Foglio Coll. Mar 12

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  1 Marzo 2012 Numero 28 Anno IV “m ma dove abbondò il peccato a dove abbondò il peccato a dove abbondò il peccato a dove abbondò il peccato, , , sovrabbondò la grazia” sovrabbondò la grazia” sovrabbondò la grazia” sovrabbondò la grazia” ( 5,20)  . ' .   :   ( 11,32). , . . .     (  8,7). :   (1 1,15). , , , . , .  '   , , .     , , . . La chiamata di San Matteo (JuandePareja,MuseodelPrado) Diocesi di Città di Castello Foglio di collegamento Foglio di collegamento Foglio di collegamento Foglio di collegamento

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Marzo 2012 Numero 28 Anno IV 

““““mmmma dove abbondò il peccatoa dove abbondò il peccatoa dove abbondò il peccatoa dove abbondò il peccato,,,,

sovrabbondò la grazia”sovrabbondò la grazia”sovrabbondò la grazia”sovrabbondò la grazia” (Rm 5,20) 

Questa Parola fonda una speranza invincibile.

L'apostolo Paolo ritorna spesso su questo tema

centrale nell’esperienza cristiana e umana. Nella stessaLettera ai Romani lo ripropone quasi come principio

universale: “Dio infatti ha rinchiuso tutti nella

disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti”  

(Rm 11,32).

Se è vero che tutti siamo peccatori, la salvezza è

possibile solo come grazia e misericordia. E nessuno

pensi di essere così bravo da salvarsi da solo o di essere

meglio degli altri. Non giudicate. “Chi di voi è senza

 peccato, getti per primo la pietra” (Gv 8,7).Per cui vale quel che dice Paolo quasi al termine del suo lungo e intenso percorso cristiano:

“Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per 

salvare i peccatori, il primo dei quali sono io” (1Tm 1,15). E così Pietro, Agostino, Francesco e

tutti i santi, tutti peccatori che hanno saputo accogliere la misericordia.

Questo fatto centrale della nostra fede ispira alcuni atteggiamenti o disposizioni i base che

soprattutto in questo tempo di Quaresima dovremo coltivare, anche per reagire cristianamente

alla potenza del male che sembra schiacciarci.

•  L'accoglienza riconoscente e attenta della Parola del Signore, di ogni sua Grazia, dello

Spirito Santo che ci sollecita alla sequela di Gesù.•  Una grande vigilanza su noi stessi perché possiamo, coscienti o no, ripetere errori e peccati

che contraddicono anche gravemente la fede e la ragione. Chi sta in piedi non giudichi gli

altri e stia attento a non cadere. La fragilità umana è grande e non consente a nessuno di

La chiamata di San Matteo

(JuandePareja,MuseodelPrado)

Diocesi di Città di Castello

F o g l i o d i c o l l e g a m e n t oF o g l i o d i c o l l e g a m e n t oF o g l i o d i c o l l e g a m e n t oF o g l i o d i c o l l e g a m e n t o

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presumere. E’ qui tutto l'impegno ascetico per acquisire le virtù umane e cristiane,

superando le tante spinte al vizio, al disordine, alle contraddizioni tra ciò che crediamo e

ciò che realmente viviamo. Un "lavoro" questo che non finisce mai, anzi cresce cammin

facendo. Nel momento in cui ci facciamo delle "concessioni", arriva puntualmente la caduta.

Abbiamo mille esempi nlla Sacra Scrittura: Adamo, David, Giuda, Pietro…

•  Evitiamo assolutamente due "derive" che compromettono la nostra salvezza: la presunzione 

di chi si sente a posto, già salvo e la disperazione di chi si sente ormai perduto, quasi che la

misericordia divina non possa farci più nulla. Piuttosto lasciamoci educare dall'Amoremisericordioso del Signore, che è sempre più grande di ogni nostra miseria e mettiamo a

frutto le sue mille attenzioni.

Gesù ci dice: “Convertiti e credi al Vangelo: con la mia grazia è possibile. Anche tu sei

chiamato alla vita santa del mio Vangelo, ad accogliere i miei pensieri, i miei sentimenti, i

miei comportamenti. Allora potrai amare sul serio me nel prossimo, a cominciare dal più

bisognoso. Passerai dall'egoismo vuoto e sterile all'amore vero e fecondo” .

Buona preparazione alla Pasqua !

Benedicendovi di cuore e vi chiedo una preghiera.

Domenico Cancian f.a.m.,

Vescovo 

i l v e s c o v o i n f o r m a

•   L'itinerario quaresimale, scandito dalle cinque domeniche che costituiscono altrettante "stazioni"o tappe, è il percorso liturgico che la Chiesa ci offre per prepararci alla Pasqua. Viviamolopersonalmente con tutto l'impegno e aiutiamo le nostre comunità a riscoprire e approfondire lafede pasquale, da attingere in modo speciale nel giorno del Signore.Come vescovo sto presiedendo le stazioni quaresimali nell'unità pastorale del centro storico.Vedo una bella partecipazione e credo sia una buona occasione di evangelizzazione.Attraverso TRG e TTV , negli orari di seguito indicati, sto offrendo la catechesi sulle letture delladomenica. Mi pare sia un altro modo per aiutare a prepararci alla Pasqua.

Incoraggio i parroci e tutti coloro che li aiutano ad offrire con attenzione e amore il servizio dellabenedizione delle famiglie. Sono convinto che ne valga la pena: è un modo per portare un saluto,fare una breve conversazione, pregare insieme. A volte può essere l'inizio di un cammino di fede.Sono di notevole importanza le celebrazioni penitenziali nelle quali i sacerdoti si impegnano siacon una buona preparazione dal punto di vista liturgico, sia ad accogliere e assolvere i penitentiche richiedono il sacramento della riconciliazione che va valorizzato al meglio.Così pure la Via Crucis. È una preghiera importante perché ci fa ripensare e in qualche modorivivere la grande sofferenza di Gesù per la nostra salvezza.

•   Domenica 18 marzo 2012, alle ore 10,30 in cattedrale parteciperò alla celebrazione del 50º di

sacerdozio del carissimo confratello mons. Sergio Susi. Gli porgiamo i nostri fraterni auguri,

uniti ad un grande ringraziamento per il prezioso servizio sacerdotale svolto alla nostra chiesa inquesti cinquant'anni.

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•  Per il Giovedì Santo, 5 aprile 2012, secondo le indicazioni del Consiglio Presbiterale,celebreremo la Messa del Crisma in cattedrale alle ore 10.30. Spero nella partecipazione di tuttoil clero: è la concelebrazione più importante del presbiterio. Invito cordialmente allapartecipazione religiosi e religiose, tutti i laici, specialmente gli animatori delle varie attivitàpastorali in parrocchia e nelle unità pastorali, i rappresentanti delle Associazioni ecclesiali e deimovimenti. Sarebbe anche importante se ci fossero i catechisti con i ragazzi della cresima(almeno quelli che volessero intervenire, dopo aver loro spiegato il significato dellacelebrazione).

Il clero è invitato anche all’agape fraterna in seminario: è un bel momento di fraternità.

•   Dal 16 al 20 aprile 2012 ci sarà il corso di Esercizi Spirituali per i sacerdoti della nostra diocesi.A motivo della neve non si sono potuti tenere in febbraio, come avevamo già predisposto. Credoche nella seconda settimana di Pasqua ci sia la possibilità di poterli fare, mettendo da parte altriimpegni. Li predicherà padre Augusto Drogo, un francescano biblista che ha notevoleesperienza. Prego i sacerdoti che intendono partecipare di iscriversi presso la cancelleria.

•   Martedì 13 marzo ore 21.00, nella sala Santo Stefano (vescovado) avrà luogo una importante

riunione del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale Diocesano. E’ la prima volta chelo saremo insieme per fare il punto del cammino pastorale, per programmare l'Assemblea di

verifica e quella d’inizio del prossimo anno. Chiedo fin d'ora agli interessati di prendere nota e dipreparare i propri contributi.

•    Dal venerdì 23 al 25 marzo 2012 a Collevalenza avrà luogo il congresso nazionale sulla“Misericordia di Gesù, sorgente di speranza”. Era stato programmato da diverso tempo, incollegamento con i Congressi Mondiali di Roma e Cracovia. Dopo quanto è accaduto in questesettimane, con molta sofferenza ma anche con la certezza che ancora una volta l'Amoremisericordioso è più grande della nostra miseria, celebreremo questo Congresso che si collegaalla Nuova Evangelizzazione e agli Orientamenti pastorali dei vescovi italiani. Chi vuolpartecipare, può iscriversi.

Il Foglio di collegamento diventa elettronico ! 

Il continuo aumento delle richieste di copie del Foglio di Collegamento ci

costringe, per contenere i costi, fin dal prossimo numero, ad inviare il 

“Foglio di collegamento” on line, cioè attraverso la posta elettronica. 

Chiediamo a tutti coloro che dispongono di un indirizzo mail, di inviarcelo

all'indirizzo: [email protected].

Continueranno a ricevere il giornale in formato cartaceo quanti non

dispongono di una mail.

Se siete a conoscenza di qualcuno che volesse ricevere il giornale in formato

elettronico vi preghiamo di segnalarlo all’indirizzo di cui sopra.

Grazie,

La Redazione. 

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MARZO 2012 

2222 

VENERDI'VENERDI'VENERDI'VENERDI'

S. BASILEO MARTIRE 

- ore 21.00, Via Crucis nel chiostro delle suore cappuccine diSanta Veronica.

4444 

DOMENICADOMENICADOMENICADOMENICA 

II DI QUARESIMA 

- ore 11.00, Trestina. S.Messa del vescovo nel 5° anniversariodella “adorazione perpetua” nella parrocchia.- ore 18.30, Stazione Quaresimale Madonna delle Grazie. Ilvescovo presiede la concelebrazione con i parroci del centrostorico.

5555 

LUNEDI'LUNEDI'LUNEDI'LUNEDI'

S. ADRIANO 

Onomastico di Romanini diacono Romeo e di Don Adriano

 Barsan.

6666 

MARTEDI'MARTEDI'MARTEDI'MARTEDI'

S. GIORDANO 

- ore 16.00, Vescovado. Il vescovo presiede l’incontro delConsiglio dell’IDSC. 

7777 

MERCOLEDI'MERCOLEDI'MERCOLEDI'MERCOLEDI'

S. FELICITA, S. PERPETUA 

Compleanno di Giacchi mons. Loris 

8888 

GIOVEDI'GIOVEDI'GIOVEDI'GIOVEDI'

S. GIOVANNI DI DIO 

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA- ore 10.00, Roma. Il vescovo partecipa ad una commissioneCEI.- ore 20.45, Seminario. Scuola Diocesana di FormazioneTeologica.Compleanno di Forlucci don Pietro. 

9999 

VENERDI'VENERDI'VENERDI'VENERDI'

S. FRANCESCA R. 

- ore 21.00, Via Crucis nel chiostro delle suore cappuccine diSanta Veronica.Compleanno di Belli diacono Franco.

 Ann. morte di Amantini mons. Nazzareno (2007). 

11111111 

DOMENIDOMENIDOMENIDOMENICACACACA 

III DI QUARESIMA 

- ore 10.00, Giove. Il vescovo presiede la concelebrazioneeucaristica ricordando il 6° anniversario della morte di donNazzareno Amantini.- ore 18.30, Stazione Quaresimale San Francesco. Il vescovopresiede la concelebrazione con i parroci del centro storico.

12121212 

LUNEDI'LUNEDI'LUNEDI'LUNEDI'

S. MASSIMILIANO, 

- ore 09.30, Assisi, Seminario Regionale. Il vescovo partecipa

alla riunione della C.E.U.

13131313 

MARTEDI'MARTEDI'MARTEDI'MARTEDI'

S. ARRIGO, S. EUFRASIA V.

- ore 21.00, salone S.Stefano. Il vescovo presiede l'incontro conil Consiglio Presbiterale e il Consiglio Pastorale Diocesano.

15151515 

GIOVEDI'GIOVEDI'GIOVEDI'GIOVEDI'

S. LONGINO , S. LUISA 

- ore 10.30, Assisi, Seminario regionale. Il vescovo presiedel’incontro con i componenti dell'Ufficio Regionale Missionario.

16161616 

VENERDI'VENERDI'VENERDI'VENERDI'

S. ERIBERTO VESCOVO 

- ore 16:00, Chiesa del Seminario. Il vescovo incontra Sua

Eccellenza Siluan, vescovo della diocesi italiana della Chiesaortodossa romena, e partecipa ad un momento di preghiera con ifratelli ortodossi.- ore 21.00, Via Crucis nel chiostro delle suore cappuccine diSanta Veronica

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17171717 

SABATOSABATOSABATOSABATO

S. PATRIZIO 

- ore 21.00, Teatro degli Illuminati. Il vescovo partecipa allospettacolo “Vita in festa” realizzato dalla comunità diNomadelfia.

18181818 

DOMENICADOMENICADOMENICADOMENICA 

IV DI QUARESIMA 

- ore 10.30, Cattedrale. Il vescovo partecipa allaconcelebrazione in occasione del 50º anniversario di sacerdoziodi mons. Sergio Susi. Si invita ad essere presenti per ringraziareil Signore e il nostro amato confratello.- ore 18.30, Stazione Quaresimale Santa Maria Maggiore. Ilvescovo presiede la concelebrazione con i parroci del centrostoricoOnomastico di Luchetti don Salvatore.

19191919 

LUNEDI'LUNEDI'LUNEDI'LUNEDI'

S. GIUSEPPE 

SOLENNITA’ DI SAN GIUSEPPE, SPOSO DELLA B. V. MARIAFESTA DEL PAPA’

- ore 12.00, Convento dei Frati Cappuccini di Belvedere. Ilvescovo partecipa ad un momento di preghiera e convivialitàcon tutti i religiosi della diocesi.

21212121 

MERCOLEDI'MERCOLEDI'MERCOLEDI'MERCOLEDI'

S. BENEDETTO 

- ore 7.30, Citerna, Monastero Benedettine, S.Messa delVescovo per la festa di San Benedetto.

- ore 09.30, Seminario. Ritiro spirituale del clero. Ricorrenza ord. Sacerdotale di S.E. Mons. Pellegrino Tomaso

 Ronchi (1953).

22222222 

GIOVEDI'GIOVEDI'GIOVEDI'GIOVEDI'

S. LEA 

23-25, Collevalenza. Il vescovo partecipa al Convegnonazionale sulla Misericordia.- ore 20.45, Seminario. Scuola Diocesana di FormazioneTeologica. Compleanno di Trani don Paolino e di Mariotti don Giorgio. 

23232323 

VENERDI'VENERDI'VENERDI'VENERDI'

S. TURIBIO DI M. 

- ore 21.00, Via Crucis nel chiostro delle suore cappuccine diSanta Veronica 

Compleanno di Giacchi mons. Loris e Renzini mons.

 Domenico.

24242424 

SABATOSABATOSABATOSABATO

S. ROMOLO 

GIORNATA DI PREGHIERA E DIGIUNONEL RICORDO DEI MISSIONARI MARTIRI

Compleanno di Rossi mons. Antonio. 

25252525 

DOMENICADOMENICADOMENICADOMENICA 

V DI QUARESIMA 

- ore 18.30, Stazione Quaresimale Cattedrale. Il vescovopresiede la concelebrazione con i parroci del centro storico

26262626 

LUNEDI'LUNEDI'LUNEDI'LUNEDI'

S. TEODORO, S. ROMOLO, S.

EMANUELE 

SOLENNITA’ DELL’ANNUNCIAZIONE (non è di precetto)- ore 10.00, Roma. Il vescovo partecipa alla Commissione del

Clero e Vita consacrata della CEI. Ricorrenza ord. Sacerdotale: Czortek don Andrea (2006). 

28282828 

MERCOLEDI'MERCOLEDI'MERCOLEDI'MERCOLEDI'

S. SISTO III PAPA 

 Ann. morte di Bologni mons. Giuseppe (2003). 

29292929 

GIOVEDI'GIOVEDI'GIOVEDI'GIOVEDI'

S. SECONDO MARTIRE 

- ore 15.30, Vescovado. Riunione del Consiglio del CDAE. 

30303030 

VENERDI'VENERDI'VENERDI'VENERDI'

S. AMEDEO 

- ore 21.00, Via Crucis nel chiostro delle suore cappuccine diSanta Veronica

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C o n f e r e n z a e p i s c o p a l e i t a l i a n a

Giornata In memoria dei Missionari Martiri

24 marzo: Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri 

Il 24 marzo 1980, mentre celebrava l’Eucaristia,venne ucciso Monsignor Oscar A. Romero,Vescovo di San Salvador nel piccolo statocentroamericano di El Salvador. La celebrazioneannuale di una Giornata di preghiera e digiuno inricordo dei missionari martiri, il 24 marzo, prende ispirazione da quell’evento sia per farememoria di quanti lungo i secoli hanno immolato lapropria vita proclamando il primato di Cristo e

annunciando il Vangelo fino alle estremeconseguenze, sia per ricordare il valore supremodella vita che è dono per tutti. Fare memoria dei

martiri è acquisire una capacità interiore di interpretare la storia oltre la sempliceconoscenza. 

“I cristiani devono imparare ad offrire segni di speranza e a divenire fratelli universali,coltivando i grandi ideali che trasformano la storia e, senza false illusioni o inutili paure,impegnarsi a rendere il pianeta la casa di tutti i popoli. Desidero esprimere, con particolare affetto, la mia riconoscenza ai missionari e alle missionarie, che testimoniano nei luoghi più lontani e difficili, spesso anche con la vita, l’avvento del Regno di Dio. A loro, che 

rappresentano le avanguardie dell’annuncio del Vangelo, va l’amicizia, la vicinanza e il sostegno di ogni credente. Dio, che ama chi dona con gioia li ricolmi di fervore spirituale e di profonda letizia”. 

 Benedetto XVI 

I 26 OPERATORI PASTORALI UCCISI NELL’ANNO 2011:

18 Sacerdoti (15 diocesani; 1 SDB; 1 PIME; 1 Eudisti)4 Religiose (2 Ordine S.Agostino. 1 Suore della Carità di Gesù e Maria. 1 Ancelle della

Carità)4 Laici

Paesi di origine:Africa 3 (1 R.D.Congo; 1 Sud Sudan; 1 Kenya)America 15 (1 Brasile, 7 Colombia, 5 Messico, 1 Paraguay, 1 Nicaragua)Asia 3 (3 India)Europa 5 (2 Italia, 1 Spagna, 1 Croazia, 1 Polonia)

Luoghi della morte:Africa 6 (1 R.D.Congo; 1 Sud Sudan; 1 Tunisia, 1 Kenya, 2 Burundi)

America 15 (1 Brasile, 7 Colombia, 5 Messico, 1 Paraguay, 1 Nicaragua)Asia 4 (3 India, 1 Filippine)Europa 1 (1 Spagna)

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C o n s i g l i o P r e s b i t e r a l e

Consiglio Presbiterale del 30 gennaio 2012Consiglio Presbiterale del 30 gennaio 2012Consiglio Presbiterale del 30 gennaio 2012Consiglio Presbiterale del 30 gennaio 2012

Lunedì 30 gennaio 2012, presso il Palazzo Vescovile in Città di Castello si è riunito il Consiglio

Presbiterale della diocesi di Città di Castello. Sotto la presidenza del Vescovo diocesano, mons.Domenico Cancian, sono presenti don Giovanni Cappelli (vicario generale della diocesi); don Salvatore

Luchetti (direttore dell’ufficio catechistico); don Paolo Martinelli (direttore dell’ufficio liturgicodiocesano); don Paolino Trani (caritas); don Giancarlo Lepri (zona urbana); don Francesco Mariucci (zona nord); padre Francesco Santinelli (rappresentante dei religiosi), don Livio Tacchini (inrappresentanza del presbiterio), don Antonio Rossi. Risulta assente don Vinicio Zambri.Dopo la recita dell’ora media, e l’approvazione del verbale della precedente riunione, si passa alladiscussione dell’ordine del giorno.La verifica dell’attuazione programma pastorale viene fatta con la relazione dei vicari di zona.Don Giancarlo Lepri riporta le iniziative della unità pastorale del centro storico: sono proposti incontridi formazione per i laici con Simona Segoloni (Vaticano II) e con Padre Giulio Michelini. Si svolgonoanche incontri tra i parroci. Manca ancora l’equipe dei laici. Deve essere prevista la comunità pastoraledi persone che siano capaci di prendersi impegni precisi. Quanto alla catechesi, si è cercato dicoinvolgere le famiglie.Per quanto riguarda l’unità pastorale di San Pio X- Zoccolanti:  vi sono regolari incontri (tutti imercoledì) tra sacerdoti e frati per pregare, programmare e mangiare insieme. Si è concordato insiemecome procedere per la benedizione delle famiglie e per le celebrazioni eucaristiche. Si studia lapossibilità di una celebrazione per le ore 18 per l’Unità pastorale.Unità pastorale Graticole-La Tina-Belvedere : ancora si sta vivendo un anno di transizione.Unità pastorale Riosecco-Lerchi : si stanno facendo dei passi, ma ci sono delle difficoltà. Non mancano iprogetti.Zona pastorale nord. Unità pastorale Selci-Lama-Cerbara:  vi è stato l’incontro tra preti ed è statafatta la programmazione comune dell’estate e per le celebrazioni.Unità pastorale Citerna-Fighilli-Pistrino-Lippiano : ogni settimana c’è l’incontro di lectio divina  dallemonache benedettine e un incontro di preghiera nella chiesa di Greppalto. È stata organizzata l’attivitàcon i ragazzi del dopo-cresima.Unità pastorale San Giustino : vi è stata una riunione del consiglio parrocchiale per programmare lacelebrazione dei battesimi e per la valorizzazione della chiesa della Dogana.Sulla proposta di invitare i cresimandi alla celebrazione del Giovedì santo, si decide di lasciare libertàdi partecipazione alle singole parrocchie. Si può prevedere di invitare una rappresentanza di laici.Circa data, luogo e modalità dell’Assemblea di verifica (giugno 2012) si propone il 12 giugno 2012 a San

Michele Arcangelo. Ore 18-21. Si concluderà con la cena. Si discute quanto alla modalità di svolgimento.Vengono individuate due proposte da discutere in consiglio pastorale. Il Vescovo sente i pareri se siaopportuno far incontrare il consiglio pastorale e presbiterale per definire le modalità di svolgimentodell’assemblea diocesana. L’assemblea potrebbe essere preceduta da tre incontri nelle zone dove sistila una relazione che i vicari di zona presenteranno in assemblea. Gli uffici potrebbero portare inassemblea il lavoro svolto.Circa data, luogo, tema e modalità Assemblea ecclesiale (metà settembre), l’idea di fondo potrebbeessere quella di continuare il tema dell’assemblea dell’anno passato (Educazione dei catechisti) oppureprendere il tema della Liturgia, o Educare alla carità.Sono infine stati dati pareri sulla eventuale accoglienza in Diocesi di un prete rumeno per l’assistenza

religiosa alla comunità rumena e collaborazione alla pastorale diocesana. Su questo punto occorre unaulteriore valutazione.

Don Francesco Mariucci, segretario 

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d a g l i u f f i c i d i c u r i a

SSEERRVVIIZZIIOO DDIIOOCCEESSAANNOO PPEERR LLAA PPRROOMMOOZZIIOONNEE DDEELL SSOOSSTTEENNTTAAMMEENNTTOO 

EECCOONNOOMMIICCOO AALLLLAA CCHHIIEESSAA CCAATTTTOOLLIICCAA 

Prossimamente inizieranno le denuncie dei redditi da parte dei contribuenti. Per unasensibilizzazione alla sottoscrizione dell’8x mille a favore della Chiesa Cattolica si evidenzianole iniziative promosse da parte della CEI a livello nazionale:

1 –  Modello: UNICO - 730 – CUD, il foglio informativo sul modo di operare per lasottoscrizione dell’8 x mille a favore della Chiesa Cattolica, è allegato alla presentecomunicazione e può essere utilizzato dai singoli parroci (producendo le necessarie fotocopie)quale documentazione Informativa diretta e capillare per arrivare a tutte le famiglie(distribuzione alla fine messa in una domenica del mese di marzo e il 6 maggiogiornata nazionale 8x mille – oppure contattare mezzo un incaricato parrocchiale  ipensionati per la sottoscrizione dell’allegato al CUD).

2 –  Gazebo completo di Kit pubblicitario ( disponibile presso l’economato della CuriaVescovile) per organizzare eventi pubblicitari a livello parrocchiale e diocesano, per la

sottoscrizione dell’8x mille in occasione della denuncia dei redditi e del CUD, per lapromozione dei versamenti volontari a favore della Chiesa Cattolica. Oltre alla pubblicità delleopere realizzate con l’8 x mille a livello diocesano.

 Tali eventi vanno organizzati nei mesi di aprile e maggio, periodo in cui si esegue la denuncia

dei redditi..

3 - “I Feel CUD” attività parrocchiale per la raccolta dei CUD (prevalentemente giovanicontribuenti e pensionati che non hanno altri redditi oltre il CUD) con il coinvolgimento deigiovani con concorso a premio

4 – BUSSOLOTTO da installare all’interno delle singole chiese per la raccolta specifica afavore del “sostentamento parroco”. Distribuito gratuitamente dalla CEI.

I parroci interessati all’installazione del “BUSSOLOTTO” all’interno della propria chiesadovranno comunicare la propria disponibilità all’incaricato diocesano.

A disposizione per eventuali chiarimenti e iniziative, si porgono cordiali saluti.Gli’incaricati diocesani

Sergio CavarginiFrancesco MariucciAlberto Gildoni

Lo stato italiano devolve 1'8 x mille del gettito fiscale annuale a favore delle confessioni religiose o dello

Stato stesso. La ripartizione viene eseguita sulla percentuale delle scelte eseguite dai contribuenti almomento della denuncia dei redditi o mediante CUD. L'8xmille non costa nulla per il contributo.Il contributo assegnato alla chiesa cattolica è finalizzato:- alla carita' (centri di accoglienza, caritas cittadine e missioni)- al culto e pastorale - al sostentamento della chiesa cattolicaCome operare: Occorre esprimere la propria preferenza firmando al momento della denuncia deireddit i lo spazio riservato alla chiesa cattol ica nel modello: unico - 730 - CUD. NB: Chi non esegue la denuncia dei redditi puo' aderire firmando il foglio allegato al proprio CUD nellazona predisposta chiesa cattolica e in calce allo stesso foglio (pensionati e contribuenti senza altriredditi oltre quelli del CUD)1- il foglio sottoscritto deve essere inserito su una normale busta chiusa, scrivendo all'esterno della

busta: nome, cognome e codice fiscale del contribuente e la seguente dicitura: "scelta per la destinazione dell'otto e del cinque per mille dell'irpef"  2  - spedire poi la busta — entro il 31/07/2012 - a mezzo ufficio postale (servizio gratuito). Oppure amezzo professionista o CAF (ACLI).Altrimenti contattare il parroco che attiverà il responsabile parrocchiale.

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UUf f f f iicciioo PPaassttoor r aallee GGiioovvaanniillee ee VVooccaazziioonnaallee 

Pastorale Giovanile non è una cerchia ristretta di

persone, non è un incontro settimanale, non è un

gruppo di élite. Pastorale Giovanile è il grande

cerchio di giovani battezzati che credono nel

  volto fresco e sempre nuovo di Gesù, che

decidono ogni volta di fare qualcosa per Lui.

La Pastorale Giovanile è la casa di ogni giovane.

E ogni giovane è al tempo stesso un suo abitante

e uno dei mattoni che la tengono in piedi e la

rendono bella, utile, accogliente. Non possiamo di certo lamentarci, perché questa casa che negli

anni abbiamo costruito ha al suo interno molte stanze e molte attività, che rispecchiano, per quanto

possibile, i mille volti di Gesù!

Gruppi di ragazzi dai 12 anni in su che si ritrovano settimanalmente nelle varie parrocchie e con

frequenza anche a livello diocesano, Oratori che raccolgono i giovani cristiani e non della diocesi

e che nel loro piccolo e nel loro semplice sono giuda e testimonianza per i più piccoli e sì, anche

per quelli un po' più lontani, Cellule di Evangelizzazione, motore casalingo di evangelizzazione;

One Way e il suo Coro; le Sentinelle del Mattino che con le loro reti cercano di andare al largo e di

prendere i pesci più rari e preziosi!

Ognuno di noi ragazzi è parte di questo grande cerchio che è la nostra Pastorale Giovanile, fatta di

persone e non di ideologie, fatta di azioni e non di parole, fatta di entusiasmo e di idee, fatta di

quella luce che abbiamo dentro che ci spinge ad illuminare il nostro intorno... e tante luci tutte

insieme sono più forti che una da sola!

UUf f f f iicciioo PPr r oobblleemmii SSoocciiaallii,, LLaavvoor r oo,, GGiiuussttiizziiaa,, PPaaccee 

ee SSaallvvaagguuaar r ddiiaa ddeell CCr r eeaattoo 

I prossimi appuntamenti di Agorà:•  25 Febbraio 2012, ore 16:30: INCONTRI AGORA'/MONTERIPIDO Agostino:

Parola e politica (Perugia, convento di Monteripido; breve lectio divina di Fra PaoloZampollini) 

•  31 Marzo 2012, ore 16:00: INCONTRI AGORA'/MONTERIPIDO Il mediterraneo ela Wikicrazia: i recenti fatti del Nord Africa, un fenomeno globale? (CHIESA DI S.PIO X, Città di Castello; breve lectio divina di Don Samuele Biondini 

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Per maggiori informazione potete visitare il sito www.agoracastello.org o contattare laDott.ssa Alessandra Pierini <[email protected]

Dott. Massimiliano Marianelli. 

UUf f f f iicciioo SSccuuoollaa 

Ecco i prossimi Incontri di formazione per le insegnanti delle scuole cattoliche diocesane organizzatodalla Consulta Scuole Cattoliche della Diocesi 

•  “Il Ciclo Pasquale visto attraverso l’arte” 

Sabato 17 Marzo alle ore 16 presso il Centro Studi Carlo Liviero dellePiccole Ancelle del Sacro Cuore.

Interverrà il Prof. Giovanni Gardini Insegnante di Religione dellaDiocesi di Ravenna esperto nell’insegnamento della religioneattraverso l’arte.

•  “La Bibbia: il Grande libro dove attingere la nostra spiritualità”.

Sabato 17 Marzo ore 9:00 presso il Centro Studi Carlo Liviero delle

Piccole Ancelle del Sacro Cuore.

Interverrà il Prof. Gianni Vacchelli, Filologo e bibblista, docente diletteratura.

Gli orari delle trasmissioni TV: “Verso Pasqua” Riflessioni del vescovo Domenico Cancian per la Quaresima 2012

Emittente TTV: (Canale 16 del digitale terrestre): Mercoledì, ore 17:40; Giovedì, ore 19:00;Venerdì, ore 15:30; Sabato, ore 18:40; Domenica, ore 8:20 e 10:15.

Emittente TRG (Canale 11 del digitale terrestre): Sabato, ore 18:45; Domenica, ore 10:45

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UNITA’ PASTORALE “ CENTRO STORICO”

QUARESIMA 201222 Febbraio MERCOLEDI DELLE CENERI 

ORE 21 S. Messa a Santa Maria Nova

VIA CRUCIS( Chiostro di S. Veronica - ore 21 ) 

 24 Febbraio 1° venerdi di Quaresima

( animata da: Madonna delle Grazie )

  2 Marzo 2° venerdì di quaresima

(animata da: Cattedrale )

  9 Marzo 3° venerdì di quaresima

( animata da: S. Francesco )

16 Marzo 4° venerdì di quaresima

( animata da: S. Maria Maggiore)

  23 Marzo 5° venerdì di quaresima

(animata dalle Cappuccine)

STAZIONI QUARESIMALI

( Presiede la Celebrazione eucaristica il Vescovo )

26 febbraio I Domenica di Quaresima  ore 18:30 Cattedrale

4 Marzo II Domenica di Quaresima 

  ore 18:30 Madonna delle Grazie

11 Marzo  III Domenica di quaresima 

  ore 18:30 San Francesco

18 Marzo  IV Domenica di Quaresima 

  ore 18:30 Santa Maria Maggiore

25 Marzo  V Domenica di Quaresima 

  ore 18,30 Cattedrale

……………….VERSO LA PASQUA …………….30 Marzo Chiesa di San Francesco 

 ore 21:00   Liturgia penitenziale cittadina

6 Aprile Venerdì Santo (Astinenza e digiuno )

  ore 21:30 Processione cittadina del Venerdì Santo

7 Aprile Cattedrale

  ore 21:30 Veglia Pasquale  ( unica per il centro storico)

8 Aprile PASQUA DI RESURREZIONE 

27 Maggio PENTECOSTE  ore 11:00 Cattedrale

Celebrazione della Cresima ( per tutte le parrocchie)

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n o t i z i e d a l R u a n d a

Kabgayi,25 febbraio 2012

Carissimo Padre,

…Amahoro !

… Intanto, amahoro vuol dire pace..... così quandoverrà a trovarci saprà già qualche parola. Stiamo tutti

bene e la ricordiamo spesso, io poi la ricordo più degli

altri.

Mi capita di dire al canone : “… il nostro vescovo

Domenico e poi aggiungo Smeragde...” perciò spesso lei è

nelle nostre preghiere.

Stiamo tutti bene. Il clima ci è di grande aiuto sempre

mite e favorevole. La comunità delle suore cammina

nella fede e nella pazienza. Spesso celebro con loro in

italiano, con grande piacere di tutte. La comunità cresce, tramite le nostre clarisse, abbiamopotuto ricevere delle brave figliole. Io le aiuto nello studio dell'italiano. Quasi ogni giorno

abbiamo un paio di ore di lezione. Imparano molto bene.

  Tra poco si aggiungeranno altre due ragazze loro coetanee, sulla trentina. Sono educate e

semplici alcune senza un livello elevato di istruzione ma timorate di Dio. Mi pare di vedere in

questo un'opera del Signore. Dove il Regno di Dio si diffonde è grande grazia.

Davvero in questa realtà ecclesiale, ci sono tanti frutti dello Spirito che maturano in modo

silenzioso. A più livelli si percepisce un'attenzione forte al dono di Dio. Nelle parole, nei gesti,

in momenti di condivisione anche occasionali, colgo quella vita che viene da Dio e che ama

lasciarsi riconoscere perché sia glorificato il Suo Nome. Quasi una presenza che esige

adorazione...e diventa facile per certi aspetti, lasciarsi coinvolgere da tutto ciò.In questo tempo, il Vescovo mi ha dato ospitalità al seminario minore. Il nostro convento non

è vicinissimo. Non avendo mezzo di trasporto opportuno, mi rimane più facile abitare qui.

Sono a pochi metri dalle suore. Per loro, sapermi vicino è una sicurezza, oltre che un aiuto

necessario.

La famiglia sacerdotale del Petit Seminaire è cosituita dal Rettore , l'Economo e il Prefetto di

formazione e poi un'altro sacerdote impegnato presso una scuola superiore. Infine io. A Dio

piacendo, appena possibile, con le suore andremo a Kizibere, una località a 20 km da qui.

Ci vorranno comunque alcuni mesi.

Kizibere è parte della parrocchia di Bimana. Conta circa 20000 abitanti di cui la maggior

parte cristiani. e'una comunità cristiana particolarmente attiva. La presenza delle suore saràuna vera benedizione. E con loro anche io...dovrei essere una benedizione! da alcune

settimane celebro in lingua locale, il Kinyarwanda che non è proprio facile, ma riesco a

difendermi.

La ringrazio per le intenzioni di messa che mi ha dato a novembre. le ho celebrate tutte. Il

ricavato è diventato subito elemosina per i più poveri. Se avrà modo di darmene delle altre le

sarò grato. Per mantenermi qui, pago una retta mensile di circa 70 euro. Per il resto i miei

bisogni si limitano a qualche telefonata a mia madre . L'attenzione ai poveri è il mio chiodo

fisso! Se vuole fare anche qui qualche opera buona .......

  Tra orfani, bimbi abbandonati, ragazze madri e tante altre necessità...basta scegliere! Mi

lamento un pò con il Buon Dio.... quando vedo tutta questa miseria. Quando manda troppapioggia, quando non la manda per niente.... che dire!

Per ora la saluto, la salutano tutti, ci ricordi al Signore,

fra Ivan 

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v e r s o P a s q u a

4 marzo-Seconda Domenica di Quaresima

Abramo riceve da Dio il figlio della promessa.Dio ha mantenuto il suo impegno. Ma anche Abramo dovrà mostrare di tener fede alla relazione con Dio. Il

racconto drammatico e sconcertante del sacrificio di Isacco mostra una realtà fondamentale: che non èpossibile tirarsi fuori dall’Alleanza, che non la si può per così dire “congelare” in un tranquillo possessostabile e privo di rischi. L’Alleanza è cammino, percorso, accettazione dell’imprevisto, richiede fiducia e nonoffre facili certezze.L’idea del sacrificio ripugna alla nostra coscienza moderna. Eppure abbiamo ogni giorno sotto gli occhi l’esito di tante scelte, più o meno consapevoli o forzate: il prezzodella nostra industrializzazione sono le morti sulle strade, i morti sul lavoro, le vittime delle catastrofi cheperiodicamente occupano le cronache dei giornali.Non ci è mai detta la realtà: che cioè l’eliminazione assoluta del rischio è impossibile, e che ogni cosiddettoprogresso comporta le sue vittime, vite umane perdute per le inevitabili conseguenze collaterali. Tutto questoè, se non tacitamente accettato, almeno pacificamente subito. Ci sembra di non poter rinunciare all’auto, né

all’industria, né ai mezzi di trasporto, né alle costruzioni in zone sismiche o geologicamente a rischio…Il sacrificio di Isacco è il caso estremo del sacrificio nell’Antico Testamento, e mostra il passaggio da unapratica di sacrificio cruento ad una nuova mentalità. Sacrificare significa riconoscere che ciò che si ha è donodi Dio. Abramo non è padrone di Isacco: egli resta dono, figlio della promessa, destinato a compiere lavolontà di Dio. La volontà di Dio è buona: che “non gli accada alcun male”.La volontà di Dio per Abramo, per il popolo che nascerà da lui, per tutta l’umanità che gli sarà figlia nellafede è una volontà buona, segnata dalla benedizione: e appunto sotto l’ottica della benedizione dovràcompiersi la realtà del sacrificio. Dio ci benedice, con la potenza della sua grazia, noi lo benediciamo, con lasemplicità della nostra lode e della nostra fede. L’aspetto cruento del sacrificio è destinato a passare insecondo piano; in primo piano l’adesione di fede, la dedizione della vita, la bellezza della lode. Questo è ciòche Cristo è venuto a ristabilire nella sua pienezza, e che comincia ad apparire nel brano dellaTrasfigurazione.Sul monte Abramo mostra la sua disponibilità ad offrire il figlio a Dio ; Dio accetta questa disponibilità,ma non la realizzazione del sacrificio. Sul monte Gesù mostra la sua gloria di figlio del Padre celeste, maanche la sua disponibilità a offrirsi per l’umanità.Isacco è risparmiato, Gesù invece è offerto alla Passione, per poter entrare nella risurrezione. Si vedrà nelleprossime domeniche che la necessità della Passione è determinata dalla durezza del cuore umano, che tende aridurre tutto al proprio interesse, che paradossalmente preferisce le tenebre alla luce, che pretendecostantemente di salvare la propria vita, senza donarla.Nella trasfigurazione l’elemento negativo resta confinato sullo sfondo, e ci viene mostrato prevalentementel’aspetto positivo: Gesù si offre al Padre, il Padre lo glorifica, lo circonda del suo amore, la bellezzadell’amore tra Padre e Figlio si irraggia e coinvolge i discepoli.Il brano della Trasfigurazione, collocato all’inizio della Quaresima, mostra la meta del cammino

penitenziale, che è anche la meta dell’intera esistenza dei credenti: essere trasfigurati a immagine di Cristo,condividere la stessa relazione con il Padre. La distanza che ci separa dalla prospettiva dell’uomo nuovo,trasfigurato ad immagine del Risorto, non è una distanza che genera scoraggiamento e disillusione: sarebbecosì se fosse colmabile solo con forze proprie.Lo splendore della trasfigurazione non è frutto di uno sforzo: “nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderlecosì bianche” annota quasi grossolanamente l’evangelista, per indicare appunto il salto di qualità che siverifica tra la pretesa umana e l’offerta di rinnovamento che viene da Dio.Dio ci offre di condividere la stessa sorte di Gesù, il figlio amato, di essere trasfigurati con lui; e da lui vieneanche la forza di compiere il cammino: l’essenziale è ascoltare, essere recettivi, accogliere prima di poterfare. Anche perché il cammino verso la gloria comporta la realtà oscura della croce, che Gesù non nasconde,ma comincia ad anticipare ai suoi discepoli. Ascoltare Gesù significa poter percepire con atteggiamento

nuovo la realtà che ci circonda, e che appare tutto tranne che anticipazione della risurrezione con Cristo:intorno a noi sta un’umanità che non sembra anticipare la bellezza della risurrezione, ma piuttostoun’umanità sfigurata, devastata dall’odio, dalla violenza, dalla guerra, sfinita dalla malattia.La seconda lettura ci immette nel giusto atteggiamento di fiducia.

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Nessuna avversità, nessuna circostanza sfavorevole è più forte dell’amore di Dio, che ha donatointegralmente il suo Figlio, che con la sua morte e risurrezione ha stabilito con l’umanità un legame perenne.Dall’accoglienza del dono può derivare un impegno di rinnovamento. Dalla forza che viene dal Padreattingiamo la forza per rinnovarci a immagine di Cristo.

11 marzo - Terza Domenica di Quaresima

Nel libro dell’Esodo i dieci comandamenti, o meglio le “dieci parole”, sono dati al popolo come un dono,che segue l’altro grande dono della liberazione dalla schiavitù.Il Dio che dà i comandamenti è lo stesso che ha liberato dal lavoro servile, dalla condizione didisumanizzazione. Liberazione e comandamenti sono due aspetti dello stesso processo. Alla solenneconvocazione di coloro che sono stati liberati, è data l’indicazione di come si agisce da uomini liberi. Allabase di tutto è la gratitudine verso Dio, che crea e dona la vita e la libertà; conseguenza necessaria è un agireresponsabile e liberante verso i fratelli, con cui si è condiviso il dono della liberazione. Agli Israeliti non soloè chiesto di non ricadere più nella schiavitù, ma anche di non diventare essi stessi dominatori, soffocatoridella libertà altrui.In quest’ottica comprendiamo meglio la formulazione negativa di alcuni comandamenti: essi pongono unargine minimale alla prevaricazione e all’istinto egoistico, ma nello stesso tempo lasciano aperto il campo

alla libertà responsabile, alla solidarietà.Gli unici comandamenti formulati in maniera positiva sono quello del sabato e quello sul rispetto deigenitori: attraverso il sabato si crea un tempo e uno spazio libero dal lavoro, dalla produzione, dall’ansia delfare, perché si possano costantemente coltivare e riscoprire le relazioni fondamentali. Attraverso laprescrizione attiva di “onorare il padre e la madre” si costituisce una catena di solidarietà tra le generazioni,un’eccedenza costante di dono e disponibilità. Non si può colmare il debito verso il padre e la madre, manello stesso tempo non si può porre un limite alla responsabilità di donare la vita.Significativamente, nel nostro tempo sembra che si assista proprio allo sgretolamento di questi cardinifondamentali, e ne constatiamo i risultati disastrosi: la tentazione di controllare e dominare, di rendereproduttivo ogni tempo della persona; lo sganciamento totale dell’individuo da ogni relazione, da ognigratitudine verso chi ha donato la vita, e dalla responsabilità di donare la vita.

Sappiamo che la legge è esposta al fraintendimento, a causa della durezza di cuore del popolo di Israele, cheprepara il riconoscimento della inguaribile durezza di cuore di tutta l’umanità.È possibile una neutralizzazione minimalista del comandamento, per cui ciò che non è esplicitamente vietatodiventa permesso, o per cui si sfrutta a proprio vantaggio ciò che è prescritto. Così presumibilmenteragionano le persone che commerciano nel tempio: essi non uccidono nessuno, non fanno male al prossimo,non bestemmiano Dio; anzi, mettono il popolo in condizione di fare offerte e offrire sacrifici. Essi però nonsi rendono conto di essere passati dall’adorazione di Dio alla schiavitù del denaro. Per comprenderlo ènecessario lo sguardo limpido e ispirato di Gesù, costantemente orientato all’amore del Padre. Egli solomette in pratica il comandamento: “non avrai altri dei di fronte a me”. Non come un adempimento facile, macome un invito costante a ricercare Dio in ogni cosa, a commisurare ogni cosa con l’amore di Dio, ascoprirlo sempre più nella verità, fino a riconoscerlo come Padre.La liturgia mette in correlazione il dono della legge e dei comandamenti con la cacciata dei mercanti daltempio. Gesù riporta la legge al suo spirito profondo, mentre il peccato e la degenerazione legalistica tendonoad appropriarsene, per un proprio vantaggio immediato.Tempio di Dio è non solo l’edificio, ma anche ogni persona , la comunità dei credenti, e potenzialmenteanche tutta la famiglia umana: essa ha una dimensione sacra, vitale, che non può essere invasa dalle leggi delguadagno e dell’interesse.

18 marzo - Quarta Domenica di Quaresima

La prima lettura constata il fallimento dell’alleanza al Sinai: il popolo non è stato fedele, non haascoltato i richiami dei profeti, si è allontanato dal suo Dio.Il risultato è stato la disgregazione, la deportazione, la perdita della libertà e della terra, la perdita dellaricchezza che si era accumulata (accumulata, beninteso, a svantaggio dei poveri del popolo).

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Un interrogativo pressante si pone per noi: ciò significa il fallimento dell’azione educativa di Dio? Dio èstato incapace di educare il suo popolo? Notiamo che lo stesso interrogativo si pone anche per chiunque oggiaccetti di intraprendere la difficile impresa di educare, in un contesto che appare del tutto sfavorevole. Manon è solo il contesto a generare ostacoli e delusioni: spesso sono proprio le persone a cui si vuoletrasmettere la propria esperienza, i propri valori, la tensione a ciò che è bello e grande, la tensione versoDio… proprio costoro spesso rifiutano gli insegnamenti ricevuti, e si incamminano su vie totalmentedifferenti. È fallita l’azione educativa?Ci scontriamo qui con il grande mistero della libertà umana, che perfino Dio rispetta, anche quando siesprime nel rifiuto. Ma è bene notare che a questo tipo di libertà, che si esprime come libertà di scelta, libertàdi dire no, non corrisponde un’esistenza liberata e liberante. Rifiutando Dio, esprimendo in maniera polemicala sua pretesa di libertà, il popolo non va incontro ad una reale promozione della sua esistenza, anzi entra neldegrado dell’ingiustizia, della sopraffazione: fino a quando la libertà diventa un fatto di pochi (il re, i capi, isacerdoti e i profeti corrotti…) che dominano su una massa di schiavi (talora parzialmente consenzienti,appagati dall’illusione nazionalistica, dal culto idolatrico, da apparenze di benessere).È inquietante constatare come la descrizione dell’itinerario percorso dall’antico popolo di Israele, secondola Scrittura, possa avere sinistri parallelismi con il nostro mondo occidentale e globalizzato: alle grandiconquiste e alle grandi promesse della modernità, fa riscontro il tramonto delle ideologie, il crescentecondizionamento economico, lo scarto sempre più accentuato tra i pochi che hanno il potere economico efinanziario per decidere della propria esistenza, e la grande massa di coloro che rimangono prigionieri delloro status, di povertà o di illusorio benessere, sempre meno valutati nella loro dignità di persone umane.

Anche oggi constatiamo che l’umanità ha la libertà di decidere, ma se non si decide per il bene va incontroinevitabilmente al fallimento. Come dice Gesù: “gli uomini hanno amato più le tenebre della luce, perché leloro opere erano malvagie”. La libertà di scelta, la libertà di dire no alla vita, di dire no alla fraternità e allasolidarietà, la libertà di rifiutare il bene esiste, ma è una libertà malata, che autoalimenta la propria malattia.Abbiamo tracciato sin qui un quadro pessimistico dell’esperienza di Israele, che getta una luce scomoda espiacevole su un possibile esito di ogni esperienza umana; anche della nostra attuale civiltà. Ma la parola diDio porta anche un annuncio differente: Dio non si rassegna alla devastazione del peccato, non vuole chel’uomo cada vittima del suo cuore indurito.Per il popolo esiliato e reso di nuovo schiavo si apre la possibilità di tornare a sperare: Dio resta fedele allasua alleanza.Il popolo fallito può ripartire, l’esperienza dell’esilio si trasforma in una nuova azione educativa da parte di

Dio. Deportato in terra straniera, privato della sua libertà, il popolo ritrova la relazione con il Signore,l’autenticità delle sue radici, riscopre la propria identità. Scopre un livello più alto di libertà, che consistenella possibilità di osservare la legge del Signore, indipendentemente dai condizionamenti esterni, fino aquando arriva la possibilità del ritorno. Essa arriva per vie inaspettate: è un decreto di Ciro, re pagano, adaprire la strada al ritorno e alla ricostruzione del tempio.La fedeltà di Dio è confermata e portata a compimento da Gesù. Egli annuncia che Dio non lo ha mandato acondannare, ma a salvare. Il simbolo del serpente nel deserto è il richiamo ad una possibilità di risanamentoche viene offerta, con la massima ampiezza. Come era facile guardare al serpente per essere guariti, così èestremamente semplice credere in Gesù per essere salvati.Ma perché allora avviene il rifiuto? Paradossalmente, esso è provocato proprio dall’estrema semplicità a cuiè pervenuta la salvezza: si tratta infatti di “venire verso la luce”, di lasciarsi illuminare da Cristo. Chi però

compie opere malvagie viene smascherato. Chi agisce per vanagloria e non per Dio, viene come spogliatodelle apparenze di cui si riveste. Chi pretende orgogliosamente di essere autosufficiente, è chiamato ascoprire di essere salvato “per grazia”, ed è ricondotto al legame con Dio e con i fratelli. Non è poi cosìstupefacente se molti preferiscono rimanere nelle tenebre dell’auto-illusione, anche tra chi esteriormente siprofessa credente.L’annuncio del perdono ha anche una risonanza sociale e civica. Negli attuali tempi di crisi è fin troppofacile la caccia al colpevole, al capro espiatorio, e la paura di perdere benessere e sicurezza induce facilmentead abbandonarsi a discorsi semplificatori e parziali. La ricerca di un facile colpevole rischia di essere uncomodo strumento per non guardare in faccia ai problemi e per tirarsi fuori dalla soluzione. La parola divinainvita a constatare il fallimento di un modello economico che ha preteso di sganciarsi dall’etica e dallasolidarietà. Allo stesso tempo, suggerisce che la soluzione non sta in esecuzioni sommarie, in approssimative

colpevolizzazioni, e neppure in soluzioni tecniche, organizzative, finanziarie: ciò di cui c’è bisogno èun’etica ritrovata, la condivisione di valori forti, un’ispirazione alta e non materialistica del vivere comune.La crisi economica può essere vinta attraverso una vera educazione, che non sia solo indottrinamento dimassa.

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L’annuncio del perdono invita a riscoprire importanti facoltà educative: la capacità di risollevarsi dallecadute, di non perdere la speranza, di restare vicino a chi ha sbagliato, di ritrovare i valori fondamentali. Igiovani hanno bisogno di scoprire valori alti; e gli adulti hanno bisogno di trasmetterli ai giovani, per poterliessi stessi ritrovare. Una simile azione però implica una capacità di relazioni strette, di contatto personale.I valori autentici non si possono forzare: si trasmettono da genitore a figlio, da maestro a discepolo, dapersona a persona. Gesù chiede un’adesione personale di questo tipo, libera e convinta, che inscerise in unacomunità, ma che non si basa su un condizionamento massificante.In un simile quadro, ogni singolo individuo si ritrova ad essere un possibile educatore, un possibile modello,un possibile aiuto per ogni persona che vuole ritrovare la via della luce.

25 marzo – Quinta Domenica di Quaresima

Nelle cinque domeniche di Quaresima si percorre il lungo itinerario educativo del popolo di Israele:dall’alleanza fondamentale con Noè fino al punto morto dell’esilio, passando per Abramo, l’Esodo, il donodella Legge, la promessa della terra. La storia dell’alleanza tra Dio e Israele è emblematica per tuttal’umanità: l’esperienza di un solo popolo risulta formativa per tutti gli altri, e rivela l’impossibilità di unaautorealizzazione per l’umanità che pretenda di fare a meno di Dio.Diventa dunque necessario un salto di qualità: l’Antica Alleanza ha rivelato i limiti del partner umano, ed

esige un rinnovamento. Dio stesso lo promette per mezzo dell’annuncio profetico: nel libro di Geremiatroviamo la promessa di una Nuova Alleanza, di una relazione tra Dio e il popolo non più condizionata dalladurezza umana. Nella Nuova Alleanza la legge è scritta nei cuori, l’insegnamento deriva direttamente daDio: si produce una trasformazione profonda, che rende possibile un’osservanza non solo esteriore deicomandamenti.Alla base della trasformazione è il perdono dei peccati, da non vedere solo come un condono estrinseco, macome il ristabilimento di una relazione di mutuo amore di mutua fiducia tra Dio e il popolo. La voceprofetica annuncia tutto questo, ma lascia aperta la questione dei tempi e dei modi: quando verranno queigiorni? Come si realizzerà tutto questo? Lo vediamo nel brano evangelico.Il tempo di realizzazione della Nuova Alleanza è l’“ora” di Gesù. Si tratta di un momento decisivo, ilmomento del passaggio dalla storia di tenebra alla vittoria della luce. Si tratta di un momento drammatico e

terribile (la lettera agli Ebrei ci parla di “forti grida e lacrime”), in cui la fede dei discepoli è messa allaprova, e in cui Gesù si carica di tutto il peccato e tutte le sofferenze dell’umanità.La modalità di realizzazione della Nuova Alleanza è quella di un passaggio, di una trasformazione, di cuiGesù è il primo esponente: come il chicco di grano, egli muore, per germogliare e portare frutto. Della suasorte partecipano i suoi discepoli e tutti coloro che credono in lui.Il percorso che va da Noè ai Comandamenti, passando attraverso Abramo e giungendo fino allo scaccodell’esilio, si conclude con la promessa della Nuova Alleanza. L’esperienza educativa di Israele è giuntaormai alla soglia di un salto di qualità: Dio ha preso per mano il suo popolo, perché giungesse alla pienamaturità, che sarà portata da Cristo.La Nuova Alleanza si compie in Gesù che dona la sua vita, muore per risorgere, come il chicco di grano cheaffonda nella terra per portare frutto. La Nuova Alleanza, legge scritta nei cuori, amore che va al di làdell’osservanza esteriore, porta al dono della vita. Ciò che è compiuto da Gesù diventa proprio anche di ognicredente: “chi odia la sua vita in questo mondo la conserva per la vita eterna”.Dalla realtà della Nuova Alleanza che si è compiuta in Cristo e che è offerta ad ogni credente derivanoimportanti conseguenze per la vita affettiva. Essa è sottratta al legalismo, che porta ad agire unicamente inbase al principio di ciò che è permesso e ciò che è vietato. Anche la nostra epoca, che si illude di averliberato la sessualità da ogni condizionamento, ha i suoi tabù, le sue regole, le sue ipocrisie, anche se si ponesotto la bandiera della spontaneità. Ma la vita affettiva è sottratta anche all’arbitrarietà, che inevitabilmente ladegrada a soddisfazione egoistica. In nome di una libertà assoluta rischiamo oggi di svuotare di senso ognirealtà affettiva, con i suoi simboli e il suo linguaggio. Ritrovare il senso profondo della sessualità edell’affettività conduce senza forzature a ritrovare determinate regole e una sana disciplina: la sola chepermette di mantenere alto il significato dell’amore umano. Il termine di confronto è Gesù, che muore perdare la vita, che perde la sua vita per ritrovarla. Chi crede in lui, anche se sperimenta la propria fragilità, non

può accontentarsi di una misura minore, e non può disprezzare quella forza che il suo Spirito dona percrescere nella libertà e nella gratuità.