E SUCCESSO NEL BUSINESS

Elementi chiave del negoziato. Preparazione, Processo, Percezione del potere, Persone. Differenti contesti di negoziazione e di stili negoziali. La preparazione alla negoziazione e la definizione degli obiettivi. La definizione del proprio BATNA e di quello della controparte. Definizione della strategia negoziale.

Testimonianze

ALESSANDRO PRISCILLI - Operation & Industrial Director Gruppo Biolchim - Cifo

“Utilità e concretezza in un solo corso. Un’esperienza che mi ha permessso di sistematizzare le conoscenze e implementare nuove soluzioni organizzative. Il tutto nel rispetto dei tempi e grazie ad un’organizzazione delle attività senza sbavature”.

Massimo Olivotti

Consulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Andrea Mattei

Da oltre 20 anni opera nella consulenza e nella formazione, occupandosi di progetti di cambiamento aziendale. Supporta le aziende e le persone nella gestione di negoziazioni complesse. Ha partecipato a corsi di negoziazione avanzata presso la Harvard University. Ha inoltre conseguito il diploma di Coach presso la scuola di Jan Ardui.

Mauro Bruni

Imprenditore, consulente di imprese ed istituzioni, esperto di organizzazione e strategia degli acquisti, previsioni e risk management sui mercati delle commodity. È socio fondatore e presidente di Areté, società di ricerca ed analisi economica specializzata sui settori agrofood ed energy.

Andrea zanni

Socio di un importante Studio legale associato con sede a Bologna e a Forlì, con ultradecennale esperienza forense, è specializzato in assistenza nel contenzioso giudiziale e in consulenza aziendale in tema di contrattualistica, diritto commerciale e societario, diritto bancario e finanziario. Consulente legale FIMAA Bologna e Arbitro Unico presso la Camera di Commercio di Bologna.

CalendarioMod. 1 CPO - Il ruolo - il processo degli acquisti e l’organizzazione del team 11 ore | 29/9, 16/10

Mod. 2 Strategia di acquisto e politiche di gestione 7 ore | 13/10

Mod. 3 Policy di acquisto, Market Intelligence, Risk Management 7 ore | 20/10

Mod. 4 Gestione rischio contrattuale negli acquisti 11 ore | 27/10, 10/11

Mod. 5 Reportistica, Benchmarking, Strumenti per la gestione del rischio 7 ore | 17/11

Mod. 6 Acquisti Internazionali 8 ore | 24/10

Mod. 7 Capacità negoziali e successo nel business 14 ore | 21/11

Executive Program (Mod. 1-2-3-4-5) € 1.600,00 + IVA Modulo 6 Opzionale € 300,00 + IVAModulo 7 Opzionale € 600,00 + IVAExecutive Program Completo (Mod. 1-2-3-4-5-6-7) € 2.300,00 + IVA

Quota di iscrizioneI moduli opzionali sono acquistabili singolarmente.La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. Ai partecipanti che frequentano i moduli Executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e un Open Badge.

eXeCutiVe proGraM

Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

Page 25: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 47

supplY CHaiN MaNaGeMeNt

SUPPLy CHAIN MANAgEMENTMisurare per migliorare

La struttura

Incertezza nella domanda e flessibiltà nei processi di produzione e approvvigionamento. Da qui si parte per ridisegnare una nuova strategia di configurazione e gestione operativa della Supply Chain. Questo l’obiettivo dell’Executive Program In Supply Chain Management. I prodotti devono essere sempre disponibili, le scorte sempre sotto controllo, i lotti di produzione sempre più piccoli, i fornitori sempre più integrati, i tempi di consegna rapidissimi e ovviamente il tutto nel contenimento dei costi. Una sfida che chiama il management ad adottare soluzioni progettuali non tradizionali scegliendo un approccio “snello” per eliminare la cosiddetta “coda lunga” eliminando sprechi e ottimizzando le risorse. Una Supply Chain innovativa capace di mantenere elevati livelli di servizio con differenziazione e multicanalità. Supply Chain in evoluzione quindi, tra mondi reali e virtuali, dove la redditività è sfuggente. Adeguarsi alle regole del gioco è condizione necessaria, ma non sufficiente. Una proposta quindi mirata per Manager e specialisti di funzione Operations, Logistica, Acquisti e Programmazione, per adottare strumenti organizzativi, tecnologici e innovativi all’altezza delle sfide, per ridurre i costi, ma soprattutto per creare valore.

SUPPLy ChAINMANAGEMENT EXECUTIVE COMPLETO4 moduli 58 ore+ affiancamento opzionale

Executive Program

Opzionali

Affiancamento del docente in azienda

Mod. 1 / 14 ore Conoscere la Supply Chain

Mod. 4 / 16 ore Esercitazione pratica alla Lean Factory School®

Mod. 2 / 14 ore Misurare la Supply Chain

Mod. 3 / 14 ore Migliorare la Supply Chain

eXeCutiVe proGraM

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 4948

Faculty

Calendario

MODULO 3 ExecutiveMIGLIORARE LA SUPPLy ChAIN

La gestione dei materiali all’interno della Supply Chain. Il flusso dei materiali.

MODULO 4 ExecutiveESERCITAzIONE PRATICA ALLA LEAN FACTORy SChOOL®

Il percorso formativo termina con due giornate sul campo dove mettere in pratica quanto appreso in una realtà che replica ambienti e dinamiche di produzione/fabbrica. Un corso per imparare ad azzerare i mancanti in produzione, ridurre drasticamente le giacenze e gli spazi occupati dai materiali mediante l’applicazione del Kanban e del Supermarket Pull System.• Mappatura degli sprechi rilevati in fabbrica• Settaggio degli indicatori utili per misurare i miglioramenti.• Progettazione della gestione dei materiali con realizzazione pratica del modello, logica sincro e sistema a kit; logica Kanban e dimensionamento del Supermarket con sistema Pull System.• Quantificazione dei miglioramenti riconducibili ad ottimizzazioni estese che coinvolgono l’azienda a 360° e i fornitori critici.• Rafforzamento progressivo delle logiche di team-working.

AFFIANCAMENTO IN AzIENDA Opzionale

Il percorso formativo potrà essere completato attraverso l’affiancamento del docente in azienda, che permetterà l’applicazione dei concetti e dei modelli appresi alla propria realtà lavorativa.

Quota di iscrizioneExECUTIVE PROGRAM (Mod. 1-2-3-4): € 2.900,00 + IVA AFFIANCAMENTO IN AzIENDA OPzIONALE: € 1.500,00 + IVA

ExECUTIVE PROGRAM COMPLETO (MOD. 1-2-3-4-5): € 3.900,00 + IVA

I moduli opzionali sono acquistabili singolarmente.La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. Ai partecipanti che frequentano i moduli executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e un Open Badge.

Umberto Mirani

Senior Partner Bonfiglioli Consulting e Responsabile del Life Sciences Competence Center, ha una consolidata esperienza in Operational Excellence Solutions, Lean World Class® e Lean Six Sigma nei settori Automotive, Beni Industriali e Life Sciences. Ha all’attivo decine di progetti Lean World Class® svolti a livello nazionale ed internazionale.

Antonio Scagliuso

Capo Progetto Bonfiglioli Consulting in Area Lean Production, si occupa di gestione progetti di miglioramento caratterizzati da forti cambiamenti organizzativi attraverso l’applicazione dei principi Lean World Class® con particolare focus sul Supply Chain Management.

Mod. 1 Conoscere la Supply Chain 14 ore | 19, 26/02

Mod. 2 Misurare la Supply Chain 14 ore | 11, 18/03

Mod. 3 Migliorare la Supply Chain 14 ore | 8, 15/04

Mod. 4 Esercitazione pratica alla Lean Factory School® 16 ore | 12, 13/05MODULO 2 ExecutiveMISURARE LA SUPPLy ChAINLean Thinking: cosa cambia rispetto all’approccio tradizionale. I principi alla base del pensiero snello. Gli sprechi del processo produttivo: riconoscerli per eliminarli. Gli sprechi oltre il flusso produttivo. L’approccio snello al Supply Chain Management. Catene di Fornitura: definizioni ed esempi. Value Stream Mapping. Indicatori chiave (KPI): costo, servizio e qualità di una catena di fornitura. La misurazione dei costi. Le linee guida per il miglioramento. Identificazione catene di fornitura critiche. Mappatura Current State. Identificazione sprechi. Definizione Future State. Definizione obiettivi di prestazione. Piano di implementazione del nuovo modello di gestione della catena. Misura delle prestazioni della singola catena.

Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

eXeCutiVe proGraM

L’effetto Forrester dell’amplificazione della domanda lungo la Supply Chain. Tecniche di gestione dei materiali. Lotto economico. ROP – Reorder Point, modalità di calcolo ed applicazioni. Gestione a Fabbisogno e DRP (Distribution Requirement Planning). Strumenti e tecniche Lean. Supermarket, progettazione e realizzazione Kanban, esempi e modalità di calcolo. Altre modalità di gestione dei materiali (SIncro, Kit). Sistemi di VMI (Vendor Managed Inventory). L’approccio Lean World Class®. Esercitazione Pratica: mappatura catena di fornitura, misurazione KPI, individuazione sprechi, definizione piano azione, dimensionamento supermarket.

MODULO 1 ExecutiveCONOSCERE LA SUPPLy ChAIN

Concetti e definizioni. Differenze tra logistica – gestione fornitori e Supply Chain. I principali processi operativi coinvolti nella Supply Chain. Gestione della domanda. Evasione dell’ordine cliente. Pianificazione e controllo delle operations. Gestione del flusso produttivo (manufacturing). Approvvigionamenti (procurement). Gestione dei materiali. Logistica inbound – outbound. Dalla logistica alla Supply Chain, nuove tendenze ed approcci. L’organizzazione del Supply Chain Management. Linee guida per la progettazione fisica della Supply Chain. Presentazione di case studies ed applicazioni dei concetti applicati in aula.

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PERCORSI FORMATIVI 2016 51

NoN solo leaN

NON SOLO LEANVerso un’impresa integrata, innovativa e market oriented

La struttura

Al centro il mercato. L’efficienza operativa e il controllo dei costi sono, oggi, condizioni necessarie, ma non più sufficienti per l’impresa. Per acquisire un vantaggio competitivo duraturo è necessario intervenire in maniera integrata su dimensioni storicamente deboli delle PMI: • mixare la ricerca dell’efficienza e l’applicazione delle tecniche lean con un corretto approccio al mercato; • integrare operativamente la funzione produttiva con quella commerciale;• pianificare correttamente la produzione;• gestire i processi utilizzando i numeri (KPI);• innovare sviluppando prodotti appetibili.Affinchè le innovazioni tecnologiche sviluppate si traducano in quote di mercato e redditività occorre però che il processo di generazione dell’innovazione sia fondato su:• una chiara strategia di mercato;• processi operativi “robusti” che consentano di tradurre rapidamente l’innovazione in prodotti performanti;• una pianificazione efficace a livello single e multiproject;• un rigoroso sistema di controllo dell’investimento in sviluppo. Un percorso integrato e modulabile che propone un modello per individuare il corretto mix tra sviluppo prodotto, mercati e produzione e valorizzare pienamente il potenziale del metodo lean.

quick Check

Mod. 1Verso un’impresa Market Oriented

Mod. 2Il controllo economico delle commesse

Mod. 3 Come costruire vantaggio competitivo integrando Efficienza e Mercato - EM

Mod. 4 Service Operations Management: come erogare servizi in maniera efficiente e soddisfacente - SOM

Mod. 5 Sviluppo Prodotto: l’innovazione che genera profitto - SP

eXeCutiVe proGraM

Mod.14 ore

Mod.24 ore

Due moduli e tre indirizzi executive specialistici, a scelta, abbinabili tra loro per diventare leader del cambiamento sia nel settore manufacturing che in quello service & office. Una risposta multidisciplinare per sviluppare progetti di miglioramento con un denominatore comune: market oriented vision. Velocità, competenza e sperimentazione al servizio del mercato per tradurre l’innovazione in quote di mercato e redditività misurabile.

Mod.312 ore

EM20 ore

Mod. 48 ore

SOM16 ore

Mod. 58 ore

SP16 ore

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 5352

Faculty

MODULO 2 ExecutiveIL CONTROLLO ECONOMICO DELLE COMMESSE

Le principali decisioni economiche. Valutazione investimenti, Make or Buy, delocalizzazioni.Target Costing.Come costruire un cruscotto di indicatori semplice e focalizzato.

quick CheckE’ possibile abbinare al percorso un quick check aziendale: un servizio personalizzato della durata di mezza giornata per mappare i processi dell’azienda e impostare progetti di miglioramento o soluzioni organizzative/tecniche più efficienti.

Mauro Marini

Partner Opta, svolge attività di consulenza in aziende manifatturiere e di servizi sui temi dell’organizzazione della supply chain, del company turnaround e del project management, integrando diversi approcci (Lean Manufacturing, TOC). Docente di Supply Chain Management presso l’Università di Bologna.

Matteo Lombardi

Partner Opta, opera nel settore manifatturiero (meccanica, elettronica, mobile) e nei servizi. Formatore e consulente specializzato nell’ambito delle Operations e della Direzione Aziendale. Collabora con l’Università degli Studi di Bologna come docente di programmazione della produzione nell’ambito del corso “Logistica Industriale” di Ingegneria Meccanica.

MODULO 1 ExecutiveVERSO UN’IMPRESA MARKET ORIENTED

Come introdurre il marketing strategico in una PMI: i passi da seguire.Schemi di analisi quantitativa.Come passare dall’analisi dei dati alla strategia di marketing: esempi applicativi. Come le operations possono contribuire alla strategia di marketing.

Quota di iscrizioneExECUTIVE PROGRAM (Mod. 1-2-3): € 800,00 + IVA ExECUTIVE PROGRAM (Mod. 1-2-4): € 580,00 + IVA ExECUTIVE PROGRAM (Mod. 1-2-5): € 580,00 + IVA QUICK CHECK: € 500,00 + IVAExECUTIVE PROGRAM COMPLETO (MOD. 1-2-3-4-5): € 1.600,00 + IVA

La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. Ai partecipanti che frequentano i Moduli Executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e un Open Badge.

Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

eXeCutiVe proGraM

MODULO 3 Executive - indirizzo EMCOME COSTRUIRE VANTAGGIO COMPETITIVO INTEGRANDO EFFICIENzA E MERCATO

Come integrare la funzione Produttiva e quella Commerciale (4 ore)Cause di conflitto tipiche tra le due funzioni ed effetti negativi per l’azienda.Il processo di Sales and Operations Planning (SOP): fasi e strumenti.Esempi applicativi. Come pianificare la produzione (4 ore)Scopo e struttura del processo di pianificazione.Metodologie, strumenti, condizioni di applicabilità.Elementi di gestione dei materiali.Come gestire i processi con i numeri (4 ore)Perchè gli indicatori sono indispensabili per gestire al meglio i processi.Impatto organizzativo dell’utilizzo degli indicatori.Come costruire un cruscotto di indicatori semplice e focalizzato.

MODULO 4 Executive - indirizzo SOMSERVICE OPERATIONS MANAGEMENT: COME EROGARE SERVIzI IN MANIERA EFFICIENTE E SODDISFACENTE

Specificità dei servizi.Fattori che condizionano l’efficienza e la qualità dei servizi.Il fattore umano.Service Operations Management: principi di efficientamento dei processi. KPI per i servizi.Esempi applicativi.

MODULO 5 Executive - indirizzo SPSVILUPPO PRODOTTO: L’INNOVAzIONE ChE GENERA PROFITTO

Integrare lo Sviluppo Prodotto, la Funzione Commerciale e la Produzione (4 ore)Cause di conflitto tipiche tra le funzioni ed effetti negativi per l’azienda.Il modello e gli step per integrare le tre funzioni.I tools disponibili per ogni passo.Pianificare lo Sviluppo delle Commesse (4 ore)Diverse tipologie di commesse. Pianificazione del portafoglio commesse e della singola commessa.Modalità di controllo delle commesse.

CalendarioMod. 1 Verso un’impresa Market Oriented 4 ore | 15/04

Mod. 2 Il controllo economico delle commesse 4 ore | 15/04

Mod. 3 Come costruire vantaggio competitivo integrando efficienza e mercato 12 ore | 29/04 e 13/05

Mod. 4 Service Operation Management: come erogare servizi in maniera

efficiente e soddisfacente 8 ore | 10/06

Mod. 5 Sviluppo prodotto: l’innovazione che genera profitto 8 ore | 20/05

Gianluca Spada

Partner Opta, svolge attività di consulenza aziendale sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi con focalizzazione sulla riprogettazione dei processi con l’obiettivo di massimizzare l’efficacia e l’efficienza dell’impresa.

Alessandro Pacelli

Partner Opta, formatore e consulente senior di Logistica ed Organizzazione. Conduce come capo-progetto diversi lavori sia in ambito organizzativo che di logistica aziendale e sistemi di automazione magazzini. E’ Presidente della Commissione Sanità di Assologistica.

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 5554

ValutaZioNe Dei ForNitori e approVViGioNaMeNti

Per valutare un fornitore bisogna, innanzitutto, conoscerlo. Un patrimonio informativo già disponibile in azienda ma spesso frammentato. Forniamo strumenti per presidiare, condividere e strutturare con efficienza un processo di valutazione delle performance. Obiettivo: ottenere una gestione dei fornitori e del flusso dei materiali allineata con le necessità aziendali. Se poi scegliamo un sistema di gestione delle scorte e dello stoccaggio interno coerente, il gioco è fatto. Un punto di vista che parte dal know how dell’impresa e riconfigura le relazioni con i fornitori per creare valore condiviso.

CONTENUTIIl livello di servizio e le sue componentiFattore tempo e sua variabilità.Probabilità di completezza della consegna.Qualità logistica e difettosità.Selezione del mix fornitoriPolitiche di canale: partner unico o più fornitori in gioco?Verifica di posizionamento: merceologie e fornitori (vedi matrici di Kraljic).La relazione coi fornitori e le 4 variabili chiave.Strumenti di valutazione: approcci teorici e scelte praticheI diversi livelli di valutazione.Integrazione tra variabili misurabili o valutabili: utilizzabilità e congruenza.Confronto tra diverse tecniche: un approccio unificante, la Balanced Score Card (BSC).Scelta operativa del campo di applicazione e della frequenza di analisi delle performance: possibile e consigliabile campo di applicazione.La gestione degli approvvigionamentiLe tipologie di scorta: di ciclo, di sicurezza, per effetto lotto, per anticipo stagionale.Alcuni cenni di statistica applicata: la distribuzione normale, la deviazione standard, la probabilità di dare servizio.Sistemi previsionali più comunemente in uso.Principali modelli di programmazione delle scorte.Analisi ABC, 80/20 o legge di Pareto: applicazione alla gestione scorte.

EsercitazioniSimulazione nell’utilizzo della BSC per la valutazione in casi concreti. Calcolo del lotto economico e determinazione del lotto tecnico; applicazione di algoritmi per la gestione scorte in assenza di previsioni e in base a serie storica consumi; esercitazioni su algoritmi dì gestione sui prodotti con previsione della domanda; analisi ABC (volumi dei prodotti in flusso, giacenze in stock, incrociata flusso-stock e scelte di ottimizzazione).

aCQuisti iNterNaZioNali Il nuovo mercato dei Low Cost Countries

DocenteYadvinder Rana MBA presso la Manchester Business School ed Executive Certificate in Global Negotiations presso la Thunderbird School of Management, attualmente è Professore di Cross Cultural Management presso l’Università Cattolica e progetta ed eroga corsi di negoziazione avanzata e interculturale, cross cultural management e strategie di internazionalizzazione d’impresa presso università Italiane e Straniere ed aziende.

Durata8 ore

DateBologna8 aprile 201609.00-18.00

24 ottobre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Acquistare, oggi, significa operare in un mercato globale. Un mercato fatto di tanti e ancora poco conosciuti low cost Countries. Certamente una grande opportunità di business grazie ad offerte diversificate e margini di risparmio. Ma non mancano i rischi. Obiettivo, quindi, identificare e selezionare i paesi più adeguati al proprio business, evidenziarne i pericoli, strutturare un piano di scouting, analizzarne i costi. Il tutto senza trascurare aspetti normativi e legali. Non resta che partire. Per cogliere le opportunità, ridurre i rischi e trarre il maggior vantaggio.

CONTENUTIVantaggi nell’acquisto nei Low Cost CountriesRiduzione dei costi totali d’acquisto nei principali Paesi low cost.Prezzi e convenienza d’acquisto nelle differenti aree geografiche.Tattiche per la riduzione del rischio d’approvvigionamento per i mercati internazionali.La scelta tra acquisto diretto tramite intermediari: rischi e vantaggi.Evoluzione dei ruoli professionali dei manager del global sourcing.Come scegliere i mercati sui quali muoversi dopo aver individuato il bene da acquistare.Piano di marketing degli acquisti internazionali.Come strutturare un’azione di scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento (Paese).Valutazione e omologazione di un fornitore internazionale.Risk management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logistico.Differenza di usi tra i diversi Paesi.Gestire la supply chain e le modalità di trasporto dai Paesi low cost.Valutazione tecnico–economica per gli acquisti internazionali: acquistare a costo totaleVantaggi e svantaggi, costi, beneficiDifficoltà nel reperire le informazioni sui fornitori e nel valutarle correttamente.Costi degli spostamenti e delle informazioni.Costi accessori: imballi, trasporti, dazi, ispezioni, lotti minimi, assicurazioni, resi, adattamento prodotto, costo della formazione del personale (lingue, commercio internazionale).Pericolo dell’interruzione della fornitura.Basso costo della manodopera e/o delle materie prime.Tempi di trasporto.Maturità tecnologica del prodotto e della tecnologia produttiva.Calcolo del costo totale e del ROI.

DocenteMassimo Olivotti Consulente di Direzione nell’ambito delle operations e del change management, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

Durata7 ore

DateBologna16 marzo 201609.00-17.00 19 settembre 201609.00-17.00

Imola12 maggio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 30: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 5756

leaN oFFiCe Il metodo Toyota nelle imprese di servizi

Il Lean Office è l’applicazione dei principi del Toyota Production System (anche conosciuto come Lean Thinking) a tutti i processi non produttivi per offrire ai clienti (interni o esterni) un servizio migliore abbattendo gli sprechi (costi). È confermato, infatti, che la sola amministrazione – includendo in questo termine tutto ciò che non è legato direttamente al mondo produttivo e che rappresenta l’infrastruttura aziendale – pesa, a seconda del core business delle imprese, per una quota variabile del costo totale compresa tra il 25 e il 60%. Il Lean Office è certamente un sistema potente che identifica il valore per il cliente e conseguentemente lo spreco; ne deriva la capacità di fornire ciò che li cliente vuole, quando lo vuole, dove lo vuole e nel modo in cui lo vuole. Obiettivo del corso è quello di fornire la metodologia per intraprendere un percorso di trasformazione snella anche negli uffici ed abbattere i costi di struttura indiretti.Le aziende che hanno adottato le logiche del Lean Office hanno ottenuto gli stessi risultati delle aziende manifatturiere, che possono riassumersi in: qualità elevata e soddisfazione del cliente, costi contenuti e alti margini di redditività, flessibilità e reattività alle condizioni dinamiche del mercato.

CONTENUTICos’è il Lean OfficeI concetti di base Attenzione al cliente. Azienda per processi. Lotta agli sprechi.Il contributo delle persone. Miglioramento continuo.Applicabilità a tutti i processi aziendali: esempi pratici.Gli strumenti base per misurare i processi: dall’AS IS al TO BE.Il value stream mapping nei processi di ufficio.Approcci consigliati per i percorsi di implementazione.

toYota WaY Il sistema delle persone che pensano

DocentiMaurizio Mazzieri Deputy Managing Director di Toyota Material Handling Italia

Emanuele Cesari Toyota Academy Manager

Durata8 ore

DateBologna18 aprile 201609.00-18.00

14 novembre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Il Toyota Way è un ideale, una filosofia ed un faro guida per tutte le persone appartenenti all’intera organizzazione Toyota.Toyota Way rappresenta i valori condivisi all’interno di Toyota - nei suoi due pilastri fondanti: “miglioramento continuo” e “rispetto per le persone” – ma coinvolge anche tutti i soggetti esterni in relazione con l’organizzazione Toyota stessa. Attraverso questo corso ci poniamo innanzitutto l’obiettivo di spiegare come i valori del Toyota Way possano essere introdotti in tutte le organizzazioni, nel convincimento che solo attraverso una continua crescita delle persone – a tutti i livelli, come vero e unico motore propulsivo del miglioramento continuo – sia possibile innescare il processo di cambiamento necessario per seguire le continue variazioni del mercato e del cliente incrementando la competitività aziendale.

CONTENUTIIl Corso affronta contenuti ideati e sviluppati all’interno del gruppo Toyota, che hanno contribuito a definire il suo vantaggio competitivo sui concorrenti fino a creare un vero e proprio esempio organizzativo e gestionale preso a modello a livello mondiale. Tali contenuti possono essere facilmente adattati alle diverse realtà aziendali, anche di medio piccole dimensioni.

Le origini della filosofia ToyotaIl concetto di Toyota WayChallenge: concepire una prospettiva a lungo termine, che sia in grado di rispondere alle sfide con coraggio e creatività, per realizzare i nostri desideri.Kaizen: migliorare in continuazione il nostro metodo di lavoro, mirando sempre all’innovazione ed allo sviluppo - cambiare per stare meglio.Genchi Genbutsu: andare alla sorgente per trovare i presupposti che ci consentiranno di prendere decisioni corrette, di creare ed allargare il consenso e di raggiungere gli obiettivi nei tempi prestabiliti.Respect: rispettare gli altri, impegnarsi al massimo per capirsi vicendevolmente, per assumerci responsabilità condivise, fare del proprio meglio per creare e garantire fiducia reciproca.Teamwork: stimolare la crescita sia personale che professionale, condividere le opportunità di miglioramento e amplificare i risultati sia individuali che, e soprattutto, di gruppo.Definizione e storia del Toyota Production SystemL’approccio tradizionale e l’approccio TPS

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore Seniordi Toyota Academy

Durata8 ore

DateBologna21 marzo 201609.00-18.00

19 ottobre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 31: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 5958

sMeD Come ridurre i tempi di attrezzaggio e aumentare la competitività

Per rispondere alle esigenze di flessibilità e competitività imposte dal mercato, la necessità di ridurre i tempi di set-up (cambio di produzione) è di fatto un obbligo. Il corso intende far comprendere l’importanza della riduzione dei tempi di attrezzaggio sulla flessibilità degli impianti produttivi e illustrare l’applicazione dei principi della metodologia SMED, che nasce nell’industria dell’auto ma diventa applicabile in tutti i settori industriali. I risultati ottenibili dall’applicazione dello SMED si possono riassumere nei seguenti punti: maggiore flessibilità, tempi di attrezzaggio/set up ridottissimi, maggiore produttività in tempi inferiori, maggiore soddisfazione del cliente, assenza di eccessi di produzione, migliore organizzazione del lavoro per gli operatori.

I concetti più evoluti del Lean, di ottimizzazione dei flussi e di eliminazione degli sprechi, hanno introdotto una serie di metodologie di eccellenza che possono supportare con successo la gestione dei processi aziendali. La metodologia SMED (Single Minute Exchange of Die) fornisce una serie di criteri di facile applicazione che permettono di ridurre sensibilmente i tempi di cambio attrezzatura, attività critica per fronteggiare le sempre maggiori richieste dei clienti di lotti piccoli o di mix produttivi importanti.

CONTENUTILa rilevanza del set-up nei processi produttivi.Scomposizione del ciclo di attrezzaggio in attività elementari.Analisi reticolare delle attività di attrezzaggio.Riduzione e semplificazione delle attività di set-up: la metodologia SMED.Fasi di applicazione della tecnica SMED.Indici di efficacia ed efficienza dei set-up.Benefici della riduzione dei tempi di attrezzaggio.Casi studio ed esempi concreti.

Visual MaNaGeMeNt e MetoDo 5sL’eliminazione degli sprechi comincia sempre da qui!

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore Seniordi Toyota Academy

Durata8 ore

DateBologna19 febbraio 201609.00-18.00

28 settembre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Il metodo 5S, che si basa sulle tecniche di Visual Management, è uno strumento fondamentale del Toyota Production System. Esso consente di aumentare produttività, qualità, costi, tempi di consegna, sicurezza, morale e motivazione del personale, elementi connessi con il miglioramento della forza produttiva e della forza dei reparti produttivi.Il corso consente ai partecipanti di conoscere tutto ciò che serve per implementare e gestire il metodo 5S, con l’obiettivo ultimo di consolidare nelle persone l’abitudine a mantenere e migliorare le condizioni di un posto di lavoro ordinato e pulito con grandi benefici per l’efficacia e l’efficienza dei processi.

Le capacità che andranno a svilupparsi saranno competenze che permettono di capire approfonditamente il significato e la forza operativa del Visual Management oltre che alla efficacia ed efficienza del metodo 5S.

Quando si parla di eliminazione degli sprechi, sono molti quelli che pensano a risparmi sulle spese o a tattiche connesse con la parsimonia. Certo ci sono anche questi aspetti ma la messa a punto dell’ambiente di lavoro attuabile con l’implementazione delle 5S è il punto di partenza che permette il miglioramento delle attività produttive e lo sviluppo futuro. Questo perché nelle attività quotidiane di qualsiasi azienda (di qualsiasi settore) vengono eseguite abitualmente attività di scelta e separazione, sistemazione e organizzazione e controllo, fondamentali per ottenere un flusso delle attività lineare ed efficiente.

CONTENUTICosa sono le 5S.Principali aree di intervento.Perché si applica il metodo 5S.Obiettivi delle 5S.Le 5 fasi del metodo 5S.Gli indicatori del metodo 5S.Come realizzare il metodo 5S.Casi studio ed esempi concreti.

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore Seniordi Toyota Academy

Durata8 ore

DateBologna13 luglio 201609.00-18.00

1 dicembre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 32: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 6160

il sisteMa toYota: leaN proDuCtioN e toYota siMulatioN GaMeIdeato da Toyota University

Al centro dell’attenzione i temi della cosidetta “produzione snella” che permette la semplificazione dei processi e un recupero di competitività e di flessibilità. Un’azienda è snella quando risponde velocemente ai cambiamenti del mercato e si sa adattare alle nuove condizioni economiche. Per ottenere questa caratteristica è necessario riconoscere ed eliminare gli sprechi nei processi aziendali, identificando gli ambiti di miglioramento per una migliore gestione complessiva.

Il Toyota Simulation Game è un importante momento formativo esperienziale con l’obiettivo di meglio comprendere e, quindi, applicare all’interno della propria organizzazione i valori del Toyota Way e gli strumenti generati dal Toyota Production System (TPS, chiamato anche Lean).La simulazione da noi formulata è semplice e di facile attuazione e si basa sull’interazione pratica, la verifica empirica e sul confronto dei risultati - tra un approccio tradizionale (push) ed uno ispirato al TPS (pull) – attraverso un’esperienza reale.

CONTENUTIDefinizione di Toyota Production System.Il Toyota Way come base fondante del sistema Toyota.L’approccio tradizionale e l’approccio Lean.Terminologia di riferimento.Analisi dettagliata degli strumenti e dei metodi per ridurre e controllare gli sprechi nelle diverse aree, entrando nello specifico dei concetti di: Just in Time (come produrre solo ciò che è necessario, quando è necessario e nella quantità necessaria); Jidoka (come rendere i problemi visibili perché possano essere immediatamente affrontati) e Kaizen (come tendere al miglioramento continuo).Legame esistente tra il TPS e gli aspetti legati all’ambiente, in un approccio sempre più eco-sostenibile, alla salute ed alla sicurezza.Toyota Simulation Game: offre una vera e propria esperienza a livello pratico volta ad apprendere in modo facile e interattivo i principi base del Lean. L’obiettivo del gioco è la simulazione di un modello produttivo snello partendo da un modello tradizionale, introducendo azioni di miglioramento mirate a rimuovere i vincoli di quest’ultimo. Il gioco si compone dunque di: una prima simulazione effettuata seguendo un approccio di tipo tradizionale (push) e una seconda simulazione effettuata, invece, seguendo un approccio Lean (pull).

la GestioNe Delle sCorte: Just iN tiMe e sisteMa KaNBaNToyota Warehousing System

Il corso affronta il tema della gestione dei flussi dei materiali, con particolare enfasi al sistema Just In Time, ed offre un approfondimento sul Sistema Kanban, definendone i principi di funzionamento, le logiche e gli strumenti operativi per l’applicazione. La gestione delle scorte è un’attività fondamentale per tutte le aziende, il cui obiettivo è minimizzare il costo di mantenimento a magazzino garantendo una corretta alimentazione dei flussi produttivi.

Taiichi Ohno, ingegnere alla Toyota, partendo dall’osservazione della gestione degli stock realizzata nei suddetti supermercati americani sviluppò in Giappone il Kanban. Verrà spiegato nel dettaglio questo strumento - secondo cui i rimpiazzi vengono riordinati ai reparti a monte o ai fornitori esterni dopo che se ne manifesta la reale esigenza - e del metodo di produzione JIT incentrato sull’eliminazione degli sprechi e dei tempi morti per: produrre i prodotti finiti appena in tempo per consegnarli, produrre i semilavorati appena in tempo per utilizzarli, acquistare i materiali all’esterno appena in tempo per trasformarli.

CONTENUTISistemi Push / Pull per la gestione dei flussi dei materiali.La filosofia JIT (Just In Time).Tipologie di sistemi Kanban.I parametri per il calcolo e il dimensionamento del Kanban.Il Sistema a cartellini.Applicabilità del sistema Kanban ai fornitori.I campi di applicabilità, i vantaggi e i limiti della metodologia.Casi studio ed esempi concreti.

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore Seniordi Toyota Academy

Durata7 ore

DateBologna8 giugno 201609.00-18.00

27 ottobre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

DocenteLa docenza sarà tenuta da un formatore Seniordi Toyota Academy

Durata16 ore

DateBologna18 e 25 maggio 201609.00-18.00

23 e 28 novembre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

Page 33: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

RISORSE UMANE

Amministrazione del personale e gestione delle buste paga

EXECUTIVE PROGRAM: Lean Transformation

Il budget del personale

G F M A M G L A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

La valutazione dei bisogni formativi

PERCORSI FORMATIVI 2016 63

Mappare i ruoli e le competenze in azienda

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5

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19

2

17

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Valutazione delle prestazioni e sistemi incentivanti

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BOLOGNA

G F M A M G L A S O N D

Mappare i ruoli e le competenze in azienda

21

5

Valutazione delle prestazioni e sistemi incentivanti

IMOLA

“La forza è nelle differenze, non nelle similitudini”

Stephen Covey

Page 34: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 6564

Crea il tuo perCorso

Lean Transformation

Amministrazione del personale e gestione delle

buste paga

Il budget del personale

Mappare i ruoli e le competenze in azienda

La valutazione dei bisogni formativi

p.

p.

p.

p.

p.

Gestire il team per ottenere risultati

Storytelling

Capacità negoziali e successo nel business

Drivers

Manager & Leader

Business Writing

La riunione come strumento di comunicazione

organizzativa

Parlare in pubblico

p.

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p.

p.

p.

p.

p.

p.

Finanza per “non” Financial Manager

Bilancio per non specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

p.

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respoNsaBile risorse uMaNe

CORE COMPETENCES

CROSS SKILLS

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

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PERCORSI FORMATIVI 2016 67

leaN traNsforMatioN

LEAN TRANSFORMATIONLe competenze motivazionali e comportamentali per governare percorsi di Lean Transformation

La struttura

Si può fare di più… ma con meno. Ridurre gli sprechi, aumentare la produttività, essere più competitivi. Questo l’obiettivo. Non un programma di riduzione costi, ma una strategia di gestione delle organizzazioni con un approccio di miglioramento continuo dei processi. Motivazione e coinvolgimento delle persone: questi gli ingredienti base per una trasformazione snella. Riconoscere, saper gestire e indirizzare i comportamenti individuali di adesione, indifferenza o rifiuto al cambiamento, impliciti o espliciti, è una qualità distintiva di chi si pone come promotore della trasformazione. Compito quindi dei manager abbinare alle riconosciute abilità tecniche le competenze motivazionali necessarie a gestire la squadra e a migliorare le prestazioni. Se è vero che l’obiettivo finale è l’ultima riga del conto aziendale, è altresì vero che il cambiamento e la trasformazione devono partire dalle persone e da chi le gestisce.

LEAN

TRANSFORMATION5 moduli 40 ore

Mod. 3 /8 oreComunicazione, condivisione e team working: l’atteggiamento come competenza distintiva del servant leader.

Mod. 4 / 8 oreLa passione per il cambiamento: curiosità, desiderio e sfida.

Mod. 5 /8 oreL’autorevolezza per la creazione del consenso e la gestione costruttiva del conflitto.

Mod. 2 / 8 ore Orientamento e guida: leadership, consapevolezza ed esempio.

Mod. 1 / 8 ore Toyota Way: i principi fondanti del Toyota Production System per stimolare e formare il capitale umano.

Executive Program

eXeCutiVe proGraM

Page 36: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016PERCORSI FORMATIVI 201668 69

eXeCutiVe proGraM

Faculty

MODULO 3 ExecutiveCOMUNICAzIONE, CONDIvISIONE E TEAM WORKING: L’ATTEGGIAMENTO COME COMPETENzA DISTINTIvA DEL SERvANT LEADER

La disponibilità individuale di offrire soluzioni comportamentali e relazionali utili alla sensibilizzazione ed al coinvolgimento. Vedersi, osservarsi, riconoscere se stessi: valutare il proprio atteggiamento per individuare l’efficacia delle proprie azioni. Spostare l’attenzione dalle forme di comunicazione al contenuto della comunicazione, rendendo visibile la necessità/utilità di rendere espliciti

MODULO 5 ExecutiveL’AUTOREvOLEzzA PER LA CREAzIONE DEL CONSENSO E LA GESTIONE COSTRUTTIvA DEL CONFLITTO

Il coinvolgimento partecipativo come fondamentale presupposto per la creazione del consenso. La capacità di fare squadra tramite la valorizzazione dei contributi individuali e delle competenze del team. La gestione non conservativa del conflitto: il dissenso come un’ulteriore opportunità per alimentare il consenso. L’attrito costruttivo. La gestione delle resistenze al cambiamento: autorevolezza, autorità e potere quali strumenti per superare le tensioni ed i conflitti. Le strategie di influenza al cambiamento e di superamento delle resistenze.

MODULO 4 ExecutiveLA PASSIONE PER IL CAMBIAMENTO: CURIOSITà, DESIDERIO E SFIDA

La curiosità quale competenza propedeutica all’innovazione ed al miglioramento continuo: la capacità del leader di promuovere, alimentare e valorizzare i contributi di apertura, disponibilità al “nuovo” e ricerca. I cinque perché: rendere confortevole e routinario il disagio implicito di affrontare delle situazioni non abituali, evidenziando il valore e la ricchezza dello sforzo prodotto e la capacità di affrontare nuove sfide. Promuovere la curiosità e la sfida come valori e non come necessità, affinché si identifichino con la motivazione professionale: come utilizzare a proprio vantaggio la tendenza a mettere in atto comportamenti conservativi. La routine del problem setting e del problem solving. Attività svolta in modalità esperienziale.

CalendarioMod. 1 Toyota Way 8 ore | 05/05

Mod. 2 Orientamento e guida: leadership, consapevolezza ed esempio 8 ore | 12/05

Mod. 3 Comunicazione, condivisione e team working 8 ore | 19/05

Mod. 4 La passione per il cambiamento: curiosità, desiderio e sfida 8 ore | 26/05Mod. 5 L’autorevolezza per la creazione del consenso e la gestione costruttiva

del conflitto 8 ore | 09/06

MODULO 1 ExecutiveTOyOTA WAy: I PRINCIPI FONDANTI DEL TOyOTA PRODUCTION SySTEM PER STIMOLARE E FORMARE IL CAPITALE UMANO

Le origini della filosofia Toyota. Il concetto di Toyota Way e i suoi cinque principi. Genchi Genbutsu–Kaizen-Challenge-Teamwork-Respect. I principi del modello e le relative ricadute sul sistema delle conoscenze, delle abilità e delle motivazioni per tradurre i principi in comportamenti. Le persone al centro: Monozukuri è Hitozukuri. La competenza motivazionale quale leva per governare, orientare e gestire progetti di cambiamento.

MODULO 2 ExecutiveORIENTAMENTO E GUIDA: LEADERShIP, CONSAPEvOLEzzA ED ESEMPIO

La competenza come combinazione di conoscenze, abilità e motivazioni. Il saper essere quale fondamento per orientare e guidare le risorse nei percorsi di cambiamento. La capacità di influenzare i comportamenti: la leadership quale competenza distintiva per animare e governare i fattori e le risorse nei progetti di miglioramento. Il servant leader: fra hitozukuri e Toyota Way per promuovere uno stile di leadership i cui fondamenti sono riconducibili al rispetto, alla consapevolezza ed all’esempio.

Maurizio Mazzieri

Deputy Managing Director di Toyota Material Handling Italia, ha maturato una vasta e significativa esperienza in aziende multinazionali di alto livello, sviluppando competenze nell’ambito del Toyota Production System, del Toyota Way, del Lean Thinking & Manufacturing e della logistica. È presidente dell’Associazione “Amici del Logimaster” presso l’Università degli Studi di Verona. Già socio della Fondazione Virtus, è recentemente stato nominato vice presidente della Virtus Pallacanestro Bologna.

Pier Carlo Pucci

Ha sviluppato un percorso professionale dedicato alla gestione e sviluppo delle risorse umane. In qualità di Toyota Academy Advisor

Emanuele Cesari

Toyota Academy Manager, business Unit di TMHIT che ha contributo a fondare, per prima in Europa, ed a sviluppare. Toyota Academy è basata sull’erogazione ed implementazione di progetti TPS presso Fornitori e Clienti, tramite l’applicazione degli strumenti del TPS ed i valori del Toyota Way. Vanta un‘esperienza manageriale in ambito operations, service e logistica.

si occupa di organizzazione aziendale e di formazione manageriale al fine di costruire e consolidare i legami tra competenze e comunità professionali. Progetta e sviluppa momenti formativi dedicati alla crescita del sistema di abilità e capacità motivazionali e relazionali.

EXECUTIVE PROGRAM COMPLETO € 2.300,00 + IVA

La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. Ai partecipanti che frequentano i moduli executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e un Open Badge.

Quota di iscrizione

Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

contributi, obiettivi e risultati. Come favorire la tensione al contributo individuale durante i progetti di cambiamento: le strategie di coinvolgimento. Come alimentare la capacità di integrare le energie del gruppo e favorire la costruzione di legami positivi e solidi.

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 7170

aMMiNistraZioNe Del persoNale e GestioNe Delle Buste paGa

di controllo, trattamento economico e calcolo dell’indennità a carico Inps: operai e impiegati, differenze, lordizzazione, integrazione a carico azienda, compilazione Uniemens.Maternità e congedi parentali: congedo di maternità e paternità, congedo obbligatorio e facoltativo, documentazione, trattamento economico e calcolo dell’indennità, integrazione a carico azienda, congedi per malattia del figlio, riposi giornalieri per allattamento, Uniemens.Altri congedi c/Inps: Legge 104/92 per portatori di handicap, donazioni sangue, congedo matrimoniale.Infortunio: comunicazioni obbligatorie, calcolo indennità c/Inail e integrazione c/azienda.Autoliquidazione InailBasi di calcolo del premio e comunicazione del tasso, modulo di dichiarazione delle retribuzioni, versamento su modelli F24.Orario di lavoroDefinizione di orario normale di lavoro, lavoro straordinario, notturno, festivo, a turni, riposi e pause, assenze retribuite (ferie, rol, ex festività).Adempimenti fiscali e TFR.Reddito da lavoro dipendente – Reddito imponibile, tassazione ordinaria: scaglioni di reddito e aliquote, tassazione separata, detrazioni di imposta, addizionale regionale e comunale, compilazione modello F24, conguaglio fiscale, modello CUD e 770, cenni.Conguaglio fiscale di fine anno e di fine rapporto.Trattamento di fine rapporto: retribuzione utile, calcolo e rivalutazione, aliquota media, cenni di tassazione, previdenza complementare.Il costo del lavoro.

Esercitazioni su: - Compilazione di modelli di contratto di assunzione per le diverse tipologie contrattuali. - Definizione della retribuzione fissa e variabile da CCNL in base alla mansione e qualifica. - Elaborazione di busta paga con elementi variabili per la definizione del corretto imponibile previdenziale.- Elaborazione di un cedolino per definire l’indennità di malattia a carico Inps e la quota a carico del datore di lavoro.- Elaborazione di un credito per il calcolo dell’indennità di malattia.- Elaborazione di cedolini paga per la determinazione delle indennità.- Elaborazione di una busta paga per il calcolo dell’indennità di infortunio.- Calcolo dell’autoliquidazione e compilazione del modello F24.- Elaborazione dei cedolini secondo le casistiche trattate e determinazione del netto.

DocenteMatteo Errigo Consulente del lavoro specializzato nelle materie del diritto del lavoro, del diritto sindacale e delle relazioni industriali, del diritto della previdenza sociale e di tutti gli aspetti di amministrazione del personale dipendente.

Durata35 ore

DateBologna25 febbraio,3, 8, 10, 15, 17, 22, 24, 31 marzo e 5 aprile 201614.30-18.00

27, 29 settembre,6, 11, 13, 18, 20, 25, 27 ottobre e 3 novembre 201614.30-18.00

Quota di iscrizione€ 700,00 + IVA

Il corso ha l’obiettivo di far conoscere i vari passaggi relativi all’inserimento corretto in azienda del personale dipendente, attraverso l’analisi delle tipologie contrattuali, l’inquadramento sul piano previdenziale e retributivo e la conoscenza delle norme che regolano la gestione del personale. Si affronterà la corretta lettura ed elaborazione della busta paga, quale elemento essenziale degli adempimenti obbligatori per la gestione del personale dipendente, sia nel caso vengano gestiti internamente all’azienda, sia nel caso di incarico affidato in outsourcing.

CONTENUTIInserimento del lavoratoreGli adempimenti del datore di lavoroPosizioni assicurative e previdenziali: le aperture e il rapporto con gli Enti.Il ruolo della contrattazione collettiva.Le comunicazioni telematiche: assunzione, variazione e cessazione.Libri obbligatori (Libro Unico del Lavoro e Libro Infortuni).Il rapporto di lavoro subordinatoTipologie contrattuali: tempo indeterminato, tempo determinato, tempo parziale, apprendistato, lavoro accessorio, lavoro intermittente, parasubordinazione.Elementi essenziali del contratto di assunzione: luogo di lavoro, periodo di prova, inquadramento, qualifica, mansione.Modulistica da sottoporre al dipendente: destinazione del TFR, detrazioni, privacy, anf.Composizione della retribuzione, determinazione dell’imponibile fiscale e previdenzialeIncidenza della Contrattazione Collettiva Nazionale, Aziendale, Individuale.Elementi della retribuzione: minimo contrattuale, scatti di anzianità, superminimo individuale, indennità da CCNL, mensilità aggiuntive.Determinazione della retribuzione giornaliera e oraria.Elementi variabili della retribuzione: lavoro straordinario, festivo, notturno, lavoro a turni, indennità varie (cassa, mensa…) fringe benefit, buoni pasto.Adempimenti previdenziali e trattamento economico delle assenzeImponibile contributivo e adempimenti previdenzialiLa contribuzione obbligatoria: aliquote contributive e settori di inquadramento.Flusso Uniemens. Assunzioni agevolate (mobilità, percettori di Aspi, apprendisti…).Le voci assoggettabili.La gestione delle assenze e il trattamento economicoLa malattia: certificazione e obblighi di comunicazione, visite

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 7372

ValutaZioNe Delle prestaZioNi e sisteMi iNCeNtiVaNti

il BuDGet Del persoNale

La profonda trasformazione dei mercati a livello internazionale, le riforme del mercato del lavoro, la gestione finanziaria d’impresa, hanno messo in discussione le modalità di ingaggio e appartenenza delle persone rispetto alle aziende e le possibilità di definire obiettivi di medio periodo. Al contempo, la motivazione e la stabilità delle risorse umane sono tra i driver principali per la crescita del valore d’impresa. Il nuovo paradigma impone un’attenta valutazione della correlazione tra responsabilità assegnate e risultati raggiunti, massima responsabilizzazione del management rispetto agli obiettivi comunicati e qualità del monitoraggio e del feedback. Come strutturare politiche di gestione che tengano conto dei cambiamenti nel medio periodo? Come far raggiungere alle persone risultati extra-ordinari? L’obiettivo del corso consiste nel fornire tecniche e strumenti per imparare ad assegnare obiettivi ai propri collaboratori e verificare i risultati ottenuti riconoscendo eventuali criticità, attivando azioni mirate di miglioramento.

CONTENUTII fondamentali della valutazione delle prestazioniLeggere il contesto della prestazione professionale: le capacità distintive d’impresa, i processi-chiave, i comportamenti organizzativi, il sistema delle competenze. I meccanismi di funzionamento di un sistema di valutazione delle prestazioni: ruoli, obiettivi, modalità di valutazione, responsabilità. Definire gli obiettivi di prestazione in una chiave di sviluppo delle potenzialità.Identificare e formalizzare i criteri di valutazione. Schemi e modelli di valutazione della prestazione e degli obiettivi. Le possibili distorsioni nel processo di valutazione. Il dialogo capo-collaboratore: comunicare, attivare, accompagnare alla consapevolezzaStrumenti per la tracciabilità e la coerenza del sistema di valutazione. La gestione del processo di valutazione dei collaboratori: dal colloquio di assegnazione degli obiettivi al colloquio di verifica. Il ruolo del capo nella valutazione. L’autoconsapevolezza come punto cardine: l’importanza dell’autovalutazione.Sistemi incentivanti: verifica e adeguamento di obiettivi, indicatori e modalità di gestioneForme di retribuzione e forme di incentivazione: dalla Compensation al Total Reward. Come costruire, revisionare, adeguare un sistema incentivante aziendale. Definizione e condivisione degli obiettivi strategici di breve e medio periodo: individuazione e validazione dei KPI per i ruoli coinvolti dal sistema incentivante . Predisposizione e revisione degli strumenti (documenti di assegnazione, schede di valutazione, reportistica, tempi e modalità di verifica e riconoscimento).

DocenteMatteo Errigo Consulente del lavoro specializzato nelle materie del diritto del lavoro, del diritto sindacale e delle relazioni industriali, del diritto della previdenza sociale e di tutti gli aspetti di amministrazione del personale dipendente.

Durata14 ore

DateBologna19, 21 aprile 201609.00-17.00

26, 28 settembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Il corso fornisce le competenze per pianificare attentamente il budget del personale affinché risulti sempre allineato alle esigenze e alle politiche retributive aziendali. Durante il corso verranno analizzati gli strumenti utili alla corretta predisposizione di consuntivi, forecast e budget, fondamentali nella determinazione dei relativi parametri gestionali.

CONTENUTILe fasi della strutturazione del budgetAnalisi degli obiettivi aziendali: previsioni di sviluppo o riduzione.Analisi dell’organico esistente e movimentazione: assunzioni, cessazioni, picchi di fabbisogno di personale, diversi rapporti di lavoro. Contrattazione collettiva, individuale, costi fissi aziendali e ripercussioni sul costo del personale.Analisi di eventuali costi aggiuntivi. Gli elementi che compongono il budgetIl costo del lavoro: dal budget individuale al budget aziendale. Analisi degli elementi retributivi.Determinazione degli oneri contributivi. Analisi e quantificazione degli elementi variabili.Le politiche retributivePiani retributivi, premi aziendali, fringe benefits, coperture assicurative, compensi in natura. Il trattamento di fine rapportoCalcolo e risoluzioni incentivate.Orario di lavoro.Le assenze: natura e incidenza sul costo.Ammortizzatori sociali: utilizzo e incidenza. Assunzioni: le assunzioni incentivate. Altri costi: terziarizzazione, trasferta, servizi generali e vitto. L’analisi del budget Le politiche retributive: effetti derivanti dalla contrattazione collettiva e dalla politica retributiva aziendale (contrattazione di secondo livello, premi, incentivi e benefits). Scorrimento delle competenze ed incidenza dei costi. Politiche di sviluppo ed incidenze su straordinari, maggiorazioni, turni. Il controllo del budgetVerifica periodica della rispondenza delle previsioni a quella dei consuntivi.Ricerca e analisi degli scostamenti. Eventuale rettifica del budget in relazione a variazioni intervenute.

Esercitazione: dalla busta paga ad un foglio di calcolo excel. Casi concreti. Razionalizzazione delle informazioni, analisi delle variabili e predisposizione dei contenuti.

Docenti

Elisabetta Zanarini Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di formazione manageriale e formazione alla imprenditorialità, Coaching e Team Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo organizzativo.

Lorenzo Ravanelli Laureato in Diritto del Lavoro a Bologna, con master in Gestione delle Risorse Umane, attualmente in Unindustria Bologna è funzionario dell’Area Capitale Umano, occupandosi di Relazioni Industriali e consulenza in materia di Diritto del Lavoro e gestione del Personale.

Durata14 ore

DateBologna19, 26 maggio 201609.00-17.00

Imola21, 28 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 39: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 7574

la ValutaZioNe Dei BisoGNi forMatiVi

Mappare i ruoli e le CoMpeteNZe iN aZieNDaGuida pratica alla realizzazione delle Job descriptions

La formazione è un potente strumento di crescita di conoscenze, di sviluppo delle capacità e quindi di miglioramento della performance individuale. L’investimento in formazione, a meno che non sia coperto da forme di finanziamento, è un capitolo importante del costo del personale e il beneficio non sempre risulta evidente a breve termine, per cui è importante collegare strettamente gli interventi formativi alle reali necessità dell’individuo o di un team all’interno di un contesto aziendale. Una buona analisi permette di progettare e realizzare interventi formativi efficaci. Verranno forniti strumenti e metodi per individuare, analizzare e sintetizzare i bisogni individuali in un piano formativo globale per l’azienda, con particolare attenzione alla fase di coinvolgimento dei vari attori aziendali.

CONTENUTIA cosa serve la formazioneI cambiamenti di strategia, di prodotto e di processo e l’impatto sui “nuovi” bisogni formativi.I 3 obiettivi principali della formazione: acquisire conoscenze (padronanza), modificare atteggiamenti (consapevolezza), sviluppare abilità (performance).Come si gestisce la formazione in azienda: analisi gap professionali.Raccolta e analisi dei bisogni formativiLe competenze: un linguaggio comune per esprimere i bisogni formativi.L’analisi dei bisogni individuali legati al ruolo e alla persona.La valutazione della prestazione e i bisogni di formazione.Gli strumenti organizzativi per la rilevazione dei bisogni formativi: osservazione, interviste, questionari.Il ruolo dell’HR specialist: come aumentare la propria credibilità ed autorevolezza.Il coinvolgimento attivo dei Responsabili di Area/Funzione.Metodologie a supporto per una rilevazione efficaceMappatura dei ruoli e delle competenze.Assessment delle competenze.Il piano formativoSintesi dei bisogni formativi.Strategie per la formazione: make or buy.Quantificare le necessità: cosa, quanto, quando e a chi.Altri input progettuali: tempi, setting, organizzazione.Erogazione della formazioneSelezionare le modalità più efficaci di erogazione a seconda delle necessità: catalogo o personalizzazione?Casi pratici.

Opzionale 10 ore di affiancamento individuale per Empowerment del ruolo (coaching individuale su aspetti emotivi, relazionali, comunicativi, organizzativi).

DocenteC’era una volta il mansionario. Uno strumento sicuramente utile ma limitativo, essendo per sua natura monodimensionale. Le grandi trasformazioni dei mercati e le rapide accelerazioni dei sistemi competitivi a cui assistiamo rendono necessario un aggiornamento degli strumenti di analisi organizzativa e rappresentazione della complessità che si vive all’interno delle organizzazioni. Le Job descriptions, spostando l’attenzione dal concetto più elementare di mansione a quello di ruolo e di comportamento in termini di obiettivi e risultati, interpretano con maggiore flessibilità l’evoluzione delle competenze e delle aree di responsabilità all’interno delle aziende. Inoltre sono concepite per essere periodicamente discusse e all’occorrenza aggiornate attraverso un coinvolgimento diretto di chi ricopre la funzione in un dato periodo storico. Infine le Job descriptions rappresentano la “baseline” su cui costituire un sistema organizzativo efficiente e credibile. Un sistema mirato alla valorizzazione delle professionalità e dei talenti in un quadro di coerenza con gli obiettivi strategici dell’azienda.

CONTENUTIUno sguardo macro: il modello delle 4 P (Posizione, Profilo, Prestazione e Potenziale).I fondamentali della job analysis: saper rilevare con chiarezza le responsabilità e le competenze associate ai ruoli; aumentare il livello di consapevolezza e riconoscimento delle persone rispetto a risultati ed obiettivi attesi; monitorare l’efficacia e l’efficienza dei processi organizzativi attuali e futuri.L’intervista semi-strutturata come strumento di rilevazione e di rafforzamento della consapevolezza.Le Job descriptions come strumento di supporto per le politiche di sviluppo organizzativo: selezione, valutazione, politiche retributive.Guida pratica alla stesura di una Job description.

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È Coach certificato ACC- ICF (International Coach Federation - Italia).

Durata7 ore

DateBologna2 febbraio 201609.00-17.00

20 ottobre 201609.00-17.00

Imola5 luglio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Docente

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale.È Coach certificato ACC- ICF (International Coach Federation - Italia).

Durata11 ore

DateBologna17 febbraio 201609.00-17.0024 febbraio 201609.00-13.00

21 settembre 201609.00-17.0026 settembre 201609.00-13.00

Quota di iscrizione€ 400,00 + IVA

Page 40: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 77

COMMERCIALE E MARKETING

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

G F M A M G L A S O N D

Key Account Management

Forecasting

Il piano commerciale

Gestire e innovare i servizi di Customer Care, Post Vendita e Contact Center

Marketing Metrics

Il lancio di nuovi prodotti e servizi

Il “Trade Finance” come fattore di successo commerciale dell’impresa

6 11

22

5 19

14 9

10

19

25

21

15

12

4

Politiche di Pricing

Negoziazione di prezzo 19 29

Strategie di marketing per l’innovazione

Dall’E-Commerce alla Customer Experience 23 28Dall’E-Commerce alla Customer Experience

Lead Generation, Lead Nurturing, Loyalty 7 11

Social Customer Care 13 12

Management Information System per accrescere e gestire il portafoglio clienti 8 27

Sales Ethics 23

Strategie di vendita per tecnici 1 10

BOLOGNA

G F M A M G L A S O N D

Social Customer Care

Management Information System per accrescere e gestire il portafoglio clienti

21

24

IMOLA

Strategie di vendita per tecnici 14

EXECUTIVE PROGRAM Digital Innovation Program 4

“Spero soltanto che non ci dimentichiamo di una cosa - che era tutto cominciato da un topo -” Walt Disney

Page 41: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 7978

Crea il tuo perCorso

Gestire il team per ottenere risultati

Storytelling

Training avanzato di negoziazione

Drivers

Manager & Leader

Il coraggio di decidere

La riunione come strumento di comunicazione

organizzativa

Big Data, Business Intelligence & KPI Management

Parlare in pubblico

respoNsaBile CoMMerCiale

Non solo Lean

Key Account Management

Forecasting

Il piano commerciale

Il “Trade Finance” come fattore di successo

commerciale dell’impresa

Gestire e innovare i servizi di Customer Care, Post

Vendita e Conctat Center

Politiche di Pricing

Sales Ethics

Management Information System per crescere e gestire

il portafoglio clienti

Negoziazione di prezzo

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Finanza per “non” Financial Manager

Bilancio per non specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

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CORE COMPETENCES

SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

CROSS SKILLS

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Page 42: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 8180

Crea il tuo perCorso

Digital Innovation Program

Politiche di Pricing

Strategie di marketing per l’innovazione

Marketing Metrics

Il lancio di nuovi prodotti e servizi

Dall’E-Commerce alla Customer Experience

Social Customer Care

Management Information System per accrescere

e gestire il portafoglio clienti

Lead Generation, Lead Nurturing, Loyalty

Storytelling

Training avanzato di negoziazione

Drivers

Manager & Leader

Business Writing

La riunione come strumento di comunicazione

organizzativa

Big Data, Business Intelligence & KPI Management

Parlare in pubblico

respoNsaBile MarKetiNG

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Finanza per “non” Financial Manager

Bilancio per non specialisti

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SOFT SKILLS

&PROFESSIONAL

TOOLS

CROSS SKILLS

CORE COMPETENCES

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Page 43: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 83

DiGital iNNoVatioNproGraM

DIGITAL INNOVATION PROGRAMLaboratorio di Innovazione Digitale

La struttura

Concepito come un viaggio di scoperta e sperimentazione, e dotato di un solido impianto teorico basato sui modelli più accreditati e sulle conoscenze d’avanguardia in ambito digital, l’Executive Program si caratterizza per un taglio pratico e interattivo, che prevede best e next practice cui si alternano momenti d’interazione e coaching, con un focus specifico sulle metodologie di design thinking e business modeling che confluiranno nell’Innovation Contest, fino ad approdare ad un Digital Action Plan concepito sui progetti specifici dei partecipanti.

Il Laboratorio di Innovazione Digitale si rivolge a executive e imprenditori interessati ad approfondire l’impatto delle nuove tecnologie sul business e sulla comunicazione. Un percorso di crescita individuale e professionale per diventare “digital champion” della propria organizzazione, portando i vantaggi offerti dai nuovi media e dalle nuove tecnologie: Web, Social, Mobile, Big Data, Digital CRM, Omnicanalità, Internet of Everything, Smart Manufacturing.

EXECUTIVE PROGRAMDIGITALINNOVATIONPROGRAMCOMPLETO7 moduli 60 ore+2 moduli opzionali14 ore+Digital Action Plan 8 ore

Executive Program

Opzionali

Mod. 3 / 8 oreDallo Storytelling al Customer Engagement

Mod. 4 / 4 oreMobile Transformation

Mod. 5 / 16 oreLead Generation

Mod. 2 / 8 ore Social Media & Digital Marketing

Mod. 1 / 8 ore Digital Bootcamp

Mod. 7/ 8 ore Innovation Contest

Mod. 6 / 8 ore Digital First. Customer First

Mod. 8/ 7 ore Dall’E-Commerce alla Customer Experience

Mod. 9/ 7 ore Social Customer Care

eXeCutiVe proGraM

Digital Action Plan - L’innovazione digitale prosegue in azienda

Page 44: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016PERCORSI FORMATIVI 201684 85

MODULO 3 ExecutiveDALLO STORYTELLING AL CUSTOMER ENGAGEMENT

Il Cliente iperconnesso: costruire una strategia di vendita omnicanale in grado di aumentare Brand Identity, Conversioni e Loyalty.

Digital Customer: chi è e cosa vuoleLo scenario e il contesto competitivo: il cliente iperconnesso.Nuovi linguaggi e nuove tecniche di comunicazione: dal “one to many” al “many to many”.Customer Insight: tecniche e strumenti (molti disponibili in modalità freemium) per condurre analisi di mercato, ricerche di social intelligence, brand reputation monitoring, sentiment analysis.Il nuovo Customer JourneyDal “Sales Funnel” di Google al “Customer Journey” di Oracle.Disegnare il Percorso d’Acquisto più efficace:

MODULO 4 ExecutiveMOBILE TRANSFORMATION

Più connessioni da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento: i vantaggi della “connettività ubiqua”.

Portata del fenomenoDati e numeri di come il Mobile ha conquistato negli ultimissimi anni un ruolo centrale nella vita delle persone e nelle strategie dei marketer.Lo shift culturale del Mobile: un cambiamento epocale di atteggiamento e comportamento delle persone. Realizzare una campagna Mobile Marketing vincenteI migliori strumenti di analisi.I nuovi modelli di acquisizione del cliente e influenza sulla scelta di acquisto. SMS Marketing e Landing Page.Newsletter con WhatsApp.Creazione di App Mobile ai fini pubblicitari e loro diffusione.

MODULO 1 ExecutiveDIGITAL BOOTCAMP

Giornata di visione, ispirazione e metodo. Si delinea il contesto di riferimento e si inizia ad acquisire uno sguardo nuovo sul mondo in continua trasformazione della Disruptive Innovation e della Digital Enterprise.

Trend e scenari del mondo digitale Il vantaggio digitale: Change or Die.Digital Transformation. Cos’è. I miti da sfatare. Da dove iniziare.Pianificazione. Avvio. Gestione e controllo della Strategia Digitale.“CHI È CHI” dell’Innovazione DigitaleMappatura concettuale e terminologica del fenomeno.Dallo SMAC – Social Mobile Analytics Cloud al Marketing di Prossimità, dalla Comunicazione “Peer to Peer” al Web Semantico: riconoscerne i tratti salienti, interpretarli e portarne i vantaggi in azienda.Come cambiano Marketing e ComunicazioneZMOT - ‐ Zero Moment of Truth: cos’è e perché non ci deve fare paura. Come trasformarlo in vantaggio competitivo.Listen first! La migliore strategia digitale nasce dall’ascolto: tecniche e strumenti in rete.Il cliente è al posto di guida: ripensare il marketing mix con il cliente al centro.

MODULO 2 ExecutiveSOCIAL MEDIA & DIGITAL MARKETING

Pianificare, gestire e misurare strategie integrate su Web, Social e Mobile. Visione olistica.Strategie non tattiche. Gli errori da evitare.

Costruire un Digital Brand di successo Definire gli obiettivi e la strategia ed integrarla agli obiettivi generali di crescita dell’azienda.Digital Marketing Plan: elementi chiave, parametri di controllo, indicatori di perfomance.

L’abc per una Presenza Digitale efficace: sito, social, Digital P.R.Sito Web. Progettazione, usabilità, ingaggio. Promuoversi nei motori di ricerca: SEO & SEM. Non solo SEO: l’importanza del Content Marketing. Contenuti rilevanti, risultati misurabili, relazioni dirette con il Cliente.Social Media Presence & Digital P.R. Scegliere i canali e gli strumenti giusti.Panoramica sui Social Media: numeri, statistiche, possibili utilizzi in azienda.Esempi pratici: casi di successo e criticità nel Social Media Marketing B2C e B2B.Piano Editoriale. Gestione della Community. Identificazione e coinvolgimento degli Influencer.Risultati misurabili. Strategie ottimizzateMonitoraggio/analisi/ottimizzazione: KPI, Social Business Intelligence, Digital Marketing Metrics.

MODULO 5 ExecutiveLEAD GENERATION

Incrementare il numero dei clienti, trasformando i propri investimenti in certezze di risultato.

Panoramica dell’ecosistema digitaleCanali Social e Motori di ricerca in Italia e all’estero.Analisi del valore cliente, e scelta del canale

MODULO 6 ExecutiveDIGITAL FIRST. CUSTOMER FIRST

Nuovi modelli organizzativi e di business per vincere la sfida digitale.

Diventare una Digitally Skilled CompanyLa differenza tra “sembrare digitali” vs “essere digitali”: casi di successo ed “epic fail”. Social Knowledge ed Enterprise 2.0: le competenze necessarie e come costruirle.Digital Transformation Team: obiettivi, ruoli e responsabilità.Le figure chiave per il cambiamento: Digital

eXeCutiVe proGraM

migliore per raggiungere il proprio target. I social network come fonte di contatto costante.Costruzione delle campagne di Lead GenerationDove investire i propri budget: Facebook, Google e Linkedin. Analisi delle ricerche effettuate dai potenziali clienti, e metodi di intercettazione. Landing Page e Squeeze Page, le pagine che hanno finalità unica di estrarre i dati del cliente per poi condurli con facilità alla vendita.Aumentare le conversioni con tecniche innovative grazie alle quali l’utente sarà invogliato a fornirci i propri dati. Analisi del grado di performance delle nostre campagne sul web.A/B test per l’ottenimento del maggior numero possibile di contatti commerciali. Trasformare una newsletter in un servizio utile e atteso dal cliente. Incrementare il valore cliente e fidelizzarlo al nostro brand. Mailing list, Social Network e strategie di re-targeting: tenere informato costantemente il cliente che ha visitato il nostro sito o pagina Facebook almeno una volta. E- Commerce: migliorare le vendite passando dalla Lead Generation. Analisi dei risultati.

Reach, Engage, Nurture, Convert, Retain. Lavorare sul medio- lungo periodo: strategie e tecniche di fidelizzazione e loyalty program. Costruire Brand Experience memorabiliLe aspettative del Cliente. Le azioni del Brand. Pianificare, raggiungere e gestire il matching efficace. Emotional Marketing: lo Storytelling come leva commerciale. Funziona davvero! Casi di successo nel B2B e nel B2C.

Page 45: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016PERCORSI FORMATIVI 201686 87

EXECUTIVE PROGRAM (Mod. 1-2-3-4-5-6-7) € 3.000,00 + IVA Modulo 8 OPZIONALE € 300,00 + IVAModulo 9 OPZIONALE € 300,00 + IVA

EXECUTIVE PROGRAM COMPLETO (Mod. 1-2-3-4-5-6-7-8-9) € 3.200,00 + IVA

I moduli opzionali sono acquistabili singolarmente.La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. Ai partecipanti che frequentano i Moduli Executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza e un Open Badge.

Quota di iscrizione

Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

Faculty

Calendario

Giulia Ruta

Digital Innovation Strategist, da anni affianca con passione aziende, imprenditori e strutture ad alto potenziale per massimizzarne la crescita attraverso la leva digitale. Consulente e formatrice di marketing strategico e new media, esperta in nuovi modelli di business e innovazione digitale: dal Design Thinking alla Customer Experience. Collabora con diversi acceleratori d’impresa e centri per l’innovazione.

Marco Borrega

Temporary Marketing Manager e docente di Web Marketing, esperto di Lead Generation, si è occupato in passato anche di merketing televisivo per emittenti nazionali, da anni si occupa di strategie vincenti per aziende in vari settori.

Mod. 1 Digital Bootcamp 8 ore | 4/03

Mod. 2 Social Media & Digital Marketing 8 ore | 11/03

Mod. 3 Dallo Storytelling al Customer Engagement 8 ore | 18/03

Mod. 4 Mobile Transformation 4 ore | 8/04

Mod. 5 Lead Generation 16 ore | 15 e 22/04

Mod. 6 Digital First. Customer First. 8 ore | 29/04

Mod. 7 Innovation Contest 8 ore | 6/05

Mod. 8 Dall’E-Commerce alla Customer Experience 7 ore | 23/05

Mod. 9 Social Customer Care 7 ore | 13/06

MODULO 8 OpzionaleDALL’E-COMMERCE ALLA CUSTOMER EXPERIENCE

Vendere on-line: marketplace, pure player, E-retail. Le piattaforme più adeguate per il proprio E-Commerce. E-Commerce come driver verso acquisti off-line. Acquisti Cross-Device. I modelli emergenti: Social Commerce e Mobile Marketing. Approcciare i canali social in maniera efficace (Facebook, Twitter, Youtube, Linkedin, Google+) per trasformare like e

MODULO 9 OpzionaleSOCIAL CUSTOMER CARE Panoramica e vantaggi sul Social Customer Service: alcuni numeri e dati. Strumenti di Social Customer Service. Le principali piattaforme di Social Network: Facebook, Twitter, Linkedin e le applicazioni per l’instant messaging. Conoscenze e competenze del personale che vi verrà dedicato.Creare dei processi di Social Customer Service. Psicologia del cliente: analizzare i bisogni dei clienti in base ai target. Come gestire al meglio il Social Customer Care: le tempistiche e le modalità di risposta, il linguaggio da utilizzare e gli errori da non fare. I tool per la gestione del Customer Care sui Social Media. Creare un rapporto azienda-cliente: come influenzare le decisioni di acquisto dei clienti e far sì che il cliente “contento” diventi un canale virale ai fini pubblicitari. Analisi e misurazione dei risultati: monitoraggio del servizio offerto. Case history: storie di successo e di fallimento nella gestione del Social Customer Service.

eXeCutiVe proGraM

follower in acquisti. Shoppable content, free shipping, average selling price. E-price: listini, sconti e sistema di couponing. Analisi del valore cliente: calcolo del carrello medio e dei carrelli abbandonati. SEO: ottenere il massimo rendimento dai motori di ricerca. La “long tail”. Google Analytics per l’E-Commerce. Analisi delle conversioni. A/B test. Lead Generation: creare valore attraverso l’acquisizione del cliente. Comparatori di prezzo: Google Shopping, E-Bay, Amazon, Trovaprezzi. Come diversificare le strategie in base al canale di vendita. Remarketing: costruire una campagna di fidelizzazione. Dall’email marketing al marketing dei contenuti. Dal Social Customer Service alla Customer Experience. Fiducia nel consumatore e sistemi di pagamento: carta di credito e Paypal. Novità normative e adempimenti per l’E-Commerce. Privacy e non solo. Studio di casi di successo.

DIGITAL ACTION PLAN - L’innovazione digitale prosegue in azienda

Il percorso continua in azienda: ogni partecipante potrà disegnare un piano d’azione per la propria organizzazione. I Digital Coach di FAV affiancheranno il lavoro con un follow-up a distanza personalizzato di 8 ore per valutare gli indicatori chiave, ottimizzare le linee di intervento, definire ulteriori traguardi.

MODULO 7 ExecutiveINNOVATION CONTEST

Business Game di nuova concezione per un primo test sul campo delle nuove competenze acquisite.

@work: Interazione. Lavoro di squadra. Creatività. SfidaLa dimensione del viaggio avviata dal percorso formativo apre i partecipanti a nuove prospettive. Allenati e stimolati, si misureranno con una sfida sul campo: un Business Game di nuova concezione in cui vincerà la migliore idea di innovazione digitale sviluppata e argomentata grazie ai contenuti e alle tecniche apprese.

Transformation Sponsor, Digital Coach, Digital Champion. Smart working e Digital HRPeople Digitization: nuovi modelli organizzativi e collaborativi facilitati (ma non sostituiti) dalle tecnologie. Nuovi Business Model e Design ThinkingLe metodologie più all’avanguardia per potenziare il pensiero creativo e le competenze trasversali richieste dai nuovi scenari competitivi: dal Lean Canvas alla Design Driven Innovation. Diventare una Customer Company.

Page 46: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 8988

ForeCastiNG Prevedere i risultati del mercato

KeY aCCouNt MaNaGeMeNt

Generare analisi previsionali, ipotizzare scenari futuri e interpretare le performance e le esigenze aziendali sono alcuni degli ingredienti per misurare il vantaggio competitivo. “Se potessimo sapere a priori dove siamo e dove stiamo tendendo, potremmo giudicare meglio cosa fare e come farlo.” Così Abraham Lincoln anticipava il forecasting. Proponiamo metodi statistici e avanzati strumenti di analytics per simulare situazioni future e agevolare la presa di decisione cercando di ottimizzare le risorse impiegate.

CONTENUTIObiettivi e utilizzo dei sistemi previsionali in ambito marketing e venditeLe tecniche statistiche per la previsione delle vendite.Relazione fra forecast e budget annualeAnalisi del mercato di riferimento e previsione della domanda.Il ciclo di vita di un prodotto.La gestione dei prodotti meno redditizi.L’introduzione di nuovi prodottiValutazione del rischio di un’innovazione.Previsione di vendita, politiche commerciali e di pricingLe matrici decisionali applicate ai canali di distribuzioneAnalisi e previsione dei costi distributivi.Le tecniche di simulazione per il budgeting economico e finanziario.La scelta degli investimenti e le misure per la valutazione del rischio finanziario.Previsioni e tecnologiaL’uso dei software più diffusi: excel e accessI sistemi tecnologici avanzati

DocentePaolo Ferioli Trainer Kaeser e Master Advanced in Programmazione Neurolinguistica. Ha maturato esperienze in aziende nazionali e multinazionali in diversi ruoli commerciali.

Durata21 ore

DateBologna6, 16, 27 maggio 201609.00-17.00

11, 18, 25 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + IVA

I clienti sono tutti diversi. E tutti richiedono di essere unici. Massimizzare il rapporto tra tempo a disposizione ed efficacia commerciale diventa obiettivo cardine del corso. Proponiamo un modello di accounting focalizzato a mantenere relazioni di business continue e durature coi clienti in portafoglio. Definiamo nuove rotte commerciali e nuovi clienti da raggiungere. Segmentare e personalizzare sempre di più l’offerta, e riuscire a diventare partner con il proprio interlocutore rappresentano le chiavi per una nuova dimensione manageriale e un nuovo ruolo commerciale.

CONTENUTICome è cambiato il ruolo commerciale.L’analisi dei miei clienti: la segmentazione ed il rapporto tempo dedicato/risultati conseguiti.Il piano a medio termine: strategie per raggiungere i risultati. La preparazione del cliente, delle visite, e la scelta degli interlocutori.L’atteggiamento mentale nel rapporto con il cliente: come essere davvero partners?La relazione con il cliente. La raccolta delle informazioni. La proposta: personalizzarla e renderla accattivante. Il feedback, le obiezioni, il reclamo.Il post visita: essere professionisti e uomini d’azienda.

DocenteGiovanni Ciafrè Docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

Durata7 ore

DateBologna22 giugno 201609.00-17.00

12 ottobre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 47: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 9190

il “traDe FiNaNCe” CoMe Fattore Di suCCesso CoMMerCiale Dell’iMpresa

il piaNo CoMMerCialePianificare l’attività orientata allo sviluppo delle vendite, sviluppare il piano e redigere il budget

Ogni vendita è connessa ad un rischio. E l’identificazione del rischio di credito diventa un compito imprescindibile per l’impresa. Proponiamo strumenti e metodi per impostare una politica finanziaria coerente con gli obiettivi di mantenimento e sviluppo dell’azione commerciale, enfatizzando la generazione di cassa quale fattore critico di successo. Ridurre l’esposizione al rischio per avere una maggiore solidità dell’impresa e forza negoziale con le banche. Il corso infatti si pone l’obiettivo di dare maggiore opportunità negoziali ai commerciali fornendo loro competenze nell’utilizzo di strumenti finanziari evoluti.

CONTENUTIDefinizione dei principali criteri con cui una banca valuta l’impresa.Tipologie e tecniche di finanziamento delle vendite: analisi e definizione delle caratteristiche di ciascuna.Aspetti legali del Trade Finance.Illustrazione delle strutture delle diverse tipologie di operazioni e loro impatto sul bilancio d’esercizio.La comunicazione finanziaria per migliorare il rapporto con la banca.Esempi pratici.

DocentiGiovanni Ciafrè Docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

Filippo Fenati Specializzato nell’area Marketing, è docente e consulente junior di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ.

Durata14 ore

DateBologna5, 12 luglio 201609.00-17.00

19, 26 ottobre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

Vendere, ma prima di tutto metodo. E se parliamo di azione commerciale questo deve rappresentare un must. Tradurre la strategia in tattica attraverso un piano di azione commerciale che preveda l’analisi del potenziale di mercato, la sua segmentazione, la definizione degli obiettivi economici, la valorizzazione dell’offerta e tanto ancora. Con un solo obiettivo: massimizzare i risultati ottimizzando tempi e risorse a disposizione.

CONTENUTIIl processo di pianificazione commerciale ed i suoi “output”: il piano ed il budget, ovvero strategia e tattica, cifre e risultati attesi.Le riflessioni sull’offerta dell’impresa: i concetti di mix, di differenziazione, di costo del venduto e di qualità progettata.Le riflessioni sulla domanda: i concetti di cliente, di posizionamento e di qualità percepita.Caratteristiche e vantaggi dell’offerta dell’impresa incontrano il beneficio atteso di chi domanda: il ruolo del prezzo, per analizzare l’ambiente competitivo (price vs no price) e per consentire lo scambio. Concetti e strumenti per capire e misurare il potenziale di mercato (market size) ed il livello di attrattività. Focus sui database di Bureau Van Dijk per l’analisi di segmentazione dei target di potenziale.Le azioni commerciali rispetto allo stadio relazionale con il cliente: da suspect a prospect, da prospect a first time customer, da first time customer a repeat customer, da repeat customer a client.Valutare le azioni commerciali mediante il concetto di margine di contribuzione, per derivarne gli obiettivi minimi in termini di volume e di fatturato di pareggio.L’impiego di capitale circolante legato alla vendita.Analisi di tre differenti piani commerciali per imprese B2C, B2B e per quelle di servizi.

DocenteAlessandro Volta Dal 2009 inizia la collaborazione con Vp Consult; fino a maggio 2013 ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio di Gestione di Fidindustria E.R., uno dei primi Confidi ad essere vigilato da Banca d’Italia. Da gennaio 2014 è Mediatore Creditizio con iscrizione all’Organismo Agenti e Mediatori. E’ socio fondatore e Presidente del Consiglio di Amministratore di Crosar Capital srl, società di Consulenza per operazioni sull’equity e/o prestiti obbligazionari.

Durata7 ore

DateBologna14 aprile 201609.00-17.00

9 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 48: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 9392

politiChe Di priCiNGTarget Cost, Target Profit, Target Price o viceversa?

Gestire e iNNoVare i serVizi Di CustoMer Care, post VeNDita e CoNtaCt CeNterPer un Service di qualità che crea valore e redditività

Questione di prezzo. Questione di valore. Variabili inseparabili in un mercato sempre più competitivo. Da qui si parte per analizzare e definire strategie, tattiche e obiettivi a medio termine. Analizzare la domanda del cliente, determinare il prezzo di un bene o servizio, definirne i costi, individuare il punto di pareggio, misurarsi con la concorrenza con un solo obiettivo: tracciare linee d’azione per aumentare il proprio volume d’affari e la propria redditività.

CONTENUTILa natura strategica del fattore prezzo.La determinazione degli obiettivi di prezzo.La determinazione del prezzo.Il prezzo ed i costi: Cost Plus Pricing, Target Return Pricing, l’analisi del pareggio.Il prezzo e la domanda: analisi di elasticità, prezzo e valore percepito, la discriminazione dei prezzi.Il prezzo e la concorrenza: strategie competitive (leadership, followership e barometrica), le guerre di prezzo.Prezzo, razionalità limitata ed incertezza.Le politiche di prezzo, sconti ed abbuoni, la differenziazione geografica, price e non price competition, le decisioni di prezzo per i nuovi prodotti sia consumer sia B2B, le decisioni di prezzo per la gamma prodotti e servizi.

Contenuti extra compresi nel prezzoFoto delle lavagne in Visual Thinking riportate secondo la metodologia slidedocs di Nancy Duarte® www.duarte.com. Pdf realizzato da docente con un estratto del capitolo sulle decisioni relative al prezzo, contenuto nel testo “Marketing per il governo d’impresa” del Prof. Aldo Burresi dell’Università degli Studi di Firenze. Excel con l’analisi delle tecniche di Pricing.

DocenteFabio Rossi Da oltre 15 anni si occupa di organizzazione e processi e da oltre 10 anni affianca le aziende nello sviluppo dei servizi alla clientela, dal Post Vendita al Customer Care. E’ autore di blog ed articoli per riviste del settore del Customer Management. E’ stato Vicepresidente di AFSMI (Association For Service Management International – Italia Chapter) dove tuttora ricopre un ruolo nel consiglio direttivo.

Durata21 ore

DateBologna10, 17, 24 febbraio 201609.00-17.00

4, 6, 11 luglio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

Il cliente ha sempre ragione. O meglio il cliente ha (quasi sempre) ragione, ma occorre conoscere bene i suoi veri bisogni, e magari anticiparli. Non basta più gestire e risolvere i problemi. Non serve più lavorare sulle emergenze. Alleniamoci a trasformare un tradizionale servizio di Customer Care in una Customer Experience. Un passaggio chiave della catena commerciale per fidelizzare il cliente, aumentare la reputazione del brand e creare valore aggiunto. Gli ingredienti di questa nuova strategia? Consapevolezza su tutta la catena del valore, ri-organizzazione snella, velocità nelle risposte e utilizzo del feedback come seme del miglioramento. Un corso per impostare un servizio di qualità, attraverso la ricerca e scoperta di casi esemplari.

CONTENUTIIl ruolo del servizi di Customer Care nei processi di creazione del valore per il cliente.Le fasi di evoluzione del servizio Post Vendita e dei Contact Center.Attitudine e mentalità nell’erogazione dei servizi.Il servizio come centro di soddisfazione del cliente.I diversi modelli di servizio Post Vendita Service diretto ed indiretto, le reti di assistenza tecnica, i CAT (centri di assistenza tecnica), il servizio per le aziende di beni durevoli (macchine, apparecchiature, impianti). Analisi dei costi del servizio e budget. La progettazione dei servizi.L’organizzazione di un centro assistenza utentiLa struttura, i ruoli, le relazioni interne ed esterne. I processi di una unità di Post Vendita: di ricezione chiamate, di gestione delle code, di instradamento delle chiamate, di risoluzione, di back office, di escalation, operativi, informativi, di controllo e feedback. L’help desk. Il call recieving e il dispatching. I bollettini tecnici e la documentazione di Post Vendita.La gestione degli operatori L’atteggiamento degli operatori, l’ascolto attivo, elementi di tecniche di comunicazione telefonica, valutazione delle prestazioni e feedback costruttivo.La definizione degli indicatori di prestazioneL’organizzazione del Post Vendita L’organigramma tipo, i ruoli del Post Vendita, le competenze distintive, i carichi di lavoro, gli aspetti organizzativi del personale.L’infrastruttura tecnologica Il centralino, il sistema di CRM, l’asset management, il knowledge base, i bollettini tecnici.Case history

Esercitazioni, check list di auto-analisi per identificare il modello di Post Vendita più adeguato e progettarne la struttura più adatta al mercato ed ai clienti.

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

Durata11 ore

DateBologna19 luglio 201609.00-17.0021 luglio 201609.00-13.00

Quota di iscrizione€ 450,00 + IVA

Page 49: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 9594

strateGie Di MarKetiNG per l’iNNoVazioNe

NeGoziazioNe Di prezzoStrumenti e tecniche operative

In ogni settore merceologico stiamo assistendo, negli ultimi anni, a profondi cambiamenti nei fondamenti del marketing sia strategico sia operativo. La mutata competizione interna ed internazionale, le necessità di specifiche differenziazioni e proposte di valore, l’accresciuta consapevolezza e conoscenza da parte degli utenti, le caratteristiche soluzioni dei segmenti d’offerta, l’integrazione della proposta “fisica” con l’E-Commerce, hanno mutato in maniera radicale sia la definizione di possibili strategie vincenti, sia le modalità con le quali ogni giorno ci si presenta ai clienti commerciali e finali. Bisogna inoltre essere consapevoli che il modello delle P di Kotler, invalso nei decenni 60-70, è oramai insufficiente ad interpretare i bisogni ed a costruire i modelli d’offerta. Questo nuovo corso si propone proprio di intervenire a colmare questi nuovi spazi d’intervento, con una riflessione approfondita insieme ai partecipanti sulle strategie di marketing più orientate a favorire soluzioni innovative e differenzianti sul mercato.

CONTENUTII nuovi metodi di analisi di marketing e le elaborazioni strategiche innovative.Il percorso evolutivo del marketing strategico: gli stadi Concon-Space-Fit.Le caratteristiche delle strategie di marketing innovative: analisi dei casi aziendali.Consumer Marketing & Trade Marketing: integrazione strategica e soluzioni innovative per la differenziazione.I benefici per i partecipantiEvoluzione del proprio pensiero strategico di marketing.Nuove tecniche di analisi e gestione marketing oriented.Integrazione di approcci di pensiero differenziati alla definizione della propria strategia di marketing.

DocenteFrancesco Bergamaschi Training & Learning Manager, si occupa di negoziazioni, gestione dei prezzi e marginalità, business intelligence e automazione della gestione dei dati aziendali. E’ professore a contratto presso l’Università di Bologna.

Durata16 ore

DateBologna19, 26 febbraio 201609.00-18.00

29 settembre e 6 ottobre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

Questioni di prezzo e non solo. Conoscere la potenza della leva del prezzo e creare una politica di Pricing coerente con il posizionamento strategico aziendale, capire quando è realmente conveniente accettare una commessa, comprendere la natura dei costi fissi e variabili, diretti e indiretti, capire come settare il target di profitto e come disegnare un percorso strategico per raggiungerlo: questi gli obiettivi del corso. Quali tra le diverse leve di profitto è opportuno usare nelle diverse situazioni? Lo vediamo ottimizzando le diverse modalità di costing e valutando l’efficacia di ogni leva per il raggiungimento di un dato profitto target. Il tutto per sapere come affrontare le negoziazioni di prezzo, sia in termini di strumenti sia di tecniche operative e per guidarle in modo strategico verso il proprio obiettivo.

CONTENUTIElementi base di una negoziazione di prezzoAnalisi strategica preparatoria.Gli strumenti di negoziazione numerici e comunicativi.La prima mossa, il punto di rottura, gli errori da evitare, elementi di discussione e gestione del timing.Esercitazione: simulazione di una negoziazione (a gruppi) e analisi dell’esito con riflessioni migliorative.La gestione della negoziazioneLa quotazione pre-negoziazione.Creazione in aula dei tool di negoziazione.La gestione della negoziazione e il monitoraggio degli impatti sul profitto. Il reporting al top management.Esercitazione: creazione di una ppt sintetica di reporting al top management.

DocenteMaurizio Morini Consulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi di gestione aziendale. Dal 2003 è docente universitario a contratto di temi manageriali.

Durata21 ore

DateBologna25 maggio1, 8 giugno 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

Page 50: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 9796

il laNCio Di NuoVi proDotti e serVizi

MarKetiNG MetriCs Misurare i risultati delle azioni di marketing

Milioni di nuovi prodotti ma solo il 10% ha successo. Scopriamo i come e i perché attraverso un’analisi puntuale dei fattori critici e del processo che identifica, misura e predice il successo o meno di una strategia di marketing. Distinguere la proposta, creare l’interesse (Apple insegna), comunicare in modo chiaro ed efficace, soddisfare un bisogno (anche latente), essere credibili, definire un prezzo coerente con la proposta sono tutti step per diminuire il “costo di fare business” e aumentare le probabilità di successo di un nuovo prodotto o servizio.

CONTENUTIInnovazione come molla per lo sviluppo e l’evoluzione dell’offerta.I criteri strategici per i nuovi prodotti e servizi.L’analisi competitiva e di scenario per i nuovi prodotti e servizi.Gli strumenti attuali della ricerca di mercato.Lo strumento TOWS per i nuovi prodotti e servizi.La dimensione geografica del lancio e il potenziale relativo.Il piano marketing di lancio dei nuovi prodotti e servizi: la creazione di una strategia distintiva.Il controllo di marketing per i nuovi prodotti e servizi.

DocentiGiovanni CiafrèDocente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

Filippo FenatiSpecializzato nell’area Marketing, è docente e consulente junior di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ.

Durata14 ore

DateBologna21, 28 aprile 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Le vendite vengono da Marte e il marketing viene da Venere. Così si dice o meglio si diceva per sottolineare due funzioni con caratteristiche, mentalità e modi di agire diversi e spesso pericolosi per l’azienda. Numeri o creatività questo il dilemma. Questo il divario da colmare. Da qui la sfida di misurare le performance delle azioni di marketing sia sul fronte dell’acquisizione di nuovi clienti sia della generazione di fatturato. Un sistema di metriche per analizzare i risultati, individuare eventuali gap da colmare e pianificare azioni correttive in tempi utili. Il tutto per ridurre l’esodo di clienti e differenziare il brand dalla concorrenza.

CONTENUTIDifferenze tra marketing strategico (orientato alla riflessione) e marketing operativo (orientato all’azione).Dallo scambio alla relazione: il ruolo del CRMCome costruire il proprio sistema informativo di marketing.Il concetto di “cliente” mediante l’analisi dei bisogni e desideri e del comportamento d’acquisto.Gestire la Customer Satisfaction con il modello di “gap”.Analizzare le principali metriche di Customer Satisfaction.La formulazione di una strategia di marketing Misurare la quota di mercato ed il potenziale di mercato, legare gli obiettivi di quota agli obiettivi di redditività, definire il “gap di potenziale” per ricercare opportunità di sviluppo della domanda, valutare gli investimenti di marketing in termini di ottimizzazione della quota di mercato.Dalla strategia di marketing al marketing mixCome definire il piano di comunicazione e le relative metriche, le attività promozionali e le relative metriche, il prezzo e le relative metriche e i canali di distribuzione e fissare le relative metriche, evidenziando gli indicatori specifici per la valutazione della forza vendita.Le metriche del Digital MarketingLe metriche relative alla generazione di traffico, le metriche relative alla “conversion”, le metriche relative ai ricavi ed il calcolo del Return On Marketing Investment.

DocenteMaurizio Morini Consulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi di gestione aziendale. Dal 2003 è docente universitario a contratto di materie manageriali.

Durata21 ore

DateBologna15, 22, 29 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

Page 51: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 9998

leaD GeNeratioN, leaD NurturiNG, loYaltYAcquisire nuovi contatti, trasformarli in clienti, fidelizzarli

Dall’e-CoMMerCe alla CustoMer eXperieNCeCome trasformare Like in clienti

Seminare, coltivare e solo alla fine raccogliere. Sempre più azioni di marketing, di un marketing evoluto e consapevole. Al centro la relazione con il cliente. Un processo virtuoso per attrarre, convertire, chiudere e deliziare il nostro cliente, per trasformarlo da semplice contatto a promoter del nostro brand. Come? Proponendo ad un preciso e limitato target contenuti di interesse specifico, nel giusto momento, nel giusto posto (marketing channel): questo l’obiettivo. Quali sono dunque gli ingredienti fondamentali di questa strategia di allineamento al cliente? Non tradirne le aspettative, comprendere il contesto di ogni interazione nei vari canali, ottimizzarne il routing e sfruttarne il feedback per ottenere, con gli strumenti analitici adeguati, informazioni chiave per conseguire risultati migliori in termini di fidelizzazione e redditività.

CONTENUTIIntercettare nuovi Lead e creare la propria strategia di vendita.Acquisire Lead attraverso Google Adwords e i Social Networks.La Landing Page: qual è la struttura ottimale, quali le “call to action” vincenti.Creare Landing Pages: gli strumenti necessari. La Lead Nurturing: verso un marketing dei contenuti (webinar, white paper, video, presentazioni e newsletter).Dal Lead alla vendita grazie all’email marketing. Misurare la performance: A/B testing, Google Analytics.Remarketing: per aumentare la visibilità del brand e incrementare le vendite, attraverso campagne di remarketing su Google Adwords e su Facebook.Fidelizzare un cliente a un prodotto e/o una azienda.Aumentare il valore cliente attraverso strumenti utili e tecniche innovative.Premiare i clienti più fedeli: fidelity card, sconti, promozioni, prezzi agevolati.Strumenti di analisi della fedeltà dei propri clienti.L’automatizzazione dei processi di Lead Management: per ottimizzare tempi e risorse.

DocenteMarco BorregaTemporary Marketing Manager e docente di Web Marketing, esperto di Lead Generation, si è occupato in passato anche di merketing televisivo per emittenti nazionali, da anni si occupa di strategie vincenti per aziende in vari settori.

Durata7 ore

DateBologna23 maggio 201609.00-17.00

28 ottobre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Negozi on-line, carrelli virtuali ma opportunità reali. Il più grande mercato al mondo: questo è l’E-Commerce. Un mercato non solo per i grandi player del calibro di Amazon. Non basta una buona piattaforma tecnica. Il vero differenziale sta nel saper attrarre i nostri clienti e trasformare i Like e i Follower in vendite. Questione di marketing, quindi. Si fa presto a dire E-Commerce. E’ facile inserire prodotti nel carrello virtuale ma è difficile convincere le persone a inserire i dati della propria carta di credito. Credibilità nella proposta, semplicità nell’organizzazione dei contenuti e trasparenza nei sistemi di pagamento sono i driver per attrarre e convertire i nostri clienti, reali o potenziali, e incrementare il nostro ROI.

CONTENUTIVendere on-line: marketplace, pure player, E-retail. Le piattaforme più adeguate per il proprio E-Commerce.E-Commerce come driver verso acquisti off-line.Acquisti Cross-Device. I modelli emergenti: Social Commerce e Mobile Marketing. Approcciare i canali social in maniera efficace (Facebook, Twitter, Youtube, Linkedin, Google+) per trasformare like e follower in acquisti.Shoppable content, free shipping, average selling price.E-price: listini, sconti e sistema di couponing. Analisi del valore cliente: calcolo del carrello medio e dei carrelli abbandonati.SEO: ottenere il massimo rendimento dai motori di ricerca. La “long tail”.Google Analytics per l’E-Commerce. Analisi delle conversioni. A/B test. Lead Generation: creare valore attraverso l’acquisizione del cliente.Comparatori di prezzo: Google Shopping, E-Bay, Amazon, Trovaprezzi. Come diversificare le strategie in base al canale di vendita. Remarketing: costruire una campagna di fidelizzazione. Dall’email marketing al marketing dei contenuti.Dal Social Customer Service alla Customer Experience.Fiducia nel consumatore e sistemi di pagamento: carta di credito e Paypal.Novità normative e adempimenti per l’E-Commerce. Privacy e non solo.Studio di casi di successo.

DocenteMarco BorregaTemporary Marketing Manager e docente di Web Marketing, esperto di Lead Generation, si è occupato in passato anche di merketing televisivo per emittenti nazionali, da anni si occupa di strategie vincenti per aziende in vari settori.

Durata12 ore

DateBologna7 marzo 201609.00-18.0014 marzo 201614.00-18.00

11 novembre 201609.00-18.0018 novembre 201614.00-18.00

Quota di iscrizione€ 420,00 + IVA

Page 52: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 101100

MaNaGeMeNt iNForMatioN sYsteM per aCCresCere e Gestire il portaFoGlio ClieNti

soCial CustoMer CareLa nuova frontiera del servizio di assistenza clienti attraverso i Social Media

Oltre le banche dati. Verso un sistema integrato di informazioni. Al centro la relazione con il cliente, con le sue specificità, con i suoi bisogni. Poi la sistematizzazione dei dati per trasformare i prospect in clienti soddisfatti e, quindi, fidelizzati. Un mix di marketing e tecnologia a supporto di una strategia per differenziare, differenziarsi e proporre nuove e più profittevoli soluzioni commerciali.

CONTENUTILe informazioni come nuova leva della competitività: un nuovo fattore della gestione economica, un nuovo elemento del marketing mix.Sistemi informatici e informativi: il capitale informativo aziendale, i gestionali e il CRM.L’integrazione dei sistemi informativi con i dati esterni: l’importanza delle banche dati. Cosa vuol dire fare strategia attraverso le informazioni: market share verso market size.Segmentazione e definizione dei target: analizzare i clienti in relazione alle principali variabili di valutazione (fatturato e margini procurati, settore di appartenenza, dimensioni, località) integrando i dati internal accounting con quelli esterni contenuti nelle banche dati.Misurare l’attrattività: elaborare una strategia di ricerca per quantificare il mercato potenziale e scegliere i segmenti obiettivo.Analizzare le forze competitive: valutare l’attrattività misurando quantità e qualità dei competitors.L’importanza delle informazioni nell’attività quotidiana d’impresaInformazioni e istruzioni: ravvivare la rete commerciale attraverso nuovi input informativi.Informazioni e immunizzazione dal rischio: gestione del credito e degli affidamenti.Informazioni e analisi dei fornitori: potere d’acquisto e rischio operativo.

Durante il corso verranno utilizzate le banche dati del Bureau Van Dijk, multinazionale belga leader mondiale nel settore Business Intelligence.

DocenteMarco BorregaTemporary Marketing Manager e docente di Web Marketing, esperto di Lead Generation, si è occupato in passato anche di merketing televisivo per emittenti nazionali, da anni si occupa di strategie vincenti per aziende in vari settori.

Durata7 ore

DateBologna13 giugno 201609.00-17.00

12 dicembre 201609.00-17.00

Imola21 marzo 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

24h/24, 7 giorni su 7. In un mondo che è sempre online, le persone parlano dei brand e con i brand in qualsiasi momento. La parola d’ordine quindi è tempismo. Il cliente è sempre più esigente e meno paziente. Quanto siamo disposti ad aspettare per una risposta ad un tweet o in un instant messaging? Massimo 60 minuti, forse. Ma essere veloci non basta. Bisogna rispondere bene. Tutto è pubblico, tutto è leggibile. Anche i propri competitors. Opportunità e rischio. Per cavalcare questa schizofrenia mediatica e la multicanalità e per passare da un Social Customer Care ad una Social Customer Experience bisogna anticipare i tempi, parlare davvero con i propri clienti per farli sentire speciali, unici, ascoltati. Saranno poi loro a diventare l’eco dei nostri brand, i nostri promoter. Tutto questo è possibile: valutando le giuste modalità, i mezzi più adatti e le persone per farlo. In una parola: strategia per fidelizzare.

CONTENUTIPanoramica e vantaggi sul Social Customer Service: alcuni numeri e dati.Strumenti di Social Customer Service. Le principali piattaforme di Social Network: Facebook, Twitter, Linkedin e le applicazioni per l’instant messaging.Conoscenze e competenze del personale che vi verrà dedicato.Creare dei processi di Social Customer Service.Psicologia del cliente: analizzare i bisogni dei clienti in base ai target.Come gestire al meglio il Social Customer Care: le tempistiche e le modalità di risposta, il linguaggio da utilizzare e gli errori da non fare.I tool per la gestione del Customer Care sui Social Media.Creare un rapporto azienda-cliente: come influenzare le decisioni di acquisto dei clienti e far sì che il cliente “contento” diventi un canale virale ai fini pubblicitari. Analisi e misurazione dei risultati: monitoraggio del servizio offerto.Case history: storie di successo e di fallimento nella gestione del Social Customer Service.

DocentiGiovanni Ciafrè Docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

Filippo FenatiSpecializzato nell’area Marketing, è docente e consulente junior di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ.

Durata14 ore

DateBologna8, 10 marzo 201609.00-17.00

27, 28 ottobre 201609.00-17.00

Imola24, 26 maggio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

Page 53: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 103102

strateGie Di VeNDita per teCNiCi

sales ethiCsVendita etica, felicità e successo

Bravo tecnico o bravo commerciale? Entrambi. Proponiamo un training pratico per valorizzare le competenze specialistiche e tecnologiche integrandole con capacità relazionali e commerciali. Un mix per portare più valore alla propria azienda e ai propri clienti, per soddisfarli e stupirli. Saper individuare le vere esigenze del cliente, portare al tavolo della trattativa argomentazioni convincenti esposte in modo persuasivo, evidenziare in modo incisivo i plus della propria offerta, gestire obiezioni e reclami mantenendo un rapporto costruttivo, diventano pertanto leve importanti a supporto del prodotto e del miglioramento dell’attività commerciale.

CONTENUTIIl ruolo dello specialista tecnico nella relazione con il clienteConoscenze e capacità.Fiducia in sé: come smascherare le convinzioni autolimitanti.“Professional “ della relazione: la comunicazione come strumento strategico.Sapere tacito: trasmettere il valore dell’esperienza. Goal setting: focalizza i tuoi obiettivi di miglioramento nell’attività commerciale.Competenze commerciali e relazionaliDalla strategia aziendale di vendita alla pratica.Conoscere il proprio mercato: ricerca e contatto clienti.La presentazione efficace di sè, della propria azienda e del proprio prodotto.Dalla comunicazione tecnica a quella commerciale.Pianificazione dell’incontro e definizione delle argomentazioni commerciali.Creazione del rapporto/feeling per un’efficace trattativa. Come incrociare esigenze del cliente e specifiche dell’offerta.Empatia e dialogo, ascolto attivo.L’intervista, il silenzio, la scelta delle parole: come minimizzare le eventuali lacune del prodotto e rendere importanti i vantaggi dell’offerta.Anticipare e gestire obiezioni reali e pretestuose.L’importanza del telefono come strumento di vendita.Prendere un appuntamento, rilanciare un’offerta, ottenere nuove informazioni e fidelizzare il cliente.Come presentare il prezzo ed evitare la richiesta sconto.Concludere per vendere.La presunzione di acquisto.I tipici segnali di accettazione della proposta.

DocentiAlice AlessandriFormatore e consulente aziendale sui temi della comunicazione e servizio al cliente, tecniche di vendita, relazioni interne e leadership efficace.

Alberto AleoConsulente e formatore sui temi del sales management e marketing. Fino al 2012 è stato Direttore Vendite e Direttore Marketing e Comunicazione.

Durata21 ore

DateBologna23, 26 febbraioe 1 marzo 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 620,00 + IVA

Frutto di una ricerca sulla vendita etica condotta da Aleo e Alessandri in collaborazione con docenti del MIT, del Babson College di Boston e della Bentley University, sono le tecniche più avanzate per generare fiducia nel cliente e ritrovare motivazione ed efficacia nel lavoro. Capiremo insieme come cambia la strategia aziendale introducendo l’etica tra gli strumenti commerciali. Trasparenza e correttezza, valori che motivano ad agire comportamenti che sviluppano le performance commerciali , rinforzando la credibilità aziendale e fidelizzando la relazione con i clienti.

CONTENUTIConflitto d’interessi e d’identità, ben-essere e ben-avere, reciprocità e valore.Le fasi della relazione cliente-venditore.Il cerchio della fiducia.Le tappe della Vendita Etica.Indagare il valore per il cliente.Marketing ed Etica: come essere competitivi generando valore condiviso.Il sistema d’offerta basato sul valore e sulla relazione.Esternalità e asimmetrie informative: superare i conflitti d’interesse.La negoziazione incrementale: Nash, la teoria dei giochi strategici e il win-win integrativo.Creare e mantenere la relazione: l’ecosistema della vendita e lo scambio di valore.Ridurre l’asimmetria informativa: scoprire le esigenze e le motivazioni d’acquisto profonde.La relazione prezzo-valore.La chiusura della trattativa e la relazione nel tempo.Patto del venditore etico e raccolta feedback.Esercitazioni e casi studio.

Docenti

Federico BencivelliConsulente e formatore senior di FAV, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. È Coach certificato ACC- ICF (International Coach Federation - Italia).

Stefano Donati Consulente e formatore nel marketing strategico e operativo, nello sviluppo delle abilità negoziali e nelle tecniche di fidelizzazione del cliente. Collabora con numerosi enti, quali Università, Camere di Commercio ed enti pubblici territoriali. Editorialista in riviste di settore e blog tematici.

Durata14 ore

DateBologna1, 3 marzo 201609.00-17.00

10, 17 ottobre 201609.00-17.00

Imola14, 21 gennaio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 54: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO

G F M A M G L A S O N D

IMOLA G F M A M G L A S O N D

BOLOGNA

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

Analisi di bilancio

EXECUTIVE PROGRAM: Financial accounting program

Private Equity

Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS

Come costruire un bilancio consolidato

Recupero crediti

Bilancio d’esercizio e Bilancio consolidato: novità operative 2016Il rendiconto finanziario

Budgeting

PERCORSI FORMATIVI 2016 105

L’affidabilità finanziaria, la pianificazione e la gestione della tesoreria aziendale

Mission Controlling

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Mission Controlling 4

28Bilancio d’esercizio e Bilancio consolidato: novità operative 2016

“Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato” Albert Einstein

Page 55: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 107106

Crea il tuo perCorso

respoNsaBile aMMiNistratiVo

Financial Accounting Program

Come costruire un bilancio consolidato

Budgeting

Mission Controlling

L’affidabilità finanziaria, la pianificazione e la

gestione della tesoreria aziendale

Recupero crediti

Bilancio d’esercizio e bilancio consolidato: novità

operative 2016

Private Equity

Il rendiconto finanziario

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Marketing per “non” Marketing Manager p.

Gestire il team per ottenere risultati

Il coraggio di decidere

Capacità negoziali e successo nel business

Drivers

La valutazione dei bisogni formativi

La riunione come strumento di comunicazione

organizzativa

Manager & Leader

CORE COMPETENCES

SOFT SKILLS

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Page 56: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 109108

Crea il tuo perCorso

CoNtroller

Financial Accounting Program

Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS

Come costruire un bilancio consolidato

Private Equity

Il rendiconto finanziario

Budgeting

Mission Controlling

Il controllo di gestione industriale

L’affidabilità finanziaria, la pianificazione e la

gestione della tesoreria aziendale

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Marketing per “non” Marketing Manager p.

Gestire il team per ottenere risultati

Il coraggio di decidere

Capacità negoziali e successo nel business

Drivers

La valutazione dei bisogni formativi

La riunione come strumento di comunicazione

organizzativa

Manager & Leader

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Page 57: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 111

FiNaNCial aCCouNtiNG proGraM

Orientarsi nei nuovi scenari economici, sempre più fluidi, indicando strategie, coniugando le necessità finanziarie con i bisogni produttivi, le aspirazioni dei manager con le aspettative degli azionisti, guardando i debiti come investimenti e la gestione finanziaria come leva della produttività. Competenze rotonde, contemporanee e soprattutto necessarie in “un’ economia liquida”, caratterizzata da elementi congiunturali sempre più discontinui.Non solo questione di numeri quindi. Ma nuovi modelli e metodi specifici per controllare la gestione dell’impresa, calcolarne il valore, misurare la capacità d’indebitamento, determinarne la redditività, capire i requisiti di continuità, valutare un piano industriale, analizzarne la capitalizzazione. Queste le caratteristiche di un management capace di prendere decisioni sulla base di prospetti finanziari, di gestire flussi monetari complessi e di valutare alternative di finanziamento innovative.

La struttura

FINANCIAL ACCOUNTING PROGRAM

COMPLETO5 moduli 39 ore+2 moduli opzionali28 ore

Executive Program

Opzionali

MODULO 1 ExecutiveMANAGEMENT E FINANCIAL ACCOUNTING

Il sistema di management e financial accounting Le categorie del bilancio: lo stato patrimoniale, il conto economico, il rendiconto finanziario. Il conto economico gestionale (CEG) – strumento base per il responsibility ed il decision accounting. Gli elementi del CEG, il ricavo, il costo, il risultato. Il costo del prodotto (COGS). L’interpretazione dei margini di

FINANCIAL ACCOUNTING PROGRAM

Mod. 2 / 7 ore Flussi finanziari

Mod. 5 / 7 oreComunicazione finanziaria

Mod. 4 / 7 oreBusiness valuation

Mod. 1 / 4 oreManagement e Financial Accounting

Mod. 3 / 14 oreFinancial Controlling

Mod. 7 / 14 oreIl controllo di gestione industriale

Mod. 6 / 14 orePrivate Equity

“Se la matematica ci insegna a contare, perché non ci insegna anche a confrontare i colori?” (L.Wittgenstein)

contribuzione e l’obiettivo di profitto – l’EBIT. La visione globale (olistica) del business: il concetto del Return On Investment (ROI). Le relazioni tra stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario. Il bilancio d’esercizio – leggere ed interpretare i report annuali. La gestione delle leve finanziarie nel business. La leva del Net Working Capital. Determinazione ed interpretazione di indici per l’analisi della situazione finanziaria di un’azienda/di un business. Il cash flow. La

eXeCutiVe proGraM

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PERCORSI FORMATIVI 2016PERCORSI FORMATIVI 2016112 113

MODULO 3 ExecutiveFINANCIAL CONTROLLING

Controllo della gestione economica. La mappa organizzativa del controllo. Gli standard di controllo. La contabilità direzionale: contabilità analitica, generale e direzionale; gli strumenti del controllo, strumenti di pianificazione industriale e di budgeting e controllo degli scostamenti. La classificazione e l’analisi dei costi: il punto di vista del cliente per lo sviluppo della contabilità direzionale; i costi per funzione; i costi riferiti ad un oggetto contabile e la distinzione tra diretti ed indiretti; i sistemi contabili a costi standard; il comportamento dei costi ed il volume di produzione. L’analisi del punto di pareggio: sistemi di calcolo dei costi di prodotto – servizio; la determinazione dei costi basati sull’ordine di lavorazione; la determinazione dei costi di processo multifase; l’analisi delle varianze (scostamenti). Il sistema del calcolo dei costi sulle attività: decisioni make or buy; i costi relativi al magazzino ed il tempo di lavorazione; costi di prodotto per il calcolo del prezzo del mix; le politiche di prezzo. La misurazione delle performance: il master budget; l’analisi what-if; la gestione del processo di budgeting mediante la reportistica. Il controller diventa business partner del manager: i budget finanziari; gli impieghi di denaro nel circolante e negli immobilizzi; il capital budgeting e le fonti di finanziamento.

MODULO 4 ExecutiveBUSINESS VALUATION

Analisi delle figure chiave per la valutazione: l’impatto delle decisioni strategiche e delle scelte operative sui numeri dell’impresa; le figure chiave del conto economico NET SALES, EBIT, EBITDA, NOPATBI; le figure chiave dello stato patrimoniale NET ASSET, EQUITY e NET FINANCIAL POSITION; l’analisi dei flussi di cassa: FREE CASH FLOW; Il costo medio ponderato del capitale WACC; Il valore futuro dell’azienda e l’importanza del fattore “g” (GROWTH RATE). I metodi di valutazione: il metodo patrimoniale; reddituale, misto, finanziario basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa (DCF). Il metodo dei multipli. Valutazione comparativa dei differenti metodi sulla base di un caso reale di valutazione di un’azienda a seguito di un processo di acquisizione da parte di un’azienda estera nei confronti di un’azienda italiana.

MODULO 5 ExecutiveCOMUNICAzIONE FINANzIARIA

A monte della comunicazione finanziaria: Editing data processing; Management Information System; Decision Support System. Il principio di trasparenza; Open data; Accessibilità. Le forme di comunicazione del valore. Il processo di determinazione del valore e il mercato.

MODULO 6 OpzionalePRIVATE EQUITY -

Il capitale di rischio temporaneo, private equity e venture capital. Own Capital and Borrowed Capital: una variante del capitale di rischio fra debito ed equity, le risorse integrative del capitale proprio. Struttura e dati statistici del mercato dei capitali “equity e venture”. I requisiti per l’accesso. Simulazioni per la convergenza verso i requisiti. La struttura economica, patrimoniale e finanziaria di adeguatezza. Aspetti normativi.

FABRIzIO CASCINO - CFO - Alberto Sassi S.p.A. “Anticonformismo ed empatia sono caratteristiche difficilmente presenti negli Executive Program, i docenti di Fav riescono a combinare con successo tutto ciò, stimolando continuamente l’interesse nell’approfondimento dei temi aziendali concreti, partendo dalla teoria e fornendo concetti e strumenti per affrontare i nuovi possibili scenari futuri”.

Testimonianze

CalendarioMod. 1 Management e Financial Accounting 4 ore |08/04

Mod. 2 Flussi Finanziari 7 ore | 15/04

Mod. 3 Financial Controlling 14 ore | 22, 29/04

Mod. 4 Business Valuation 7 ore | 06/05

Mod. 5 Comunicazione finanziaria 7 ore | 13/05

Mod. 6 Private Equity 14 ore | 04, 11/07

Mod. 7 Il controllo di gestione industriale 14 ore | 17, 24/05

FacultyGiovanni Fenati

Specializzato nell’area Finance, è docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da 10 anni. Ha svolto attività bancaria nel settore titoli fino al ruolo di responsabile della linea flessibile di Europlus-Pioneer Investment. È stato amministratore, consigliere e direttore finanziario in diverse imprese.

Giovanni Ciafrè

Docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

MODULO 2 ExecutiveFLUSSI FINANzIARI

Il ruolo del financial e flussi finanziari. Stato patrimoniale e conto economico per la determinazione del valore. Valutare la capacità del business di produrre cassa nel breve, medio e lungo periodo. Le differenti configurazioni di cassa (Cash Flow – Operating Cash Flow – Free Cash Flow). Come valutare il rischio che il business smetta di produrre la cassa. Come esaminare i modelli di business sulla base della loro capacità di gestire il rischio. Le decisioni di investimento: le politiche di finanziamento; gli strumenti finanziari; la determinazione del fair value degli strumenti finanziari; le politiche di dividendo.

MODULO 7 OpzionaleIL CONTROLLO DI GESTIONE INDUSTRIALE

Strumenti necessari per progettare sistemi di contabilità analitica, costing, profitability analysis e analisi degli investimenti in termini di gestione della rotazione del capitale investito. Gli impatti delle scelte di operations sul conto economico, sullo stato patrimoniale.

eXeCutiVe proGraM

pianificazione finanziaria: l’importanza della previsione di cash flow, di EBITDA. L’indicatore di performance “principe”: il free cash flow. Esercitazioni pratiche.

Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

EXECUTIVE PROGRAM FINANCE (Mod. 1-2-3-4-5) € 2.100,00 + IVA Modulo 6 OPZIONALE € 560,00 + IVAModulo 7 OPZIONALE € 560,00 + IVA

EXECUTIVE PROGRAM FINANCE COMPLETO (Mod. 1-2-3-4-5-6-7) € 2.900,00 + IVA

I moduli opzionali sono acquistabili singolarmente. La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. Ai partecipanti che frequentano i Moduli Executive (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attesta-to di frequenza e un Open Badge.

Quota di iscrizione

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 115114

priVate eQuitY Strumento di sviluppo della piccola e media impresa

aNalisi Di BilaNCio

Padroni senza volto. O più semplicemente partner finanziari. Quali i rischi, quali le opportunità. Li vediamo attraverso la lente di ingrandimento della convenienza, delle modalità di accesso e delle procedure di utilizzo dei fondi. Un nuovo strumento finanziario per dare nuova linfa ai progetti di sviluppo della piccola media impresa o alla nascita di start up innovative.

CONTENUTIDefinizione Il capitale di rischio temporaneo, private equity e venture capital.Own Capital and Borrowed CapitalUna variante del capitale di rischio fra debito ed equity, le risorse integrative del capitale proprio.Struttura e dati statistici del mercato dei capitali “equity e venture” I requisiti per l’accessoAspetti qualitativi, il posizionamento sul mercato, organizzazione e strategia di sviluppo.Aspetti quantitativi, bilanci e business plan.Simulazioni per la convergenza verso i requisiti La struttura economica, patrimoniale e finanziaria di adeguatezza La presentazione dell’azienda e del piano industrialeAspetti normativiIl percorso tecnico per l’accesso, covenants e gestione dei rapporti societari partecipativi.

Powerpoint dedicati allo sviluppo del business plan. Excel dedicato all’analisi per lo sviluppo degli output economico-finanziari.

DocenteLuigi Salvatore Dottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali.

Durata14 ore

DateBologna5, 11 aprile 201609.00-17.00

10, 17 ottobre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Saper leggere e interpretare le voci di bilancio per valutare in chiave economica, finanziaria e patrimoniale il significato delle strutture contabili e le loro connessioni. Analizzare investimenti, solidità finanziaria e margini di redditività consente di leggere meglio il passato dell’azienda e intervenire efficacemente sul suo sviluppo. Puntiamo ad una comprensione del bilancio fatta di pochi indici purchè ben selezionati ed integrati tra loro, superando la tradizionale logica del pesante e frammentato glossario degli indicatori.

CONTENUTIIl sistema di “accounting”Il sistema di management e financial accounting.Lo stato patrimoniale, il conto economico ed il rendiconto finanziario: tre strumenti per un’analisi completa del bilancio di esercizio – confronti tra normativa nazionale e internazionale.Il collegamento delle tre componenti all’interno di un sistema di accounting.Management accountingDal check up aziendale al conto economico gestionale.Il conto economico gestionale (CEG) – strumento base per il responsibility ed il decision accounting.Gli elementi del CEG, il ricavo, il costo, il risultato.L’interpretazione dei margini di contribuzione.L’obiettivo di profitto – l’EBIT.La visione globale (olistica) del business: il concetto del Return On Investment (ROI) e lo Z Score di Altman.Financial accountingConnessione tra management accounting e financial accounting.La pianificazione finanziaria: l’importanza della previsione di cash flow, di EBITDA.

Esercitazioni La riclassificazione dei bilanci, l’analisi degli indicatori di redditività, l’analisi degli indicatori di liquidità, l’analisi degli indicatori di Basilea 2.

DocenteGiovanni FenatiDocente e consulente senior, è specializzato nell’area Finance. È stato responsabile della linea flessibile di Europlus-Pioneer Investment ed amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Durata14 ore

DateBologna4, 11 luglio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 60: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 117116

CoMe Costruire uN BilaNCio CoNsoliDato

il BilaNCio seCoNDo i priNCipi CoNtaBili iNterNazioNali ias/iFrs

Metodi e strumenti per impostare i lavori preparatori per la redazione del bilancio consolidato e scegliere i criteri di valutazione più idonei alle esigenze economico-finanziarie del Gruppo costituiscono gli asset fondamentali del corso. Ciò consente di redigere il bilancio consolidato valutando partecipazioni con il metodo integrale, proporzionale e a patrimonio netto anche alla luce delle novità della Riforma di agosto 2015.

CONTENUTILe novità normative in materia di bilancio consolidato Cosa cambia con la Riforma di agosto 2015.Operatività sui bilanci 2016.Aspetti organizzativi e gestionaliLe migliori procedure organizzative per la raccolta dei dati di consolidamento: tempi, metodi e sistemi informatici di cui avvalersi.L’impegno della controllante e le attività in capo alle controllate.Nuove procedure post Riforma.I metodi di consolidamentoConsolidamento integrale, proporzionale e a patrimonio netto: le novità normative, le metodologie di consolidamento e i connessi impatti economici e patrimoniali nel breve e nel lungo periodo.La redazione del bilancio consolidato con il metodo integraleLe scritture di elisione delle partecipazioni controllate totalmente o parzialmente.Quali criteri adottare per l’allocazione delle differenze di consolidamento? Effetti economico-patrimoniali nel primo anno e negli anni successivi.Il trattamento contabile delle operazioni intercompany: la gestione delle eventuali divergenze.Documenti annessi al bilancio consolidatoLa nota integrativa, la relazione sulla gestione e gli ulteriori documenti richiesti dai principi contabili nazionali in evoluzione.

DocenteCristina AprileDottore Commercialista e Revisore Contabile, è autrice di numerose pubblicazioni in materia di bilancio civilistico, consolidato e controllo di gestione.

Durata7 ore

DateBologna27 aprile 201609.00-17.00

27 ottobre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Adottare principi contabili internazionali in aziende quotate o consociate in Gruppi permette di aumentare la trasparenza, la comparabilità dei propri bilanci e la relativa reportistica. Essere al passo con i tempi attraverso un kit di strumenti utili per leggere e valutare in chiave internazionale le principali voci di bilancio: dalle immobilizzazioni all’attivo circolante, al patrimonio netto e i relativi impatti prospettici sul conto economico.

CONTENUTIIl mondo IAS/IFRSPrincipi contabili internazionali: terminologia chiave e fonti informative.Perché applicare gli IAS/IFRS: il passaggio dai principi contabili nazionali a quelli internazionali.I documenti che compongono il bilancio secondo gli IAS. Costruzione di uno Stato Patrimoniale e di un Conto Economico IAS partendo da una situazione contabile.Quali sono i principi contabili internazionali chiave?E per il passaggio agli IAS? L’IFRS 1.Le immobilizzazioni materialiFair Value o costo storico nel passaggio agli IAS/IFRS e negli anni successivi.Le logiche del Component Approach ed i relativi impatti economico-patrimoniali nel tempo. Tipologie di manutenzioni under IAS.Il LeasingLe differenze economiche, patrimoniali ed organizzative, applicando gli IAS/IFRS.Esempio pratico su come gestire il leasing secondo lo IAS 17.Le immobilizzazioni immaterialiLe categorie di immobilizzazioni immateriali nella logica dei principi contabili internazionali.Le regole per la capitalizzazione dei costi di ricerca e sviluppo.Quali differenze nel periodo e nel metodo di ammortamento.Avviamento e Impairment Test.Le rimanenzeLa valutazione delle rimanenze secondo gli IAS. Ci sono differenze rispetto alla valutazione secondo i principi contabili nazionali?

DocenteCristina Aprile Dottore Commercialista e Revisore Contabile, è autrice di numerose pubblicazioni in materia di bilancio civilistico, consolidato e controllo di gestione.

Durata7 ore

DateBologna5 maggio 201609.00-17.00 14 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 61: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 119118

MissioN CoNtrolliNG Le linee guida del controllo di gestione

BuDGetiNG Prevedere e misurare l’azione, controllare i risultati

Strutturare un sistema di controllo di gestione o perfezionare quello esistente, per avere una plancia di comando utile a prendere le decisioni e governare l’azienda in ottica manageriale. Come difficile è la navigazione a vista, altrettanto impraticabile e rischiosa è la conduzione di un’azienda senza controllo di gestione. Controlling: per “tradurre attività in cifre o desumere dalle cifre la necessità di intraprendere misure e provvedimenti”. Solo così si assicura un impiego efficace ed efficiente delle risorse e dei fattori produttivi a disposizione dell’impresa.

CONTENUTIManager & Controller, una squadra vincente.La funzione del Manager e del Controller nel processo di Controlling.Il processo di determinazione degli obiettivi: “top down” e “bottom up”.Controlling: processo di apprendimento per eccellenza.Il management accounting. Il conto economico di gestione.L’elemento base per il responsibility accounting ed il decision accounting.L’interpretazione dei margini di contribuzione nella pianificazione delle vendite.“Vendere” l’obiettivo di profitto e visualizzarlo nel grafico del punto di pareggio.Il sistema del conto economico di gestione ed i suoi subsistemi.I costi: l’origine, la controllabilità e l’imputabilità.L’organizzazione in Profit Center: Profit Center e Division; i principi dell’organizzazione divisionale; il conto economico di gestione per un Profit Center; la determinazione del risultato per Profit Center; prezzi standard di trasferimento fra i Profit Center.La pianificazione strategica, operativa e reattiva. L’interconnessione tra pianificazione strategica, a medio termine ed il budget operativo. La pianificazione e la previsione: la struttura della pianificazione aziendale – il cubo della pianificazione. Il piano di svolgimento del processo di budgeting. Gli elementi specifici del sistema di pianificazione operativa. Il conto economico di gestione nell’ambito della pianificazione del fatturato, dei costi e dei profitti; l’ampliamento della pianificazione del profitto in un sistema integrato di budget. La visione globale del Controlling: “l’albero del ROI” come guida per un miglioramento del budget.La suddivisione degli obiettivi aziendali in obiettivi specifici e vari tipi di budget relativi.Il confronto tra valori previsti ed effettivi del fatturato, dei margini di contribuzione e dei costi di vendita nei Profit Center.Il budget dei costi fissi e gli “standards of performance”.Il reporting direzionale: il conto economico di gestione come base del reporting; l’inserimento degli scostamenti e la loro analisi; il modello delle “quattro finestre”.Il mansionario del Controller. Cenni sul nuovo ruolo del Financial Controller.

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

Durata14 ore

DateBologna9, 16 giugno 201609.00-17.00

20, 24 ottobre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Un percorso integrato per acquisire concetti, applicare strumenti operativi per redigere il budget, valutare le scelte manageriali da assumere, creare un sistema di reporting che comunichi con efficacia l’andamento della gestione. Budgeting per pianificare e controllare le performance dell’azienda in chiave strategica.

CONTENUTIIl processo di elaborazione del budget: dalla pianificazione ai numeri.Lo sviluppo dei budget operativi: commerciale, di produzione, dei costi della struttura, degli investimenti operativi.L’attività di consolidamento nei budget di conto economico, patrimoniale e dei flussi finanziari.Attività operative sullo sviluppo del budget.Definire un sistema di reporting per rispondere alle esigenze della direzione strategica e di quella operativa.L’utilizzo dei reporting per valutare l’impatto delle scelte in chiave economica e finanziaria.Analisi delle informazioni chiave da collocare all’interno del report.L’analisi delle varianze e lo sviluppo delle azioni correttive.Il modello Eva per la valutazione delle performance manageriali.Lo sviluppo dei KPI.Analisi delle relazioni tra budgeting e forecasting: revisione del budget e “rolling forecast”.

DocentiGiovanni CiafrèDocente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

Giovanni FenatiDocente e consulente senior è specializzato nell’area Finance. È stato responsabile della linea flessibile di Europlus-Pioneer Investment ed amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Durata21 ore

DateBologna3, 10, 17 marzo 201609.00-17.00 10, 17, 24 novembre 201609.00-17.00

Imola4, 11, 18, febbraio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

Page 62: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 121120

reCupero CreDiti Aspetti legali e relazionali

l’aFFiDaBilità FiNaNziaria, la piaNiFiCazioNe e la GestioNe Della tesoreria azieNDale

Recuperare i crediti aziendali nel più breve tempo possibile, senza però compromettere la relazione con il cliente. Un obiettivo possibile anche in tempi di crisi e gravi insolvenze. Come? Privilegiando la prevenzione e considerando il recupero dell’insoluto non più come un’attività tecnico-amministrativa, ma come un processo negoziale. Questi gli asset del corso. Valutare correttamente tempi e convenienza di un’azione legale alla luce dei nuovi istituti giuridici e delle relative procedure spesso non basta. Ecco perché il corso dedica uno spazio privilegiato alla comunicazione persuasiva, contrastando le tipiche obiezioni dei debitori per preservare il rapporto con il cliente e tutelare l’immagine aziendale.

CONTENUTIAspetti legaliCome cercare di evitare un insoluto: informazioni sul cliente al momento dell’acquisizione, conclusioni di accordi chiari e precisi.Verificarsi dell’insoluto e valutazione preventiva della recuperabilità del credito.Informazioni sul cliente insolvente: dove e come; responsabilità persona fisica e persona giuridica; valutazione prove del credito.La fase stragiudiziale: diffida ad adempiere, interessi legali e/o moratori.Soluzione stragiudiziale della controversia: transazioni e mediazioni.La tutela giudiziaria: verso l’ottenimento di un decreto ingiuntivo.Altri titoli esecutivi stragiudiziali: cambiali, assegni, scritture private e atti notarili.Atto di precetto ed esecuzioni mobiliari ed immobiliari.Fallimento ed altre vecchie e nuove procedure concorsuali.La deducibilità delle perdite su crediti.La comunicazione come strumento per il recupero crediti Il processo di comunicazione e la comunicazione persuasiva.Le diverse tipologie psicologiche di debitore. Le tecniche per individuare l’interlocutore aziendale più disponibile a negoziare.Le strategie per ottenere il migliore risultato nel recupero crediti.Come controbattere alle principali obiezioni e contestazioni dei debitori.La valutazione sulla recuperabilità in via giudiziaria.

DocenteMarco Core Consulente di Direzione Aziendale, Dottore Commercialista membro della Commissione Finanza e Controllo di Gestione dell’Ordine di Bologna, ricopre il ruolo di amministratore di società partecipate pubbliche, Revisore Contabile.

Durata21 ore

DateBologna13, 20, 25 luglio 201609.00-17.00

18, 25, novembre e 2 dicembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

Elaborare un sistema di autodiagnosi interna sull’affidabilità finanziaria attraverso la costruzione di un database che contenga indicatori di redditività, solidità e liquidità.Un kit per misurarsi con aziende di settore e far leva sulle variabili che possono migliorare le proprie condizioni bancarie e di rating. L’analisi di questi risultati permetterà una pianificazione finanziaria per il controllo dei flussi di cassa prospettici nel medio periodo al fine di migliorare l’equilibrio finanziario ed il valore stesso della società.

CONTENUTIAffidabilità finanziaria aziendaleSistema di autodiagnosi, reperimento dati di bilancio e dati della concorrenza.Punti di forza e di debolezza dell’azienda e leve su cui agire per il miglioramento. Definizione del proprio posizionamento competitivo strategico.Pianificazione finanziaria nel medio periodoCostruzione di un sistema di pianificazione finanziaria per il controllo nel tempo dell’affidabilità finanziaria.Concetto di ciclo monetario e necessità di equilibrio finanziario nel tempo.Posizione Finanziaria Netta aziendale (PFN).Metodologie per la raccolta delle informazioni finanziarie dai sistemi aziendali interni. Analisi movimenti contabili, fatture, ordini, bolle di entrata, contratti e previsioni per alimentare un database di pianificazione finanziaria. Analisi strumenti disponibili e realizzazione del sistema di pianificazione finanziaria con confronto dati consuntivi.Gestione ottimale della tesoreriaApplicazione delle attività di controllo e pianificazione finanziaria nell’operatività attraverso la tesoreria.Il concetto di tesoreria rispetto alle logiche contabili, la tesoreria anticipata e il modello di informazioni in tempo reale per decidere sulla ottimizzazione della liquidità aziendale.Concetti di data valuta, movimenti provvisori e stimati e causali di tesoreria come fulcro di analisi e reporting sui flussi di cassa.Analisi e strumenti disponibili e definizione del proprio percorso di attivazione della tesoreria aziendale.Come esporre la propria situazione economico-finanziaria in modo completo per migliorare i rapporti con gli istituti bancari.Controllo delle condizioni bancarie e ottimizzazione spese ed oneri finanziari.

DocentiSara Babini Avvocato e formatore con esperienza ultra decennale in materia di diritto civile, conciliazione, composizione delle liti. Gian Paolo Grandi Consulente di Direzione con esperienza pluridecennale nell’ambito del diritto societario e della finanza aziendale.

Durata14 ore

DateBologna15, 17 marzo 201609.00-17.00

28, 30 settembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 500,00 + IVA

Page 63: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 123122

il reNDiCoNto FiNaNziario BilaNCio D’eserCizio e BilaNCio CoNsoliDato: NoVità operatiVe 2016

Un must per molte imprese. É questa la novità contenuta nello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2013/34/Ue approvato lo scorso 18 maggio dal Consiglio dei Ministri. Il rendiconto finanziario è entrato definitivamente tra i documenti da depositare obbligatoriamente insieme al bilancio approvato. Nuove regole tecnico-operative e strumenti per allenarsi sia con la creazione ex novo che con il controllo del rendiconto proposto in automatico dai sistemi informatici.

CONTENUTINovità ed obblighi operativi dal 2016Le modifiche apportate dalla Riforma al Codice CivileObbligo della redazione del Rendiconto FinanziarioModalità da seguire per i relativi adempimentiLe tipologie di Rendiconto FinanziarioIl Rendiconto Finanziario costruito con il metodo direttoIl Rendiconto Finanziario costruito con il metodo indirettoLa costruzione del Rendiconto FinanziarioLe informazioni da raccogliereCome si redige il Rendiconto FinanziarioLa struttura proposta dai principi contabili Particolarità cui fare attenzioneControlli che non devono mancareCome deve prepararsi l’Ufficio AmministrativoAttività da compiere per la costruzione ex-novo del RendicontoAttività da condurre per il controllo del Rendiconto generato automaticamente dai sistemi informatici.

DocenteCristina Aprile Dottore Commercialista e Revisore Contabile, è autrice di numerose pubblicazioni in materia di bilancio civilistico, consolidato e controllo di gestione.

Durata7 ore

DateBologna20 gennaio 201609.00-17.00

20 ottobre 201609.00-17.00

Imola28 gennaio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Per scoprire tutte le novità introdotte dalla Riforma della normativa in materia di bilancio civilistico e bilancio consolidato approvata ad agosto 2015. Cosa è cambiato o cambierà per le aziende. Quali le ricadute operative. Una bussola per districarsi in nuovi articoli, nuovi contenuti, e nuove norme da seguire.Proponiamo soluzioni operative per affrontare il cambiamento analizzando i più importanti aggiornamenti civilistici, la loro struttura, i relativi criteri di valutazione per arrivare ad una corretta redazione del bilancio.

CONTENUTICome cambia il Codice Civile nella sezione relativa al Bilancio d’esercizioQuali sono gli articoli modificati.Cambiamenti attesi con riferimento ai connessi Principi Contabili Nazionali.Ad ogni dimensione aziendale corrisponderà una diversa conformazione del BilancioBilancio delle Micro Imprese.Bilancio delle PMI.Bilancio delle Grandi Imprese.La nuova veste del Bilancio d’esercizioLa rilevanza dei cambiamenti. Le novità introdotte nella struttura dello Stato Patrimoniale. La nuova conformazione del Conto Economico. Il contenuto innovato della Nota Integrativa.Il Rendiconto Finanziario è diventato obbligatorio.Componenti rilevabili e criteri di valutazione da adottareLe novità introdotte nelle voci dell’Attivo. Cosa cambia nelle voci del Passivo.Impatti ed effetti sul Conto Economico.Idee pratiche per gestire le novitàTempi e metodi per affrontare il cambiamento. Come cambia il D. Lgs. n. 127/1911, nella sezione relativa al Bilancio ConsolidatoQuali articoli del Decreto sono cambiati.Quali cambiamenti nei criteri di consolidamento.Quali modifiche apportare all’organizzazione amministrativa presso le controllanti e le controllate.

DocentiCristina Aprile Dottore Commercialista e Revisore Contabile, è autrice di numerose pubblicazioni in materia di bilancio civilistico, consolidato e controllo di gestione.

Durata7 ore

DateBologna10 marzo 201609.00-17.00

10 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 64: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 125

INTERNAZIONALIZZAZIONE

La strategia cluster per l’internazionalizzazione

G F M A M G L A S O N D

7

3 30

3020

16

Finanziamenti per l’internazionalizzazione e gli investimenti all’estero

Gli appalti internazionali

28 6

Cross Cultural Management

Il contratto internazionale di agenzia

La compravendita internazionale

23 27

Il commercio elettronico nella disciplina nazionale e comunitaria

10 22

Bank Payment Obligation (BPO) 22 1

La lettera di credito e la prassi bancaria internazionale uniforme

22 22

Operazioni doganali 5 20

BOLOGNA

G F M A M G L A S O N D

23

21

14

22Gli appalti internazionali

La lettera di credito e la prassi bancaria internazionale uniforme

Operazioni doganali

IMOLA

Bank Payment Obligation (BPO)

“Global vision local win”Jack Ma

Page 65: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 127126

La strategia cluster per l’internazionalizzazione

Cross Cultural Management

Il contratto internazionale di agenzia

La compravendita internazionale

Finanziamenti per l’internazionalizzazione e gli

investimenti all’estero

Gli appalti internazionali

Il commercio elettronico nella disciplina nazionale

e comunitaria

Bank Payment Obligation (BPO)

La lettera di credito e la prassi bancaria

internazionale uniforme

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Crea il tuo perCorso

Gestire il team per ottenere risultati

Storytelling

Training avanzato di negoziazione

Project Management basic

Drivers

Manager & Leader

La riunione come strumento di comunicazione

organizzativa

Business Writing

Big Data, Business Intelligence & KPI Management

La valutazione dei bisogni formativi

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Finanza per “non” Financial Manager

Bilancio per non specialisti

Marketing per “non” Marketing Manager

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eXport MaNaGer

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Page 66: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 129128

Cross Cultural MaNaGeMeNtla strateGia Cluster per l’iNterNaZioNaliZZaZioNe

“When in Rome, do as Romans do”. Questo l’imperativo per lavorare su progetti internazionali. Questo il focus del corso.L’interazione tra culture diverse può presentarsi a vari livelli: la trattativa commerciale, i team di lavoro composti da persone di diversa nazionalità, le trasferte all’estero, l’accoglienza di tecnici e clienti stranieri. In tutte queste situazioni è fondamentale che la comunicazione sia efficace. Parlare la stessa lingua è condizione necessaria ma non sufficiente. Attraverso simulazioni e casi concreti proponiamo nuovi modelli negoziali e interculturali per aumentare il differenziale da giocare nella competizione globale.

CONTENUTILe dimensioni culturaliLa ricerca di Geert Hofstede e il progetto GLOBE (Global Leadership and Organizational Behaviour Effectiveness).Distanza gerarchica, Individualismo e Collettivismo, Mascolinità e Femminilità, Tolleranza dell’Incertezza, Orientamento Temporale.Il Cultural Orientation Model.I cluster culturali.La teoria del Cultural Intelligence.L’International Profiler.La prospettiva dinamica delle dimensioni culturali.L’approccio emico nello studio delle diversità culturali.Focus su USA, Cina, India e Brasile.La comunicazione interculturale Come gestire la comunicazione a basso e alto contestoAdattarsi ad un diverso concetto di tempo: il tempo policronico e monocronico.Come pensano e ragionano le persone: la cognizione sociale e la linguistica cognitiva.L’importanza del rapporto fra le parti nel processo di creazione del valore. Presentazione di un modello interculturale.Principi di leadership (influenza e persuasione) a livello internazionale.Il modello di influenza e persuasione delle 4P: percezione del potere, preparazione, processo e persone.La percezione del Potere: fonti di potere, la leadership situazionale, la leadership in ambito internazionale.Il rapporto fra le partiLa credibilità: competenza, esperienza ed integrità/fiducia.La comunicazione: i diversi stili di comunicazione, filtri, pregiudizi, stereotipi, percezione, la comunicazione in ambito internazionale.Sistema di valori e norme: strategie di influenza in presenza di barriere culturali. Il modello negoziale di influenza. La gestione dei conflittiLa presentazione della propria proposta: come prendiamo decisioni? How and What in una presentazione, il modello PCAAN.

DocenteYadvinder Rana MBA presso la Manchester Business School ed Executive Certificate in Global Negotiations presso la Thunderbird School of Management, attualmente è professore di Cross Cultural Management presso l’Università Cattolica e progetta ed eroga corsi di negoziazione avanzata e interculturale, Cross Cultural Management e strategie di internazionalizzazione d’impresa presso università Italiane e straniere ed aziende.

Durata8 ore

DateBologna16 marzo 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Internazionalizzarsi, non più una scelta. Tanto più se le economie emergenti rappresentano il 62% del PIL mondiale. Non parliamo solo di delocalizzazione produttiva. Esploriamo i low cost countries e le loro specificità per ricercare opportunità di crescita e nuovi vantaggi competitivi per acquistare, vendere o sviluppare progetti. Per partire non basta l’intuito o i successi di chi ce l’ha fatta. Nuovi mercati impongono nuove incognite e difficoltà. L’imperativo è quindi consapevolezza e conoscenza. Perché andare all’estero, dove e come entrare, cosa offrire ai potenziali clienti, come definire e comunicare il nostro vantaggio competitivo, come strutturarsi. Questa è la nostra proposta per sensibilizzare e stimolare la ricerca di nuove piste di business.

CONTENUTIAnalisi e selezione di mercati potenzialiScelta del mercato di riferimento (centri urbani tier 2 e 3)Focus sui mercati con alti tassi di crescita: “Non solo Shanghai, Mumbai, San Paolo e New York”Segmentazione del mercato e analisi della concorrenza.Analisi SWOT.Analisi dell’azienda: com’è oggi, come vogliamo che sia fra 3 anniLa configurazione della value proposition Business Model CanvasIl posizionamento e la differenzazione del brandStrategie nel lungo periodo.Il fenomeno della saturazione dinamica: i clienti in tutto il mondo sono sempre più evoluti e preparati. Organizzazione dell’azienda per entrare in mercati internazionaliModalità di ingresso.Il compromesso fra volontà di controllo e gestione del rischio di entrata.L’evoluzione della strategia di ingresso.Risorse (umane e finanziarie) e ritorno degli investimentiLa strategia cluster applicata in diversi mercatiEsempi di strategie (di successo e fallimentari) applicate in vari settori

DocenteYadvinder Rana MBA presso la Manchester Business School ed Executive Certificate in Global Negotiations presso la Thunderbird School of Management, attualmente è professore di Cross Cultural Management presso l’Università Cattolica e progetta ed eroga corsi di negoziazione avanzata e interculturale, Cross Cultural Management e strategie di internazionalizzazione d’impresa presso università Italiane e Straniere ed aziende.

Durata16 ore

DateBologna 7, 8 novembre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

Page 67: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 131130

la CoMpraveNdita iNterNaZioNale

il CoNtratto iNterNaZioNale di aGeNZia

Con taglio pratico, presentiamo le problematiche del rapporto di compravendita: clausole e suggerimenti operativi per affrontare con consapevolezza i mercati esteri e prevenire le possibili controversie nella duplice veste di venditori e di compratori. Quando il contratto di compravendita può dirsi concluso. Come vanno utilizzate le clausole di riserva di proprietà. Quando si trasferisce la proprietà sui beni venduti. Qual è la disciplina applicabile al contratto. Quale il Tribunale competente in caso di controversia. Queste le linee guida per supportare le aziende alla ricerca di nuove rotte commerciali.

CONTENUTILe problematiche contrattuali nella compravendita internazionaleNegoziazione di un contratto internazionale.Individuazione dei punti di criticità nella negoziazione di una compravendita con l’estero: aspetti commerciali. Linee guida nella negoziazione del contratto di vendita all’estero.Criteri per redigere un “buon” contratto.Scelta della legge applicabile ed eventuali vincoli.Modi di risoluzione delle controversie: foro e arbitrato.Valutazione del rischio commerciale e del rischio paese.La compravendita internazionalePreliminari e formazione del contratto internazionale.Convenzione di Vienna: principi generali ed ambito di applicazione.Obblighi del venditore e del compratore.Clausole negoziali a favore del venditore.Clausole negoziali a favore del compratore.Condizioni generali di vendita e condizioni particolari: ordini, offerte, conferme d’ordine, proforma.Argomenti da regolare nella compravendita internazionale: elementi essenziali ed accessori.

DocenteMarco Tupponi Avvocato internazionalista, Arbitro e Conciliatore in materia civile e societaria. Presidente Commercioestero Network. Specializzato in contrattualistica internazionale, Diritto del commercio internazionale e Reti di impresa, svolge attività di consulenza a favore di imprese, associazioni industriali e delle PMI, Cooperative e Camere di Commercio.

Durata7 ore

DateBologna3 marzo 201609.00-17.00

30 settembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Tutelarsi dalle controversie per limitare i danni. Per farlo analizziamo gli aspetti giuridici e contrattuali più rilevanti. Approfondiamo le direttive recenti con riferimento alle più importanti aree geografiche e alle soluzioni più comunemente adottate nella prassi contrattuale.E se si verifica il danno? Proponiamo indicazioni su come limitare il pagamento dell’indennità di fine rapporto, le tempistiche per liquidare le provvigioni in una delicata scelta tra arbitrato, giurisdizione ordinaria e scelta del foro competente.

CONTENUTIAspetti legaliInquadramento dei contratti della distribuzione commerciale: agenzia, distribuzione, concessione di vendita e franchising.Il contratto di agenzia nei Paesi dell’UE a seguito della Direttiva n. 563 del 1986.Il recepimento della Direttiva in Italia.Il momento del pagamento della provvigione.L’indennità di fine rapporto (elementi di diritto comparato).La clausola del foro competente e la sua derogabilità.La legislazione di competenza nel contratto di agenzia alla luce del Reg. n. 593 del 17 giugno 2008.Il contratto di agenzia nei Paesi extra UE (India, Cina, Brasile, Russia, Turchia, Paesi Arabi).Applicabilità della clausola dello star del credere.Disciplina del contratto di vendita tra produttore e cliente.Figure affini: procacciatore d’affari, concessione di vendita.

DocenteMarco Tupponi Avvocato internazionalista, Arbitro e Conciliatore in materia civile e societaria. Presidente Commercioestero Network. Specializzato in contrattualistica internazionale, Diritto del commercio internazionale e Reti di impresa, svolge attività di consulenza a favore di imprese, associazioni industriali e delle PMI, Cooperative e Camere di Commercio.

Durata7 ore

DateBologna20 aprile 201609.00-17.00

30 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Page 68: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 133132

Gli appalti iNterNaZioNaliFiNaNZiaMeNti per l’iNterNaZioNaliZZaZioNe e Gli iNvestiMeNti all’estero

Conoscere le dinamiche e le procedure di gara ed esecuzione dei contratti per favorire la partecipazione delle imprese negli appalti internazionali.Una guida per districarsi nella normativa di settore attraverso un’analisi concreta ed operativa dei più recenti provvedimenti legislativi. Obiettivo: essere in grado di conoscere e gestire correttamente tutti gli aspetti economici e procedurali con strumenti di aggiornamento e analisi.

CONTENUTIAspetti contrattualiGare di appalto indette da Enti Pubblici di Paesi UE, da Enti Pubblici di Paesi extra UE, da Organismi Internazionali.Nozione di appalto internazionale.Distinzione dell’appalto internazionale dalla vendita internazionale.L’individuazione della disciplina applicabile all’appalto internazionale dopo la L. 218/95.Gli Istituti contrattuali dell’appalto.Il contratto d’appalto in alcune normative nazionali estere. Appalto internazionale principio UNIDROIT e Lex Mercatoria.I soggetti parte del contratto di appalto internazionale ed i terzi rilevanti per la conclusione dell’accordo.La cooperazione tra imprese appaltatrici nell’appalto internazionale (joint venture contractual e contratti di rete).La trattativa precontrattuale e la stipulazione del contratto di appalto internazionale.Il contratto di appalto internazionale e la sua esecuzione.La soluzione delle controversie e la responsabilità dell’appaltatore e del committente.Le garanzie del contratto di appalto internazionale.

DocenteAlessandro Russo Avvocato Internazionalista, esperto nei processi di internazionalizzazione d’impresa e nella gestione del rischio di credito nelle transazioni commerciali internazionali. È consulente e formatore presso diverse Camere di Commercio Italiane, alcune associazioni industriali e per l’ICE.

Durata7 ore

DateBologna28 gennaio 201609.00-17.00

6 luglio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Ingresso e crescita sui mercati internazionali. Una scelta possibile con una solida strategia ma non sempre fattibile. La sfida cruciale si gioca sul tavolo della sostenibilità finanziaria. Ecco allora che entrano in campo programmi, contributi e finanziamenti per competere a livello globale. Conoscere i diversi strumenti, sceglierli, selezionare la linea di finanziamento più conveniente, valutare la compatibilità reale tra fabbisogno finanziario e caratteristiche tecniche del singolo progetto. E non per ultimo selezionare i partner finanziari. Tutti obiettivi per entrare in un nuovo mercato ma soprattutto per rimanerci.

CONTENUTIIl sistema delle norme a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese.Forme di finanza strutturata e strategie di internazionalizzazione.Strumenti per l’assicurazione dei crediti da esportazione.Strumenti offerti dagli Enti Istituzionali e dai fondi pubblici di Venture Capital (Simest).Gli strumenti SACE a sostegno dell’internazionalizzazione.Programmazione europea 2014-2020: COSME il programma per la competitività delle imprese e delle PMI, Horizon2020, il programma europeo per la ricerca e l’innovazione. Il portale europeo dedicato alle opportunità di finanziamento.Le opportunità offerte da BEI (Banca Europea per gli Investimenti) e BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo).

DocenteMarco Tupponi Avvocato internazionalista, Arbitro e Conciliatore in materia civile e societaria. Presidente Commercioestero Network. Specializzato in contrattualistica internazionale, Diritto del commercio internazionale e Reti di impresa, svolge attività di consulenza a favore di imprese, associazioni industriali e delle PMI, Cooperative e Camere di Commercio.

Durata7 ore

DateBologna23 marzo 201609.00-17.00

27 ottobre 201609.00-17.00

Imola22 giugno 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Page 69: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 135134

BaNK paYMeNt oBliGatioN (Bpo) Nuovo strumento di regolamento per le imprese che operano con l’estero

il CoMMerCio elettroNiCo Nella disCipliNa NaZioNale e CoMuNitaria

BPO: oltre la lettera di credito. Un corso avanzato per illustrare il posizionamento e il funzionamento operativo della BPO al fine di rendere più snelli, veloci ed economici i pagamenti relativi alle transazioni oltre frontiera. Ulteriore obiettivo è quello di rendere più agevole e sicura l’erogazione di finanziamenti all’esportazione o all’importazione, consentendo agli istituti di credito di erogare flussi di risorse alle imprese più rapidamente, con modalità semplificate e riducendo i rischi connaturati alle transazioni in open account.

CONTENUTIScenari attuali e prospettive future del commercio internazionale.Posizionamento della BPO.I benefici per banche, compratori e venditori.Bank Payment Obligation: definizione, soggetti, struttura ed operatività.Definizioni: Baseline, Established Baseline, Obligor Bank, Payment Obligation Segment, Recipient Bank, Submitting Bank, Transaction Matching Application, Zero Mismatches. BPO vs LC/LG: quali differenze?BPO e le varie possibili forme di finanziamento.La Silent BPO.I messaggi ISO 20022 TSMT e la Transaction Matching ApplicationBPO Flow.BPO: Establishing a Baseline.La modifica di una BPO.Fulfilling a BPO.Single Shipments e Partial Shipments.Data Match/Data Mismatch on Data Set Submission: quali effetti?TMA pre-match facility, TMA transaction states, TMA data & message matching rules, TMA special requests. Corporate to bank messaging. L’attuale operatività e diffusione della BPO.Focus: Analisi dei principali articoli delle Uniform Rules for Bank Payment Obligation (URBPO), Pubbl.ne no. 750 ICC in vigore dal 1 Luglio 2013:Article 3 Bank undertaking is irrevocable and independent. Article 6 Bank Payment Obligations v. Contracts.Article 7 Data v. Documents, Goods, Services or Performance.Article 10 Undertaking of an Obligor Bank.Article 12 Disclaimer on Effectiveness of Data.Article 13 Force Majeure.Article 14 Unavailability of a Transaction Matching Application.Article 15 Applicable Law.Article 16 Assignment of Proceeds.Assessment test, Q&A session e conclusioni.

DocenteMarco Tupponi Avvocato internazionalista, Arbitro e Conciliatore in materia civile e societaria. Presidente Commercioestero Network. Specializzato in contrattualistica internazionale, Diritto del commercio internazionale e Reti di impresa, svolge attività di consulenza a favore di imprese, associazioni industriali e delle PMI, Cooperative e Camere di Commercio.

Durata7 ore

DateBologna10 febbraio 201609.00-17.00

22 settembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Mercato digitale: non un mercato senza regole. Nuove opportunità di vendita ma anche nuovi obblighi e nuove sanzioni. Tutto ciò che occorre sapere per sviluppare un contratto di E-Commerce e muoversi in un quadro normativo sempre più complesso: un mix tra scelte tecnologiche (individuazione del provider, del servizio di hosting, del dominio, delle piattaforme di E-Commerce, e di pagamento) e adempimenti formali e burocratici (contratto, clausole, fatturazione, pagamenti, privacy del consumatore). Un valido aiuto per creare un miglior equilibrio tra la tutela dei consumatori e la competitività delle imprese ed evitare contenziosi.

CONTENUTIIl commercio elettronico nella disciplina nazionale e comunitaria: peculiarità contrattuali e criticitàE-Commerce e novità con l’attuazione della direttiva 2011/83/UE.Il prestatore e l’individuazione del luogo di stabilimento.Il contratto telematico: caratteristiche e modalità di perfezionamento.Determinazione del tempo e del luogo della conclusione.I possibili requisiti di forma ad substantiam e ad probationem del contratto telematico.Validità delle condizioni generali di contratto.Le clausole vessatorie nel contratto telematico e la criticità nella loro approvazione “per scritto”.Determinazione della normativa applicabile e del foro competente.La disciplina delle comunicazioni commerciali e la sovrapposizione con i dettami in materia di trattamento dei dati personali.Il regime di responsabilità dei provider (prestatori intermediari): aspetti problematici.Strategie giudiziarie e leading cases.Approfondimento pratico: la formulazione delle clausole nei contratti di E-Commerce.

DocenteDomenico Del Sorbo Esperto nei processi di internazionalizzazione d’impresa e nella gestione del rischio di credito nelle transazioni commerciali internazionali. In particolare è esperto degli strumenti di Trade & Export Finance. Consulente e formatore svolge attività di assistenza e consulenza per la gestione di crediti documentari e garanzie bancarie per PMI.

Durata7 ore

DateBologna22 febbraio 2016 09.00-17.00

1 dicembre 2016 09.00-17.00

Imola21 giugno 2016 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Page 70: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 137136

operaZioNi doGaNaliCheck-up gestione procedure doganali import-export

la lettera di Credito e la prassi BaNCaria iNterNaZioNale uNiForMeLe novità della Pubb.ne n°745 ICC

Stop merci alla dogana. Rallentamenti nelle transizioni ma anche costi per l’azienda. Conoscere procedure e adempimenti doganali per impostare una solida strategia permette di ottimizzare i costi nei flussi di import-export, risolvere i fattori critici che rallentano lo scambio di beni, risparmiare sugli oneri daziari ed evitare sanzioni potenzialmente significative. Questo il nostro obiettivo, questo il vantaggio per le aziende.

CONTENUTIQuadro giuridico della pratica di import-export.Fonti normative e tecnica dei trasporti internazionali.I termini di resa (INCOTERMS) nei contratti di vendita internazionali.Fonti normative e tecnica doganale (la gestione dei più importanti documenti doganali).Le destinazioni doganali e i regimi doganali effettiviAdempimenti delle formalità doganali. La dichiarazione doganale (DAU e DAE).Documenti accessori. Carnet TIR, Carnet ATA.L’origine della merce, il Made In e le problematiche connesseRegole di origine preferenziale e non preferenziale delle merci. Regole del cumulo.Rilascio e controllo dei certificati di circolazione delle merci.Dichiarazione su fattura e esportatore autorizzato.Ultimi aggiornamenti in tema di Made In.Informazione vincolante sull’origine (IVO).Certificazioni e documenti: EUR1, FORM-A, ATR.Classificazione e valore delle merciSistema armonizzato.Nomenclatura combinata e Taric.Informazione tariffaria vincolante (ITV).Valore e prezzo in fattura.Adempimenti doganaliCompilazione dei modelli doganali.Rappresentanza in dogana.Dichiarazione d’intento.Obblighi in materia di esportazioni prodotti dual use.Focus: risvolti fiscali e doganali dei termini di rese, delle strategie di internazionalizzazione: analisi casi particolari.

DocenteDomenico Del Sorbo Esperto nei processi di internazionalizzazione d’impresa e nella gestione del rischio di credito nelle transazioni commerciali internazionali. In particolare è esperto degli strumenti di Trade & Export Finance. Consulente e formatore svolge attività di assistenza e consulenza per la gestione di crediti documentari e garanzie bancarie per diverse PMI.

Durata7 ore

DateBologna22 giugno 2016 09.00-17.00

22 novembre 201609.00-17.00

Imola23 febbraio 2016 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Tutte le novità per imparare ad utilizzare correttamente la lettera di credito: opportunità, modalità d’uso e accorgimenti da adottare per massimizzarne l’efficacia e ridurre il rischio di errori che ne invalidano i vantaggi. Obiettivo? Evitare le riserve bancarie e ridurre i tempi di incasso.

CONTENUTIIl credito documentario: definizione, caratteristiche, struttura, funzionamento, soggetti, tipologie, operatività, normativa di riferimento.La prassi bancaria internazionale uniforme: di cosa stiamo parlando?Le novità della pubblicazione ISBP 745 ICC.Considerazioni preliminari e principi generaliScopo della pubblicazione.Certificati e dichiarazioni.Copie dei documenti di trasporto.Documenti ai quali non si applicano gli artt. 19-25 UCP 600 ICC Le definizioni di: “shipping documents”, “stale documents acceptable”, “third party documents acceptable”, “third party documents not acceptable”, “exporting country”, “shipping company” and “documents acceptable as presented”.La lingua di produzione dei documenti.Come firmare un documento. Gli “Shipping Marks”.Le condizioni non documentarie.La preparazione dei documenti nel rispetto delle nuove indicazioni della ISBP 745 ICCCome preparare la “draft”. Come preparare la fattura.Multimodal Transport Document vs Bill of Lading.On board notations.Bill of Lading vs Non-negotiable Bill of Lading.Come preparare l’AWB e il CMR.Il certificato assicurativo, il certificato di origine.Il Packing List e il Weight List.I Certificati del beneficiario. I Certificati di analisi, di ispezione, sanitario, fitosanitario, di quantità e qualità.

DocenteGiuseppe De Marinis Consulente e formatore per il commercio con l’estero, opera in qualità di esperto in contrattualistica internazionale, diritto e tecnica doganale e dei trasporti internazionali. Professore a contratto di International Trade Law and Wto Rules (a.a 2015/2016) - Università di Macerata.

Durata7 ore

DateBologna5 aprile 201609.00-17.00

20 luglio 201609.00-17.00

Imola14 dicembre 2016 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Page 71: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

G F M A M G L A S O N D

CROSS SKILLS

PERCORSI FORMATIVI 2016 139

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

Bilancio per non specialisti

14 1Finanza per “non” Financial Manager

21 19

18 28Marketing per “non” Marketing Manager

17Il controllo di Gestione Industriale

“Cerco sempre di fare ciò che non sono capace di fare, per imparare come farlo”

Pablo Picasso

Page 72: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 141140

Bilancio per non specialistiCome leggere e valutare la situazione economica e finanziaria dell’azienda

Finanza per “non” Financial manager

Tutto si traduce in numeri. Strategie aziendali, decisioni e attività. Comprendere le logiche e i principi del bilancio d’esercizio con un solo obiettivo: acquisire una maggiore sensibilità nel valutare gli impatti delle proprie decisioni sui risultati economici, patrimoniali e finanziari dell’azienda. Utilizziamo linguaggi e strumenti semplificati per rilevare gli indicatori aziendali e inquadrarli in una logica di sistema al fine di determinare lo stato di salute di un’impresa e la sua capacità di generare reddito.

CONTENUTIIl bilancio: fonti e impieghi a 4 sezioni.Lo stato patrimoniale come strumento di informazioni finanziarie e patrimoniali.Il conto economico come sintesi della redditività aziendale.Il bilancio in forma CEE per le società di capitali: SP, CE e nota integrativa.Come leggere lo stato patrimoniale in un’ottica finanziaria.Come leggere un conto economico scalare: le varie aree di redditività – operativa, accessoria, finanziaria, straordinaria e tributaria.La riclassificazione finanziaria dello stato patrimoniale.Le valutazioni sullo stato di rischio o di successo di un’azienda.L’ottica della liquidità.Le riclassificazioni del conto economico: a valore aggiunto, a costo del venduto e a margine di contribuzione.Punti di forza e di debolezza dell’azienda.Esercitazione pratica: come leggere un bilancio e valutare i principali punti critici.Gli indici aziendali come sintesi dell’attività imprenditoriale.I principali indici per l’analisi della redditività, della solidità patrimoniale e di liquidità.Gli altri indici aziendali.

DocenteGiovanni Ciafrè Docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

Durata14 ore

DateBologna14, 21 luglio 2016 09.00-17.00

1, 2 dicembre 2016 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Migliorare la lettura e l’interpretazione del bilancio per chi è “non financial” manager. Il partecipante, durante il percorso formativo, verrà “accompagnato” all’interno delle “voci” di bilancio, delle relazioni tra di esse e delle relative “misure” per poter ritrovare e valutare in chiave economica, finanziaria e patrimoniale le sue scelte passate. Contestualmente, potrà utilizzare le conoscenze acquisite per misurare le scelte che egli dovrà prendere nel futuro.

CONTENUTII sistemi di accounting: Management Accounting Vs Financial Accounting.Il bilancio d’esercizio: le voci del conto economico (costi e ricavi) e dello stato patrimoniale (impieghi e fonti).Il collegamento delle voci di bilancio alla propria funzione specifica.L’albero della redditività: il Return On Capital Employed.Il ramo della redditività delle vendite (Return On Sales).Il ramo della rotazione del capitale impiegato.Gestire il processo decisionale mediante l’impatto delle scelte sul ROCE.Dalla vista economica a quella finanziaria: la differenza tra Ebit ed EbitDa.Il capitale circolante netto e le sue variazioni.Il concetto di capital expenditure (CAPEX).Il Free Cash Flow (FCF) ed i suoi determinanti: EbiDA, Variazione del capitale circolante, Capex.Le decisioni di finanziamento del capitale investito: mezzi propri e mezzi di terzi.Il concetto di posizione finanziaria netta (PFN).Relazione tra FCF e variazione della PFN.Simulazioni: gestire il processo decisionale mediante l’impatto delle scelte sul ROCE e sul FCF.

DocenteFabio Petroncini Dottore commercialista e revisore dei conti. Consulente e formatore senior in area fiscale, contabile e in materia di pianificazione e controllo di gestione e gestione finanziaria d’impresa.

Durata14 ore

DateBologna21, 23 marzo 201609.00-17.00

19, 21 settembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 73: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 143142

il controllo di gestione industrialeLa gestione economico-finanziaria a partire dal costo industriale di prodotto

marketing per “non” marketing manager

Saper gestire i costi, capirne le vere cause e riuscire a governarle: questi aspetti sono diventati una condizione di sopravvivenza per molte aziende. In molti settori il governo della relazione prezzo-costo è sempre più complesso, con margini che tendono a ridursi nel tempo. Sovente la mutata situazione competitiva induce le aziende a personalizzare l’offerta di servizi per distinguersi dai concorrenti facendo emergere il ruolo strategico del sistema di misurazione dei costi, che deve essere in grado di identificare il vero costo dei prodotti e dei servizi erogati e la vera profittabilità dei clienti serviti, oltre che l’efficienza e la valutazione del/i fornitore/i. Il sistema di cost accounting può divenire lo strumento per fornire un supporto prezioso alle politiche commerciali, di pricing, di acquisto e di gestione delle infrastrutture aziendali.

CONTENUTIAnalisi degli strumenti necessari per progettare sistemi di contabilità analitica, costing, profitability analysis e analisi degli investimenti in termini di gestione della rotazione del capitale investitoLa scelta degli oggetti finali di calcolo dei costi (costi di prodotto, costi di cliente, costo dell’offerta). La scelta degli oggetti intermedi di calcolo dei costi (centri di costo e/o costi delle attività). L’identificazione dei driver di costo (metodi logici e/o metodi statistici). Centri di costo versus activity-based costing: vantaggi, limiti e contesti di applicazione. La scelta della configurazione di costo. Le logiche di rappresentazione dei costi al management aziendale. L’assegnazione di obiettivi di costo: i sistemi a costi standard e analisi degli scostamenti di efficacia ed efficienza operativa. Le tecniche di cost saving. Dal costo del prodotto al costo dell’offerta: la misurazione dei costi dei servizi. L’identificazione ed il governo dei costi che creano valore per il cliente.Gli impatti delle scelte di operations sul conto economico, sullo stato patrimoniale e sui fabbisogni finanziariGli indicatori economico-finanziari per il controllo delle imprese industriali. I KPI operativi per il controllo delle operations e della Catena del Valore in termini di efficacia del servizio ed efficienza dei processi. La costruzione e l’utilizzo dei costi di produzione per le scelte industriali e la valutazione dei fornitori. La valutazione economica nelle scelte di Make or Buy. La valutazione finanziaria degli investimenti. Un nuovo modo di concepire la rotazione degli investimenti: lo studio degli ammortamenti industriali.

DocentiGiovanni Ciafrè Docente e consulente senior di Fondazione Aldini Valeriani da più di 20 anni, specializzato nelle aree Marketing & Finance. È professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. È esperto di formazione in Visual Thinking.

Filippo Fenati Specializzato nell’area Marketing, è docente e consulente junior di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ.

Durata14 ore

DateBologna18, 20 aprile 201609.00-17.00

28 ottobree 7 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

Ascoltare, toccare, leggere, annusare, gustare il mercato… e capirlo. Attività non più solo per specialisti di marketing. Nella nuova sharing economy tutto è marketing. L’evoluzione dei trend e dei consumi tratteggiano nuovi scenari e nuove opportunità di business. Cogliere quindi questi segnali, individuare nuovi target, definire piani strategici e operativi con un solo obiettivo: soddisfare il cliente. Una responsabilità a cui è chiamata tutta l’azienda.

CONTENUTIMarketing strategico verso marketing operativo: la riflessione prima dell’azione.Riflettere su cosa? Sull’evoluzione quali-quantitativa del mercato e quindi su come soddisfare i clienti meglio degli altri creando valore per l’impresa.Agire verso cosa? Verso la soddisfazione dei clienti, il fatturato, il margine, il reddito e la cassa.Il sistema di marketing intelligence alla base del marketing strategico: come organizzarlo e dove reperire i dati. Il ruolo e l’importanza delle fonti esterne: i database MintItaly, Orbis ed AIDA di Bureau Van Dijk® e le ricerche di Market Line®.La definizione dei target mediante la segmentazione.L’analisi dei benefici attesi: cosa manca ai nostri clienti, verso cosa si stanno muovendo?Le caratteristiche ed i vantaggi della nostra soluzione competitiva rispetto ai benefici attesi: la questione delle argomentazioni commerciali.La combinazione del 4+3 variabili di marketing: le 4 legate alla parte tangibile della soluzione competitiva (Product, Price, Place, Promotion); le 3 legate alla parte intangibile (People, Process, Physical Evidence).

DocenteLuigi SalvatoreDottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali.

Durata14 ore

DateBologna17, 24 maggio 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 74: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

SOFT SKILLS &PROFESSIONAL TOOLS

Project Management Basic

Big Data, Business Intelligence e KPI Management

Capacità negoziali e successo nel business

Il coraggio di decidere

Manager & Leader

Gestire il team per ottenere risultati

Business Writing

Parlare in pubblico

UDRIVE®: valutazione delle capacità manageriali

La riunione come strumento di comunicazione organizzativa

Storytelling

G F M A M G L A S O N DBOLOGNA

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

PERCORSI FORMATIVI 2016 145

1 15 12

17

14

20

21

614

19 11

30

14 21

5 18

11

30

4

• • • • • • • • • • •

29 23 16 4

Project Management Basic

G F M A M G L A S O N DIMOLA

4

EXECUTIVE PROGRAMPMP® PROGRAM Project Management Professional

18

22

11

Training avanzato di negoziazione

Drivers

I-COACH - Coaching for executives

16

16

Gestire il team per ottenere risultati 7

“I manager fanno le cose nel modo giusto. I leader fanno la cosa giusta” Warren Bennis

Page 75: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 147

PMP PROGRAM

PMP PROGRAMProject Management Professional Program

La struttura

Specializzazione e certificazione: binomio dell’Executive Program in Project Management. Un percorso modulare in gestione di progetti complessi ed innovati, che, dall’identificazione dell’obiettivo al reporting di progetto, aiuta a sostenere l’esame per ottenere la certificazione internazionale PMP®, in conformità con gli standard internazionali del PMBOK® Guide del Project Management Institute (PMI). Con un’esperienza di più di 16.000 ore di formazione erogate sul Project Management ed essendo Registered Education Provider (R.E.P.) del Project Management Institute (PMI) proponiamo un approccio integrato per pianificare, monitorare e controllare un progetto, con un’efficace gestione di risorse umane, economiche e con appropriata capacità di comunicare agli stakeholder le diverse informazioni di progetto. Management e tecnica quindi, in un’altalena complessa tra efficacia ed efficienza, velocità e performance. Una palestra per allenare la capacità di saper prevedere e gestire anche gli ostacoli, i cambi di direzione, traducendo le variabili critiche in azioni di miglioramento con un occhio attento agli equilibri organizzativi, tra progetto, temporaneo, e la struttura aziendale permanente. Ogni tecnica presentata viene sperimentata, in gruppi di 3-4 persone, attraverso esercitazioni basate su esempi di progetti tipici aziendali, con la guida e la supervisione di docenti certificati.

Facoltativa, ma consigliata, è la fase di preparazione all’esame di certificazione PMP. Sessioni pratiche e di simulazione su domande tipiche dell’esame da discutere insieme al docente.

PMP®

PROGRAM1 modulo propedeutico24 ore+4 moduli 35 ore+2 moduli opzionali28 ore

Mod. 4 / 14 oreProject Human Resources Management

Mod. 5 / 7 oreProject Stakeholder and Communication Management

Mod. 3 / 7 ore Risk Management

Mod. 2 / 7 ore Project Time e Cost Management

Executive Program

Facoltativo, ma propedeutico

Mod. 6 / 7 ore Gestione degli approvvigionamenti di progetto

Mod. 1 / 24 ore PM Basic

Mod. 7 / 21 ore Preparazione all’esame

EXECUTIVE PROGRAM

®

®

Page 76: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016PERCORSI FORMATIVI 2016148 149

Faculty

Calendario

MODULO 3 ExecutiveRISK MANAGEMENT

I rischi di progetto: definizioni e approccio. Pianificare la gestione dei rischi (Risk Management Plan). Identificare i rischi (Risk Register). Eseguire l’analisi qualititativa dei rischi (Matrice dei rischi). Eseguire l’analisi quantitativa dei rischi (cenni). Pianificare la risposta ai rischi.

MODULO 4 ExecutivePROJECT HUMAN RESOURCES MANAGEMENT

Pianificazione delle risorse umane. Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità. I ruoli del team di progetto. Organizzazione e progetto: strutture a matrice. Team building: il modello di Tuckman. Interpersonal skills: leadership, motivazione del team e problem solving.

MODULO 5 ExecutivePROJECT STAKEHOLDER AND COMMUNICATION MANAGEMENT

L’ambiente di progetto e le parti interessate: i project Stakeholder. La matrice degli Stakeholder. Strategie di gestione degli Stakeholder. Il Reporting di progetto. Issue log. Gestione documentale e configuration management.

MODULO 6 OpzionaleGESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI DI PROGETTO

L’organizzazione del progetto, i ruoli e la comunicazione. I Terms of reference e la matrice BOSCARD per la individuazione delle necessità di acquisto. Fase di definizione del Master Plan e pianificazione di progetto (WBS e GANTT). Analisi delle priorità di acquisto e delle attività di negoziazione. Individuazione della rilevanza di acquisto/approvvigionamento e dei rischi di fornitura (matrice di Kraljic). Formulazione del piano specifico delle forniture e delle richieste di offerta. La documentazione necessaria per procedere al lancio delle gare di fornitura (bid). Selezione e qualificazione dei fornitori. Le attività di pianificazione delle trattative di acquisto. La differenziazione nelle tattiche di trattativa in funzione di rilevanza e criticità dell’approvvigionamento. La definizione del percorso di verifica e qualificazione del fornitore. Gestione e controllo. Gli stati di avanzamento lavori (SAL) e le project reviews. La valutazione delle prestazioni del fornitore (metodo BSC).

MODULO 1 PropedeuticoPROJECT MANAGEMENT BASIC

Gli standard internazionali di Project Management. L’ambiente di progetto, attori, stakeholder, team. Avvio e pianificazione. Deliverable e Scope Statement. WBS, Work Breakdown Structure. Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità. Il costo del progetto, risorse umane, materiali, economiche. Schedulazione delle attività. Analisi dei rischi. Monitoring and Controlling. Scope Management.

MODULO 7 OpzionalePREPARAZIONE ALL’ESAME

Il corso accompagna i partecipanti nella preparazione all’esame di certificazione PMP del Project Management Institute (PMI). Simulazione d’esame (200 domande, 4 ore) nella mattina, discussione con il docente nel pomeriggio.

TestimonianzeLUCA BERTI - Amministratore Unico - CYBERTREND S.R.L.“Ho trovato il corso molto interessante e valido. Purtroppo per motivi personali non ho ancora intrapreso la procedura di certificazione ma spero di farlo presto. Personalmente ho trovato il corso “illuminante” poichè si possono sistematizzare semplicemente ma in maniera molto utile le conoscenze derivate dall’esperienza e apprendere delle tecniche utili per razionalizzare praticamente qualsiasi attività. Questo quindi lo consiglierei veramente a tutti, indipendentemente dal settore in cui operano. Ad un nuovo corsista consiglierei di non perdere nessuna lezione e studiare man mano. Sono rimasto molto soddisfatto, del corso e, in generale, della professionalità di FAV”.

Andrea Vismara

Consulente e formatore nel Project Management presso aziende e business school in tutta Europa, è certificato PMP, MSP, Prince2 e ITIL. Ha ottenuto un MBA presso Profingest Management School ed è stato docente nei programmi MBA. Socio fondatore di aziende tecnologiche, con filiali in USA, India e Cina.

Elisabetta Zanarini

Consulente e senior Trainer, realizza attività di consulenza al ruolo ed Executive Coaching, interventi di analisi del potenziale/assessment e valutazione delle competenze manageriali e formazione al ruolo in azienda. È Coach certificato PCC – Professional Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia).

Cristiano Ottavian

Senior Trainer di Project Management, associato al PMI e membro del comitato editoriale del PMI-Northern Italy Chapter. Co-autore de “Il Glossario dei termini di Project Management”.

Mod. 1 Project Management Basic 24 ore | 01/02

Mod. 2 Project Time e Cost Management 7 ore | 18/03

Mod. 3 Risk Management 7 ore | 08/04

Mod. 4 Project Human Resources Management 14 ore | 15/04 e 06/05

Mod. 5 Project Stakeholder and Communication Management 7 ore | 13/05

Mod. 6 Gestione degli approvvigionamenti di progetto 7 ore | 20/05

Mod. 7 Preparazione all’esame PMP 21 ore | 10, 17 e 24/06

EXECUTIVE PROGRAM

MODULO 2 ExecutivePROJECT TIME E COST MANAGEMENT

I processi di Project Management. Stimare le risorse umane e i costi necessari alle attività. Stesura del budget: la Cost Baseline. Monitorare e controllare il lavoro di progetto. Sviluppare e controllare la schedulazione di progetto e i costi, in maniera integrata. Lo standard internazionale: il metodo dell’Earned Value System. Indici di performance (prestazioni) del progetto e previsioni a finire. Earned Value: l’impatto su processi e procedure aziendali.

Massimo Olivotti

Consulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. È stato AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello dell’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

EXECUTIVE PROGRAM (Mod. 2-3-4-5) € 2.000,00 + IVA Modulo 1 Propedeutico € 850,00 + IVAModulo 6 OPZIONALE € 300,00 + IVAModulo 7 OPZIONALE € 850,00 + IVAEXECUTIVE PROGRAM COMPLETO (Mod. 1-2-3-4-5-6-7) € 3.200,00 + IVA

Quota di iscrizioneLa quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. I moduli opzionali sono anche acquistabili singolarmente. Ai partecipanti che frequentano l’intero percorso o i singoli moduli (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza con il numero di PDU corrispondenti alle ore frequentate e un Open Badge.

Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal Fondo Interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

Fondi interprofessionali

Senior Associate di Management Centre Europe, della American Management Association.E’ consulente aziendale sui temi della Ricerca & Sviluppo, innovazione di prodotto e processo, gestione di progetti internazionali e finanziamenti pre-competitivi. Svolge attività di formazione e consulenza di Project Management, secondo diversi standard internazionali, presso numerose aziende in Italia e in Europa. Collabora con FAV dal 2009.

Page 77: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 151150

BIG DATA, BUSINESS INTELLIGENCE E KPI MANAGEMENT

Volume, velocità e varietà. Parliamo di Big Data. Ogni azienda dispone di miliardi di Terabyte di dati. La vera sfida sta nel filtrarne la parte significativa e informativa, riconoscerne le tipologie più adatte ai propri obiettivi e sintetizzarli in un numero limitato di indicatori. Un infinito potenziale tutto da decifrare e semplificare. Questo l’obiettivo del corso. Proponiamo un modello di sviluppo di un’intelligenza avanzata riguardo all’uso, all’aggregazione e alla disaggregazione dei numeri aziendali per trovare la loro sintesi al livello richiesto dalle diverse funzioni. Strumenti e modalità operative per creare un monitoraggio manageriale della performance, anche attraverso l’automazione di grafici e sistemi di reporting semplificati per migliorare la comunicazione ed eliminare costose e approssimative valutazioni manuali. Un cruscotto completo di gestione dati e KPI per toccare con mano il risultato dell’applicazione professionale.

CONTENUTIPrimi passi verso il big data management: esempi di tabelle estratte da ERP e loro uso per l’integrazione delle informazioni, operazioni di cercavert e creazione di chiavi primarie per l’incrocio con dati da altre tabelle, concetti di AND e OR per creare chiavi primarie ad hoc, pivoting avanzato con campi calcolati, grafici su pivot, primi KPI, pivot di pivot. Business intelligence e KPI avanzati: definizione di business intelligence, creazione di tabelle proprie (anche a partire da estrazioni ERP) e loro integrazione con i report, KPI personali e avanzati, grafici paretiani e a bolle. Excel e Access: loro uso integrato. Breve analisi di un monitor completo in Access.

EsercitazioniCreazione di un piano di recupero di margine di contribuzione.Creazione di un tool per la negoziazione di prezzo e di una ppt sintetica di reporting al top management.

PROjECT MANAGEMENT BASIC

DocenteAndrea Vismara Consulente e docente di project management, MBA, certificato PMP, Prince2 Trainer, MSP (Managing Successful Programs).

Cristiano OttavianIngegnere gestionale, Project Manager Professional certificato PMI®, con oltre 15 anni di esperienza in aziende di diversi settori. All’attività di consulenza affianca quella di formatore introducendo la disciplina del Project Management durante la conduzione o coordinamento di progetti reali. Socio del PMI, è membro del comitato editoriale del PMI-Northern Italian Chapter, nonché co-autore di pubblicazioni del settore.

Durata24 ore

DateBologna1, 8, 15 febbraio 201609.00-18.00

15, 22, 29 giugno 201609.00-18.00

12, 19, 26 ottobre 2016 09.00-18.00

Imola4, 11, 18 aprile 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 850,00 + IVA

Nuove idee generano nuovi progetti. Ai blocchi di partenza è importante arrivare con un piano chiaro e condiviso da tutte le persone coinvolte. Non è sufficiente partire prima ma occorre pianificare le diverse fasi. Identificazione delle risorse, schedulazione, controllo dei tempi, ottimizzazione di costi: questi gli strumenti per trasformare un’idea in un progetto. Una corsa verso il vantaggio competitivo, non senza ostacoli. Saper prevedere e gestire anche gli ostacoli significa tradurre le variabili critiche in azioni di miglioramento. Tutto questo è parte del corso per apprendere e sperimentare l’equilibrio tra velocità e performance e per trasformare un progetto portato a termine da un progetto che porta a risultati concreti.

CONTENUTIGli standard internazionali di Project Management.L’ambiente di progetto, attori, stakeholder, team.Avvio e pianificazione.Deliverable e Scope Statement. WBS, Work Breakdown Structure.Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità.Il costo del progetto: risorse umane, materiali, economiche.Schedulazione delle attività.L’ottimizzazione delle risorse disponibili.Analisi dei rischi.Monitoring and Controlling.Controllo integrato di tempi e costi mediante l’Earned Value.Scope Management.

DocenteFrancesco BergamaschiTraining & Learning Manager, si occupa di negoziazioni, gestione dei prezzi e marginalità, business intelligence e automazione della gestione dei dati aziendali. E’ Professore a Contratto presso l’Università di Bologna.

Durata16 ore

DateBologna17, 24 marzo 201609.00-18.00

20, 27 ottobre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

Page 78: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 153152

IL CORAGGIO DI DECIDERE

Decidere è una libertà, ma anche una responsabilità. Se questo vale in generale per tutti, per chi svolge una funzione manageriale diventa strategico. Superare l’ansia del rischio per non impantanarsi nelle sabbie mobili della paura di sbagliare: un nuovo mindset che mette al centro le emozioni. Sviluppare coraggio decisionale, è possibile. Riflettere sul proprio stile di valutazione e scelta per valorizzarlo, identificare le alternative essenziali, prefigurare i risultati attesi e valutarne le conseguenze, per arrivare ad un decision making coraggioso e consapevole.

CONTENUTILibertà e decisione.Tipologie di decisioni e il nostro stile decisionale. Come il lato emotivo influenza il processo decisionale.Riconoscere le proprie emozioni e utilizzarle in modo funzionale ai propri obiettivi.La trappole psicologiche: riconoscerle per evitarle. Strategie e stratagemmi per superare la paura e gestire l’ansia da decisione. Come affrontare decisioni critiche, difficili, invitabili e complesse.Competenze e abilità decisionali.Il coraggio e la determinazione a decidere.La Self Efficacy.

CAPACITà NEGOzIALI E SUCCESSO NEL BUSINESS

DocenteAndrea Mattei Da oltre 20 anni opera nella consulenza e nella formazione, occupandosi di progetti di cambiamento aziendale. Supporta le aziende e le persone nella gestione di negoziazioni complesse. Ha partecipato a corsi di negoziazione avanzata presso la Harvard University. Ha inoltre conseguito il diploma di Coach presso la scuola di Jan Ardui.

Durata14 ore

DateBologna14, 21 marzo 201609.00-17.00

21, 28 novembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

Un corso per trasformare la logica del compromesso in logica dell’accordo. Imparare a riconoscere le situazioni negoziali, valutare con attenzione le controparti, comprendere comportamenti, dinamiche cognitive ed emotive del negoziato, per imparare a gestire i conflitti in modo creativo sono gli asset del corso. Forniamo indicazioni pratiche per condurre con autorevolezza e incisività una trattativa. Una partita con differenti interessi in gioco. E alla fine chi vince? Entrambi, questo il nostro obiettivo.

CONTENUTILa negoziazione come strategia per la soluzione del conflitto.Negotiation Skills Test – prima parte.I diversi approcci negoziali: negoziazione competitiva e integrativa. Negoziazione come sistema e come processo. Il quadro negoziale: comprendere il sistema di bisogni e interessi in gioco, i valori e le convinzioni delle persone coinvolte.Negoziazione e strategie decisionali: giochi competitivi e giochi collaborativi.Leadership nella comunicazione.L’arte di porre le giuste domande.Gli elementi della negoziazione integrativa.La definizione della strategia negoziale.Costruire soluzioni win-win attraverso la ricerca delle asimmetrie di valore associato alle risorse oggetto di scambio. Le fonti del potere negoziale e le strategie per aumentarlo.Il mix ottimale di fattori negoziali e di concessioni per massimizzare il valore. Le armi della persuasione: tattiche e contromosse.Dieci errori comuni.Valutazione degli apprendimenti: Negotiation Skills Test – seconda parte. Definizione di un piano di miglioramento individuale.Test di autovalutazione per definire un piano di sviluppo individuale.

DocenteCristina Cremonesi Esperta in sviluppo manageriale, sviluppa la sua attività professionale per importanti aziende leader di mercato, supportando i manager nel miglioramento della loro performance e nello sviluppo di dimensioni chiave della leadership quali visioning, empowering, energizing, decision making, self efficacity, teamwork per raggiungere i risultati di business. È docente di Management e Leadership in varie Corporate University e Business School, Personal coach di top manager oltre che Mentor sia per Executive manager che per giovani talenti.

Durata8 ore

DateBologna11 aprile 201609.00-18.00

11 novembre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 79: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 155154

GESTIRE IL TEAM PER OTTENERE RISULTATI

La chiarezza sugli obiettivi, sul piano d’azione e sulle decisioni sono elementi fondamentali per il successo di un gruppo di lavoro in azienda, ma spesso quello che fa la differenza rispetto all’energia e all’orientamento al risultato è il clima, la qualità delle relazioni, l’uso del tempo e della comunicazione. L’obiettivo del corso è dunque quello di migliorare il lavoro di squadra nei team aziendali e le relazioni all’interno dei gruppi, sostenendo e potenziando la motivazione e limitando le situazioni conflittuali, gli inceppamenti e le inefficienze.

CONTENUTILe caratteristiche di un team di lavoro.Tipologie di team. Il team: ruoli, responsabilità e compiti. Team in presenza e team virtuali. La gestione ed il monitoraggio. Dagli obiettivi ai risultati. Metodi e strumenti per il Team Working. Gestione delle resistenze e dei possibili conflitti. Le risorse personali per pilotare il team verso l’obiettivo.I comportamenti efficaci per la gestione del team. La qualità della comunicazione, l’ascolto e il feedback.Il Team Leader come Team Coach.

MANAGER & LEADERLeggere l’impresa che cambia

DocenteEconomie liquide, economie del cambiamento. Non basta più saperlo gestire. Bisogna guidarlo. Compito delle aziende e dei propri manager. Gestire la complessità, sostenere i processi d’innovazione, migliorare la capacità di costruire organizzazioni competenti e motivate: questa la sfida. Un training per aumentare il grado di adeguatezza al ruolo manageriale, attraverso una migliore capacità di allineare i comportamenti organizzativi alle strategie aziendali calibrando efficacemente tecniche e strumenti di gestione per una qualificazione della propria leadership.

CONTENUTIIl ruolo del manager in tempi d’innovazioneAnalizzare la trasformazione dei compiti manageriali per comprendere i nuovi fattori di successo. Coniugare le esigenze dell’organizzazione con i bisogni professionali (orientamento al risultato vs. motivazione)La gestione dei rapporti con le Direzioni e con i colleghi La mappatura dei collaboratori. Comportamenti organizzativi e Stili di Management Migliorare l’efficacia dei comportamenti (allineamento strategico e consapevolezza organizzativa).Il principio di coerenza.Si fa presto a dire manager: dalle attitudini ai comportamenti agiti.Stili di management e stili di leadership.Dalle spiegazioni alle soluzioni L’importanza di farsi ascoltare.Lavorare in gruppo e gestire gruppi.Le risorse personali: energia, motivazione, orientamento al risultato.

Elisabetta Zanarini Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di formazione manageriale e formazione alla imprenditorialità, Coaching e Team Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo organizzativo.

Durata14 ore

DateBologna30 maggio, 6 giugno 201609.00-17.00

30 novembre, 7 dicembre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Docente

Fulvia Bertaccini Executive e Corporate Coach - Leadership & Organizational Developement Facilitator. Con lunga esperienza di Business Manager è trainer specializzato in formazione manageriale e nello sviluppo della leadership e del teamwork. È PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation).

Durata14 ore

DateBologna22, 29 settembre 201609.00-17.00

Imola7, 14 giugno 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 80: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 157156

PARLARE IN PUBBLICO

Catturare la mente e affascinare il cuore del proprio pubblico con invidiabile disinvoltura. Un’arte complessa che necessita di formazione, metodo e allenamento. Pochi nascono infatti bravi oratori, ma quasi tutti hanno la possibilità di diventarlo. Intrattenere, condividere e creare un legame con chi ascolta, sia che si tratti di un’ampia platea o di colleghi ad una riunione, in modo abilmente spontaneo. Più facile da dire che da fare. Un training per allenare corpo e mente ad una gestione consapevole del linguaggio e delle proprie emozioni. Un metodo per abbassare la tensione, gestire critiche ed eventuali conflittualità e impostare una scaletta degli argomenti che tenga conto di tempi e risorse a disposizione.

CONTENUTIPreparazione e pianificazione: come organizzare un discorsoI segreti per definire una presentazione efficace.Gestione delle emozioni.Gestione dei contenuti e memoria: schemi, mappe mentali e strategie per non annoiare leggendo.Come organizzare al meglio i contenuti del discorso.Il settingLa disposizione delle sedie e dell’uditorio.La disposizione dei partecipanti orienta l’ascolto.Linguaggi del corpoI linguaggi non verbali: migliorare la capacità di utilizzare lo sguardo, la gestualità, la voce. Cosa comunica l’abbigliamento.La mimica facciale e le emozioni. Postura ed efficacia comunicativa: dove metto le mani?Fasi della presentazioneApertura: gli accorgimenti per “rompere il ghiaccio”. Storie ad effetto. Ottenere una buona prima impressione.Corpo: come ottenere un ascolto costante. Sintesi e digressioni. Dal problema alle soluzioni.Parlare per immagini.Chiusura: come chiudere nel modo migliore.Utilizzo degli strumenti audiovisiviI supporti visivi (proiettori e altro). Il microfono. Gestione psicologica del gruppoGestione del gruppo e delle critiche. Situazioni problematiche. Gestire le persone difficili. Saper ascoltare in modo attivo.MetodologieIl corso prevede delle simulazioni con riprese video.

BUSINESS wRITINGScrivere per farsi leggere

DocenteFrancesca Gagliardi Giornalista pubblicista, esperta di comunicazione e scrittura professionale, tiene corsi di business e web writing per enti pubblici e aziende private, e insegna all’Università degli Studi di Parma.

Durata14 ore

DateBologna14, 21 aprile 201609.00-17.00

21, 28 ottobre 201609.00-17.00

Quota di iscrizione€ 520,00 + IVA

Saper scrivere è un’arte. Saper scrivere per farsi leggere è un’opportunità, non semplicemente una scelta stilistica. Incisività e chiarezza sono alla base di una comunicazione efficace. Come? Padroneggiando gli strumenti necessari a organizzare la struttura delle idee e del testo, potenziando le tecniche creative, scegliendo il registro più efficace per il contesto, per l’obiettivo e soprattutto per il destinatario. Il tutto in poco tempo e con sicurezza. Quello che proponiamo è un laboratorio fatto di idee, tecnica e tanta esperienza.

CONTENUTIIntroduzionePerché è importante saper scrivere efficacemente.I disturbi della comprensione.Occhi e cervello: vizi e virtù di due strumenti geniali.Le S della scrittura efficaceSemplicità: semplice non è semplicistico.Sintesi: il potere nell’essenziale.Struttura: l’ordine dell’esposizione. I “generi” della scrittura di lavoroLa lettera (vari tipi: presentazione, offerta, recupero crediti, scuse, ecc.).Il verbale di riunione.Il comunicato stampa.L’house organ e la newsletter.

Follow up: possibilità di follow up a distanza di 6 mesi.

DocenteLeonardo Milani Mental trainer della Pattuglia Acrobatica Italiana Frecce Tricolori. Docente di “leadership interiore” presso l’Istituto delle Scienze Militari Aeronautiche. Psicologo e fondatore dell’Istituto di Psicologia del Benessere. Ha collaborato con le redazioni del Tg2 Salute, Medicina 33 e con Radiouno sul tema del benessere.

Durata16 ore

DateBologna5, 12 maggio 201609.00-18.00

18, 25 novembre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + IVA

Page 81: Fondazione Aldini Valeriani - Percorsi formativi 2016

PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 159158

I-COAChCoaching for executives

Programma di affiancamento individuale per supportare ed accompagnare il manager in un progetto di crescita che faciliti il cambiamento.Obiettivo del servizio di coaching è realizzare un piano di azione, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi professionali del Coachee a cui è dedicato ed è focalizzato sul self empowerment.Questo risultato è ottenuto attraverso un processo di sviluppo personalizzato che prevede alcuni step:• conoscere meglio se stessi attraverso la definizione dei propri obiettivi di miglioramento o di cambiamento;• lavorare su dinamiche di interazione reali e concrete riconducibili. alla sfera professionale, analizzando e valutando esperienze, aspettative, relazioni;• sperimentare nuovi modelli di comportamento e di relazione, tramite l’affiancamento del Coach.Il manager è responsabile di ogni suo passo, il Coach lo aiuta a diventare consapevole dei suoi obiettivi e a realizzarli al meglio. Le aree di lavoro che è possibile esplorare in un percorso di coaching individuale sono:• essere capi e supervisori efficaci per raggiungere i risultati e agire comportamenti adeguati;• sviluppare la capacità di gestire situazioni, persone e attività professionali;• promuovere efficacia personale e sviluppo organizzativo, applicando la metodologia del coaching anche nel contesto aziendale.

Al termine del percorso il Coach, in accordo con il Coachee e il committente, realizzerà un report contenente una sintesi del percorso, in termini di obiettivi, modalità di lavoro, risultati di fase.

È previsto un help desk attraverso telefono, e-mail e scambio di documenti, con disponibilità del Coach per tutto il periodo del coaching, anche al di fuori dei momenti convenuti.

UDRIVE®

Valutazione delle capacità manageriali

Docente

Marta Trevisan Psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni iscritta all’Albo degli Psicologi dell’Emilia Romagna, Executive Coach certificata secondo gli standard ICF. Si occupa da diversi anni di valutazione e sviluppodelle persone di coaching individuale, group e team coaching.

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani è coach certificato ACC- ICF (International Coach Federation - Italia).

Durata10 ore: 8 ore attività di self assessment, 2 ore di colloquio individuale di feed back

DateBologna4 marzo 201629 aprile 201623 giugno 201616 settembre 20164 novembre 2016

Quota di iscrizione€ 1.300,00 + IVA

Sviluppare consapevolezza sul livello delle proprie capacità manageriali rispetto al ruolo ricoperto. Individuare le aree di miglioramento nella gestione delle risorse umane. Favorire il confronto sulle criticità nella gestione di collaboratori. Migliorare l’adeguatezza al ruolo.

CONTENUTIIl modello individua due ambiti principali per descrivere il profilo manageriale:L’adeguatezza al ruolo Le capacità di riconoscersi e di agire con autorevolezza le proprie responsabilità: lettura strategica, adattabilità/flessibilità, leadership, negoziazione, gestione dei conflitti.L’efficacia dei comportamenti La capacità di ottenere prestazioni in linea con obiettivi e risultati attesi: problem solving, decision making, programmazione e organizzazione, gestione del gruppo di lavoro, comunicazione.Output del percorso per il partecipanteReport individuale contenente: la visualizzazione grafica del risultato della rilevazione confrontata con l’autovalutazione del partecipante.Il profilo di dettaglio sulle competenze oggetto d’indagine.Le indicazioni di percorso per lo sviluppo delle competenze associate al ruolo e alle performance attese.

Docente

Elisabetta Zanarini Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani; è PCC - Professional Certified Coach - ICF (International Coach Federation).

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È Coach certificato ACC- ICF (International Coach Federation - Italia).

DurataIl percorso prevede 5 sessioni face to face di 2 ore ciascuna.Le sessioni si svolgono nell’arco massimo di tre mesi, con frequenza ogni 10 - 15 gg da definire di volta in volta.

Quota di iscrizione€ 1.500,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 161160

STORyTELLINGIl potere di raccontare la storia di idee/prodotti/aziende.

Da Aristotele ai registi di Hollywood, da Shakespeare fino alla Pixar, raccontare una storia è sempre stato il modo più efficace per trasmettere idee, messaggi ed emozioni. Lo storytelling nel mondo aziendale è fondamentale per attirare l’attenzione delle persone, coinvolgere e farsi scegliere.Raccontare storie è un’abilità che si può imparare. Richiede una metodologia precisa per poter arrivare ad emozionare un pubblico bombardato ogni giorno da migliaia di input con tempi di attenzione sempre più brevi.Il corso “Storytelling” parte proprio da questa prima fase della narrazione: agganciare l’interesse di un uditore per potergli raccontare la nostra storia. Oggi non esiste più un prodotto senza un prima, un durante ed un dopo, perché ogni prodotto si traduce in una esperienza, in un ricordo più o meno piacevole. Per fare in modo che il ricordo lasciato sia il più positivo possibile, oltre che acquisire le tecniche di costruzione narrativa occorre capire i meccanismi che guidano l’attenzione e le emozioni delle persone. Imparare a raccontare una storia è importante, saper coinvolgere è una abilità che alleneremo durante questo training di 2 giornate. Una vera palestra narrativa in cui ognuno diventerà protagonista. Storytelling: uno strumento per sottolineare la propria unicità, definire e comunicare strategie, e supportare i processi aziendali.

CONTENUTICos’è lo storytelling (archetipi e coerenza).Differenza delle due strutture retoriche: elenco e narrazione.Elementi della struttura narrativa.Differenti fasi dello storytelling.Inizio di una storia: l’apertura e la sua importanza.Svolgimento: organizzare il messaggio in modo da spiegarlo in maniera corretta.Fine di un racconto: perché la parte conclusiva di una storia è la parte più pericolosa.Esempi ed analisi di diversi tipi di storytelling aziendale.Storytelling nel public speaking: la narrazione nella presentazione in pubblico di idea/prodotto/impresa.

LA RIUNIONE COME STRUMENTO DI COMUNICAzIONE ORGANIzzATIVA

DocenteFrancesco Muzzarelli Docente certificato AIF (Associazione Italiana Formatori), direttore di psicodramma classico e applicatore PAS del metodo Feuerstein. Da diciotto anni svolge l’attività di formatore e consulente presso l’impresa, la sanità e la pubblica amministrazione locale. Professore a contratto presso la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, è docente di master in numerosi percorsi post lauream. È autore di oltre cento pubblicazioni su temi di management e formazione del personale

Durata16 ore

DateBologna14, 15 aprile 201609.00-18.00

6, 7 ottobre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

Una riunione per decidere quando si terrà la prossima riunione. Questo l’obiettivo da evitare. Da sempre croce e delizia dei colletti bianchi. Una cosa è certa: le riunioni pianificate in modo razionale e gestite correttamente, orientate al risultato, possono essere un ottimo strumento di gestione. Generare un valore superiore ai costi: il driver necessario quando decidiamo di organizzare un meeting sia che si tratti di un briefing operativo che di una sessione creativa. Efficacia ed efficienza quindi. Una riunione efficace richiede un’attenzione sistemica sia a livello dei contenuti sia a quello delle relazioni; per essere efficiente richiede il contenimento delle risorse impiegate: tempo–costo del lavoro – strumenti impiegati. Un training per passare dal dire al fare in modo produttivo e coinvolgente.

CONTENUTICome organizzare, gestire e documentare una riunione.Gli elementi di base: finalità, numero dei partecipanti, documento di convocazione, logistica ambientale, coordinamento, verbalizzazione.Le specificità di gestione: riunioni informative a una via, riunioni informative a due vie, riunioni decisionali e di problem solving.Anatomia della riunione: il piano della partecipazione, il piano dell’attivazione, il piano della gestione della negatività.Le peculiarità di una riunione ben condotta: finalizzazione, focalizzazione, attenzione, struttura, tempificazione.Il focus di apertura.Il management della partecipazione: free flow, circle time, random time, question time, panel integrato, panel progressivo, panel regressivo.Il presidio delle aree critiche: controllare i tempi, concentrare l’attenzione e dirigere la discussione, gestire comportamenti turbolenti.Il focus di chiusura.Il post riunione.Simulazioni comportamentali su autocaso.Gli strumenti di analisi e pianificazione del tempo: valutazione delle priorità, definizione delle aree chiave, distinzione importante-urgente-prioritario-imprevisto-emergenza, piano di lavoro giornaliero, uso corretto dell’agenda.

DocenteManuel Reitano Maestro di dizione e fonetica, attore professionista a livello europeo. Ha approfondito gli studi presso la London School of Economics e Harvard University.Formatore e consulente per la comunicazione, temporary manager.

Durata16 ore

DateBologna19, 26 febbraio 2016 09.00-18.00

11, 18 ottobre 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 163162

CONTENUTIIl modello delle 4P (Preparazione, Processo, Percezione del potere, Persone).Definizione degli elementi chiave del negoziato.Differenti contesti di negoziazione e di stili negoziali.La preparazione alla negoziazione.La definizione degli obiettivi. La definizione del proprio BATNA e di quello della controparte.La ricerca degli interessi della controparte.

Definizione della strategia negoziale: le tattiche di pressione e induzione, generazione delle alternative e costruzione dell’accordo.La prima offerta sul tavolo e le concessioni: come gestire l’intera zona di possibile accordo.La relazione fra prezzo, margine e volumi.La gestione del potere contrattuale, del tempo e del rischio, dell’ansia e dell’incertezza.La dinamica dei rapporti di potere fra le parti.La negoziazione integrativa: sviluppo di molteplici alternative e organizzazione del processo negoziale.Le trattative spesso non vengono decise al tavolo negoziale: la capacità di negoziare “off-the table”. Identificare, mappare e influenzare il processo decisionale e i diversi attori che partecipano alla negoziazione (sia al tavolo della trattativa che dietro le quinte).

La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza e un Open Badge.

TRAINING AVANzATO DI NEGOzIAzIONELaboratorio intensivo per sviluppare capacità manageriali

DocenteYadvinder Rana MBA presso la Manchester Business School ed Executive Certificate in Global Negotiations presso la Thunderbird School of Management, attualmente è Professore di Cross Cultural Management presso l’Università Cattolica e progetta ed eroga corsi di negoziazione avanzata e interculturale, cross cultural management e strategie di internazionalizzazione d’impresa presso università Italiane e Straniere ed aziende.

Il Training si basa su simulazioni di negoziazioni reali di crescente complessità e difficoltà, analizzando le più frequenti cause di insuccesso delle negoziazioni: carenza di preparazione, non comprensione degli interessi della controparte, inabilità nel gestire al meglio l’intera Zona di Possibile Accordo, mancanza di generazione di alternative, incapacità di identificare e mappare tutti gli attori coinvolti nella negoziazione, escalation delle emozioni, conclusioni basate su ipotesi errate, mancanza di creazione di valore, mancanza di creazione di un rapporto fra le parti, inesperienza nel gestire tattiche di pressione e induzione da parte della controparte.

Sviluppare la capacità di preparare in modo adeguato una negoziazione. Imparare a riconoscere le principali situazioni negoziali. Sviluppare la capacità di valutare con attenzione la controparteSviluppare la capacità di modificare il proprio stile negoziale in base all’interlocutore e al momento della trattativa.Gestire la negoziazione “off-the table” coinvolgendo nella sequenza e nella tempistica corretta tutti gli attori.Sviluppare la capacità di strutturare il processo negoziale a partire dalla fase di preparazione.Imparare a gestire i conflitti e risolvere situazioni di impasse in modo creativo.Gestire il processo di creazione del valore e sviluppare la capacità di chiudere la trattativa gestendo al meglio l’intera Zona di Possibile Accordo.Sviluppare la capacità di negoziare in modo razionale di fronte a persone irrazionali.Negoziare partendo da una posizione di debolezza.La leadership laterale: l’abilità di influenzare senza autorità.

Durata24 ore: due giornate consecutive, più una di follow up a circa 30 gg di distanza dalle prime due

DateBologna16, 17 maggio 201620 giugno 201609.00-18.00

Quota di iscrizione€ 1.600,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 165164

Tra la figura del Manager fai da te, di stampo paternalistico, iper stressato ed iper responsabilizzato (destinato alla solitudine) o in taluni casi semplicemente interessato ad amministrare lo status quo, e quella del Leader puramente carismatico (nel DNA), visionario, che spinge gli altri a cambiare, rimanendo coerente a se stesso, appare ormai indispensabile la comparsa sulla scena di un nuovo profilo manageriale. Una figura adeguatamente attrezzata per guidare gli specialisti, i tecnici, le maestranze che popolano le nostre aziende a dare il meglio di sé in un ambiente competitivo sempre più innovativo, globale e digitale.

Ci riferiamo ai Drivers, ovvero coloro che, nei momenti “topici”, sanno guidare le persone a responsabilizzarsi rispetto ai risultati, ad esprimere le proprie potenzialità latenti, a stare in relazione fra loro per centrare obiettivi condivisi in quanto condivisibili. Il Driver aziendale è una persona che non guida una monoposto, quindi sa che nessuno, a cominciare da se stesso, si salva da solo. Perciò lavora per diffondere la managerialità e responsabilizzare le persone. Agisce le sue responsabilità, sa prendere in mano le situazioni anche più critiche ma cercando di mantenere sempre uno sguardo sistemico, valorizzando le relazioni, condividendo le informazioni, coinvolgendo e rafforzando le persone (capi, colleghi) intorno a sé, generando così apprendimento e consapevolezza nell’organizzazione.Un Driver aziendale è consapevole di creare valore per l’azienda soprattutto quando: comunica efficacemente e supporta gli altri nella loro crescita comunicativa; sa fornire feedback strutturati e tempestivi e li richiede qualora non gli vengano forniti; è capace di trovare chiavi di lettura innovative e funzionali della realtà e sa facilitarle negli altri; ha un approccio orientato alla soluzione e lo trasmette con la coerenza dei comportamenti; supporta le persone e, soprattutto, i team a focalizzare al meglio gli obiettivi prestazionali ed i piani d’azione per raggiungerli.

Con questa premessa nasce un percorso formativo dedicato alla configurazione di un nuovo profilo manageriale, in grado di tenere testa alle sfide della complessità, capace di rimodulare gli schemi di gioco se questo risulta funzionale al raggiungimento dei risultato. Una figura che sa essere talent developer e al tempo stesso strengthsfinder: in grado di trarre il meglio dalle persone (singole e in team) che lo affiancano, valorizzando i loro punti di forza.

DRIVERSFacilitare e guidare l’evoluzione del manager

CONTENUTI

1° step DRIVE TESTMisureremo il vostro grado di adeguatezza al ruolo di Driver e l’efficacia dei vostri comportamenti attuali. Lo faremo utilizzando la nostra metodologia originale Udrive®, testata con successo negli ultimi 10 anni su oltre 600 profili professionali.

2° step DRIVER’S ACADEMYComplessità, incertezza, velocità e innovazione: che cosa portano in azienda.Gap generazionali, fasi di vita e multiculturalità: l’impatto del diversity management sui modelli di gestione delle relazioni organizzative.Le relazioni organizzative fra potere formale e meccanismi di influenzamento: la Social Network Analysis.I requisiti fondamentali di un buon Driver: riflessività, acumen, gestione di feedback e debriefing, negoziazione integrativa ed empatia di interessamento: come svilupparli?

3°Step GROUP COACHING Abbiamo previsto a chiusura un modulo specifico in cui tutto ciò che è stato visto e sperimentato venga personalizzato rispetto alle proprie attitudini e calato il più possibile nel proprio contesto lavorativo. Ciò verrà fatto tramite la metodologia del Coaching e nello specifico del Group Coaching. I partecipanti al percorso non sono un vero e proprio Team di lavoro, ma sono invece assimilabili ad un gruppo, ovvero ad un insieme di persone che hanno un obiettivo di più ampio respiro in comune, nella fattispecie la propria crescita ed evoluzione come manager, e hanno differenti esperienze professionali che possono potenzialmente arricchire tutti gli altri componenti.Il modulo sarà condotto da Coach Professionisti con credenziali ICF, nel ruoli di facilitatori del processo di apprendimento e scambio di esperienze.

Docenti

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È Coach certificato ACC – Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation - Italia).

Elisabetta ZanariniResponsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, realizza attività di formazione al ruolo ed Executive Coaching, progetti di Team Coaching e training su tutti i temi del People Management e dello Sviluppo Organizzativo. È PCC- Professional Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia).

Andrea FalleriCorporade Coach, accreditato PCC-ICF (International Coach Federation - Italia), E’coach e facilitatore d’aula, esperto nell’Inner Game Approach e nello sviluppo dell’intelligenza emotiva.

Durata DRIVE TEST1 giornata di self Assessment assistito sulle Drive Skills + 1 colloquio di feedback di 2 ore.DRIVER’S ACADEMY2 giornate di training specifico sullo stile di guida del Driver.GROUP COACHING 3 pomeriggi di esperienza, debriefing e strumenti di gestione e partecipazione a gruppi di lavoro.

DateBologna16, 24, 31 maggio 201609.00-17.0013, 20, 27 giugno 201614.00-18.00

Quota di iscrizione€ 1.800,00 + IVA

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PERCORSI FORMATIVI 2016 PERCORSI FORMATIVI 2016 169168

Modalità di iscrizione scheda di iscrizione

Corso

Date di svolgimento

Che si svolgerà presso la sede di: Bologna ImolaInviare la scheda di iscrizione via e-mail a [email protected] o via fax allo 051.4151920

Dati per la fatturazione: azienda. (Dimensione: pmi grande impresa) privato

Ragione sociale (se azienda) Nome e cognome (se privato)

Via

Comune Prov Cap

Tel. Fax e-mail

P.I. C.F.

Settore di attività Codice ateco

Referente per comunicazioni

Ruolo Area organizzativa

e-mail

DATI PARTECIPANTE AL CORSO:

Cognome Nome

Luogo e data di nascita Prov.

Ruolo Area organizzativa

Cell. e-mail

Specificare se: Quadro Dirigente

Specificare se il partecipante appartiene ad una sede operativa diversa da quella sopra indicata:

Via

Comune Prov. Cap

Tel. Fax

Come è venuto a conoscenza di questo corso:

motori di ricerca www.fav.it social network newsletter

personale FAV altro

Sconto 10% azienda associata a Unindustria

La quota di partecipazione è di Euro + IVA a persona

La quota deve essere versata al momento della conferma del corso, che Fondazione Aldini Valeriani comunicherà a tutti gli iscritti 5 giorni lavorativi prima dell’inizio dell’evento. Successivamente verrà inviata fattura quietanzata.

Il pagamento può essere effettuato mediante: Bonifico bancario intestato a Fondazione Aldini Valeriani presso

IBAN: IT 03 I 08883 02400 015000082981 - BANCA DI BOLOGNA – AG.BOLOGNA FIERA Carta di credito

CLAUSOLE CONTRATTUALI:1. L’eventuale rinuncia dovrà essere comunicata per iscritto entro i 6 giorni lavorativi precedenti l’inizio del corso;2. In caso di rinuncia pervenuta dopo tale termine, di mancata presenza del partecipante ad inizio corso o di ritiro durante lo stesso sarà dovuto il pagamento integrale della quota, essendo la stessa predeterminata a fronte dei costi di organizzazione e svolgimento del corso;3. Fondazione Aldini Valeriani si riserva la facoltà di rinviare la data d’inizio o di annullare il corso stesso in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti. In questo caso la variazione sarà tempestivamente comunicata e si provvederà al rimborso delle quote eventualmente già versate. Ai sensi dell’art. 1341 C.C. si approvano espressamente i punti 1) 2) 3) delle clausole contrattuali.

Data Firma e Timbro per l’Azienda

SChEDAPer iscriversi, è necessario compilare la scheda di iscrizione ed inviarla o via fax al numero 051/4151920 oppure scansionata via mail a [email protected] alternativa, velocizza i passaggi, iscriviti al sito www.fav.it, crea il tuo account, l’iscrizione è in un click. Nella sezione Formazione per le imprese, seleziona l’area tematica e cerca il tuo corso.Troverai in ogni scheda il pulsante

QUOTE DI ISCRIzIONELa quota di iscrizione s’intende al netto di IVA ed è comprensiva di materiale didattico.Per sconti e quote agevolate vedere le informazioni a pag. 11 “I vantaggi delle convenzioni Fondazione Aldini Valeriani”.

CONFERmA DEL CORSOFondazione Aldini Valeriani 5 giorni lavorativi prima dell’inizio del corso invierà agli iscritti una e-mail di conferma con tutte le informazioni relative alla partecipazione.

Fondazione Aldini Valeriani si riserva la facoltà di annullare o rinviare la data d’inizio corso in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti. L’eventuale variazione sarà tempestivamente comunicata.

mODALITà DI PAGAmENTOLa quota di iscrizione deve essere versata al momento della conferma del corso e comunque entro e non oltre la data d’inizio corso.

AnnuLLAmEnto dELL’ISCrIzIonEÈ possibile annullare l’iscrizione ad un corso senza alcuna penale comunicando la rinuncia via e-mail al responsabile del corso entro 6 giorni lavorativi precedenti l’inizio del corso.In caso di rinuncia pervenuta dopo tale termine, di mancata presenza del partecipante a inizio corso o di ritiro durante lo stesso, sarà dovuto il pagamento integrale della quota.

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I dati personali sono utilizzati da Fondazione Aldini Valeriani ai fini del corretto svolgimento di corsi e seminari, della fornitura di servizi di consulenza e di eventuali altri servizi. Ciò vale sia per le informazioni sull’Azienda e relativi dipendenti/collaboratori dalla stessa indicati sia per quelle relative alla persona fisica che sottoscrive il contratto.I dati sono trattati su supporto cartaceo e con strumenti elettronici e non sono di regola comunicati né diffusi se non nei limiti di quanto imposto dall’esecuzione stessa degli obblighi contrattuali (in generale, a poste, corrieri, istituti di credito, ecc.; in caso di corsi finanziati, agli enti finanziatori - Regione, Provincia, altri enti pubblici). Nondimeno, alcune essenziali informazioni (titoli di progetti/corsi/servizi di consulenza realizzati da Fondazione Aldini Valeriani; ragione sociale aziende coinvolte; periodo di svolgimento) potrebbero essere inserite da Fondazione Aldini Valeriani in proprie reference list, anche ai fini della partecipazione a gare pubbliche. I dati sono trattati dagli incaricati degli Uffici Marketing e Commerciale di Fondazione Aldini Valeriani.Il conferimento dei dati è del tutto facoltativo; è chiaro tuttavia che il mancato conferimento di alcune o tutte le informazione personali può precludere l’instaurazione o la prosecuzione del rapporto contrattuale.I recapiti di posta tradizionale nonché le coordinate di posta elettronica che vorrete indicare potranno essere utilizzati per proporre corsi, seminari e servizi analoghi a quelli acquistati, fermo restando - ai sensi dell’art. 130 del D.Lgs n. 196/2003 e dei provvedimenti del Garante per la protezione dei dati personali in materia - il diritto di chiedere ed ottenere, in ogni momento, di non ricevere ulteriori comunicazioni inviando una e-mail a [email protected].

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Fondazione Aldini Valeriani è tra i soggetti qualificati per realizzare attività formative con Fondimpresa avendo ottenuto il relativo accreditamento per tutti gli ambiti di lavoro previsti.

Fondazione Aldini Valeriani ha ottenuto la qualificazione del proprio Catalogo Formativo da Fondimpresa.

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Art Director Fabiano FontanaFotografie di Giacomo maestri Stampato da tipografia negri

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