Fisica 2 13° lezione. Programma della lezione Esperienze di Faraday Legge di Faraday-Neumann...
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Fisica 213° lezione
Programma della lezione
• Esperienze di Faraday• Legge di Faraday-Neumann• Relatività • Legge di Lenz• Legge di Lenz e conservazione dell’energia• Moto di un conduttore in un campo B • Lavoro della forza• Fem dinamica• Spira in moto in un campo B• Fem dinamica e variazione del flusso di B
Faraday (1831)
• Studia situazioni sperimentali diverse– Moto di un circuito in un campo B fisso– Moto di un campo B rispetto a un circuito fisso– Variazione d’intensita` del campo B
• Arriva alla conclusione che una variazione del flusso del campo B concatenato con il circuito induce una fem nel circuito
• Il flusso concatenato è il flusso attraverso una qualunque superficie che appoggia sul circuito
Faraday
• Scoperta di una nuova legge
• La fem è attribuita all’esistenza di un nuovo tipo di campo E, dinamico o indotto
• Anche una variazione geometrica del circuito nel campo B produce una fem– Variazione di dimensioni– Variazione di orientazione
Legge di Faraday-Neumann
• 2a eq. dell’e.m. nella sua forma completa
• Il segno negativo ha a che fare con il verso della fem (legge di Lenz)
• I campi E statici sono conservativi: l’integrale di linea di E su un cammino chiuso e` nullo
• I campi E indotti non sono conservativi: l’integrale e` uguale alla fem
dt
dldE B
C
E
Circuito a più spire
• Se il circuito è formato da più spire, bisogna sommare il contributo di ogni spira
• Se ci sono N spire tutte uguali in un campo B in totale avremo N volte il flusso e la fem di una spira
Una strana coincidenza
• Consideriamo i due casi perfettamente simmetrici:– Moto di un circuito in un campo B fisso: fem dovuta
alla forza di Lorentz– Moto di un campo B rispetto a un circuito fisso: fem
dovuta al campo elettrico indotto
• Le fem nei due casi sono esattamente uguali, ma nella teoria e.m. classica le spiegazioni sono completamente diverse
• Solo nella teoria della relatività le due spiegazioni vengono unificate
fem indotta
• La fem e` presente anche se il circuito non e` chiuso, cosicche’ non e` percorso da corrente
• Finora la fem era localizzata (es. tra i morsetti di una batteria)
• La fem indotta da un flusso magnetico variabile si puo` invece considerare distribuita in tutto il circuito
• In relatività la fem può essere attribuita a tutto lo spazio: ai capi del circuito è presente una fem in quanto esso occupa uno spazio in cui è presente una fem
Legge di Lenz
• Prescrive il segno negativo davanti alla variazione del flusso magnetico
• La fem indotta e la corrente indotta hanno verso tale da opporsi alla variazione che le genera
• Questo segno garantisce l’accordo con la conservazione dell’energia
Legge di Lenz: esempi
• Magnete che si avvicina ad una spira
• Il campo B del magnete sia rivolto nel verso positivo• Il flusso aumenta, quindi la fem e la corrente indotte
nella spira devono essere negative, cioe` generare un campo B il cui flusso sia negativo
12
1
S N
0t
S N
2
Legge di Lenz: esempi
• Circuiti affacciati percorsi da correnti variabili
• I1 crescente, flusso di B1 attraverso C2 crescente, I2 negativo, flusso di B2 attraverso C2 negativo
• I1 decrescente, flusso di B1 attraverso C2 decrescente, I2 positivo, flusso di B2 attraverso C2 positivo
A
C1 C2
A
C1 C2
Moto di un conduttore in campo B
• Sbarra conduttrice in moto perp. alla sua estensione (lunghezza L) e a un campo B
• Gli elettroni della sbarra risentono della forza di Lorentz e vengono spinti verso l’estremità lontana
• Definiamo un nuovo campo (elettromotore) facendo il rapporto tra forza e carica Bvqf
v
B
Bvqf
Campo statico. Equilibrio• Poiché gli elettroni non possono
fuoriuscire dalla sbarra, si accumulano all’estremità lontana
• All’estremità vicina avremo un eccesso di carica positiva
Eqf s
v
B -
+
0 BvqEq s
BvEs
• [La separazione di carica genera un campo elettrico statico all’interno e all’esterno della sbarra
• Questo campo si oppone con una forza ad un ulteriore accumulo di elettroni
• Si giunge all’equilibrio quando le due forze sono uguali
• In tal caso i due campi soddisfano:]
Lavoro della forza• Abbiamo “trascurato” la
componente vd di ve associata al moto delle cariche lungo la sbarra
• Essa determina una forza sui portatori, perpendicolare alla sbarra, in direzione opposta al moto
• La risultante di queste forze è una forza che decelera la sbarra
• Il vincolo posto dalla superficie della sbarra reagisce con una forza fv su ogni carica
• Le cariche rimangono contenute nella sbarra
vd
v
vefL
fv
S
B X
Lavoro della forza
• La forza di Lorentz fa lavoro nullo, quindi la reazione vincolare è necessaria per avere un lavoro non nullo
qvBLfLfSdlfldfSS
coscos
L
f
v
vefL
fv
SvL fff
qvBBqvff eL sinsin B X
Lavoro della forza
• Affinché la sbarra proceda di moto uniforme è necessario che ci sia una sorgente esterna di energia (meccanica)
• L’energia che fa circolare la corrente non proviene dal campo B: esso solo converte l’energia meccanica in energia elettrica
Fem dinamica
• Il lavoro eseguito dalla forza su una carica q trasportata lungo tutta la sbarra è
• Il lavoro per unità di carica è la fem dinamica
ldBvqldfCC
L
vBLldBvldfqq CC
1L
E
fem dinamica• E` dovuta al moto in un campo magnetico
• La fem dinamica e` indotta su un conduttore in moto, anche se il circuito non e` chiuso e quindi non e` percorso da corrente
Spira in moto in un campo B
• Spira di dimensioni b e h• Campo uniforme: gli
elettroni su ciascun lato sentono la stessa forza
• Risultato: c’è accumulo di carica sui lati vicino e lontano
• La fem totale è nulla: – sui lati vicino e lontano la
forza è perp. allo spostamento
– La forza è uguale sui lati destro e sinistro, percorsi in verso opposto
0 ldBvC
E
B
v
+++++++++
- - - - - - - - -
Spira in moto in un campo B
• Campo non uniforme: gli elettroni sul lato sinistro e destro sentono le forze
• La fem lungo la spira
22 Bvqf
hBBvhvBhvB
ldBvldBv
ldBv
LdLs
C
2121
21
E
B1
v
B2
11 Bvqf
f1f2
Relazione tra fem e variazione di flusso
• Nel tempo dt il circuito si sposta di vdt
• Il flusso diminuisce a sinistra e aumenta a destra risp. di
• La variazione di flusso totale è quindi
• Confrontando con l’espressione precedente della fem
hvdtB1
B1
v dt
B2
hvdtB2
hvdtBBd 21
dt
dhvBB
21E
Legge di Lenz e forza su una spira
• La fem fa fluire corrente nel circuito
• Se c’è resistenza, un po’ di energia viene dissipata in calore
• I lati della spira sono sottoposti a forze: F2 per il lato a destra e F1 per il lato a sinistra
• F1 è maggiore di F2 e la forza risultante si oppone al moto• Per mantenere la spira a velocità costante ci vuole un
agente esterno che fornisca energia• Questa energia si ritrova alla fine come calore nel filo
B1
v
B2
F1 F2
Legge di Lenz e conservazione dell’energia
• Se fosse vero l’opposto della legge di Lenz, la forza agente sulla spira ne farebbe aumentare la velocità
• Questo porterebbe ad un aumento della forza acceleratrice, creando una situazione a feedback positivo
• Come conseguenza l’energia non si conserverebbe, ma aumenterebbe