FOGLIE n. 03/2013

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AGRICOLTURA BILANCIO UNIONE EUROPEA: Le novità di spesa “agricola” POLITICHE AGRICOLE COSA CAMBIERÀ DOPO IL VOTO? L’Agricoltura del futuro AGROALIMENTARE MADE IN ITALY: In vigore Legge salva olio TURISMO RURALE SPECIALE BIT 2013: Regione Puglia, Provincia di Bari, GAL SEB e Terre di Murgia a Milano AgricolturA • AgroAlimentAre • turismo rurAle n° 3 • 15 Febbraio 2013 R turismo rurale PUGLIA in Pole Position

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AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE

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AGRICOLTURABILANCIO UNIONE EUROPEA:Le novità di spesa “agricola”

POLITICHE AGRICOLECOSA CAMBIERà DOPO IL VOTO?L’Agricoltura del futuro

AGROALIMENTAREMADE IN ITALY:In vigore Legge salva olio

TURIsMO RURALESPECIALE BIT 2013:Regione Puglia, Provincia di Bari,GAL SEB e Terre di Murgia a Milano

AgricolturA • AgroAlimentAre • turismo rurAle n° 3 • 15 Febbraio 2013

R

turismo rurale

PUGLIAin Pole Position

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mportante operazione dei fi-nanzieri del comando provin-ciale di Bari che ha portato al sequestro di circa400 tonnel-

late di olio di oliva extravergine spac-ciato impropriamente come italiano e biologico, per un valore commerciale di circa un milione di euro, stoccato in due depositi di Andria (Bat) e Petilia Policastro (Crotone). Una operazione che avviene a due settimane dall’en-trata in vigore della legge “salva olio” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2013 che riporta “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini” dalla quale prende il via una vera rivoluzio-ne sulle tavole per il condimento piu’ amato dagli italiani e per la tutela del Made in Italy. Dall’importante ricono-scimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consenta-no di smascherare i furbetti dell’extra-vergine all’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottiglia-mento, dalla fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi all’e-stensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi forni-sce in etichetta informazioni non ve-ritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’inter-dizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercetta-

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Legge saLva oLio:primi sequestri a tuteladel Made in italy

di Vito Castellaneta

Editoriale

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15 febbraio 2013 - n. 3 - anno 8

QuindicinaLe diagricoLtura

agroaLiMentareturisMo ruraLe zioni, fino al diritto di accesso ai dati

sulle importazioni aziendali , sono solo alcune delle novità introdotte dal provvedimento. Su tutto il territo-rio nazionale una apposita task force della Coldiretti è impegnata in una serie di blitz per smascherare l’extra-vergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. Si tratta di porre fine a una pericolosa prolifera-zione di truffe e inganni, svelando il “mistero” delle tante ano-malie di un mercato dove alcuni oli sono venduti a prezzi che non coprono nean-che i costi di raccolta delle olive in Italia, ma con eti-chette che ri-portano la ban-diera tricolore in bella evidenza. Un danno gravissimo per un Paese in cui l’’o-lio di oliva è praticamente presente sulle tavole di tutti gli italiani con un consumo nazionale stimato in circa 14 chili a testa. Una piccola rivoluzione che dovrà essere estesa nei prossimi mesi ad altri prodotti agroalimentari simboli delle eccellenze italiane nel mondo.

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FEDOR è il nuovo diserbante per la protezione del pomodoro e della patata.Questo prodotto, frutto della ricerca e dello svilup-po di Bayer CropScience, contiene due sostanze at-tive molto apprezzate e di grande tradizione: flufe-nacet e metribuzin, formulate oggi in un prodotto granulare idrodispersibile.La caratteristica di essere un agrofarmaco pronto all’uso ne favorisce la facilità di dosaggio e sempli-fica tutte le operazioni di preparazione della miscela.Quando e come si usaFEDOR è altamente efficace sulle principali infe-stanti graminacee e dicotiledoni presenti nella col-tura del pomodoro e della patata; inoltre rispetta la coltura nelle fasi di crescita iniziali che normalmen-te sono le più critiche per ottenere la migliore resa e la migliore qualità.Su pomodoro FEDOR si applica alla dose di 1-1,2 kg/ha circa 14 giorni prima del trapianto delle

piantine di pomodoro garantendo in questo modo il miglior controllo delle infestanti e la migliore se-lettività della coltura.Su patata FEDOR si impiega subito dopo la rincal-zatura alle dosi di 1-1,2 kg/ha.La dose più bassa è normalmente applicabile ai ter-reni sabbiosi e limosi, mentre quella più elevata è idonea ai suoli più pesanti e argillosi.Modalità di azioneFEDOR agisce sui semi in fase di germinazione e sulle giovani plantule per assorbimento e per con-tatto fogliare. Dotato di due meccanismi di azione diversi è dun-que uno strumento adatto ad evitare l’insorgenza di fenomeni di resistenza nelle malerbe ed even-tualmente gestire al meglio quelli già in atto. Infine questo erbicida è dotato di una spiccata capacità di riattivazione per un controllo ottimale delle malerbe in diversi momenti del loro sviluppo.

FEDOR - DISERBARE NON è MAI STATO COSì FACILE

SCHEDA TECNICA

Composizione flufenacet 420 g/kg metribuzin 140 g/kgFormulazione granuli idordisperdibili WGClassificazione tossicologica: Xn ambientale: NRegistrazione N. 12806 del 25.05.2012 del Ministero della SaluteConfezione 1 kg

Vantaggi del prodotto

• Ampio spettro di azione: controllo di infestanti graminacee e dicotiledoni• Perfettamente compatibile con eventuali part-ner: utile quando è necessariocompletare lo spet-tro di zione di FEDOR• Assenza di polveri grazie alla moderna formula-zione microgranulare: semplicità e facilità di impiego

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34 fruit logistica Il cielo sopra Berlino è pugliese

36 bit 2013: GAL Terre di Murgia

bit 2013: GAL Sud Est Barese

12 coldiretti: elezioni Incontro con Vendola

13 cdm impugna legge: Su acquisto solidale e filiera corta

14 agromafie: Analisi e soluzioni

18 coldiretti puglia: La Puglia che vogliamo

29 foglie-mail Dignità per macchia mediterranea

44 il gusto del grano Antiche ricette

31 tares: nuova tassa Imposta sui rifiuti

21 franchising nord A Piacenza la 3^ edizione

sommario

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10 bilancio unione europea: Le novità di spesa “agricola”

11 bilancio ue: Monti e Catania soddisfatti marini coldiretti: Agricoltura più debole

17 icea a biofach 2013 A Norimberga dal 13 al 16 febbraio

26 agrinsieme Incontra le forze politiche pugliesi

39 papa: il mondo agricolo grato Per Pontificato attento a campagne

40 manica spa: Vince il premio Product Stewardship

41 ismea: nuove opportunità A sostegno dei giovani agricoltori

47 270 guide turistiche Dalla Provincia di Bari corsi per patentini Dall’Ass. Arcobaleno

FORMAZIONE

6 made in italy: In vigore legge salva-olio

8 coldiretti: Giù le mani dalla legge salva-olio

22 l’ue avvia infrazione Su denuncia di Confagricoltura

25 olio di famiglia Al “Olio Officina Food Festival”

32 aggiornamento varietà vite Per produzione vini pugliesi

37 dieta mediterranea Dalla terra alla tavola

AGROALIMENTARE

AMbIENTE

AGRICOLTURA

19 bit 2013: Il Comune di Milano espone insalata

43 franciacorta: Riaprono giardini e castelli

46 la provincia di bari: Presente alla BIT 2013

TURIsMO RURALE

POLITICHE AGRICOLE

RUbRICA

ECONOMIA

FIERE

MONdO G.A.L.

N°3 - 15 febbraIo 2013

28 biocarburanti ICEA certifica la OLICAF Spa

38 a rischio idrogeologico Il 10% del territorio italiano

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ntrata finalmente in vi-gore la legge salva-olio. Su tutto il territorio nazionale sono partiti

i controlli con una apposita task for-ce impegnata in una serie di blitz per smascherare l’extravergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. Dall’introduzione in etichetta del ter-mine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamen-to all’importante riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentano di sma-scherare i furbetti dell’extravergine, dalla fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi all’esten-sione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veri-tiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’inter-dizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercetta-zioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali fino, sono solo alcune delle novità introdotte dal provvedimento secondo la Coldiretti. In tutte le Regioni la Coldiretti ha av-viato l’operazione trasparenza sul prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea con veri e propri blitz nei punti vendita, a tutela di pro-duttori e consumatori. L’obiettivo è quello di raccogliere campioni di bot-tiglie di olio delle diverse dimensioni e fasce di prezzo da analizzare in labo-ratori pubblici dal punto di vista chi-mico ed organolettico per verificare la corrispondenza tra quanto dichia-rato in etichetta e il reale contenuto. Le anomalia saranno denunciate alle autorità di controllo che grazie all’en-trata in vigore della nuova legge devo-no intervenire con ispezioni e analisi documentali nelle aziende coinvolte. Si tratta di porre fine a una perico-

e

La pubblicazione in Gazzetta rivoluziona il condimento più amato dagli italiani

Made in itaLY: in vigore legge salva-olio

6 www.foglie.tv6

losa proliferazione di truffe e ingan-ni, svelando il “mistero” delle tante anomalie di un mercato dove alcuni oli sono venduti a prezzi che non co-prono neanche i costi di raccolta delle olive in Italia ma con etichette che ri-portano la bandiera tricolore in bella evidenza. Un danno gravissimo per

un Paese in cui l’’olio di oliva è prati-camente presente sulle tavole di tutti gli italiani con un consumo nazionale stimato - sottolinea la Coldiretti - in circa 14 chili a testa. L’Italia è il se-condo produttore mondiale di olio di oliva con circa 250 milioni di piante e una produzione di oltre mezzo mi-

Agroalimentare

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lione di tonnellate e puo’ contare su 40 oli extravergine d’oliva Dop/Igp. Il fatturato del settore - precisa la Coldi-retti - è stimato in 2 miliardi di euro

con un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. “Ci sono ora le condizioni per fare chiarezza sul mercato con l’avvio di un piano straordinario di controlli al quale la Coldiretti intende parte-cipare direttamente per valorizzare un prodotto fortemente identitario per l’agroalimentare italiano nonché simbolo della dieta mediterranea nel mondo - sottolinea il presidente Ser-gio Marini. Con la nuova legge - sotto-linea la Coldiretti -, mettere in etichet-ta indicazioni fallaci e non veritiere “che evocano una specifica zona ge-ografica di origine degli oli vergini di oliva non corrispondente alla effettiva origine territoriale delle olive” diven-ta reato di contraffazione di indica-zioni geografiche o denominazioni di origine (articolo 517-quater del codi-ce penale). Vengono inoltre aggiunte sanzioni accessorie, con l’interdizione per cinque anni dal realizzare attività di comunicazione commerciale e atti-

vità pubblicitaria aventi per oggetto oli di oliva e il divieto di ottenere, a qualsiasi titolo, contributi, finanzia-menti o mutui agevolati da parte di istituzioni nazionale e/o europee, per chi sia stato oggetto di condanna per reati nel settore. Per i marchi che evocano una specifica zona geografica che non coincide con l’effettiva origi-ne delle materie prime scatta quindi il ritiro. Si inaspriscono - continua la Coldiretti - anche i controlli, con il raf-forzamento degli istituti processuali e investigativi (intercettazioni, ecc.). Contro il segreto sulle importazioni agroalimentari, verrà poi garantito il diritto d’accesso alle informazioni concernenti l’origine degli oli di oliva detenute dalle autorità pubbliche a tutti gli organi di controllo e alle am-ministrazioni interessate. Si va, an-cora, a migliorare la leggibilità delle etichette e si completa l’intervento già anticipato dal Parlamento con una norma precedente sul valore proba-

torio del panel test, al fine di garan-tire la corrispondenza merceologica e la qualità degli oli di oliva e punire la non conformità dei campioni degli oli di oliva vergini alla categoria di-chiarata in etichetta. Si fissano inoltre limiti più restrittivi per il contenuto di etil esteri degli acidi grassi (Eeag) e di metil esteri degli acidi grassi (Meag) e saranno rese note, conclude la Coldiretti, le risultanze delle anali-si che sono pubblicate ed aggiornate mensilmente in una apposita sezio-ne del portale internet del Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali. In etichetta viene anche previsto un termine minimo di conservazione non superiore a 18 mesi dalla data di imbottigliamento non che specifiche modalità di presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, imponendo l’obbligo di idonei dispositivi di chiu-sura o di etichettatura e di sanzioni connesse alla violazione delle relative disposizioni

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on si tira indietro la Coldiretti, anzi in Pu-glia è scattata ‘l’opera-zione trasparenza’ per

sostenere la ‘Legge salva olio made in Italy’, strumento attraverso il quale ‘smascherare’ tutti i ‘finti promotori’ dell’olio pugliese che “parlano bene e razzolano male”. In ogni provincia e in numerosi punti vendita della grande e media distri-buzione organizzata di noti marchi nazionali e internazionali, sono stati raccolti campioni di bottiglie di olio di diverse dimensioni e fasce di prezzo da inviare a laboratori pubblici per le analisi chimiche ed organolettiche del caso e verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il re-

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Al via in Puglia l’operazione trasparenza

coLdiretti: giù le mani dalla legge“salva olio made in italy”

www.foglie.tv

ale contenuto. Le eventuali anomalie riscontrate saranno denunciate alle autorità di controllo e i risultati delle analisi saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa.“Il Governo regionale e i parlamentari di oggi e di domani devono senza al-cun tentennamento esigere che venga applicata senza se e senza ma la ‘legge salva olio made in Italy’, pubblicata il 31 gennaio scorso sulla Gazzetta Uf-ficiale, unico strumento a disposizio-ne del territorio italiano per tutelare l’olio extravergine dagli attacchi dei ‘soliti furbetti e truffaldini’ che con la scusa delle esigenze del ‘Signor Mer-cato’ si sentono autorizzati a spacciare per ‘made in Italy’ oli stranieri, spesso deodorati, manipolati chimicamente,

colorati con la clorofilla e chi più ne ha più ne mettaIl provvedimento ‘salva olio made in Italy’ non è stato ‘scon-fessato’ dall’Unione Europea, è Legge e come tale va applicata su tutto il territorio nazionale. Ingenerare dub-bi e sospetti sulla effettiva validità del provvedimento è irresponsabile e non fa altro che nuocere all’’olio extraver-gine di oliva, bene comune di tutti gli italiani”, E’ duro il Presidente di Col-diretti Puglia, Gianni Cantele, contro i continui rumor, messi in giro ad arte per indebolire un provvedimento che vuole smascherare le truffe nel com-parto dell’olio.“Bisogna finirla con le ‘insinuazioni’ – aggiunge il Direttore della Coldiret-ti Puglia, Antonio De Concilio – circa

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Agroalimentare

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una presunta procedura di infrazione dell’UE contro le “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini’, pubblicate sulla Gaz-zetta Ufficiale il 31 gennaio scorso. Ci spiace deludere tutti i sostenitori dei ‘piccoli chimici dell’olio’ ma la Legge è in vigore e va applicata. Anzi, vanno meglio coordinati i controlli e inaspri-te le pene per evitare che lo straordi-nario olio pugliese continui a subire i pesanti e irreparabili danni d’im-magine sui mercati internazionali, come, ahimè, dimostrato dal libro del giornalista americano Muller, il quale afferma che “la chiave del successo dei truffatori dell’olio d’oliva è la con-fusione e l’ignoranza che avvolgono l’oro del Salento”’.Dall’introduzione in etichetta del ter-mine minimo di conservazione di 18 mesi dalla data di imbottigliamento al riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo, dalle sanzioni in caso di scorretta presen-tazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi all’estensione del reato di

contraffazione di indicazioni geogra-fiche a chi fornisce in etichetta infor-mazioni non veritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiun-tive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al

rafforzamento dei metodi investigati-vi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, sono solo alcune delle novi-tà introdotte dal provvedimento.

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I Commenti di Monti, Catania e Marini

biLancio unione euroPea:le novità di spesa “agricola”

er quanto riguarda lo he-ading 2, che comprende la spesa per Pac (aiuti diretti e sviluppo rura-

le), pesca e strumento finanziario per l’ambiente, l’accordo raggiunto dal Consiglio Europeo prevede uno stan-ziamento di 373,48 miliardi di euro di cui 277,85 miliardi per pagamenti diretti e interventi sul mercato (pri-mo pilastro). Per il primo pilastro le conclusioni forniscono dettagli sulla convergenza tra gli stati membri, sta-bilendo, tra l’altro, che tutti dovranno raggiungere, entro il 2020, un livello di pagamento di almeno 196 euro per ettaro. La convergenza sara’ finanzia-ta da tutti gli stati membri con paga-menti diretti sopra la media ue e il processo sara’ attuato nell’arco di sei anni, dal 2015 al 2021. Il capping de-gli aiuti diretti sara’ volontario. Il do-cumento ribadisce che per il greening sara’ utilizzato il 30 per cento delle risorse nazionali per il primo pilastro. Si sottolinea pero’ che “il requisito di avere aree di interesse ecologico (efa), all’interno di ogni azienda agricola,

sara’ attuato in modi che non richie-dano il ritiro dalla produzione della superficie in questione e che evitino ingiustificate perdite di reddito per gli agricoltori”. L’aggiunta di questa frase costituisce, per quel che riguarda la Pac, una delle principali differenze tra il testo finale e la proposta presentata dal presidente del consiglio europeo Van Rompuy al vertice di novembre. Viene ribadita la flessibilita’ ai due pi-lastri sulla possibilita’ di trasferire il 15 per cento della dotazione naziona-le tra l’uno e l’altro. Per quanto riguar-da lo sviluppo rurale viene proposto uno stanziamento di 85,09 miliardi, la cui suddivisione annuale sara’ fissata dal Parlamento Europeo e dal Consi-glio e sara’ basata su criteri obiettivi e performance passate. Per alcuni paesi sono stabiliti degli stanziamenti addi-zionali che, per l’italia, sono di 1,5 mi-liardi. Il cofinanziamento sara’ del 75 per cento nelle regioni meno svilup-pate e in quelle in cui il pil pro capite nel periodo 2007-2013 e’ stato infe-riore al 75 per cento della media eu 25, ma il pil pro capite e’ superiore al

75 per cento della media eu 27; sara’ del 63 per cento nelle altre regioni di transizione, del 53 per cento in tutte le altre regioni, del 75 per cento per le iniziative riguardanti l’ambiente e la mitigazione dei cambiamenti climati-ci, del 100 per cento per le somme tra-sferite dal primo al secondo pilastro. Si stabilisce che i finanziamenti recati dallo heading 2 servano anche per la politica comune della pesca e la politi-ca marittima integrata, in particolare attraverso il fondo europeo marittimo e per la pesca e allo stanziamento per la dimensione internazionale della pcp, nonche’ per il programma life. Per tutti questi capitoli di spesa non vengono pero’ fissate le risorse. Infi-ne viene creata una nuova riserva per le crisi del settore agricolo che col-piscano produzione o distribuzione, con uno stanziamento di 2,8 miliar-di. E’ previsto che tali risorse, se non utilizzate per le emergenze, saranno rimborsate sotto forma di pagamenti diretti.

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Agricoltura

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bilancio ue: Monti e catania, soddisfatti del risultato

Marini, presidente coldiretti “agricoltura più debole con meno soldi ”

acLi terra

ono soddisfatto di questo risultato, c’e’ stata un’ot-tima preparazione, abbia-mo negoziato duramente,

abbiamo messo il Consiglio Europeo di fronte all’effettiva possibilita’ di un veto”, ha detto il Presidente del Consi-glio Mario Monti al termine della riunio-ne del Consiglio Europeo che ha appro-vato il bilancio pluriennale dell’Unione Europea per il 2014-2020. “Il risultato e’ soddisfacente per quanto riguarda

l’ammontare complessivo del Bilancio Europeo”, anche se “la proposta della commissione e’ stata significativamen-te ridimensionata”, ha detto. Secondo il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, i tagli sono stati contenuti, inol-tre si e’ ottenuta una qualche correzio-ne all’orientamento della Commissione verso un pagamento “puro” per ettaro, tanto che - ha aggiunto - l’Italia avra’ un pagamento di “380 euro per ettaro a fronte di media comunitaria di 260 euro per ettaro”.

ell’accordo raggiunto dai Capi di Stato e di Governo sul bilancio dell’Unione Europea -

afferma in un comunicato il Presiden-te della Coldiretti Sergio Marini - “la riduzione in termini reali per l’agri-coltura e’ comunque importante. Na-turalmente ci aspettiamo che il Parla-mento posso contribuire a migliorare la proposta finanziaria. Certo che a questo punto diventa fondamentale che le risorse cosi diminuite vadano

riorientate premiando chi vive e lavo-ra di agricoltura e all’attivita’ rivolte alla produzione di cibo e alla sosteni-bilita’ ambientale”. “E’ evidente che in questo momento storico in cui l’Euro-pa dovrebbe rafforzare una rinnovata centralita’, l’indisponibilita’ di alcuni paesi a non dotare il bilancio di ade-guate risorse non genera certo quel clima di fiducia verso una prospettiva di maggiore integrazione”, conclude il Presidente.

erplessità e preoccu-pazioni qualificano il giudizio di Acli Terra sulle conclusioni cui è

pervenuto il Consiglio Europeo nella previsione di Bilancio approvata per il periodo 2014/2020, che registra una riduzione, rispetto al più recente stru-mento finanziario pluriennale, di oltre 34 miliardi. Interessi nazionali diversi e contrastanti hanno condizionato la faticosa trattativa fino a determinare una mediazione di compromesso al ribasso, che concorre ad indebolire le possibilità di adottare una politica agricola vera dell’Unione.

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Sergio Marini, Presidente Coldiretti

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con lui l’assessore alle risorse agroalimentari pugliesi dario stefàno

elezioni: coldiretti incontranichi vendola, Presidente seL

ccolto da un filmato ri-guardante i suoi inter-venti sull’agricoltura e l’agroalimentare, sia

al Congresso del suo partito sia a ma-nifestazioni della Coldiretti, il Presi-dente di Sinistra Ecologia e Liberta’ Nichi Vendola è stato protagonista, insieme al suo assessore al settore Dario Stefàno, del secondo faccia a faccia organizzato dalla Coldiretti con i leader delle forze politiche in vista delle elezioni legislative del 24 e 25 febbraio per presentare e discutere il documento della confederazione “L’Italia che vogliamo” “Se solo Nichi riconfermasse le cose che in questi anni ė andato dicendo”, ci andrebbe già bene, ha detto Marini, sottolineando come il leader di SEL abbia spesso parlato dell’agricoltura e dell’agroalimentare come fulcri di un “modello di sviluppo diverso”, così “come noi raccontiamo nel nostro do-cumento”. Marini, al cui fianco sedeva

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Politiche Agricole

il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola

Nichi Vendola con Sergio Marini Presidente Coldiretti

il segretario organizzativo della Col-diretti Enzo Gesmundo, ha ricordato a Vendola i punti fondamentali del documento, riassunti nello slogan “l’Italia deve far bene l’Italia”. Il presidente di SEL ha esordito espri-mendo il suo rammarico per la deci-sione “del governo in carica e del Mi-nistro dell’Agricoltura” di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la

legge regionale pugliese sui gruppi di acquisto solidale e sul km0. Si tratta - ha affermato - di un provvedimento “costruito in modo proficuo con le as-sociazioni del settore”, di “una traccia di lavoro su quel che si deve fare per uscire dalla crisi”. Perche’, secondo Vendola, non si puo’ pensare che “alla fine della crisi si possa tornare alla si-tuazione precedente”, “come nel gioco

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13N°3 - 15 febbraIo 2013

dinanzi alla corte costituzionale

cdm impugna legge regione Puglia su gruppi di acquisto solidale e filiera corta

l Consiglio dei Ministri ha de-liberato l’impugnativa dinanzi alla corte costituzionale della legge regione Regione Puglia n.

43 del 13/12/2012 contenente “nor-me per il sostegno dei gruppi acqui-sto solidale (gas) e per la promozione dei prodotti agricoli da filiera corta, a chilometro zero, di qualita’” in quan-to - si legge nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi - “contiene disposizioni in contrasto con la normativa comu-nitaria in materia di libera circolazio-ne delle merci e, pertanto, viola l’art. 117, primo comma e l’art. 120 della costituzione”.

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Nichi Vendola leader di Sinistra ecologia e libertà con Dario Stefàno Assessore all’agricoltura

dell’oca”. “Va rotto il circolo vizioso” che ha portato a questa situazione - ha spiegato - e bisogna “tornare con i piedi per terra, capire che è il lavoro che deve essere messo al centro” di qualsiasi strategia e in questo senso “il lavoro delle campagne è uno dei piu’ interessanti”. Per il leader di SEL una delle priorita’ è “contrastare il fenomeno dell’ab-bandono dell’entroterra”, perche’ esso rappresenta “il piu’ grande pro-blema ambientale oltre che economi-co che dobbiamo affrontare”. “Tornare alla terra, infatti, significa presidiare non soltanto narrazioni e tradizioni, ma presidiare fisicamente il territo-rio”. Occorre far tornare i giovani in campagna, dando loro delle prospet-tive e per questo bisogna lavorare su “colture e cultura”, incentivare l’in-novazione, il coraggio d’impresa, la filiera corta, ha specificato Vendola, facendo presente che “cio’ che nutre il lavoro ė la cultura, la specializzazione, l’innovazione” e ricordando come, nel crollo generale delle iscrizioni negli Atenei italiani, quelle alla Facoltà di Agraria dell’Università di Bari siano aumentati, proprio perche’ il governo della Regione è riuscito, a suo avviso, a comunicare l’agricoltura come un

mestiere dell’avvenire. “Dobbiamo avere molto coraggio, molta innova-zione”, ha concluso. L’Assessore Stefàno invece ha messo in particolare luce quanto fatto nella sua regione per sburocratizzare. In primo luogo - ha ricordato Stefàno - è stato creato un coordinamento degli organismi preposti ai controlli, cosa che ha comportato buoni risultati sia in termini di minori oneri per i pro-duttori sia di maggiori risultati nella lotta alla contraffazione e alle frodi.

“Abbiamo avuto anche qualche fru-strazione - ha ammesso - perchè quel-lo che veniva fermato al porto di Bari, a volte riusciva ad entrare da qualche altro porto europeo e poi da lì poteva circolare liberamente, anche in Puglia”. In secondo luogo, Stefàno ha annuncia-to la prossima attivazione dei cosiddetti super-CAA, centri di assistenza agri-cola ai quali, in nome del principio di sussidiarietà, verranno affidati una se-rie di compiti, per avvicinare ancora di più l’amministrazione al cittadino.

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Politiche Agricole

l Senato, premesso che:il primo Rapporto Eurispes sui crimini agroalimentari in Italia quantifica in 12,5 miliardi di

euro (5,6 per cento del totale) il volu-me d’affari complessivo dell’agroma-fia; nell’intero comparto agroalimen-tare sarebbero riscontrabili, secondo l’analisi fornita dalle Forze dell’ordi-ne, fenomeni criminali legati al con-trabbando, alla contraffazione e alla sofisticazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garan-titi; anche il fenomeno dello sfrutta-mento dei braccianti agricoli irregola-ri, tristemente noto come caporalato, con la conseguente evasione fiscale e contributiva, contribuisce a danneg-giare il settore agroalimentare;tutti detti fattori, interagendo fra loro, recano gravi danni al sistema sociale ed economico del nostro Paese e, oltre ad alterare il regolare andamento dei mercati di settore, rappresentano un potenziale pericolo per la salute dei consumatori; premesso, inoltre, che:la criminalità, organizzata come una vera e propria holding finanziaria, è in grado di operare su tutto il territorio nazionale con un giro d’affari com-plessivo stimato in circa 220 miliardi di euro all’anno, pari a circa l’11 per cento del prodotto interno lordo;la criminalità, inoltre, riuscendo ad infiltrarsi nel tessuto imprenditoriale italiano, si avvale del settore agroali-mentare quale luogo privilegiato per il riciclaggio di denaro proveniente da altre attività illecite;tra i principali reati attribuiti alle as-sociazioni criminali in agricoltura spiccano i furti di attrezzature e di mezzi agricoli, l’abigeato, le macella-zioni clandestine, i danneggiamenti delle colture, l’usura e il racket estor-sivo, l’abusivismo edilizio, il saccheg-gio del patrimonio boschivo, le truffe in danno dell’Unione europea;tali attività criminali, denominate

A prima firma del Sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri

agroMafie: analisi e soluzioniLa mozione sintetizza le gravi criticità individuate dal PdL in riferimento alle preoccupanti attività criminose che pe-nalizzano l’agricoltura italiana, con grave pregiudizio per gli operatori del settore. Si evidenzia che nel programma del PdL per le elezioni politiche 2013 uno specifico punto è destinato a “implementazione di nuovi sistemi di tutela dei prodotti agroalimentari italiani e di contrasto all’agro-pirateria in ambito nazionale e internazionale”.

“agromafie”, diffuse su tutto il territo-rio nazionale a causa delle difficoltà in cui versano le imprese agricole per la grave crisi internazionale, sono par-ticolarmente presenti nell’area meri-dionale dell’Italia, notoriamente più arretrate e meno sviluppate;tali attività criminali, poi, agendo sia nei luoghi di produzione che in quel-li di consumo, sono entrate diretta-mente nei meccanismi di formazione dei prezzi e tendono a condizionare e controllare l’intera filiera agroali-mentare - dalla produzione agricola fino all’arrivo della merce, dai mercati all’ingrosso alla grande distribuzione, dal confezionamento alla commer-cializzazione: in tal modo riescono a rendere più difficilmente ricostruibili i flussi finanziari utilizzati per ricicla-re il denaro di provenienza illecita e,

sempre più spesso, per tal fine si av-valgono anche delle più moderne tec-nologie telematiche;considerato che:tra le attività criminali spicca la con-traffazione dei marchi e degli imbal-laggi che diffondono nel mondo falsi made in Italy: tale filone ha fatto re-gistrare un volume di affari tuttora in espansione anche a causa dell’inade-guatezza attuale dei sistemi di con-trollo e della comunicazione dei dati e delle informazioni in possesso alle Forze dell’ordine;la forma più diffusa di contraffazio-ne del made in Italy è il cosiddetto “Italian sounding” ovvero la pirateria agroalimentare internazionale che utilizza denominazioni, marchi, pa-role o simboli che richiamano l’Italia per pubblicizzare e commercializzare

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prodotti che non appartengono alla realtà nazionale;tale tipologia criminosa, che vante-rebbe un giro d’affari superiore ai 60 miliardi di euro all’anno (2,6 volte superiore il valore delle esportazioni italiane), avrebbe effetti economici devastanti sulla bilancia commerciale italiana; rilevato che: il radicamento delle agromafie, particolarmente in Campania, Sicilia, Puglia e Basilicata, nonché nelle grandi aree metropoli-tane del Centro-Nord, dove sono lo-calizzate le maggiori industrie di tra-sformazione alimentare, danneggia gravemente l’economia;tutte le attività criminali poste in es-sere nel settore agroalimentare sono, comunque, fonte di inganno per i con-sumatori, e causano enormi danni sia economici che di immagine alla pro-duzione e all’esportazione italiana di prodotti agroalimentari;la tutela della salute pubblica, aspet-to di primaria importanza per la col-lettività, nonostante gli apprezzabili risultati fin qui conseguiti, dovrebbe essere meglio garantita attraverso più energiche ed efficaci attività di contra-sto alla diffusione e commercializza-zione di alimenti contraffatti e danno-si, impegna il Governo: a promuovere l’inserimento del reato di sofisticazio-

ne fra quelli riconducibili alla mafia; a promuovere un maggior coordina-mento, in ambito sia nazionale che internazionale, fra le organizzazioni giudiziarie valutando l’opportunità di costituire un’apposita Procura nazio-nale antifrode e antisofisticazione in campo alimentare;a promuovere un sistema di control-li e di comunicazione dei dati e delle informazioni relative ai reati agroali-mentari più adeguato, sia con riferi-mento alla fase di importazione dei prodotti che con riferimento alle ope-razioni di trasformazione, distribuzio-ne e vendita degli stessi;a promuovere ogni iniziativa utile a

facilitare l’accesso al credito bancario da parte delle imprese agricole al fine di evitare che gli imprenditori finisca-no nella rete dell’usura o del racket da sempre controllati da cosche mafiose;a prevedere agevolazioni creditizie e fiscali e benefici di rateizzazione per i pagamenti dei contribuenti che sono finiti nella rete di usura e racket;a promuovere un inasprimento delle pene da comminare per i reati di ma-fia nel settore alimentare;a dotare gli organi di Polizia giudizia-ria di poteri investigativi analoghi a quelli previsti per i reati di mafia in analogia a quanto previsto dalla legge n. 99 del 2009 per il reato di contraffazione.

Il Sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri durante il Convegno “il futuro è il nostro cibo”

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A Norimberga, dal 13 al 16 febbraio

icea a biofach 2013

a presenza di Icea e BiolItalia al Biofach di Norimberga, il più im-portante Salone Euro-

peo dedicato al BIo, in programma dal 13 al 16 febbraio 2013. Vediamo i dettagli. Cooperazione internaziona-le - Icea, in coordinamento con Inter-national Fund for Agricultural Deve-lopment (Ifad) e la Sustainable Com-modity Initiative è al Biofach anche in rappresentanza del progetto Samcert (Strengthening Smallholders’ Access to Markets for Certified Sustainable Products), un progetto di cooperazio-ne internazionale che mira a promuo-vere l’accesso dei piccoli produttori del Sud del mondo ai mercati nazio-nali e internazionali. Samcert è pre-sente nel padiglione istituzionale di Icea con una numerosa delegazione di rappresentanti di produttori prove-nienti da Liberia, Ghana, São Tomé e Principe. I delegati, accompagnati da rappresentanti di Ifad, hanno avuto la possibilità di presentare ai visitatori i loro prodotti e progetti.Come ogni anno, tutti i responsabili Icea sono stati impegnati in un fitto calendario di incontri e seminari in-ternazionali per promuovere i pro-dotti e le certificazioni dell’Istituto nel mondo. Lo stand Icea ha ospitato, inoltre, i certificatori cinesi di Ofdc - Organic Food Development Center che hanno informato tutte le imprese presenti circa le opportunità, i requi-siti e le procedure di accesso al mer-cato cinese del biologico. BiolWine - E’ la rassegna per la pro-mozione del settore del vino biologico italiano, già proposta con successo al Sana. Organizzata dall’associazione Biolitalia in collegamento con l’en-te organizzativo della fiera Biofach, l’Enoteca Biolwine, con i suoi 40 mq,

L

Agricoltura

rappresentata uno spazio per la pro-mozione del settore vino a supporto delle aziende che aderiscono all’ini-ziativa, attraverso l’attività di degu-stazione guidata dei vini presenti. Lo spazio promozionale, ospiterà un desk informativo, tavoli per la degu-stazione e l’esposizione dei vini, e po-stazioni a disposizione delle aziende per incontri commerciali.Missione di giovani imprenditori al Biofach - Sempre BiolItalia, in collabo-razione con la Regione Puglia, hanno organizzato una missione dedicata a 15 produttori pugliesi che operano nel settore biologico. I partecipanti hanno visitato alcune grandi aziende della distribuzione biologica in Ger-mania; partecipato all’inaugurazione dell’area collettiva Biolitalia - Regione Puglia; tenere incontri commerciali nello spazio istituzionale della Regio-ne all’interno della collettiva Biolita-lia; partecipato all’evento serale del 13 febbraio organizzato in collabo-

razione con la Camera di Commercio Italo-tedesca, presso la sede della Gvs Group Gmbh, con un seminario di pre-sentazione del mercato tedesco. Sem-pre in collaborazione con la Regione, si è tenuto anche “Senso Dop”, con degustazioni guidate dei migliori oli biologici e Dop del Premio Biol.Le aziende presenti con Icea al Bio-fach: Az. Agr. Oltremari; Funaro; Az. Agr. Podere Giardino; Agricola Villa Lupara Srl; Rader Spa; Muscolo Di Grano; Dol.C.I.P.P.; Az. Agr. Caputo Ma-ria; Antica Masseria Brancati; Torre-fazione Caffè Michele Battista; Oliveti d’Italia; Greenway; I Murgini; Pastifi-cio Benedetto Cavalieri; Az. Agricola Mortellito Degli Eredi; Soc. Agr. Villa Uva; O.P. Ortofrutticola Jonica; Fran-toio D’orazio; Fiordelisi; Puglia Con-serve. Le aziende presenti con Icea al Vivaness: Mavive; Palmea; Argital; Liquid Flora; San.Eco.Vit; Pelion Natu-ral Soap.

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Durante la visita del Min. Catania in Coldiretti Puglia

“La PugLia che vogLiaMo”I l Presidente della Coldiretti Pu-

glia, Gianni Cantele, ha riassun-to i temi caldi per l’agroalimen-tare pugliese per “consegnarli”

al Ministro Catania in visita a Coldi-retti Puglia. Il 2012 è l’anno dell’approvazione della legge ‘SALVA OLIO MADE IN ITALY’ già pubblicata il 31 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficiale, con-tenente norme determinanti per la difesa dell’olio di oliva italiano, quali scritte in etichetta più grandi, stop ai marchi ingannevoli e al segreto sui nomi delle aziende che importano olio dall’estero, ma anche test proba-torio per la classificazione delle carat-teristiche qualitative. La Puglia è cro-cevia di traffici e triangolazioni come dimostrato dalle ripetute denunce di frodi e sofisticazioni e dai sequestri di prodotto adulterato, effettuati dalle forze dell’ordine a partire da Nas, Nac e Corpo forestale dello Stato. In Puglia la PLV (Produzione Lorda Vendibile) del comparto olivicolo-oleario è pari al 20% della totale PLV del settore agricolo, per un valore di 600 milioni di euro, così come il comparto parte-cipa alla composizione del Prodotto Interno Lordo dell’intera ricchezza regionale per il 3%. “Nel corso dell’ultimo decennio – ha detto il Presidente della Coldiretti Pu-glia, Gianni Cantele - le importazioni complessive di oli di oliva in Puglia sono cresciute più rapidamente delle esportazioni, confermando il sostan-ziale deterioramento della posizione competitiva della filiera pugliese sui mercati esteri. Mentre vengono ap-provati importanti provvedimenti per il futuro dell’agroalimentare puglie-se, passano leggi quali la n.134 del 7 agosto 2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese”, dove all’articolo 59 bis si parla di ‘generici’ “Sistemi di sicurezza contro le contraffazio-ni dei prodotti agricoli e alimentari”. Soprattutto il comparto vitivinicolo,

dove vige un regime di controllo si-stematico quasi unico in tutta la UE, sarebbe gravato da un ulteriore appe-santimento del carico burocratico”.Per Coldiretti Puglia è importante che venga tutelato e rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al ter-ritorio e alla certezza di sicurezza ali-mentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori. Chiediamo una presa di coscienza e una forte parteci-pazione alle gravi vertenze ambienta-li che affliggono il territorio pugliese dall’ILVA di Taranto alla centrale Enel di Cerano, dalla invasione di foreste di pali eolici alle ecomafie. In particola-re, a Taranto, tra gli interventi di boni-fica ambientale, bisogna inserire tutte le aree in cui dovessero essere rilevati “problemi” che condizionano non solo il reddito e lo sviluppo, ma pregiudica-no la vita stessa dell’individuo.“In ambito PAC, risolto il problema della convergenza degli aiuti in sede comunitaria, dove si spera che non vi sia una eccessiva penalizzazione del budget italiano – ha continuato il Direttore della Coldiretti Puglia, An-tonio De Concilio - c’è da approcciare con determinazione la convergenza interna della regionalizzazione delle provvidenze. Siamo contro una di-visione “lineare” degli aiuti che pe-nalizzerebbero in maniera esiziale le colture mediterranee e, quindi, la Puglia nella sua quasi interezza. Re-

sta altissimo l’allarme sul progetto di greening proposto dalla Commissio-ne, inaccettabile per la regione Puglia. Come già avanzato in sede di Parla-mento europeo, si rende necessario un ridimensionamento della proposta e, soprattutto, l’inserimento delle col-ture arboree, segnatamente dell’olivi-coltura, come coltura “verde” in grado di apportare benefici. Un terzo punto fermo per la Coldiretti Puglia è l’attri-buzione di aiuti al solo agricoltore at-tivo ovvero ai soli Coltivatore Diretto e Imprenditore Agricolo Professionale”.Numerose le occasioni in cui gli im-prenditori agricoli e gli allevatori pu-gliesi si sono messi a disposizione del-la comunità. Oggi sono gli allevatori a chiedere attenzione alla politica e alla società. Dalla stalla agli scaffali dei su-permercati il prezzo del latte fresco e dei prodotti lattiero-caseari aumenta di ben quattro volte, di contro il prez-zo del latte alla produzione è fermo a 20 anni fa, con una quotazione attuale tra i 35 - 38 euro al quintale. Tutto ciò mentre I mangimi (+9,1%) ed il costo energetico (+8%) hanno notevolmen-te appesantito il bilancio delle aziende zootecniche regionali e, ad oggi, si può calcolare un costo me-dio di produzione del latte nell’intervallo tra i 41 e 43 euro al quin-tale alla stalla.

Politiche Agricole

il Ministro Mario Catania, in visita alla Coldiretti Puglia

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Dalla Borsa Internazionale del Turismo 2013

se il comune di Milano espone l’insalatadi Maria Fortino

Q ualcosa vorrà dire. La parete verde di insa-late ed erbe aroma-tiche che decorava il semplice ma efficace

stand del Comune di Milano porta a più di una riflessione. Se una grande metropoli, ricca di una delle offerte culturali più variegate e importanti del paese punta sul verde, sull’insala-ta in particolare, come fattore di attra-zione turistica significa che qualcosa sta davvero cambiando. Il bisogno di tornare a dei ritmi più umani e più in sintonia con la natura e con quanto di buono la natura ci offre per la nostra alimentazione ci porta direttamente all’argomento agricoltura. Nelle gran-di città il fenomeno degli orti urbani è sempre più esteso e in molti si sono messi a coltivare insalate e pomodori sui balconi o almeno qualche pianta di basilico. Il fatto è che anche nelle campagne qualcosa sta cambiando e già da un po’. Sono sempre di più gli imprenditori agricoli che puntano su una produzione di qualità, legata alle stagioni e alla tipicità del prodotto. Ma non è tutto, il link con il turismo scatta nel momento in cui ci si accorge che raccogliere l’uva o la frutta, preparare marmellate, passeggiare nei campi e lungo i tratturi di campagna è un gran-de incentivo per il turismo che sempre più ricerca un contatto autentico con la natura. Da parte degli imprenditori si è quindi diffuso sempre più il con-cetto di “diversificazione” dell’attività agricola che consente di affrontare un po’ più serenamente la crisi che si sente in questo come in altri settori. La possibilità di affiancare alle tradi-zionali attività agricole anche quelle legate al turismo ma soprattutto al miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali, è incentivata anche dalla Comunità Europea che tramite i Gruppi di Azione Locale promuove at-tività di questo tipo come le masserie didattiche e le fattorie sociali. Queste

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Un angolo dello stand del Comune di Milano alla BIT 2013

in particolare non sono solo attività turistiche ma sono esperienze di dif-fusione di una cultura del territorio e del prodotto che è diventato il fattore discriminante tra il passato e il futuro dell’agricoltura. Insegnare ai bambini (ma anche ai loro genitori) a distin-guere un olio extravergine da un altro, insegnargli a riconoscere varietà di frutta e di erbe spontanee, è un fonda-mentale passaggio per salvaguardare il territorio e i suoi prodotti soprattut-to in regioni come la Puglia che fon-dano gran parte del proprio PIL sull’a-gricoltura. E in tempi di crisi, quando i giovani senza lavoro sono diventati davvero troppi, una fattoria sociale può offrire più di uno spunto per ini-ziative di grande valore sia umano che economico. Persino Bill Gates, fonda-tore di Microsoft, in una sua famosa intervista di qualche tempo fa sotto-lineò l’importanza dell’agricoltura e quanto fosse determinante per il fu-turo, proprio lui che ha nutrito di bite l’intero pianeta. Anche lui cosciente che la progressiva virtualizzazione delle nostre attività non riempie la pancia e non sempre riesce a dare le stesse soddisfazioni che possono de-rivare dalla terra. A partire dal coltiva-re un campo, un vigneto, un frutteto,

per finire al gusto di un buon piatto preparato con prodotti sani e accom-pagnato da un bicchiere di vino, l’a-gricoltura è alla base del vivere uma-no e diventa necessario ricordarsene in maniera sempre più consapevole in un mondo dove sembra che siano altri i valori fondamentali. Questo rende determinante la “cultura” inte-sa sia come conoscenza dei prodotti, ma anche come consapevolezza, come capacità di investire in questo settore risorse ed energie. In questo senso i GAL sono il canale di elezione di que-ste politiche e possono essere la leva in grado di risvegliare la coscienza dei produttori ma anche dei consumatori, e tra questi vanno considerati anche i turisti. L’offerta di turismo rurale diventa in tal modo un ingrediente, solo all’apparenza voluttuario, di una diffusione della cultura del prodotto e delle produzioni in grado di riattiva-re quei circuiti virtuosi di scambio tra economia locale e globale che è anda-ta finora spesso a discapito della qua-lità non solo del prodotto, ma anche della vita. Concetto ben rappresentato da quella parete verde di insalate nel-lo stand della grande Milano da bere, che ora però vuole iniziare a mangiare più sano e a vivere più “verde”.

Turismo Rurale

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Agroalimentare

ixxxxxxxIl pxxxxxxx

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Torna in maggio la fiera B2B dove incontrare le imprese del settore

a Piacenza la 3^ edizione di “franchising nord”

T orna l’appuntamento con “Franchising Nord”, l’unica fiera del setto-re totalmente dedicata

alle persone interessate ad entrare nel franchising (i potenziali “franchi-see”), organizzata da BeTheBoss.it e QUiCKFairs®. La fiera si terrà presso i quartieri fieristici di PiacenzaEx-po, sabato 25 maggio e domenica 26 maggio 2013, con ingresso, parcheg-gio, navetta dalla stazione ferroviaria, gratuiti per i visitatori.Grazie al format ideato da QUiCKFai-rs®, migliaia di candidati interessati a divenire imprenditori in proprio potranno incontrare le più importanti imprese in cerca di affiliati disponibili ad aprire nuovi punti di vendita in tut-ti i comparti: dalla ristorazione all’ar-redamento, dal benessere alla moda, dai servizi al design, e via dicendo.“A dispetto del nome, i potenziali fran-chisee arrivano da ogni parte d’Italia – spiega Giovanni Bonani, co-fondatore di BeTheBoss.it – quando elaboram-mo il progetto nel 2010 lo chiamam-

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mo ‘Franchising Nord’ perché si tiene a Piacenza, località scelta proprio per la sua centralità nel Nord Italia, quin-di facilmente raggiungibile. Ma ormai i protagonisti della fiera, sia le impre-se che i potenziali affiliati, provengo-no anche dal Centro e dal Sud Italia”.Oltre alla parte espositiva, la fiera si completa con una serie di incontri e tavole rotonde di aggiornamento ed approfondimento. Nel convegno di apertura dell’edizione 2013, ad esem-pio, verrà presentato un sondaggio sulle potenzialità del franchising di offrire nuova occupazione, ed in gene-

rale sulle nuove forme di lavoro.Franchising Nord si distingue per le sue caratteristiche peculiari: formato light, spazi preallestiti e uniformati, burocrazia ridotta a zero, procedure quasi tutte web based, servizi come wi-fi e visitors tracking, quartiere espositivo facilmente raggiungibile, ampie aree di parcheggio, la brevità di trasferta stazione ferroviaria-fiera con servizio navetta gratuito, ingresso e parcheggio gratuiti per i visitatori, una campagna informativa rilevante (www.fieradelfranchising.it).

Fiere

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Legge Salva Olio

L’ue avvia la procedura d’infrazioneper l’italia su denuncia di confagricoltura

di Paola Dileo

L a discussa Legge Salva Olio Made in Italy con-tinua a serbare colpi di scena. Il conflitto inter-

no al mondo sindacale non accenna a placarsi e la recente denuncia di Confagricoltura alla Commissione Eu-ropea – Direzione Generale dell’Agri-coltura e dello Sviluppo Rurale – per supposta violazione del diritto comu-nitario in materia, lascia presagire sviluppi poco lusinghieri per il nostro Paese. L’avvio della procedura d’infra-zione per l’Italia conferma che per la soluzione normativa adottata, forse, era necessario seguire altra via. At-tualmente le procedure d’infrazione a carico della nostra nazione sono in totale 100, di cui 80 riguardano casi di violazione del diritto dell’Unione e 20 invece, il mancato recepimento. La sanzione minima prevista per l’I-talia è di 9.920.000 euro con penali-tà di mora che oscillano tra 22.000 e 700.000 euro per ogni giorno di ritar-do nel pagamento. L’ennesima inizia-tiva legislativa azzardata, condivisibi-le nei suoi nobili intenti, ma a quanto

pare poco discussa fra gli attori del mondo olivicolo. “Questa evitabile contesa fra le associazioni di catego-ria sul parametro degli Alchil Esteri, può essere il pretesto per avviare un proficuo dibattito sulla normativa olio e sulla tutela del Made in Italy – commenta Paolo Leoci, delegato all’A-gricoltura e allo Sviluppo Rurale per il Comune di Monopoli -. L’unico modo – suggerisce – per garantire la qualità dell’extravergine d’oliva, è quello di

Agroalimentare

creare un mercato dell’extra, oppure definire il riconoscimento dell’extris-simo, in quanto l’Italia è l’unico paese in cui c’è solo un mercato, che discri-mina il vergine per poi avere il rischio di extra deodorati, generando reati di frode e sofisticazione, a cui gli Alchil Esteri cercano di porre freno”. Anco-ra, per Leoci auspicabile sarebbe un monitoraggio, in via sperimentale, dei processi produttivi delle piante seco-lari: “Dobbiamo garantire che l’olio extra di questi esemplari sia tutelato, è sufficiente molire le olive brucate entro le 24 ore e controllare se il con-tenuto degli Alchil Esteri nei 18 mesi successivi all’imbottigliamento supe-ra i 30mg per kg di sostanza grassa. Dopo di che, mi chiedo, ci saranno al mondo altre zone in cui l’olio ha gli AE inferiori a 30 mg/kg? La risposta è si, quello allora sarà italiano e quel-lo delle piante monumentali puglie-si no? La realtà – conclude – è che la nostra Regione non riesce a far valere il suo primato produttivo in Italia in termini qualitativi, rispetto ad altre regioni che da sempre hanno puntato sull’immagine e sulla qualità in termi-ni promozionali ed oggi vendono più di quanto realmente producono (la Regione Toscana in testa ndr)”.

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Oggetto: ITALIA: Decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 su misure urgenti per la crescita del Paese – Olio d’olivaRif: EU PILOT 4184/12/AGRI

(Parte da comunicare allo stato membro)

Contesto I servizi della Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale hanno ricevuto due denunce contro il decreto-legge italiano 22 giugno 2012, n. 83 su misure urgenti per la crescita del Paese.

La denunziante ha segnalato a detta Direzione generale, fra l’altro, l’articolo 43, comma 1-bis, che fissa per gli oli di oliva extravergini etichettati con la dicitura “Italia” o “italiano” un parametro di contenuto in acidi grassi ed etil esteri degli aci-di grassi (comunemente detti alchil esteri) minore o uguale a 30 mg/kg; a suo parere, tale parametro non è conforme al regolamento (CEE) n. 2568/91, dell’11 luglio 1991, relativo alle caratteristiche degli oli d’oliva e degli oli di sansa d’oliva nonché ai metodi ad essi attinenti, e successive modificazioni, né al regolamento (UE) n. 29/2012 relativo alle norme di commercializzazione dell’olio d’oliva.

La denunziante ha altresì contestato l’articolo 43, comma 1–ter, sulla verifica delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini ed extravergini (comunemente detta panel test), che tratta una materia già compiutamente disciplinata dal regolamento (CEE) n. 2568/91 e successive modificazioni, adducendo che, con l’indiscriminato richiamo all’articolo 5 del decreto ministeriale 28 febbraio 2012, n. 1334, l’emendamento in questione accorda anche ai comitati di assaggio meramente riconosciuti come “professionali” la competenza di valutazione ufficiale degli oli che spetta invece ai soli comitati di assaggio riconosciuti come “ufficiali”, con conseguente violazione, a suo parere, dell’art. 4 del regolamento (CEE) n. 2568.

Valutazione giuridicaL’allegato I del regolamento (CEE) n. 2568/91 della Commissione limita a 75 mg7kg il tenore di alchil esteri nell’olio ex-travergine d’oliva. Detto limite si applica a tutto l’olio extravergine d’oliva commercializzato nell’EU: qualsiasi altro limite è quindi inaccettabile.

Il decreto italiano pare giustificare un limite inferiore del tenore di alchil esteri con l’obbligatorietà d’indicare sull’etichet-ta l’origine italiana dell’olio d’oliva. Al riguardo si rilevi che l’obbligatorietà dell’indicazione del paese d’origine per l’olio extravergine e vergine d’oliva è già sancita dall’articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 29/2012.

Relativamente ai panel test con cui sono valutate le caratteristiche organolettiche degli oli extravergini e vergini d’oliva, l’articolo 4 regolamento (CEE), n. 2568/91 prevede che gli Stati membri possono procedere al riconoscimento di panel di assaggiatori (detti anche comitati di assaggio). I servizi della Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rura-le reputano che, ai sensi dell’articolo 2 del predetto regolamento, soltanto i comitati di assaggio riconosciuti dagli Stati membri possano verificare le caratteristiche organolettiche degli oli vergini. Tale attività di verifica dev’essere svolta, di fatto, da organismi ufficiali e indipendenti e non da comitati costituiti da associazioni professionali o interprofessionali che, per loro stessa natura, non garantiscono la neutralità e l’indipendenza necessarie. Il contesto nel quale s’iscrive la disposizione inerente a detti comitati di assaggio “professionali” nell’articolo 4, paragrafo 3, del succitato regolamen-to, l’economia generale dell’atto e la teleologia della norma indicano nell’informazione degli operatori, in particolare nell’ambito di operazioni fra privati, le finalità dei comitati di assaggio costituiti da associazioni professionali o interpro-fessionali.

Inoltre, l’articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (CEE) n. 2568/1991 prevede che ogni Stato membro comunichi alla Commissione le misure adottate per l’applicazione del regolamento. Fatta salva la direttiva 98/34/CE, la Commissione non ha ricevuto comunicazione delle misure italiane in questione.

ConclusioniDato quanto precede, i servizi della Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale invitano le autorità italiane a:1. presentare osservazioni sulla questione del limite degli alchil esteri nell’olio extravergine d’oliva e informare la Com-missione delle misure previste per assicurare la conformità alla pertinente normativa dell’UE;2. identificare gli specifici comitati d’assaggio che procedono alle verifiche delle caratteristiche organolettiche degli oli extravergini e vergini d’oliva.

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“olio di famiglia” conquista uno spazioal “olio officina food festival” di Milano

di Paola Dileo

I l concorso monopolitano “Olio di famiglia” raccoglie consensi a “Olio Officina Food Festival”, tenutosi a Milano dal 24 al 26

gennaio scorso. L’evento organizzato dal giornalista di settore Luigi Carica-to, alla seconda edizione, si candida a punto di riferimento per la cultura dell’olio in Italia. Già perché, dietro “Olio officina food festival” c’è un grande progetto: nobilitare il “pro-dotto” olio attraverso la sua storia. “Si sta tentando di dare corpo e voce a chi ama l’olivo e lavora per produrre non una semplice e generica merce, una massa oleosa buona per condire (come tanti oli in circolazione) ma per realizzare un prodotto culturale, come fosse un’opera d’arte - scrive Caricato, ricordando - che ogni goccia d’olio è in grado di raccontare secoli di storia”. Piena accoglienza quindi al concorso “Olio di famiglia” promosso dall’Associazione Terrasud di Mono-poli, col contributo di Chemiservice e Piazza del Sole – prodotti bio - . “L’idea di un concorso che valorizzi un seg-mento numericamente importante della produzione olivicola nazionale , non necessariamente di qualità (es. DOP, BIO) è piaciuta molto – racconta

Mimmo Lavacca di Terrasud, al suo ri-entro da Milano - . Il nostro obiettivo è far emergere l’alta funzione socia-le, economica e ambientale svolta da questa larga fascia di produttori non professionisti, nonché il forte legame alla terra, ai suoi frutti che va oltre la qualità”. “Olio di famiglia” si rivol-ge ad olivicoltori dilettanti, famiglie, singoli cittadini che producono con dedizione olio extravergine per scopi

non commerciali, per autoconsumo in genere. Gli oli “partecipanti” saranno valutati da una commissione di esper-ti assaggiatori, attraverso il metodo del panel test; le analisi organoletti-che saranno effettuate dal laboratorio Chemiservice che fornirà consigli utili agli hobbisti concorrenti per un buon olio extravergine d’oliva. Seguirà, in data da definire, una festa per la pre-miazione del miglior olio di famiglia

la conferenza di presentazione

Agroalimentare

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Impegni concreti per una nuova politica nazionale

agrinsieme incontra le forze politiche pugliesi

I l mondo della rappresentanza agricola “Agrinsieme” – costitu-ito da Cia, Confagricoltura e Al-leanza delle cooperative italiane

agroalimentari, che a sua volta ricom-prende Agci-Agrital, Fedagri-Confco-operative e Legacoop-Agroalimentare – ha incontrato a Bari le forze politiche in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento del 24 e 25 febbraio pros-simi. Un confronto con i rappresentanti di tutti gli schieramenti politici, nel cor-so del quale Agrinsieme ha consegnato ai candidati un documento contenente i punti principali da inserire nelle agen-de politiche di ogni coalizione per il ri-lancio dell’agricoltura pugliese.Alla conferenza stampa hanno parte-cipato i rappresentanti regionali delle organizzazioni che costituiscono Agrin-sieme: Antonio Barile (Cia), Pantaleo Greco e Paolo Leccisi (Confagricoltura), Angelo Petruzzella (Legacoop-Agroa-limentare), Santo Ingrosso (Federagri-Confcooperative) e Angelo Candita (Agci-Agrital).Per l’agricoltura continuano a giungere dati negativi. Il valore aggiunto, secon-do i dati Istat, ha fatto segnare un nuo-vo calo nel quarto trimestre del 2012. Il settore così ha mostrato ulteriori segni di affanno, cedendo sotto i colpi della crisi e pagando i pesanti oneri produt-tivi, fiscali e burocratici. Le aziende agricole fanno sempre più fatica a stare sul mercato, schiaccia-te prima di tutto dal peso dei costi di produzione: in media d’anno la voce energia è aumentata del 7,9 per cento, i mangimi del 5 per cento e i concimi del 4,1 per cento. Tutte spese in più non compensate dai prezzi praticati sui campi, che invece nel 2012 sono cre-sciuti solo del 2,1 per cento. E poi l’Imu ha dato il colpo di grazia.Agrinsieme ha presentato le priorità contenute nel documento elettora-le: un forte e più efficace impegno in campo europeo, soprattutto in vista della riforma Pac 2014-2020; politiche di rafforzamento dell’impresa e della cooperazione; rilancio della ricerca e

dell’innovazione; ricambio generazio-nale; incentivi al mercato del lavoro; rafforzamento degli strumenti per il credito; maggiore semplificazione bu-rocratica; riduzione dei costi produttivi, contributivi e fiscali; valorizzazione del “made in Italy” e tutela dalla contraffa-zione e dall’uso improprio dei marchi; gestione razionale e sostenibile del ter-ritorio e delle risorse idriche; sviluppo delle “agroenergie rinnovabili”.Il recente accordo sul bilancio Ue non deve condizionare la futura Pac. La ri-forma deve rispondere a precisi obietti-vi di crescita e competitività, ma soprat-tutto alle esigenze vere delle imprese e delle cooperative agricole e del sistema agroalimentare del nostro Paese. Per questo motivo è indispensabile che nel confronto, che si andrà ad aprire nei prossimi mesi e soprattutto anche dopo il voto in Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, l’Italia abbia una posizione forte, autorevole e condivisa in grado di far valere le ragioni della no-stra agricoltura e cooperazione. Serve un tenace “gioco di squadra”. tra gover-no, regioni e tutte le componenti della filiera agroalimentare. È indispensabile che la “politica” metta al centro della propria agenda lo svi-luppo dell’agroalimentare, che in Ita-lia rappresenta una solida realtà per il Paese, un elemento centrale della sua struttura economica e occupazionale, una garanzia per la tutela del territorio e dell’ecosistema. “Tra qualche giorno l’Italia sarà chia-mata ad eleggere il nuovo Parlamento e il nuovo Governo, che dovranno affron-tare immediatamente i problemi dell’a-gricoltura – ha dichiarato il presidente

della Cia Puglia Antonio Barile -. L’agri-coltura oggi è costretta a confrontarsi con uno scenario di forti mutamenti e di grandi sfide: sicurezza alimentare, liberalizzazione dei mercati, cambia-menti climatici e sfruttamento delle risorse naturali. Le imprese agricole non si sottraggono dal fornire il proprio contributo per vincere queste sfide; è necessario, tuttavia, che esse siano vita-li e capaci di sostenersi economicamen-te e che siano, cioè, in grado di generare redditività. Il comparto agricolo è carat-terizzato da una forte perdita di com-petitività che ha ridotto i redditi delle imprese di oltre il 25% negli ultimi 10 anni. La perdita di reddito è dovuta alla crisi economica generale, ma anche a una fragilità strutturale dovute all’as-senza di politiche nazionali adeguate. Occorre una politica orientata alle im-prese, nelle loro diverse articolazioni, aggregazioni e rapporti con il mercato”. “Agrinsieme – ha evidenziato il vice pre-sidente di Confagricoltura Puglia Panta-leo Greco - rappresenta un momento di discontinuità rispetto alle logiche del-la frammentazione che spesso hanno caratterizzato il mondo agricolo. Non vuole essere un modello di rappresen-tanza chiuso, ma anzi è, per sua stessa natura, aperto all’apporto di quanti condividano il patrimonio di valori che Agrinsieme rappresenta e che vengono esaltati in una strategia unitaria forte-mente orientata al futuro”. Alla conferenza stampa hanno parteci-pato i candidati alle elezioni politiche: l’on. Enzo Lavarra (Pd), l’assessore regiona-le alle risorse agroalimentari Dario Stefàno (Sel) e il sen. Antonio Azzollini (Pdl).

Agricoltura

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Ottenuti da oli vegetali esausti

biocarburanti, icea certificala oLicaf spa per gli oli industriali

G li oli e grassi alimentari usati, ad esempio, per la frittura sono un rifiuto fortemente inquinante

che, se disperso sul terreno, forma una pellicola che riduce la capacità di assun-zione delle sostanze nutritive da parte delle piante o, se disperso in acqua, crea una patina impermeabile che impedisce gli scambi di ossigeno tra aria ed acqua compromettendo l’esistenza della flora e della fauna al suo interno. Allo stesso tempo, però, gli oli e grassi alimentari usati possono diventare, attraverso il loro riciclo e un adeguato trattamento, una preziosissima risorsa per ottenere lubrificanti vegetali o componenti per la produzione di biodiesel. E’ proprio per questa attività che la OLI-CAF SpA, con sede a Santo Stefano di Zi-mella in provincia di Verona, ha ricevuto la certificazione ICEA - per l’Istituto è la prima certificazione di sostenibilità per prodotti intermedi per la produzione di biocarburanti ottenuti da rifiuti - in ac-cordo alla normativa comunitaria e na-zionale sulla promozione delle energie da fonti rinnovabili e la certificazione della sostenibilità dei biocarburanti e bioliquidi. La produzione di biodiesel a partire da rifiuti vegetali o animali come gli oli e grassi alimentari usati consente infatti, oltre ad evitare l’inquinamento del terreno e delle acque, di ottenere una riduzione delle emissioni dei gas che pro-vocano l’effetto serra e il riscaldamento del clima dell’83% rispetto alle emissioni derivanti dal diesel fossile.Le potenzialità di sviluppo del settore, che nel 2012 ha fatto segnare un aumento della quantità raccolta e il riciclata di oli vegetali e gras-si animali del 5,8% rispetto all’anno pre-cedente raggiungendo le 49.500 tonnel-late (fonte CONOE), sono molto rilevanti come estremamente significativi sono i benefici ambientali diretti che si possono attendere dalla sostituzione di combu-stibili fossili, nonché dagli impatti am-

bientali evitati. ICEA, fondato nel 2000, è un consorzio senza finalità di lucro che opera nel controllo e certificazione di prodotti e servizi a forte valenza sociale ed ambientale. Con oltre 12.000 imprese certificate in Italia e all’estero, ICEA è il principale organismo di certificazione italiano dei prodotti da agricoltura biolo-gica e uno dei maggiori in Europa.Struttura organizzativa- 17 uffici in Italia e 7 all’estero (Albania, Croazia, Europa Est e Russia, Ecuador, Grecia, Messico, Romania, Tunisia, Turchia)- 300 ispettori Settori di attivitàArea FoodProdotti agricoli ed alimentari da agricol-tura biologica Europe (EC Reg. 834/2007) USA (National Organic Program) Japan (Japanese Agricultural Standard – JAS) Canada (Canada Organic Regime - COR)Prodotti tipici EC Reg. 510/2006Area Non foodBiocarburanti e bioliquidi, REDMateriali bioedilizia, Standard ANABStandard Natureplus, Prodotti tessili bio-

logici, Global Organic Testile Standard (GOTS), Organic Exchange Standard. Pro-dotti bio-eco cosmesi Cosmos, Prodotti con materiali riciclati G l o b a l Recycle Standard e Standard ICEA, Turi-smo sostenibile Standard ICEA, Area Certificazione EticaResponsabilità Sociale d’Impresa Certifi-cazione Etica SA8000, in accordo con CISE, Valore Sociale, CSR-TourismAutorizzazioni / Accreditamenti- Autorizzazione del Ministero delle Poli-tiche Agricole (Reg. CEE 834/2007)- Autorizzazione USDA degli Stati Uniti d’America come organismo di certifica-zione registrato nel NOP - Autorizzazione del Ministero dell’Agri-coltura Giapponese (Japanese Agricultu-ral Standard - JAS)- Accreditamento Canadian Food Inspec-tion Agency (CFIA), per la certificazione in conformità al Canada Organic Regime (COR)- Accreditamento ACCREDIA (in confor-mità a EN 45011)- Accreditamento IOAS (ISO 65)

Ambiente

L’Istituto Certificazione Etica e Ambientale rilascia la sua prima Certificazione di sostenibilità per prodotti intermedi per la pro-duzione di biocarburanti ottenuti da rifiuti

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dignità per la macchia mediterranea

S alve,vorrei sapere cortesemente da voi se esi-stono dei finanziamenti per una piccola imprenditrice agricola quale io sono che -

non più giovanissima ma unica in Puglia(!) - si occupa di recupero, sensibilizzazione presso la collettività e valorizzazione (attraverso la trasformazione dei suoi piccoli frutti spinosissimi)di una risorsa naturale sa-lentina che appartiene alla famiglia delle Opunzie ma non è l’OPUNTIA ficus-indica (fico d’India).Questo tipo di bellissima cactacea che cresce selvatica lungo i litorali ghiaiosi e le garìghe a timo del Salento (o come ornamento soprattutto in molte signorili di-mòre a Leuca) è ricchissima di proprietà nutrizionali interessanti ma viene disprezzata dai contadini locali che la ritengono a torto inutile e non commestibile de-stinandola principalmente al decespugliatore e FUO-CO. Emigrata al contrario da Nord a Sud mi occupo DA SOLA e contro tutti di recupero e messa a dimora nella macchia incontaminata prospiciente il mare di tutti i cladodi ritrovati malconci e violentati dal fuoco (in

Foglie-mail

giro per il basso Salento)tentando di ridar loro dignità ....vita. Siccome ritengo sia bello, utile, originale, etico ed unico quel che faccio già da qualche anno gradirei mettere a conoscenza il vostro staff ed, eventualmente, l’assessore Stefàno di ciò che può inorgoglire (anche se in piccolissimo) la Puglia.In attesa di un cortese riscontro a questa mia, vi rin-grazio per l’attenzione.Saluti distinti,

Titty Diviccaro, Tricase - Lecce

Carissimapuò rivolgersi al suo Gal (Gruppo Azione Locale)

di riferimento il Gal Capo di Leuca (www.capo-dileuca.it). La sede è proprio a Tricase, Palazzo

Gallone, Piazza Pisanelli. Le indicheranno i finan-ziamenti che ci sono a tal proposito.

Saluti

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1 DICeMbre 201230 Prove in campo

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Dal decreto Monti: nuova imposta sui rifiuti

tares: nuovo tributo comunaleL ’art. 14 del D.L. n.

201/2011(Decreto Mon-ti) ha introdotto il nuo-vo tributo comunale sui

rifiuti e servizi, denominato “TARES”, a copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti assimilati allo smaltimento e dei costi dei servizi indivisibili dei Co-muni. Contestualmente, l’articolo 14, ha provveduto ad abrogare, a partire dal 1° gennaio 2013, la tariffa sui so-lidi urbani (Tarsu), la tariffa di igiene ambientale (Tia1), nonché la tariffa integrata (Tia2). Pertanto, a decorrere dalla entrata il vigore del nuovo tribu-to vengono, di fatto, soppressi tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani.La nuova imposta è calcolata sulla base della grandezza dei locali e sul numero dei componenti del nucleo familiare ma la grande novità della nuova imposta è che a pagare non sa-ranno solo i proprietari di immobili o di negozi commerciali ma tutti coloro che occupano o detengono locali o aree scoperte, e sarà divisa in 4 rate: Gennaio - Aprile - Luglio – Ottobre (la prima rata 2013 prorogata a luglio).Il tributo si pagherà ad anno solare (1° gennaio – 31 dicembre) e la tariffa è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determinati con il regolamento comunale.I criteri per l’individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti e per la determinazione della tariffa sono stabiliti con regolamento da emanare su proposta del Ministro dell’econo-mia e del Ministro dell’Ambiente. Tale regolamento si applica a decorrere dall’anno successivo alla data della sua entrata in vigore.In via transitoria, dal 1° gennaio 2013 si applicano le disposizioni del D.P.R. 158/1999 recante norme per la rie-laborazione del metodo normalizzato

Economia

per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani.Nella determinazione della superficie assoggettabile al tributo non si tiene conto di quella parte di essa dove si formano di regola rifiuti speciali, a condizione che il produttore ne dimo-stri l’avvenuto trattamento in confor-mità alla normativa vigente.Il Comune con proprio regolamento può prevedere riduzioni tariffarie, nella misura del 30% nel caso di:• abitazioni con unico occupante;

• abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo;• locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti a uso stagionale o a uso non continuativo, ma ricorrente;• abitazioni occupate da soggetti che risiedono o abbiano la dimora, per più di 6 mesi all’anno, all’estero;• fabbricati rurali ad uso abitativo.Il pagamento della nuova imposta sui rifiuti 2013 potrà essere effettuato con modello F24 oppure bollettino postale.

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aggiornamento elenco delle varietà di vite per la produzione dei vini pugliesi

on determinazione di-rigenziale n.22/2013 del Servizio Agricoltu-ra è stato aggiornato

l’elenco delle varietà di vite idonee alla coltivazione nella regione Puglia.Nell’elenco, già approvato con delibe-ra di Giunta regionale n.1371/2003, risultano inserite le seguenti varietà:1. Antinello b., Marchione b., Ma-resco b., Minutolo b. e Somarello rs. per il bacino viticolo della Murgia centrale;2. Maresco b. e Minutolo b. per il ba-cino viticolo del Salento - Arco Jonico;3. Somarello rs. per il bacino viticolo della Capitanata. Il provvedimento ap-provativo dell’elenco è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione n.16 del 31 gennaio 2013.

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Agroalimentare

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Agroalimentare

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Mondo G.A.L.

Uva, ciliegie e premio Grappolo d’argento

il cielo sopra fruit Logisticaa berlino è pugliese

olti operatori si sono af-follati nello stand dei 4 GAL pugliesi presenti in fiera a Berlino, con il coin-

volgimento del noto presentatore RAI Gianni Ippoliti. Grande l’interesse dimostrato dalla fitta presenza di operatori, enti, associazio-ni che si sono riuniti nella piccola - grande piazza dei GAL dove sono ancora una volta protagoniste le eccellenze del territorio: uva da tavola e ciliegie. Ha introdotto la giornata Stefano Genco, Presidente del GAL Terre dei Trulli e Bar-sento esprimendo grande soddisfazione per quanto si è riuscito a organizzare in una delle più importanti kermesse inter-nazionali dedicate a frutta e verdura con la collaborazione tra i GAL, i consorzi di produzione, i comuni. Arcangelo Cirone, direttore del GAL Sud Est Barese ha spiegato quanto è stato fatto sinora per il “Progetto Ciliegia delle Terre di Bari” partito dalla scorsa prima-

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vera, mentre l’importanza delle tecniche, della continua ricerca e della qualità dei prodotti è stata evidenziata da Michele Fioretti, agronomo esperto di uva da tavola. Una giornata che sancisce l’importanza del fare rete come ha sottolineato il presidente del GAL Sud Est Barese, Pa-squale Redavid, introducendo le istituzioni presenti. “E’ importante fare rete: a questo sono chiamati i territori, le istituzioni, i produttori, per creare sinergie in grado di sup-portare davvero quanti lavorano in uno dei più importanti settori dell’economia pugliese, l’agricoltura. Bisogna stare accanto a produttori e commercianti affinché le eccellenze dei nostri territori possano conquistare il mercato interna-zionale che meritano”. Giuseppe Sozio, Sindaco di Noicatta-ro, altro importante centro di produzione di uva da tavola, ha evidenziato l’importanza della partecipazione a queste manifestazioni e la grande professionalità degli operatori con il loro impegno costante. Il sindaco Sozio, come con-sigliere della Provincia di Bari, si è fatto anche portatore dei saluti dell’Amministrazione provinciale attivamente coinvolta nel progetto “Ciliegie delle Terre di Bari”, a lui si è associato Enzo di Pierro, Presidente della commissione agricoltura della Provincia BAT, che ha ribadito come le

La premiazione del Grappolo d’argento a Fruit Logistica di Berlino

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La consegna del premio a Vito Rubino, del Consorzio Uva di Puglia

istituzioni provinciali sostengano attivamente i territori e in particolare l’agricoltura, asset fondamentale di en-trambe le province. Molto seguito l’atteso appuntamento di Fruit Logisti-ca della premiazione del “Grappolo d’argento - Cittá di Rutigliano”, premio alla qualitá ed al merito per lo sviluppo del prodotto uva da tavola pugliese. Quest’anno il sindaco di Rutigliano, Roberto Ro-magno, ha consegnato il premio a Vito Rubino, Presidente del Consorzio Uva di Puglia che da meno di un anno ha avuto l’importante rico-noscimento “IGP”. Il Presidente Rubino, ca-rismatico decano del mondo agricolo, ha ringraziato per il premio ricevuto invitando tutti a non scoraggiarsi di fronte alle inevi-tabili difficoltà e a resistere: “Per me l’inno alla gioia è l’uva da tavola, senza nulla to-gliere ai meravigliosi prodotti che offre la nostra regione” ha detto Rubino, a dimo-strazione di quanta passione ci sia in ogni singolo acino. «È il terzo anno – ci tiene a precisare Pasquale Redavid, presidente del Gal Sudest Barese – che Berlino ospi-ta la nostra kermesse, riscontrando ogni anno maggiore entusiasmo. Questo pre-mia la qualitá del lavoro svolto, fungendo da stimolo per realtá agrarie come Ruti-gliano, uno dei principali centri di pro-duzione di eccellenza dell’uva da tavola italiana».

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Mondo G.A.L.Seconda partecipazione alla BIT di Milano

gal terre di Murgia territorio unico

Presente alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano

grande interesse per le attivitàpromosse dal gaL sud est barese

i è conclusa domenica 17 Febbra-io 2013 la partecipazione del GAL Terre di Murgia alla Borsa Inter-nazionale del Turismo di Milano,

una delle manifestazioni più importanti per la presentazione dell’offerta turistica a livello nazio-nale e internazionale perché oltre al pubblico di settore (press e trade) ha visto una grandissima affluenza di pubblico da tutta Italia. Il GAL Ter-re di Murgia ha presentato alla BIT 2013 i suoi principali prodotti: natura, enogastronomia, arte e cultura, tradizione e spiritualità, even-ti e intrattenimento. Novità di quest’anno è stata la presentazione della “brochure unica

l turismo rurale si conferma alla BIT come il valore aggiunto dell’offerta turistica di questa re-gione famosa da tempo per le sue

meravigliose coste. Il Gal Sud Est Barese ha portato tutto quanto potesse illustra-re le meraviglie di un territorio poco noto ai grandi flussi turistici ma che si confi-gura sempre di più come uno scrigno di arte natura e cultura. Numerose le attività ricettive che fanno dell’ospitalità genuina, del contesto campagnolo e dei prodotti ti-pici il loro punto di forza. Accanto a queste,

non meno importanti, sono tutte le numero-se iniziative e realtà presenti sul territorio

che organizzano escursioni in bici, passeggia-te alla scoperta di flora e fauna tipiche, sino ai

paesaggi più insospettati come Lama Giotta o i Laghi di Conversano. Variegata anche l’offerta

promossa dai comuni che è stata raccolta in un calendario annuale di attività nella pubblicazio-

ne “L’idea” realizzata insieme al GAL che da molti anni porta alla BIT il territorio del Sud Est Barese.

L’importanza di fare rete e creare un’offerta integra-ta è l’argomento che si ripropone puntualmente in

queste circostanze e che stavolta ha trovato un’interes-sante esempio nel Progetto del SAC (Sistemi ambientali

e culturali) “Mari tra le Mura” presentato in un’affollata conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il di-

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del territorio” una “valigetta” contenente foto e descrizioni del territorio di Altamura e Santeramo in Colle, completa di indicazioni per organizzare una vacanza nel “Cuore della Mur-gia”: dove mangiare, dove dormire e un calendario eventi per l’anno 2013. Questo è stato il risultato di un percorso avviato nei mesi precedenti con gli operatori dell’incoming, della ri-storazione e le Associazioni del territorio che continuerà nel-le prossime settimane per consolidare la rete di imprese e di servizi. Insieme all’Assessorato alle Risorse Agroalimentari e all’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, il GAL, in li-nea con la strategia adottata nel Piano di Sviluppo Locale, ha promosso e valorizzato il Territorio svolgendo un ruolo atti-vo nelle attività di promozione confrontandosi con esperti e operatori di settore oltre che ai numerosi visitatori.

rettore del GAL Sud Est Barese, Arcangelo Cirone, in quan-to partner dell’iniziativa che vede coinvolti ben tre comu-ni dei sei che fanno parte del GAL: Conversano, capofila, Rutigliano e Mola di Bari oltre a Polignano. L’assessore al turismo Sibilia del comune di Conversano ha illustrato il progetto che si basa su un sistema di collegamenti a bas-so impatto ambientale: l’ecometrò che collegherà i quattro comuni secondo itinerari tematici. Sarà possibile quindi scegliere itinerari diversi tra quello archeologico, natura-listico, artistico percorribili in bici, a cavallo, risciò a piedi. <<La presenza del GAL nell’ambito di questa iniziativa è un’esempio concreto di sinergia tra le istituzioni - ha evi-denziato Arcangelo Cirone - visto che il GAL dispone di fon-di per attività analoghe è utile lavorare mettendo insieme le risorse evitando così sprechi e inutili duplicazioni>>. Il GAL è accanto anche a quelle iniziative di valorizzazione del patrimonio rurale sia dal punto di vista delle tradizioni locali sia da quello delle importanti realtà enogastronomi-che presenti sul territorio. Per questo sostiene anche l’As-sociazione la compagnia del trullo di Conversano fondata da un gruppo di giovani che alla BIT di Milano hanno pre-sentato la manifestazione da loro ideata “Il Novello sotto al Castello”. Una festa che si svolge a novembre nel centro storico di Conversano, dedicata al vino novello. La manife-stazione riscuote ogni anno un sempre maggiore interes-se da parte del pubblico ma anche di tutte quelle attività che possono così promuovere e valorizzare i loro prodotti, diventando così un altro importante tassello nel mosaico dell’offerta turistica di qualità dei territori rurali.

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La dieta mediterranea: dalla terra alla tavola

Firmato un protocollo d’intesa

internazionalizzazione:azione congiunta aicai e unicredit

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’Amministrazione Comu-nale di Castellana Grot-te, per dare impulso alle attività culturali a livello

locale e nazionale, attraverso la pro-mozione delle eccellenze del nostro territorio, organizza sabato 2 marzo p.v., presso la sala Convegni dell’IRCSS Saverio De Bellis di Castellana Grotte, in sinergia con l’IRCSS Saverio De Bel-lis, che da lungo tempo conduce stu-di di rilievo sulla salubrità della dieta mediterranea, l’Istituto Alberghiero di Castellana Grotte, le associazioni ter-ritoriali di Coldiretti, Confagricoltura e ACAI ed una giornata di studio dedicata alla dieta mediterranea, con particolare attenzione alle proprietà benefiche dei legumi, la cui coltivazione è generosa nella nostra terra.La giornata di studio sarà patrocinata, oltre che dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Bari, anche dal G.O.I.M. – Gruppo Oncologico Italia Meridionale, dal Collegio Provinciale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Bari, dall’Ordi-ne dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Bari e dal

e piccole imprese conti-nuano a reggere il siste-ma economico naziona-le. Bisogna aiutarle ad

uscire dalla dimensione domestica, anche attraverso un rinnovato rappor-to con le banche: una interlocuzione articolata e mirata allo stesso tem-po, in una dimensione più europea e globale, nel cui ambito condividere strategie utili di rilancio competiti-vo. L’accordo di Aicai con Unicredit si muove in questa dimensione. Offrire opportunità di maggiore internazio-nalizzazione su progetti condivisi e grazie alla rete estera di Unicredit”. Lo ha dichiarato Mario Laforgia, presi-dente dell’Aicai, Azienda speciale della Camera di Commercio di Bari, firman-do il protocollo di intesa con Unicre-dit. “L’internazionalizzazione, oggetto del protocollo firmato con Aicai è un passo determinante per far ripartire

G.A.L. – Terra dei Trulli e Barsento; L’evento, artico-lato in 5 differenti sessio-ni, vedrà la partecipazione di professori universitari, epidemiologi, nutrizionisti, giornalisti, tutte personalità di elevata professionalità la cui competenza è, a vario ti-tolo, collegata al tema della giornata, allietata dalla cre-atività degli studenti del lo-cale Istituto Alberghiero che “condiranno” l’incontro con la presentazione e degusta-zione dei legumi pugliese. Questa iniziativa destinata, secondo gli intenti dell’Am-ministrazione, a diventare un appuntamento fisso per la divulgazione la valorizza-zione della Dieta Mediterra-nea, i cui risvolti in termini culturali e produttivi tro-vano nel nostro territorio forte corrispondenza, rappresenta una straordinaria occasione per mettere in rete informazioni e progetti a vario ti-

l’economia del territorio - dichiara Fe-lice Delle Femine, Regional Manager UniCredit al Sud Italia - perché le im-prese devono guardare i mercati Esteri con un approccio strutturato visto che le dimensioni del mercato competitivo lo richiedono. Siamo convinti che l’a-zienda speciale Aicai della Camera di Commercio di Bari sia il giusto partner per veicolare questa cultura di impre-sa”. Il protocollo è finalizzato al raffor-zamento delle potenzialità di sviluppo, di internazionalizzazione e di innova-zione del sistema produttivo delle pro-vince di Bari e Bat. Attraverso l’intesa, l’istituto bancario e l’azienda speciale - nell’ambito delle rispettive funzioni,

competenze e ruoli istituzionali - met-teranno a disposizione le strutture lo-gistiche, anche all’estero, le attrezzatu-re e le competenze per lo svolgimento delle attività di sostegno alle piccole e medie imprese per iniziative e progetti di internazionalizzazione. Per meglio raggiungere gli obiettivi verrà istituito un Tavolo di coordinamento tra le Par-ti, che avrà il compito di programmare, condividere e sviluppare azioni in at-tuazione del Protocollo. Erano presen-ti alla firma anche Leandro Sansone, responsabile Centro Sud Italia Global Transaction Banking e Antonio Riccio, responsabile sud Italia rapporti con gli stakeholder di Unicredit.

tolo collegati alla coltivazione e valoriz-zazione della nostra terra.

Agroalimentare

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L a terra frana perchè sono dimezzati gli agricoltori nelle aree marginali che se ne prendono cura negli

ultimi 30 anni, durante i quali 3 milio-ni di ettari di terreno coltivato, pari alla superficie della regione Sicilia e Val d’A-osta assieme, sono stati abbandonati in montagna e collina o cementificati in pianura. E’ quanto ha affermato il pre-sidente della Coldiretti Sergio Marini in occasione della Conferenza nazionale sul rischio idrogeologico che si è svolta a Roma nella sede dell’organizzazione agricola nel sottolineare che una attenta azione di prevenzione non puo’ che par-tire dalla difesa dei 12,8 milioni di ettari di terreno coltivato dei quali ben i 2/3 si trovano in collina ed in montagna. Piu’ di un milione di agricoltori - ha sottolineato Marini - sono stati costretti ad abbando-nare queste aree nell’ultimo trentennio per la mancanza di concrete opportunità economiche e sociali sulle quali occorre prioritariamente intervenire se si vuole realizzare una concreta opera di preven-zione in una situazione in cui si aggrava la crisi economica e si moltiplicano gli eventi estremi e catastrofici per effetto dei cambiamenti climatici. Sono ben 6.633 i comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeolo-gico, l’82% del totale. Una fragilità che risulta particolarmente elevata in re-gioni come Calabria, Molise, Basilicata, Umbria, Valle d’Aosta e nella Provincia di Trento, dove il 100% dei comuni è

Con un milione di agricoltori in meno l’Italia frana

Quasi il 10% del territorio italianoa rischio idrogeologico

classificato a rischio, subito seguite da Marche e Liguria (col 99% dei comu-ni a rischio) e da Lazio e Toscana (col 98%). Ma la dimensione del rischio è ovunque preoccupante, con una super-ficie delle aree ad alta criticità geologica che si estende per 29.517 Kmq, il 9,8% del territorio nazionale. In Italia quin-di, oltre 5 milioni di cittadini si trovano ogni giorno in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni. Nasce proprio da questi numeri, l’importante incontro di Roma,un appuntamento inedito che ha visto, finalmente, discutere e confron-tarsi numerose associazioni, sindaci, ordini professionali, tecnici ed esperti con l’obiettivo comune di riflettere per sviluppare percorsi risolutivi in grado di rispondere in modo efficacie alle ripetu-te emergenze legate al rischio idrogeo-logico nel nostro paese. Temi che – per la prima volta - vengono affrontati in un percorso programmatico e propositivo. L’obiettivo è quindi quello di accendere l’attenzione della politica su questi temi sottoponendo le proposte che usciranno da questo appuntamento ai candidati alle prossime elezioni e al nuovo gover-no. Serve un Programma nazionale di difesa del suolo, per la manutenzione e la cura del territorio, che progetti un’a-zione urgente, efficace e concreta per la mitigazione del rischio stabilendo stru-menti e priorità d’intervento e risorse

economiche adeguate per metterlo in campo, senza dimenticare una necessa-ria attività di informazione e formazio-ne dei cittadini su questi temi. L’attuazione di tutto questo non solo produrrà un beneficio in termini di si-curezza, ma anche come rilancio occu-pazionale ed economico dei territori. Infatti, per attivare questi programmi è necessario un supporto tecnico qualifi-cato e diffuso localmente, prevedendo la possibilità di attivare l’intervento anche di addetti del settore agricolo e fore-stale, piuttosto che dell’edilizia con la possibilità di creare nuova occupazione. Governo del territorio, semplificazione normativa, reperimento e continuità delle risorse economiche per un’efficace politica di prevenzione, sono quindi le principali criticità da affrontare attra-verso un nuovo approccio al problema, un approccio scientifico, adeguato alle novità e ai cambiamenti in atto.

Ambiente

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Dopo le clamorose dimissioni

Papa: il mondo agricolo gratoper Pontificato attento a campagne

a Accogliamo la coraggio-sa decisione del Santo Padre con grande ri-spetto e lo ringraziamo

per l’attenzione che ha voluto dedicare in questi anni alle nostre campagne. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commenta-re l’annuncio di Papa Benedetto XVI di voler lasciare il pontificato il prossimo 28 febbraio. Ricordo con grande com-mozione - ha sottolineato Marini - il suo invito agli imprenditori agricoli, nel cor-so dell’udienza che ha voluto concedere alla Coldiretti in Vaticano pochi mesi fa, ad affrontare la “crisi morale alla base della perdurante crisi economico-finanziaria” “dando prova di solidarietà e di condivisione”. Sulla strada indicata dalle sue parole - ha concluso Marini - la Coldiretti continuerà a camminare.Esprimiamo profondo rispetto per la decisione di Benedetto XVI. Un gesto di grande umilta’ e responsabilita’ che ci ha profondamente colpito”. Anche il Presidente della Confagricoltura Mario Guidi, sottolineando “la vicinanza del pontefice ai valori profondi della terra e il messaggio forte e coraggioso che, in questi anni difficili, e’ riuscito a trasmet-tere alla coscienza delle persone”. Al coro si unisce Acli Terra che apprez-

za, con devozione filiale, la generosità di un gesto che si manifesta come una testimonianza purissima di obbedienza alla volontà imperscrutabile e misterio-sa di Nostro Signore. Con lungimiranza profetica – ricorda il Presidente di Acli Terra, Michele Zannini, - il Santo Padre ha detto alle organizzazioni agricole : “In questo momento nel quale ai tanti

problemi che investono l’attività agrico-la si affiancano nuove opportunità per contribuire ad alleviare il dramma della fame, voi potete operare perché, attra-verso la garanzia di un’alimentazione rispondente ai bisogni, ogni persona possa crescere secondo la sua vera di-mensione di creatura fatta a somiglian-za di Dio”.

Agricoltura

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Con Bordoflow New

Manica spa vince il Premio Product stewardship 2012l 17 dicembre 2012, nella sede milanese di Federchimica, è stato consegnato al dott. Paolo Manica, amministratore unico di Manica

Spa, il premio Product Stewardship 2012 per l’innovativo prodotto Bordoflow New. Manica Spa, azienda italiana produttrice di agrofarmaci a base di rame, ha svi-luppato e lanciato nel 2010 il Bordoflow New, una poltiglia bordolese al 100% più efficace ed ecosostenibile. Manica attua quei principi e comportamenti a tutela della sicurezza e della salute dei dipen-denti, protegge l’ambiente e s’impegna a comunicare i risultati raggiunti in un’ot-tica di miglioramento continuo, signifi-cativo e tangibile. L’oggetto del Premio, basato sui dettami del Programma Re-sponsible Care, consiste nella gestione responsabile, durante il 2011, di: una sostanza, un preparato, una miscela, un prodotto chimico, un articolo contenente i precedenti elementi, un servizio attinen-te le fasi di R&S, di produzione, di commer-

Icializzazione. Il premio viene assegnato a 2 imprese di grandi e medio-piccole dimen-sioni che abbiano: • definito e realizzato il Prodotto, in base a eccellenti parametri di sicurezza; • assicurato le caratteristiche funzionali del Prodotto, anche in base all’impatto socio–ambientale per gli Utilizzatori Finali (Indu-striali, Professionali, Consumatori); • ottimizzato il Ciclo di Vita del Prodotto.Dichiarazione del Pres. di Federchimica Cesare Puccioni: “Premio Product Ste-wardship 2012 per la categoria Piccole e

Medie Imprese a Manica Spa per il prodotto Bordoflow. Prodotto agrofarmaco liquido che a una maggiore prestazione in termi-ni di efficacia associa un basso contenuto di rame, risultando quindi più sicuro per gli utilizzatori e maggiormente rispettoso dell’ambiente. Oltre alla sua nuova formu-lazione, il prodotto presenta un imballag-gio innovativo in Politainer con involucro in cartone che, al contrario dei comuni con-tenitori, è completamente riciclabile e non deve essere smaltito nei rifiuti speciali.

ritira il premio il dott. Paolo Manica

Agricoltura

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isMea : nuove opportunitàa sostegno dei giovani agricoltori

Primo insediamento e subentro

soggetti che possono beneficiare delle agevolazioni del subentro in agricoltura, sono i giovani im-prenditori agricoli, anche in forma

societaria, che intendono subentrare nel-la conduzione dell’ azienda agricola e che presentino un progetto di miglioramento fondiario, trasformazione o commercia-lizzazione di prodotti agricoli. E’ possi-bile anche il subentro avvenuto entro 12 mesi dalla data di invio della domanda.L’età richiesta per parteciapare è quella compresa tra i 18 e 39 anni.L’importo complessivo dell’investimento può arrivare anche ad 1.000.000,00 di euro.AGEVoLAZIoNI PREVISTE• contributo a fondo perduto per un im-porto pari a circa il 50% dell’ammontare dell’investimento • mutuo agevolato non inferiore al 50% del totale delle agevolazioni concesse.SPESE AMMISSIBILIa) studio di fattibilità ed analisi di mer-cato;b) opere agronomiche e di miglioramen-to fondiario;c) opere edilizie da acquistare o da ese-guire;d) impianti, macchinari ed attrezzature;L’ISMEA, concederà anche un premio di primo insediamento a fondo perduto pari ad euro 25.000,00. Il premio può essere concesso anche a coloro i quali sono pre-cedentemente già insediati, purchè non abbiano già percepito un altro premio. Altra forma di finanziamento di notevole

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Lo Studio Finagri srl da anni opera nel settore della consulenza aziendale adoperando le proprie conoscenze e gli strumenti finanziari in atto per favorire l’inserimento dei giovani in agricoltura e lo sviluppo delle aziende già costituite per la realizzazione di progetti di investimento innovativi.

rilevanza riguarda i Prestiti agevolati per l’acquisto di Terreni Agricoli. L’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agrico-lo Alimentare) favorisce la formazione e l’ampliamento fondiario delle imprese agricole, acquistando sul libero mercato terreni agricoli per poi assegnarli, con patto di riservato dominio, ai soggetti richiedenti che risultano in possesso dei requisiti di legge e delle necessarie ca-pacità professionali per la conduzione dell’impresa agricola.I soggetti beneficiari devono possede-re i seguenti requisiti: A) età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 non ancora compiuti; B) cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea; C) residenza nel territorio della Repub-blica Italiana; D) competenza e conoscenza professionale;E) qualifica professionale (IAP/coltivato-re diretto) F) conduzione, per la prima volta, in qua-

lità di titolare/legale rappresentante, di ditta individuale o società agricola Per la stessa società agricola possono beneficiare del premio di primo insedia-mento due o più giovani che assumono congiuntamente la titolarità, fermo re-stando che l’ammontare del premio resta contenuto nei limiti previsti per un solo giovane. MASSIMALI DI INTERVENToIn caso di ditta individuale o di societa agricola unipersonale il massimale è sta-bilito in € 1.000.000,00, in caso di societa invece è stabilito in € 2.500.000,00.Al fine di garantire una maggiore efficacia e perequazione degli interventi, saranno ammesse alle agevolazioni le operazioni che hanno per oggetto terreni la cui valu-tazione non sia inferiore a € 180.000,00.AMMoNTARE DEL PREMIoIl premio è erogato al giovane primo in-sediato, come abbuono di interessi il cui valore attualizzato non può essere supe-riore a Euro 40.000.

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Agroalimentare

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Riapriranno al pubblico la prima domenica di aprile

una domenica in franciacortatra giardini e castelli

on l’arrivo della Prima-vera e della bella sta-gione inizia per tutti la voglia di organizzare

gite all’aria aperta. Ville, castelli, parchi e giardini si confermano sempre tra le mete ideali per gli amanti delle gite fuori porta e Castello Quistini, dimora storica del 1500 con giardino botanico in provin-cia di Brescia, è senz’altro una piacevole meta per tutti, grazie al perfetto mix di storia, natura, architettura e botanica. Ca-stello Quistini si trova a Rovato, a pochi chilometri da Brescia e da Bergamo, tra le terre del vino della Franciacorta.Una decina di anni fa, grazie alle idee e all’impegno della famiglia proprietaria, all’interno delle mura del palazzo furono progettati una serie giardini con collezio-ni di rose antiche e inglesi pronte a fiorire a partire da Maggio, speciali varietà di or-tensie e peonie, frutti antichi e piccoli orti con collezioni di piante officinali. Aperto tutte le Domeniche e festivi a partire dal 7 Aprile, con il biglietto di ingresso si avrà accesso al tour intitolato “Tra rose, storia

e leggenda” che vuole essere un percorso storico tra alcune delle sale del palazzo ma non solo: fiori , piante, giardini e col-lezioni botaniche vi accompagneranno tra i giardini per una passeggiata. In at-tesa delle spettacolari fioriture di Maggio si potranno ammirare le prime fioriture stagionali delViburnum Opulus e Carl-cephalum, Clematis Armandii, dei tuli-pani e delle diverse varietà di alberi da frutto. La Franciacorta è famosa in tutto il mondo per il vino ma è anche una terra ricca di ville e palazzi aperti al pubblico che portano avanti con vigore il ricordo della vita della nobiltà dell’epoca e che, come nel caso di Castello Quistini, han-no saputo ricreare una nuova atmosfera tra i giardini. Con il biglietto di ingresso verrà consegnata una mappa dei palazzo con le descrizioni delle sale e dei giardini. Per chi preferisce la classica visita guida-ta alle ore 11,00 e alle ore 16,00 di ogni Domenica e festivo verrà organizzata una visita guidata intitolata “tra rose, storia e leggenda” per spiegare e illustrare gli aspetti e le caratteristiche riguardanti il

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Elezioni 2013 e AgricolturaFruit Logistica 2013 a Berlino la fiera mondiale dell’ortofruttaFoglie tv sarà presente alla BIT 2013 di MilanoIl Cortometraggio SI FA PRESTo A DIRE UVA

SETTIMANALE D’INFORMAzIONE SUL MONDO AGRICOLO E RURALEle notizie della settimana

Guarda il video

F O G L I E . T V

palazzo e i giardini. Il tour tra i giardini è arricchito da alcuni oggetti misteriosi nascosti in natura: figure d’animali re-alizzati con materiali riciclati affiorano dall’acqua del laghetto o tra i cespugli di rose e vi accompagneranno in questo ma-gico itinerario. Castello Quistini è aperto tutte le Domeniche e festivi a partire dal 7 Aprile dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00. Visita guidata alle ore 16,00. Per informazioni potete consultare il sito internet www.castelloquistini.com , tele-fonare al 320 8519 177 oppure diventare fan della pagina facebook a questo indi-rizzo: www.facebook.com/castelloquistini.

Turismo Rurale

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44 www.foglie.tv

il gusto del grano

Grano agli asparagiIngredienti:Grano cotto 500 gr.

Asparagi selvatici 500 gr.Vino bianco ½ bicchiereFormaggio parmigiano grattugiato

50 gr.Olio d’oliva extravergine 40 gr.

Burro 50 gr.

Lavare gli asparagi e tagliare le punte a pezzetti. In una padella sciogliere il bur-

ro ed introdurre l’olio e gli asparagi. Far soffriggere a fuoco lento e alla fine versa-

re il vino e farlo evaporare. In una coppa da portata versare il grano caldo e condire

con gli asparagi. Far soffriggere a fuoco len-to e alla fine versare il vino e farlo evaporare.

A cottura ultimata aggiungere il parmigiano. Servire caldo

PastieraIngredienti pasta frolla:Burro 500gr., Farina 1 Kg, 4 uova, Zucchero 500 gr. Un pizzico di saleIngredienti guarnitura pastiera:Grano 500 gr, 1 limone grattugiato, Ricotta 1 Kg.3 chiodi di garofano, 10 uova, 4 bustine di vanil-lina, Latte ½ lt., 1 cucchiaio di estratto liquore millefoglie, Zucchero 500 gr., 1 pezzettino di can-nella, Canditi 100 gr, Sale q.b

Per la pasta frolla impastare con le mani la fa-rina e il burro ammorbidito a temperatura am-biente, lo zucchero, il sale e le uova, fino a quan-do la pasta non sarà morbida. Avvolgerla in un telo umido e lasciarla riposare per circa un’ora in frigorifero. Lessare il grano, sgocciolarlo e suc-cessivamente metterlo in una pentola coperto di latte. Continuare la cottura fino a quando si sarà assorbito tutto il latte. Lasciare raffreddare. Met-tere da parte in una ciotola, 250 gr di grano con la ricotta, 5 uova, zucchero e aromi. Per ottenere un impasto morbido, aggiungere gradatamente le restanti uova e il grano messo da parte. Imbur-rare e infarinare la teglia di circa 23 cm di dia-metro. Stendere sul fondo e sui bordi uno strato di pasta frolla, tenendone da parte quanto basta per la decorazione con le striscioline. Spalmare l’impasto, decorare e infornare a 180° per circa un’ora e mezza. Con queste quantità possono re-alizzarsi due pastiere

Come cuocere il grano (Base per tutte le ricette)Dose per 6 personeLavare 500 gr. di grano con acqua corrente e metterlo a cuocere in una pentola con 5 litri di acqua a fiamma vivace fino all’ebollizione, quindi portate la fiamma al minimo e con-tinuare la cottura per un’ora e mezza sen-za girarlo. A cottura ultimata salarlo q.b. e scolarlo. Per la preparazione di dolci non salare il grano. Così cotto può essere conservato in frigorifero al massimo per una settimana. Al momento di utilizzar-lo portare ad ebollizione l’acqua in una pentola, immergere il grano e farlo bol-lire per non più di cinque minuti.

Rubricale ricette del grano

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Con il Progetto Grecia –Italia 2007-2013 -“LOC PRO II”

La Provincia di barialla borsa internazionale del turismo

a Provincia di Bari ha aderito, in qualità di partner, al progetto Gre-cia –Italia 2007-2013

-“LOC PRO II - Sostegno e promozione dei prodotti locali e delle piccole e me-die imprese attraverso ICT (informa-tion and communications tecnology)”, designando come project leader l’A-genzia di Sviluppo della Prefettura di Achaia (NEA). Il progetto prevede la realizzazione di azioni finalizzate alla promozione delle produzioni tipiche ed all’aggiornamento di un portale degli agriturismi, con contestuale dif-fusione dei sistemi di ICT nelle piccole e medie imprese agricole ed in par-ticolar modo agrituristiche, il tutto anche mediante l’allestimento di un infopoint dedicato.La Commisione della Comunità Euro-pea, con decisione n. C (2008) 1132 del 28-03- 2008 ha approvato il Pro-gramma operativo territoriale di coo-perazione territoriale europea “Grecia –Italia” 2007-2013.La Regione Puglia, Organismo Nazio-nale di parte Italiana, responsabile per l’attuazione del Programma in Italia, con delibera di Giunta n. 1315 del 15/08/2008 ha preso atto della predetta decisione ed ha deliberato di adottare il medesimo programma operativo “Grecia-Italia 2007-2013”.Con Dichiarazione di Cooperazione del 27.10.2009, l’Ente Provincia ha aderito in qualità di partner al proget-to “LOC PRO II impegnandosi ad in-traprendere, in caso di approvazione, la realizzazione delle azioni indicate nel formulario di presentazione del progetto.I soggetti partner del progetto LOC PRO II sono la Development Enterpri-ce of Achaia Prefecture (NEA) come capofila, le Regioni delle Isole Ioniche (al posto delle precedenti Prefettura di Corfù e Prefettura di Lefkada), L’I-stituto di Tecnologia di Messolonghi (TEI), l’Università di Patrasso, la Pro-

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vincia di Bari, la Provincia di Brindisi, il Comune di Bisceglie ed il Diparti-mento DEPAR della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari. Il Servizio Agricoltura della Provincia di Bari, ha già curato tutti gli aspetti di gestione tecnica ed amministrati-va/contabile del progetto “Sostegno e promozione dei prodotti tipici locali (Loc.Pro)” ,ammesso a finanziamento nella precedente programmazione co-munitaria 2000-2006, e avente come obiettivo lo scambio d’informazioni per la produzione, promozione e com-mercializzazione dei prodotti tipici lo-cali fra le aree geograficamente inte-ressate, al fine di valorizzare gli stessi, sviluppare l’immagine del territorio attraverso un sistema di controllo e di integrare le esperienze di due Paesi dell’Unione Europea dell’Area Medi-terranea. Il Servizio continua a curare l’attuazione delle attività progettuali previste dal Loc Pro II.L’obiettivo del progetto LOC PRO II è di rafforzare le azioni di valorizzazio-ne delle produzioni tipiche locali dei

due Paesi, già avviate con la preceden-te programmazione da gran parte del-la medesima partnership, attraverso l’implementazione dei processi di ICT, ossia di tecnologia di informazione e comunicazione.Nell’ambito delle attività progettuali c’è stata la partecipazione dell’Ente alla Borsa Internazionale del Turismo 2013; in tale occasione, attraverso l’allestimento di un apposito spazio espositivo (padiglione 1, C11–C 13), è stata valorizzata l’offerta agrituri-stica unitamente ai prodotti tipici del-la terra di Bari. L’iniziativa ha offerto agli espositori concrete possibilità di presentazione dei nuovi prodotti al mercato nazionale e internazionale; l’evento è stata un’occasione per in-contrare gli operatori del settore e per rendersi visibili al grande pubblico. Un appuntamento che fa incontrare oltre 2.000 seller selezionati nell’am-bito della ricettività con circa 700 top buyer internazionali provenienti da oltre 60 paesi.

Turismo Rurale

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47N°3 - 15 febbraIo 2013

Consegnate dal Presidente Schittulli

Laureate 270 “guide turistiche”per la Puglia dalla Provincia di bari

A Rutigliano organizzato dall’Ass. Arcobaleno

corsi patentini fitosanitari

ella Sala Consiliare del-la Provincia di Bari, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati

di idoneità per “Guida Turistica”. La Provincia di Bari, a cura dell’Asses-sorato al Turismo ha rilasciato 270 pa-tentini per il riconoscimento profes-sionale di Guida e/o Accompagnatore Turistico a coloro che, avendo eserci-tato tali attività in Puglia negli ultimi cinque anni sono, altresì, in possesso dei requisiti previsti dall’art.3 della legge regionale n.13/2012.Gli attestati sono stati consegnati, in una sala gremita, dal Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, dall’assessore alla Cultura e Turismo, Nuccio Altieri e dalla dirigente al Ser-vizio Beni e Attività culturali, Bibliote-ca, Sport e Turismo della Provincia di Bari, Lucia Favia.“Voi siete - ha affermato Schittulli – la spina dorsale dello sviluppo del nostro territorio. Il Turismo è la nostra risorsa strategica sempre in continua crescita. Ma va aiutata da una politica che sia

’Associazione Arcoba-leno ha tra le sue mis-sion anche quella di formare e informare

gli agricoltori per renderli consa-pevoli dei limiti, dei rischi e delle enormi potenzialità dell’agricoltu-ra, ed è con questa finalità che tra il 4 e l’8 di febbraio 2013 è stato or-ganizzato un corso di formazione per il conseguimento del patentino fitosanitario. L’affluenza di corsisti (una cinquantina circa) è stata alta; si sono inoltre alternati relatori esperti (medici, dottori agrari, agro-nomi e notai) che hanno parlato di sicurezza sul lavoro, diritto, preven-zione dei rischi e nuove prospettive della fitofarmacologia. Giovedì 7 febbraio, il corso si è aperto con una

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attenta ad investire sulle infrastruttu-re e trasporti perché giungere in Puglia deve essere sempre più facile. Nel set-tore turistico non dobbiamo essere se-condi a nessuno. Possiamo andare oltre alla classica idea del turismo spingen-doci anche su quello religioso. Tutto questo – ha aggiunto - vuol dire porta-re ricchezza e lavoro ai nostri motori economici valorizzando l’imprendito-rialità artigianale, alberghiera, com-merciale, quella legata all’agricoltura, all’ enogastronomia, alla ristorazio-ne ma soprattutto alla cultura che fa grande la nostra Terra”. Altieri, ha spiegato l’importanza del

riconoscimento professionale: “Qua-lificare la nostra offerta turistica comporta la necessità di qualificare le professionalità di questo settore. Solo introducendo regole e ordine si può lasciare sempre meno spazio agli avventori ed agli abusivi che rovinano l’immagine della nostra Terra. Il turi-smo – ha aggiunto l’assessore alla Cul-tura e Turismo - rappresenta il nostro futuro economico ed occupazionale. La professione di guida turistica può essere una grande e concreta oppor-tunità per i tanti giovani alla ricerca di una occupazione”.

interessante lezione di diritto, sulla prelazione nella proprietà contadina, tenuta da una gentilissima e prepara-ta notaio, la dottoressa Annalisa Sta-si, che ha risposto alle tante doman-de dei partecipanti con precisione e grande professionalità. Alla dotto-ressa Stasi, è succeduto l’agronomo, Dott.ssa Luciana Pannarale, che ha predisposto un’esercitazione ponen-do ai corsisti le possibili domande d’esame, per l’ottenimento del paten-tino. Infine il Dott. Michele Pizzi della Sumitomo Chemical ha prospettato i miglioramenti alle colture di uva da tavola che la ricerca fitofarmacologi-ca è riuscita ad ottenere, ricordando

ai presenti tuttavia che nessun pro-gresso è mai possibile senza soste-nibilità ambientale ed ecocompati-bilità: a tal proposito il Dott. Vittorio Fillì, ha illustrato alcune delle enormi potenzialità della tecnologia unita alle applicazioni del web, come quel-la di una sonda, applicabile all’appa-rato radicale dell’uva da tavola, che permette il monitoraggio dell’irriga-zione (con un conseguente risparmio idrico ed energetico) attraverso in-ternet. Il pomeriggio è stato inoltre arricchito dalla presenza delle tele-camere di Foglie tv, la web tv sempre attenta alle tematiche e alle questioni dell’agricoltura pugliese.

Formazione

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