Fiori recisi 27 gennaio Giorno della Memoria Il minimo dolore del nostro dito mignolo ci preoccupa e...

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Fiori recisi 27 gennaio Giorno della Memoria

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Fiori recisi

27 gennaio

Giorno della Memoria

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Il minimo dolore del nostro dito mignolo ci preoccupa e ci turba molto di più

del massacro di milioni dei nostri simili.William Hazlitt

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Da domani sarà triste, da domani.Ma oggi sarò contento,

a che serve essere tristi, a che serve.Perché soffia un vento cattivo.

Perché dovrei dolermi, oggi, del domani.Forse il domani è buono, forse il domani è chiaro.

Forse domani splenderà ancora il sole.E non vi sarà ragione di tristezza.Da domani sarà triste, da domani.

Ma oggi, oggi sarò contento,e ad ogni amaro giorno dirò,

da domani, sarà triste,Oggi no.

Poesia di un ragazzo trovata in un Ghetto nel 1941

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«Sai, mia cara, che non siamo distanti l’uno dall’altra?

Se una mattina tu uscissi da Terezin e ti dirigessi a nord,

e io da Bautzen venissi verso sud,

la sera ci si potrebbe incontrare.

Andremmo di corsa, no?»Jula, Cecoslovacchia

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 Ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere quest'offesa, la demolizione di un uomo.

In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati in fondo.

Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c'è, e non è pensabile.

Nulla è più nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero.

Primo Levi

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In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori,

nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?,

aveva inciso con l'aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste:

"Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia"L. Sepulveda

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...ancora una volta un ebreo vale meno di un altro? Oh, è triste, molto triste,

che ancora una volta, per l’ennesima volta, l’antica verità è confermata:

“Quello che fa un Cristiano è una sua propria responsabilità, quello che fa un ebreo ricade su tutti gli ebrei”

Anne Frank

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Vita sciupataChe infamia

Che i giorni scorrano senza alcun senso Che anziché il riso — io conosca soltanto lacrime

Sono avvilita, sono angosciataPer aver perduto ogni speranza da così tanto tempo

Come accettare la grettezza umana?Come pensare alla morte — quando il mondo mi sta chiamando!

Non ho ancora vent’anniSono giovane!

Giovane,GIOVANE!

Vita sciupata, che infamia…Halina Nelken, Auschwitz, 1944

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LETTERA ALLA MADRE frammento

[…] Fili elettrici, alti e doppi,non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia,

Mamma.Non credere alle mie lettere censurate,

ben diversa è la verità; ma non piangere, Mamma.

E se vuoi seguire le tracce di tua figlia non chiedere a nessuno,

non bussare a nessuna porta:cerca le ceneri nei campi di Auschwitz,

le troverai lì. Ma non piangere — qui c’è già troppa amarezza.

E se vuoi scoprire le tracce di tua figliacerca le ceneri nei campi di Birkenau:

saranno lì — Cerca, cerca le ceneri nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.

Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì!

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C'è un paio di scarpette rosse numero ventiquattro

quasi nuove: sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica

"Schulze Monaco". C'è un paio di scarpette rosse

in cima a un mucchio di scarpette infantili a Buckenwald

erano di un bambino di tre anni e mezzo chi sa di che colore erano gli occhi

bruciati nei forni ma il suo pianto lo possiamo immaginare

si sa come piangono i bambini anche i suoi piedini li possiamo immaginare

scarpa numero ventiquattro per l' eternità

perché i piedini dei bambini morti non crescono. C'è un paio di scarpette rosse

a Buckenwald quasi nuove

perché i piedini dei bambini morti non consumano le suole.

Joyce Lussu

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Il fiume nero  

Un fiume nero scorreva per il parco. Più in là si estendevano giardini insensibili 

e le trecce folte delle siepi. Là, dove cantavano i merli, un tempo c’era

la filiale del campo di Auschwitz, e sotto l’erbafurono sotterrate le bende dell’ospedale russo;

per questo il prato era gonfio, alto.Nel cielo scorrevano senza fremito

alianti innocenti e cadeva la pioggia,leggera, spensierata come una lacrima di gioia

Adam Zagajewski 

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Pps realizzata da Macc Danyper il gruppo:

http://it.groups.yahoo.com/group/PpsMaccDany

Musica: Andre Rieu – Je t’aime