Fisica Tecnica Ambientale - ciriaf.it · Fisica Tecnica Ambientale Lezione del 30 aprile 2015 Ing....
Transcript of Fisica Tecnica Ambientale - ciriaf.it · Fisica Tecnica Ambientale Lezione del 30 aprile 2015 Ing....
Fisica Tecnica Ambientale
Lezione del 30 aprile 2015
Ing. Francesco D’Alessandro
Università degli Studi di Perugia
Sezione di Fisica Tecnica
Corso di Laurea in Ingegneria Edile e Architettura A.A. 2014/2015
Argomenti
CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
• Riepilogo: Grandezze psicrometriche
• Trattamenti dell’aria
– Trattamento estivo
– Trattamento invernale
• Descrizione di un condizionatore
• Impianto a tutt’aria
– Criteri progettuali
– Esempio
Grandezze psicrometriche
• Umidità specifica X [gr/kg di aria secca] Rapporto fra la massa d'acqua e la massa di aria secca contenuti in un assegnato volume di aria umida
• Umidità relativa φ [%] rapporto fra la massa di vapor d'acqua contenuta in un volume di aria umida e la massa di vapor d'acqua contenuta nello stesso volume di aria satura, alla stessa temperatura
L’umidità relativa è la grandezza fondamentale per il benessere termoigrometrico perché è quella che determina la nostra sensazione di umidità
watm
w
a
m
PP
P622
mX w
ws
w
ws
w
P
P
m
mφ
Grandezze psicrometriche
• Temperatura di rugiada [°C] Temperatura alla quale si forma la prima goccia di acqua liquida dopo che un volume di aria umida ha percorso un raffreddamento isobaro
0,2
0,6
0,4
1,0
0,8
-100
-50
0
50
100
150
200
250
300
350
400374 °C TEMPERATURA CRITICA
0 2 64 8 101 3 5 6 9
0,01 °C TEMPERATURA PUNTO TRIPLO
Gas
Liquido
Liquido+
Vapore
Vapore
Surriscaldato
RA
A
A'
A''
P =
co
stw
T= TrA
H O2
Tem
per
atu
ra (
°C)
X =
0,0
Solido + VaporeEntropia (kJ/kg K)
Grandezze psicrometriche
• Temperatura di brina [°C]
0,2
0,6
0,4
1,00,8
Tem
per
atura
(°C
)
-100
-50
0
50
100
150
200
250
300
350
400374 °C TEMPERATURA CRITICA
0 2 64 8 101 3 5 6 9
Entropia (kJ/kg K)
0,01 °C TEMPERATURA PUNTO TRIPLO
Gas
Liquido
Liquido+
Vapore
Solido + Vapore
Vapore
Surriscaldato
BA
AA'
A''
P =
P
wT
P
P =
co
stw
H O2
T=TbA
X =
0,0
Grandezze psicrometriche
• Temperatura di bulbo umido [°C] Si misura con lo psicrometro. Serve per determinare l’umidità assoluta
aspirazione aria
garza imbevuta di
acqua distillata
termometro a
bulbo umido
termometro a
bulbo secco
ventilatore centrifugo
trascinato da un
movimento
ad orologeriaespulsione
aria
carica manuale
T
Tb
a
Tbu
X
Caso estivo Condiz. progetto (A): T= 26±1°C ; φ=50±10% Condiz. esterne (E): T= 34°C ; φ=50% E-RE-RI : raffreddamento con deumidificazione RI-I : post-riscaldamento
Caso invernale Condiz. progetto (A): T= 20±1°C ; φ=50±10% Condiz. esterne (E): T= 0°C ; φ=80% E-P : pre-riscaldamento P-SP : umidificazione adiabatica SP-I: post-riscaldamento
Dopo aver attraversato le serrande 1 ed i filtri 2,
l'aria esterna è preriscaldata, soltanto in inverno,
dalla batteria calda 3 e si mescola con l'aria di
ricircolo, proveniente dall'ambiente condizionato
attraverso le serrande tarate 17.
L'aria mescolata è ulteriormente filtrata dai filtri a
secco 4, quindi raffreddata e deumidificata,
soltanto in estate, dalla batteria fredda 5; dopo
la umidificazione adiabatica, che ha luogo,
soltanto in inverno, nella sezione di
umidificazione 6, l'aria è post-riscaldata nella
batteria calda 8 ed infine inviata all'ambiente
climatizzato per mezzo del ventilatore centrifugo
di mandata 9.
K
I
A
RI
RE E
TRATTAMENTO ESTIVO
A
K
P E
I
SP=RI
TRATTAMENTO INVERNALE
K
I
A
RI
RE E
TRATTAMENTO ESTIVO
A
K
P E
I
SP=RI
TRATTAMENTO INVERNALE
L'aria condizionata è introdotta
nell'ambiente attraverso i terminali di
immissione 10; con i terminali di
estrazione 11, situati nella parte alta per
favorire l'eliminazione del fumo da
sigaretta, viene effettuata una parte
dell'espulsione dell'aria, aspirata dal
ventilatore 12 ed espulsa per mezzo del
canale 13. La rimanente portata d'aria è
ripresa attraverso la griglia 14 e spinta dal
ventilatore 15 verso le serrande di
espulsione 16 e, in parte, verso le serrande
di ricircolo 17.
K
I
A
RI
RE E
TRATTAMENTO ESTIVO
A
K
P E
I
SP=RI
TRATTAMENTO INVERNALE
Il raccoglitore 18, il riscaldatore 19 e la pompa
20 assicurano il funzionamento della sezione di
umidificazione.
La batteria fredda 5 è alimentata dalla pompa
21 dell'acqua refrigerata, prodotta
nell'evaporatore 22 della macchina frigorifera
a compressione. Questa è composta altresì dal
compressore 23 e dal condensatore 24; l'acqua
di condensazione, raffreddata nella torre
evaporativa 26, è spinta dalla pompa 25. Infine
la caldaia 27, per mezzo della pompa 28,
alimenta le batterie calde ed il riscaldatore 19.
Trattamenti dell’aria di un impianto a tutt’aria con ricircolo
E P
SM = RI
K
A
I
E
A
K
RM
I
RI
P’
M
M Caso invernale
Caso estivo
M è il punto corrispondente alla miscelazione adiabatica di aria esterna
(E) ed aria di ricircolo (A nel caso estivo, P’ nel caso invernale)
Regolazione a punto fisso
Un condizionatore non funziona quasi mai in regime stazionario
Carichi termici (sia interni che esterni) diversi da quelli di progetto e fortemente variabili nel tempo
Si mantiene fisso, sia in estate che in inverno, il punto di rugiada relativo al punto di introduzione I (RI)
Il funzionamento del condizionatore è svincolato dalla variabilità delle condizioni climatiche esterne
B
C
1
B
C
2
B
F
U
AsF sPR
GaGa
TPR TF TA
sA
c.c. c.r. c.c.
VC1 VF VC2
Nel caso estivo, la regolazione è attuata con un termostato TF, il cui sensore è installato all’interno del
condizionatore, nel flusso d’aria subito a valle della batteria fredda; TF regola la portata d’acqua nelle batterie di
acqua refrigerata, in modo che la temperatura dell’aria si mantiene costante ed eguale a TRI.
Al variare della posizione di E, il punto RI di uscita dell’aria dalla batteria fredda tenderebbe a spostarsi: l’azione di TF
mantiene invece bloccato RI per qualsiasi variazione della posizione di E.
Un secondo termostato TA, il cui sensore è posizionato all’interno dell’ambiente condizionato, regola la portata
d’acqua calda nella batteria di post-riscaldamento: varia così l’entità del post-riscaldamento ed il punto I assume
una posizione tale da compensare il carico termico interno + esterno.
B
C
1
B
C
2
B
F
U
AsF sPR
GaGa
TPR TF TA
sA
c.c. c.r. c.c.
VC1 VF VC2
Nel caso invernale, il punto RI è mantenuto fisso per mezzo di un termostato TPR, che agisce sulla portata d’acqua
calda della batteria di pre-riscaldamento. Il sensore del termostato è installato nel condizionatore, subito a valle
dell’umidificatore adiabatico.
Al variare della posizione di E, anche I tende a variare e di conseguenza SP(RI) a spostarsi: l’azione di TPR riconduce
l’entità del pre-riscaldamento ad un valore tale che, per qualsiasi posizione di P, dopo l’umidificazione il punto di
saturazione rimane sempre SP(RI).
La regolazione, come in estate, è completata da un secondo termostato TA, lo stesso utilizzato per la regolazione
estiva, il cui sensore è immerso nell’aria ambiente; TA regola la portata d’acqua calda nelle batterie di post-
riscaldamento, in modo che la posizione di I sia tale da compensare i carichi termici.
Impianti a tutt’aria:
centrale termica e frigorifera;
unità di trattamento dell’aria (UTA) per trattare la portata d’aria di progetto;
terminali di immissione dell’aria;
rete di distribuzione ed eventualmente di ripresa dell’aria.
Impianti misti aria-acqua:
centrale termica e frigorifera;
unità di trattamento dell’aria (UTA) per trattare la portata d’aria di progetto;
LATO ARIA: rete di distribuzione dell’aria;
terminali di immissione dell’aria;
LATO ACQUA: rete di distribuzione dell’acqua;
elemento terminale (ventilconvettore, induttore o pannello
radiante).
COMPONENTI DI UN IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO
Impianti a tutt’aria
Comunemente impiegati in grandi locali (cinema, teatri,
supermercati, sale conferenze, etc…).
Un impianto di condizionamento si prefigge di controllare le
seguenti grandezze relative all'aria ambiente:
TEMPERATURA
UMIDITÀ RELATIVA
PUREZZA
VELOCITÀ
Negli impianti a tutt’aria tale controllo si attua attraverso la sola immissione
di aria condizionata.
1) Controllo della temperatura Affinché la temperatura dell'aria ambiente si mantenga nell'intorno del valore
prefissato, è necessario fornire all'ambiente, istante per istante, un flusso termico
eguale in valore assoluto e di segno opposto rispetto alla somma algebrica di tutti i
flussi termici Qi contemporaneamente forniti all'ambiente da entità diverse dal
condizionatore.
1) Controllo della temperatura
IN ESTATE
654321 QQQQQQQt
Qt = flusso termico istantaneo totale entrante nell'ambiente (kW); Q1 = flusso termico istantaneo attraverso le pareti opache (kW); Q2 = flusso termico istantaneo attraverso le pareti vetrate (kW); Q3 = flusso termico istantaneo proveniente da macchinari diversi (kW); Q4 = flusso termico istantaneo dovuto all'impianto di illuminazione (kW); Q5 = flusso termico istantaneo dovuto alla presenza di persone (kW); Q6 = flusso termico istantaneo derivante da eventuali altri contributi (kW).
IN INVERNO
654321 QQQQQQQt
Sia in estate che in inverno, per dimensionare l'impianto è necessario individuare, fra
tutti i flussi Qt istantanei, il valore massimo, al quale si attribuisce il nome di carico termico.
1) Controllo della temperatura
IN ESTATE
e = massimo contemporaneo estivo Il concetto di massimo contemporaneo vuol dire che l'impianto non è dimensionato in base alla somma dei singoli valori massimi Qimax, dato che ciascuno dei Qi raggiunge il proprio massimo in una certa ora della giornata, diversa in generale da quella relativa agli altri Qi. Si deve allora considerare l'andamento orario di ogni Qi, effettuare la somma ora per ora ed individuare l'ora in cui si presenta il massimo contemporaneo Qte.
eeeeeete QQQQQQQ 654321
1) Controllo della temperatura
IN ESTATE
Andamento tipico del carico termico giornaliero in condizioni estive.
massimo contemporaneo estivo
1) Controllo della temperatura
IN ESTATE
e = massimo contemporaneo estivo Il concetto di massimo contemporaneo vuol dire che l'impianto non è dimensionato in base alla somma dei singoli valori massimi Qimax, dato che ciascuno dei Qi raggiunge il proprio massimo in una certa ora della giornata, diversa in generale da quella relativa agli altri Qi. Si deve allora considerare l'andamento orario di ogni Qi, effettuare la somma ora per ora ed individuare l'ora in cui si presenta il massimo contemporaneo Qte. Andamento di Q1in estate il fenomeno della trasmissione del calore attraverso le pareti è non stazionario e si devono portare in conto gli effetti dell'inerzia termica delle pareti opache.
eeeeeete QQQQQQQ 654321
Quando la superficie esterna di una parete è sottoposta ad una sollecitazione termica periodica la sua temperatura varia in accordo con essa. Le oscillazioni termiche si propagano attraverso gli strati del muro. Le oscillazioni periodiche di temperatura su ogni strato della parete e sulla faccia interna si verificheranno con un certo ritardo τ e con un fattore di smorzamento μ (Teoria del Muro di Fourier).
1) Controllo della temperatura IN INVERNO
Il massimo contemporaneo Qti è raggiunto in assenza dei contributi Q3 (macchinari), Q4 (illuminazione), Q5 (persone), contributi sempre positivi. La trasmissione in condizioni invernale può considerarsi come stazionaria Qti è eguale alla somma dei massimi assoluti dei singoli contributi
max6max2max1 QQQQti
Noti Qte e Qti, si determinano le portate d'aria condizionata da immettere nell'ambiente!
1) Controllo della temperatura
In estate, l'immissione di una portata di aria fresca ge corrisponde ad una sottrazione di calore Qe dall'ambiente, secondo la seguente: essendo: ge = portata d'aria introdotta (kg/s); gu = calore specifico a pressione costante dell'aria introdotta (kJ/kg°C); TIemin = temperatura minima ammissibile del punto d'introduzione estivo (°C); TAe = temperatura di progetto estiva dell'ambiente (°C). Se si vuole che la temperatura dell'ambiente non subisca variazioni deve essere :
AeIeuee TTgQ ming
0 tee QQ
min
)(IeAeu
tee
TT
QTg
g
1) Controllo della temperatura
In inverno, l'immissione di una portata di aria calda gi corrisponde ad una somministrazione di calore Qi dall'ambiente, secondo la seguente: essendo: gi = portata d'aria introdotta (kg/s); gu = calore specifico a pressione costante dell'aria introdotta (kJ/kg°C); TIimax = temperatura massima ammissibile del punto d'introduzione invernale (°C); TAi = temperatura di progetto invernale dell'ambiente (°C). Se si vuole che la temperatura dell'ambiente non subisca variazioni deve essere :
0 tii QQ
AiIiuii TTgQ maxg
AiIiu
tii
TT
QTg
max
)(g
Solitamente gi(T) < ge(T) !
2) Controllo dell’umidità relativa
Persone (respirazione , traspirazione), piante, animali, superfici evaporanti libere, cibi e bevande
Umidità relativa φ
superfici a temperatura inferiore al punto di rugiada dell'aria (condensazione di vapor d'acqua), presenza di sostanze igroscopiche
MOLTO RARO
Portata di vapor d'acqua gw prodotta nell'ambiente
w
kkwpww gPgg
1
P = numero di persone presenti; gwp = portata di vapor d'acqua emessa da una persona (gr/s); gwk = portata di vapor d'acqua immessa nell'ambiente dal contributo k-esimo (gr/s); w = numero dei contributi per l’immissione di vapor d'acqua.
w
kwkepwew gPgg
1 e
w
kwkiwpiwi gPgg
1
CASO ESTIVO CASO INVERNALE
2) Controllo dell’umidità relativa
In estate, l'immissione di una portata di aria relativamente secca ge corrisponde ad una sottrazione di una portata g’ we di vapor acqueo dall'ambiente, secondo la seguente: essendo: ge = portata d'aria introdotta (kg/s); XAemax = umidità specifica massima dell'aria ambiente in estate (gr/kg); XIemin = umidità specifica minima dell'aria introdotta in estate (gr/kg); g'we = portata di vapor d'acqua assorbita dall'aria introdotta (gr/s). Se si vuole che l'umidità relativa dell'ambiente non superi il valore massimo (corrispondente ad X = XAemax), deve essere:
max min ' AeIeewe XXgg
0' wewe gg
min max
)(IeAe
wee
XX
gg
In inverno
min max
)(IiAi
wii
XX
gg
3) Controllo della purezza
Le attività svolte all'interno di un ambiente conducono ad un progressivo deterioramento del grado di purezza dell'aria: • incremento della concentrazione di composti aromatici; • incremento di CO, CO2 e polveri; • diminuzione di O2. Si procede all’immissione di una portata di aria esterna (non inquinata) g(P), calcolata in maniera empirica : 1) Valutazione del numero di persone presenti Si attribuisce un valore arbitrario gP alla portata d'aria necessaria per una persona (20÷50 m3/h per persona a seconda della destinazione del locale e dell'attività svolta) e si moltiplica per il numero di persone P Metodo utilizzato per un solo grande ambiente
2) Valutazione del volume dell’ambiente condizionato Si moltiplica il volume V dell’ambiente per il numero di ricambi d’aria per ora b (0,5÷2 h-1 ,valori più elevati agli ambienti di volume minore e più intensamente frequentati)
Metodo utilizzato nel caso di ambienti di dimensioni minori
PgPg p)(1
V)P(g2 b
4) Individuazione della portata di progetto Sono state individuate 5 portate d’aria per il controllo della temperatura (estiva e invernale), dell’umidità relativa (estiva e invernale) e della purezza:
ge(T) gi(T) ge () gi () g(P)
LA PORTATA DI PROGETTO È LA PIÙ ELEVATA
Nei climi temperati-caldi (Italia), il valore più elevato è quello di ge(T)
4) Individuazione della portata di progetto CONSEGUENZE:
1) La temperatura di introduzione TIi nelle condizioni di progetto invernali è inferiore alla temperatura massima ammissibile TIimax
)(
Tg
QTT
eu
tiAiIi
g
2) L'umidità specifica dell'ambiente XAe nelle condizioni di progetto estive è inferiore al valore massimo XAemax considerato nel progetto estivo
)( min
Tg
gXX
e
weIeAe
3) L'umidità specifica dell'ambiente XAi nelle condizioni di progetto invernale è inferiore al valore massimo XAimax considerato nel progetto invernale
)(min
Tg
gXX
e
wiIiAi
AiIiu
tii
TT
QTg
max
)(g
min max
)(IeAe
wee
XX
gg
min max
)(IiAi
wii
XX
gg
4) Individuazione della portata di progetto CONSEGUENZE:
4) La portata in circolo ge(T) è esuberante rispetto alla portata g(P) necessaria per mantenere un adeguato grado di purezza dell'aria.
RICIRCOLO
non tutta la portata ge(T) viene presa dall'esterno, ma soltanto quella necessaria per le esigenze di purezza. Detta gE la portata di aria esterna e gR la portata di ricircolo, si ha:
)(PggE )()( PgTgg eR
Notevole risparmio energetico!
Quando gR = 0 l’impianto è detto a tutt’aria esterna (obbligatorio nei casi in cui non è possibile eseguire il ricircolo dell’aria)
La rete di distribuzione dell'aria ha la funzione di convogliare l’aria negli ambienti da
climatizzare e, laddove sia presente il ricircolo, di riprenderla e ricondurla in parte al
condizionatore e in parte all'espulsione.
La progettazione del sistema aeraulico è essenziale al fine di:
assicurare il controllo delle condizioni termoigrometriche di progetto e la
ventilazione dei locali;
garantire una distribuzione il più possibile uniforme dell’aria trattata, e limitando
dispersioni di calore ed infiltrazioni lungo tutti i percorsi;
evitare la formazione di correnti d’aria fastidiose;
limitare la propagazione di rumori e vibrazioni all'interno dei canali.
Nel passaggio all'interno dei canali l'aria incontra una resistenza al moto dovuta all'attrito
con le pareti ed alle turbolenze che si generano in corrispondenza delle discontinuità, quali
cambiamenti di direzione, di sezione, ecc..
5) Controllo della velocità dell’aria
Per limitare perdite di carico, ridurre i consumi di energia, costi di installazione e gestione,
la rete aeraulica va progettata in modo da ridurre il più possibile le resistenze al moto,
scegliendo percorsi quanto più brevi e rettilinei, appropriate forme geometriche per i
raccordi e le sezioni.
5) Controllo della velocità dell’aria
Un importante aspetto è la manutenzione del sistema
di distribuzione: i canali, infatti, possono essere sede di
accumulo di sporcizia e fonte di propagazione
batteriologica e virale (Sick Building Sindrome →
astenia, mancanza di concentrazione, difficoltà nella
respirazione, irritazioni cutanee, ecc.).
L'immissione dell'aria nell'ambiente è realizzata con elementi terminali collegati ai
canali di distribuzione per mezzo di tronchetti di derivazione, ovvero installati
direttamente sul canale.
Il problema della velocità dell’aria si manifesta solo in estate.
5) Controllo della velocità dell’aria
Problemi quando:
• la temperatura di immissione Tiemin < 15 °C
• la velocità nella zona occupata u > 20 cm/s
Soluzioni:
• Aumento del numero e delle dimensioni degli elementi terminali;
• Corretto posizionamento degli elementi di immissione e ripresa aria;
• Attenzione a non creare ristagni d’aria.
Condizioni di progetto
Impianto di condizionamento a tutt’aria Senza ricircolo Unico ambiente con volume = 500 m3
Massima capienza = 100 persone
Temperatura I valori di temperatura di progetto dell’aria interna sono i seguenti: • condizioni invernali: 20 ± 1 ºC; • condizioni estive: 26 ± 1 º C. I valori di temperatura di progetto dell’aria esterna sono i seguenti: • condizioni invernali: 0º C; • condizioni estive: andamento in funzione del tempo, Tmax = 30º C . Umidità relativa I valori di umidità relativa interna di progetto sono i seguenti: • condizioni invernali: 50 10%; • condizioni estive: 50 10%. I valori di umidità relativa rappresentativi delle condizioni dell’aria esterna sono i seguenti: • condizioni invernali: 80 %; • condizioni estive: 50%.
Condizioni di progetto
Calcolo dei carichi termici
Nel calcolo dei carichi termici invernali sono stati trascurati, a favore di sicurezza i seguenti contributi (in quanto rappresentano un apporto di calore all’interno della sala): • carico termico esterno dovuto all’irraggiamento solare; • carico termico interno dovuto alla presenza di persone; • carico termico interno dovuto all’impianto di illuminazione + apparecchiature. A) computo delle superfici di scambio termico B) Individuazione della tipologia e delle stratigrafie delle pareti opache e vetrate
Calcolo della trasmittanza Calcolo degli scambi termici attraverso le pareti opache e vetrate
C) carico termico trasmesso attraverso i ponti termici D) carico termico associato alle infiltrazioni d’aria attraverso porte e finestre. Il carico termico nelle condizioni più gravose, calcolato in regime stazionario assumendo una temperatura esterna di progetto pari a 0 ºC, per il nostro edificio in condizioni invernali è pari a –11,2 kW.
CASO INVERNALE: Regime stazionario
Calcolo dei carichi termici
Nel calcolo dei carichi termici estivi vanno considerati i contributi esterni (pareti opache, pareti vetrate, ponti termici, irraggiamento solare, infiltrazione d’aria) ed i contributi interni (presenza di persone, impianto di illuminazione, apparecchiature) al carico termico totale. Va valutato l’andamento temporale di ognuno dei contributi e del carico termico totale, dato dalla somma di tutti i contributi interni ed esterni; il carico termico massimo contemporaneo è pari a 15,8 kW.
CASO ESTIVO: Condizioni non stazionarie
Processi psicrometrici TRATTAMENTO INVERNALE
Cond. aria esterna
T = 0°C, u.r. = 80%
Immissione aria in
ambiente T = 32°C
Cond. Progetto aria interna
T = 20±1°C, u.r. = 50± 10%
Processi psicrometrici TRATTAMENTO ESTIVO
Cond. aria esterna
Tmax = 30°C, u.r. = 50%
Immissione aria in
ambiente T=16°C
Cond. Progetto aria interna
T = 26±1°C, u.r. = 50± 10%
Determinazione della portata di progetto
La portata d’aria di progetto viene fissata pari a quella massima tra le seguenti: • portata d’aria di ventilazione (Gv);
• portata d’aria per la compensazione dei carichi termici estivi ed
invernali (Gqe e Gqi);
• portata d’aria per il controllo dell’umidità relativa in estate ed in inverno (Gxe e Gxi).
Determinazione della portata di progetto
Usiamo il metodo 1 fissando una portata d’aria per persona gP (20÷50 m3/h ) Ipotizzando gP = 35 m3/h Il numero di persone P = 100 (capienza max)
A) Portata d’aria di ventilazione
hPgG pV /m 350010035 3
Determinazione della portata di progetto
La portata d’aria per la compensazione dei carichi termici è data da: dove: q è il carico termico totale estivo o invernale (kW); è la densità dell’aria (1,2 kg/m3); g è il calore specifico dell’aria (1,005 kJ/K kg); Ta è la temperatura dell’aria ambiente; Ti è la temperatura di immissione dell’aria.
B) Compensazione dei carichi termici estivi/invernali
)( ia
qTT
qG
g
hmTT
qG
iiai
iqi / 2790
)3220(005.12.1
36002.11
)(3
g
INVERNO
hmTT
qG
ieae
eqe / 4700
)1626(005.12.1
36008.15
)(3
g
ESTATE
Determinazione della portata di progetto
Il controllo dell’umidità relativa è garantito se: dove: è l’apporto di umidità in ambiente (g/h); può essere calcolato come il prodotto tra il numero di persone (100) e la portata di vapore acqueo emessa da una persona (10,5 mg/s in inverno, 17,5 mg/s in estate) Inverno = 100 x 10,5 mg/sec = 1050 mg/sec = 1,050 x 3600 g/h Estate = 100 x 17,5 mg/sec = 1750 mg/sec = 1,750 x 3600 g/h è la densità dell’aria (1,2 Kg/m3); Amax= contenuto igrometrico (umidità specifica) massimo ammissibile in ambiente (gH2O/Kgaria secca) [dato di progetto, si trova dal diagramma psicrometrico] A= contenuto igrometrico (umidità specifica) dell’aria immessa in ambiente (gH2O/Kgaria
secca) [dato di progetto, si trova dal diagramma psicrometrico]
C) Compensazione dei carichi igrometrici
)( max AA
G
Determinazione della portata di progetto
C) Compensazione dei carichi igrometrici
hmGAiAi
ii / 1050
32.1
3600050.1
)(3
max
INVERNO
ESTATE hmGAeAe
ie / 1315
42.1
3600750.1
)(3
max