Fondamenti di robotica Controllo del moto - polimi.it

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Fondamenti di robotica Controllo del moto Prof. Paolo Rocco ([email protected]) Politecnico di Milano, Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria

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Fondamenti di robotica

Controllo del moto

Prof. Paolo Rocco ([email protected])Politecnico di Milano, Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria

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Fondamenti di robotica โ€“ Controllo del moto โ€“ Paolo Rocco

Controllo del moto in anello chiuso

Esaurita la trattazione della strumentazione del sistema di controllo, passiamo al progetto del controllore del moto.

Tale controllore acquisisce i valori desiderati delle coordinate di giunto, le misure provenienti dai sensori (resolver, encoderโ€ฆ) e produce i comandi agli attuatori (motori a corrente continua, brushless, ecc..), i quali agiscono sul robot tramite gli organi di trasmissione del moto

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Quali sono i possibili criteri per valutare le prestazioni di un sistema di controllo del movimento?

Qualitร  del movimento in condizioni nominaliโ€ข precisione/ripetibilitร โ€ข velocitร  di esecuzione delle attivitร โ€ข risparmio energetico

Robustezza del movimento in condizioni perturbateโ€ข adattamento all'ambienteโ€ข elevata ripetibilitร  nonostante le incertezze negli errori di modellazione

Valutazione delle prestazioni di controllo

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https://www.youtube.com/watch?v=5ndaQwn15ng

Controllo del movimento preciso e ad alta velocitร 

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Quando si progetta un controllore, si deve disporre del modello dinamico del sistema sotto controllo

Il progetto del controllore

Noto il modello dinamico, si possono usare i vari metodi dei controlli automatici

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Come si determina il modello dinamico di un sistema meccanico? Partiamo da casi semplici:

Il modello dinamico

Mu

q

Una massa di posizione ๐‘ž๐‘ž soggetta a una forza ๐‘ข๐‘ข

๐‘€๐‘€๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž = ๐‘ข๐‘ข

mg

u

lq

Un pendolo con massa concentrata allโ€™estremitร , di posizione angolare ๐‘ž๐‘že soggetto a una coppia ๐‘ข๐‘ข

๐‘š๐‘š๐‘™๐‘™2๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž + ๐‘š๐‘š๐‘š๐‘š๐‘™๐‘™ sin ๐‘ž๐‘ž = ๐‘ข๐‘ข

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Ottenere il modello dinamico del robot รจ invece molto complesso. Lโ€™argomento viene trattato in corsi piรน avanzati, tuttavia possiamo anticipare che รจ descritto da equazioni di questo tipo, che generalizzano quelle dei casi semplici:

Il modello dinamico di un robot

โ„Ž1 ๐‘ž๐‘ž1,๐‘ž๐‘ž2,โ‹ฏ , ๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž1, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž2,โ‹ฏ , ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘›๐‘›, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž1, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž2,โ‹ฏ , ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘›๐‘› = ๐œ๐œ1โ„Ž2 ๐‘ž๐‘ž1,๐‘ž๐‘ž2,โ‹ฏ , ๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž1, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž2,โ‹ฏ , ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘›๐‘›, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž1, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž2,โ‹ฏ , ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘›๐‘› = ๐œ๐œ2โ‹ฎโ„Ž๐‘›๐‘› ๐‘ž๐‘ž1,๐‘ž๐‘ž2,โ‹ฏ , ๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž1, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž2,โ‹ฏ , ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘›๐‘›, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž1, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž2,โ‹ฏ , ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘›๐‘› = ๐œ๐œ๐‘›๐‘›

dove ๐‘ž๐‘ž๐‘–๐‘– sono le posizioni di giunto, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘–๐‘– le velocitร  di giunto, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘–๐‘– le accelerazioni di giunto e ๐œ๐œ๐‘–๐‘– le coppie applicate su ciascun giunto

In forma compatta vettoriale: ๐‡๐‡ ๐ช๐ช, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐ช, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐ช = ๐›•๐›•

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Prendendo le posizioni come variabili di uscita, possiamo rappresentare il modello dinamico con questo blocco:

Il modello dinamico di un robot

๐œ๐œ1

๐œ๐œ2

๐œ๐œ3

๐œ๐œ๐‘›๐‘›

๐‘ž๐‘ž1

๐‘ž๐‘ž2

๐‘ž๐‘ž3

๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›โ‹ฎ โ‹ฎ

ingressi uscite

Date le ๐œ๐œ๐‘–๐‘– e le condizioni iniziali sulle ๐‘ž๐‘ž๐‘–๐‘– e le ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘–๐‘– , le uscite si ottengono risolvendo il sistema di equazioni differenziali che costituisce il sistema dinamico, di ordine 2๐‘›๐‘›

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Noto il modello dinamico si potrebbe in linea di principio pensare a un controllore in anello aperto:

Un controllo in anello aperto

๐œ๐œ1

๐œ๐œ2

๐œ๐œ3

๐œ๐œ๐‘›๐‘›

๐‘ž๐‘ž1

๐‘ž๐‘ž2

๐‘ž๐‘ž3

๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›โ‹ฎ โ‹ฎ

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘1

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘2

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘3

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘๐‘›๐‘›โ‹ฎ

๐›•๐›• = ๐‡๐‡ ๐ช๐ช๐‘‘๐‘‘, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐ช๐‘‘๐‘‘, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐ช๐‘‘๐‘‘

ma:

Il modello del robot non รจ noto con sufficiente precisione Il carico trasportato dal robot fa variare il modello dinamico Ogni incertezza sul modello comporta errori inaccettabili nel posizionamento del robot e anche pericoli

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Occorre allora, come sappiamo, progettare il sistema di controllo in anello chiuso, acquisendo le misure delle posizioni dei giunti, tramite i sensori di posizione:

Controllo in anello chiuso

๐œ๐œ1

๐œ๐œ2

๐œ๐œ๐‘›๐‘›

๐‘ž๐‘ž1

๐‘ž๐‘ž2

๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›

โ‹ฎโ‹ฎ

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘1

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘2

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘๐‘›๐‘›

โ‹ฎ

โ‹ฏ

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Il problema di controllo del moto รจ multivariabile: si hanno ๐‘›๐‘› variabili controllate e ๐‘›๐‘› variabili di controllo.

Controllo in anello chiuso centralizzato

Si potrebbe allora pensare alla progettazione di un sistema di controllo centralizzato, in cui ciascuna coppia ๐œ๐œ๐‘–๐‘– viene determinata sulla base della conoscenza del modello e dei valori desiderati e delle misure di tutte le posizioni di giunto ๐‘ž๐‘ž๐‘–๐‘–

Queste soluzioni esistono e sono studiate in corsi piรน avanzati, ma hanno ridotta applicabilitร  industriale per via della loro complessitร  e della necessitร  di conoscere il modello dinamico.

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In campo industriale si privilegiano quindi soluzioni di controllo decentralizzate (controllo indipendente dei giunti)

Controllo indipendente dei giunti

๐œ๐œ1

๐œ๐œ2

๐œ๐œ๐‘›๐‘›

๐‘ž๐‘ž1

๐‘ž๐‘ž2

๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›

โ‹ฎโ‹ฎ

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘1

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘2

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘๐‘›๐‘›

โ‹ฎ

โ‹ฏ

๐ถ๐ถ1

๐ถ๐ถ2

๐ถ๐ถ๐‘›๐‘›

๐บ๐บ1

๐บ๐บ2

๐บ๐บ๐‘›๐‘›

Il problema di controllo รจ articolato in ๐‘›๐‘›problemi di controllo monovariabili

Il controllore รจ quindi strutturato in ๐‘›๐‘›controllori, ciascuno dei quali รจ deputato al controllo di una singola variabile di giunto

Il controllore fa riferimento a un modello del sistema completamente disaccoppiato, in cui ciascuna coppia ๐œ๐œ๐‘–๐‘–influenza solo la rispettiva posizione ๐‘ž๐‘ž๐‘–๐‘–

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Come passare dal modello completo, non lineare e accoppiato, del robot a quello disaccoppiato necessario per il controllo indipendente dei giunti?

Dal modello centralizzato al modello decentralizzato

๐œ๐œ1

๐œ๐œ2

๐œ๐œ๐‘›๐‘›

๐‘ž๐‘ž1

๐‘ž๐‘ž2

๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›

โ‹ฎ โ‹ฎ

๐œ๐œ1

๐œ๐œ2

๐œ๐œ๐‘›๐‘›

๐‘ž๐‘ž1

๐‘ž๐‘ž2

๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›

โ‹ฎ โ‹ฎ

๐บ๐บ1

๐บ๐บ2

๐บ๐บ๐‘›๐‘›๐‡๐‡ ๐ช๐ช, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐ช, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐ช = ๐›•๐›•

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Ricordiamo che su ogni giunto del manipolatore agisce un motore con il relativo riduttore.

Modello dei motori

Un modo semplificato per tenere conto della dinamica di tali motori รจ considerare solo l'effetto legato alla rotazione del motore attorno al proprio asse.

motore riduttore carico

dove ๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– e ๐ท๐ท๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– sono rispettivamente il momento di inerzia e il coefficiente di attrito viscoso del motore, ๐œ๐œ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘–รจ la coppia motrice, mentre ๐œ๐œ๐‘™๐‘™๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– รจ la coppia di carico allโ€™asse del motore ๐‘–๐‘–

๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘–๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– + ๐ท๐ท๐‘š๐‘š๐‘–๐‘–๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– = ๐œ๐œ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– โˆ’ ๐œ๐œ๐‘™๐‘™๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– ๐‘–๐‘– = 1,โ‹ฏ ,๐‘›๐‘›

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Come rappresentare ๐œ๐œ๐‘™๐‘™๐‘š๐‘š๐‘–๐‘–, coppia di carico allโ€™asse del motore ๐‘–๐‘– ?

La coppia di carico al giunto

Risulta:

๐œ๐œ๐‘™๐‘™๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– =๐œ๐œ๐‘–๐‘–๐‘›๐‘›๐‘–๐‘–

dove ๐‘›๐‘›๐‘–๐‘– รจ il rapporto di riduzione, mentre ๐œ๐œ๐‘–๐‘– รจ data dalla i_sima equazione del modello dinamico:

๐œ๐œ๐‘–๐‘– = โ„Ž๐‘–๐‘– ๐‘ž๐‘ž1,๐‘ž๐‘ž2,โ‹ฏ , ๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž1, ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž2,โ‹ฏ , ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘›๐‘›, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž1, ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž2,โ‹ฏ , ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘›๐‘›

Possiamo riscrivere ๐œ๐œ๐‘–๐‘– come:

๐œ๐œ๐‘–๐‘– = ๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘–๐‘–๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘–๐‘– + ๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘–๐‘–

dove ๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘–๐‘– รจ il momento di inerzia di tutta la parte del robot movimentata dal giunto ๐’Š๐’Š mentre ๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘–๐‘– รจ tutto quanto รจ compreso nellโ€™espressione di โ„Ž๐‘–๐‘– e non รจ espresso da ๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘–๐‘–๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘–๐‘–.

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Il momento di inerzia equivalente

๐œ๐œ๐‘–๐‘– = ๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘–๐‘–๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘–๐‘– + ๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘–๐‘–๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘–๐‘– รจ il momento di inerzia di tutta la parte del robot movimentata dal giunto ๐‘–๐‘–

Concettualmente รจ come se rimpiazzassimo la struttura a valle del giunto con un corpo rigido di inerzia ๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘–๐‘–

Nellโ€™immagine, lโ€™operazione รจ eseguita sul giunto 2. Si osservi che il momento di inerzia varia al variare della posizione dei giunti dal terzo in poi: si prenderร  allora un valore medio del momento di inerzia.

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Lโ€™accoppiamento rigido

Possiamo quindi riscrivere:

motore riduttore carico

๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘–๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– + ๐ท๐ท๐‘š๐‘š๐‘–๐‘–๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– = ๐œ๐œ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– โˆ’๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘–๐‘–๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘–๐‘– + ๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘–๐‘–

๐‘›๐‘›๐‘–๐‘–๐‘–๐‘– = 1,โ‹ฏ ,๐‘›๐‘›

Se lโ€™accoppiamento motore-riduttore-carico รจ rigido, risulta ๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– = ๐‘›๐‘›๐‘–๐‘–๐‘ž๐‘ž๐‘–๐‘– e quindi:

๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– +๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘–๐‘–๐‘›๐‘›๐‘–๐‘–2

๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– + ๐ท๐ท๐‘š๐‘š๐‘–๐‘–๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– = ๐œ๐œ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– โˆ’๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘–๐‘–๐‘›๐‘›๐‘–๐‘–

๐‘–๐‘– = 1,โ‹ฏ ,๐‘›๐‘› Questo รจ il modello decentralizzato del robot

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Il ruolo dei rapporti di riduzione

๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– +๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘–๐‘–๐‘›๐‘›๐‘–๐‘–2

๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– + ๐ท๐ท๐‘š๐‘š๐‘–๐‘–๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– = ๐œ๐œ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘– โˆ’๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘–๐‘–๐‘›๐‘›๐‘–๐‘–

๐‘–๐‘– = 1,โ‹ฏ ,๐‘›๐‘›

La coppia ๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘–๐‘– agisce come un disturbo sul modello decentralizzato.Si osservi che essa รจ scalata per il rapporto di riduzione ๐‘›๐‘›๐‘–๐‘–

motore riduttore carico

Gli alti rapporti di riduzione utilizzati nella robotica industriale hanno quindi un effetto disaccoppiante e favoriscono lโ€™adozione del controllo indipendente dei giunti

Senza questo effetto, trascurare la variabilitร  dellโ€™inerzia del carico e gli effetti di accoppiamento meccanico con gli altri giunti sarebbe poco giustificato

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Progetto del controllore decentralizzato

๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š1 +๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™1๐‘›๐‘›12

๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š1 + ๐ท๐ท๐‘š๐‘š1๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š1 = ๐œ๐œ๐‘š๐‘š1 โˆ’๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘1๐‘›๐‘›1

Il controllore si progetta quindi giunto per giunto ripetendo ๐‘›๐‘› volte la stessa procedura.

๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š2 +๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™2๐‘›๐‘›22

๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š2 + ๐ท๐ท๐‘š๐‘š2๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š2 = ๐œ๐œ๐‘š๐‘š2 โˆ’๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘2๐‘›๐‘›2

๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š๐‘›๐‘› +๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘›๐‘›๐‘›๐‘›๐‘›๐‘›2

๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘›๐‘› + ๐ท๐ท๐‘š๐‘š๐‘›๐‘›๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘›๐‘› = ๐œ๐œ๐‘š๐‘š๐‘›๐‘› โˆ’๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘›๐‘›๐‘›๐‘›๐‘›๐‘›

๐œ๐œ๐‘š๐‘š1

๐œ๐œ๐‘š๐‘š2

๐œ๐œ๐‘š๐‘š๐‘›๐‘›

๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š1

๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š2

๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘›๐‘›

โ‹ฎโ‹ฎ

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘๐‘š๐‘š1

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘๐‘š๐‘š2

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘๐‘š๐‘š๐‘›๐‘›

โ‹ฎ

โ‹ฏ

๐ถ๐ถ1

๐ถ๐ถ2

๐ถ๐ถ๐‘›๐‘›

๐บ๐บ1

๐บ๐บ2

๐บ๐บ๐‘›๐‘›

โ‹ฎ

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Il controllo del servomeccanismo

Il problema che deve essere risolto ๐‘›๐‘› volte va anche sotto il nome di problema del controllo del servomeccanismo.

Un servomeccanismo รจ un sistema paradigmatico composto da un motore, un carico meccanico e qualsiasi sistema di trasmissione.

Il problema รจ controllare il movimento del carico, operando opportunamente sulla coppia applicata dal motore

Le applicazioni sono innumerevoli (sistemi drive-by-wire e fly-by-drive, puntamento antenne, periferiche di computer, ecc.) e vanno ben al di lร  della robotica industriale

motore

trasmissione

carico

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La coppia motrice

Nella schematizzazione finora considerata, le variabili di controllo sono le coppie motrici ๐œ๐œ๐‘š๐‘š๐‘–๐‘–

Ma come si puรฒ imporre una coppia motrice? Qual รจ lโ€™effettiva variabile manipolabile su cui il controllore del moto puรฒ agire?

Dobbiamo riprendere il modello del motore elettrico per capire come la coppia viene generata e come essa puรฒ essere variata.Faremo riferimento per semplicitร  al motore a corrente continua ma quanto diremo sarร  facilmente trasferibile al motore brushless (effettuando un cambiamento di variabili e prendendo la corrente in quadratura)

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Il motore a corrente continua, caratterizzato meccanicamente da un momento dโ€™inerzia ๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š, eroga una coppia ๐œ๐œ๐‘š๐‘š proporzionale alla corrente ๐ผ๐ผ nel circuito dโ€™armatura, conseguente allโ€™imposizione di una tensione ๐‘‰๐‘‰.

Su questo circuito, avente resistenza ๐‘…๐‘… ed induttanza ๐ฟ๐ฟ, agisce anche la forza controelettromotrice ๐ธ๐ธ, proporzionale alla velocitร  angolare ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š del motore.

Il motore a corrente continua

Il sistema รจ descritto dalle seguenti equazioni:R L

EV

I

1

๐‘‰๐‘‰ ๐‘ก๐‘ก = ๐‘…๐‘…๐ผ๐ผ ๐‘ก๐‘ก + ๐ฟ๐ฟ ฬ‡๐ผ๐ผ ๐‘ก๐‘ก + ๐ธ๐ธ ๐‘ก๐‘ก๐ธ๐ธ ๐‘ก๐‘ก = ๐พ๐พ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก = ๐พ๐พ๐ผ๐ผ ๐‘ก๐‘ก๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก = ๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐œ”๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก = ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก

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Le equazioni del sistema, lineari, sono rappresentabili con uno schema a blocchi:

Si osservi che la forza controelettromotrice accoppia la dinamica elettrica con la dinamica meccanica.

Usare la tensione ๐‘‰๐‘‰ come variabile di controllo per il controllo del moto renderebbe problematico il progetto

Dinamica elettrica e meccanica

๐‘‰๐‘‰ ๐‘ก๐‘ก = ๐‘…๐‘…๐ผ๐ผ ๐‘ก๐‘ก + ๐ฟ๐ฟ ฬ‡๐ผ๐ผ ๐‘ก๐‘ก + ๐ธ๐ธ ๐‘ก๐‘ก๐ธ๐ธ ๐‘ก๐‘ก = ๐พ๐พ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก = ๐พ๐พ๐ผ๐ผ ๐‘ก๐‘ก๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก = ๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐œ”๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก = ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก

๐พ๐พ

๐พ๐พ

๐‘‰๐‘‰ ๐ผ๐ผ๐ธ๐ธ

๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š ๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š1๐ฟ๐ฟ๐ฟ๐ฟ + ๐‘…๐‘…

1๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š๐ฟ๐ฟ

1๐ฟ๐ฟ

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Controllo di corrente

๐พ๐พ

๐พ๐พ

๐‘‰๐‘‰ ๐ผ๐ผ๐ธ๐ธ

๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š ๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š1๐ฟ๐ฟ๐ฟ๐ฟ + ๐‘…๐‘…

1๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š๐ฟ๐ฟ

1๐ฟ๐ฟ

Disponendo di una misura di corrente, possiamo chiudere un anello di controllo sulla corrente:

๐ผ๐ผ๐‘œ๐‘œ๐‘…๐‘…๐ผ๐ผ ๐ฟ๐ฟ

Il controllore di corrente normalmente รจ un regolatore PI

๐‘…๐‘…๐ผ๐ผ ๐ฟ๐ฟ = ๐พ๐พ๐‘๐‘๐ผ๐ผ 1 +1๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐ผ๐ผ

= ๐พ๐พ๐‘๐‘๐ผ๐ผ1 + ๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐ผ๐ผ๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐ผ๐ผ

๐พ๐พ๐‘๐‘๐ผ๐ผ : guadagno proporzionale del regolatore di corrente๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐ผ๐ผ : tempo integrale del regolatore di corrente

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Controllo di corrente

La funzione di trasferimento dโ€™anello per il controllo di corrente รจ quindi:

Ponendo:

๐ฟ๐ฟ๐ผ๐ผ ๐ฟ๐ฟ = ๐พ๐พ๐‘๐‘๐ผ๐ผ1 + ๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐ผ๐ผ๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐ผ๐ผ

1๐ฟ๐ฟ๐ฟ๐ฟ + ๐‘…๐‘…

=๐พ๐พ๐‘๐‘๐ผ๐ผ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐ผ๐ผ๐‘…๐‘…๐ฟ๐ฟ

1 + ๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐ผ๐ผ

1 + ๐ฟ๐ฟ๐‘…๐‘… ๐ฟ๐ฟ

๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐ผ๐ผ =๐ฟ๐ฟ๐‘…๐‘…

๐พ๐พ๐‘๐‘๐ผ๐ผ = ๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐ผ๐ผ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐ผ๐ผ๐‘…๐‘…

si ottiene:

๐ฟ๐ฟ๐ผ๐ผ ๐ฟ๐ฟ =๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐ผ๐ผ๐ฟ๐ฟ

e quindi il sistema di controllo di corrente ha banda passante ๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐ผ๐ผ

Si osservi che la forza controelettromotrice ๐ธ๐ธ agisce come un disturbo nellโ€™anello di controllo di corrente

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Controllo di corrente

Poichรฉ la dinamica legata ai transitori elettrici รจ molto rapida, si potrร  progettare ๐‘…๐‘…๐ผ๐ผ ๐ฟ๐ฟ per ottenere una banda passante ๐Ž๐Ž๐’„๐’„๐’„๐’„ molto ampia, dellโ€™ordine delle migliaia di rad/s.

Nel progetto del regolatore di corrente si potrร  inoltre assumere la forza controelettromotrice come un disturbo di bassa frequenza, completamente rigettato

Una volta chiuso lโ€™anello di controllo della corrente, questo potrร  ritenersi praticamente istantaneo ai fini del progetto del controllore di posizione/velocitร  esterno (chiuso su bande piรน limitate):

๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐‘ก๐‘ก = ๐พ๐พ๐ผ๐ผ ๐‘ก๐‘ก โ‰ˆ ๐พ๐พ๐ผ๐ผ๐‘œ๐‘œ ๐‘ก๐‘ก

La coppia motrice ๐œ๐œ๐‘š๐‘š รจ quindi manipolabile agendo sul riferimento di corrente ๐ผ๐ผ๐‘œ๐‘œ

๐พ๐พ๐œ๐œ๐‘š๐‘š๐ผ๐ผ๐‘œ๐‘œ

โ‰ˆ1๐ผ๐ผ

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Dinamica di velocitร  e posizione

๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š + ๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘™๐‘™ ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š + ๐ท๐ท๐‘š๐‘š๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐‘ž๐‘š๐‘š = ๐œ๐œ๐‘š๐‘š โˆ’ ๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘™๐‘™motore riduttore carico

Riprendiamo lโ€™equazione della dinamica del servomeccanismo, dove omettiamo lโ€™indice ๐‘–๐‘– che individua il giunto:

con: ๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘™๐‘™ =๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘›๐‘›2

, ๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘™๐‘™ =๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘›๐‘›

Il sistema puรฒ essere descritto in termini di funzioni di trasferimento:

con: ๐บ๐บ๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ =1

๐ท๐ท๐‘š๐‘š + ๐ฟ๐ฟ ๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š + ๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘™๐‘™

Se il coefficiente di attrito ๐ท๐ท๐‘š๐‘š รจ trascurabile (caso piรน sfavorevole, perchรฉ lโ€™attrito dร  un contributo stabilizzante ma รจ un parametro incerto), si ha :

๐บ๐บ๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ =๐œ‡๐œ‡๐ฟ๐ฟ

, ๐œ‡๐œ‡ =1

๐ฝ๐ฝ๐‘š๐‘š + ๐ฝ๐ฝ๐‘™๐‘™๐‘™๐‘™

๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š๐บ๐บ๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ

1๐ฟ๐ฟ

๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘™๐‘™๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š

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Il controllore viene strutturato in un anello interno di controllo di velocitร  e uno esterno di posizione:

Lo schema prevede di disporre di due misure, di posizione e velocitร , indipendenti. In realtร  la misura di velocitร  si puรฒ ottenere anchโ€™essa dallโ€™elaborazione del segnale di posizione.

Si tratta di uno schema di controllo in cascata: si progetta dapprima lโ€™anello interno di velocitร  su banda ampia, in modo da fornire anche una buona

reiezione dei disturbi Lโ€™anello esterno, di posizione, si progetta su una banda piรน ristretta Si osservi che in effetti ci sono tre anelli nidificati: loop di corrente, velocitร  e posizione

Controllo P/PI

๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š๐บ๐บ๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ

1๐ฟ๐ฟ

๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘™๐‘™๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š

๐‘…๐‘…๐‘๐‘ ๐ฟ๐ฟ ๐‘…๐‘…๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘‘๐‘‘ ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š๐‘‘๐‘‘

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Funzione dโ€™anello:

posizionamento dello zero del PI

100 101 102 103-20

-10

0

10

20

30

40

50

60

70

dB

w (rad/s)

๐ฟ๐ฟ๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ = ๐‘…๐‘…๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ ๐บ๐บ๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ =๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ๐œ‡๐œ‡๐ฟ๐ฟ

1 + ๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐‘ฃ๐‘ฃ๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐‘ฃ๐‘ฃ

๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ = ๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ๐œ‡๐œ‡

๐‘…๐‘…๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ = ๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ 1 +1๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐‘ฃ๐‘ฃ

= ๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ1 + ๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐‘ฃ๐‘ฃ๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐‘ฃ๐‘ฃ

๐ฟ๐ฟ๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ โ‰ˆ๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ๐ฟ๐ฟ

1๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐‘ฃ๐‘ฃ

= 0.1 รท 0.3 ๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ

Si adotta un controllore PI

selezione del guadagno del PI

Se ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐‘ฃ๐‘ฃ รจ sufficientemente grande, ossia se lo zero del PI รจ sufficientemente in bassa frequenza, la pulsazione critica รจ ben approssimata prendendo lโ€™approssimazione di alta frequenza di ๐ฟ๐ฟ๐‘ฃ๐‘ฃ :

Progetto del controllore di velocitร 

๐œ๐œ๐‘š๐‘š๐บ๐บ๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ

๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘™๐‘™๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š

๐‘…๐‘…๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š๐‘‘๐‘‘

๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃโ„1 ๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐‘ฃ๐‘ฃ

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Il regolatore dellโ€™anello di posizione โ€œvedeโ€ lโ€™anello chiuso di velocitร , di funzione di trasferimento:

La funzione dโ€™anello รจ quindi:

Eโ€™ sufficiente prendere ๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘๐‘ โ‰ช ๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ per garantire una banda sullโ€™anello di posizione ๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘๐‘

100

101

102

103

-70

-60

-50

-40

-30

-20

-10

0

10

20

dB

w (rad/s)

๐น๐น๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ โ‰ˆ1

1 + โ„๐ฟ๐ฟ ๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ

๐ฟ๐ฟ๐‘๐‘ ๐ฟ๐ฟ = ๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘๐‘๐น๐น๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ1๐ฟ๐ฟ

=๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘๐‘

๐ฟ๐ฟ 1 + โ„๐ฟ๐ฟ ๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ

๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘๐‘ = ๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘๐‘ selezione del guadagno P

Progetto del regolatore di posizione

๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š1๐ฟ๐ฟ

๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š๐‘…๐‘…๐‘๐‘ ๐ฟ๐ฟ ๐น๐น๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ

๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘‘๐‘‘ ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š๐‘‘๐‘‘Si adotta un controllore P

๐‘…๐‘…๐‘๐‘ ๐ฟ๐ฟ = ๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘๐‘

๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ๐œ”๐œ”๐‘๐‘๐‘๐‘

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Per rendere la risposta al riferimento di posizione piรน pronta, รจ possibile inserire un contributo di feedforward, noto come โ€œanticipo di velocitร โ€: si deriva il riferimento e si somma questo contributo nel nodo sommatore dellโ€™anello di velocitร .Spesso il contributo di feedforward viene pesato da un coefficiente ๐‘˜๐‘˜๐‘“๐‘“๐‘“๐‘“ compreso tra 0 e 1:

Anticipo di velocitร 

๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š๐บ๐บ๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ

1๐ฟ๐ฟ

๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘™๐‘™๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š

๐‘…๐‘…๐‘๐‘ ๐ฟ๐ฟ ๐‘…๐‘…๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘‘๐‘‘ ๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š๐‘‘๐‘‘

๐‘˜๐‘˜๐‘“๐‘“๐‘“๐‘“๐ฟ๐ฟ

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Se si utilizza solo un sensore di posizione e si calcola la velocitร  differenziando la misura della posizione, si ottiene (con ๐‘˜๐‘˜๐‘“๐‘“๐‘“๐‘“ = 1) uno schema completamente equivalente a un controllore PID:

๐‘…๐‘…๐‘ƒ๐‘ƒ๐ผ๐ผ๐‘ƒ๐‘ƒ ๐ฟ๐ฟ = ๐พ๐พ๐‘ƒ๐‘ƒ 1 +1๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐ผ๐ผ

+ ๐ฟ๐ฟ๐‘‡๐‘‡๐‘ƒ๐‘ƒ

Anticipo di velocitร  e PID

๐œ๐œ๐‘š๐‘š ๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š๐บ๐บ๐‘ฃ๐‘ฃ ๐ฟ๐ฟ

1๐ฟ๐ฟ

๐œ๐œ๐‘‘๐‘‘๐‘™๐‘™๐œ”๐œ”๐‘š๐‘š

๐‘…๐‘…๐‘ƒ๐‘ƒ๐ผ๐ผ๐‘ƒ๐‘ƒ ๐ฟ๐ฟ๐‘ž๐‘ž๐‘š๐‘š๐‘‘๐‘‘

Formule di passaggio:

๐พ๐พ๐‘ƒ๐‘ƒ = ๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ ๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘๐‘ +1๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐‘ฃ๐‘ฃ

๐‘‡๐‘‡๐‘ƒ๐‘ƒ =๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ๐พ๐พ๐‘๐‘

๐‘‡๐‘‡๐ผ๐ผ =๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘‡๐‘‡๐‘–๐‘–๐‘ฃ๐‘ฃ๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘๐‘๐พ๐พ๐‘๐‘๐‘ฃ๐‘ฃ

con:

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Quanto abbiamo visto si ritrova nei manuali dei prodotti commerciali

Controllo del giunto nei manuali degli azionamenti

(si notino i tre anelli, di corrente, velocitร  e posizione, in cascata)

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Controllo del giunto nei manuali degli azionamenti

Simbologia:

Guadagno proporzionale

Integratore

Controllore PI

Generico filtro

Saturazione

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In alcuni controllori robotici, il modello dinamico viene utilizzato in anello aperto, accoppiato a una soluzione in anello chiuso (decentralizzata)

Utilizzo del modello dinamico in feedforward

๐œ๐œ1

๐œ๐œ2

๐œ๐œ๐‘›๐‘›

๐‘ž๐‘ž1

๐‘ž๐‘ž2

๐‘ž๐‘ž๐‘›๐‘›

โ‹ฎโ‹ฎ

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘1

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘2

๐‘ž๐‘ž๐‘‘๐‘‘๐‘›๐‘›

โ‹ฎ

โ‹ฏ

๐ถ๐ถ1

๐ถ๐ถ2

๐ถ๐ถ๐‘›๐‘›

๐บ๐บ1

๐บ๐บ2

๐บ๐บ๐‘›๐‘›

๐›•๐›• = ๐‡๐‡ ๐ช๐ช๐‘‘๐‘‘ , ๏ฟฝฬ‡๏ฟฝ๐ช๐‘‘๐‘‘ , ๏ฟฝฬˆ๏ฟฝ๐ช๐‘‘๐‘‘

Lโ€™utilizzo del modello dinamico puรฒ migliorare le prestazioni del sistema di controllo