FOL_Fondazione_2007

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Attività della Fondazione Vodafone Italia www.fondazionevodafoneitalia.it

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Attività della Fondazione Vodafone Italia

www.fondazionevodafoneitalia.it

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2002 anno di costituzione di FVI

24.246.363 euro destinati al finanziamento dei progetti

158 i progetti finanziati

153.458 euro l’erogazione media dei progetti

102 i dipendenti Vodafone che hanno partecipato al Progetto Fellow

23 le Fondazioni di Vodafone Group in tutto il mondo

1.286 gli enti non profit registrati sul sito internet di FVI

998 i progetti di enti non profit caricati sul sito internet di FVI

i fondi erogati 7.204.874 euroi fondi distribuiti rispetto al 2005-2006 + 6,5 %

i progetti finanziati 49 i beneficiari diretti dei progetti 8.740

le risorse di FVI destinate al finanziamento dei progetti 90,5 % i dipendenti Vodafone che hanno partecipato al Progetto Fellow 72

i progetti proposti a FVI nel 2006-2007 252l’integrazione di FVI alle donazioni dei dipendenti 14.613 euro

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Si può affermare con serenità che Fondazione Vodafone Italia sta crescendo di anno in anno. Non è una valutazione legata semplicemente alle somme erogate o al numero di progetti finanziati, bensì al ruolo di Fondazione che progressivamente va aumentando e alle modalità con cui interloquisce con gli altri soggetti del Terzo Settore, gli enti pubblici e le imprese, tra cui la stessa società Vodafone.Le risorse finanziarie gestite sono di una certa rilevanza, ma risultano sempre poche rispetto alle esigenze che vengono sottoposte e alla entità dei bisogni da affrontare. A fronte delle richieste di aiuto e del numero crescente di progetti presentati, la Fondazione si è dovuta organizzare per una selezione sempre maggiore, per mirare alla valutazione di efficacia dei progetti in coerenza con le linee programmatiche attuate. Si sono scelti progetti che mostrassero affidabilità nella gestione e capacità da parte dell’ente proponente di sostenerli in futuro, una volta avviati e consolidati. Parte fondamentale del lavoro e del ruolo di Fondazione rimane il dialogo con gli operatori del Terzo Settore favorendo la connessione e il confronto tra varie realtà che spesso operano nei medesimi settori, ma non hanno occasione di confrontarsi. Per questo motivo è stato realizzato a novembre 2006 un workshop nel quale si sono discusse con diversi enti non profit le linee di indirizzo di Fondazione e l’evoluzione dei bisogni verso cui orientare gli impegni. è stata un’esperienza che forse sarà opportuno riproporre in forme adeguate, come occasione di confronto con operatori non profit e istituzioni pubbliche. è stato un lavoro di collaborazione tra tutti coloro che sono impegnati in Fondazione - staff, Consiglio di Amministrazione, Comitato Scientifico - i diversi enti non profit, le istituzioni, la stessa società Vodafone, che hanno reso possibile i risultati che qui vengono presentati.A tutti un vivo ringraziamento.

antonIo BernardIPresidente

Sono passati soltanto cinque anni dalla nascita di Fondazione Vodafone Italia. Un tempo forse breve per trarre bilanci conclusivi, ma sufficiente per dire che abbiamo attraversato esperienze che hanno cambiato molto dentro e intorno a noi. La nostra attività è volta a migliorare le condizioni di uomini e donne che vivono le situazioni di maggior disagio e difficoltà. Pensiamo di aver fatto qualcosa di buono ed utile. Abbiamo vissuto esperienze straordinarie e spesso inaspettate, ci siamo confrontati con l’universo delle associazioni di volontariato, conosciuto tante persone della pubblica amministrazione impegnate nella lotta al disagio sociale. ll Gruppo Vodafone opera per connettere persone ad altre persone, uomini e donne si affidano a noi per scambiarsi informazioni ed emozioni annullando, con il supporto tecnologico, la distanza fisica. è questa collettività il nostro traguardo e la nostra stessa ragione d’esistere. Fondazione Vodafone Italia è quindi, tra i tanti strumenti, quello dedicato e qualificato per ridurre le distanze sociali, l’emarginazione e l’esclusione dal mondo della conoscenza e del lavoro. Cinque anni fa, l’impegno di una grande impresa commerciale nelle aree della sofferenza umana era visto con sospetto, interpretato come occasione per vendere meglio i propri prodotti, come strumento per ottenere vantaggi fiscali o infine come occasione per “ripulire” un’immagine aziendale in qualche modo macchiata. Oggi, e forse grazie al lavoro nostro e delle altre Fondazioni d’Impresa, questa “cultura dello scetticismo e del sospetto” si e’ notevolmente affievolita. è evidente, infatti, che la stretta collaborazione tra pubblico, privato e mondo del volontariato permette di realizzare azioni altrimenti impossibili da attuare singolarmente in un momento storico nel quale aumenta il disagio sociale ma non aumentano le risorse per contrastarlo. Siamo convinti che con l’integrazione di competenze e le contaminazioni tra i diversi modi di pensare, nella società possa crescere il valore della “responsabilità collettiva”, una responsabilità che impone ad ognuno (individuo, associazione, istituzione o azienda) il compito di operare, come sa e come può, per il bene comune.

Ida lInzaloneSegretario Generale

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premessa metodologIca pag. 8proFIlo pag. 10mIssIone pag. 11crIterI dI gestIone pag. 12storIa pag. 13 assetto organIzzatIVo pag. 14attIVItà 2006-2007 pag. 16coInVolgImento stakeholder pag. 28modello operatIVo pag. 41lInee guIda 2007-2008 pag. 47amBIto mInorI dIsagIatI pag. 48amBIto anzIanI dIsagIatI pag. 72amBIto perIFerIe urBane pag. 83altrI progettI pag. 90BIlancIo 2006-2007 pag. 105

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Siamo al terzo numero di Fond of life (Fol) nel quale intendiamo raccontare le iniziative intraprese, i progetti finanziati e i risultati raggiunti da Fondazione Vodafone Italia nell’ultimo esercizio di attività da aprile 2006 a marzo 2007.Giunti a questo punto è doveroso chiedersi se lo stile e la forma fino ad oggi utilizzata, impostata su foto e linguaggio comunicativo semplice e diretto è apprezzato dai nostri lettori.Il precedente Fond of Life è piaciuto agli stakeholder? Decisamente sì. è ciò che è emerso dalla lettura dei dati tratti dai questionari di gradimento, restituiti a Fondazione Vodafone Italia.Gli stakeholder, interni ed esterni all’Azienda, hanno sottolineato che il FoL è “facilmente leggibile” e che rappresenta chiaramente le attività svolte, oltre che fare capire qual’è il “ruolo sociale svolto da Fondazione Vodafone Italia”.Così come pare assolutamente ben descritta e definita la mission e la struttura organizzativa, con ruoli e funzioni. Particolarmente apprezzata è stata anche la rappresentazione visiva e sintetica dei progetti sostenuti da Fondazione Vodafone Italia.Gli stakeholder sono stati, quindi, coinvolti nel fornire proposte e suggerimenti per migliorare sempre più Fond of Life. Coerentemente con le indicazioni raccolte e tenendo in debito conto le aspettative create, abbiamo adottato, in questo FoL, i suggerimenti di dare ampio spazio alle testimonianze dirette, sia degli enti non profit sostenuti, sia dei dipendenti di Vodafone Italia coinvolti nel Progetto Fellow,impegnandoci ancora di più nella comunicazione e visibilità dei risultati che Fondazione Vodafone Italia ha raggiunto.Per meglio coinvolgere i nostri principali interlocutori, abbiamo organizzato nel novembre 2006 un workshop allo scopo di confrontarci con alcuni tra gli enti non profit conosciuti in questi anni di attivitàe alcuni rappresentanti di enti pubblici al fine di raccogliere idee e suggerimenti relativi alle “strade da percorrere” insieme. Il workshop è stato apprezzato anche come momento di confronto tra operatori del settore ed è stato molto significativo per la definizione delle strategie di Fondazione Vodafone Italia. Nel questionario sul FoL dello scorso anno si chiedeva agli stakeholder di dare un giudizio sulla percezione di Fondazione e delle sue attività. I risultati? Fondazione Vodafone Italia si dimostra “collaborativa con gli enti non profit”, “attenta ai bisogni della società”, “trasparente nel suo operato” ed “efficace nel suo intervento”.Proprio nell’ottica della trasparenza e dell’efficacia abbiamo introdotto nell’ultimo esercizio un nuovo modello di domanda che significa anche un nuovo e più affinato sistema di valutazione dei progetti di cui diamo conto in questo Bilancio di Missione.Fond of Life è sì il Bilancio di Missione di Fondazione Vodafone Italia, ma è anche un modo di comunicare e condividere i valori che hanno portato alla costituzione di Fondazione Vodafone Italia, con tutti coloro che apprezzano il nostro operato o ci accompagnano in questo faticoso ma avvincente mestiere di essere strumento di solidarietà. Fond of Life è inoltre occasione per dare voce e visibilità a tanti enti che operano nel sociale a favore delle categorie più deboli che non sempre trovano giusta rilevanza e comunicazione per il lavoro che svolgono. Fond of Life rappresenta il nostro “stile operativo” di Fondazione di Impresa insieme ad altri enti non profit, accanto a bambini, anziani e immigrati.

Per ulteriori informazioni e per richiedere copia del FoL :Fondazione Vodafone ItaliaPiazza SS. Apostoli, 8100187 RomaTel. 06.6783211 (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.30)Fax 06.69941473

e-mail: [email protected] FoL è disponibile sul sito Internet www.fondazionevodafoneitalia.it

Gli indicatori di questo numero del FoL sono tratti dai seguenti standard di rendicontazione:• Global Reporting Initiative, Sustainability Reporting Guidelines, 2002• Global Reporting Initiative, RG Linee guida per il reporting di sostenibilità, 2006• Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale, Principi di redazione del Bilancio Sociale, 2001

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FondazIone VodaFone ItalIa Intende oFFrIre Il proprIo contrIButo alla soluzIone delle crItIcItà del contesto socIale attuale e

contrastare l’Insorgere dI nuoVe Forme dI dIsagIo.QuIndI dedIcherà le proprIe rIsorse:

alla dIFFusIone deI ValorI dI solIdarIetà e sussIdIarIetà

alla rIcerca dI soluzIonI eFFIcacI

per Il mIglIoramento della QualItà della VIta

delle persone

al mIglIoramento delle condIzIonI amBIentalI

alla salVaguardIa deI BenI artIstIcI e storIcI

Fondazione Vodafone Italia è stata costituita da Vodafone Italia nel 2002 ed è finanziata principalmente daVodafone Group Foundation.

Fondazione Vodafone Italia ha sede a Roma. Presso la Fondazione operano un Presidente, un Comitato Scientifico composto da cinque personalità di alto profilo professionale, un Consiglio di Amministrazione composto da sette persone, un Collegio dei Revisori dei Conti di tre persone e lo staff di sei dipendenti. Nel periodo aprile 2006 - marzo 2007 Fondazione Vodafone Italia ha sostenuto progetti per un importo pari a 7.204.874 euro.

Fondazione Vodafone Italia vuole contribuire, attraverso il finanziamento di progetti sociali, alla crescita di una società equilibrata e solidale. L’obiettivo è sostenere enti non profit, con esperienza e capacità progettuale, che operano sul territorio nazionale a favore delle fasce della società più disagiate ed emarginate. Fondazione Vodafone Italia svolge un ruolo di interconnessione tra i diversi soggetti (operatori e finanziatori) per sensibilizzare la società sui temi di frontiera e stimolarla nella ricerca di soluzioni e azioni preventive. Fondazione Vodafone Italia ritiene necessario costruire reti di solidarietà, con la presenza di altri co-finanziatori ed il coinvolgimento della comunità locale.

Fondazione Vodafone Italia nasce dall’attenzione che l’Azienda pone all’impatto complessivo della sua attività ed ai risvolti sociali che globalizzazione e sviluppo tecnologico comportano. Essere Fondazione di Impresa vuole dire adottare un approccio concreto e pragmatico che guarda ai risultati e qualifica le attività, senza perdere di vista i valori, nell’ambito di una visione strategica di lungo periodo. Significa anche ricerca dell’efficienza, perseguimento di obiettivi annuali e managerialità di gestione da trasferire anche ai progetti e agli enti non profit finanziati.

Possono accedere ai programmi di erogazione di Fondazione Vodafone Italia tutti gli enti non profit, qualunque sia la loro forma giuridica, compresi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le associazioni riconosciute e non riconosciute, le fondazioni, i comitati, le cooperative sociali, le organizzazioni di volontariato, le Organizzazioni Non Governative e le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale.Gli enti dovranno rispondere a criteri di affidabilità ed esperienza misurati in termini di:• redazione di un bilancio d’esercizio chiaro, dettagliato e regolarmente approvato;• trasparenza sui risultati raggiunti nei confronti dei soci sostenitori/donatori;• appartenenza a organismi riconosciuti a livello nazionale e/o internazionale;• svolgimento di un’attività documentata preferibilmente da almeno cinque anni.

Sono esclusi dalle attività di Fondazione Vodafone Italia gli enti con scopo esplicito di lucro a insindacabile giudizio di Fondazione. Non possono inoltre ricevere erogazioni da Fondazione le persone fisiche.Gli enti pubblici, a discrezione di Fondazione Vodafone Italia, possono ricevere erogazioni solo per progetti alla cui realizzazione compartecipino insieme ad una o più enti non profit di natura privata.

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Trasparenza Fondazione Vodafone Italia vuole essere il più possibile trasparente nei confronti dei soggetti con cui opera. Trasparenza significa chiarezza dei rapporti innanzitutto con gli enti finanziati, ma anche con tutti gli enti e soggetti che contattano la Fondazione. Infatti a tutti gli enti che hanno presentato domanda di finanziamento viene inviata risposta positiva o negativa di accoglimento. Trasparenza vuole dire anche definizione di chiari requisiti di pre-selezione e specifica individuazione del processo di erogazione cui sono sottoposti i progetti. Le risultanze delle selezioni e l’elenco dei finanziamenti erogati agli entivengono resi noti al pubblico mediante pubblicazione sul sito internet www.fondazionevodafoneitalia.it.

Collaborazione e CoinvolgimenTo Lo sviluppo di un progetto richiede il coinvolgimento di più parti: la Fondazione, gli altri finanziatori, l’ente o gli enti che realizzanoil progetto, le amministrazioni pubbliche e la comunità locale. Lo staff di Fondazione si propone di operare affinché tra i diversi soggetti si instauri un clima di collaborazione in modo da rendere possibile la realizzazione efficiente del progetto e la convergenza delle aspirazioni e degli intenti dei diversi enti. La Fondazione ritiene fondamentale che le comunità locali siano coinvolte nella realizzazione dei progetti ed è pronta a partecipare a convegni, gruppi di lavoro e incontri con organizzazioni di rete fra enti non profit.

managerialiTà e ConTrollo Dall’essere Fondazione di Impresa, Fondazione Vodafone Italia fa discendere anche una gestione manageriale del processo di erogazione e richiede agli enti operativi una gestione simile del progetto a partire dalla realizzazione di un piano dettagliato riguardante la definizione degli obiettivi e il successivo mantenimento. L’impegno dello staff di Fondazione, con il supporto del Progetto Fellow e degli enti non profit, è volto al costante controllo dell’utilizzo dei fondi e delle fasi di avanzamento del progetto. Con gli enti finanziati sono concordati criteri di misurabilità dei risultati intermedi e finali.

2002 nasCe Fondazione vodaFone iTaliaVodafone Italia decide di creare una Fondazione completamente dedicata ad attività di servizio e di solidarietàsociale a favore della comunità e in particolare dei soggetti in situazioni più disagiate. L’obiettivo principe? Realizzare “investimenti sociali” finalizzati alla promozione dell’uomo e della società

2003 primi passiFondazione Vodafone Italia muove i primi passi nel complesso mondo del non profit cercando modalità efficienti per erogare finanziamenti. Da questo anno in poi al contributo di Vodafone Group Foundation si aggiunge una quota di utili dalla società Vodafone Omnitel NV

2004 ConsolidamenToFondazione Vodafone Italia si dota di un proprio staff e consolida le proprie attività, avanzandoil processo di definizione della propria identità

2005 aFFinamenTo della sTraTegiaIl Comitato Scientifico di Fondazione orienta le scelte di intervento prevalentemente verso l’ambito sociale con particolare attenzione ai minori. Si strutturano i finanziamenti attraverso uno o più bandi annuali di erogazione

2006 pro-aTTiviTàCrescono esponenzialmente le richieste di finanziamento di progetti alla Fondazione, che cercando di interpretare al meglio il proprio ruolo di Fondazione di Impresa, affina le procedure di selezione e valutazione. La Fondazione risulta molto apprezzata dagli enti non profit per l’atteggiamento collaborativo. Viene introdotto l’ambito “periferie urbane”, inoltre si passa da un sistema di erogazione esclusivamente reactive (su bando) a un sistema proactive (promozione e coordinamento di finanziatori ed enti operativi)

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L’assetto organizzativo di Fondazione Vodafone Italia, così come previsto dallo statuto, rispecchia uno schema consolidato con la presenza di un organo di gestione, di un organo di controllo e di un organo qualificato di consulenza scientifica. I poteri di gestione di Fondazione sono attribuiti al Consiglio di Amministrazione, al cui vertice si colloca il Presidente che non ha funzioni operative, ma ha la rappresentanza legale e i compiti di coordinamento e vigilanza sul buon andamento della gestione. La gestione operativa, su delega del Consiglio di Amministrazione è affidata al Segretario Generale che si occupa del funzionamento di Fondazione e del coordinamento del personale.I membri del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Vodafone Italia sono nominati da Vodafone Omnitel N.V. tra i dirigenti delle diverse aree funzionali della società attraverso un processo di selezione interna. Il controllo della gestione è attribuito al Collegio dei Revisori che, nella funzione di controllo contabile, è affiancato da una società di revisione, cui spetta anche la certificazione del bilancio. In Fondazione Vodafone Italia il Comitato Scientifico è parte attiva del processo decisionale ed ha un ruolo centrale nella scelta delle aree di intervento e nella valutazione dei progetti. Il Consiglio di Amministrazione è stato rinnovato nel giugno 2007; alla data di pubblicazione del documento risulta composto da: Antonio Bernardi - Presidente, Massimo Ferrari - Vice Presidente, Silvia Candiani, Tito Chini, Gaetano Coscia, Roberta Perricone, Fabrizio Salvatore.

Collegio dei revisoriClaudio lesca Presidente luca lavazza paolo rotaNel novembre 2006 a seguito delle dimissioni del Revisore Luca Lavazza, è subentrato nel Collegio giuseppe Costa, già membro supplente dello stesso

segreTariogeneraleida linzalone

sTaFF della Fondazionesilvia brambillaProject Specialistgiulia CarreraProject Manager edmondo esposito Project Managermario iraceFinancial & Budgeting Analyst rossella mangioneSenior Project Manager e Comunicazione

Consiglio diamminisTrazioneantonio bernardiPresidentemassimo FerrariVice Presidentesabrina baggionigaetano CosciaFabio Ficcamaria paola masturzostefano Takacsmichele angelo verna

presidenTeantonio bernardi

Tito boeriProfessore di Economiadel Lavoro all’Università Bocconi di MilanoFranco bomprezziGiornalista, responsabileArea Sociale Agenzia AGRFerruccio de bortoliDirettore ResponsabileIl Sole 24 Oresimonetta matoneConsigliere di Cassazione confunzioni di SostitutoProcuratore della Repubblicapresso il Tribunale dei Minorennidi Romadon gino rigoldiCappellano dell’IPM (Istituto Penale per iMinorenni) “C. Beccaria” e coordinatoreper la Lombardia del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza)

ComiTaTosCienTiFiCo

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da un’analisi CondoTTa dall’isTaT nel 2005 sulla poverTà in iTalia, risulTa Che le Famiglie iTaliane Che vivono soTTo la soglia di poverTà sono oggi poCo più dell’11% delle Famiglie residenTi. l’inCidenza delle Famiglie povere è maggiore nel sud (24%) Con punTe del 42,7% se i Figli minori sono più di Tre. anChe la popolazione anziana mosTra un disagio diFFuso: Tra le Famiglie Con almeno un anziano l’inCidenza di poverTà (13,6%) è superiore di olTre due punTi perCenTuali alla media nazionale e sale al 15,2% Tra quelle Con almeno due ulTrasessanTaquaTTrenni. Tale disagio è parTiColarmenTe evidenTe nelle regioni del CenTro e del nord, Che si CaraTTerizzano per la maggiore presenza di anziani nella popolazione residenTe.

a) minori disagiaTiLa povertà dei minori ha dimensioni rilevanti del nostro Paese. In Italia i minori “poveri” sono un milione e settecentomila, quasi il 17% di tutti i minori. Nel Sud la percentuale supera il 29%. Le categorie maggiormente a rischio sono rappresentate dai minori immigrati, rom e minori italiani che vivono in famiglie disagiate.Mancano in Italia politiche di inclusione sociale e di assistenza per le famiglie a rischio di povertà: l’Italia è uno dei pochi paesi Ocse senza prestazioni di “ultima istanza” per le famiglie.Le priorità d’intervento individuate da Fondazione Vodafone Italia sono state le seguenti:

1) La trasformazione degli istituti in comunità familiare o comunità educativa, anche a seguito della chiusura degli istituti per i minori entro il 31 dicembre 2006. Gli istituti ancora in funzione al 30 giugno 2003 ammontano a 215 unità e ospitano 2.633 bambini e adolescenti. Sono concentrati nelle regioni del Sud e nelle isole. La regione che presenta il maggior numero di strutture è la Sicilia con 63 istituti, seguita dalla Puglia con 35. Le due regioni che presentano il numero maggiore di minori accolti sono la Sicilia e la Campania con 547 e 500 bambini.Il 44% dei minori ha un’età compresa tra i 12 e 17 anni e circa il 4% con più di 18 anni.

2) Problemi legati alla salute mentale degli adolescenti. 1 adolescente su 5 in Europa presenta difficoltà evolutive, emozionali e comportamentali. 1 adolescente su 8 soffre di un vero e proprio disturbo mentale: disturbi d’ansia e depressivi, disturbi alimentari, ritardo mentale. Tra i disturbi più attuali emerge l’Internet Addiction Disorder, che si manifesta con effetti simili a quelli che insorgono tra gli alcolisti: difficoltà relazionali e professionali, sintomi astinenziali. In Italia il suicidio è la seconda causa di morte nella fascia d’età tra i 15 e 19 anni.Solo il 20% della popolazione infantile arriva ai servizi di consultazione.

nell’eserCizio aprile 2006 - marzo 2007 Fondazione vodaFone iTalia ha individuaTo Tre seTTori di erogazione TuTTi rienTranTi in ambiTo soCiale:a) minori disagiaTib) anziani disagiaTiC) periFerie urbane

3) Devianza minorile e bullismo. Si registra dal 2004 un aumento del numero dei minori negli IPM (Istituti Penali per i Minorenni), CPA (Centri di Prima Accoglienza), nelle Comunità e dei minori segnalati agli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni e in particolare un aumento dell’utenza straniera. Il bullismo può essere considerato come fenomeno predittivo alla comparsa in età adolescenziale di comportamenti devianti. Da una ricerca condotta in Italia risulta che il numero degli alunni oggetto di prepotenza è pari al 41% nella scuola primaria e al 26% nella scuola media. Il fenomeno del bullismo e della devianza minorile in generale assume dimensioni allarmanti in particolare tra i ragazzi delle scuole campane: il 45% degli adolescenti campani denuncia atti di prepotenza.

4) Sfruttamento minorile (lavoro minorile e minori vittime di tratta). L’Istat nel 2000 aveva stimato che in Italia i bambini (minori di 15 anni) “economicamente attivi” fossero circa il 3% di tutti i bambini. Oltre al 3% di bambini italiani bisogna considerare i bambini immigrati, spesso minori non accompagnati costretti a svolgere lavori pesanti di pulizia, a vendere prodotti agli angoli delle strade o a chiedere l’elemosina. Secondo le stime Ires/Cgil il numero complessivo dei minori coinvolti in lavori precoci salirebbe a 460.000-500.000.

5) Tratta di minori. Coinvolge l’Italia sia come paese di transito che come paese di destinazione. I minori vittime di tratta arrivano soprattutto dai paesi dell’Est Europa, ma le rotte sono in continuo mutamento. Il fenomeno è di difficile monitoraggio; i minori sono molto spesso coinvolti in attività illegali, quali lo sfruttamento sessuale e la prostituzione. La prostituzione non riguarda solo le ragazze straniere, ma comprende anche la più sommersa prostituzione maschile.

b) anziani disagiaTiIl 19% della popolazione italiana ha più di 65 anni. Tra gli anziani esiste un’elevata incidenza della disabilità, gli anziani rappresentano infatti il 75% dei disabili italiani. Varie indagini hanno messo in evidenza la ridotta sopravvivenza di anziani esposti ad una condizione di solitudine, confermando l’isolamento come fattore di rischio.Le priorità d’intervento individuate da Fondazione Vodafone Italia sono state le seguenti:

1) Assistenza domiciliare. Costituisce una valida alternativa alla istituzionalizzazione e al ricovero per gli anziani malati cronici o con problemi di autosufficienza. Il ricorso all’assistenza domiciliare, ove possibile, consente di mantenere l’anziano nel suo ambiente di vita. Nonostante molte esperienze positive, però, la situazione italiana su questo fronte non è tra le più incoraggianti: sebbene tutti i paesi dell’Unione Europea abbiano individuato l’assistenza domiciliare come asse strategico per rispondere alle necessità degli anziani nei prossimi decenni, grandissima è ancora la distanza che separa l’Italia dai paesi del Nord Europa, dove la percentuale di anziani assistiti a domicilio è incomparabilmente più alta.

2) Sviluppo di centri ricreativi e di aggregazione in zone periferiche. La condizione di solitudine nella nostra società frenetica e spesso troppo individualistica costituisce forma di disagio da non sottovalutare soprattutto nei grandi centri urbani e nelle periferie. La costituzione di centri di aggregazione può essere parziale risposta all’esigenza di ciascun anziano di non essere abbandonato, qualora non possa contare sull’affetto dei propri familiari o amici.

C) periFerie urbane Il fenomeno della rivolta delle periferie francesi ha aperto numerosi dibattiti sulle condizioni delle aree periferiche delle grandi città italiane che rappresentano da sempre luoghi a rischio, dove sono da fronteggiare problemi quali il degrado, l’abusivismo, la micro-criminalità.La riqualificazione delle periferie delle grandi città italiane ha bisogno di interventi a largo respiro, che non si fermino a dare una soluzione temporanea alle emergenze che di volta in volta si vengono a creare, ma che siano risposte ampie non estemporanee, che possano rappresentare e costruire una nuova idea di periferia urbana, ridisegnando spazi non solo architettonici ma anche sociali, riuscendo a muoversi nella direzione tracciata dalla conferenza di Rio de Janeiro (1992), di uno sviluppo sostenibile, cioè di una modalità di azione che coniughi tutela ambientale, sviluppo economico ed eliminazione della povertà. In Italia esistono politiche integrate per poter affrontare al meglio lo sviluppo e la riqualificazione sociale e territoriale:i piani strategici di area, oppure i nuovi strumenti di riqualificazione urbana come i contratti di quartiere, i Prusst (Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio) sono alcune delle politiche di riqualificazione integrata sviluppate in questi ultimi anni.

La priorità d’intervento che è stata individuata è la seguente:Riqualificazione delle periferie attraverso un processo di coinvolgimento dei residenti e di integrazione. Sono necessari interventi integrati per poter affrontare al meglio lo sviluppo sociale e territoriale e azioni mirate su più fronti, da quello urbanistico a quello culturale. La riqualificazione passa, però, soprattutto attraverso un processo culturale di integrazione e crescita che coinvolga le persone residenti e le nuove generazioni.

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Sono 45 i progetti che Fondazione Vodafone Italia ha deciso di sostenere nell’anno di attività 2006-2007. A questi si sono aggiunte le donazioni di Natale e una quota di integrazione alle donazioni effettuate dai dipendenti di Vodafone Italia. Le erogazioni sono arrivate a toccare quota 7.204.874 euro.La maggior parte dei progetti, coerentemente con il numero di richieste, è stata finanziata nel nord Italia, a cui fa riferimento il 43% dei progetti. Il 33% dei progetti finanziati è al centro del Paese, al sud e isole il 22%. Applicabile al territorio nazionale è invece un progetto.Tale ripartizione mostra una sostanziale riequilibratura rispetto all’attività dell’anno precedente a favore del centro (22% dei progetti sostenuti).Le percentuali relative alla distribuzione geografica delle risorse rispecchiano gli equilibri posti dalla distribuzione territoriale dei progetti: al nord è andato il 44% dei fondi disponibili, il 30% al centro, il 22% al sud e isole. Il 4% infine è stato destinato per proposte di carattere nazionale.Considerando la distribuzione dei progetti per ambito, dei 49 progetti finanziati 31 afferiscono all’ambito sociale: 22 riguardano minori disagiati, 8 anziani disagiati e 1 immigrati e integrazione. Sono 4 i progetti finanziati nell’ambito periferie urbane e 10 quelli in ambito accessibilità alla cultura. Proporzionali sono anche le risorse destinate ai vari ambiti: 74% all’ambito sociale (67% minori disagiati, 31% anziani disagiati e 2% immigrati e integrazione); 11% alle periferie urbane, 15% all’accessibilità della cultura.Nel periodo considerato, sulla base delle informazioni che ci hanno fornito gli enti non profit finanziati, i beneficiari diretti dei progetti riguardanti l’ambito sociale sono 7.370, di cui 4.627 sono minori, 1.243 anziani e 1.050 residenti in contesti di periferie urbane. Sono 450 i beneficiari diretti in ambito immigrazione e integrazione.

disTribuzione geograFiCa dei progeTTi

43% norddisTribuzione beneFiCiari per ambiTo di inTervenTo

63% minori disagiaTi22% sud e isole

2% progeTTi nazionali

33% CenTro

disTribuzione geograFiCa delle risorse

44% nord22% sud e isole4% progeTTi nazionali

30% CenTro

17% anziani disagiaTi14% periFerie urbane6% immigrazione-inTegrazione

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Anno fiscAle 2006-2007 VodAfone Group foundAtion VodAfone itAliA totAle

Totale fondi ricevuti 5.557.770 2.230.000 7.787.770

Totale fondi utilizzati per la gestione operativa 0 684.552 684.552

Totale progetti approvati da CdA(*) 5.557.770 1.647.104 7.204.874

donAzioni nAtAle (**) 2006AssociAzione città reGione importo

1. Save the Children _ Italia 30.000

inteGrAzione donAzione dipendenti (***) 2006-2007AssociAzione città reGione importo

1. Ass. Presenza Amica Garbagnate (MI) Lombardia 5.8052. Parrocchia Maria SS. delle Grazie al Purgatorio Napoli Campania 7.4953. Ass. Culturale e Sportiva “Castelli Romani Bike” Roma Lazio 1.313

* Inclusofondoliberatodell’annofiscale2005-2006eriutilizzatosuunprogettodell’annofiscale2006-2007(57.770euro)** Donazione: in occasione delle festività natalizie viene chiesto ai fornitori di Vodafone Italia di devolvere le somme destinate ai regali peridipendentidell’aziendaafavorediassociazioninonprofit.TaledonazioneavvieneattraversoFondazioneVodafoneItalia.***DonazioneDipendenti-“Cisentiamodidonare”:iniziativadiVodafoneItaliacheconsenteatuttiidipendentididonaremensilmente, perladurataditremesi,uno,cinqueodiecieurodadevolvereafavorediun’associazioneodiunentenonprofitdaessistessi suggerito.Ognitremesi,attraversolaVodafoneIntranetvienesegnalatounnuovoprogetto.FondazioneVodafoneItaliaintegra l’importoladdovenonvengaraggiuntol’ammontareprefissato.

risorse dellA fondAzione Anno fiscAle 2006-2007 valori espressi in euro

totAle 30.000

totAle 14.613

proVenienzA fondiAnno fiscAle VodAfone Group foundAtion VodAfone itAliA totAle

2002-2003 1.550.000 0 1.550.0002003-2004 1.335.900 1.500.000 2.835.9002004-2005 4.501.707 2.368.482 6.870.1892005-2006 5.483.300 2.277.000 7.760.3002006-2007 5.500.000 2.230.000 7.730.000

distribuzione risorseAnno fiscAle proGetti Gestione totAle nr proGetti

2002-2003 1.300.000 0 1.300.000 112003-2004 2.170.900 445.724 2.616.624 132004-2005 6.806.225 495.849 7.302.074 342005-2006 6.764.364 593.417 7.357.781 51 (*)2006-2007 7.204.874 684.552 7.889.426 49

(*)nell’annofiscale2005-2006ilprogettodel“Consorziolacittàesistenziale”èstatoritirato(57.770euro)

5 Anni A confronto valori espressi in euro

totAle 18.370.907 8.375.482 26.746.389

totAle 24.246.363 2.219.542 26.465.905 158

Lamaggiorpartedeglientifinanziatiècostituitadaentiprivatinellavestegiuridicadiassociazioni,fondazioniocooperativesociali,manonmancanoaltretipologiedientinonprofitanchepubblici.Diessilamaggiorparteoperaalivellolocale.Ilnumerodienticoinvoltièbenmaggioredelnumerodeiprogettiinquanto,nell’otticadicostruzionediretisolidali,moltienti,anchesuinvitodiFondazione,hanno presentato progetti in collaborazione con altre organizzazioni e sono presenti anche consorzi di cooperative. Dallatodeifinanziatori,laFondazionefavorisceepromuoveilcoordinamentoeprediligequeiprogettiincuisiapossibileottimizzarel’investimentosocialeinsiemeadaltrisoggettipubblicieprivati.InquasituttiiprogettilaFondazionesiaffiancaacofinanziatoridinaturapubblicanazionaleolocale,masonopresentiinmanierasignificativaanchealtrifinanziatorichevannodafondazionibancarieodialtranaturaasingoliprivati.

pAG. 23

Page 14: FOL_Fondazione_2007

ANZIANIdIsAgIAtI

Associazione Ryder Italia Onlus

A.V.A.P.O. Mestre Onlus CaritasDiocesiBolzano-BressanoneCaritas Diocesana SalernoComunità Solidali S.C.S.FondazioneFratellidiS.Francescod’Assisi*L’ARCOBALENO Società Cooperativa Sociale ONLuSSOL.CO. Solidarietà e Cooperazione

Ospedale virtuale: attivazione di una rete telematica di sostegno per l’assistenza domiciliareSorridere alla vita: insieme si puòuna nuova Mensa a MeranoAnziani mai soliLegami di prossimitàAnziani insiemeLASER

Fermataarichiesta

MINorIdIsAgIAtI

A.N.G.E.-AssociazioneNazionaleGiovani EuropeiArci GenovaArchèO.N.L.U.S.Associazione Bloom Culture TeatriAssociazione “Casa dell’Angelo”Associazione Comunità Il Gabbiano “Onlus”L’amico Charly OnlusAssociazione Onlus Accademia l’Arte nel CuoreAssociazione LuLE o.n.l.u.s.COMIN Coop. Soc. di Solidarietà ONLuSConsorzio di cooperative sociali “Il Nodo” A.R.L.*Soc. Coop. Sociale A.R.L. “La Dimora”Dedalus Cooperativa Sociale Cooperativa Sociale Lavoro e Integrazione OnlusCooperativa Sociale MacraméCoop. Soc. Società Dolce FondazioneExodus

Mentoring usa/Italia OnlusSegnavia-PadriSomaschi(PLOCRS)Save the Children Italia Spes contra Spem SOS il Telefono Azzurro Onlus*

Comunicare con...

Aggiungi un posto a tavola...Gatto Silvestro: la cura oltre la terapiaProgetto teatro 2007 IPM BolognaComunità S. BrigidaTodo cambiaGli occhi del futuro: I laboratoriL’Arte nel Cuore

Donne in voloSpazio CassiopeaC’e’ chi dice no

NuvolaGrecaleRicomincio da te

Centro Adolescenti di Campi BisenzioLa GinestraEDUCA-percorsodiaccompagnamento per i minoriProgetto MentoreFioridistradaOrizzonti a colori ApprodoImplementazione del tetto azzurro

104.944

169.440150.000202.000286.300173.300250.000

313.379

55.780

103.000109.780

35.000110.000

54.810300.000172.800

155.462197.950207.080

207.000161.300116.400

87.100217.116275.000

267.15085.500

313.54076.000

250.000

76

77787980-

81

82

52

53545556575859

6061-

626364

656667

68697071-

PerIferIe UrbANe

V Dipartimento politiche sociali del Comune di RomaAssociazione Amici del Banco Alimentare Palermo OnlusAssociazioneSpes-CulturaeServizitralaGente-OnlusEnte Giuridico Collegio Maria AusiliatriceOratorio Centro Giovanile Giovanni Paolo II

Polo per l’Inclusione Sociale di via Amarilli Và e anche tu fà lo stesso: la persona innanzituttoSanCristoforo“Unquartiereapertoper la città”Non più per strada

AltrIProgettI

Agenzia per lo Sviluppo Locale di San SalvarioAssociazioneculturaleesocio-assistenzialeIl Cammino OnlusAssociazione Culturale Ondadurto TeatroAssociazione MusicaEuropaCe.S.Vol. Centro Servizi per il VolontariatoCentro di Solidarietà Il PonteArrivano dal Mare Soc. Coop. A.R.L. Cresc OnlusIRPA-IstitutodiRicerchesullaPubblicaAmministrazione Istituto David Chiossone per i ciechi e gli ipovedenti OnlusMissione di Speranza e Carità Onlus

ConverGente. Casa delle culture

L’amicizia educa

romAteatro Arthmos Donne in vista Portofranco La baracca dei diversi talenti Cresc..ere insieme I beni culturali e la globalizzazione

Percorsi di integrazione culturale per gli ipovedenti Cittadella del Povero e della Speranza

(valori espressi in Euro) totAle 7.160.261

86

87

88

89

94

95

96979899

100101102

103

104

277.250

240.000

158.000

90.800

439.000

74.425

53.764183.300

72.17937.50071.41030.00060.000

74.762

90.740

ente proGetto pAGinAimporto

ApproVAto ente proGetto pAGinAimporto

ApproVAto

*ProgettideliberatidalCdAdiFondazioneVodafoneItaliadicuinonsisonosottoscrittiirelativiaccordi.

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dei proGetti completAti nell’esercizio 2006-2007

ente proGetto

CasaFamiglial’Argine

La Cura

Ristrutturazione dell’attuale sede del Centro di Aiutoal bambino maltrattato e alla famiglia in crisi

Batik

FCCheckWeb

Storievasive

Koinè

Musica per la libertà

Casa delle stelle

Comunità Alloggio “Casa San Rocco”

Sostegno psicologico e sanitario per l’autogestione del diabete nell’età evolutiva

Centro diurno integrato per anzianinonautosufficienti

esercizio deliberA obiettiVo

Ristrutturazione di una casafamiglia perminori problematici

Centro di prima accoglienza e accompagnamentolavorativo per persone svantaggiate ed emarginate

Ristrutturazione del centro aiuto del bambino che offre servizi ambulatoriali ed educativi e percorsi di supporto alla genitorialità

Sviluppo di un servizio di mediazione all’interno dell’Ospedale Sacco per donne immigrate e di uno sportello di orientamento per immigratisul territorio della Zona 8 di Milano

Sviluppo di un sistema di collegamento via internet dellacasadelpazienteaffettodafibrosicisticacon il suo centro medico di riferimento

Sviluppo di un percorso educativo interculturale per ragazzi stranieri seguiti dai Centri di Giustizia MinorilediMilanoeFirenze

Creazione di una comunità protetta per l’accoglienza di 8minoristranierinonaccompagnati,sostegnoall’attivitàdiaccompagnamentoesupportofinalizzatoall’assistenzadiminori rumeni nel territorio di origine

Realizzazione di corsi di strumento individuali e di un laboratorio per la formazione professionale di tecnici del suono e di produttori multimediali conloscopodioffrireun’esperienzaformativa,professionaleedivalorizzazione personale a minori inseriti nel circuito carcerario

Creazionediunacomunitàdestinataaiminorivittimediabusi,all’assistenzaallemadriinsituazionedidisagio,conunapartededicataai neonati e ai bambini non accompagnati

Creazionediunacasaalloggioperminoriarischiosocialeaffidatidal tribunale e/o dai servizi sociali

Sostenerel’attivitàdiistruzione,educazioneedaiutoabambini/giovani diabetici e alle loro famiglie nell’affrontare iproblemiquotidianimedianteunaconcretaattivitàdiformazione

Realizzazione di un Centro diurno per anziani bisognosi di prestazioni assistenziali,sanitarieerelazionali

locAlità

Senna Lodigiana(LO)

Messina

Milano

Milano

Italia

MilanoeFirenze

Torino

Milano

Quartucciu (CA)

Cagliari

Milano

Cuneo (CN)

risultAti Al 30 GiuGno 2007

Ampliamento della Casafamiglia•6 posti disponibili perminoriperiqualiiServiziSocialinonriesconoatrovareun’idoneacollocazione. Iposti,adoggituttioccupati,hannopermessol’avviodiprogettieducativiindividualizzatiinuncontestoadeguatoaibisognideiminori•Spazispecificieampiperfavorirelaconvivenzadiminorididiverseetàedesigenze,siadalpuntodivistaigienico, chedaunpuntodivistaludico,relazionale,sociale,sanitario•Il“modello”diCasafamigliasistarilevandodiinteressetaledaesserereplicatoinaltricontesti

•10.829 pasti erogati•117 persone (di cui 52 immigrati) seguite,fornendogliservizidiaccoglienzadiurna-notturna,serviziodocciaelavanderia•Ilserviziodiinserimentolavorativohainteressatoil60% degli utenti,permettendoaglistessiditrovareunacollocazione autonoma nell’arco di 2 mesi

• 30 bambini ospiti delleComunitàElfi,FollettieGnomisonoentratinelleloronuovecasepiùaccoglientieamisuradi bambino,incuitrovareunospaziosoloperséocondividerloconglialtri•Nel 2006 accolti 57 bambini •Sedepiùrispondenteaibisognideibambiniingradodirendereillavorodeglioperatoripiùefficienteedefficace

•Attenzioneallapersona-paziente•Disponibilitàdiginecologhe per donne arabe•Identificazionediunluogo all’interno dell’ospedale per l’accoglienza delle donne straniere•Miglioramentodistrumentiospedalieri•Usodiprocedureinlingua•Moltedonnehannoimparatoadutilizzarelosportelloegliambulatoriinmodoregolare,vivendocome un diritto il percorso di accompagnamentoinunastrutturanonsemprefamiliarecomequellaospedaliera

•DistribuzioneeattivazionedegliapparecchidiTelemetriaaipazientiaffettidafibrosicistica•Coinvolgimentodi200 pazienti e 26 centri ospedalieri•Riduzionediuneventualedeclinodifunzionepolmonareequindiriduzione dei costi per la sanità pubblica

•Stimoloperiragazzialrecupero della memoria, alla rievocazione del periodo dell’infanzia e della propria storia•IraccontisonostatiriadattatietrascrittisiainitalianochenellalinguadioriginedaCarthusiaEdizioni, producendo 4 volumi illustrati•realizzazione kit “storievasive”,distribuitogratuitamentenellescuolee,sulterritorionazionale,intutti iCentridiGiustiziaMinorile,gliIstitutiPenaliMinorilieleComunitàconvenzionate

•450 inserimenti totalidicuioltre250avvenutinellanuovasederistrutturata;fraquestisonostatiaccolti bimbi di 21 nazionalità differenti anche se l’80% del totale provengono dalla Romania e dal Marocco•IlprogettoKoinèèspessopresentatoaitavoliistituzionalicomeunprogettopilotaediriferimentoperlenuovepolitiche rispettoaiminoriextracomunitari

•Realizzazione di 2 laboratori musicali•ristrutturazione del laboratorio già esistente presso l’Istituto Penale Minorile “C. Beccaria”•Corsidistrumentiindividualeedimusicad’insiemeall’internodei3spazi,rivoltiaigiovanidetenuti che intendono intraprendere un percorso educativo e formativo attraverso la musica

•Accoglienza di 12 ospiti (2mammee10bambini),alcunideiqualiinprontointervento•Oggi nella casa delle stelle ci sono 7 minori tra i 3 e i 12 anni e 1 mamma•12 persone al lavoroaffinchégliospitiabbianononsolounpresentemaancheunfuturomigliore

•Ristrutturazionedell’edificiopergarantirespaziadeguatiallavitadeigiovaniancoraminorenni,conl’eccezionedi 2 maggiorenni che proseguono la permanenza nella struttura perché impossibilitati a rientrare in famiglia•Riqualificazionedeglispazi esternisottoilprofilodellasicurezzaedell’impattoestetico

•Incontri di educazione sanitaria ed aggiornamenti•Incontri di educazione alimentare•supporto psicologico (corsi di formazione rivolti a genitori e bambini)• soggiorni educativo-terapeutici•Altri eventi(GiornataNazionaledelDiabete,FestadiNatale)•sostegno alle Cliniche Pediatriche di Milano e brescia•Acquisizionedistrumentazione medica

•Inserite attualmente 15 persone bisognose seguite a turno da 7 operatori ed una ragazza in servizio civile volontario•Attivitàsvolte:fisioterapia,ginnasticadolce,creatività,uscite,ecocarta,manualità,psicomotricità,spiritualità,musica,cucito

Associazione Comunità FamigliaNuova

Associazione Penelope Coordinamento Solidarietà Sociale

CAFOnlus

Società Cooperativa Sociale San Martino

LegaItalianaFibrosiCistica

Articolo 3 Cooperativa Sociale AVP-AssociazioneVolontariato Penitenziario

Mechor Società Cooperativa Sociale

Associazione Suonisonori Onlus

FondazioneDomusde Luna Onlus

Provincia Ligure dei Padri Somaschi

Sostegno 70 insieme ai ragazzi diabetici Onlus

Il Ramo SocietàCooperativa Sociale Onlus

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•EntibeneficiariedEntinonbeneficiari

•Destinatarideiprogetti

•AmministrazioniPubbliche

•MediaPartner

•StudiosidelTerzoSettore

•ClientidiVodafone

•TerzoSettore

•Opinionmakers

•MondodellaCR(Università,CentridiRicerca, Organizzazionidipromozione,Istituzioni)

esterniinternisistemA AziendA

•VodafoneGroup

•VodafoneItalia

•DipendentidiVodafoneItalia

fondAzione VodAfone itAliA

•ComitatoScientifico

•ConsigliodiAmministrazione

•CollegiodeiRevisori

•StaffdiFondazione

•VodafoneGroupFoundation

•FondazioniVodafonenelmondo

fondAzione VodAfone itAliA, in collAborAzione con lA direzione risorse umAne e orGAnizzAzione di VodAfone itAliA, hA sViluppAto e AVViAto il proGetto fellow, iniziAtiVA che preVede il coinVolGimento dei dipendenti dell’AziendA nell’AttiVità di fondAzione.il proGrAmmA Vuole essere un’opportunità per le persone di VodAfone che sentono di poter contribuire con il proprio tempo e cApAcità Al lAVoro dellA fondAzione e desiderAno VerificAre direttAmente i risultAti dei proGetti.

due gli obiettivi prioritari che si vogliono cogliere:

1) il coinVolGimento dei colleGhi di VodAfone nelle AttiVità di fondAzione VodAfone itAliAIdipendentiVodafone,dislocatiinognipartediItalia,possonoparteciparesubasevolontariaallafasedimonitoraggioevalutazioneexpostdeiprogetti,effettuandosopralluoghi(duenell’arcodivitadiunprogetto,mediamentedi1anno)perverificarel’avanzamentoelaconclusionedeilavori,fornendoallafineancheunreportconirisultatiquantitativiequalitatividalorostessiregistrati.IFellowpossonoprodurre,laddovesussistanolecondizioninecessarie,anchematerialevideo/fotograficoasupportodellaloroesperienza.

2) Gestione efficAce e controllo cApillAre delle AttiVità sostenuteLeattivitàdiverificasonoconsideratedall’Aziendacomegiornatelavorativeatuttiglieffetti.Sonoprevistideimomentidiformazione,incuilaFondazionefornisceilmaterialedescrittivodelprogettoeincuiicolleghipossonoapprofondire la conoscenza del bisogno espresso dal progetto stesso e dell’ente sostenuto. Per la formazione elacompilazionedeireportdiverificaiFellowmettonoadisposizioneilpropriotempolibero.

il proGrAmmA È pArtito nel settembre 2005 con una prima fase di monitoraggio di 15 progettied il coinvolgimento iniziale di 30 colleghi.La primA fAsesièconclusail12settembre2006aMilano,pressol’AuditoriumdiVodafoneinviaBisceglie,con una giornata di formazione e dibattito sui temi della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI):cosasiintendeperRSI,loscenario,l’attualedibattito,gliorientamentidelleimpresechevoglionoessereleader.Durantel’incontro,oltreallapartecipazionediFondazioneVodafone,alcuniFelloweunresponsabileRisorseUmanedell’Azienda,sonointervenutiGiorgioDelMare,PresidentedellaLegaItalianaFibrosiCistica,DonGinoRigoldi,Cappellanodell’IPM“C.Beccaria”diMilanoecoordinatoreperlaLombardiadelCNCAeFrancoBomprezzi,Giornalista responsabile Area Sociale Agenzia AGR.La secondA fAsedelprogettoèstataavviatanelnovembre2006,attualmenteinfaseconclusiva,con il coinvolgimento di 72 colleghi per un totale di 36 progetti su tutto il territorio nazionale.

Nel corso dell’anno 2007 si avvierà la terza fase del programma, con nuovi colleghi su altri progetti.

fondAzione VodAfone itAliA Assume impeGni e responsAbilità nei confronti di VArie cAteGorie di portAtori di interesse, che È possibile clAssificAre in interni ed esterni.

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Qual è stata la molla che ti ha spinto a partecipare al progetto Fellow?

“Ci sono realtà Che non Ci toCCano direttamente, ma Che hanno un disperato bisogno di aiuto”“Fa vedere la vita in un modo diverso (più reale) e Fa apprezzare quella quotidianità Che molti desidererebbero avere”“poter veriFiCare Come un’azienda possa dare il suo Contributo alla soCietà, non solo dal punto di vista del business CommerCiale ma anChe da quello soCiale e Culturale”“Fare qualCosa nel mio piCColo per aiutare le persone meno Fortunate di me”

Quali erano le aspettative legate alla partecipazione al progetto Fellow? sono state soddisFatte?

“parteCipando ad un laboratorio teatrale sono migliorato dentro”“speriamo Che almeno a qualCuno rimanga una Fantasia di bambino e non sia Costretto a diventare subito grande”“ho appurato l’aCCurato lavoro Che preCede la nasCita di un progetto nell’ambito del soCiale e del no proFit”“sarebbe bello stabilire un rapporto Continuativo sui loro Continui sviluppi”

Qual è l’aspetto che più ti ha colpito del progetto che hai seguito?

“la soFFerenza in tutte le sue Forme ti sCuote sempre, ma il pensiero di entrare in Contatto Con persone Così FisiCamente e mentalmente provate mi ha tenuta Con il Fiato sospeso. È stato Così FinChé non li ho inContrati: tutt’altro Che Chiusi al mondo, mi hanno aCColto nel loro Con la sempliCità di gesti aFFettuosi, senza barriere e Con FiduCia. dal turbamento alla Commozione, e dalla Commozione all’ammirazione per la Forza Con la quale gli assistiti Combattono le loro piCCole battaglie quotidiane, per la serenità e la pazienza Con la quale gli operatori li aCCompagnano”“la serenità Che regnava in un ambiente in Cui Coesistono persone di Culture ed etnie diFFerenti”“inserimento nel mondo del lavoro e l’integrazione soCiale, e non il puro assistenzialismo, mi sono sembrati validi obiettivi, gli uniCi realmente in grado di garantire un Futuro migliore”“il progetto È gestito ed organizzato da suore CattoliChe, ma Coinvolge anChe ragazzi di altre religioni nel rispetto della loro Cultura”

Qual è l’aspetto che più ti ha colpito dell’ente che hai visitato?

“tutti gli operatori Che ho ConosCiuto lavorano Con serietà e senza pietismi e pur nella Consapevolezza delle diFFiColtà mantengono un Clima sereno e uno sguardo rivolto al Futuro dei loro assistiti”“sembrava Che tutti i parteCipanti non Fossero lì per lavorare, C’era qualCosa di più, era Come se si Creasse un legame Fra loro e i bambini”“sono state le persone. la loro passione, la loro voglia inCondizionata e la loro devozione ad aiutare il prossimo senza riCevere nulla in Cambio. l’entusiasmo Che Ci mettono ogni giorno per aiutare i ragazzi e le loro Famiglie”

pensi di essere stato utile all’ente che ti ha accolto? come?

“Credo Che in queste oCCasioni sia sempre maggiore il beneFiCio riCevuto Che quello portato”“avrei piaCere di dare un Contributo maggiore”

la partecipazione al progetto Fellow ha inFluito sulla tua attività proFessionale? e sulla tua sFera privata?

“quando entro a Contatto Con la soFFerenza, e soprattutto Con persone Che di Fronte ad essa reagisCono Con orgoglio e dignità, una parte di me si sveglia e apre, Come si suol dire, una nuova Finestra sul mondo”“nel desiderio di ottenere buoni risultati eduCativi Con i miei Figli”“ho avuto l’opportunità di sviluppare ed approFondire una passione già esistente verso i temi del soCiale”“mi ha Fatto rendere Conto di alCune realtà Che sono viCine a noi Forse un po’ nasCoste, ma Ci sono. ho imparato ad apprezzare di più Ciò Che ho”

pensi che Fondazione vodaFone italia possa costituire uno strumento di miglioramento per gli enti non proFit (oltre l’aspetto del Finanziamento)? se sì, come?

“Ci possono essere ottime idee ed ideali, ma Ciò Che li rende attuabili È solo il denaro”“aFFianCare e trasFerire questo modus operandi a delle persone Che hanno tanta buona volontà, ma Che in Corso d’opera si possono trovare spiazzati da diFFiColtà operative/buroCratiChe/legislative/organizzative/eCC”

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Fare il punto sulle priorità di minori, anziani, immigrati e periferie. Per progettare gli interventi futuri. Insieme. Questo il senso di “Fondazione Vodafone ed enti non profit: quali strade percorrere?”Un workshop voluto da Fondazione Vodafone Italia che ha riunito a Roma, lo scorso 8 novembre 2006 presso l’Istituto Luigi Sturzo,rappresentanti di enti non profit e della Pubblica Amministrazione.Particolarmente apprezzata la volontà da parte di Fondazione Vodafone Italia di costruire “strade comuni”: “Abbiamo voluto raccogliere idee e suggerimenti, ma anche confrontarci, con chi vive a contatto diretto con problemi sociali e con persone in stato di disagio. Per noi, è importante anche rafforzare la conoscenza tra le persone di Fondazione e gli operatori degli enti non profit. se siamo soddisfatti? Direi proprio di sì, abbiamo tratto molti spunti che sono già tornati utili per il nostro lavoro. Per quanto riguarda la prospettiva degli enti non profit, ci ha fatto particolarmente piacere una sorta di nota a margine: è raro, ci hanno detto, essere coinvolti nella progettazione delle strategie e confrontarsi con enti erogatori”, sottolinea Ida Linzalone, Segretario Generale di Fondazione Vodafone Italia.Un dato di grande soddisfazione riguarda la partecipazione al workshop: “È stata una piacevole sorpresa. Abbiamo raccolto l’interesse di 60 persone che lavorano ogni giorno nei campi in cui è impegnata Fondazione Vodafone Italia. È un dato che premia la nostra volontà di innovazione nella definizione delle linee guida d’intervento e nella programmazione. I partecipanti hanno anche apprezzato la possibilità di conoscersi e di condividere le rispettive esperienze”.Quali indicazioni emergenti dal workshop rientreranno all’interno del modello operativo di Fondazione vodafone italia? “Innanzitutto, ci è chiaro il concetto di personalizzazione degli interventi. La crescente complessità con cui abbiamo a che fare comporta un approccio ad hoc, e non standardizzato, nel dare risposta ai bisogni. Anche se questa dinamica, è in genere più onerosa, in termini di risorse economiche e tempo”. Un accento particolare al tema della prevenzione: “È difficile da tradurre in termini concreti e misurabili. E quindi finanziabili. Eppure è strategica. Per noi “fare prevenzione” vuole dire educare ad affrontare la complessità e disporre le persone al cambiamento culturale per continuare a stare dentro la società, facilitarle nel mantenere la propria identità per evitare l’espulsione dal sistema”.Quindi, la rete: “Interventi isolati non portano grandi frutti. Condividere le risorse, anche intellettuali, vuole dire darsi la possibilità di realizzare progetti a più alto potenziale”.Per quanto riguarda le attività di erogazione, le indicazioni consegnate a Fondazione Vodafone Italia “sono focalizzate sull’ottimizzazione delle risorse che già ci sono, nei termini di progetti e di strutture. Un altro forte accento è stato dato alla replicabilità del progetto e alla sua adattabilità presso altri contesti territoriali. la partnership? È meglio se ha i caratteri di continuità nel tempo per favorire il completo avvio del progetto. Privilegiare il tema dell’innovazione in ambito progettuale è considerata una priorità. I progetti finanziati con questa filosofia possono poi essere “adottati” e sostenuti dagli enti locali”.

Gli aspetti prioritari da tutelare negli ambiti di intervento di Fondazione Vodafone Italia emersi nel corso del workshop.

minori• Accompagnamento all’età adulta• Area penale esterna al carcere• Adozioni e affidi nazionali e internazionali• Utilizzo del tempo libero

anziani• Incontro tra le generazioni• Permanenza nella propria casa• Animazione per coinvolgere l’anziano, la sua famiglia e la comunità

immigrati• Orientamento e accesso ai servizi• Salvaguardia dell’identità culturale• Inserimento scolastico

periFerie• Povertà relazionale si assomma a quella materiale• Intervento nelle scuole• Attenzione ai formatori (insegnanti ed educatori) e creazione di spazi d’incontro• Disagio dei “normali”

pag. 35

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Fondazioni vodaFone nel mondo

VODAFOnE nEthErlAnDS FOUnDAtIOn

VODAFOnE MAltA FOUnDAtIOn

VODAFOnE nEw ZEAlAnD FOUnDAtIOn

VODAFOnE ItAly FOUnDAtIOn

VODAFOnE IrElAnD FOUnDAtIOn

VODAFOnE hUngAry FOUnDAtIOn

VODAFOnE grEECE FOUnDAtIOn

VODAFOnE gErMAny FOUnDAtIOn

VODAFOnE EgyPt FOUnDAtIOn

VODAFOnE CZECh rEPUblIC FOUnDAtIOn

VODAFOnE AUStrAlIA FOUnDAtIOn

VODAFOnE AlbAnIA FOUnDAtIOn

FOUnDAtIOn PrOjECtS FUnDED In POlAnD

VODAFOnE Ath FIjI FOUnDAtIOn

VODAFOnE grOUP FOUnDAtIOn

VODACOM FOUnDAtIOn (bElgIUM)

thE SAFArICOM ChArItAblE FOUnDAtIOn (KEnyA)

VODAFOnE US FOUnDAtIOn

VODAFOnE UK FOUnDAtIOn

VODAFOnE tUrKEy FOUnDAtIOn

VODAFOnE SPAIn FOUnDAtIOn

VODAFOnE rOMAnIA FOUnDAtIOn

VODAFOnE POrtUgAl FOUnDAtIOn

Il sito internet di Fondazione Vodafone Italia (www.fondazionevodafoneitalia.it) è un importante canale di comunicazione e dialogo con gli stakeholder. Iniziative, bandi, regole per delineare una proposta progettuale, ambiti di finanziamento e procedure per la selezione. Questo e altro è possibile trovare sul sito internet di Fondazione, che oltre a essere una vetrina delle attività è anche un luogo di scambio di informazioni: news, video, rassegna tematica progetti in corso e progetti conclusi. Un’attenzione particolare è dedicata ai progetti presentati dagli enti non profit. Questi ultimi possono registrarsi e proporre a Fondazione il proprio progetto online,secondo un modello di domanda predefinito. Sono 1.286 gli enti non profit che hanno percorso questa strada e 998 i progetti che sono stati inseriti. Anche l’esito delle istruttorie sui progetti viene comunicato attraverso il sito. All’interno dell’area riservata, tramite username e password, è possibile accedere in qualsiasi momento per verificare se ci sono aggiornamenti sullo stato di avanzamento della selezione e valutazione della propria proposta.Il sito internet è accessibile a tutti i cittadini e rispetta le regole della comunicazione per le persone disabili.

2.232 la media mensile di visitatori

Fondazione Vodafone Italia è espressione nazionale di un impegno che Vodafone Group spende a livello internazionale,tramite Vodafone Group Foundation. Le Fondazioni Vodafone sono 23 in tutto il mondo e ogni anno si riuniscono, 2 volte,per discutere i progetti più significativi, confrontare le best practices sviluppate e per programmare gli orientamenti futuri.Fondazione Vodafone Italia ritiene che la partecipazione a questi eventi sia un’importante opportunità di crescita e di confronto,utile a migliorare l’approccio agli ambiti di intervento e a cogliere dinamiche e scenari internazionali, calandoli nella realtà nazionalelocale. Fondazione Vodafone Italia ha partecipato lo scorso novembre 2006 alla sessione invernale, a Il Cairo (Egitto), e a quella tenutasi a luglio 2007, a newbury (Inghilterrra).

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Costruire conoscenza diffusa di Fondazione Vodafone Italia e condivisione dei suoi obiettivi attraverso l’uso delle immagini. Quelle scattate dai fotografi, che hanno contribuito a realizzare gli ultimi due numeri di Fond of life, sono servite a realizzare una mostra fotografica itinerante che ha seguito da vicino l’evento “Focus on us”, il momento annuale di incontro e confronto tra le persone di Vodafone Italia, l’Amministratore Delegato e il top management aziendale.la mostra ha toccato 8 città italiane (bologna, Catania, Ivrea, Milano, napoli, Padova, Pisa e roma) tra gennaio e marzo 2007 e coinvolto 6 mila dipendenti di Vodafone Italia.la mostra fotografica si inserisce a pieno titolo all’interno dell’ampia azione di sensibilizzazione dei dipendenti circa le attività di responsabilità sociale di Vodafone Italia, di cui Fondazione è espressione.

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staFF: verifica i requisiti formali e sostanziali e i criteri utilizzati, l’opportunità e la presentabilità del progetto al Comitato Scientifico e al Consiglio di Amministrazionecomitato scientiFico: valuta il valore, i contenuti, la congruitàconsiglio di amministrazione: decide in merito ai costi-benefici del progetto, la capacità dell’ente non profit di raggiungere gli obiettivi con efficienza ed efficacia

il processo: linee generali sul Flusso decisionale

il Fond oF liFe (Fol) di Fondazione vodaFone italia piace ai portatori di interesse? Decisamente sì. È ciò che emerge dalla lettura dei dati tratti dai questionari di gradimento, restituiti a Fondazione Vodafone Italia.I portatori di interesse, interni ed esterni all’Azienda, sottolineano che il Fol precedente è “facilmente leggibile” e che rappresenta chiaramente le attività svolte, oltre che fare capire qual è il “ruolo sociale svolto da Fondazione vodafone italia”.Così come pare assolutamente ben descritta e definita la mission e la struttura organizzativa, con ruoli e funzioni. Particolarmente apprezzata è anche la rappresentazione visiva e sintetica dei progetti sostenuti da Fondazione vodafone italia.L’ultima domanda chiedeva ai portatori di interesse di dare un giudizio sulla percezione di Fondazione e delle sue attività. i risultati? Fondazione Vodafone Italia si dimostra “collaborativa con gli enti non profit”, “attenta ai bisogni della società”, “trasparente nel suo operato” ed “efficace nel suo intervento”.gli stakeholder sono quindi stati coinvolti nel fornire proposte e suggerimenti per migliorare sempre più Fond of life. Fondazione Vodafone Italia, tenendo in debito conto le aspettative create, ha adottato i suggerimenti di dare ampio spazio alle testimonianze dirette, sia degli enti non profit sostenuti sia dei dipendenti coinvolti nel Progetto Fellow, e di impegnarsi ancora di più nella comunicazione e visibilità dei risultati che coglie. In più, si ritiene strategico fornire maggiori informazioni su come è possibile presentare i progetti da parte degli enti non profit e adottare indicatori di performance specifici per la propria attività, oltre che aprirsi alla collaborazione con realtà non profit di minore dimensione.l’impegno di Fondazione vodafone italia è di arrivare a coinvolgere tramite il questionario un numero crescente di stakeholder.

1) ricerche e analisi staFF

3) attività e Bilancio preventivo cda

4) pre-selezione progetti staFF

5) valutazione e selezione progetti comitato scientiFico

2) scelta amBiti di intervento comitato scientiFico

6) approvazione progetti e Finanziamento cda

7) gestione e controllo erogazioni staFF

organi e tipologia di potere decisionale

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2 Il Comitato Scientifico esprime il proprio parere a partire dal report che gli viene sottoposto e indica gli aspetti e gli ambiti da prediligere fra quelli individuati nel documento, eventualmente evidenziando anche altri aspetti ritenuti prioritari e dando indicazioni sulle modalità di approccio alle problematiche emerse. A partire dalle indicazioni del Comitato Scientifico, il Consiglio di Amministrazione approva gli ambiti di intervento dell’esercizio e il programma annuale di attività.

1Lo staff di Fondazione Vodafone Italia raccoglie dati e ricerche negli ambiti di possibile intervento previsti dallo Statuto, effettuando anche interviste agli studiosi di settore e ai principali operatori. Sulla base dei dati raccolti vengono individuate priorità di azione sulle quali si approfondisce la ricerca, stilando un report statistico e documentale da presentare agli organi deliberanti.

3I possibili interlocutori vengono ricercati mediante due modalità: il contatto diretto e la pubblicazione dei bandi sul sito internet. a. Secondo la prima modalità vengono individuati alcuni enti che operano negli ambiti di azione approvati per l’esercizio. Gli enti sono contattati al fine di sviluppare un progetto comune che vada nella direzione di risolvere il problema o di ridurlo mediante un’efficace prevenzione.b. Per le tematiche individuate vengono, due volte all’anno, pubblicati dei bandi sul sito internet di Fondazione Vodafone Italia nei quali gli enti non profit sono invitati a presentare progetti conformi alle indicazioni.

5 I progetti selezionati vengono presentati al Comitato Scientifico che, a partire dalle proprie conoscenze ed esperienze, ne valuta la qualità, l’importanza dell’impatto e l’efficacia, decidendo quali progetti promuovere e quali progetti respingere. Successivamente il Consiglio di Amministrazione prende in considerazione solo i progetti approvati dal Comitato Scientifico e delibera se abbandonare o finanziare il progetto definendo anche l’ammontare dell’erogazione e ponendo, eventualmente, dei vincoli sulle tipologie di costo da finanziare.

4a. Con gli enti interpellati direttamente si sviluppano progetti sulla base della loro esperienza operativa, che vengono valutati ed eventualmente modificati in corso di progettazione dallo staff di Fondazione Vodafone Italia. Solo se al termine della procedura di progettazione, la proposta risulta pienamente soddisfacente per Fondazione Vodafone Italia (cioè il più possibile efficace), si procede a inoltrarlo agli organi deliberanti.b. I progetti presentati mediante bando pubblico sono dapprima soggetti a due ordini di valutazioni: a) di pertinenza: rispondono in effetti al bando e alle sue indicazioni? b) di completezza: la domanda è completa di tutte le informazioni richieste? La selezione avviene mediante l’analisi di due aspetti: 1) la solidità, l’esperienza e l’adeguatezza dell’ente e la sua prevedibile capacità di portare a termine il progetto e successivamente continuarlo senza l’apporto di Fondazione Vodafone Italia;2) il contenuto del progetto. Quest’ultimo aspetto assume ovviamente il peso più rilevante nella valutazione.

6 Tra Fondazione Vodafone Italia e gli enti proponenti i progetti approvati, viene stilato un contratto che garantisce la Fondazione in relazione all’effettivo utilizzo delle somme per il progetto individuato. Successivamente alla firma del contratto e con l’inizio del progetto, viene erogata la prima tranche di finanziamento in genere corrispondente al 40% della somma che la Fondazione ha deciso di erogare.

7Gli enti finanziati sono soggetti al controllo di Fondazione mediante la visita degli operatori della stessa o di dipendenti di Vodafone (Progetto Fellow), che si prestano volontariamente a tale attività. Gli enti devono inoltre presentare in genere due report:il primo è intermedio e corrisponde a una fase avanzata del progetto, è completato dalla descrizione e dalle prove concernenti le attività svolte e dalle fatture di spesa; il report finale descrive l’attività e le spese effettuate dalla verifica intermedia al termine del progetto, e illustra i risultati raggiunti dal progetto. A seguito del report intermedio la Fondazione, in genere, eroga il 40% delle somme stanziate, mentre il restante 20% è erogato al termine del progetto.

1) RiceRche e analisi Relative agli ambiti di inteRvento2) appRovazione ambiti di inteRvento e pRogRamma annuale attività3) individuazione possibili inteRlocutoRi4) valutazione e selezione dei pRogetti5) scelta dei pRogetti e dell’ammontaRe delle eRogazioni6) contRatto, paRtenza pRogetto e pRima Rata di finanziamento7) monitoRaggio (fase inteRmedia e RepoRt finale)

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Per Fondazione Vodafone Italia, essere Fondazione di Impresa vuole dire adottare un approccio concretoe pragmatico che guarda ai risultati e ne qualifica la portata, senza perdere di vista i valori,nell’ambito di una visione strategica di lungo periodo.Proprio da questo approccio nasce il nuovo “modello” della domanda di finanziamento utilizzata nell’esercizio 2006-2007che intende meglio strutturare le richieste di erogazione che pervengono alla Fondazione.

il nuovo modello di domanda ha diveRsi obiettivi:

• aiutare gli enti non profit a stendere un progetto coerente e strutturato in tutte le sue parti;• consentire a Fondazione Vodafone Italia una migliore analisi dell’assetto degli enti non profit e dei progetti assicurando a tutti i richiedenti uniformità di valutazione;• facilitare il successivo controllo dell’intervento mediante l’individuazione di obiettivi, azioni per raggiungere gli obiettivi, indicatori per misurare obiettivi e azioni e possibilmente di un cronogramma per la definizione temporale dello sviluppo del progetto.

Il nuovo modello si compone di due documenti:• la parte descrittiva dell’ente e del progetto;• la formulazione del budget relativo al progetto.

il documento descrittivo dell’ente e del progetto deve essere formulato secondo il seguente contenuto:

• dati geneRali• pResentazione dell’ente

• analisi del bisogno

• illustRazione del pRogetto e degli obiettivi

• piano di valutazione peR ogni obiettivo specifico

• allegati

nome ProGeTTo e dATI dI SInTeSIFormA GIurIdICAorGAnI SoCIALIpersonaledATI dI bILAnCIocontestodATI STATISTICI e FonTI ASPeTTI CrITICI bIbLIoGrAFIAIL ProGeTToobIeTTIVo GenerALe e obIeTTIVI SPeCIFICISTATo deL ProGeTToSwoT AnALySISIndICATorI dI rISuLTAToAzIonIrISuLTATo ATTeSo Per CIASCunA AzIonedoCumenTAzIone dA InVIAre In FormA CArTACeA ComPoSTA dA:STATuToorGAnI SoCIALIuLTImo bILAnCIoCronoGrAmmAALTrA doCumenTAzIone

Il budget del progetto deve essere ugualmente presentato secondo uno schema prefissato,presente sul sito internet di Fondazione; nel quale devono essere indicati e specificati, come da istruzioni, imputandoli alle apposite voci, i costi così suddivisi:

• costi per le risorse umane;• costi per investimenti;• costi per attrezzature, materiali e forniture;• costi per beni e servizi;• costi per attività ordinaria.

Per ciascuna tipologia di costo deve essere indicata la fonte di copertura(fondi propri, altri finanziatori privati, finanziatori pubblici, Fondazione Vodafone Italia).

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minoRi• disagio adolescenziale, disagio psichico e bullismo• area penale, con focus su percorsi alternativi al carcere• prostituzione minorile • minori non accompagnati

immigRati• povertà delle famiglie• esigenza di accesso ai servizi• salvaguardia delle identità culturali e integrazione nella scuola

anziani• difficoltà economiche e relazionali• non autosufficienza (carenza di servizi al Sud)• attivazione dei legami di prossimità

sul tema peRifeRie uRbane, in paRticolaRe nel sud, vengono pRivilegiati gli inteRventi educativi sui giovani, attRaveRso il pResidio della scuola e lo sviluppo di iniziative, stRuttuRe e seRvizi che consentano la diffusione di una cultuRa della legalità.

pRima fase: ammissibilità – non ammissibilità

nella prima fase lo staff di Fondazione Vodafone Italia procede a verificare se il progetto è ammissibile. In caso di non ammissibilità il progetto viene respinto senza essere ulteriormente analizzato.Cause di non ammissibilità possono essere, per esempio:1. ente avente forma giuridica non finanziabile;2. ente con finalità non coerenti con il progetto proposto;3. ente di troppo recente costituzione che non presenta adeguato grado di affidabilità;4. progetto al di fuori degli ambiti di intervento;5. domanda incompleta;6. l’analisi del bisogno non riconosce un gruppo di utenti e di beneficiari ben precisi;7. dalla descrizione del progetto risulta difficile riconoscere il disagio sociale degli utenti dell’interventi;8. Fondazione Vodafone Italia è l’unico finanziatore;9. non sono definiti gli obiettivi specifici;10. non sono chiaramente indicati gli indicatori di risultato o di processo;11. viene richiesto prevalentemente il finanziamento di spese ordinarie dell’ente;12. viene richiesto prevalentemente il finanziamento di spese di promozione/eventi (sponsorizzazione).

seconda fase: attRibuzione di un punteggio

Per i progetti ritenuti ammissibili si procede nella valutazione con i seguenti criteri:1. il punteggio massimo attribuibile a un progetto è 100 punti;2. viene dapprima effettuata una valutazione della domanda (fino a 10 punti), poi la valutazione dell’ente proponente (fino a 30 punti) e successivamente una valutazione del progetto (fino a 60 punti).

La valutazione della domanda viene effettuata in base alla completezza, chiarezza, esaustività e adeguata sinteticità.La valutazione dell’ente è effettuata in base a molteplici criteri relativi all’assetto giuridico, organizzazione, gestione ed esperienza nel proprio settore.La valutazione del progetto è ovviamente la più complessa: parte dalla coerenza del progetto presentato con le attività dell’ente, valutando poi la modalità di finanziamento, il numero di utenti coinvolti, le risorse del personale utilizzate, i costi, la fattibilità, la misurabilità (cioè le modalità di controllo, la possibilità effettiva di verificare gli indicatori proposti, ecc) e la sostenibilità.

Si tratta di una valutazione a uso interno di Fondazione Vodafone Italia,che non viene resa pubblica in quanto strumento di ausilio per la pre-selezione.

nell’eseRcizio 1 apRile 2007-31 maRzo 2008 fondazione vodafone italia ha stabilito diinteRveniRe nei seguenti ambiti, con paRticolaRe attenzione alle Rispettive specifiche:

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Intervista a Valerio Pedroni (nella foto a sinistra)responsabile del Pronto Intervento Segnavia

pRostituzione e tRatta di minoRibotte, vita di strada, abusi sessuali. Se il tuo mondo è stato questo non è poi così male stare con un ragazzo, il tuo sfruttatore, che ti spinge a fare “la vita”, ma che non ti picchia e ti lascia in tasca il 10 % di quello che hai guadagnato in un mese, circa 1.000 euro, per soddisfare le tue necessità. Provocatori? Sì, ma “occorre cambiare la prospettiva, se vogliamo trovare i motivi che spingono le ragazzine straniere a vendersi sui marciapiedi e negli appartamenti”, spiega valerio pedroni, 29 anni, di milano, responsabile del Pronto Intervento Segnavia, promotore del progetto “Fiori di strada”, sostenuto da Fondazione Vodafone Italia. “Tra i due estremi degli stereotipi sulla prostituzione, quello della scelta consapevole e quello della schiavitù, ci sono sfumature infinite di colore”. un buon punto di partenza per addentrarsi in questo ambito del disagio è assumere che “spesso chi si prostituisce non è assolutamente consapevole di avere una dignità e dei diritti”. come può averli una ragazzina Rom di 14 anni? “Come quella arrivata da noi qualche giorno fa. Sui documenti c’è scritto che ha 14 anni, ma non ne può avere più di 11”. Quali storie hanno alle spalle le ragazze che incontrate? “Le più diverse. Le ragazze romene, sulle quali ci stiamo concentrando nell’ultimo periodo, non hanno una famiglia alle spalle o hanno un solo genitore, hanno vissuto spesso per strada e vengono da esperienze di violenza domestica. nella maggior parte dei casi sono sprovviste di regolarizzazione e vengono in Italia sulla “via della speranza” a bordo di piccoli furgoni. Sono reclutate e vendute in Italia alla mafia albanese per 1.500-2.000 euro. Se sono giovani è meglio, perché lavoreranno di più”. vengono quindi affidate a ragazzi giovani, 20-25 anni d’età, che “le fanno innamorare, non le picchiano, le proteggono, lasciano loro dei soldi. I proventi della prostituzione finiscono poi in mano ai “fratelli maggiori”, persone di 30-35 anni, che li investono nel traffico di narcotici, molto più remunerativo e scarico da pericoli”.un altro grande bacino di reclutamento è l’ex-unione sovietica. poi c’è la nigeria: “Le ragazze provengono tutte, 9 casi su 10, dalla stessa zona, vengono prese in consegna in Italia da una madame, che le costringe a onorare un debito considerevole, 50-60.000 euro, condito da minacce di malefici che attengono al mondo delle credenze religiose. A loro viene fatto pagare anche l’affitto del posto che occupano in strada”. la prostituzione sudamericana invece segue altre regole: “Le ragazze si prostituiscono in appartamento e devono pagare un canone elevatissimo al mese, impostogli dalla loro caffettona, che motiva tale spesa elencando i costi che derivano dagli annunci sui giornali e in internet”.mai avuto problemi con i protettori? “Abbiamo capito che il modo migliore per affrontarli è non temerli. Accettano il contatto con la loro prostituta, ma non per più di 5 minuti, dopodiché alla ragazza suona il cellulare, che è un potente strumento di controllo. e poi abbiamo un ottimo rapporto con la Squadra mobile e i nuclei operativi dei Carabinieri, ci sentiamo praticamente ogni giorno: quelli del racket lo sanno benissimo. Siamo visti come una sorta di poliziotti sociali”.un tema delicato è il rimpatrio nel paese d’origine delle ragazze, previsto dalla legge: “uno strumento che registra un utilizzo crescente da parte delle vittime della tratta. La speranza è che dall’altra parte ci sia un nucleo familiare in grado di ri-accogliere la persona. In caso diverso è tutto più difficile, a partire dall’inevitabilità dello stigma sociale che queste ragazze portano con sé”. ci sono casi di successo anche tra le persone che hanno deciso di fermarsi in italia: “ragazze con alle spalle esperienze di prostituzione hanno cambiato vita e lavorano al fianco delle Forze dell’ordine come mediatrici culturali per tirare fuori dal “giro” altre ragazze. mi dicono che per loro è il lavoro più bello”.come vede il futuro? “Quello che siamo abituati tutti a considerare, anche un po’ benevolmente, il mestiere più vecchio del mondo ha registrato negli ultimi 15 anni un boom incredibile. Penso che sia il risultato dell’opulenza della nostra società. e la domanda genera l’offerta. Ciò che occorre di più è strutturare, consolidare i servizi per operare in continuità e allargare le attività. Lo Stato, ai suoi vari livelli, deve fare la sua parte con interventi importanti e significativi. Troppo spesso siamo legati all’arbitrarietà decisionale degli amministratori locali. I progetti vanno pensati con una logica che va oltre l’annualità di applicazione, per superare la fragilità degli interventi e dare certezze alle persone con cui lavoriamo”.

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UN FUTURO IN TV?A.N.G.E. - Associazione Nazionale Giovani Europei

I giovani in carcere hanno una bassissima scolarizzazione o sono addirittura analfabeti. Inoltre, si registra una presenza crescente di extracomunitari senza riferimenti affettivi e familiari sul territorio nazionale. L’Associazione Nazionale Giovani Europei vuole fornire sia un’opportunità formativa per i ragazzi detenuti, per apprendere abilità e competenze in materia di comunicazione televisiva spendibili poi sul mercato del lavoro, sia un’occasione di sensibilizzazione della cittadinanza sulle problematiche della carcerazione minorile, attraverso la produzione di trasmissioni a cura dei ragazzi.

Beneficiari finali 20 ragazzi detenuti nell’Istituto Penale per i Minorenni di CatanzaroObiettivi del progetto •Offrireairagazzidetenutiformazione,chepermettalorodirecuperarefiducianelleproprie capacità, e di acquisire le prime competenze tecniche della professione di operatore televisivo •Promuovere,attraversolostrumentotelevisivo,unaculturasensibilealle problematiche connesse alla carcerazione minorileDescrizione •Realizzazionediuncorsodioperatoretelevisivo,conunapproccioteorico (nozioni sulla regia, sulla telecamera, sulle tecniche di ripresa, ecc.) epratico(analisiditestifilmiciedialtrioutputtelevisiviedesercitazionipratichediripresa) •Promozionediunostagepost-corsoLocalità CatanzaroTempi di realizzazione 9 mesiPartner •1ente:IstitutoPenaleperMinorenni“S.Paternostro”diCatanzaro •2 associazioni:AssociazioneDiventerannoFamosi (eilsuopartner,latelevisionesatellitareOasiTv);Associazione AthenaAzioni realizzate Startup

AFFIDO OMOCULTURALEArci Genova - www.arcigenova.it

La comunità straniera è risorsa e non solo destinataria di servizi.Ilprogettovuolefavorirel’integrazionediminoristranieriindifficoltàattraverso una partecipazione attiva delle famiglie straniere, che aiutino e sostengano famiglie, del loro stesso Paese, in situazioni critiche,

attraverso l’accoglienza dei minori. È prevista la costruzione di una solida rete di partecipazione, collaborazione e responsabilizzazione di diversi soggetti coinvolti, che giocano un ruolo di attori del cambiamento.

Beneficiari finali 30 minori di seconda generazione e loro familiariObiettivo del progetto •Favorirel’integrazionediminoristranieriinsituazionicriticheattraverso: • lavalorizzazionedellaculturadiappartenenza; • ilsostegnodapartedifamigliestraniereormaiintegrate; • lacollaborazionediassociazioniedellaretediservizidelterritorioDescrizione •Costituzionediretidifamigliestraniere(latinoamericanaemaghrebina) disposteasostenerefamiglieindifficoltàattraversol’accoglienzadeifiglinelleoredistudio, dei pasti o durante le vacanze •Condivisionedellebuoneprassiedell’esperienzadeidiversiprogettidiaffidoomo-culturaleattivi inItalia(tavolodirappresentantideiprogettidiaffidoomo-culturale,pubblicazionediunreport, convegno)Località GenovaTempi di realizzazione 28 mesiPartner 1ente:RegioneLiguriaPersone coinvolte •8operatori •7volontariAzioni realizzate Startup

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pER BAMBINI E ADOLESCENTI CON DISAgIO pSICHICO E pER LE LORO FAMIgLIEArchèO.N.L.U.S.-www.arche.it

I minori destinatari dei progetti personalizzati di assistenza e accompagnamento vengono indirizzati a questo servizio dal reparto di Neuropsichiatriadell’OspedaleSanPaolodiMilanoodall’AssociazioneAnffas(AssociazioneNazionaleFamigliediDisabiliintellettivie/orelazionali).L’interventosiaffiancaallaterapiamedica,acuiquestibambinisonosottoposti,creandoperognunodiessiunpercorsoindividuale con un volontario dedicato. Insieme al volontario il bambino vive esperienze e relazioni fondamentali per sviluppare il proprio sé.

Beneficiari finali 30 minori affetti da disagio psichico e le loro famiglieObiettivo del progetto •Favorirelacrescitapersonale,lacostruzionedell’identitàelacapacitàdiprogettare il proprio futuro nei bambini •Promuoverel’uscitadall’isolamentodellefamiglieel’aperturaalcontestocomunitarioDescrizione •Reclutamentoeformazionedigiovanivolontaridisponibiliarealizzareunprogettodiassistenza e accompagnamento della durata di un anno •Laboratoriespressiviemultimediali,conmomentidiascoltoecounsellinginformaleconiminori •Attivazionediretidiaiutoinformalediriferimentoperlafamiglia •MomentidiconfrontodiesperienzeedicondivisionetrafamiglieLocalità Milano(zonaStazioneCentrale)Tempi di realizzazione 18mesiPartner 1ente:ComunediMilanoPersone coinvolte •6operatori •20volontariAzioni realizzate Startup

A TEATRO pER DIALOgARE E COINVOLgEREAssociazione Bloom Culture Teatri - www.teatrodelpratello.it

Ilprogettoteatralepressol’IstitutoPenaleMinorilediBolognacoinvolgeiragazzidetenutipressol’Istitutoperunperiododi6mesi.Vengono attivati numerosi laboratori (teatro, scenotecnica, attrezzeria teatrale, sartoria, illuminotecnica, canto, movimento, danza) nel

corso dei quali sono realizzate con il diretto coinvolgimento dei ragazzi tutte le componenti di uno spettacolo teatrale.Lo spettacolo realizzato verrà replicato per circa tre settimane e sarà aperto alla cittadinanza, previa autorizzazione

dell’autorità giudiziaria competente. Particolare attenzione verrà rivolta a un pubblico di adolescenti, compostodiclassidiIstitutiSuperioriaccompagnatedainsegnantiegenitori,attraversolacollaborazionecon

l’UfficioScolasticoRegionaleelaRegioneEmilia-Romagna.

Beneficiari finali 15minorisottopostiaprocedimentopenaleObiettivo del progetto •Educareallaconvivenza,alrispettoreciproco,allavorodigruppo •Offrirepariopportunitàdisperimentarelinguaggicreativi,espressivi, comunicativi, che sostengono l’accettazione di sé e l’autostima •Costruireunospettacoloteatraledovel’adolescenzaèprotagonista •Creareoccasionidiincontroediscambiotrailcarcereelacittadinanza e tra adolescenze vissute dentro, fuori dal carcereDescrizione •Promozionedilaboratoriteatrali (scrittura, movimento, canto, danza, scenotecnica, sartoria, illuminotecnica, attrezzeria) •RappresentazionedellospettacolofinaleLocalità BolognaTempi di realizzazione 6mesiPartner •4enti:ProvinciadiBologna,ComunediBologna,MinisterodelLavoro,ComunitàEuropea •2fondazioni:FondazioneCaRisBo,FondazionedelMonte •1cooperativa:CooperativaManutencoopPersone coinvolte 15operatorie10volontariAzioni realizzate IlProgettoTeatropressol’IPMdiBolognahacadenzaannualedal1998. Èincorsol’annualità2006

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UNA SpERANzA pER CHI VIENE ALLONTANATO DALLA FAMIgLIAAssociazione“Casadell’Angelo”-www.casadellangelo.org

NelterritorioconilmaggiortassodidisoccupazionedituttaItalia,incuiilrischiodidevianzahaunindiceelevato,l’istituzionenel2006della prima comunità di accoglienza per minori di sesso maschile, rappresenta un’opportunità unica per chi viene allontanato dalla propria famiglia. Il progetto si propone non solo di offrire una casa, ma anche di far intraprendere ai ragazzi in affidamento percorsi educativi, formativi e orientativi che costituiscono una reale educazione personale, civica e morale.

Beneficiari finali 8minoridisessomaschile(14-18anni)Obiettivo del progetto Realizzareunacasaalloggioperl’affidamentotemporaneodiminoriallontanatidalnucleofamiliare, siaconprovvedimentid’autorità(TribunaledeiMinori)siasuindicazionedeiServiziSociali, assicurando loro non solo il soddisfacimento dei bisogni primari, ma intervenendo in ogni aspetto dellalorovita(formazione,educazione,salute,assistenzapsico-fisica)conpercorsispecificiDescrizione •Alloggioperminoriesoddisfazionedeibisogniprimaridisostegnoecura •Azionieducative,diorientamentoprofessionaleedisostegnoscolastico,disocializzazione •Percorsidieducazioneallalegalità,divolontariatoedicatechesi •Colloquidisostegnoconlopsicologo •IncontriconlafamigliaLocalità Caltanissetta Tempi di realizzazione 24mesiPartner 1ente:ComunediCaltanissettaPersone coinvolte •7operatori •2volontariAzioni realizzate Il progetto è in fase intermedia

Beneficiari finali •15adolescentiegiovaniadultimultiproblematiciedevianti •50operatorievolontaripartecipantiallaformazioneObiettivo del progetto Attivare, sperimentare e valutare un modulo di accoglienza e trattamento attraverso percorsi specificiemirati,all’internodiunacasadiaccoglienzaperminoriDescrizione •Completamentodellaristrutturazioneedell’adeguamentodeilocalidellacasadiaccoglienza •Attivazionedelmoduloperl’accoglienzaeiltrattamento(corsidiformazioneperglioperatori, promozione dell’iniziativa e sensibilizzazione del territorio, inserimento degli utenti nel progetto) •Momentidiincontroeconfrontoconiserviziterritorialidizonaeconglioperatoridelprogetto per la stesura di linee guida operative condiviseLocalità Morbegno(So)-LocalitàDosdelaLumagaTempi di realizzazione 12mesiPartner •1fondazione:FondazioneCariplo •1ente:ComunediMorbegnoPersone coinvolte •13operatori •3volontariAzioni realizzate Startup

MODULO RESIDENzIALE pER gIOVANI DEVIANTI E MULTIpROBLEMATICI

AssociazioneComunitàIlGabbiano“Onlus”-www.gabbianoonlus.it

L’Associazione Comunità Il Gabbiano intende attivare un programma di accoglienza e trattamento per giovani devianti e multiproblematici, all’interno di una casa di accoglienza per minori. La scelta è dettata dalla forte carenza di strutture comunitarie che si

occupanonellospecificodiquestisoggetti.Ilmoduloprevedeunapprocciomulti-disciplinare,conlapresenzadidiversefigureprofessionali(educatore,psicologo-psicoterapeuta,psichiatra,assistentesociale),unapersonalizzazionedeipercorsiditrattamentoediaiuto,unforte

coinvolgimento delle famiglie e un lavoro sul territorio, per strutturare interventi che aiutino i giovani a progettare il loro futuro.

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UN CENTRO pER... INCONTRARSI E DIALOgARE L’amicoCharlyOnlus-www.amicocharly.it

Un Centro Giovanile: luogo di incontro, ascolto, collaborazione e progettualità. Questa filosofia ispira il recupero dell’area di viaGuerzoni23,aMilano(assegnataconbandodalComune).Qui,l’associazioneL’amicoCharlyOnlusintendecreareunospaziodirelazione,di collaborazione e di aiuto reciproco tra i giovani, nel confronto, nel dialogo e in un’ottica di integrazione interculturale. Il Centro vuole diventare un punto di riferimento per i giovani della zona 9 e dell’intera città di Milano, un luogo di incontro per i genitorieidocentie,inprospettiva,unOsservatorionelcampodelledinamichegiovanili.

Beneficiari finali •1.500giovani •2.500genitori •300docentiObiettivo del progetto CreareunCentroGiovanileperadolescenti“arischio”enon,dovesvolgereattivitàdistudioe ricreative,finalizzatealconfrontoeall’aiutoreciprocotrairagazziDescrizione RistrutturazioneeallestimentodiuncapannoneassegnatodalComunediMilano,perla realizzazionedilaboratori(teatrale,fotografico,discritturacreativa,dicinema,diinformatica), diareeperilrecuperoscolastico,diunasalaregistrazione,diunasalaesposizioniediufficiLocalità Milano (Zona 9)Tempi di realizzazione 12mesiPartner 2fondazioni:FondazioneCariploeFondazionePirelliPersone coinvolte 12operatoriAzioni già realizzate Il progetto è in fase intermedia

DIVERSAMENTE ABILI pROTAgONISTI DEL pROpRIO FUTUROAssociazioneOnlusAccademial’ArtenelCuore-www.artenelcuore.it

Il progetto propone un vero e proprio percorso di studi che offre al minore l’occasione di essere protagonista attivo della propria realizzazione umana e professionaleedifferiscedalleconsueteazionisocio-assistenzialichetendonoaconsiderareidiversamente abili soggetti passivi e bisognosi di perenne sostegno. L’Accademia L’Arte nel Cuore, inoltre, va a completare l’area di solidarietà voluta

dalComunediRomaall’internodelbio-parcochevedegiàinpienafunzioneluoghidiassistenzaesostegnoperanzianieminori,in un’ottica di completa integrazione ambientale, sociale ed economica.

Beneficiari finali 80 ragazzi disagiati e diversamente abiliObiettivo del progetto Realizzareunpercorsoformativoartisticoperaiutareconcretamentenellosviluppo delle potenzialità artistiche, verso il raggiungimento di importanti risultati professionaliDescrizione •Selezioneereclutamento,ancheattraversocontatticoniservizisocialielealtrerealtà del settore, di ragazzi disagiati e diversamente abili •Formazioneartisticadeiragazzidiversamenteabilieaccompagnamentoalsuperamento degliesamifinali •RealizzazionedicorsiprofessionalinelsettoreartisticoperragazzinormodotatiLocalità RomaTempi di realizzazione 9 mesiPartner 1ente:ComunediRomaPersone coinvolte •17operatori •20volontariAzioni realizzate Startup

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INCONTRARSI pER SCOpRIRSI RISORSACOMINCoop.Soc.diSolidarietàONLUS-www.coopcomin.org

Il progetto vuole essere un luogo di accoglienza e incontro per ragazzi e famiglie, per sostenere il processo di crescita identitario deiminoristranieridisecondagenerazioneericongiunti,affinchépossanoserenamentericonoscersiappartenentiallaculturadiorigine

eaquellacheliospita,riducendolaconflittualitàspessoesistentetralediversegenerazioni.Ilprogettovuoleinoltreessereunluogodiincontroconaltrefamigliestraniere,nelqualepotersinonsolosentireascoltatieaffiancati,

maanchesollecitatiapartecipareattivamente.Sidovràpercepirecomeunospaziodicrescitadoveciascuno si possa sperimentare anche come risorsa per gli altri oltre che come portatore di bisogni e dove realizzare un reale incontro tra culture.

INTEgRAzIONE E AUTONOMIAAssociazioneLULEo.n.l.u.s.-www.luleonlus.it

Il progetto risponde al bisogno d’integrazione sociale delle minori vittime di tratta. Prevede di realizzare interventi rivolti all’incontro, all’accoglienzaeall’inserimentosocio-lavorativoalfinedidefinirepercorsi di integrazione che conducano a una reale autonomia. Le azioni sono localizzate in Lombardia e in una rete nazionale.

Beneficiari finali •200 minori, prostitute sulle strade •40minorivittimedellatrattaaccolteincomunitàObiettivo del progetto Raggiungereautonomiasociale,lavorativaeabitativaDescrizione •AttivitàdelleUnitàMobilidiStrada:incontro,conoscenzaecostruzionedirelazionifiduciarie con le minori prostitute •Presentazione del progetto alle minori, accompagnamento delle minori ai servizi medici territoriali, inserimento delle minori in comunità •Sostegnosocio-educativo,psicologicoelegale •Inserimentodelleminoriinappartamentidisemi-autonomia •Orientamentoallavoroesostegnoall’inserimentolavorativo •Accompagnamento all’autonomia abitativa •Incontri divulgativi nelle scuole sui temi della tratta e sfruttamento dei minoriLocalità Abbiategrasso (Mi)Tempi di realizzazione 24mesiPartner Enti:Comunidiprovenienzadelleragazze,ProvinciaeRegione, MinisterodellaSolidarietàSocialePersone coinvolte •16operatori •20 volontariAzioni realizzate Il progetto è in fase intermedia

Beneficiari finali 50minoriefamiglieimmigrateconfiglidisecondagenerazionee/ofigliricongiuntiObiettivo del progetto Sviluppareun’identitàplurimaeun’integrazionedisuccesso,offrendoairagazzispazi di socializzazione, sostegno scolastico, aggregazione e rielaborazione della quotidianitàDescrizione •Incontriindividualiedigrupporivoltiagliadolescentieallelorofamiglie •Organizzazionedimomentiricreativiperlefamiglie •Colloquiindividualidisupportoeducativoperigenitori •Laboratoriespressivi •Vacanzecomunitarieperlefamiglie •Valorizzazionedelleculturediorigine •Sostegnoscolasticoeapprendimentodellalinguaitaliana •Sinergieoperativeconlerealtàpubblicheeprivate •IncontriformativisulleprocedureeaspettipsicologicilegatiairicongiungimentifamiliariLocalità MilanoTempi di realizzazione 24mesiPartner •1ente:ComunediMilano-Ufficiostranieri •1fondazione:FondazioneCariploPersone coinvolte •13operatori •VolontariAzioni realizzate Startup

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presa in carico globale di minori stranieri soliDedalus Cooperativa Sociale - www.coopdedalus.it

Il progetto si rivolge ai minori stranieri non accompagnati, attraverso azioni di segretariato sociale, accoglienza, supporto all’inserimento scolastico e lavorativo e, più in generale, di sostegno all’inclusione sociale e alla cittadinanza.

Ci si avvale di una metodologia innovativa basata su “programmi individualizzati di benessere e cittadinanza”, che prevedono la presa in carico complessiva dei destinatari, considerandoli nel loro complesso di difficoltà e risorse.

Beneficiari finali 123 minori marocchini e 40 minori rumeniObiettivo del progetto • Costruire condizioni stabili e certe di diritto, cura ed emancipazione per l’inclusione sociale • Migliorare le condizioni della convivenza tra minori stranieri e popolazione autoctonaDescrizione • Tutoraggio e supporto alla regolarizzazione • Accompagnamento e mediazione linguistico-culturale in azioni di prevenzione e cura delle malattie • Lavoro di strada, informazione e prevenzione sanitaria • Corsi di alfabetizzazione italiana e informatica • Iscrizione al centro di educazione per adulti e conseguimento della licenza media • Orientamento e formazione professionale • Erogazione “Borse di Cittadinanza” • Inserimento in comunità • Percorsi di autonomia abitativa • Creazione di un appartamento di semi-autonomia per adolescentiLocalità Regione CampaniaTempi di realizzazione 12 mesiPartner • 1 ente: Comune di Napoli • 1 fondazione: Fondazione Banco di NapoliPersone coinvolte 13 operatoriAzioni realizzate Il progetto è in fase intermedia

nuove opportunità lavorativeSoc. Coop. Sociale A.R.L. “La Dimora” - www.edimargroup.com

Il progetto vuole creare un percorso formativo, di accompagnamento e di inserimento al lavoro rivolto a giovani che vivono situazioni di precarietà ed esclusione, attraverso l’offerta di una prima occupazione nell’ambiente protetto dell’azienda New Labor, che reinvestirà l’utile annuale per le attività della Cooperativa La Dimora. Il progetto si ispira all’Impresa di Transizione, già attiva in Francia, in cui si coniugano orientamento, formazione, accompagnamento e inserimento al lavoro in maniera unitaria e senza discontinuità.Rispetto al target di riferimento, non esiste in Italia una normativa di riferimento che tuteli, ai fini lavorativi, i giovani in disagio socio-familiare.

Beneficiari finali 120 ragazzi (10 ragazzi all’anno per 12 anni) che vivono condizioni di precarietà ed esclusioneObiettivo del progetto Sperimentare nuovi circuiti di occupabilità, creando ambienti e processi in grado di inserire giovani che vivono situazioni di precarietà ed esclusione. Il percorso del giovane lavoratore è sostenuto da un “progetto di transizione personalizzato”, alla cui stesura anch’egli è coinvolto, al termine del quale sarà possibile l’inserimento definitivo nel mondo del lavoroDescrizione • Realizzazione del capannone dell’impresa di transizione New Labor • Acquisto e installazione dei macchinari necessari alle attività • Implementazione delle seguenti attività lavorative: imballaggio di materiale plastico; stampa digitale; imbustamento e spedizioni di materiale cartaceo conto terzi; produzione e riparazione di scarpeLocalità PadovaTempi di realizzazione 24 mesiPartner Aziende, Comune di Padova, Regione Veneto, Fondazione Cassa di RisparmioPersone coinvolte • 2 operatori • 10 volontariAzioni realizzate Start up

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Cooperativa Sociale Macramé - www.coopmacrame.it

Il progetto è sostenuto in modo concreto e rilevante dal Comune di Campi Bisenzio e dall’Istituto degli Innocenti che fornisce la struttura. L’intervento risponde al bisogno di un luogo aggregativo, con forti valenze socio-educative e di sostegno di un’area periferica degradata

e caratterizzata da un elevato disagio sociale. La creazione di un Centro Adolescenti, quale luogo di educazione e socializzazione, permette il consolidamento e l’ampliamento delle attività già in essere di sostegno ai diritti dei minori e alla genitorialità.

Beneficiari finali 200 minori l’anno, 20 famiglie Obiettivo del progetto • Assicurare il diritto alla salute, al benessere fisico, psichico e sociale • Lottare contro l’esclusione e il disagio sociale di bambini e ragazzi del Comune di Campi Bisenzio e dintorni • Sviluppare un modello basato sulla responsabilizzazione di tutta la comunità e la partecipazione di soggetti pubblici e privatiDescrizione • Promozione di percorsi di sostegno alla genitorialità • Realizzazione di percorsi individualizzati per minori in difficoltà • Ampliamento delle attività del centro diurno per ragazzi La Zattera • Orientamento e formazione professionale per minori a rischio • Organizzazioni di laboratori espressivi rivolti a bambini e ragazziLocalità Campi Bisenzio (Fi)Tempi di realizzazione 18 mesiPartner 3 enti: Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio e Istituto degli Innocenti Persone coinvolte OperatoriAzioni realizzate Start up

luogo di educazione e socializzazioneincontro a chi è soloCooperativa Sociale Lavoro e Integrazione Onlus - www.aulazero.org

Il progetto prevede la realizzazione di un Centro di Ascolto e di Orientamento Diurno, e l’attivazione di un’Unità Educativa di Strada, come strumento di ricognizione, di prima accoglienza e di promozione dei servizi del Centro e, in generale, dell’offerta di accoglienza nel territorio, nei luoghi di transito dei giovani non accompagnati.Previsti una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione sui temi dell’emarginazione e l’abbandono minorile e un programma di iniziative specifiche per favorire la solidarietà e l’integrazione sociale.

Beneficiari finali 80 minori non accompagnati (ragazzi di strada)Obiettivo del progetto • Sperimentare nuove metodologie e strumenti che facilitino la relazione di aiuto, finalizzata all’inserimento sociale • Costruire nuove reti di solidarietà e nuovi servizi di prima accoglienza ad accesso immediato • Agevolare l’inserimento scolastico, l’integrazione sociale e lavorativaDescrizione • Ristrutturazione, allestimento e predisposizione dei locali da adibire a Centro di Ascolto • Reclutamento e formazione operatori/volontari/professionisti in forze presso il Centro di Ascolto • Attivazione Unità Educativa di Strada • Campagna di comunicazione sul tema dei ragazzi di strada • Ciclo di iniziative di sensibilizzazione e informazione rivolti all’opinione pubblica sul tema dei ragazzi di strada • Laboratori educativi/formativi/ricreativiLocalità RomaTempi di realizzazione 12 mesiPartner • 1 ente: Comune di Roma • 1 organizzazione non profit: Caritas Diocesana di Roma Persone coinvolte • 14 operatori • 12 volontariAzioni realizzate Start up

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potenziare le attivitàCoop. Soc. Società Dolce - www.societadolce.it

La Ginestra ospita minori femmine vittime della tratta, inviate dal Comune di Bologna. Le prestazioni riguardano: assistenza della persona e gestione del quotidiano diurna e notturna, somministrazione pasti, organizzazionetempo libero, cura dei rapporti con i Servizi la cui azione afferisce al disagio minorile.

Beneficiari finali 6 minori vittima di tratta e sfruttamento sessualeObiettivo del progetto • Potenziare le attività di accoglienza e reinserimento sociale realizzate presso la Comunità di Pronta Accoglienza La Ginestra • Implementare uno staff multiprofessionale in grado di rispondere ai bisogni delle ospitiDescrizione • Incremento delle attività di coordinamento del servizio • Intermediazione linguistica • Laboratorio di alfabetizzazione • Orientamento formativo e professionale • Corsi di informaticaLocalità BolognaTempi di realizzazione 24 mesiPartner 1 ente: Comune di Bologna Persone coinvolte 8 operatoriAzioni realizzate Start up

Fondazione Exodus - www.exodus.it

La comunità educativa impedisce al minore soggetto a provvedimento giudiziario di entrare in un possibile circuito penale deviante, offrendo un’opportunità unica di reinserimento in un contesto accogliente e formativo, in cui la presenza di personale

qualificato agevola il percorso di apprendimento e riabilitazione sociale.

Beneficiari finali 15 minori Obiettivi del progetto Realizzare un modello sperimentale di Comunità educativa-residenziale idoneo all’accoglimento e al reinserimento sociale di minori sottoposti a decreto del Tribunale per Minorenni sia in ambito penale che in ambito civileDescrizione • Ristrutturazione di una cascina destinata all’accoglienza dei minori • Attivazione di percorsi educativi e riabilitativi per 9 minori alloggiati in comunità e 6 minori in appartamenti di avvio all’autonomiaLocalità Garlasco (Pavia)Tempi di realizzazione 24 mesiPartner • 1 ente: Regione Lombardia • 1 fondazione: Fondazione CariploPersone coinvolte • 7 operatori • 3 volontariAzioni realizzate Start up

apprendimento e riabilitazione sociale

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Beneficiari finali 1.100 donne e minori, 30 volontari specificatamente formatiObiettivo del progetto Potenziare la difesa e la salvaguardia dei diritti delle donne vittime di sfruttamento sessuale, ed in particolare delle minori vittime di tratta, attraverso azioni di sostegno e interventi che accompagnano dalla strada all’integrazione sociale o al rimpatrioDescrizione • Accompagnamento educativo di bassa soglia, attraverso il contatto in strada e in appartamento • Accompagnamento ai servizi sanitari o di ascolto per le donne che si prostituiscono • Attivazione di percorsi di Pronto Intervento (accoglienza delle donne per il periodo di 30 giorni, accompagnamento alla denuncia, percorsi educativi personalizzati) • Accompagnamento al servizio di Pronto Intervento per inserimento in comunità di seconda accoglienza e/o rimpatrio • Redazione di uno studio, con un esame dei dati raccolti, sulle attività svolte nell’ambito del progettoLocalità MilanoTempi di realizzazione 12 mesiPartner • 2 enti: Provincia di Milano; Regione Lombardia • 30 piccoli/medi Comuni, compreso il Comune di Milano, sul cui territorio operano le Unità Mobili di strada Persone coinvolte 6 operatori e 30 volontariAzioni realizzate Il progetto è in fase intermedia

dare risposte a minori e donne sfruttati sessualmenteSegnavia- Padri Somaschi (PLOCRS) - www.centriaccoglienza.it

Il progetto vuole rispondere al bisogno di sostegno e di aiuto espresso da donne e minori vittime di sfruttamento sessuale sul territorio milanese. Vengono consolidate e rafforzate azioni già in atto e avviate azioni innovative per quanto riguarda gli

strumenti da utilizzare con le ragazze minorenni nel percorso dalla strada all’accoglienza. Tre sono le principali aree di attività previste: bassa soglia, con il contatto delle donne attraverso Unità mobili di strada e interventi sulla prostituzione

d’appartamento e accompagnamento ai servizi sanitari e d’ascolto; Pronto Intervento, con l’accoglienza delle donne e la realizzazione di programmi educativi; un programma di protezione sociale e rimpatrio.

Mentoring USA/Italia Onlus - www.mentoringusaitalia.it

L’Associazione Mentoring USA/Italia si impegna in favore di minori in condizioni svantaggiate e, in particolare, si occupa di diffondere all’interno degli istituti scolastici il Programma Mentoring, ideato da Matilda Raffa Cuomo, moglie di Mario Cuomo, past-governatore dello Stato di New York (USA). Il Programma Mentoring prevede un approccio non formale alle difficoltà scolastiche, tramite il coinvolgimento di una figura non implicata nelle dinamiche scolastiche e familiari del ragazzo: l’amico a scuola, il Mentore. Il progetto si propone, quindi, di contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico nella regione Campania, anche con la creazione di una rete di sostegno attorno ai ragazzi in difficoltà.

Beneficiari finali 100 Mentee - alunni con difficoltà scolastiche, 100 Mentori - volontari, 200 genitori e 10 istituti scolasticiObiettivi del progetto • Contrastare il fenomeno della dispersione e dell’abbandono scolastico, riducendo il disagio vissuto da studenti con difficoltà scolastiche, attraverso l’utilizzo del Programma Mentoring • Creare un sistema di aiuto intorno ai ragazzi in difficoltà (famiglia, scuola, comunità, volontari, istituzioni pubbliche e private)Descrizione • Abbinamento Mentee (studente della scuola) Mentore (volontario adeguatamente preparato al compito) nel rapporto uno-a-uno (un Mentore per un Mentee); i Mentori e i Mentee si incontrano a scuola ogni settimana, fino alla fine dell’anno scolastico; gli incontri si articolano alla presenza di un esperto di mentoring (psicologo, pedagogista) e di un docente della scuola • Formazione del volontario ex-ante, in itinere ed ex-post, con supporto da parte di personale esperto • Attività di coinvolgimento dei genitori, degli istituti scolastici e dei partner del progetto (formazione, creazione di un comitato scientifico)Località 5: Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno Tempi di realizzazione 36 mesi (tre anni scolastici)Partner 2 enti: Regione Campania, Ufficio Scolastico Regionale per la CampaniaPersone coinvolte 100 volontari (Mentori) ed EspertiAzioni realizzate Start up

un amico a scuola

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Spes contra Spem - www.spescontraspem.it

Il gruppo appartamento Approdo è un servizio di residenzialità per minori privi di un ambiente familiare idoneo in cui crescere: si tratta di un “luogo educativo protetto” in grado di proporre stili di vita alternativi, nel quale il ragazzo rielabora le proprie esperienze, grazie al

supporto di educatori e psicologi, e accresce le proprie potenzialità fino a progettare percorsi educativi e professionali. Ove possibile il minore verrà reinserito nella famiglia d’origine, in alternativa verrà offerto supporto per avviare percorsi di affido o adozione.

Beneficiari finali 8 minori (10-18 anni)Obiettivo del progetto Offrire un ambiente “modificante”, nel quale il minore trova lo spazio per l’elaborazione del passato, il confronto con stili di vita alternativi offerti da adulti credibili, e la progettazione del proprio futuroDescrizione • Osservazione di comportamenti e vissuti individuali • Progettazione educativa individualizzata • Supporto psicologico • Percorsi di educazione alle regole, all’uso del denaro, alla gestione del tempo libero e delle relazioni • Ricongiungimenti con famiglia d’origine • Adozione o affido del minore • Empowerment delle competenze professionali • Assegnazioni di borse lavoroLocalità Roma (Nuovo Salario) Tempi di realizzazione 24 mesiPartner 1 ente: Comune di Roma Persone coinvolte • 7 operatori • 7 volontariAzioni realizzate Il progetto è in fase intermedia

per crescere bene...comunque prevenzione della delinquenza minorile da parte di...tuttiSave the Children Italia - www.savethechildren.it

Una serie di interventi a favore dei minori stranieri sfruttati, coinvolti in attività illegali o a forte rischio di devianza. Il progetto prevede un’attività educativa di strada, in cui vengono mappate zone e disagi dei minori stranieri e in cui si cerca di entrare in contatto con loro, e un’attività di mediazione culturale e sociale, svolta nei centri di accoglienza o nei carceri minorili. Alcuni interventi previsti dal progetto vogliono anche sensibilizzare la popolazione perché si faccia carico della protezione dei minori vittime di sfruttamento e di abusi.

Beneficiari finali • 1.000 minori stranieri sfruttati o coinvolti in attività illegali o a forte rischio di devianza • 70 operatori delle istituzioni e delle organizzazioni non profit attive a sostegno dei minori stranieriObiettivo del progetto Ridurre il numero di minori stranieri sfruttati o coinvolti in attività illegali e promuovere il loro reinserimento sociale e l’integrazione, con particolare attenzione a chi è sottoposto a procedimento penale, riducendo le fughe dalle comunità e la recidivaDescrizione • Promozione dell’integrazione e dell’inserimento sociale (attività educativa di strada, mediazione culturale e sociale presso gli istituti penali per minori e i centri di accoglienza, sperimentazione della metodologia della peer education) • Formazione degli operatori e approfondimento del problema della devianza dei minori stranieriLocalità RomaTempi di realizzazione 24 mesiPartner • 3 enti: Comune di Roma, Provincia di Roma, CGM del Lazio • PrivatiPersone coinvolte 16 operatoriAzioni realizzate Il progetto è avviato da 12 mesi

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ANZIANI dIsAgIAtI

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Intervista a Don Marco RussoDirettore della Caritas di Salerno

CONtRO L’IsOLAMENtO E LA POVERtÀSconfiggere l’isolamento e mantenere l’autonomia. Il più possibile. Questo il senso che guida il progetto “Anziani mai soli”, promosso dalla Caritas di Salerno e finanziato da Fondazione Vodafone Italia. Ne converrete: “Vivere nella propria casa ed essere immersi nel proprio tessuto sociale è per la persona anziana uno stimolo continuo di mantenimento dell’autonomia. Vivere in istituto vuole dire non disporre dell’organizzazione del proprio tempo, avere spazi da condividere con estranei e in generale non essere liberi di muoversi come meglio si crede”, spiega Don Marco Russo, 49 anni, avellinese, direttore della Caritas di Salerno. In un’ottica di prevenzione “occorre intervenire sui fattori di accelerazione del processo che porta alla senilità: ancora l’isolamento, il senso di inutilità, la depressione. A tutti questi fattori, difficilissimi da governare, si aggiunge sempre più tangibile la povertà”. La sensazione è che le famiglie non siano più sufficienti a sopperire ai bisogni delle persone anziane: “Il mantenimento dell’anziano nella sua casa vuole dire qualità di vita, per tutti. Occorre tuttavia ripensare il rapporto tra i servizi e i bisogni oggettivi delle famiglie. Non si può più pensare che la persona anziana possa essere affidata al lavoro femminile dentro le mura domestiche, come in un passato neppure tanto remoto. I mutamenti nella struttura della famiglia, il prevalere di forme di convivenza mononucleari e di piccole dimensioni rendono questa soluzione largamente impraticabile e poco adattabile ai contesti odierni”. A chi affidarsi quindi? In che modo? “Sviluppando una rete intorno alla persona anziana, dove partecipano soggetti istituzionali, servizi, e al contempo altri soggetti, come i parenti, ma anche i vicini, il volontariato, la cooperazione sociale. Il rischio che corriamo è che la persona anziana venga confinata all’interno della propria abitazione”. Da tenere ben presenti anche i dati sulla spesa sociale: “Nel Mezzogiorno, ragionando soprattutto in termini di servizi, la spesa pro-capite per anziano è la più bassa di tutta Italia”. I centri di ascolto Caritas misurano il polso della situazione: “Assistiamo a una continua richiesta di aiuto (economico, psicologico, assistenziale) da parte delle persone anziane e delle loro famiglie, soprattutto nei quartieri periferici della città e del centro storico”.Il progetto di Caritas Salerno vuole raggiungere “le persone anziane più esposte al rischio della solitudine, che hanno cessato l’attività lavorativa e che quindi si sentono private del proprio ruolo sociale, improduttive e insoddisfatte. Le persone che sono magari sole, vuoi perché hanno perso il coniuge vuoi perché i figli ormai adulti si sono allontanati. Gli anziani perdono così i propri punti di riferimento e si sentono spaesati. Il nostro progetto vuole offrire loro la fondamentale opportunità di un reale e serio servizio socio-assistenziale e sanitario. E più in generale di protezione sociale a favore di chi è più solo e povero”. Il valore aggiunto dell’iniziativa? “La presenza attiva in tutto il percorso del progetto degli utenti, dei volontari delle parrocchie, dei rappresentanti dei cittadini attraverso i comitati di quartiere. Vogliamo raggiungere standard elevati di trasparenza, partecipazione e verificabilità dei risultati raggiunti”. Quali partnership sono state attivate sul territorio? “Abbiamo accordi e convenzioni con molte realtà del volontariato salernitano, con alcune parrocchie e cooperative sociali: abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con ASL Sa 2 e sono in via di definizione accordi con il Comune di Salerno e la Provincia di Salerno”. Quali aree rimarranno scoperte? “Sono ancora molte. Occorrerebbe alzare l’importo delle pensioni minime, migliorare gli alloggi e le cure sanitarie, combattere contro i fenomeni dell’indebitamento e dell’usura. E poi occorre incrementare e diffondere la cultura dell’efficienza a tutti i livelli e in ogni ambito”.

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Associazione Ryder Italia Onlus - www.ryderitalia.it

L’assistenza domiciliare si scontra con numerose difficoltà di ordine tecnico-organizzativo, dovute principalmente alla dispersione dei pazienti sul territorio, che possono rendere complessa e inefficiente la prestazione del servizio. Il progetto cerca di migliorare la qualità dell’assistenza domiciliare offerta ai malati con l’attivazione di una rete telematica per il collegamento tra l’èquipe curante, i pazienti, le loro famiglie e i servizi sociali del territorio, e con l’utilizzo di nuove tecnologie a casa del paziente per la comunicazione delle informazioni mediche e ambientali.

AttIVAZIONE dI uNA REtE tELEMAtICA dI sOstEgNO ALL’AssIstENZA dOMICILIARE

L’INCONtRO... ALZA LA quALItÀ dI VItA A.V.A.P.O. - Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici Mestre Onlus - www.avapomestre.it

La cura della persona anziana, soprattutto quando ammalata, prevede una politica assistenziale completa e complessa. Gli interventi necessari non riguardano solo la cura dell’igiene personale o del supporto psicologico, ma si evidenzia anche la necessità

di supportare l’anziano nel disbrigo delle pratiche quotidiane che ne possano garantire l’autonomia e la non istituzionalizzazione. La presenza di volontari e di personale specializzato incontra i bisogni sanitari, ma anche psicologici e sociali

della persona anziana garantendone una maggiore qualità di vita.

Beneficiari finali 400 anziani disagiatiObiettivo del progetto Migliorare la qualità della vita di persone anziane, molte delle quali malate oncologiche terminali, e dei loro familiari, in condizione di debolezza sociale e in stato di disagio emotivo-affettivoDescrizione • Assistenza e disbrigo pratiche amministrative, incombenze quotidiane, interventi di compagnia e servizi di igiene personale • Sostegno psicologico, costituzione di gruppi di mutuo aiuto e organizzazione di attività ricreative • Promozioni di politiche assistenziali degli anziani presso strutture sanitarie • Servizi di accompagnamento degli anziani presso strutture sanitarieLocalità Mestre (Venezia)Tempi di realizzazione 12 mesiPartner • 1 ente: Comune di Venezia • PrivatiPersone coinvolte • 20 operatori • 46 volontariAzioni realizzate Il progetto è in fase intermedia

Beneficiari finali 50 pazienti (e loro familiari) in assistenza “telegestita”Obiettivo del progetto Migliorare la qualità dell’assistenza ai malati al loro domicilio, con l’utilizzo di tecnologie a basso costo che permettono di creare una rete informativa sul territorio e di connettere l’èquipe curante, i pazienti e loro famiglie, e i servizi sociosanitariDescrizione • Attivazione di un centro d’ascolto connesso ad una rete telematica • Utilizzo dei palmari come strumento di lavoro quotidiano per tutti i membri dell’èquipe coinvolti nell’assistenza • Inserimento a casa del paziente di nuove apparecchiature tecnologiche per il miglioramento della raccolta di dati medici e ambientali • Elaborazione del software idoneo per la registrazione, l’invio e la messa in rete di parametri medici ed ambientali dalla casa del paziente, e attivazione di una “linea preferenziale” con un operatore telefonicoLocalità RomaTempi di realizzazione 12 mesiPartner 2 enti: Ministero delle Politiche Sociali e Regione LazioPersone coinvolte 4 operatori e 10 volontariAzioni realizzate Il progetto ha ottenuto già importanti risultati; attivazione di un server capace di gestire una cartella clinica “virtuale” da utilizzare a casa del paziente, dalla sede dell’associazione Ryder e dai palmari in dotazione ai medici; attivazione di un network che permette il collegamento in rete degli operatori; inserimento a casa del paziente di un terminale con touch screen per permettere al malato e ai suoi familiari di inviare informazioni sulle condizioni cliniche dell’assistito

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AMPLIARE PER sOCIALIZZARECaritas Diocesi Bolzano-Bressanone - www.caritas.bz.it

La mensa della Caritas a Merano assicura un pasto caldo una volta al giorno a 130 persone non autosufficienti tramite il servizio domiciliare e a 25 anziani. Il progetto prevede un ampliamento del numero di pasti prodotti, passando dagli attuali ai 500 quotidiani, attraverso un programma di ristrutturazione e di rinnovamento dei locali della mensa, al fine di accogliere non solo le persone anziane che godono delle tariffe agevolate, ma anche un pubblico “misto”, per età e classe sociale. L’incremento del numero di clienti consentirebbe sia di continuare a mantenere agevolati i prezzi per le persone anziane e in difficoltà, sia di offrire opportunità di incontro per gli anziani che frequentano la mensa.

Beneficiari finali Anziani a domicilio e che usufruiscono della mensa in locoObiettivo del progetto Ampliare la capacità di produzione dei pasti (fino a 500 quotidiani), rinnovando attrezzature e locali per mantenere prezzi agevolati per le persone anziane e offrire maggiori opportunità di socializzazione e incontro agli anziani che attualmente frequentano la mensa, evitando l’effetto “ghetto”Descrizione • Ristrutturazione e rinnovamento di locali, attrezzature e arredi della mensa • Acquisto di nuovi automezzi per il trasporto dei pasti a domicilio e ristrutturazione del parcheggio • Acquisto di nuove attrezzature per l’ufficio (PC e fotocopiatrice)Località Merano (Bz)Tempi di realizzazione 12 mesiPartner • 1 ente: Provincia di Bolzano • PrivatiPersone coinvolte • 15 operatori • 100 volontariAzioni realizzate Acquistati tre automezzi per il trasporto dei pasti a domicilio e una stampante

Beneficiari finali • 40 anziani disagiati (per l’assistenza domiciliare) • 400 tra anziani e famiglie (per lo sportello unico Caritas)Obiettivo del progetto Sostenere e sviluppare una rete di servizi di assistenza domiciliare socio-sanitaria e di consulenza (legale, sociale e amministrativa), per anziani e famiglie povere a rischio di emarginazione e isolamento economico-sociale nei quartieri perifericiDescrizione • Realizzazione di uno sportello polifunzionale per l’assistenza sociale, il disbrigo di pratiche amministrative e legali e l’ascolto dei problemi legati alla povertà e al disagio socio-economico degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie • Assistenza socio-sanitaria domiciliare per anziani e famiglie disagiate (aiuti domestici e di cura delle persone, manutenzione dell’alloggio, trasporto, servizi per l’alimentazione e i medicinali, attività di assistenza medica leggera) • Sensibilizzazione sul disagio esistente in città, sviluppando una rete di solidarietà e cooperazione tra gli attori del territorioLocalità SalernoTempi di realizzazione 24 mesiPartner 2 enti: Comune di Salerno e Provincia di SalernoPersone coinvolte • 50 operatori • 60 volontariAzioni realizzate Start up

REtE dI sOLIdARIEtÀ E COOPERAZIONECaritas Diocesana Salerno - www.caritassalerno.it

Anziani e famiglie in situazioni di estrema povertà, a rischio di isolamento e di emarginazione, che vivono in quartieri periferici di Salerno, aree di particolare depressione sociale per il degrado, la povertà diffusa e l’assoluta mancanza di servizi di base. Sono questi i soggetti che la

Caritas Diocesana di Salerno, insieme alle Misericordie e in collaborazione con le istituzioni locali, vuole sostenere creando uno sportello polifunzionale, un servizio di assistenza domiciliare, lo sviluppo di una rete di solidarietà e di cooperazione per aiutare anziani e

famiglie in difficoltà e migliorare la qualità della vita di tutta la comunità salernitana.

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Beneficiari finali 400 anziani e 40 badantiObiettivo del progetto Promuovere un modello innovativo di servizi di prossimità, finalizzati a dare risposte efficaci agli anziani in precarie condizioni economico-sociali e non totalmente autonomiDescrizione • Servizi domiciliari di prossimità • Creazione di appositi “luoghi della cura” dove ricevere assistenza specialistica • Sportello badanti • Formazione del personale (volontari, operatori e badanti)Località 4: Cortina d’Ampezzo (Belluno), Erchie (Brindisi), Sarroch o Pula (Cagliari) e CatanzaroTempi di realizzazione 2 anniPartner • 4 enti: Comune di Cortina d’Ampezzo (Belluno), Comune di Erchie (Brindisi), Comune di Sarroch o Comune di Pula (Cagliari) e Comune di Catanzaro • 1 organizzazione religiosa: Conferenza Episcopale ItalianaPersone coinvolte • 33 operatori • 20 volontariAzioni realizzate Start up

fORMAZIONE E suPPORtO PER ChI gRAVItA INtORNO AgLI ANZIANIComunità Solidali S.C.S - www.comunitasolidali.it

La cura dell’anziano e i suoi bisogni, per come emergono in una società complessa, inducono i soggetti più attenti alle dinamiche sociali a sviluppare modelli di intervento innovativi, efficaci e qualificati, in grado di rispondere agli odierni bisogni degli anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Prendersi cura dell’anziano oggi significa non solo offrire adeguati servizi domiciliaridi prossimità, ma anche provvedere alla formazione e al supporto delle persone che gravitano attorno agli anziani, e non solo delle badanti che sempre più acquisiscono un ruolo sociale conclamato, ma anche del personale professionale e volontario delle associazioni.

CENtRO dIuRNO E APPARtAMENtI PROtEttI PER ANZIANIL’Arcobaleno Società Cooperativa sociale Onlus - www.larcobaleno.coop

Il progetto intende realizzare nella città di Lecco un Centro Diurno dove gli anziani possano trascorrere le loro giornate con varie attività, beneficiare di servizi di base e dell’assistenza di personale specializzato. Prevede inoltre la realizzazione di appartamenti protetti,

dove accogliere gli anziani in alcuni momenti particolari della vita, contribuendo a ridurre l’istituzionalizzazione e la perdita di autonomia. Il progetto mira a integrare con questo servizio le strutture che sul territorio si prendono cura dell’anziano.

Beneficiari finali 33 anzianiObiettivo del progetto • Creare un Centro Diurno per anziani della città di Lecco, al quale affiancare progetti di residenzialità protetta • Sviluppare sinergie ed economie gestionali con i principali erogatori di servizi per anziani del territorioDescrizione • Ristrutturazione di uno stabile da adibire a centro polifunzionale, sede del Centro Diurno e dei mini-appartamenti • Accreditamento regionale della struttura • Realizzazione di 8 progetti di residenzialità protetta • Integrazione dei servizi per gli anziani con il locale ospedale e con il principale istituto per anziani della cittàLocalità LeccoTempi di realizzazione 36 mesiPartner • 2 enti: Comune di Lecco, Provincia di Lecco • 2 fondazioni: Fondazione della Provincia di Lecco, Fondazione CariploPersone coinvolte • 10 operatori • 10 volontariAzioni realizzate Start up

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Beneficiari finali 150personesenzafissadimorae500immigratiObiettivo del progetto Contrastarel’emarginazionesocialedianzianieminoriinstatodidisagioedipovertà, chetransitanoosostanoneipressidellaStazioneTerminidiRoma,creandounpunto diriferimentoediaggregazioneeavviandopercorsidirecuperoedireinserimentosocialeDescrizione •Apertura,pressolaStazioneTermini,diunCentroDiurnoricreativoperanzianidisagiati esenzafissadimora,gestitodallaCooperativaSocialeEuropeConsulting,sociadelConsorzioSol.Co. SolidarietàeCooperazione •Attivitàludiche,culturaliericreative(gite,incontri,eventi,seratediaggregazione) edilaboratoriespressiviecreativi(mosaico,pitturaescrittura) •RealizzazionediunportaleinternetgestitodagliutentidelCentro •Consolidamentodellaretedeipartnercoinvolti (incontriperiodicidiformazioneedivalutazione,convegni)Località RomaTempi di realizzazione 24mesiPartner •1azienda:FerroviedelloStatoSpa •1ente:ComunediRoma,all’internodelprogettoSalaOperativaSocialedelVDipartimentoPersone coinvolte •9operatori •5volontariAzioni realizzate Startup

superare l’emarginazione attraverso la capacità di relazioneSol.Co.SolidarietàeCooperazione-www.solcoroma.net;www.europeconsulting.it

Ilprogettorispondeaunbisognourgentedeisoggettiche“ruotano”intornoallaStazioneTerminidiRoma.Leattivitàdiprimosoccorsosvoltefinoadogginonsonopiùsufficientiperilrecuperopersonaleesocialedellepersonechevivonoinsituazionididisagioediemarginazione.IlCentroDiurnoricreativo,previstodalprogetto,vuoleoffrire,principalmenteapersonesenzafissadimora, l’opportunità di stimolare e riattivare risorse personali e di sviluppare capacità relazionali, per superare l’emarginazione e il disagio,ancheattraversoattivitàelaboratorieconlarealizzazionediunportaleWeb.

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IntervistaaIda LinzaloneSegretarioGeneralediFondazioneVodafoneItalia

periFerie urBaneRivitalizzareleperiferieurbane,attraversolacreazionediopportunitàculturaliediincontro.èquestounodeiprincipaliobiettivisuicuisispendeFondazioneVodafone,comebencispiega Ida Linzalone,ilsuoSegretarioGenerale.Che significato ha l’espressione “periferia urbana”? Urbanistico o di senso? “Laperiferiaurbanadeveessereintesa,nonsolocomel’estremogeograficodellacittà,macomequellaspecificazona,oppurequel“quartieresensibile”,dovesiconcentranovarieformedidegradoecriticità.Inquestosensopotrebbeancheessereconsideratoilverocentro-città”.Occorronointerventicheguardanobenoltrel’orizzonte:quale ruolo gioca Fondazione Vodafone Italia nei piani di sviluppo locale? “FondazioneVodafoneItaliapartecipaconrealtàpubblicheeprivateall’identificazionedisoluzioniprogettuali.AvviasinergieopartecipaaquellegiàinesseretradiversiattoridelWelfareinItalia.Ilfilrougecheuniscegliinterventidisoggettitantodiversièlavolontàcongiuntadimigliorarelecondizionidivitaneicontestiperiferici”.Fondazione Vodafone Italia vuole rinforzare la creazione di opportunità culturali all’interno delle “periferie urbane”:“Sì,perFondazioneVodafoneItalia,fareculturainunaperiferiaurbanavuoldiresperimentare,attraversolineediazionediverseecontestualizzate,macorrelatetraloro,unmodellodisviluppoedicrescitaperilterritorio.Nellospecifico,fareculturaperlagentecheabitaevivelaperiferiasignificacreareoccasionidisocialitàemotivodiincontro,nelquartierestesso,dipersonechearrivanoanchedaaltrezonedellacittà.Questorappresentaunpresuppostoperunmiglioramentodellaqualitàdellavita,antidotoall’illegalità,allaviolenza,aldegrado,all’indifferenza,aunadiffusamentalitàcriminogenacostantementeallaricercaspasmodicadifaciliecospicuiguadagni,dipotereedirispetto.Lacultura,dunque,comel’altrastradadapercorrereeproporre”.

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Beneficiari finali 50anziani,30minoridisagiatiefamigliedelquartiereObiettivo del progetto Migliorarelaqualitàdellavitadeglianzianiedeiminoridelquartiere,attraversoazionidicontrasto dellapovertà,realizzateafavoredellefamigliediappartenenza,esvilupparelaretedisinergie giàesistentitralerealtàattiveepresentisulterritorioDescrizione •Valorizzazionedellaretedeglienticaritativiconvenzionaticonl’associazione(incontri, seminari,momentidiconfronto) •Reperimentoedistribuzioneallefamiglieassistitediprodotti“freschi”ottenuti attraversoilcircuitodellaGrandeDistribuzioneOrganizzata •Supporto,accoglienzaeaccompagnamentodeiminoridestinataridiinterventisociali (attivitàdirecuperoscolastico,sportive,culturali,teatrali) •Creazionediserviziafavoredeglianziani(sportelloinformativo,sostegnodomiciliare) eorganizzazionedimomentidiincontroedisocializzazioneLocalità Palermo(quartiereZEN)Tempi di realizzazione 24mesiPartner •1parrocchia:ParrocchiadiSanFilippoNeri •PrivatiPersone coinvolte •15operatori •20volontariAzioni realizzate Startup

una prima risposta assoluta al quartiere zenAssociazioneAmicidelBancoAlimentarePalermoOnlus-www.siciliapa.bancoalimentare.org

Ilprogettonascedall’esperienzamaturatadall’associazioneinmoltiannidipresenzasulterritoriopalermitano,dovesièoccupatasoprattuttodiinterventidiassistenzaalimentare,edovehaintercettatoiprincipalibisogniespressidallefamiglie(richieste

diaiutieconomici,disagioabitativo,precarietàlavorativa,problemiconlagiustizia).èunprogettopensatoper dare una prima risposta strutturata al grave disagio sociale e culturale dei cittadini del quartiere ZEN di Palermo e per migliorare la

qualità della vita di anziani e minori,avendocomeinterlocutoreprivilegiatolefamiglie,ecercandodiincrementaresinergiegiàinattoconsoggettipresentisulterritorio,comelaparrocchiadiSanFilippoNerielascuolamediastatale.

azioni concrete di inserimento socio-lavorativoVDipartimentopolitichesocialidelComunediRoma-www.comune.roma.it

Ilprogettointenderealizzare,inun’areadellaperiferiaromanaconunelevatotassodidisoccupazione(VMunicipio),unsistema di servizi di contrasto all’esclusione sociale che offra azioni concrete di inserimento socio-lavorativo per soggetti in condizioni di disagio.Unodeitratticaratterizzantidelprogettoèlapartecipazionedellepartisocialiterritoriali,rappresentatedall’UnioneIndustrialidiRomaedallaCISL-UnioneSindacaleMetropolitanaRomaEst,edialtriorganismi,che,tramiteilororappresentanti,andrannoacostituirelacosiddetta“CabinadiRegia”,organodigovernodelPolo,cheprodurràlelineediindirizzo,gestiràledinamicheistituzionaliesaràgarantedellefinalitàistitutive.

Beneficiari finali •280personeincondizionedidisagiosociale •40operatoridelterritorioimpegnatinell’implementazionedelsistemaintegratodiservizi perl’inclusionesocialeObiettivo del progetto Sperimentareemodellizzareunsistemadiservizidicontrastoall’inclusioneeperlosviluppodipercorsidi inclusionesociale,articolatoinservizi(prontaaccoglienza,sviluppodell’autonomiaesostegno all’inserimentosocio-lavorativo),mettendoinconnessionel’azioneistituzionaledelComuneconquella dellasocietàcivileequelladelsistemaproduttivoDescrizione •Realizzazionediunmodelloorganizzativoperlagestioneintegratadiservizi •Laboratoripolivalentieaccompagnamentoinaziendaperl’acquisizionedicompetenze tecnico-professionali •Istituzionediuntavolodiconcertazioneterritorialeperlosviluppodellepolitichediinclusionesociale, costituzionediunaretedipartenariatoericercadipartnerconmissionepratichecoerenticonlefinalità delPoloperl’inclusionesociale •Valutazionequalitativadeipercorsidiinserimentosocialeattraversolaraccoltadi intervisterivolteaipartecipantialleattivitàLocalità Roma-VMunicipioTempi di realizzazione 18mesiPartner •1associazionedicategoria:UnioneindustrialidiRoma •1cooperativasociale:CooperativaOesseCislRomaEst •1associazione:ComunitàdiCapodarco-1organizzazionesindacale:IpabCislRomaEstPersone coinvolte •22operatori •30volontariAzioni realizzate Startup

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Beneficiari finali 500bambini,giovani,donne,immigratiedisabiliObiettivo del progetto Favorirelapromozionesocialediragazzi,giovaniedonneDescrizione •Supportoscolasticoeattivitàsocio-culturalinellescuole •Attivitàsportiveeludichedianimazioneterritoriale •Percorsidivalorizzazioneconledonne •Azioniintegratediorientamentoprofessionale •AzioniintegraterivolteadimmigratiepersonedisabiliLocalità Catania(quartiereSanCristoforo)Tempi di realizzazione 24mesiPartner 1ente:ComunediCataniaPersone coinvolte •46operatori •15volontariAzioni realizzate Startup

il custode sociale come punto di riFerimentoAssociazioneSpes-CulturaeServizitralaGente-Onlus-www.spesonlus.it

Gliinterventidiriqualificazioneurbanaeambientale,chegrazieaunfinanziamentostatalemigliorerannol’assettourbanodelquartiereSanCristoforo,possonovenirpotenziatidaunaseriediinterventidisocializzazioneeintegrazionerivoltiallecategoriesocialipiùsvantaggiate.Offrireloro,insiemeadunambientepiùaccogliente,stimoliepercorsidicrescitapersonaleediintegrazionesocialeeprofessionalecreaconcreteopportunitàdimiglioramentodellecondizionidivitadeisingoliedellacomunità.Un progetto che ha a cuore la cura degli spazi dell’anima.

Beneficiari finali 150minori(6-17anni)dellaperiferiaurbanadiCataniaObiettivo del progetto Potenziarelecapacitàtecnico-operativeedierogazionedeiservizieducativi dell’OratorioCentroGiovanileGiovanniPaoloIIDescrizione •Sostegnopostscuolaperminoriarischiodiabbandonoe/odispersionescolastica •Attivitàludicoeducativepomeridianeperiragazzi,qualilaboratoridimusicadécoupage, bricolage,pitturasuvetro,pitturasustoffa,pittura,patchworkedunlaboratoriodicortometraggio •Attrezzatureematerialiperilaboratori •Organizzazionediincontritrimestralidieducazioneallalegalità,allarisoluzionepacifica deiconflittieallacittadinanzaattivaeresponsabile •Organizzazionediunospettacoloseraledipresentazionedelleattivitàrealizzate dairagazzinell’ambitodelprogettoLocalità Catania(quartiereLibrino)Tempi di realizzazione 12mesiPartner 1ente:ComunediCataniaPersone coinvolte •3operatori •20volontariAzioni realizzate Startup

una valida alternativa alla delinquenzaEnteGiuridicoCollegioMariaAusiliatrice-OratorioCentroGiovanileGiovanniPaoloII

LibrinoèunquartieredellaperiferiadiCataniaincuivivonoincondizionidiestremodegradoepovertà80milapersoneedovesonototalmenteassentiserviziespaziaggregativipergiovani.Ilprogettovuoleoffrire ai ragazzi una valida alternativa alla strada e alla

delinquenza minorile,proponendolorounospazioincuisiapossibileincontrarsiconcoetaneieconadulti,farpartediungruppo,fareesperienzadivitacomunitaria,confrontarsisuiproblemi,svilupparelapropriacreativitàeleproprierisorse,

esseresostenutinelrecuperoscolasticoecrescerenelladimensionesiapersonalesiasociale.

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DISPERSIONE SCOLASTICAE MEDIAZIONE CULTURALEFondazione Vodafone Italia si è attivata per finanziare progetti in grado di contrastare la dispersione scolastica e promuovere la mediazione culturale. La delibera da parte del Consiglio di Amministrazionedi Fondazione Vodafone Italia è del maggio 2006. La presentazione di tali progetti va fatta risalire all’esercizio 2005-2006, nel quale si richiedeva la presentazione di progetti che costituissero risposta alle seguenti emergenze:• Dispersione scolastica. I risultati dell’indagine realizzata dal Ministero dell’Università e della Ricerca sull’anno scolastico 2003-2004 confermano che il primo anno di scuola nei vari livelli scolastici è il più critico, soprattutto nella scuola di II grado, in quanto si verifica un’alta percentuale di drop out. Il fenomeno è particolarmente elevato nelle prime classi delle superiori nel Sud e nelle Isole (6,2% e 5,5%);• Immigrati di seconda generazione. Il tema delle seconde generazioni è fondamentale e riporta al tema dell’integrazione sociale. La qualità della convivenza, il rischio di formazione di sacche di emarginazione e devianza, la possibilità di un arricchimento del dinamismo culturale ed economico sono in grande misura legati alle condizioni di vita che verranno offerte e le opportunità di promozione sociale che incontreranno. Quale sarà tra alcuni anni il posto delle seconde generazioni scaturite dall’immigrazione nella società Italiana? Il loro destino è mediato dalle istituzioni, che intercettano nei processi di socializzazione: la famiglia e la scuola. In particolare, come è stato osservato da una ricerca condotta dal Comune di Milano nel 2003, si riscontra tra i “figli dell’immigrazione” un’ambivalenza tra la volontà di investire nello studio medio alto e l’esigenza di contribuire al progetto migratorio familiare, anche collaborando fin dall’adolescenza alle attività dei genitori (nei lavori subalterni, di pulizia, accudimento, manutenzione).Da studi recenti, risulta che, tra 10 anni, i minori di seconda generazione arriveranno a toccare quota un milione. Un ritmo di crescita ogni anno superiore al 20% rispetto all’anno precedente. Nel 2004-2005, gli studenti di origine straniera sono 361.576, con un’incidenza del 4,2% sul totale della popolazione scolastica.Tra le regioni si conferma prima per densità di stranieri l’Emilia Romagna con l’8,4%, mentre Milano è il primo capoluogo con l’11,6%.Dall’indagine sugli esiti scolastici degli alunni stranieri, risulta nell’anno 2003-2004 una più alta percentuale di bocciature e ripetenze tra gli studenti non italiani. Tra i problemi i docenti sottolineano quasi sempre quelli linguistici.Il sistema educativo è un osservatorio privilegiato dei mutamenti in atto e anticipatore dell’evoluzione della società multiculturale che si sta prefigurando in Italia.

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Beneficiari finali • I cittadini del quartiere torinese di San Salvario • 15 associazioni, socie dell’Agenzia, che non hanno luoghi di incontroObiettivo del progetto Favorire l’accesso alla cultura e l’integrazione socio-culturaleDescrizione • Creazione di un centro polivalente destinato ad attività sociali e culturali • Organizzazione di attività e servizi culturali (emeroteca, spazio multimediale, libreria “sociale”, book crossing, spazi per incontri, esposizioni, eventi di promozione culturale)Località Torino (quartiere di San Salvario)Tempi di realizzazione 18 mesiPartner • 2 fondazioni: Fondazione Pistoletto-Cittadellarte; Fondazione Giulio Einaudi Onlus • 1 associazione: Conservatoria delle Cucine MediterraneeAzioni realizzate Start up

LUOgO APERTO DI INCROCIO E INCONTRO PER ATTIvITà E PERSONEAgenzia per lo Sviluppo Locale di San Salvario - www.sansalvariosviluppo.it

San Salvario è uno dei principali quartieri di immigrazione a Torino ed è caratterizzato da notevole vivacità sociale e culturale, ma anche da problemi cronici di degrado edilizio, disagio sociale e conflittualità interetnica. Il progetto vuole far fronte a uno dei principali problemi del quartiere: la mancanza di spazi per la cultura. Come? Dando vita a un luogo aperto, di incrocio/incontro di attività e di persone, e operando, con la partecipazione attiva dei soci dell’Agenzia e di altri soggetti, per la realizzazione di attività culturali e formative per i cittadini, in particolare per gli immigrati, i minori e gli anziani, all’interno di un centro polivalente.

Beneficiari finali • 70 minori delle scuole secondarie di primo grado del quartiere • 10 ragazzi delle scuole secondarie di secondo gradoObiettivo del progetto Costruire una rete di sostegno per i minori immigrati, o che si trovano in situazioni di forte disagio, per contrastare l’abbandono scolastico e favorire l’integrazione e la valorizzazione delle risorse personaliDescrizione • Sostegno nello studio (approfondimento degli insegnamenti curriculari e apprendimento di un metodo) • Accompagnamento delle famiglie e dei ragazzi negli aspetti educativi e di orientamento scolastico e lavorativo • Riqualificazione del tempo libero come momento educativo e formativo (laboratorio di espressione corporea, esperienze culturali)Località Torino (V Circoscrizione amministrativa)Tempi di realizzazione 27 mesiPartner 1 ente: Comune di TorinoAzioni realizzate Il progetto è in fase intermedia

SOSTEgNO TERRITORIALE PER MINORI IN SITUAZIONI DI DISAgIO

Associazione culturale e socio-assistenziale Il Cammino Onlus - www.associazioneilcammino.it

Il territorio della V Circoscrizione del Comune di Torino presenta un’ampia incidenza di situazioni di disagio, espressa anche dall’elevato numero degli abbandoni scolastici, superiore del 3 % rispetto alla media cittadina. L’Associazione Il Cammino vuole affiancare i

minori immigrati o in forti difficoltà, attraverso percorsi di assistenza sociale e scolastica, con la collaborazione attiva anche delle scuole e delle famiglie. Il finanziamento sostiene l’ampliamento delle attività già in essere per l’intero ciclo della scuola

secondaria di primo grado e consente la presa in carico di un maggior numero di minori immigrati e disagiati.

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Beneficiari finali 35 bambini Rom del campo di Tor dé Cenci a Roma (6-12 anni)Obiettivo del progetto • Sviluppare la socialità dei bambini Rom per favorirne l’integrazione • Migliorare il dialogo interculturale tra i nomadi e la popolazione romanaDescrizione • Realizzazione di attività pedagogiche (laboratori: logopedia, musicoterapica, arteterapia, psicomotricità, teatro) • Allestimento di uno spettacolo, rappresentato nel quartiere Eur di Roma, presso il museo della civiltà romana con il coinvolgimento e l’intervento dell’Assessore alla cultura del XII municipioLocalità RomaTempi di realizzazione 8 mesiPartner • 1 ente: Comune di Roma • 1 università: Università degli Studi di Napoli L’OrientalePersone coinvolte • 10 operatori • 2 esperti (un antropologo e un docente di Diritto Internazionale)Azioni realizzate Concluso

ALLA RICERCA DELL’EqUILIbRIO DI vITAAssociazione Culturale Ondadurto Teatro

Il teatro in strada: attività pedagogica ed educativa per aiutare i bambini Rom a trovare un equilibrio sia tra loro che con il mondo circostante. È questo lo scopo che l’Associazione Ondadurto Teatro si prefigge. Il progetto ha visto la realizzazione di laboratori interdisciplinari e l’allestimento di uno spettacolo teatrale, per far conoscere l’iniziativa anche alla popolazione romana. La partecipazione di un antropologo e di un esperto di Diritto Internazionale dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, vuole garantire sia la valorizzazione delle caratteristiche culturali e delle tradizioni della popolazione Rom sia un continuo lavorodi monitoraggio e di supervisione.

Beneficiari finali 300 bambini/adolescenti delle scuole primarie di alcune periferie di Roma e della provinciaObiettivo del progetto Supportare lo sviluppo armonico dei ragazzi, delle loro capacità sociali, delle loro potenzialità espressive e della capacità di concentrazione e di relazioneDescrizione • Organizzazione di 20 laboratori artistico-musicali in 10 scuole primarie (attività musicali, attività legate alla pittura e alla plastica, movimento artistico, danza) • Allestimento di due spettacoli musicali, in collaborazione con la World Youth Orchestra UNICEF Goodwill Ambassador, e di una mostra per esporre il materiale prodotto dagli alunniLocalità Comune di Roma e provinciaTempi di realizzazione 16 mesiPartner • 3 enti: Comune di Roma; Provincia di Roma; Regione Lazio • 1 università: Università degli Studi di Napoli L’OrientalePersone coinvolte Equipe docente (artisti, musicisti e pedagoghi) e medico-scientificaAzioni realizzate Start up

fARE ARTE IN AMICIZIAAssociazione MusicaEuropa - www.musicaeuropa.it

L’educazione attraverso l’arte è uno strumento unico e formidabile per la crescita equilibrata della persona, dal punto di vista sia individuale che sociale, soprattutto nel caso di sostegno a minori che vivono in aree geografiche difficili, nelle periferie

delle grandi città, a minori figli di immigrati o provenienti da comunità Rom. Forte di questa convinzione, l’Associazione MusicaEuropa si propone di realizzare un intervento pedagogico a carattere artistico e sociale, per contrastare il

disagio minorile e favorire l’integrazione dei minori, anche con la collaborazione attiva delle scuole e dei loro insegnanti.

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Beneficiari finali • 400 giovani donne immigrate (sole o madri) residenti a Perugia • Famiglie e cittadinanzaObiettivo del progetto Realizzare e avviare un centro di aggregazione, di scambio interculturale e di supporto per donne immigrate, al fine di favorirne l’integrazione sociale e l’inserimento lavorativoDescrizione • Organizzazione di corsi di alfabetizzazione e finalizzati all’inserimento cosiale e lavorativo (cucito e tessitura, educazione e cultura alimentare, operatore di base per anziani) • Erogazione di altri servizi a favore delle donne immigrate (informazione legale/amministrativa e socio-sanitaria, orientamento, corsi per i bambini, manifestazioni culturali multietniche e momenti ricreativi)Località PerugiaTempi di realizzazione 12 mesiPartner • 1 ente: Comune di Perugia • 8 organizzazioni non profit: L’Alfabeto, Internazionale 8 Marzo, Cooperativa Perusia, ARCI Solidarietà, CIDIS, Un Ponte di Mamme, Mother Assistant, Filo d’Oro • 1 fondazione: Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia • PrivatiAzioni realizzate Start up

INCONTRO, fORMAZIONE E SCAMbIO INTERCULTURALECe.S.Vol. Centro Servizi per il Volontariato - www.pgcesvol.net

Un progetto per otto associazioni. Con quale obiettivo? Creare un centro di aggregazione per donne immigrate, per promuovere l’incontro, la formazione e lo scambio interculturale. È così che il Ce.S.Vol. vuole offrire alle donne immigrate della provincia di Perugia la possibilità di intraprendere un percorso di socializzazione e di integrazione nel nostro Paese, anche al fine di favorire il loro inserimento sociale e lavorativo. L’idea del progetto è nata da un’analisi realizzata nella provincia di Perugia che ha mostrato la grande rilevanza dal punto di vista sociale e sanitario del fenomeno dell’immigrazione, e il continuo aumento dell’afflusso di immigrati, di cui più del 50% sono donne.

Beneficiari finali 50 minori immigrati di seconda generazioneObiettivo del progetto • Contrastare la dispersione scolastica dei minori immigrati • Favorire una loro reale integrazione nella societàDescrizione • Realizzazione di attività di sostegno scolastico (lezioni individuali) e di aiuto nell’apprendimento di un metodo di studio, con percorsi personalizzati e/o in piccoli gruppi per sostenere i minori immigrati maggiormente in difficoltà • Organizzazione di attività di orientamento alla scelta scolastica e/o lavorativa • Allestimento di un laboratorio informaticoLocalità Cremona e provinciaTempi di realizzazione 12 mesiPartner 3 enti: Ufficio Nazionale del Servizio Civile, Comune di Cremona e Provincia di CremonaPersone coinvolte • Volontari (insegnanti), tutor, educatore professionale, psicoterapeuta • 2 operatori (del Servizio civile)Azioni realizzate Il progetto, avviato tre anni fa, ha sperimentato attività di aiuto allo studio (recupero di materie scolastiche, orientamento, corsi) per contrastare la dispersione scolastica

LUOgO DI INTEgRAZIONE E SCAMbIO DI CULTURECentro di Solidarietà Il Ponte - www.il-ponte.net

Mostrare ai minori extracomunitari e alle loro famiglie un “futuro possibile”, diverso da quello a cui troppo spesso si sentono predestinate le “seconde generazioni” di immigrati. Con questa idea il Centro di Solidarietà Il Ponte ha avviato,

circa tre anni fa, l’esperienza “Portofranco”, che offre percorsi di sostegno volti a contrastare la dispersione scolastica e a garantire una maggiore integrazione dei minori immigrati. In questa fase, il finanziamento del progetto va a sostenere l’implementazione

delle attività di aiuto scolastico, con l’abbattimento delle liste d’attesa, e la creazione di un laboratorio informatico, che permette di facilitare l’apprendimento e l’insegnamento della lingua italiana.

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Beneficiari finali 15 allievi non vedenti e ipovedenti pluriminoratiObiettivo del progetto Offrire ai non vedenti e ipovedenti anche pluriminorati conoscenze informatiche, al fine di facilitare il loro inserimento sociale e lavorativoDescrizione Realizzazione di un corso di informatica di 240 ore (conoscenze di base sui sistemi operativi, sulle principali applicazioni, sulla navigazione web, sulla posta elettronica e all’uso degli ausili, come sintetizzatore vocale e barra e/o display Braille)Località Assisi (Perugia)Tempi di realizzazione 12 mesiPartner 1 istituto: Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione OnlusPersone coinvolte • Docenti di Informatica per non vedenti • Operatori del CrescAzioni realizzate Consolidamento di interventi già in atto

Beneficiari finali • 400 ragazzi, adolescenti e adulti svantaggiati • 150 operatori professionali e educatori • 500 volontariObiettivo del progetto Sviluppare pratiche “integrate” culturali, comunicative e artistiche di persone disabili (bambini e adulti) per valorizzare la dimensione del tempo libero, delle relazioni interpersonali, di gruppo e sociali, attraverso l’utilizzo della tecnica del Teatro di FiguraDescrizione • Realizzazione di attività di formazione per animatori-educatori • Attuazione di attività di sostegno a esperienze già esistenti e in sviluppo nell’ambito del Teatro di Figura e delle “compagnie integrate” • Organizzazione di incontri, seminari, convegni, rassegne e festival, con la partecipazione di “compagnie integrate”Località Emilia RomagnaTempi di realizzazione 12 mesiPartner • 2 Aziende Sanitarie Locali: ASL di Parma e ASL di Cesena • PrivatiAzioni realizzate Consolidamento di azioni già avviate nel progetto “Giocamico”, che ha l’obiettivo di attivare esperienze per soggetti svantaggiati, soprattutto con l’utilizzo del Teatro di Figura

TEATRO DI fIgURA: UNA RISORSA PER L’INTEgRAZIONEArrivano dal Mare Soc. Coop. A.r.l. - www.arrivanodalmare.it

Il Teatro di Figura (teatro di burattini, marionette, teatro d’oggetti e d’ombre) è uno degli strumenti che la Cooperativa Arrivano dal Mare ha scelto di utilizzare per favorire l’integrazione e ridurre il disagio delle persone disabili. Molti i suoi benefici: offre un ausilio allo sviluppo psicomotorio, sensoriale e cognitivo; arricchisce la possibilità di espressione e comprensione del linguaggio parlato; stimola l’utilizzo della fantasia e dell’immaginazione; aumenta la socialità e favorisce la valorizzazione delle diversità.

CONTRO L’ESCLUSIONE... ONLINECresc Onlus - Centro regionale di educazione permanente e di sperimentazione per ciechi pluriminorati - www.cresc.it

Nella società dell’informazione la capacità di utilizzare mezzi informatici e telematici è fondamentale. L’ingresso nel mondo dell’informatica non può però rappresentare motivo di ulteriore esclusione o emarginazione, ma deve offrire una

possibilità di maggiore comunicazione per tutti, anche per le persone minorate della vista. Il Cresc propone un corso di informatica, giunto già alla terza edizione, in cui vengono fornite a non vedenti e ipovedenti anche pluriminorati conoscenze

ormai non più ignorabili per rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica e con le esigenze di aggiornamento che essa comporta.

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Beneficiari finali ComunitàObiettivo del progetto Realizzare il primo rapporto sui legami giuridici tra beni culturali e globalizzazione, al fine di promuovere l’interesse di istituzioni ed enti privati per una loro ampia fruizioneDescrizione • Realizzazione di studi approfonditi sulle aree tematiche: • la circolazione dei beni • la distribuzione dei compiti e delle funzioni amministrative • la fruizione dei beni • il ruolo dei privati • Elaborazione di un rapporto di sintesiLocalità RomaTempi di realizzazione 24 mesiPersone coinvolte • 8 ricercatori • 14 volontariAzioni realizzate Start up

cultura: strumento di sviluppo socialeIRPA - Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione - www.irpa.eu

L’accresciuta rilevanza dei beni culturali, anche sotto l’aspetto economico, permette al patrimonio culturale di divenireuno strumento di sviluppo sociale. Studiare le dimensioni e i legami giuridici che vincolano circolazione, scambio, conservazione e restauro dei beni culturali può configurare possibili forme di intervento di soggetti pubblici e privati nel campo dei beni culturali. Anche la fruizione dei beni culturali da parte di categorie meno agevolate può essere ampliata e favorita da idonei strumenti normativi e strutturali.

Beneficiari finali • 5 lavoratori disabili, inseriti nella cooperativa sociale David Chiossone • 40 persone disabili visive che già visitano 10 volte all’anno i musei • 100 bambini con disabilità visive delle scuole di Liguria, Piemonte e alta Toscana • 150 visitatori disabili di museiObiettivo del progetto • Favorire, mediante la tecnologia, l’accessibilità alla cultura per coloro che hanno problemi di apprendimento (ipovedenti e disabili sensoriali) • Migliorare l’accessibilità dei servizi e delle strutture culturali nel contesto urbano genovese • Promuovere la partecipazione attiva dei soggetti beneficiari (ipovedenti)Descrizione • Creazione di un laboratorio per la verifica dell’accessibilità dei siti internet • Realizzazione e adeguamento di 3 siti internet di musei per renderli accessibili ai disabili • Realizzazione di 3 laboratori didattici museali • Creazione e promozione di un percorso di visita museale (presso la Galleria di Arte Moderna di Genova) accessibile a ipovedenti e ciechiLocalità GenovaTempi di realizzazione 12 mesiPartner 1 ente: Comune di GenovaAzioni realizzate Start up

superare con internet i vincoli dell’accessiBilitÀIstituto David Chiossone per i ciechi e gli ipovedenti Onlus - www.chiossone.it

Sono molte le difficoltà di accesso ai servizi e alle strutture culturali per le persone disabili, e in particolare per gli ipovedenti, sia neitermini della possibilità di percezione (la struttura grafica dei siti internet, i cartelli esplicativi in un museo, ecc.) sia per quanto

riguarda l’accessibilità fisica (come raggiungere il luogo di uno spettacolo culturale o un museo). A questo problema vuole far fronte il progetto dell’Istituto David Chiossone, favorendo la possibilità per l’utenza

disabile di accedere a siti internet, e realizzando nella città di Genova laboratori didattici museali e percorsi di visita museale per ciechi e ipovedenti. Per difendere e promuovere il diritto di accedere alla cultura da parte di tutti.

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un luogo caldo come un aBBraccioMissione di Speranza e Carità Onlus - www.pacepace.org

La Missione nasce per opera di Biagio Conte, missionario laico, che comincia sotto i portici della Stazione Centrale di Palermo a dedicarsia persone bisognose. Oggi la Cittadella, la più grande delle tre strutture dell’ente Missione di Speranza e Carità, accoglie ben450 persone tra senzatetto e immigrati. È dotata di un’infermeria, un ambulatorio medico, luoghi di incontro ricreativi e sportivi, aule per l’insegnamento dell’italiano e laboratori per l’apprendimento di mestieri artigianali, per dare sostegno a tante persone che possono così sperare nel reinserimento sociale. Un punto di incontro anche per le famiglie disagiate del quartiere e per i loro bambini, che vi possono svolgere attività ricreative.

Beneficiari finali • 450 persone: senzatetto, emigrati, disagiati accolti nella Cittadella • 1.000 famiglie disagiateObiettivo del progetto • Restituire dignità e fiducia nelle proprie capacità agli ospiti della struttura per consentire loro di essere reinseriti nella società e di svolgervi un ruolo attivo • Rendere la Comunità sempre più indipendenteDescrizione Ristrutturazione e messa a norma dei locali della lavanderiaLocalità Palermo - Quartiere OretoTempi di realizzazione 5 mesiAzioni realizzate Completati i lavori ai tetti dei dormitori. È iniziata la preparazione della nuova mensa, dei laboratori artigiani. Acquistate le macchine da installare nei locali lavanderia.

al 31 marzo 2007

pag. 104

Page 55: FOL_Fondazione_2007

attivo 31.03.2007 31.03.2006

A) CREDITI VERSO FONDATORE PER QUOTE DA VERSARE 0 0

B) IMMOBILIZZAZIONI 0 0

I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 0 0 II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 0 0 III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 0 0 C) ATTIVO CIRCOLANTE 11.535.272 9.846.350

I) RIMANENZE 0 0 II) CREDITI 6.765.623 5.146.218 1) VERSO SOCIETà MAnDAnTI (EnTRO 12 MESI) 4.397.000 3.171.000 2) VERSO ALTRI (EnTRO 12 MESI) 2.368.623 1.975.218 III) ATTIVITÀ FINANZIARIE ChE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI 0 0 IV) DISPONIBILITÀ LIQUIDE 4.769.649 4.700.132 1) DEPOSITI BAnCARI E POSTALI 4.769.649 4.700.132 D) RATEI E RISCONTI ATTIVI 7.500 7.500

totale attivo 11.542.772 9.853.850

patrimonio netto e passivo 31.03.2007 31.03.2006

A) PATRIMONIO NETTO 3.018.156 1.880.978

I) PATRIMONIO LIBERO 61.653 61.653 2) RISuLTATO GESTIOnALE DA ESERCIzI PRECEDEnTI 61.653 61.653 II) FONDO DI DOTAZIONE 150.000 150.000

III) PATRIMONIO VINCOLATO 2.806.503 1.669.325 1) FOnDI VInCOLATI DESTInATI DA TERzI 2.806.503 1.669.325

B) FONDI PER RISChI ED ONERI 2.368.623 1.974.918

C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 0 0

D) DEBITI 6.155.993 5.997.954 5) DEBITI VERSO FORnITORI (EnTRO 12 MESI) 150.849 258.677 6) DEBITI TRIBuTARI (EnTRO 12 MESI) 2.640 600 8) ALTRI DEBITI (EnTRO 12 MESI) 6.002.504 5.738.677

E) RATEI E RISCONTI PASSIVI 0 0

totale passivo e patrimonio netto 11.542.772 9.853.850

patrimoniale al 31 marzo 2007

Page 56: FOL_Fondazione_2007

oneri 31.03.2007 31.03.2006

1) EROgAZIONI PER CONTRIBUTO A PROgETTI 4.362.822 5.468.847

2) ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI 127.685 0

3) ONERI FINANZIARI 182 628 3.1) Su DEPOSITI BAnCARI 182 628 3.2) Su ALTRI PRESTITI BAnCARI

4) ONERI DI SUPPORTO gENERALE 556.867 593.417 4.1) MATERIE PRIME, SuSSIDIARIE, DI COnSuMO E MERCI 6.258 5.281 4.2) SERVIzI 550.554 588.055 4.3) GODIMEnTO BEnI DI TERzI 0 0 4.4) PERSOnALE 0 0 4.5) AMMORTAMEnTI 0 0 4.6) OnERI DIVERSI DI GESTIOnE 55 81

risultato gestionale positivo (negativo) 0 0

proventi 31.03.2007 31.03.2006

1) PROVENTI DA ATTIVITÀ TIPIChE 4.977.609 6.034.105 1.1) DA GRAnT AGREEMEnT DI VODAFOnE GROuP FOunDATIOn 4.362.822 5.468.847 1.2) DA COnTRIBuTI DI VODAFOnE OMnITEL nV 614.787 565.258

2) PROVENTI DA RACCOLTA FONDI 0 0

3) PROVENTI FINANZIARI 69.947 28.787 3.1) DA DEPOSITI BAnCARI 69.947 28.787 3.2) DA ALTRE ATTIVITà 0 0

gestionale a proventied oneri al 31 marzo 2007

Page 57: FOL_Fondazione_2007

apertura dell’esercizio

risultato della gestione

Fondi ricevuti da vodaFone group Foundation

in attesa di deFinizione dell’accordo di erogazione

assegnazioni a progetti (sottoscrizione

accordo di erogazione)

destinazione risultato esercizio

precedente

situazione di chiusura

dell’esercizio

FOnDO COn VInCOLO VERSO “COnSORzIO LA CITTà ESSEnzIALE”FOnDO COn VInCOLO VERSO “PROVInCIA LIGuRE DEI PADRI SOMASChI”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE PETER PAn”FOnDO COn VInCOLO VERSO “FOnDAzIOnE SAn VITO OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “COOPERATIVA SOCIALE DEDO A.R.L. OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE On ThE ROAD”FOnDO COn VInCOLO VERSO “FOnDAzIOnE GIuSEPPE FERRARO OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “SOC. COOP. SOCIALE PROGETTO MuRET OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ISTITuTO VITTORIA RAzzETTI OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ISTITuTO STATALE SORDOMuTI ROMA”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE SuOnISOnORI OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “SOC. COOP. SOCIALE ESAGRAMMA IL MuLInO DELLE nOTE OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “A ROMA InSIEME”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE MuSICAEuROPA”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE CuLTuRALE OnDADuRTO TEATRO”FOnDO COn VInCOLO VERSO “CEnTRO DI SOLIDARIETà IL POnTE”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ARRIVAnO DAL MARE SOC.COOP. A.R.L”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE CuLTuRALE E SOCIO-ASSISTEnzIALE IL CAMMInO OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ISTITuTO DAVID ChIOSSOnE PER I CIEChI E GLI IPOVEDEnTI OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “CRESC OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “MEnTORInG uSA/ITALIA OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “CE.S.VOL. CEnTRO SERVIzI PER IL VOLOnTARIATO”FOnDO COn VInCOLO VERSO “A.n.G.E. ASSOCIAzIOnE nAzIOnALE GIOVAnI EuROPEI”FOnDO COn VInCOLO VERSO “SPES COnTRA SPEM”FOnDO COn VInCOLO VERSO “DEDALuS COOPERATIVA SOCIALE”FOnDO COn VInCOLO VERSO “COOP. SOC. SOCIETà DOLCE”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ARCI GEnOVA”FOnDO COn VInCOLO VERSO “LuLE SOC. COOP. SOC. OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “SEGnAVIA - PADRI SOMASChI (PLOCRS)”FOnDO COn VInCOLO VERSO “MACRAME’ COOPERATIVA SOCIALE A R.L.”FOnDO COn VInCOLO VERSO “MISSIOnE DI SPERAnzA E CARITà OnLuS” FOnDO COn VInCOLO VERSO “SOL.CO. SOLIDARIETà E COOPERAzIOnE”FOnDO COn VInCOLO VERSO “COOPERATIVA SOCIALE LAVORO E InTEGRAzIOnE OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE AMICI DEL BAnCO ALIMEnTARE PALERMO OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “CARITAS DIOCESI BOLzAnO-BRESSAnOnE”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE BLOOM CuLTuRE TEATRI”FOnDO COn VInCOLO VERSO “AGEnzIA PER LO SVILuPPO LOCALE DI SAn SALVARIO”FOnDO COn VInCOLO VERSO “V DIPARTIMEnTO POLITIChE SOCIALI DEL COMunE DI ROMA”FOnDO COn VInCOLO VERSO “SOS IL TELEFOnO AzzuRRO OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “COnSORzIO DI COOPERATIVE SOCIALI IL nODO A.R.L.”FOnDO COn VInCOLO VERSO “SOC. COOP. SOCIALE A.R.L. LA DIMORA” FOnDO COn VInCOLO VERSO “CARITAS DIOCESAnA SALERnO-CAMPAnIA-ACERnO”FOnDO COn VInCOLO VERSO “COMIn COOP. SOC. DI SOLIDARIETà OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE OnLuS ACCADEMIA L’ARTE nEL CuORE”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE RyDER ITALIA OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “ASSOCIAzIOnE COMunITà IL GABBIAnO OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “EnTE GIuRIDICO COLLEGIO MARIA AuSILIATRICE ORATORIO CEnTRO GIOVAnILE GIOVAnnI PAOLO II”FOnDO COn VInCOLO VERSO “SAVE ThE ChILDREn ITALIA OnLuS”FOnDO COn VInCOLO VERSO “L’AMICO ChARLy OnLuS”PATRIMONIO VINCOLATO

totali

57.770168.000178.400190.677

44.878144.780166.950170.660

87.41059.80050.000

305.00045.000

000000000000000000000000000000000

000

1.669.325

1.880.978

0000000000000000000000000000000000000000000000

0000

0

risultato gestionale da esercizi precedenti

risultato gestionale d’esercizio

Fondo di dotazione

61.653

0

150.000

0

0

0

183.30053.76437.50071.41074.42574.76230.000

267.15072.17955.78076.000

161.300217.116103.000155.462

85.50087.10090.740

313.380116.400240.000150.000

35.000439.000277.250250.000207.080207.000202.000197.950172.800104.944

54.810

90.800313.540289.329

5.557.771

5.557.771

0,00

0,00

0,00

-57.770-168.000-178.400-190.677

-44.878-144.780-166.950-170.660

-87.410-59.800-50.000

-305.000-45.000

-183.300-53.764-37.500-71.410-74.425-74.762-30.000

-267.150-72.179-55.780-76.000

-161.300-217.116-103.000-155.462

-85.500-87.100-90.740

-313.380-116.400-240.000-150.000

-35.0000000000000

000

-4.420.593

-4.420.593

0

0

0

0000000000000000000000000000000000000000000000

0000

0

0

0

0

000000000000000000000000000000000000

439.000277.250250.000207.080207.000202.000197.950172.800104.944

54.810

90.800313.540289.329

2.806.503

3.018.156

61.653

0

150.000

di movimentazione delle componenti del patrimonio netto al 31 marzo 2007

Page 58: FOL_Fondazione_2007

La Fondazione Vodafone Italia è stata costituita il 4 aprile 2002 ed è stata iscritta nel registro delle persone giuridiche ai sensi del D.P.R. 10 febbraio 2000 n. 361 dalla Prefettura di Milano il 10 ottobre 2002, al numero d’ordine 308.

Di seguito si illustrano la struttura e il contenuto del bilancio e le variazioni del patrimonio netto in accordo al “Documento di presentazione di un sistema rappresentativo dei risultati di sintesi delle organizzazioni non profit” predisposto dalla Commissione Aziende Non Profit del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti nel luglio 2002.

Struttura e contenuto del bilancioLa Fondazione, ai sensi dell’art. 15 dello Statuto, deve redigere il bilancio consuntivo, accompagnato da una relazione sulla gestione (cosiddetta relazione di missione). Al bilancio deve essere allegata la Relazione del Collegio dei Revisori. I dati sono stati presentati in forma comparativa e nella nota integrativa sono commentate le principali variazioni intervenute. In assenza di precise disposizioni statutarie e normative, il bilancio è stato predisposto secondo lo schema previsto per le imprese dal Codice Civile, eventualmente derogando per tenere conto delle peculiarità che contraddistinguono la struttura del patrimonio e per informare sulle modalità con cui le risorse sono state acquisite e impiegate nel periodo di riferimento nelle diverse ”aree gestionali”.

In ossequio al documento predisposto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti sopra citato, si precisa che lo schema di Rendiconto Gestionale, pur rispettando il principio della correlazione tra costi e ricavi, riclassifica le voci per destinazione e non per natura. La classificazione per destinazione consente una più chiara informativa in merito al conseguimento dello scopo della Fondazione, separando i costi sostenuti per i progetti dai costi sostenuti per la struttura organizzativa ed evidenziando i contributi utilizzati per la rispettiva copertura.

Si richiama inoltre l’attenzione sul fatto che in calce al Rendiconto Gestionale è stato predisposto un prospetto che riporta la “Variazione del Patrimonio netto” della Fondazione. Tale impostazione, in linea con gli schemi di bilancio adottati dalla prassi internazionale delle “Not for profit organization”, ha l’obiettivo di fornire il reale andamento dell’esercizio considerando, come parametro di valutazione, la “Variazione del Patrimonio” anziché il risultato dell’esercizio.

I principi contabili adottati per la redazione dello Stato Patrimoniale e del Bilancio sono conformi a quelli raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e Ragionieri e, ove mancanti, dall’International Accounting Standards Board (IASB).

I valori esposti negli schemi di bilancio sono in unità di euro, così come nei commenti alle voci.Sono state inoltre omesse le voci che non presentano saldo né nel presente esercizio né in quello passato, salvo quelle per le quali è richiesta espressamente l’esposizione dalla normativa.

La Fondazione non beneficia di particolari esenzioni fiscali e non ha dipendenti in quanto per svolgere la sua attività si avvale della struttura e delle risorse umane del fondatore con il quale è stato definito un contratto di “Service Agreement” e uno di “Distacco di personale”.Si segnala inoltre che, per quanto riguarda le scritture contabili relative all’accredito dei fondi ricevuti dalle società mandanti e alle erogazioni effettuate a favore delle organizzazioni non profit, vengono applicati criteri diversi a seconda che si tratti di fondi stanziati da Vodafone Group Foundation piuttosto che da Vodafone Omnitel N.V.Nel primo caso, infatti, i fondi erogati da Vodafone Group Foundation sono iscritti in un apposito fondo del Patrimonio Vincolato fino alla sottoscrizione dell’accordo con l’organizzazione non profit che genera la rilevazione del debito verso l’organizzazione stessa e la contestuale riduzione del fondo. La sottoscrizione dell’accordo determina inoltre l’iscrizione nel Rendiconto Gestionale dell’intero importo deliberato. La successiva erogazione da parte della Fondazione all’organizzazione beneficiaria determina la riduzione del debito precedentemente rilevato.Relativamente ai fondi stanziati da Vodafone Omnitel N.V., la sottoscrizione dell’accordo con un’organizzazione non profit non ha alcun riflesso sul Rendiconto Gestionale trattandosi di un mandato in nome e per conto di Vodafone Omnitel N.V.La sottoscrizione dell’accordo con l’ente beneficiario determina l’iscrizione dell’intero importo al “Fondo per rischi e oneri”, la rilevazione del debito verso l’organizzazione e la contestuale iscrizione di un credito verso l’ente stesso al fine di rilevare l’impegno di quest’ultimo alla realizzazione del progetto. La successiva erogazione da parte della Fondazione all’organizzazione beneficiaria determina la riduzione del debito precedentemente rilevato verso la stessa. Il “Fondo per rischi e oneri” e il credito verso l’ente beneficiario sono poi stornati solo a progetto ultimato.

Il presente Bilancio è stato oggetto di revisione contabile da parte della società Deloitte & Touche S.p.a.

relatiVa all’eSerciZio Sociale cHiuSo al 31 MarZo 2007

pag. 113

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attiVo circolante

crediti

crediti verso società mandanti

Tale voce (euro 3.171.000 al 31 marzo 2006) si riferisce ad importi deliberati dal Consiglio di Amministrazionedi Vodafone Omnitel N.V. a favore della Fondazione al 31 marzo 2007. A titolo informativo, si segnala che 2.200.000 euro sono stati erogati nel mese di aprile 2007.

crediti verso altri

La voce in questione (euro 1.975.218 al 31 marzo 2006) si riferisce alle assegnazioni di fondi nei confronti delle organizzazioni non profit finanziate con i fondi ricevuti da Vodafone Omnitel N.V. in virtù della sottoscrizione della “Convenzione per interventi in favore del settore non profit e del mandato con rappresentanza” ed i cui progetti non sono ancora conclusi. Tale voce trova corrispondenza nella voce patrimoniale passiva “Fondi per rischi e oneri”. Nel precedente esercizio tale voce era comprensiva di euro 300 per acconti versati a fornitori.Di seguito le organizzazioni non profit beneficiarie delle erogazioni:

euro 4.397.000

euro 2.368.623

Nella valutazione delle voci di bilancio sono stati osservati i criteri di valutazione definiti dall’art. 2426 del Codice Civile. I criteri utilizzati nell’esercizio chiuso non si discostano da quelli utilizzati per la redazione del bilancio del precedente esercizio.La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza, nella prospettiva della continuità aziendale, nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo e del passivo considerato.Ai fini delle appostazioni contabili, viene infatti data prevalenza alla sostanza economica delle operazioni piuttosto che alla loro forma giuridica, dandone peraltro congrua informazione nel contesto della presente nota.

creditiSono esposti al valore di presumibile realizzo, ritenuto coincidente con il valore nominale.

diSponibilità liquideSono iscritte al valore nominale.

ratei e riScontiSono calcolati secondo il principio della competenza temporale.

debitiSono iscritti al valore nominale.

Fondi per riScHi ed oneriSi rimanda al paragrafo “Struttura e contenuto del bilancio”.

criteri di conVerSione delle poSte in ValutaI crediti e i debiti espressi in altre valute estere sono convertiti in euro ai cambi storici della data delle relative operazioni. Le perdite o gli utili che si originano dall’adeguamento ai cambi di fine esercizio dei crediti e dei debiti espressi nelle altre valute estere sono riflessi nel Rendiconto Gestionale.

ricaVi e coStiI ricavi derivanti dai “Proventi da attività tipiche” sono iscritti nel periodo in cui sono stati registrati i costi relativi, rilevati nella voce “Erogazioni per contributo a progetti”. In particolare i fondi ricevuti da Vodafone Group Foundation sono rilevati in base agli accordi di erogazione stipulati con i diversi enti beneficiari per la realizzazione di singoli progetti. La copertura dei costi di gestione è garantita dai contributi erogati da Vodafone Omnitel N.V., anch’essi rilevati tra i “Proventi da attività tipiche”.Gli “Oneri di supporto generale” sono iscritti secondo il principio della competenza temporale che per i servizi coincide con il periodo di effettuazione della prestazione.Gli interessi attivi e passivi e gli altri costi e ricavi sono rilevati ed esposti in bilancio secondo il principio della competenza temporale.

alle principali Voci dell’attiVo

organiZZaZione non proFit

Obiettivo Cultura - Associazione per la Promozione dell’eredità CulturaleSocietà Cooperativa SocialeSan MartinoAssociazione Volontariato PenitenziarioArticolo 3 Coop. SocialeAssociazione Penelope Coordinamento Solidarietà SocialeSherwood Piccola Società Coop. Sociale a.r.l.Arci MilanoAssociazione di Volontariato Oasi FrancescanaAssociazione Soccorso Rosa Azzurro OnlusMechor Società Cooperativa SocialeIstituto Nazionale per lo Studioe la Cura dei TumoriComunità Incontro Onlus-fondazione San Raffaele Incontro di AmeliaFondazione Asphi OnlusIstituto Luigi SturzoFondazione San Vito OnlusCooperativa Sociale Cultura e ValoriConsorzio IcaroConsorzio Solco Città ApertaComitato Progetto Porta Palazzototale

Saldo al 31/03/2006

75.000

62.100

96.25096.250

111.880

51.488

66.750165.500

370.000185.000213.700

481.000

0000000

1.974.918

progetti coMpletati

(75.000)

(62.100)

(96.250)(96.250)

(111.880)

(51.488)

00

0(185.000)

0

0

0000000

(677.968)

nuoVi accordi

0

0

0

0

0

00

000

0

500.00086.350

161.02343.100

142.50092.55046.150

1.071.673

Saldo al 31/03/2007

0

0

0

0

0

66.750165.500

370.0000

213.700

481.000

500.00086.350

161.02343.100

142.50092.55046.150

2.368.623

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organiZZaZione non proFit

Agenzia per lo Sviluppo Locale di San SalvarioV Dipartimento Politiche Sociali del Comune di RomaSos Il Telefono Azzurro OnlusConsorzio di Cooperative Sociali “Il Nodo” a.r.l.Soc. Coop. Sociale a.r.l. “La Dimora” Caritas Diocesana Salerno-Campania-AcernoComin Coop. Soc. di Solidarietà OnlusAssociazione Onlus Accademia L’arte nel cuoreAssociazione Ryder Italia OnlusAssociazione Comunità Il Gabbiano OnlusEnte giuridico collegio Maria Ausiliatrice Oratorio Centro Giovanile Giovanni Paolo IISave The Children Italia OnlusL’amico Charly Onlus

totale

31/03/2007

439.000277.250250.000207.080207.000202.000197.950172.800104.944

54.81090.800

313.540289.329

2.806.503

diSponibilità liquide

La voce è interamente costituita dalle giacenze depositate sul conto corrente bancario presso la Deutsche Bank. Nel precedente esercizio tale voce ammontava a euro 4.700.132. Nella tabella sottostante vengono riepilogati i movimenti che hanno determinato la variazione delle disponibilità liquide tra i due esercizi:

disponibilità liquide al 31/03/2006

Fondi ricevuti da Vodafone Group Foundation 6.474.000

Fondi ricevuti da Vodafone Omnitel NV (Natale 2006) 30.000

Erogazioni effettuate nel corso dell’esercizio ad associazioni non profit- in nome e per conto di Vodafone Omnitel N.V. (1.127.359)- a mezzo finanziamenti di Vodafone Group Foundation (4.586.849)

Proventi finanziari 69.947

Pagamenti a fornitori (790.222)

disponibilità liquide al 31/03/2007

Si segnala che, a fronte di fondi ricevuti e già approvati dal Consiglio di Amministrazione, le erogazioni a favore delle organizzazioni non profit vengono effettuate solo in seguito alla presentazione della documentazione comprovante l’effettivo sostenimento delle spese da parte delle organizzazioni stesse con le quali è stato sottoscritto un accordo di erogazione.

ratei e riSconti attiVi

Tale voce, di pari importo nel bilancio al 31 marzo 2006, è rappresentata dal risconto della quota associativa versata all’Istituto Italiano della Donazione per la parte di competenza del futuro esercizio.

euro 4.769.649

euro 4.700.132

euro 4.769.649

euro 7.500

patriMonio netto

Relativamente alla movimentazione delle poste del Patrimonio Netto si rimanda all’apposito prospetto riportato in calce al Rendiconto Gestionale.

Al 31 marzo 2006 il Patrimonio Netto ammontava ad euro 1.880.978.

patrimonio libero

Il saldo di tale voce è rappresentato esclusivamente dal riporto a nuovo degli utili/perdite degli esercizi precedenti (euro 61.653 al 31/03/2006), dato che il risultato gestionale dell’esercizio è pari a zero.

Fondo di dotazione

Tale voce, che costituisce il patrimonio iniziale della Fondazione, versato da Vodafone Omnitel N.V. in data 23 aprile 2002, non subisce variazioni rispetto allo scorso esercizio.

patrimonio vincolato

Tale patrimonio è costituito dai fondi vincolati destinati a terzi. Essi si riferiscono al residuo dei Grant stanziati da Vodafone Group Foundation per l’esercizio 2006-20007 a fronte delle indicazioni di intervento segnalate, ma per le quali non è ancora formalizzato un accordo di erogazione tra la Fondazione Vodafone Italia e le organizzazioni non profit beneficiarie. Il suddetto residuo si riferisce quindi ai progetti da finanziare nel successivo esercizio con le seguenti organizzazioni:

euro 3.018.156

euro 61.653

euro 150.000

euro 2.806.503

Alla chiusura del precedente esercizio la posta ammontava ad euro 1.669.325 e si è interamente azzerata a fronte della sottoscrizione, nel corso dell’esercizio, di tutti gli accordi di erogazione previsti e alla cancellazione dello stanziamento di euro 57.770 a favore de “La città essenziale” in quanto l’organizzazione non profit ha rinunciato alla richiesta del finanziamento.

Page 61: FOL_Fondazione_2007

Fondi per riScHi ed oneri

Tale voce del passivo patrimoniale (euro 1.974.918 al 31/03/2006) si riferisce all’ammontare totale deifinanziamenti deliberati dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione e formalizzati entro la chiusura dell’esercizio in corso in uno specifico accordo di erogazione con le organizzazioni non profit beneficiarie. L’ammontare è a fronte di progetti che sono in corso di esecuzione e che sono e/o saranno parzialmente o totalmente finanziati dai fondi di provenienza di Vodafone Omnitel N.V., in virtù della sottoscrizione della “Convenzione per interventi in favore del settore non profit e del mandato con rappresentanza”. Tale ammontare trova corrispondenza nella voce dell’attivo patrimoniale accesa ai “Crediti verso altri”.

I progetti che hanno beneficiato dell’erogazione dei fondi provenienti da Vodafone Omnitel N.V. si riferiscono alle seguenti organizzazioni non profit:

altri debiti

Tale voce (euro 5.738.677 al 31 marzo 2006) è rappresentata dai seguenti debiti:

- debiti verso Vodafone Omnitel N.V. per euro 1.943.508 (al 31/03/2006 euro 1.544.581), relativi al finanziamento di progetti connessi alla sottoscrizione della “Convenzione per interventi in favore del settore non profit e del mandato con rappresentanza” e per i quali alla chiusura dell’esercizio non era ancora stato formalizzato alcun accordo.

- debiti verso organizzazioni non profit per euro 4.058.996 di cui: fondi provenienti da Vodafone Omnitel N.V. per euro 1.025.977 (al 31/03/2006 euro 937.050); fondi provenienti da Vodafone Group Foundation per euro 3.033.019 (al 31/03/2006 euro 3.257.046).

Il debito verso organizzazioni non profit è rappresentato per euro 1.025.977 dalle rate residue delle erogazioni per progetti già formalizzati con fondi di provenienza da Vodafone Omnitel N.V. come di seguito dettagliato:

organiZZaZione non proFit

Arci MilanoAssociazione di Volontariato Oasi FrancescanaAssociazione Soccorso Rosa Azzurro OnlusIstituto Nazionale per lo Studio e la cura dei TumoriComunità Incontro Onlus - Fondazione San Raffaele Incontro di AmeliaFondazione Asphi OnlusIstituto Luigi Sturzo Fondazione San Vito OnlusCooperativa Sociale Cultura e ValoriConsorzio IcaroConsorzio Solco Città ApertaComitato Progetto Porta Palazzo

totale

31/03/2007

66.750165.500370.000213.700481.000500.000

86.350161.023

43.100142.500

92.55046.150

2.368.623

organiZZaZione non proFit

Società Cooperativa Sociale San MartinoAssociazione Volontariato PenitenziarioArticolo 3 Coop. SocialeAssociazione Penelope Coordinamento Solidarietà SocialeSherwood Piccola Società Coop. Sociale a.r.l.Arci MilanoObiettivo Cultura - Associazione per la Promozione dell’eredità CulturaleAssociazione Soccorso Rosa Azzurro OnlusAssociazione di Volontariato Oasi FrancescanaMechor Società Cooperativa SocialeIstituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei TumoriComunità Incontro Onlus - Fondazione San Raffaele Incontro di AmeliaLa FeniceFondazione Asphi OnlusIstituto Luigi SturzoFondazione San Vito OnlusCooperativa Sociale Cultura e ValoriConsorzio IcaroConsorzio Solco Città ApertaComitato Progetto Porta PalazzoAssociazione Onlus Presenza Amica (Integrazione Donazione Dipendenti)

Parrocchia Maria Ss. delle Grazie al Purgatorio (Integrazione Donazione Dipendenti)

Ass. Culturale e Sportiva Castelli Romani Bike (Integrazione Donazione Dipendenti)

Save The Children Italia Onlus

totale

Saldo al 31/03/2006

12.42019.25019.25022.41625.74440.05015.000

222.00033.100

111.000128.220288.600

000000000000

937.050

nuoViaccordi

000000000000

100.000500.000

86.350161.023

43.100142.500

92.55046.150

5.8057.4951.313

30.000

1.216.286

erogaZioni

(12.420)(19.250)(19.250)(22.416)(25.744)(26.700)(15.000)

00

(111.000)0

(192.400)(100.000)(250.000)

(69.080)(80.511)(17.240)(57.000)(46.275)(18.460)

(5.805)(7.495)(1.313)

(30.000)

(1.127.359)

Saldo al 31/03/2007

00000

13.3500

222.00033.100

0128.220

96.2000

250.00017.27080.51225.86085.50046.27527.690

0000

1.025.977

debiti

debiti verso fornitori

I debiti verso i fornitori (euro 258.677 al 31 marzo 2006), interamente dovuti entro l’esercizio successivo, si riferiscono principalmente a prestazioni di servizi connesse all’attività di supporto generale alla Fondazione ed include gli stanziamenti di fine esercizio per fatture da ricevere. Tale importo è costituito per euro 129.085 da debiti verso Vodafone Omnitel N.V., principalmente per costi connessi ai già citati contratti di “Service Agreement” e di “Distacco di personale”.

debiti tributari

Tale voce (euro 600 al 31 marzo 2006), è costituita dai debiti verso l’erario per ritenute effettuate su redditi da lavoro autonomo.

euro 2.368.623

euro 150.849

euro 2.640

euro 6.002.504alle principali Voci del paSSiVo alle principali Voci del paSSiVo

Page 62: FOL_Fondazione_2007

Il debito verso organizzazioni non profit, rappresentato dalle rate residue delle erogazioni per progetti formalizzati attraverso specifici accordi di erogazione con fondi di provenienza da Vodafone Group Foundation, è di seguito dettagliato: proventi da attività tipiche

Tale voce (euro 6.034.105 al 31 Marzo 2006) comprende:- le somme ricevute da Vodafone Group Foundation nell’esercizio in corso (euro 4.362.822), a fronte delle quali sono stati stipulati i relativi accordi di erogazione;- le somme stanziate da Vodafone Omnitel N.V. a copertura degli oneri di funzionamento della Fondazione (euro 614.787).

Al 31 marzo 2006 tali voci ammontavano rispettivamente a euro 5.468.847 ed euro 565.258.

Proventi finanziari

Sono costituiti dagli interessi attivi sul conto corrente bancario della Fondazione. L’incremento rispetto all’esercizio precedente(euro 28.787 al 31 marzo 2006) è dovuto a una maggiore disponibilità media finanziaria avuta nel corso dell’esercizio.

erogazioni per contributo a progetti

La voce comprende le somme relative agli accordi di erogazione firmati nell’esercizio e finanziati dai Grant Agreement con Vodafone Group Foundation (euro 5.468.847 al 31 marzo 2006). Tale ammontare trova corrispondenza nella voce di ricavo “Proventi da Grant Agreement di Vodafone Group Foundation”.

Di seguito il dettaglio dei progetti e delle organizzazioni finanziate:

organiZZaZione non proFitAssociazione Cometa OnlusAssociazione Culturale ControchiaveAssociazione Comunità Nuova OnlusFondazione VidasAssociazione FraternitàAssociazione Quartieri Spagnoli OnlusComitato Abio Italia OnlusMediazione e Integrazione Società Coop. Sociale OnlusCentro Accoglienza Padre Nostro OnlusAssociazione Sklad Mitja CukAfar (Ass.ne Fbf per la Ricerca Biomedica e Sanitaria)Procura Generale delle Missionarie Figlie di San Girolamo Emiliani (Comunità Alloggio Casa Emmaus)Cric (Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione)Fondazione I.Care Ancora OnlusSpazio Aperto Servizi Società Cooperativa Sociale OnlusAssociazione Bambini nel Tempo OnlusMissione di Speranza e Carità OnlusAssociazione Culturale Premio Solinas - Scrivere per il cinemaAssociazione di Volontariato S. Maria della stradaAssociazione Carcere e Territorio di BresciaAssociazione Giovanile Salesiana per il territorioAssociazione di Volontariato il Piccolo Principe OnlusCe.svi.te.m. OnlusIstituto Statale Sordomuti RomaFondazione Giuseppe Ferraro OnlusIstituto Vittoria Razzetti OnlusCooperativa Sociale Dedo a.r.l. OnlusFondazione San Vito OnlusAssociazione MusicaeuropaAssociazione On The RoadAssociazione Culturale Ondadurto TeatroCentro di Solidarietà Il PonteArrivano Dal Mare Soc.coop. A.r.lAssociazione Culturale e Socio-assistenziale il Cammino OnlusSoc. Coop. Sociale Esagramma il Mulino delle Note Onlus Istituto David Chiossone per i Ciechi e gli Ipovedenti OnlusCresc OnlusAssociazione Peter PanMentoring Usa/Italia OnlusA Roma InsiemeCe.s.vol Centro Servizi per il VolontariatoSoc. Coop. Progetto Muret OnlusA.n.g.e. Associazione Nazionale Giovani EuropeiSpes Contra SpemDedalus Cooperativa SocialeCoop. Soc. Società DolceArci GenovaLule Soc. Coop. Soc. OnlusSegnavia - Padri Somaschi (PLOCRS)Macramè Cooperativa Sociale A.r.l.Missione di Speranza e Carità OnlusSol.co Solidarietà e CooperazioneCooperativa Sociale Lavoro e Integrazione OnlusAssociazione Amici del Banco alimentare Palermo OnlusCaritas Diocesi Bolzano-BressanoneAssociazione Bloom Culture Teatritotale

31/03/2007173.050

36.00067.00049.10020.20026.82050.00010.900

108.00044.00015.90018.57017.400

126.00048.00080.00020.72028.61018.877

2.71247.08566.36014.55011.96033.39052.44626.92795.33836.66086.86832.25822.50042.84644.65561.00044.857

9.000107.040160.290

27.00043.307

102.39633.46822.80048.390

128.27061.80093.27725.65026.13054.444

188.02834.920

120.00060.000

5.2503.033.019

organiZZaZione non proFitAssociazione Suonisonori OnlusIstituto Statale Sordomuti RomaCooperativa Sociale Dedo a.r.l. OnlusIstituto Vittoria Razzetti OnlusFondazione Giuseppe Ferraro OnlusFondazione San Vito OnlusAssociazione MusicaeuropaAssociazione On The RoadAssociazione Culturale Ondadurto TeatroCentro di Solidarietà Il PonteArrivano Dal Mare Soc.coop. s.r.lAssociazione Culturale e Socio-assistenziale Il Cammino OnlusSoc. Coop. Sociale Esagramma Il Mulino Delle Note OnlusIstituto David Chiossone per i Ciechi e gli Ipovedenti OnlusCresc OnlusAssociazione Peter PanMentoring Usa/Italia OnlusA Roma InsiemeCe.s.vol Centro Servizi per il VolontariatoSoc. Coop. Progetto Muret OnlusA.n.g.e. Associazione Nazionale Giovani EuropeiSpes Contra SpemDedalus Cooperativa SocialeCoop. Soc. Società DolceArci GenovaLule Soc. Coop. Soc. OnlusSegnavia - Padri Somaschi (PLOCRS)Macramè Cooperativa Sociale A.r.l.Missione di Speranza e Carità OnlusSol.co Solidarietà e CooperazioneCooperativa Sociale Lavoro e Integrazione OnlusAssociazione Amici del Banco Alimentare Palermo OnlusCaritas Diocesi Bolzano-BressanoneAssociazione Bloom Culture Teatritotale

31/03/200750.00059.80044.87887.410

166.950190.677183.300144.780

53.76437.50071.41074.425

305.00074.76230.000

178.400267.150

45.00072.179

170.66055.78076.000

161.300217.116103.000155.462253.500

87.10090.740

313.379116.400240.000150.000

35.0004.362.822

Tale debito si è movimentato nell’esercizio a fronte di sottoscrizioni di nuovi accordi per contributo a progetti per euro 4.362.822e di erogazioni effettuate per euro 4.586.849.

euro 4.977.609

euro 69.647

euro 4.362.822

alle principali Voci del paSSiVo alle principali Voci del rendiconto geStionale

Page 63: FOL_Fondazione_2007

ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO GESTIONALE

Oneri diversi di gestione

Tali oneri si riferiscono ad imposte di bollo.Al 31 marzo 2006 gli oneri diversi di gestione ammontavano ad euro 81.

Si precisa infine che in questo esercizio non sono stati sostenuti oneri per manifestazioni o altre iniziative di fund raising nè oneri e proventi connessi ad attività accessorie.

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO GESTIONALE

Tenuto conto che l’esercizio in questione si chiude con un risultato gestionale pari a zero e che non sussistono particolari vincoli di destinazione delle riserve, si propone di mantenere invariata l’attuale composizione del Patrimonio Netto della Fondazione.

Milano, 08/06/2007Il PresidenteAntonio Bernardi

Oneri promozionali e di raccolta fondi

Tali oneri si riferiscono a spese sostenute per finalità di comunicazione ed a quote associative. Al 31 marzo 2006 tale voce non erapresente nel Rendiconto gestionale in quanto i suddetti costi erano classificati tra i costi per servizi e ad ammontavano ad euro 99.279.

Oneri finanziari

Si riferiscono alle spese bancarie connesse alla gestione del c/c bancario della Fondazione. Al 31 marzo 2006 tale voce ammontava a euro 628.

Oneri di supporto generale

Tale voce (euro 593.417 al 31 marzo 2006) si riferisce ai costi connessi alla gestioneoperativa della Fondazione. Di seguito si dettagliano le principali tipologie di spesa:

Materiale di consumoAccessori ufficio 3.053Libri e giornali 2.216Cancelleria 989

Al 31 Marzo 2006 i costi per materie di consumo ammontavano ad euro 5.281.

ServiziPersonale distaccato 370.957Viaggi e trasferte 77.887Consulenze 58.088Service Agreement 24.000Revisione contabile 10.800Spese di rappresentanza 1.995Altro 6.827

Al 31 marzo 2006 i costi per servizi ammontavano ad euro 588.055.

Euro 550.554

Euro 55Euro 127.685

Euro 182

Euro 556.867

Euro 6.258

PAG. 123

Page 64: FOL_Fondazione_2007

Spettabile Consiglio di Amministrazione,il Bilancio al 31 marzo 2007, composto dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale a proventi ed oneri, dalla nota integrativae corredato dalla relazione di missione, presenta le seguenti risultanze:

STATO PATRIMONIALE AttivoCrediti euro 6.765.623Disponibilità liquide euro 4.769.649Ratei e risconti attivi euro 7.500

Totale attività

PATRIMONIO NETTO E PASSIVOPatrimonio nettoPatrimonio libero euro 61.653Fondo di dotazione euro 150.000Patrimonio vincolato euro 2.806.503

Totale patrimonio netto

Debiti

Fondi per rischi e oneri

Totale patrimonio netto e passivo

Conti d’ordine

RENDICONTO GESTIONALE A PROVENTI E ONERIProventiProventi da attività tipiche euro 4.977.609Proventi da raccolta fondi euro 0Proventi finanziari e patrimoniali euro 69.947

Totale proventi

OneriErogazioni per contributi a progetti euro (4.362.822)Oneri promozionali e di raccolta fondi euro (127.685)Oneri finanziari e patrimoniali euro (182)Oneri di supporto generale euro (556.867)

Totale oneri

Risultato gestionale

DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI SUL BILANCIO AL 31 MARZO 2007

La relazione sulla gestione descrive adeguatamente l’attività svolta dal Comitato nell’esercizio in esame e, nella nota integrativa, sono riportate tutte le informazioni necessarie per una completa e corretta informativa.In mancanza di precise disposizioni statutarie e normative il Bilancio e’ stato redatto secondo le disposizioni del Codice Civile, tenuto conto delle modifiche ed integrazioni introdotte con la riforma del diritto societario ai sensi del D.Lgs. 17/1/2003 n. 6 e successive modificazioni, e dei principi contabili enunciati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri. In particolare sono stati inoltre utilizzati degli schemi in linea con quanto indicato dalla raccomandazione emanata dalla Commissione Aziende non profit costituita in seno al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri. Nella nota integrativa sono fornite tutte le informazioni ed i dettagli per una corretta informativa delle singole voci del Bilancio ed in particolare i criteri di valutazione adottati, le variazioni rispetto all’esercizio precedente e le relative motivazioni, nonché i movimenti delle attività finanziarie.Per quanto riguarda le nostre funzioni, desideriamo darVi atto che nel corso dell’esercizio abbiamo effettuato le verifiche di nostra competenza; il nostro esame sul Bilancio e’ stato svolto secondo i principi di comportamento del collegio sindacale raccomandati dal CNDC e, in conformità a tali principi, nei limiti precedentemente esposti, abbiamo fatto riferimento alle norme di legge che disciplinano il Bilancio di esercizio interpretate dai corretti principi contabili enunciati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri.Da parte nostra possiamo attestarVi che nella redazione del Bilancio:• sono stati osservati i principi prescritti dall’art. 2423-bis del Codice Civile;• l’applicazione delle disposizioni del Codice Civile in materia di redazione del Bilancio e’ compatibile con la rappresentazione veritiera e corretta. Ai sensi dell’artico. 2423, comma 4, del Codice Civile si precisa che, in ossequio al documento predisposto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti sopra citato, lo schema di Rendiconto Gestionale, pur rispettando il principio della correlazione tra costi e ricavi, riclassifica le voci per destinazione e non per natura. La classificazione per destinazione consente una piu’ chiara informativa in merito al conseguimento dello scopo della Fondazione, separando i costi sostenuti per i progetti dai costi sostenuti per la struttura organizzativa ed evidenziando i contributi utilizzati per la rispettiva copertura;• sono stati applicati criteri di valutazione conformi a quelli prescritti dall’art. 2426 del Codice Civile e dettagliatamente descritti nella Nota Integrativa, in analogia a quanto già applicato lo scorso esercizio.Nel corso dell’esercizio abbiamo proceduto al controllo sulla tenuta della contabilità, al controllo dell’amministrazione ed alla vigilanza sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo, effettuando le verifiche periodiche. Sulla base dei controlli effettuati non sono venute alla nostra attenzione violazioni degli adempimenti statutari, tributari o previdenziali.Durante l’esercizio abbiamo partecipato alle sedute del Consiglio di Amministrazione ed effettuato le verifiche di nostra competenza ed in sede di chiusura abbiamo esaminato e verificato il Bilancio sottopostoci dal Segretario Generale senza riscontrare alcuna eccezione.Esprimiamo quindi parere favorevole all’approvazione del Bilancio cosi’ come Vi e’ stato presentato dal Segretario Generale.

Milano, li’ 8 giugno 2007 Il Collegio dei Revisori Claudio Lesca (Presidente) Paolo Rota Giuseppe Costa

Euro 11.542.772

Euro 3.018.156Euro 6.155.993

Euro 0

Euro 2.368.623Euro 11.524.772

Euro 0Euro (5.047.556)

Euro 5.047.556

PAG. 125

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PAG. 126

Page 66: FOL_Fondazione_2007

Un particolare ringraziamento va a tutti gli enti e alle associazioni per la loro collaborazione e per il materiale fornito, ad Andrea Gamba per il suo apporto e ai fotografi per le realtà che hanno saputo cogliere.Ai Fellow, a Valerio Pedroni e a Don Marco Russo per le loro testimonianze.

A CURA DIFondazione Vodafone Italia

PROGETTO CREATIVO E COORDINAMENTO1861united

DIREZIONE ARTISTICA REPORTAGE FOTOGRAFICIMarco Delogu

FOTOLeroy Allen Skalstad, per la foto di copertinaGiuliano Matteucci, Luca NostriMario Boccia, per le foto del progetto “Arthmos” dell’Associazione Musicaeuropa (pag. 68 e pag. 97)Giulia Razzauti, per la foto del progetto “romAteatro” dell’Associazione Culturale Ondadurto Teatro (pag. 96)

EDITINGEThoS di Lorien Consulting

STAMPASprint Production

RINGRAZIAMENTI

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Pubblicazione disponibile in formato pdf sul sito:www.fondazionevodafoneitalia.it

è possibile richiederne copia cartacea a:Fondazione Vodafone ItaliaPiazza SS. Apostoli, 81 - 00187 Roma Italia

Sede legaleVia Caboto 15, 20094 Corsico (MI) Italia

Iscrizione al Registro delle Persone GiuridichePrefettura di Milano 25/09/2002 n. 308Codice Fiscale: 97311650150

[email protected] 06.6783211fax 06.69941473

finito di stamparenel mese di dicembre 2007su carta magno matt