Foglio Parrocchiale Novembre 2011

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Parrocchia di Santa Maria Maggiore - Monteforte d’Alpone Piazza Silvio Venturi, 23 - tel. 045 6107379 - fax 045 7612978 [email protected] - www.parrocchiamonteforte.it Anno 10 - n. 118 - Novembre 2011 ORARI DELLE SANTE MESSE FERIALI: Parrocchia : Lunedì, Mercoledì e Venerdì ore 19.00, Giovedì ore 20.30; San Giuseppe : Martedì, Giovedì ore 8.30; Casa di Riposo : Martedì ore 7.30 FESTIVE: Parrocchia : Sabato ore 19, Domenica ore 8, 9.30, 11, 18.30; Casa di Riposo : Sabato ore 16 ADORAZIONE: San Giuseppe : Martedì dalle ore 9 alle 22 e Giovedì dalle ore 9 alle 19; Parrocchia : Giovedì dalle ore 21 alle 22 ADORAZIONE COMUNITARIA: Ogni primo Giovedì del mese alle ore 21.00 in Chiesa Parrocchiale Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono, perciò avremo il tuo timore. Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola. L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora. Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia, grande è presso di lui la redenzione; egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. Salmo 129 Ricordiamo i nostri cari defunti

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Foglio parrocchiale di Monteforte d'Alpone

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Page 1: Foglio Parrocchiale Novembre 2011

Parrocchia di Santa Maria Maggiore - Monteforte d’AlponePiazza Silvio Venturi, 23 - tel. 045 6107379 - fax 045 7612978

[email protected] - www.parrocchiamonteforte.it

Anno 10 - n. 118 - Novembre 2011

ORARI DELLE SANTE MESSE

FERIALI: Parrocchia: Lunedì, Mercoledì e Venerdì ore 19.00, Giovedì ore 20.30; San Giuseppe: Martedì, Giovedì ore 8.30; Casa di Riposo: Martedì ore 7.30

FESTIVE: Parrocchia: Sabato ore 19, Domenica ore 8, 9.30, 11, 18.30; Casa di Riposo: Sabato ore 16

ADORAZIONE: San Giuseppe: Martedì dalle ore 9 alle 22 e Giovedì dalle ore 9 alle 19; Parrocchia: Giovedì dalle ore 21 alle 22ADORAZIONE COMUNITARIA: Ogni primo Giovedì del mese alle ore 21.00 in Chiesa Parrocchiale

Dal profondo a te grido, o Signore;

Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti

alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore,

Signore, chi potrà sussistere?

Ma presso di te è il perdono,

perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore,

l'anima mia spera nella sua parola.

L'anima mia attende il Signore

più che le sentinelle l'aurora.

Israele attenda il Signore,

perché presso il Signore è la misericordia,

grande è presso di lui la redenzione;

egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Salmo 129

Ricordiamo i nostri cari defunti

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2 Ottobre 2011

Le “Crocette”E’ pia usanza, qui aMonteforte, quandoqualcuno/a ci lasciaper andare alla Casadel Padre, recarsidalle Suore per ordi-nare una o due Cro-cette. Le Suoresegnano il nomedell’offerente: 6euro almeno percrocetta, espongononella bacheca inparrocchia, primadel Funerale i foglicon i nominativi;l’incaricato dellePompe Funebri litoglie e li consegnaalla famiglia del De-funto.Per questo è benesegnalare la Cro-cetta personal-

mente, almeno due ore prima della SantaMessa. Se si è impossibilitati e si chiedequesto servizio per telefono, sarà poi op-portuno venire a versare l’offerta il piùpresto possibile per permettere di fare lasomma e dividerla in quattro parti: laprima parte viene utilizzata per celebrareMesse in suffragio del defunto; la secondaparte va in elemosina alla parrocchia, laterza alla Scuola Materna e la quarta alleSuore.Preghiera e Carità sono mezzi per aiutarei nostri fratelli defunti ad incontrare al piùpresto Dioin eterno ed intercedere graziae favori a noi che rimaniamo ancora pel-legrini quaggiù. . . Ma come mai questatradizione passa col nome di “Crocette”? Mi dicono alcuni anziani del paese che neitempi passati, i bambini grandi dellaScuola Materna venivano invitati dai pa-renti del defunto al funerale; vi partecipa-vano con una bella divisa estiva oinvernale e in mano tenevano una “cro-cetta” di legno dove era fissato, su carton-

cino, il nome dell’offerente. Don SergioRizzotto dice che i bambini, dopo laCroce, aprivano il corteo e , dopo la S.Messa, arrivavano fino “alla Pesa”.Esclama: “era molto bello vedere questalunga fila diritta di bambini, venire avantitutti uguali e ordinati”. La signora Battistina dice che quando ibambini ritornavano a Scuola, le Suore da-vano sempre qualcosa di caldo all’invernoe di fresco d’estate ed erano felici e con-tenti. Forse per loro era una bella passeg-giata! Quindi, a quei tempi, la ScuolaMaterna si sosteneva anche con queste at-tività.Ora i metodi sono molto cambiati tuttaviaè rimasta questa tradizione, questo mododi partecipare alle condoglianze della fa-miglia facendo la “Crocetta”. Credo sipossa continuare ricordando una frasedella Sacra Scrittura: “La carità copre lamoltitudine di peccati”.

Suor Cesarina

Busta per ringraziare Dio dei doni ricevuti

CIRCOLO NOIUn numeroso gruppo di volontari si è reso disponibili per tenere aperta la sede del

Circolo NOI dal mese di Novembre 2011 con il seguente orario:

Sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 17.30Domenica mattina dalle 8.00 alle 12.30

Domenica pomeriggio dalle 15.00 alle 18.30

La nuova sede vuole diventare un luogo di incontro aperto a tutti i tesserati per dare l’opportunità difare una chiacchiera, un gioco, consumare una colazione o una merenda, dopo le funzioni religiose e le

varie attività parrocchiali, un momento dove grandi e piccini possono stare bene insieme.

È tradizione nella nostra parrocchia che tutte le famiglie si sentano coinvolte nel ringraziare il Signore per i benefici ricevutidurante l'anno. Aver la grazia di poter condividere significa riconoscere la benedizione del Signore.E’ vero per numerose famiglie della nostra Comunità è stato un anno segnato dall’alluvione, dobbiamo comunque vedere anchei motivi positivi per cui ringraziare il Signore e ne abbiamo tanti: dal dono della vita al dono della fede, dal dono dell’amore aquello dei beni materiali.Poter condividere con la propria comunità cristiana una parte di ciò che abbiamo ricevuto allora è soprattutto un gesto di caritàfecondissima che già il Signore Gesù nel Vangelo aveva annunciato: “ Chi avrà dato anche solo un bicchiere d’acqua fresca auno di questi piccoli perché è mio discepolo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa” (Mt 10,42). E ancora ci ricordail Vangelo che la carità copre una moltitudine di peccati.Con le offerte dei fedeli allora la Chiesa può continuare ad annunciare il Vangelo, accogliere nuovi figli, salutare chi se ne va,benedire i matrimoni. Ma ancora può essere luogo accogliente per portare il Signore Gesù a tutti.Per questo trovate nel "Foglio parrocchiale" la busta del ringraziamento. Il ricavato delle offerte servirà a sostenere le varieattività e iniziative della comunità parrocchiale.A tutti grazie per la generosità e l’attenzione dimostrate alla nostra cara parrocchia. Il Signore non mancherà di ricompensare quanto farete.

Puoi consegnare la busta di Ringraziamento all’incaricato della tua via oppure puoi portarla in chiesa.

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Ottobre 2011 3

Michele Zampieri si racconta...

Ciao sono Michele Zampieri ho 37 anni,nato a Lugo e sono un seminarista del Se-minario di Verona. Molti di voi di Monteforte ormai mi cono-scono. Sono arrivato qui nel vostro paesel’ottobre 2010 , mandato dal Seminario diVerona, per prestare servizio nella parroc-chia di Monteforte durante il fine setti-mana, come esperienza Pastorale inseritanel cammino formativo che sto intrapren-dendo.Sto frequentando infatti la terza teologia eil 9 ottobre 2011 in Cattedrale a Verona, hopartecipato al rito di Ammissione: è ilprimo ECCOMI che un seminarista compieper proseguire la strada del Sacerdozio.

Dopo un periodo di discernimento con ilpadre spirituale ho deciso di compiere que-sto primo passo ufficiale, presentando lamia candidatura alla Chiesa la quale ha ac-cettato di prendersi cura della mia forma-zione e di accompagnarmi spiritualmentein questo cammino.E’ una sorta di fidanzamento ufficiale: laChiesa prega per noi seminaristi e noi se-minaristi preghiamo per la Chiesa, nostrafutura sposa, è un impegno non più del sin-golo ma tra due che vogliono mettersi acamminare insieme.E’ stato un momento per me molto impor-tante, che ho vissuto bene con serenità,dove ho sperimentato le amorevoli cure cheGesù Buon Pastore rivolge alle proprieanime. A dicembre parteciperò ad un’altra tappaimportante che è il Lettorato e cioè mettereal centro della formazione e della propriavita la Parola di Dio.Nel frattempo continuo a portare avanti imiei impegni di studio e di pastorale. Inparticolare nella parrocchia di Monteforteseguo il Venerdì Sera gli Adolescenti e

l’Adorazione, il Sabato Pomeriggio i Chi-richetti, due domeniche al mese la spiega-zione del Vangelo ai Bambini nella messadelle 9.30 e tutta l’estate appena trascorsasono stato assorbito dal grest, dalle follieNotturne, dal campo scuola bambini e dallaGMG.E’ un’esperienza che mi sta arricchendomolto, in una parrocchia viva dove ci sonomolti momenti di condivisione della fedeper sentirsi un’unica chiesa.Al di là che mi piacesse molto il mio lavoroho maturato dentro di me le parole delSalmo 126: Se il Signore non costruisce lacasa invano, faticano i costruttori. Cosìsono arrivato a capire che devo spendere lamia vita insieme con il Signore per realiz-zare il progetto che Dio ha su me.Chiedo preghiere a questa comunità affin-chè Gesù Buon Pastore mi guidi in questastrada con la quale potrò donare la mia vitaper mettermi al Suo servizio e a quello deifratelli.

Michele Zampieri

Il gruppo di pellegrini a Roma sulle orme del Beato Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro. 23-26 Ottobre 2011

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Ottobre 2011

Vita di Comunità

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Siamo in Brasile inviati dal Centro Mis-sionario e dalla Diocesi di Verona e nonda una ONG, per questo gran parte dellanostra esperienza si svolge all’interno diuna comunità parrocchiale; credo che que-sto non sia solo un aspetto del nostro vi-vere qui ma una delle caratteristichefondamentali della missione.Sono cose piccole. Trascorrere del tempocon la gente, vivere la propria quotidianitàcon le persone che incontro, partecipareed aiutare, per quel che riesco, nello svol-gimento dei progetti e delle attività: forsenon cambierò il mondo ma, in fondo alcuore, spero di condividere con questepersone un pezzetto di strada che, in qual-che modo, sia significativo, per me e perloro.In Cidade Olimpica c’è una sola parroc-chia ma è composta di otto comunità al-cune di esse molto piccole, la maggiorparte sono situate nella parte urbana, ledue che sto frequentando, insieme a pe.Claudio e irmã Luiza, sono invece nellaparte più rurale del“bairro” (quartiere): infatti, ciascuno dinoi è inserito in una comunità diversa;Maria con irmã Licileia e pe. Daniel ac-compagna la comunità di Santa Luzia.Santana e São Bras sono a circa 4 km dalcentro, non molto in apparenza ma è suf-ficiente perché sembri di stare quasi in unaltro continente!Quando finisce l’asfalto inizia una strada

sterrata che con la stagionedelle piogge diventa un “rio”(fiume) e che ora è fatta inpratica solo di sabbia.Per noi che abbiamo la mac-china il disagio è relativa-mente poco ma le persone cheabitano lì si muovono soprat-tutto con la bicicletta o a piedie devono raggiungere CidadeOlimpica per tutto: scuola, ac-quisti, salute, ecc.La natura è sicuramente affa-scinante: con palme altissime,molti alberi da frutto, animali, “mato” (fo-resta), fiumi e bracci di mare con acquasalata. Le persone che vivono qui, e quelleche anche solo ci passano, sono conqui-state da questa natura, che però non hasolo aspetti positivi, ci sono pericoli e fa-tiche con i quali si deve fare i conti tutti igiorni.Claudia, Marinete e altre donne di SãoBras, ad esempio, coltivano orti con ver-dura ed erbe aromatiche per guadagnareun po’ di denaro, lavorano tutto il giornochine su questa terra che non è facile dacoltivare e di sera trovano la forza e la vo-glia di partecipare alla vita di comunità.Le due comunità sono molto diverse traloro: Santana è più antica, le case sonotutte vicine tra loro ed è abitata soprattuttoda persone nate lì; São Bras è nata circadodici anni fa, i terreni dove sono costruite

le case sono molto grandi così le famigliesono lontane tra loro, infine chi vi abitaviene da molte località differenti.In questo periodo, grazie alle Sante Mis-sioni Popolari, stiamo tentando di scriverela storia delle comunità sia per quel sia ri-guarda la parte civile che quella religiosa.Il lavoro non è facile perché non c’è nientedi scritto ma è affascinante e permette dicapire moltecose; si tratta di parlare con i più anziani,rovistare tra vecchie foto e con pazienzacercare di riordinare i ricordi delle personetentando di metterli in ordine cronologico.Sapere che l’energia elettrica a Santana èarrivata circa otto anni fa, che per telefo-naresi deve andare al telefono pubblico che ènella piazza perché i cellulari sono prati-camente inservibili, che i bambini possonogiocare tutti insieme inventandosi ognivolta qualcosa di nuovo, credo sia impor-tante perché permette di intuire alcune ca-ratteristiche del loro vivere insieme.Si conoscono tutti e sanno che cosa suc-cede nelle famiglie e nel territorio, si chia-mano da una casa all’altra chiedendoinformazioni sui figli o cose in prestito; sipreparano per uscir di casa e partecipareall’incontro solo quando sentono arrivarela macchina con il sacerdote, solo così in-fatti sono sicuri che l’incontro si terrà.Ed io che ci faccio qui? Io sono “ospite” esto cercando di farmi conoscere e di co-noscere, partecipo alla vita delle comunitàche s’incontrano tra loro e con pe. Claudiotutti i mercoledì sera: una volta per lo stu-dio biblico, una volta per la celebrazionepenitenziale, una volta per il consigliodella comunità. La messa è invece solo un

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sabato al mese in Santana e una domenicaal mese in São Bras, negli altri sabati e do-meniche la comunità si riunisce per pre-gare e per la Celebrazione della Parola.Il mese di settembre in Brasile è il mesedella Bibbia così abbiamo avuto la possi-bilità di partecipare a degli incontri in par-rocchia sul Vangelo di Matteo conMartha, una teologa, e poi di riproporrel’incontro in molte case delle diverse co-munità.L’incontro era guidato da laici, vi parteci-pavano persone della comunità, inoltre,coinvolgeva ogni volta una famiglia di-versa, che metteva a disposizione lo spazioper l’incontro.Durante gli incontri si respirava proprioun clima familiare e tutti, piccoli e grandi,si sentivano liberi di dire e raccontare con-dividendo la loro esperienza e la loro fede.Sono felice di essere stata inserita in que-ste comunità ma per me non è stato facileanche perché, essendo lontane da CidadeOlimpica, le occasioni per vedersi sono

poche e così itempi di cono-scenza inevitabil-mente si sonoallungati.Inoltre, sia io chesuor Luiza siamoarrivate in gennaiodi quest’anno pocodopo la partenza dipe. Luca e irmãBeize: credo nonsia stato facile perle due comunitàtrovare la disponi-bilità ad acco-glierci e abituarsi a questa nuova presenzatra loro. Ma dopo un primo periodo di os-servazione ora cominciano a vedermicome membro della comunità, sono felicidi incontrarmi e chiedono di me se non cisono. Io con loro sto imparando un po’ acambiare punto di vista, a valorizzarequello che c’è di buono nelle diverse si-

tuazioni, dimenticandomi un po’ per volta,dei criteri di “efficienza”, di “produttività”che poco si addicono alla vita comunitariama che a volte, in Italia, nonriusciamo ad abbandonare nemmenoquando si tratta di fede e di parrocchia.

Carolina Almari

Bibbia in mano alla ricerca della “Nuova Evangelizzazione”“Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15)

Anche quest’anno nella nostra

parrocchia è iniziata la scuola di

evangelizzazione giovani

Ogni età è buona per mettersi in gioco nellanostra parrocchia e con il 18 ottobre per igiovani dai 17 anni è iniziata la scuola dievangelizzazione. Nata per dare una risposta concreta agli ap-pelli di beato Giovanni Paolo II a una“Nuova Evangelizzazione” è arrivataalla seconda edizione a Monteforte.È un incontro settimanale che iniziacon la cena tutti assieme, proseguecon la preghiera e si conclude con unmomento di formazione intensivo.La cena ci permette di conoscercimeglio e con questo semplice gestodiventare uomini e donne del dono edella condivisione.Subito dopo insieme preghiamo. Lapreghiera è uno strumento essenzialedi comunicazione che ci permette di

rapportarci a Dio. E come ci insegnano tuttii buoni psicologi uno degli ingredienti prin-cipali per una buona relazione è senza dub-bio la comunicazione. Può accadere che lacomunicazione diventi difficile perché cisono paure e pregiudizi oppure perché iritmi intensi delle giornate concedono spazibrevi. Ritrovarci pertanto, e pregare tutti as-sieme, ci permette di mantenere vivo neltempo il dialogo, stabilire un confronto eprendersi del tempo per noi e per Dio.Subito dopo, avviene la vera e propria le-

zione. Pian piano, attraverso gli insegna-menti prestati si vorrebbe aiutare i giovania imparare ad Amare, a mettersi in gioco, afar crescere e rafforzare la propria fede percomunicarla all’altro.Seguendo l’esempio di Cristo si cerca disviscerare la chiamata del Signore a essereannunciatori del vangelo. E ciò parte pro-prio dal conoscere la parola: l’unica in gradodi dare risposte definitive alle domande pro-fonde che ogni individuo prima o poi sitrova ad affrontare. Quindi, a tutti gli incon-

tri ci è stato chiesto di portare con noila Bibbia con la quale possiamo con-frontarci con la via, la verità e la vitain essa contenuta.Aggiungere altro è un po’ difficile,perché siamo solo al primo incontroe anche per noi dell’équipe è tutta unanovità… L’unica certezza che ab-biamo è che il Signore non chiamachi è capace, ma rende capaci coloroche Egli chiama.

Valentina Lucchi

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Il capitello della PesaQuando passiamo per le strade del nostropaese e vediamo i capitelli che sono stati co-struiti molti anni fa dagli abitanti di Monte-forte, il nostro pensiero può rivolgersi soloa cose belle. E come una volta i nostri pre-decessori si toglievano il pane di bocca percostruire questi segni visibili della loro fede,oggi anche noi dovremmo prenderci a cuorequesti luoghi benedetti. E’ quello che hafatto il Signor Antonio Tobin con gruppettodi volontari del Bar della Pesa, i quali du-rante l’estate hanno restaurato il Capitello

dedicato a Maria Regina del Rosario grave-mente danneggiato dall’alluvione.I lavori sono stati realizzati con il contributodella disponibilità di alcuni e le offerte dellepersone che vogliono bene al Capitello. L’inaugurazione del restauro è avvenuta il25 settembre 2011 alle ore 16.00: alla pre-senza del parroco don Alessandro, don Jeane delle suore, numerose persone hanno par-tecipato alla recita del Santo Rosario e allaBenedizione. Erano presenti anche rappre-sentati comunali dato che il capitello è di

proprietà del Comune.Il parroco durante i ringraziamenti ha ricor-dato in particolare la signora Rita Corradini,che nella sua vita si era presa cura del Ca-pitello per ben 55 anni e il gruppetto didonne che mantengono ancora viva la recitadel Rosario durante il mese di maggio.Dopo il momento religioso c’è stato un rin-fresco che si è prolungato fino a sera: unabella occasione per stare insieme tra le per-sone presenti.

Veronica Tonin

Inizio dell’Anno Pastorale 2011-2012Domenica 16 ottobre 2011 alla Messa

delle 11.00 i catechisti e gli animatori

della parrocchia hanno ricevuto il

mandato dal parroco don Alessandro

per l’avvio dell’anno catechistico. Il

parroco ad un incontro per i catechisti

spiegava che la chiesa chiede ai geni-

sponsabilità del Parroco!”.

Pertanto a tutti i catechisti, gli anima-

tori e a coloro che partecipano al ca-

techismo, auguriamo buon anno che

sia ricco di momenti di riflessione, di

stare insieme, di amicizia e di pace nel

nome di Gesù Cristo.

tori di fare catechismo in forza del Sa-

cramento del Matrimonio, inteso

come sacramento della missione, per-

ché tra i due sposi vi è una grazia par-

ticolare ricevuta dallo Spirito Santo.

“E’ Cristo che vi manda, è la Chiesa

che vi manda, sotto la guida e la re-

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Anagrafe Parrocchiale

Hanno concluso il loro cammino terreno

11-01-1937 Anoardo Maria Teresa 05-10-201128-10-1926 Murari Gio-Battista 11-10-2011

02-05-1914 Tadiello Noemi 12-10-2011Mastella Giulia di anni 86

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Il Santo del meseL’11 Novembre si festeggia San Martino di Tours

Nasce intorno al 316 a Sabaria in Unghe-ria e morirà a Candes in Francia nel no-vembre dell’anno 397. Figlio di unufficiale dell'esercito romano, si arruola asua volta, giovanissimo, nella cavalleriaimperiale, prestando poi servizio in Gallia.È in quest'epoca che si colloca l'episodiofamosissimo di Martino a cavallo, che conla spada taglia in due il suo mantello mi-litare, per difendere un mendicante dalfreddo. Lasciato l'esercito nel 356, già bat-tezzato forse ad Amiens, raggiunge a Poi-tiers il vescovo Ilario che lo ordinaesorcista (un passo verso il sacerdozio).Dopo alcuni viaggi Martino torna in Gal-lia, dove viene ordinato prete da Ilario. Nel361 fonda a Ligugé una comunità diasceti, che è considerata il primo mona-stero databile in Europa. Nel 371 vieneeletto vescovo di Tours, per qualchetempo, tuttavia, risiede nell'altro mona-stero da lui fondato a quattro chilometridalla città, e chiamato Marmoutier. Si impegna a fondo per la cristianizza-zione delle campagne dove Cristo è ancora"il Dio che si adora nelle città". L’evan-gelizzazione riesce perché l’impetuoso ve-

scovo si fa protettore deipoveri contro lo spietatofisco romano, promuove lagiustizia tra deboli e po-tenti. Con lui le plebi ruralirialzano la testa: sapere chec’è lui fa coraggio. Questo spiega l’enorme po-polarità in vita e la cre-scente venerazionesuccessiva. Quando muore a Candes,verso la mezzanotte di unadomenica, si disputano ilcorpo gli abitanti di Poitierse quelli di Tours. Questi ul-timi, di notte, lo portano poinella loro città per via d’ac-qua, lungo i fiumi Vienne eLoire. La sua festa si cele-brerà nell’anniversario dellasepoltura, e la cittadina diCandes si chiamerà Can-des-Saint-Martin.San Martino di Tours è pro-tettore dei Mendicanti.L’iconografia lo rappresenta spesso con il

Bastone pastorale, globo di fuoco e il man-tello.

22 Ottobre 2011 - Il Vescovo Mons. Giuseppe Zenti presiede la celebrazione dell’Unzione degli Infermi nella nostra Casa di Riposo “Fondazione don Mozzati d’Aprili”

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Ottobre 2011

1 MAR Tutti i Santiore 15.00 - Liturgia della Parola al Cimitero

2 MER ore 15.00 - S. Messa al Cimiteroore 20.45 - Catechisti

3 GIO ore 15.00 - S. Messa al Cimiteroore 20.45 - S. Messa e Adorazione guidata

4 VEN Mattino: visita ai malatiore 15.00 - S. Messa al Cimiteroore 20.30 - Adolescentiore 22.00 - Adorazione giovani in Oratorio

5 SAB ore 13.00 - Formazione animatoriore 14.15 - Kiriketti / ore 14.30 - Cantamicaore 16.30 - Penitenziale III elementareore 17.00 - Confessioni V elementare

6 DOM Catechismo IV elementareore 14.00 GRINV

7 LUN ore 15.00 - S. Messa al Cimiteroore 20.45 - Consiglio Scuola Maternaore 21.00 - Gruppo Missionario

8 MAR ore 15.00 - S. Messa al Cimiteroore 19.45 - Scuola evangelizzazione giovani

9 MER ore 15.00 - S. Messa al Cimiteroore 21.00 - Friend 3

10 GIO ore 15.00 - S. Messa al Cimiteroore 21.00 - Fidanzati II anno

11 VEN ore 15.00 - S. Messa al Cimiteroore 20.30 - Adolescentiore 22.00 - Adorazione giovani in Oratorio

12 SAB ore 13.00 - Formazione animatoriore 14.15 - Kiriketti / ore 14.30 - Cantamicaore 17.00 - Confessioni I media

Sante Messe di Suffragio

Calendario Attività

3 GIO Famiglia Assirelli Mario; Esterina e Francesco; Antonio eRegina; Federico e Regina; Temelin Luigi e Francesco;

4 VEN Fam. Bignotto; Tognon Armando; Zoso Bruno (crocetta);Bogoni Prà Gina (crocetta); Meneghello Redento; BattistellaRenato e Lonardelli Alice; Bernardi Odino; Tecchio Noemie famiglia; Corrà Rita e Boscato Girolamo; Sorio Edvige eDeguidi Achille; Gini Umberto e Fossato Maria; Gini Tullioe Ottorino; Guglielmo e Regina

7 LUN Modenese Gloria; Tobin Angelino; Bogoni Emilia; Fam.Gallo e Penasa; Peron Domenico e Tregnaghi Maria; PelosatoTullio; Grazia Benito; Nello Cremasco e Renzo; CremascoRenato (30° anniv.); Rizzotto Gaetano (compl.); RodighieroAntonio e famiglia; Giuditta e Gianna; Righetto Antonio

8 MAR Manuel e Gerardo Pressi; Fam. Galiani; Fam. Pasetto Vitto-rio; Rino e Regina

9 MER Prà Giusepe (crocetta); Battistella Roberto e Renata; Batti-stella Remigio e Maurizio; Fongaro Gianluca e Silvio; BollaNello e Trezzolani Bruna; Boscato Teresa e Boscato Mario;De Guidi Alda e Lacalamita Alberto; Bernardi Gino e Cesira;Fam. Confente; Elisabetta e Sofia

10 GIO Palma ed Everilda

11 VEN Flavia e Giuseppe Fontana; Mastella Lea (crocetta); Rodi-ghiero Guglielmo e Gini Federico; Soso Silvia; NarcontiEmma (1° anniv.); Negretto Palma; Zambon Antonio e fami-glia; Regina e Gino; Grigato Marco; Famiglia Grigato Um-berto; Famiglia Iselle Gino e Luigina

14 LUN Faltracco Wilma; Bogoni Annamaria (Classe 1939); AnzolinClaudino e Maria; Peron Domenico e Tregnaghi Maria; Pe-losato Diego ed Emma; Carletto Luciano (crocetta); Marcaz-zani Giuseppe e Matilde; Dal Bosco Germano; Prà Gianni eOttavio; Famiglia Meneghello; Alberti Giuseppe e Attilio;Ergazzori Elio e Odino; Ergazzori Pietro e Caterina

15 MAR Famiglia Benetti16 MER Gini Olinto (crocetta); Pelosato Leonella (crocetta); Angiari

Rosa; Gini Maria e Brandiele Antonio; Verzè Antonio e Ca-sarotto Lucia; Famiglia Milani; Bogoni Gilio e Lecetti Re-gina; Brandiele Girolamo; Veneziani Gabriella

17 GIO Zanatello Emilia e Maria; Tonin Arturo e Teodora

18 VEN Nardi Antonia (crocetta); Tosin Onorato (9° anniv.); VenturiSeverina

21 LUN Ferrari Domenico e Vesentini Maria; Fattori Silvietto e Gino;Gastaldo Ferruccio ed Angelina; Rodighiero Guglielmo (cro-

cetta); Boscato Giuseppe; Motterle Celeste; Zoppi Benedetto;Peloso Florindo e Vittorina; Costa Angelo e Maria

23 MER Prà Enrico; Zoppi Gaetano e Magnabosco Maria; Fam. Pe-razzolo; Lecetti Andrea e Serafina; Zoso Bruno (Classe

1931); Bogoni Gina; Bozzola Giuseppe (crocetta); TamellinNello; Fongaro Gianluca e Silvio

25 VEN Rizzetto Marina e Valente Bruno; Todesco Adelina e MurariMario; Bianchini Bruno; Antonioli Guido e Lina; Prà Gino eGini Liduina; Simoncello Elisa e Prà Giuseppe; Classe 1932;Bogoni Luigino e Prà Alfea; Prà Olinto e Fontana Emma

28 LUN Giuriato Leonia e Zanatello Igino; Fam. Meneghello; Tode-schi Thomas e Gavioli Sandro; Fabiani Maria e Franco; BollaDomenico (crocetta); Rodighiero Maria; Schiavo Lina (cro-

cetta); Giuriato Silvio e Palmira; Pasquina e Giovanni Giu-rato; Maria e Anna Giurato; Bertuzzo Annamaria; BollaMarilisa ed Angelo

29 MAR Cavazza Augusto

30 MER Gaiga Persilia(croc.); Schioppetto Sonia; e Preto Rodolfo;Gianluca Fongaro e Silvio; Lazzarini Achille e Caterina

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Impaginazione a cura di Alberto Saorin

13 DOM Catechismo V elementareMercato equosolidale

14 LUN ore 20.30 - Gruppo Caritàore 21.00 - Genitori Battesimi

15 MAR ore 19.45 - Scuola evangelizzazione giovani16 MER ore 15.00 - S. Messa gruppo Padre Pio a S. Giuseppe17 GIO ore 21.00 - Fidanzati conviventi18 VEN ore 20.30 - Adolescenti

ore 22.00 - Adorazione giovani in Oratorio19 SAB ore 13.00 - Formazione animatori

ore 14.15 - Kiriketti / ore 14.30 - Cantamicaore 17.00 - Confessioni II mediaore 18.00 - Confessioni III media

20 DOM Cristo Re - Festa del Ringraziamento

Catechismo II elementareore 16.00 - Battesimi

22 MAR ore 19.45 - Scuola evangelizzazione giovani23 MER ore 20.45 - Catechisti24 GIO ore 21.00 - Fidanzati I anno25 VEN ore 20.30 - Adolescenti

ore 22.00 - Adorazione giovani in Oratorio26 SAB ore 13.00 - Formazione animatori

ore 14.15 - Kiriketti / ore 14.30 - Cantamica27 DOM 1a Settimana di Avvento (anno B)

Catechismo III elementareVendita torte Scuola Materna

28 LUN ore 21.00 - Scuola evangelizzazione adulti I step29 MAR ore 19.45 - Scuola evangelizzazione giovani30 MER ore 21.00 - Consiglio Pastorale Parrocchiale

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