Foglio in proprio di collegamento della Parrocchia Sant...

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CON I PADRI DELLA CHIESA IN CAMMINO VERSO LA PASQUA C arissimi, certo leggerete questo giornalino nei giorni della Set- timana Santa e quindi un po’ in ri- tardo. Avrei voluto scrivere prima per accompagnarvi durante il tem- po quaresimale, ma per una serie di impegni ciò non è stato possibi- le. Desidero con voi tornare sui te- mi quaresimali così come i Padri del- la Chiesa hanno fatto molti secoli fa. I loro scritti, che formano la cosid- detta letteratura patristica, sintetiz- zano la dottrina quale emerge dal- la Bibbia, specialmente dai Vangeli, dagli scritti degli Apostoli, dai pro- nunciamenti della Chiesa e dalle de- cisioni dei concili. Il primo a cui vo- glio fare riferimento è il grande Papa S. Leone Magno, il quale così scri- ve: “Quanti desiderano arrivare al- la Pasqua del Signore con la santi- tà dell’anima e del corpo, giudichi- no gli intimi affetti del cuore, dilati- no sempre più l’ambito del loro spi- rito con le opere di misericordia, per trovarsi maggiormente disposti a ri- cevere un ospite così illustre”. S. Le- one esorta in questo modo i fede- li a vivere con serietà la Quaresima, per poter, quindi, partecipare della gloria di Cristo che risorge. S. Cirillo chiede di vivere con gioia in questo periodo perché quella che stiamo per celebrare è la più grande festa dell’anno, invita a “preparare il cuo- re per ricevere nella Pasqua il Cristo Risorto” attraverso una incessante preghiera a Dio, perché solo con il Suo aiuto il cristiano può risponde- re all’invito del Vangelo: “Converti- tevi perché il Regno di Dio è vicino”. S. Gregorio fa notare che Gesù “per scacciare il tentatore, non mostra la sua potenza, ma semplicemente ri- pete le affermazioni della Scrittura, che già di per sé sono sufficienti per su- perare la prova”: Questo è un grande richiamo per noi, che invece di impe- gnarci a leggere ogni giorno la Bibbia e così ricevere l’aiuto di Dio, prestia- mo ascolto a ben altri insegnamenti, i quali non risolvono mai le nostre diffi- coltà. I Padri sono sempre attenti a che non sorga mai la tentazione nell’animo dei fedeli, ricordando loro che la lot- ta è stata già vinta da Cristo per noi, con la morte e resurrezione. A noi ri- mane il compito di vivere nella grazia di Dio, per sostituire le abitudini vizio- se nate in seguito al peccato, con le buone disposizioni verso il bene. Il di- giuno, scrive Benedetto XVI, «acquista per il cristiano un significato profonda- mente religioso: rendendo più povera la nostra mensa impariamo a supera- re l’egoismo per vivere nella logica del dono e dell’amore; sopportando la pri- vazione di qualche cosa - e non solo di superfluo - impariamo a distogliere lo sguardo dal nostro “io”, per scoprire Qualcuno accanto a noi e riconosce- re Dio nei volti di tanti nostri fratel- li» (Benedetto XVI, Messaggio per la Quaresima 2011). San Ambrogio scrive che il digiuno senza l’elemosi- na è come la lampada che non può essere accesa perché priva di olio: “La mano del povero è il tesoro di Cristo”. Quando soccorriamo l’indi- gente, la nostra offerta non rimane sulla terra ma viene portata in cie- lo. L’elemosina mette a disposizione degli altri i nostri beni. Il nostro Ar- civescovo afferma che “Il digiuno di questo tempo, ci prepara ad un’esi- stenza pasquale, ad un’esistenza eucaristica: ci prepara al banchetto. È un banchetto – ce lo ricorda Ge- sù nella parabole evangeliche - nel quale tutti hanno un posto, al qua- le tutti sono invitati, prima di tutto i poveri e gli ultimi del mondo: coloro che, normalmente, sono allontana- ti dalle tavole dei ricchi, dimenticati dai totalitarismi dei potenti, penaliz- zati dalle leggi ingiuste, esclusi dai nostri stessi” (Messaggio dell’Arci- vescovo per la Quaresima 2011). In continuità con gli altri anni la Cari- tas diocesana ha promosso una rac- colta per approntare a Rossano sca- lo una struttura capiente che possa dare una risposta più risolutiva ai bi- sogni abitativi di tanti nostri fratel- li stranieri, anche in vista dell’au- mento di immigrati data la situazio- ne mondiale. Guardando il cammino percorso in questo tempo che volge al termine, con l’aiuto dei Padri della Chiesa, possiamo compiere slanci di risurrezione. La carità, come aper- tura di sé all’altro sia la nostra Ri- surrezione. A tutti Santa Pasqua. DON GAETANO vostro parroco Foglio in proprio di collegamento della Parrocchia Sant’Antonio in Corigliano Febbraio/Aprile 2011 Anno II - N. 2 www.parrsantantonio.altervista.org E-mail: [email protected] – Tel 0983/82258

Transcript of Foglio in proprio di collegamento della Parrocchia Sant...

Con i Padri della Chiesain Cammino verso la Pasqua

Carissimi, certo leggerete questo giornalino nei giorni della Set-

timana Santa e quindi un po’ in ri-tardo. Avrei voluto scrivere prima per accompagnarvi durante il tem-po quaresimale, ma per una serie di impegni ciò non è stato possibi-le. Desidero con voi tornare sui te-mi quaresimali così come i Padri del-la Chiesa hanno fatto molti secoli fa. I loro scritti, che formano la cosid-detta letteratura patristica, sintetiz-zano la dottrina quale emerge dal-la Bibbia, specialmente dai Vangeli, dagli scritti degli Apostoli, dai pro-nunciamenti della Chiesa e dalle de-cisioni dei concili. Il primo a cui vo-glio fare riferimento è il grande Papa S. Leone Magno, il quale così scri-ve: “Quanti desiderano arrivare al-la Pasqua del Signore con la santi-tà dell’anima e del corpo, giudichi-no gli intimi affetti del cuore, dilati-no sempre più l’ambito del loro spi-rito con le opere di misericordia, per trovarsi maggiormente disposti a ri-cevere un ospite così illustre”. S. Le-one esorta in questo modo i fede-li a vivere con serietà la Quaresima, per poter, quindi, partecipare della gloria di Cristo che risorge. S. Cirillo chiede di vivere con gioia in questo periodo perché quella che stiamo per celebrare è la più grande festa dell’anno, invita a “preparare il cuo-re per ricevere nella Pasqua il Cristo Risorto” attraverso una incessante preghiera a Dio, perché solo con il Suo aiuto il cristiano può risponde-re all’invito del Vangelo: “Converti-tevi perché il Regno di Dio è vicino”. S. Gregorio fa notare che Gesù “per scacciare il tentatore, non mostra la sua potenza, ma semplicemente ri-pete le affermazioni della Scrittura,

che già di per sé sono sufficienti per su-perare la prova”: Questo è un grande richiamo per noi, che invece di impe-gnarci a leggere ogni giorno la Bibbia e così ricevere l’aiuto di Dio, prestia-mo ascolto a ben altri insegnamenti, i quali non risolvono mai le nostre diffi-coltà. I Padri sono sempre attenti a che non sorga mai la tentazione nell’animo

dei fedeli, ricordando loro che la lot-ta è stata già vinta da Cristo per noi, con la morte e resurrezione. A noi ri-mane il compito di vivere nella grazia di Dio, per sostituire le abitudini vizio-se nate in seguito al peccato, con le buone disposizioni verso il bene. Il di-giuno, scrive Benedetto XVI, «acquista per il cristiano un significato profonda-mente religioso: rendendo più povera la nostra mensa impariamo a supera-re l’egoismo per vivere nella logica del dono e dell’amore; sopportando la pri-vazione di qualche cosa - e non solo di superfluo - impariamo a distogliere lo sguardo dal nostro “io”, per scoprire

Qualcuno accanto a noi e riconosce-re Dio nei volti di tanti nostri fratel-li» (Benedetto XVI, Messaggio per la Quaresima 2011). San Ambrogio scrive che il digiuno senza l’elemosi-na è come la lampada che non può essere accesa perché priva di olio: “La mano del povero è il tesoro di Cristo”. Quando soccorriamo l’indi-gente, la nostra offerta non rimane sulla terra ma viene portata in cie-lo. L’elemosina mette a disposizione degli altri i nostri beni. Il nostro Ar-civescovo afferma che “Il digiuno di questo tempo, ci prepara ad un’esi-stenza pasquale, ad un’esistenza eucaristica: ci prepara al banchetto. È un banchetto – ce lo ricorda Ge-sù nella parabole evangeliche - nel quale tutti hanno un posto, al qua-le tutti sono invitati, prima di tutto i poveri e gli ultimi del mondo: coloro che, normalmente, sono allontana-ti dalle tavole dei ricchi, dimenticati dai totalitarismi dei potenti, penaliz-zati dalle leggi ingiuste, esclusi dai nostri stessi” (Messaggio dell’Arci-vescovo per la Quaresima 2011). In continuità con gli altri anni la Cari-tas diocesana ha promosso una rac-colta per approntare a Rossano sca-lo una struttura capiente che possa dare una risposta più risolutiva ai bi-sogni abitativi di tanti nostri fratel-li stranieri, anche in vista dell’au-mento di immigrati data la situazio-ne mondiale. Guardando il cammino percorso in questo tempo che volge al termine, con l’aiuto dei Padri della Chiesa, possiamo compiere slanci di risurrezione. La carità, come aper-tura di sé all’altro sia la nostra Ri-surrezione. A tutti Santa Pasqua.

Don Gaetanovostro parroco

Foglio in proprio di collegamento della Parrocchia Sant’Antonio in Corigliano Febbraio/Aprile 2011Anno II - N. 2

www.parrsantantonio.altervista.org E-mail: [email protected] – Tel 0983/82258

La Voce di Sant’Antonio Anno II - 2011Pag. 2

vesTiZione dei minisTranTi Cerimonia Gruppo Scout “Corigliano 1”

Evviva evviva è arrivato il carnevale!…Dopo l’arrivo di Babbo Nata-

le in parrocchia arrivano le mascherine di carnevale. Lu-nedì grasso 7 marzo si è svol-to in parrocchia lo spettacolo di carnevale dove i principali pro-tagonisti sono stati i fanciulli e i ragazzi dei vari gruppi par-rocchiali ed in particolare tut-ti quelli che frequentano il ca-techismo. Lo spettacolo è sta-to curato con molto impegno e dedizione da parte delle nostre suore e dalle catechiste della parrocchia con l’attenta regia del nostro parroco Don Gaeta-no. Per questo evento è stato utilizzato lo strumento dei labo-

Nella III Domenica di Qua-resima, il 27 marzo 2011,

nella nostra parrocchia di Sant’ Antonio si è svolta la prima ve-stizione Parrocchiale, tanto at-tesa dai nostri ministranti. 13 fanciulli dopo aver seguito un corso di preparazione, al servi-zio liturgico (che va da settem-bre 2010 fino a marzo), han-no festeggiato il grande even-to. I ministranti già servivano le messe nelle domeniche pas-sate e venivano messe in prati-ca ciò che veniva spiegato nel-le riunioni che si tenevano ogni mercoledì dalle 17 alle 18. La funzione del 27 marzo ha avu-to inizio durante la messa delle 11:00 con una prima presenta-zione di tutti i neo ministranti e con la successiva benedizio-ne delle vesti da parte del Par-roco Don Gaetano Federico. Il momento più emozionante per i fanciulli è stato dopo l’omelia quando i ragazzi chiamati per nome dal Parroco indossavano davanti l’assemblea e i tanti fa-miliari dei fanciulli il loro abito da portare sempre con onore, con rispetto e con amore sen-za mai vergognarsi di quello

che fanno perché il loro servi-zio è voluto da Dio. La funzio-ne si è conclusa con la conse-gna del Tau da parte del Parro-co, segno da portare sulla tuni-ca ogni volta che si accosteran-no a servire alla mensa del Si-gnore. Colgo l’occasione per in-vitare per il nuovo anno tutti i ragazzi dagli 8 anni in su fino ai 19 anni ed anche oltre a segui-re il corso di ministranti affin-ché questo bel servizio venga sempre svolto con vero amore. L’augurio che faccio è che pos-sano essere sempre numerosi i fanciulli a fare questa straordi-naria esperienza a contatto con il Signore Gesù.

Il responsabilePalmIerI Francesco

Domenica 30 gennaio u.s. du-rante la Santa Messa delle

ore 18:00 il Gruppo Scout Cori-gliano 1 si è presentato con gio-ia alla comunità della parrocchia di Sant’Antonio. È stato un mo-mento forte, di unione e di con-divisione di valori. Nell’occasio-ne è stato consegnato il “fazzo-lettone” ai lupetti, bambini dagli otto agli undici anni, e agl’adul-ti che hanno intrapreso da poco tale percorso. Il fazzolettone, dai colori bianco e blu, indica l’appartenenza al Gruppo Scout Corigliano 1; esso è il simbolo dell’essere scout; è la voce del-la coscienza che ci ricorda che c’è una legge da rispettare. Il Corigliano 1 dopo anni di assen-za è rinato grazie alla volontà e alla dedizione di uomini e don-ne che hanno scoperto nello scoutismo la vocazione ad esse-re educatori, i quali sostenen-

gno di mettere insieme più for-ze: famiglia, scuola, istituzioni, associazioni per costruire per-sonalità orientate verso stili di vita sani. Il Gruppo Scout insie-me agl’altri gruppi parrocchiali partecipa attivamente alla vita della parrocchia, nello specifico nella parrocchia di Sant’Anto-nio. Esso è la prerogativa di es-sere anche un gruppo cittadino e come tale spera di allargare la sua proposta (Azione Educati-va) in tutte le altre realtà par-rocchiali presenti nella nostra città. Vi si può aderire dagli ot-to ai ventun’anni. Dopo tale età per chi si vuole mettere al servi-zio dei ragazzi può entrare nel-la Comunità Capi, uomini e don-ne in servizio educativo guidati spiritualmente, a Corigliano da Don Gaetano Federico. Possono entrare a far parte della Comu-nità Capi anche adulti che non hanno mai fatto scoutismo, ma che vogliono mettersi in gioco come educatori per trasmette-re alle nuove generazioni i valo-ri della fede cristiana attraverso il “metodoscout”.

lIsa PolIno

do i genitori, collaborano con lo-ro per formare persone solide, educate al bene, capaci di col-laborare con gli altri e di dare un senso alla propria vita. Tut-to ciò assume particolare signi-ficato in quest’epoca di emer-genza educativa, dove c’è biso-

ratori (canto, musica, recitazio-ne e ballo), attivato subito dopo le vacanze natalizie e che ha vi-sto protagonisti i nostri fanciulli e ragazzi per quasi due mesi di prove. Lo spettacolo ha avuto un enorme successo grazie an-che alla grande partecipazione

di bambini mascherati con le lo-ro famiglie. Il programma della serata con un cartellone molto ricco, si è protratto più del do-vuto con un enorme soddisfa-zione e divertimento di tutti i presenti. A conclusione di que-sta bellissima serata è seguito un momento di condivisione e di agape finale.

GIovannI manIGrassI

La Voce di Sant’AntonioAnno II - 2011 Pag. 3

Camminando in CoPPiaGruppo Famiglie

rinnovamEnto nEllo Spirito a Sant’antonio

Continua il cammino delle coppie iniziato nella nostra

parrocchia il giorno della Sa-cra Famiglia. Gli incontri men-sili, guidati sapientemente dal parroco don Gaetano, mira-no al confronto su temi attua-li e problematiche che le cop-pie oggigiorno affrontano, con l’ausilio di alcuni testi, per poi concludersi con momenti di convivialità. La tematica af-frontata nel mese di gennaio scorso riguardava i vari disagi e in particolare quello dei di-vorziati, argomento non esau-ribile in poche ore. Nonostan-te la Chiesa si ponga in atteg-giamento di vicinanza a que-sti fratelli, restano le difficol-tà che ben conosciamo qua-li ad esempio il sentirsi esclusi dai sacramenti ed altro. La no-stra attenzione è stata rivolta ai figli che subiscono le conse-guenze di tale divisione, poi-ché privi di riferimenti solidi e, a volte, vittime di devianze in fase di crescita. Sebbene vi siano dei casi particolari, che rendono, pur-troppo, necessaria una deci-sione tale da portare alla fine del matrimonio, invece ci sono altrettanto casi probabilmente affrettati nel giungere a simile conclusione. L’incontro tenu-tosi il 6 febbraio u.s., in con-comitanza con la giornata del-la vita, ha visto lo svolgimen-to del tema basato sul valore della vita e la dignità di un es-sere umano sin dal suo conce-pimento. Ogni figlio è un pro-getto di Dio che non ha prez-zo. La vita va accettata e vis-suta ogni giorno come dono di Dio quale è. Purtroppo l’abor-to non tiene conto di que-sto valore ed esempio ne è la sempre più giovane età delle ragazze che, per diversi moti-vi, rifiutano la grandezza della maternità ricorrendo ai nuo-vi metodi abortivi, senza far-si troppo scrupoli o porsi pro-blemi di etica morale. Un al-tro attuale argomento tratta-to è stato l’educazione ses-suale nelle scuole. Come? Im-portanti sono state le testimo-nianze di mamme che hanno portato avanti gravidanze dif-ficili. Le nuove tecnologie, in grado di mostrare eventua-li anomalie del feto, alimen-tano inevitabilmente la pau-ra delle disabilità, ma nono-stante ciò sono molte le mam-me che con coraggio, amore e spirito di sacrificio, affron-

tano rischi e conseguenze di dare alla luce un figlio disabi-le, dimostrando una materni-tà responsabile, anche se sof-ferta. Tutto ciò è frutto anche di una fede matura e dall’aiu-to del Signore. Inoltre, è dav-vero interessante l’intreccio delle storie di ogni coppia at-traverso il racconto della pro-pria testimonianza di vita vis-suta, con la voglia di mettere a disposizione della comuni-tà la propria esperienza, non-ché ascoltare le testimonianze d’amore consolidato nel cor-so degli anni, superando in-sieme le difficoltà di ogni gior-no. Emerge, comunque, dal-la base di ogni matrimonio cri-stiano, che la presenza di Cri-sto, l’amico sicuro, e la fede riescono a far superare ogni ostacolo unito al lavorìo quoti-diano della “sopportazione” e accettazione reciproca, poiché il cammino di coppia fonda le proprie radici sulla formazione morale e sul bagaglio di una vita costruita insieme. A que-sti son seguiti altri due incon-tri che hanno avuto per tema alcuni passi biblici fondamen-tali: la creazione e la caduta. A partire da ciò si è riflettuto insieme sulla grandezza del mistero della chiamata alla vi-ta matrimoniale evidenziando anche la fatica che una simile vocazione comporta alla luce delle vicende che coinvolgono le famiglie di oggi.

Isabella malaGrInò

Domenica 27 marzo 2011, nella Chiesa di Sant’Anto-

nio in Corigliano Calabro, nelle prime ore del mattino un folto gruppo di persone, si è riunito per vivere insieme una gior-nata all’insegna della preghie-ra, della meditazione e della gioia cristiana. Alla presenza di Francesco responsabile dio-cesano e di una sorella venu-ta appositamente dalla Dioce-si di Cosenza ad intrattenerci e a pregare con noi. Abbiamo condiviso il pranzo nei locali della parrocchia e alle 15.30 in Chiesa insieme agli altri grup-pi della Diocesi abbiamo ele-vato la preghiera di supplica davanti al SANTISSIMO SA-CRAMENTO, per una rinnova-ta effusione dello Spirito San-to. Preghiera rivolta a Dio Pa-dre, nel nome del figlio Gesù affinché al centro della vita di ciascuno ci sia solo Cristo Ge-sù, il Salvatore. Un gruppo di circa 20 fedeli, tra cui anche il

parroco hanno ricevuto la pre-ghiera di effusione. Il Rinnova-mento nello Spirito Santo è un movimento ecclesiale ricono-sciuto, il cui statuto venne ap-provato dalla Conferenza Epi-scopale Italiana già nel lonta-no 1996. Esso non è la reite-razione dei sacramenti di ini-ziazione cristiana, quanto l’ac-cettazione responsabile del-le grazie legate ai sacramenti del Battesimo e della Cresima, nonché dei carismi concessi dallo Spirito Santo per la dif-fusione del Regno di Dio. Au-guri ai vari candidati che han-no detto sì al Signore!

marIaDele PaPPacena

rEStaUro pavimEnto intarSiatoDEl prESBitErio

Continua il nostro impegno di reperire fondi per la sistemazione dell’antico

pavimento intarsiato policromo del no-stro presbiterio. Come sapete esso è sta-to coperto più di vent’anni fa da una mo-quette e circa tre anni fa i da un parquet. Lo stato in cui l’abbiamo trovato era pessimo, rimaneggiato in varie parti a causa dell’usu-ra e di una eccessiva umidità. Con le indica-zioni della soprintendenza il lavoro prose-gue alacremente. I fondi però sono esigui e si chiede un contributo più sostenuto per continuare l’opera di abbellimento iniziata da tempo. “Dio ama chi dona con gioia” (2 Cor 9,8) e benedice coloro che dopo aver dato da mangiare a chi ha fame si prendono cura del suo sacro tempio. ogni settimana attraverso la bacheca parrocchiale vie-ne aggiornato lo stato della raccolta.

sPesa comPlessIva € 20.000

stato Della raccoltaal 12 aPrIle 2011 € 10.500

La Voce di Sant’Antonio N. 2 - Febbraio/Aprile 2011Pag. 4

Redazione: Parrocchia Sant’AntonioVia B. Abenante, 1 - Tel. 0983.82258 - 87064 Corigliano C. (Cs)Responsabile: il Parroco - E-mail: [email protected]

Stampato presso la“Grafosud” di Rossano

Tel. 0983.511516

ore 08.15: Raduno sul Sagrato della Chiesa Benedizione delle Palme - S. Messaore 10.30: Raduno a Villa Margherita Benedizione delle Palme Processione verso la Chiesa - S. Messa Benedizione auto e motoore 17.45: Raduno al monumento dell’Immacolata Benedizione delle Palme e S. Messa

ore 16.30: Confessioni fanciulliore 18.00: S. Messa (Anniversario)ore 18.40: Liturgia Penitenziale comunitaria

ore 08.30: S. Messa - Lodi mattutineore 09.30: Confessioni ammalati e in Chiesaore 16.30: Confessioni ragazzi cresimaore 18.00: S. Messa - Vespriore 18.30: Confessioni e prove apostoli

ore 08.30: S. Messa-Lodi mattutineore 09.30: Comunione ammalati e in Chiesa.ore 18.00: S. Messa Crismale in Cattedrale

Il Risorto inonda di luce e di grazia l'intera storia della sal-vezza, dai suoi primordi. Avvolto in un triplice cerchio di luce, il Cristo appoggia i piedi sulle porte degli Inferi, le cui catene sono spezzate e i portali divelti. I primi ad essere afferrati sono Adamo ed Eva, la coppia delle origini. L'intera creazione par-tecipa al movimento di rinascita inaugurato dal Risorto!".

ore 8.30 UfficiodelleLettureeLodiore 9.30 Confessioniore 17.00 Confessioniore 18.00 Celebrazione della cena del Signore Silenzio e Adorazione personaleore 22.30 Ora di adorazione comunitaria LaChiesarimaneapertafinoamezzanotte

ore 04.00 Via Crucis cittadina (Vattenti)ore 08.30 UfficiodellelettureeLodiore 09.30 Confessioni giovani e universitariore 16.30 Celebrazione della Passione del Signoreore 18.30 Proiezione Film sulla Passioneore 20.00 Processione dei Misteri cittadina

ore 08.30 UfficiodellelettureeLodimattutineore 09.30/12 Confessioniore 17.00 Confessioniore 23.00 SOLENNE VEGLIA PASQUALE

Sante Messe ore 8.30 ore 11.00 ore 18.00

Da Lunedì Santo fino alla mattina di Pasquasarà disponibile il P. Passionista per le Confessioni.

Cristo è risorto alleluia alleluiaAuguri di S. Pasqua di Risurrezione

SETTIMANA SANTA 2011ProGramma celebrazIonI

solenne trIDUoPasQUale

17 aPrile doMeniCa delle PalMe

21 aprile • giovedì santoCena rePoSiZione adoraZione

22 aprile • venerdì santogrande digiUno pasQUale

23 aprile • sabato santola Chiesa sosta in silenzio presso il sepolcro del Signore

24 aprile • pasQUa del signoreContempliamo Cristo il risorto

lUnedì santo 18 Unzione a betania

martedì santo 19svelamento del traditore

mercoledì santo 20patto sciagUrato di giUda